le femine grandi cose, ché saresti sciocco e per- derestiti ciò che dessi. s
tanto fuoco d'amore diedero il sangue e la vita per amore della vita.
da a ogni uomo che ti dimanda; e presta a chiunque ti chiede. lorenzo
/ ché quel che 'l cielo, e 'l mondo e pluto regge / libero
quel che 'l cielo, e 'l mondo e pluto regge / libero dienne, e
e pluto regge / libero dienne, e sciolto ogni disio. ariosto, 6-49:
m'avea dato si ritolse, / e ad altro nuovo amor tutta si volse
gli diede tutti gli animi di que'populi e gli valse un altro esercito a espugnar
una mia tasca / di capra indanaiata e due capretti. guarini, 57: o
che m'hai data, morendo, e vita e morte. marino, 297:
m'hai data, morendo, e vita e morte. marino, 297: son
proverbi toscani, 28: è meglio dare e pentire, che tenere e patire.
meglio dare e pentire, che tenere e patire. settembrini, iv-29: ei [
, segnatamente di quelli che diedero l'anima e il sangue al dovere e alle sante
l'anima e il sangue al dovere e alle sante idealità, è ufficio e pregio
dovere e alle sante idealità, è ufficio e pregio della poesia. pascoli, 1192
triste a cui bisogna sempre dare. e chi darà a te che non hai nessuno
addietro incitati per li miei ferventissimi prieghi e bagnati d'amare lagrime, d'accettevoli
, dandoli io. leggenda di tobia e di tobiolo, 2-1: e di tutte
di tobia e di tobiolo, 2-1: e di tutte le sue cose dava primamente
frutto buono, al tempo suo, e non aspettare di darlo quando egli è
io v'ho dato tutto a gesù; e fo orazione per voi e per tutti
a gesù; e fo orazione per voi e per tutti. pindemonte, 180:
il vigil corno / de'cacciatori, e all'inseguita lepre / una lagrima dà
g. m. cecchi, 20-7: e poi / mi vo'assettar le carte in
, 1-1-152: e'giuocava alle minchiate, e dette l'asso di bastoni a tempo
si danno 21 carte per ciascuno: e quando si giuoca in due o in tre
francesco salvetti, date in propria mano e ne ricuperate risposta. tasso, i-7:
fra un fascio di telegrammi già dati e un fascio da darsi, con gli occhi
esopo] sembrami il modello più nitido; e non vi vuol meno che tutto il
quanto ci pare) dell'antica grandezza, e della presente felicità. giusti, ii-410
uno di quei versi perfetti, rilevati e scolpiti. — emanare, diffondere
giovanni... mostrarti alcuna dottrina e ammaestramento, per lo quale, con la
ora tra pe 'l mal fresco, e pe 'l disagio / federigo ricadde. chiama
coi loro sciloppi non han disposto, e preparato la materia a riceverla. garzoni
lo converse a nostra fede, / e di sua man battesmo anco gli diede.
voltava grave, tutto d'un pezzo e col mento incassettato nella cravatta: pareva
cui le chiavi / della mia pene desti e del ristoro. livio volgar.,
portò i fanciulli nel suo albergo, e diedeli a governare a laurenzia sua moglie.
laurenzia sua moglie. storia di tobia e di tobiolo, 1-32: diede in serbanza
terra. g. morelli, 441: e la madre, madonna agnesina, andò
, madonna agnesina, andò a genova, e fece carta della città, contado e
e fece carta della città, contado e distretto di pisa a bucicalco, e
contado e distretto di pisa a bucicalco, e dielli la tenuta, cioè la cittadella
di pisa. ariosto, 168: e pregò il re che non desse in altrui
: benvenuto è un pipistrello contrafatto, e io sono un pipistrello dadovero; e perché
, e io sono un pipistrello dadovero; e perché e'm'è stato dato in
filippo, io credetti avermi levato briga, e io l'ho raddoppiata. tasso,
la cura ad alcuni uomini di bontà e dottrina di scrivere una formula di riforma.
opre, ma da'a fare fosse e divelti in cottimo. targioni tozzetti,
latini, rettor., 121-4: e così dicendo dido d'eneas acquistò la
: « io -dice ella - accolsi e ricevetti in sicura magione colui ch'era cacciato
era cacciato in periglio di mare, e quasi anzi ch'io udisse il nome suo
imagine di dio per fruir quello, e però non dare il tempo della vita
. petrarca, 50-68: perché dì e notte gli occhi miei son molli? /
., 2-6 (175): egli e molti altri amici e servitori del re
): egli e molti altri amici e servitori del re manfredi furono per prigioni
ha domenedio dati alle passioni di vituperio e a riprovato senno. cicerchia, 1-138
uomo sono a me in odio, e in tanta abominazione mi furono che io
cominciarono a tenere con violenza lo stato, e farsi satelliti della gioventù nobile, alla
figli il padre aggravat'era, / e nimico mortai di povertade; / sì
: dette quella rocca a patti, e vi ricevette dentro il presidio. caro,
tasso, 10-78: vansene gli altri e dan le membra al sonno, / ma
è che mi piace vostra figlia pamela e vorrei portarmela al castello. perciò vi chiedo
tuo; ma cacciata da te, e stiate a mente del fine.
11. cedere in cambio, scambiare (e usato al condizionale indica disposizione a compiere
donque damo eternai tutto bene per picciulo e temporale? angiolieri, 26-14: se
sacchetti, 5: chi sta sugetto e suo ben per mal dà, / (
per sua sente vertù), / e chi contro a durezza umile va /
rinunzi il titolo di questo suo ducato, e dargli un cappello o una simile ricompensa
: appena erano stipulati i capitoli, e dati scambievolmente gli ostaggi, che l'armata
tozzi, i-20: ho visto certe mele e certe pere che...,
occhio cercavo sempre il vestito a fiori e quello bianco, vedevo che parlavano e
e quello bianco, vedevo che parlavano e ridevano, cos'avrei dato per essere uno
per essere uno di quei giovanotti, e portarle anch'io a ballare. 12
elli sua carne disciplinare per asprezza, e sovente lavare suo cuore di lagrime. petrarca
in alto / per veder meglio, e l'orror de l'impresa / i cori
l'orror de l'impresa / i cori e gli occhi avea fatti di smalto.
., i-355: spezzati li scudi e le lancie, combattono colli coltelli, l'
facea il mio amator quivi montare, / e la scala di corde, onde salia
, i-64: fra duo volti diversi e sì contrari / s'adira e parte da
volti diversi e sì contrari / s'adira e parte da l'un zoppo amore;
un gentil core / entra di foco, e d'acqua par che n'esca.
: di cielo venivano intanto sì spessi e sì grossi i fiocchi della bambagia, che
sopra il tuo giaciglio / fatto di muschi e d'erbe, come i nidi!
egli che aveva una memoria di ferro e una faccia tosta a tutta prova aspettava la
prova aspettava la cerimonia con ima tranquillità e una sicurezza ignote ai compagni. d'
/ de la speme, de 'l riso e de'piaceri, / ove sotto i
/ ove sotto i belli archi alti e leggeri / danzano i sogni cinti di corone
padre, un amore in continua polemica e lotta, e a conti fatti un dolore
amore in continua polemica e lotta, e a conti fatti un dolore per cui
che il mondo l'ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi
. angiolieri, 11-3: di dolor e d'angosce e di pene / son più
11-3: di dolor e d'angosce e di pene / son più fornito, ca
, iii-40: tu abbondi di ricchezze, e cristo fu pieno di povertade. petrarca
chi fece la grande arca, / e quei che cominciò poi la gran torre
torre / che fu sì di peccato e d'error carca. boccaccio, vii-3
un pratello / di verdi erbette pieno e di bei fiori, / sedean tre angiolette
il palafren senza la briglia; / e quel va errando intorno alle chiare onde,
, che pare / un palo capovolto, e le contrate / corron di fango.
intorno giva / ai nuziali letti, e tutto empiea / di sospetto e di fremito
letti, e tutto empiea / di sospetto e di fremito e di sangue. manzoni
tutto empiea / di sospetto e di fremito e di sangue. manzoni, 299:
quanti un pellegrino / puote andar carco; e, in rude sacco avvolti, /
/ io gli pregai dal cielo, e in via mi posi. leopardi,
mi posi. leopardi, 1-81: e di lacrime sparso ambe le guance, /
di lacrime sparso ambe le guance, / e il petto ansante, e vacillante il
, / e il petto ansante, e vacillante il piede, / toglieasi in man
, gravi di grasso, di stupore e di mota. soffici, i-7: era
ma s'era già di novembre; e il cielo tutto bigio, con le
tutto bigio, con le strade fangose e piene di pozzanghere. -indica il
cerchiaro una pianta dispogliata / di foglie e d'altra fronda in ciascun ramo.
