lo disse alla comare dal lato, e dissele di dua. 3.
mattina quetamente dallato a giason, ed ercules e gli altri greci si levarono. dante
m'era solo il mio conforto, / e * 1 sole er'alto già più che
già più che due ore, / e '1 viso m'era a la marina
/ là 've tolto mi fu, dì e notte andava, / ricercando dallato e
e notte andava, / ricercando dallato e dentro a tacque, / e già
ricercando dallato e dentro a tacque, / e già mai poi la mia lingua non
questa necessità; il quale dimanda benignamente e con grande umiltà l'aiutorio de'servi di
/ si curvò pela- gone, uno e il più caro / de'suoi nobili amici
più caro / de'suoi nobili amici, e dalla coscia / traeagli il ferro e
e dalla coscia / traeagli il ferro e il frassino dell'asta. dossi, 78
benvenuto da imola volgar., ii-367: e ancora la morte della zia dallato di
t'ho. mazzini, ii-485: e questa parola, dettata dallato del pessimo tra
italia, è parola d'uomo che trema e che maledice. -da parte di,
di. francesco da barberino i-113: e se periglio è porto / dallato d'
dàlmata (dàlmato), agg. e sm. e f. (plur.
dàlmato), agg. e sm. e f. (plur. m. -i
in molti luoghi di tai colonie, e in sicilia parecchi v'ha feudatari, che
patto segreto d'alleanza tra l'austria e le alte potenze. carducci, iii-7-367
erano al modo nostro d'occidente, e non oziosi contemplatori nell'ignavia orientale,
a 55 cm, di robusta costituzione e molto resistenti alla fatica, con mantello
macchie nere o marrone scuro, la testa e il muso lunghi, occhi neri o
fino al polso (originaria della dalmazia e diffusa in tutto il territorio dell'impero
propria del diacono, accorciata, scollata e aperta ai lati per poterla indossare più
lati per poterla indossare più facilmente (e talvolta ebbe anche le maniche aperte)
la ricevono solennemente durante la loro ordinazione e la indossano nella messa solenne, nelle
indossano nella messa solenne, nelle processioni e nelle benedizioni, quando assistono il celebrante
nel quale era portato a seppellire, e incontanente fu liberato dal demonio. leggenda
, iv-131: veramente che tutti e quattro meritano lode: ma ditemi,
antiche pitture le tuniche degli apostoli davate e colle maniche lunghe fino a i polsi,
dee subito credere che quelle sieno dalmatiche e vesti di lusso, ma piuttosto che
con molta ragione, che quantunque le dalmatiche e le tuniche ordinarie potessero convenire insieme nella
potessero convenire insieme nella lunghezza delle maniche e ne i davi, che la loro differenza
di dalmazia venne questo vestito a'principi e a'sacerdoti, come...
... da'paesi contermini la rascia e la schiavina alla povera gente. carducci
un degli angeli consueti, come dante e giotto se li imaginavano con la dalmatica
li imaginavano con la dalmatica lunga fluente e con quelle ali impossibili. d'annunzio
porta su la dalmatica dai davi purpurei e dalle maniche orlate una pianeta violacea di
violacea di tessuto preziosissimo. c. e. gadda, 380: per tutta
del battesimo si vide emergere dal collarino e dai pizzi -dai pizzi del gran camice,
, 10-107: il corpo si schiacciava e quasi si confondeva con la tavola su
disteso, ma le mani guantate di rosso e ricamate di una croce d'oro,
rossa, del fanone bianco a pieghe rigide e uguali, del palio papale, si
un gran numero di pianete, dalmatiche e stole, riccamente ricamate. -in partic
indossata dagli imperatori per l'incoronazione (e in serbia simboleggiò anche l'autorità imperiale
lo avvolsero neh'amitto, nel camice e nella dalmatica, e sopra gli posero il
, nel camice e nella dalmatica, e sopra gli posero il manto imperiale,
posero il manto imperiale, di ricami e di gemme gravissimo. betteioni, i-335
, v-3-154: al vedere l'uomo ferrato e scet- trato in dalmatica da imperatore,
: l'imperatore porta una corona rincigliata e una specie di dalmatica gialla.
sentenze, distendendosi non solo alla storia dalmatica e alla veneta, ma agli istinti e
e alla veneta, ma agli istinti e a'destini dell'umana natura, giova
:... viaggio lungo la costa e fra le isole dalmatiche, e sbarco
costa e fra le isole dalmatiche, e sbarco a brioni per assistere a ima gara
neolatina (parlata nel medioevo in dalmazia e conservatasi fino alla seconda metà del secolo
seconda metà del secolo xv a ragusa e per un periodo più lungo a veglia
da una forte dittongazione delle vocali semplici e da una tenace conservazione delle consonanti.
dalmatica, si accostò all'altare, e depositò la sua offerta ai piedi del pontefice
;. dalmatino, agg. e sm. della dalmazia, dal
incerta fama che da oltramarini albanesi e schiavoni e dalmatini sieno state construtte.
che da oltramarini albanesi e schiavoni e dalmatini sieno state construtte. boterò
questa [leggenda] in lingua sancrita e tibetana, /... / finnica
/... / finnica, serviana e dalmatina, / valacca, provenzal,
, / valacca, provenzal, greca e latina, / celata in molte biblioteche
latina, / celata in molte biblioteche e molte / di levante si trova e di
biblioteche e molte / di levante si trova e di ponente. carducci, iii-14-204:
o scarpa di legno usata dai contadini e dai montanari del friuli. =
alcuni colori, special- mente il rosso e il verde... è chiamata anche
senso morale. -per simil. e al figur. sinisgalli, 6-164:
retina al garbuglio dei colori naturali, e una curvatura del cristallino ch'egli doveva
doveva poter stringere a suo agio, e una possibilità di visione stereometrica per cui il
di visione stereometrica per cui il bianco e il nero dovevano apparirgli rispettivamente concavo
il nero dovevano apparirgli rispettivamente concavo e convesso. = voce dotta intemaz
dotta intemaz., dal nome del fisico e chimico inglese john dalton (1766-1844)
. = dal nome del fisico e chimico inglese j. dalton (1766-1844
altronde. dama1 (ant. e dial. damma), sf. anticamente
rango: nobildonna, gentildonna, signora (e spesso indica anche distinzione e nobiltà di
signora (e spesso indica anche distinzione e nobiltà di modi e di portamento)
indica anche distinzione e nobiltà di modi e di portamento). fiore
/ ch'egli è giovane, bello e avvenante, / cortese, franco e
e avvenante, / cortese, franco e prò'di buona fama ». busone da
». busone da gubbio, 144: e sì non dee [il cavaliere]
egli non la consigli del suo diritto e aiuti a suo podere. boccaccio, dee
tolgon la fama; / all'uno e all'altro ride e per man piglia /
/ all'uno e all'altro ride e per man piglia / sovente a ragionar
, veronica gam- bera, laura terracina e altre dame poetesse più segnalate di parnaso
dame poetesse più segnalate di parnaso, e il tutto con tanto applauso de'virtuosi,
non è che ima donna onorata, e molto meno una dama, abbia da
capo, roma fu difesa con gloria. e mentre dame francesi battevano le mani a'
miei primi anni, belle, gialle e seriche, sembra che me ne ricordi una
1246: c'è un viavai di dame e di baroni, / lampo di veli
di baroni, / lampo di veli e sciarpe. d'annunzio, iv-2-474: per
, un'alta capellatura carica di cipria e una veste di broccatello gonfiata dal guardinfante
, altre che vivevano nei grandi alberghi e passavano dentro carrozze quasi inavvertite, come
meteore, erano dame distintissime ed eleganti e che, se mai, risaltavan per
di semplicità, di sobrietà nel vestire, e che
un tema cantabile o declamato, inconclusivo e già quasi esaurito. 4.
. si sentiva una voce che declamava, e che faceva sentire un corpo giovane e
e che faceva sentire un corpo giovane e nuovo, come le voci in una casa
recitativo. declamatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
avvenute? pallavicino, 1-107: i poeti e i declamatori se ne vagliono come d'
: non poteva trovar più fuor di luogo e incompatibili con l'indole della nostra lingua
così fiera si appoggiava la voce del cantore e del declamatore. montano, 263:
pensiero; attore drammatico dallo stile esagerato e istrionico. muratori, 5-i-54: benché
declamatore, oratore, diffuso, languido e gonfio e periodico, come gli altri,
oratore, diffuso, languido e gonfio e periodico, come gli altri, ma vibrato
pur dicendo non pochi de'nostri goffi e tristi declamatori: cioè che in francia
tristi declamatori: cioè che in francia e in inghilterra ogni creatura che s'ha
modo ver- rebbesi a discemere i declamatori e i sognatori dagli intendenti e sinceri amici
i declamatori e i sognatori dagli intendenti e sinceri amici del meglio. de sanctis,
fanciulla un po'declamatrice del buon simone e la tragica olimpia del divino lodo- vico
vico. de marchi, ii-48: grande e solenne declamatore delle sue abilità tecniche,
immaginazioni fu il byron, focoso declamatore e giocoso discorritore, polemizzante e satireggiante e
focoso declamatore e giocoso discorritore, polemizzante e satireggiante e motteggiante. 3. nelle
e giocoso discorritore, polemizzante e satireggiante e motteggiante. 3. nelle scuole di
palagio nel cospetto della signoria solevano lodare e magnificare la giustizia e la libertà.
signoria solevano lodare e magnificare la giustizia e la libertà. bcddelli, 5-1-38: declamatore
: alcuni pendono all'altro estremo: e, in guisa degli antichi declamatori
non appartengono all'essenza del soggetto, e possono bensì far il merito d'un
che è proprio all'arte oratoria (e implica una connotazione di enfasi, di
dicesi ancora che demostene platone udisse; e degli altri, quegli che non al
quegli che non al puro stile declamatorio e scolastico attesero... più degli
modo d'inventare, tutto fuori del naturale e consueto, è nato dalla scuola declamatoria
, 320: la lettera non sia declamatoria e grave, ma di parole quotidiane e
e grave, ma di parole quotidiane e sensi comuni. muratori, 5ii- 123
avrebbe quel poeta conceputo sentimenti men declamatorii e più naturali, come sempre suol far
maggior perfezione, spinti dal loro zelo e fervore, non dassero sovente in qualche
persino perduta quell'accensione di collera, e quell'impeto declamatorio che mi teneva in
idee sì che fuggano la noia geometrica e la inesattezza declamatoria, la connessione mi
cattaneo, i-2-219: l'idealismo vaporoso e declamatorio di madama scudéry e di d'ar-
idealismo vaporoso e declamatorio di madama scudéry e di d'ar- lincourt, ha fatto
francese di fatti incominciano il sentimentalismo fantastico e declamatorio e la prosa poetica. svevo
fatti incominciano il sentimentalismo fantastico e declamatorio e la prosa poetica. svevo, 1-190
sembrato brutto, nudo, declamatorio, e lo umiliò di essere costretto a fare quella
... di cui più declamatoria e retriva genia non si dà.
