di qua e di là. cicognani, 1-41: dei
tullio ne'libri della divinazione fortemente ricercata e abburattata. foscolo, v-146: oymei,
due o più forze avverse a lui, e forse anco tra idee, che
. giusti, 2-73: parole abburattate e popolane. abburattatóre, agg. e
e popolane. abburattatóre, agg. e sm. (femm. e -trice
agg. e sm. (femm. e -trice). che abburatta.
dial. tose. ciarlone. abbuiare e abbuzzire, intr. essere colto da
, intr. essere colto da pesantezza e sensazione di gonfiore per aver ingerito troppo
cibo. abderita, agg. e sm. e f. (plur.
abderita, agg. e sm. e f. (plur. m. -ti
diè di piglio alla sua zampogna, e tutte le donne abde- rite,
: protàgora abderita che tutto vende e difende a seconda del prezzo.
): nota come patria di protagora e di democrito, ma soprattutto per l'eccentricità
d'abdera, quantunque vi abitasse democrito e s'industriasse di farla...
ed era da tanti... libelli e pasquinate e tumulti appestata ». baldini
tanti... libelli e pasquinate e tumulti appestata ». baldini, 6-815:
quel l'atto ed essere e apparire più signore che mai. beltramelli,
impero di francia, al regno d'italia e si ritira all'isola d'elba
. 2. per estens. e al figur. rinunciare (per lo più
, ché le sono metafore spropositate, e sostituisci 'rinunziare '. de sanctis,
3. tr. rifiutare (e indica una rinuncia piuttosto solenne, impegnativa
.., aveva abdicato in tutto, e con l'abito e col
, e con l'abito e col nome, quella professione. manzoni,
boccaccio, 3-6-195: egli abdicò olimpia, e prese per moglie una sua nepote.
voce dotta, lat. abdicare [ab e diedre 'consacrare ', forma alternante
escludere dalla famiglia, diseredare '; e, più tardi, se abdicare 1
, sono voci tratte dal francese, e l'alberti le dice introdotte dai politici
intendere come il suo, affettuoso, penetrante e imparziale, lo costringe a una continua
, vietandogli, col diritto di distinguersi e opporsi, l'attrito che accetta il
, l'attrito che accetta il rapporto e lo fa sfavillare. = voce dotta
fin dal 1470. ab dò me e deriv., v. addome e deriv
me e deriv., v. addome e deriv. abduàno, agg. dell
de'buoi / che dagli antri abduàni e dal ticino / lo fan d'ozi beato
dal ticino / lo fan d'ozi beato e di vivande. carducci, ii-9-120:
adda, che forma il lago di como e si versa nel po, presso
). abduttóre, agg. e sm. anat. muscolo che determina
delle colonne, ii-168: amor mi sbatte e smena, che no abento, /
zascun affanno ch'él prova, dole / e sempre non abenta. idem, iii-464
. idem, iii-464 (8-14): e l'alma che conosce '1 tristo
ancor en questa vita non abenta / piccolo e glande segondo il suo stato, /
, avènto), sm. ant. e dial. quiete, tranquillità, pace
: per te non aio abento notte e dìa, / penzando pur di voi,
detto d'amore, 342: e danza a suon di vento, / sanz'
meglio posso a me donare abento / e riconoscer via di salvamento. idem, 53-8
via di salvamento. idem, 53-8: e 'n questa guisa or posso confortare /
'n questa guisa or posso confortare / e di tutto penar donarmi abento.
. di giacomo, i-197: « e n'aria fresca e ffina / ca vene
i-197: « e n'aria fresca e ffina / ca vene 'a copp''e monte
se mmesca c'* 0 viento, / e a sti capille nfronte / nun fa
truove abbiento *. abergare e deriv., v. albergare e deriv
abergare e deriv., v. albergare e deriv. aberintare, intr.
11 sospetto del vizio in cui aberra e delira e inebetisce un'epoca di masturbazione
sospetto del vizio in cui aberra e delira e inebetisce un'epoca di masturbazione omosessuale.
dal giusto, dal normale. e. becchi, 6-365: ma forse [
] aveva pietà di quella divozione aberrata e disperata. aberrazióne, sf. traviamento
momento che rammentava ancora con confusione e rossore. svevo, 5-127: l'atto
da un'aber razione momentanea e lo provava la soddisfazione ch'egli
ogni volta s'immaginava di credere e di sperare che tali inclina
zioni non si sarebbero manifestate più, e che l'aberrazione dei sensi fosse
abélmòschi). bot. pianta e. cecchi, 5-125: simili aberrazioni son
dal lessico in nome della proprietà e della eleganza, confonderebbe un turbamento delle
mentali, che può anche esser non grave e di breve durata, con la demenza
di breve durata, con la demenza e col delirio! bacchetti, 5-482:
con l'industria sua tutto il lavoro e materia, che andò in detta chiesa.
dir che sia pazzo affatto affatto, / e che alla scuola gli bisogna andare.
dicendo soltanto che aveva sbagliato vocazione; e che se fosse andato agli studi,
pur vi riusciva così nuova cosa, e pareva non vi andasse gran fatto a
: costui..., parte leccandomi e parte mordendomi, ha detto in quel
dir sempre quello che una lunga esperienza e un attento esame del genere umano m'
, credo di dire che questo vai e vieni del figlio ed il suo perpetuo
berni, 127: buovo d'antona e buovo d'agrismonte, / e tutti
antona e buovo d'agrismonte, / e tutti i paladin, farebbon meglio, /
progetto andò a monte per ragioni di economia e di prudenza. -andare a
: accingersi, prender parte con entusiamo e dedizione a un'impresa. savonarola,
la terra, come fanno li cavalli, e soffieranno e faranno quelli inniti e rugiti
, come fanno li cavalli, e soffieranno e faranno quelli inniti e rugiti andando alla
, e soffieranno e faranno quelli inniti e rugiti andando alla battaglia come se avessino
del senso; sono senza perfetto giudizio e senza esperienza; e così si trovano legate
senza perfetto giudizio e senza esperienza; e così si trovano legate. giusti,
tutti [contro i tedeschi], e ci sarebbe parso d'andare a nozze.
, 640: quando la non mi piacesse e non m'andasse a sangue e non
piacesse e non m'andasse a sangue e non mi paresse bella, che mi pare
bella, che mi pare bellissima, e me ne contenterei pur troppo; io la
povero vecchione mi par tanto dabbene, e mi va tanto a sangue!
sangue per le sporche infamie sue antiche e appaiati costumi. tommaseo-rigutini, 2725:
essere devastato, essere messo a ferro e fuoco. berni, 7-46 (i-193
le ricerche] tutte a voto, e si sapeva di certo che s'era messo
tu con ogni sollecitudine dovresti i suoi seguire e andargli 4dla seconda. -andare
, 6-101: le facciate stesse delle case e delle chiese battute dal sole sembrano farci
(176): chiamò il fabbro, e disse: vatti con dio. angiolieri
, 10-9 (492): teneramente abbracciatolo e basciatolo, con molte lagrime gli disse
gli disse: -andate con dio - e della camera s'uscì, e gli altri
- e della camera s'uscì, e gli altri baroni appresso tutti da lui
presso, con lei entrò in parole e tanto andò d'una in altra, che
figliuole che erano maritate a monpulieri, e l'una avea auti quatro mariti e
e l'una avea auti quatro mariti e l'altra cinque. e così ragionando.
auti quatro mariti e l'altra cinque. e così ragionando... disse la
.. le lettere avean solo scapitato e sempre erano ite di male in peggio
di pari passo col tessuto cellulare, e tra un mese e mezzo spero di tornarmene
tessuto cellulare, e tra un mese e mezzo spero di tornarmene costà più pieno
mezzo spero di tornarmene costà più pieno e più peso in tutto e per tutto.
costà più pieno e più peso in tutto e per tutto. -andare di questo
esprime previsioni pessimistiche su un futuro incerto e difficile. goldoni, vii-1033: ci
venduta anche l'uva... e se andiamo di questo passo, signora.
dee., 8-9 (306): e subitamente entrò in disidèro caldissimo di sapere
cosa fosse l'andare in corso, e con grande istanza il pregò che gliel dicesse
dee., 8-9 (309): e questa cosa chiamiam noi volgarmente l'andare
tolgono la roba d'ogn'uomo, e così facciam noi; se non che
che eglino mai non la rendono, e noi la rendiamo come adoperata l'abbiamo.
, ove è detto che cristo apparve e parlò con due suoi discepoli che si recavano
dinastie intellettuali. m'attaccherò a quello e mi salverò, mentre loro andranno in
un'altra gocciola a un cappone, e passato il termine di quaranta giorni lo
di quaranta giorni lo feci morire, e trovai il vetro intero, il quale rotto
.. concedergli che quando la terra e l'acqua andassero in niente, né le
che in questo piccol finimondo faceva la gragnuola e l'acqua. bar etti, ii-207
che stavano apparecchiate a calais per noi, e così tutta la cosa andò in fumo
, 1-6-194: con esso favella il giorno e la notte. -e se ne va
, mi chiamò, mi rimproverò aspramente e stracciò l'articolo. -andare in
una pubblicazione in genere: esser letto (e implica l'idea della diffusione).
l'idea della diffusione). e. cecchi, 6-174: liberty e the
e. cecchi, 6-174: liberty e the saturday evening post, che largamente
oga magoga: andare in luoghi lontani e pericolosi. lippi, 1-52: e
e pericolosi. lippi, 1-52: e questa è la cagion che là tra'lanzi
n'andate per i fatti vostri; e nessuno saprà che siete stato nelle mani della
di un'eccellente reputazione; aver fama e fortuna, successo. girolamo leopardi,
significa essere fra i primi, più autorevoli e noti. « modo traslato dai magistrati
te già un anno resti, / e va per l'altro, e ancor non
/ e va per l'altro, e ancor non te ne duole? cellini,
, 2-52: aveva dei risparmi, e un certo desiderio di accasarsi, ora
di intelletto. pananti, 1-68: e il poveruomo, che non va più là
tutti quanti. chiameranno te a vent'anni e me a quaranta. -andar
, dicesi del camminare a stento, e con dolore, per istrettezza delle calzamenta;
pure per calli, per unghie incarnate, e per altro malore che altri abbia ai
stomaco. -ant. dire l'andò e la stette: addurre scuse vane,
non si vive che una volta sola e, dopo morti, buonanotte...
