decima che già esigeva il re, e proporzionare così la nuova imposizione alla quantità
territoriale pagavasi con derrate in natura; e poiché si prelevava di solito il decimo del
1 decima '; la più ingiusta e la più disastrosa delle contribuzioni. calvino,
: genovesi, per esigere le decime e garantire la neutralità del territorio, e austrosarde
decime e garantire la neutralità del territorio, e austrosarde, perché s'era sparsa già
senso osceno. sacchetti, 206-89: e per non grande spazio ricolse la decima
: tributo che si pagava a firenze e a venezia sulle pigioni delle case.
ducati di decima, pagasse una decima e un quarto;... e così
decima e un quarto;... e così successivamente per ogni cinque ducati che
io l'ho cerca tutta, / e domandato nobili, e ignobili / quanti
cerca tutta, / e domandato nobili, e ignobili / quanti vecchi vi sono,
ignobili / quanti vecchi vi sono, e tutti dicono, / che quivi non fu
) ma pur cotal casata, / e i libri della decima, il medesimo.
eleggere quattro cittadini abili agli uffizi, e di età almeno di anni 35, e
e di età almeno di anni 35, e per tutta la città chiamarsi uffiziali della
come corrispettivo dell'amministrazione dei sacramenti e delle funzioni di culto o come onere
spagna tutti i danari ricolti di decime e di sovvenzioni. cassiano volgar.,
, ii-96: dall'avarizia de'preti e de'frati, che non bastando loro quella
e'fanno, ce le tengono ascose e ce le vendono a poco a poco,
. desideravano moderata l'autorità ecclesiastica, e che non fossero così aggravati li miseri
esazioni sotto pretesto di decime, limosine e indulgenzie. giannone, 1-ii-316: furono
da che nessuno più pagava la decima, e i battesimi e gli sponsali si facevano
più pagava la decima, e i battesimi e gli sponsali si facevano sbrici sbrici,
si pagassero alla parrocchia le decime, e le otteneva dai paesani superstiziosi. bocchelli
paesani superstiziosi. bocchelli, 13-366: vescovo e clero si contendevan le prebende e le
vescovo e clero si contendevan le prebende e le decime. 3. tassa
decime male rispondevano alla chiesa, e stavano in molta disubbidienza. simone della
la decima alla chiesa per lo detto passaggio e vietò l'usura. piovano arlotto,
si possano dire, decime di contanti, e per risquoterle mandò in toscana un esattore
l'ordine ecclesiastico, per belle assemblee e giusti discorsi ch'abbiano potuto farsi,
farsi, è oggidì oppresso da decime e da sovvenzioni estraordi- narie. giannone,
decime, che erano imposte a'cleri, e tanti altri emolumenti tiravano alla camera apostolica
ordinò che fosse loro provveduto delle decime e delle primizie e delle offerte. zanobi da
loro provveduto delle decime e delle primizie e delle offerte. zanobi da strato [s
io digiuno due volte la settimana, e dò le decime di tutto quello,
5-6-359: guai a voi, scribi e farisei ippocriti, i quali decimate la
menta, cioè date la decima della menta e del cimino e dello aneto, e
la decima della menta e del cimino e dello aneto, e lasciate adietro quelle cose
e del cimino e dello aneto, e lasciate adietro quelle cose che son di
gli diede la decima d'ogni cosa. e 'l re di sodoma disse ad abram
disse ad abram: dammi le persone, e prendi per te la roba. frisi
di levi la possessione dei beni stabili e per il loro mantenimento erano assegnate le
lì. io digiuno due volte la settimana e pago tutte le decime e osservo tutti
la settimana e pago tutte le decime e osservo tutti gli articoli della legge.
]: sono sì distinti per decime e per centinaia, sicché a nove è posto
, di età dalli 17 fino a 25 e 30 anni il più, e sono
25 e 30 anni il più, e sono la maggior parte cristiani rinnegati, di
che gli raccolgono ogni tre anni alla morea e da tutte le province d'albania,
, pari alla somma di un'ottava e di una terza. garzoni, 1-442
, la vigesima, la vigesima seconda e l'altre in infinito. g. b
, 1-1-39: stando fermo il tenore e il soprano vicendevolmente nella terza e nella
tenore e il soprano vicendevolmente nella terza e nella decima del tuono, il basso.
benché magre e slanciate... arrivavano a prendere gli
signori ufiziali a veder detta accusa, e di tirare a decima, non li avendo
. decimo: voce deh'ammini- strazione e della chiesa, ampiamente documentata nel lat
volendo ad ogni cosa manchi ogni vizio e tutto essere troppo pulito, prima in loro
in loro mani diventa l'opera vecchia e sucida che finita. = forse deriv
la quantità di grano, di biada e di altri prodotti corrispondente alla decima parte
il dieci; che procede per decupli e per decimi. -cifre decimali: quelle che
quelle che stanno dopo il numero intero e che indicano i decimi, i centesimi
di misura formato di alcune unità fondamentali e di unità secondarie che sono multipli e
e di unità secondarie che sono multipli e sotto- multipli, secondo potenze del numero
ii-195: il sistema decimale fu conservato e si diffonde in molti stati. cattaneo,
diffondersi fra le nostre plebi, per ignoranza e misoneismo, la cognizione e l'uso
per ignoranza e misoneismo, la cognizione e l'uso di quello splendido trovato della
la stessa cosa pensata in altro modo e passava con piena facilità dalle frazioni alle
invece di prendere il quarto del meridiano e dividerlo decimalmente, avrebbero potuto prendere ima
or. meno, secondo la diligenza e discrezione delli capiggi destinati a questo ufficio
35: appio punisce i capi, e decima l'essercito, uccidendo uno per
facciasi adunque la pruova di pochi, e degli altri, quando son fatti,
coll'inoculazione, invenzione benefica della vanità e galanteria, è divenuto una leggiera malattia
leggiera malattia, che previene la naturale e violenta. botta, 4-374: la
botta, 4-374: la morte intanto e questi e quelli decimava. cattaneo,
4-374: la morte intanto e questi e quelli decimava. cattaneo, ii-2-47:
annata. giusti, 2-195: decimò frati e prelati; / licenziò birri, legati
/ licenziò birri, legati, / gabellieri e svizzeri. orioni, ii-300: i
da tempo decimava i bambini dell'istituto e lei dovette tornarsene a casa. piovene
dalle distruzioni, i mercati depauperati, e la sperequazione con l'italia settentrionale grandemente
le scene di un film). e. cecchi, 8-121: in italia,
, ii-280: se non fosser le epidemie e la loro stessa ferocia, che li
spinge a decimarsi fra loro per fame e ira e lussuria sterminatrici, sarebbero i padroni
decimarsi fra loro per fame e ira e lussuria sterminatrici, sarebbero i padroni della
. m. adriani, i-309: e non arrestando il popolo lo sdegno,
accorsero quei della guardia al caso, e beffeggiando o la semplicità o la povertà
così magro. evidentemente diacono, cantore e sagrestano le avevano decimate. deledda,
carro, vigna, 'seminerio '. e non ha parenti che possano decimare la
ne'predetti libri della decima della città e del contado, respettivamente per quella parte
non vi fussino decimati sotto il proprio vivo e vero nome di chi effettualmente ne piglia
, 321: guai a voi, scribi e farisei, ipocriti, che decimate la
, ipocriti, che decimate la menta e l'aneto e 'l cornino e la
, che decimate la menta e l'aneto e 'l cornino e la ruta e ogni
la menta e l'aneto e 'l cornino e la ruta e ogni erba, e
aneto e 'l cornino e la ruta e ogni erba, e avete abandonate le cose
e la ruta e ogni erba, e avete abandonate le cose gravi della legge
che si dea decima de la menta e de la ruta e d'ogne erba,
de la menta e de la ruta e d'ogne erba, e trapassate il
de la ruta e d'ogne erba, e trapassate il giudicio e la caritade.
ogne erba, e trapassate il giudicio e la caritade. baldelli, 5-6-359: nel
vangielo dice: guai a voi scribi e farisei ippocriti, i quali decimate la
menta, cioè date la decima della menta e del cimino e dello aneto, e
la decima della menta e del cimino e dello aneto, e lasciate adietro quelle cose
e del cimino e dello aneto, e lasciate adietro quelle cose che son di
non hanno rispetto a la tua arte e che procedono solo da quel buono senno che
che non si convegnano alcuna volta decimare e dare a dio, cioè a quelli miseri
s'hanno a dira dare e zapparle sì, che impedisca il far le
anzi avvezzi a ricevere sotto vari colori e già sono offesi dalle abolite o decimate
compagnie, tanto crudelmente decimate al passo e ripasso del chiese. de sanctis, ii-xv-496
una immensa maggioranza di uomini di sinistra e di uomini nuovi quasi tutti avversari. nievo
, iii-1-1114: nell'altipiano fra l'auata e il daua gli uomini divorarono l'ultima
daua gli uomini divorarono l'ultima razione, e la febbre la dissenteria la fame,
]. decimatóre1, agg. e sm. (femm. -trice).
ciarlatano gli uomini mi avrebbero subito odiato e presto dimenticato. idem, 27-1201:
. bocchelli, 3-57: voleva convertire, e non uccise tanti selvaggi quanti i decimatori
. 2. per simil. e scherz. chi sottrae di nascosto ciò
decimare *. decimatóre2, agg. e sm. (femm. -trice).
sogliono essere diversi li decimatori delle primizie e degli altri frutti. idem, 1-143-
a quell'argine alzato di terra, e cacciatine per paura i difensori, fecer
il danno era di pochi, la paura e 'l pericolo faceva gelare il sangue a
comp. dal gr. si-'doppio 'e ter pene (v.
. dal gr. 8t- * doppio 'e te ttile (v.
comp. dal gr. si-4 doppio 'e &etov 'zolfo ', col sufi
esatomico formato da due atomi di zolfo e uno d'azoto. = voce dotta
. dal gr. si- * doppio 'e &eiov 'zolfo', e da azina
doppio 'e &eiov 'zolfo', e da azina (v.).
pentatomico che contiene due atomi di zolfo e uno di azoto. = voce dotta
comp. dal gr. si-4 doppio * e &eiov 4 zolfo ', e da
* e &eiov 4 zolfo ', e da azolo (v.).
