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vol. IV Pag.78 - Da DECIFRATO a DECIMA (52 risultati)

decima che già esigeva il re, e proporzionare così la nuova imposizione alla quantità

territoriale pagavasi con derrate in natura; e poiché si prelevava di solito il decimo del

1 decima '; la più ingiusta e la più disastrosa delle contribuzioni. calvino,

: genovesi, per esigere le decime e garantire la neutralità del territorio, e austrosarde

decime e garantire la neutralità del territorio, e austrosarde, perché s'era sparsa già

senso osceno. sacchetti, 206-89: e per non grande spazio ricolse la decima

: tributo che si pagava a firenze e a venezia sulle pigioni delle case.

ducati di decima, pagasse una decima e un quarto;... e così

decima e un quarto;... e così successivamente per ogni cinque ducati che

io l'ho cerca tutta, / e domandato nobili, e ignobili / quanti

cerca tutta, / e domandato nobili, e ignobili / quanti vecchi vi sono,

ignobili / quanti vecchi vi sono, e tutti dicono, / che quivi non fu

) ma pur cotal casata, / e i libri della decima, il medesimo.

eleggere quattro cittadini abili agli uffizi, e di età almeno di anni 35, e

e di età almeno di anni 35, e per tutta la città chiamarsi uffiziali della

come corrispettivo dell'amministrazione dei sacramenti e delle funzioni di culto o come onere

spagna tutti i danari ricolti di decime e di sovvenzioni. cassiano volgar.,

, ii-96: dall'avarizia de'preti e de'frati, che non bastando loro quella

e'fanno, ce le tengono ascose e ce le vendono a poco a poco,

. desideravano moderata l'autorità ecclesiastica, e che non fossero così aggravati li miseri

esazioni sotto pretesto di decime, limosine e indulgenzie. giannone, 1-ii-316: furono

da che nessuno più pagava la decima, e i battesimi e gli sponsali si facevano

più pagava la decima, e i battesimi e gli sponsali si facevano sbrici sbrici,

si pagassero alla parrocchia le decime, e le otteneva dai paesani superstiziosi. bocchelli

paesani superstiziosi. bocchelli, 13-366: vescovo e clero si contendevan le prebende e le

vescovo e clero si contendevan le prebende e le decime. 3. tassa

decime male rispondevano alla chiesa, e stavano in molta disubbidienza. simone della

la decima alla chiesa per lo detto passaggio e vietò l'usura. piovano arlotto,

si possano dire, decime di contanti, e per risquoterle mandò in toscana un esattore

l'ordine ecclesiastico, per belle assemblee e giusti discorsi ch'abbiano potuto farsi,

farsi, è oggidì oppresso da decime e da sovvenzioni estraordi- narie. giannone,

decime, che erano imposte a'cleri, e tanti altri emolumenti tiravano alla camera apostolica

ordinò che fosse loro provveduto delle decime e delle primizie e delle offerte. zanobi da

loro provveduto delle decime e delle primizie e delle offerte. zanobi da strato [s

io digiuno due volte la settimana, e dò le decime di tutto quello,

5-6-359: guai a voi, scribi e farisei ippocriti, i quali decimate la

menta, cioè date la decima della menta e del cimino e dello aneto, e

la decima della menta e del cimino e dello aneto, e lasciate adietro quelle cose

e del cimino e dello aneto, e lasciate adietro quelle cose che son di

gli diede la decima d'ogni cosa. e 'l re di sodoma disse ad abram

disse ad abram: dammi le persone, e prendi per te la roba. frisi

di levi la possessione dei beni stabili e per il loro mantenimento erano assegnate le

lì. io digiuno due volte la settimana e pago tutte le decime e osservo tutti

la settimana e pago tutte le decime e osservo tutti gli articoli della legge.

]: sono sì distinti per decime e per centinaia, sicché a nove è posto

, di età dalli 17 fino a 25 e 30 anni il più, e sono

25 e 30 anni il più, e sono la maggior parte cristiani rinnegati, di

che gli raccolgono ogni tre anni alla morea e da tutte le province d'albania,

, pari alla somma di un'ottava e di una terza. garzoni, 1-442

, la vigesima, la vigesima seconda e l'altre in infinito. g. b

, 1-1-39: stando fermo il tenore e il soprano vicendevolmente nella terza e nella

tenore e il soprano vicendevolmente nella terza e nella decima del tuono, il basso.

vol. IV Pag.79 - Da DECIMABILE a DECIMAZIONE (66 risultati)

benché magre e slanciate... arrivavano a prendere gli

signori ufiziali a veder detta accusa, e di tirare a decima, non li avendo

. decimo: voce deh'ammini- strazione e della chiesa, ampiamente documentata nel lat

volendo ad ogni cosa manchi ogni vizio e tutto essere troppo pulito, prima in loro

in loro mani diventa l'opera vecchia e sucida che finita. = forse deriv

la quantità di grano, di biada e di altri prodotti corrispondente alla decima parte

il dieci; che procede per decupli e per decimi. -cifre decimali: quelle che

quelle che stanno dopo il numero intero e che indicano i decimi, i centesimi

di misura formato di alcune unità fondamentali e di unità secondarie che sono multipli e

e di unità secondarie che sono multipli e sotto- multipli, secondo potenze del numero

ii-195: il sistema decimale fu conservato e si diffonde in molti stati. cattaneo,

diffondersi fra le nostre plebi, per ignoranza e misoneismo, la cognizione e l'uso

per ignoranza e misoneismo, la cognizione e l'uso di quello splendido trovato della

la stessa cosa pensata in altro modo e passava con piena facilità dalle frazioni alle

invece di prendere il quarto del meridiano e dividerlo decimalmente, avrebbero potuto prendere ima

or. meno, secondo la diligenza e discrezione delli capiggi destinati a questo ufficio

35: appio punisce i capi, e decima l'essercito, uccidendo uno per

facciasi adunque la pruova di pochi, e degli altri, quando son fatti,

coll'inoculazione, invenzione benefica della vanità e galanteria, è divenuto una leggiera malattia

leggiera malattia, che previene la naturale e violenta. botta, 4-374: la

botta, 4-374: la morte intanto e questi e quelli decimava. cattaneo,

4-374: la morte intanto e questi e quelli decimava. cattaneo, ii-2-47:

annata. giusti, 2-195: decimò frati e prelati; / licenziò birri, legati

/ licenziò birri, legati, / gabellieri e svizzeri. orioni, ii-300: i

da tempo decimava i bambini dell'istituto e lei dovette tornarsene a casa. piovene

dalle distruzioni, i mercati depauperati, e la sperequazione con l'italia settentrionale grandemente

le scene di un film). e. cecchi, 8-121: in italia,

, ii-280: se non fosser le epidemie e la loro stessa ferocia, che li

spinge a decimarsi fra loro per fame e ira e lussuria sterminatrici, sarebbero i padroni

decimarsi fra loro per fame e ira e lussuria sterminatrici, sarebbero i padroni della

. m. adriani, i-309: e non arrestando il popolo lo sdegno,

accorsero quei della guardia al caso, e beffeggiando o la semplicità o la povertà

così magro. evidentemente diacono, cantore e sagrestano le avevano decimate. deledda,

carro, vigna, 'seminerio '. e non ha parenti che possano decimare la

ne'predetti libri della decima della città e del contado, respettivamente per quella parte

non vi fussino decimati sotto il proprio vivo e vero nome di chi effettualmente ne piglia

, 321: guai a voi, scribi e farisei, ipocriti, che decimate la

, ipocriti, che decimate la menta e l'aneto e 'l cornino e la

, che decimate la menta e l'aneto e 'l cornino e la ruta e ogni

la menta e l'aneto e 'l cornino e la ruta e ogni erba, e

aneto e 'l cornino e la ruta e ogni erba, e avete abandonate le cose

e la ruta e ogni erba, e avete abandonate le cose gravi della legge

che si dea decima de la menta e de la ruta e d'ogne erba,

de la menta e de la ruta e d'ogne erba, e trapassate il

de la ruta e d'ogne erba, e trapassate il giudicio e la caritade.

ogne erba, e trapassate il giudicio e la caritade. baldelli, 5-6-359: nel

vangielo dice: guai a voi scribi e farisei ippocriti, i quali decimate la

menta, cioè date la decima della menta e del cimino e dello aneto, e

la decima della menta e del cimino e dello aneto, e lasciate adietro quelle cose

e del cimino e dello aneto, e lasciate adietro quelle cose che son di

non hanno rispetto a la tua arte e che procedono solo da quel buono senno che

che non si convegnano alcuna volta decimare e dare a dio, cioè a quelli miseri

s'hanno a dira dare e zapparle sì, che impedisca il far le

anzi avvezzi a ricevere sotto vari colori e già sono offesi dalle abolite o decimate

compagnie, tanto crudelmente decimate al passo e ripasso del chiese. de sanctis, ii-xv-496

una immensa maggioranza di uomini di sinistra e di uomini nuovi quasi tutti avversari. nievo

, iii-1-1114: nell'altipiano fra l'auata e il daua gli uomini divorarono l'ultima

daua gli uomini divorarono l'ultima razione, e la febbre la dissenteria la fame,

]. decimatóre1, agg. e sm. (femm. -trice).

ciarlatano gli uomini mi avrebbero subito odiato e presto dimenticato. idem, 27-1201:

. bocchelli, 3-57: voleva convertire, e non uccise tanti selvaggi quanti i decimatori

. 2. per simil. e scherz. chi sottrae di nascosto ciò

decimare *. decimatóre2, agg. e sm. (femm. -trice).

sogliono essere diversi li decimatori delle primizie e degli altri frutti. idem, 1-143-

a quell'argine alzato di terra, e cacciatine per paura i difensori, fecer

il danno era di pochi, la paura e 'l pericolo faceva gelare il sangue a

vol. IV Pag.843 - Da DITETRILE a DITO (90 risultati)

comp. dal gr. si-'doppio 'e ter pene (v.

. dal gr. 8t- * doppio 'e te ttile (v.

comp. dal gr. si-4 doppio 'e &etov 'zolfo ', col sufi

esatomico formato da due atomi di zolfo e uno d'azoto. = voce dotta

. dal gr. si- * doppio 'e &eiov 'zolfo', e da azina

doppio 'e &eiov 'zolfo', e da azina (v.).

pentatomico che contiene due atomi di zolfo e uno di azoto. = voce dotta

comp. dal gr. si-4 doppio * e &eiov 4 zolfo ', e da

* e &eiov 4 zolfo ', e da azolo (v.).

