Grande dizionario della lingua italiana

Prototipo edizione digitale

Risultati per: e Nuova ricerca

Numero di risultati: 1865423

vol. IV Pag.2 - Da DALLE a DAMA (96 risultati)

lo disse alla comare dal lato, e dissele di dua. 3.

mattina quetamente dallato a giason, ed ercules e gli altri greci si levarono. dante

m'era solo il mio conforto, / e * 1 sole er'alto già più che

già più che due ore, / e '1 viso m'era a la marina

/ là 've tolto mi fu, dì e notte andava, / ricercando dallato e

e notte andava, / ricercando dallato e dentro a tacque, / e già

ricercando dallato e dentro a tacque, / e già mai poi la mia lingua non

questa necessità; il quale dimanda benignamente e con grande umiltà l'aiutorio de'servi di

/ si curvò pela- gone, uno e il più caro / de'suoi nobili amici

più caro / de'suoi nobili amici, e dalla coscia / traeagli il ferro e

e dalla coscia / traeagli il ferro e il frassino dell'asta. dossi, 78

benvenuto da imola volgar., ii-367: e ancora la morte della zia dallato di

t'ho. mazzini, ii-485: e questa parola, dettata dallato del pessimo tra

italia, è parola d'uomo che trema e che maledice. -da parte di,

di. francesco da barberino i-113: e se periglio è porto / dallato d'

dàlmata (dàlmato), agg. e sm. e f. (plur.

dàlmato), agg. e sm. e f. (plur. m. -i

in molti luoghi di tai colonie, e in sicilia parecchi v'ha feudatari, che

patto segreto d'alleanza tra l'austria e le alte potenze. carducci, iii-7-367

erano al modo nostro d'occidente, e non oziosi contemplatori nell'ignavia orientale,

a 55 cm, di robusta costituzione e molto resistenti alla fatica, con mantello

macchie nere o marrone scuro, la testa e il muso lunghi, occhi neri o

fino al polso (originaria della dalmazia e diffusa in tutto il territorio dell'impero

propria del diacono, accorciata, scollata e aperta ai lati per poterla indossare più

lati per poterla indossare più facilmente (e talvolta ebbe anche le maniche aperte)

la ricevono solennemente durante la loro ordinazione e la indossano nella messa solenne, nelle

indossano nella messa solenne, nelle processioni e nelle benedizioni, quando assistono il celebrante

nel quale era portato a seppellire, e incontanente fu liberato dal demonio. leggenda

, iv-131: veramente che tutti e quattro meritano lode: ma ditemi,

antiche pitture le tuniche degli apostoli davate e colle maniche lunghe fino a i polsi,

dee subito credere che quelle sieno dalmatiche e vesti di lusso, ma piuttosto che

con molta ragione, che quantunque le dalmatiche e le tuniche ordinarie potessero convenire insieme nella

potessero convenire insieme nella lunghezza delle maniche e ne i davi, che la loro differenza

di dalmazia venne questo vestito a'principi e a'sacerdoti, come...

... da'paesi contermini la rascia e la schiavina alla povera gente. carducci

un degli angeli consueti, come dante e giotto se li imaginavano con la dalmatica

li imaginavano con la dalmatica lunga fluente e con quelle ali impossibili. d'annunzio

porta su la dalmatica dai davi purpurei e dalle maniche orlate una pianeta violacea di

violacea di tessuto preziosissimo. c. e. gadda, 380: per tutta

del battesimo si vide emergere dal collarino e dai pizzi -dai pizzi del gran camice,

, 10-107: il corpo si schiacciava e quasi si confondeva con la tavola su

disteso, ma le mani guantate di rosso e ricamate di una croce d'oro,

rossa, del fanone bianco a pieghe rigide e uguali, del palio papale, si

un gran numero di pianete, dalmatiche e stole, riccamente ricamate. -in partic

indossata dagli imperatori per l'incoronazione (e in serbia simboleggiò anche l'autorità imperiale

lo avvolsero neh'amitto, nel camice e nella dalmatica, e sopra gli posero il

, nel camice e nella dalmatica, e sopra gli posero il manto imperiale,

posero il manto imperiale, di ricami e di gemme gravissimo. betteioni, i-335

, v-3-154: al vedere l'uomo ferrato e scet- trato in dalmatica da imperatore,

: l'imperatore porta una corona rincigliata e una specie di dalmatica gialla.

sentenze, distendendosi non solo alla storia dalmatica e alla veneta, ma agli istinti e

e alla veneta, ma agli istinti e a'destini dell'umana natura, giova

:... viaggio lungo la costa e fra le isole dalmatiche, e sbarco

costa e fra le isole dalmatiche, e sbarco a brioni per assistere a ima gara

neolatina (parlata nel medioevo in dalmazia e conservatasi fino alla seconda metà del secolo

seconda metà del secolo xv a ragusa e per un periodo più lungo a veglia

da una forte dittongazione delle vocali semplici e da una tenace conservazione delle consonanti.

dalmatica, si accostò all'altare, e depositò la sua offerta ai piedi del pontefice

;. dalmatino, agg. e sm. della dalmazia, dal

incerta fama che da oltramarini albanesi e schiavoni e dalmatini sieno state construtte.

che da oltramarini albanesi e schiavoni e dalmatini sieno state construtte. boterò

questa [leggenda] in lingua sancrita e tibetana, /... / finnica

/... / finnica, serviana e dalmatina, / valacca, provenzal,

, / valacca, provenzal, greca e latina, / celata in molte biblioteche

latina, / celata in molte biblioteche e molte / di levante si trova e di

biblioteche e molte / di levante si trova e di ponente. carducci, iii-14-204:

o scarpa di legno usata dai contadini e dai montanari del friuli. =

alcuni colori, special- mente il rosso e il verde... è chiamata anche

senso morale. -per simil. e al figur. sinisgalli, 6-164:

retina al garbuglio dei colori naturali, e una curvatura del cristallino ch'egli doveva

doveva poter stringere a suo agio, e una possibilità di visione stereometrica per cui il

di visione stereometrica per cui il bianco e il nero dovevano apparirgli rispettivamente concavo

il nero dovevano apparirgli rispettivamente concavo e convesso. = voce dotta intemaz

dotta intemaz., dal nome del fisico e chimico inglese john dalton (1766-1844)

. = dal nome del fisico e chimico inglese j. dalton (1766-1844

altronde. dama1 (ant. e dial. damma), sf. anticamente

rango: nobildonna, gentildonna, signora (e spesso indica anche distinzione e nobiltà di

signora (e spesso indica anche distinzione e nobiltà di modi e di portamento)

indica anche distinzione e nobiltà di modi e di portamento). fiore

/ ch'egli è giovane, bello e avvenante, / cortese, franco e

e avvenante, / cortese, franco e prò'di buona fama ». busone da

». busone da gubbio, 144: e sì non dee [il cavaliere]

egli non la consigli del suo diritto e aiuti a suo podere. boccaccio, dee

tolgon la fama; / all'uno e all'altro ride e per man piglia /

/ all'uno e all'altro ride e per man piglia / sovente a ragionar

, veronica gam- bera, laura terracina e altre dame poetesse più segnalate di parnaso

dame poetesse più segnalate di parnaso, e il tutto con tanto applauso de'virtuosi,

non è che ima donna onorata, e molto meno una dama, abbia da

capo, roma fu difesa con gloria. e mentre dame francesi battevano le mani a'

miei primi anni, belle, gialle e seriche, sembra che me ne ricordi una

1246: c'è un viavai di dame e di baroni, / lampo di veli

di baroni, / lampo di veli e sciarpe. d'annunzio, iv-2-474: per

, un'alta capellatura carica di cipria e una veste di broccatello gonfiata dal guardinfante

, altre che vivevano nei grandi alberghi e passavano dentro carrozze quasi inavvertite, come

meteore, erano dame distintissime ed eleganti e che, se mai, risaltavan per

di semplicità, di sobrietà nel vestire, e che

vol. IV Pag.83 - Da DECLAMATO a DECLARATORIA (84 risultati)

un tema cantabile o declamato, inconclusivo e già quasi esaurito. 4.

. si sentiva una voce che declamava, e che faceva sentire un corpo giovane e

e che faceva sentire un corpo giovane e nuovo, come le voci in una casa

recitativo. declamatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

avvenute? pallavicino, 1-107: i poeti e i declamatori se ne vagliono come d'

: non poteva trovar più fuor di luogo e incompatibili con l'indole della nostra lingua

così fiera si appoggiava la voce del cantore e del declamatore. montano, 263:

pensiero; attore drammatico dallo stile esagerato e istrionico. muratori, 5-i-54: benché

declamatore, oratore, diffuso, languido e gonfio e periodico, come gli altri,

oratore, diffuso, languido e gonfio e periodico, come gli altri, ma vibrato

pur dicendo non pochi de'nostri goffi e tristi declamatori: cioè che in francia

tristi declamatori: cioè che in francia e in inghilterra ogni creatura che s'ha

modo ver- rebbesi a discemere i declamatori e i sognatori dagli intendenti e sinceri amici

i declamatori e i sognatori dagli intendenti e sinceri amici del meglio. de sanctis,

fanciulla un po'declamatrice del buon simone e la tragica olimpia del divino lodo- vico

vico. de marchi, ii-48: grande e solenne declamatore delle sue abilità tecniche,

immaginazioni fu il byron, focoso declamatore e giocoso discorritore, polemizzante e satireggiante e

focoso declamatore e giocoso discorritore, polemizzante e satireggiante e motteggiante. 3. nelle

e giocoso discorritore, polemizzante e satireggiante e motteggiante. 3. nelle scuole di

palagio nel cospetto della signoria solevano lodare e magnificare la giustizia e la libertà.

signoria solevano lodare e magnificare la giustizia e la libertà. bcddelli, 5-1-38: declamatore

: alcuni pendono all'altro estremo: e, in guisa degli antichi declamatori

non appartengono all'essenza del soggetto, e possono bensì far il merito d'un

che è proprio all'arte oratoria (e implica una connotazione di enfasi, di

dicesi ancora che demostene platone udisse; e degli altri, quegli che non al

quegli che non al puro stile declamatorio e scolastico attesero... più degli

modo d'inventare, tutto fuori del naturale e consueto, è nato dalla scuola declamatoria