, con due doppi legami fra carbonio e carbonio. = voce dotta, comp
comp. dal gr. 8i-4 doppio * e $eiov 'zolfo', col sufi.
= voce dotta, comp. da ditiene e dal suff. -ile. ditimòlo,
comp. dal gr. si-4 doppio 'e timolo (v.).
(liquido giallo-rosso dall'odore di mercaptano e di acido acetico); vacido ditiobenzoico
acido ditiosalicilico (ottenuto riscaldando acido salicilico e un derivato di zolfo, si presenta
, dotata di proprietà antisettiche, analgesiche e antipiretiche); vacido ditiossalico (conosciuto
comp. dal gr. 8t-4 doppio 'e oclov 4 zolfo ', e da
'e oclov 4 zolfo ', e da acido (v.).
comp. dal gr. si-4 doppio 'e &etov 4 zolfo ', e da
'e &etov 4 zolfo ', e da glicolo (v.).
comp. dal gr. si-4 doppio 'e oeiov 4 zolfo ', col suff
, comp. dal gr. si-'doppio'e &eiov 4 zolfo ', col suff
comp. dal gr. si-4 doppio 'e &e! ov 4 zolfo ',
due volte ', sòo 4 due 'e &etov 4 zolfo '). ditiosalicilati
comp. dal gr. si-4 doppio 'e &eiov 4 zolfo ', e da
'e &eiov 4 zolfo ', e da salicilato (v.).
anello pentatomico contenente due atomi di zolfo e due di azoto. = voce
comp. dal gr. si-4 doppio 'e &eiov 4 zolfo ', e da
'e &eiov 4 zolfo ', e da tiazolo (v.).
alle muse questo dono già disusato, e ora per noi rinovato. ditirambicaménte
proprio del ditirambo; che ha modi e strutture di ditirambo. l.
boccaccio, lo stile simile alla fiammetta, e in magni- ficenzia forse l'ha superata
di questa sono ancora più sonore, e tutte piene di parole ditirambiche ribombanti.
; perciocché o spiega lodi divine, e chiamasi ùmica o ditirambica; o narrazioni
umane virtuose, eccedenti l'uso comune, e chiamasi eroica; o biasima e motteggia
, e chiamasi eroica; o biasima e motteggia i vizii, e chiamasi satirica;
o biasima e motteggia i vizii, e chiamasi satirica; o descrive passioni ed
; o descrive passioni ed affetti, e chiamasi melica o lirica. tesauro,
: la nuda azione nella mimica: e mescolatamente l'azione e le parole nella ditirambica
nella mimica: e mescolatamente l'azione e le parole nella ditirambica. menzini,
precetto io dia / del carme ditirambico e straniero, / qual per le penne
su 'l tronco ditirambico innestarono la tragedia e sul fallico la commedia, così nel fertilissimo
giardino piantaron l'ecloga picciolissima verga. e. cecchi, 2-14: pindaro, teologo
, crapulone, autore di poemi lubrici e cantore ditirambico della propria pipa. -sm
ma che dico? maledico / gli anapesti e i ditirambici. -sf.
principio pose della sua 4 poetica '; e ciò sono: l'epopeia, la
: nella ditirambica il canto, il ballo e 'l suono tutti insieme col metro correano
la svinatura, il raccolto delle frutta e del grano. = voce dotta,
letter. nella letteratura greca classica (e anche in quella latina), genere
di poesia lirica corale, fra l'ode e l'inno, d'ispirazione potente,
cantare coralmente nelle feste di dioniso (e ne ebbe origine la tragedia); nelle
moderne, componimenti di vario metro e dal ritmo concitato, che celebra il vino
il vino, gli effetti dell'ebbrezza e la gioia di vivere. b
vagliono tanto quanto i prologhi delle commedie e quanto gli esordii del poema. imperoché gli
metafore, le quali principalmente apportano diletto e grandezza adorazioni; ma non sieno troppo
mio bel, voi state fresco, / e potete cantar greci e troiani, /
state fresco, / e potete cantar greci e troiani, / non usando, com'
burlesco, / ma l'esametro illustre e il suono altero. redi, 16-v-233:
intitolato 4 l'arianna inferma '. e se in quello del « bacco in
la forma di dialoghi recitati dai cori e dai mimi, e si chiamarono 4
dialoghi recitati dai cori e dai mimi, e si chiamarono 4 episodi ', distinti
, distinti coi nomi di 4 tragedia 'e di 4 commedia ', secondo che
533: va', ditirambo mio triste e giocondo, / vola dove ti frulla.
tu cerchi per l'immenso mondo, / e non ci trovi nulla. d'annunzio
annunzio, i-1063: odi? tra puglia e montegiovi in coro, / come su'
tuffa in quella co'suoi demordi, e dal tetro caos risuona un orrido ditirambo.
idilli, ma sì con provvedimenti generosi e leali, espressi con parole leali
leali, espressi con parole leali e generose. 3. spreg.
arione citaredo sopra a ogni eccellenza, e fu il primo che compose il canto ditirambo
, perocché egli ditirambo si chiamava, e questo nome aveva egli per averselo giove
egli per averselo giove cucito alla coscia, e indi scioltolo poi nel suo nascimento.
quali ne appaiono vestigia appresso i latini e manifestamente appresso i nostri. =
ed estremità posteriori remiformi, antenne sottili e allungate; contano numerose specie di
; contano numerose specie di piccole e medie dimensioni. = voce dotta,
olivastro, con i lati del corsaletto e gli orli delle elitre marginati di giallo
negli stagni; le larve sono voracissime e predano anche piccoli pesci. bartolini
a tentare di pescare notonette acquatiche e ditischi marginati: aiutandomi, nella
che può essere adoperato per il riconoscimento e per la determinazione quantitativa di vari metalli
dei metalli nella chimica biologica, agraria e bromatologica. = voce dotta, contraz
; sono cinque: pollice (corto e tozzo, impiantato più in alto e
e tozzo, impiantato più in alto e dotato di maggiore mobilità), indice,
; nella mano le dita (lunghe e molto mobili) costituiscono il principale organo
nel piede, invece, sono corte e scarsamente mobili. meo de'tólomei
quando fa trentadue denti a l'uomo, e non più né meno, e quando
, e non più né meno, e quando fa cinque dita ne la mano,
quando fa cinque dita ne la mano, e non più né meno. simintendi,
., 21-3: le bianche mani e l'angeliche deta, / che a nobil
de'medici, i-62: la vita e morte mia tenete voi, / eburnee dita
mia tenete voi, / eburnee dita, e 'l gran disio ch'io celo
detti si ritrovano altri ingemmamenti di lunghezza e grossezza che giungono al deto umano,
mignolo, il medio e l'indice. foscolo, 1-290: questa
i beati / fior ch'ella colse, e con le molli dita / vaga si
grande anelito di stanchezza. c. e. gadda, 208: vidi una
208: vidi una vecchia con chiome e grinze d'erinni che procedeva scalza,
: poi rivolgi la penna volta in giù e mettitela in sull'unghia del dito grosso
del dito grosso della man zauca, e gentilmente, a poco a poco, scarna
gentilmente, a poco a poco, scarna e taglia quella puntolina. bandello, 3-55
l'indice siede a dritta stanno, / e del più grosso tuo maestro dito /
/ tal qual apunto sei, vago e polito / e dilicato e morbido ti
qual apunto sei, vago e polito / e dilicato e morbido ti fanno. diodati
sei, vago e polito / e dilicato e morbido ti fanno. diodati [bibbia
c'aveano i diti grossi delle mani e de'piedi tagliati, se ne stavano
dei piedi. -per simil. e al figur. marino, 7-112:
quel che si vede / ha forma e qualità di donne vive. / son viticci
vive. / son viticci le chiome e i diti estremi / figliano tralci e gettano
chiome e i diti estremi / figliano tralci e gettano racemi. d'azeglio, 2-149
tempo m'è scorso tra le dita, e non so se me ne rimanga abbastanza
. non potei trattenermi dal- l'uscire e dall'esultare davanti allo spettacolo di quel
steli nel gran sole, di quel farsi e disfarsi, sotto le dita del vento
star gioioso tra la gente, / e non sia per alcun mostrato a dito
lui a piè del ponticello / mostrarti, e minacciar forte, col dito. idem
vedi là 'l nostro avversare; / e drizzò il dito perché là guardasse. fazio
: / beltà la mostra a dito e leggiadria. canti carnascialeschi, 1-23: fatto
gloriosa inbasciata, la quale mi confortò; e quel giorno per questa buona nuova,
quel giorno per questa buona nuova, e perché i popoli mi mostravano con il
a quello, come cosa mara- vigliosa e nuova. davila, 199: gli ugonotti
, erano senza remissione lacerati dal popolo e gettati nella riviera. parini, giorno,
, giorno, ii-826: già como e dionisio al desco intorno / rapidissimamente in
429): eran mostrati a dito, e guardati con occhi torti; di maniera
bollato col nome di traditore, insultato e fin minacciato da lettere anonime. pirandello
ché teneva puntata su me la rivoltella, e il dito sul grilletto, e la
, e il dito sul grilletto, e la sua mano tremava forte. pavese,
parestesia transitoria che incoglie un solo dito e di cui soffrono specialmente i nefritici cronici,
specialmente i nefritici cronici, gli uremici e gli arteriosclerotici; il dito più spesso
cani da pastori] 1 piè grandi e alti, e le loro dita spartite,
] 1 piè grandi e alti, e le loro dita spartite, e li loro
alti, e le loro dita spartite, e li loro unghioni sien duri e piegati
, e li loro unghioni sien duri e piegati. tanaglia, 2-1049: ma la
penna [dei polli padovani] si dichiara e snoda / che nera sia o rossa
la dimandi, / co'diti caffo, e con la cresta aretta / e rossa
, e con la cresta aretta / e rossa, e sopra 'l collo assai si
la cresta aretta / e rossa, e sopra 'l collo assai si spandi. betocchi
opera delle tue dita; la luna e le stelle le quali tu fondasti. berni
ponendo li diti per lo ingegno, e lo nodo per la malagevilezza del dubbio.
