): parlo da buon cristiano; e della madonna penso meglio io che voi
se stessa obblia, né delle putrì e lente / ore il danno misura e
e lente / ore il danno misura e il flutto ascolta. c. bini,
cenci vanno all'aria, signora mia, e chi ha fatto il danno invece se
, 326: abbada alle pecore, e contende / se vanno al danno. b
del parlare « ornato » come diverso e più pregevole di quello « nudo »,
virtù della prudenza. mio danno, e mia passione. onofri, 78: risalgo
stento. moravia, vili-77: lo scandalo e il danno avrebbero sottolineato in qualche modo
sottolineato in qualche modo la mia disperazione e al tempo stesso la mia volontà fermissima
fermissima di farla finita con le esitazioni e con i compromessi. 2.
gliono del danno dell'umana generazione, e domandano che forma sarà alla terra accecata
parte l'uno dall'altro fue sconfìtto e con grande danno. m. villani,
promesso in sul contado di perugia, e loro fatto gran danno e disagio, si
perugia, e loro fatto gran danno e disagio, si dirizzarono a todi.
grande danno d'uomini, d'edifici e di bestiame passato i termini loro.
la pistolenza con pari danno de'romani e de'cartaginesi, se non che lo
fa [la morìa] gran danno, e massimo in questo nostro piano. pulci
più tosto pietosa / sarebbe opera suta e giusto merto, / come si fa a'
par'corsar che vanno / facendo prede e ruberie e danno ». guicciardini, v-246
che vanno / facendo prede e ruberie e danno ». guicciardini, v-246:
121: fracassò lo esercito bolgaro, e, con infinito danno di quello, valorosamente
messe in fuga. grazzini, 2-296: e così per tutta pisa fece grandissimo danno
fece grandissimo danno [la malattia], e l'aria fatto maggiore, se non
1-219: scorsero le marine della macedonia e della grecia e fecero per tutto danni
le marine della macedonia e della grecia e fecero per tutto danni inauditi. chiabrera,
: il fuoco avendo fatto grandissimo danno, e consumati molti edifici da tutte le parti
tornata a vuoto, anzi a danno e vergogna, perché le nostre navi scontrate
della tempesta di trentasett'anni addietro, e i tempi dell'abbondanza, e quei
, e i tempi dell'abbondanza, e quei della fame. leopardi, 216:
le burrasche che avevano disperso di qua e di là gli altri malavoglia, erano passate
senza far gran danno sulla casa del nespolo e sulla barca ammarrata sotto il lavatoio.
vedere i risvegli lungo la strada, e come andavano i lavori, e come crescevano
, e come andavano i lavori, e come crescevano gli orti, e 1
lavori, e come crescevano gli orti, e 1 danni del torrente giorno per giorno
c'era stata lassù strage di frutta e qualche tegola rotta. 3. perdita
lb. xxmi piccioli per una vacca e uno vitello c'à da noi a soccio
, che se quella città è edificata, e rifatte le sue mura, i tributi
sue mura, i tributi, il debito e le rendite annuali non le daranno;
le rendite annuali non le daranno; e questo danno perverrà insino al re. m
] fece disfare, in gran danno e confusione de'suoi baroni, e di tutti
danno e confusione de'suoi baroni, e di tutti i paesani e de'mercatanti
suoi baroni, e di tutti i paesani e de'mercatanti ch'aveano a ricevere mercatanzie
: menatelo al potestà che 'l punirà e farawi restituire ogni vostro danno. scala del
, 122: il perfetto banchiere e mercante ogni sera computa il prò e
e mercante ogni sera computa il prò e il danno del die. gregorio dati,
consiglio, / che tutti i denar perdere e la vesta: / meglio è ritrarsi
vesta: / meglio è ritrarsi, e salvar qualche schiera, / che stando
suoi passati danni, / nuove merci e nuovo oro arrischia ancora. sarpi, i-1-94
, xxx-i-n: a questa sterilezza, / e a quell'eccidio del tuo pingue erario
pose la natura il freno, / e il molto danno compensò con poco. p
parlare, al solito, delle zolfare e dei danni delle imprese minerarie.
dante, par., 22-75: e la regola mia / rimasa è per
le carte. buti, 3-613: 'e la regola mia', dice santo benedetto
3-35: gli anconitani se la rideranno e lasceranno che si perdano il fiato e
e lasceranno che si perdano il fiato e la lena senza poter cagionare il minimissimo danno
minimissimo danno alle navi nel porto. e. cecchi, 8-88: aspetto che l'
, 18-16: fin a santo vo gridanno e dicenno: « or ecco danno!
23-100: ond'io gridai con carta e con incostro: / -non son mio,
i nomi adunque / di merope, e d'arena, / in cui si sente
si sente vivamente il danno, / e che lasciano di sé lutto solenne.
/ ch'i'credeva (ai credenze vane e 'nfirme!) / perder parte,
: dive, per cui s'apre elicona e serra, / use far a la
, / viver, quand'io sarò spento e sottoterra. michelangelo, i-16: tante
michelangelo, i-16: tante meno m'offende e preme 'l danno, / più mi
preme 'l danno, / più mi distrugge e cuoce; / dall'altra ancor mi
, ix-575: l'alma che ciò paventa e spesso mira, / né schermo trovar
affanni, / in rime i danni e 'n pianto disacerba. tansillo, 19:
: per mostrar le tue grazie, e gli altrui inganni, / in vece di
della perdita di tanta nostra santa padrona e signora. tassoni, 300: se pietà
dante, inf., 15-42: e poi rigiugnerò la mia masnada / che
danno. vangeli volgar., 1-79: e che utilità è all'uomo, se
, se tutto il mondo guadagnasse, e patisca il danno dell'anima sua?