, 320: la lettera non sia declamatoria e grave, ma di parole quotidiane e

e grave, ma di parole quotidiane e sensi comuni. muratori, 5ii- 123

avrebbe quel poeta conceputo sentimenti men declamatorii e più naturali, come sempre suol far

maggior perfezione, spinti dal loro zelo e fervore, non dassero sovente in qualche

persino perduta quell'accensione di collera, e quell'impeto declamatorio che mi teneva in

idee sì che fuggano la noia geometrica e la inesattezza declamatoria, la connessione mi

cattaneo, i-2-219: l'idealismo vaporoso e declamatorio di madama scudéry e di d'ar-

idealismo vaporoso e declamatorio di madama scudéry e di d'ar- lincourt, ha fatto

francese di fatti incominciano il sentimentalismo fantastico e declamatorio e la prosa poetica. svevo

fatti incominciano il sentimentalismo fantastico e declamatorio e la prosa poetica. svevo, 1-190

sembrato brutto, nudo, declamatorio, e lo umiliò di essere costretto a fare quella

... di cui più declamatoria e retriva genia non si dà.

il gonfio, il convulso, i concetti e le antitesi: tendeva più verso l'

... abbrutita da mille vecchiumi e tutta impelagata nella banalità, nel declamatorismo

misurata, ritmica, a voce sonora e modulata; il brano stesso che viene

galdi, i-245: che diremo della declamazione e dell'arte di rappresentare? confesso ingenuamente

primi oratori del mondo all'improvviso, e nessuno studio pongono sia ne'gesti, sia

ha preso quest'altro sciagurato titolo; e c'è de'maestri di declamazione.

c'è de'maestri di declamazione. e veramente gli attori declamano perché gridano;

veramente gli attori declamano perché gridano; e i cantanti declamano perché * urlar li fa

, 978: dà lezioni di mimica e di declamazione ai coristi e prima tiene

lezioni di mimica e di declamazione ai coristi e prima tiene sempre in tasca i 40

; altri, ai quali occorrono la declamazione e l'apparato scenico. idem, ii-8-107

lunghe declamazioni amorose, tradimenti, duelli e finali ammazzamenti, io vissi in una realtà

, spianava le rughe vendicatrici della declamazione e tornava a sorridere. -figur.

è subito respinto. manca l'intimità e l'umiltà, come manca il coraggio

manca il coraggio della grande declamazione convinta e commossa. 2. uso di

. uso di frasi pompose, altisonanti, e spesso artificiose e vuote; discorso gonfio

pompose, altisonanti, e spesso artificiose e vuote; discorso gonfio, affettato,

.. sempre deprimendo il vizio, e sempre eccitandoci alla virtù, senza declamazioni pedantesche

: rimanea [la folla] frequente e silenziosa a'versi dell'uno, si dileguava

invocazioni, che stordiscono gli orecchi, e trovan sordi i cuori altrui. cattaneo

iii-2-185: l'esercito non era assopito e illuso da pensieri di pace, ma sospettoso

pretesto o un'occasione di declamazioni filosofiche e politiche, qui è sentimento scevro di ogni

era messa sulla via della declamazione, e per questa via ebbe il suo capolavoro

ii-225: immagini di sensualità orientale, chiuse e soffocate tra una fioritura di enfasi,

contro il carnovale, come usanza pemiziosa e che tragga al vizio. cesarotti,

ii-421: mi tornano a mente le insensate e furiose mie declamazioni, e le collere

le insensate e furiose mie declamazioni, e le collere colle quali mi accorgo di

. gioberti, 1-185: le declamazioni e le filippiche contro i chierici, nelle

. giusti, 3-58: lo sdegno e il dolore... fa traboccare le

. croce, ii-5-86: le declamazioni niccoliniane e guerrazziane, tentativi violenti di concitare gli

gli animi degli italiani contro lo straniero e il prete, o adesioni alla moda

di declamazioni scolastiche sulla decadenza dei romani e sulla corruzione storica dei costumi gli risorsero

prepararsi all'attività pubblica di oratore (e consisteva nella recitazione ad alta voce di

volete che questa vostra esercitazione sia declamazione e non disputa, che voi vestiate quelle

, 3-846: declamazione al studioso, divoto e pio lettore. pallavicino, 1-146:

bisognerebbe bruciar gli annali de'popoli, e le declamazioni degli oratori, le satire

degli oratori, le satire de'poeti, e fino i lamenti de'profeti medesimi.

stanchezza della vigilia durata per scriverla, e della declamazione, mi sentiva anche vinto

pieni di lunghe descrizioni, di dissertazioni e declamazioni morali, politiche ecc.,

loro declamazioni, dicerie che essi componevano e davano a comporre ai giovani sopra argomenti

comporre ai giovani sopra argomenti immaginari, e spesso sciocchi e strani. carducci,

sopra argomenti immaginari, e spesso sciocchi e strani. carducci, iii-20-103: tre

declamazione d'un ragazzo pieno d'ingegno e di letture. 5. dimin

. declamazioncèlla. baretti, 2-68: e v'è qualche declamazioncèlla contro i poeti

1'esistenza di una situazione di fatto e ne dichiara le conseguenze giuridiche.

vol. IV Pag.884 - Da DIVO a DIVORARE (11 risultati)

la febbre divorante e consuntiva della ragione e della filosofia. verga, 2-141:

2-141: ella non lo lasciava, e fissavaio con occhi nuotanti in un languore

329: la voluttà tante volte, e massime nei guerrieri, è più divorante

smodata ricerca o desiderio di cibo (e anche di beni, di ricchezze)

27): il troppo dell'astinenza e la divoranza sono eguali, posto che a

a un fine conduce il troppo digiunare e il troppo mangiare, e un medesimo

il troppo digiunare e il troppo mangiare, e un medesimo danno fa il troppo continovare

danno fa il troppo continovare del digiunare e la pigrizia del gravissimo sonno al monaco

colpa caduto, / che l'ucide e divora. dante, inf., 6-30

quel cane ch'abbaiando agugna, / e si racqueta poi che 'l pasto morde

morde, / ché solo a divorarlo intende e pugna. boccaccio,

vol. IV Pag.885 - Da DIVORARE a DIVORARE (109 risultati)

dì medesimo che legato fu al palo e unto di mèle, con sua grandissima angoscia

, con sua grandissima angoscia dalle mosche e dalle vespe e da'tafani, de'quali

grandissima angoscia dalle mosche e dalle vespe e da'tafani, de'quali quel paese

colla pelle indosso come e'nacque, / e divorato sanza pane o sale. berni

il crine sciolto, / la faccia altiera e l'anima sicura, / ed a

/ ed a lui disse: l'uno e l'altro volto / è de'tuoi

fosti [o pollo] morto, cotto e divorato, / che non eri ancor

iii-1-608: fuor trattone il cuore / e ogni altra cosa attorno / ai due

ognuno con la propria gavetta, a ricevere e divorare il rancio. moravia, ix-358

quattro capre che avevo liberato già mordevano e divoravano le foglie della macchia con una

sa'bene che colassù non si bee e non si mangia; ma questi suoi

nel petto, sono quelli che divorano, e dan- noci a credere queste frasche.

che di trovarsi in ima tavola abondante e ben fornita di vivande e di vini

tavola abondante e ben fornita di vivande e di vini eccellentissimi, poi aver un corpo

eccellentissimi, poi aver un corpo picciolo e non poter divorare? marino, 266:

/ che mangiaro il mio corpo, e quelle lingue / che leccaro 11 mio

goldoni, vii-1123: sì, certo; e non faceva che dirgli delle cosette tenere

de'pesci ingordi / scambievolmente si divora e strugge, / e del maggior sempre

/ scambievolmente si divora e strugge, / e del maggior sempre il minore è pasto

pensiero, versetti i quali s'incalzano e pare si divorino, come quegli uomini

uomini divorano la loro vita nell'ozio e nell'inutilità. ojetti, i-324:

ojetti, i-324: certo, anguille e pesci, quando fossero troppi, tenterebbero

, tenterebbero di divorarsi a vicenda, e già lo fanno, per ristabilire l'

ritrovare un poco di spazio da muoversi e da respirare. -con valore iperbolico

s'è vergognato a mandarmi via e m'ha tolto tutto quello che avevo.

ha dato. -per simil. e al figur. inghiottire, far scomparire,

figur. simintendi, 3-129: divora e vomica [cariddi] l'arrap- pate

quel procelloso mare che ogni cosa assorbe e devora. p. f. giambullari,

pianger puoi / la tua caduta, e celebrarti prima / quei funerali, ch'

, i-48: guardiamoci con serena pupilla e, questo gorgo d'azzurro, su,

scilla sull'opposta riva. l'una attira e divora / le navi e le ributta

una attira e divora / le navi e le ributta, l'altra cinge di cani

: la maledizione divorerà la terra, e li suoi abitatori peccheranno; e però

, e li suoi abitatori peccheranno; e però diventeranno pazzi li suoi lavoratori, e

e però diventeranno pazzi li suoi lavoratori, e rimarrannovi pochi uomini. savonarola, 8-ii-44

cioè il diavolo che divora l'anime e che ancora insegna agli altri devorare. celimi

a perdere le sue forze naturali, e diviene molle in modo che il niello

mar le torbide onde, / che altiere e d'ira gonfie / correr pareano a

, / giacer nel letto lor umili e stanche. testi, i-80: insolita sciagura

parrà, ch'in orticel fiorito / ligustri e gelsomin divori il gelo? sempronio,

: morte, dai colpi suoi piagato e colto, / tutto adegua quaggiù, tutto

tutto adegua quaggiù, tutto divora, / e fa confuso in breve spazio d'ora

gli estremi segni / delle cittadi, e son mortali i regni. monti,

sulle mosse per la brianza colla moglie e la mia povera figlia, le cui lagrime

cui lagrime non sono ancora finite, e le divorano la salute, ricevo la carissima

ricevo la carissima vostra del 9 corrente e sui due piedi rispondo. manzoni, 8

se fiamma divora arida scorza / avidamente, e d'improvviso d'acque / talun l'

la campagna allagata, il fiume torbido e gonfio che divorava le rive. serao

mi levo dagli occhi la trave / e pur m'avveggio che 'l tempo lavora,

pezzo a pezzo la vita devora, / e so ch'ell'ha la man poco

sì corti, / van come nebbia, e 'l tempo li divora! alfieri,

di là all'indomani non c'era molto e, in ogni caso, giuliano si

hanno divorato al paese un tempo prezioso e hanno impedito a noi di fare il bene

, 54: io mi divoro in luce e suono; / battuto in echi squallidi

guittone, i-14-98: o desfiorati, e forsennati, e rabbiosi venuti come cani

i-14-98: o desfiorati, e forsennati, e rabbiosi venuti come cani, mordendo l'