: ogni infermo era abbandonato di confessione e di sacramento e di medicine e di guardie
era abbandonato di confessione e di sacramento e di medicine e di guardie. petrarca
di confessione e di sacramento e di medicine e di guardie. petrarca, ii-1-39:
1-6: si sono privati della buona e santa vita, perché hanno perduto il
, perché hanno perduto il lume, e vivono tanto scelleratamente. bianco da siena
non si farà altro con tante ostentazioni e minaccie di guerra, che dar tempo ai
di travagliare gli austriaci poveri di danari e di spirito. manzoni, 42:
, 42: vergin di servo encomio / e di codardo oltraggio, / sorge [
: / qui di pietà mi spoglio e di virtudi. nievo, 1-160: sopra
sturbar l'albergo d'una qualche fata, e così fu commesso quel sopruso del quale
tutte l'al tre passate / di bellezze e di bontate. giamboni, 7-29:
facea il detto ruggeri per trarre il principe e sua gente a battaglia, come quegli
: tutti sem d'una massa / e l'uno all'altro eguale, / parlando
parlando generale, / di liber- tade e di nobilitate. bartolomeo da s. c
voi siete freschi di tempo, prodi e vigorosi d'animo. dante, cono.
guglielmo ubbriaco, ch'era di nome e di fatto, e uomo di testa
ch'era di nome e di fatto, e uomo di testa e di poco senno
di fatto, e uomo di testa e di poco senno, non volle seguire quello
petrarca, 337-1: quel che d'odore e di color vincea / l'odorifero e
e di color vincea / l'odorifero e lucido oriente, / frutti fiori erbe e
e lucido oriente, / frutti fiori erbe e frondi, onde 'l ponente / d'
ombra onestamente / il mio signor sedersi e la mia dea. fazio, v-17-46:
astolfo se mutò tutto di faccia / e più di core, odendo racontare / che
a quella traccia. ariosto, 8-57: e così cominciò la dura sorte / tra
grande statura, grossi di gambe, e corti e grossi parimente di collo. tasso
, grossi di gambe, e corti e grossi parimente di collo. tasso,
conformi l'una all'altra d'istituti e di leggi ne'loro governi. foscolo
foscolo, 1-459: era / diritto e pio di mente. manzoni, pr
confraternite, in abiti vari di forme e di colori. pea, 7-474: nemmeno
: per te non aio abento notte e dia, / penzando pur di voi,
dice di voi romani che siete iusti e di buona fede, e siete forti e
siete iusti e di buona fede, e siete forti e misericordiosi! guittone,
e di buona fede, e siete forti e misericordiosi! guittone, i-36-52: seculari
i-36-52: seculari gabban di noi, e dietro e avante il vizo fannone onta
: seculari gabban di noi, e dietro e avante il vizo fannone onta. novellino
le sopradette pietre. quelli le prese e non domandò di loro virtude. angiolieri
inf., 1-73: poeta fui, e cantai di quel giusto / fìgliuol d'
far la guerra a'perugini, / e voi v'intramettete de la lana / e
e voi v'intramettete de la lana / e di goder e raunar fiorini. petrarca
de la lana / e di goder e raunar fiorini. petrarca, i-4-30: così
debbi fare la sezzaia ora che viverai; e pensa sempre de la morte. s
fatti suoi. pulci, 8-48: e 'ncrescemi di lui che non ci sia,
altro mondo, 36: dii todesco e luchetta e poi dii resto / mi addimando
, 36: dii todesco e luchetta e poi dii resto / mi addimando e dii
luchetta e poi dii resto / mi addimando e dii prete perino. nannini [olao
; deliberando del luogo, de l'ora e del giorno, e vienvisi con cani
, de l'ora e del giorno, e vienvisi con cani, con reti e
e vienvisi con cani, con reti e con armi, e con ogn'altra
cani, con reti e con armi, e con ogn'altra provision per amazzargli.
lei; poi, saputo dell'india e del nostro occidente, averci con tanta
da non curarsene in quanto barbari, e da temersene in quanto stranieri. manzoni
farebbe insegnar la strada, senza seminar qua e là quella domanda di bergamo, che
che sia un derogare alla propria dignità e alla eleganza il parlare di noi stessi.
maneggiava lo scalpello o la sega, e parlava con tutti, dei tempi di
la cente. guittone, i-1-94: e credete a me, bel dolce amico,
comete appaionne alcun'otta di grandissime, e un'otta n'apparver tre a un
paradiso, / dico ne li occhi e nel suo dolce riso, / che le
. quirini, ix-21: poi mercede e pietate a cui me ziro, / mostra
mei lamenti, / perché i pianeti e 'l più di elementi / sono a
giugno furono per simile modo di grandi piove e gragnuole e tuoni e folgori, guastando
simile modo di grandi piove e gragnuole e tuoni e folgori, guastando i frutti e
di grandi piove e gragnuole e tuoni e folgori, guastando i frutti e biade
e tuoni e folgori, guastando i frutti e biade in più parti del contado.
tosto crebbi in gran piacere, / e vidi a'mie'voleri / quelle seguire,
68): tolgono della carne grassa e ungongli la bocca a quello iddio e alla
grassa e ungongli la bocca a quello iddio e alla moglie e a quegli figliuoli,
bocca a quello iddio e alla moglie e a quegli figliuoli, poi pigliano del brodo
a quegli figliuoli, poi pigliano del brodo e gittanlo giuso dall'usciuolo ove istà quello
se una città avesse dieci porte, e le nove fossono guardate, e l'una
porte, e le nove fossono guardate, e l'una non fosse guardata, per
cassetta quivi vicina al mio letto, e quelli, di donare al mio povero
. tasso, 6-i-105: quanto di grave e faticoso il forte / teban sofferse,
atti a menar la durlindana di taglio e di punta? lanzi, ii-97: il
6-i-209: i conservatori hanno del puritano e i democratici del municipale. settembrini,
, che dapprincipio saccheggiando i genitori, e poi tiranneggiando sé e la famiglia avea
i genitori, e poi tiranneggiando sé e la famiglia avea raggrumolato de'bei denari.
deputati, dei senatori, dei ministri; e dei resoconti e discorsi parlamentari stampati
dei ministri; e dei resoconti e discorsi parlamentari stampati in carta villana con
ammonimenti dall'altra, amore dall'una e dall'altra. cicognani, 9-7:
9-7: ora, anche soltanto per stare e per moversi nell'alone di quella,
ne rimane. idem, 7-85: e spalancando poi tanto di gola, / urla
urla, bestemmia il ciel, minaccia e brava. c. dati, 3-136:
. spirito ci metteranno le mani, e noi resteremo con tanto di naso.
? collodi, 16: entrò dentro e, appena ebbe messo tanto di paletto,
di difendere la rispettabilità della moglie, e capacissimo invece di far tanto di cappello al
così, quando si parte da ragione e giustizia, è pessimo di tutti. boccaccio
nome era bartolomea, una delle più belle e più vaghe giovani di pisa. c
ce n'era alcune di più rilevate e vistose, non però migliori, almeno la
ponesse noi lo braccio in collo, reverensia e onore ne porteremmo lui senpre; ma
, che discese di cielo in terra e di dio feciese omo, di grande
. bibbia volgar., x-553: e ha nel vestimento e nelli fianchi suoi
., x-553: e ha nel vestimento e nelli fianchi suoi scritto: re de'
fianchi suoi scritto: re de're e signore de'signori. manzoni, ii-655:
quest'urna che freddo ti chiude / odora e tepe e brilla la primavera in fiore
che freddo ti chiude / odora e tepe e brilla la primavera in fiore.
404: anzi, come di prima, e più, se il potere noi niega
, introduce proposizioni subordinate consecutive, finali e simili. giamboni, 4-56: per
4-56: per lo quale fatto vergognandosi, e tornando alla battaglia, premendo con tutta
, 1-3-1: lo cielo colla sua virtude e colla sua intelligenzia, la quale elli
da deo, dominia li omori, e compone e fa li animali, li quali
, dominia li omori, e compone e fa li animali, li quali egli ha
, / andiamo a laude fare, e canto con onore. / onorai, da
volgar., 21 (23): e di questo fare diede loro termine dieci
89: studiavano ogni rimedio di difendere e di tenere la città ad onta del duca
sturbar l'albergo d'una qualche fata, e così fu commesso quel sopruso del quale
è come di porre uno coltello aguto e tagliente in mano d'uno furioso.
villane parole, sì me ne soff ero e risponderò alle tue parole. bisticci,
2-2 (133): veggendol mercatante e stimando lui dover portar danari, seco
): veduto l'animo mio diliberato e che andavo alla volta sua con armata mano
54: diede volta al cavallo, e partì coi pochi compagni che aveva condotti
che con furia e'mi raggiunsono, e subito, colle loro berrette in mano,
fin di lor vittoria avrai, / e pronte e volontarie al proprio danno,
lor vittoria avrai, / e pronte e volontarie al proprio danno, / a'
possedeva renzo un poderetto che faceva lavorare e lavorava egli stesso, quando il filatoio stava
. entra nella formazione di locuzioni prepositive e di preposizioni composte. giamboni, 20
esso, da cui solo tenete core e corpo e poder, e quanto bene avete
da cui solo tenete core e corpo e poder, e quanto bene avete dentro
solo tenete core e corpo e poder, e quanto bene avete dentro e de for
poder, e quanto bene avete dentro e de for da voi. dante, inf
. dante, inf., 1-23: e come quei che con lena affannata /
riva / si volge all'acqua perigliosa e guata, / così l'animo mio
., i-intr. (51): e infinite volte avvenne che, andando
parti l'ingresso riuscirà sempre facile in frisa e nelle altre provincie di fiandra che sono
seguito d'un esame di coscienza, e non intenda né punto né poco d'
. pirandello, 7-59: miopi tutti e due, parlavano vicinissimi, in piedi,
, / che facea un crido tant'orrendo e strano, / che al mur de
discorrimento per tutta la casa gittando sassi e menando d'attomo bastoni alla disperata:
menando d'attomo bastoni alla disperata: e ciò per cacciarne le anime. baretti
un di là dell'immaginazione della poesia e dell'uomo, un trasumanare. d'
sigaretta, lo spuntò con l'indice e il pollice. brancoli, 3-106: di
cielo, vi perdonarà lo vostro grande, e se voi non perdonate agli uomini lo
il fanciullo di più tempo dimostra; e pogniamo che in forma bellissima cresca, molto
sappiate ch'egli è per sé amare, e di per sée vagheggiare. s
, i-216: come noi siamo annegati e perduti nel sangue, così anneghiamo e perdiamo
e perduti nel sangue, così anneghiamo e perdiamo altrui, tenendo di fermo che
amo grandemente per la sua virtù, e oltre acciò per la pietà, che
suoi nipoti; che andrebber di male e perirebbono senza il suo aiuto e la sua
di male e perirebbono senza il suo aiuto e la sua cura. soderini, i-241
tutte le case bene ordinate nel mezzo e nelle più belle parti loro alcuni luoghi
parti loro alcuni luoghi nei quali rispondono e riescono tutti gli altri. carletti,
gli altri. carletti, 80: e di così aviene che la vela sta sempre
la vela sta sempre da una banda e il contrapeso dall'altra. manzoni, pr
. collodi, 405: il re e la regina sono tanto severi, che
157: 'di'. oggi questa particella molti e molti la sopprimono, dicendo p.
