, le elevazioni, gli ordini, e tutti gli ornamenti sono maestrevolmente incisi dal
a traforo, con fughe d'archi e di colonne nella base, con opportuni
elevazioni onde appaiano così dalla lontana, e quantunque per isghembo, i fastigi dell'
per isghembo, i fastigi dell'archivio e della torre dell'orologio della piazza de'
: distanza dall'orizzonte al polo (e corrisponde come valore alla latitudine).
mappamundo, considerando le elevazioni de'segni e li suoi occasi, come si puote
, paralleli, meridiani, ombre. e. danti, 1-16: altro non vuole
, 3-3-38: il modo di prendere e di trovare le latitudini è facilissimo,
quindici o venti giorni il solstizio, e altri tanti dopo, non ci è
sole in elevazione di 31 gr. e io m., si dirizzò poscia la
.. portarono la pratica del quadrante e la scienza dell'elevazione del polo.
oroscopi considerando le posizioni reciproche degli astri e calcolandone le altezze. boccaccio,
si contiene tra il levare del sole e l'occultare; e la ragione è
il levare del sole e l'occultare; e la ragione è, perché essi,
tempo il dividono in dodici parti equali, e così fanno la notte.
: quello determinato dalla linea di proiezione e dalla linea di sito. -a mezza
sarebbe il pigliare una carrozzetta scoperta, e accomodare in essa un balestrone da bolzoni
. quegli cittadini che furono ele- zionati e nominati da quegli che furono tratti a elezionare
da quegli che furono tratti a elezionare e nominare e'cittadini da mandarsi a partito in
detto consiglio per essere de'signori luglio e agosto 1495. = deriv.
del capitano [di norcia], e che egli sperava certamente farlo eleggere.
sperava certamente farlo eleggere. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze,
per doversi eleggere tempo per tempo, e secondoché occorreva. varchi, 18-1-158:
. che, sonata la campana col rintocco e raunato legittimamente il consiglio, si traessero
sorte di quelli che presenti fussono, e questi nominassero ciascuno uno. i.
tale effetto, ventuno per la maggiore e sette per la minore. -raro
che avesse petto per deludere gli elezionari e di nuovi consigli si aiutasse.
, sf. letter. atto consapevole e deliberato col quale una data possibilità,
elezione appellata, il qual vocabolo fede e diligenza richiede in coloro che provano i
eo vegna, / si voi che viva e cresca lo suo amore. dante,
giunger non potè: amor la spinge e tira, / non per elezion, ma
s'innamora, ma secondo l'appetito e il piacere. lorenzo de'medici,
. lorenzo de'medici, i-16: e però chi ha buona elezione si sforza
quelli che ancora sono degni di laude e poco curano l'opinione degli altri. b
la trapassa, conciosia che gli fanciugli e gli animali bruti d'esso volontario partecipino
animali bruti d'esso volontario partecipino, e non già dell'elezione. tasso,
è necessaria la deliberazione o il consiglio, e possono esser fatte senza l'uno e
e possono esser fatte senza l'uno e senza l'altro e quasi a l'improvviso
fatte senza l'uno e senza l'altro e quasi a l'improvviso. achillini,
, / la dritta ei tenne, e non guardò alla ria. foscolo, xiv-225
io devo alla natura questa ardente immaginazione e questo cuore, che mi hanno fatto soffrire
mia volontà potesse per via di elezioni e di esclusioni trarre una sua nuova e
e di esclusioni trarre una sua nuova e decorosa opera dagli elementi che la vita
quella del gran vaso di elezione: e niuna altra notabile reliquia in roma fu che
vi3- 104: san paolo apostolo, e vaso di elezione, prese ardire di
giù piovuto, / pieno di vino e di buona creanza. -in partic.
-in partic.: predestinazione alla grazia e alla gloria eterna; scelta operata per
nel quale si fa menzione della elezione e persecuzione di questi apostoli santi, e
e persecuzione di questi apostoli santi, e degli altri altresì. della elezione,
artusi, 250: 'braciuole di castrato e filetto di vitella alla finanziera'..
unite alle braciuole ventrigli di pollo, e dopo fegatini, animelle e funghi freschi o
pollo, e dopo fegatini, animelle e funghi freschi o secchi, già rammolliti
;... bagnate con brodo e fate cuocere a fuoco lento. cantoni,
dirigente, fra una costoletta alla finanziera e uno stufatino di bove alla moda.
alla gondola, ma priva di felze e con le estremità non rialzate.
: 'finanziera', gondola priva di felze e non rialzata ai due estremi.
ciò che essi maneggiano per la sola pratica e per quella scuola de'nostri antenati nella
aveva ereditata tutta la sua fortuna; e poteva godere una lunga vita agiata e
e poteva godere una lunga vita agiata e felice, se della medesima non avesse fatto
croce, iii-27-144: arricchiva di subiti e grossi guadagni gl'imprenditori e i capitalisti e
di subiti e grossi guadagni gl'imprenditori e i capitalisti e, in correlazione,
e grossi guadagni gl'imprenditori e i capitalisti e, in correlazione, i proprietari di
, dava origine alla strapotenza dei finanzieri e banchieri. gozzano, 560: era
, dal collo lungo ad un tempo e gozzuto. 2. studioso dei
finanziari; persona molto esperta nella conoscenza e nella trattazione degli affari economici.
geologo, diventato il più coraggioso finanziere e il migliore statista d'italia dopo cavour.
dovrà essere governata da un corpo esecutivo e da uno deliberante... nell'
capo, questi dovrà avere consiglieri militari e finanziari. 3. guardia di finanza
guardie che debbono vegliare che alle porte e alle dogane non accadano contrabbandi. mazzini
da finanziere, con le strisce gialle e la penna al cappello e la daga!
strisce gialle e la penna al cappello e la daga! pea, 8-46:
4. disus. esattore delle imposte e delle multe; appaltatore delle gabelle;
grossi rigorosi partiti, aveano talmente affaticata e interessata la regia camera co'finanzieri, che
[milioni] si disperdono nelle fraudi e stipendi dei ricevitori o finanzieri. genovesi
questo si dicesse 'finanze ', e i pubblici collettori delle multe 'finanzieri '
ottenuto. alfieri, 5-259: cambiatori e finanzieri; / gli eroi son questi,
2-405: nutrire il lusso dei signori e dei finanzieri. -ministro delle finanze
cancellieri, secretari, conseglieri, finanzieri, e pochi carichi di stato vi sono dove
'monete erose 'nel linguaggio economico e finanzierò a distinzione della pura moneta di
della nazione il voto de'banchi, e ne promise il pagamento; con profferta
bollata, quindi la lentezza dell'amministratore e l'ignoranza de'segretari divengono larga sorgente
bollo finanzierò senza estenderlo a nuovi oggetti e senza accrescerne le quote ', si
rispondere: scegliete delle tartarughe per amministratori e delle talpe per segretari. -vessatorio
: quello che imita la scrittura (e fu inciso per primo dal tipografo parigino
carattere del numero romano minuscolo corsivo (e il segno dell'uno è rappresentato talora
iddio, a cui onore li cherubini e li serafini, con voci che non fìnano
sci cumunale- mente per lo to savere e per la tua bontade.
che consiglio avragio / s'io fino e moro per voi disiare? iacopone, 88-36
torto! / perch'era il mio sollazzo e 'l mio diporto, / onde mia
onde mia vita sempre n'ha conforto / e mai non fina! -sostant. fine
/ gentil mia donna, al core e a la persuna. 2.
a cui molto contraro / d'allegrezza e d'afanno / pare vegnuto ogn'anno,
nessun giorno fino / d'avere gioia e pena, / come ventura mena. guittone
no lo meo cor sempre sospira, / e gli occhi perché mai finan piangendo,
occhi perché mai finan piangendo, / e la bocca di dir: merzede, dio
mie fanciulle gridano a vivanda, / e non fìnaro sera né mattino; / e
e non fìnaro sera né mattino; / e stanno tutte spesso in far domanda:
fino / servir con mente pura / e amare co leanza. istorietta troiana,
: poi levaro le vele al vento, e non finarono di navicare infino a tanto
: ogni sera ti conviene ispogliare, e la mattina vestire; ora spogliare, ora
guglielmo a quel punto non fina / e misse dentro el duca alla nascosa.
venire più volte flamminio a parlar seco e con altre acciò che io, in questo
stava, pascesse gli occhi di vederlo e l'orecchie d'udirlo; che era il
oh non fina mai d'awentame contra e mortalità e fami e morbi e mille sorti
fina mai d'awentame contra e mortalità e fami e morbi e mille sorti di calamità
d'awentame contra e mortalità e fami e morbi e mille sorti di calamità.
contra e mortalità e fami e morbi e mille sorti di calamità. 3.
peccato / è mesta con dolore, e fina male. g. sacchetti, ix-1088
, / in tutto trasformare / amant'e amato amore. trattato d'amore, 6-9
quest'uso, / ove la pioggia e 'l sol lo bagni e scaldi, /
ove la pioggia e 'l sol lo bagni e scaldi, / riponesti a finar gran
innanzi, / sopra i ghiacciati monti e i freddi colli, / con la traggia
i freddi colli, / con la traggia e col bue portar si vede.