venuti come cani, mordendo l'uno e devorando l'autro, acciò ch'el

, acciò ch'el poi lui morda e devori. iacopone, 75-1: fugo

foresetta mia dimora / sotto candido vel e 'n bruna vesta, / e co'lui

vel e 'n bruna vesta, / e co'lui gir cantando ad ora ad

ora ad ora / versi amorosi con gioia e con festa / in lode di costei

: nemiche fere in essi, empie e rapaci / s'annidan solo: e

empie e rapaci / s'annidan solo: e nel mio petto alberga / fiera doglia

doglia, che 'l cor m'ange e divora. bonarelli, xxx-5-138: spietato dolor

ingordo, / divora il core, e lascia / le lagrime per gli occhi

nera orrenda barbara malinconia che mi lima e mi divora, e collo studio s'alimenta

che mi lima e mi divora, e collo studio s'alimenta e senza studio cresce

mi divora, e collo studio s'alimenta e senza studio cresce. de roberto,

ti divora / gli occhi. c. e. gadda, 400: josé

sosteneva ch'egli avesse dentro, tutti e sette, nel ventre, i sette peccati

ventre, come sette serpenti che lor rimordevano e divoravano dal di dentro dalla mattina alla

dal di dentro dalla mattina alla sera; e perfin di notte, nel sonno.

landolfi, 2-81: una forza ambigua e selvaggia pareva a momenti scuotere quel- l'

l'esile corpo, divorando il viso e le occhiaie. 4. carpire,

ricchezze i can di palagio già per isperanza e per superbia aveano divorate, dalle loro

bibbia volgar., ii-346: gente ardita e crudelissima... divori tutto il

divori tutto il frutto del tuo bestiame e tutta la biada della terra tua, d'

, d'insino che caggi a terra e venghi meno. 5. caterina da siena

stomaco, che non digerisce il cibo e noi distribuisce, non solamente è

non solamente è cagione della estenuazione e corruzione degli altri membri, ma di

così il pren- cipe, che divora e tira a sé le facoltà de'sudditi,

. de rossi, iii-343: gli erari e gli ori a divorar intese. cesarotti

: il cambio da parigi a napoli, e poi da napoli a milano mi divora

ove ladroni fanno leggie... e ove son omini devora ti e denudati e

.. e ove son omini devora ti e denudati e morti come in dizerto?

e ove son omini devora ti e denudati e morti come in dizerto? anonimo,

terra nabissar dovria: / ché morto e divorato ànno il giardino, / da poi

, 7-6: si mosse di guascogna e vennesene in berrì, ardendo e divorando

di guascogna e vennesene in berrì, ardendo e divorando con ferro e fuoco ciò che

berrì, ardendo e divorando con ferro e fuoco ciò che innanzi gli si parava.

: poiché il papa si era dimostro lupo e non pastore, per non essere come

interne della germania, della polonia, e per aprirsi la strada al dominio d'

male opere divoreranno lo figliuolo di dio e peccheranno contra lui e contra i suoi

figliuolo di dio e peccheranno contra lui e contra i suoi comandamenti, quelli saranno

divorò, pestifero angue, / il pregio e 'l fior de la latina gente,

gente, / daria con la sua morte e con lo scempio / a gli altri

batter l'ale a guisa di colomba, e tremare luminosa, e tentar di fuggire

di colomba, e tremare luminosa, e tentar di fuggire la nuvola nera, che

i-72: un deputato magro, gentile e piccolino, vestito di nero, con

di nero, con una lucida chioma e una gran barba castagna, le quali

barba castagna, le quali, chioma e barba, sembrano avvicinarsi ogni minuto di

ii-231: le spalle erano rimaste strette e gracili; e nel viso bianco,

spalle erano rimaste strette e gracili; e nel viso bianco, gli occhi troppo intensi

troppo intensi parevano divorare le guance smunte e la fronte pallida. 8.

il guardo / lanciai giù nella valle, e vidi... oh! vidi

israello. carducci, 384: un bello e orribile / mostro si sferra, /

/ corre la terra: / corusco e tumido / come i vulcani, / i

cervel dentro un pugno io sto, e divoro / tanto, che quanti libri tiene

profondo: / quanto ho mangiato! e del digiun pur moro. battista, iii-399

vol. IV Pag.886 - Da DIVORATO a DIVORATORE (87 risultati)

io mi contento ad ammirarle, divorarle e baciarle. viani, 4-8: avevano

catedra di leccardia d'ogni sorte, e si sostenta una conclusione di devorare con gli

una conclusione di devorare con gli occhi e co'denti quanto s'incontra. fagiuoli,

, / disiosa d'ornar le tempia e il seno, / or su questo or

getta, / vorria tutti predarli, e li divora / tutti con gli occhi ingorda

divora / tutti con gli occhi ingorda e semplicetta. oriani, x-5-280: gli si

prese il volto con ambo le mani e divorandoselo degli occhi con rabbia amorosa,

luoghi deserti, pallidi, della campagna e del mare, che tante volte aveva

, xlv-116: devorate le vostre lagrime, e la piaga vostra richiudete nel petto.

cacciarsi in un angolo della camera, e lì, con la faccia nascosta tra

faccia ed il gesto, essere statua e non uomo, la statua della disperazione

v-1-586: io ho divorato in solitudine e in silenzio tutti i fiumi del mio orgoglio

ho sentiti dentro convertirsi in fuoco vivo e durevole, in turbine di passione.

gli parve una vendetta troppo debole; e divorando la propria ira, prese a camminare

propria ira, prese a camminare in su e in giù per la camera.

che temesse una mora / i saracini e la trista gentaglia; / di uscir di

: quanto vo più cangiando il viso e 'l pelo, / a che mi mena

mi chiude ov'io gli celo, / e me gli manda avvolti in caldo e

e me gli manda avvolti in caldo e 'n gielo, / perché tra due contrari

contrari si divore / il corpo, e l'alma dopo un lungo errore / pur

costretto a fuggire per vergogna il commerzio e a divorar que'disagi attempato, de'

arti] per l'ordinario non sogliono e non possono recar benefizio che a pochi

. pananti, i-145: 10 guardo e dico al cavalier del dente, / che

d'esser solamente / per la minestra e l'allesso? vo'siete / minestraio,

ma nell'offerta, degna, santa e pia, / e per la man del

degna, santa e pia, / e per la man del padre tuo fedele.

pasto / in un proprio nativo e largo vaso / ove il ripone,

largo vaso / ove il ripone, e al maggior uopo, e serva. viani

ripone, e al maggior uopo, e serva. viani, 14-43: il delfino

del porco, nero pece sul tergo e madreperlato sotto, con la coda a doppia

. verri, i-313: le donne costumate e caste hanno gustata una serie di beni

quanto era possibile nelle loro circostanze; e... le facili e spensierate,

circostanze; e... le facili e spensierate, per pochi piaceri divorati furtivamente

i-123: li campi vostri sono arsi e divorati, e la città sta in assedio

campi vostri sono arsi e divorati, e la città sta in assedio, la gloria

aria, con una fiamma senza colore e senza fumo, divorate senza un residuo

noi siamo lupi del nostro bene, e pecore divorate dal nostro lupino amore, e

e pecore divorate dal nostro lupino amore, e privi della sincera luce d'amor divino

d'amor divino, che ci può deificare e farci comandare a tutte le creature.

petr., 41: quel viso bruno e asciutto, con quelle guance incavate,

fronte scura, con quegli occhi infossati e divorati da un fuoco interiore, è

il suo amante, divorato dalla fame e dalla sete, la batteva. d'annunzio

finché taceva, poveretta, così magra e divorata, era sopportabile. -butterato

udito che quella moltitudine erano troiani, e che enea figliuolo d'anchisse era loro

figliuolo d'anchisse era loro duca, e che erano scacciati dalla loro patria guasta

che erano scacciati dalla loro patria guasta e divorata..., diede a lui

diede a lui la mano diritta, e con lui fermoe fede e patto di futura

diritta, e con lui fermoe fede e patto di futura amicizia. 5

: si esaltava in tali false memorie, e nel viso emaciato, divorato dalla barba

percorso a grande velocità, con precipitazione e fretta. papini, ii-1355: noi

nostro desiderio i fanciulli non sapevano ancora e i vecchi che non ricordavano più ridevano in

7. letto con grande avidità e interesse. magalotti, 23-2: non

caso? divoratóre, agg. e sm. (femm. -trice).

buono devoratore, cum tempesta li dette e cazollo via. firenzuola, 200: ritrovandomi

mangiare con una brigata di divoratori, e volendo un poco troppo sicuramente trangugiare un

il creatore] adattare acuti denti, / e quinci e quindi, a le feroci

] adattare acuti denti, / e quinci e quindi, a le feroci belve /

oh la milano di quelli anni, e la tavola del cova... con

monti ed abissi d'acque: sorge e si avvalla con essi la nave; ogni

estrema: mugge il flutto divoratore, e il tuono sovr'esso rimbomba. tommaseo

41: per istudio de'distruggienti disfacitori e per l'ardore delle divoratrici fiamme,

divoratrici fiamme, l'alta fortezza fu distrutta e disfatta. m. villani, 1-31

d'ogni buono stato la cittadinesca discordia e il divoratore fuoco della laida invidia.

, 6-99: tutte le terrene cose e l'animo ancora, quantunque celeste sia,

sia, ne portano seco gli anni e la devoratrice età. bandello, 1-56

? / ne le fauci de'mostri e 'n gola a questa / devoratrice fiamma

iv-373: nella capacità del mondo malinconico e taciturno contemplo la immagine della distruzione divoratrice

, per il giardino: la siccità e il vento divoratore hanno devastato egualmente i

vento divoratore hanno devastato egualmente i gigli e i carciofi. bocchelli, 2-16:

la sgravò, fra strette orrende di fulmini e di tuoni, la vasta carica di

conosce il nero lividore dell'invidia divoratrice e mordente con dente iniquo. aretino,

tempo suo fratello, già così fresco e candido, s'era ridotto a quel modo

sicurtade che trista magione per li pensieri e sollicitudini;... et uno et

buoi di più agevole difensione che toste e tarme e la cavaleria carica delle divoratrici

di più agevole difensione che toste e tarme e la cavaleria carica delle divoratrici spese.