, con due doppi legami fra carbonio e carbonio. = voce dotta, comp

comp. dal gr. 8i-4 doppio * e $eiov 'zolfo', col sufi.

= voce dotta, comp. da ditiene e dal suff. -ile. ditimòlo,

comp. dal gr. si-4 doppio 'e timolo (v.).

(liquido giallo-rosso dall'odore di mercaptano e di acido acetico); vacido ditiobenzoico

acido ditiosalicilico (ottenuto riscaldando acido salicilico e un derivato di zolfo, si presenta

, dotata di proprietà antisettiche, analgesiche e antipiretiche); vacido ditiossalico (conosciuto

comp. dal gr. 8t-4 doppio 'e oclov 4 zolfo ', e da

'e oclov 4 zolfo ', e da acido (v.).

comp. dal gr. si-4 doppio 'e &etov 4 zolfo ', e da

'e &etov 4 zolfo ', e da glicolo (v.).

comp. dal gr. si-4 doppio 'e oeiov 4 zolfo ', col suff

, comp. dal gr. si-'doppio'e &eiov 4 zolfo ', col suff

comp. dal gr. si-4 doppio 'e &e! ov 4 zolfo ',

due volte ', sòo 4 due 'e &etov 4 zolfo '). ditiosalicilati

comp. dal gr. si-4 doppio 'e &eiov 4 zolfo ', e da

'e &eiov 4 zolfo ', e da salicilato (v.).

anello pentatomico contenente due atomi di zolfo e due di azoto. = voce

comp. dal gr. si-4 doppio 'e &eiov 4 zolfo ', e da

'e &eiov 4 zolfo ', e da tiazolo (v.).

alle muse questo dono già disusato, e ora per noi rinovato. ditirambicaménte

proprio del ditirambo; che ha modi e strutture di ditirambo. l.

boccaccio, lo stile simile alla fiammetta, e in magni- ficenzia forse l'ha superata

di questa sono ancora più sonore, e tutte piene di parole ditirambiche ribombanti.

; perciocché o spiega lodi divine, e chiamasi ùmica o ditirambica; o narrazioni

umane virtuose, eccedenti l'uso comune, e chiamasi eroica; o biasima e motteggia

, e chiamasi eroica; o biasima e motteggia i vizii, e chiamasi satirica;

o biasima e motteggia i vizii, e chiamasi satirica; o descrive passioni ed

; o descrive passioni ed affetti, e chiamasi melica o lirica. tesauro,

: la nuda azione nella mimica: e mescolatamente l'azione e le parole nella ditirambica

nella mimica: e mescolatamente l'azione e le parole nella ditirambica. menzini,

precetto io dia / del carme ditirambico e straniero, / qual per le penne

su 'l tronco ditirambico innestarono la tragedia e sul fallico la commedia, così nel fertilissimo

giardino piantaron l'ecloga picciolissima verga. e. cecchi, 2-14: pindaro, teologo

, crapulone, autore di poemi lubrici e cantore ditirambico della propria pipa. -sm

ma che dico? maledico / gli anapesti e i ditirambici. -sf.

principio pose della sua 4 poetica '; e ciò sono: l'epopeia, la

: nella ditirambica il canto, il ballo e 'l suono tutti insieme col metro correano

la svinatura, il raccolto delle frutta e del grano. = voce dotta,

letter. nella letteratura greca classica (e anche in quella latina), genere

di poesia lirica corale, fra l'ode e l'inno, d'ispirazione potente,

cantare coralmente nelle feste di dioniso (e ne ebbe origine la tragedia); nelle

moderne, componimenti di vario metro e dal ritmo concitato, che celebra il vino

il vino, gli effetti dell'ebbrezza e la gioia di vivere. b

vagliono tanto quanto i prologhi delle commedie e quanto gli esordii del poema. imperoché gli

metafore, le quali principalmente apportano diletto e grandezza adorazioni; ma non sieno troppo

mio bel, voi state fresco, / e potete cantar greci e troiani, /

state fresco, / e potete cantar greci e troiani, / non usando, com'

burlesco, / ma l'esametro illustre e il suono altero. redi, 16-v-233:

intitolato 4 l'arianna inferma '. e se in quello del « bacco in

la forma di dialoghi recitati dai cori e dai mimi, e si chiamarono 4

dialoghi recitati dai cori e dai mimi, e si chiamarono 4 episodi ', distinti

, distinti coi nomi di 4 tragedia 'e di 4 commedia ', secondo che

533: va', ditirambo mio triste e giocondo, / vola dove ti frulla.

tu cerchi per l'immenso mondo, / e non ci trovi nulla. d'annunzio

annunzio, i-1063: odi? tra puglia e montegiovi in coro, / come su'

tuffa in quella co'suoi demordi, e dal tetro caos risuona un orrido ditirambo.

idilli, ma sì con provvedimenti generosi e leali, espressi con parole leali

leali, espressi con parole leali e generose. 3. spreg.

arione citaredo sopra a ogni eccellenza, e fu il primo che compose il canto ditirambo

, perocché egli ditirambo si chiamava, e questo nome aveva egli per averselo giove

egli per averselo giove cucito alla coscia, e indi scioltolo poi nel suo nascimento.

quali ne appaiono vestigia appresso i latini e manifestamente appresso i nostri. =

ed estremità posteriori remiformi, antenne sottili e allungate; contano numerose specie di

; contano numerose specie di piccole e medie dimensioni. = voce dotta,

olivastro, con i lati del corsaletto e gli orli delle elitre marginati di giallo

negli stagni; le larve sono voracissime e predano anche piccoli pesci. bartolini

a tentare di pescare notonette acquatiche e ditischi marginati: aiutandomi, nella

che può essere adoperato per il riconoscimento e per la determinazione quantitativa di vari metalli

dei metalli nella chimica biologica, agraria e bromatologica. = voce dotta, contraz

; sono cinque: pollice (corto e tozzo, impiantato più in alto e

e tozzo, impiantato più in alto e dotato di maggiore mobilità), indice,

; nella mano le dita (lunghe e molto mobili) costituiscono il principale organo

nel piede, invece, sono corte e scarsamente mobili. meo de'tólomei

quando fa trentadue denti a l'uomo, e non più né meno, e quando

, e non più né meno, e quando fa cinque dita ne la mano,

quando fa cinque dita ne la mano, e non più né meno. simintendi,

., 21-3: le bianche mani e l'angeliche deta, / che a nobil

de'medici, i-62: la vita e morte mia tenete voi, / eburnee dita

mia tenete voi, / eburnee dita, e 'l gran disio ch'io celo

detti si ritrovano altri ingemmamenti di lunghezza e grossezza che giungono al deto umano,

vol. IV Pag.844 - Da DITO a DITO (78 risultati)

mignolo, il medio e l'indice. foscolo, 1-290: questa

i beati / fior ch'ella colse, e con le molli dita / vaga si

grande anelito di stanchezza. c. e. gadda, 208: vidi una

208: vidi una vecchia con chiome e grinze d'erinni che procedeva scalza,

: poi rivolgi la penna volta in giù e mettitela in sull'unghia del dito grosso

del dito grosso della man zauca, e gentilmente, a poco a poco, scarna

gentilmente, a poco a poco, scarna e taglia quella puntolina. bandello, 3-55

l'indice siede a dritta stanno, / e del più grosso tuo maestro dito /

/ tal qual apunto sei, vago e polito / e dilicato e morbido ti

qual apunto sei, vago e polito / e dilicato e morbido ti fanno. diodati

sei, vago e polito / e dilicato e morbido ti fanno. diodati [bibbia

c'aveano i diti grossi delle mani e de'piedi tagliati, se ne stavano

dei piedi. -per simil. e al figur. marino, 7-112:

quel che si vede / ha forma e qualità di donne vive. / son viticci

vive. / son viticci le chiome e i diti estremi / figliano tralci e gettano

chiome e i diti estremi / figliano tralci e gettano racemi. d'azeglio, 2-149

tempo m'è scorso tra le dita, e non so se me ne rimanga abbastanza

. non potei trattenermi dal- l'uscire e dall'esultare davanti allo spettacolo di quel

steli nel gran sole, di quel farsi e disfarsi, sotto le dita del vento

star gioioso tra la gente, / e non sia per alcun mostrato a dito

lui a piè del ponticello / mostrarti, e minacciar forte, col dito. idem

vedi là 'l nostro avversare; / e drizzò il dito perché là guardasse. fazio

: / beltà la mostra a dito e leggiadria. canti carnascialeschi, 1-23: fatto

gloriosa inbasciata, la quale mi confortò; e quel giorno per questa buona nuova,

quel giorno per questa buona nuova, e perché i popoli mi mostravano con il

a quello, come cosa mara- vigliosa e nuova. davila, 199: gli ugonotti

, erano senza remissione lacerati dal popolo e gettati nella riviera. parini, giorno,

, giorno, ii-826: già como e dionisio al desco intorno / rapidissimamente in

429): eran mostrati a dito, e guardati con occhi torti; di maniera

bollato col nome di traditore, insultato e fin minacciato da lettere anonime. pirandello

ché teneva puntata su me la rivoltella, e il dito sul grilletto, e la

, e il dito sul grilletto, e la sua mano tremava forte. pavese,

parestesia transitoria che incoglie un solo dito e di cui soffrono specialmente i nefritici cronici,

specialmente i nefritici cronici, gli uremici e gli arteriosclerotici; il dito più spesso

cani da pastori] 1 piè grandi e alti, e le loro dita spartite,

] 1 piè grandi e alti, e le loro dita spartite, e li loro

alti, e le loro dita spartite, e li loro unghioni sien duri e piegati

, e li loro unghioni sien duri e piegati. tanaglia, 2-1049: ma la

penna [dei polli padovani] si dichiara e snoda / che nera sia o rossa

la dimandi, / co'diti caffo, e con la cresta aretta / e rossa

, e con la cresta aretta / e rossa, e sopra 'l collo assai si

la cresta aretta / e rossa, e sopra 'l collo assai si spandi. betocchi

opera delle tue dita; la luna e le stelle le quali tu fondasti. berni

ponendo li diti per lo ingegno, e lo nodo per la malagevilezza del dubbio.