, stagnata petrolio, tipografia sordo-muti, e va dicendo, invece di balla di
va tralasciato, se si vuol parlare e scrivere regolarmente. idem, 158:
a casa galli, ogni genere frutti, e simili: però ci vuol discrezione,
simili: però ci vuol discrezione, e non istendere troppo l'uso di tale
è biasimevole, come quando i mercanti e i non mercanti dicono: un sacco
'. di2, sm. e f. nome della lettera d (d
a lei [va] il bi, e il di / s'avviarono col pi
/ s'avviarono col pi, / e di lor compagno fu / quel buon uomo
spazio di tempo compreso fra l'alba e il tramonto (opposto a notte).
spazio di tempo compreso fra una mezzanotte e un'altra, o fra un tramonto
un'altra, o fra un tramonto e un altro. giacomo da lendini,
balia / stabbio 'l fermamento / e 'l suo ordinamento. giamboni, 7-182
ristoro, i-23 (45): e trovamo vòlgiare lo cielo entra lo die e
e trovamo vòlgiare lo cielo entra lo die e la notte una volta: e la
die e la notte una volta: e la demora che 'l sole ne fa sopra
l'orizonte ne dà lo die, e la demora ch'el fa da l'altro
il fabbro lavorava continuamente ogni giorno, e sie il die delle pasque e delle
giorno, e sie il die delle pasque e delle domeniche e dell'altre feste,
il die delle pasque e delle domeniche e dell'altre feste, come i dì prosciolti
i dì prosciolti. storia de troia e de roma, xxviii-378: in quella die
si contiene tra il levare del sole e l'occultare: e la ragione è,
levare del sole e l'occultare: e la ragione è, perché essi, usandolo
il dividono in dodici parti eguali, e così fanno la notte. il dì naturale
naturale è di ventiquattro ore equali, e in questo è notte congiunta col dì
messer galvano si puose a dormire, / e fu svegliato all'alba della dia.
santi che vernano della settimana santa, e il dì della santa pasqua, a lui
il dì della santa pasqua, a lui e a molti altri parve si dovesse muovere
più leggier ch'ai vento foglia, / e mille volte il dì vuole e disvuole
/ e mille volte il dì vuole e disvuole. della casa, 671: erano
mio pronti, / ond'io del sonno e del riposo l'ore / dolci scemando
del verno i rigidi martiri, / e la stagion de'redivivi odori, / fra
, / fra le gioie del mondo e fra i respiri, / figliava il dì
dodici del seguente ottobre, con generale e subito consenso di tutto il conclave,
39: te, quando sorge, e quando cade il die, / e quando
e quando cade il die, / e quando il sole a mezzo corso il
in mano / un mazzolin di rose e di viole, / onde, siccome suole
al dì di festa, il petto e il crine. dossi, 55: diméntico
: diméntico affatto de'versi alla luna e non curando quelli del fratellino, uscii a
sempre ti leva la mattina per tempo, e anzi dì, se puoi. grazzini
sorse quel mattino d'estate, caldo e greve, con le modiche speranze che accompagnano
il nascere del di sui deserti, e poi si dissolvono nel sole.
andiate a parlarle in casa sua: e perché questo non si può far di giorno
gli spiragli entrati per le finestre, e con grandissima ammirazione disse: egli è
lieto colle / ramenta alcippo a marato, e la doglia: / espcro il dì
/ per farti più che 'l dì lucida e vaga? v. franco, 339
/ da un bosco d'alti pini e di cipressi, / pien d'ombra amiche
pien d'ombra amiche al dì lungo e fervente. tasso, 2-29: donde riceve
donde riceve / l'alta vostra meschita e l'aura e 'l die. d'annunzio
l'alta vostra meschita e l'aura e 'l die. d'annunzio, i-528:
, 60-52: orine luce è tenebria, e onne tenebre c'è dia: /
, 9-61: vien poi da'campi lieti e fiammeggianti / d'eterno dì là donde
fiammeggianti / d'eterno dì là donde tuona e piove. tassoni, 6-62: s'
data (specialmente in calce a lettere e a documenti; e può essere anche
calce a lettere e a documenti; e può essere anche sottinteso).
lxxiiij, libre ciiij, soldi xiiij e denari iiij. simone della tosa,
[carlo magno] in firenze, e fecevi e tennevi grande festa il dì
carlo magno] in firenze, e fecevi e tennevi grande festa il dì della pasqua
ne confondete, / tanto è duro e fellon vostro coraggio! chiaro davanzati, xvii
ora che volge il disio / ai navicanti e intenerisce il core / lo dì c'
: el maladetto dì ch'io pensai / e poi ch'i'consenti'di rammogliarmi /
/ che luceran le tenebre serrate, / e scioglieransi i nodi e profezie / della
serrate, / e scioglieransi i nodi e profezie / della gran signoria. bembo,
quel dì che, bianca il seno e 'l volto i e la man carca di
bianca il seno e 'l volto i e la man carca di mature spiche, /
già trascorso. marino, 3-113: e vo'segnar per tante glorie mie / con
alfieri, 1-114: solo mi avanzi; e solo / di mie fatiche un dì
un dì godrai. foscolo, 1-17: e sì crudel sarommi, / che alla
pochi dì empita ogni cosa di discordie e di rancori. d'annunzio, iv2-
è quasi luce splendiente, che procede e cresce infino al dìe de la beatitudine
giusta mercede / abbian le tue virtudi e giusto onore. tommaseo, i-53: una
voce in cuor mi suona, / e mi dice: « tu morrai. /
la verità, la forza, il torto e la ragione sono spartiti così appuntino che
il dì nostro, / o milanesi, e vincere bisogna ». pascoli, 1179
, 7-112: né tra l'ultima notte e 'l primo die / sì alto o
die sta a ciascuno: il brieve e lo inreparabile tempo della vita è a
petrarca, 366-131: il dì s'appressa e non potè esser lunge, / sì
esser lunge, / sì corre il tempo e vola. michelangelo, i-13: a
mi bisogna, / sie quel del danno e quel della vergogna? bembo, iii-343
dritte vie, / ricevil, priego, e di pietà non parco; / non
ha l'arco / teso già morte e fier l'ultimo die. manzoni, 38
di me ricordano si teneano consorti loro e quelli che si chiamavano del forese.
, ambasciadori con la corona del regno e con la bacchetta dell'oro. boccaccio
dee., 2-1 (134): e assai volte già de'miei dì sono
un boschetto / tre cavalier cristian feroci e forti / e tutti a tre gli
/ tre cavalier cristian feroci e forti / e tutti a tre gli abbiam lasciati morti
lasciati morti. ariosto, 1-66: sospira e geme, non perché l'annoi,
teco / non tornano i sereni / e fortunati dì de le mie gioie.
dì, / ti seguii tra lance e strali, / ma non corsi mai così
, 47: i soldanieri... e que'che si chiamavano al dì d'
2-2-134: cambiarono dunque tutto insieme abito e condizione i padri cattanei e ricci, seguiti
insieme abito e condizione i padri cattanei e ricci, seguiti poco appresso e poi
cattanei e ricci, seguiti poco appresso e poi successivamente dagli altri nostri fino al
al dì d'oggi cattivare a lungo e schiettamente la libera e illuminata persuasione degli
cattivare a lungo e schiettamente la libera e illuminata persuasione degli uomini.
: volentier io vorrei potere / dimorare e condurre i dì miei / apresso a raggi
te [o dio] risorge eterno e luminoso / il mio dì, che tramonta
/ il mio dì, che tramonta oscuro e corto. maia materdona, iii-324:
o se dopo i miei error vari e diversi, / marin, qual diede a
è vita. manzoni, 43: e sparve, e i dì nell'ozio /
manzoni, 43: e sparve, e i dì nell'ozio / chiuse in sì
sponda, / segno d'immensa invidia / e di pietà profonda. leopardi, 22-112
, / piansi la bella giovanezza, e il fiore / de'miei poveri dì,
d'estate. petrarca, 100-5: e quella [fenestra], dove l'aere
giorni, quando borea 'l fiede; / e 'l sasso, ove a'gran dì
a'gran dì pensosa siede / madonna, e sola seco si ragiona [ecc.
beato quello che intende sopra il povero e bisognoso; libererallo il signore nel malo dì
nociuto le venute de'nemici di die e di notte. g. cavalcanti, iv-83
adunque a convertire a domine dio, e non te ne indugiare di die in die
dì in dì più piena di ragione e consiglio, credo l'abbia stólto da quelle
medici, 346: era giovane privato e sanza alcun consiglio o aiuto, se non
che dì per dì la divina benignità e clemenzia mi ministrava. aretino, 8-145
, 2-1-9: essi andavano nudi, e non avevano ancora trovato l'uso né
né delle case né del fuoco, e cercando solo a dì per dì procacciarsi
in dì, molle, effeminato, e di poco spirito, dovesse tanto tempo ogni
dì mi riapre la vita. -dì e notte, notte e dì: sempre,
vita. -dì e notte, notte e dì: sempre, continuamente. giacomo
. giacomo da lentini, 10-54: e se amasse, madonna mia, /
, madonna mia, / io voi e voi meve, / se fosse neve -foco
fosse neve -foco mi parria, / e notte e dia / e tuttavia -mentre ch'
-foco mi parria, / e notte e dia / e tuttavia -mentre ch'avragio amore
, / e notte e dia / e tuttavia -mentre ch'avragio amore. cielo
4: per te non aio abbento notte e dia, / penzando pur di voi
elegia giudeo-italiana, v-34-4: la notti e la die sta plorando, / li soi
/ li soi grandezi remembrando, / e mo pe lo mundu vao gat- tivandu
. rustico, vi-1-189 (49-4): e più monta e più cresce il meo
vi-1-189 (49-4): e più monta e più cresce il meo disio, /
più cresce il meo disio, / e più mi tien doglioso notte e dia.
