grandezza). declinazióne (disus. e letter. dechinazióne, dichinazióne),
fatta un'abitazione. leonardo, 3-309: e dopo essa declinazione, l'acqua percote
biringuccio, 1-556: la lasciarete raffreddar e riposar bene tre o quattro giorni per decantazione
di essa bilancia arriva alla totale declinazione e pendenza. s. maffei,
son per lo più di die- ciotto e di venti piè di muro, con tal
carri, le bighe, le quadrighe e i carpenti essersi l'un l'altro dato
tempi. 3. ant. e letter. tramonto. s. degli
leopardi, i-517: il quale allontanamento e declinazione dal primitivo, è l'ordinaria
declinazione dal primitivo, è l'ordinaria e certa sorgente di barbarie e di corruzione
è l'ordinaria e certa sorgente di barbarie e di corruzione fra gli uomini.
intellettuale, se è poca la declinazione e ancora con stimulo de la sensualità, l'
sempre imitorono l'uno dall'altro, e di età in età sempre andaro detta arte
augumento, lo stato, la declinazione e la rovina loro dall'uso di chi parla
ii-312: dopo la declinazione della lingua e della monarchia romana, non altro istorico
giustizia] è mezo potentissimo della declinazione e rovina dello stato. malvezzi, iv-275:
c'è al mondo istituzione, regolamento e ordinanza, per bella che sia, la
quale non sia sempre esposta alla declinazione e agli abusi. giannone, 1-ii-400:
così è anche la lor regola, e la loro norma. botta, 5-160:
a questo tempo caduta in grande declinazione, e molto pericolosa la condizione dei repubblicani.
cosa intorno di lui [boezio] prenunziava e significava l'ultima declinazione e mina della
] prenunziava e significava l'ultima declinazione e mina della civiltà e del senno umano
significava l'ultima declinazione e mina della civiltà e del senno umano. de sanctis,
riputazione guadagnatasi negli anni migliori, e quando la natura per sua declinazione non tendeva
all'imperfetto. bruno, 3-413: e poi il medesimo corpo è in certa
tempi, cioè principio, crescimento, stato e declinazione. s. caterina de'
stessi rimedi i principii, gli accrescimenti e le declinazioni dell'infermità. pallavicino,
smorzar le passioni,... e 'l ridurre a declinazione queste febbri dei
parossismi si trovasse allora in declinazione, e andasse adagio adagio rassegnandosi alla sua perdita
senettù, incominciando nel quarantacinquesimo anno, e dovendo essere altrettanta la declinazione, vuole
della natura in tutte le produzioni fisiche e morali. piccoli principii, incremento, maturità
ha sperimentato la perfezione, né potuto sentire e conoscere pienamente le sue proprie forze,
moto allo ingiù del propio lor peso e gravità. 11. geofis.
cerchio orario, compreso fra l'equatore e l'astro; si conta da o° a
equatore verso nord (declinazione positiva) e da o° a — 90° verso sud
da luogo a luogo in valore assoluto e in segno. ristoro, i-13 (
: atteso massimamente, che i gradi quattro e mezo illuminati dal sole oltra la quarta
di tutta la declinazione del sole. e. danti, 1-161: quattro cose fa
la longitudine, cioè in che segno e grado le sieno. secondo, la declinazione
meridiana, ora se ne allontana, e va discostandosi fino ad un certo che,
va discostandosi fino ad un certo che, e poi si viene a rappressare e toma
, e poi si viene a rappressare e toma sopra al mezzogiorno un'altra volta
, 1-875: bisogna ancora che il savio e perito marinaro abbia non picciola cognizione di
mostreranno fatti per una stessa linea retta, e le lor congiunzioni fatte in qualsivoglia luogo
prenderebbero il nome di declinazioni australi; e le loro distanze dal polo p,
dell'orizzonte compreso o fra il piano e il primo circolo verticale, o fra
circolo verticale, o fra il meridiano e il piano medesimo, secondo che viene
orarii,... le declinazioni, e le distanze, e larghezze, e
. le declinazioni, e le distanze, e larghezze, e lunghezze del sole.
e le distanze, e larghezze, e lunghezze del sole. d. bartoli,
si debbono tratteggiare con diversi parti- menti e inclinazioni di linee secondo i diversi levamenti
la flessione si verifica soltanto nel genere e nel numero. -anche: paradigma dei
sono in uso che già non furono, e molte già furono che ancor saranno.
le declinazioni delle parti declinabili della orazione, e trattavisi delle parti indeclinabili. della casa
di quelle lingue [greca, latina e toscana] nelle mutazioni delle parole,
delle parole, che essi chiamano declinazioni e coniugazioni. l. salviati, ii-u-37
tutte le cose naturalmente, nel girare e mutarsi, vanno calando al basso e
e mutarsi, vanno calando al basso e declinando, questa mutazione si dice declinazione
che la variazione del nome ne'numeri e ne'casi. cesarotti, i-56:
i-56: che giovano mai alla lingua latina e greca le varie declinazioni dei nomi?
verbi avrebbe reso la lingua più analoga e semplice, e meno tediosa ed imbarazzata.
la lingua più analoga e semplice, e meno tediosa ed imbarazzata. rajberti,
questa parola [musa] così rancida e antipatica che, per essere la prima
m'affannavo a fargli capire le regole e la partizione della seconda declinazione greca.
, 5-126: gli aveva insegnato a leggere e a scrivere, a fare di conto
a scrivere, a fare di conto e le declinazioni latine. -disus. raro
presente plurale finiscano in * ano ': e dicasi p. e. amano,
* ano ': e dicasi p. e. amano, sperano.
'. declino (ant. e letter. dechino o dichino),
lo loco ove sta'lo dichino / e teme i colpi i quagli ha già
scoglio nel mare, bianca, moresca e marina... il sole è già
il sole è già vivo. c. e. gadda, 2-55: ma il
poi che 'l verno ingela, / e in declino febo già trapela / per la
alvaro, 12-184: le costellazioni, e orione in declino, stavano nel cielo
: zio martinu dominava ja scena, e guardava ostinatamente maddalena. linati, 30-20
lassù tutto l'ampio giro di mare e di paese intorno, poi altre terrazze
, con le ghiotte corbe di fichi e peperoni messi a seccare. cassola, 1-172
proprio controllo (da posizione più elevata e con riferimento a un luogo, a
rilevati degli altri, possano meglio scoprire e dominar la campagna. g. bentivoglio,
essere averne un po'di cura, e porle [le piante] in terra grassa
[le piante] in terra grassa, e dove il sole le domini. d'
dentro a una grotta. erano calde e violente, ma smorzate. una dominava
... sono dominate dai sùbiti e freddi venti delle valli alpine, e forse
e freddi venti delle valli alpine, e forse per ciò soggiaciono più spesso al
sottomettere al dominio del proprio intelletto e delle proprie necessità pratiche (una materia,
sole dominavano il circuito della terra, e usavano lieti lo sguardo a stelle dagli
dossi, 964: lo stile onnilaterale e onnipotente che rovani cercava ne'precedenti suoi
precedenti suoi scritti si è interamente trovato e dominato. b. croce, i-1-451
impotente a dominare il problema del linguaggio e dell'arte. barilli, 1-30: il
verdi, che era costruito alla maniera semplice e sdegnosa dei grandi...,
la forza di dominare, di distruggere e di ricostruire a linee larghe, sommarie e
e di ricostruire a linee larghe, sommarie e potenti la materia del libretto. onofri
tre elementi, tre forze bisogna dominare e far circolare in miniera: l'energia
elettrica...; l'acqua; e l'aria. -di una macchina nei
: la bicicletta invece era più sottomessa e più docile, quasi connaturabile col suo corpo
dominar conviene / i propri affetti; e chi non sa por freno / a quei
spargere i fiori con dispetto involontario, e se stessa dominando: va, disse all'
di freschi, ché quelli erano già languidi e scoloriti. manzoni, pr. sp
dottori, 1-42: alfin perde la flemma e lascia anch'esso / dominarsi a la
a la collera, al furore; / e non ricusa a pugna a calci a
calci a morsi / farla d'accordo, e a fiera lotta esporsi. a.
da un'ira giovanile, quindi cocciuta e senza sfogo. -rendersi succubo,
4-16: ma ella si dominava sempre, e discorde da me in molte questioni,
svevo, 1-87: sanneo aveva compreso e impallidì. quel dispaccio gli toglieva le
. con uno sforzo risoluto si dominò e stette a udire con attenzione le istruzioni
ucciderla perché cacciò un gemito di paura e si coprì il viso con il braccio
dominarmi, riposai il portacenere sul tavolo e uscii dalla stanza. 11.
sociale assai più che in città, e dove per il deperimento della morale sociale
, occupare, possedere totalmente 1'animo e la mente; influenzare fortemente. sarpi
la mente dal pensiero che la domina e la tormenta. d'annunzio, iii-1-13:
affinità elettiva con quello spirito intelligente e discreta proporzione in tutte cose che
sofrosine 'in opposizione alla stravaganza senza forma e senza misura che domina le rappresentazioni
avvertiva il disgustoso sentore di mandra e di coabitazione che dominava il paese.
troia / espugnator ti mostra, e al re la via / dell'assoluto dominar
proprio, che si riferisce alla potestà e autorità di padrone. razzi, 3-245
il marito è signore alla moglie; e la seconda dal reggimento, per dir
dal grande ardore dell'epos... e insieme elegiaco senza impeti eroici.
agg. tenuto soggetto alla volontà e potestà altrui, posto sotto il
. qui 4 dominio 'vale la regione e gli uomini dominati; ma è uso
dominati; ma è uso di sinistre memorie e d'augurii sinistri. bocchelli, 9-188
bocchelli, 11-38: un mondo di dominanti e di dominati, di padroni guerrieri e
e di dominati, di padroni guerrieri e di schiavi manuali. 2.