dito immortale / ineffabil lavor, forma e ricetto / di spirto e polve moribonda
lavor, forma e ricetto / di spirto e polve moribonda e frale, / chi
ricetto / di spirto e polve moribonda e frale, / chi può cantar le tue
: o due rupestri isole [capraia e gorgona], voi / solcavate le bianche
dio ricollocava tutto nel suo stabile ordine e rifaceva dolce don matteo. 8
corrispondente alla larghezza di un dito (e al figur. indica piccolezza, strettezza
mascione dui deta fo lo passaio / e lo dilettar che n'aio ce passò
di lunghezza d'un dito colle gambe lunghe e rosse, e l'alie grandi.
un dito colle gambe lunghe e rosse, e l'alie grandi. bisticci, 3-125
volar non ponno; /... e un dito / non alzarsi giammai da
, ii-6-227: sapessi la guerra sorda e vigliacca che la gran canaglia moderata e universitaria
sorda e vigliacca che la gran canaglia moderata e universitaria mi fa da tutte le parti
ma io son preparato a tutto, e non piego d'un dito. verga,
-stor. presso i greci e i romani, misura lineare corrispondente alla
corrispondente alla sedicesima parte del piede, e alla dodicesima del palmo maggiore. palladio
gli astronomi dividevano il diametro del sole e della luna. piazzi, 2-309:
uguale alla prima dei semidiametri dell'ombra e della luna, meno la distanza minima
chiamansi questi numeri semplici ancora diti; e questo dico... per la differenzia
: guardi me, dico all'oste, e alzando un dito, / ima frittata
nascesse un pensiero che lo agghiaccia, e alza un dito verso di lui.
ragione, li principi cessavano del parlare e ponevansi lo dito alla bocca. manzoni,
40: essa in disparte, e posto al labbro il dito, / dovea
, onde parigi / malamente s'adoma e degli esperti / ristorator de'non vulgari ventri
. che n'abbia per le dita e il tutto e fino alle menome parti franchissima
abbia per le dita e il tutto e fino alle menome parti franchissima e speditissimamente
tutto e fino alle menome parti franchissima e speditissimamente. borgese, 6-135: la vita
. settembrini, 1-21: pochissimi, e da contarli su le dita, rimangono sempre
gli stessi, semplici, onesti, e male in arnese. baldini, 1-797
d'una mano, vivono mattina e sera fra le emanazioni e i distillati
, vivono mattina e sera fra le emanazioni e i distillati d'ogni sorta d'agrumi
d'ogni sorta d'agrumi, di fiori e d'erbe aromatiche. -dare
aromatiche. -dare il dito e vedersi prendere la mano: fare un
, et egli ha preso il dito e la mano. piccolomini, 187: si
, avete presa tutta la mano, e non volete più lasciarmi andare.
vezzo di dare un ditino a tutti, e credendo di stare a cavallo dei due
dei due partiti, era cavalcato da tutti e due. -darsi del, un
ciò che più li fa di mestiero, e credendo segnarsi (come suona il
cravatte: stonate, con certi disegni e con certi colori che erano diti in
tutti è il conte orlando, / e dopo lui è il sir di montalbano,
cotte. -un po'meno - / e leccherestitene le dite. grazzini, 2-338
lombi dello stidione col ramerino ben cotti e stagionati un manicaretto divino, da leccarsene e
e stagionati un manicaretto divino, da leccarsene e succiarsene le dita ogni parassito. pavese
o donna, impara questo stamane, e legatelo al dito: se il tuo marito
io ti protesto, tienlo a mente, e legatelo al dito, che se tu
esterminarci affatto di qua giuso; / e s'hai pietà, si come so,
l'hai, / dei nostri estremi e raddoppiati guai: / libera queste navi dal
preti a dito / se l'han legata e andare a capo rotto / toccherà a
del vecchio cacciatore mangiatore di cipolle, e di fagioli con le cotiche.
aretino, 8-77: sposò il poltroniere, e seco si trafficò (così si disse
(così si disse per la terra) e noi giurerei, perché io non vi
erano due sette clericali, una interamente retriva e reazionaria, l'altra, in cui
in tanta confidenza nella pratica frodolenta, e per l'esercizio e per gli esempi
pratica frodolenta, e per l'esercizio e per gli esempi impuniti, che tutto poteva
gli esempi impuniti, che tutto poteva pensare e temere, fuor che l'autorità vi
su tutte le corde del cuore umano e indicare il punto ove le varie virtù
sé delle debolezze che non conosce bene; e se ne accorge quando ci mette il
giusti, i-540: stava in pensiero, e quasi me ne mordeva le dita,
bartoli, 9-27-1-64: iddio sei vede, e ci ama? e 'l suo amor
iddio sei vede, e ci ama? e 'l suo amor gli comporta che né
il possibile per impedire una rivoluzione fondamentale, e chi non ne ha non alzerà mai
, sarebbe stato il suo erede, e si sarebbe trovato ricco senza muovere un
moravia, i-506: avrebbe voluto affacciarsi e dirle che partisse pure francamente, egli
toc- cherebbeno. leopardi, 255: e certo quanto a se che pur col
, 2-2-346: ell'ha un tratto fermo e stabilito / voler prima mancar, che
lupin del mio faccio ragione, / e senza alcun multiplicar di dita. fagiuoli
dita; poi non te ne ricordi, e chi ne va di sotto? il
comprando in carestia] fare bene, e puossene fare gran danno; e però
bene, e puossene fare gran danno; e però quando la cosa è cara,
cosa è cara, toccala col dito, e quando è vile, puoi fare abandonatamente
col dito: provare una gioia grandissima e inattesa. pulci, 22-192: l'
. grazzini, 4-316: -gerozzo e la moglie che ne dicono? -par loro
di toccare il cielo col dito, e se gli trangugiò saporitissimamente, e gli
, e se gli trangugiò saporitissimamente, e gli fecero buon prò. chiari, 1-i-38
dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli... riuscire,
col dito nell'occhio: tornare scornato e afflitto. sacchetti, 16-28: costoro
dito nell'occhio. -tra moglie e marito non mettere il dito: v
dossi, 334: colle ditina gioiellate e affusolate infilavami intanto nella tasca esterna dell'
. poliziano, 2-18: sempre lire e corone toccano, ma zappe o aratri
mano in aria, con tre ditacci tesi e allargati,... squadrò renzo
le auguravo, che, dalle ditaccia negre e tozze -piedi mal dissimulati -de'due sacerdoti
sacerdoti, ella passasse tra le fine e bianche e trasparenti ditine di mia nonna.
ella passasse tra le fine e bianche e trasparenti ditine di mia nonna. de
dava un golino colle sue ditacce grommose e i due amici si arrabattavano sommessamente.
certi ditoni / a schimbesci, tondi e grossi, / da colossi, / a
apice dall'imenio; crescono nei boschi e nei terreni grassi e sono commestibili;
crescono nei boschi e nei terreni grassi e sono commestibili; ditella.
linguatti, gli alberini, i sambuchini e prugnoli nascono per la proprietà del terreno,
16-iii- 127: tutte l'erbe e tutti i frutti sono un nido proporzionatissimo
sono un nido proporzionatissimo per le mosche e per gli altri animaletti volanti; così
, la ditola gialla { clavaria lutea) e la ditola rossa o corallina { clavaria
clavaria rubra). nascono per li boschi e per li scopeti nell'autunno, e
e per li scopeti nell'autunno, e sono portate a vendere al mercato,
essendo buone a mangiarsi cotte con formaggio e burro. -ditola scempia: famigliola.
. vulgarmente è pur detto 'bocciòli 'e 'famigliola di mazze d'èrcole bianche
gr. 81- * doppio ') e tol [uolo], col sufi.
... le consonanze tutte, e prima l'aere, il tuono con le
le sue varietà, il semituono maggiore e minore, e insieme il diesis e
varietà, il semituono maggiore e minore, e insieme il diesis e poi l'unisuono
e minore, e insieme il diesis e poi l'unisuono, il ditono, il
diatessaron, il diapente, l'esacordo maggiore e minore. marino, vii-320: sette
diapente col tuono, il diapente col semituono e il diapason. g. b.
prattica usuale almeno l'uno de'ditoni e semiditoni risoluto, diviso o composto, che
due toni '(81- 'doppio 'e róvo? 4 tono ').
libro di dicerie [tommaseo]: e non solamente veg- ghiare per aspettare
. ant. destraper. ditrarre e deriv., v. detrarre e deriv
ditrarre e deriv., v. detrarre e deriv. ditrattare, tr.
puote, [l'imperatore] dispone e ditratta / il detto papa d'ogni beneficio
il detto papa d'ogni beneficio, / e cosa per lui fatta sia disfatta.
dal gr. 81- 4 doppio 'e tptjfxa -axoc; 4 orifizio '.
(gr. 81-4 doppio ') e da triglifo (v.).
comp. dal pref. di-con valore rafforzativo e da trinciare (v.);
quattro sillabe, delle quali la prima e la terza lunghe, e brevi la seconda
quali la prima e la terza lunghe, e brevi la seconda e la quarta,
terza lunghe, e brevi la seconda e la quarta, cioè composto di due trochei
sillaba sciolta, può essere un trocheo e dattilo (musicos). =
doppio trocheo '(da 81-4 doppio 'e tpoxatos 4 trocheo ').