che ve ne potete andare al diavolo voi e la vostra morale. -va discorrendo
4-146: gli spiriti sono di più varie e diverse spezie; come ignei, aerei
acquatici, terrei, aurei... e vattene là. segneri, i-549:
croce de'maritati è la sofferenza, e così va'tu discorrendo. -vada
ma le si faranno piacer morti. e tutto starà a darle ad intendere che è
ad intendere che è brodo di pollo e non di gatto. -va senza
, naturalmente. rigatini-cappuccini, 12: e brutto gallicismo è pure la maniera *
= mentre risulta chiara la base vad- (e la sua provenienza dal lat. vadère
comune a tutte le lingue romanze (e in tutte è del pari difettivo);
* camminare '(sinonimo di ire e di vadère), attraverso la forma popolare
, da cui il fr. aller: e si congettura che da * ambare la
al suono occlusivo di m); e per superare questa difficoltà si è anche avanzata
, il muoversi, l'allontanarsi (e si riferisce sia a persone, sia
che 'l cielo si muove sempre, e non resta mai, e non ha mai
sempre, e non resta mai, e non ha mai requie, e sempre
mai, e non ha mai requie, e sempre si muove ordinato, e sempre
, e sempre si muove ordinato, e sempre d'un medesimo andare. francesco
il correr per li monti alle giovani e alle delicate ingrossa i piedi e fagli crescere
giovani e alle delicate ingrossa i piedi e fagli crescere, e 'l molto andare
ingrossa i piedi e fagli crescere, e 'l molto andare attorno eziandio per città gli
attorno eziandio per città gli fa callosi e rozzi; l'andar soave e 'l calzar
callosi e rozzi; l'andar soave e 'l calzar assettato gli reduce a bella
che va restando ad ogni passo, e guarda, / e 'l pensier de l'
ogni passo, e guarda, / e 'l pensier de l'andar molto difalca.
volete, ché tutto mi parrà leggiero e grazioso l'andare. idem, dee
412): da questa ora innanzi sia e l'andare e lo stare nel piacer
questa ora innanzi sia e l'andare e lo stare nel piacer vostro. tasso,
7-200: spia l'andar degli amanti e 'l tempo aspetta / de la piacevol sua
vendetta. / usò per affidargli astuzia e sonno / senza punto mostrar l'ira
al quale non era molto avvezzo; e specialmente sul principio. leopardi, 39-72:
dallo spavento / fermò l'andare, e il cor le venne meno. idem
è faticoso perché si cammina sulla sabbia mossa e brucente. tecchi, 10-159: oh
, 2-232: sul fiume, barche e barconi, sandolini e scafi dei canottieri sono
fiume, barche e barconi, sandolini e scafi dei canottieri sono carichi di allegre
accompagnano il loro andare, lento e ridente, suoni di mandolini.
piero rendette l'andare al zoppo; e s. dionisio il lume al cieco.
: [castruccio] passò l'ombrone, e sanza arresto, e di buono andare
l'ombrone, e sanza arresto, e di buono andare di galoppo, si ridusse
un andare snello / che sia soave e bello. petrarca, 89-11: onde più
: « oimè!, il giogo, e le catene e i ceppi, /
!, il giogo, e le catene e i ceppi, / eran più dolci
angelica forma. idem, 165-9: e co l'andar e col soave sguardo /
, 165-9: e co l'andar e col soave sguardo / s'accordan le
s'accordan le dolcissime parole, / e tatto mansueto, umile e tardo.
parole, / e tatto mansueto, umile e tardo. boccaccio, 1-27: essi
che essi vengono con grandissime bandiere spiegate e con terribile romore, il quale andare
inanzi con quello il braccio sinistro, e sempre così seguita. poliziano, st
1-56: sta come un marmo fisso, e pur considera / lei che se 'n
sé lodando il dolce andar celeste / e 'l ventilar dell'angelica veste. sannazaro
giovene don- cella ne l'aspetto bellissima e nei gesti e ne l'andare veramente
cella ne l'aspetto bellissima e nei gesti e ne l'andare veramente divina. machiavelli
, per l'andare l'uno tosto e l'altro adagio, l'esercito non si
l'andare. caro, 1-648: e la veste, che dianzi era succinta,
, ch'a l'andar anco, e dea / veracemente e venere mostrossi. idem
andar anco, e dea / veracemente e venere mostrossi. idem, 1-1115:
venere mostrossi. idem, 1-1115: e gittò tali [amore]; ed in
; ed in un tempo l'abito / e 'l sembiante e l'andar prese di
tempo l'abito / e 'l sembiante e l'andar prese di iulo. l.
altri animali, / a piè, e a passi camminare, / ma qual soglion
, / che a forza di carrucole, e di girelle / mosse da contrappesi,
di girelle / mosse da contrappesi, e da manovelle / si trasportano in qua
manovelle / si trasportano in qua, e in là, / e la maniera nessun
in qua, e in là, / e la maniera nessun la sa. verga,
una cagnaccia, con quell'andare randagio e sospettoso della lupa affamata. panzini, i-546
affamata. panzini, i-546: dame e signori con grave andare muovevano su due marciapiedi
quanta vera eleganza, quanta buona educazione e quanta inimitabile grazia ci sia in quel
ci sia in quel suo poco apparire e dritto andare. 4. il trascorrere
nomi lor non fa turpino, / e 'l lungo andar le lor notizie invola.
il cristallo. leopardi, 23-72: e tu [o luna] certo comprendi /
certo comprendi / il perché delle cose, e vedi il frutto / del mattin,
contenersi nella ferma affezion del corpo, e nella conosciuta speranza hai rinchiuso gli andari
, stile. sacchetti, 51-52: e per questo messer bonaccorso li misse in
fogliami, ed altri andari di disegni e figure. sassetti, 295: e'sono
lavorando alcune altre bagatelle in prosa, e anche in verso, e tutte sull'andare
in prosa, e anche in verso, e tutte sull'andare di quelli otto discorsucci
discorsucci, cioè tutte intorno alle sue opere e a'suoi costumi. 7
5-1-1052: vedrà i colli gentil sì dolci e vaghi, / e 'n sì leggiadro
gentil sì dolci e vaghi, / e 'n sì leggiadro andar tra lor disgiunti.
moderna, con le case di pietre e calcina, quasi tutte a un andare con
a un andare con le strade dritte e larghe. c. e. gadda,
strade dritte e larghe. c. e. gadda, 2-30: il binario d'
binario d'argento,... e l'andare dei fili del telegrafo lungo l'
del telegrafo lungo l'andare della linea e tutti i segni del rotolante e del raggiunto
della linea e tutti i segni del rotolante e del raggiunto tempo sistemano in velocità piana
per li cavalletti, accomodarvi alcuni lunghi e spaziosi andari, e farvi da'lati tante
accomodarvi alcuni lunghi e spaziosi andari, e farvi da'lati tante aperture.
ragna. b. davanzali, ii-528: e mantiella [la ragnaia] alta e
e mantiella [la ragnaia] alta e fonda,... con andari coperti
bartoli, 1-118: in altri luoghi, e massimo su per i ponti, accanto
, che servissino per i pedoni; e la parte del mezzo lasciarono a'carri
la parte del mezzo lasciarono a'carri e alle bestie. 12. filare di
o d'altri materiali, posti orizzontalmente e uniti ai muri. baldinucci, 171
sentimento alcuno de le cose di poesia, e non conoscete né gli andari, né
forze sue. idem, 2-3-77: e se v'ho da dire il vero,
di essi, ciò è l'aria e quello che noi diciamo l'andare.
fantasia, per i belli andari de'panni e delle arie che e'diede a quelle
. 16. locuz. -andare e venire: andirivieni animato di persone o
stetti qualche tempo ad ascoltare l'andare e venire de'carcerieri. settembrini, 1-19 7
era un andare, un venire, e talora grida e minacce. -a
, un venire, e talora grida e minacce. -a lungo (o
caro, i-346: queste cose fecero e nominarono a lungo andare. g. m
tasso, 6-4: voi da i disagi e da la fame indótti / a darvi
essendo estraneo alla cosa, risalta, e stanca a brevissimo andare. idem, ii-781
lungo andare, è veramente molto difficile e dispiacevole. nievo, 637: a lungo
andare peraltro l'estro poetico svaporava, e il buon umore andava appassendo. panzini
banale, che a lungo andare rattristava e disgustava. soffici, v-1-291: si perse
, ma stucchevoli a lungo andare, e talvolta anche odiosi. baldini, 4-33
andare co'gli esofagi, mesenteri e peritonei. salvini, iv-1-252: come
marito fa contrabbandi a tutt'andare, e dicesi che voi li proteggete. verga,
proteggete. verga, ii-487: amici e parenti furono invitati alle nozze, si fece
, si fece festa... e brindisi a tutto andare. fogazzaro, 2-12
: gli venne incontro facendo inchini profondi e stropicciandosi le mani a tutt'andare.
gozzi, ii-199: tu sei giovine, e coll'andare degli anni comprenderai che,
785: con l'andar del tempo, e con l'avanzar del lavoro, vollero
tempo, / per variar d'affetti e di pensieri, / obbliarvi non so
forza d'ingegno, la stessa industria e fatica, che i filosofi e gli scienziati
industria e fatica, che i filosofi e gli scienziati usano a procurare la propria
pregiudizi] sono figli dell'ignoranza, e forse coll'andare del tempo spariranno.