sol fuggendo / verge all'occaso: e i piccioli mortali / dominati dal tempo
, dominato dall'ombre geniali di rovani e di praga. stuparich, 5-322:
noi dal solenne silenzio. c. e. gadda, 89: il mondo del
troppo volgare, troppo dominato dal caffè-concerto e dai rivenditori di motociclette. manzini,
che ci sieno dei mortali di talento e d'onore, ma dominati dalla voluttà
un grosso numero di nimici anche ingiusti e ordirsi un turbine di sciagure da lor medesimi
ch'era nel mezzo del villaggio, e, attraversatolo, s'avviò a quello di
dante, dominato dall'orrore del fatto e con in capo già abbozzata e fervente
fatto e con in capo già abbozzata e fervente l'immagine di ugolino, non si
incapace persino di corrispondere al suo saluto e subito aveva ripreso a falciare violenta,
o meno, presero dallo sbalordimento, e dall'agitazione delle menti, una forza
una forza straordinaria, produssero effetti più vasti e più rapidi. d'annunzio, iii-2-1033
: la piazza viscontea circondata da portici e dominata da una torre... è
30 piante di lentisco delle più grandi e rigogliose, che si trovino in luoghi
, che si trovino in luoghi caldi e non troppo dominati da'venti. jovine,
la settimana avanti grandi piogge dapprima calde e irruenti dominate dallo scirocco che veniva dalla
6. padroneggiato con grande sicurezza e autorità; controllato dalla ragione (l'
ispirazione, la fantasia). e. cecchi, 9-155: punti di decisa
sono in una ispirazione troppo meno chiarita e dominata, e in un mestiere meno approfondito
ispirazione troppo meno chiarita e dominata, e in un mestiere meno approfondito. manzini,
immaginò in mezzo a qualcosa di leggero e di fluente, forse la tenda in cui
zelo, / possedè el trono e tutto el dominato / e lo patriarcato,
possedè el trono e tutto el dominato / e lo patriarcato, ché tanto su
'. dominatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
ciascuno, el quale è posto dominatore e governatore delle signorie, di portarsi per
per modo co'sua sudditi che sia amato e riverito. machiavelli, 880: giova
dominatore nuovo, la crudeltà, perfidia e irreligione in quella provincia dove la umanità
quella provincia dove la umanità, fede e religione è lungo tempo abbondata. caro
caro, 2-907: questo fin ebbe, e qui fortuna addusse / priamo, un
sì superbo / domi- nator di genti e di paesi, / un de l'asia
monarca, a veder troia / rumata e combusta. delfino, i-xlii: atene non
scalvini, vi-77: or le madri e i fratelli ecco, e le spose,
or le madri e i fratelli ecco, e le spose, / dimessa turba,
, vengono al superbo / dominatore, e a'piè caggiongli in pianto, /
odii cittadini cominciavano a drizzarsi col petto e con la fronte i dominatori. bocchelli
di non esser più altro che padroni esosi e sopraffacenti. -al plur.
augusto concilio di re entrare pio settimo; e tutti i dominatori d'europa intenti nella
esercita un oppressivo potere sugli altri controllando e determinando la loro condotta (un gruppo
ii-58: le ciarle delle gazzette francesi e cattoliche sul terrore esercitato da me in
facile a ogni offeso che volesse vendicarsi e ottenerne guiderdone dalla setta dominatrice.
, sommo rettore (con valore enfatico e per lo più con riferimento a dio
manda l'angiolo tuo buono, nel timore e tremore della magnitudine del tuo braccio.
cielo, subito trovano la luna, e la chiamano decoro della notte, madre della
sol fuggendo / verso all'occaso: e i piccoli mortali / dominati dal tempo
dove tu, diva, dall'antica e forte / dominatrice libera del mondo, /
, quando ferreo pondo / di vile e fera tirannia le tenne / umil la
tenne / umil la testa fra servaggio e morte? leopardi, 16-102: serena
] tra la ragione, l'umanità e la giustizia. queste dovrebbero essere le
sé, ai propri fini, uomini e cose; che ha l'abitudine del comando
il mondo fosse stato inventato per lui e per il suo comodo in tutto e
e per il suo comodo in tutto e per tutto. negri, 2-204: durante
gozzano, 493: dai suoi silenzi e dalle sue parole, dal suo interrompere
era lei, lei il dèmone del lucro e della parsimonia. pratolini, 1-40:
calda, tenera suadente, di uomo e di dominatore. -che sa esercitare
uomo dominatore di sé, degli altri e delle circostanze, si levò in piedi e
e delle circostanze, si levò in piedi e buttò una moneta sulla tavola.
sia pure a prezzo di una continua tensione e sacrificando tante altre nobili cose, non
, non hanno permesso alla parte sordida e inferma della loro umanità di ripullulare.
. -che ha acquisito determinate conoscenze e sa valersene con piena padronanza.
rulli sottoposti a creare l'equilibrio instabile e farsene dominatore, ma pur la spinge
dominatore di ogni arte, come strumento e specchio ch'ella è dell'intelligenza suprema.
sicurità sua, che una sola non contrastata e dominatrice di ogni cosa. carducci,
bene nei grandi paesi, nelle metropoli dominatrici e nelle sedi delle università letterarie.
impegna, che occupa totalmente l'animo e la mente (un sentimento, un pensiero
comune opinione è stata che le regole e i precetti non formino né un oratore né
, appassionato, furioso, crudele, e se si vuole ancora colpevole, e non
, e se si vuole ancora colpevole, e non intieramente effemminato e galante. leopardi
ancora colpevole, e non intieramente effemminato e galante. leopardi, 26-2: dolcissimo,
. prepotentemente, si cacciano in mezzo e pigliano un risalto dominatore.
ai riguardi per la tua famiglia, e al tuo amore; e ti ho fatto
famiglia, e al tuo amore; e ti ho fatto un grande sacrificio.
gola, la quale molti ne vessa e schernisce. -che avvince, che
non la passione di quegli occhi chiarissimi e dominatori: occhi di santa che ha
circostante; che si erge con imponenza e maestosità al di sopra di tutto ciò
: sta su tutte più snellamente aerea e splendida d'oro la guglia che sostiene la
la guglia che sostiene la vergine; e questa, se ai vicini non pare dispiccarsi
non pare dispiccarsi tanto su le altre e tra le altre, apparisce ai lontani solenne
tra le altre, apparisce ai lontani solenne e sublime domi- natrice dell'immenso e leggiadro
solenne e sublime domi- natrice dell'immenso e leggiadro tempio tutto e solo fatto per
natrice dell'immenso e leggiadro tempio tutto e solo fatto per lei. cicognani,
alture, la serra capriola pure s'ottunde e s'arrotonda ingenuamente con vena di fanciulla
'. dominazióne (ant. e dial. domminazióne), sf.
stato o su una comunità politica (e anche l'esercizio stesso del potere);
esercizio del potere o di controllarlo e determinarlo. -anche: il periodo di
, cioè signoria, si è possedere e reggere altri sotto sua iurisdizione e signoria.
possedere e reggere altri sotto sua iurisdizione e signoria. g. villani,
villani, 10-84: il duca ne volea e avea la signoria e dominazione libera della
il duca ne volea e avea la signoria e dominazione libera della detta città di pistoia
ed appigliarsi a pirro, principe umano e amante de'soldati. sarpi, ii-106:
nella parte interiore è quello dei visconti, e si è come raddoppiato colle fortificazioni aggiunte
o per la forza è indegna del chiericato e gravemente pregiudiziale alla causa della religione;
dire per la virtù, la religione e la scienza, è legittima nei preti come
1 difetti grandi della sua dominazione straniera e dei suoi rapaci francesi, della conquista
sugli altri imponendo loro la propria volontà e sottomettendoli ai propri fini; ascendente,
ha l'ostinazione mulesca, la voglia e il tono dittatoriale, la sicurezza dei miei
fosse ricomposto in una tristezza grave ma calma e per tutta la figura di lei fosse
indistinte ripensai le ansie repentine di antonello e quelle sue inquietudini ch'erano infallibili avvisi
che aveva di frequente dominazioni d'incubo e passava ne'suoi carri vertiginosi agitando mille
mille faci, tutto vermiglio di sangue e scarmigliato. -imposizione costrittiva di idee
di idee, di modi di pensare e di agire. manzoni, 193:
relativa indipendenza da ogni sorta di scuole e influenze e dominazioni spirituali.
indipendenza da ogni sorta di scuole e influenze e dominazioni spirituali. 2.
ii-219: spregiata la disciplina delle armi e spenta la gloria, rimanea per secoli la
furono formate tre gerarchie d'angioli, e in ciascheduna gerarchia si ha tre ordini,
ciascheduna gerarchia si ha tre ordini, e così sono nove ordini d'angeli in tre
maggiore gerarchia sono questi ordini, serafini e cherubini e troni. nella seconda gerarchia
sono questi ordini, serafini e cherubini e troni. nella seconda gerarchia sono principati,
nella seconda gerarchia sono principati, dominazioni e podestadi. nella minore, terza ed ultima
ultima gerarchia, sono virtudi, arcangioli e angeli. iacopone, 69-5: chi
: / al demonio porta amure / e granne prenne securtate. dante, conv
le virtuti; poi li principati: e questi fanno la seconda gerarchia. idem
l'altre dee: / prima dominazioni e poi virtudi; / l'ordine terzo
con troni, / cherubin, serafini e principato, / virtù, podestà e
e principato, / virtù, podestà e dominazioni, / ch'ai mie signore più
è giudice del cielo, / dei troni e delle dominazioni. = voce
: domine, che fan qui, e per tutto 'l medesimo libro, tanti bruscoli
il buio dentro, gli oscurava la mente e gli dava un presagio del terribile buio
2. in frasi interrogative o dubitative e nel linguaggio familiare: diamine, mai
che non mi lasciono vedere lume; e iersera io arei veduto il pelo nell'uovo
v. aprir gli orechi suoi dilicati e piedi in modo che vi entrassi sì gran
che voi non potevate torla, / e che voi non l'areste, e lo
/ e che voi non l'areste, e lo sapeva, / e che a luogo
l'areste, e lo sapeva, / e che a luogo e tempo il mostrerebbe
lo sapeva, / e che a luogo e tempo il mostrerebbe; / che domin
ha egli a esser con queste nevi e con questi ghiacci? gemelli careri, 2-i-316
è mai? firenzuola, 50: e che domin di cosa fu quella..