il gonfio, il convulso, i concetti e le antitesi: tendeva più verso l'
... abbrutita da mille vecchiumi e tutta impelagata nella banalità, nel declamatorismo
misurata, ritmica, a voce sonora e modulata; il brano stesso che viene
galdi, i-245: che diremo della declamazione e dell'arte di rappresentare? confesso ingenuamente
primi oratori del mondo all'improvviso, e nessuno studio pongono sia ne'gesti, sia
ha preso quest'altro sciagurato titolo; e c'è de'maestri di declamazione.
c'è de'maestri di declamazione. e veramente gli attori declamano perché gridano;
veramente gli attori declamano perché gridano; e i cantanti declamano perché * urlar li fa
, 978: dà lezioni di mimica e di declamazione ai coristi e prima tiene
lezioni di mimica e di declamazione ai coristi e prima tiene sempre in tasca i 40
; altri, ai quali occorrono la declamazione e l'apparato scenico. idem, ii-8-107
lunghe declamazioni amorose, tradimenti, duelli e finali ammazzamenti, io vissi in una realtà
, spianava le rughe vendicatrici della declamazione e tornava a sorridere. -figur.
è subito respinto. manca l'intimità e l'umiltà, come manca il coraggio
manca il coraggio della grande declamazione convinta e commossa. 2. uso di
. uso di frasi pompose, altisonanti, e spesso artificiose e vuote; discorso gonfio
pompose, altisonanti, e spesso artificiose e vuote; discorso gonfio, affettato,
.. sempre deprimendo il vizio, e sempre eccitandoci alla virtù, senza declamazioni pedantesche
: rimanea [la folla] frequente e silenziosa a'versi dell'uno, si dileguava
invocazioni, che stordiscono gli orecchi, e trovan sordi i cuori altrui. cattaneo
iii-2-185: l'esercito non era assopito e illuso da pensieri di pace, ma sospettoso
pretesto o un'occasione di declamazioni filosofiche e politiche, qui è sentimento scevro di ogni
era messa sulla via della declamazione, e per questa via ebbe il suo capolavoro
ii-225: immagini di sensualità orientale, chiuse e soffocate tra una fioritura di enfasi,
contro il carnovale, come usanza pemiziosa e che tragga al vizio. cesarotti,
ii-421: mi tornano a mente le insensate e furiose mie declamazioni, e le collere
le insensate e furiose mie declamazioni, e le collere colle quali mi accorgo di
. gioberti, 1-185: le declamazioni e le filippiche contro i chierici, nelle
. giusti, 3-58: lo sdegno e il dolore... fa traboccare le
. croce, ii-5-86: le declamazioni niccoliniane e guerrazziane, tentativi violenti di concitare gli
gli animi degli italiani contro lo straniero e il prete, o adesioni alla moda
di declamazioni scolastiche sulla decadenza dei romani e sulla corruzione storica dei costumi gli risorsero
prepararsi all'attività pubblica di oratore (e consisteva nella recitazione ad alta voce di
volete che questa vostra esercitazione sia declamazione e non disputa, che voi vestiate quelle
, 3-846: declamazione al studioso, divoto e pio lettore. pallavicino, 1-146:
bisognerebbe bruciar gli annali de'popoli, e le declamazioni degli oratori, le satire
degli oratori, le satire de'poeti, e fino i lamenti de'profeti medesimi.
stanchezza della vigilia durata per scriverla, e della declamazione, mi sentiva anche vinto
pieni di lunghe descrizioni, di dissertazioni e declamazioni morali, politiche ecc.,
loro declamazioni, dicerie che essi componevano e davano a comporre ai giovani sopra argomenti
comporre ai giovani sopra argomenti immaginari, e spesso sciocchi e strani. carducci,
sopra argomenti immaginari, e spesso sciocchi e strani. carducci, iii-20-103: tre
declamazione d'un ragazzo pieno d'ingegno e di letture. 5. dimin
. declamazioncèlla. baretti, 2-68: e v'è qualche declamazioncèlla contro i poeti
1'esistenza di una situazione di fatto e ne dichiara le conseguenze giuridiche.
la febbre divorante e consuntiva della ragione e della filosofia. verga, 2-141:
2-141: ella non lo lasciava, e fissavaio con occhi nuotanti in un languore
329: la voluttà tante volte, e massime nei guerrieri, è più divorante
smodata ricerca o desiderio di cibo (e anche di beni, di ricchezze)
27): il troppo dell'astinenza e la divoranza sono eguali, posto che a
a un fine conduce il troppo digiunare e il troppo mangiare, e un medesimo
il troppo digiunare e il troppo mangiare, e un medesimo danno fa il troppo continovare
danno fa il troppo continovare del digiunare e la pigrizia del gravissimo sonno al monaco
colpa caduto, / che l'ucide e divora. dante, inf., 6-30
quel cane ch'abbaiando agugna, / e si racqueta poi che 'l pasto morde
morde, / ché solo a divorarlo intende e pugna. boccaccio,
dì medesimo che legato fu al palo e unto di mèle, con sua grandissima angoscia
, con sua grandissima angoscia dalle mosche e dalle vespe e da'tafani, de'quali
grandissima angoscia dalle mosche e dalle vespe e da'tafani, de'quali quel paese
colla pelle indosso come e'nacque, / e divorato sanza pane o sale. berni
il crine sciolto, / la faccia altiera e l'anima sicura, / ed a
/ ed a lui disse: l'uno e l'altro volto / è de'tuoi
fosti [o pollo] morto, cotto e divorato, / che non eri ancor
iii-1-608: fuor trattone il cuore / e ogni altra cosa attorno / ai due
ognuno con la propria gavetta, a ricevere e divorare il rancio. moravia, ix-358
quattro capre che avevo liberato già mordevano e divoravano le foglie della macchia con una
sa'bene che colassù non si bee e non si mangia; ma questi suoi
nel petto, sono quelli che divorano, e dan- noci a credere queste frasche.
che di trovarsi in ima tavola abondante e ben fornita di vivande e di vini
tavola abondante e ben fornita di vivande e di vini eccellentissimi, poi aver un corpo
eccellentissimi, poi aver un corpo picciolo e non poter divorare? marino, 266:
/ che mangiaro il mio corpo, e quelle lingue / che leccaro 11 mio
goldoni, vii-1123: sì, certo; e non faceva che dirgli delle cosette tenere
de'pesci ingordi / scambievolmente si divora e strugge, / e del maggior sempre
/ scambievolmente si divora e strugge, / e del maggior sempre il minore è pasto
pensiero, versetti i quali s'incalzano e pare si divorino, come quegli uomini
uomini divorano la loro vita nell'ozio e nell'inutilità. ojetti, i-324:
ojetti, i-324: certo, anguille e pesci, quando fossero troppi, tenterebbero
, tenterebbero di divorarsi a vicenda, e già lo fanno, per ristabilire l'
ritrovare un poco di spazio da muoversi e da respirare. -con valore iperbolico
s'è vergognato a mandarmi via e m'ha tolto tutto quello che avevo.
ha dato. -per simil. e al figur. inghiottire, far scomparire,
figur. simintendi, 3-129: divora e vomica [cariddi] l'arrap- pate
quel procelloso mare che ogni cosa assorbe e devora. p. f. giambullari,
pianger puoi / la tua caduta, e celebrarti prima / quei funerali, ch'
, i-48: guardiamoci con serena pupilla e, questo gorgo d'azzurro, su,
scilla sull'opposta riva. l'una attira e divora / le navi e le ributta
una attira e divora / le navi e le ributta, l'altra cinge di cani
: la maledizione divorerà la terra, e li suoi abitatori peccheranno; e però
, e li suoi abitatori peccheranno; e però diventeranno pazzi li suoi lavoratori, e
e però diventeranno pazzi li suoi lavoratori, e rimarrannovi pochi uomini. savonarola, 8-ii-44
cioè il diavolo che divora l'anime e che ancora insegna agli altri devorare. celimi
a perdere le sue forze naturali, e diviene molle in modo che il niello
mar le torbide onde, / che altiere e d'ira gonfie / correr pareano a
, / giacer nel letto lor umili e stanche. testi, i-80: insolita sciagura
parrà, ch'in orticel fiorito / ligustri e gelsomin divori il gelo? sempronio,
: morte, dai colpi suoi piagato e colto, / tutto adegua quaggiù, tutto
tutto adegua quaggiù, tutto divora, / e fa confuso in breve spazio d'ora
gli estremi segni / delle cittadi, e son mortali i regni. monti,
sulle mosse per la brianza colla moglie e la mia povera figlia, le cui lagrime
cui lagrime non sono ancora finite, e le divorano la salute, ricevo la carissima
ricevo la carissima vostra del 9 corrente e sui due piedi rispondo. manzoni, 8
se fiamma divora arida scorza / avidamente, e d'improvviso d'acque / talun l'
la campagna allagata, il fiume torbido e gonfio che divorava le rive. serao
mi levo dagli occhi la trave / e pur m'avveggio che 'l tempo lavora,
pezzo a pezzo la vita devora, / e so ch'ell'ha la man poco
sì corti, / van come nebbia, e 'l tempo li divora! alfieri,
di là all'indomani non c'era molto e, in ogni caso, giuliano si
hanno divorato al paese un tempo prezioso e hanno impedito a noi di fare il bene
, 54: io mi divoro in luce e suono; / battuto in echi squallidi
guittone, i-14-98: o desfiorati, e forsennati, e rabbiosi venuti come cani
i-14-98: o desfiorati, e forsennati, e rabbiosi venuti come cani, mordendo l'
venuti come cani, mordendo l'uno e devorando l'autro, acciò ch'el
, acciò ch'el poi lui morda e devori. iacopone, 75-1: fugo
foresetta mia dimora / sotto candido vel e 'n bruna vesta, / e co'lui
vel e 'n bruna vesta, / e co'lui gir cantando ad ora ad
ora ad ora / versi amorosi con gioia e con festa / in lode di costei
: nemiche fere in essi, empie e rapaci / s'annidan solo: e
empie e rapaci / s'annidan solo: e nel mio petto alberga / fiera doglia
doglia, che 'l cor m'ange e divora. bonarelli, xxx-5-138: spietato dolor
ingordo, / divora il core, e lascia / le lagrime per gli occhi
nera orrenda barbara malinconia che mi lima e mi divora, e collo studio s'alimenta
che mi lima e mi divora, e collo studio s'alimenta e senza studio cresce
mi divora, e collo studio s'alimenta e senza studio cresce. de roberto,
ti divora / gli occhi. c. e. gadda, 400: josé
sosteneva ch'egli avesse dentro, tutti e sette, nel ventre, i sette peccati
ventre, come sette serpenti che lor rimordevano e divoravano dal di dentro dalla mattina alla
dal di dentro dalla mattina alla sera; e perfin di notte, nel sonno.