, nefelina, cancrinite, so- dalite e biotite. = dal nome di
che impossibile era che iddio fosse fatto uomo e patisse pena, la vergine caterina mostrò
che dio è d'intorno rotondo, e che dovea essere ditroncato. e la
, e che dovea essere ditroncato. e la sibilla dice così: « beato quello
= comp. da di-con valore intensivo e troncare (v.); cfr
ditta, per l'aumento dello spaccio e per la qualità delle loro manifatture..
loro attività in vantaggio comune della patria e dello stato senza essere per troppo lungo
per troppo lungo tempo distratti dall'attenzione e vigilanza sui privati loro interessi, scaderanno
lettere d'oro: nomi di ditte e di agenzie. emanuelli, 1-90: trovò
singole particelle catastali. -per simil. e al figur. panzini, iv-201:
loro natura non possono avere carattere venale e commerciale. pea, 1-415: quando non
si dividono, fanno i conti del dare e dell'avere, quietanzano le fatture come
fatture come due soci in commercio, e fanno la circolare ai clienti della ditta disciolta
: dalla ditta di fonso - un cancello e un capannone in fondo a un prato
fondo a un prato -veniva il cigolìo e il cupo tonfo delle macchine. calvino,
hai a far pagamento a parte banco e ditta, fa che prima consegni la ditta
, fa che prima consegni la ditta, e poi per resto scrivi in banco per
el vendere tuo ad altri facendoli debitori e creditrici le tue robbe e debitrici la
facendoli debitori e creditrici le tue robbe e debitrici la cassa se ti dà contanti,
debitrici la cassa se ti dà contanti, e debitrici le ditte se te le consegna
ditte se te le consegna in pagamento. e creditore al banco se te 1'dà
cosimo di giovanni de'medici, figli e nepoti, pel traffico di firenze di fiorini
15; per la commandità di bruggia e londra, in loro ditta per f.
sotto la ditta di pierfrancesco de'medici e compagni, per la rata di f.
. 5 siano ben fatti, utili, e perfino un poco duraturi; ma gli
a chi tiene assai scudi a canto, e il sapersi levar da giuoco senza perdita
nel principio, or nel mezzo, e or nel fine. tasso, n-iv-522:
primo favore, aspetta ragionevolmente il secondo e dopo il primo danno a gran
. apparecchio usato per incidere la voce e per riprodurla immediatamente senza bisogno di trattamenti
lat. dictàre 4 dettare, parlare 'e dal gr. qxùvri 4 voce '.
. dittàggio, sm. dial. e letter. diceria, voce pubblica.
la piglia ». viani, 19-54: e poi c'è un altro dittàggio,
, a quella villa, vigneto, uliveto e selva, tenuti ben custoditi, tutti
, fusti eretti con foglie inferiori semplici e superiori imparipennate, fiori grandi, in
racemi, corolla con quattro petali ascendenti e uno rivolto in basso, bianca con
; contiene un olio essenziale, aromatico e infiammabile; la radice si usava come tonico
infiammabile; la radice si usava come tonico e diaforetico; è frequente nei boschi dell'
a modo di frassino, è caldo e secco nel quarto grado, ed è
la quale in luogo caldo, petroso e secco spezialmente si trova, ed ha
si trova, ed ha virtù di dissolvere e di consumare il veleno. equicola,
note in dodici foglie di lauro, e quelle fare mangiare con radici di oliva
quelle fare mangiare con radici di oliva e di dittamo meschiate con seme genitale.
schivate dalle vipere, ma tra quelle fiondi e secche e fresche tutti i serpenti volontariamente
, ma tra quelle fiondi e secche e fresche tutti i serpenti volontariamente si ricoverano.
, un brindisi tutto echeggiante di mitologia e che terminava con l'invocazione a giunone
, con foglie rotondeggianti, pelose, e fiori rosei; le foglie si usano
; le foglie si usano come condimento e in liquoreria; anticamente gli si attribuivano
si coltiva in vaso nell'italia centrale e meridionale. pietro ispano volgar.,
, 2-47: dittamo pesto, impiastrato e beuto, vale contro a tutti e'morsi
, / che stagna il sangue, e de la piaga rea / leva ogni spasmo
la piaga rea / leva ogni spasmo e perigliosa pena. ricettario fiorentino, ii-21:
gambo, / di tenero le foglie, e d'ostro i fiori / tutto cosperso
d'ostro i fiori / tutto cosperso e rugiadoso ancora. durante, 147:
di candia, è erba acuta, liscia e simile al pulegio, ma sono le
le sue fiondi maggiori ricoperte di borra e d'una certa pelosa lanugine; da i
, escono i fiori purpurei, odorati, e indi il seme. tasso, 11-72
son dittamo, timo, serpillo, e simili fragrantissime che imbalsamano co'lor naturali
alla soave tra fior di ginestra / e fiordalisi / processione; io so di te
sua, tra il vaso del dìttamo e quello dell'amorino. -monte del dittamo
simili al vero, ma i rami e le fiondi più duri, più lanuginosi,
, quando nasce egli in luoghi più domestici e più grassi, percioché il vero ama
come il gingidio, il dittamo nero e il falso, l'apioriso, l'assenzo
egli risana / la piaga mia; e può far la mia sorte, / d'
far la mia sorte, / d'aspra e noiosa, dilettosa e piana. d
/ d'aspra e noiosa, dilettosa e piana. d. bartoli, 9-30-363:
: la 4 crusca 'fu dittamo e latte; perché mi si scavezzò una
una stanga della carrozza a desenzano, e con santa rassegnazione lessi il proemio e
e con santa rassegnazione lessi il proemio e moltissimi articoli mentre il fabbro mi andava
: a le sue piaghe / sarà dittamo e latte il raccontarle / che del tuo
belli tela excutienda ». dittare e deriv., v. dettare e deriv
dittare e deriv., v. dettare e deriv. dittatóre1 (ant. dittadóre
dirà di quinzio cincinnato, fatto dittatore e tolto da lo aratro, e dopo lo
dittatore e tolto da lo aratro, e dopo lo tempo de l'officio, spontaneamente
ebber domino; / sonvi trebuni, edile e qui- sitori. seneca volgar.,
era chiamato anticamente maestro del popolo, e così si truova al tempo d'oggi in
uno uficio che si chiamava dittatore, e era sopra tutti gli altri ofìcii di
altri ofìcii di roma, d'onore e di potenza; però che alla sua sentenza
non si poteva appellare né contradire: e questo dittatore non si eleggeva se none
uomo che sanza alcuna consulta potesse diliberare e sanza alcuna appellagione potesse esequire le sue
, 1-518: qualcheduno fu dettatore dieci e venti giorni, e niuno più d'un'
fu dettatore dieci e venti giorni, e niuno più d'un'anno fu console
/ che dopo canne i danni estremi e tonte, / saggio tardando, riparar
: occupò [cesare] la republica, e fecesi fare, contro alle leggi romane
vide render omaggio non solo da roma e dal senato, ma da tutto il resto
: roma dà leggi al mondo, e sotto i piedi / cesare ha roma.
fronte / cinto del sacro alloro, e in aurea sede / console e dit-
alloro, e in aurea sede / console e dit- tator. carducci, ii-8-359:
grave importanza, per 10 più specifico e limitato nel tempo (cfr. dittatura,
volano mentre il dittatore dei galli transalpini e cisalpini può rimandare i notabili con un
rimandare i notabili con un monosillabo: e allora? sommi rischi, piaceri brevi
piaceri brevi, interrotti, pentimento tardo e lagrime infinite. settembrini, 1-85:
1-85: noi la vedremo un'italia unita e forte, vedremo le armi di un
, vedremo le armi di un console e del dittatore valicare le alpi, cingere
valicare le alpi, cingere vienna, e piantare su quei baluardi la nostra bandiera
pubblica la prima edizione delle tragedie; e quell'anno la libertà esce trionfante dalla
regno delle due sicilie (nella storiografia e nell'agiografia risorgimentale il dittatore per antonomasia
una lista di donzelle per disonorarle, e che perciò avevano meritata la morte.
la lugubre / schiera d'avanti, ravvolto e tacito / cavalca: la terra ed
fare confronti tra i due dittatori, e tutti a danno di mussolini. saba
di mussolini. saba, 1-23: e i dittatori? ma sono semplicemente i
esercita un'egemonia, un predominio eccessivo e autoritario, soffocatore, in un qualunque
in un qualunque settore della vita sociale e del pensiero umano. achillini,
io spero un dì veder maestro / e dittator di graziosi modi / all'alma gioventù
i-19: il popolo sarà il dittatore e 'l despota della lingua e d'ogni sua
il dittatore e 'l despota della lingua e d'ogni sua parte. bertola,
del classicismo, hanno perduto il credito e bisognerà finalmente che chiudano bottega. carducci
carducci, ii-20-29: io non so e non posso fare il dittatore dei vocaboli.
retorica nomina invano la scienza, e sdottoreggia dittatorello di frasi, * la scienza
cadavere non può star che la igiene. e questo non è il caso.
(cfr. dittatore, nn. 2 e 3). giusti, iii-313
stato annientato dalla morale pubblica oltraggiata; e chi dicesse il contrario, mentirebbe sfacciatamente
che, non osando chiamarsi apertamente socialismo e socialismo rivoluzionario, ha adottato il nome
alla patria discordia civile, guerra esterna e distruzioni materiali e morali siffatte che ogni
civile, guerra esterna e distruzioni materiali e morali siffatte che ogni speranza di redenzione
, la maestra in capo, nata e cresciuta per essere maestra, null'altro
tagliente: che tiene in pugno insegnanti e scolare, e guai se stringe le dita
tiene in pugno insegnanti e scolare, e guai se stringe le dita.
ho l'ostinazione mulesca, la voglia e il tono dittatoriale, la sicurezza dei miei
: di certi libri io dico talvolta poco e talvolta nulla, contentandomi di affermare dittatoriamente
la repubblica per sorpresa... e né meno è la repubblica oligarchica d'un
oligarchica d'un partito anche ottimo, e tanto meno la repubblica dittatoria d'una
, da conferire un potere così dittatorio e così dismisurato ad alcuno del ceto loro
spesso un tuono dittatorio, verboso, sprezzante e qualche volta mordace. de sanctis,
aria così dittatoria che tu ne rimani sbalordito e a bocca aperta. gobetti, 1-46
giolitti dieci anni di pace sociale e di onesta amministrazione; se anche egli
indulgenza alla demagogia, nelle pose dittatorie e nell'incostanza della schermaglia parlamentare,.
romana per le situazioni di grave emergenza e consistente nell'attribuire, per non oltre
sei mesi, i pieni poteri civili e militari a una sola persona, affinché
in uno strumento di potere personale permanente e incontrollato, scomparve in età imperiale.
none a grandi bisogni;... e durava la dittatura cinque mesi, e
e durava la dittatura cinque mesi, e più e meno, secondo il bisogno.
la dittatura cinque mesi, e più e meno, secondo il bisogno. b.
re: da lucio bruto la libertà e 'l consolato: le dettature erano a tempo
i-46: il disprezzo per le ricchezze e la dignità romana si sublimano in cincinnato,
alla dittatura, salva la patria, e toma al rustico lavoro; l'altro ricusa
ma, per lo più, specifico e limitato nel tempo, come la restaurazione
era a causa della sua anzianità; e quest'autorità sua era piuttosto una specie
sanare i guasti d'un dispotismo cancrenoso e immorale, nulla di meglio che una
nulla di meglio che una dittatura vigorosa e leale. carducci, i-1029: a
d'inferno; ma la vorrei dei giusti e dei forti, e di tali non
vorrei dei giusti e dei forti, e di tali non ne vien su dal detrito
: il cavour, che per temperamento e per educazione non era stato mai mazziniano
educazione non era stato mai mazziniano, e, incredulo nelle virtù delle dittature,
politica, aborriva nel mazzini il dittatore e il demagogo insieme. savinio, 500:
3. forma di governo autoritario (e talvolta totalitario), rappresentante una degenerazione
esercitato per lo più in modo tirannico e liberticida. nuovo giornale letterario d'italia
nuovo giornale letterario d'italia, xl-617: e chi siete voi, che pretendete impadronirvi
che ardite attaccare l'amor proprio di tanti e che vi credete superiori a tutti?