e attese a fornir d'empiere una sua sportellina
pure in diversa? -con valore esclamativo e anche di imprecazione: per rafforzare un'
, 2-22: a cui il magnifico: e quale, domine, lingua cortigiana chiama
è quello che s'usa nelle corti, e le corti sono molte. ariosto,
: -meglio m'è tornar dunque, e far che vengano. / -dove? -qui
più di sessantanni in questo mondaccio, e sempre praticato con persone accorte. guerrazzi
guittone xxxvii-13: o nome ben seguitato / e onorato -del fatto, / domenico degno
-e'sono usciti, / eh? e quant'è? -è tanto, ch'e'
. facciànlo; perché noi faremo noi? e poscia cel goderemo qui insieme col domine
battere, cominciò a digrignare i denti e battergli insieme. il che veggendo il
insieme. il che veggendo il domine e fermamente credendo esser alcuno spirito, ebbe
esser alcuno spirito, ebbe grandissima paura e, lasciato cascar l'aspersorio, si
pareva il mio precettore un gran sire, e non lo chiamava se non per domine
se non per domine, epiteto imperatorio e regale. settembrini [luciano],
nella pistola sua, favellando di sé e degli altri apostoli, disse: domeneddio fece
: domeneddio fece noi apostoli vilissimi, e al parere delle genti via più sottani
per la ira de lo principo, e quelo ch'è descazado sì salva per
per la arte lo so corpo no danado e le soi richeze no gua- stade.
adunque a convertire a domine dio, e non te ne indugiare di die in
, sopraggiugnere le liete novelle della vita e del buono stato d'arrighetto capece. savonarola
/ per il mondo a gabbare domeneddio / e gli uomini? pananti, i-81:
domeneddio le gambe fatte / per sostenere e muover le persone, / e per portarci
per sostenere e muover le persone, / e per portarci dove l'estro batte,
estro batte, / non per starsi incrociate e ciondolone. giusti, i-243: qui
i-243: qui mi cascò l'asino, e domine iddio sa se avrei voluto seguitare
volgar., vi-251: dominedio, padre e signoreggiatore della vita mia, non mi
lasciare nel consiglio sconsiderato di coloro, e non mi lasciar cadere in quella vergogna
non mi lasciar cadere in quella vergogna e improperio. meditazione sulla vita di gesù
invece ci fan sgobbare il giorno intero e se la signora è un po'nevrastènica,
fra giordano, 87: sono molte e molti matti che sono ingannati, che
un loro domenedio fatto di feltro, e chiamatilo fattigai, e fannogli anche la
fatto di feltro, e chiamatilo fattigai, e fannogli anche la moglie. e dicono
, e fannogli anche la moglie. e dicono che sono l'iddii terreni, che
giorgio... lasciò l'abito cavalleresco e vestissi l'abito de'cristiani e,
cavalleresco e vestissi l'abito de'cristiani e, gittandosi nel mezzo di lor, gridòe
nel mezzo di lor, gridòe, e disse: « tutt'i domenedii de'pagani
cagoia dominedio rotondo, incoronato di carabinieri e di poliziotti come di cherubini e di
carabinieri e di poliziotti come di cherubini e di serafini destituiti d'ogni verginità: cagoia
, 3-1-115: queste d'allor coccole amare e nere / son talora per voi laute
chiamare. = comp. da domine e dio. dominicale, agg. che
suddito; però ch'è signore temporale e signore spirituale. bocchelli, 13-72:
, costituiva una servitù, il primo e il più ligio e il più fedele
servitù, il primo e il più ligio e il più fedele al servizio era padron
al servizio era padron piero bernardone; e ne traeva severo orgoglio, austera soddisfazione
baldi, 7-94: assicurando intanto l'e. v. che del tormento ecclesiastico
ecclesiastico non n'è uscito fuori granello, e che dai livellari è stato venduto per
quello del proprietario, stato, province e comuni non possono tassare se non la parte
riusciva cosa onesta perfino certa forinola tradizionale e molto diffusa, per la quale si
dominio; / sonvi trebuni, edile e quisitori. boccaccio, i-9: pensava di
212: se voi mi aggiustate fede e conoscete ciò che richiede il tempo presente
richiede il tempo presente, eleggete uniti e di accordo per vostro re della germania
germania il prudentissimo arrigo duca di sassonia e turingia: fatelo signor vostro e ad
sassonia e turingia: fatelo signor vostro e ad esso date il governo e il
vostro e ad esso date il governo e il dominio intero del tutto. g.
, la quale essendosi sottratta dal dominio e del duca e del vescovo, ai quali
essendosi sottratta dal dominio e del duca e del vescovo, ai quali era solita
era, sotto nome di terra franca e sotto pretesto di vivere in libertà di coscienza
coscienza, ridotta in forma di repubblica e di comune. giannone, 2-i-316:
: in pubblico era assai religioso, / e di sua dignità molto geloso / e
e di sua dignità molto geloso / e benché quasi ormai senza dominio, /
del mondo si credea supremo sire, / e su ogni prence turco e saracino
/ e su ogni prence turco e saracino / si volea sovran dritto attribuire.
abbiamo gettato da noi cotesto supplizio. e. cecchi, 8-81: agamennone sacrifica
è un dominio di timidi, egoisti e pensosi. -controllo assoluto di un
uno dei belligeranti, per determinati scopi e in un determinato mare, temporaneamente o
situazioni; piena disponibilità, balìa (e può riferirsi anche a concetti astratti)
ha in suo domino / de oro e de argento morgana la bella. ariosto,
più perfette, ma per aver libertà e fuggir quel dominio che gli omini si
vizio che ha tanto in lui dominio e possa, / che cercai pur, quanto
/ che cercai pur, quanto ti pare e piace, / che sempre in sen
10-77: non ti meravigliar ch'affanni e doglie / in questo primo ciel faccian
toglie, / è d'ogni morbo e d'ogni mal signora, / in lei
mal signora, / in lei dominio e potestà s'accoglie / e sovra i corpi
lei dominio e potestà s'accoglie / e sovra i corpi e sovra l'alme ancora
potestà s'accoglie / e sovra i corpi e sovra l'alme ancora. muratori,
freddi sposi / le tenebre concede, e de le spose / le caste membra;
de le spose / le caste membra; e a voi beata gente / di più
nobile mondo il cor di queste, / e il dominio del dì, largo destina
ii-374: così, così volevo, e invece non è stato così, non è
natale, gli alberi, le alpi e le fontane, radunandole poi in piedi attorno
radunandole poi in piedi attorno alla capanna e ai pastori. -forza dominatrice,
serbano la fissità di un fascino inestinguibile e di un inestinguibile dominio. -padronanza
alberto invidiava a lei l'inalterabile disinvoltura e il dominio di se stessa. d'
di non aver più il dominio; e stava per dirglielo, per finirla.
, 2-118: più la signora è dolce e cordiale, più liliana perde il dominio
liliana perde il dominio dei propri gesti e fa quello che la signora vuole.
gridò che'cavalier suoi si scostassino / e più col saracin non contastassino.
giro giudiziosissimo di pensieri ben legati, e il tutto disteso con impareggiabile vivezza poetica
nobiltà di passaggi, leggiadria di lingua e gran dominio nelle rime. -a
/ far non san, che allevar chioccie e pulcini. -prendere, pigliare
campo per volerseli dar in aderenza; e che il commessario avea risposto, che non
un principe o a uno stato (e anche dominazione esercitata su territorio, stato
per li fiorentini il dominio della città e contado di pisa, dispuoseno alla loro salvezza
salvezza che si facesse forte la cittadella e alquante fortezze in pisa. ariosto,
domandava, per leone, / suo figlio e successor nel gran domino. castiglione,
. castiglione, 490: quello è vero e gran dominio, sotto 'l quale i
sotto 'l quale i sudditi son boni e ben governati e ben comandati. boterò
quale i sudditi son boni e ben governati e ben comandati. boterò, i-55:
stato è un dominio fermo sopra popoli e ragione di stato è notizia di mezzi atti
/ dubbiosa che non sia quel saggio e forte. davila, 13: ottenendo antonio
il commercio è ora sorgente di guerra e base di trattati di pace; è
questa regione appare come il più incontrastato e legittimo. gramsci, iv-70: la supremazia
due modi, come « dominio » e come direzione intellettuale. 4.
de buggea, et in dell'altre contrade e terre de lo dicto domino elmira,
domino elmira, lo quale dio guardi e difenda, siano et essere debbiano sani
difenda, siano et essere debbiano sani e salvi e seguri in persone et in
siano et essere debbiano sani e salvi e seguri in persone et in avere.
e1 cavaliere debbe essere al doctore e al conte apostolico in onore preferito, el
, tutti e'domimi che hanno avuto e hanno imperio sopra gli uomini, sono
imperio sopra gli uomini, sono stati e sono o repubbliche o principati. sarpi,
fu già che i mari, i fiumi e l'alpi / ponean confine ai regni
colle quali l'austria ridusse all'ossequio e all'impotenza le bellicose genti del suo
essere il felice dittatore del buon gusto e del giudizio dall'italia aspettato. bocchelli,
l'affiancavano [cesare] magistrati, funzionari e dignitari d'ogni grado, e notabili
funzionari e dignitari d'ogni grado, e notabili delle più diverse qualità d'ogni
delle più diverse qualità d'ogni provincia e paese del dominio di roma e amici veri
provincia e paese del dominio di roma e amici veri e finti. c.
paese del dominio di roma e amici veri e finti. c. e. gadda
amici veri e finti. c. e. gadda, 214: dai disertati domini
214: dai disertati domini, il greco e 10 slavo scarpellano via con ogni cura
de'fossati. -spazio entro cui espandersi e svilupparsi (una città).
/ a la diritta, ottien loco e domino / garda ventosa. -ambito
corrisponde alla vita di una nazione, e il dominio di essa dipende da quello
debolmente riconosciuta da tutti, anzi riconosciuta e rinnegata nello stesso tempo, viene principalmente
di circostanze che ne premovano la diffusione e il dominio. leopardi, ii-191:
limite estremo, dove la ragione cessa e la demenza comincia. praga, iv-10
così fenomenalmente paradossale in ogni suo pensiero e in ogni suo atto, che alla
cosa che fosse nel dominio del solito e del comune. fogazzaro, 1-691:
3-33: la bellezza è cosa fisica e del dominio degli istinti e dell'eredità.