landolfi, 2-81: una forza ambigua e selvaggia pareva a momenti scuotere quel- l'
l'esile corpo, divorando il viso e le occhiaie. 4. carpire,
ricchezze i can di palagio già per isperanza e per superbia aveano divorate, dalle loro
bibbia volgar., ii-346: gente ardita e crudelissima... divori tutto il
divori tutto il frutto del tuo bestiame e tutta la biada della terra tua, d'
, d'insino che caggi a terra e venghi meno. 5. caterina da siena
stomaco, che non digerisce il cibo e noi distribuisce, non solamente è
non solamente è cagione della estenuazione e corruzione degli altri membri, ma di
così il pren- cipe, che divora e tira a sé le facoltà de'sudditi,
. de rossi, iii-343: gli erari e gli ori a divorar intese. cesarotti
: il cambio da parigi a napoli, e poi da napoli a milano mi divora
ove ladroni fanno leggie... e ove son omini devora ti e denudati e
.. e ove son omini devora ti e denudati e morti come in dizerto?
e ove son omini devora ti e denudati e morti come in dizerto? anonimo,
terra nabissar dovria: / ché morto e divorato ànno il giardino, / da poi
, 7-6: si mosse di guascogna e vennesene in berrì, ardendo e divorando
di guascogna e vennesene in berrì, ardendo e divorando con ferro e fuoco ciò che
berrì, ardendo e divorando con ferro e fuoco ciò che innanzi gli si parava.
: poiché il papa si era dimostro lupo e non pastore, per non essere come
interne della germania, della polonia, e per aprirsi la strada al dominio d'
male opere divoreranno lo figliuolo di dio e peccheranno contra lui e contra i suoi
figliuolo di dio e peccheranno contra lui e contra i suoi comandamenti, quelli saranno
divorò, pestifero angue, / il pregio e 'l fior de la latina gente,
gente, / daria con la sua morte e con lo scempio / a gli altri
batter l'ale a guisa di colomba, e tremare luminosa, e tentar di fuggire
di colomba, e tremare luminosa, e tentar di fuggire la nuvola nera, che
i-72: un deputato magro, gentile e piccolino, vestito di nero, con
di nero, con una lucida chioma e una gran barba castagna, le quali
barba castagna, le quali, chioma e barba, sembrano avvicinarsi ogni minuto di
ii-231: le spalle erano rimaste strette e gracili; e nel viso bianco,
spalle erano rimaste strette e gracili; e nel viso bianco, gli occhi troppo intensi
troppo intensi parevano divorare le guance smunte e la fronte pallida. 8.
il guardo / lanciai giù nella valle, e vidi... oh! vidi
israello. carducci, 384: un bello e orribile / mostro si sferra, /
/ corre la terra: / corusco e tumido / come i vulcani, / i
cervel dentro un pugno io sto, e divoro / tanto, che quanti libri tiene
profondo: / quanto ho mangiato! e del digiun pur moro. battista, iii-399
io mi contento ad ammirarle, divorarle e baciarle. viani, 4-8: avevano
catedra di leccardia d'ogni sorte, e si sostenta una conclusione di devorare con gli
una conclusione di devorare con gli occhi e co'denti quanto s'incontra. fagiuoli,
, / disiosa d'ornar le tempia e il seno, / or su questo or
getta, / vorria tutti predarli, e li divora / tutti con gli occhi ingorda
divora / tutti con gli occhi ingorda e semplicetta. oriani, x-5-280: gli si
prese il volto con ambo le mani e divorandoselo degli occhi con rabbia amorosa,
luoghi deserti, pallidi, della campagna e del mare, che tante volte aveva
, xlv-116: devorate le vostre lagrime, e la piaga vostra richiudete nel petto.
cacciarsi in un angolo della camera, e lì, con la faccia nascosta tra
faccia ed il gesto, essere statua e non uomo, la statua della disperazione
v-1-586: io ho divorato in solitudine e in silenzio tutti i fiumi del mio orgoglio
ho sentiti dentro convertirsi in fuoco vivo e durevole, in turbine di passione.
gli parve una vendetta troppo debole; e divorando la propria ira, prese a camminare
propria ira, prese a camminare in su e in giù per la camera.
che temesse una mora / i saracini e la trista gentaglia; / di uscir di
: quanto vo più cangiando il viso e 'l pelo, / a che mi mena
mi chiude ov'io gli celo, / e me gli manda avvolti in caldo e
e me gli manda avvolti in caldo e 'n gielo, / perché tra due contrari
contrari si divore / il corpo, e l'alma dopo un lungo errore / pur
costretto a fuggire per vergogna il commerzio e a divorar que'disagi attempato, de'
arti] per l'ordinario non sogliono e non possono recar benefizio che a pochi
. pananti, i-145: 10 guardo e dico al cavalier del dente, / che
d'esser solamente / per la minestra e l'allesso? vo'siete / minestraio,
ma nell'offerta, degna, santa e pia, / e per la man del
degna, santa e pia, / e per la man del padre tuo fedele.
pasto / in un proprio nativo e largo vaso / ove il ripone,
largo vaso / ove il ripone, e al maggior uopo, e serva. viani
ripone, e al maggior uopo, e serva. viani, 14-43: il delfino
del porco, nero pece sul tergo e madreperlato sotto, con la coda a doppia
. verri, i-313: le donne costumate e caste hanno gustata una serie di beni
quanto era possibile nelle loro circostanze; e... le facili e spensierate,
circostanze; e... le facili e spensierate, per pochi piaceri divorati furtivamente
i-123: li campi vostri sono arsi e divorati, e la città sta in assedio
campi vostri sono arsi e divorati, e la città sta in assedio, la gloria
aria, con una fiamma senza colore e senza fumo, divorate senza un residuo
noi siamo lupi del nostro bene, e pecore divorate dal nostro lupino amore, e
e pecore divorate dal nostro lupino amore, e privi della sincera luce d'amor divino
d'amor divino, che ci può deificare e farci comandare a tutte le creature.
petr., 41: quel viso bruno e asciutto, con quelle guance incavate,
fronte scura, con quegli occhi infossati e divorati da un fuoco interiore, è
il suo amante, divorato dalla fame e dalla sete, la batteva. d'annunzio
finché taceva, poveretta, così magra e divorata, era sopportabile. -butterato
udito che quella moltitudine erano troiani, e che enea figliuolo d'anchisse era loro
figliuolo d'anchisse era loro duca, e che erano scacciati dalla loro patria guasta
che erano scacciati dalla loro patria guasta e divorata..., diede a lui
diede a lui la mano diritta, e con lui fermoe fede e patto di futura
diritta, e con lui fermoe fede e patto di futura amicizia. 5
: si esaltava in tali false memorie, e nel viso emaciato, divorato dalla barba
percorso a grande velocità, con precipitazione e fretta. papini, ii-1355: noi
nostro desiderio i fanciulli non sapevano ancora e i vecchi che non ricordavano più ridevano in
7. letto con grande avidità e interesse. magalotti, 23-2: non
caso? divoratóre, agg. e sm. (femm. -trice).
buono devoratore, cum tempesta li dette e cazollo via. firenzuola, 200: ritrovandomi
mangiare con una brigata di divoratori, e volendo un poco troppo sicuramente trangugiare un
il creatore] adattare acuti denti, / e quinci e quindi, a le feroci
] adattare acuti denti, / e quinci e quindi, a le feroci belve /
oh la milano di quelli anni, e la tavola del cova... con
monti ed abissi d'acque: sorge e si avvalla con essi la nave; ogni
estrema: mugge il flutto divoratore, e il tuono sovr'esso rimbomba. tommaseo
41: per istudio de'distruggienti disfacitori e per l'ardore delle divoratrici fiamme,
divoratrici fiamme, l'alta fortezza fu distrutta e disfatta. m. villani, 1-31
d'ogni buono stato la cittadinesca discordia e il divoratore fuoco della laida invidia.
, 6-99: tutte le terrene cose e l'animo ancora, quantunque celeste sia,
sia, ne portano seco gli anni e la devoratrice età. bandello, 1-56
? / ne le fauci de'mostri e 'n gola a questa / devoratrice fiamma
iv-373: nella capacità del mondo malinconico e taciturno contemplo la immagine della distruzione divoratrice
, per il giardino: la siccità e il vento divoratore hanno devastato egualmente i
vento divoratore hanno devastato egualmente i gigli e i carciofi. bocchelli, 2-16:
la sgravò, fra strette orrende di fulmini e di tuoni, la vasta carica di
conosce il nero lividore dell'invidia divoratrice e mordente con dente iniquo. aretino,
tempo suo fratello, già così fresco e candido, s'era ridotto a quel modo
sicurtade che trista magione per li pensieri e sollicitudini;... et uno et
buoi di più agevole difensione che toste e tarme e la cavaleria carica delle divoratrici
di più agevole difensione che toste e tarme e la cavaleria carica delle divoratrici spese.