, 7-i-269: ma per qualunque divieto e pena sì della chiesa che dei principi

userà giuri, spergiuri, falso testimonio. e in tanto cresce, che desidera la

che desidera la morte del prossimo suo. e quelli che debbe amare come sé,

come sé, egli n'è fatto divoratore e della carne e della sustanzia sua.

n'è fatto divoratore e della carne e della sustanzia sua. straparola, 7-3:

l'ampio / esercito de'danai, e a chi t'oppone / schietta parola

: più una macchina ostenta la sagoma e i caratteri della grande divoratrice di strade e

e i caratteri della grande divoratrice di strade e assalta- trice di pendenze, più numeri

suoi. 7. lettore avido e appassionato. de amicis, i-304:

bocchelli, i-317: la ragazza era mora e adusta, di pelle e ossa in

era mora e adusta, di pelle e ossa in volto, esigua le anche e

e ossa in volto, esigua le anche e profondo il seno

vol. IV Pag.887 - Da DIVORAZIONE a DIVULGAMENTO (82 risultati)

ardito, in fronte occhi neri e divoratori, sempre seria anche quando

del cibo, ma non di divorazione e di lussuria e di troppo mangiare ed

, ma non di divorazione e di lussuria e di troppo mangiare ed ebbrietà.

, o vero alle negligenze nostre, e però ci spogliasti del tuo aiuto, incontanente

: dice che chiaro procede sua ragione, e bene divide quello buratto, cioè crudele

cioè crudele divoragione, cioè inferno, e li peccatori che vi sono dentro.

bibbia volgar., iii-353: ogni piaga e infermità, e ogni devorazione e maledizione

, iii-353: ogni piaga e infermità, e ogni devorazione e maledizione, che puote

piaga e infermità, e ogni devorazione e maledizione, che puote intervenire a uomo,

suo'sanza dimoro, / rubando, ardendo e guastando i vicini. / lecore,

vicini. / lecore, signa, quaracchi e san moro, / e campi,

, quaracchi e san moro, / e campi, e brozzi, e ad altre

san moro, / e campi, e brozzi, e ad altre ville intorno /

/ e campi, e brozzi, e ad altre ville intorno / allora fe'

. colpendo il divorziante con pene pecuniarie e la proibizione delle seconde nozze.

a consentimento delle parti, un uomo e una donna possono d'accordo maritarsi oggi

una donna possono d'accordo maritarsi oggi e smaritarsi domani; rimaritarsi domani con altri

smaritarsi domani; rimaritarsi domani con altri e divorziare quell'altro giorno, e così fare

con altri e divorziare quell'altro giorno, e così fare tre- centosessantacinque matrimoni all'anno

, divorziò, passati due anni, e sposò adelaide o alaiz o alice, figliuola

divorziare. cecchina rispose che, essendo religiosa e cattolica, non faceva differenza fra il

cattolica, non faceva differenza fra il divorzio e l'adulterio. -per estens. rompere

amico, giulio, che era scapolo e solo e aveva un appartamento grande,

giulio, che era scapolo e solo e aveva un appartamento grande, questo qui

era giusto, ho divorziato da pietro e ho sposato giulio. -divorziato! -divorzio

bini, 1-23: furon la coscienza e il puntiglio, che mi fecero divorziare colla

aveva fatte troppe delle fusa torte, e troppo manifeste. dossi, 509: stretto

di evitare le scomunicate frasi del giorno e di sostituirle con altre, fruste e non

e di sostituirle con altre, fruste e non più nutrienti, ei si trova

trova pure obbligato a divorziarsi dal pensiero e dal sentimento odierno. palazzeschi, 7-137

il legame che fu fecondo per tutte e due. - sbarazzarsi (

di un oggetto). c. e. gadda, 2-61: liberarsi da un

spogliare. tanaglia, 1-1266: albi e 'ncarichi i fichi son sì amorosi /

dà pane, riso, butiro, legne e materia da filare per farsi le vesti

b. croce, iv-12-368: nessuno, e neppur io, pensa...

il costume italiano non ne senta il bisogno e la convenienza. deledda, iv-166:

. halli, 3-105: ora (e che non può far l'etate antica?

finiti, / con fier divorzio, e senza lor difetto, / a poco a

divorzio, al re che accidentalmente, e per tutt'altro, s'era condotto a

altro, s'era condotto a parigi, e in quella * notte fortunatissima s'

scioglimento di matrimonio valido nei casi limitati e tassativi previsti dal diritto canonico, come

canonico, come per il matrimonio rato e non consumato). guicciardini, i-323

, non si aspettava, per la dispensa e consumazione del nuovo matrimonio, altro che

, i-m: per le dispense matrimoniali e per le sentenzie di divorzio, così concesse

chiesa era pronta a pronunziare il divorzio, e aprirgli la via a un nuovo matrimonio

aprirgli la via a un nuovo matrimonio e ad una nuova situazione politica.

separazione, distacco (in senso morale e intellettuale: e implica un atteggiamento di

(in senso morale e intellettuale: e implica un atteggiamento di insofferenza, di

di quel tristo divorzio tra i dotti e il pubblico. tenca, 1-249: la

la filosofia aveva tentato invano d'accostarsi e riconciliarsi col dogma; una ripulsione fatale

una ripulsione fatale ne rendeva più funesto e più evidente il divorzio. imbriani,

: vi è incompatibilità fra la vita e me: è necessario il divorzio. baldini

fanciulletta, come dissi, troppo svegliata e le piaceva far la donnetta, cominciarono

tra loro le acque del canale e del fiume (e il medesimo nelle

le acque del canale e del fiume (e il medesimo nelle diramazioni, o divorzi

ch'el figliuolo muoia, fece il divorzio e lasciò la fanciulla, ed ella ne

, ed ella ne fu contenta, e dettela per moglie al figliuolo. poliziano

e'maritati a far divorzio, / e ciascun fugga il femminil consorzio. guicciardini

aveva fatto divorzio dalla sua moglie, e vivea casto. brancati, 4-132:

salvezza insperata, « andiamo in america e facciamo divorzio! ». -figur.

l'uomo fè divorzio dall'armento, / e lasciò star le ghiande a gli cingiali

star le ghiande a gli cingiali, / e fè le case contra il freddo e

e fè le case contra il freddo e 'l vento. l. martelli, 1-51

gesuitismo; riabbracciarsi per sempre la religione e la libertà. -scherz. stabilirsi

, che finalmente fa divorzio dal senato, e si porta al palazzo delle scienze.

ci annoi, / padri, figli e mariti, che sì amiamo, / aspro

mariti, che sì amiamo, / aspro e lungo divorzio da noi fanno. aretino

appennino fanno divorzio [i fiumi] e scorrono nei dui mari. filicaia, 2-2-62

repente / la verga tu del disinganno; e fatto / tacque divorzio a un tratto

. buonarroti il giovane, i-264: e intanto, discorrendo, lente lente /

qualche divorzio con la mente, / e non pensando a nulla, esse,

mi son più brevi, / e facili a 'nghiottirsi così rotte.

, il divergere; biforcazione, bivio 'e al figur. 'separazione '(

in ordine alla morale: certo nietzschismo e dannunzianismo di cattiva lega e di quarta

certo nietzschismo e dannunzianismo di cattiva lega e di quarta mano, certo maltusianismo e

e di quarta mano, certo maltusianismo e divorzismo alla francese e altamericana.

, certo maltusianismo e divorzismo alla francese e altamericana. divorzista, agg. (

idee moderne, degli esperimenti arditi, e professava idee divorziste. 2.

divorziste. 2. sm. e f. fautore del divorzio. panzini

al divorzio. (divòto e deriv., v. devoto e deriv

divòto e deriv., v. devoto e deriv. divozionato, agg. ant

domin che tu sia / così divozionato e spigolistra / fatto da un'ora in qua

vol. IV Pag.888 - Da DIVULGARE a DIVULGATORE (79 risultati)

leopardi, i-109: i gran progressi e il gran divulgamento dei lumi chiari e

e il gran divulgamento dei lumi chiari e determinati della morale universale. periodici popolari

radio, la televisione, il cinematografo e ogni altro mezzo di informazione e pubblicità

cinematografo e ogni altro mezzo di informazione e pubblicità); rendere comune, accessibile

vasto pubblico, attraverso un'esposizione semplice e piana, concetti e teorie scientifiche,

un'esposizione semplice e piana, concetti e teorie scientifiche, dottrine, tecniche e

e teorie scientifiche, dottrine, tecniche e, in genere, ogni fatto culturale

prodottosi in una ristretta cerchia di dotti e di studiosi. -anche: rendere di largo

malispini, 1-512: divolgata la voce e fama di suo apparecchiamento, il re

a lui per saper in che parte e sopra quali saracini andasse. cavalca,

, che costanza sua scrocchia in distruzione e ruina reggerebbe il reame di cicilia.

cattivi, che toglievano certi testi oscuri e male intesi e divulgavonli nel populo.

toglievano certi testi oscuri e male intesi e divulgavonli nel populo. boterò, i-124:

di persone, non con uomini loquaci e cianciatori, perché, divol- gando quel

infusogli dal barbiere mentre lo governava; e divulgò la fama esserne stati scoperti da'

della pubblicità della gazzetta..., e mostra come con tal mezzo soltanto quelle

a lui in sogno in un postribolo e accusandolo di avervele lui collocate quando si era

serba il suo intransigente significato ammonitivo. e. cecchi, 6-259: il cinema e

e. cecchi, 6-259: il cinema e i giornali illustrati divulgarono aspetti della vita

letti dagli amici di petillio... e poi di presente divulgandosi, essi essendo

, / per siragozza si fa fuochi e festa. giannotti, 2-2-89: s'elle

, per pubblico bando si divulgano; e ciascuno allora è tenuto ad osservarle.