. / ora de vesperu poi chinao / e lu sole tramontao / e la nocte
chinao / e lu sole tramontao / e la nocte poi scurao. latini, i-651
gente è lodato. storia de troia e de roma, xxviii-425: lassao la sinioria
de roma, xxviii-425: lassao la sinioria e finao la vita ne la contrada de
, ma il danno sarebbe peggio. e a tanto, finano lo loro parlamento.
arila, 226: * finare 'e 'filiazione \ per 'affinare, raffinare
per 'affinare, raffinare, depurare 'e 'depuramento, raffinamento ', sono
tale'. 7. ant. e letter. pagare. - anche: fare
g. villani, 9-264: fece prendere e ricomperare tutti gl'italiani che prestavano in
gl'italiani che prestavano in suo reame, e fargli finare per moneta. cibrario [
fermo avaremo in questa fiera l'ottanta e cinque lire che ci debbono dare per compimento
ne la fiera di bari, sessanta e due e vinti ne la fiera di
la fiera di bari, sessanta e due e vinti ne la fiera di treseto,
fiera di treseto,... e in ognie bari e in ogni treseto vinti
,... e in ognie bari e in ogni treseto vinti marchi, infino
da siena, 139: amar vo'lui e te senza finare / per quella grazia
degli antichi dialetti tose., bologn. e umbro; cfr. fr. ant.
nel monno tempo che piaccia, i e questa traccia non ha mai fenata.
ch'è detto carraia, col termini e co le finate di sopra e di sotto
termini e co le finate di sopra e di sotto, e coll'entramenti e
le finate di sopra e di sotto, e coll'entramenti e coll'escimenti soi fin
e di sotto, e coll'entramenti e coll'escimenti soi fin a la via publica
voce, /... / protesta e bollo. = comp. per giustapposizione
per giustapposizione da fino2, a, tanto e che. filiazióne, sf.
. arila, 226: 'finare'e 4 finazione', per 4 affinare,
affinare, raffinare, depurare', e 4 depuramento, raffinamento'...
vidono in tante parti, sì per facilità e chiarezza mag giore, sì
singole parti. a queste divisioni e suddivisioni è stata appli cata
cata la parolaccia di 4 finca ', e nel plurale 4 finche '...
finca ', voce biasimata dai puristi, e in uso solo in alcune province
[il notaio] con quella calligrafia grossa e aggrovigliolata, tra le finche diritte e
e aggrovigliolata, tra le finche diritte e perpendicolari. tecchi, 9-1 n:
di zampette nere, di finche rossastre e nere, come tra i rami e
e nere, come tra i rami e i tronchi di una foresta paurosa. dessi
sfogliava i libricini fino a che scopriva e decifrava l'annotazione fatta in margine a
annotazione fatta in margine a un foglio e la riportava nel registro nuovo ordinando le
). fincatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
massima italica: pensa al peggio e avrai ragione, attra verso
il tempo quelle prime parole fa cadere e l'uso altre di novo fa rinascere e
e l'uso altre di novo fa rinascere e dà lor grazia e dignità, fin
di novo fa rinascere e dà lor grazia e dignità, fin che, dall'invidioso
il sole / finché si corca, e da che lascia il mondo / in guardia
il sonno, / le palpebre cadenti e i capi chini. varano, 78:
aveano trovato impiego in un filatoio, e il padrone aveva loro avanzato qualche denaro
pioggia si metteva a piombare a rovesci e non cessava che verso l'alba. jahier
.. sbucano sul prato mezze cieche e filano via ranche ranche finché il falciatore
: si fuggirono vituperosamente alle tende, e non si restarono, finché non videro le
de'volsci dentro alle munizioni, ed uccidere e tagliare quelli della schiera di dietro.
esse. / non però le conobbe e non si dolse, / che finch'uopo
mosse. govoni, 3-147: finché alberi e siepi non emergono / da sonno e
e siepi non emergono / da sonno e buio con contorni netti, / quanta luna
non sarò stanca morta / saprò vivere sola e fissare negli occhi / ogni volto che
negli occhi / ogni volto che passa e restare la stessa. -in rapporto
comparire, / finché non vide, rotta e fracassata, / quella schiera fortissima perire
studi miei la dolce spica: / e poi chiamami a te, che verrò lieto
l'autobus ruba i portafogli... e non si danno pace finché non lo
, per tutto il tempo che (e indica un rapporto di identità di durata
di durata tra la prop. reggente e la prop. temporale). guinizelli
tutta la maniera del suo avolo, e ha già bolla d'oro e sugiello d'
, e ha già bolla d'oro e sugiello d'imperio, ma non fa
ma fin ch'all'alta impresa tremo e bramo / e son tarpati i vanni
ch'all'alta impresa tremo e bramo / e son tarpati i vanni al mio disio
nuovo trofeo rende giulio / el chiaro sangue e di secondo ramo. ariosto, 114
fresca età sul fiore, / finché bella e amabil sei, / tutti sempre in
sempre in tuo favore / avrai gli uomini e gli dei. foscolo, sep.
foscolo, sep., 294: e tu onore di pianti, ettore, avrai
29-85: quella adorai gran tempo; e sì mi piacque / sua celeste beltà
per insino / già dal principio conoscente e chiaro / dell'esser tuo, dell'arti
chiaro / dell'esser tuo, dell'arti e delle frodi, / pur ne'tuoi
giustifichi / la vita della mia sorella e un segno / che son vissuto anch'io
finché non lasci, / io mi contenterò e del tuo inganno. pavese, 63
, i-300: poi venendo ai tempi bassi e gradatamente ai moderni, vedete come l'
a quest'ultimo grado di piccolezza generale e individuale, e d'impotenza in cui
grado di piccolezza generale e individuale, e d'impotenza in cui lo vediamo oggidì
cocciuta, affrettando il passo con te e intanto si gratta e ti si struscia con
passo con te e intanto si gratta e ti si struscia con la sua sotta-
, in comitive sempre più fitte, e io con loro, finché, vicino al
traccia del rammendo affiorò dal tessuto, e più questo si consumava, più quella
= comp. per giustapposizione da fino2 e che. findóve (fin dove
indi / impererà fin dove il sole e l'anno / non giunge, e più
sole e l'anno / non giunge, e più non va se non s'arretra
seguèndone il dorso montuoso, findove, digradàndosi e incelestendo, sfumava nell'orizzonte. baldini
nel monte, ripida, stretta, e fin dove l'occhio arrivava coperta di verzura
= comp. per giustapposizione da fino2 e dove (v.).
). fine1, sm. e f. punto che segna il termine
sociale, ecc., si estingue e si arresta cessando di esistere; parte
arresta cessando di esistere; parte ultima e conclusiva, cessazione, estinzione, annullamento
. chiaro davanzali, iii-28: lo primo e 'l mezzo fue niente a dire
nel mio petto da la sinistra parte e distendersi di subito per tutte le parti
del cor che mi si parte / e veggio presso il fin de la mia luce
, / che non sa ove si vada e pur si parte. boccaccio, dee
punto, / d'ogni mia gloria e fama il fine è giunto. machiavelli,
che questo dì è fine del male mio e principio del tuo. b. segni
8-1-212: dio, ch'è senza principio e senza fine. galileo, 3-1-14:
non vien'egli confermato con l'autorità e dottrina dei pitagorici, che dicono,
determinate da tre, principio, mezzo e fine, che è il numero del tutto
/ sul paterno giardino scintillanti, / e ragionar con voi dalle finestre / di
questo albergo ove abitai fanciullo, / e delle gioie mie vidi la fine. rajberti
nemmeno: ma pago altri 30 centesimi, e ritorno alla maddalena. pea, 7-87
poiché il ragazzo è servizievole, allegro e furbo, non abbandona mai il suo signor
, prosegui. l'oggi è l'ieri e pingue la stalla s'apre al fine
2. momento in cui si conclude e cessa un determinato periodo di tempo precedentemente
loro questo podere in quatro anni, e deanoci dare ne la finie di ciascuno
in alba sua dimora / per trecento anni e oltre, infino al fine / che
infino al fine / che i tre e tre pugnar per lui ancora. bibbia
rimarrò io dimenticato appo te, signore? e persino a quanto starà la faccia tua
in fine di novembre o di dicembre, e in luoghi caldi ovvero temperati del mese
arei già rivelato di molte altre cose e massime circa la fine del tempo di
, il quale era un nuovo uccellaccio e sempre aveva pieno il capo di grilli,
aveva pieno il capo di grilli, e quando egli ebbe assai assai pazzeggiato, giunse
de suoi giorni, così chiamò i figliuoli e fece testamento nel quale vi messe l'
tempo del suo ritorno a trentatré anni e non volle aspettare il fine del secolo
d'anno, è veramente una guerra sorda e inesorabile fatta a coloro de'quali per
morale, di religione devi educare l'anima e conservare il corpo. carducci, iii-12-18
opera di tale che avesse preso arte e dottrina alla scuola dei dugentisti. pea,
fatto bene a venire, almeno vi pago e vi restituisco quel che è rimasto:
fine stagione. banti, 8-9: borghesi e contadini si erano alzati prestissimo per prendere
alzati prestissimo per prendere il treno delle sei e quarantacinque e arrivare in tempo a firenze
prendere il treno delle sei e quarantacinque e arrivare in tempo a firenze per il mercato
in tempo a firenze per il mercato e gli affari di fin settimana. jovine,
moriva nel sole pallido di fine ottobre e nel silenzio della campagna umida.
riferisce in partic. all'ottocento, e ha funzione aggettivale). baldini,
fotografia, o nelle truccature del teatro e del cinema fine di secolo, che
che pare truccato, con quei baffi, e cui oggi non sapremmo attribuire neppure un'
degli occhi alla fine del regolo, e dall'una fine all'altra, e dica
, e dall'una fine all'altra, e dica: se tanto discorso mi fa
che mi farà cotanto di lontano? e quello che ne viene è l'ampio
dovrete sapere ch'il cielo è ritondo e ha tutte le sue parti sì uniformi,
editori a essi frammenti, nel fine, e, se vuoi, la p
ix-267: la caverna... alta e profonda, con la volta annerita dal
profonda, con la volta annerita dal fumo e il fondo buio che non se ne
per tutta la sua estensione di letti e giacigli affiancati, come in un ospedale
, come disotto, per tutto; e sopra i termini era per fine candellieri di
era per fine candellieri di marmo, e nel mezzo l'arme di papa giulio,
nel mezzo l'arme di papa giulio, e, sopra, il profeta e la
, e, sopra, il profeta e la sibilla. -sui cartelli stradali
del pecoraro c'era un gran piazzale e vicino al cartello con la scritta * fine
noi ma da l'universale natura, e però è da sapere che più ampi sono
'ngegno a pensare, che a parlare, e più ampi a parlare, che ad
, gli porti odio da non pacificare; e non è fine nella crudele ira.