, 7-i-269: ma per qualunque divieto e pena sì della chiesa che dei principi
userà giuri, spergiuri, falso testimonio. e in tanto cresce, che desidera la
che desidera la morte del prossimo suo. e quelli che debbe amare come sé,
come sé, egli n'è fatto divoratore e della carne e della sustanzia sua.
n'è fatto divoratore e della carne e della sustanzia sua. straparola, 7-3:
l'ampio / esercito de'danai, e a chi t'oppone / schietta parola
: più una macchina ostenta la sagoma e i caratteri della grande divoratrice di strade e
e i caratteri della grande divoratrice di strade e assalta- trice di pendenze, più numeri
suoi. 7. lettore avido e appassionato. de amicis, i-304:
bocchelli, i-317: la ragazza era mora e adusta, di pelle e ossa in
era mora e adusta, di pelle e ossa in volto, esigua le anche e
e ossa in volto, esigua le anche e profondo il seno
ardito, in fronte occhi neri e divoratori, sempre seria anche quando
del cibo, ma non di divorazione e di lussuria e di troppo mangiare ed
, ma non di divorazione e di lussuria e di troppo mangiare ed ebbrietà.
, o vero alle negligenze nostre, e però ci spogliasti del tuo aiuto, incontanente
: dice che chiaro procede sua ragione, e bene divide quello buratto, cioè crudele
cioè crudele divoragione, cioè inferno, e li peccatori che vi sono dentro.
bibbia volgar., iii-353: ogni piaga e infermità, e ogni devorazione e maledizione
, iii-353: ogni piaga e infermità, e ogni devorazione e maledizione, che puote
piaga e infermità, e ogni devorazione e maledizione, che puote intervenire a uomo,
suo'sanza dimoro, / rubando, ardendo e guastando i vicini. / lecore,
vicini. / lecore, signa, quaracchi e san moro, / e campi,
, quaracchi e san moro, / e campi, e brozzi, e ad altre
san moro, / e campi, e brozzi, e ad altre ville intorno /
/ e campi, e brozzi, e ad altre ville intorno / allora fe'
. colpendo il divorziante con pene pecuniarie e la proibizione delle seconde nozze.
a consentimento delle parti, un uomo e una donna possono d'accordo maritarsi oggi
una donna possono d'accordo maritarsi oggi e smaritarsi domani; rimaritarsi domani con altri
smaritarsi domani; rimaritarsi domani con altri e divorziare quell'altro giorno, e così fare
con altri e divorziare quell'altro giorno, e così fare tre- centosessantacinque matrimoni all'anno
, divorziò, passati due anni, e sposò adelaide o alaiz o alice, figliuola
divorziare. cecchina rispose che, essendo religiosa e cattolica, non faceva differenza fra il
cattolica, non faceva differenza fra il divorzio e l'adulterio. -per estens. rompere
amico, giulio, che era scapolo e solo e aveva un appartamento grande,
giulio, che era scapolo e solo e aveva un appartamento grande, questo qui
era giusto, ho divorziato da pietro e ho sposato giulio. -divorziato! -divorzio
bini, 1-23: furon la coscienza e il puntiglio, che mi fecero divorziare colla
aveva fatte troppe delle fusa torte, e troppo manifeste. dossi, 509: stretto
di evitare le scomunicate frasi del giorno e di sostituirle con altre, fruste e non
e di sostituirle con altre, fruste e non più nutrienti, ei si trova
trova pure obbligato a divorziarsi dal pensiero e dal sentimento odierno. palazzeschi, 7-137
il legame che fu fecondo per tutte e due. - sbarazzarsi (
di un oggetto). c. e. gadda, 2-61: liberarsi da un
spogliare. tanaglia, 1-1266: albi e 'ncarichi i fichi son sì amorosi /
dà pane, riso, butiro, legne e materia da filare per farsi le vesti
b. croce, iv-12-368: nessuno, e neppur io, pensa...
il costume italiano non ne senta il bisogno e la convenienza. deledda, iv-166:
. halli, 3-105: ora (e che non può far l'etate antica?
finiti, / con fier divorzio, e senza lor difetto, / a poco a
divorzio, al re che accidentalmente, e per tutt'altro, s'era condotto a
altro, s'era condotto a parigi, e in quella * notte fortunatissima s'
scioglimento di matrimonio valido nei casi limitati e tassativi previsti dal diritto canonico, come
canonico, come per il matrimonio rato e non consumato). guicciardini, i-323
, non si aspettava, per la dispensa e consumazione del nuovo matrimonio, altro che
, i-m: per le dispense matrimoniali e per le sentenzie di divorzio, così concesse
chiesa era pronta a pronunziare il divorzio, e aprirgli la via a un nuovo matrimonio
aprirgli la via a un nuovo matrimonio e ad una nuova situazione politica.
separazione, distacco (in senso morale e intellettuale: e implica un atteggiamento di
(in senso morale e intellettuale: e implica un atteggiamento di insofferenza, di
di quel tristo divorzio tra i dotti e il pubblico. tenca, 1-249: la
la filosofia aveva tentato invano d'accostarsi e riconciliarsi col dogma; una ripulsione fatale
una ripulsione fatale ne rendeva più funesto e più evidente il divorzio. imbriani,
: vi è incompatibilità fra la vita e me: è necessario il divorzio. baldini
fanciulletta, come dissi, troppo svegliata e le piaceva far la donnetta, cominciarono
tra loro le acque del canale e del fiume (e il medesimo nelle
le acque del canale e del fiume (e il medesimo nelle diramazioni, o divorzi
ch'el figliuolo muoia, fece il divorzio e lasciò la fanciulla, ed ella ne
, ed ella ne fu contenta, e dettela per moglie al figliuolo. poliziano
e'maritati a far divorzio, / e ciascun fugga il femminil consorzio. guicciardini
aveva fatto divorzio dalla sua moglie, e vivea casto. brancati, 4-132:
salvezza insperata, « andiamo in america e facciamo divorzio! ». -figur.
l'uomo fè divorzio dall'armento, / e lasciò star le ghiande a gli cingiali
star le ghiande a gli cingiali, / e fè le case contra il freddo e
e fè le case contra il freddo e 'l vento. l. martelli, 1-51
gesuitismo; riabbracciarsi per sempre la religione e la libertà. -scherz. stabilirsi
, che finalmente fa divorzio dal senato, e si porta al palazzo delle scienze.
ci annoi, / padri, figli e mariti, che sì amiamo, / aspro
mariti, che sì amiamo, / aspro e lungo divorzio da noi fanno. aretino
appennino fanno divorzio [i fiumi] e scorrono nei dui mari. filicaia, 2-2-62
repente / la verga tu del disinganno; e fatto / tacque divorzio a un tratto
. buonarroti il giovane, i-264: e intanto, discorrendo, lente lente /
qualche divorzio con la mente, / e non pensando a nulla, esse,
mi son più brevi, / e facili a 'nghiottirsi così rotte.
, il divergere; biforcazione, bivio 'e al figur. 'separazione '(
in ordine alla morale: certo nietzschismo e dannunzianismo di cattiva lega e di quarta
certo nietzschismo e dannunzianismo di cattiva lega e di quarta mano, certo maltusianismo e
e di quarta mano, certo maltusianismo e divorzismo alla francese e altamericana.
, certo maltusianismo e divorzismo alla francese e altamericana. divorzista, agg. (
idee moderne, degli esperimenti arditi, e professava idee divorziste. 2.
divorziste. 2. sm. e f. fautore del divorzio. panzini
al divorzio. (divòto e deriv., v. devoto e deriv
divòto e deriv., v. devoto e deriv. divozionato, agg. ant
domin che tu sia / così divozionato e spigolistra / fatto da un'ora in qua
leopardi, i-109: i gran progressi e il gran divulgamento dei lumi chiari e
e il gran divulgamento dei lumi chiari e determinati della morale universale. periodici popolari
radio, la televisione, il cinematografo e ogni altro mezzo di informazione e pubblicità
cinematografo e ogni altro mezzo di informazione e pubblicità); rendere comune, accessibile
vasto pubblico, attraverso un'esposizione semplice e piana, concetti e teorie scientifiche,
un'esposizione semplice e piana, concetti e teorie scientifiche, dottrine, tecniche e
e teorie scientifiche, dottrine, tecniche e, in genere, ogni fatto culturale
prodottosi in una ristretta cerchia di dotti e di studiosi. -anche: rendere di largo
malispini, 1-512: divolgata la voce e fama di suo apparecchiamento, il re
a lui per saper in che parte e sopra quali saracini andasse. cavalca,
, che costanza sua scrocchia in distruzione e ruina reggerebbe il reame di cicilia.
cattivi, che toglievano certi testi oscuri e male intesi e divulgavonli nel populo.
toglievano certi testi oscuri e male intesi e divulgavonli nel populo. boterò, i-124:
di persone, non con uomini loquaci e cianciatori, perché, divol- gando quel
infusogli dal barbiere mentre lo governava; e divulgò la fama esserne stati scoperti da'
della pubblicità della gazzetta..., e mostra come con tal mezzo soltanto quelle
a lui in sogno in un postribolo e accusandolo di avervele lui collocate quando si era
serba il suo intransigente significato ammonitivo. e. cecchi, 6-259: il cinema e
e. cecchi, 6-259: il cinema e i giornali illustrati divulgarono aspetti della vita
letti dagli amici di petillio... e poi di presente divulgandosi, essi essendo
, / per siragozza si fa fuochi e festa. giannotti, 2-2-89: s'elle
, per pubblico bando si divulgano; e ciascuno allora è tenuto ad osservarle.
azzufferassi meco. 3. ant. e letter. celebrare, esaltare. petrarca
petrarca, 360-118: i'l'esalto e divulgo, / per quel ch'elli
elli 'mparò ne la mia scola, / e da colei che fu nel mondo sola
forte della ragione, che ancorché depressa e indebolita oltre a ogni credere, pure
abbastanza per vincere quella sua nemica, e questo negli stessi seguaci suoi, e
e questo negli stessi seguaci suoi, e in quello stesso momento in cui la predicano
in quello stesso momento in cui la predicano e la divulgano, anzi con questo stesso
divulgano, anzi con questo stesso predicar e divulgar la ragione contro la natura,
folengo, ii-229: donde le genti e popoli... / corrongli dietro,
popoli... / corrongli dietro, e per figli uol di dio / l'
uol di dio / l'han divolgato, e noi messi 'n oblio? -descrivere
sarebbe stato facilissimo di divolgarmi per discolo e scialacquatore. 4. intr.