vecchio dotto una specie di ciarlatano, e che ha buttato tempo e denaro. idem
ciarlatano, e che ha buttato tempo e denaro. idem, v-1-490: con
la vita s'era fatto più maturo e la sua saggezza più dorata. soldati,
. m. villani, 6-38: e senza arresto, quanto i cavalli di
si troveranno ne'due mentovati autori; e tra quelli dello accolti, ve ne
, ve ne sono molti acutissimi, e sull'andare de'buoni epigrammi de'greci
sull'andare de'buoni epigrammi de'greci e de'latini. idem, 16-iv-180: quell'
fu dato l'andare all'acqua, e scoperto l'errore dello spiano non livellato al
poi si sturasse la secchia superiore, e si desse l'andare all'acqua.
bisbetici che s'imputano,... e poi tutto a un tratto prendon l'
tutto a un tratto prendon l'andare, e via, come se il vento li
perché oramai ho preso l'andare, e vo'vedere d'arrivare in fondo.
ancora, ad immortale / secolo andò e fu sensibilmente /... per questa
che furon cagione / di sua vittoria e del papale ammanto. idem, p-urg.
so di vero che se paris viva, e toglie moglie di grecia, e'conviene
i-2-91: così l'andata mia dubiosa e tarda / facean gli amanti. boccaccio
, i quali presenzialmente ti facciamo, e con lieto viso ne porgi speranza di prosperevole
gola che non solamente m'hai rubato e giucato il mio, ma sopra ciò
questa andata, / per veder roma e le reliquie sante, / e baciar dove
veder roma e le reliquie sante, / e baciar dove il papa pon le piante
compiuti i tre mesi del traffico, e tornato con essi il ruggieri a macao,
andata / ti porte con bamagio / e dimostreti magio / che non porta tuo
per santa maria, / tu m'udirai e dimorrai con meco, / e questa
udirai e dimorrai con meco, / e questa andata si può indugiare. boccaccio,
/ pianse, percosse il biondo crine e 'l petto / per distornar la tua fatale
-contrapposto a ritorno. -biglietto di andata e ritorno: biglietto ferroviario cumulativo di ambedue
cumulativo di ambedue i viaggi di andata e ritorno verso e da una località.
ambedue i viaggi di andata e ritorno verso e da una località. g.
alla tornata. viviani, i-590: e replicato questo più volte, e trovato per
i-590: e replicato questo più volte, e trovato per tutti gli archi ed in
ugualissima essere la durazione tra le andate e le tornate d'un medesimo pendolo, grandissime
via mi pagò tutte le spese d'andata e ritorno, con l'aggiunta d'una
. govoni, 2-145: tra andata e ritorno, / non fa [il trenino
tombari, 2-120: la strada di andata e ritorno squillava tutta di bei papaveri.
con le trecce non c'era abituata e dormì poco e male. era il primo
non c'era abituata e dormì poco e male. era il primo viaggio che faceva
, l'andata con l'olio, e il ritorno con la farina. 3
uomiciattolo vomiti, andate di corpo, e superpurgazioni angosciose e terribili. 6
andate di corpo, e superpurgazioni angosciose e terribili. 6. ant.
portinar cortese, / che ratto aprio e diedene l'andata. -prendere l'
: tanto ebbe guisa l'animo crudele e basso, che si fece a vedere ed
ch'ancor teme, et ama / e trema 'l mondo quando si rimembra / del
quando si rimembra / del tempo andato e 'ndietro si rivolve, / e i sassi
andato e 'ndietro si rivolve, / e i sassi dove fur chiuse le membra
universo pria non si dissolve, / e tutto quel ch'una ruina involve, /
, che 'l gran desio fea pronta e leve, / consolai col veder le
mi rimorda. michelangelo, 59-24: e 'l tempo andato / l'ora m'
quante volte il suo mal gli è dolce e grato / il ben amaro e,
è dolce e grato / il ben amaro e, qual nemico, in ira;
14-64: goda il corpo securo, e in lieti oggetti / l'alma tranquilla
ogni trista memoria ornai si taccia, / e pongansi in oblio l'andate cose.
per alto senno nelle guerre andate / e per fierezza a totila fu noto. lubrano
copra / obblìo le andate cose, e il cor nel petto / necessità ne domi
tempi andati. tommaseo, i-102: e forza i mondi andati e i nascituri /
i-102: e forza i mondi andati e i nascituri / prendono e danno all'
mondi andati e i nascituri / prendono e danno all'umana virtù. carducci, 5
animati, / esperti de la gioia e de l'affanno: / ei le storie
fissava la linea del mare che si alzava e si abbassava al vento di levante respirando
di levante respirando come un petto umano, e respirava anche lui, così, al
2-211: s'udiva maledir alla guerra e rimpiangere i tempi andati. comisso,
dessi, 6-50: se sei vergine e ti piace un ragazzo, più di
titolo], il principio è andato, e il sistema con esso. idem,
era stato per perdere anche la speranza, e fare andata ogni cosa. pirandello,
; dunque in testa... bell'e andato! -andato a male,
citare le più celebri predizioni avverate, e ragionar sottilmente ed eruditamente sopra altre celebri
andatóie, agg. e sm. (femm. -trice).
compagni, 3-8: stavansi a cavallo, e davano impedimento per lo imgombrìo faceano,
imgombrìo faceano, che impedivano i fanti e gli andatori. trattato spirituale, 67:
, 67: vagabonda andatrice attorno, e andatrice di feste, di perdoni, e
e andatrice di feste, di perdoni, e spezialmente di luoghi, dove si perde
divenuto andator di notte, apritor di giardini e salitor d'alberi! bembo, 1-30
d'in sul canapo osservai, / e le bestialità che voi sapete, / ch'
ch'ella ti faccia ingrossare la lena e mutare il colore. francesco da barberino
passi iguali! idem, 218: bella e conta è l'andatura / che fa
detto d'amore, 235: e quando va per via, / ciascun di
convien andatura temperata, così parlare posato e non ardito. boccaccio, v-40: le
lì, fin la dirizzatura! / e quegli occhi, e quel mento, e
la dirizzatura! / e quegli occhi, e quel mento, e l'andatura?
e quegli occhi, e quel mento, e l'andatura? / non c'è
: due uomini col cappello alla sgherra e con un'andatura da paladini. idem
idem, ii-307: era costei grande e diritta sopra sé, e avea andatura
era costei grande e diritta sopra sé, e avea andatura di reina. manzoni,
non cascante. collodi, 334: e invece di vederlo zoppicare orribilmente, come
le parve che avesse un'andatura aggraziata e un po'buttata su una parte, che
piaceva moltissimo. verga, i-160: e a poco a poco andava accostandosi coll'
già sulla sessantina, dall'andatura lenta e addolorata. d'annunzio, iv-1-348: seguiva
giapponesi, con quella sua andatura molle e ritmica e affascinante. pirandello, 5-11
con quella sua andatura molle e ritmica e affascinante. pirandello, 5-11: camminando
gambe aperte, si dimenava sul busto e seguiva con la testa e non le
dimenava sul busto e seguiva con la testa e non le braccia l'andatura. vivanti
tardò a riconoscere la nota figura snella e l'andatura così caratteristica di vania -andatura
andatura così caratteristica di vania -andatura languida e indolente di chi cammina senza pensare alla
barba, malmesso, con i ginocchi fuori e un'andatura bislacca. deledda, iii-729
andatura bislacca. deledda, iii-729: e di gatto che ha caldo, che
che ha caldo, che ha sonno e cerca un nascondiglio fresco dove accucciarsi,
accucciarsi, ella aveva l'andatura sorniona e svogliata. beltramelli, iii-47: buoi
in verità colui che ha più l'aria e l'andatura di re è il nostro
jovine, 5-105: lei vestita di bianco e nero, con un'andatura ondulante e
e nero, con un'andatura ondulante e leggera. buzzati, 2-41: un'andatura
sappiate che i cavalli erano molto forti e isnelli, e i cavalieri, che sopra
cavalli erano molto forti e isnelli, e i cavalieri, che sopra v'erano
che sopra v'erano, furono prò e valorosi e possenti: e venivano a sì
v'erano, furono prò e valorosi e possenti: e venivano a sì gran
, furono prò e valorosi e possenti: e venivano a sì gran forza e andatura
: e venivano a sì gran forza e andatura, che non mostravano d'esser cavalieri
d'esser cavalieri, ma piuttosto folgori e tempeste. gadda conti, 1-537:
nave. l'andatura era gagliarda e l'urto fu tremendo. buzzati, 1-159
urto fu tremendo. buzzati, 1-159: e forzava al massimo l'andatura, anche
). de amicis, i-432: e quelle eterne clamorose discussioni tecniche sul cavallo
eterne clamorose discussioni tecniche sul cavallo ungherese e sull'italiano, e sulla sella antica
tecniche sul cavallo ungherese e sull'italiano, e sulla sella antica e la nova.
sull'italiano, e sulla sella antica e la nova..., e sulla
antica e la nova..., e sulla cadenza delle andature e sull'equitazione
.., e sulla cadenza delle andature e sull'equitazione di campagna e di maneggio
delle andature e sull'equitazione di campagna e di maneggio. de roberto, 715:
cavallo, nonostante la minor gravezza della soma e la minore pendenza della strada già presso
: pieghevole [il cavallo], e maravigliosamente accordato con la mia pieghevolezza.
schiumava, ma manteneva un'andatura svelta e regolare. sinisgalli, 6-158: io
più. luca pulci, 5-56: e sempre a'tradimenti pon l'orecchio;
i-123: in certi modi di costruzioni e nei latinismi e nell'andatura un po'anelante
certi modi di costruzioni e nei latinismi e nell'andatura un po'anelante e contorta
latinismi e nell'andatura un po'anelante e contorta par di sorprendere quasi un'idea della
quel che la terzina ha di rapido e di fluido nell'andatura sua in confronto
nell'andatura sua in confronto alla lentezza e alla maestà della quartina. panzini,
con una certa andatura un po'boccaccevole e fiorita. chiesa, 4-99: il canto
riluttante, con un sorriso studiato, e la conversazione prese un'andatura convenzionale.