v-584: grande è il signore, e molto da lodare; e non è fine
signore, e molto da lodare; e non è fine alla sua grandezza.
condotte a disonestade per lo leggiere andare e tornare a'luoghi popoleschi e festerecci! oh
leggiere andare e tornare a'luoghi popoleschi e festerecci! oh, come debbono essere
case loro, per conservare li fini e li limiti della loro onestade! livio
che mi offende lo facci per ignoranza e non per malignità? anzi, è spesso
molto peggio, perché la malignità ha e fini suoi determinati e procede con le
la malignità ha e fini suoi determinati e procede con le sue regole e però non
determinati e procede con le sue regole e però non sempre offende quanto può.
non deve / circoscritto da fine angusto e breve; / perch'è ragion che
, / com'io dolente l'alma, e no 'l celiate. battista, vi-4-84
soggetto che fu già toccato da crébillon e dal gran voltaire. 5. ant
, ove sono l'isole chiamate gades; e suo ultimo fine è il monte chiamato
ultimo fine è il monte chiamato atlante, e le isole chiamate fortunate. dante,
ne'campi diletta molto il lor bello e adorno sito, che non sieno rustichi
ma gran quantità in uno sanza intervallo, e che abbia diritto i suoi fini ovvero
: da fiera gente / sia combattuto, e de'suoi fini in bando / da
da suo figlio divelto implori aiuto, / e perir veggia i suoi di morte indegna
: pare che questi romori tra svizzeri e il signor duca, siano nei fini dei
, ma poste amendue tra il ghiaccio e l'arsura, tra i due cerchi
, tra i due cerchi del settentrione e dell'austro e su i fini del
i due cerchi del settentrione e dell'austro e su i fini del granchio e del
austro e su i fini del granchio e del capricorno hanno il nome di temperate,
ritrovate novellamente. -per simil. e al figur. bibbia volgar.,
convertirò le vostre cittadi in pianto, e tutti li vostri canti in pianto; e
e tutti li vostri canti in pianto; e vestirò li vostri dorsi di sacco,
vestirò li vostri dorsi di sacco, e lo vostro capo farò calvo; e
, e lo vostro capo farò calvo; e farolla come pianto d'uomo che non
uomo che non abbia più figliuoli, e li suoi fini saranno sì come dì amaro
piangere, perché avea posto l'imperio e fine suo negli occhi di costei, e
e fine suo negli occhi di costei, e le grazie tutti i doni e virtù
, e le grazie tutti i doni e virtù nella sua bellezza, le muse
troviamo che è detto stabile in eterno e velocissimo che discorre da fine a fine
, 1-311: ma stolto è il voto e indegno / d'uom che sui fini
dante, par., 19-51: e quinci appar ch'ogni minor natura /
a quel bene / che non ha fine e sé con sè misura. cecco d'
, inf., 27-78: gli accorgimenti e le coperte vie / io seppi tutti
coperte vie / io seppi tutti, e sì menai lor arte / ch'ai fine
, viii-1-3: per li quali onori e purgazioni, la assiria, la macedonica,
assiria, la macedonica, la greca e ultimamente la romana repubblica aumentate, con
con l'opere le fini della terra, e con la fama toccaron le stelle.
.. sentì la sapienza di salamone e venne dal fine della terra per fare aiuto
caro, 5-459: presi i luoghi, e 'l segno dato, / s'avventar
/ s'avventar da la sfiarra: e quasi un nembo / l'un da l'
. testi fiorentini, 72: anche ordinaro e fermaro... che tutti coloro
dicano, a rendere laude a dio e ala gloriosa vergine madonna santa maria, che
madonna santa maria, che ne conceda e doni grazia che possiamo perseverare in bene
doni grazia che possiamo perseverare in bene e fare verace e buona fine. iacopone,
possiamo perseverare in bene e fare verace e buona fine. iacopone, 23-25: si
gloria d'avire, attenne un poco e mo 'l pòi scire / che ne pòi
nel sonno ettor, sanguinoso el viso; e come vidde el cadimento di troia e
e come vidde el cadimento di troia e 'l fine di priamo. bibbia volgar.
/ che per te già son state, e quante gente / per tua cagion son
nel tacere è la mia morte, e nel parlare il suo sdegno, perché scrivendole
esser da così bassa persona amata; e tacendo il mio fuoco, il celar cotanta
giusto zelo e perché muore sperando un atto di fornicazione
mia crudele povertà di padre; / e scontai nell'italia analfabeta / la mia grandezza
malato si avviò alla fine. le invocazioni e il respiro si cambiarono in un rantolo
respiro si cambiarono in un rantolo, e anche quello si affievolì a poco a
che la rifiutarono quan- d'erano vivi e sani. ser giovanni, i-140: mentre
alla sua fine egli ebbe il merito e la gloria di vita eterna. maconi,
fia maledetta, / t'aborrirà con rabbia e con affanno, / e farà che
con rabbia e con affanno, / e farà che nel fine albergo e fossa /
, / e farà che nel fine albergo e fossa / neghi a l'anima il
-a la sua fine estrema, / e pur non scema -di mia fiama el fiore
/ anci più caldo ha preso e più vigore, / come più largo giro
, non lasciò mai di arricchirsi, e acquistar sempre, massimamente nuovi vocaboli. ferd
, gli quali tutti quanti congregati aspettavano e credevano che costui, lo quale riputavano
ha pietade nel suo cuore d'altrui disavventura e d'altrui peccato, che giudica e
e d'altrui peccato, che giudica e a lui non tiene, e'non si
: gli gittò una lancia dietro, e diègli per lo fianco, e stettene
dietro, e diègli per lo fianco, e stettene in fine di morte. leggenda
ma era il corpo suo sì macero e sì venuto a fine per la lunga e
e sì venuto a fine per la lunga e aspra penitenza, che poco potea operare
, ché ne'quattro primi istette in fine e di poi migliorò. cellini, 1-85
auto assai maggiore male di me, e che gli stava in fine di morte.
mise a letto d'una malattia mortale e in pochi giorni venne in fin di
discesi molti lignaggi di nobili in mugello e in valdamo e in città assai, che
di nobili in mugello e in valdamo e in città assai, che oggi sono
città assai, che oggi sono popolari e quasi venuti a fine. -esaurirsi,
prieghi... di fare buona fine e che le dia paradiso nell'altra vita
chi muore in contumacia di santa chiesa e scomunicato, sempre pare che faccia mala
che si potrebbero scrivere in fin di vita e tante volte non si fa in tempo
gli ornamenti al convento de'rei, e distrussegli insino alla fine. libro di
onde egli monteranno in grande orgoglio: e quello sarà loro diretano podere, e
e quello sarà loro diretano podere, e presso della loro fine. aretino, iv-1-92
fine, signore, de la sua eccellenza e il felice principio de la vostra mi
pastore che uno il trae di se stesso e l'altro in sé lo ripone.
: cassandra / la bocca aperse, e quale esser solea / verace sempre e non
, e quale esser solea / verace sempre e non creduta mai, / l'estremo
. da molti secoli è raro assai e malagevole a fare uno stato nuovo;
fosse fuorch'uno, di non lodato esempio e di prestissimo fine. pecchio, ii-1-64
potere temporale avvenne tra l'indifferenza generale e non commosse gli altri governi. rebora,
fine: / la volontà di dio e la sua gloria. alvaro, 7-130:
epoche basse hanno un teatro prevalentemente lascivo e scurrile più che tutte le altre forme d'
: andare in rovina. c. e. gadda, 156: la grandine delle
gadda, 156: la grandine delle schegge e dei sassi era la farina del nostro
/ aveano tanto l'artico emisfero / e tutto il cielo in gran travaglio messo,
impero, / tentando con la forza e con l'ingegno / dar fine al nostro
. -fine del mondo: annientamento e trasformazione di tutto il creato, che
tutto lo munno li fo subietto, e così, morto esso, fine alla
machiavelli, 857: un tempo orrendo e strano / minaccia a ogni terra /
a ogni terra / peste, diluvio e guerra, / fulgor, tempeste,
, / fulgor, tempeste, tremuoti e rovine, / come se già del mondo
in verità, alla fine del mondo e al giorno del giudizio egli non pensava
: non che prossima, ma neanche prevedibile e pre- conizzabile e presagibile la riteneva.