gli ammonniti i doni ad ozia; e divulgossi il nome suo insino all'entrata
uscir di bocca la pratica del negozio; e perché si porta pericolo che si divolghi
la rinchiusa terra. / poi s'accerta e divulga, e in ogni canto /
. / poi s'accerta e divulga, e in ogni canto / de la città
esitate così poche, la prego quanto so e posso che affinché non sia affatto inutile
bagatella che potrebbe portare il valore, e però anche donarne o fare comunque sia
indarno tacevano essi, mentre ella, e il demonio in lei, strillando alla disperata
da di-che indica dispersione in varie direzioni e vulgdre * rendere pubblico, comune '
fuori a quel regno, non fosse, e per gli atti loro e per la
fosse, e per gli atti loro e per la contezza de'libri, divulgatamente
, facile, immediatamente comunicativa più alti e difficili valori artistici conseguiti da altri.
voluto essere tutt'in una volta lirico e divulgativo, storico e drammatico, erudito
una volta lirico e divulgativo, storico e drammatico, erudito e confidenziale. moravia
divulgativo, storico e drammatico, erudito e confidenziale. moravia, ii-31: un diluvio
visibilio di testi divulgativi sulle questioni politiche e sociali. vittorini, 5-325: le vere
x-81: la vostra obbedienza è divulgata e palesata in ogni luogo. boccaccio, viii-1-29
questo miracolo per tutta la città e contado di siena; in modo che le
del sopradetto monasterio, pel miracolo veduto e per la fama divulgata, spirate da
una massima nuova; che, divolgata e adottata nelle scuole, a poco a poco
poco produce una generale rivoluzione d'idee e prepara al secolo che succede un teatro
recentemente in tutta italia da qualche celebre e accetto scrittore toscano. carducci, iii-n-191:
, lo scandalo era troppo grave. e. cecchi, 9-337: circa l'aspetto
le più erronee. -riferito a immagini e aspetti di luoghi e persone.
-riferito a immagini e aspetti di luoghi e persone. e. cecchi,
aspetti di luoghi e persone. e. cecchi, 5-346: ho passato ore
. cecchi, 5-346: ho passato ore e ore nell'etnisca necropoli di cerveteri;
mattina al tramonto, percorrendola per lungo e per largo, familiarizzandomi con certi aspetti
armare altri legni ne'porti di villafranca e di marsilia: onde era divulgato nella
la sua apparecchiata oste per le porte, e convertiti in fuga i galli, con
l'uso di svolgere le storie artistiche e letterarie come storie di generi. -in
.: comune, frequente nello scrivere e nel parlare di tutti (un modo di
conosciuta ciascuna di queste cose, consideri e alla regione e alla generazione, secondo
di queste cose, consideri e alla regione e alla generazione, secondo la tua divulgata
. denina, vi-126: gli onori e le dignità divolgate e comunicate ad uomini
vi-126: gli onori e le dignità divolgate e comunicate ad uomini vili ed indegni divengono
257: quanto più una cosa è abbondante e divulgata ed esibita in cambio da maggior
in cambio da maggior numero di persone, e quanto più scarseggiano le occasioni di ottenere
(ant. divoratóre), agg. e sm. (femm. -trice
la fama, divolgatrice de le buone e de le cattive novelle, ci avrà
sarpi, i-44: quanto alli stampatori e divulgatori de'libri, replicò...
che dovessero eseguir la sentenzia del papa e dell'imperatore; che i libri si
imperatore; che i libri si abbruciassero e fossero puniti li divulgatori di essi.
esagitate si trovò comodo usare un singhiozzo e molti puntini. d'annunzio, iv-2-617
, 6-115: cesco divenne il primo e più accorto ed operoso divulgatore dell'idea
ed operoso divulgatore dell'idea crevascoldiana, e a metà d'autunno gli aderenti erano
là ponzio macchi, il più instancabile e forse il più sottile dei suoi divulgatori
2-24 (i-8qi): voi séte divota e serva d'essa madama la reina
serva d'essa madama la reina e continova e chiara divolgatrice de le
essa madama la reina e continova e chiara divolgatrice de le sue rare
posso indurmi ad affermarlo sopra la sola e molte volte fallace divulgazione della fama.
sua lettera intorno all'edizione de'novellieri e de'comici. ma io non vo'
vo'cooperare alla divulgazione di sozzure. e. cecchi, 5-452: mi ricordo
, anni addietro, durante la prima e più entusiastica divulgazione del progresso scientifico ed
o letteraria: esposizione facile, chiara e formulata in un linguaggio largamente comprensibile,
linguaggio largamente comprensibile, di nozioni scientifiche e tecniche, di dottrine, di ideologie
cerchia intellettuale che le ha elaborate (e può essere implicita, nel termine, una
alla mancanza di originalità di tali opere e, soprattutto, a certa superficialità e
e, soprattutto, a certa superficialità e approssimazione che a volte vi si riscontra
volte vi si riscontra). e. cecchi, 8-117: la letteratura di
: romanzi, libri gialli, periodici letterari e di varietà; collane filosofiche e psicologiche
letterari e di varietà; collane filosofiche e psicologiche, con abbondanza di divulgazioni freudiane
grossolanità delle disposizioni generiche senza la vita e il rilievo dei particolari. è una
di divulgazione scientifica, come in francia e negli altri paesi? = voce
colui era la crudele morte di cicilia e d'italia, e che quando elli
crudele morte di cicilia e d'italia, e che quando elli fosse sciolto di quelli
sul collo le carezze del vento, e le foglie dei gelsi timorose della prossima
ed è praticata nella cura del cardiospasmo e delle ragadi anali). panzini,
resister sarà buona / la lor muraglia e quelle palafitte / che oggi mai han più
da siena, 858: di verno infangasi e guastasi il vestimento da piei, ché
nel fango come fa una porca, e poi vi perde imo dì a dizaccararlo.
= comp. da di-con valore di separazione e zacchera (v.).
(v.). dizeccolare e deriv., v. dizzeccolare e deriv
dizeccolare e deriv., v. dizzeccolare e deriv. diziferare { dizzi ferare,
. (dizìfero). ant. e dial. decifrare. g.
. { diziffrato). ant. e dial. decifrato. chiari, ii-92
(dal gr. si-4 doppio ') e zigote (v.).
, non sono mai occorse quelle revisioni e importazioni di gusto e fondazioni di nuovi
occorse quelle revisioni e importazioni di gusto e fondazioni di nuovi canoni, che l'
di nuovi canoni, che l'indole accademica e dizionariesca della letteratura francese e l'indole
indole accademica e dizionariesca della letteratura francese e l'indole troppo fresca e malleabilissima della
della letteratura francese e l'indole troppo fresca e malleabilissima della tedesca hanno periodicamente prodotto.
una lingua, nella loro totalità sincronica e diacronica o limitatamente a particolari età della
bilingue: quello in cui i vocaboli e le locuzioni di una lingua sono definiti
, geografico, biografico, degli autori e delle opere: raccolta ordinata di nomi
raccolta ordinata di nomi propri di personaggi e luoghi e di titoli di opere,
di nomi propri di personaggi e luoghi e di titoli di opere, accompagnati dalle
aramee? certissimo, gli risposi io. e che se ne mostra? mi soggiunse
aveva composto la grammatica della lingua giapponese e copiosi dizionari. magalotti, 1-28:
. ogni mestiero ha la sua poliantea e il suo gran dizionario da sé. milizia
: era quel libro un dizionario, tedesco e italiano: a'lochi indicati lessi queste
parole: « ich liebe sie »; e trovai che significavano « io amo voi
, ma anche i4 dizionarii'storici, e quelli delle scienze e delle arti. tommaseo
dizionarii'storici, e quelli delle scienze e delle arti. tommaseo, 3-i-141:
5-174: stava consultando un pesante dizionario e ne aveva appoggiato il dorso al listello
ci nasce opportunità di vedere i congiunti e gli amici della famiglia, e di
congiunti e gli amici della famiglia, e di qua si accresce il nostro dizionario
dizionario nella mente di vocaboli più colti e più gentili. alfieri, v-2-853:
con taminati da tante bocche e penne servili, bisogna alla libertà,
poesia la sua storia: prima passionato e rozzo, a poco a poco si fa
a poco si fa gentile... e poi va sfumando nel manierato, nel
, nel galante, nel convenzionale, e la freschezza del primo linguaggio diviene un
i-704: le vostre dichiarazioni sul principio e le lunghe mie due lettere d'istruzioni,
). dizionarista, sm. e f. (plur. m. -i
, discorso (anche riferito a singole e concrete espressioni linguistiche, orali o scritte
quanto umana; cioè in quanto terminata e significante. monti, iv-262: io ho
dante lasciossi andare con gli ultimi medici e si disfrenò co'lorenesi, corrose l'incamato
si disfrenò co'lorenesi, corrose l'incamato e la forza natia della dizione. baldini
verso il fine delle parti della dizione e divide il nome in più spezie,
, quello cioè che concerne la scelta e disposizione delle parole. - per estens
dizione, la qual senza imitare senta e tegna del grande. abati, 168
imitarsi in qualche tratto di magnifica dizione e di giudizioso insilitamento; ma non deve
deve nella secca maniera del suo fraseggiare e nella erudizione astrusa costituirne esempio. muratori
poi, o vogliam dire ne'sentimenti e nella dizione, o sia nelle frasi e
e nella dizione, o sia nelle frasi e parole con cui descrivono i poeti le
eleganza di dizione, vigore d'idee condensate e calore di stile. leopardi, ii-32
condotta con candore, con dizione semplice e quasi scialba. -raro. sintassi
[scrittori] sono i più facili, e di dizione più somigliante di gran lunga
ad attori, conferenzieri, annunciatori radiofonici e televisivi): arte di leggere o recitare
, prima di cimentarsi alla ribalta. e. cecchi, 1-171: la sua dizione
la sua dizione era la più brillante e tuttavia la più modesta, retta da un
i suoni, pronuncia. c. e. gadda, 7-129: noi udiamo invece
invece il toscano serbare con amico animo e cogliere agevolmente le sdrucciole, tesoreggiarle nella
viii-3-100: « alleluia » è dizione ebraica e... s'interpreta in due
detto da li antiqui mondo minore, e certo la dizione d'esso nome è
, 298: avertiscasi dove sono concordi e dove si conservano le dizioni parimenti scritte
dizioni parimenti scritte, nella purità sua e sanità, e quella [scrittura] userà
scritte, nella purità sua e sanità, e quella [scrittura] userà. garzoni
poi trovate le sillabe... e dalle sillabe son derivate le dizioni,
dalle sillabe son derivate le dizioni, e dalle dizioni le orazioni. magalotti, 1-11
.. per l'uso di voci e frasi che, sebbene intese, non sono
né della prosa, le quali voci e frasi non sono per lo più altro che
non sono per lo più altro che dizioni e locuzioni antiche, andate, fuor che
si notassero le dizioni dell'uso fiorentino e nuove che [l'alfieri] introdusse nella
l'alfieri] introdusse nella prosa, e quelle che errò, e i neologismi e
prosa, e quelle che errò, e i neologismi e francesismi. -ant
e quelle che errò, e i neologismi e francesismi. -ant. motto,
uno pome, o in altra cosa, e siale data a mangiare, cioè 4
dictió -ónis 4 esposizione, discorso 'e 4 modo di dire '(da dictus
capusa con molti principi fu ucciso, e la gente de'massili tutta venne nella
gente de'massili tutta venne nella dizione e nello imperio di mezetulo. s. degli
fiorentina potesse senza licenza di casa partire e pigliar danari. pallavicino, ii-438: disperava
l'istesso filippo nel ducato di milano e nelle dizioni di borgogna. gioberti,
dal congresso di vienna uno stato laico per e con la sovranità popolare, era un
risdizione '(da dicère 4 dire 'e anche 4 ordinare, stabilire ').