fatto nuovo venne ad alterare il ritmo e a spostare il corso di questa regolare andatura
non riteneva se non l'andatura superficiale e retorica. tecchi, 10-35: «
conosciuto », dice, abbassando la voce e dandole l'andatura piana e un po'
la voce e dandole l'andatura piana e un po'ironica con cui si racconta
andata, o chiamisi andatura, / e per dirvel più chiaro...,
o scadente, che si diffonde rapidamente e decade con altrettanta volubilità; influenza;
: questo mondo corre per andazzi, e quando corre un andazzo di vaiuolo, quando
non si fa ragione a persona; e così quando è andazzo d, 'una cosa
quando è andazzo d, 'una cosa, e quando d'un'altra. firenzuola,
d'un'altra. firenzuola, 704: e se mai fu andazzo di poeti e
e se mai fu andazzo di poeti e di improvvisanti, n'è stato in questa
: van dicendo, che questa grassezza, e questo gentil sapore [delle ostriche]
delle ostriche] è cagionato dall'annuale, e dall'andazzo, e che quest'altr'
dall'annuale, e dall'andazzo, e che quest'altr'anno elle saran più scipite
altr'anno elle saran più scipite, e più magre. c. gozzi, i-202
i semi sopraddetti suscitano degli altri andazzi, e senza studiare i pianeti (se non
leggerezza, d'incostanza, di noia e di brama di cose nuove, furono e
e di brama di cose nuove, furono e saranno sempre i dominatori dell'umana balordaggine
voleva che gli uomini pensassero all'anima e non s'impicciassero delle faccende del mondo
disparati rimedi. tutto va per andazzi, e anche la farmacia segue la onnipossente moda
sperare di non prendere abbagli troppo grossi e di non falsificare i valori, vantando
non falsificare i valori, vantando grande e duraturo quello che solo un andazzo mette
solo un andazzo mette in alto (e anche temporaneamente giustifica). sbarbaro,
bionde a tinta bionda dà mano, e se nere a nera. bocchelli, 9-49
bocchelli, 9-49: gusto, parlata e tradizione di studii... si serbano
in mezzo, che aveva strappato una foglia e la stringeva tra le labbra.
la poesia, la lingua purgata italiana e l'eloquenza erano in quel tempo studi in
eloquenza erano in quel tempo studi in andazzo e pregevoli. 2. corso;
, 1-76: un andazzo di mercanti e di meretrici, un bisbigliare di varie lingue
! restituitemi il giusto andazzo del tempo e del camminare. 3. spreg.
dei plagioclasi) composto da feldspato sodico e feldspato calcico in proporzioni pressoché uguali.
effusiva neovulcanica, di struttura generalmente compatta e vetrosa (adatta per pavimentazione stradali)
a orneblenda, augite o biotite (e anche a quarzo, magnetite, ecc.
1-iii-146: il ponte, tra un sandone e l'altro, era detto, nel
era detto, nel centro, andiale, e andialétto sul davanti coi màncoli per avvolgervi
andirivièni, sm. invar. andare e venire continuamente; camminare, muoversi su
venire continuamente; camminare, muoversi su e giù; viavai. fagiuoli
di curiosità fra la gente del volgo, e un movimento maggiore del consueto nella guarnigione
cui gru stridevano tirando a bordo balle e bauli, e per le cui scale
tirando a bordo balle e bauli, e per le cui scale era un continuo
andirivieni rumoroso, un cigolìo di mobili smossi e di rotelle sul pavimento. ojetti ii-337
di secchie e di corbe. pea, 5-222: nel
nel campo c'è seminato il grano e l'andirivieni dei contadini per stellare la paglia
la paglia farebbe chissà che danno. e. cecchi, 5-7: passano ore e
e. cecchi, 5-7: passano ore e ore assiderati, sorvegliando gli andirivieni d'
. moretti, 6-16: l'interesse vivo e cocciuto con cui osservava l'andirivieni delle
di gente che arriva a gruppi per rinfrescarsi e rinfrancarsi e torna dopo qualche minuto al
arriva a gruppi per rinfrescarsi e rinfrancarsi e torna dopo qualche minuto al suo faticoso lavoro
capriccioso andirivieni non ha più segreti, e appunto per ciò appare strano. siuparich,
dentro ella non potè pregare, distolta e ancor più agitata dall'andirivieni d'una
agitata dall'andirivieni d'una folla inquieta e confusa. manzini, 10-107: bisognava
, che tutti aprivano in dentro, e molti andirivieni,... e chia-
, e molti andirivieni,... e chia- mossi questa pregione lo laberinto.
sangue rappreso ne'laghi del cuore, e negl'intrigati andirivieni e meandri de'canali
del cuore, e negl'intrigati andirivieni e meandri de'canali sanguigni. vallisneri, ii-312
.. che non solamente per cunicoli e andirivieni, ma per vie ampie e
e andirivieni, ma per vie ampie e scoli le acque salse colà si portino.
giusti, 3-198: fuggivano di qua e di là, di sotto e di
di qua e di là, di sotto e di sopra come smemorati, e non
sotto e di sopra come smemorati, e non pratichi delle vie, s'intralciavano
, s'intralciavano per mille andirivieni, e andavano di nuovo a battere il capo
si avvolgevano fronzuti andirivieni di macchie spinose e d'arbusti profumati. idem, 114:
da dove era venuta la voce, e in un lampo scomparve fra gli andirivieni del
sepolcreto. fogazzaro, 4-111: discesi e risalii per ineguali andirivieni di vie,
vero labirinto internazionale, ricamato fra uno stato e l'altro. 3. figur
.. ove volevan riuscire gli andirivieni e le 'nvolture e i tanti castelli in aria
volevan riuscire gli andirivieni e le 'nvolture e i tanti castelli in aria. foscolo
in aria. foscolo, v-170: e si sono ventilati, agitati, considerati
per punto tutti i termini dell'accordo; e dopo due ore e più forse di
dell'accordo; e dopo due ore e più forse di andirivieni, ci venne fatto
andirivieni, ci venne fatto di concludere e di stipulare a guisa di trattato i capitoli
di storie. ojetti, i-675: e adesso il diavolo mi fa lo scherzo di
scherzo di lanciarmi in questa febbre vana e in questi inutili andirivieni. =
= comp. da anda 'va 'e rivieni. àndito, sm.
, sm. passaggio, o locale stretto e lungo che serve di disimpegno o di
a cui il gonfaloniere si fece incontro, e con seco per lo andito lungo le
18-1-395: chi dice nell'andito, e chi nella sala dove mangiava la signoria.
di casa, se sono forestieri, e li padroni le lasciano agli usci delle loro
agli usci delle loro sale o camere e nell'anditi. baldinucci, io: dicesi
del solaio penetrava nell'andito ove eravamo e ci toglieva il respiro. verga, i-101
che avea gettato in mezzo alla camera, e così com'era, mezzo svestito,
la porta di un grande casamento tetro e scomparvero in un andito umido e buio.
casamento tetro e scomparvero in un andito umido e buio. deledda, iii-32: attraversarono
8-9: m'inoltravo nell'andito lungo e tenebroso che portava fin all'uscio di casa
timoroso. entrò: l'andito era buio e dovè salire le scale a tastoni.
: quartieri così pieni di anditi tenebrosi e di passaggi e di cortili uno dentro
pieni di anditi tenebrosi e di passaggi e di cortili uno dentro l'altro.
restringono, i pianerottoli diventano anditi angusti e oscuri. 2. parte
invar. moto alterno che va su e giù, avanti e indietro; va e
che va su e giù, avanti e indietro; va e vieni. carena
e giù, avanti e indietro; va e vieni. carena, ii-367: sega
, in alcuni filatoi, fa muovere avanti e in dietro o le ali, o
che non trovasi in alcun vocabolario; e per verità poco si sente adoperata anche nella
règolo che il ródano fa muovere avanti e in dietro alternatamente, me lo chiamò
me lo chiamò senza esitazione andivièni; e questa denominazione io l'accolsi..
. in vece della inelegante locuzione va e vieni, adoperata da non pochi scrittori,
che in certi meccanismi va avanti, e poi torna in dietro con moto alterno.
: tutta questa spiritata chermessa di corpi e d'anime... ha lasciato il
ha lasciato il posto all'andivièni innocuo e saporifero di una genterella minuta.
pa- stegli. ha più larghe foglie e più breve cima. nasce ne'sassi
più breve cima. nasce ne'sassi e usasi in cibo. = lat
g. a. papini, 9: e questa [vesta da camera] era
; se non che questo è chiuso e serrato, a differenza di quel vestimento
paglia graziosamente ricamato a fioretti d'argento, e la corta sottana non impedivano il
andrà al ridotto, / andrienne al corso e al lotto, / andrienne a gabinetto
a gabinetto, / andrienne a mensa e a letto '». andriòlo
duro: nome toscano del triticum hibernum e del triticum turgidum. manetti
: andriolo: qualità di grano duro e grasso, che generalmente produce le spighe corte
spighe corte, grosse, riquadrate, e ornate di reste, con le glume irsute
ornate di reste, con le glume irsute e bionde; i granelli pure sono biondi
talvolta rossicci, secondo i terreni, e battuti facilmente depongono i gusci.