azzufferassi meco. 3. ant. e letter. celebrare, esaltare. petrarca

petrarca, 360-118: i'l'esalto e divulgo, / per quel ch'elli

elli 'mparò ne la mia scola, / e da colei che fu nel mondo sola

forte della ragione, che ancorché depressa e indebolita oltre a ogni credere, pure

abbastanza per vincere quella sua nemica, e questo negli stessi seguaci suoi, e

e questo negli stessi seguaci suoi, e in quello stesso momento in cui la predicano

in quello stesso momento in cui la predicano e la divulgano, anzi con questo stesso

divulgano, anzi con questo stesso predicar e divulgar la ragione contro la natura,

folengo, ii-229: donde le genti e popoli... / corrongli dietro,

popoli... / corrongli dietro, e per figli uol di dio / l'

uol di dio / l'han divolgato, e noi messi 'n oblio? -descrivere

sarebbe stato facilissimo di divolgarmi per discolo e scialacquatore. 4. intr.

gli ammonniti i doni ad ozia; e divulgossi il nome suo insino all'entrata

uscir di bocca la pratica del negozio; e perché si porta pericolo che si divolghi

la rinchiusa terra. / poi s'accerta e divulga, e in ogni canto /

. / poi s'accerta e divulga, e in ogni canto / de la città

esitate così poche, la prego quanto so e posso che affinché non sia affatto inutile

bagatella che potrebbe portare il valore, e però anche donarne o fare comunque sia

indarno tacevano essi, mentre ella, e il demonio in lei, strillando alla disperata

da di-che indica dispersione in varie direzioni e vulgdre * rendere pubblico, comune '

fuori a quel regno, non fosse, e per gli atti loro e per la

fosse, e per gli atti loro e per la contezza de'libri, divulgatamente

, facile, immediatamente comunicativa più alti e difficili valori artistici conseguiti da altri.

voluto essere tutt'in una volta lirico e divulgativo, storico e drammatico, erudito

una volta lirico e divulgativo, storico e drammatico, erudito e confidenziale. moravia

divulgativo, storico e drammatico, erudito e confidenziale. moravia, ii-31: un diluvio

visibilio di testi divulgativi sulle questioni politiche e sociali. vittorini, 5-325: le vere

x-81: la vostra obbedienza è divulgata e palesata in ogni luogo. boccaccio, viii-1-29

questo miracolo per tutta la città e contado di siena; in modo che le

del sopradetto monasterio, pel miracolo veduto e per la fama divulgata, spirate da

una massima nuova; che, divolgata e adottata nelle scuole, a poco a poco

poco produce una generale rivoluzione d'idee e prepara al secolo che succede un teatro

recentemente in tutta italia da qualche celebre e accetto scrittore toscano. carducci, iii-n-191:

, lo scandalo era troppo grave. e. cecchi, 9-337: circa l'aspetto

le più erronee. -riferito a immagini e aspetti di luoghi e persone.

-riferito a immagini e aspetti di luoghi e persone. e. cecchi,

aspetti di luoghi e persone. e. cecchi, 5-346: ho passato ore

. cecchi, 5-346: ho passato ore e ore nell'etnisca necropoli di cerveteri;

mattina al tramonto, percorrendola per lungo e per largo, familiarizzandomi con certi aspetti

armare altri legni ne'porti di villafranca e di marsilia: onde era divulgato nella

la sua apparecchiata oste per le porte, e convertiti in fuga i galli, con

l'uso di svolgere le storie artistiche e letterarie come storie di generi. -in

.: comune, frequente nello scrivere e nel parlare di tutti (un modo di

conosciuta ciascuna di queste cose, consideri e alla regione e alla generazione, secondo

di queste cose, consideri e alla regione e alla generazione, secondo la tua divulgata

. denina, vi-126: gli onori e le dignità divolgate e comunicate ad uomini

vi-126: gli onori e le dignità divolgate e comunicate ad uomini vili ed indegni divengono

257: quanto più una cosa è abbondante e divulgata ed esibita in cambio da maggior

in cambio da maggior numero di persone, e quanto più scarseggiano le occasioni di ottenere

(ant. divoratóre), agg. e sm. (femm. -trice

la fama, divolgatrice de le buone e de le cattive novelle, ci avrà

sarpi, i-44: quanto alli stampatori e divulgatori de'libri, replicò...

che dovessero eseguir la sentenzia del papa e dell'imperatore; che i libri si

imperatore; che i libri si abbruciassero e fossero puniti li divulgatori di essi.

esagitate si trovò comodo usare un singhiozzo e molti puntini. d'annunzio, iv-2-617

, 6-115: cesco divenne il primo e più accorto ed operoso divulgatore dell'idea

ed operoso divulgatore dell'idea crevascoldiana, e a metà d'autunno gli aderenti erano

vol. IV Pag.889 - Da DIVULGAZIONE a DIZIONE (77 risultati)

là ponzio macchi, il più instancabile e forse il più sottile dei suoi divulgatori

2-24 (i-8qi): voi séte divota e serva d'essa madama la reina

serva d'essa madama la reina e continova e chiara divolgatrice de le

essa madama la reina e continova e chiara divolgatrice de le sue rare

posso indurmi ad affermarlo sopra la sola e molte volte fallace divulgazione della fama.

sua lettera intorno all'edizione de'novellieri e de'comici. ma io non vo'

vo'cooperare alla divulgazione di sozzure. e. cecchi, 5-452: mi ricordo

, anni addietro, durante la prima e più entusiastica divulgazione del progresso scientifico ed

o letteraria: esposizione facile, chiara e formulata in un linguaggio largamente comprensibile,

linguaggio largamente comprensibile, di nozioni scientifiche e tecniche, di dottrine, di ideologie

cerchia intellettuale che le ha elaborate (e può essere implicita, nel termine, una

alla mancanza di originalità di tali opere e, soprattutto, a certa superficialità e

e, soprattutto, a certa superficialità e approssimazione che a volte vi si riscontra

volte vi si riscontra). e. cecchi, 8-117: la letteratura di

: romanzi, libri gialli, periodici letterari e di varietà; collane filosofiche e psicologiche

letterari e di varietà; collane filosofiche e psicologiche, con abbondanza di divulgazioni freudiane

grossolanità delle disposizioni generiche senza la vita e il rilievo dei particolari. è una

di divulgazione scientifica, come in francia e negli altri paesi? = voce

colui era la crudele morte di cicilia e d'italia, e che quando elli

crudele morte di cicilia e d'italia, e che quando elli fosse sciolto di quelli

sul collo le carezze del vento, e le foglie dei gelsi timorose della prossima

ed è praticata nella cura del cardiospasmo e delle ragadi anali). panzini,

resister sarà buona / la lor muraglia e quelle palafitte / che oggi mai han più

da siena, 858: di verno infangasi e guastasi il vestimento da piei, ché

nel fango come fa una porca, e poi vi perde imo dì a dizaccararlo.

= comp. da di-con valore di separazione e zacchera (v.).

(v.). dizeccolare e deriv., v. dizzeccolare e deriv

dizeccolare e deriv., v. dizzeccolare e deriv. diziferare { dizzi ferare,

. (dizìfero). ant. e dial. decifrare. g.

. { diziffrato). ant. e dial. decifrato. chiari, ii-92

(dal gr. si-4 doppio ') e zigote (v.).

, non sono mai occorse quelle revisioni e importazioni di gusto e fondazioni di nuovi

occorse quelle revisioni e importazioni di gusto e fondazioni di nuovi canoni, che l'

di nuovi canoni, che l'indole accademica e dizionariesca della letteratura francese e l'indole

indole accademica e dizionariesca della letteratura francese e l'indole troppo fresca e malleabilissima della

della letteratura francese e l'indole troppo fresca e malleabilissima della tedesca hanno periodicamente prodotto.

una lingua, nella loro totalità sincronica e diacronica o limitatamente a particolari età della

bilingue: quello in cui i vocaboli e le locuzioni di una lingua sono definiti

, geografico, biografico, degli autori e delle opere: raccolta ordinata di nomi

raccolta ordinata di nomi propri di personaggi e luoghi e di titoli di opere,

di nomi propri di personaggi e luoghi e di titoli di opere, accompagnati dalle

aramee? certissimo, gli risposi io. e che se ne mostra? mi soggiunse

aveva composto la grammatica della lingua giapponese e copiosi dizionari. magalotti, 1-28:

. ogni mestiero ha la sua poliantea e il suo gran dizionario da sé. milizia

: era quel libro un dizionario, tedesco e italiano: a'lochi indicati lessi queste

parole: « ich liebe sie »; e trovai che significavano « io amo voi

, ma anche i4 dizionarii'storici, e quelli delle scienze e delle arti. tommaseo

dizionarii'storici, e quelli delle scienze e delle arti. tommaseo, 3-i-141:

5-174: stava consultando un pesante dizionario e ne aveva appoggiato il dorso al listello

ci nasce opportunità di vedere i congiunti e gli amici della famiglia, e di

congiunti e gli amici della famiglia, e di qua si accresce il nostro dizionario

dizionario nella mente di vocaboli più colti e più gentili. alfieri, v-2-853:

con taminati da tante bocche e penne servili, bisogna alla libertà,

poesia la sua storia: prima passionato e rozzo, a poco a poco si fa

a poco si fa gentile... e poi va sfumando nel manierato, nel

, nel galante, nel convenzionale, e la freschezza del primo linguaggio diviene un

i-704: le vostre dichiarazioni sul principio e le lunghe mie due lettere d'istruzioni,

). dizionarista, sm. e f. (plur. m. -i

, discorso (anche riferito a singole e concrete espressioni linguistiche, orali o scritte

quanto umana; cioè in quanto terminata e significante. monti, iv-262: io ho

dante lasciossi andare con gli ultimi medici e si disfrenò co'lorenesi, corrose l'incamato

si disfrenò co'lorenesi, corrose l'incamato e la forza natia della dizione. baldini

verso il fine delle parti della dizione e divide il nome in più spezie,

, quello cioè che concerne la scelta e disposizione delle parole. - per estens

dizione, la qual senza imitare senta e tegna del grande. abati, 168

imitarsi in qualche tratto di magnifica dizione e di giudizioso insilitamento; ma non deve

deve nella secca maniera del suo fraseggiare e nella erudizione astrusa costituirne esempio. muratori

poi, o vogliam dire ne'sentimenti e nella dizione, o sia nelle frasi e

e nella dizione, o sia nelle frasi e parole con cui descrivono i poeti le

eleganza di dizione, vigore d'idee condensate e calore di stile. leopardi, ii-32

condotta con candore, con dizione semplice e quasi scialba. -raro. sintassi

[scrittori] sono i più facili, e di dizione più somigliante di gran lunga

ad attori, conferenzieri, annunciatori radiofonici e televisivi): arte di leggere o recitare