dito immortale / ineffabil lavor, forma e ricetto / di spirto e polve moribonda

lavor, forma e ricetto / di spirto e polve moribonda e frale, / chi

ricetto / di spirto e polve moribonda e frale, / chi può cantar le tue

: o due rupestri isole [capraia e gorgona], voi / solcavate le bianche

dio ricollocava tutto nel suo stabile ordine e rifaceva dolce don matteo. 8

corrispondente alla larghezza di un dito (e al figur. indica piccolezza, strettezza

mascione dui deta fo lo passaio / e lo dilettar che n'aio ce passò

di lunghezza d'un dito colle gambe lunghe e rosse, e l'alie grandi.

un dito colle gambe lunghe e rosse, e l'alie grandi. bisticci, 3-125

volar non ponno; /... e un dito / non alzarsi giammai da

, ii-6-227: sapessi la guerra sorda e vigliacca che la gran canaglia moderata e universitaria

sorda e vigliacca che la gran canaglia moderata e universitaria mi fa da tutte le parti

ma io son preparato a tutto, e non piego d'un dito. verga,

-stor. presso i greci e i romani, misura lineare corrispondente alla

corrispondente alla sedicesima parte del piede, e alla dodicesima del palmo maggiore. palladio

gli astronomi dividevano il diametro del sole e della luna. piazzi, 2-309:

uguale alla prima dei semidiametri dell'ombra e della luna, meno la distanza minima

chiamansi questi numeri semplici ancora diti; e questo dico... per la differenzia

: guardi me, dico all'oste, e alzando un dito, / ima frittata

nascesse un pensiero che lo agghiaccia, e alza un dito verso di lui.

ragione, li principi cessavano del parlare e ponevansi lo dito alla bocca. manzoni,

40: essa in disparte, e posto al labbro il dito, / dovea

, onde parigi / malamente s'adoma e degli esperti / ristorator de'non vulgari ventri

. che n'abbia per le dita e il tutto e fino alle menome parti franchissima

abbia per le dita e il tutto e fino alle menome parti franchissima e speditissimamente

tutto e fino alle menome parti franchissima e speditissimamente. borgese, 6-135: la vita

. settembrini, 1-21: pochissimi, e da contarli su le dita, rimangono sempre

gli stessi, semplici, onesti, e male in arnese. baldini, 1-797

d'una mano, vivono mattina e sera fra le emanazioni e i distillati

, vivono mattina e sera fra le emanazioni e i distillati d'ogni sorta d'agrumi

d'ogni sorta d'agrumi, di fiori e d'erbe aromatiche. -dare

aromatiche. -dare il dito e vedersi prendere la mano: fare un

, et egli ha preso il dito e la mano. piccolomini, 187: si

, avete presa tutta la mano, e non volete più lasciarmi andare.

vol. IV Pag.845 - Da DITOLA a DITROCHEO (82 risultati)

vezzo di dare un ditino a tutti, e credendo di stare a cavallo dei due

dei due partiti, era cavalcato da tutti e due. -darsi del, un

ciò che più li fa di mestiero, e credendo segnarsi (come suona il

cravatte: stonate, con certi disegni e con certi colori che erano diti in

tutti è il conte orlando, / e dopo lui è il sir di montalbano,

cotte. -un po'meno - / e leccherestitene le dite. grazzini, 2-338

lombi dello stidione col ramerino ben cotti e stagionati un manicaretto divino, da leccarsene e

e stagionati un manicaretto divino, da leccarsene e succiarsene le dita ogni parassito. pavese

o donna, impara questo stamane, e legatelo al dito: se il tuo marito

io ti protesto, tienlo a mente, e legatelo al dito, che se tu

esterminarci affatto di qua giuso; / e s'hai pietà, si come so,

l'hai, / dei nostri estremi e raddoppiati guai: / libera queste navi dal

preti a dito / se l'han legata e andare a capo rotto / toccherà a

del vecchio cacciatore mangiatore di cipolle, e di fagioli con le cotiche.

aretino, 8-77: sposò il poltroniere, e seco si trafficò (così si disse

(così si disse per la terra) e noi giurerei, perché io non vi

erano due sette clericali, una interamente retriva e reazionaria, l'altra, in cui

in tanta confidenza nella pratica frodolenta, e per l'esercizio e per gli esempi

pratica frodolenta, e per l'esercizio e per gli esempi impuniti, che tutto poteva

gli esempi impuniti, che tutto poteva pensare e temere, fuor che l'autorità vi

su tutte le corde del cuore umano e indicare il punto ove le varie virtù

sé delle debolezze che non conosce bene; e se ne accorge quando ci mette il

giusti, i-540: stava in pensiero, e quasi me ne mordeva le dita,

bartoli, 9-27-1-64: iddio sei vede, e ci ama? e 'l suo amor

iddio sei vede, e ci ama? e 'l suo amor gli comporta che né

il possibile per impedire una rivoluzione fondamentale, e chi non ne ha non alzerà mai

, sarebbe stato il suo erede, e si sarebbe trovato ricco senza muovere un

moravia, i-506: avrebbe voluto affacciarsi e dirle che partisse pure francamente, egli

toc- cherebbeno. leopardi, 255: e certo quanto a se che pur col

, 2-2-346: ell'ha un tratto fermo e stabilito / voler prima mancar, che

lupin del mio faccio ragione, / e senza alcun multiplicar di dita. fagiuoli

dita; poi non te ne ricordi, e chi ne va di sotto? il

comprando in carestia] fare bene, e puossene fare gran danno; e però

bene, e puossene fare gran danno; e però quando la cosa è cara,

cosa è cara, toccala col dito, e quando è vile, puoi fare abandonatamente

col dito: provare una gioia grandissima e inattesa. pulci, 22-192: l'

. grazzini, 4-316: -gerozzo e la moglie che ne dicono? -par loro

di toccare il cielo col dito, e se gli trangugiò saporitissimamente, e gli

, e se gli trangugiò saporitissimamente, e gli fecero buon prò. chiari, 1-i-38

dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli... riuscire,

col dito nell'occhio: tornare scornato e afflitto. sacchetti, 16-28: costoro

dito nell'occhio. -tra moglie e marito non mettere il dito: v

dossi, 334: colle ditina gioiellate e affusolate infilavami intanto nella tasca esterna dell'

. poliziano, 2-18: sempre lire e corone toccano, ma zappe o aratri

mano in aria, con tre ditacci tesi e allargati,... squadrò renzo

le auguravo, che, dalle ditaccia negre e tozze -piedi mal dissimulati -de'due sacerdoti

sacerdoti, ella passasse tra le fine e bianche e trasparenti ditine di mia nonna.

ella passasse tra le fine e bianche e trasparenti ditine di mia nonna. de

dava un golino colle sue ditacce grommose e i due amici si arrabattavano sommessamente.

certi ditoni / a schimbesci, tondi e grossi, / da colossi, / a

apice dall'imenio; crescono nei boschi e nei terreni grassi e sono commestibili;

crescono nei boschi e nei terreni grassi e sono commestibili; ditella.

linguatti, gli alberini, i sambuchini e prugnoli nascono per la proprietà del terreno,

16-iii- 127: tutte l'erbe e tutti i frutti sono un nido proporzionatissimo

sono un nido proporzionatissimo per le mosche e per gli altri animaletti volanti; così

, la ditola gialla { clavaria lutea) e la ditola rossa o corallina { clavaria

clavaria rubra). nascono per li boschi e per li scopeti nell'autunno, e

e per li scopeti nell'autunno, e sono portate a vendere al mercato,

essendo buone a mangiarsi cotte con formaggio e burro. -ditola scempia: famigliola.

. vulgarmente è pur detto 'bocciòli 'e 'famigliola di mazze d'èrcole bianche

gr. 81- * doppio ') e tol [uolo], col sufi.

... le consonanze tutte, e prima l'aere, il tuono con le

le sue varietà, il semituono maggiore e minore, e insieme il diesis e

varietà, il semituono maggiore e minore, e insieme il diesis e poi l'unisuono

e minore, e insieme il diesis e poi l'unisuono, il ditono, il

diatessaron, il diapente, l'esacordo maggiore e minore. marino, vii-320: sette

diapente col tuono, il diapente col semituono e il diapason. g. b.

prattica usuale almeno l'uno de'ditoni e semiditoni risoluto, diviso o composto, che

due toni '(81- 'doppio 'e róvo? 4 tono ').

libro di dicerie [tommaseo]: e non solamente veg- ghiare per aspettare

. ant. destraper. ditrarre e deriv., v. detrarre e deriv

ditrarre e deriv., v. detrarre e deriv. ditrattare, tr.

puote, [l'imperatore] dispone e ditratta / il detto papa d'ogni beneficio

il detto papa d'ogni beneficio, / e cosa per lui fatta sia disfatta.

dal gr. 81- 4 doppio 'e tptjfxa -axoc; 4 orifizio '.

(gr. 81-4 doppio ') e da triglifo (v.).

comp. dal pref. di-con valore rafforzativo e da trinciare (v.);

quattro sillabe, delle quali la prima e la terza lunghe, e brevi la seconda

quali la prima e la terza lunghe, e brevi la seconda e la quarta,

terza lunghe, e brevi la seconda e la quarta, cioè composto di due trochei

sillaba sciolta, può essere un trocheo e dattilo (musicos). =

doppio trocheo '(da 81-4 doppio 'e tpoxatos 4 trocheo ').

vol. IV Pag.846 - Da DITROITE a DITTATORE (83 risultati)

, nefelina, cancrinite, so- dalite e biotite. = dal nome di

che impossibile era che iddio fosse fatto uomo e patisse pena, la vergine caterina mostrò

che dio è d'intorno rotondo, e che dovea essere ditroncato. e la

, e che dovea essere ditroncato. e la sibilla dice così: « beato quello

= comp. da di-con valore intensivo e troncare (v.); cfr

ditta, per l'aumento dello spaccio e per la qualità delle loro manifatture..

loro attività in vantaggio comune della patria e dello stato senza essere per troppo lungo

per troppo lungo tempo distratti dall'attenzione e vigilanza sui privati loro interessi, scaderanno

lettere d'oro: nomi di ditte e di agenzie. emanuelli, 1-90: trovò

singole particelle catastali. -per simil. e al figur. panzini, iv-201:

loro natura non possono avere carattere venale e commerciale. pea, 1-415: quando non

si dividono, fanno i conti del dare e dell'avere, quietanzano le fatture come

fatture come due soci in commercio, e fanno la circolare ai clienti della ditta disciolta

: dalla ditta di fonso - un cancello e un capannone in fondo a un prato

fondo a un prato -veniva il cigolìo e il cupo tonfo delle macchine. calvino,

hai a far pagamento a parte banco e ditta, fa che prima consegni la ditta

, fa che prima consegni la ditta, e poi per resto scrivi in banco per

el vendere tuo ad altri facendoli debitori e creditrici le tue robbe e debitrici la

facendoli debitori e creditrici le tue robbe e debitrici la cassa se ti dà contanti,

debitrici la cassa se ti dà contanti, e debitrici le ditte se te le consegna

ditte se te le consegna in pagamento. e creditore al banco se te 1'dà

cosimo di giovanni de'medici, figli e nepoti, pel traffico di firenze di fiorini

15; per la commandità di bruggia e londra, in loro ditta per f.

sotto la ditta di pierfrancesco de'medici e compagni, per la rata di f.