, dai tempi dico della dittatura repubblicana e imperiale, anche in questo, che ella
adorò la forza, per diverse guise e sotto diverse forme, ma sempre e
e sotto diverse forme, ma sempre e anzi tutto la forza. ojetti, iii-150
un paese ha bisogno del suo parlamento e dei suoi governi parlamentari. comisso, 7-114
degli architetti, dei costruttori, insomma, e che la democrazia fosse quello degli avvocati
periodo di transizione fra la rivoluzione socialista e l'instaurazione della società comunista senza classi
l'instaurazione della società comunista senza classi e senza stato. bocchelli, 6-242
: esperimento, ad ascoltarli, sindacale e corporativo del fascismo italiano, esperimento collettivistico
papale era stata, non che necessaria e scusabile, ma necessaria e lodevole,
che necessaria e scusabile, ma necessaria e lodevole, atteso la condizione propria delle
vuole mantenere una distinzione tra società civile e società politica, tra egemonia e dittatura.
civile e società politica, tra egemonia e dittatura. pratolini, 9-339: le
ambito di un sistema costituzionale. e. cecchi, 3-135: durante la trentennale
dittatura esercitata di fatto poi da crispi e da giolitti. -dittatura di classe o
politica, esercitata mediante un regime autoritario e tirannico da un determinato gruppo sociale sopra
di vita sopportabili. gramsci, 8-277: e un colpo di forza, è il
altri. però io depongo la dittatura, e do questa autorità a chi la vuole
xvi-109: di tali siam figli, e non posso già credere che il compariremmo noi
) se una sola metà di astiosi e incomodi bizantini fosse venuta... a
tra noi quell'umore d'intolleranza letteraria e di domma- tica dittatura che molti seguaci
una lettera è particella d'una dittazione e d'uno nome. = * lat
magnanime dee, / la danzante vittoria e la seguace / de'bei trionfi generosa pace
boccale di due tipi fondamentali, succhiatore e pungente, simile a un lungo rostro
essere mobili (come nelle zanzare) e talora stanno racchiuse nell'ultima spoglia larvale
scolpito a foggia del mistico insetto; e porta, mirabilmente intagliata, io giovenca
66: là, genti vanno irrequiete e stanche, / cui falla il tempo,
l'amore avanza / per lungi, e l'odio. qui, quell'eco ed
due ali '(81- * doppio 'e jrrepóv 'ala ').
ricercatore, raccoglitore di dittici, e, in genere, di anticaglie.
in iscritto a tanti nostri etruscai, e ditticai, e antiquaracci? =
a tanti nostri etruscai, e ditticai, e antiquaracci? = voce coniata dal
insieme con piccoli gangheri da potersi aprire e serrare una sopra dell'altra. s
quale si facciano que'giuochi di fiere e d'uomini. tommaseo [s. v
de'magistrati '. tavolette co'nomi e i ritratti loro, ch'e'mandavano
chiese durante la celebrazione dei sacri riti e recava l'effigie di santi particolarmente venerati
si scrivevano i nomi de'santi, e de'... prelati morti nella
funzione si ripiegavano come un libro, e si recavano altrove. d'annunzio, iii-2-123
in corazza, corona, spada corta e globo con su la vittoria. -iscrivere
giusta il p. curci, « bacone e leibniz e grozio » vogliono essere inscritti
. curci, « bacone e leibniz e grozio » vogliono essere inscritti nei dittici cattolici
vogliono essere inscritti nei dittici cattolici; e che io feci il « garbuglio » perché
, angolare in amendue le sommità, e distinto in due parti da un intermedia
più paesi d'italia si nominavano ancone; e operosamente si ornava d'intagli. palazzeschi
ripiegate '(da 81- * doppio 'e 7rruooo) 'piego ').
tempi romani era in italia durato; e n'è un preziosissimo avanzo la così
. sittó?) * doppio 'e ypóccpù) * scrivo '. dittogràfico
. sittó?) 'doppio 'e xóyoc 'parola, discorso '.
paratassi o la sintassi, il dittongaménto e simili furono manifestazioni e parti di
il dittongaménto e simili furono manifestazioni e parti di questo passaggio. =
dittongo. salvini, v-500: 'e perocch'egli era uom superstizioso '.
come il petrarca: * arbor vittoriosa e trionfale '. 2. scrivere
domibus aut civitatibus '. solamente dittonga e relativiza la copula * que ',
il verbo 4 haereo 'suolsi aspirare e dittongare. 3. intr. dar
, 13: allora le parole 'io', e 'gai', e 'dei', e
allora le parole 'io', e 'gai', e 'dei', e 'mio '
e 'gai', e 'dei', e 'mio ', si sentiranno non più
per una, diventando tutte dittonghi e dittongatamente reci tandosi. tommaseo
cosa da alcuni maestri è stimata vezzo, e chiamasi * cantare dittongato *,
dal latino vagina, è voce trisillaba, e per ciò non dittongata: così pure
non dittongata: così pure è quadrisillabo, e per ciò non dittongato, il verbo
non aveva mai perso l'accento largo e pesante: le e e le o sbagliate
l'accento largo e pesante: le e e le o sbagliate ed aperte,
l'accento largo e pesante: le e e le o sbagliate ed aperte, aperte
di cui una forte: a, e od o, e l'altra debole o
forte: a, e od o, e l'altra debole o semiconsonantica: i
fuse in una sola unità sillabica; e abbiamo il dittongo ascendente (come in
forte è preceduta dalla vocale debole, e il dittongo discendente (come in 4
4 àura ') nel caso contrario (e si distingue dal monottongo, sillaba formata
sillaba formata di una sola vocale, e dall 'iato, vocale forte e debole
vocale, e dall 'iato, vocale forte e debole che si pronunziano separatamente).
ogni altro caso la vocale debole (e si tratta dei dittonghi ie e uo
(e si tratta dei dittonghi ie e uo, derivati rispettivamente dal lat. é
uo, derivati rispettivamente dal lat. é e ò). tolomei, i-74
sui, mio, tuo, lei 'e altri infiniti siano dittongi, quanto per
: de le vocali accozzate insieme, e raccolte sotto ad un fiato, si formano
deono fuggire i concorsi de le vocali lunghe e de'dittonghi. d. bartoli,
antico, perde 1'* o ', e 4 filiuolo 'l'4 u ',
u ', scrivendosi 4 giucare 'e 4 figlioletto'. redi, 16-v-285: da
l'unione di due lettere vocali, e non di due sillabe in un solo
qui la penna io pongo / scherzosa e impensierita; / perché quest'io, dittongo
perché quest'io, dittongo / di riso e di dolor, / se parla colla
parla colla vita, / si sente arguto e forte; / se parla colla morte
arila, 172: questa regola facilissima e semplicissima del 4 dittongo mobile 'è
4 dittongo mobile 'è tuttora trascurata e disconosciuta da'più. d'annunzio,
classe diceva a voce alta le vocali e i dittonghi, la seconda sillabava. panzini
, tendono ad abolire tale dittongo, e scrivono 4 core, omo, scola,
toscani -valga per tutti il carducci - e le norme delle più lodate grammatiche e lessici
e le norme delle più lodate grammatiche e lessici ritengono questa regola: si scrive
4-26: jouta per immedesimarsi a parigi e per esserne convenientemente assimilato aveva barattato il
quella specie di gancio da pizzicagnolo, e il sonoro 0, lo storico, il
0, lo storico, il rotondo e giocondo o di giotto nel dittongo ou che
per esempio, nella desinenza latina ae e in molte combinazioni delle lingue moderne).
se ne pronunziano, 4 au 'e 4 eu ', e gli altri tre
4 au 'e 4 eu ', e gli altri tre no; quasiché vogliano
, 1-246: equus si scrive per 4 e 'quand'è animale, e per
4 e 'quand'è animale, e per dittongo quando significa iusto. vico,
sono propi di lingua barbara, dura ancor e difficile a comporre le consonanti con
finiscono pel dittongo ae quasi sempre per e o per i pronunziamo. lanzi, 1-1-114
pronunziamo. lanzi, 1-1-114: la 4 e 'sta invece della 4 i '
4 i '; la 4 o 'e il dittongo 4 ou 'invece del-
'. leopardi, ii-1179: dittonghi greci e vocali lunghe, avanti a vocali brevi
suppone elisa la seconda vocale del dittongo, e l'una delle due vocali componenti la
sfcpooyyoi; da 81- 4 doppio 'e cp&óyyo? 4 suono '. cfr.
gr. sittóc; 4 doppio * e 4 vista '. diturpare,
(gr. 81-4 doppio ') e da urato (v.).
(gr. 81-4 doppio ') e da urea (v.).