: in mille duxento se- tanta e quatro / questo libro sì fo fato.
/ questo libro sì fo fato. / e de iunio sì era lo prumer di
. dizulare, tr. ant. e dial. slacciare. - anche rifl
) dalla lana. statuto dell'università e arte della lana di siena, 298:
lana. statuto dell'università e arte della lana di siena, 298:
aretino, 8-17: chi con somessa voce e chi con alta smiagolando, pareano quelli
re, mi. / tra 'l fisico e 'l cerusico / passo la notte
'l cerusico / passo la notte e 'l dì. rosa, 20: alla
gong, poi un ginepraio di rabeschi e svolazzi, su su fino alla grande «
giungeva oltre la statua del generale, e una risoluzione sul 4 do 'di centro
che ha il do naturale come tonica e i semitoni che cadono fra il terzo
i semitoni che cadono fra il terzo e il quarto grado e fra il settimo e
fra il terzo e il quarto grado e fra il settimo e l'ottavo (
e il quarto grado e fra il settimo e l'ottavo (e la sua corrispondente
fra il settimo e l'ottavo (e la sua corrispondente minore è la scala
ma i semitoni cadono fra il secondo e il terzo grado, e fra il
fra il secondo e il terzo grado, e fra il settimo e l'ottavo nel
terzo grado, e fra il settimo e l'ottavo nel movimento ascendente e fra
settimo e l'ottavo nel movimento ascendente e fra il sesto e il quinto nel movimento
nel movimento ascendente e fra il sesto e il quinto nel movimento discendente (e
e il quinto nel movimento discendente (e la sua corrispondente maggiore è la scala
l'incanto degli accordi di do maggiore e di do minore era più spiegabile dell'incanto
469: in un'atmosfera tra di conservatorio e di retroscena, riudii i gargarismi pastosi
la citazione dell'aretino testimonia un'origine e una diffusione più antiche. la voce italiana
. sorta di stoffa molto fine e pregiata. folgore da san gimignano
/... / vestiti di doagio e di rascese: / e 'n questo modo
vestiti di doagio e di rascese: / e 'n questo modo stare a le difese
le difese, / mova scirocco, garbino e rovaio. a. pucci,
lattare el maschio nel palagio; / e donna berta fece la fantina / celatamente
/ celatamente istar sanza disagio. / e poi crescendo, a foggia masculina,
] di duagio infino in treagio, e hacci di quegli nel popolo nostro che il
firenzuola, 952: vadine assetta, e vadine alla trista, / in cioppa,
tu / che non ci sieno, e più di sei, di questi, /
di questi, / che vestono di bruco e di doagio, / che di notte
di doagio, / che di notte e di dì anco a quattr'occhi /
apprestata. -anche: panno grossolano e ordinario. alunno, 50: doagio
esce il canto / adone, e vede un pescator su 'l lito. /
sem plice duaggio ha gonna e manto, / ed ha di polpo un
(lat. mediev. doasium e doachium), nelle fiandre francesi,
« ma se doagio, lilla, guanto e bruggia / potesser, tosto ne
, 236: « lo peso e la misura di bruggia e di guanto e
peso e la misura di bruggia e di guanto e di lilla e
e la misura di bruggia e di guanto e di lilla e d'ispro e
di bruggia e di guanto e di lilla e d'ispro e di doagio sono
e di lilla e d'ispro e di doagio sono tutt'uno ». idem
sono fatti a modo di doagio e sono d'ogni colore ». l'espres
poi nel regno di spagna (e anche nei suoi domini e in altri
spagna (e anche nei suoi domini e in altri stati italiani fino al
zecca di tunizi batte moneta d'oro e d'ariento, e rende la moneta fatta
moneta d'oro e d'ariento, e rende la moneta fatta in 15
moneta fatta in 15 dì, e fa doble d'oro a lega di carati
doble d'oro a lega di carati 23 e mezzo d'oro fine per oncia.
diece a diece, / filze di perle e gemme d'ogni sorte. pallavicino,
è la sesta parte di un soldo e vale come a noi un quattrino. gemelli
d'argento la lira. di savoia e la genovina, possono nel cambio le
. 8 dan. 4 per cento; e fra le monete d'oro cambiando la
; più due mila dollari di multa e quattrocento dobble di risarcimento per l'armatore.
, che si comprometteva come un pazzo e un milionario e dava in frenesie senza
comprometteva come un pazzo e un milionario e dava in frenesie senza avere un soldo
uscì con mille doble dopo averne perse e rivinte più di venti o trentamila.
, vi prego, / quattro doblette e poi / vi chiamerò come volete voi.
qualche cosa di più nobile del zolfo e della cera, farei forse la cascata
pensate, che dobbra cierto l'onta e 'l fallo credo. orlandi, xxxv-1-352:
giacomo da lentini, 56: angelica figura e comprobata, / dobiata -di riccura e
e comprobata, / dobiata -di riccura e di grandeze, / di senno e d'
riccura e di grandeze, / di senno e d'ador- neze sete ornata, /
d'ador- neze sete ornata, / e nata -d'afinata gentileze. trattato d'
veggio allegra ritornata / la dolze ciera e 'l viso dilicato, / sovr'onne gioi'
sf.). panno di lino e bambagia (e anche di seta),
. panno di lino e bambagia (e anche di seta), a coste
: coperta di dobletto di seda turchina e verde. lippi, 2-54: un vestituccio
tela di francia, fatta di lino e bambagia, che è il cotone filato.
nel tesserlo è fatto di doppia orditura e riempitura. leggi di toscana, 6-420
le cataluffe alla siciliana, ermi- sini e dobretti alla napoletana, tabi con opere,
dobletto bianco stampato a mele, carciofi e non so nemmeno io con quanti altri frutti
non so nemmeno io con quanti altri frutti e legumi. d'annunzio, iii-1-615:
xiv-60: ahi, bella gioia, noia e dolor meo, / che punto fortunal
scudi d'oro, / tutti in dobloni e in bei zecchin gigliati. i.
, 4-1-4: presi freddamente il doblone, e più freddamente feci l'imbasciata. berchet
i-661: bisogna far sì che la giustizia e la moralità trovi un posto sul libro
un posto sul libro mastro del dare e dell'avere, e farle comparire.
libro mastro del dare e dell'avere, e farle comparire... addobbate sfarzosamente
comparire... addobbate sfarzosamente, e col cornucopia versante dobloni nelle casse dell'
ma ancora zeppe d'oro zecchino, e di dubloni dell'epoca di vasco de gama
portare con sé una cassetta di gioielli e di dobloni d'oro. = spagn
canale più o meno inclinato per raccogliere e convogliare rapidamente le acque (di scolo
canale. malispini, 1-41: ordinarono e consigliarono che... un altro
diroccia: / fanno acheronte, stige e flegetonta; / poi sen van giù per
d'una parte ad un'altra; e però è detta * doccia 'da
fece fare il condotto dell'acqua in docce e in arcora, facendola venire da lungi
[quelle fonti] dentro a docce e cannoni, discendono giù dalla surgente onde nascono
dell'acqua, consiste in un ristretto e breve tronco di canale con fondo orizzontale
, egualmente alte in tutta la lunghezza e parallele fra loro; noi da ora
allegramente, ma quando c'è magra e ha poca forza, e l'ulà gira
c'è magra e ha poca forza, e l'ulà gira pigra e fiacca,
forza, e l'ulà gira pigra e fiacca, allora mi saprete dire il vantaggio
, per chiamar più acqua nella doccia e sulle pale dell'ulà. -canaletto aperto
tetti... che entra nelle doccie e poi nei doccioni che calano per i
tetti, per ricever l'acqua piovana e tramandarla per una sola caduta. d'annunzio
d'erba, qualche fogliuzza macera, e uno scheletrino d'uccello. soffici,
vengano alcune a dirittura sopra ogni colonna, e le altre in eguali distanze fra loro
una delle teste che sie fonduto, e va tirando la rasiera pianamente in modo
, che ve n'ha un grande ramo e molto cavato a modo d'una doccia
: ugo allora si gittò addosso al giogante e ferillo nel ventre di molte ferite;
ferillo nel ventre di molte ferite; e gittava tanto sangue che ognuna di per
depressione sulla superficie di alcune ossa (e sono spesso trasformate in canali e percorse
(e sono spesso trasformate in canali e percorse da nervi e vasi: doccia
trasformate in canali e percorse da nervi e vasi: doccia bicipitale dell'omero,
uniscono al fondo con un profilo semicircolare e in alto a versanti meno ripidi.
campana, ché monta lo fumo su e risolvesi in acqua, la quale scende
ant. strumento di falegnameria per allargare e far lisci internamente i fori praticati nel
che dal principio sono alquanto larghi, e vanno tuttavia ristrignendo, torti a guisa di
succhielli, et insieme far divenire puliti e lisci gli stessi buchi, o fori.