, prima di cimentarsi alla ribalta. e. cecchi, 1-171: la sua dizione

la sua dizione era la più brillante e tuttavia la più modesta, retta da un

i suoni, pronuncia. c. e. gadda, 7-129: noi udiamo invece

invece il toscano serbare con amico animo e cogliere agevolmente le sdrucciole, tesoreggiarle nella

vol. IV Pag.890 - Da DIZIONE a DOBLETTO (98 risultati)

viii-3-100: « alleluia » è dizione ebraica e... s'interpreta in due

detto da li antiqui mondo minore, e certo la dizione d'esso nome è

, 298: avertiscasi dove sono concordi e dove si conservano le dizioni parimenti scritte

dizioni parimenti scritte, nella purità sua e sanità, e quella [scrittura] userà

scritte, nella purità sua e sanità, e quella [scrittura] userà. garzoni

poi trovate le sillabe... e dalle sillabe son derivate le dizioni,

dalle sillabe son derivate le dizioni, e dalle dizioni le orazioni. magalotti, 1-11

.. per l'uso di voci e frasi che, sebbene intese, non sono

né della prosa, le quali voci e frasi non sono per lo più altro che

non sono per lo più altro che dizioni e locuzioni antiche, andate, fuor che

si notassero le dizioni dell'uso fiorentino e nuove che [l'alfieri] introdusse nella

l'alfieri] introdusse nella prosa, e quelle che errò, e i neologismi e

prosa, e quelle che errò, e i neologismi e francesismi. -ant

e quelle che errò, e i neologismi e francesismi. -ant. motto,

uno pome, o in altra cosa, e siale data a mangiare, cioè 4

dictió -ónis 4 esposizione, discorso 'e 4 modo di dire '(da dictus

capusa con molti principi fu ucciso, e la gente de'massili tutta venne nella

gente de'massili tutta venne nella dizione e nello imperio di mezetulo. s. degli

fiorentina potesse senza licenza di casa partire e pigliar danari. pallavicino, ii-438: disperava

l'istesso filippo nel ducato di milano e nelle dizioni di borgogna. gioberti,

dal congresso di vienna uno stato laico per e con la sovranità popolare, era un

risdizione '(da dicère 4 dire 'e anche 4 ordinare, stabilire ').

: in mille duxento se- tanta e quatro / questo libro sì fo fato.

/ questo libro sì fo fato. / e de iunio sì era lo prumer di

. dizulare, tr. ant. e dial. slacciare. - anche rifl

) dalla lana. statuto dell'università e arte della lana di siena, 298:

lana. statuto dell'università e arte della lana di siena, 298:

aretino, 8-17: chi con somessa voce e chi con alta smiagolando, pareano quelli

re, mi. / tra 'l fisico e 'l cerusico / passo la notte

'l cerusico / passo la notte e 'l dì. rosa, 20: alla

gong, poi un ginepraio di rabeschi e svolazzi, su su fino alla grande «

giungeva oltre la statua del generale, e una risoluzione sul 4 do 'di centro

che ha il do naturale come tonica e i semitoni che cadono fra il terzo

i semitoni che cadono fra il terzo e il quarto grado e fra il settimo e

fra il terzo e il quarto grado e fra il settimo e l'ottavo (

e il quarto grado e fra il settimo e l'ottavo (e la sua corrispondente

fra il settimo e l'ottavo (e la sua corrispondente minore è la scala

ma i semitoni cadono fra il secondo e il terzo grado, e fra il

fra il secondo e il terzo grado, e fra il settimo e l'ottavo nel

terzo grado, e fra il settimo e l'ottavo nel movimento ascendente e fra

settimo e l'ottavo nel movimento ascendente e fra il sesto e il quinto nel movimento

nel movimento ascendente e fra il sesto e il quinto nel movimento discendente (e

e il quinto nel movimento discendente (e la sua corrispondente maggiore è la scala

l'incanto degli accordi di do maggiore e di do minore era più spiegabile dell'incanto

469: in un'atmosfera tra di conservatorio e di retroscena, riudii i gargarismi pastosi

la citazione dell'aretino testimonia un'origine e una diffusione più antiche. la voce italiana

. sorta di stoffa molto fine e pregiata. folgore da san gimignano

/... / vestiti di doagio e di rascese: / e 'n questo modo

vestiti di doagio e di rascese: / e 'n questo modo stare a le difese

le difese, / mova scirocco, garbino e rovaio. a. pucci,

lattare el maschio nel palagio; / e donna berta fece la fantina / celatamente

/ celatamente istar sanza disagio. / e poi crescendo, a foggia masculina,

] di duagio infino in treagio, e hacci di quegli nel popolo nostro che il

firenzuola, 952: vadine assetta, e vadine alla trista, / in cioppa,

tu / che non ci sieno, e più di sei, di questi, /

di questi, / che vestono di bruco e di doagio, / che di notte

di doagio, / che di notte e di dì anco a quattr'occhi /

apprestata. -anche: panno grossolano e ordinario. alunno, 50: doagio

esce il canto / adone, e vede un pescator su 'l lito. /

sem plice duaggio ha gonna e manto, / ed ha di polpo un

(lat. mediev. doasium e doachium), nelle fiandre francesi,

« ma se doagio, lilla, guanto e bruggia / potesser, tosto ne

, 236: « lo peso e la misura di bruggia e di guanto e

peso e la misura di bruggia e di guanto e di lilla e

e la misura di bruggia e di guanto e di lilla e d'ispro e

di bruggia e di guanto e di lilla e d'ispro e di doagio sono

e di lilla e d'ispro e di doagio sono tutt'uno ». idem

sono fatti a modo di doagio e sono d'ogni colore ». l'espres

poi nel regno di spagna (e anche nei suoi domini e in altri

spagna (e anche nei suoi domini e in altri stati italiani fino al

zecca di tunizi batte moneta d'oro e d'ariento, e rende la moneta fatta

moneta d'oro e d'ariento, e rende la moneta fatta in 15

moneta fatta in 15 dì, e fa doble d'oro a lega di carati

doble d'oro a lega di carati 23 e mezzo d'oro fine per oncia.

diece a diece, / filze di perle e gemme d'ogni sorte. pallavicino,

è la sesta parte di un soldo e vale come a noi un quattrino. gemelli

d'argento la lira. di savoia e la genovina, possono nel cambio le

. 8 dan. 4 per cento; e fra le monete d'oro cambiando la

; più due mila dollari di multa e quattrocento dobble di risarcimento per l'armatore.

, che si comprometteva come un pazzo e un milionario e dava in frenesie senza

comprometteva come un pazzo e un milionario e dava in frenesie senza avere un soldo

uscì con mille doble dopo averne perse e rivinte più di venti o trentamila.

, vi prego, / quattro doblette e poi / vi chiamerò come volete voi.

qualche cosa di più nobile del zolfo e della cera, farei forse la cascata

pensate, che dobbra cierto l'onta e 'l fallo credo. orlandi, xxxv-1-352:

giacomo da lentini, 56: angelica figura e comprobata, / dobiata -di riccura e

e comprobata, / dobiata -di riccura e di grandeze, / di senno e d'

riccura e di grandeze, / di senno e d'ador- neze sete ornata, /

d'ador- neze sete ornata, / e nata -d'afinata gentileze. trattato d'

veggio allegra ritornata / la dolze ciera e 'l viso dilicato, / sovr'onne gioi'

sf.). panno di lino e bambagia (e anche di seta),

. panno di lino e bambagia (e anche di seta), a coste

: coperta di dobletto di seda turchina e verde. lippi, 2-54: un vestituccio

tela di francia, fatta di lino e bambagia, che è il cotone filato.

nel tesserlo è fatto di doppia orditura e riempitura. leggi di toscana, 6-420

le cataluffe alla siciliana, ermi- sini e dobretti alla napoletana, tabi con opere,

dobletto bianco stampato a mele, carciofi e non so nemmeno io con quanti altri frutti

non so nemmeno io con quanti altri frutti e legumi. d'annunzio, iii-1-615:

vol. IV Pag.891 - Da DOBLO a DOCCIAIO (65 risultati)

xiv-60: ahi, bella gioia, noia e dolor meo, / che punto fortunal

scudi d'oro, / tutti in dobloni e in bei zecchin gigliati. i.

, 4-1-4: presi freddamente il doblone, e più freddamente feci l'imbasciata. berchet

i-661: bisogna far sì che la giustizia e la moralità trovi un posto sul libro

un posto sul libro mastro del dare e dell'avere, e farle comparire.

libro mastro del dare e dell'avere, e farle comparire... addobbate sfarzosamente

comparire... addobbate sfarzosamente, e col cornucopia versante dobloni nelle casse dell'

ma ancora zeppe d'oro zecchino, e di dubloni dell'epoca di vasco de gama

portare con sé una cassetta di gioielli e di dobloni d'oro. = spagn

canale più o meno inclinato per raccogliere e convogliare rapidamente le acque (di scolo

canale. malispini, 1-41: ordinarono e consigliarono che... un altro

diroccia: / fanno acheronte, stige e flegetonta; / poi sen van giù per

d'una parte ad un'altra; e però è detta * doccia 'da

fece fare il condotto dell'acqua in docce e in arcora, facendola venire da lungi

[quelle fonti] dentro a docce e cannoni, discendono giù dalla surgente onde nascono

dell'acqua, consiste in un ristretto e breve tronco di canale con fondo orizzontale

, egualmente alte in tutta la lunghezza e parallele fra loro; noi da ora

allegramente, ma quando c'è magra e ha poca forza, e l'ulà gira

c'è magra e ha poca forza, e l'ulà gira pigra e fiacca,

forza, e l'ulà gira pigra e fiacca, allora mi saprete dire il vantaggio

, per chiamar più acqua nella doccia e sulle pale dell'ulà. -canaletto aperto

tetti... che entra nelle doccie e poi nei doccioni che calano per i

tetti, per ricever l'acqua piovana e tramandarla per una sola caduta. d'annunzio

d'erba, qualche fogliuzza macera, e uno scheletrino d'uccello. soffici,

vengano alcune a dirittura sopra ogni colonna, e le altre in eguali distanze fra loro

una delle teste che sie fonduto, e va tirando la rasiera pianamente in modo

, che ve n'ha un grande ramo e molto cavato a modo d'una doccia

: ugo allora si gittò addosso al giogante e ferillo nel ventre di molte ferite;

ferillo nel ventre di molte ferite; e gittava tanto sangue che ognuna di per

depressione sulla superficie di alcune ossa (e sono spesso trasformate in canali e percorse

(e sono spesso trasformate in canali e percorse da nervi e vasi: doccia

trasformate in canali e percorse da nervi e vasi: doccia bicipitale dell'omero,

uniscono al fondo con un profilo semicircolare e in alto a versanti meno ripidi.

campana, ché monta lo fumo su e risolvesi in acqua, la quale scende

ant. strumento di falegnameria per allargare e far lisci internamente i fori praticati nel

che dal principio sono alquanto larghi, e vanno tuttavia ristrignendo, torti a guisa di

succhielli, et insieme far divenire puliti e lisci gli stessi buchi, o fori.