'. termine medico formato dal greco e significa 4 abbondante secrezione di orina '
mangiare cose diuretiche, come finocchi, e appio, e petrosemelo, e buona
diuretiche, come finocchi, e appio, e petrosemelo, e buona carne, e
, e appio, e petrosemelo, e buona carne, e vino sottile. palladio
e petrosemelo, e buona carne, e vino sottile. palladio volgar., n-14
del vino tre once di resina trita e secca, cioè quasi in una soma di
cioè quasi in una soma di vino, e muovono; in questo modo dicon che
., 6-32: il capelvenere è freddo e secco temperatamente, ed ha virtù diuretica
cassia] al riscaldamento delle reni, e proibisce il generare delle pietre, presa
delle pietre, presa con cose diuretiche e decozione di glicirriza. redi, 16-ix-86
ir- landa; / onde con latte e burro allor ciascuno / sorbì la diuretica
diuretico, che dà una lieve ubriachezza e insieme la toglie. -sm
catartici, i diuretici, i diaforetici, e gli emetici, nulla più sono che
. — sm. facilità eccessiva e superficiale di parlare o scrivere; logorrea
poemetti, delle canzoni, de'capitoli e dell'altre poesie d'una vena molto
. diurnale, agg. ant. e letter. diurno, giornaliero, quotidiano
notificavano gli editti, le effemeridi politiche e giudiziarie, le nascite, le morti
mentre sono ancor freschi... e divulgandoli, si avrebbe una cronaca
credono ancora all'innocenza dei padri, e stimano che quanto si dice o scrive
: -addio, ottimo diurnale! - e, in bocca al lupo! gli gridò
tommaseo. diurnista, sm. e f. (plur. m. -i
31): pòsaro ch'elli significava pace e concordia, e emperciò fo chiamato deo
ch'elli significava pace e concordia, e emperciò fo chiamato deo de pace e pò-
, e emperciò fo chiamato deo de pace e pò- sarolo caldo, umedo, temperato
sarolo caldo, umedo, temperato, e pòsarolo masculino diurno. fazio, v-1-56
... a mezzo il cielo splendidissima e diurna continuati i dì appariva in que'
una già l'ore notturne: / e l'aurora le tenebre avea rotte, /
fior con le sue mani eburne, / e togliea da le case e dalle grotte
, / e togliea da le case e dalle grotte / tutti i mortali a l'
diurno molli / nembo in opache nubi e in piogge oscuro, / e su i
opache nubi e in piogge oscuro, / e su i campi di largo umor satolli
degli astri albergo,... e del notturno / occulto sonno del maggior pianeta
/ ecco svanirò a un punto, / e figurato è il mondo in breve carta
luna, / vinto da terra, e talor da saturno; /...
femmina balba, / nelli occhi guercia, e sovra i piè distorta. cieco,
cieco, 15-41: riposati se vuoi e tanto aspetta / che in cielo appaia
, 1-205: hai poco men cerco e girato / quanto riscalda la diurna stella.
la diurna luce / a trino arriva e la gran porta assale. casti, ii-i-
il diurno raggio in occidente, / e queto il fumo delle ville, e queta
/ e queto il fumo delle ville, e queta / de'cani era la voce
queta / de'cani era la voce e della gente. idem, 968: se
a nebbia, che il sole diurno imbiancava e illustrava senza più vincerla. -che
.): che offre servizi rapidi e vari (come gabinetti, docce,
ma abbonda anche di poltrone, canapé e divani. ebbi la fortuna di andarvi a
secondo giorno di mia dimora in parigi: e a quello spettacolo inatteso, esclamai:
era pieno che non ci si capeva, e pareva d'entrare dentro un diurno,
di panni bagnati, di piedi zozzi e di sudore che c'era.
ancor digiuno, o scalzo, / e notturno, e diurno, ove il bisogno
, o scalzo, / e notturno, e diurno, ove il bisogno / tuo
gran parte, / dove a fatica, e per lung'ora forse / verrà aspettato
noia, / il congiunto di sangue e non d'amore. panzini, i-85:
, i-85: la macchina lavora giorno e notte, le squadre diurne si succedono
uomini convivevano in nostradamo: il diurno e il notturno. sul notturno pesavano gravi
sul notturno pesavano gravi sospetti di stregoneria e di commercio con gli spiriti; il
-animali diurni: quelli che vegliano e agiscono di giorno. ottimo,
« diurni » uccelli muove al canto e caccia li notturni uccelli. crescenzi volgar.
] sono offesi dagli uccelli rapaci, e da'diurni e da'notturni. carena,
dagli uccelli rapaci, e da'diurni e da'notturni. carena, 1-315: dagli
del bosco, terrestri ed aerei, notturni e diurni, miti e feroci, minuscoli
aerei, notturni e diurni, miti e feroci, minuscoli e grossi, con tutti
diurni, miti e feroci, minuscoli e grossi, con tutti gli insetti, di
gli insetti, di ramo in ramo e di fronda in fronda, da tronco a
in fronda, da tronco a tronco e fra cespi ed arbusti ed erba e muschi
e fra cespi ed arbusti ed erba e muschi, tutti s'erano mossi,
, tutti s'erano mossi, correndo e volando e serpendo e saltando.
s'erano mossi, correndo e volando e serpendo e saltando. -destinato a
mossi, correndo e volando e serpendo e saltando. -destinato a vivere di
raccontare... le notturne risse e le diurne prodezze per quelli operate. lorenzo
voi, ché più bella, lieta e generosa compagnia per mia fede giamai non vidi
fosse più felice in queste ispedizioni fraudolente e notturne, che arato sicioneo; il
placidissimo dio, ch'alle diurne / cure e pensier di noi egri mortali / requie
pensier di noi egri mortali / requie danno e ristoro, i nostri mali / sospendi
di notturna / rugiada stille sì dolci e leggiadre / cadder nel grembo dell'antica
tace la diurna rissa / del maglio e della roccia. d'annunzio, v-2-692:
fallò in alcuno de'miei bombardamenti notturni e diurni. bocchelli, i-188: allora
difese pazienti, di improvvisi travagli diurni e notturni sugli argini, di fatiche,
dee., 2-6 (175): e questa maniera ciascun giorno tenendo,.
. gioberti, 1-iii-490: se dante e galileo avessero cominciata la loro vita letteraria
contra lo movimento diurno, cioè del die e de la notte, ma tortamente contra
poli, cioè nel primo de l'ariete e nel principio de la libra, e
e nel principio de la libra, e partesi per due archi da esso, uno
archi da esso, uno ver settentrione e un altro ver mezzogiorno. varchi,
uno altro moto da occidente in oriente. e. danti, 1-130:
come si trovi l'arco diurno e notturno delle stelle... stando
raddoppiato sarà l'intero arco diurno, e cavandolo da 24 rimarrà nel resto l'
puote al sol il ratto corso, / e da la destra a noi giove e
e da la destra a noi giove e saturno, / contra 'l giro diurno,
, / vede cader su le campagne e i colli / de la figlia d'avemo
racchiude nel giro di sei spazi diurni; e questa disparità cronologica delle due epoche genesiache
due epoche genesiache corrisponde alla loro natura e al corso progressivo della creazione. aleardi
l'orbe le diurne / danze riprese e l'immortal viaggio. 5.
liturgiche da recitarsi durante il giorno (e precisamente le ore di prima, terza
le ore di prima, terza, sesta e nona, il vespro e la compieta
, sesta e nona, il vespro e la compieta). d. bartoli
. non mutò già un suo diurno vecchissimo e per uso di molti anni sdrucito sì
collocare [le rubriche] fin nel principio e de'breviari e de'diurni ancora.
] fin nel principio e de'breviari e de'diurni ancora. = voce dotta
che son fuori di questo ordine naturale e vero fine già proposto da noi, e
e vero fine già proposto da noi, e da laudar quelli che seguitando questo fine
fine, amano una cosa sola diuturnamente e con ferma constanzia e fede. gioberti,
cosa sola diuturnamente e con ferma constanzia e fede. gioberti, 9-i-2-45: pogniamo
un altro di aguzzare le punte, e così via dicendo, senza che l'uno
. idio è iudice giusto, paziente e longanimo; ché elli ci giudica prima a
questa opera sarà da pochi letta, e in breve tempo mancherà di vita..
qualcuno. beccaria, ii-718: le leggi e i codici devono essere fatti per la
fatti per la diuturnità dei tempi, e non per le persone che attualmente hanno in
, vii-9: questo urtarsi, complicarsi e diffondersi di forze, d'indoli e d'
e diffondersi di forze, d'indoli e d'idiomi, occupando più moltitudine d'
, più ampio spazio di terra, e quindi più numero d'anni, moltiplicò
anni, moltiplicò non solo le idee e le passioni che ne risultano, ma
ma variò all'infinito i loro aspetti e le loro combinazioni. leopardi, i-462
leopardi, i-462: forse che la felicità e la diuturnità della vita, sono la
imitare la diuturnità del mio silenzio fiorentino e a rispondermi presto. = voce
cosa è ne l'amistà composta, e niuna cosa disinfinta: perciò le composte cose
tosto caggiono che i fiori degli alberi, e niuna cosa disinfinta può essere diuturna.
et acciò che la pace sia diuturna e perpetua, seguendo essa, come speriamo
per noi se ne piglierà tal partito e sì fatto modo, che meritamente dovranno rimanere
fatiche diuturne!) / il dì mille e mill'urne / torna ad empir,
la statuaria, è però molto longeva, e tanto che dura è assai più vaga
se ne son vedute alcune durare 90 e più giorni, ed altre dissolversi il quarto
il quarto ed anco il terzo. e perché si è osservato, le più diuturne
spirano per l'ordinario i venti più impetuosi e più diuturni che mai. bottari,
. per loro disavventura sono da diuturni e spessi tremori lagrimevolmente assalite. a.