, / e più mi tien doglioso notte e dia. dante, purg.,
che piagne, / vedova sola, e dì e notte chiama: / cesare mio
piagne, / vedova sola, e dì e notte chiama: / cesare mio,
non m'accompagne? petrarca, 266-8: e mentre i miei duo lumi indarno cheggio
e notte si sospira. boccaccio, dee.
(34): per queste contrade e di dì e di notte e d'amici
: per queste contrade e di dì e di notte e d'amici e di nemici
contrade e di dì e di notte e d'amici e di nemici vanno di
di dì e di notte e d'amici e di nemici vanno di male brigate assai
. pulci, 24-5: tornato è gano e notte e dì lavora, / ché
24-5: tornato è gano e notte e dì lavora, / ché il mal del
il cielo, il mar, l'aria e la terra: / ogni pensiero,
pett'ha loco, / mi fa dì e notte tormentando guerra. g. m
cecchi, 1-ii-128: -sta'tu dì e notte a far la guardia a questo uscio
a questo uscio? -madonna sì, e non ci lascerei entrar persona. redi,
. redi, 16-vi-135: grida dì e notte di dolori incessantemente. foscolo, xv-
182: piove, piove dì e notte, piove sempre; ed io sempre
l'acqua alcuna vista di dover ristare, e costoro volendo essere il dì a firenze
dì al dì. pulci, n-114: e nascoso l'avea alda la bella,
fa ch'io t'ami sempre quanto voglio e quanto debbo, a ciò ch'io
io pensi di te il die sanza cessare e sèntati la notte per sapore, di
onde sì spesso il dì mi prendi e leghi. della casa, ix-443: solea
dì fontana o speco / cercar cantando, e le mie dolci pene / tessendo in
. cavalca, 16-2-103: va', e digiuna quest'altr'anno, e
va', e digiuna quest'altr'anno, e non mangiare se non de'due
/ che 'l sol si parta, e dia luogo alla luna. boccaccio, dee
xxx-11-30: i'piango tutt'il dine, e tu lo sai, / e la
, e tu lo sai, / e la notte per te non dormo mai.
dopo il pranzo, accostarsi alla gabbia e dare un paio di sementine sbucciate al
le gamurre] di già consumate, e sono per ogni dì per casa.
1-286: tanto cavalca messer tristano e la donzella l'uno dì presso a l'
, come dir tirando in arcata; e qualche volta perderà gli occhi e gli
; e qualche volta perderà gli occhi e gli occhiali in arcimirando, e non darà
occhi e gli occhiali in arcimirando, e non darà, come si dice,
avere, che presto finirà la battaglia e la guerra: se bene fussino cento
cento anni, è un dì finito: e dopo la cotal guerra, ne seguirà
tutto in una volta. -al fìgur. e scherz.: dissipare in poco tempo
di tempo. -anche per simil. e scherz. machiavelli, 736:
del gran cancelliere è merum imperium, e può graziare e condennare a suo libito.
è merum imperium, e può graziare e condennare a suo libito...
dice alcuna cosa sciòcca o biasimevole, e da non dovergli, per dappocaggine e
e da non dovergli, per dappocaggine e tardità o piuttosto tardezza sua, riuscire,
, riuscire, per mostrargli la sciocchezza e mentecattaggine sua, se gli dice in
dì ha novembre, aprii, giugno e settembre; di ventotto ce n'è uno
siate buono a dar promesse, / e ogni dì ne va un dì. proverbi
* ogni dì ne va un dì 'e 'l'ore non tornano indietro '.
; è composta da un plagio- clasio e da augite, può contenere o no olivina
, può contenere o no olivina, e quali minerali accessori vi si rinvengono anfi-
indicazione generica di malattia caratterizzata da frequente e copiosa evacuazione di orina (spesso contenente
zucchero), accompagnata da sete ardente e dimagramento del corpo; oggi indica l'
tre entità: diabete mellito, melanodermia e ipertrofia sclerosante del fegato; è accompagnata
in comune col diabete mellito la poliuria e la polidipsia, ma ne differisce per
l'assenza dell'iperglicemia, della glicosuria e dell'acidosi. -diabete renale: glicosuria permanente
glucosio senza aumento del glucosio nel sangue e senza le conseguenze e complicazioni del comune
glucosio nel sangue e senza le conseguenze e complicazioni del comune diabete mellito.
succedere la maggiore separazione dell'orma, e quel profluvio di essa che costituisce il
malattia che consiste in una evacuazione frequente e copiosa di orina, con sete ardente
copiosa di orina, con sete ardente e magrezza di tutto il corpo, per
la nuora, aveva un restringimento uretrale, e forse un po'di diabete. questo
imbratti / per far la diabetica tornare / e fin qui invan molti rimedi ho fatti
che corra, perché standosi nel capo e ne'grandi oppilata, lo stato ne cadrà
termale. 2. agg. e sm. persona affetta da diabete.
diabete. bencivenni [crusca]: e tal latte giova a'diabetici, a'
al comando di etém pascià, generale diabetico e bonario. brancoli, ii-38: le
iii-212: io sdegno alla pari i timidi e gli avventati; chi rincula e chi
timidi e gli avventati; chi rincula e chi si precipita; chi piscia a gocciole
si precipita; chi piscia a gocciole e chi è diabetico. = deriv
cutanea (eczema, foruncolosi, prurito e simili), provocata dal diabete.
azione antagonista a quella dell'insulina, e provoca un aumento della concentrazione del glucosio
= voce dotta, comp. da diabete e dal suff. gr. -yevbq,
. - anche: in modo arduo e difficile, penosamente. tesauro,
penosamente. tesauro, 2-124: e gli avverbi 'divinamente, angelicamente, eroicamente
un dominò nero a lungo cappuccio scarlatto e con una mascherina scarlatta su la faccia
in vero selvaggio, vissi disordinata- mente e diabolicamente. landolfi, 3-12: sorrise diabolicamente
giuoco di scherma col signor massimo, ammaestrato e feroce in quest'arte diabolicamente nobile.
incontanente istigato di spirito diabolico, preso e innamorato di lei, la promise, e
e innamorato di lei, la promise, e sposò a moglie. cavalca, i-93
dottrina non è apostolica, anzi è diabolica e bestiale. pietro de'faitinelli, vi-n-207
): voi siete del padre diavolico, e volete fare desideri del padre vostro.
diaboliche, et in esse prendiamo disordinato e dannoso piacere e dilecto. burchiello,
in esse prendiamo disordinato e dannoso piacere e dilecto. burchiello, 2-56: o falsi
ne porti. savonarola, iii-41: e tu, vecchia, piena di spirito diabolico
, pregandogli tutti a far buon animo e non temere questa apparizione diabolica. nannini
ancora ella priva della religione diabolica, e delle cerimonie, e sacrifici, che'
religione diabolica, e delle cerimonie, e sacrifici, che'fanno a'loro tempi
uccidere i principi, era eretica, diabolica e prodigiosa. segneri, ii-265: adunque
leopardi, v-237: so che molti padri e moltissimi scritiori hanno attribuite a virtù diabolica
a rimoverlo. pirandello, 7-649: e levando la fronte, si dava a improvvisare
, che a quelli parevano evocazioni diaboliche e bestemmie. cardarelli, 6-31: la gente
, insomma il sabba locale delle streghe e degli stregoni. 2. simile
: l'altra immagine assembrava un'antica e oscura matrona, la quale il suo aspetto
i fondi delle cazzeruole, delle leccarde e delle guastade appese ai loro chiodi. faldella
colonnini fitti, maligni, rabbiosi; e le ararono il volto di su e di
e le ararono il volto di su e di giù, a solchi, a cannoncini
giù, a solchi, a cannoncini e a intrighi diabolici. d'annunzio, iv-1-46
muti, prendendo il vaso di vetro e osservando da vicino l'orchidea sanguigna e
vetro e osservando da vicino l'orchidea sanguigna e difforme. pirandello, i-252: d'
, i-252: d'improvviso, un tuono e il guizzo diabolico d'un violentissimo lampo
i ladri nelle notti di tempesta, gutturale e fischiante, con una nota diabolica che
entrata, gremiti di folli mostri rostrati e diabolici. jovine, 22: la notte
sognò due occhi diabolici confitti nei suoi e udì nel viso quel respiro acre di
nel viso quel respiro acre di tabacco e di vino. levi, 1-19: egli
lunghe coma, magri, dall'aspetto diabolico e dalla carne dispettosa. 3
quella bottega. boccalini, i-166: e fino all'intimo del cuore pungendoli ancora
stata distrutta così gran quantità di uomini e rovinate tante cittadi. tassoni, 12-47:
rovinate tante cittadi. tassoni, 12-47: e 'n tanto preparar feano in disparte /
/... / falci dentate, e machine diaboliche, / che non trovaron
peccaminoso, perverso, maligno, maliziosamente e perfidamente astuto; crudele, spietato.
non ha voluto fare egli farò io; e con le diaboliche mani segò la gola
mani segò la gola al figliuolo, e quivi lo lasciò morto. bianco da
/ la mia diabolica iscuritade, / e 'l mio fuggir della sua santa croce
fuggir della sua santa croce, / e la incurabil mia infermitade. serdini, ix-270
, ix-270: maladetto sia 'l seme e chi 'l congiunse / nel ventre diabolico
michele, 22: con. incredibile tradimento e diaboliche lusinghe, sotto ombra di grande
228: dirò de un altro crodelissimo e quasi mai non udito caso, nuovamente in
met- terebbeno tutto il mondo sotto sopra e mostrarebbono il bianco per il nero et
far molti consulti da frati teologi sottilissimi e diabolicissimi, per vedere di trovar,
sei tu... quella lingua fracida e diabolica, che non porti rispetto a
delli accusatori diabolici, ricchi, esercitati e possenti al nuocere. carletti, 92:
tutti deditissimi alli piaceri di venere, e le loro donne non sono meno innamorate
con le quali si trastullano in diverse e strane e diaboliche maniere. a chiliini,
quali si trastullano in diverse e strane e diaboliche maniere. a chiliini, ii-194:
ragazza / lo deride, lo burla e lo strapazza. muratori, iii-68:
tutti così sfacciatamente che poi fu accusato e condannato come un ladro. de roberto
, così divina? svevo, 5-409: e allora soltanto studiai il contratto di cui
orecchi a riparo contro la stura delle empietà e dei dileggi onde il salsamentario diabolico empì
onde il salsamentario diabolico empì la salsamenteria e il portico. comisso, 12-71: i
questa volta io batto a due mani e a tutto battocchio; e se voi,
due mani e a tutto battocchio; e se voi, che siete alla porta,
. è una cosa diabolica per me, e firenze è una vera fornace. checchi
diabolico, non trovando che carri di feriti e garibaldini sbandati, arrivammo a storo.