'uccisore di uomini'. andròdama e androdamante, sm. (plur. -i
andròdama... è quadrato, e simile a gran dadi. credono che sia
sia chiamato così perché domi l'impeto e la iracundia deltomo. domenichi [plinio]
come il diamante: è quadrato, e simile a'dadi, e i magi
è quadrato, e simile a'dadi, e i magi tengono che egli abbia questo
nome, perch'egli abbassa il furore e la collera dell'uomo. vallisneri, 1-760
quasi tutte hanno sempre una determinata figura e grandezza, come sono tanti cristalli,
, di color nero, molto grave e dura, onde prese il nome..
androdàmàs -antis (plinio, 37-54; e, per il n. 2, plinio
refrenare dicatur, si credimus »; e, per il n. 2, isidoro
dotta, gr. àvfjp dcvspó? uomo e cpó3o? * avver et
'. andrògeno, agg. e sm. ormone che regola lo sviluppo
sm. ormone che regola lo sviluppo e la funzione degli organi sessuali maschili.
voce dotta, gr. àvfjp àvspó? e -vevfjt; 'che genera'. androginìa
di sviluppo nella loro fase embrionale, e conseguente presenza negli individui androgini di
femminile. 2. bot. e zool. bisessualità degli organi della riproduzione
degli organi della riproduzione in certe piante e in certi animali. = voce dotta
. il timbro maschile, basso e un poco velato, s'ammorbidiva,
letter. anche andrògine), agg. e sm. chi partecipa dell'uno come
nelli quali appare sì l'uno sesso e l'altro, che non si sa per
quando nella concezione il seme dell'uomo e il sangue della donna sono d'equale forza
lor lingua chiamano il maschio andrò, e la femina gine. varchi, 7-1-66:
, i quali avevano l'un sesso e l'altro, che i greci chiamano androgini
i greci chiamano androgini, cioè uomo e donna, ovvero maschio e femmina. domenichi
cioè uomo e donna, ovvero maschio e femmina. domenichi [plinio],
, i-644: generansi ancora dell'uno e l'altro sesso, i quali si
, i quali si chiamano ermafroditi, e già furon detti androgini, e avuti
ermafroditi, e già furon detti androgini, e avuti per prodigii, ora tenuti per
ideato da platone nel convito, maschio e femmina a un tempo, che,
divise in due metà, destinate a desiderarsi e a ricercarsi affannosamente. imbriani,
: i cori dei centauri, delle sirene e delle sfingi... svegliano nell'
sfingi... svegliano nell'orecchio e nell'anima una inquietudine e una curiosità
nell'orecchio e nell'anima una inquietudine e una curiosità non appagate, prodotte dal continuo
una aspirazione duplice, della natura umana e della natura bestiale. ma con qual
bestiale. ma con qual purezza, e come visibile, l'ideal forma dell'androgine
principio, dunque, non esisteva l'uomo e la donna: ma soltanto l'androgino
pittori, tanti tamburelli, con priapi e androgini, satiri e baccanti.
, con priapi e androgini, satiri e baccanti. 3. zool.
baccanti. 3. zool. e bot. animali o piante con organi
molti insetti androgini, come le chiocciole e i lumaconi ignudi. tommaseo [s
esteriore ambiguo, con caratteristiche dell'uno e dell'altro sesso. panzini,
, era dunque anche lei efebica e androgina. vivandi, 7-14: si alzò
androgina. vivandi, 7-14: si alzò e andò di là nello studio a
da àvvjp dv8pó <; * uomo 'e yuvfj * donna '. cfr. plinio
entriamo cauti nel mondo degli androidi e guardiamo da vicino queste feroci imita
imita zioni della figura, e dei gesti dell'uomo. gli androidi par
lano, camminano, scrivono, disegnano e talvolta suonano pezzi di musica.
da avfjp àv8pó <; 'uomo 'e -eisvjc 4 simile '(come
. àvrjp àv8pó <; 'uomo 'e \ xav£oc * pazzia '.
di formare un genere a parte; e perché piante sì belle in siti
boreale, caratterizzata da una nebulosa e da tre stelle di seconda grandezza.
= voce dotta, lat. andromèda (e andromèdé), dal gr. *
lucido alla veneziana che ci si può specchiare e fa quasi soggezione a sputarci sopra.
cicognani, 12-230: l'androne nudo e maestoso ove il rumore dei passi..
2. vestibolo delle antiche chiese e basiliche. -nelle chiese di rito greco
. palladio volgar., 4-11: e altri a lato a'covili delle talpe
molte caverne, acciocché le talpe si spaventino e, risplendente il sole, si fuggano
risplendente il sole, si fuggano. e altri sono che ne'loro androni fanno
). -in genere: stanzone lungo e stretto. baldinucci, io: androne
di mezzo a uso di ricever forestieri e trattar negozi, a distinzione delle gran sale
dicono esser destinate alle danze, nozze e conviti. cantoni, 590:
, 135: allora traversai il cortile e l'orto, fino all'uscio che mette
androne lungo quanto due soldi di refe e buio come una caverna. buzzati, 2-65
famiglia graminacee, con fiori pelosi e radici fi liformi.
ed anche nell'interno dei colli e principalmente ne'pascoli asciutti, dove appro
le sue radici o barbìcine lunghe, sottili e resistenti che si raccolgono per farne
. dvfjp àvspó5 'uomo 'e tccóycov 'barba '. andròsace
erba amara, senza foglie, e ne le ciocche ha bucciuoli e dentrovi el
foglie, e ne le ciocche ha bucciuoli e dentrovi el seme. nasce ne
seme. nasce ne le maritime e massime dell'istria. dioscoride italiano
giunchi che nascono in luoghi pantanosi e marittimi con foglie lar ghe
marittimi con foglie lar ghe e rotonde somiglianti allo scudo che usavano gli antichi
da dvfjp dcv8pó <; 4 uomo 'e oocxos 'scudo '):
, ma ha e'gambi maggiori e più densi e più rossi. mattioli,
e'gambi maggiori e più densi e più rossi. mattioli, 2-988: l'
: l'iperico, l'asciro e l'androsemo sono veramente... tutte
androsemo: è differente da l'asciro e da l'iperico; è pianta che ha
. da àvfjp avspós 4 uomo 'e aljxa 4 sangue '. aneddòtica
, che la parola è venuta prendendo e che del primo serba solo qualche lieve
staccati, i quali perciò stanno per sé e non in riferimento a qualcosa di superiore
racconti osservazioni morali, politiche, estetiche e riferimenti alla storia: che è ciò
usa fare dai migliori scrittori di aneddotica e distingue l'aneddotica intelligente ed elegante dalla
a curiosità spicciola, a fatti staccati e provvisori. b. croce,
si domanda in qual modo racconti storici e racconti aneddotici possano essere eventualmente contenuti in
eventualmente contenuti in un'unica esposizione. e. cecchi, 6-20: [museo
, 6-20: [museo] colossale e aneddotico; terrificante e confidenziale. bocchelli
[museo] colossale e aneddotico; terrificante e confidenziale. bocchelli, 2-10: storia
. bocchelli, 2-10: storia vera e propria, non soltanto...
, v-1-524: non più l'imbecille e falso e rimpicciolente aneddotismo, tara mortale del
: non più l'imbecille e falso e rimpicciolente aneddotismo, tara mortale del romanzo
romanzo europeo. aneddotista, sm. e f. (plur. m. -i
. croce, ii-9-119: aridi, freddi e indifferenti sono e debbono essere (ed
ii-9-119: aridi, freddi e indifferenti sono e debbono essere (ed è il dovere
del loro particolare ufficio) gli eruditi e i filologi di fronte agli altamente commossi
filologi di fronte agli altamente commossi storici e ai partecipi aneddotisti. anèddoto1, sm
singolare di un evento); racconto breve e vivace, arguto (che coglie la
presente viaggio, aneddoti, transazioni diplomatiche e successi. foscolo, ii-2-512: non
come dice il lissoni, dal greco e dal latino, pure ti asterrai dall'usarlo
palazzeschi, 4-170: aveva raccontato aneddoti e barzellette per tutto il tempo del desinare.
desinare. 2. dimin. e spreg. aneddotùccio. rajberti, 2-235
ricchi, siete prossimi alla vecchiezza, e dai poveri aneddotucci che sempre ripetete pare
? 4 inedito '(dv- privat. e èx8£8co [xi 'pubblico'); fr
, parte confa- cevoli ad un dilettante e principiante. tommaseo [s. v.
, stavano assise da l'altra riva affannate e anelanti, asciugandosi i bagnati capelli.
. idem, 7-2: dopo lunga e faticosa caccia / tornansi mesti ed anelanti
, 12-57: tornano al ferro, e l'uno e l'altro il tinge /
tornano al ferro, e l'uno e l'altro il tinge / con molte piaghe
tinge / con molte piaghe: e stanco ed anelante / e questi e quegli
: e stanco ed anelante / e questi e quegli al fin pur si ritira
e stanco ed anelante / e questi e quegli al fin pur si ritira,
al fin pur si ritira, / e dopo lungo faticar respira. bùgnole sale,
. redi, 16-11-104: delirava, e delirante, / affannata ed anelante, /
15-83: di baci la ricopro, e d'affannosa / dolcezza palpitando all'anelante
anelante a la reggia a narrare ogni cosa e subito escono soldati a cavallo. carducci
il prence di blaia, rudello, / e cerca co 'l guardo natante / di
petto s'afferra / per dir tante cose e poi tante, / ma piena ha
pieno di ardente desiderio, bramoso (e denota un forte e inquieto impegno morale
, bramoso (e denota un forte e inquieto impegno morale). marino,
altra fame, altra sete / mi divora e distrugge / di quella che tu fingi
mio spirto anelante / la famelica brama e sitibonda / ricerca altr'esca, altr'
ch'anelante a vani acquisti aspira / e 'n cose frali ogni suo studio ha messo
a farle oltraggio. carducci, 672: e steli ed erbe e arene / formicolavan
, 672: e steli ed erbe e arene / formicolavan d'indistinti amori / e
e arene / formicolavan d'indistinti amori / e di vite anelanti a mille a mille
anelante al concreto, al certo, e però storicizzante. papini, 27-1229: insieme
forte, una sete di amore perfetto e infinito, una bramosia anelante, di
ha potuto il magistero / trar della viva e naturai sua forma, / tal ora
altro [era] fiacco in su'ginocchi e lento, / e per lentezza (
in su'ginocchi e lento, / e per lentezza (il fiato ansio scotendo /
fiato ansio scotendo / le gravi membra e l'affannata lena) / palpitando anelava.
vedi ed anelar nel corso, / e tutto biancheggiar di spuma il morso.
ed ogni cura / del caro albergo e del signor oblia; / giace disteso,
marino, 280: di sudor molle e tutto stanco / da così lunga fuga
: al vento, alla tempesta, e quando avvampa / l'ora, e quando
e quando avvampa / l'ora, e quando poi gela, / corre via
tendeva verso me, senza toccarmi, e di nuovo anelava, e io tremavo tutto
senza toccarmi, e di nuovo anelava, e io tremavo tutto. slataper, 1-29
. caro, 8-647: il fremere e 'l bollir de le sue fiamme, /
bollir de le sue fiamme, / e de le sue fornaci, d'etna in
, 1-73: dal fulminato petto / sangue e fiamme anelava. d'annunzio, ii-674
aspirare, desiderare ardentemente, bramare (e denota un senso d'ansietà, d'
pellegrin poggia a le sfere, / e le glorie anelando uniche e vere, /
sfere, / e le glorie anelando uniche e vere, / schiva l'esser terren
, / schiva l'esser terren torbido e finto. segneri, ii -prefaz.:
fiamme di fulmineo télo / aneli, e cada ai malfattori esempio, / acre
il cuor di marzial desio, / e anela l'armi. pellico, ii-147:
che non erano senza affezione per noi, e come gioivano vedendo che n'eravamo persuasi
dare a questo verso il quarto caso; e piuttosto che dire: 'anelo il conseguimento
certo moribonda. carducci, 410: e, quando a i freschi venti /
, poggi fiorenti, / balze austere e felici, a voi verrà. idem,
ii-8-212: quanto anelo di rivederti, e vorrei che tu fossi sempre con me!