del ben far le vie smarrite, e i modi. tasso, x-466: sia
possibili (come la riduzione in pristino e soprattutto il risarcimento). — anche
viene valutato l'ammontare del danno, e che il danneggiato ha diritto di avere
già verificatosi in contrapposto al danno futuro e al danno temuto. arrighetto,
danno temuto. arrighetto, 241: e novellamente sotto misero mantello di povertà preso
novellamente sotto misero mantello di povertà preso e incarcerato l'inghilesco, riscuote i danni
: per i danni dati nel contado e distretto, per l'addietro di pisa,
giovane, 9-27: messer equilio, e a voi / ricordo il terminarsi quel processo
giudizi criminali. -danno diretto e danno indiretto: a seconda che esso
a seconda che esso è conseguenza diretta e immediata, oppure solo indiretta e mediata
diretta e immediata, oppure solo indiretta e mediata dell'altrui atto ingiusto. -danno
dell'altrui atto ingiusto. -danno risarcibile e danno non risarcibile: rispettivamente il danno
in quanto dà diritto al risarcimento, e quello indiretto, che non dà tale
non dà tale diritto. -danno emergente e lucro cessante: le due componenti che
rispettivamente nella perdita effettivamente patita dal danneggiato e nel mancato guadagno che egli non ha
spezialmente valendosi della ragione del lucro cessante e del danno emergente. monti, ii-279
danno emergente. monti, ii-279: e questo peso, essendo straniero agli obblighi
per la solennità che l'accompagna, e un aperto lucro cessante e danno emergente
l'accompagna, e un aperto lucro cessante e danno emergente. boccardo, 1-933:
.. che cagionano rubando il tempo e le forze produttive alle più serie occupazioni della
. -danno contrattuale o da inadempimento e danno extracontrattuale o aquiliano o da illecito
, si distingue anche fra danno civile e danno penale). -danno materiale
. -danno materiale (o patrimoniale) e danno morale (o non patrimoniale)
di un interesse non patrimoniale. -danni e interessi: complessivo danno risarcibile nelle sue
nelle sue due componenti del danno emergente e del lucro cessante. - causa (o
per danni, o per danni e interessi: azione civile intentata da chi
danni. documenti datini, 286: e nel caso [di un traffico sanza
consentimento del compagno] se ne facesse danno e interesso, il detto danno e interesso
danno e interesso, il detto danno e interesso che perciò facesse, debbia pagare
che perciò facesse, debbia pagare danno e interesso quello compagno ch'avesse impreso quello
ch'avesse impreso quello traffico sanza consentimento e volontà dell'altro compagno. pirandello,
ci chiama a rispettare il contratto di locazione e, per di più, responsabili di
per di più, responsabili di danni e interessi. bacchélli, 6-90: crevascoldi
belligerante in dipendenza di eventi bellici, e per i quali lo stato stesso generalmente
messa in ricordo della denudazione di cristo e del suo abbandono, descritto dal salmo
. 3. geol. disgregazione chimica e meccanica operata dagli agenti naturali (agenti
, con successiva asportazione dew humus (e provoca modificazioni, più o meno vaste
provoca modificazioni, più o meno vaste e profonde, dei rilievi o del paesaggio
poteri pubblici era considerato un'infamia, e inutile, com'era di fatto per
l'inettitudine di quelli, per l'odio e il fanatismo antico della nazione contro denuncie
(anche mediante lettere anonime) di colpe e vizi altrui, reali o immaginari;
; ella è a madre dell'inquisizione e delle denunzie, ella distrugge il commercio
di non avermi potuto nuocere colle infami e fanciullesche loro denunzie, sfogan adesso la
giustizia presto o tardi colpisce gli scellerati, e ch'io son vivo. imbriani,
lo più con denunce di pura fantasia e di mera calunnia, non mancavano di
mera calunnia, non mancavano di intaccare e lacerare belle reputazioni. 3.
; pubblica protesta; rivelazione del disordine e dei difetti di un organismo politico o
di settant'anni divezzati d'ogni studio e linguaggio che non fosse venale e bruttalmente
studio e linguaggio che non fosse venale e bruttalmente servile, non m'avreste mai
avrei un giorno veduti a professare politica e storia per denunziare * ex officio ',
dei vostri concittadini al tribunale dei posteri e con la vostra sospetta testimonianza presumere di
d'annunzio, v-2- 229: e qual sentimento avessi io della musica, fin
quel tempo, è significato dal troppo noto e mal compreso episodio della mia rivolta e
e mal compreso episodio della mia rivolta e denunzia contro il buon maestro chiti.
, insanabili, nelle giornate di custoza e di lissa; che parvero la denuncia
dannoso della sconfitta militare o deh'imperizia e presunzione e imprevidenza. brancoli, ii-217
sconfitta militare o deh'imperizia e presunzione e imprevidenza. brancoli, ii-217: cohen
tutti i nuovi filosofi erano troppo blandi e superficiali nella denuncia del male, e
e superficiali nella denuncia del male, e la via della perfezione, se piu:
nessuna guardia ci sorprese durante l'operazione e non ci fu nessuna denunzia della scomparsa
ditè. -denuncia di nuova opera e denuncia di danno temuto: azioni giudiziarie
della rispettiva quantità di terreno che possiede e che abbia denunciato di meno, debba
veruno di questa arte...; e quella accusa o vero denunzia non proverà
denunzie occulte, a perquisizioni domestiche, e per conseguenza ad odiose inquisizioni, a
ad odiose inquisizioni, a vessazioni indebite e a vendette private per un oggetto,
, che vuol essere trattato con dolcezza, e di cui è espediente che sia punito
che si trama contro di lui; e se è innocente, non può neppure
bionda s'era messa coll'orbo, e aveva fatto la spia per levarsi tonino
levarsi tonino di fra i piedi, e papparsi le tre lire della denuncia.