: ondulata (come nei kris malesi e indonesiani). 7. dimin.

è di quelle che sono alquanto cave e scanalate... queste guide da

. * ditcea * condotto '(e si postula dux ducis nel senso di *

a scopo terapeutico. -anche: l'impianto e l'apparecchiatura idraulica con cui si pratica

all'ora che si hanno adoperare, e sono l'infusioni, i decotti,.

giovevole in più modi a'corpi umani e s'usa molto ne'bagniuoìi e docce

umani e s'usa molto ne'bagniuoìi e docce artificiose da'medici. mattioli, 2-1370

12-ii-174: sono poi venuto a'bagni, e dopo molti accidenti che m'hanno impedito

la fuga dei bagnetti delle due ale e la muraglia occidentale già detta, è

pure vi sono distinte per gli uomini e per le donne. giordani, i-17

giordani, i-17: le acque calde e fredde per docce nascoste nelle muraglie vengono

si chiamasse un medico per farmi visitare e prescrivere quanti bicchieri al giorno avrei dovuto

colonia, dopo aver preso il bagno e la doccia, non può mettersi davanti a

tutte le stagioni: misi la doccia e il riscaldamento. cassola, 4-150: -la

guarda, c'è anche la doccia. e la baracca, non vedi come è

è più bella? -per simil. e al figur. cattaneo, iii-2-130:

docce di luce a battere sul lastrico e rimbalzare nelle vetrine piene di gioielli.

piani, intenzioni, mostrandone l'inconsistenza e l'irrealtà. verga, 1-330:

verga, 1-330: sedetti accanto a lei e mi tolsi la maschera. -voi!

1-211: una sera la trovò sola, e quando egli già turbato profondamente dalla combinazione

, detto di chi non intende ragione e si esalta oltre misura. savinio, 1-168

un sentimento per te, sicuramente. e tu l'hai trattato come un'infatuazione

incontrollata. -doccia scozzese: alternamente fredda e calda, con cambio graduale di temperatura

crediam ber tippocrene a doccia; / e s'io gli dico che tè posatura,

, / cotin no 'l crede, e più e più s'incoccia.

cotin no 'l crede, e più e più s'incoccia. -dare la

pazzi lor detti la doccia, / e non se ne perdé neanco una goccia.

. artigiano che fabbrica grondaie di latta e le mette in opera. carena

vol. IV Pag.892 - Da DOCCIANTE a DOCERE (64 risultati)

in prima, piagniere con docciante lacrime e sospiri si conviene all'animo mio. a

sono costretto per la considerazione della spiantata e scielleratissima cosa per la quale siam qui

scielleratissima cosa per la quale siam qui, e sopra la quale da monsignore lo re

, 128: vedi sopra te aperte e sparte le fonti di grazia delle piaghe del

suo focolare esser docciato sangue tre di e due notti. menzini, 5-114: ma

, / o qualche altra dottrina antica e rancia / e dice che al dolore

qualche altra dottrina antica e rancia / e dice che al dolore il freno impone

dolore il freno impone / la volontade, e ferma, allorché doccia / per lo

parti, finché in ispazio di tre ore e non più incominciarono a disciogliersegli i nervi

una sorte fino a dieci giorni, e docciatomi con un'altra fino a xxx.

prese il volo allo in su, e si uscì dalla sepoltura; e visibilmente poggiando

su, e si uscì dalla sepoltura; e visibilmente poggiando in verso il cielo,

tanto alto che egli scoperse careggi, e docciando poi si difilò a quella volta,

aggrappato al marmo sporgente del davanzale, e poi, sgambettando per mettersi in bilico,

borghese, che io me ne sento docciato e infradiciato al punto da rabbrividirne.

12-ii-173: mi truovo qui senza libri, e con un capo bagnato da sessanta docciature

fregagioni colla mano nuda ed asciutta, e le frequenti docciature o perfusioni. bicchierai

un mestio di ghiaccio, di frane e di pantani che metteva alla disperazione;

di terra cotta, dette anche doccini e doccioni. = da doccial.

che è per quella strada, vecchio e sbocconcellato, scroscia l'acqua dentro un

cadde un doccio su la tempia, e perdé ben dieci libre di sangue,

perdé ben dieci libre di sangue, e per morto fu. biringuccio, 1-91:

, 1-91: farete infra la forma e l'escita del bronzo del fornello un canale

più comunemente parlando dei canali degli acquai e delle latrine. = da doccia1

elemento di condotto o di tubo corto e grosso, foggiato in modo da potersi

modo da potersi innestare in un altro e formare giunto a perfetta tenuta (per

abbiate uno doccione di canna per ciascuno e ciascuno per quello soffi ne'carboni e nel

ciascuno e ciascuno per quello soffi ne'carboni e nel fuoco. palladio volgar.,

entrerranno l'uno ne l'altro, e si commetteranno con calcina viva e con

, e si commetteranno con calcina viva e con olio, e si rincalceranno atomo e

con calcina viva e con olio, e si rincalceranno atomo e sotto con gagliardissima

e con olio, e si rincalceranno atomo e sotto con gagliardissima muraglia. d.

le giunture de'doccioni, si dissipa e disperde? leggi di toscana, 6-313

6-313: debbino essere secondo li modani e misure ordinate... li doccioni,

il lenno... corre limpido e pieno fra le steccate e i pignoncelli

. corre limpido e pieno fra le steccate e i pignoncelli a ingoiar ne'canali che

ivi alzato dalle cateratte a ventola, e precipitato pei doccioni, dà nelle cassette della

[il canale degli alimenti] largo e diritto a foggia di un doccione.

di piombo che soffiano un tanfo di cavoli e di rigovernatura. loria, 1-155:

/ l'hanno morto [il destriero] e sparato in un momento; i tutto

gronde sporgendo dalla parte del muro, e attraverso cui vengono scaricate liberamente il più

acque piovane raccolte nella gronda stessa (e nelle opere di maggiore importanza architettonica diede

di grande bellezza: teste di lupo e di leone, draghi, mostri, ecc

antichi palazzi buttano dalle loro fauci di draghi e di mostri l'acqua a secchi

montagna (ed è percorso da valanghe e dallo scarico di massi); colatoio.

si sfascia, le rocce si spappolano e chi si trova per la strada vede

i doccioni: gli eccessi provocano danni e rovine. proverbi toscani, 289

946-955) - docènte, agg. e sm. e f. che insegna,

docènte, agg. e sm. e f. che insegna, che ammaestra

illustre, adatta, frequente, i docenti e discenti di altre arti minori. b

che afferri il discente pel collo, e nolente e repugnante lo trascini dove egli

afferri il discente pel collo, e nolente e repugnante lo trascini dove egli non vuole

repugnante lo trascini dove egli non vuole e il docente vuole, e lo lasci

egli non vuole e il docente vuole, e lo lasci a bocca aperta innanzi al

aperta innanzi al vero, a lui estraneo e al quale deve per forza piegarsi.

all'istituto tecnico di viterbo, confrontando e compitando con lui nelle rupi i caratteri

vaglia, libero docente all'università, ottimo e ricercatissimo. -chiesa docente:

così subito, penso: sarà compiuto e stampato tutto forse tra due anni, per

policlinici, che parlavano un linguaggio difficile e possono vantare una libera docenza all'università

. docére, tr. letter. e disus. insegnare, ammaestrare, addottrinare

novizi / doce schivar li vizi / e la seconda in le virtù entrare. bibbia

l'avea de la sua stirpe instrutta e dotta; /... / ciascun

che fa, che dice, / e getta ciascun dì sorte per lei. belo

puli ignorare le cose del preceptore che disce e doce le buone educazioni.

vol. IV Pag.893 - Da DOCET a DOCILITÀ (88 risultati)

in apparenza, non in realtà, e che il corpo di gesù cristo era

il corpo di gesù cristo era fantastico e ideale, che veramente non avea patito

, dovrebbero negare la terrestrità del redentore e rinnovellare la vecchia eresia dei doceti.

ingl. docetae (nel 1818) e i deriv. docetic, docetism, docetist

, fondata sulla negazione della realtà umana e della materialità del corpo del cristo,

sarebbero state la vita, la morte e la resurrezione del cristo.