è terminata, né terminerà mai; e il nostro anelare a qualcosa di superiore non
sua madre perché tutti avevano la madre, e perché il non averla gli causava più
. linati, 8-131: per prati e poggi quante rugiade anelano disciogliersi al tuo
tuo tiepore. soffici, v-1-23: qua e più là qualche giovane mente brucia nell'
, 14-359: in queste stagioni i botri e i bottacci da cui rampolla l'acqua
del san giovanni sono bollenti come caldaie e le serpi ivi nascoste anelano la frescura dei
amo, purissima fonte che non esisti, e t'anelo! saba, 294:
, 294: come anelavo alla vendetta, e come / poi ti giunsi a baciar
tasso, 9-97: tutto è sangue e sudore; e un grave e spesso
9-97: tutto è sangue e sudore; e un grave e spesso / anelar
è sangue e sudore; e un grave e spesso / anelar gli ange il
/ anelar gli ange il petto, e i fianchi scote. pascoli, 863:
rigidità, invariabilità (anelasticità della domanda e dell'off erta). =
. cellini, 1-35 (98): e fermatomi l'anelito, istavo in terra
, istavo in terra prostrato come morto, e sentivo tutto quello che i circustanti dicevano
aneliti la bocca, / la bacia e non la tocca. parini, xx-91:
, xx-91: creando a sé delizia / e delle membra sparte / e degli estremi
delizia / e delle membra sparte / e degli estremi aneliti / e del morir
membra sparte / e degli estremi aneliti / e del morir con arte. arici,
: il petto / le combattea l'anelito e il mortale / sitir, per cammin
affaticato / a te cadeva il braccio, e ti battea / alto anelito i fianchi
povera bestia rizzava il collo penosamente, e voltava la testa verso di lui, che
il suo pianto subitaneo... e ora l'anelito le risaliva alla gota di
che partiva dai suoi quaranta vagoni colmi e bollenti, come dal petto di un
iii-460: giuda spira / turbini di nequizia e fiati d'ira, / aneliti infernali
: il treno si era mosso con aneliti e fremiti. idem, iii-315: un
al tempo dei velivoli, della radio e dei motori, gli ultimi aneliti di un'
anima. manzoni, 37: e allor che dalle tenebre / la diva spoglia
frequenti di amor di dio, e particolarmente di aspirazioni, di aneliti al sommo
gli aneliti del vano inseguire, e gli sforzi del desiderio sempre deluso,
sforzi del desiderio sempre deluso, e tutte le agitazioni della miseria terrena si placavano
prezzi, iii-15-25: l'antica e nova legge volle / che quello
quello stuprador gli anelli il dito / e facciagli la dote. = deriv
guidiccioni, 1-128: divelto il suolo, e l'aneliate accette / fittevi, con
19-139: capitavano anche le clienti giovani e ardite come pollastre, sui cui visi
la ghiaia; ma quelle spadroneggiavano profumandosi e dandosi le cerette più costose ai capelli
. dati, iii-11-5-286: sopra tutti osservabile e per la lunghezza, per lo colore
guisa di anelli (tipici il lombrico e la sanguisuga). pascoli,
da metalli preziosi, spesso con gemme e pietre preziose) che si porta alle
124): mandò per un fino orafo e disse: « maestro, fammi due
. dante, inf., 28-11: e per la lunga guerra, / che
si conviene piena / con dita convenevoli e sottili / e coll'unghia gentili, /
/ con dita convenevoli e sottili / e coll'unghia gentili, / scarse; e
e coll'unghia gentili, / scarse; e ha le dita dell'anella ornate.
quale nella mia mano troverai, prendi e guardalo, perciò che in lui questa
1-3 (91): un grande e ricco uomo fu già, il quale,
tesoro avesse, era uno anello bellissimo e prezioso. idem, dee., io-7
uomo ma povero,... e postegli certe anella in mano, a lui
si chiama anularis:... e in questo si dee portare l'anello del
del cuore. cantari, 35: e, quando mi vorrai al tuo desio,
la- sciarrò, oltre, il mantello e le anella che ho nelle dita.
orecchini che le sbattevano sulle guancie, e stava sull'uscio, colle mani sulla pancia
235: siepe del mio campetto, utile e pia, / che al campo sei
la sposa si tolse dalle dita gli anelli e li offerse. idem, iv-2-187:
qualche ciocca scomposta: gli anelli preziosi e vistosi gli rilucevano perfino nel pollice.
d'anelli massicci. chiesa, 1-228: e negli occhi il barbaglio hai dell'anello
in dito. deledda, ii-148: e non ha dimenticato gli anelli, no;
, ornati di cammei, di pietre gialle e verdi, di corniole incise. tomhari
si volse agli sposi per la formula e benedisse gli anelli. moravia, vii-431:
il verde dello smeraldo spiccava sul dito corto e un po'gonfio. piovene, 2-23
van der goes, guardando la mano e l'anello. -dare, mettere
ché l'amor mio è nato / e hame recomparato, d'amor m'ha messo
messo anello. ariosto, 37-63: e dato fin ch'ai sacrificio sia, /
, ii-70: io faccio miracoli, e di maschio son diventato femina, ah,
, i-213: andate a darle la parola e donatele questo gioiello da parte sua,
donatele questo gioiello da parte sua, e questa sera le metteremo l'anello.
12: la scritta è fatta, e gli dà l'anello oggi, / e
e gli dà l'anello oggi, / e domattina la mena. d. bartoli
l'anello, s'obbligò sotto fede e promise, che questo... sarebbe
penelope, per far cimento del valore e della forza de'proci, presenta loro avanti
a chi avesse avuto potere di caricarlo, e che, scoccandolo, avesse fatto trasvolar
, con due anelli di ferro agli stipiti e una catena per traverso fermata da un
un po'meglio. -per simil. e al figur. scala del paradiso,
, iii-383: lo anello è tondo e non ha principio né fine, il che
ultimo anello. perocché ben si è trovato e provato per qual cagione efficiente e per
trovato e provato per qual cagione efficiente e per qual fine il cuore si muova
qual fine il cuore si muova così e non altrimenti ma quale in lui sia il
s'han que'lor cavalli, rotondi e larghi che paiono anelli. foscolo, ii-2-68
intermedi tra la fredda verità delle scienze e gl'impetuosi fantasmi delle opinioni. idem,
degli esseri. -con uso specifico e tecnico. carena, i-22: anello
essa che è tonda o quadrangolare, e che ne fa come il contorno,
la sola capace di preziosità di materia, e d'ornamento di forma, la parte
la staffa, oppure la gruccia, e l'ardiglione, girevoli nel permetto.
essa, fatti semplicemente col punteruolo, e vi si ribadiscono dalle due bande; così
l'aghetto vi passa più agevolmente, e senza logorarsi, e i bucolini non
passa più agevolmente, e senza logorarsi, e i bucolini non si sfilacciano per lungo
che si tiene in mano nel serrare e nell'aprire la toppa. idem, ii-280
di molla. in altre arti, e consimili stromenti, codest'arco elastico si chiamerebbe
gonnella compiuta si richieggono anche l'ago e l'anello e 'l refe, e più
richieggono anche l'ago e l'anello e 'l refe, e più cose.
ago e l'anello e 'l refe, e più cose. pulci, 24-19:
figur. ciò che ha forma circolare (e cinge altre cose); disposizione a
il bambino sentendosi libero agitava le gambe e le braccia... ai polsi,
un anello. ojetti, ii-257: paesi e borghi... raccolti sulle vette
che si formò in anello, leggiadra, e subito si disfece nell'aria. comisso
16-23: poi che intrecciò le chiome, e che ripresse / con ordin vago i
/ torse in anella i crin minuti e in esse, / quasi smalto su l'
iii-214: cari lacci de l'alme aurati e belli, / ch'a ciocca a
ciocca in su la fronte errate, / e lascivi e sottili e serpentelli / con
su la fronte errate, / e lascivi e sottili e serpentelli / con solchi d'
errate, / e lascivi e sottili e serpentelli / con solchi d'or le vive
levò la tenue / fronte, pallida e bella, / tra le floride anella /
d'oro. idem, 275: e c'era anche una bimba malatella / in
malatella / in collo a beppe, e di su la sua spalla / mesceva giù
più soggezione, le facce sono smorte e non si sa dove guardano, i
si sa dove guardano, i re e i fanti hanno la zazzera che finisce in
la zazzera che finisce in anella arrotondate e le barbe con un riccio in punta.