una fondata minaccia di denunzia per truffa e abuso di fiducia. -dichiarazione,
della guardia, parte spaventati dalle minaccie e denuncie degli ordini del re, si
potesse fare, ma in presenzia del parroco e di cinque testimoni almeno. foscolo,
cinque testimoni almeno. foscolo, v-158: e seguitò a dirmi, come il curato
: domenica vi dirò in chiesa; e intanto sapete cos'ho pensato per servirvi meglio
già pronti i manifesti per le denunzie e che aspettassero il momento propizio per attaccarli
di denunciare), agg. e sm. e f. che denuncia,
, agg. e sm. e f. che denuncia, accusa, informa
addosso. 2. sm. e f. dir. chi presenta una denuncia
qualunque bargello, guardia o esecutore, e a qualunque altro denunziante, anche segreto
concilio d'elvira del 305 nei canoni 73 e 74 dice che se un fedele ha
ieri ebbe lunghe conferenze col giudice, e pare sia il denunziante, o il
, contro denuncianti ed esecutori delle uccisioni e delle esecuzioni capitali onde lione era stata
novelle adespote, vi-342: or venne e fue dinunziato dinanzi a lo 'mperadore,
il fabbro lavorava continuamente ogni giorno, e sì il die de le pasque e delle
, e sì il die de le pasque e delle
domeniche e de l'altre feste, sì come i
per dovere loro denunziare de la forza e de la violenza che igli i aveano
italiana, i-528: che di tutte e singule le predette cose catuna persona possa
. sarpi, vi-1-37: escomunica, e dichiara e dinunzia per tali...
, vi-1-37: escomunica, e dichiara e dinunzia per tali... il
per tali... il doge e senato quali si troveranno allora e nelli tempi
il doge e senato quali si troveranno allora e nelli tempi seguenti, insieme con li
seguenti, insieme con li fautori, consultori e aderenti a loro. giannone, 2-ii-160
. giannone, 2-ii-160: nemmeno avrò prattica e conversazione di eretici ovvero che siano sospetti
, si procederebbe ugualmente alla verificazione, e ai non comparsi sarebbe denunziata la contumacia
pirandello, 5-386: ci volle del bello e del buono, per liberarmi di quei
la smetti, io ti denunzio, e dico che hai rubato l'oro alla madonna
della legge, citato il reo, e denunziata la causa all'accusatore. firenzuola
della legge citato il reo, e denunziata la causa all'accusatore.
sotto la luna. -dovete denunciare lavoro e residenza. al più presto. calvino
avrei un giorno veduti a professare politica e storia per denunziare * ex officio ',
da queste cagioni, umane pur troppo e non italiane, così è stato e è
troppo e non italiane, così è stato e è necessario il denunziarli e il combatterli
è stato e è necessario il denunziarli e il combatterli in altri paesi cattolici. carducci
o quattro scrittori recenti, che amici e nemici denominano con un po'di improprietà
nemici denominano con un po'di improprietà e con maggior confusione la scuola del verismo
dì l'uno, per denunciare alla camera e al paese qualche colossale misfatto governativo -offese
cavallo della pubblica moralità, dei pericoli e della corruzione che impera nelle grandi città
corruzione che impera nelle grandi città, e voleva denunciare agenzia, proprietari dello stabile
, 1-59: ciascuno pensa a sé, e nelle confessioni auricolari col procuratore delle imposte
significato che a idolatria si attribuisce in clinica e nei manicomi. c. e
e nei manicomi. c. e. gadda, 2-79: all'ufficiale di
, denunzia ufficialmente più di un milione e mezzo di abitanti, ma si dice
che... denunciano le ristrettezze e la solitudine dall'orlo degli occhi, dalle
occhiaie livide, un che di gualcito e sofferente che denunziava la notte insonne.
quelli fratelli li quali vanno disordinatamente, e non secondo l'ordinazione la quale ricevettono da
di questi custodi vennero alla città, e denunziomo alli principi de'sacerdoti come cristo
la padrona sua avea in dispetto noi e le cose nostre. 6.
denunziato alli suoi discepoli la sua passione e mostratoli che bisognava che la segui tassino
mostratoli che bisognava che la segui tassino e patissino,... volse mostrarli il
/ se voi la ricusate, in cielo e in terra. 8. ant
che più aspramente contro a'suoi beni e contro lui si procedesse.
, di denunciare), agg. e sm. (anche denunziato; ant.
tre cavalieri nomati; che fu nuova legge e modo. i quali tre cavalieri,
tre cavalieri, dinunzia ti per lo modo e sorte come detto avemo,..
detto avemo,... comparirono e confessarono che sentirono il trattato ma non
: sapientemente la lingua latina chiama crimen e l'accusa e il misfatto: e
lingua latina chiama crimen e l'accusa e il misfatto: e ci può essere delle
e l'accusa e il misfatto: e ci può essere delle accuse più ree della
, il dinunziante, il dinunziato, e colui appo il quale si fa la
resistenza dei liberali, confermava l'imprevidenza e la nulla effi cacia,
cacia, da lui tanto denunciata e illustrata, del governo dei preti.
forse solo da un ardore di sguardi e un rosseggiar di pomelli. sbarbaro,
fantasmi denunciati da vacillanti riflessi; facce qua e là di annegati. g. raimondi
combattuta tra la carne, il cuore e la mente di un uomo.
combactere, cioè quando la bactalia è dieta e dinonziata. denunciatóre (anche denunziatóre-,
dinunciatóre, dinunziatóre), agg. e sm. (femm. -trice)
olao magno], 31: e se in tempo di sei mesi, non
effetti si procedesse contra li luterani, e comandò che in parigi s'instituisse una formula
parigi s'instituisse una formula di scoprirli e accusarli, proposte anco pene a chi
anco pene a chi non li manifestasse e premi alli denonciatori. pallavicino, 6-1-84
. magistrati denunzia- tori in secreto, e poscia delle loro accuse giudici iniqui.