presenza di gente che chiacchierava; e sigillai. ma il timore che non possa
un diabolico discorso con il galletto. e faceva certe curiose domande in un'altra
. r. sacchetti, iii-154: e spiccava una qualche diabolica misura di valzer
di galoppe, evocazione irresistibile alla vita e alla gioventù assonnite dalla fatica, dal tedio
tedio, dal caldo delle tenebre. e. cecchi, 6-250: il diabolico genio
scopriva con sua meraviglia parole nuove, e concetti fantastici, che avevano del diabolico
papini, 28-202: rimane la religione e qui il salto c'è stato e
e qui il salto c'è stato e grandissimo: dalla negazione all'affermazione,
surrealista, del cinismo, dell'immoralismo e della dinamite letteraria ha indurito la pelle
è ancora tutt'una raccolta di giochi e passatempi senza fine:... dadi
/ sferina stanca, ruppe il filo e si snodò; / con le giovani
vuole scandagliare in che consiste l'anima e la colpa di satana, quali furono
, quali le sue relazioni col creatore e con l'uomo-dio, quali sono state le
, quali sono state le sue incarnazioni e le sue operazioni, quel che si può
si può comprendere della sua potenza attuale e della sua sorte futura. = voce
^ oxo? * diavolo 'e xóyoi; 4 discorso '. diabològico
si tratta di una collezione di note e spunti per quella futura 4 somma diabologica '
d'una parte, cagionata da acri e corrosivi umori che la mangiano e la
acri e corrosivi umori che la mangiano e la divorano. = voce dotta
comp. da 81a 4 per mezzo * e 3p<5>oi <; 4 corrosione ';
tovari. triaca, diatriompipereon, diacemino e diacala- mento. crescenza volgar.,
., 6-30: della nepitella predetta e d'alcune altre cose si fa il diacalaménto
gr. 8t<4 4 per mezzo di 'e calamento (v.). diacalcite
empiastro composto di olio, di sugna e di calcite, che veniva applicato sulle
gr. 81& 4 per mezzo di 'e calcite (v.).
(v.). diàcano e deriv., v. diacono e
e deriv., v. diacono e deriv. diacàrio (diacàrion)
. medicamento fatto con succo di noci e miele. garzoni, 1-664:
rubes, quel d'osiacanta, il diacarion e il diamoron. tramater [s.
gr. 8ióc 4 per mezzo di 'e xdcpiov 4 noce '. diacàrtamo
gr. 81& 4 per mezzo di 'e carthamum 4 cartamo '; cfr.
lassativo in cui entra principalmente la cassia e che davasi in clisteri alla dose di
gr. 8id 4 per mezzo di 'e cassia (v.).
.. si tengono nelle speziane noti e chiari a ciascuno, credendosi che,
. da 81a 1 per mezzo di 'e xa$oxixó <; * universale
scalza et mal vestita per le nivi e per li diacceti per il fascio de le
= comp. dall'imp. di diacciare e da cuore (v.).
fagiuoli, 2-268: vi avrò fatti rattrappire e gelare, cangiando l'accademia in una
/ non vi cova la gatta allegra e gaia, / e non è la cucina
cova la gatta allegra e gaia, / e non è la cucina una diacciaia.
debbin fare più unitamente che sia possibile; e si avverta che non si guastino i
che non si guastino i diacciali de'vergai e loro bestiami. =
machiavelli, 475: sendo il freddo grande e per quello diacciati i fossi della città
vi-107: riempierono i padiglioni di fango e d'acqua, la quale tosto per lo
: oggi non è diacciato, è bella e tepida giornata, ho goduto cinque ore
i-369: bellissime fonti ricche d'acqua buona e fredda come tenuta a diacciare. pea
poggi, è ancora cristallina. c. e. gadda, 10-36: [era
piede all'aria votai l'acqua, e montato a cavallo, ci sollecitavàno di tornarcene
il cammino con qualche poco di vento e con diaccio e neve grandissima, diacciando
qualche poco di vento e con diaccio e neve grandissima, diacciando a ciascheduno tutti
membri, et in particolare il naso e la barba. -provare un freddo
/ avendo visto tanti / fasti di legne e di carbon mercanti, / per volerci
stendergli le gambe prima che si diacciasse e di legargli il fazzoletto intorno al viso
, le si diacciava la voglia; e una specie di sug- gezióne insolita le
firenze, / eccetto il ciel sereno e paolsanti, / può diacciar arno. lippi
par che manchi un poco, / e sempre più nell'agitar la vita: /
donna] sotto il portico della chiesa, e là cadde, gettando quel grido,
impulso sarebbe stato di correre al letto e abbracciar la figliola -fu diacciata subito dalla
la lingua fuor del telaio dei denti e ruggendo percoteva il capo nell'inferriata.
della steppa il viandante, fui subito diacciato e paralizzato dall'orrore. = deriv
caffè ch'era di numi pieno / e stavano a pigliar la diacciatina.
tramaler [s. v.]: e chiamansi pure 'diacciatine 'coloro che vendono
5-i-176: el cristallo abunda di acqua e aria, perché è acqua diacciata e
e aria, perché è acqua diacciata e el freddo che lo costringe scaccia el caldo
diacciato. forteguerri, 13-18: e van cercando di fontane e grotte; /
13-18: e van cercando di fontane e grotte; / ma le fontane tutte
, 1-263: il po a ferrara e le lagune di venezia per molti giorni
venezia per molti giorni stettero diacciate, e furono disseccati ed abbruciati dal freddo gran
tentativo vano degli elementi invernali voler convertire e fermare in montagne diacciate i cavalloni marini
: tutte le immondizie s'accumulavano diacciate e nauseanti agli usci per putrefarsi.
, che sudori diacciati, che motti, e che parole col cuore. grazzini,
ch'e'vi s'abbia gran sete, e che per grazia speciale mi fosse conceduta
diacciato dall'apoplessia reumatica. c. e. gadda, 2-55: alcuni signori avevano
2-259: potette... la gagliardìa e la possanza del valoroso suo cavallo mettere
del valoroso suo cavallo mettere nell'indurato e diacciato petto di lei alcuna scintilla dell'
, 2-261: se fremo d'entusiasmo e qualcuno vicino a me resta diacciato, un
di cui è recinta la boccetta, diacciata e trasparente, fonde e mitiga di magica
boccetta, diacciata e trasparente, fonde e mitiga di magica luminosità tinte e nomi
fonde e mitiga di magica luminosità tinte e nomi forestieri. -rinchiuso,
la quale trovò diacciato l'uscio, e gli convenne tenir mula di medico.
mula di medico. lippi, 4-69: e qui s'aggiugne ancor male a malanni
rimasti addiacciando, mi rende affatto inabile e senza calore; onde è, che quando
cosa che non sia fredda diacciata, e che non faccia gli uditori, ascoltandola,
rotolato dallo spasimo, morto diacciato, e in faccia nero come un carbone.
tras- sinare le viti che son diaccide e si rovinano. = deriv.
]: * diaccierà ': cantinetta, e diaccierà si dice anche la ghiacciaia,
dissolvè esso diaccio. machiavelli, 854: e fame e guerra e sangue e diaccio
. machiavelli, 854: e fame e guerra e sangue e diaccio e foco,
, 854: e fame e guerra e sangue e diaccio e foco, / sopra
: e fame e guerra e sangue e diaccio e foco, / sopra ciascun
fame e guerra e sangue e diaccio e foco, / sopra ciascun mortale,
è scusabile, in un tempo tanto freddo e pieno di neve e diaccio. galileo
tempo tanto freddo e pieno di neve e diaccio. galileo, 3-4-519: un pezzo
lungo tempo, come nel neva; e il mare aperto avria loro anche permesso
uscire di assai miglior ora nella buona stagione e con minor pericolo. pignotti, 115
dentro del mio convento, / di reti e cacciatori ogni periglio, / e del
reti e cacciatori ogni periglio, / e del falco nemico il crudo artiglio. proverbi
184: gennaio fa il ponte, e febbraio lo rompe. gennaio mette il
rompe. gennaio mette il diaccio, e febbraio lo dimoia. -per simil.
febbraio lo dimoia. -per simil. e al figur. l. guicciardini,
questa simulata ipocresia v'hanno senza difficoltà e senza rispetto alcuno fatti sdrucciolare in questa
in questa guerra contro al papa, e come solamente per questa causa permessono a
per questa causa permessono a fra zacheria e al foiano che con le loro prediche
il signore iddio... fa e permette che i tempi vadano estremi, e
e permette che i tempi vadano estremi, e non secondo le loro stagioni; come
però, ne'quali l'invernata vada umida e con pochi diacci,...
/ e'mi salse intra tossa un fuoco e un diaccio, / ch'i'veddi
si dispose ad accompagnarla giù, umiliato e anche indispettito verso marta, che teneva responsabile
siena. 5. macchia biancastra e diafana tipica di alcuni marmi.
essere insensibile. machiavelli, 3-313: e s'io paio all'aspetto / alquanto
hanno pur... molte cose e lodevoli e degne di premio operate;
pur... molte cose e lodevoli e degne di premio operate; le quali
, rompend'io questo diaccio del mio naturale e caro silenzio, avrei volentieri celebrate.
assediati da'diaccioni nel porto di arcangel e nel mar bianco. = idiotismo
, lenta, continua! c. e. gadda, 6-207: la stufa era
cadaveri cascanti a pezzi dal fradiciume, e nel maneggio delle carni diacce marmate de'
invece vicino, ma senza sfiorarlo, e già un fiato diaccio lo rase.
a dirittura. verga, ii-256: e sorrido soltanto al sole che mi bacia
io pure mi arrendevo, sebbene con ira e fastidio, ché quelle dita diacce e
e fastidio, ché quelle dita diacce e sottili nello scollo della camicia o su
facevano paura i miei stessi singulti, e mi sentivo così indebolita e diaccia che
singulti, e mi sentivo così indebolita e diaccia che temevo di svenire.