, ma neanche prevedibile e pre- conizzabile e presagibile la riteneva. -per simil
la riteneva. -per simil. e con valore iperbolico: a indicare un
sociale che, per il modo straordinario e catastrofico con cui si manifesta, pare
: speriamo che il tempo si rimetta, e non ricominci da capo, che ieri
fracasso come un carro armato. c. e. gadda, 10- 122:
ha fiducia... del sottoscritto, e ha intenzione di sentirne un altro,
il più forte di tutti i romani, e combattasi meco a corpo a corpo,
: ogni potenza / gioia allegrezza stato e contenenza / o di legge credenza / fin
legge credenza / fin di dolor ricevon e di pena / se conoscenza di dio no
., 27-60: del sangue nostro caorsini e guaschi / s'apparecchian di bere:
fondato per amore / col fronte de pietà e de cortesia, / per tua follia
, / la fine ti farà vergogna e danno. bibbia volgar., x-38:
prego che sia mia scorta, / e la mia torta via drizzi a buon fine
mia fortuna; / cascon le rose e reston poi le spine; / non
amico o nemico non comprende: / tema e speranza il dubbio cor le scuote;
il dubbio cor le scuote; / e di quella aventura il fine attende,
aria percuote. tasso, 1-51: e pur quasi a spettacolo sedesti, / lenta
da un'ora si facevano più frequenti e più acuti. -figur. sorte
: tutti siamo debiti alla morte, e dopo poco stando, chi più tardi e
e dopo poco stando, chi più tardi e chi più per tempo, corriamo ad
, che lascia la via di veritade e mettesi a fare male; e massimamente quando
di veritade e mettesi a fare male; e massimamente quando l'uomo vede uno fanciullo
sona volonterosa di compiacervi ho preso tre e quattro volte la penna in dir ciò
volte la penna in dir ciò, e tre e quattro volte la paura della
la penna in dir ciò, e tre e quattro volte la paura della grandezza del
percioché essendo gli studi i medesimi, e simile la complessione, l'età quasi
, l'età quasi l'istessa, e l'infermità non molto diversa, non può
che è l'uomo! amando le montagne e le balze, cacciarsi con tanta fatica
le balze, cacciarsi con tanta fatica e con sì misero fine dentro ai pantani
finir bene, ottenere un risultato soddisfacente e positivo (e può riferirsi sia a
ottenere un risultato soddisfacente e positivo (e può riferirsi sia a persona sia a
reo intendimento, chiamò il suo discepolo, e dissegli. boccaccio, dee.,
non da altra noia che di sospiri e d'una brieve paura con vergogna mescolata,
speranza, riuscito a lieto fine, e presto voglio fare della terza, larga
glorioso fine / i tuoi n'andranno e i miei cortesi ardori. davila, 713
di humieres di guidare questo negozio, e per poter riuscirlo prosperamente a fine pone
raccorre tutta la nobiltà della provincia, e tutta la soldatesca che era nei presidi vicini
lasciarlo / precipitarsi a forza in mille e mille / palesi danni: che a buon
che, quando la trappola è ben inventata e consertata, se vi s'usa diligenza
dolcemente gli dei, che li guardassero e salvassero, e concedessero a loro di
, che li guardassero e salvassero, e concedessero a loro di quell'impresa lieto
/ carpalio figliuol mio, che tu e melidia / già tanto tempo disiate in
la fine di qualcosa: nutrire perplessità e dubbi sulla sua buona riuscita. fagiuoli
illeciti amori alla cognata,... e che ella darà mano al felice esito
arrigo, riponi queste cose »; e questo fine diede alle sue parole:
: or tòlle l'ultima circustanzia, e sarà fine: dove si contiene ogni
allora affatto si perdette la razza degli omeri e de * virgili. m. c
. bentivoglio, 1-26: i vari casi e le tue gesta, o cadmo,
, / restin per or da parte; e sol di edippo / l'infame casa
di edippo / l'infame casa, e mal concorde, al nostro / canto porga
al nostro / canto porga il principio e porga il fine. s. maffei,
libro, il qual facea nel veronese, e si dicea retico. carducci, ii-10-144
mando il fine del iii capitolo, e poi resta un iv capitolo più breve.
: ingenera un continuo sospetto fra compagni e simili, assai ingiustificato, come vedrete alla
de la nova sposa de misser ludovico e per avere sentito nel fine de la narrata
sanctis, i-32: il romanzo non può e non deve essere altro che il vario
altro che il vario svolgersi di questo disegno e le collisioni e l'intreccio e l'
svolgersi di questo disegno e le collisioni e l'intreccio e l'ultima fine a cui
disegno e le collisioni e l'intreccio e l'ultima fine a cui mena.
croce, ii-8-47: in questa cerchia, e non in quella della poesia, si
se sia o no necessario nei drammi e nei romanzi far sì che la virtù
sì che la virtù trionfi sul vizio e venga premiata dalla buona fortuna e dalla
vizio e venga premiata dalla buona fortuna e dalla divina giustizia, o se drammi e
e dalla divina giustizia, o se drammi e romanzi terminino bene soltanto quando mettono capo
usa nei drammi a lieto fine. e. cecchi, 6-225: seguiva un
seguiva un filmetto, a fine lieto e morale, sulle avventure d'una dattilografa
in fondo alla pagina, chiusi lo scartafaccio e mi alzai. 10. ant
storia di bronzo], tutti stupivano e meravigliavansi della difficultà ch'egli aveva messo
al mento, la sua prontezza, e panni, e 'l modo e la fine
la sua prontezza, e panni, e 'l modo e la fine di tutto quel
prontezza, e panni, e 'l modo e la fine di tutto quel corpo del
massimamente nel suo fregio all'intomo: e fatto tutte le dette diligenzie, io mi
il vedere tanta opera sì unitamente dipinta e condotta, che ella pare fatta in un
ella pare fatta in un giorno, e con quella fine, che mai minio nessuno
artificio del poeta, il quale, aggiungendo e scemando e variando, dispone la materia
, il quale, aggiungendo e scemando e variando, dispone la materia e dà un'
scemando e variando, dispone la materia e dà un'altra imagine e quasi un'
la materia e dà un'altra imagine e quasi un'altra faccia a l'azione ed
: si recò innanzi il detto palvese, e disegnato quello gli parea, disse a
testi fiorentini, 29: demone soldi due e denari sei a ser iacopo doni per
questo die pagò don acorso... e don bentivegna...; ed
avea ricevuti dinanzi da me libre otto e none avea fatto loro fine, sì
cesare fece fare del debito fine, e lui condamnò nel prezzo. m. villani
fine al detto comune per suoi documenti e cautela. libro di commercio dei peruzzi
1338 la sopradetta madonna lagia fecie fine e chetanza a sopradetti. sacchetti, 52-9
antica già pagata al suo padre, e 'l giovane non lo sapea, e 'l
, e 'l giovane non lo sapea, e 'l detto sandro avea la fine.
: ne vorremo volentieri fame fine, e per tanto vi prego che mi aviziate se
mi aviziate se volendone alargare la mano e farne buono mercato costì, avesse buono
buono mercato costì, avesse buono dilivro e che pregio pensaste averne. macinghi strozzi
quaracchi. girolamo da empoli, i-24: e trovandosi martino certe belle perle di conto
trovandosi martino certe belle perle di conto e certe anella e gioie di valuta,
certe belle perle di conto e certe anella e gioie di valuta, e volendo dare
certe anella e gioie di valuta, e volendo dare loro fine, le mandò per
a le peze io... e ditene conto. -estinzione del debito
debito pubblico. -anche: l'accordo e la transazione giuridica e commerciale necessari a
: l'accordo e la transazione giuridica e commerciale necessari a estinguere il debito pubblico
l'argento della lega di once undici e mezza di fine per libbra in lire dodici
mezza di fine per libbra in lire dodici e soldi quindici a fiorino. 14
viene assunto dall'uomo come termine ultimo e mèta suprema del suo agire o di
conseguimento egli ordina tutte le sue forze e le sue capacità fisiche e spirituali (
sue forze e le sue capacità fisiche e spirituali (ed è spesso in correlazione
di bene, li quali l'uomo propone e incomincia di fare. dante, conv
poste queste cose sopra lo tuo cuore, e non ti se'ricordata del tuo fine
che debbe avere uno uomo savio una e la potissima è ordinare le cose al
è ordinare le cose al fine suo e perché il fine è regula de'suoi
quello per 10 quale conseguire si cercano e si fanno l'altre cose, come
. / né strugga le sue bianche e fresche brine: / e s'in me
le sue bianche e fresche brine: / e s'in me pur s'accende il
fine dove direttamente mira il legislatore, e non quello che per accidente segue.
pensosa / (ché 'n vigor, tempo e luogo egli [dio] è infinito
divenir fine ciò che dee essere mezzo e strumento. rosmini, xxi- 326
uomo che senta l'importanza del mezzo e del fine, agguati i giovani facoltosi della
, ii-105: i mezzi sono relativi e si trasformano, sono la parte che muore
ambizioso, non giustifica punto i mezzi, e per cosa al mondo, tu né
sognai, fu in vano; / e sempre corsi, e mai non giunsi il
in vano; / e sempre corsi, e mai non giunsi il fine; / e
e mai non giunsi il fine; / e dimani cadrò. b. croce,
partic.: scopo a cui l'uomo e le cose create tendono secondo l'ordine
cose create tendono secondo l'ordine naturale e per istinto (ed è proprio e
e per istinto (ed è proprio e specifico di ciascuna specie o categoria di
quanto sono ad alcuno fine ordinate: e questa è la discrezione. gelli, 15-ii-214
del quale consiste la quiete dello intelletto e della volontà nostra. bruno, 3-231:
la composizione, come è l'efficiente e il fine, al qual è ordinata la
nelle cose, cavarne fuori le ragioni ascose e le bellezze alle quali non giunge il
il fine comune della conservazione degli individui e della riproduzione loro. -persona che è
si accentrano aspirazioni, desideri, affetti e in funzione del quale si esplicano facoltà
, che l'uomo è il più perfetto e il più nobile animale che si ritrovi
anzi è in certo modo il fine e il signore di tutti gli altri. giulio
: io pur ti guardo, amato albergo e caro, / lei non vegg'io
lei non vegg'io perch'io ti guardi e miri; / dimmi dov'è il
dimmi dov'è il mio sol lucente e chiaro, / ultimo fin de'miei dolci
: te [prole dell'uomo] signora e fine / credi tu data al tutto
. ed imperocché iddio è cagione e principio di tutte le cose, però
143: dio è il sommo bene e l'ultimo fine, e. è finale
il sommo bene e l'ultimo fine, e. è finale beatitudine della creatura razionale
dirittura, / quando elegge per fine e per suo porto / il creatore e non
fine e per suo porto / il creatore e non la creatura. s. caterina
dovrebbe dissolvere, ogni impazienzia levare, e venire a perfetta pazienzia. lorenzo de'
del disio; onde il felice / e disiato fin poi possedere. savonarola, 8-i-156
, che è in grazia di dio, e è da lui illuminato perfettamente, intende
è da lui illuminato perfettamente, intende e ferma il suo fine in dio.
dio, che è debita a tutti, e massimamente ai prìncipi, li quali debbon
, ii-76: esso peccato è allora mortale e da punirsi eternalmente, quando giunge sino
ragione suprema delle operazioni, delle azioni e dell'esistenza stessa di tutti gli esseri.