. cattaneo, iii-2-150: volle denuncie e denunciatori nel municipio, nella magistratura,
causa cominciò il i° giugno 1830, e continuò per sei mesi, nel qual tempo
tutti osservato... i denunziatori e testimoni essere uomini pagati, perduti,
in questa figura di persecutore dei furbi e di denunciatore di affari loschi.
sorge la stella dinunziatrice del giorno, e poi spunta il giorno. colletta, iii-139
col marito brigante, un bambino; e perché intoppo al fuggire, e con gl'
; e perché intoppo al fuggire, e con gl'innocenti vagiti denunziatóre del luogo
amica, le consegnò piangendo il figliuolo, e tornò al bosco. de roberto,
accusa al podestà di bologna, v-471-11: e quigle da vizano seguimo lui a bologna
da vizano seguimo lui a bologna, e tanto lo femo pregare, che elio
trascurato di costrigner ciascuno con de- nunciazioni e con pene, per l'ufficio ch'essi
. montecuccoli, 2-241: le denunziazioni e deposizioni de'complici e i ragguagli del
: le denunziazioni e deposizioni de'complici e i ragguagli del residente cesareo alla porta
diodati [bibbia], 1-100: e quando alcuno avrà peccato, percioché avrà
egli sia testimonio:... e non l'avrà dichiarata: egli porterà la
fallimenti, guerre civili, catastrofi, disastri e subissi, egli esce a discorrere di
comunicazione, informazione. serventese dei lambertazzi e geremei, v-464-89: « l'al-
turio d'i germi è retornato / e àno preso la piaza in one lato
la piaza in one lato, / e suxo lo palazo àno portato / lo confalone
volgar., 3-31: questa diritta domanda e denun- ciazione di guerra si convenne più
disputare con parole della ragione della pace e patti non serbati tra loro, sì innanzi
non serbati tra loro, sì innanzi, e sì principalmente dopo la mina di sagunto
tolto via il titolo dello inganno; e per lo addomandare le sue cose perdute
con tutta facilità conseguire il suo pagamento, e sodi- sfazione dal suo debitore mentre egli
mentre egli era idoneissimo al pagamento, e solamente per la sua trascuraggine, e negligenza
, e solamente per la sua trascuraggine, e negligenza ha lasciato di averlo, non
da dènuntiàre * annunciare solennemente denùnzia e deriv., v. denuncia e deriv
denùnzia e deriv., v. denuncia e deriv. denutrire, tr.
pea, 8-141: si denutrirà e sarà peggio. = voce dotta,
dotta, comp. da de-con valore privativo e nutrire (v.).
, mi pare... avreste tutti e due bisogno di una cura ricostituente.
sa se siano così per un'infanzia denutrita e malcurata o perché discendenti dai pompeiani che
, magre, con dei lattanti denutriti e sporchi attaccati a dei seni vizzi,
dei seni vizzi, mi salutavano gentili e sconsolate. bernari, 5-68: le
ai loro piedi di undicenni denutrite, e risuonavano vuote sul selciato. -sm
. -sm. c. e. gadda, 69: invocazioni disperate dei
, degli erniosi, dei denutriti, e così degli asfittici, gelavano i cuori
era già insediata nei loro corpi denutriti e rachitici. -per estens.:
cova in ardore, si è spennata e ora ha la pancia nuda grinzosa,
, difettoso, deficiente, squallido. e. cecchi, 6-51: nulla, d'
ordinario, riesce più misero, monotono e più denutrito d'una conversazione americana,
conversazione accademica, che tocchi questioni culturali e morali. denutrizióne, sf. alimentazione
, 6-577: cominciò a nutrirsi di caffè e latte, e apprezzava la piacevole e
a nutrirsi di caffè e latte, e apprezzava la piacevole e sterile lucidità mentale della
e latte, e apprezzava la piacevole e sterile lucidità mentale della denutrizione. gramsci
un po'di pasta con erbe e un po'di pane; la denutrizione porta
denutrizione, così ci sono gli esuberanti e i pletorici. alvaro, 11-202:
impressione il grado di denutrizione dei ragazzi e degli animali amici dell'uomo.
per correggere o eliminare cattivi odori (e a questo scopo s'impiega specialmente la
= comp. da de-con valore privativo e odorare (v.); cfr
, un contadino ripulito, deodorato, e con l'aria robusta e soddisfatta ».
deodorato, e con l'aria robusta e soddisfatta ». deodorizzante, agg
». deodorizzante, agg. e sm. neol. raro. deodorante.
l'odore sgradevole di una sostanza (e si ottiene trasformando mediante clorurazione od
mascherandone l'odore con altro più penetrante e gradevole, e anche asportando la sostanza
con altro più penetrante e gradevole, e anche asportando la sostanza odorosa con adsorbenti
= comp. da de-con valore privativo e odorizzazione (da odore).
locuz. latin. esclamazione di saluto e di augurio, che esprime fiducia e
e di augurio, che esprime fiducia e riconoscenza verso la provvidenza divina (molto
(molto usata in passato dai fedeli e, ancor oggi, dai religiosi)
ancor oggi, dai religiosi); e può esprimere anche lo stato d'animo
. boccaccio, v-182: e, senza più dire, priego iddio che
dire, priego iddio che consoli voi e loro. deo gratias. manzoni, pr
si sentì un picchietto all'uscio, e, nello stesso momento, un sommesso
che in certi luoghi d'italia, e segnatamente nelle campagne, usa chi entra
]: 'dite deo gratias '. e anco * dire deo gratias! '
si pronuncia frequentemente durante le funzioni sacre e, in particolare, nella celebrazione della
. v.]: i fedeli, e chi serve la messa, ché intendesi
epistola, ringraziando dio delle verità rivelateci; e così rispondono all''ite, missa
rispondono all''ite, missa est 'e dopo l'ultimo vangelo. onde,
seno la forma morale, che è completrice e perfezionatrice dell'ente, e però la
è completrice e perfezionatrice dell'ente, e però la scienza che dimostra quale dee
è l'ultima parola della deontologia, e però ell'è fra esse tutte sommamente
gr. séov -ovro? 'dovere'e xóyoc 'discorso '; cfr. fr
! mi son precipitato ruggendo su tutti e su ciascuno, e in capo a
precipitato ruggendo su tutti e su ciascuno, e in capo a quarantotto ore ho fatto
. dal lat. di-con valore privativo e operculum 'coperchio '. deortare,
. dihortdri (da di-con valore privativo e hortàri 'esortare'); cfr. fr.
deortare-, voce registr. dal d'alberti e dal tramater. deortazióne, sf
(comp. da dicovi valore rafforzativo e osculati 'baciare '). deosculazióne
-per estens.: manifestazione di rispetto e venerazione. amàbile di continentia, 113
113: facto le debite reve- renzie e deosculazione verso del padre, cum ardito animo
verso del padre, cum ardito animo e prompta loquella a quelli prese a dire.