, ii-973: un brivido diaccio corse e si mescolò agli ardori della febbre,
10-159: il musico si riconosce al pallore e madore diaccio delle dita, alla torbida
è nulla di più disgustoso del caffè e latte diaccio. tozzi, iii-81:
latte diaccio. tozzi, iii-81: e continuò ad ingoiar la zuppa diaccia, tenendo
: la casa era deserta... e mio padre ci precedeva nelle diacce,
diacce, silenziose stanze, spalancando usci e finestre come sempre ad ogni suo arrivo.
cielo profondo la nuda architettura dell'appennino e nascere presso le vette le prime stelle
vette le prime stelle, incredibilmente liquide e diacce come nelle notti di gennaio
8-103: trassi appena uno scuro, e nella luce diaccia e bianca, eppure ancor
uno scuro, e nella luce diaccia e bianca, eppure ancor lividigna, nel
accertarsi ch'ella fosse veramente recisa, e diceva con la voce diaccia: «
: uno di quelli esseri senza scrupoli e rimorsi, capaci di reggere fino alla
barilli, 5-212: come sembrano artificiose e lontane queste donne del gange. la
... deve... provvedere e sistemare nei respettivi posti e diacci i
. provvedere e sistemare nei respettivi posti e diacci i branchi delle bestie. =
presenza, sulla superficie dei rami e delle foglie, di grosse papille acquifere simili
per l'aria nuove figure di neve e agli alberi nuove figure di foglie ne'paesi
nuove figure di foglie ne'paesi freddi e per li sassi diacciuoli. vasari, iv-229
ho fatto la falterona piena di faggi e d'abeti, con i diacciuoli a'
8-13: apre anacreonte la porta, e comparisce un fanciullo, molle di pioggia,
comparisce un fanciullo, molle di pioggia, e pel dolore allibito: povero fanciullo!
. burchiello, 80: la bocca e 'l naso mi faceva un guazzo,
un berrettaccio, /... / e ch'ai naso ha i diacciuoli lunghi
ricorda il ghiaccio nell'aspetto della buccia e della polpa (biancastra, trasparente,
burchiello, 6: fichi aquilini e succiole diacciuole, / e 'l
: fichi aquilini e succiole diacciuole, / e 'l sol lion co'chiavistelli asciutti
bugiarde, pistoiesi, giugnole, zuccherine e moscadelle, se bene vi faranno le
di figura delle pere diacciuole, bianchi e incarnati come rose e latte mescolati insieme.
diacciuole, bianchi e incarnati come rose e latte mescolati insieme. magazzini,
insieme. magazzini, 47: e si colgono le pere moscadelle, bugiardine,
colgono le pere moscadelle, bugiardine, rogge e diacciuole ed altre. panciatichi, 104
[susino] maglianese desidera luogo grasso e umido come gli altri, ma assolatlo,
gli altri, ma assolatlo, caldo e aperto; l'altra turba de'pemiconi,
eccetera, non se ne cura, e fanno per tutto, pur che grasso vi
è arrendevole a guisa di salcio, e non ischianta. crusca [s
« diacciolo »: aggiunto di albero, e propriamente di quercia; vale * che
et inebriossi tanto di vino e di vivande come piacque a dio, che
inzafferanata si immollò tutto il volto, e messosi il suo gabbano indosso e in
, e messosi il suo gabbano indosso e in capo, si pose a diacere in
bioscio su quell'erba voltoloni, / e livi stetti più d'una mezz'ora.
, 2-271: morendosi egli di sonno e non li facendo anco troppo caldo, si
carletti, 117: pigliano quel corpo e spogliatolo lo mettono sopra un rialto di terra
rialto di terra posticcia, tanto lungo e largo che vi cappia quel cadavero, il
nel me'bacìo presso al pantano; / e s'è di modo tal dimesticato,
basso, / ei si getta a diacere e dice: ahi lasso! proverbi toscani
cor diace. firenzuola, 61: e chi è quel giovane così dappoco, o
alle ceneri della pigrizia diaceva sepolto inutilmente e non lo facci render mille lucide fiamme
dove era diaciuto con la fanciulla, e se ne tornò a la sua.
. 81- * due volte ') e da acetato2 (v.).
. 81- * due volte ') e da acetico (v.).
una polvere bianca, cristallina, inodora e insapora che viene usata in medicina come
crasso senza turbare la funzione dello stomaco e dell'intestino tenue. =
in un composto chimico, da diossifenile e da isatina. di acetile,
. 81- * due volte ') e da acetile (v.).
ottiene per decomposizione del sale di ammonio e dell'acido
diace tildicarbonico; è gassoso e forma sali esplosivi. =
gr. 81-4 due volte ') e da acetilene (v.).
mabile, miscibile con acqua e con molti solventi organici (è
), da acetone (v.) e da alcole (v.).
= voce dotta, comp. da diacetico e dal gr. oupov 4 orina
gr. si-4 due volte ') e da achenio (v.).
di olio, di protossido di piombo e di acqua, usato un tempo in terapia
medicando poi la piaga con digestivo, e di sopra 4 diàchilo 'semplice o
da'latini si dice 4 per ', e 4 chilon ', che vuol dir
. da 8uk 4 per mezzo di 'e xuaóg 4 succo '. diacimino
, ottima medicina è rigettare per bocca e fare soluzione di ventre con polvere di
ventre con polvere di turbi t, e usi triaca, diacimino e diacalamento. libro
turbi t, e usi triaca, diacimino e diacalamento. libro delle segrete cose delle
con mele a quantitade d'una oncia e siale dato la sera quando vae a
, il diacimino, la diagalanza, e 'l diamuschio. garzoni, 1-115:
. sia 4 per mezzo di 'e xófxivov 4 cumino '. diàcine
, inter. espressione che indica stupore e meraviglia. bibbiena, xxi-1-64:
faresti tu, se tu fossi giovane e gagliardo? berni, xx-x-5: diacin,
fr. diantre, spagn. diajo e portogh. diacho (che sono tutti succedanei
. dal gr. 8ià 4 attraverso 'e xtv7) oi£ 4 movimento '.
: noi abbiam plasme, ama- tiste e turchine, / zaffir, topazzi, diacinti
turchine, / zaffir, topazzi, diacinti e granati. magalotti, 7-208: e
e granati. magalotti, 7-208: e vero, e mi ricordo, che questi
magalotti, 7-208: e vero, e mi ricordo, che questi anni addietro
anni addietro mi favoriste d'una vittoria e d'una testa di pegaso,
testa di pegaso, l'uno e l'altro bellissimo e del primo bellissimo
pegaso, l'uno e l'altro bellissimo e del primo bellissimo anche la corniola che
lat. cis-4 al di qua 'e dal gr. scosexiespoq 4 dodecaedro '
senza di questa brezza aver paura: / e perché t'hai cattiva dicitura / butti
dicitura / butti in terra 'l lenzuol spesso e 'l coltrone. 2
settimana e'va a vettura da questa e da quell'altra femmina. g. m
-quando i'fui stato seco un pezzo, e che furono passati i colpi mortali,
nelle rocce, generalmente per grandi estensioni e con direzione costante, causata da movimenti
contenente una notevole quantità d'acqua (e si trova a baste nel harz e
e si trova a baste nel harz e in spagna, nella sierra guadarrama).
preparato con le teste di papavero bianco e usato come sonnifero blando. bencivenni
bencivenni, 1-49: può te usare diacodion e atanasia. landino [plinio],
al medicamento: il quale chiamano diacodion e asteriace. ricettario fiorentino, 1-142:
: fassi oggi ancora con zucchero, e chiamasi diacodion con zucchero. garzoni,
. sià 4 per mezzo di 'e xcossa 4 capsula del papavero '.
che nelle chiese cattedrali tutti li canonicati e porzionari siano presbiterali, diaconali o subdiaconali
figur. caro, 3-1-205: e m'andrò più che posso riformando,
di diacono. cavalca, 6-1-487: e dobbiamo sapere che sono sette ordini,
suddiaconato, accontato, esorcista, lettore e ostiario. giovanni dalle celle, 4-1-12
uffici: ministrar all'altare, battezzare e predicare. buommattei, 1-106: donne non
cioè che hanno el cardinale prete, e diaconati 18. = voce dotta
, vedove di un solo marito e di età superiore ai 60 anni, che
curarsi delle cristiane po vere e malate, di dirigere l'istituzione delle
di dirigere l'istituzione delle vedove e delle vergini consacrate a dio, di
al conferimento del battesimo alle donne e alla loro partecipazione ai sacri riti.
stolica, si consagravano al servigio, e governo de'poveri, malati etc
sovveniva i fedeli delle sue facultà e servigi. cesari, 1-1-108: ma perché
di cominciare in coro le ore canoniche e di leggere il divino ufficio (nei
della latina, si leggono le presbiteresse e le diaconesse e forse anche le vescovesse.
si leggono le presbiteresse e le diaconesse e forse anche le vescovesse. d'annunzio
dedica per istituto alle opere di pietà e di assistenza. = voce dotta,
, l'insieme delle opere di carità e di assistenza prestate ai poveri dai diaconi
assistenza prestate ai poveri dai diaconi (e dalle diaconesse); in seguito,
intenti caritativi, preposto alle opere assistenziali e alle periodiche distribuzioni di viveri in favore
che anticamente chiamavano « del verbo », e al presente si dice « di cura
dice « di cura d'anime »; e altri delle cose temporali per il vitto
altri delle cose temporali per il vitto e servizio de poveri e infermi, come erano
per il vitto e servizio de poveri e infermi, come erano le diaconie e
e infermi, come erano le diaconie e altre subalterne opere. periodici popolari,
del patrimonio soccorreva i poveri della città e dispensava a quello l'elemosine..