, l'altra atto o vero forma; e platone nel filebo chiama la prima infinito
nel filebo chiama la prima infinito, e la seconda termine e fine. leone
prima infinito, e la seconda termine e fine. leone ebreo, 158: de
che sono la materiale, la formale e la causa agente, che fa o muove
, che fa o muove la cosa, e la causa finale, che è il
formale è meglio che la materiale, e l'agente è migliore è più nobile di
: la filosofia deterministica nega il fine e afferma la causa. serra, ii-574:
poli, fra le due esigenze irriducibili e contradittorie; da una parte, del
buon fine: con un'intenzione onesta e retta. -a malo fine: con uno
la buona donna riavesse il suo marito e che essa ad onesto fine a far ciò
., 2-145: colui che dà beneficio e adopera secondo il proposito e a buono
dà beneficio e adopera secondo il proposito e a buono fine, non è pazzo;
imperiali avevano mandato per guido vaina, e mostra dubitare non sia a malo fine
lor coscienza, tranguggiano con animo saldo e constante l'infamia. nievo, 1-327:
fine come tanto di purgatorio risparmiato; e questa, te lo dico io,
io, è la sola maniera di vivere e morire col fior di speranza nel cuore
1-19: sendo rimasta la detta lisa vedova e reda del detto luigi di bonaccorso pitti
1-5-17: poscia a fin che la puzza e 'l gran fetore / di tanti morti
, / fan con prontezza d'animo e di core / più d'un pozzo capace
core / più d'un pozzo capace alto e profondo. foscolo, xi-1-3: nessuno
considerato filosoficamente le origini, le epoche e la formazione [della lingua italiana]
princìpi, i progressi oscurissimi delle formazioni e trasformazioni di tante altre lingue. b
un'azione, diversa da quella apparente (e per lo più ha riferimento a interessi
per lo più ha riferimento a interessi egoistici e malvagi celati sotto un aspetto nobile e
e malvagi celati sotto un aspetto nobile e puro). goldoni, vii-53:
scritto con secondo fine, i princìpi e le massime su le quali posano le
amiate per me, senza secondi fini, e che mi sacrifichiate tutto...
l'uomo non era un essere autonomo e di fine a se stesso: era ristrumento
7-175: quello sforzo per allevare fratelli e sorelle, si conclude in genere nel
monti, i-12: per la mia condotta e per i miei cattivi costumi, perché
in pisa, se ne è uscito, e venendo con alquanti frati in sulle sbarre
229: quantunque egli assumesse un'aria importante e protettrice di famiglia,...
: vedete ornai in quanti varii ardori e con diversi fini da amore infiammati sono i
quegli liberamente li rispose esser siciliano; e che del suo patrimonio avendo fabbricate e
; e che del suo patrimonio avendo fabbricate e poste all'ordine due galee, con
corso, veramente con fini di far bottini e di guadagnare. dovila, 559:
alcuno interesse, ma semplice desiderio di soccorrere e di sostenere la religione. forteguerri,
/ per celar le persone a questi e quei. -per estens.:
per la quale dio fece l'uomo e la femmina, e a che fine
dio fece l'uomo e la femmina, e a che fine volle che l'uno
a che fine volle che l'uno e l'altra venisse. dante, conv.
di marte, / convien che sia ingegnoso e che festini / e che la possa
che sia ingegnoso e che festini / e che la possa e che li modi trovi
che festini / e che la possa e che li modi trovi / che al proposto
cammini. garzoni, 3-59: quella bellissima e dottissima questione, se i mostri sono
, se i mostri sono prodotti a caso e fuor della intenzione della natura o pur
natura o pur con qualche fine, e secondo il proposito di essa. romagnosi,
la natura determinando l'uomo alla ragionevolezza e ad un'alta perfezione, dispose i
obiettivo in considerazione del quale è disposta e indirizzata un'opera, un'attività,
fuori s'insegna dimostrando che è rettorica e di che generazione, e quale sua materia
che è rettorica e di che generazione, e quale sua materia e lo suo officio
che generazione, e quale sua materia e lo suo officio e le sue parti e
quale sua materia e lo suo officio e le sue parti e lo suo propio strumento
e lo suo officio e le sue parti e lo suo propio strumento e la fine
sue parti e lo suo propio strumento e la fine e lo suo artefice. guittone
lo suo propio strumento e la fine e lo suo artefice. guittone, i-1-25:
artefice. guittone, i-1-25: intensione e fine, amico, sì come eo credo
come eo credo, di tutta vecchia e nova scrittura santa e d'onni sciensia naturale
di tutta vecchia e nova scrittura santa e d'onni sciensia naturale e morale,
nova scrittura santa e d'onni sciensia naturale e morale, no è già altro che
no è già altro che dipartire da male e venire a bene. dante, conv
in una nave, che diversi offici e diversi fini di quella a uno solo fine
uno che tutti questi fini considera, e ordina quelli ne l'ultimo di tutti
quelli ne l'ultimo di tutti; e questo è lo nocchiero, a la cui
nelle salvatiche fiere come tu se', e similmente della vendetta, vuole esser la
: concedo io quel che vero stimo e che molti negarebbono; cioè che 'l diletto
equivoco si oppone al fine della sintassi e l'offende, né può mai giustificarsi
l'etica a fine supremo della scienza, e perdona all'arte, perché ci trova
; ed ebbe per fine il plauso e il diletto. b. croce, i-1-129
non possa avere un fine estrinseco, e non possa perciò essere strumento di edificazione
., 35-23: alla fine conclude tulio e dice che rettorica è parte della civile
: / ch'a la fine sereno e dilettoso / vene tempo turbato. dante
stessa fuor de la citate, / e tanto fece al fin, che l'ebbe
l'ebbe armato / de insegne contrafatte e divisate, / e fuora venne per trovarmi
de insegne contrafatte e divisate, / e fuora venne per trovarmi al prato.
simili opere tutte le sue facultà, e sarà necessitato alla fine, se si vorrà
e'populi estraordinariamente ed essere fiscale, e fare tutte quelle cose che si possano fare
rubella in voce amara / l'orgoglio e 'l fasto a raccontar mi prende,
fasto a raccontar mi prende, / e come seco in baldanzosa gara, / contumace
baldanzosa gara, / contumace beltà pugna e contende. / distinto al fine il suo
fine il suo desir dichiara, / e quanto brama ad esseguir m'accende. manzoni
fin dei conti, / nei tribunali e nei procuratori. manzoni, pr.
di sotto di quelle sue compagne, e per condiscendere nello stesso tempo al suo
gente, / lavorando alla diritta / e pensando arditamente / d'arrivare alla soffitta
chi si metteva le mani nei capelli e non capiva che piega potesse prendere uno
analisi, in definitiva, finalmente (e ha valore rafforzativo). bembo,
bembo, 10-iv-145: assai lungo tempo ignavi e scioperati giaciuti ci siamo. risvegliamoci oggimai
giaciuti ci siamo. risvegliamoci oggimai, e questo timore notturno e ombratile de'pori
risvegliamoci oggimai, e questo timore notturno e ombratile de'pori nostri alla fin fine
si faccino di nuovo di terra, e le anime nuovamente si mandino ad abitar
-ma per goder la mia quiete, dissimulo e lascio correre. casti, i-1-232:
135: in fine in fine i filologi e i filosofi germani fanno tanto rumore a
rumore a sbattere un albume d'uovo e innalzare un castello. carducci, iii-24-186:
pochi giorni sarete lontano le cento miglia, e della mia storia non vi ricorderete più
ch'essa mi aveva dato una volta e il gelo che mi comunicava quella notte me
notte me la rendevano confusa, doppia e alla fin fine spaventosa.
in questo paradisetto venia la dottora, e per non dare al corpo da invidiare a
volgar., 2-33: delle altre guerre e principalmente di quella di veienta non sapea
... / fare una fine dolorosa e ria, / e divenir la favola
una fine dolorosa e ria, / e divenir la favola e il dettato / d'
ria, / e divenir la favola e il dettato / d'ogni persona.
tengo per fermo che giove, marte e venere, faranno la fine, che hanno
che hanno fatta arlecchino, brighella, e pantalone. giusti, iii-239: se
o di san bartolomeo, abbiate memoria e pietà della mia povera pelle. collodi,
che le fiamme salivano sempre più, e non volendo far la fine del piccione arrosto
bel salto di vetta all'albero, e via a correre. palazzeschi, ii-504
brutta fine. è una donna perduta. e quando finalmente si sposa, ogni contatto
che non è suo marito desta sospetto e provoca diceria. pavese, 5-74:
provoca diceria. pavese, 5-74: e la piccola, santina, che fine ha
me ne lodo intra fine fatta, e sogli obbligata sempre. -lodate il
una certa azione sarà totalmente negativo (e vi è connessa una notazione ironica)
lo / svii? tirate innanzi, e poi lodatemene / il fine. -menare
avendo menato tutto a quieto fine tiberio e senza opposizione, non fé'sostituire nel
né aiutatori; combattiamo contro a loro e meniamli a fine e togliamo a questi
combattiamo contro a loro e meniamli a fine e togliamo a questi uomini la loro memoria
tenace speme, / onde l'annoda e preme / quella che con tua forza al
loro mariti, acciò che i suoceri e i generi non si uccidessero insieme per
uccidessero insieme per li loro sangui, e ch'egli non si recassero a fine per
per mutar quello stato, ripresono animo e tentarono di mettere a fine i disegni loro
di lei, la sapienza della dottrina e saratti manifesta; e fatto casto, non
sapienza della dottrina e saratti manifesta; e fatto casto, non la abbandonerai.