è cosa fisica e del dominio degli istinti e dell'eredità. gramsci, 9-99:
era che cristo, in quanto uomo mortale e viatore, esso e gli apostoli suoi
quanto uomo mortale e viatore, esso e gli apostoli suoi, via di perfezione mostrando
ragione di proprietà o vero dominio civile e mondano. tolomei, 2-95: né
dimostrare altro che una congiunzion d'animo e una egual communion di dominio in tutte le
luca pulci, ii-io: sapea desto levare e riporre / di quello che il signore
sovrano esercitava sul territorio del suo stato e sui beni che in esso si trovavano (
guicciardini, v-261: non riceveranno il pontefice e cesare protezione di sudditi, vassali e
e cesare protezione di sudditi, vassali e feudatari l'uno dell'altro, se
ragione di prelazione, o di unione e consolidazione del dominio diretto con l'utile,
... non sia di piena ragione e di libero dominio del possessore, ma
il fatto della loro indipendenza dall'imperatore; e nondimeno giuravano: « riserbato l'alto
quel che chiamano diritto eminente del principe e l'àmbito dello stato che egli governa,
s'ha a dire * dominio 'e non 'proprietà '. boccardo, 1-735
* dominio diretto 'spettante al concedente e del 'dominio utile 'appartenente al
. collodi, 625: la musica e la politica sono due materie di dominio
: tutti ne possono discorrere a diritto e a rovescio. alvaro, 13-169: i
pubblico, gestiti da società, e sempre preoccupati di non turbare la coscienza
, / che le bas- s'erbe e i teneri virgulti / àn di tener sempr'
: sono sul carso, fra monte kal e spaccato, per ubbidire al tuo comando
a dominio del bosco, della città e del mare. -lo spirare con
di vènti, il cielo fu tutto sereno e bastarono due ore di mattino a cancellare
frigidità de la luna toglie l'incitazione e ardore de la libidine a quelle ne la
la coglieranno nel dominio di saturno, e quando sarà buono lo salveranno nella congiunzione
la lorena] di grani, vini, e carni, e sale, rende 590
grani, vini, e carni, e sale, rende 590 mila scudi di entrata
(femm. -a). ant. e letter. signore, padrone. -
in ogni suo stato cristo fu chiamato domino e signore per dimostrare la sua generale e
e signore per dimostrare la sua generale e legittima signoria. cicerone volgar.,
cavallo, / guardando in su, cattani e valvassori, / domini e conti,
, cattani e valvassori, / domini e conti, in cui poder castella / son
, fu finta domina delle robe ereditarie e in ogni particolare cosa ereditata fu ravvisata
colori che spicca sì vagamente ne'dominò e ne'vestimenti di quelle tan- t'altre
, 1-i-55: ivi sotto il dominò e la bautta ognuno prende baldanza di dir
[s. v.]: 'dòmino'e 'dominò ', è una cappa lunga
di tela di cotone; con bavero, e, attaccato o no al bavero,
, un cappuccio che scende sulle gote e si raggiunge d'ogni parte alla maschera
, i-190: tutto coperto dal domino nero e dalla nera maschera, stava dietro alla
un dominò nero a lungo cappuccio scarlatto e con una mascherina scarlatta su la faccia.
balli mascherati si indossa per occultare il volto e la figura. per estensione poi *
cammino suggeriva subito il dòmino nero largo e lucido dentro cui s'insaccano le orientali
la faccia superiore delle quali è bianca e divisa in due quadratini, su ognuno
; il gioco continua nella stessa maniera e vince colui che rimane con tessere di più
pesca, domino whist, domino a perdi e vinci, ecc., e si
perdi e vinci, ecc., e si possono anche fare diversi solitari o
, a uso di dadi, accoppiati e segnati solamente da un lato; oggi più
mora, al lotto, con chi e dove poteva, a qualunque ora e in
chi e dove poteva, a qualunque ora e in qualunque occasione, fin che non
il becco d'un quattrino. e. cecchi, 5-205: due o tre
due o tre giovinastri bevevano il ponce e giuocavano a domino. g. raimondi,
domita l'alterezza de gli dèi, / e de gli uomini vidi al mondo divi
noi ritorna, / mossi dal lor nativo e certo senso, / la domita cervice
certo senso, / la domita cervice e 'l collo irsuto / stendono oltre i presepi
irsuto / stendono oltre i presepi, e pur guardando / braman d'uscire al tepido
le rive alte castella / torrite, e grevi ponti, / che l'onda indarno
/ della fortuna, al cui sdegno e dolore / fu più l'avemo che la
s'addorme con le pugna / serrate e i cigli rannuvolati, / tal nel mio
. ungaretti, ii-28: eccoti domita e turbata. / è già oscura e fonda
e turbata. / è già oscura e fonda / l'ora d'estate che
il tempo erose, / contra qual violenzia e suda e treme / o di duro
, / contra qual violenzia e suda e treme / o di duro adamante o di
la quale, come è ora infelice e soggetta a genti barbare e crudelissime, così
ora infelice e soggetta a genti barbare e crudelissime, così fu già fortunatissima,
crudelissime, così fu già fortunatissima, e reina del mondo, e domitrice de'
già fortunatissima, e reina del mondo, e domitrice de'crudeli. tommaseo, i-127
svergognata, / troia di destrieri domitrice e i nobili achei! d'annunzio,
. pass, domitus). dòmma e deriv., v. dogma e deriv
dòmma e deriv., v. dogma e deriv. dommaschino, v. damaschino
. duomo1. dòmo2, sm. e f. ant. casa, famiglia.
, 237-7: non diragio ora già quanto e corno / disioso, di voi agio
meo domo / con voi sovente gioì prendo e ricrio. iacopone, 43-63: l'
non tenea d'aiutar l'omo / e non potea con tutto 'l suo convento
venire il bel figliuol dell'uomo / e fugli dato in sua giurisdizione / onore
fugli dato in sua giurisdizione / onore e regno, come un nobil pomo: /
, come un nobil pomo: / popoli e lingue d'ogni nazione / servono a
s'io potessi coniugnerla nosco in coppula e vinculo matrimoniale. né curarei di fargli
ch'e'gloriosi pomi / volse cercar e gustar sì vivendo / che sapesse de'
/ vero dio, vero uomo, / e solo per lui racquisto / lo star
sm. titolo d'onore di ecclesiastici e di laici; qualifica nobiliare (per gli
era riservato ai prelati, agli abati e ai monaci dell'ordine benedettino e in
abati e ai monaci dell'ordine benedettino e in seguito fu esteso a tutti gli ecclesiastici
laici è titolo proprio dei nobili spagnoli e della nobiltà nei paesi di dominazione spagnola
cugino del re carlo, nato di scrocchia e di fratello, il quale era stato
domandava don diego. tasso, n-ii-446: e 'l « arciprete » deriva dal nome
prepone la medesima particella dpxf), e ha la medesima significazione che * senior
. sergardi, 314: l'illustrissimo e il don rinunzio affatto: / povero
taluno il * don 'diessi e il * messere '. nievo, 2-44
mezzo palermitano. mi piglio su del don e sorbisco acquette e gramolate come fossi nato
piglio su del don e sorbisco acquette e gramolate come fossi nato sul cassero o in
della chiesa, forbici, tempereni, nastri e refe d'ogni colore. panzini,
, iv-204: nell'aristocrazia, 'don'e * donna 'sono comuni per chi è
nelle regioni dove la spagna ebbe più lungo e diretto dominio (lombardia, napoletano)
(lombardia, napoletano). c. e. gadda, 6-5: tutti oramai
alla mobile: uno dei più giovani e, non si sa perché, invidiati funzionari
, coi calzoncini corti dei mandriani, e ora è una delle borse più fomite;
aspira più d'un « signore », e anche lui chiamano ora col don.
: i don di spagna... e i nobili d'ungheria fanno una povera
, 1-76: magari lei spiava dai vetri e pensava a chissà quante cose, ma
a chissà quante cose, ma mai e poi mai che una notte si sarebbe
eulamellibranchi (comuni nei mari caldi, e anche nel mediterraneo), con conchiglia
conchiglia ovale o a forma di cuneo, e lunghi sifoni di disuguale lunghezza.
un puledro gaio,... e facea il vezzoso, il donoso, il
testi fiorentini, 120: le fece nobili e grandi donamenti. bartolomeo da s.
dota di centomila ducati in pecunia numerata e con molti donamenti di grandissimo valore.
casi ritorna la dota alla donna, e 'l donaménto per le nozze all'uomo.
luglio anno 1335 a kalen luglio 1337, e col do- namento del tenpo insino al
pres. di donare), agg. e sostant. che dona. libro
s'egli [i signori] sono larghi e donanti, egli debono bene essere,
egli debono bene essere, ché per doni e per larghezza manterranno egli la loro signoria
). dare ad altri, spontaneamente e senza retribuzione o compenso, cose utili
compenso, cose utili o gradite (e implica maggiore generosità e slancio del semplice
utili o gradite (e implica maggiore generosità e slancio del semplice regalare); offrire
aver donassemi quanto à lo saladino / e per aiunta quant'à lo soldano, /
conv., iv-xxvn-13: ahi malestrui e malnati,... che furate e
e malnati,... che furate e occupate l'altrui ragioni; e di
furate e occupate l'altrui ragioni; e di quelle corredate conviti, donate cavalli e
e di quelle corredate conviti, donate cavalli e arme, robe e denari. g
, donate cavalli e arme, robe e denari. g. villani, 10-104:
diecimila fiorini d'oro, tra in danari e gioielli e ricchi destrieri. fiore,
d'oro, tra in danari e gioielli e ricchi destrieri. fiore, 52-9:
, dona gioeletti, / be'covriceffi e reti e 'ntrecciatoi / e belle ghirlanduzze e
gioeletti, / be'covriceffi e reti e 'ntrecciatoi / e belle ghirlanduzze e ispiletti
be'covriceffi e reti e 'ntrecciatoi / e belle ghirlanduzze e ispiletti. a.