. 5 siano ben fatti, utili, e perfino un poco duraturi; ma gli

a chi tiene assai scudi a canto, e il sapersi levar da giuoco senza perdita

nel principio, or nel mezzo, e or nel fine. tasso, n-iv-522:

primo favore, aspetta ragionevolmente il secondo e dopo il primo danno a gran

. apparecchio usato per incidere la voce e per riprodurla immediatamente senza bisogno di trattamenti

lat. dictàre 4 dettare, parlare 'e dal gr. qxùvri 4 voce '.

. dittàggio, sm. dial. e letter. diceria, voce pubblica.

la piglia ». viani, 19-54: e poi c'è un altro dittàggio,

, a quella villa, vigneto, uliveto e selva, tenuti ben custoditi, tutti

, fusti eretti con foglie inferiori semplici e superiori imparipennate, fiori grandi, in

racemi, corolla con quattro petali ascendenti e uno rivolto in basso, bianca con

; contiene un olio essenziale, aromatico e infiammabile; la radice si usava come tonico

infiammabile; la radice si usava come tonico e diaforetico; è frequente nei boschi dell'

a modo di frassino, è caldo e secco nel quarto grado, ed è

la quale in luogo caldo, petroso e secco spezialmente si trova, ed ha

si trova, ed ha virtù di dissolvere e di consumare il veleno. equicola,

note in dodici foglie di lauro, e quelle fare mangiare con radici di oliva

quelle fare mangiare con radici di oliva e di dittamo meschiate con seme genitale.

schivate dalle vipere, ma tra quelle fiondi e secche e fresche tutti i serpenti volontariamente

, ma tra quelle fiondi e secche e fresche tutti i serpenti volontariamente si ricoverano.

, un brindisi tutto echeggiante di mitologia e che terminava con l'invocazione a giunone

, con foglie rotondeggianti, pelose, e fiori rosei; le foglie si usano

; le foglie si usano come condimento e in liquoreria; anticamente gli si attribuivano

si coltiva in vaso nell'italia centrale e meridionale. pietro ispano volgar.,

, 2-47: dittamo pesto, impiastrato e beuto, vale contro a tutti e'morsi

, / che stagna il sangue, e de la piaga rea / leva ogni spasmo

la piaga rea / leva ogni spasmo e perigliosa pena. ricettario fiorentino, ii-21:

gambo, / di tenero le foglie, e d'ostro i fiori / tutto cosperso

d'ostro i fiori / tutto cosperso e rugiadoso ancora. durante, 147:

di candia, è erba acuta, liscia e simile al pulegio, ma sono le

le sue fiondi maggiori ricoperte di borra e d'una certa pelosa lanugine; da i

, escono i fiori purpurei, odorati, e indi il seme. tasso, 11-72

son dittamo, timo, serpillo, e simili fragrantissime che imbalsamano co'lor naturali

alla soave tra fior di ginestra / e fiordalisi / processione; io so di te

sua, tra il vaso del dìttamo e quello dell'amorino. -monte del dittamo

simili al vero, ma i rami e le fiondi più duri, più lanuginosi,

, quando nasce egli in luoghi più domestici e più grassi, percioché il vero ama

come il gingidio, il dittamo nero e il falso, l'apioriso, l'assenzo

egli risana / la piaga mia; e può far la mia sorte, / d'

far la mia sorte, / d'aspra e noiosa, dilettosa e piana. d

/ d'aspra e noiosa, dilettosa e piana. d. bartoli, 9-30-363:

: la 4 crusca 'fu dittamo e latte; perché mi si scavezzò una

una stanga della carrozza a desenzano, e con santa rassegnazione lessi il proemio e

e con santa rassegnazione lessi il proemio e moltissimi articoli mentre il fabbro mi andava

: a le sue piaghe / sarà dittamo e latte il raccontarle / che del tuo

belli tela excutienda ». dittare e deriv., v. dettare e deriv

dittare e deriv., v. dettare e deriv. dittatóre1 (ant. dittadóre

dirà di quinzio cincinnato, fatto dittatore e tolto da lo aratro, e dopo lo

dittatore e tolto da lo aratro, e dopo lo tempo de l'officio, spontaneamente

ebber domino; / sonvi trebuni, edile e qui- sitori. seneca volgar.,

era chiamato anticamente maestro del popolo, e così si truova al tempo d'oggi in

uno uficio che si chiamava dittatore, e era sopra tutti gli altri ofìcii di

altri ofìcii di roma, d'onore e di potenza; però che alla sua sentenza

non si poteva appellare né contradire: e questo dittatore non si eleggeva se none

uomo che sanza alcuna consulta potesse diliberare e sanza alcuna appellagione potesse esequire le sue

, 1-518: qualcheduno fu dettatore dieci e venti giorni, e niuno più d'un'

fu dettatore dieci e venti giorni, e niuno più d'un'anno fu console

/ che dopo canne i danni estremi e tonte, / saggio tardando, riparar

: occupò [cesare] la republica, e fecesi fare, contro alle leggi romane

vol. IV Pag.847 - Da DITTATORE a DITTATURA (65 risultati)

vide render omaggio non solo da roma e dal senato, ma da tutto il resto

: roma dà leggi al mondo, e sotto i piedi / cesare ha roma.

fronte / cinto del sacro alloro, e in aurea sede / console e dit-

alloro, e in aurea sede / console e dit- tator. carducci, ii-8-359:

grave importanza, per 10 più specifico e limitato nel tempo (cfr. dittatura,

volano mentre il dittatore dei galli transalpini e cisalpini può rimandare i notabili con un

rimandare i notabili con un monosillabo: e allora? sommi rischi, piaceri brevi

piaceri brevi, interrotti, pentimento tardo e lagrime infinite. settembrini, 1-85:

1-85: noi la vedremo un'italia unita e forte, vedremo le armi di un

, vedremo le armi di un console e del dittatore valicare le alpi, cingere

valicare le alpi, cingere vienna, e piantare su quei baluardi la nostra bandiera

pubblica la prima edizione delle tragedie; e quell'anno la libertà esce trionfante dalla

regno delle due sicilie (nella storiografia e nell'agiografia risorgimentale il dittatore per antonomasia

una lista di donzelle per disonorarle, e che perciò avevano meritata la morte.

la lugubre / schiera d'avanti, ravvolto e tacito / cavalca: la terra ed

fare confronti tra i due dittatori, e tutti a danno di mussolini. saba

di mussolini. saba, 1-23: e i dittatori? ma sono semplicemente i

esercita un'egemonia, un predominio eccessivo e autoritario, soffocatore, in un qualunque

in un qualunque settore della vita sociale e del pensiero umano. achillini,

io spero un dì veder maestro / e dittator di graziosi modi / all'alma gioventù

i-19: il popolo sarà il dittatore e 'l despota della lingua e d'ogni sua

il dittatore e 'l despota della lingua e d'ogni sua parte. bertola,

del classicismo, hanno perduto il credito e bisognerà finalmente che chiudano bottega. carducci

carducci, ii-20-29: io non so e non posso fare il dittatore dei vocaboli.

retorica nomina invano la scienza, e sdottoreggia dittatorello di frasi, * la scienza

cadavere non può star che la igiene. e questo non è il caso.

(cfr. dittatore, nn. 2 e 3). giusti, iii-313

stato annientato dalla morale pubblica oltraggiata; e chi dicesse il contrario, mentirebbe sfacciatamente

che, non osando chiamarsi apertamente socialismo e socialismo rivoluzionario, ha adottato il nome

alla patria discordia civile, guerra esterna e distruzioni materiali e morali siffatte che ogni

civile, guerra esterna e distruzioni materiali e morali siffatte che ogni speranza di redenzione

, la maestra in capo, nata e cresciuta per essere maestra, null'altro

tagliente: che tiene in pugno insegnanti e scolare, e guai se stringe le dita

tiene in pugno insegnanti e scolare, e guai se stringe le dita.

ho l'ostinazione mulesca, la voglia e il tono dittatoriale, la sicurezza dei miei

: di certi libri io dico talvolta poco e talvolta nulla, contentandomi di affermare dittatoriamente

la repubblica per sorpresa... e né meno è la repubblica oligarchica d'un

oligarchica d'un partito anche ottimo, e tanto meno la repubblica dittatoria d'una

, da conferire un potere così dittatorio e così dismisurato ad alcuno del ceto loro

spesso un tuono dittatorio, verboso, sprezzante e qualche volta mordace. de sanctis,

aria così dittatoria che tu ne rimani sbalordito e a bocca aperta. gobetti, 1-46

giolitti dieci anni di pace sociale e di onesta amministrazione; se anche egli

indulgenza alla demagogia, nelle pose dittatorie e nell'incostanza della schermaglia parlamentare,.

romana per le situazioni di grave emergenza e consistente nell'attribuire, per non oltre

sei mesi, i pieni poteri civili e militari a una sola persona, affinché

in uno strumento di potere personale permanente e incontrollato, scomparve in età imperiale.

none a grandi bisogni;... e durava la dittatura cinque mesi, e

e durava la dittatura cinque mesi, e più e meno, secondo il bisogno.