, l'arte informi la natura, e lo 'ntelletto non faccia l'animo superbo

disposto a imparare; che ha capacità e prontezza di apprendere. buti,

, secondo li comandamenti de la retorica e la invocazione delle muse. cicerone volgar.

fu molto ubidiente a chi gli mostrava e molto docile e timoroso di vergogna; e

a chi gli mostrava e molto docile e timoroso di vergogna; e questo gli

e molto docile e timoroso di vergogna; e questo gli giovava più che le minacce

animi ben disposti, ma gli addormentati e rozzi. fansi di qui insieme docili,

fansi di qui insieme docili, ricordevoli e ingegnosi: docili, perché esercitandosi in

: docili, perché esercitandosi in molti e varii modi al fare conti vengono a svegliarsi

varii modi al fare conti vengono a svegliarsi e a farsi capaci di potere per varie

docile ingegno, certa piacevolezza nel dire e prudenza lodata. serra, iii-90:

: non ha un ingegno abbastanza docile e fluido da far gran figura agli esami

che si lascia facilmente guidare dalla volontà e dall'autorità altrui; obbediente, remissivo

in te venuta, ti dimostra docile e attento dovere essere a'futuri ammaestramenti. machiavelli

li uomini mancono di essere docili, e non vogliono ubbidire. p. della valle

docili, più disciplinati dalle leggi umane e divine, e men fieri di natura

più disciplinati dalle leggi umane e divine, e men fieri di natura. goldoni,

: felice voi, che siete docile e virtuosa. milizia, iii-125: dovrebbero gl'

dovrebbero gl'incisori farsi docili ai pittori e ai disegnatori. alfieri, 1-15: oh

] sgomentasse gli amputandi per averli docili e immobili sotto al ferro operatore. verga

; gli odierni consimili regimi li imitano e trovano anch'essi penne docili al

aveva i capricci del ragazzo malato, e le sue voglie pretendeva soddisfarle con prepotenza

, la giulia posò con pazienza, e di fronte agli argomenti indiscutibili della potenza

della potenza, dimenticò i ben giustificati e naturali timori. -per estens.

naturali timori. -per estens. e al figur. foscolo, gr.

più ratti / dalle linfe di fiesole e da * cedri / a rallegrare le giunchiglie

, per voi l'arpa inghirlanda, / e a voi quest'inno mio guida più

: la difficoltà del comprendere prima, e quindi dello scompartire, e da ultimo

comprendere prima, e quindi dello scompartire, e da ultimo del riabbracciare potentemente ogni cosa

meno docile a quelli che chiamami antecedenti e alle tradizioni forensi. bocchelli, 10-45

era stato dedicato a un'italia ideale e della storia illustre ed antica, alla reale

storia illustre ed antica, alla reale e vivente contemporanea concedendo d'essere, di quella

d'essere, di quella, museo e conservatorio ed ombra, in politica, in

di manica larga, le lasciava scrivere e leggere e disegnare. -duttile.

manica larga, le lasciava scrivere e leggere e disegnare. -duttile. l

l. ghiberti, ii-17: grandissimo disegnatore e molto docile. -di animali:

sorte è il più docile, obbediente e timoroso animale che sia. cari etti,

allo stretto, con battiture, grida e fame si domano e sono fatti docili.

battiture, grida e fame si domano e sono fatti docili. mamiani, 1-125:

desiose oltre volavano / sul lastrico polito e spazioso / dell'appia via le docili

la sua cavalla fece uno sbalzo, e s'inarcò tutta fremente sotto la mano

dell'ora in cui sarebbe stato bene partire e degli asinelli, che li avrebbe voluti

/ mostrar nel volto ingenuo riso, e tanto / docil fidanza ne le innocue luci

il soggiorno in quelle campagne feconde, e il docile contegno dei popoli vinti.

aspetto docile, ma i suoi occhi focosi e inquieti smentivano subito questa prima impressione.

argenteo pomo / la poderosa mano, e il grande acciaro / nel fodero respinse,

. 3. che risponde prontamente e pienamente alla volontà, all'intenzione dell'

alla volontà, all'intenzione dell'uomo (e la traduce in gesto, in azione

bettinelli, i-261: prendo la penna, e la sento assai docile ad eseguir quel

, d'un naturale arrendevole, pastosissimo e da farne qualsissia buona cosa con una penna

come una docile materia abbandonata alle combinazioni e a'trastulli della sua immaginazione. carducci

iii-15-7: in quella gioventù d'arte e d'artisti la materia tecnica porgevasi docile e

e d'artisti la materia tecnica porgevasi docile e duttile a esser plasmata d'ideale nell'

ideale nell'opera ardente d'ingegni ardenti e credenti in sé e nelle cose d'intorno

d'ingegni ardenti e credenti in sé e nelle cose d'intorno. bocchelli,

triplicata la capacità molitoria dell'azienda, e... s'era procacciato il servizio

. s'era procacciato il servizio docile e immancabile della forza elettrica. comisso,

7-160: la bicicletta invece era più sottomessa e più docile, quasi connaturabile col suo

. pavese, 6-97: comparve lenta e silenziosa una grande automobile scoperta,

automobile scoperta, di un pallido verde, e si fermò, senza un sussulto,

uomo; ben regolato, perfettamente ordinato e composto; mite; gradevole, pieno

ungaretti, ii-48: nel suo docile manto e nell'aureola, / dal seno,

dal seno, fuggitiva, / deridendo, e pare inviti, / un fiore di

fiore di pallida brace / si toglie e getta, la nubile notte. fracchia,

forti brividi di freddo. c. e. gadda, 2-71: delizioso, fra

, 2-71: delizioso, fra convalli e silenzi, nel saliscendi continuo e nei risvolti

convalli e silenzi, nel saliscendi continuo e nei risvolti della docilissima strada, è

un cielo puro sopra una terra docile e grata. -morbido, cedevole, pieghevole

troppo docil tronco stette / fra certa morte e vacillante aita. parini, giorno,

ingegno. betteioni, vi-436: questa diffusa e rorida / mia chioma in trecce sciolta

6-189: come in una cera docilissima e inalterabile egli portava stampate in mente le

vento fra i capelli / caro dilunga, e delusa è la fronte: / inclina

, 2-119: i rami più alti e leggeri, docili all'impulso dell'aria,

ovver ingegno buono, / se d'uso e di scienza ben s'accende. ser

questa nazione è acuta, sagace, e ben disposta dalla natura; avanza di

, che apprende tutto con facilità, e disceme a prima vista il vero,

sempre vicina, ci amava come padri, e riceveva con docilità i salutari insegnamenti,

il vario canto che odono negli altri, e fino nel- l'imparare il parlare umano

l'officio d'insegnar è dato: / e guardate suo stato, / ché negli

de la materia che de'trattare; e così acquista docilità, benivolenzia ed attenzione

nazioni, senza legge, senza fede e senza virtù, da voi ridotte a la

a la equità, a la religione e a la docilitade, usano là in quel

vol. IV Pag.894 - Da DOCILITARE a DOCUMENTARISTICO (60 risultati)

docilità e la illuminata fermezza essere la prima base

proteste di docilità a'suoi consigli, e di eterna gratitudine alla sua indulgente benevolenza

che aveva fin qui ascoltato con pazienza e docilità, alzò il capo e sbarrò

con pazienza e docilità, alzò il capo e sbarrò gli occhi, come se cominciasse

, impartecipe che traspariva dal tono della voce e persino dai cigolìi delle molle del letto

persino dai cigolìi delle molle del letto e dai fruscii delle coltri compresse.

. di docilità superano i più assetiti e spiritosi che si ritruovino. 4

grossolano avventato maneggio di quelli artefici, e la docilità, con cui ella riceveva

con cui ella riceveva piegature ancorché aspre e crude, così in fuori, come

. -figur. c. e. gadda, 2-13: il sommesso discorrere

pensiero: docilità che fluisce tra gli ori e i gialli, e per entro le

tra gli ori e i gialli, e per entro le ombrie maliose dei più alti

scolari [del vallisneri] d'aperto e lucido ingegno docilitavansi, abbracciavano la verità

ingegno docilitavansi, abbracciavano la verità, e i più ostinati avversari combattevano.

giuste; ergo non sono giuste »; e degli uomini di testa debole ripetano docilmente

quelle due cause, presunzione degli uni, e deferenza degli altri. cattaneo, iii-4-74

. imbriani, 1-29: amano il marito e sottostanno al drudo, che par loro

, ad alcune mode, poco igieniche e punto eleganti. panzini, iii-142: io

. panzini, iii-142: io parlavo, e lei mi seguiva docilmente, come trascinata

cose: in modo da rispondere pienamente e prontamente alle intenzioni e alla volontà dell'

da rispondere pienamente e prontamente alle intenzioni e alla volontà dell'uomo. pascoli

fila che, frenate, docilmente rallentano e vengono ad arenarsi l'una dietro l'altra

in rilievo che costellano il piatto girevole e il più delle volte si frappongono al

, come si curva docilmente, e le strade che si confondono nella

che si confondono nella sera, e un edilìzio solitario in una piazza semioscura,

verificare se possedesse i requisiti richiesti (e anche i giovani al momento dell'ingresso

materiali di costruzione, alle materie prime e ai prodotti di varie industrie.

piccolo un minerale per determinare la natura e le proporzioni de'suoi componenti a fine

è giammai lo studio della chimica, e principalmente di quella parte di essa che

superiori nell'esattezza a quelle di francia, e nella vaghezza delle forme anche a quelle

è l'arte di determinare la natura e le proporzioni degli elementi che costituiscono una

. dal gr. soxitxéco 'approvare 'e xóyo <; * discorso '.

si presenta in due forme principali: e — u u-u- (ma contava anche

obliquo '; cfr. ingl. dochmius e dochmiac (nel 1775).

b. croce, ii-2-201: queste e altrettali ipotesi si potevano proporre come si

proposte di poi con pari diritto, e sostenere come sono state sostenute con argomentazioni

sono state sostenute con argomentazioni parimente valide e parimente difettose perché non documentabili. gramsci

capitati in serraglio, certo è mirabile e documentale, e non da attribuirsi a barbari

, certo è mirabile e documentale, e non da attribuirsi a barbari, ma

, ma a soggetti di singoiar virtù e disciplina. tommaseo [s. v

v.]: dicono * testimonianza personale e documentale '; ma, meglio:

ma, meglio: 'prova di testimoni e di documenti '. documentare, tr

far conoscere minutamente tutte le loro cabale e documentarle per quanto si può. panzini

giorni. piovene, 5-380: superstizioni e pratiche religiose di sapore arcaico si vanno

si vanno, come è naturale, esaurendo e svuotando;... sarebbe il

ciò che può servirgli nelle sue ricerche e nei suoi studi; fornire un'opportuna documentazione

bell'incantarsi con le proprie mani, e documentarsi, e magari vergar il foglio

con le proprie mani, e documentarsi, e magari vergar il foglio sulla falsariga di

dello storico richiede il formarsi di condizioni e attitudini che nell'erudito, in quanto erudito

... tutto accade documentariamente, e il décor e i gesti corrispondono alle descrizioni

tutto accade documentariamente, e il décor e i gesti corrispondono alle descrizioni. =

'valore estetico '). e. cecchi, 8-76: quando m'accadde

non a trarne eccitazioni della fan- tasià e del sentimento. baldini, 3-297: avete

fiorifera, al crescere, allo svilupparsi e allo spampanarsi del fiore? gramsci,

un alto valore documentario per lo storico e per l'uomo politico. -che si

bartolini, 17-19: l'editore mi chiamò e mi pregò di togliere, dal libro

scritte dai letterati o a me, e contro di me. -che si

assai più documentari rispetto alla propria vita e alla società del loro tempo che non

di documenti dedicati a un argomento determinato e raccolti a scopo di studio, di

luoghi, attività scientifiche o professionali (e può avere carattere di attualità, scientifico