nella fine troverai riposo in quella; e converti- rattisi in dilettanza. boccaccio,
dee., 4-10 (455): e più e più giovani riguardati, nella
, 4-10 (455): e più e più giovani riguardati, nella fine uno
: che ciascuno è un mare: e se l'omo vivesse mille anni, non
dire o fare, addomanda la cagione: e quando tu hai trovato lo cominciamento,
lo cominciamento, sì guarda alla fine: e se tu vedi la fine buona,
la fine buona, sì comincia sicuramente; e, se tu vi vedessi alcun dubbio
: lo savio considera lo fine, e lo stolto lo cominciamento. de jennaro,
porge / un cotal dolce tra vergogna e doglia / che, se ben miri,
conviene parlar poco, apprezzare il vero, e pensare al fine. -avere
fra giordano, 1-284: meglio sarebbe, e più maggiormente, se iddio mi desse
dacché non ha fine, vince, e soperchia qualunqu'altra cosa, ch'abbia
qualunqu'altra cosa, ch'abbia termine e fine. dante, par., 28-52
dee aver fine, / in questo miro e angelico tempio / che solo amore e
e angelico tempio / che solo amore e luce ha per confine, / udire convienmi
udire convienmi ancor come l'esemplo / e l'esemplare non vanno d'un modo.
spesso avviene che le tirannie prendono termine e fine per simiglianti modi. serdonati, 10-151
non sono intesi dalla turba de'circostanti, e gira tre volte la faccella accesa sopra
dove fuggir? forza è celarsi. e quando / i timori e gli affanni
è celarsi. e quando / i timori e gli affanni / avran fine una volta
/ che le rimette [l'ale] e di nuovo arde; ond'io /
al precipizio mio. -buona fine e buon principio: formula di augurio usata
che vogliono diventare in un tratto contemplativi e vanno subito alla altezza del monte della
alla altezza del monte della contemplazione, e lasciano li funda- menti e non vanno
contemplazione, e lasciano li funda- menti e non vanno per li debiti mezzi, e
e non vanno per li debiti mezzi, e però non fanno frutto e tornano indrieto
mezzi, e però non fanno frutto e tornano indrieto senza essersi condotti al fine.
, i-v-4: quella cosa che più adorna e commenda l'umana operazione, e che
adorna e commenda l'umana operazione, e che più dirittamente a buon fine la
era celebre quanto la sua risata sventagliante e lacerativa, colla quale egli sbaragliava gli avversari
menava a buon fine i contratti, e vinceva astuzie, prepotenze, insinuazioni e
e vinceva astuzie, prepotenze, insinuazioni e ricatti. -dare, porre,
filosofia posto fine al suo consiglio, e alle parole de'suoi ammonimenti, dissi
quale è la via de'buoni costumi e de'cortesi e savi reggimenti, per la
via de'buoni costumi e de'cortesi e savi reggimenti, per la quale si
et in là tutti rossi di corruccio, e guardavano cesare fellonosamente. poco fallì,
., 5-118: ultimamente molti feritine e alquanti morti come se in giusta battaglia
: veramente gran miseria saria metter fine e non passar più avanti di quello che si
casti, ii-5-48: al desinar diè fine e in piè levossi. manzoni, 310
non era mai stato gratuitamente malvagio, e che or sorrideva con tacito naso ai
setti l'inverno restano bloccati dalle nevi e dai ghiacci, tanto che solo adesso
, mettere, perdurre, leggi, bandi e ordini, 8-116: la copia..
, i-5: disideroso di dare a sé e a'suoi simile scanno, chente i
mise con vigorose forze all'ammirabile impresa; e in brieve tempo con la sua forza
in brieve tempo con la sua forza e co * promessi aiuti la recò a
hai desiderio d'uscire di casa, e venire qua; che, se n'averai
, con ogni sollecitudine brigherai di spacciarti e trarre a fine tutte le faccende che ti
fine ciò che ha da fare con giubilea e quanto ha da dire col medico.
si mostravano punto meglio animati del popolo e della nobiltà molti ancora fra gli ecclesiastici
dilazione a fabbricare trincee ed alzare ridotti e cavalieri per la difesa con tanta sollecitudine,
si suol dire che la resistenza stimola e dà forze di compire, e condurre a
stimola e dà forze di compire, e condurre a fine quello che si è
né potrebbero menare a fine guerra lunga e terribile. -condurre, trarre a fine
quello che piace all'uomo, ed e converso; ma la dubitanza fa molti
, v-706: quello che niente vuole fare e che non ha che perdere non è
sarae a fine; ché uomo ozioso e povero che tosto s'abbandona a fare
porta di s. paolo... e appresso seguendo insino alla porta alla carraia
muro in sull'arno ove poi si cominciò e fece uno ponte che si chiama il
, con volto dipinto di tutta pietade e onestade, così rispose. abate isaac
libro suo, imponendogli in che abito, e quando e a cui egli debba andare
, imponendogli in che abito, e quando e a cui egli debba andare, e
e a cui egli debba andare, e da cui guardarsi; e fa fine.
debba andare, e da cui guardarsi; e fa fine. giov. cavalcanti,
finisce la reale schiatta di puglia; e questa generazione fu dal mille dugento sessanta
in fino al mille quattrocento trentaquattro: e qui fece fine. cornato, 76:
enea distesamente esposto / la mina di troia e i rischi e i fati / e
la mina di troia e i rischi e i fati / e gli error suoi,
e i rischi e i fati / e gli error suoi, fece qui fine e
e gli error suoi, fece qui fine e tacque. baretti, 1-75: farò
di que'tanti elogi fatti in migliaia e migliaia di libri. botta, 5-169:
non ha né fine né fondo; e noi avremo prima i capelli canuti, che
pratica generale per gli agricoltori moderni, e andò a siena per portarla a buon fine
fine, a colpa de'loro padri e madri, che non gli gastigano, e
e madri, che non gli gastigano, e non hanno cura di loro. simintendi
del mondo insino a questo dì; e mi pesa delle fatiche ch'io hoe
fatiche ch'io hoe portate sanza fine e sanza onore. libro di sydrac, 1
è stato dal cominciamento del mondo, e sarà sanza fine, di governare tutte
lo dritto uomo sofferrà un poco di travaglio e uno poco di dolore in tra gli
, 2-1251: mentre così tra furioso e mesto / per la città m'aggiro,
/ per la città m'aggiro, e senza fine / la ricerco e la chiamo
, e senza fine / la ricerco e la chiamo [la mia sposa] ecco
. ariosto, 26-61: per mercede / e premio e gui- dardon del ben servire
, 26-61: per mercede / e premio e gui- dardon del ben servire / (
tasso, 8-5-450: questo così vario e 'ncerto albergo, / ove abi- tiam
, / ove abi- tiam vivendo, e l'ampio mare / è grande e vasto
, e l'ampio mare / è grande e vasto, in cui serpenti e draghi
grande e vasto, in cui serpenti e draghi / s'aggiran senza fine, e
e draghi / s'aggiran senza fine, e fieri mostri. quasimodo, 2-44:
fine pianse / tutto il suo sangue, e le membra presero a inverdire, /
le membra presero a inverdire, / e i capelli, prima fluenti sulla fronte
fronte bianchissima, / divennero ruvide fronde, e già dure / volsero l'esile cima
per contrario i mali maestri sono pericolosi e dannosi; el male che di loro esce
s. c., 9-3-4: grande e sanza fine è la sapienzia, della
senza fine. storia dei santi barlaam e giosafatte, 23: io credo in uno
23: io credo in uno iddio, e lui solamente adoro in tre persone,
adoro in tre persone, cioè lo padre e lo figliuolo e lo santo spirito,
persone, cioè lo padre e lo figliuolo e lo santo spirito, in tale modo
che queste tre persone sono una sustanza e uno iddio senza fine. capellano volgar.
cerchi d'essere amato da me, e io fuggio d'amare, e spezialmente uomo
me, e io fuggio d'amare, e spezialmente uomo in terzo grado più giù
ad intenerir cuori di belve, i e che pianto ben merta, e senza fine
i e che pianto ben merta, e senza fine. pascoli, 7: così
/ riposavo sopra l'erba monotona, / e presi gusto / a quella brama senza
quella brama senza fine, / grido torbido e alato / che la luce quando muore
guittone, i-9-66: quanti che la coltano e la fan grande e aduconla quazi infine
che la coltano e la fan grande e aduconla quazi infine a frutto, e,
e aduconla quazi infine a frutto, e, per negrigensia a colt'o altro
colt'o altro, villano lasciano el colto e perdeno fatica e frutto! e quanti
villano lasciano el colto e perdeno fatica e frutto! e quanti sono che coltano fin
colto e perdeno fatica e frutto! e quanti sono che coltano fin a fine,
tanto le tomavam sopra che venisse perfetta e sino al fine leggiadra. -toccare
v-57: d'uno che favella favella, e favellando favellando, con lunghi circuiti di
, con lunghi circuiti di parole aggira sé e altrui senza venire a capo di conclusione
mena 'l can per l'aia ': e tal volta: 'e'dondola la mattea
gli fu insegnato la fine '; e a questi cotali si suol dire: '
paura / non m'affrenasse, via corta e spedita / trarrebbe a fin questa aspra
/ trarrebbe a fin questa aspra pena e dura; / e la colpa è
fin questa aspra pena e dura; / e la colpa è di tal che non
venia a fine che avrebbe vituperato sé e tutta la sua progenie. -venire
, 3-217: questo cercano i divini, e non se ne viene mai a fine
awenia che in firenze erano assai divisioni e discordie fra'cittadini per molte cagioni, e
e discordie fra'cittadini per molte cagioni, e massima- mente perché ogni catuno vuole essere
perché ogni catuno vuole essere il maggiore, e per venire a questo fine sotto nuove
abbate di ner- vesa, fu querelato e imputato... d'aver esercitato molti
fiori ancor faranno frutto / a luogo e tempo: e 'l fin giudica il tutto
frutto / a luogo e tempo: e 'l fin giudica il tutto. parabosco,
), confine '; per estens. e al figur. * fine, termi-
'(anche nel linguaggio della filosofia e dell'etica). gli antichi accostavano finis
: per far dunque de'fogli grossi e fini, / una gran masserizia / procacciatevi
infinite sorti di tela di bambagia, e alcune d'erba, tanto fini e sottili
, e alcune d'erba, tanto fini e sottili, che senza vederle non si
n'un certo unguento / d'acqua e di sapon tenero sì fini, / che
dintorno par fatto di vento, / e son di tanti tanti colo- rini,
di tanti tanti colo- rini, / e van per l'aria a spasso a passo
che la pelle, / che disciolta e finissima dal vago / collo le pende,
finissima dal vago / collo le pende, e da le bianche spalle, /
collo un pocolino scoperto da un lato, e i poveri panni, e la pezzuola
lato, e i poveri panni, e la pezzuola neglettamente avvolta al capo col nodo
al capo col nodo in alto, e mostrante una ciocca de'capelli fini e biondi
, e mostrante una ciocca de'capelli fini e biondi, ogni cosa al suo punto
tese di terreno coperto di muschio fitto e finissimo. g. maccari, vi-406:
rumore, un ramo che si spezza e cade, urtando sulle finissime foglioline ammucchiate
ed occulti principii di quella, per segreti e finissimi canali nutrimento porge loro e vigore
segreti e finissimi canali nutrimento porge loro e vigore. fogazzaro, 4-24: quella
sera non trovai un solo filo fino e forte, non feci che imbrattar carta
verga, ii-488: la bimba crebbe fine e delicata, e la chiamarono barberina come
: la bimba crebbe fine e delicata, e la chiamarono barberina come la madre.