e reti e 'ntrecciatoi / e belle ghirlanduzze e ispiletti. a. pucci, cent
(250): donolle che in gioie e che in vasellamenti d'oro e d'
gioie e che in vasellamenti d'oro e d'ariento e che in denari, quello
in vasellamenti d'oro e d'ariento e che in denari, quello che valse
voluto, cosimo gli donò uno mantello rosato e uno ca- puccio. caro, i-311
quando soletto s'era abbattuta a vederlo, e donatogli quando una sampogna, quando un
sampogna, quando un favo di mèle e quando una pelle di cervo. tasso,
re d'una bellissima collana di diamanti e d'una pistola che sua maestà gli
per bene, convien donar qualche cosa, e non è prudenza il puntigliarsi contro il
missiva » d'amore che ella ricevesse, e la custodì gelosamente fra i fiori secchi
, a conquiste territoriali, a favori e servizi, ecc. pier della vigna
vigna, 3-19: und'eo m'alegro e vivo più gioiuso, / che m'
à per uso / belleze ed adorneze e piacimento, aunore e caunoscenza. romanzo
belleze ed adorneze e piacimento, aunore e caunoscenza. romanzo di tristano, 174
diletta sposa, / o sommo amore e nova cortesia 1 frezzi, i-14-164: venus
posso di parole / pagare in parte e d'opera d'inchiostro; / né che
resta vincitore, ti ha per inimico, e gli hai donato anzi gettato via la
ispani / novelli, che alla terra e al mondo / doneran nuove terre e nuovi
terra e al mondo / doneran nuove terre e nuovi mondi. metastasio, ii-302:
iii-12-145: [l'italia] rivelava pure e restituiva alla ragione alla fantasia all'arte
arte alla scienza il mondo antico; e l'uno e l'altro donava all'europa
il mondo antico; e l'uno e l'altro donava all'europa. saba,
dei rovesciatori / di gerico l'orgoglio e l'esultanza. montale, 1-128: ti
che ricevesse il sangue ferrarese, / e stanco chi 'l pesasse a oncia a
, / per mostrarsi di parte; e cotai doni / conformi fieno al viver
del paese. -disus. e letter. con l'oggetto della persona:
regina giovanna ancor lei fu sommamente onorata e donata. bembo, i-160: ho ricevuto
i doni vostri volentieri: come debbo e come soglio, ch'oggimai è cosa
1-2 (i-25): gli alti e magnanimi signori alora cominciano ad amar un
ad amar un servidore, quando gli donano e quando li essaltano. d'annunzio,
pea, 7-430: è un tira e molla a schiena d'asino, questa altalena
.. da qualcuno che ti istruisce e ti guida, che ti richiede e
e ti guida, che ti richiede e ti dona. 2. assol.
. doria, 1-33: tu doni e tolli come fa lo fante. latini,
sono molto ricchi donano agli amici, e non hanno moneta troppo da donare.
potesse giostrava, armeggiava, faceva feste e donava, e il suo senza alcun
, armeggiava, faceva feste e donava, e il suo senza alcun ritegno spendeva.
ti donò sempre senza freno, / e datti il papa gran provisione. varchi
rucellai alcuni rocchetti d'oro, parte filato e parte tirato, i quali..
quelle che fa il liberale donando, e 'l magnifico albergando ed edificando? chiabrera,
casti, ii-3-78: per spettacoli splendidi e brillanti / largamente cattuna e dona e
spettacoli splendidi e brillanti / largamente cattuna e dona e spende, / ma di
e brillanti / largamente cattuna e dona e spende, / ma di scelta e di
dona e spende, / ma di scelta e di gusto ognor mancanti / stranio e
e di gusto ognor mancanti / stranio e imperito direttor gli rende. carducci, iii9-
. cor azzini, 3-79: donare e perdonare; / contener nell'immenso / cuore
novanta otto, fior, d'oro xxxi e s. xvi d. vi picioli:
recò baldo; anoverò a vanni; donò e benedise interamente eoe che c'avea dato
, 161: tello di ghinamo e duccio e currado suoi figliuoli ànno dato
161: tello di ghinamo e duccio e currado suoi figliuoli ànno dato, dì
prestati loro siccome appare di sopra: e i due fiorini d'oro ci donarono
donatore s'impoverisca. cattaneo, iii-1-107: e chi ebbe diritto di riscuoter taglie da
, si diceva * possederlo ', e poterlo vendere, donare, imprestare,
trabuono figliuolo ad essere giudicato a morte e a tormento. redi, 16-ii-95: per
è che mi tene in disiro / e donami speranza con gran gioì. giacomo da
alcamo, 14: quando ci passo e veioti, rosa fresca de torto, /
d'essa donerò voi alcuna gioia piacente e utel tanto quanto esso mio signore bono
147-6: fortuna è quella che scende e che monta, / ed a cui dona
/ co gli atti suoi quella benigna e piana, / e 'mpiva 'l core
atti suoi quella benigna e piana, / e 'mpiva 'l core a ciascun di vertute
mostri bel piacer o rida / e dòniti saluto allegramente, / non l'appellar
al dì della morte ti provvedi, e dònati questo, che'tuoi vizi muoiano prima
8-1: perché tu ci ami tanto e tanto vali, / donami grazia e tanto
tanto e tanto vali, / donami grazia e tanto di virtùe / ch'io mi
certi soi amice andò al bagno per lavarese e donarese piacere. boiardo, 2-18-6:
quella gente fella / per donar pena e morte a una donzella. poliziano,
: i't'ho donato il core; e non ti piace, / e per
; e non ti piace, / e per isdegno l'hai gettato in terra.
, 170: se voi sapete fare e se non vi parrà fatica el donargli
cui suoi sdegni ed ire / l'imo e l'altro di lor conceda e done
imo e l'altro di lor conceda e done, / perchè tu poscia a voglia
egli varchi i regni tuoi, / e sano e salvo al fin se ne districhi
varchi i regni tuoi, / e sano e salvo al fin se ne districhi. sempronio
coetaneo al dolor nasce il diletto / e gemella col fior spunta la spina. gemelli
bisogna in tutte cose andare con ordine, e non volere abbracciare quello che non è
quei che non lo sa, / e dona la sua luce fioca / a chi
volto quando delle mie nozze si tratta; e se questo non incontra il mio genio
] che viene di tramontana dona nuvole e freddura, e quello che li è
viene di tramontana dona nuvole e freddura, e quello che li è in costa verso
li è in costa verso coricante dona neve e gragnuola. 7. conferire (
gli parve che esso ora ad imo e ora ad un altro donasse castella e città
e ora ad un altro donasse castella e città e baronìe assai poco discretamente,
ora ad un altro donasse castella e città e baronìe assai poco discretamente, sì come
alle composizioni di alcun secolo dona grido e autorità, ma sono pochissimi uomini di ciascun
f. giambullari, 41: donandogli titolo e nome reale, per re vero lo
per re vero lo tengono, lo onorono e gli rendono la obbe- dienzia. tasso
che a lei non diè la natura e che può sol donarle l'arti- fizio
di timoleone al secolo in cui scrivo, e all'animo dei moderni spettatori.
, 5-1 (17): a cimone e a'suoi compagni, per la libertà
pasimunda sollicitava di far lor tórre, e a prigion perpetua fur dannati. castiglione,
perdono, / innocenti gli assolvo, e rei gli dono. gemelli careri,
fuga, fui vinto dalla pietade, e donai la vita a molti che come
o il capitolo possa rimettere i debiti e ragioni che si debbono al tesoro,
movessero più tosto ad averci sospetti, e a donarci esilio eterno da'suoi regni,
: tenete a mente, padre, e non v'esca mai dal cuore né dalla
dall'anima vostra, che sete stato offerto e donato a maria. anguillara, 2-271
. anguillara, 2-271: di fiori e di frutti ogniuna avea / un bel
imputare. lanzi, 1-8: quivi e altrove mi dovrò opporre ugualmente e a
quivi e altrove mi dovrò opporre ugualmente e a chi troppo a lui dona e a
e a chi troppo a lui dona e a chi troppo a lui toglie.
d'un'intera ecclissi dalla troppa prossimità e mescolanza della francese. 13.
/ ciò che l'arte condisce; e cento belle / servivano al convito accorte ancelle
quelle lagune, vi gettò così alte e potenti radici che ora a'suoi cittadini
sono li due baroni a piedi, e donavansi grandissimi colpi e ferivansi a discoperto
baroni a piedi, e donavansi grandissimi colpi e ferivansi a discoperto sopra le propunte.