la dittatura cinque mesi, e più e meno, secondo il bisogno. b.

re: da lucio bruto la libertà e 'l consolato: le dettature erano a tempo

i-46: il disprezzo per le ricchezze e la dignità romana si sublimano in cincinnato,

alla dittatura, salva la patria, e toma al rustico lavoro; l'altro ricusa

ma, per lo più, specifico e limitato nel tempo, come la restaurazione

era a causa della sua anzianità; e quest'autorità sua era piuttosto una specie

sanare i guasti d'un dispotismo cancrenoso e immorale, nulla di meglio che una

nulla di meglio che una dittatura vigorosa e leale. carducci, i-1029: a

d'inferno; ma la vorrei dei giusti e dei forti, e di tali non

vorrei dei giusti e dei forti, e di tali non ne vien su dal detrito

: il cavour, che per temperamento e per educazione non era stato mai mazziniano

educazione non era stato mai mazziniano, e, incredulo nelle virtù delle dittature,

politica, aborriva nel mazzini il dittatore e il demagogo insieme. savinio, 500:

3. forma di governo autoritario (e talvolta totalitario), rappresentante una degenerazione

esercitato per lo più in modo tirannico e liberticida. nuovo giornale letterario d'italia

nuovo giornale letterario d'italia, xl-617: e chi siete voi, che pretendete impadronirvi

che ardite attaccare l'amor proprio di tanti e che vi credete superiori a tutti?

vol. IV Pag.848 - Da DITTAZIONE a DITTONGATO (57 risultati)

, dai tempi dico della dittatura repubblicana e imperiale, anche in questo, che ella

adorò la forza, per diverse guise e sotto diverse forme, ma sempre e

e sotto diverse forme, ma sempre e anzi tutto la forza. ojetti, iii-150

un paese ha bisogno del suo parlamento e dei suoi governi parlamentari. comisso, 7-114

degli architetti, dei costruttori, insomma, e che la democrazia fosse quello degli avvocati

periodo di transizione fra la rivoluzione socialista e l'instaurazione della società comunista senza classi

l'instaurazione della società comunista senza classi e senza stato. bocchelli, 6-242

: esperimento, ad ascoltarli, sindacale e corporativo del fascismo italiano, esperimento collettivistico

papale era stata, non che necessaria e scusabile, ma necessaria e lodevole,

che necessaria e scusabile, ma necessaria e lodevole, atteso la condizione propria delle

vuole mantenere una distinzione tra società civile e società politica, tra egemonia e dittatura.

civile e società politica, tra egemonia e dittatura. pratolini, 9-339: le

ambito di un sistema costituzionale. e. cecchi, 3-135: durante la trentennale

dittatura esercitata di fatto poi da crispi e da giolitti. -dittatura di classe o

politica, esercitata mediante un regime autoritario e tirannico da un determinato gruppo sociale sopra

di vita sopportabili. gramsci, 8-277: e un colpo di forza, è il

altri. però io depongo la dittatura, e do questa autorità a chi la vuole

xvi-109: di tali siam figli, e non posso già credere che il compariremmo noi

) se una sola metà di astiosi e incomodi bizantini fosse venuta... a

tra noi quell'umore d'intolleranza letteraria e di domma- tica dittatura che molti seguaci

una lettera è particella d'una dittazione e d'uno nome. = * lat

magnanime dee, / la danzante vittoria e la seguace / de'bei trionfi generosa pace

boccale di due tipi fondamentali, succhiatore e pungente, simile a un lungo rostro

essere mobili (come nelle zanzare) e talora stanno racchiuse nell'ultima spoglia larvale

scolpito a foggia del mistico insetto; e porta, mirabilmente intagliata, io giovenca

66: là, genti vanno irrequiete e stanche, / cui falla il tempo,

l'amore avanza / per lungi, e l'odio. qui, quell'eco ed

due ali '(81- * doppio 'e jrrepóv 'ala ').

ricercatore, raccoglitore di dittici, e, in genere, di anticaglie.

in iscritto a tanti nostri etruscai, e ditticai, e antiquaracci? =

a tanti nostri etruscai, e ditticai, e antiquaracci? = voce coniata dal

insieme con piccoli gangheri da potersi aprire e serrare una sopra dell'altra. s

quale si facciano que'giuochi di fiere e d'uomini. tommaseo [s. v

de'magistrati '. tavolette co'nomi e i ritratti loro, ch'e'mandavano

chiese durante la celebrazione dei sacri riti e recava l'effigie di santi particolarmente venerati

si scrivevano i nomi de'santi, e de'... prelati morti nella

funzione si ripiegavano come un libro, e si recavano altrove. d'annunzio, iii-2-123

in corazza, corona, spada corta e globo con su la vittoria. -iscrivere

giusta il p. curci, « bacone e leibniz e grozio » vogliono essere inscritti

. curci, « bacone e leibniz e grozio » vogliono essere inscritti nei dittici cattolici

vogliono essere inscritti nei dittici cattolici; e che io feci il « garbuglio » perché

, angolare in amendue le sommità, e distinto in due parti da un intermedia

più paesi d'italia si nominavano ancone; e operosamente si ornava d'intagli. palazzeschi

ripiegate '(da 81- * doppio 'e 7rruooo) 'piego ').

tempi romani era in italia durato; e n'è un preziosissimo avanzo la così

. sittó?) * doppio 'e ypóccpù) * scrivo '. dittogràfico

. sittó?) 'doppio 'e xóyoc 'parola, discorso '.

paratassi o la sintassi, il dittongaménto e simili furono manifestazioni e parti di

il dittongaménto e simili furono manifestazioni e parti di questo passaggio. =

dittongo. salvini, v-500: 'e perocch'egli era uom superstizioso '.

come il petrarca: * arbor vittoriosa e trionfale '. 2. scrivere

domibus aut civitatibus '. solamente dittonga e relativiza la copula * que ',

il verbo 4 haereo 'suolsi aspirare e dittongare. 3. intr. dar

, 13: allora le parole 'io', e 'gai', e 'dei', e

allora le parole 'io', e 'gai', e 'dei', e 'mio '

e 'gai', e 'dei', e 'mio ', si sentiranno non più

per una, diventando tutte dittonghi e dittongatamente reci tandosi. tommaseo

vol. IV Pag.849 - Da DITTONGAZIONE a DIURNO (92 risultati)

cosa da alcuni maestri è stimata vezzo, e chiamasi * cantare dittongato *,

dal latino vagina, è voce trisillaba, e per ciò non dittongata: così pure

non dittongata: così pure è quadrisillabo, e per ciò non dittongato, il verbo

non aveva mai perso l'accento largo e pesante: le e e le o sbagliate

l'accento largo e pesante: le e e le o sbagliate ed aperte,

l'accento largo e pesante: le e e le o sbagliate ed aperte, aperte

di cui una forte: a, e od o, e l'altra debole o

forte: a, e od o, e l'altra debole o semiconsonantica: i

fuse in una sola unità sillabica; e abbiamo il dittongo ascendente (come in

forte è preceduta dalla vocale debole, e il dittongo discendente (come in 4

4 àura ') nel caso contrario (e si distingue dal monottongo, sillaba formata

sillaba formata di una sola vocale, e dall 'iato, vocale forte e debole

vocale, e dall 'iato, vocale forte e debole che si pronunziano separatamente).

ogni altro caso la vocale debole (e si tratta dei dittonghi ie e uo

(e si tratta dei dittonghi ie e uo, derivati rispettivamente dal lat. é

uo, derivati rispettivamente dal lat. é e ò). tolomei, i-74

sui, mio, tuo, lei 'e altri infiniti siano dittongi, quanto per

: de le vocali accozzate insieme, e raccolte sotto ad un fiato, si formano

deono fuggire i concorsi de le vocali lunghe e de'dittonghi. d. bartoli,

antico, perde 1'* o ', e 4 filiuolo 'l'4 u ',

u ', scrivendosi 4 giucare 'e 4 figlioletto'. redi, 16-v-285: da

l'unione di due lettere vocali, e non di due sillabe in un solo

qui la penna io pongo / scherzosa e impensierita; / perché quest'io, dittongo

perché quest'io, dittongo / di riso e di dolor, / se parla colla

parla colla vita, / si sente arguto e forte; / se parla colla morte

arila, 172: questa regola facilissima e semplicissima del 4 dittongo mobile 'è

4 dittongo mobile 'è tuttora trascurata e disconosciuta da'più. d'annunzio,

classe diceva a voce alta le vocali e i dittonghi, la seconda sillabava. panzini

, tendono ad abolire tale dittongo, e scrivono 4 core, omo, scola,

toscani -valga per tutti il carducci - e le norme delle più lodate grammatiche e lessici

e le norme delle più lodate grammatiche e lessici ritengono questa regola: si scrive

4-26: jouta per immedesimarsi a parigi e per esserne convenientemente assimilato aveva barattato il

quella specie di gancio da pizzicagnolo, e il sonoro 0, lo storico, il

0, lo storico, il rotondo e giocondo o di giotto nel dittongo ou che

per esempio, nella desinenza latina ae e in molte combinazioni delle lingue moderne).

se ne pronunziano, 4 au 'e 4 eu ', e gli altri tre

4 au 'e 4 eu ', e gli altri tre no; quasiché vogliano

, 1-246: equus si scrive per 4 e 'quand'è animale, e per

4 e 'quand'è animale, e per dittongo quando significa iusto. vico,

sono propi di lingua barbara, dura ancor e difficile a comporre le consonanti con

finiscono pel dittongo ae quasi sempre per e o per i pronunziamo. lanzi, 1-1-114

pronunziamo. lanzi, 1-1-114: la 4 e 'sta invece della 4 i '

4 i '; la 4 o 'e il dittongo 4 ou 'invece del-

'. leopardi, ii-1179: dittonghi greci e vocali lunghe, avanti a vocali brevi

suppone elisa la seconda vocale del dittongo, e l'una delle due vocali componenti la

sfcpooyyoi; da 81- 4 doppio 'e cp&óyyo? 4 suono '. cfr.

gr. sittóc; 4 doppio * e 4 vista '. diturpare,

(gr. 81-4 doppio ') e da urato (v.).

(gr. 81-4 doppio ') e da urea (v.).