. di deostruire), agg. e sm. capace di togliere le ostruzioni viscerali
men conosciuta la natura attenuante, discuziente e deostruente, della canfora amministrata in picciole
che l'uso del siero depurato, e di un qualche siroppetto piacevolmente solutivo e
e di un qualche siroppetto piacevolmente solutivo e deostruente. a. cocchi, 4-i-134:
medicante a quello tutti i suoi pensieri e la mano rivolga per deostruerlo e distasarlo
pensieri e la mano rivolga per deostruerlo e distasarlo. = voce dotta,
. dal lat. di-con valore privativo e óbstruere * ostruire '. deotturare
prende, / la lucid'onda illumina e risplende. = comp. da
= comp. da de-con valore privativo e otturare (v.).
solventi in modo che le paraffine precipitano e vengono eliminate per centrifugazione, per filtrazione
= comp. da de-con valore privativo e paraffina (v.). departire
, di1832), che pone l'origine e il fine della morale pascolo. (osservisi
morale pascolo. (osservisi ch'è attivo e non detto di erbe, ma e
e non detto di erbe, ma e del diritto nel principio utilitaristico; utilidi
sensisti parlano di virtù. pasce le montagne e vola sopra le concave querce '.
, non essendo accolta nel vocabolario, e non avendone noi bisogno per esprimere i
; ma è secondo l'uso, e spezialmente de'curiali. e in ogni caso
l'uso, e spezialmente de'curiali. e in ogni caso, che saria peccato
voce latina tanto bella ed esprimente, e molto più sonora dell'1 impoverire'?
'arricchì in milano gl'impresari, e non diede onore all'italia; confuse
a'valenti, i valenti a'mediocri, e i mediocri agl'inetti scrittori; straziò
agl'inetti scrittori; straziò la lingua e la ortografia, e depauperò le borse
; straziò la lingua e la ortografia, e depauperò le borse di chi credendosi di
fa trucidare centomila giovani in guerra, e depaupera il proprio stato per l'altrui
escludere da sé la parte più intelligente e più modernamente educata del clero e dei
intelligente e più modernamente educata del clero e dei cattolici, non si depaupera sempre più
(comp. da di-con valore rafforzativo e da pauper -eris * povero ');
. ingl. to depauperate (nel 1460 e nel 1623). depauperato (
paoletti, 1-1-113: sono incagliate le arti e le manifatture per la mancanza de'fondi
sentimento, che accomunava il nobile depauperato e il mugnaio, si esprimeva da parte di
dalle distruzioni, i mercati depauperati, e la sperequazione con l'italia settentrionale grandemente
la detta signora depauperata di sostanza acida e glutinosa nella massa de'fluidi. vallisneri
tempo rimangono depauperate delle particole più vigorose e vivifiche. paoletti, 1-2-184: trovandosi
poter resistere alla forza della fermentazione, e facilmente si guasta. depauperatóre,
si guasta. depauperatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
gianni, xviii-3-1005: osservate come incominciarono e come si ingrandirono tali fondazioni, e
e come si ingrandirono tali fondazioni, e poi ammirate dove e come si vedono cessare
tali fondazioni, e poi ammirate dove e come si vedono cessare, e le rimanenti
ammirate dove e come si vedono cessare, e le rimanenti quasi in tutti i paesi
beccaria, ii-505: una pronta depauperazione e miseria di un gran numero di mercanti che
loro famiglie sul traffico delle merci forestiere e principalmente delle stoffe soglie di seta. leopardi
un tiranno, ed un tiranno ornai potente e terribile. = deriv. da
, / il qual deturpa il corpo e 'l viver cala. = voce dotta
. da di'fuori, via 'e pellère * spingere '). depenalizzare
= comp. da de-con valore privativo e penalizzare. depenalizzazióne, sf.
pensiero. guittone, xix-25: e sembrava che far volesse impero, /
/ sì corno roma già fece; e leggero / li era, ch'alcun no
no i potea star avante. / e ciò li stava ben certo a ragione,
tanto, / corno per ritener giustizia e poso. = voce dotta,
, comp. da de-con valore rafforzativo e penare (v.). depèndere
penare (v.). depèndere e deriv., v. dipendere e deriv
depèndere e deriv., v. dipendere e deriv. depèndulo, agg.
gli astragali subiecti, dependuli de qui e de lì. = voce dotta,
, furono da'censori notati d'infamia e depennati da'libri pubblici quelli che non aveano
. bartoli, 12-3-92: pregando l'uno e l'altro, se nulla v'era
, o stesse meglio il non averla, e liberamente la depennassero. moniglia, 1-1-589
2. annullare una registrazione commerciale (e nell'antica contabilità si faceva con un tratto
un debito. paciolo, 201: e secondo che tu del memoriale metterai in
lo giornale. idem, 208: e depennerai la ditta partita in dare,
servir di cotanti anni, / dipenno tutto e volentier le dono. 3
cancellatura. paciolo, 202: e così posta farai l'altra depennatura al
carattere nobile, fisonomia di bontà e di saviezza, grinze formate non
gli altri segni della vecchiaia, e specialmente gli occhi non indicano degradazione
deperibili, ne fabbrica di continuo, e così si tiene in piedi.