montale, 31: il salce era biondo e io ne stroncavo / le anella con
. r. cocchi, 1-115: e quest'anello tendinoso è inciso principalmente in
dell'involucro parziale che vela l'imenio e si estende dal gambo all'orlo del
anello poi resultante dall'iperbolico trilineo b e c, che si rivolge intorno ad a
, per esercizi di sospensione, appoggio e oscillazione. de amicis, ii-811:
nella piazza reale con tutti questi principi e signori più qualificati di corte. forteguerri,
, come anella, che gli orlano; e a questi, e forse ad alcun
gli orlano; e a questi, e forse ad alcun altro di mezzo, le
, le sue fibre si appiccano, e accordatamente stringendosi, stringono tutto insieme il
, stringono tutto insieme il cuore, e fianchi, e seni, e base,
insieme il cuore, e fianchi, e seni, e base, e punta.
cuore, e fianchi, e seni, e base, e punta. redi, 16-iii-120
fianchi, e seni, e base, e punta. redi, 16-iii-120: tutto
coda [dei bacherozzoli] è composto e segnato di dieci anelli o incisure o nodi
segnato di dieci anelli o incisure o nodi e dall'ultimo nodo spuntano due sottilissimi pungiglioni
camminava verso l'etemità con la contrattura lieve e spaventevole delle sue miriadi d'anelli.
di certi signori molto amici miei, e feci alcune di queste anellette. carletti
di gioie et anelletti d'oro massiccio e pesante, se le fanno così lunghe
trinci, 1-256: si tagliano nel marzo e si conservano sotto la terra gentile,
fiore venne un giorno a me, e mi porse un piccolo anellino d'oro,
dicendo: « isvi- vami questo aneluzzo e fa'presto ». ojetti, i-521:
b. segni, 7-27: nelle piante e negli animali anellosi, quando e'son
., 22-5]: * pallido e anelo ': pallido e smarrito dal timore
* pallido e anelo ': pallido e smarrito dal timore. poliziano, st.
, in cui già fuoro / aneli e stanchi drento a mongi- bello / sterope
stanchi drento a mongi- bello / sterope e bronte et ogni lor martello. testi,
, / la servitù, l'affanno, e la stanchezza, / la nuda povertà
nuda povertà, l'egra vecchiezza, / e 'l vestito di brun lutto funebre
strazio / cadde lo spirto anelo, / e disperò. leopardi, 17-35: impallidia
, 17-35: impallidia la bella, e il petto anelo / udendo le si
210: s'inalza [l'aquilone] e i piedi trepidi e l'anelo /
l'aquilone] e i piedi trepidi e l'anelo / petto del bimbo e l'
e l'anelo / petto del bimbo e l'avida pupilla / e il viso
petto del bimbo e l'avida pupilla / e il viso e il cuore, porta
l'avida pupilla / e il viso e il cuore, porta tutto in cielo.
rincorse / sul prato, con le amiche e il cane anelo. 2
improvvido / l'uom ricontempla: arene / e deserto il ricingono: / la falsa
lui tragge ove più stride il verno e il gelo. idem, 141: bianco
anèlo2, sm. disus. e letter. respiro; anelito.
michelangelo, 159-3: in più leggiadra e men pietosa spoglia / altr'anima non
tua, donna, il moto e 'l dolce anelo. = deverb
per necessità rendono la respirazione più difficile e più anelosa. = deriv.
2-485: era tornata a casa sfinita e livida. l'anemia le distruggeva il
eritrociti rispetto al contenuto in emoglobina, e la comparsa nel sangue di megalociti (globuli
achilia, glossite, ingrossamento del fegato e della milza, emorragie cutanee e mucose
del fegato e della milza, emorragie cutanee e mucose, disturbi nervosi (anche fino
. 2. per simil. e al figur. arila, 30:
anemia cerebrale, povero sangue italiano, e il tuo carso non rigenera più la tua
(comp. dal prefisso privat. dev- e al (xa -axo <;
1771). anèmico, agg. e sm. (plur. m. -ci
tutte un po'estenuate ed anemiche, e andavano a farsi le iniezioni in farmacia.
debolezza organica, che il sangue anemico e la scarsa nutrizione non alimentassero a sufficienza
rampolli anemici maturati col biberone dell'etica e dell'estetica. pea, 7-663:
gli avrebbe strappato quelle fotografie dalla mano e le avrebbe rinchiuse in fretta nello stipo
visibile ogni giorno di più. c. e. gadda, 2-124: si palesa
privato di forze. c. e. gadda, 2-86: la meravigliosa prosa
&vep. o <; * vento 'e dal tema di xopéoj 'mi diffondo
, dal gr. tfvejios 'vento 'e cpixca 'amicizia '. anemòfilo
vollero l'amplesso dell'amante / lontano e meditarono le nozze / non possibili.
. dal gr. àveptog 'vento 'e dal tema di ypàcpw * scrivo
che si occupa della determinazione della direzione e dell'intensità dei venti. =
sm. strumento per misurare la direzione e la velocità del vento. baldini,
mia guida sollevò un coperchio di latta e mi fece vedere uno specchio in piano,
in piano, attraversato di fili rossi e neri: l'anemometro, che serve a
, che serve a indicare la direzione e la velocità del vento, sulla scòrta,
. < 5tve (a0 <; 'vento'e jxéxpov 'misura '. anèmone
detti zampe; con foglie profondamente decomposte e fiori grandi (doppi o scempi)
o scempi) coi petali rivolti a coppa e di bel colore smagliante (che va
puro al rosa vivace, al violetto e al rosso scarlatto), si coltiva
varietà del- vanemone japonica, più piccola e di breve fioritura autunnale), ma
over fremio: chi dice papavero agreste e chi papavero nero; chi fenicea dal colore
due specie ne sono, una selvatica, e una domestica; e di questa domestica
una selvatica, e una domestica; e di questa domestica ve ne sono di moltissime
sommo veggonsi i fiori di papavero, e nel mezzo i capitelli di color negro
bocca o peonia o anemone vermiglio, / e a la pulita guancia o giglio o
/ la peonia perdea, la rosa e 'l giglio. marino, 19-420: e
e 'l giglio. marino, 19-420: e nel centro il piantò del suo giardino
scatola, entrovi le cipolle de'fiori, e le radiche degli anemoni. magalotti,
di marzo hanno la loro fioritura; e tutti finiscono a aprile. forteguerri,
forteguerri, 16-36: di bianchi gelsomini e d'amaranti / e d'anemoli vari
: di bianchi gelsomini e d'amaranti / e d'anemoli vari e di viole /
d'amaranti / e d'anemoli vari e di viole / tanta era ivi la copia
delle anemoni. d'annunzio, ii-250: e vi fiorìa l'asfodelo / a piè
asfodelo / a piè dei tronchi scagliosi / e l'anèmone violetto / ch'è il
, in fulvo a sommo, / e con l'antenne simula i pistilli! »
radici degli alberi. palazzeschi, 4-121: e nella terra gli anemoni viola, e
e nella terra gli anemoni viola, e qualcheduno rosso e bianco tra il grano
terra gli anemoni viola, e qualcheduno rosso e bianco tra il grano adolescente. sinisgalli
nasce ne'luoghi domestichi; ma l'una e l'altra vuole il terreno sabbioso.
capo, alle infiammazioni, alle matrici e al latte... la radice masticata
.. la radice masticata tira la flemma e sana i denti e cotta ristagna
la flemma e sana i denti e cotta ristagna le lagrime degli occhi e le
denti e cotta ristagna le lagrime degli occhi e le cicatrici. 2. zool
ricava dell'anemone (con proprietà anticatarrali e analgesiche): cristalli giallastri, insolubili
= voce dotta, creata da lowig e weidmann nel 1839. anemoscòpio,
sm. strumento che indica la presenza e la direzione del vento (per lo più
carena, i-189: ventarola, banderuola, e scientificamente anemoscopio, istrumento che si rizza
d'altri edifizi, come finimento, e affinché col suo volgersi a tutti i venti
gr. &vepto <; 'vento 'e oxonéco 'osservo '(sul tipo
sm. bot. movimento di piante e animali secondo la direzione del vento.
o <; * vento ') e tropismo (v.).
anencèfalo, feto umano mancante di cervello e di cervelletto. questi infelici diventano sùbito angeli
comp. dal prefisso privat. oev- e èyxécpaxog * cervello * (cfr. acefalo
voce dotta, gr. dv- privat. e fjrcap -ato? 'fegato ',
o incisione '(dv- privat. e èruypacpr)). anergia, sf
, gr. dvspyta (àv- privat. e spyov * lavoro '). aneritropsìa
dv- privat., èpu&póg * rosso 'e &<|h£ * vista \ aneròbio
. anaerobio. aneròide, agg. e sm. fis. che non contiene
= voce dotta, d- privat. e vrjpóc; * umido *; cfr.
carabina, distribuì anesone triduo agli uomini e mezz'oncia alle ragazze. moretti, 17-331
hanno in sé la giustizia, la misericordia e la = voce dotta, gr
odore distinto: dà un'essenza stimolante e fortemente aromatica. trattato dei cinque
dei cinque sensi, 1-25: ancora artemisia e aneti, le loro radici bolla in
le loro radici bolla in vino bianco, e di quello prenda ciascuna mattina con acqua
di quello prenda ciascuna mattina con acqua e con mele. boccaccio, v-67:
; quivi malva, nasturzi, aneti e il saporito finocchio. palladio volgar.,
., 11-11: ne'luoghi temperati e caldi seminiam l'aneto. libro degli
degli adornamenti delle donne, 1-8: e poi sia mischiata questa polvere: recipe
agnocasto, il cornino, la nepitella e l'aneto. idem, 6-6: la
la vista. sannazaro, 8-133: e pianterai la nèputa, / l'asparago,
nèputa, / l'asparago, l'aneto e 'l bel cucumero. ariosto,
alto pino al primo crollo svelse / e svelse dopo il primo altri parecchi, /
l'aneto anch'egli muove il rutto, e mitiga i tormini [= le coliche
impiastro alle lagrime degli occhi con acqua e con vino. fiutando il seme suo
casia, amaraco, amomo, aneto e costo, / e nardo e timo
, amomo, aneto e costo, / e nardo e timo ogni egro cor restaura
, aneto e costo, / e nardo e timo ogni egro cor restaura, /
, / abrotano, serpillo ed elicriso / e citiso e sisimbro e fiordaliso. pascoli
, serpillo ed elicriso / e citiso e sisimbro e fiordaliso. pascoli, 741:
ed elicriso / e citiso e sisimbro e fiordaliso. pascoli, 741: crespo aneto
un convito. d'annunzio, ii-446: e il verde apio nell'orto / langue
verde apio nell'orto / langue, e l'aneto aulente. 2.