: ondulata (come nei kris malesi e indonesiani). 7. dimin.
è di quelle che sono alquanto cave e scanalate... queste guide da
. * ditcea * condotto '(e si postula dux ducis nel senso di *
a scopo terapeutico. -anche: l'impianto e l'apparecchiatura idraulica con cui si pratica
all'ora che si hanno adoperare, e sono l'infusioni, i decotti,.
giovevole in più modi a'corpi umani e s'usa molto ne'bagniuoìi e docce
umani e s'usa molto ne'bagniuoìi e docce artificiose da'medici. mattioli, 2-1370
12-ii-174: sono poi venuto a'bagni, e dopo molti accidenti che m'hanno impedito
la fuga dei bagnetti delle due ale e la muraglia occidentale già detta, è
pure vi sono distinte per gli uomini e per le donne. giordani, i-17
giordani, i-17: le acque calde e fredde per docce nascoste nelle muraglie vengono
si chiamasse un medico per farmi visitare e prescrivere quanti bicchieri al giorno avrei dovuto
colonia, dopo aver preso il bagno e la doccia, non può mettersi davanti a
tutte le stagioni: misi la doccia e il riscaldamento. cassola, 4-150: -la
guarda, c'è anche la doccia. e la baracca, non vedi come è
è più bella? -per simil. e al figur. cattaneo, iii-2-130:
docce di luce a battere sul lastrico e rimbalzare nelle vetrine piene di gioielli.
piani, intenzioni, mostrandone l'inconsistenza e l'irrealtà. verga, 1-330:
verga, 1-330: sedetti accanto a lei e mi tolsi la maschera. -voi!
1-211: una sera la trovò sola, e quando egli già turbato profondamente dalla combinazione
, detto di chi non intende ragione e si esalta oltre misura. savinio, 1-168
un sentimento per te, sicuramente. e tu l'hai trattato come un'infatuazione
incontrollata. -doccia scozzese: alternamente fredda e calda, con cambio graduale di temperatura
crediam ber tippocrene a doccia; / e s'io gli dico che tè posatura,
, / cotin no 'l crede, e più e più s'incoccia.
cotin no 'l crede, e più e più s'incoccia. -dare la
pazzi lor detti la doccia, / e non se ne perdé neanco una goccia.
. artigiano che fabbrica grondaie di latta e le mette in opera. carena
in prima, piagniere con docciante lacrime e sospiri si conviene all'animo mio. a
sono costretto per la considerazione della spiantata e scielleratissima cosa per la quale siam qui
scielleratissima cosa per la quale siam qui, e sopra la quale da monsignore lo re
, 128: vedi sopra te aperte e sparte le fonti di grazia delle piaghe del
suo focolare esser docciato sangue tre di e due notti. menzini, 5-114: ma
, / o qualche altra dottrina antica e rancia / e dice che al dolore
qualche altra dottrina antica e rancia / e dice che al dolore il freno impone
dolore il freno impone / la volontade, e ferma, allorché doccia / per lo
parti, finché in ispazio di tre ore e non più incominciarono a disciogliersegli i nervi
una sorte fino a dieci giorni, e docciatomi con un'altra fino a xxx.
prese il volo allo in su, e si uscì dalla sepoltura; e visibilmente poggiando
su, e si uscì dalla sepoltura; e visibilmente poggiando in verso il cielo,
tanto alto che egli scoperse careggi, e docciando poi si difilò a quella volta,
aggrappato al marmo sporgente del davanzale, e poi, sgambettando per mettersi in bilico,
borghese, che io me ne sento docciato e infradiciato al punto da rabbrividirne.
12-ii-173: mi truovo qui senza libri, e con un capo bagnato da sessanta docciature
fregagioni colla mano nuda ed asciutta, e le frequenti docciature o perfusioni. bicchierai
un mestio di ghiaccio, di frane e di pantani che metteva alla disperazione;
di terra cotta, dette anche doccini e doccioni. = da doccial.
che è per quella strada, vecchio e sbocconcellato, scroscia l'acqua dentro un
cadde un doccio su la tempia, e perdé ben dieci libre di sangue,
perdé ben dieci libre di sangue, e per morto fu. biringuccio, 1-91:
, 1-91: farete infra la forma e l'escita del bronzo del fornello un canale
più comunemente parlando dei canali degli acquai e delle latrine. = da doccia1
elemento di condotto o di tubo corto e grosso, foggiato in modo da potersi
modo da potersi innestare in un altro e formare giunto a perfetta tenuta (per
abbiate uno doccione di canna per ciascuno e ciascuno per quello soffi ne'carboni e nel
ciascuno e ciascuno per quello soffi ne'carboni e nel fuoco. palladio volgar.,
entrerranno l'uno ne l'altro, e si commetteranno con calcina viva e con
, e si commetteranno con calcina viva e con olio, e si rincalceranno atomo e
con calcina viva e con olio, e si rincalceranno atomo e sotto con gagliardissima
e con olio, e si rincalceranno atomo e sotto con gagliardissima muraglia. d.
le giunture de'doccioni, si dissipa e disperde? leggi di toscana, 6-313
6-313: debbino essere secondo li modani e misure ordinate... li doccioni,
il lenno... corre limpido e pieno fra le steccate e i pignoncelli
. corre limpido e pieno fra le steccate e i pignoncelli a ingoiar ne'canali che
ivi alzato dalle cateratte a ventola, e precipitato pei doccioni, dà nelle cassette della
[il canale degli alimenti] largo e diritto a foggia di un doccione.
di piombo che soffiano un tanfo di cavoli e di rigovernatura. loria, 1-155:
/ l'hanno morto [il destriero] e sparato in un momento; i tutto
gronde sporgendo dalla parte del muro, e attraverso cui vengono scaricate liberamente il più
acque piovane raccolte nella gronda stessa (e nelle opere di maggiore importanza architettonica diede
di grande bellezza: teste di lupo e di leone, draghi, mostri, ecc
antichi palazzi buttano dalle loro fauci di draghi e di mostri l'acqua a secchi
montagna (ed è percorso da valanghe e dallo scarico di massi); colatoio.
si sfascia, le rocce si spappolano e chi si trova per la strada vede
i doccioni: gli eccessi provocano danni e rovine. proverbi toscani, 289
946-955) - docènte, agg. e sm. e f. che insegna,
docènte, agg. e sm. e f. che insegna, che ammaestra
illustre, adatta, frequente, i docenti e discenti di altre arti minori. b
che afferri il discente pel collo, e nolente e repugnante lo trascini dove egli
afferri il discente pel collo, e nolente e repugnante lo trascini dove egli non vuole
repugnante lo trascini dove egli non vuole e il docente vuole, e lo lasci
egli non vuole e il docente vuole, e lo lasci a bocca aperta innanzi al
aperta innanzi al vero, a lui estraneo e al quale deve per forza piegarsi.
all'istituto tecnico di viterbo, confrontando e compitando con lui nelle rupi i caratteri
vaglia, libero docente all'università, ottimo e ricercatissimo. -chiesa docente:
così subito, penso: sarà compiuto e stampato tutto forse tra due anni, per
policlinici, che parlavano un linguaggio difficile e possono vantare una libera docenza all'università
. docére, tr. letter. e disus. insegnare, ammaestrare, addottrinare
novizi / doce schivar li vizi / e la seconda in le virtù entrare. bibbia
l'avea de la sua stirpe instrutta e dotta; /... / ciascun
che fa, che dice, / e getta ciascun dì sorte per lei. belo
puli ignorare le cose del preceptore che disce e doce le buone educazioni.
in apparenza, non in realtà, e che il corpo di gesù cristo era
il corpo di gesù cristo era fantastico e ideale, che veramente non avea patito
, dovrebbero negare la terrestrità del redentore e rinnovellare la vecchia eresia dei doceti.
ingl. docetae (nel 1818) e i deriv. docetic, docetism, docetist
, fondata sulla negazione della realtà umana e della materialità del corpo del cristo,
sarebbero state la vita, la morte e la resurrezione del cristo.
, l'arte informi la natura, e lo 'ntelletto non faccia l'animo superbo
disposto a imparare; che ha capacità e prontezza di apprendere. buti,
, secondo li comandamenti de la retorica e la invocazione delle muse. cicerone volgar.
fu molto ubidiente a chi gli mostrava e molto docile e timoroso di vergogna; e
a chi gli mostrava e molto docile e timoroso di vergogna; e questo gli
e molto docile e timoroso di vergogna; e questo gli giovava più che le minacce
animi ben disposti, ma gli addormentati e rozzi. fansi di qui insieme docili,
fansi di qui insieme docili, ricordevoli e ingegnosi: docili, perché esercitandosi in
: docili, perché esercitandosi in molti e varii modi al fare conti vengono a svegliarsi
varii modi al fare conti vengono a svegliarsi e a farsi capaci di potere per varie
docile ingegno, certa piacevolezza nel dire e prudenza lodata. serra, iii-90:
: non ha un ingegno abbastanza docile e fluido da far gran figura agli esami
che si lascia facilmente guidare dalla volontà e dall'autorità altrui; obbediente, remissivo
in te venuta, ti dimostra docile e attento dovere essere a'futuri ammaestramenti. machiavelli
li uomini mancono di essere docili, e non vogliono ubbidire. p. della valle
docili, più disciplinati dalle leggi umane e divine, e men fieri di natura
più disciplinati dalle leggi umane e divine, e men fieri di natura. goldoni,
: felice voi, che siete docile e virtuosa. milizia, iii-125: dovrebbero gl'
dovrebbero gl'incisori farsi docili ai pittori e ai disegnatori. alfieri, 1-15: oh
] sgomentasse gli amputandi per averli docili e immobili sotto al ferro operatore. verga
; gli odierni consimili regimi li imitano e trovano anch'essi penne docili al
aveva i capricci del ragazzo malato, e le sue voglie pretendeva soddisfarle con prepotenza
, la giulia posò con pazienza, e di fronte agli argomenti indiscutibili della potenza
della potenza, dimenticò i ben giustificati e naturali timori. -per estens.