donna. sta sul limitare della porta, e l'arco nero di questa e lo
, e l'arco nero di questa e lo sfondo della vecchia casa inquadrano a meraviglia
inquadrano a meraviglia la sua figurina gialla e nera, fina e cupa. borgese,
la sua figurina gialla e nera, fina e cupa. borgese, 1-146: «
lunga, il petto gonfio, le caviglie e i polsi fini. -di
questa stessa polpa, grattata fina, e fatta bollire in cannelli tagliati di certe canne
a cadere qualche cosa tra la neve e la pioggia, come una spruzzaglia di
, struttura delle righe spettrali molto sottili e vicine che costituiscono un doppietto, un
costituito dall'agglomerazione di particelle molto piccole e quasi prive di spessore (gocce d'
. che, versata in candido panno e scossane poi, niente lascia di macchia e
e scossane poi, niente lascia di macchia e di lordura, è finissima. galileo
faceva la superficie dell'argento scabrosa, e però tale, che rifletteva il lume
bruna foglia bruciaticcia, / trita, e arsiccia, / di rotonda grana fina,
tempo, da diluvio l'era divenuta pioggia e poi un'acquerugiola fina, cheta,
era caduta una montagna, tutta fina e ben bruciata dalla lava che si sarebbe impastata
lava che si sarebbe impastata colle mani e dovea prendere il doppio di calce.
mugnaia] guardava malinconicamente il rivolo giallo e fine della farina scendere giù nella màdia
scendere giù nella màdia di sotto, e tutto quel lento antico lavoro di congegni
venuta su dalla valle una nebbiarella fina e gelata, che pareva tagliasse il viso
tanto bello, con la sua rena pulita e fine, le sue acque azzurre sempre
le sue acque azzurre sempre in movimento e sempre vive. -con uso avverb
, 8-158: nevicava... fino e leggero. -grana fine: v.
fini, / per tutto l'universo e sue contrade, / temuto fu da
contrade, / temuto fu da lontani e vicini. redi, 16-111-371: il pesce
.. ha le mascelle liscie, e totalmente senza denti: ancorché l'estremità
l'estremità de'labbri sia tempestata da finissimi e piccolissimi denti, de'quali ne son
d'oro sono altre fibule, sottilissime e finissime in punta, da far imaginare
un pezzo di pietra scura, ruvida e bislunga come la lingua di un vitello
un occhio per impugnatura, appuntito, fine e quadrato come un fioretto.
ci ritroviamo, dopo tanti anni. e, naturalmente, lo vedo invecchiato.
. il suo volto, ancora più fine e più magro: la pelle quasi grigia
; malizioso, sagace, arguto (e spesso vi è connessa una notazione ironica
guidone, / quale ebbe tanta forza e fu sì fina che tutti i paladin prese
che orlando, di virtù divina, / e rinaldo, figliuol del duca amone.
/ ma chi è più fino, scelerato e tristo, / per santità ti vende
di quei pesamondi, di quei politici, e mira se danno segno verun di credere
84: o popoli di razza acuta e fina, / che di malizia agli otto
di malizia agli otto gradi siete, / e vi puzzan le mani di rapina,
], iii-1-159: mercurio suo figliuolo e valletto è un finissimo ladroncello, il quale
il quale talvolta stanco di andare su e giù, si discrede con la mamma
, si discrede con la mamma, e sverta tutte le segrete libidini del padrone.
è a roma da parecchi mesi; e anche ci fosse, non parlerebbe: è
. sotto quella gentilezza di maniere, e sotto quella liberalità v'era del fino
pur tutte arti della fortuna per tormentarmi e così fine che né anco ora.
una fine simulazione, che nascondesse fellonia e tradimento. moneti, 25: non già
nerone, / o di altri fieri e pessimi tiranni, / con la ter-
ipocrisia, / che mostra il cielo, e dell'inferno è via. goldoni,
da serva, ed opera con troppo ingegno e con troppo fina condotta. g.
: questa è bene una delle singolari e fine poltronerie ch'io leggessi mai,
di venezia a fargli un complimento, e ad esplorare insieme, nella sua faccia
ad esplorare insieme, nella sua faccia e nel suo contegno, come stesse dentro di
, dopo aver parlato del tumulto, leggermente e da uomo che ha già messo riparo
dovila, 276: uomo di finissimo ingegno e di eccellente dottrina. pallavicino, 7-260
potranno bene avere un odorato finissimo, e questo tanto nel buono che nel cattivo;
] difese, non ha gran tempo, e in certa maniera salvò in faccia al
cesarotti, i-73: il sentire ove e perché si convenga meglio di servire all'
dal gusto inter prete nato e dominator delle regole. carducci, iii-17-159:
ebbe a lodare il garbo dell'ironia e la leggiadria inestimabile del passo intorno al
leggiadria inestimabile del passo intorno al ventaglio e agli arcani usi suoi. fogazzaro, 5-20
pungente; che coglie con sottigliezza (e anche con eleganza) nel segno (
redi, 16-v-395: perché lungamente, e di buon proposito ha studiata la repubblica
ha studiata la repubblica di platone, e fattovi su certi suoi dialoghi toscani,
cui non sovvenga d'essersi più, e più fiate trovato a udir celebrare fino al
quando in quando riscalda artifiziosamente l'azione e ravviva il nodo, per arrestare l'udienza
ravviva il nodo, per arrestare l'udienza e potere a tempo introdurre una fina ironia
potere a tempo introdurre una fina ironia e una satira giudiziosa. pananti, iii-40
, fece distinzioni finissime fra il domicilio e la nazionalità, e si mostrò un giuspublicista
fra il domicilio e la nazionalità, e si mostrò un giuspublicista abilissimo secondo il
boine, ii-42: com'era intelligente e che cose fini gli aveva dette su
è, frate, vedere saggi valenti, e soliciti in terra operadori, e nescienti
, e soliciti in terra operadori, e nescienti e disvalenti e pigri in pietre pre-
soliciti in terra operadori, e nescienti e disvalenti e pigri in pietre pre- sioze
terra operadori, e nescienti e disvalenti e pigri in pietre pre- sioze ed auro
idem, purg., 7-73: oro e argento fine, cocco e biacca,
: oro e argento fine, cocco e biacca, / indico legno, lucido sereno
che si fiacca, / da l'erba e da li fior dentro a quel seno
nova a vederla, / già santissima e dolce ancor acerba, / parea chiusa in
ha la cotta pur di dommaschino, / e la gam- murra di colore accesa,
gam- murra di colore accesa, / e lo scheggiale ha tutto d'oro fino
donzella / pon seco in opra, e con suttil lavoro / fa sopra seta
suttil lavoro / fa sopra seta candida e morella / tesser ricamo di finissimo oro.
: eravi amor, che l'alme incende e 'mpiega, / di chiara face armato
, / di chiara face armato, e di fin'oro. tasso, 1-12-47:
1-12-47: or quivi non mancar ministri e servi, / ch'a l'ombra
a l'ombra d'un bel faggio e d'un alloro / portaro in lieta mensa
un alloro / portaro in lieta mensa e lepri e cervi / in bei vasi d'
/ portaro in lieta mensa e lepri e cervi / in bei vasi d'argento e
e cervi / in bei vasi d'argento e di fino oro. f.