rovine di luoghi un tempo famosi, e ombre d'uomini un tempo fatti per
che ci mettiamo a custodire noi stessi e il nostro spazio come cose estremamente deperibili
il nostro spazio come cose estremamente deperibili e delicate. deperibilità, sf.
scoperta della deperibilità dei valori più certi e più materiali. = deriv.
condizione di oggetti, merci, monumenti e simili che si vanno deteriorando, che
per conservare qualunque cosa di continuo deperimento e consumo, bisogna che tanto se ne
, ii-7-240: per evitare il deperimento e la distruzione di quei dipinti, pare
in pezzi secondo la divisione dei compartimenti e la rappresentanza dei soggetti, e questi
compartimenti e la rappresentanza dei soggetti, e questi collocati poi su tele potrebbero essere
collocati poi su tele potrebbero essere trasportati e conservati in luogo acconcio. barilli,
città si addormenta stracca nel suo splendido e fastoso deperimento. govoni, 7-85: un
, / benché in continuo lento / e progressivo deperimento. bocchelli, ii-130: si
carri] fino al mozzo delle ruote, e colliquagli ci rimise sul nolo, sul
sul nolo, sul ritardo della consegna, e sul deperimento. 2.
prestanza fisica, delle facoltà mentali (e dipende generalmente da malattie croniche, da
bisogno assolutamente detto ',... e tale è quello che ci porta ad
'bisogno artefatto ', nato dalla opinione e dal lusso. foscolo, xv-359:
della primavera io diveniva muto, pallido, e senza desi- derii. mi fecero bevere
derii. mi fecero bevere vino, e la tristezza aumentava: -si lasciò andare
dopo quaranta giorni di deperimento tomai florido e lieto. borsieri, corte.,
che s'indebolissero: mi vedevo disfatto e pallido allo specchio, mi nutrivo male
pallido allo specchio, mi nutrivo male e il mio stesso deperimento fisico accresceva la
stesso deperimento fisico accresceva la mia pena e la mia nervosità. govoni, 177:
mia nervosità. govoni, 177: e tua madre (oh la povera infelice!
/ vedendoti così in deperimento, / e così stanco e triste e rassegnato, /
in deperimento, / e così stanco e triste e rassegnato, / senza una delle
, / e così stanco e triste e rassegnato, / senza una delle voglie
una delle voglie del malato, / e sempre quieto e di tutto contento.
voglie del malato, / e sempre quieto e di tutto contento. bocchelli, 5-14
tutte le cose che nascono alla vita e vi durano alcun poco, senza sapere
sapere perché, in attesa del deperimento e della morte? 3. figur
fosse stato cagione del deperimento della repubblica e dello stabilimento del principato, ciò proverebbe
sul deperimento giornaliero dell'antica lingua, e chi osa di ravvivare un termine dell'epoca
v- 578: mancanza d'ogn'industria e deperimento e languore dell'agricoltura. cattaneo
578: mancanza d'ogn'industria e deperimento e languore dell'agricoltura. cattaneo, ii-1-371
di pari passo a quello della nazione e finisce coll'indifferenza congiunta a superstizione materialissima
sociale assai più che in città, e dove per il deperimento della morale sociale
labile architettura impiegano un minor capitale, e quindi l'annuo interesse e suo deperimento
capitale, e quindi l'annuo interesse e suo deperimento annuo sono anche minori.
dell'uomo, anzi deperire nella civiltà, e quindi non darsi perfettibilità dell'uomo in
: * deperire '. guastarsi, rompersi e simili. oggi vale: venirsi lentamente
sicuro che l'avrebbe pagata con puntualità e che non sarebbe deperita nelle sue mani.
suoi panni: li portava da troppi anni e non li aveva potuti rinnovare e li
anni e non li aveva potuti rinnovare e li vedeva deperire tristemente intorno a sé
deperisce, si sfascia, si cancella, e proprio nelle sue zone più dolenti e
e proprio nelle sue zone più dolenti e che sono costate la più forte fatica
, ardevano in fila al soffitto, / e il chiarore celeste nell'umile gara deperiva
freddi ed indifferenti: tutto diventa abbandono e solitudine per una povera donna leggiera,
molto meno lacerante che il vederla deperire e trasformarsi nel corpo e nell'animo da
il vederla deperire e trasformarsi nel corpo e nell'animo da malattia. cipriani,
si sarebbe accorto che la sua salute e la sua giovinezza andavano deperendo. verga
, sto male », con voce fioca e lamentosa e non mangiava più e non
male », con voce fioca e lamentosa e non mangiava più e non dormiva più
fioca e lamentosa e non mangiava più e non dormiva più e, insomma, deperiva
non mangiava più e non dormiva più e, insomma, deperiva a vista d'
b. croce, i-2-119: i concetti e i giudizi empirici si debbono rinnovare,
i giudizi empirici si debbono rinnovare, e si rinnovano di continuo, tuffandosi nelle
puri, veri giudizi di realtà; e da quelle acque riemergono con nuova giovinezza.
peggio per essi: ammalano, deperiscono e muoiono. papini, 28-307: il pane
non lo mangi con avidità l'anima deperisce e imbaca. 3. figur. disus
.. non sa come la miseria e la disperazione mettono gli uomini a livello con
com'egli si mova, come cresca e deperisca. pisacane, iii-46: la presente
due classi: da una parte capitalisti e proprietari, dall'altra operai e fittaiuoli.
parte capitalisti e proprietari, dall'altra operai e fittaiuoli. queste due classi sono in
queste due classi sono in una evidente e continua opposizione, quella prospera al deperire
da de- * fino in fondo 'e pereo 'muoio '); cfr.