incantatrici che promettono agli altri straordinarie medicine e speranze di vita diuturna, quand'elleno
iii-4-327: una guerra appassionata, aspra e diuturna è necessaria a ritemprare all'antico
a ritemprare all'antico vigore i popoli e rinnovare tutte le nostre istituzioni. nievo
cosa. pirandello, 7-967: da molti e molti anni, fra una grave sciagura
molti anni, fra una grave sciagura e l'altra, i diuturni dolori gli
mare perplesso della diuturna verosomiglianza, troneggia e tace, il colosseo. e. cecchi
troneggia e tace, il colosseo. e. cecchi, 5-24: le famiglie
ii-204: senza che se ne accorgesse e più per effetto del diuturno sodalizio con
eccellente, diuturno, sempre verde, odorifero e caldo ne la sua generazione, si
la radice, la lor barba è diuturna e fruticosa, perciocché dalle sue barbe muove
fruticosa, perciocché dalle sue barbe muove e mette, e spesse volte in più
perciocché dalle sue barbe muove e mette, e spesse volte in più si spartisce come
si spartisce come i bulbi, i genzii e le squille. -cronico (un
crusca]: vale contro le fedite putride e diuturne. libro della cura delle malattie
tale fiata è con calore di fegato, e tale fiata con freddezza, la quale
sarae fresca, leggiermente sarae curata; e s'ella sarae diuturna, cioè vecchia,
punto temere arsura di sole o lunghezza e difficoltà di travaglio con diuturno e pertinace
o lunghezza e difficoltà di travaglio con diuturno e pertinace essercizio non cessano mai intorno allo
a'rescritti generali graziosi che sono orrettizi e surrettizi; non ammettendosi per iscusa l'oblivione
quantunque verisimile per lunghezza di tempo, e quantunque vera ed insuperabile da un diuturno
da diuturne meditazioni, da propositi continui e da pratiche giornaliere talmente ti si converte
ancora, di scrivere come gli pare e piace; esprimendosi rabbiosamente nella sincerità,
che il 'ngegni / fai gloriosi e rendili longevi, / ed essi teco le
troppo essaltò gli error d'ulisse / e del figliuol famoso della diva. bembo
/ del pregio, per cui troia arse e cadeo. muzio, ix-74: ella
, io in grembo a lei, / e da i boschi tramano i semidei /
boschi tramano i semidei / al sacro aspetto e le silvestri dive. chiabrera, 52
ogni dio selvaggio ognora il canta, / e sdegno n'han le boscherecce dive.
concedi, che balza, rilutta, / e freme domata sotto la forte mano.
appresso t il cui parlar m'inonda / e scalda sì, che più e più
/ e scalda sì, che più e più m'avviva ». ariosto, 13-64
le dive, / et avrà incensi e imagini votive. tasso, 2-5: nel
cristiani occulto giace / un sotterraneo altare, e quivi è il volto / di colei
il volto / di colei che sua diva e madre face / quel vulgo del suo
/ quel vulgo del suo dio nato e sepolto. / dinanzi al simulacro accesa
rombo de la volante s'ode, / e l'ombra de l'ala che gelida
per le sue doti o nell'impeto e nell'adorazione che nascono dalla passione amorosa
d'ogni gentil pietate adorno, / e 'l dolce amaro lamentar ch'i'udiva,
bella diva, / per consumar durezza e greve stento / e per far cosa morta
per consumar durezza e greve stento / e per far cosa morta venir viva.
, / mi son dinanzi sempre, e la mia diva, / dovunque, lei
diva 'poco di sopra abbiamo parlato, e mostrato ch'ella di donna viva non
regolato scrittore né antico né moderno, e che non vi manca chi questo mal
comunemente così si dice dagli innamorati, e che questa voce non si doveva notare
su i stellati chiostri / v'adoro e vi consacro, alma mia diva, /
ingegno, tempo, penne, carte e inchiostri. campanella, i-186: gli
tempo. 3. attrice famosa e applaudita; cantante valente e ricercata (
attrice famosa e applaudita; cantante valente e ricercata (e si riferisce in particolare
applaudita; cantante valente e ricercata (e si riferisce in particolare alle prime donne
giornalaio aveva sciorinato i suoi fogli, e tra gli altri uno che raffigurava una diva
fa i capricci da grande attrice, e supplica come se la torturassero nella febbre
della creazione. -vezzegg. e spreg. divétta. in particolare attrice
loro idillio... si era abbuiato e ravvivato anche più per una parentesi galante
dive », o « divette », e consisteva in canzonette vivaci, talvolta con
. fr. dive (nel 1842) e divette (nel 1890), diffusi
. i francesi poi ne hanno fatto divette e noi divetta, specifica del caffè concerto
divagaménto, sm. il vagare qua e là senza una meta precisa; straripamento
che... si perdono in congetture e previsioni, debbono star vigili che quel
delle carceri, come un mezzo di divagamento e di rigenerazione morale per tanti sciagurati detenuti
me non ci vuol altro che divagamenti e passatempi. carducci, ii-7-322: ho avuto
che divaga, che va errando qua e là. - anche sostant.
gran parte de i minimi ignicoli sparsi e divaganti ne i fluidi suddetti, incontrandosi
l'asilo di romolo, cioè le famiglie e i padri che accolgono nel loro seno
che accolgono nel loro seno i divaganti e ne fanno i loro famoli.
a mano a mano alla determinatezza classica e alla più netta rappresentazione del reale il
più netta rappresentazione del reale il vaporoso e divagante romanticismo. b. croce,
, 13-81: era anche religiosa, e ciò era un freno alla sua natura
un freno alla sua natura esuberante, e quindi un fascino di più. aveva un'
sua tenda, una delle più ordinate e confortevoli del campo cristiano, provava a
cristiano, provava a tenersi supino, e continuava a pensare: non i pensieri
a pensare: non i pensieri oziosi e divaganti di chi sta per prender sonno,
prender sonno, ma sempre ragionamenti determinati e esatti. divagare, intr.
divagare, intr. ant. e disus., anche con la particella
tal eredità sia attualmente de'vermi, e che i vermi vengano per li canali
vermi vengano per li canali della madre e passino negl'intestini del feto a rintanarsi
uscirne fuore da qualche sugo contrario; e quindi dimenandosi e divagando per gl'intestini
qualche sugo contrario; e quindi dimenandosi e divagando per gl'intestini stessi, cagionino
intestini stessi, cagionino poi que'mali e que'dolori che noi quasi tutti,
passo tra la riva sinistra... e la destra. cattaneo, ii-1-403:
quale si divaga sulle circostanti alture, e invece penetrare per le valli dei fiumi.
valli dei fiumi. c. e. gadda, 335: divagava laggiù,
divagava laggiù, tra il francesco sforza e porta tosa, stracco, a stomaco vuoto
le forme perdono i contorni; i concetti e i desiderii, confusi il limite e
e i desiderii, confusi il limite e il tempo, divagano come raggi non
sa lunga gli divaga pel viso scialbo e spelato. montale, 1-59: assente,
in questa plaga / che ti presente e senza te consuma: / sei lontana e
e senza te consuma: / sei lontana e però tutto divaga / dal suo solco
umana vita,... divagando largamente e trascorrendo con volto spedito per tutti gli
ed interessante delle cose giornaliere, presenti e continue. genovesi, 1-25: la
1-25: la tua vita è pensare, e ragionare, e calcolare...
tua vita è pensare, e ragionare, e calcolare... ella si distende
muraglione di clausura, divagano col pensiero e con gli occhi sull'incanto delle vedute mirabili
nel tuo mondo li fai divagare; / e mi piace da presso riguardare / la
in ischerzo la cosa, come sempre, e divagava e passava ad allusioni, questa
cosa, come sempre, e divagava e passava ad allusioni, questa volta sul conto
degli studi, ne divagò un anno e mezzo. gravina, 488: amoroso
presente necessità di pensare solo alla guerra e non divagare dietro le ambizioni politiche. carducci
. carducci, iii-6-475: in poesia e ritornò al medio evo e intese a
: in poesia e ritornò al medio evo e intese a ritrarre il reale, ma
dal reale, presto precipitò al misticismo e al sentimentalismo, depravazioni dell'intelligenza e
e al sentimentalismo, depravazioni dell'intelligenza e dell'affetto che ben convengono insieme.
, eppure divagavano troppo nei discorsi, e mettevano contemporaneamente il capo allo sportello ad
roberto, 40: le ragazze mortara e costante, amiche di lucrezia, parlavano d'
, 6-75: in quello che tu disegni e colorisci ci riman sempre qualche cosa che
il nostro boccaccio. ritorniamo dunque, e diciamo quel che dicevamo un poco innanzi questa
zio tobia empiè la seconda pipa, e se non fosse che tratto tratto si divagava
ma fo come posso per divagarmi, e giovare a questa gioventù. d'azeglio,
, ii-7-262: muta tenor di vita e circostanze ed aria; divàgati per trenta
soldati, iii-174: cerca di divagarti e di divertirti, allegro e sano con giovanetti
cerca di divagarti e di divertirti, allegro e sano con giovanetti della tua età.
dotta, lat. divagàri 'errare qua e là '(comp. dal pref
. dal pref. di-con valore intensivo e da vagàri); cfr. fr.