2-587: errava / minerva in mezzo, e le splendea sul petto / incorrotta,
frange, conteste di finissim'oro; / e valea cento tauri ogni gherone. d'
io farò / usbergo d'oro fino, e tu verrai / cavalcando con lancia /
tu verrai / cavalcando con lancia / e spada. landolfi, 3-123: non c'
che le pietre dell'elsa fossero topazi e smeraldi. -per simil. latini
le rive, / questi di fino argento e quei vermigli. -sostant.
l'argento della lega d'once undici e mezza di fine per libbra in lire dodici
mezza di fine per libbra in lire dodici e soldi quindici a fiorino. v.
d'argento] pure di fino, e saggio ne danno alcune monete antichissime,
una libra di argento in ducati 14 e gr. 61. la quale avendo
del tutto fine, n'uscirebbero ducati 15 e gr. 93. dossi, 480
sopra a fiesole acque di fontane finissime e sane, onde la città avea grande
ha molti abituri di cittadini posti in vaghi e dilettevoli siti, bene risedenti, con
ai vaghi colti, adorni di giardini e pratelli,... copiosi di
.. copiosi di pozzi di finissime e gelate acque. giov. cavalcanti, 186
cavalcanti, 186: quanto più chiaro e più fine è il colore, tanto maggiormente
salava uno capo d'aglio in uno saliero e, disopra il scudo, uno sole
che solenizava tutto il campo azuro, e per cimiero una bellissima damisella. marino,
v'ha tal, che porla col legno e 'l lino / far al secol migliore
lino / far al secol migliore ingiuria e scherno. d. bartoli, 9-28-2-146
figliuoli del sole. alfieri, 8-339: e so che cappe tinte in rosso fino
fluisse / nuova più bianca linfa, / e ne filtrasse una luce più fina:
il mutare aria anche in migliore, e l'andare da massa in arie più
andare da massa in arie più fine e più salubri. giusti, iii-48: da
, iii-48: da una pianura melmosa e intristita dalla nebbia, un voltare di mondo
lanciati sulla cima di un monte altissimo; e assuefatti all'aria grossa, non abbiamo
purissima. 8. ant. e letter. costante, fedele, sincero,
406: eo son vostro più leale e fino, / che non è a suo
fino amadori, / da voi partendo e lassovi a un amante. rustico,
ti membri, / che metta cuor e membri / per te, se ti bisogna
ti bisogna, / ti sia fedele e giusto. tavola ritonda, 1-245: e'
: e'v'era una bella fontana e di molte erbe dimestiche e salvatiche, ed
bella fontana e di molte erbe dimestiche e salvatiche, ed era tredichi leghe di
tredichi leghe di lungi a tintoille; e quivi si dimorano gli due fini amanti
non mi porta -amor che porta / e tira ogne frino; / e non corre
/ e tira ogne frino; / e non corre, - sì che scorre:
di core paladino; / levati suso e vattene, tornaci a lo ma- tino
faciemi, / di bon core t'amo e fino: / quisso i't'imprometto
la pasca noi veremo incoronati cum gilli e rose e flore, e faremmo l'auselli
noi veremo incoronati cum gilli e rose e flore, e faremmo l'auselli supra le
cum gilli e rose e flore, e faremmo l'auselli supra le ramelle cantare
. mostacci, 150: umile core e fino e amoroso / già fa lungia stagione
, 150: umile core e fino e amoroso / già fa lungia stagione c'ò
d'ogne canto, / che voi corona e manto / portate di franchezza / e
e manto / portate di franchezza / e di fina prodezza. compagni, ix-285
sì son tutto presto / di farvi pura e fina fedeltate, / più ch'assessino
: canta. storia dei santi barlaam e giosafatte, 117: tutto dimenticava
sono che mi rendete del mio grande e sì fino amore a voi da me portato
per caminare illeso ancora fra la barbarie e fra la nimicizia, è la tempera d'
. milizia, iii-22: un pensiero fino e un'espressione fina nel discorso, un'
equivalgono ad un carattere fino ne'dettagli e ne'profili d'un'opera di architettura
, ne'contorni di una bella statua, e alle finezze del tono, del tocco
. bertola, xix-4-821: diciamo fino e gentile ciò che riguarda la mente; delicato
gentile ciò che riguarda la mente; delicato e voluttuoso ciò che va al cuore.
impressione di creature raffinatissime, di alti e sublimi pensieri, di finissimi sentimenti.
senese, xxviii-501: a giunte mani e di fino cuore, piena di grande ripentimento
di grande ripentimento, piangendo di gioia e d'allegrezza, rendendo grazie a la
farei dare madrigali in sua laude, e dal tromboncino componevi suso i canti,
dal tromboncino componevi suso i canti, e ne la berretta porterei una impresa, ove
lo passa come fusse cera, / e la corazza ch'era azal fino /
corazza ch'era azal fino / fende e ismaglia faldoni e panciera, / e un
azal fino / fende e ismaglia faldoni e panciera, / e un palmo nel
fende e ismaglia faldoni e panciera, / e un palmo nel petto al saraino /
, di nulla si cura, / e mena colpi grandi oltra misura. ariosto,
tasso, 7-98: quei di fine arme e di se stesso armato, / ai
armato, / ai gran colpi resiste, e nulla pavé. l. bellini,
con essi si mostraro pronte; / e preso molto argento e gioie belle, /
pronte; / e preso molto argento e gioie belle, / di fino acciaio
sosterrebbe, ancor che fina / fosse e d'acciaio no, ma di diamante,
/ di fina tempra. / l'acciaio e l'oro non sanno che sia /
. 10. eseguito con perizia e cura estrema nei dettagli; lavorato con
mano forte, lieve, lo instrumento fino e perfettamente temprato. macinghi strozzi, 1-277
a giovanni bonsi farò comperare gli occhiali e de'più fini. caro, 1-1128
arazzi, / di fior, di frondi e di festoni intorno / era tutta vestita
festoni intorno / era tutta vestita, ornata e sparsa. marino, 3-134: la
3-134: la destra ella gli stese, e 'l vago lino / scorciò che nascondea
/ (fuss'arte o caso) dilicato e bianco / fece il fuso veder del
lui l'incisione era in lavori fini e ristretti. d'azeglio, 4-38: vi
camente, con finissimi intagli, forbite e lustranti come specchi. carducci, ii-6-31
latino d'età barbaresca, son pur finissimi e di poeta maturo. baldini, i-811
13-32: si trattava d'una ricca e pia signora, la quale faceva sfoggio
faceva sfoggio di preziosa biancheria da tavola e da letto, opera finissima di eremite
che solamente loro armadura era uno arco, e di quella arme erano eletti maestri finissimi
153: palamides era uno buono e fine cavaliere. boccaccio, dee.
que'tempi minuccio tenuto un finissimo cantatore e sonatore. storie pistoiesi, 1-192:
questo fregio, tanto faticarono l'uno e l'altro, che cristofano imparò a finire
che cristofano imparò a finire da stefano, e stefano imparò da lui a essere più
stefano imparò da lui a essere più fino e lavorare da maestro. b. davanzati
: egli ha la voce alquanto rauca, e stitica, / e per mostrarsi un
voce alquanto rauca, e stitica, / e per mostrarsi un letterato fino / pratica
cortesia da tutti i lati, / e quel ch'è meglio fu poeta fino.
, ii-209: pitture di finissimo pennello e di bel rilievo. carducci, iii-18-347
: il giusti è poeta molte volte originale e finissimo. piovene, 5-243: manara
valgimigli, uno dei nostri massimi grecisti e umanisti, finissimo scrittore, è la
raunato di tutto il paese il carreggio e tutti i fornimenti d'oste, armaronsi mobilemente
i fornimenti d'oste, armaronsi mobilemente, e tutti per compagnie d'arti e di
, e tutti per compagnie d'arti e di mestieri, con soprasberghe nuove di
largo quattro dita cou'arme del popolo e del comune. marco polo volgar.
cava l'azzurro, ed è lo migliore e lo più fine del mondo. tavola
settecento braccia, / tutte di pietre finissime e pure. machiavelli, 762: aveva
diversi colori diversa- mente tessute, fiori e fronde e simili verzure rappresentavano. folengo
diversa- mente tessute, fiori e fronde e simili verzure rappresentavano. folengo, ii-65
il crine, / d'avorio il viso e gli atti generosi, / l'ale conteste
, / l'ale conteste d'oro e perle fine, / levasi ritto e,
oro e perle fine, / levasi ritto e, vólto a quei paurosi / buon
incavo o di rilievo nelle pietre fini e negli acciai. caporali, ii-41: su
camera di drappi bianchi finissimi lunari, e se fossero di tela d'argento,
di bionda l'unse / liquida oliva, e gli vestì una fina / tunica e
e gli vestì una fina / tunica e un ricco manto. verga, 4-39:
acceso, ma già quasi calvo; lucido e roseo come una figurina di finissima porcellana
fino, per sei, coi fiori e il bordo d'oro. -per simil
bordo d'oro. -per simil. e al fìgur. fatti di cesare,
immagine dell'obbietto passi alla fantasia, e ch'ella poi ne formi, per così
per così dire, un più fino e ripulito ritratto, prima che possa giugnere all'
, 3-200: voi siete una roba fine e di prima qualità, e siete fatta
roba fine e di prima qualità, e siete fatta per stare in una bella casetta
ch'amor lo comanda, / non tornare e vanne a la più fina. giacomo
se tu nel mare gittiti, donna cortese e fina, / dereto mi ti misera
ella n'abbia più fina conoscenza, e per questo... si disponga a
... si disponga a compiacerlo e favorirlo,... le dico [
milizia, ii-99: la imitazione giusta e fina degli effetti dell'aria ha da
abbandonò il campo guemito di fine vino e di veragi e dilicate vivande. novellino,
guemito di fine vino e di veragi e dilicate vivande. novellino, 92 (
(21-12): abbie fino vino e bianco pane, / ch'e's'apparecchia
/ ch'e's'apparecchia di far festa e giuoco; fa'che le tue cucine
fece coricare tristano in uno riposato letto, e fae sue medicine, e ponevagliele alla
letto, e fae sue medicine, e ponevagliele alla testa, e fagli mangiare
sue medicine, e ponevagliele alla testa, e fagli mangiare di fini confetti e di
, e fagli mangiare di fini confetti e di cose confortative e ristorative, e
di fini confetti e di cose confortative e ristorative, e dagli da bere di
e di cose confortative e ristorative, e dagli da bere di fini vini temperati.
64): le vivande dilicatamente fatte vennero e finissimi vini fur presti. s.
c'è da rifare, gli rifaccia, e ne compri [di cioccolata] di
, v-325-56: come sorvince l'anbra mirra e spico / di fine odor cosa ventata
/ di trovar un odore / sì delicato e fino, / che sia più grato
odoristezza egli accompagna / la saporisteria fina e perfetta. 15. ant.
36: qui sono i bagni sani e tanto fini / a tutte infermità che
gola enfiata; / unsegli 'l capo e vennegli 'l contino. / di quest'unguento
cotanto fino, / el prete bumbacache e fa farsetti, / ed è buon
/ ed è buon maestro d'acconciar e tetti. 16. distinto nei modi