: lo ritrovava deperito, grigio di fuori e di dentro, inaridito e frusto,
di fuori e di dentro, inaridito e frusto, dalla noia e dalla trascu-
dentro, inaridito e frusto, dalla noia e dalla trascu- raggine. -per
il pitone non mangia. è deperito e oggi non potrà opporre seria resistenza.
mare bavoso 10 aspetta con un truce e vorace cipiglio. deperizióne, sf
annunzio, 186: ora ella attendeva; e nulla più triste di quella lunga attesa
si verifica in varie malattie mentali, e durante il quale le sensazioni vengono falsate
falsate in modo tale che l'ambiente e lo stesso corpo del soggetto gli appaiono
dotta, comp. da di-con valore privativo e persona (nel significato filosofico di *
= comp. da de-con valore privativo e pigmentazione (v.).
, ché voi già non pertene: e se 'l tenete, scorciate over cavate
tenete, scorciate over cavate lui coda e oreglie e denti e unghi'e 'l depelate
scorciate over cavate lui coda e oreglie e denti e unghi'e 'l depelate tutto,
cavate lui coda e oreglie e denti e unghi'e 'l depelate tutto, e
lui coda e oreglie e denti e unghi'e 'l depelate tutto, e in tal
e unghi'e 'l depelate tutto, e in tal guiza porà figurare voi. dante
, 25-120: 11 fummo l'uno e l'altro vela / di color novo,
l'altro vela / di color novo, e genera il pel suso / per l'
il pel suso / per l'una parte e dall'altra il dipela. crescenzi volgar
sia bene cotto, togli una penna, e sia posta nel detto unguento; e
e sia posta nel detto unguento; e se la penna si dipela, è cotto
penna si dipela, è cotto; e se non, no. biringuccio, 1-34
1-34: l'orpimento mescolato con liscia e calcina dipela... ogni luoco peloso
, 1-117: non dipelinsi il capo, e non radansi i canti della barba,
non radansi i canti della barba, e non facciansi tagliature nelle carni. settembrini
: usava di farsi dipelare le gambe e tutto il corpo. viani, 19-175:
], 1-737: per te si dipeleranno e si cigneranno di sacchi, e piagneranno
dipeleranno e si cigneranno di sacchi, e piagneranno per te con amaritudine d'animo
destino a noi si cela, / e non sappiam di questa torbid'onda, /
canape] il quale è molto grosso e lungo siccome pertica, si può dipelare.
(comp. da de-con valore privativo e pildre * mettere il pelo ');
mi vedi, / tutto che nudo e dipelato vada, / fu di grado
parte della calva coppa, overo cranea nudata e quasi depilata. chiabrera, 494:
494: sorga del re lo sdegno, e caschi un grande / della gran spagna
un grande / della gran spagna, e dipelato vada. diodati [bibbia]
leggieri, alla gente di lunga statura e dipelata. d. bartoli, 43-3-40:
, 43-3-40: avea dipelate le tempie e le ciglia, fattura delle sue mani che
mani che ne strappavano i peli. e. cecchi, 8-in: è difficile non
a disagio davanti a quel corpo grassoccio e tuttavia consunto, a quella materia cerea
tuttavia consunto, a quella materia cerea e depilata. ungaretti, xi-43: quasi bimbe
(ant. dipelatóre), agg. e sm. (femm. -trice)
depilare. depilatòrio, agg. e sm. sostanza che serve ad
asportare i peli sciogliendone la cheratina (e il più usato è il solfidrato di calcio
orpimento in quella quanti tade sopra detta e sia posta in uno sacchetto di panno
in uno sacchetto di panno lino, e sia fatto bullire tanto che sia cotto.
ottiene. pirandello, 8-1055: e m'assoggettavo ogni mattina, davanti allo
schietto di venere. c. e. gadda, 2-121: una mano di
, in realtà, dopo la depilazione e il lavaggio preventivo con alcole. 2
= comp. da de-con valore privativo e plasmolisi (v.). depletivo
.). depletivo, agg. e sm. medie. rimedio capace di
. deplezione; cfr. ingl. depletive e deplete (nel 1807).
medie. ant. effetto del salasso e di qualsiasi rimedio evacuante atto a diminuire
atto sessuale, caratterizzata da fenomeni somatici e psichici che riportano l'organismo al suo
mondo tutto: gran perdita certamente, e perdita deplorabile. menzini, iii-34:
se non piangessi / di un infelice e pur sì grande eroe / la deplorabil morte
. davila, 244: ciascuna parte e ciascun ordine di tanta monarchia, decaduto
monarchia, decaduto dalla sua pristina prosperità e grandezza, si vedeva manifestamente in un
depressione ed a termini deplorabili, funesti e ruinosi. torricelli, 225: ma
che fino al giorno d'oggi l'italia e l'europa tutta ne partecipa l'ignominia
vita insinuatasi in voi da'miei scritti e da'miei discorsi, voi meditaste di
a distintamente distinguere quel che è bene e quel che è male, non è
un vero male, è un male grandissimo e deplorabilissimo? foscolo, vii-128: e
e deplorabilissimo? foscolo, vii-128: e di questi deplorabili fasti sono pieni gli
che torna a riardere con più forza, e che m'induce ad una deplorabile frenesia
: tra queste deplorabili guerricciole con sé e con gli altri, aveva varcata la
altri, aveva varcata la puerizia, e s'inoltrava in quell'età così critica
... estremamente ingiusto iniquo paradossale e deplorabile, che risalendo in treno dopo quattro
genitori in uno stato sì deplorabile, e non avendo per la loro povertà fino
alcun rimedio che un semplice serviziale, e datele acqua da bere, ricorsero
. goldoni, viii-1118: andate, e se vi pare che sia calmato, vedete
, 1-73: io sarò alla stazione e spero, malgrado la mia deplorabile miopia
sé una eccellenza sua propria, e quindi a ingannarsi deplorabilmente e colpevolmente.