. boiardo, 1-23-37: trovandolo improviso e sbarattato, / gli donò un colpo
, / gli donò un colpo orribile e possente. -spargere. crescenzi volgar
. crescenzi volgar., 4-15: e se molto fia freddo, un poco
se non raccomandarmi a vostra signoria: e la presente donerete al fuoco. delfino
delfino, 1-386: d'atro color agnelle e bovi / sacrificò, donando / gl'
ariosto, 43-174: quei decii, e quel nel roman foro absorto, /
, / non con più altrui profitto e più onore / a morte si donar,
il labbro, appena un poco gonfio, e trovò che gli donava, era una
voglie d'un'uomo, egli cede e si dona per vinto. arici, ii-213
tremò / si spezzò / nella torre e, quasi / in un inginocchiarsi lento /
[la romita] divoti, amistà e parenti, / e poi ch'ai tutto
divoti, amistà e parenti, / e poi ch'ai tutto a dio s'è
, / al tutto sia di lui e d'altrui do. bembo, i-io7:
di appartenere ad un essere più alto e più forte, di dissolvermi nella sua
guittone, xxxii-141: o caro segnor meo e dibonare, / corno m'osa blasmare
fare che molti uomini di qualunche età e nazione, lasciati gli altri studi da canto
, 329: amarlo intendo, e a lui mi son donata; / di
castiglione, 439; spesso con parole ambigue e sdegni simulati lo suspendeno e gli trafiggono
parole ambigue e sdegni simulati lo suspendeno e gli trafiggono il core, mostrando
il core, mostrando non curarlo e volersi in tutto donare all'altro.
di belle valentie, di belli donari e di belli amori. bianco da siena,
: infinita bontade, / in te vivo e regno / in eterna ami- stade /
, sm. archeol. nell'antichità, e più tardi presso i cristiani, dono
fatto agli dei o a qualche santo e conservato nei luoghi di culto in un
moneta coniata per commemorare un avvenimento (e della quale si faceva omaggio).
riguardare / s'egli è discreto, e s'a chi dona ha 'l guardo,
chi dona ha 'l guardo, / e quel che gli è possibile di fare.
un leone radiato. lo donai, e me ne pentii, e il donatario
lo donai, e me ne pentii, e il donatario 10 perdé prestissimo. foscolo
circa la traslazione del dominio da principio e la trasmissione agli eredi, ancorché il donatario
: i baroni dell'irlanda eran donatarii e incaricati d'un re straniero, alla
254: così i tapini voglion profetare / e tal si vuol mostrare / isaia,
. donatista. donatista, sm. e f. (plur. m. -i
segneri, ii-300: quasi che i goti e gli unni, che, inondando sopra
: i donatisti insegnavano che il battesimo e gli altri sagramenti dati fuori della loro
-anche, semplicemente: dono, regalo (e con riferimento a valori spirituali, favori
guicciardini, iii-3: corrotti da'donativi e da promesse di pensioni, [i vailesi
, [i vailesi] in publico e in privato si erano confederati con lui,
gli antichi eroi erano pieghevoli alle preghiere e placabili co'donativi. bar etti, 1-60
] tanto varia ne'suoi fenomeni, e tanto prodiga con uno, e tanto scarsa
, e tanto prodiga con uno, e tanto scarsa con l'altro de'suoi
scarsa con l'altro de'suoi donativi e delle sue beneficenze. monti, 19-187:
bellissimo sopra ogni altro ed utilissimo, e degno altresì sommamente a me di porgere
degno altresì sommamente a me di porgere e a te di ricevere, se io ti
ti sapessi mostrare con quali istituti, e da quali azioni astenendoti, tu possa governare
possa governare nel miglior modo cotesta città e cotesto regno. papini, 20-8:
[rinfacciavagli la città] i tanti donativi e le sovvenzioni somministrate per le munizioni e
e le sovvenzioni somministrate per le munizioni e fortificazioni de'castelli. cuoco, 1-43
il sistema delle imposte era scarsamente sviluppato e l'erario viveva di entrate patrimoniali.
viveva di entrate patrimoniali... e di donativi, sembrava naturale che giudici
, soprattutto in occasione del trionfo, e alla quale si provvedeva con i denari del
uccisero dopo quattro anni i pretoriani, e gridarono imperatore lo zio di lui claudio
la promessa fattami a l'ultima partita, e cioè la possessione di quelle 12 oncie
.. / ma i donati palazzi e le gran ville / dai discendenti lor,
16-v-371: ringrazio v. signoria illustrissima e delle erudite nuove letterarie, che mi
letterarie, che mi ha date, e dei tanti e tanti libri donatimi.
che mi ha date, e dei tanti e tanti libri donatimi. carducci,
troppo tardato a ringraziarla del donato scritto e della lettera, graditissimi doni entrambi.
, i-13: tra un fiore colto e l'altro donato / l'inesprimibile nulla.
testi fiorentini, 335: anne dato ciacco e tuccio, die xi di febraio novantasei
lb. xvi s. xvi, donati e benedetti. 3. fornito
[il re] / che onorati, e donati, e profumati / ven ritorniate
/ che onorati, e donati, e profumati / ven ritorniate in patria. gioberti
: ad avvalorare il gallicanismo in francia e diffonderlo in italia contribuì non poco l'
donato di sommo ingegno come scrittore, e di gran dottrina come teologo.
l'un dall'altro, / di concetti e di voglie: un tutto amori; /
amori; / agli studi donato, e quivi inteso / l'altro fuor d'ogni
i bambocci che studiano la santa croce e il donato, i bottegari di concordanze,
'. donatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
19: erano di lode desiderosi e di pecunia larghi donatori. dante, conv
porta lo fine d'ogni desiderio, e appresenta, quasi come donatore, a
. collenuccio, 57: fu di religione e di pietà singulare, ottimo cristiano,
di pietà singulare, ottimo cristiano, largo e munifico donatore a li poveri e calamitosi
largo e munifico donatore a li poveri e calamitosi. machiavelli, 32: di
sdegno, / ch'or vi presenta e la corona e 'l manto / e questa
ch'or vi presenta e la corona e 'l manto / e questa imago in
presenta e la corona e 'l manto / e questa imago in preziosa gemma. stigliani
irsuti? / si premia il donatore e non il dono. parini, xvii-20
compensato sgravandosi dell'obbligo della gratitudine, e il donatore... si vede
offre il quadro alla chiesa. e. cecchi, 5-108: l'immagine del
del donatore, genuflessa, in profilo e a mani giunte, dapprima è piccola piccola
mani giunte, dapprima è piccola piccola, e quasi non si scorge, a pie'
trasfusioni. 2. per simil. e al fìgur. chi dà, chi fornisce
; chi suscita affetti, sentimenti (e anche dolori, angosce, tormenti).
la fortuna presente sanza fede di dimoranza e donatrice di tristizia, fatta la dipartenza
vii-22: biasiman molti spiacevoli amore / e dicon lui accidente noioso, / pien di
, / pien di spavento, cupido e ritroso, / e di sospir cortese donatore
spavento, cupido e ritroso, / e di sospir cortese donatore. valerio massimo
come e'mutator di stati / e donator di regni sempre mai / son
queste, repentinamente mille altre guise di nuove e fiere cose, involatrici d'ogni nostra
fiere cose, involatrici d'ogni nostra quiete e donatrici d'infinite sollecitudini e di diversi
nostra quiete e donatrici d'infinite sollecitudini e di diversi tormenti apportatrici. tasso,
tasso, 13-ii-265: angelo è certo e donator di pace. fed. della
alme [la speranza] s'offerisce e porge, / e di se stessa è
] s'offerisce e porge, / e di se stessa è donatrice larga / ov'
suo nilo / non chiama nubi, e non invoca venti / donatori dell'acque
i versi, /... / e donator di lode accorto e saggio /
. / e donator di lode accorto e saggio / io ne rendo al valor debito
: pregio mi fo di quattro cose, e grado / ne so non lieve al
i numi / donatori de'beni; e più che pria / guerra agognava il cor
giusto premio, creatore di tutte le cose e donatore di tutti i beni. dottori
tutto, un dono del signore, e col pregiarlo si mostrava riconoscenza al donatore.
botta, 4-380: i beni erano laici e non ecclesiastici, solo divenivano ecclesiastici per
di fortuna derivante da dote: « e di cui poteva, la donatrice,
11-3-182: siccome, è pubblicatore frequente e donatore, vuoisene far conto.
, i-523: la vittoriosa resurrezione, e la mirabile apparizione, e la gloriosa ascen-
resurrezione, e la mirabile apparizione, e la gloriosa ascen- zione vi ho mostrato
gloriosa ascen- zione vi ho mostrato, e ultimamente la donazione graziosa dello spirito santo
la donazione graziosa dello spirito santo, e annunziato v'ho il futuro giudicio.
: per li desideri vostri riceveranno remissione e donazione. la spagna, 21-38:
fatto gli aveva libera donazione del core e amavalo più che se stessa. marino,
liberalità degli ingegni di alto sapere fomiti e di purgato giudizio fanno le donazioni e i
e di purgato giudizio fanno le donazioni e i privilegi alle lingue delle parole,
delle parole, delle locuzioni, delle figure e degli altri ornamenti del dire. papini
vi faccio regolare donazione della mia vita e di una rendita annuale di mille sterline
spese che ci vorranno per rendere pittoresca e pericolosa la mia vita. 2
v-67-163: voi sì promettete per voi e per le vostre redi a lei e a
voi e per le vostre redi a lei e a le sue redi questa donazione non
ha presi... per la dota e donagione de la monna sua nipote.
questa nuova donagione, come cosa prodiga e diseguale e sanza consiglio. sarpi, iii-376
donagione, come cosa prodiga e diseguale e sanza consiglio. sarpi, iii-376: il
de luca, 17- 1-36: impropria e causativa si dice ogni e qualunque donazione
1-36: impropria e causativa si dice ogni e qualunque donazione, la quale non sia
donazione, la quale non sia pura e semplice come fatta col solito motivo della
peso o vincolo, si dice impropria e causativa. idem, 1-7-1-37: la prima
dovrebbe ricordare le a partecipanze » di cento e della pieve di cento, singolari per
della pieve di cento, singolari per concetto e per antichità, nate, come furono
, all'università degli uomini di cento e della pieve. manzini, 12-181: per
quella ordinaria, che produce effetti immediati e, generalmente, irrevocabili (1donazione irrevocabile
sono differiti alla morte del donante, e a condizione che egli muoia prima del
che egli muoia prima del donatario (e non è più ammessa dal nostro diritto
: deliberò non pigliar mai moglie, e inebriato de l'amor di lei le fece
anche degne di essere gelosamente proibiti i legati e donazioni di qualunque specie che in vita
conviene che mi dia la tua parola e libertà, per carta di donagione.
di mona maria; che vi ringrazio: e così delle nuove datemi di fra timoteo
, né ha mancato mai / di ricercarmi e scongiurarmi ch'io / facessi donazione.