'. termine medico formato dal greco e significa 4 abbondante secrezione di orina '

mangiare cose diuretiche, come finocchi, e appio, e petrosemelo, e buona

diuretiche, come finocchi, e appio, e petrosemelo, e buona carne, e

, e appio, e petrosemelo, e buona carne, e vino sottile. palladio

e petrosemelo, e buona carne, e vino sottile. palladio volgar., n-14

del vino tre once di resina trita e secca, cioè quasi in una soma di

cioè quasi in una soma di vino, e muovono; in questo modo dicon che

., 6-32: il capelvenere è freddo e secco temperatamente, ed ha virtù diuretica

cassia] al riscaldamento delle reni, e proibisce il generare delle pietre, presa

delle pietre, presa con cose diuretiche e decozione di glicirriza. redi, 16-ix-86

ir- landa; / onde con latte e burro allor ciascuno / sorbì la diuretica

diuretico, che dà una lieve ubriachezza e insieme la toglie. -sm

catartici, i diuretici, i diaforetici, e gli emetici, nulla più sono che

. — sm. facilità eccessiva e superficiale di parlare o scrivere; logorrea

poemetti, delle canzoni, de'capitoli e dell'altre poesie d'una vena molto

. diurnale, agg. ant. e letter. diurno, giornaliero, quotidiano

notificavano gli editti, le effemeridi politiche e giudiziarie, le nascite, le morti

mentre sono ancor freschi... e divulgandoli, si avrebbe una cronaca

credono ancora all'innocenza dei padri, e stimano che quanto si dice o scrive

: -addio, ottimo diurnale! - e, in bocca al lupo! gli gridò

tommaseo. diurnista, sm. e f. (plur. m. -i

31): pòsaro ch'elli significava pace e concordia, e emperciò fo chiamato deo

ch'elli significava pace e concordia, e emperciò fo chiamato deo de pace e pò-

, e emperciò fo chiamato deo de pace e pò- sarolo caldo, umedo, temperato

sarolo caldo, umedo, temperato, e pòsarolo masculino diurno. fazio, v-1-56

... a mezzo il cielo splendidissima e diurna continuati i dì appariva in que'

una già l'ore notturne: / e l'aurora le tenebre avea rotte, /

fior con le sue mani eburne, / e togliea da le case e dalle grotte

, / e togliea da le case e dalle grotte / tutti i mortali a l'

diurno molli / nembo in opache nubi e in piogge oscuro, / e su i

opache nubi e in piogge oscuro, / e su i campi di largo umor satolli

degli astri albergo,... e del notturno / occulto sonno del maggior pianeta

/ ecco svanirò a un punto, / e figurato è il mondo in breve carta

luna, / vinto da terra, e talor da saturno; /...

femmina balba, / nelli occhi guercia, e sovra i piè distorta. cieco,

cieco, 15-41: riposati se vuoi e tanto aspetta / che in cielo appaia

, 1-205: hai poco men cerco e girato / quanto riscalda la diurna stella.

la diurna luce / a trino arriva e la gran porta assale. casti, ii-i-

il diurno raggio in occidente, / e queto il fumo delle ville, e queta

/ e queto il fumo delle ville, e queta / de'cani era la voce

queta / de'cani era la voce e della gente. idem, 968: se

a nebbia, che il sole diurno imbiancava e illustrava senza più vincerla. -che

.): che offre servizi rapidi e vari (come gabinetti, docce,

vol. IV Pag.850 - Da DIUTURNAMENTE a DIVA (103 risultati)

ma abbonda anche di poltrone, canapé e divani. ebbi la fortuna di andarvi a

secondo giorno di mia dimora in parigi: e a quello spettacolo inatteso, esclamai:

era pieno che non ci si capeva, e pareva d'entrare dentro un diurno,

di panni bagnati, di piedi zozzi e di sudore che c'era.

ancor digiuno, o scalzo, / e notturno, e diurno, ove il bisogno

, o scalzo, / e notturno, e diurno, ove il bisogno / tuo

gran parte, / dove a fatica, e per lung'ora forse / verrà aspettato

noia, / il congiunto di sangue e non d'amore. panzini, i-85:

, i-85: la macchina lavora giorno e notte, le squadre diurne si succedono

uomini convivevano in nostradamo: il diurno e il notturno. sul notturno pesavano gravi

sul notturno pesavano gravi sospetti di stregoneria e di commercio con gli spiriti; il

-animali diurni: quelli che vegliano e agiscono di giorno. ottimo,

« diurni » uccelli muove al canto e caccia li notturni uccelli. crescenzi volgar.

] sono offesi dagli uccelli rapaci, e da'diurni e da'notturni. carena,

dagli uccelli rapaci, e da'diurni e da'notturni. carena, 1-315: dagli

del bosco, terrestri ed aerei, notturni e diurni, miti e feroci, minuscoli

aerei, notturni e diurni, miti e feroci, minuscoli e grossi, con tutti

diurni, miti e feroci, minuscoli e grossi, con tutti gli insetti, di

gli insetti, di ramo in ramo e di fronda in fronda, da tronco a

in fronda, da tronco a tronco e fra cespi ed arbusti ed erba e muschi

e fra cespi ed arbusti ed erba e muschi, tutti s'erano mossi,

, tutti s'erano mossi, correndo e volando e serpendo e saltando.

s'erano mossi, correndo e volando e serpendo e saltando. -destinato a

mossi, correndo e volando e serpendo e saltando. -destinato a vivere di

raccontare... le notturne risse e le diurne prodezze per quelli operate. lorenzo

voi, ché più bella, lieta e generosa compagnia per mia fede giamai non vidi

fosse più felice in queste ispedizioni fraudolente e notturne, che arato sicioneo; il

placidissimo dio, ch'alle diurne / cure e pensier di noi egri mortali / requie

pensier di noi egri mortali / requie danno e ristoro, i nostri mali / sospendi

di notturna / rugiada stille sì dolci e leggiadre / cadder nel grembo dell'antica

tace la diurna rissa / del maglio e della roccia. d'annunzio, v-2-692:

fallò in alcuno de'miei bombardamenti notturni e diurni. bocchelli, i-188: allora

difese pazienti, di improvvisi travagli diurni e notturni sugli argini, di fatiche,

dee., 2-6 (175): e questa maniera ciascun giorno tenendo,.

. gioberti, 1-iii-490: se dante e galileo avessero cominciata la loro vita letteraria

contra lo movimento diurno, cioè del die e de la notte, ma tortamente contra

poli, cioè nel primo de l'ariete e nel principio de la libra, e

e nel principio de la libra, e partesi per due archi da esso, uno

archi da esso, uno ver settentrione e un altro ver mezzogiorno. varchi,

uno altro moto da occidente in oriente. e. danti, 1-130:

come si trovi l'arco diurno e notturno delle stelle... stando

raddoppiato sarà l'intero arco diurno, e cavandolo da 24 rimarrà nel resto l'

puote al sol il ratto corso, / e da la destra a noi giove e

e da la destra a noi giove e saturno, / contra 'l giro diurno,

, / vede cader su le campagne e i colli / de la figlia d'avemo

racchiude nel giro di sei spazi diurni; e questa disparità cronologica delle due epoche genesiache

due epoche genesiache corrisponde alla loro natura e al corso progressivo della creazione. aleardi

l'orbe le diurne / danze riprese e l'immortal viaggio. 5.

liturgiche da recitarsi durante il giorno (e precisamente le ore di prima, terza

le ore di prima, terza, sesta e nona, il vespro e la compieta

, sesta e nona, il vespro e la compieta). d. bartoli

. non mutò già un suo diurno vecchissimo e per uso di molti anni sdrucito sì

collocare [le rubriche] fin nel principio e de'breviari e de'diurni ancora.

] fin nel principio e de'breviari e de'diurni ancora. = voce dotta

che son fuori di questo ordine naturale e vero fine già proposto da noi, e

e vero fine già proposto da noi, e da laudar quelli che seguitando questo fine

fine, amano una cosa sola diuturnamente e con ferma constanzia e fede. gioberti,

cosa sola diuturnamente e con ferma constanzia e fede. gioberti, 9-i-2-45: pogniamo

un altro di aguzzare le punte, e così via dicendo, senza che l'uno

. idio è iudice giusto, paziente e longanimo; ché elli ci giudica prima a

questa opera sarà da pochi letta, e in breve tempo mancherà di vita..

qualcuno. beccaria, ii-718: le leggi e i codici devono essere fatti per la

fatti per la diuturnità dei tempi, e non per le persone che attualmente hanno in

, vii-9: questo urtarsi, complicarsi e diffondersi di forze, d'indoli e d'

e diffondersi di forze, d'indoli e d'idiomi, occupando più moltitudine d'

, più ampio spazio di terra, e quindi più numero d'anni, moltiplicò

anni, moltiplicò non solo le idee e le passioni che ne risultano, ma

ma variò all'infinito i loro aspetti e le loro combinazioni. leopardi, i-462

leopardi, i-462: forse che la felicità e la diuturnità della vita, sono la

imitare la diuturnità del mio silenzio fiorentino e a rispondermi presto. = voce

cosa è ne l'amistà composta, e niuna cosa disinfinta: perciò le composte cose

tosto caggiono che i fiori degli alberi, e niuna cosa disinfinta può essere diuturna.

et acciò che la pace sia diuturna e perpetua, seguendo essa, come speriamo

per noi se ne piglierà tal partito e sì fatto modo, che meritamente dovranno rimanere

fatiche diuturne!) / il dì mille e mill'urne / torna ad empir,

la statuaria, è però molto longeva, e tanto che dura è assai più vaga

se ne son vedute alcune durare 90 e più giorni, ed altre dissolversi il quarto

il quarto ed anco il terzo. e perché si è osservato, le più diuturne

spirano per l'ordinario i venti più impetuosi e più diuturni che mai. bottari,

. per loro disavventura sono da diuturni e spessi tremori lagrimevolmente assalite. a.