quattordici. 4. organizzazione caritatevole e assistenziale delle chiese protestanti. =
del rito bizantino, contenente la preghiera e le suppliche da recitarsi dal diacono.
diacono. -al plur.: la preghiera e le suppliche stesse. = voce
con la consegna del libro dei vangeli e con la pronuncia della formula prescritta dal
pronuncia della formula prescritta dal rituale, e porta, come insegne, la stola
come insegne, la stola a tracolla e la dalmatica (suoi compiti specifici sono
caso di necessità, il battesimo solenne e la comunione, esporre il santissimo sacramento
santissimo sacramento, dare talune benedizioni e predicare ai fedeli). testi
era drento morì, salvo il prete e il diacano e subdiacano che cantavano la
morì, salvo il prete e il diacano e subdiacano che cantavano la messa. cavalca
appartiene di stare dinanzi ritto a'sacerdoti e ministrare in tutte quelle cose che si
di ministrare el * corpus domini 'e il sacramento e levarlo di in suso lo
* corpus domini 'e il sacramento e levarlo di in suso lo altare e
sacramento e levarlo di in suso lo altare e portarlo di luogo a luogo. bandello
i-649): sentendosi da molti lodare e rincrescendogli la vita fratesca, lasciò l'
veggiamo attribuito singolarmente all'ordine ultimo, e distinto da'sacerdoti e da'vescovi.
all'ordine ultimo, e distinto da'sacerdoti e da'vescovi. colletta, i-160:
, 4-187: uscì di sagrestia solenne e severo sotto la pesantissima cappa di broccato
la pesantissima cappa di broccato, argento e oro a fiorami, con le mani giunte
oro a fiorami, con le mani giunte e gli occhi bassi, preceduto dal mazziere
mazziere vestito di rosso, dal sagrestano e dai diaconi in tonacella. d'annunzio,
più latino: è servito da preti e da diaconi barbuti, con la liturgia di
medici del consulto] fan da diacono e gli tengono il piviale. barilli,
viveva a parma un vecchio violinista lacero e randagio chiamato migliavacca, cieco, obeso
randagio chiamato migliavacca, cieco, obeso e sbarbato come un diacono. 2
in seguito predicavano, amministravano la comunione e gli altri sacramenti, cantavano in chiesa
delle sepolture, del patrimonio comune, e di quanto richiede relazioni con l'autorità
s. atanasio volgar., xxi-438: e i diaconi e qualunque altri che a
volgar., xxi-438: e i diaconi e qualunque altri che a lui venissero,
, 606: questo nicolao era diacano e ricevè lo spirito santo cogli altri apostoli
sette diaconi per tutte le contrade (e aggiunse a questi sette suddiaconi),
diacani furono instituiti prima da san pietro e dagli altri apostoli in ierusalem, accioché
mentre che gli apostoli erano intenti adorazioni e alle prediche; e furon sette.
erano intenti adorazioni e alle prediche; e furon sette. sarpi, ili-io: si
che san mattia fu ordinato immediate apostolo e li sette diaconi non passarono per ordini
sette diaconi non passarono per ordini minori e suddiaconato. diodati, 2-132: gli apostoli
, 19-340: essendo io ancora giovane e in abito laicale udii dire da grandi
laicale udii dire da grandi uomini savi e antichi, che pascasio diacono cardinale,
quale appo di noi sono rettissimi libri e belli, gli quali compose dello spirito
. villani, 8-21: messer iacopo e messer piero della colonna, diaconi cardinali
antico, eletto dal vescovo, clero e popolo, cominciò a chiamarsi arcidiacono,
ordini], cioè subdiacono, diacono e prete. = voce dotta, lat
frattura del cranio prodotta da istrumento tagliente e che forma ima fessura longitudinale.
diacope, l'abbiamo nominata colla voce greca e colla latina, per comodo del verso
estens. svolgimento, evoluzione storica (e differenza fra singoli momenti e aspetti che
storica (e differenza fra singoli momenti e aspetti che presenta tale evoluzione).
diacronia tra la base bracciantile del cremonese e i dirigenti del partito. = voce
. dal gr. sui * attraverso 'e xpóvoc; 'tempo '.
quella che prende in considerazione le strutture e gli elementi linguistici nella loro evoluzione attraverso
cui provenne la diade politica dell'imperio e del sacerdozio, è il sacerdozio medesimo.
dello spirito, né conoscitiva né pratica, e che sopraggiungerebbe terzo come a rallegrare e
e che sopraggiungerebbe terzo come a rallegrare e rasserenare l'austera diade del conoscere e
e rasserenare l'austera diade del conoscere e del volere, apportandole gli slanci del
volere, apportandole gli slanci del sentimento e dell'amore. -coppia di divinità
diade delle « dèe superstiti. giustizia e libertà », di cui cantava il nostro
dati fra loro eccetto uno (e si riferisce a quasi tutti i
dal gr. 81- 'due volte 'e dsex ^ ó? 'fratello ';
la fronte, per legare i capelli e per ornamento (presso i greci era
i greci era simbolo di potenza civile e religiosa ed era portato dai sacerdoti come
dai sacerdoti come segno di consacrazione e dagli dei nelle rappresentazioni figurative come simbolo
onde a giove cascò la diadema, / e mandò in terra sì fatto acquazzone,
stellante diadema il capo cinge, / e lo scettro gemmato in man si stringe.
che l'alloro di marte acquista più riverenza e splendore, celebrato da queste dive.
dai sovrani come segno di dignità regia e di sovranità, che s'annodava dietro il
cadevano sulla nuca; presso i romani e nel medioevo, inizialmente era ornato di perle
medioevo, inizialmente era ornato di perle e pietre preziose, intrecciato con la corona di
di alloro, poi divenne una vera e propria corona di metallo prezioso d'oro
.. cum una diadema in capo e cum uno sceptro in mano or- natose
quella chioma degna / di ogni corona e d'ogni diadema. aretino, 9-56:
d'ogni diadema. aretino, 9-56: e non pure i destrieri, sopra i
tasso, 10-34: qui con lo scettro e co 'l diadema in testa / mesto
l'altra di portarlo tempestato di perle e di gioie. baldinucci, 44: 'diadema'
che portavano avvolta al capo i re e gl'imperatori, per contrassegno della loro
diadema insanguinato / sul capo impose; e lo calcò sì forte, / che il
/ che il crin ne giacque oppresso e imprigionato. foscolo, 1-71: splendea negli
/ gloria di giusto re, trasse e mel cinse. d'annunzio, i-390:
-per simil. burchiello, 31: e più mi manda un cartoccin di seme
; le braccia si vestono di penne e formano le due ali:...
sulle une l'ombra delle altre, e glorificava comignoli e pinnacoli, l'aguzzo
l'ombra delle altre, e glorificava comignoli e pinnacoli, l'aguzzo cappello da mago
caldeo di una vecchia torric- ciuola, e sopra la intera scena il sublime diadema ottagonale
marini spinosi aveva la foggia di diadema e gli fu posta sul capo a cagione
vessillo / co 'l diadema di piero e con le chiavi. 3.
che l'uno era di tre colori e risplendente sette fiate più del sole. sacchetti
/ chi è colui ch'ognuno onora e teme, / in sedia coronato e giusto
onora e teme, / in sedia coronato e giusto e pio, / fra mille
teme, / in sedia coronato e giusto e pio, / fra mille lumi e
e pio, / fra mille lumi e mille diademe? ». / rispose orlando
iddio, / che pasce tutti di gaudio e di speme ». firenzuola, 161
il dipingere un santo senza la diadema e corona, che è il
gìan quelle beate anime sciolte, / e fu chi le mirò visibilmente, /
possibile la luce, ma anco d'argento e d'altro colore, come sarebbe rosso
colore, come sarebbe rosso, verde e turchino e con questi diversi colori le
, come sarebbe rosso, verde e turchino e con questi diversi colori le facevano a
diversi colori le facevano a i tiranni e a i re gentili. note al
attorno alla testa de'santi. e. cecchi, 2-117: nel mezzo,
di corallo, campeggia la grande m e l'ihs con la croce.
berretta] questa di panno rosso rotonda e piana, come un diadema, del
la partita, / quando l'anima e 'l corpo muore insieme; / ma se
; / ma se da cosa finita e infinita / si va qui in cielo fra
, braccialetti, diademi, picchiapetti, e altri simili leggerissimi lavorini. d'azeglio
tre diademi di diamanti in capo, e poi la collana, e giù via via
capo, e poi la collana, e giù via via sino alla cintura, tutto
via sino alla cintura, tutto rubini e diamanti. d'annunzio, iii-1-126: ed
fissato il diadema di brillanti sulla testa e una riviera di brillanti le copriva letteralmente
velo della sposa. c. e. gadda, 469: c'erano delle
parroco. 5. per simil. e al figur.: a indicare decorazione,
: a indicare decorazione, ornamento, e anche eccelse doti morali, virtù,
tuo lucente diadema / per la strada erta e lunga, / non è, donna
/ s'umiltà non v'ag- giugni e cortesia. l. martelli, 1-7:
, / al primo giro tuo lucente e bella, / e con l'usato albor
giro tuo lucente e bella, / e con l'usato albor tuo rinovella / il
ben salde ragioni. delfino, 1-54: e in tetto angusto, / che senz'
fil quasi con mano / ragione, e gli dà legge. menzini, i-274:
pane quotidiano del ricco, la generosità e la pazienza il diadema del povero.
quei re avevano raggentilito il fiero castello e quella che ora appariva sopra uno smalto
nel cielo. deledda, ii-577: alta e forte, con la testa di una
io vorrei fame / un diadema fantastico e portarlo / sul mio capo nell'ora
del poeta a riconoscimento dei suoi meriti e della sua gloria. algarotti,
, il quale, coronato del poetico e imperiai diadema dell'alloro, predisse in un'
cammina, serpeggia, si inerpica, corre e discende fra salò e tusculano?