d'una parte de'suoi beni, e che l'affare è concluso per parte sua
facendogliene donazione a patto d'essere tenuta e mantenuta in casa vita naturai durante. cicognani
cedeva alla velia i propri crediti -ipoteche e tutto -verso l'azienda biagini, e con
-ipoteche e tutto -verso l'azienda biagini, e con un altro contratto le faceva donazione
quasi di loro proprietà in seguito a regali e donazioni fatte alla chiesa dalle loro ave
lapo da castiglionchio, 149: ebbe certe e non piccole discordie tra il santo padre
non piccole discordie tra il santo padre e il re carlo intorno alle costituzioni e
e il re carlo intorno alle costituzioni e donagioni del regno. rinaldo degli albizzi,
re ladislao fu reconfermata la detta donagione e successione, intitolandolo conte e ponendolo in
detta donagione e successione, intitolandolo conte e ponendolo in possessione; e feceli fare
intitolandolo conte e ponendolo in possessione; e feceli fare lo sacramento da'vassalli sì
vassalli sì come marito della detta contessa e successore nella detta terra nella morte sua
, i-52: fece prendere la possessione e sequestrare l'entrate del ducato di bari
di carlomagno, di spartire gli stati pontificii e di dargli a chi meglio gli paresse
, 412: dopo le due fughe e i due giuramenti d'astolfo e la donazione
due fughe e i due giuramenti d'astolfo e la donazione di pipino, i richiami
di quel tempo magnificamente furon fatti, e per un dì instaurati, e in ciascun
fatti, e per un dì instaurati, e in ciascun de'vichi di roma fu
. bravata assurda, senza serio impegno e fondamento. giusti, i-158: le
dare negli ultimi anni del secolo passato e nei primi di questo.
paladino di cause assurde; chi ingenuamente e con spavalderia si batte per ideali o
, 'chisciotte': chi fa il paladino e il bravo a vuoto o per cose dappoco
o per cose dappoco, contro nemici e pericoli da temere poco, lo fa con
tradizione sia compreso più il lato spavaldo e grottesco che non il lato tragico e umorista
spavaldo e grottesco che non il lato tragico e umorista. = dal nome italianizzato
armi sì sovrano, / principe degli erranti e degli eroi ». donchisciottescaménte
ingenua spavalderia; con propensione a ciechi e generosi entusiasmi. foscolo,
4 raptim 'per dirle che l'italia e l'onore m'hanno don-chisciottescamente fatto accettare
spavaldo, guidato da un idealismo astratto e privo di rapporto con la realtà; facile
la realtà; facile agli entusiasmi ciechi e generosi; che sa di bravata.
: la mia dulcinea è l'italia, e questa donchisciottesca passione di patria non mi
, xviii-168: le perplessità del re e l'ostinazione donchisciottesca del principe alimentate nell'
ostinazione donchisciottesca del principe alimentate nell'uno e nell'altro dal poco ingegno e dalla
uno e nell'altro dal poco ingegno e dalla molta paura, fomentarono le discordie
, fomentarono le discordie fra noi, e il sospetto reciproco, e gli indugi,
fra noi, e il sospetto reciproco, e gli indugi, e l'inazione,
sospetto reciproco, e gli indugi, e l'inazione, e il malanno che ci
gli indugi, e l'inazione, e il malanno che ci ha colti noi tutti
di ancona una idea severa, bellicosa e donchisciottesca, perfino il suo stemma,
un guerriero galoppante, a visiera calata e con la durlindana in aria, contro un
, 6-366: ribellarsi sarebbe stato pazzo e puerile: è finito il tempo delle avventure
è finito il tempo delle avventure romantiche e delle audacie donchisciottesche. 2.
d'un romantico bar. c. e. gadda, 492: dai paraocchi,
, 492: dai paraocchi, lustri e funerei, della donchisciottesca bestia, dalla frangetta
bestia, dalla frangetta di crin nero e dal pennacchietto nero sulla fronte, e
e dal pennacchietto nero sulla fronte, e in uno con la loro immagine medesima,
con la loro immagine medesima, il nome e l'immagine della proprietaria balenarono ad elsa
né accusarla: bensì lasciando stare l'errore e le passioncelle che la indussero a quel
andò a bologna con suo pericolo, e in tempo che la sua casa e le
e in tempo che la sua casa e le sue sostanze, e forse la
la sua casa e le sue sostanze, e forse la vita di suo marito erano
la vita di suo marito erano insidiate e assalite da'nemici della padrona, parmi
spirituale è stata in qualche modo interrotta e travagliata per opera del fascismo, che
, che ci ha costretti a una chiusa e severa austerità, a un donchisciottismo disperatamente
austerità, a un donchisciottismo disperatamente serio e antiromantico, quasi fossimo diventati noi i
fossimo diventati noi i paladini della civiltà e delle tradizioni. = deriv.
nella bottega mille pendoli dondano ritmica- mente e mille lancette segnano l'ora identica e gl'
mente e mille lancette segnano l'ora identica e gl'identici minuti. =
avv. a indicare moto da luogo, e anche allontanamento, separazione, distacco,
distacco, distanza (in proposizioni relative e interrogative dirette e indirette): da
(in proposizioni relative e interrogative dirette e indirette): da dove, da cui
): da dove, da cui (e può considerarsi come un pron. relat
elli si mosse al primo giorno, e rifae suo corso come dinanzi. bibbia volgar
pasturelle, / donde venite sì legiadre e belle? / qual'è 'l paese dove
. ariosto, 2-53: all'uno e all'altro sì gli occhi abbarbaglia,
golfo donde il mare / s'apre libero e vasto senza fine, i tu m'
fine, i tu m'attendi sicura e fiduciosa, / le vesti al vento,
donde si dipartiva una via meno tortuosa e stretta delle altre. — figur.
. petrarca, 37-78: corro spesso, e rientro / colà donde più largo il
piombino, poi chetato il rumore; e la colpa si rimuove donde era stata giudicata
colpa si rimuove donde era stata giudicata, e la ciptà e tu siete quasi purgati
era stata giudicata, e la ciptà e tu siete quasi purgati. g. stampa
, 8-156: solo rammento quel fremito e non so più dire donde venne, cui
hanno / dell'amor novellato, / e divisatamente, / che amore è, e
e divisatamente, / che amore è, e dond'ha nascimento; i ed ancora
lupesco, v-502-23: or intendete, / e vi diremo ciò che volete, /
ciò che volete, / ove gimo e donde siamo, / e vi diremo
/ ove gimo e donde siamo, / e vi diremo onde vegnamo. passavanti,
49): sono nobile gente, e la migliore città è cotam, donde si
pel cuore un qualche senso di tenerezza. e vorrei che mi si additasse un solo
germe di affetto. manzoni, fermo e lucia, 12: in lombardia,
lombardia, dove pochissime idee erano diffuse e ventilate, donde nessun libro veramente importante
incolto, inesatto, arbitrario, casuale; e lo era infatti al massimo grado.
, 3-5: giuste sembrano la fede e la fiducia, in chi le riceve naturalmente
i loro pensieri estremi secondo l'ispirazione e la guida di co- desta fede o
pugliese, ii-123: lo vostro insegnamento e dond'è miso? / e lo tuo
insegnamento e dond'è miso? / e lo tuo franco cor chi mi l'ha
): pianamente entrato nella camera e l'uscio riserrato dentro, dal canto donde
rottura, che ne fu causa essa e non il maestro di tale errore;
, perché in quella, occupati a litigare e perorare la causa della nostra vita,
averai in contro esaù mio fratello, e domanderatti: donde se'? ovvero: donde
se'? ovvero: donde vai? e di cui sono tutte queste cose che tu
): così adunque masetto vecchio, padre e ricco,... donde con
ariosto, 11-83: spinge il cavallo, e piglia il brando fido, / e
e piglia il brando fido, / e donde viene il suon, ratto s'invia
esperto nel fatto de l'armi, e che cose so io fare ne gli assalti
cavalca, iv-22: per la grande divozione e fede ch'aveano a s. piero
. piero ponevano gl'infermi per le piazze e per le vie dond'egli dovea passare
: abner volta la lancia indietro, e ferillo nell'inguine, e forollo,
lancia indietro, e ferillo nell'inguine, e forollo, e fu morto in quello
ferillo nell'inguine, e forollo, e fu morto in quello luogo; e tutti
e fu morto in quello luogo; e tutti quelli che passavano donde che asael
vapore va da ima parte della terra e non truova adito donde possa uscire,
non truova adito donde possa uscire, e va da l'altra parte e gonfia forte
uscire, e va da l'altra parte e gonfia forte tanto ch'egli truova loco
al fiume, l'altra alla campagna, e si lasciomo una via nel mezzo donde
donde riceve / l'altra vostra meschita e l'aura e 'l die, / di
l'altra vostra meschita e l'aura e 'l die, / di notte ascesi e
e 'l die, / di notte ascesi e trapassai per breve / fòro tentando inaccessibil
che penétra / dentro i cuori, e l'accento si disserra / ch'or
uomini con pugnali erti passando, / e piove sangue donde son passati. serao,
tavola, uno giucolare di corte venne e levò uno tagliere fornito dinanzi a messer uberti
sua giovenezza, si partì dal padre e dalla madre,... donde il
madre,... donde il padre e la madre stettono gran tempo che non
morte ed altre cose contro al servizio e comandamenti del signore. pulci, 7-58
/ donde ho perduto il suo amore e la fama. machiavelli, 462: né
, 1-11-53: non ha donde si glorii e vante / de le spoglie de'franchi
forza, / ché l'immagine amata e la bellezza / l'anima sua raddoppia;
che i suoi natali erano stati umili e la sua educazione sommaria. donde,
, / le genti a vincer nata / e nella fausta sorte e nella ria.
vincer nata / e nella fausta sorte e nella ria. montale, 3-80: i
muove cose, donde molto mi conturba e tormenta. disciplina clericalis volgar., xxviii-256
la formica è più savia di te e ch'ogn'altro animale, imperò ch'
in parole la ringrazio / umilemente, e poi domando: -or donde / sai tu
? giovanni dalle celle, 4-2-41: balie e simili persone,... se
donde si servia / a portar elmo e scudo, aveva allato. idem,
unire / tesor, né dominar populi e terre, /... / ma
desire / vostro s'adempia, mi schiuda e disserre. campanella, i-266: le
imprime, / nelle pere mandommi fresche e prime. nievo, 1-159: là infine
sicché lo vedi per maraviglia sorgere dritto e lucente, e vestirsi in primavera di quella
per maraviglia sorgere dritto e lucente, e vestirsi in primavera di quella foglia sottile,
l'alto deo, nova, preclara e bella, / dond'è cristo segnor,
! gloriera'ti tu de'tuoi mercatanti e de'molti artisti, donde tu se'piena
messer, l'umilità donde parlate, / e quel che vo'appellate cortesia, /
appellate cortesia, / mi vieta duramente e toglie 'l frate, / e dànne penitenza
duramente e toglie 'l frate, / e dànne penitenza in fede mia.
se non alle cose del mondo, e non ha cura donde ch'egli abbia
tanaglia, 1-90: dove la virtù alberga e regna / mai povertà si troverrà in
mai povertà si troverrà in costui / e seco ha suo tesori donde e'vegna
, 165: l'uomo di certi beni e grazie che dio gli ha date più
altri, se ne leva in superbia e vanagloriasene; dond'e'doverebbe essere più umile
; dond'e'doverebbe essere più umile e servire a dio. 8.