. rovani, i-312: i patrizi e i non patrizi, divagati agli ozi e
e i non patrizi, divagati agli ozi e alla voluttà, non potevano più far
. bocchelli, 3-222: altrettanto rigoroso e uomo di dovere era stato il padre,
stato il padre, quanto riuscì licenzioso e divagato il figlio. banti, 6-10:
quanto durano i maneggi, figlie nipoti e cognate fingono di non vedere né sentire
il servizio di corte, le caccie e le cavalcate, ci pareano godere di una
godere di una vita tanto più libera e divagata della nostra. piovene, 5-539:
futuro. divagatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
la signorina - è un incorreggibile ragionatore e divagatóre, il che fa a pugni
fumo negli occhi: per prender tempo e per impedire che il processo assumesse quel
divagazióne, sf. l'andare qua e là senza meta prestabilita. -al fìgur
la divagazione, la non stabilità della mente e del corpo, e le troppe parole
stabilità della mente e del corpo, e le troppe parole e la curiosità. monti
del corpo, e le troppe parole e la curiosità. monti, iii-127:
; come non sia un professore deputato e diletto ai governanti. costoro possono fare quel
costoro possono fare quel che vogliono, e possono far pagare allo stato le loro
spietate divagazioni lo tennero immobile, insensibile e affascinato per qualche momento. -svago
, dall'ambito della propria competenza: e può essere non priva di garbo e
e può essere non priva di garbo e di interesse); discorso prolisso,
l'inghilterra approfitta delle divagazioni dei prosatori e rimatori e utopisti e monopolisti che ispirano
approfitta delle divagazioni dei prosatori e rimatori e utopisti e monopolisti che ispirano le vaghe
divagazioni dei prosatori e rimatori e utopisti e monopolisti che ispirano le vaghe opinioni della
parti del mondo le fondamenta di tante e sì vaste colonie. carducci, iii-6-452:
cornice il racconto svaria con episodi curiosi e divagazioni piene di acume e di novità
con episodi curiosi e divagazioni piene di acume e di novità. 3.
architettonico, musicale, ecc. e. cecchi, 5-247: sull'indistinto mormorio
sulle lievi, deliranti divagazioni degli archi, e le loro frasi sfumate, spezzate,
confidavano, si consigliavano, si confessavano e fronteggiavano, con ostinazione affettuosamente aggressiva,
con una tenera implacabilità. c. e. gadda, 2-40: nel primo
. gadda, 2-40: nel primo e secondo [progetto] il messinese indulge al
cinquecentesco pur con divagazioni borromi- niane e guariniane e comunque barocche; nel secondo
pur con divagazioni borromi- niane e guariniane e comunque barocche; nel secondo appare la
che allora certe domande non ànno divago e penetrano e occupano, di
certe domande non ànno divago e penetrano e occupano, di ventano ossessione
a casa si chiuse nella sua stanza e sperando un divago aprì la lettera di paolo
(gr. si- * doppio ') e da valente (v.).
sole fa tanto quanto va per cancro e per leone e per virgine.
quanto va per cancro e per leone e per virgine. 2. frana
la particella pronom.). disus. e letter. scendere a valle; scendere
di preneste, quindi si divallaro, e guastarono i poderi de'prenestini e de'
, e guastarono i poderi de'prenestini e de'gabini. andrea da barberino, 1-186
del suo timor l'animo invitto, / e per l'oscura grotta si divalla.
, divallammo interi a s. remy, e di là a s. oyen e
e di là a s. oyen e ad estrouble sino ad alien.
vallisneri, iii-5: un chiaro, e vivo fonte scappa da un antro coll'onde
un antro coll'onde sue, e giù per lo dosso sfuggevole d'un colle
per lo dosso sfuggevole d'un colle fluisce e si divalla. g. gozzi
, 3-5-430: un torrente che divalla, e aggira / pezzi di greppo colle torbid'
un gran fiume... schianta e mena seco tutti gl'ingombri col solo
bresciani, 1-i-106: più si salia e più divallava stretto, riciso e quasi
salia e più divallava stretto, riciso e quasi a piombo. ojetti, i-526:
a destra, divalla dentro un collineto lunghissimo e avvi gnato. montale,
. montale, 3-240: tira sempre vento e sulla regale strada non passa nessuno,
appare / sovra i monti la neve e si divalla / per li fianchi, acquistando
loco, / move dall'alte cime e la radduce / dolcemente alle falde.
alle falde. -per simil. e al figur. nievo, 582:
dal pref. di-con valore di allontanamento e da valle (v.); cfr
figur. simintendi, 2-2-97: e caldi venti austri traevano con mortali divampamenti
9-2-115: si forma un divampamento, e imo splendore sì grande. bettinelli, 1i-
, vennero spesso rinnovati dall'accidente, e nulla più presto incontrasi nelli annali di
fiato orientai, ch'è peste, e infetta / il tuo meleto sì, che
ardor colla non fatta ancora / tenera e fresca pelle. monti, x-2-348: un
: un divampante tizzo alto agitando / e furiando, vola al gran delubro /
muffole divampanti... porcellane squisite e terraglie d'ogni sorta. vittorini,
buio come lui l'aspirasse a lungo e con forza. -per simil.
con forza. -per simil. e al figur. trattato delle virtù,
papini, 8-159: una giovinezza concentrata e compressa per lunghi anni e divampante ad
giovinezza concentrata e compressa per lunghi anni e divampante ad un tratto come un fuoco di
, 9-259: epoche divampanti in furori e ferocie di parti e di famiglie nemiche.
divampanti in furori e ferocie di parti e di famiglie nemiche. divampare, intr
. accendersi, ardere, bruciare (e si riferisce ordinariamente a un fuoco che si
combuste, alcuna ne rimaneva intatta, e l'incendio là si spegneva quando qua divampava
mille gradazioni di chiaroscuro della fiamma azzurra e rossa che lambisce quasi timida, accarezza graziosamente
l'incendio divampa, irreparabile. / e tutto il golfo è rosso, fino all'
ed ha tal possa, che spezzare e solvere / può scogli e monti. fogazzaro
che spezzare e solvere / può scogli e monti. fogazzaro, 1-33: ad
bianco, divampava il fuoco dei fucili e dei cannoni. 2. emanare
. 2. emanare una luce e un calore molto intensi; provocare la
2-2: era già 'l tempo che divampa e bolle / il gran pianeta e su
divampa e bolle / il gran pianeta e su gli eterei poggi / rinfiammato leon
/ l'aer che v'incombe, e lo dirada e affina. panzini, ii-203
che v'incombe, e lo dirada e affina. panzini, ii-203: il meriggio
miei soliti viaggi per l'adriatico divampava e partii da chioggia per una lunga navigazione
, / che divampar di sacro zelo e sdegno. arici, ii-248: già di
la cima divampò, toccato dal sole, e poco dopo la cima stessa risplendette purpurea
riflesso dell'opposto sole a tramonto. e. cecchi, 6-333: di fondo
bianca, / si spicca da terra e candida divampa. alvaro, 9-20: nera
4. arrossire improvvisamente e violentemente, imporporarsi nel volto (sotto
caldo. forteguerri, 21-33: ricciardetto sogghigna e non risponde; / ma pieno di
/ dal tuo sogno furente; / e la tua faccia si muta; e si
/ e la tua faccia si muta; e si muta / la tua voce. bontempelli
/ ond'io tutto divampo; / e ancor più, ché sì mortali effetti
de'conti, i-85: un novo e sì sfrenato raggio d'oro, / che
siavi egli altresì sempre nel cuore, e ve l'accenda con sì gran fuoco della
voi ne divampi tutto quel nuovo mondo, e se ne veggano fin di qua gli
: c'incontrammo con gli occhi; e in un baleno / io sentii ben
8-66: tutto l'animo al ricordo e al rimorso le tremava, le sue
divampa fra i compagni della sventura, e l'intestina guerra si desta nella pubblica desolazione
di speranza, / ch'arder le vene e i polsi i'mi sentia. verga
la curiosità, una certa ostinazione dispettosa e andò e la rivide. stuparich, 5-
, una certa ostinazione dispettosa e andò e la rivide. stuparich, 5-
cittadini fra loro, saltava fuori il vescovo e il clero colle croci e colle sacre
il vescovo e il clero colle croci e colle sacre insegne, e quetava per
clero colle croci e colle sacre insegne, e quetava per allora la frenesia dell'impazzito
. divampava nello stesso giorno in milano e in venezia. mazzini, i-679: la
-risonare, rimbombare con tono alto e vibrante (la voce, il suono
8. tr. ant. e letter. accendere, appiccare il fuoco
il cavallo entro gli adizza, / e fuor divampa un grave incendio d'ira.
devastazione, che ora passa in qua e in là, divampa il fuoco.
il petto. 9. ant. e letter. distruggere, consumare col fuoco
, 82: essendo messi nel fuoco, e legati l'uno e l'altro ad
nel fuoco, e legati l'uno e l'altro ad imo medesimo palo, il
d'ogni banda, / menandone pregioni e roba assai, / come richiede la
assai, / come richiede la guerra e comanda. boccaccio, vi-225: quivi
lo fuoco, non sarai arso, e la fiamma non ti divamperà. magalotti,
ancora / quando il sol ne divampa sangue e vene, / tanto hanno i nostri
/ che non fan carestìa di mille e mille / vaghi fioretti in bei color
: le steccaie saranno consumate; / e divampate come vestimenta / saran l'isole.
di questa cappa? tutto è bracia e fiamma d'ardente fuoco pennace, il
il quale sanza veruna lena mi divampa e arde. l. martelli, 1-15
tale, / ch'io non sia basso e frale, / volendo farvi col mio
= comp. da di-con valore intensivo e vampa (v.). divampata
stesso intendeva, iniziare un movimento intellettuale e che quella divampata francescana era venuta
francescana era venuta fuor di tempo e fuor di luogo. = deriv
, 486: andava col corpo ignudo e nero divampato per lo caldo del sole.
: cioè di que'corpi morti, divampati e ridotti in ceneri, ancora tutte infocate
. battoli, 43- 1-22: queirimpetuosa e cocentissima fiamma, che se ne levò
levò in un istante, tutto l'involse e 'l batté divampato e morto a terra
tutto l'involse e 'l batté divampato e morto a terra. magalotti, 23-215:
voto [l'agonizzante] dall'evacuazioni e dalla dieta, ristecchito da i sudori,
divampata i strepitava a l'intorno, e pel gran foco / la foresta latissima
giudicò, coi disinganni, gli uomini e gli avvenimenti. d'annunzio, iii-2-358
, divampata già sulla scala del casino e protrattasi per quasi tutto il resto della
subito in un grandissimo divampo s'accende e subito s'estingue. onofri,
come colonie d'angeli potenti, / e i suoli di famiglie d'animali /
i suoli di famiglie d'animali / e di tribù di fiori, e d'àlacri
/ e di tribù di fiori, e d'àlacri uomini / ch'aprono i
tenebrosi impedimenti / in divampi di sole e in cifre d'inni. =
consiglio di stato degli imperatori ottomani (e di altri paesi arabi).
le loro lettere credenziali nell'una mano e con mostre di panni lani nell'altra.
si forma da un principe dello stato e della milizia, che chiamasi 'dey
, che chiamasi 'dey ', e da un consiglio o assemblea de'principali
oriente le assemblee nelle quali i sovrani e i loro ministri tengono consiglio e dànno