, ix-133: guai a voi, scribi e farisei ipocriti, li quali decimate la
ipocriti, li quali decimate la menta e l'aneto e il cimino, e
li quali decimate la menta e l'aneto e il cimino, e avete lasciate quelle
menta e l'aneto e il cimino, e avete lasciate quelle cose che sono più
gravi della legge, cioè il giudicio e la misericordia. manzoni, 172: guai
.. che pagate la decima della menta e dell'aneto e del cumino, e
pagate la decima della menta e dell'aneto e del cumino, e avete trascurato il
e dell'aneto e del cumino, e avete trascurato il più essenziale della legge,
più essenziale della legge, la giustizia e la misericordia. papini, 20-370: ipocriti
: ipocriti perché osservano i minimi comandamenti e non ubbidiscono al solo che importi:
della menta, della ruta, del cumino e dell'aneto della sensibilità al dolore
di interventi chirurgici. c. e. gadda, 2-121: non è possibile
, al risveglio, conati di vomito e contrazioni varie del gastrico. -figur.
gastrico. -figur. c. e. gadda, 2-30: e l'amorosa
c. e. gadda, 2-30: e l'amorosa rapina invola nelle sue spire
, all'anestesia, li libera nei tempi e negli spazi di musica. =
comp. dal prefisso privat. dv- e cda&7] aic, 'sensazione ')
sf. medie. studio delle condizioni e dei metodi dell'anestesia chirurgica. =
= voce dotta, comp. da anestesia e -logia (dal gr. xóyo?
). anestesista, sm. e f. (plur. m. -i
chirurgica. anestètico, agg. e sm. (plur. m. -ci
alta dose, inalazioni di gas anestetici e tossici. c. e. gadda,
di gas anestetici e tossici. c. e. gadda, 2-121: sono iniezioni
di percaina, l'anestetico d'uso, e di adrenalina, il vaso costrittore che
le pareva di avere bevuto un anestetico e di avere perduto il senso di se
dal gr. < £vt] &ov e &v7] tov 'aneto, falso anice'.
assai mobile, con sapore fortemente aromatico e dolciastro (impiegato per la distillazione di
(impiegato per la distillazione di liquori e per prodotti farmaceutici). =
. -i). medie. alterazione e dilatazione localizzata nella parete delle arterie,
arterie, dovuta a difetto di elasticità e resistenza del tessuto: può portare alla rottura
assorto nella cura preventiva dell'aneurisma, e che però, non volendosi eccitare mai e
e che però, non volendosi eccitare mai e poi mai, vigilava attentamente i propri
folgore portando via lui, lo champagne e miss sarah. panzini, iii-471: dicono
sogliono manifestarsi colla troppo grande pulsazione, e perciò detti sono aneurismatici ed arteriosi.
,... nella cui scomposta e aneuritmica insistenza s'adunano come trasformati, e
e aneuritmica insistenza s'adunano come trasformati, e su d'un tono che ora sale
che ora sale ora scende, il pianto e la preghiera, l'imprecazione e il
pianto e la preghiera, l'imprecazione e il lamento. = voce dotta,
non fu manifestazione di niente di serio e di sodo, ma un anfanaménto di
di accademici, adusati a compilare sistemi e a scrivere volumi. idem, ii-8-71:
non c'è bisogno di tanti affaccendamenti e anfanamenti, perché la poesia « parla
conclusione più logica di tutto questo anfanaménto e dimenìo è che gesù non è mai
'l pensiero da questi versi così schietti e ben determinati a quelli altri anfananti che riportai
trafelato, anfanante, azzoppato dalla fatica e dalle sbucciature dei piedi, teneva dietro
buon senso? tu farnetichi a santà e anfani a secco. s. bernardino da
sicuramente ditemi: -frate bernardino, tu sogni e anfani. aretino, ii-63: egli
, sudano, tramortiscono, anfanano, e si spaventano come se dovessero entrar nel fuoco
anfanare non significa anch'egli ciarlare, e si dice di coloro... che
di coloro... che ciarlano troppo e fuori di proposito? g. m
: anfanare importa il medesimo che vacillare e uscire fuori di proposito; onde si dice
a secco, proverbio antico de'fiorentini, e usato dal boccaccio, che in dichiarazione
usato dal boccaccio, che in dichiarazione e confermazione di ciò vi aggiunse: tu
, non potetti tener le risa, e immantinente feci ragione, che, o costui
quale con non dire mai parola, e chi con l'andare grattando i piedi alle
l'andare grattando i piedi alle dipinture, e molti collo anfanare, e mostrarsi tenerissimi
dipinture, e molti collo anfanare, e mostrarsi tenerissimi padri e protettori del comune
molti collo anfanare, e mostrarsi tenerissimi padri e protettori del comune bene...
con le ombre incappucciate del secolo decimoquarto e decimoquinto. fogazzaro, 2-182: pareva
il ritrovamento della vera distinzione tra cronaca e storia, che è distinzione formale (
... ci libera dal faticoso e sterile anfanare dietro distinzioni materiali. beltramelli
in salvo. bocchelli, 2-225: e davvero anfanava, ché il cuore stanco gli
, ché il cuore stanco gli doleva e l'affaticava. bartolini, 1-260: chi
. bartolini, 1-260: chi vende, e fatica e suda e anfana,.
1-260: chi vende, e fatica e suda e anfana,... lo
chi vende, e fatica e suda e anfana,... lo fa per
7-67: in un cupido anfanare di polpastrelli e di labbra, rintraccia la storia di
3. ant. aggirarsi, andare qua e là. varchi, v-44: anfanare
che significa andare... qua e là senza sapere dove andarsi, come fanno
): nel significato dei nn. 2 e 3 si avverte l'influenza di affannare-
, iii-175: -la generazione de l'uovo e la generazione de la cosa eterna è
esprime anfanando; che parla a sproposito e in maniera confusa; vaneggiante. carducci
; vaneggiante. carducci, i-1430: e quel guidi che figura goffa dirimpetto al
che figura goffa dirimpetto al bizzarro animoso e procacciante testi! come procede bolso e
e procacciante testi! come procede bolso e anfanato nelle sue odi cardinalizie...
! anfanatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
dice spropositi. passavanti, i-378: e se mai gl'intervenne quello, che
: una gente super ficiale e sensuale anfaneggia a vuoto tutto l'anno in
farti vedere certe cose,... e di recarti molte anfanie dinanzi.
passavanti, 253: dicono che sono incantatori e indovini, e con loro ciuffole
che sono incantatori e indovini, e con loro ciuffole e anfanie ingannano molta
indovini, e con loro ciuffole e anfanie ingannano molta gente semplice.
(gr. dcjxcpt 'doppio ') e artrosi (v.).
nuda, ricca di ghiandole, respirazione cutanea e polmonare allo stato adulto, branchiale
stato larvale, cuore con ventricolo e due atri, condilo occipitale doppio
ordine degli stegoce fali, e lissanfibi, con ordini apodi, privi di
, con corpo allun gato e coda: salamandra; anuri, con corpo
color che sono / di terra e d'acqua, e però anfibi nomansi.
di terra e d'acqua, e però anfibi nomansi. vallisneri, i-768:
le rane, le botte, le salamandre e molti altri. d'annunzio,
di tronchi scortecciati, di assi e di gomene, che biancheggiava sin
udiva soltanto lo sciaquìo della marea e il diguazzare dei pesci e degli
sciaquìo della marea e il diguazzare dei pesci e degli anfibi tra onda e limo
pesci e degli anfibi tra onda e limo. moravia, ii-49: e senza
onda e limo. moravia, ii-49: e senza mostrare in alcun modo la
verrucoso anfibio, stese la lunga mano magra e bruna sulla quale brillava un diamante
bruna sulla quale brillava un diamante e con la punta scarlatta dell'unghia
le une sommerse (per lo più divise e assottigliate), le altre galleggianti (
apparecchio munito di opportuni dispositivi (carrello e galleggianti) che gli permettono di manovrare
permettono di manovrare (per la partenza e l'arrivo) in acqua e sul
partenza e l'arrivo) in acqua e sul suolo. leggi della navigazione,
il velivolo atto a partire in volo e a posarsi sia sopra una superficie solida,
da dcp. cpt 'doppio, dall'uno e dall'altro lato'e ptog 'vita').
'doppio, dall'uno e dall'altro lato'e ptog 'vita'). cfr. isidoro
..., il terrore dell'ambigua e anfibia vita nostra. idem, 25-93
.. intermediario anfibio tra questo mondo e l'altro, tra la vita e la
mondo e l'altro, tra la vita e la morte, fra l'essere e
e la morte, fra l'essere e il non essere... sarebbe un
una cosa di mezzo fra la serva e la padrona. come bene si sa non
è di meglio che i domestici per disprezzare e porre fuori di causa i falsi padroni
l'adulto è terrestre o volatore (e ha respirazione aerea). =
di silicati di ferro, magnesio e calcio (talvolta anche di sodio
calcio (talvolta anche di sodio e alluminio), assai simile ai pirosseni:
monoclino (tremolite, actinolite, nefrite) e tri- clino (enigmatite) con
componenti essenziali delle roccie eruttive iposiliciche e mesosiliciche). anfibologia (ant
ha pur troppi dubbi, equivocazioni e anfibologie, senza aggiu- gnervene de
amfibologia, ciò è l'oscuro e dubbio parlare. caro, i-116: ora
s'inculchi un ette / tra l'uscio e 'l mur d'un'anfibologia.
25-77: consideriamo... questa nobile e magnifica composi zione sopra la
che noi troveremo certamente più intelligibile e più ragionevole, che il discorso amfibologico
/ da non discerner sensi buoni e rei / sotto il velame del linguaggio anfibologico