39): e1 che el come e donde ciò procede, / ch'io
, / ch'io ò pochi danari e men derrate: / sovente con durissime
peregrino altronde, / lo abito strano e la gran barba e folta / non gli
lo abito strano e la gran barba e folta / non gli lascia amentare il
, accenna due termini, il donde e il dove. onofri, 119: queste
], 3-52-4: ivi si ammenda e si lava tutto ciò di sozzura che l'
= comp. da donde, che e sia. dóndola, sf. il
513: orde a botta di dondole alte e fiere / gli entrar per gli ossi
galloni, rossiniano, straluna gli occhi e segue con i dondolamenti del corpo le movenze
che dondola, che si muove in qua e in là, ritmicamente, oscillando;
da farsi fare de'carrozzini matematicamente molli e dondolanti! rovani, i-945: lacchè.
: un lungo sedile di assi nude e dondolanti, posto a'piè dell'orchestra
cappa color di tortora fino ai piedi e dondolante come una campana: e su il
piedi e dondolante come una campana: e su il testoncino, e la faccia
una campana: e su il testoncino, e la faccia come dipinta col mosto:
13: una donna dal passo dondolante e dal riso incosciente si univa e chiudeva
dondolante e dal riso incosciente si univa e chiudeva il corteo. baldini, i-141
annusare l'aria, e a passo lento e tranquillo ritornò a
annusare l'aria, e a passo lento e tranquillo ritornò a dileguarsi nell'ombra.
che avevano accompagnate le marcie delle legioni e consolate le tristezze degli esuli. soffici
di tenui fiabe, i quali e le quali... recavano nella poesia
italiana, tutta dondolante di melodie latineggianti e clas- sicheggianti..., una
dóndolo). far muovere in qua e in là una cosa tenuta sospesa; fare
suo famiglio che dondolasse la gabbia, e nientedimeno la sostenesse. fagiuoli, 3-1-219
si sa che è dilicata / cura e moda studiata / andarsene alternando / un
il bambino che teneva ritto fra le mani e dondolandolo, corse in cucina. gnoli
dolci al giovanotto che la teneva per mano e le dondolava il braccio. papini,
ottone all'altare della messa cantata. e. cecchi, 2-35: dietro a uno
precedevano in fretta, uno era ubriaco e appoggiandosi al braccio dell'altro dondolando il
trovando da essere ricevuti, potrebbono dondolare e straccare i svizzeri a loro piacere.
v-91: ora costoro mi dondolano, e non ne fanno niente. guicciardini, 2-3-248
.). muoversi ritmicamente in qua e in là oscillando (come per cercare
a dondolarsi, / sempre ci gridi e dica villania. grazzini, 2-64:
volte la faceva dare al legno, e le lasciava a quel modo appiccate dondolare,
i suoi begli occhi: / già viene e dondola / su i miei ginocchi.
sacro cuore sarebbero costrette di far dondolare e giocare alle pugna le loro alunne,
tramontana... sbatacchiava in qua e in là il povero impiccato, facendolo dondolare
, dondolandosi ora su di una gamba e ora sull'altra, balbettando, guardando
, balbettando, guardando inquieto di qua e di là, ripeteva la stessa cosa.
, si dondola, con una furia e un'avidità come se il tempo le fosse
cime degli abeti dondolavano da una parte e dall'altra, secondo il ritmo della canzone
della canzone. -per simil. e al figur. carducci, iii-15-210:
che si dondolano tra il far di lucrezio e quel di dante. barilli, 5-24
che io trarrò nello starmi a dondolare e in berta il dì con questa fan-
3-1-13: perché se tu ti dondoli, e non parli, / io te lo
quella si dondolasse a guardar in qua e in là, o si buttasse giù per
e'pare che dondoli tra gli sbadigli e i sospiri; svogliato di quiete e di
sbadigli e i sospiri; svogliato di quiete e di moto, di veglia e di
quiete e di moto, di veglia e di sonno, di cibo, di tutto
la mia raminga storia in carmi bistorti e slegati. 6. locuz.
, v-57: d'uno che favella favella e favellando favellando, con lunghi circuiti di
, con lunghi circuiti di parole aggira sé e altrui, senza venir a capo di
mena il can per l'aia'; e tal volta: 'e'dondola la mattea
in quanto ella presentemente mi comanda, e... non bisogna tentennarsela o
sì tu te la dondoli tu, e io vogghio esser pagato. giusti, 2-269
mi piace codesto discorso! le pulisco e me ne tomo su! e tu
pulisco e me ne tomo su! e tu rimani qua, sola ogni giorno,
, 6-1: benché qualche tempo ei guazzi e rida / con vento in poppa in
ei n'ha a render conto, / e far del tutto, dondola, ch'
, agg. fatto oscillare in qua e in là. pirandello, 7-918:
ove si sentivano misti aromi di miele e di spiga. fosse apparenza o realtà
o realtà, la vita sembrava più lenta e più dondolata di prima della guerra.
blicò un'intervista con se stesso e difese gli interessi agricoli, dondoleggiando
(comune nelle siepi dell'europa e dell'asia mi nore)
aspetto penzolante dell'infio rescenza e del legume. dondolio, sm
quel dondolio gli cagionava acutissimi spasimi, e il nodo scorsoio... gli
: passeggiava essa in tondo sui pavimenti e sui tavoli con un afrodisiaco dondolìo da
lungo di steli dalla grossa testa / e uno svolìo di vespe e di mosconi.
grossa testa / e uno svolìo di vespe e di mosconi. moravia, iv-346:
iv-346: il costume da spagnuola, lungo e tutto nero, le ondeggiava intorno ad
pavese, 6-138: un senso festoso e irresponsabile, che gli assalti del vento
del vento tiepido, il dondolìo delle stelle e dei lumi lontani, allargavano a tutto
di campane, sordo, soffocato, e pur tanto soave: che viene non dall'
din-dan-dan. jovine, 26: si calmarono e entrarono nelle case: si udì il
fabbricava questi un castello di ferri, e con trentadue leve, otto per faccia
tra le barchette in dondolo, / e titubanti chiattole / sul lustro elastico dell'acqua
che tu se'tutto minchia, fava e zugo / d'appiccicarti per dondolo di un
le giovani / nuore slombate, / e tra le suocere / rintonacate: / tra
rintonacate: / tra diplomatiche / giubbe e rabeschi, / e croci e dondoli /
diplomatiche / giubbe e rabeschi, / e croci e dondoli / ciarlataneschi: /
giubbe e rabeschi, / e croci e dondoli / ciarlataneschi: / veggo l'
come un faccione lustro / di parroco e di luna / era una foglia secca
lieve impeto di risa / volare, e poi scendere al suolo. -cavallo
stato da poi che fu la natura e sempre ha fatto delle vibrazioni eguali.
n: mi tien a dondol pur, e mi trastulla; / ed io m'
/ ed io m'ho il danno e lui se n'ha il piacere. firenzuola
/ che noi vorremmo il dondolo, e vezzose / ci guardan sogghignando, fatte
: fate un po'di scrittura, e fraude, e duolo / e calunnia opponete
po'di scrittura, e fraude, e duolo / e calunnia opponete, e
scrittura, e fraude, e duolo / e calunnia opponete, e tutti i dondoli
, e duolo / e calunnia opponete, e tutti i dondoli, / col petens
. che cammina dondolandosi, agitandosi (e si può riferire anche ad atteggiamenti,
ovest, con la sua aria dondolona e affaccendata, una formica. 2
formica. 2. agg. e sm. (femm. -a).
capone, capassone, babbuasso ', e tanti altri che hanno la fine loro
ai ginepri un giorno passa, / e per passar ci mette ima mezz'ora,
/ gli uccelli ha su la testa, e non si abbassa. pratolini, 10-281
la vita di fabbrica a trasmettergli lucidità e tensione, privo di questo contatto umano
per lui era tutt'uno con la ideologia e la morale..., si
abbia morduto alcuno, sia asciutto, secco e magro di corpo, che abbia gli
: donn'elvira intanto si slacciava il busto e si alzava sulla sedia coi seni dondoloni
(17-4) * udir sonar trombetti e tamburelli, / armar pedon, cavalier e
e tamburelli, / armar pedon, cavalier e donzelli, / e campane a martello
pedon, cavalier e donzelli, / e campane a martello dicer « don do »
, i-140: la dondora degli assirici / e 'l timpano e 'l salterio degli ebrei
dondora degli assirici / e 'l timpano e 'l salterio degli ebrei. = etimo
li troiani erano quasi assediati. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze
loro passare sia a parte a parte, e per firenze, e don- dunque puoi
parte a parte, e per firenze, e don- dunque puoi più tosto da loro
punt'è, che a quest'uscio e in questa via / smontaron. salvini,
. = comp. da donde e unque (v.).
con la realtà. c. e. gadda, 7-89: avviene spesso al
andato, / sì gli contò e disse la novella / sì come fiorio era
di seta, de camicia, di calze e di capo alla conciatura muliebre fiorentina.
è che 'l cavaler receva onore / e 'l pregiato dongel, perché n'è degno
dongel, perché n'è degno, / e quai che t'han per amoroso engegno
del tuo core. anonimo, ix-814: e sai di che ti prego, vita
. folengo, ii-121: quel viso e guance sì leggiadre / del celeste dongèllo