inerpica, corre e discende fra salò e tusculano? 6. per estens
per estens. titolo di re; dignità e autorità reale. petrarca volgar.
nessuna cosa, se non lo scettro e la diadema, e quelle cose che nascono
se non lo scettro e la diadema, e quelle cose che nascono di questo,
. b. davanzali, i-237: fraate e gerone e gli altri che non s'
davanzali, i-237: fraate e gerone e gli altri che non s'eran trovati a
invidia d'abdagese che comandava la corte e il nuovo re, si rivoltarono ad
17-27: è questi re di sarmacante; e 'l manco / ch'in lui
così dotto è ne l'arme, e così franco / ardir congiunge a gagliardia
gagliardia suprema. marino, 15-62: e ti so dir ch'a dignità suprema
dato aspirar sol per costei, / e ch'ad onor di scettro e di diadema
/ e ch'ad onor di scettro e di diadema, / la sua mercé,
autorità che ildebrando arroga vasi di togliere e di dare i diademi e disporre dei regni
di togliere e di dare i diademi e disporre dei regni e degli imperi.
di dare i diademi e disporre dei regni e degli imperi. alfieri, i-168:
cinse altero / del gran diadema: e non al solo egitto / leggi dettai
quanta terra oppressa / avea già roma, e 11 vincitor di lei, / vidi
splendida per ammirazione della bellezza di lei e del contegno veramente regale,..
contegno veramente regale,... e per il comune pensiero che a gioacchino il
signore. poi, disegnato l'ultimo inchino e l'ultimo sorriso, ci lasciò soli
senza diadema; nell'oscurità del tempo e dei tempi. 8. figur
. masuccio, 64: essendo giovene e robusto multo, del tutto si era
debite ore gli divini officii celebrare; e in tal gioco de continuo esercitandosi,
caratterizzato dalla presenza di pedicelli orali e branchie e di periprocto piccolo con numerose
dalla presenza di pedicelli orali e branchie e di periprocto piccolo con numerose piccole piastre
ancora veggonsi diademate. -per simil. e al figur. d'annunzio, v-1-868
a potsdam che a versaglia, firmata e garantita dal banchiere cesareo woodrow wilson e
e garantita dal banchiere cesareo woodrow wilson e c. diademato d'un colbacco smesso
stinto di ulano della morte. c. e. gadda, 6-236: il roma-napoli
filava a tutta corsa dietro al crepuscolo e pressocché già nella notte e nella tenebra
dietro al crepuscolo e pressocché già nella notte e nella tenebra circéa, diademato di lampi
nella tenebra circéa, diademato di lampi e di scintille spettrali sul pantografo, lucanocervo
ferrico, amorfo, di aspetto vitreo e terroso, di color bruno o giallo-bruno
. da sui * attraverso 'e séxopiai 'ricevere, accogliere '.
tosse] questi lattovari, diadragante, diapenidio e restorazione e sia unto il petto con
lattovari, diadragante, diapenidio e restorazione e sia unto il petto con questo unguento.
mele in lettovario sotto alla lingua, e non la gomma pura: come fanno tenere
gli sperimentati medici le pilule bechiche, e con i diadra- ganti istessi, dove
= voce dotta, lat. medi e v. dyadragantum, comp. dal
gr. 8i<£ 4 per mezzo di 'e dal lat. dragantum * gomma '.
4 attraverso ', 4 sole 'e tporcf) 4 rivolgimento '. diaeliòtropo
apparentemente esser l'acqua chiara, lucida e diafana onde non possiamo giudicare altro,
che l'acqua sia cagione della diafanézza e chiarezza loro. = deriv.
= voce dotta, comp. da diafano e dal gr. fxérpov 4 misura '
pianta] rimane molto umido terrestre viscoso e lucido, per molta diafanità cioè trasparenza.
forme de le pietre: alcune oscure e alcune più chiare; e alcune lustre e
alcune oscure e alcune più chiare; e alcune lustre e preclare, ne le
e alcune più chiare; e alcune lustre e preclare, ne le quali la terra
convenienza ch'eglino hanno con la diafanità e trasparenza della sua natura, un certo
natura, un certo che di valore e di forza. varchi, v-424:
increspò verso la base [l'ovaia] e divenne minore, come la metà sola
come la metà sola restò l'idatide, e più tondeggiante la sua diafaneitade perdendo.
distinguere con tutta la precisione i vari colori e figure delle piccole ghiaie che rivestono il
rosa che le lasciava nudo il collo e dava alla sua pelle bruna una diafanità di
sezioni di essi, mediante la decolorazione e la disidratazione dei tessuti con xilolo,
, agg. che lascia passare la luce e che permette di individuare con chiarezza gli
: -questo la notte fa luce / e '1 corpo opaco fa parer diafàno. fr
in altro modo è poco o niente, e che sia diafano e trasparente non è
o niente, e che sia diafano e trasparente non è cosa di molto momento,
momento, ma il cuocervi a fuoco e fare che reggano alle percosse dell'acqua e
e fare che reggano alle percosse dell'acqua e si conservino sempre, è ben fatica
l'essere colorite perfettamente, perfettamente dure e perfettamente chiare, nel grado del colore
, nel grado del colore, chiarezza e durezza in che si trovano. galileo
trovato [di vermi] de'molto grossi e lunghi più di quattro ed anco più
nella parte più grossa appariscono bianchi lattati e nel restante diafani. algarotti, 2-48
, ii-311: tutta vaporosa nella cipria e nei veli diafani, col sorriso mordente
ella, fissa nella teorica dei nomi illustri e fosforescenti o diafani (la quale
il meccanismo del mio spirito sia semplice e diafano al punto che tu possa rendertene conto
/ trapunte di sole. c. e. gadda, 7-18: la diafana esilità
pascoli, 1241: giù pei cieli diafani e tranquilli / discende 11 mago radiante in
guerrazzi, 6-48: un giorno puro, e sereno; dalla parte di oriente un
la maiella avevano preso il colore diafano e grigio di una massa pendula d'acque.
lungo la strada selciata attutisce le voci e i passi. onofri, 73:
, che si mòdula / d'oro diafano e d'ombre di colori, / esalando
: vedea / scender lo spirto errante e sospiroso / d'aga- nadeca e l'
errante e sospiroso / d'aga- nadeca e l'arpa di luciino / flebilmente toccar con
pallidetta, così bianca che sembrava diafana, e che le più piccole vene trasparivano con
diafana si vide salire il sangue rosso e colorarle le gote e la fronte.
il sangue rosso e colorarle le gote e la fronte. palazzeschi, 7-187: un
mani diafane che agitava nervosamente parlando, e il capo come una palla da biliardo.
. in grazia dei loro stipendi diafani e impalpabili come l'aria, sono condannati
che per multiplicamento di luce in quelle e ne lo loro aspetto, rendono a li
grande splendore, sì come è l'oro e alcuna pietra. b. segni
detto sai marino calcinato... e di questo se li dia a poco
colore d'acqua marina perda il trasparente e diafano, e pigli l'opaco. algarotti
marina perda il trasparente e diafano, e pigli l'opaco. algarotti, 1-84:
giunta a dare una lucidezza alle tinte e un diafano che innamora. 6.
/ per un diafano, un vetro e un traguardo. = voce dotta,
, comp. da 8id 4 attraverso 'e cpcdvco 4 mostro '; cfr.
8iacpavf) <; 4 trasparente 'e pixpov 'misura'; cfr. fr. diaphanomitre
o presenza di liquido nelle cavità del cranio e della faccia; si fonda sul fatto
dal gr. 8i
/) <; * trasparente 'e dal tema di oxotiédù 4 osservo, guardo
'. diafìlàttico, agg. e sm. (plur. m. -ci
finico. buonarroti il giovane, 9-385: e 'l diafinicònne? / a 'ngrassar gli
/ a 'ngrassar gli speziali, / e senza libro aprire / empier le mani
senza libro aprire / empier le mani e le tasche a isonne. redi, 16-ix-281
. sia 4 per mezzo di 'e cpoivbuov 4 dattero '. diàlisi
delle ossa lunghe compreso fra due epifisi e costituito da una regione centrale cilindrica di
cui cavità è riempita di midollo, e da due regioni estreme composte da uno
da uno strato sottile di osso compatto e da una massa di osso spugnoso.
fiore, per cui nuovi organi vegetativi e, talora, nuovi fiori determinano un
comp. da sid 4 attraverso 'e cpóoi 4 produco, metto fuori '.
, fra cui annoveravano anche le terze e le seste. 2. ant
di polifonia che, fra il nono e l'undicesimo secolo, si usò aggiungere
. v.]: nei secoli xi e xii 'diafonia 'significava la voce di
'significava la voce di soprano; e dopo l'invenzione dell'ar- monia s'
comp. da 8tdc che indica diversità e < pcovéùi 'suono'. cfr. isidoro,
dal gr. scacpcovia 4 dissonanza * e fiixpov 4 misura '. diàfora,
misura '. diàfora, agg. e sf. geogr. ciascuna delle linee
fra la temperatura del mese più caldo e quella del mese più freddo. =
comp. da side che indica diversità e - (ed è presente nei tessuti animali e vegetali e anche nei batteri e nei è presente nei tessuti animali e vegetali e anche nei batteri e nei lieviti) animali e vegetali e anche nei batteri e nei lieviti). = voce dotta del fegato se il fegato s'unga: e anche con tra dolor di capo con capo con calda cagione, se la fronte e le tempie sen'ungano e contra la la fronte e le tempie sen'ungano e contra la diaforesi. c. mei, sali del siero, o gli ammollirà e gli scioglierà e gli scaglierà fuori per le , o gli ammollirà e gli scioglierà e gli scaglierà fuori per le porosità della ', comp. da 8i<4 4 qua e là 'e 4 < pépco 4 porto . da 8i<4 4 qua e là 'e 4 < pépco 4 porto '. '. diaforètico, agg. e sm. (plur. m. -ci