incantatrici che promettono agli altri straordinarie medicine e speranze di vita diuturna, quand'elleno

iii-4-327: una guerra appassionata, aspra e diuturna è necessaria a ritemprare all'antico

a ritemprare all'antico vigore i popoli e rinnovare tutte le nostre istituzioni. nievo

cosa. pirandello, 7-967: da molti e molti anni, fra una grave sciagura

molti anni, fra una grave sciagura e l'altra, i diuturni dolori gli

mare perplesso della diuturna verosomiglianza, troneggia e tace, il colosseo. e. cecchi

troneggia e tace, il colosseo. e. cecchi, 5-24: le famiglie

ii-204: senza che se ne accorgesse e più per effetto del diuturno sodalizio con

eccellente, diuturno, sempre verde, odorifero e caldo ne la sua generazione, si

la radice, la lor barba è diuturna e fruticosa, perciocché dalle sue barbe muove

fruticosa, perciocché dalle sue barbe muove e mette, e spesse volte in più

perciocché dalle sue barbe muove e mette, e spesse volte in più si spartisce come

si spartisce come i bulbi, i genzii e le squille. -cronico (un

crusca]: vale contro le fedite putride e diuturne. libro della cura delle malattie

tale fiata è con calore di fegato, e tale fiata con freddezza, la quale

sarae fresca, leggiermente sarae curata; e s'ella sarae diuturna, cioè vecchia,

punto temere arsura di sole o lunghezza e difficoltà di travaglio con diuturno e pertinace

o lunghezza e difficoltà di travaglio con diuturno e pertinace essercizio non cessano mai intorno allo

a'rescritti generali graziosi che sono orrettizi e surrettizi; non ammettendosi per iscusa l'oblivione

quantunque verisimile per lunghezza di tempo, e quantunque vera ed insuperabile da un diuturno

da diuturne meditazioni, da propositi continui e da pratiche giornaliere talmente ti si converte

ancora, di scrivere come gli pare e piace; esprimendosi rabbiosamente nella sincerità,

che il 'ngegni / fai gloriosi e rendili longevi, / ed essi teco le

vol. IV Pag.851 - Da DIVAGAMENTO a DIVAGARE (83 risultati)

troppo essaltò gli error d'ulisse / e del figliuol famoso della diva. bembo

/ del pregio, per cui troia arse e cadeo. muzio, ix-74: ella

, io in grembo a lei, / e da i boschi tramano i semidei /

boschi tramano i semidei / al sacro aspetto e le silvestri dive. chiabrera, 52

ogni dio selvaggio ognora il canta, / e sdegno n'han le boscherecce dive.

concedi, che balza, rilutta, / e freme domata sotto la forte mano.

appresso t il cui parlar m'inonda / e scalda sì, che più e più

/ e scalda sì, che più e più m'avviva ». ariosto, 13-64

le dive, / et avrà incensi e imagini votive. tasso, 2-5: nel

cristiani occulto giace / un sotterraneo altare, e quivi è il volto / di colei

il volto / di colei che sua diva e madre face / quel vulgo del suo

/ quel vulgo del suo dio nato e sepolto. / dinanzi al simulacro accesa

rombo de la volante s'ode, / e l'ombra de l'ala che gelida

per le sue doti o nell'impeto e nell'adorazione che nascono dalla passione amorosa

d'ogni gentil pietate adorno, / e 'l dolce amaro lamentar ch'i'udiva,

bella diva, / per consumar durezza e greve stento / e per far cosa morta

per consumar durezza e greve stento / e per far cosa morta venir viva.

, / mi son dinanzi sempre, e la mia diva, / dovunque, lei

diva 'poco di sopra abbiamo parlato, e mostrato ch'ella di donna viva non

regolato scrittore né antico né moderno, e che non vi manca chi questo mal

comunemente così si dice dagli innamorati, e che questa voce non si doveva notare

su i stellati chiostri / v'adoro e vi consacro, alma mia diva, /

ingegno, tempo, penne, carte e inchiostri. campanella, i-186: gli

tempo. 3. attrice famosa e applaudita; cantante valente e ricercata (

attrice famosa e applaudita; cantante valente e ricercata (e si riferisce in particolare

applaudita; cantante valente e ricercata (e si riferisce in particolare alle prime donne

giornalaio aveva sciorinato i suoi fogli, e tra gli altri uno che raffigurava una diva

fa i capricci da grande attrice, e supplica come se la torturassero nella febbre

della creazione. -vezzegg. e spreg. divétta. in particolare attrice

loro idillio... si era abbuiato e ravvivato anche più per una parentesi galante

dive », o « divette », e consisteva in canzonette vivaci, talvolta con

. fr. dive (nel 1842) e divette (nel 1890), diffusi

. i francesi poi ne hanno fatto divette e noi divetta, specifica del caffè concerto

divagaménto, sm. il vagare qua e là senza una meta precisa; straripamento

che... si perdono in congetture e previsioni, debbono star vigili che quel

delle carceri, come un mezzo di divagamento e di rigenerazione morale per tanti sciagurati detenuti

me non ci vuol altro che divagamenti e passatempi. carducci, ii-7-322: ho avuto

che divaga, che va errando qua e là. - anche sostant.

gran parte de i minimi ignicoli sparsi e divaganti ne i fluidi suddetti, incontrandosi

l'asilo di romolo, cioè le famiglie e i padri che accolgono nel loro seno

che accolgono nel loro seno i divaganti e ne fanno i loro famoli.

a mano a mano alla determinatezza classica e alla più netta rappresentazione del reale il

più netta rappresentazione del reale il vaporoso e divagante romanticismo. b. croce,

, 13-81: era anche religiosa, e ciò era un freno alla sua natura

un freno alla sua natura esuberante, e quindi un fascino di più. aveva un'

sua tenda, una delle più ordinate e confortevoli del campo cristiano, provava a

cristiano, provava a tenersi supino, e continuava a pensare: non i pensieri

a pensare: non i pensieri oziosi e divaganti di chi sta per prender sonno,

prender sonno, ma sempre ragionamenti determinati e esatti. divagare, intr.

divagare, intr. ant. e disus., anche con la particella

tal eredità sia attualmente de'vermi, e che i vermi vengano per li canali

vermi vengano per li canali della madre e passino negl'intestini del feto a rintanarsi

uscirne fuore da qualche sugo contrario; e quindi dimenandosi e divagando per gl'intestini

qualche sugo contrario; e quindi dimenandosi e divagando per gl'intestini stessi, cagionino

intestini stessi, cagionino poi que'mali e que'dolori che noi quasi tutti,

passo tra la riva sinistra... e la destra. cattaneo, ii-1-403:

quale si divaga sulle circostanti alture, e invece penetrare per le valli dei fiumi.

valli dei fiumi. c. e. gadda, 335: divagava laggiù,

divagava laggiù, tra il francesco sforza e porta tosa, stracco, a stomaco vuoto

le forme perdono i contorni; i concetti e i desiderii, confusi il limite e

e i desiderii, confusi il limite e il tempo, divagano come raggi non

sa lunga gli divaga pel viso scialbo e spelato. montale, 1-59: assente,

in questa plaga / che ti presente e senza te consuma: / sei lontana e

e senza te consuma: / sei lontana e però tutto divaga / dal suo solco

umana vita,... divagando largamente e trascorrendo con volto spedito per tutti gli

ed interessante delle cose giornaliere, presenti e continue. genovesi, 1-25: la

1-25: la tua vita è pensare, e ragionare, e calcolare...

tua vita è pensare, e ragionare, e calcolare... ella si distende

muraglione di clausura, divagano col pensiero e con gli occhi sull'incanto delle vedute mirabili

nel tuo mondo li fai divagare; / e mi piace da presso riguardare / la

in ischerzo la cosa, come sempre, e divagava e passava ad allusioni, questa

cosa, come sempre, e divagava e passava ad allusioni, questa volta sul conto

degli studi, ne divagò un anno e mezzo. gravina, 488: amoroso

presente necessità di pensare solo alla guerra e non divagare dietro le ambizioni politiche. carducci

. carducci, iii-6-475: in poesia e ritornò al medio evo e intese a

: in poesia e ritornò al medio evo e intese a ritrarre il reale, ma

dal reale, presto precipitò al misticismo e al sentimentalismo, depravazioni dell'intelligenza e

e al sentimentalismo, depravazioni dell'intelligenza e dell'affetto che ben convengono insieme.

, eppure divagavano troppo nei discorsi, e mettevano contemporaneamente il capo allo sportello ad

roberto, 40: le ragazze mortara e costante, amiche di lucrezia, parlavano d'

, 6-75: in quello che tu disegni e colorisci ci riman sempre qualche cosa che

il nostro boccaccio. ritorniamo dunque, e diciamo quel che dicevamo un poco innanzi questa

zio tobia empiè la seconda pipa, e se non fosse che tratto tratto si divagava

vol. IV Pag.852 - Da DIVAGATO a DIVAMPARE (93 risultati)

ma fo come posso per divagarmi, e giovare a questa gioventù. d'azeglio,

, ii-7-262: muta tenor di vita e circostanze ed aria; divàgati per trenta

soldati, iii-174: cerca di divagarti e di divertirti, allegro e sano con giovanetti

cerca di divagarti e di divertirti, allegro e sano con giovanetti della tua età.

dotta, lat. divagàri 'errare qua e là '(comp. dal pref

. dal pref. di-con valore intensivo e da vagàri); cfr. fr.