naturali timori. -per estens. e al figur. foscolo, gr.
più ratti / dalle linfe di fiesole e da * cedri / a rallegrare le giunchiglie
, per voi l'arpa inghirlanda, / e a voi quest'inno mio guida più
: la difficoltà del comprendere prima, e quindi dello scompartire, e da ultimo
comprendere prima, e quindi dello scompartire, e da ultimo del riabbracciare potentemente ogni cosa
meno docile a quelli che chiamami antecedenti e alle tradizioni forensi. bocchelli, 10-45
era stato dedicato a un'italia ideale e della storia illustre ed antica, alla reale
storia illustre ed antica, alla reale e vivente contemporanea concedendo d'essere, di quella
d'essere, di quella, museo e conservatorio ed ombra, in politica, in
di manica larga, le lasciava scrivere e leggere e disegnare. -duttile.
manica larga, le lasciava scrivere e leggere e disegnare. -duttile. l
l. ghiberti, ii-17: grandissimo disegnatore e molto docile. -di animali:
sorte è il più docile, obbediente e timoroso animale che sia. cari etti,
allo stretto, con battiture, grida e fame si domano e sono fatti docili.
battiture, grida e fame si domano e sono fatti docili. mamiani, 1-125:
desiose oltre volavano / sul lastrico polito e spazioso / dell'appia via le docili
la sua cavalla fece uno sbalzo, e s'inarcò tutta fremente sotto la mano
dell'ora in cui sarebbe stato bene partire e degli asinelli, che li avrebbe voluti
/ mostrar nel volto ingenuo riso, e tanto / docil fidanza ne le innocue luci
il soggiorno in quelle campagne feconde, e il docile contegno dei popoli vinti.
aspetto docile, ma i suoi occhi focosi e inquieti smentivano subito questa prima impressione.
argenteo pomo / la poderosa mano, e il grande acciaro / nel fodero respinse,
. 3. che risponde prontamente e pienamente alla volontà, all'intenzione dell'
alla volontà, all'intenzione dell'uomo (e la traduce in gesto, in azione
bettinelli, i-261: prendo la penna, e la sento assai docile ad eseguir quel
, d'un naturale arrendevole, pastosissimo e da farne qualsissia buona cosa con una penna
come una docile materia abbandonata alle combinazioni e a'trastulli della sua immaginazione. carducci
iii-15-7: in quella gioventù d'arte e d'artisti la materia tecnica porgevasi docile e
e d'artisti la materia tecnica porgevasi docile e duttile a esser plasmata d'ideale nell'
ideale nell'opera ardente d'ingegni ardenti e credenti in sé e nelle cose d'intorno
d'ingegni ardenti e credenti in sé e nelle cose d'intorno. bocchelli,
triplicata la capacità molitoria dell'azienda, e... s'era procacciato il servizio
. s'era procacciato il servizio docile e immancabile della forza elettrica. comisso,
7-160: la bicicletta invece era più sottomessa e più docile, quasi connaturabile col suo
. pavese, 6-97: comparve lenta e silenziosa una grande automobile scoperta,
automobile scoperta, di un pallido verde, e si fermò, senza un sussulto,
uomo; ben regolato, perfettamente ordinato e composto; mite; gradevole, pieno
ungaretti, ii-48: nel suo docile manto e nell'aureola, / dal seno,
dal seno, fuggitiva, / deridendo, e pare inviti, / un fiore di
fiore di pallida brace / si toglie e getta, la nubile notte. fracchia,
forti brividi di freddo. c. e. gadda, 2-71: delizioso, fra
, 2-71: delizioso, fra convalli e silenzi, nel saliscendi continuo e nei risvolti
convalli e silenzi, nel saliscendi continuo e nei risvolti della docilissima strada, è
un cielo puro sopra una terra docile e grata. -morbido, cedevole, pieghevole
troppo docil tronco stette / fra certa morte e vacillante aita. parini, giorno,
ingegno. betteioni, vi-436: questa diffusa e rorida / mia chioma in trecce sciolta
6-189: come in una cera docilissima e inalterabile egli portava stampate in mente le
vento fra i capelli / caro dilunga, e delusa è la fronte: / inclina
, 2-119: i rami più alti e leggeri, docili all'impulso dell'aria,
ovver ingegno buono, / se d'uso e di scienza ben s'accende. ser
questa nazione è acuta, sagace, e ben disposta dalla natura; avanza di
, che apprende tutto con facilità, e disceme a prima vista il vero,
sempre vicina, ci amava come padri, e riceveva con docilità i salutari insegnamenti,
il vario canto che odono negli altri, e fino nel- l'imparare il parlare umano
l'officio d'insegnar è dato: / e guardate suo stato, / ché negli
de la materia che de'trattare; e così acquista docilità, benivolenzia ed attenzione
nazioni, senza legge, senza fede e senza virtù, da voi ridotte a la
a la equità, a la religione e a la docilitade, usano là in quel
docilità e la illuminata fermezza essere la prima base
proteste di docilità a'suoi consigli, e di eterna gratitudine alla sua indulgente benevolenza
che aveva fin qui ascoltato con pazienza e docilità, alzò il capo e sbarrò
con pazienza e docilità, alzò il capo e sbarrò gli occhi, come se cominciasse
, impartecipe che traspariva dal tono della voce e persino dai cigolìi delle molle del letto
persino dai cigolìi delle molle del letto e dai fruscii delle coltri compresse.
. di docilità superano i più assetiti e spiritosi che si ritruovino. 4
grossolano avventato maneggio di quelli artefici, e la docilità, con cui ella riceveva
con cui ella riceveva piegature ancorché aspre e crude, così in fuori, come
. -figur. c. e. gadda, 2-13: il sommesso discorrere
pensiero: docilità che fluisce tra gli ori e i gialli, e per entro le
tra gli ori e i gialli, e per entro le ombrie maliose dei più alti
scolari [del vallisneri] d'aperto e lucido ingegno docilitavansi, abbracciavano la verità
ingegno docilitavansi, abbracciavano la verità, e i più ostinati avversari combattevano.
giuste; ergo non sono giuste »; e degli uomini di testa debole ripetano docilmente
quelle due cause, presunzione degli uni, e deferenza degli altri. cattaneo, iii-4-74
. imbriani, 1-29: amano il marito e sottostanno al drudo, che par loro
, ad alcune mode, poco igieniche e punto eleganti. panzini, iii-142: io
. panzini, iii-142: io parlavo, e lei mi seguiva docilmente, come trascinata
cose: in modo da rispondere pienamente e prontamente alle intenzioni e alla volontà dell'
da rispondere pienamente e prontamente alle intenzioni e alla volontà dell'uomo. pascoli
fila che, frenate, docilmente rallentano e vengono ad arenarsi l'una dietro l'altra
in rilievo che costellano il piatto girevole e il più delle volte si frappongono al
, come si curva docilmente, e le strade che si confondono nella
che si confondono nella sera, e un edilìzio solitario in una piazza semioscura,
verificare se possedesse i requisiti richiesti (e anche i giovani al momento dell'ingresso
materiali di costruzione, alle materie prime e ai prodotti di varie industrie.
piccolo un minerale per determinare la natura e le proporzioni de'suoi componenti a fine
è giammai lo studio della chimica, e principalmente di quella parte di essa che
superiori nell'esattezza a quelle di francia, e nella vaghezza delle forme anche a quelle
è l'arte di determinare la natura e le proporzioni degli elementi che costituiscono una
. dal gr. soxitxéco 'approvare 'e xóyo <; * discorso '.
si presenta in due forme principali: e — u u-u- (ma contava anche
obliquo '; cfr. ingl. dochmius e dochmiac (nel 1775).
b. croce, ii-2-201: queste e altrettali ipotesi si potevano proporre come si
proposte di poi con pari diritto, e sostenere come sono state sostenute con argomentazioni
sono state sostenute con argomentazioni parimente valide e parimente difettose perché non documentabili. gramsci
capitati in serraglio, certo è mirabile e documentale, e non da attribuirsi a barbari
, certo è mirabile e documentale, e non da attribuirsi a barbari, ma
, ma a soggetti di singoiar virtù e disciplina. tommaseo [s. v
v.]: dicono * testimonianza personale e documentale '; ma, meglio:
ma, meglio: 'prova di testimoni e di documenti '. documentare, tr
far conoscere minutamente tutte le loro cabale e documentarle per quanto si può. panzini
giorni. piovene, 5-380: superstizioni e pratiche religiose di sapore arcaico si vanno
si vanno, come è naturale, esaurendo e svuotando;... sarebbe il
ciò che può servirgli nelle sue ricerche e nei suoi studi; fornire un'opportuna documentazione
bell'incantarsi con le proprie mani, e documentarsi, e magari vergar il foglio
con le proprie mani, e documentarsi, e magari vergar il foglio sulla falsariga di
dello storico richiede il formarsi di condizioni e attitudini che nell'erudito, in quanto erudito
... tutto accade documentariamente, e il décor e i gesti corrispondono alle descrizioni
tutto accade documentariamente, e il décor e i gesti corrispondono alle descrizioni. =
'valore estetico '). e. cecchi, 8-76: quando m'accadde
non a trarne eccitazioni della fan- tasià e del sentimento. baldini, 3-297: avete
fiorifera, al crescere, allo svilupparsi e allo spampanarsi del fiore? gramsci,
un alto valore documentario per lo storico e per l'uomo politico. -che si
bartolini, 17-19: l'editore mi chiamò e mi pregò di togliere, dal libro
scritte dai letterati o a me, e contro di me. -che si
assai più documentari rispetto alla propria vita e alla società del loro tempo che non
di documenti dedicati a un argomento determinato e raccolti a scopo di studio, di
luoghi, attività scientifiche o professionali (e può avere carattere di attualità, scientifico