. rovani, i-312: i patrizi e i non patrizi, divagati agli ozi e

e i non patrizi, divagati agli ozi e alla voluttà, non potevano più far

. bocchelli, 3-222: altrettanto rigoroso e uomo di dovere era stato il padre,

stato il padre, quanto riuscì licenzioso e divagato il figlio. banti, 6-10:

quanto durano i maneggi, figlie nipoti e cognate fingono di non vedere né sentire

il servizio di corte, le caccie e le cavalcate, ci pareano godere di una

godere di una vita tanto più libera e divagata della nostra. piovene, 5-539:

futuro. divagatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

la signorina - è un incorreggibile ragionatore e divagatóre, il che fa a pugni

fumo negli occhi: per prender tempo e per impedire che il processo assumesse quel

divagazióne, sf. l'andare qua e là senza meta prestabilita. -al fìgur

la divagazione, la non stabilità della mente e del corpo, e le troppe parole

stabilità della mente e del corpo, e le troppe parole e la curiosità. monti

del corpo, e le troppe parole e la curiosità. monti, iii-127:

; come non sia un professore deputato e diletto ai governanti. costoro possono fare quel

costoro possono fare quel che vogliono, e possono far pagare allo stato le loro

spietate divagazioni lo tennero immobile, insensibile e affascinato per qualche momento. -svago

, dall'ambito della propria competenza: e può essere non priva di garbo e

e può essere non priva di garbo e di interesse); discorso prolisso,

l'inghilterra approfitta delle divagazioni dei prosatori e rimatori e utopisti e monopolisti che ispirano

approfitta delle divagazioni dei prosatori e rimatori e utopisti e monopolisti che ispirano le vaghe

divagazioni dei prosatori e rimatori e utopisti e monopolisti che ispirano le vaghe opinioni della

parti del mondo le fondamenta di tante e sì vaste colonie. carducci, iii-6-452:

cornice il racconto svaria con episodi curiosi e divagazioni piene di acume e di novità

con episodi curiosi e divagazioni piene di acume e di novità. 3.

architettonico, musicale, ecc. e. cecchi, 5-247: sull'indistinto mormorio

sulle lievi, deliranti divagazioni degli archi, e le loro frasi sfumate, spezzate,

confidavano, si consigliavano, si confessavano e fronteggiavano, con ostinazione affettuosamente aggressiva,

con una tenera implacabilità. c. e. gadda, 2-40: nel primo

. gadda, 2-40: nel primo e secondo [progetto] il messinese indulge al

cinquecentesco pur con divagazioni borromi- niane e guariniane e comunque barocche; nel secondo

pur con divagazioni borromi- niane e guariniane e comunque barocche; nel secondo appare la

che allora certe domande non ànno divago e penetrano e occupano, di

certe domande non ànno divago e penetrano e occupano, di ventano ossessione

a casa si chiuse nella sua stanza e sperando un divago aprì la lettera di paolo

(gr. si- * doppio ') e da valente (v.).

sole fa tanto quanto va per cancro e per leone e per virgine.

quanto va per cancro e per leone e per virgine. 2. frana

la particella pronom.). disus. e letter. scendere a valle; scendere

di preneste, quindi si divallaro, e guastarono i poderi de'prenestini e de'

, e guastarono i poderi de'prenestini e de'gabini. andrea da barberino, 1-186

del suo timor l'animo invitto, / e per l'oscura grotta si divalla.

, divallammo interi a s. remy, e di là a s. oyen e

e di là a s. oyen e ad estrouble sino ad alien.

vallisneri, iii-5: un chiaro, e vivo fonte scappa da un antro coll'onde

un antro coll'onde sue, e giù per lo dosso sfuggevole d'un colle

per lo dosso sfuggevole d'un colle fluisce e si divalla. g. gozzi

, 3-5-430: un torrente che divalla, e aggira / pezzi di greppo colle torbid'

un gran fiume... schianta e mena seco tutti gl'ingombri col solo

bresciani, 1-i-106: più si salia e più divallava stretto, riciso e quasi

salia e più divallava stretto, riciso e quasi a piombo. ojetti, i-526:

a destra, divalla dentro un collineto lunghissimo e avvi gnato. montale,

. montale, 3-240: tira sempre vento e sulla regale strada non passa nessuno,

appare / sovra i monti la neve e si divalla / per li fianchi, acquistando

loco, / move dall'alte cime e la radduce / dolcemente alle falde.

alle falde. -per simil. e al figur. nievo, 582:

dal pref. di-con valore di allontanamento e da valle (v.); cfr

figur. simintendi, 2-2-97: e caldi venti austri traevano con mortali divampamenti

9-2-115: si forma un divampamento, e imo splendore sì grande. bettinelli, 1i-

, vennero spesso rinnovati dall'accidente, e nulla più presto incontrasi nelli annali di

fiato orientai, ch'è peste, e infetta / il tuo meleto sì, che

ardor colla non fatta ancora / tenera e fresca pelle. monti, x-2-348: un

: un divampante tizzo alto agitando / e furiando, vola al gran delubro /

muffole divampanti... porcellane squisite e terraglie d'ogni sorta. vittorini,

buio come lui l'aspirasse a lungo e con forza. -per simil.

con forza. -per simil. e al figur. trattato delle virtù,

papini, 8-159: una giovinezza concentrata e compressa per lunghi anni e divampante ad

giovinezza concentrata e compressa per lunghi anni e divampante ad un tratto come un fuoco di

, 9-259: epoche divampanti in furori e ferocie di parti e di famiglie nemiche.

divampanti in furori e ferocie di parti e di famiglie nemiche. divampare, intr

. accendersi, ardere, bruciare (e si riferisce ordinariamente a un fuoco che si

combuste, alcuna ne rimaneva intatta, e l'incendio là si spegneva quando qua divampava

mille gradazioni di chiaroscuro della fiamma azzurra e rossa che lambisce quasi timida, accarezza graziosamente

l'incendio divampa, irreparabile. / e tutto il golfo è rosso, fino all'

ed ha tal possa, che spezzare e solvere / può scogli e monti. fogazzaro

che spezzare e solvere / può scogli e monti. fogazzaro, 1-33: ad

bianco, divampava il fuoco dei fucili e dei cannoni. 2. emanare

. 2. emanare una luce e un calore molto intensi; provocare la

2-2: era già 'l tempo che divampa e bolle / il gran pianeta e su

divampa e bolle / il gran pianeta e su gli eterei poggi / rinfiammato leon

/ l'aer che v'incombe, e lo dirada e affina. panzini, ii-203

che v'incombe, e lo dirada e affina. panzini, ii-203: il meriggio

miei soliti viaggi per l'adriatico divampava e partii da chioggia per una lunga navigazione

, / che divampar di sacro zelo e sdegno. arici, ii-248: già di

la cima divampò, toccato dal sole, e poco dopo la cima stessa risplendette purpurea

riflesso dell'opposto sole a tramonto. e. cecchi, 6-333: di fondo

bianca, / si spicca da terra e candida divampa. alvaro, 9-20: nera

vol. IV Pag.853 - Da DIVAMPATA a DIVANZARE (56 risultati)

4. arrossire improvvisamente e violentemente, imporporarsi nel volto (sotto

caldo. forteguerri, 21-33: ricciardetto sogghigna e non risponde; / ma pieno di

/ dal tuo sogno furente; / e la tua faccia si muta; e si

/ e la tua faccia si muta; e si muta / la tua voce. bontempelli

/ ond'io tutto divampo; / e ancor più, ché sì mortali effetti

de'conti, i-85: un novo e sì sfrenato raggio d'oro, / che

siavi egli altresì sempre nel cuore, e ve l'accenda con sì gran fuoco della

voi ne divampi tutto quel nuovo mondo, e se ne veggano fin di qua gli

: c'incontrammo con gli occhi; e in un baleno / io sentii ben

8-66: tutto l'animo al ricordo e al rimorso le tremava, le sue

divampa fra i compagni della sventura, e l'intestina guerra si desta nella pubblica desolazione

di speranza, / ch'arder le vene e i polsi i'mi sentia. verga

la curiosità, una certa ostinazione dispettosa e andò e la rivide. stuparich, 5-

, una certa ostinazione dispettosa e andò e la rivide. stuparich, 5-

cittadini fra loro, saltava fuori il vescovo e il clero colle croci e colle sacre

il vescovo e il clero colle croci e colle sacre insegne, e quetava per

clero colle croci e colle sacre insegne, e quetava per allora la frenesia dell'impazzito

. divampava nello stesso giorno in milano e in venezia. mazzini, i-679: la

-risonare, rimbombare con tono alto e vibrante (la voce, il suono

8. tr. ant. e letter. accendere, appiccare il fuoco

il cavallo entro gli adizza, / e fuor divampa un grave incendio d'ira.

devastazione, che ora passa in qua e in là, divampa il fuoco.

il petto. 9. ant. e letter. distruggere, consumare col fuoco

, 82: essendo messi nel fuoco, e legati l'uno e l'altro ad

nel fuoco, e legati l'uno e l'altro ad imo medesimo palo, il

d'ogni banda, / menandone pregioni e roba assai, / come richiede la

assai, / come richiede la guerra e comanda. boccaccio, vi-225: quivi

lo fuoco, non sarai arso, e la fiamma non ti divamperà. magalotti,

ancora / quando il sol ne divampa sangue e vene, / tanto hanno i nostri

/ che non fan carestìa di mille e mille / vaghi fioretti in bei color

: le steccaie saranno consumate; / e divampate come vestimenta / saran l'isole.

di questa cappa? tutto è bracia e fiamma d'ardente fuoco pennace, il

il quale sanza veruna lena mi divampa e arde. l. martelli, 1-15

tale, / ch'io non sia basso e frale, / volendo farvi col mio

= comp. da di-con valore intensivo e vampa (v.). divampata

stesso intendeva, iniziare un movimento intellettuale e che quella divampata francescana era venuta

francescana era venuta fuor di tempo e fuor di luogo. = deriv

, 486: andava col corpo ignudo e nero divampato per lo caldo del sole.

: cioè di que'corpi morti, divampati e ridotti in ceneri, ancora tutte infocate

. battoli, 43- 1-22: queirimpetuosa e cocentissima fiamma, che se ne levò

levò in un istante, tutto l'involse e 'l batté divampato e morto a terra

tutto l'involse e 'l batté divampato e morto a terra. magalotti, 23-215:

voto [l'agonizzante] dall'evacuazioni e dalla dieta, ristecchito da i sudori,

divampata i strepitava a l'intorno, e pel gran foco / la foresta latissima

giudicò, coi disinganni, gli uomini e gli avvenimenti. d'annunzio, iii-2-358

, divampata già sulla scala del casino e protrattasi per quasi tutto il resto della

subito in un grandissimo divampo s'accende e subito s'estingue. onofri,

come colonie d'angeli potenti, / e i suoli di famiglie d'animali /

i suoli di famiglie d'animali / e di tribù di fiori, e d'àlacri

/ e di tribù di fiori, e d'àlacri uomini / ch'aprono i

tenebrosi impedimenti / in divampi di sole e in cifre d'inni. =

consiglio di stato degli imperatori ottomani (e di altri paesi arabi).

le loro lettere credenziali nell'una mano e con mostre di panni lani nell'altra.

si forma da un principe dello stato e della milizia, che chiamasi 'dey

, che chiamasi 'dey ', e da un consiglio o assemblea de'principali

oriente le assemblee nelle quali i sovrani e i loro ministri tengono consiglio e dànno