, e quindi a ingannarsi deplorabilmente e colpevolmente. de sanctis, ii-15-252:
sole fossero oggi le singolarissime laudi sue, e non congiunte col deploramento della tanto dannosa
deplorando, agg. ant. e letter. che suscita deplorazione, compatimento
, giunto a la morte sua misera e deploranda e quella cum flebili affecti pronunciando
a la morte sua misera e deploranda e quella cum flebili affecti pronunciando, lassando
, lassando gabriele uno altissimo su- spiro e poi piangendo, dixe: -o ingrata,
loro per la strada battuta della virtù e si sono incamminati per quella de'vizi
la verecondia viltà, la virtù vergogna, e la sfacciataggine vien glorificata qual brio.
vengo a deplorar mia fede; / e spero alfin con dolorosi stridi, / se
deplorò la morte del re d'ungaria e attribuì ogni infortunio all'ira divina eccitata
: non... tra rammarichi e lagrime deploro... la miseria e
e lagrime deploro... la miseria e la calamità di questo secolo. segneri
la novella della sconfitta del- l'arbia e insieme con essa i fuggitivi accorrenti, si
, si levò il pianto d'uomini e di femmine, ogni famiglia deplorando morti
disopra abbiamo detto, fu da me e laudata e deplorata nelli precedenti sonetti come
abbiamo detto, fu da me e laudata e deplorata nelli precedenti sonetti come publico danno
deplorata nelli precedenti sonetti come publico danno e iattura comune. aretino, iii-227:
, / ch'io perdo eternamente, e le cadute / misere mie speranze.
cattaneo, iii-4-314: il sogno dei cortigiani e dei sofisti, il sogno dell'italia
tra i fiori, da una giovane e bella donna, gli fosse capitato in un
poiché ebbe con grandissima commozione d'animo e con lacrime deplorata gravemente la sua miseria
lacrime deplorata gravemente la sua miseria, e accusato molte delle proprie azioni e il
, e accusato molte delle proprie azioni e il modo del vivere che insino a quel
volere governarsi in futuro con altri pensieri e con altri costumi. garzoni, 4-50
altri costumi. garzoni, 4-50: e realmente chi lascia la scuola e lo
: e realmente chi lascia la scuola e lo studio perde assai: per questo aristotele
popolo attendeva poco allo studio, il frumento e la farina andava ogni dì scemando:
pasto loro, bisognavano che le fugaccie e le polente e le pazzie e mille sorti
bisognavano che le fugaccie e le polente e le pazzie e mille sorti di pasta
fugaccie e le polente e le pazzie e mille sorti di pasta fussero il trattenimento
in somma la famosissima fazione de'guelfi e ghibellini per ogni luogo, città o
castello ridusse l'italia ad estrema miseria e confusione. più volte la deplora fra gli
divozioni non comandate, non necessarie, e parte ancor superficiali, trascurando poi la
divozion di gesù, che è d'obbligo e che sopra ogni altra dee abbracciarsi.
« orlandino », un malmantile », e che so io; poemi, dei
febei spesso condanna / a scior deriso e disprezzato il canto. foscolo, xviii-113:
il mio andarmene fu sì sollecito, e il mio cuore e la mia mente
fu sì sollecito, e il mio cuore e la mia mente (com'ella pure
(com'ella pure allora mi vedeva e mi deplorava) erano sì poco filosoficamente
italia, dal pericolo di persone, e di persona, carissime a me.
a me. leopardi, i-1517: e la pura lingua del cinquecento, quella
.. si chiamava allora decisamente corrotta, e si deplorava anche da'veri letterati,
schiatte slave, deplorare le divisioni, e le opportunità perdute di fraterna unità.
mano. io gliela strinsi addirittura affettuosamente e le dissi: « capisco che questa lettura
l'uso smodato del vino: lei e il cugino si accontentavano di un bicchiere
ogni modo far piangere sopra i troiani, e deplorare ai medesimi greci quelle sventure
comp. da de-con valore intensivo e plorare 1 piangere, lamentarsi '; per
a biasimare, a censurare. e. cecchi, 5-305: quando la febbre
'articoli critici, storici, esaltativi e deplorativi; e spedirono i più astuti
critici, storici, esaltativi e deplorativi; e spedirono i più astuti redattori a caccia
più astuti redattori a caccia di rivelazioni e interviste. deplorato (part. pass
de'popoli per la memoria tanto celebre e tanto deplorata del padre. rosa, 24
attenzione ed intrinsichezza maneggia le carte, e come giubila e gli brillano gli occhi
intrinsichezza maneggia le carte, e come giubila e gli brillano gli occhi, e si
giubila e gli brillano gli occhi, e si sente largo e comodo nel luogo
brillano gli occhi, e si sente largo e comodo nel luogo e fra quelle persone
si sente largo e comodo nel luogo e fra quelle persone dove e con le quali
nel luogo e fra quelle persone dove e con le quali arrischia la fortuna di
la fortuna di una deplorata famiglia, e dove si è visto tante volte smanioso
dove si è visto tante volte smanioso e rabbuffato, e tinto il volto di disperato
visto tante volte smanioso e rabbuffato, e tinto il volto di disperato pallore.
, rimproverato; condannato, sconfessato (e può riferirsi anche a condanna e sconfessione
(e può riferirsi anche a condanna e sconfessione pubblica e clamorosa); deprecato
riferirsi anche a condanna e sconfessione pubblica e clamorosa); deprecato. boterò,
. prosperare uomini di malvagità deplorata, e penare in questo mondo uomini santissimi.
, i romani aveano già più volte e con supplichevoli istanze richieste a'vicini le
ho abitudine, tanto deplorata dagli igienisti e berteggiata dai ghiottoni, di non mangiar
! ah, noi siamo i corrompitori e i corrotti? noi siamo i deplorati,
, i viziosi, gli adulteri? e voi? 3. ant.
ei sono [i mali] lievi e benigni o anco salutari o sanabili,.
,... o sono insanabili e deplorati. deploratóre, agg. e
e deplorati. deploratóre, agg. e sm. (femm. -trice).
di questi deploratori dell'oggidiana debolezza e miseria abbassarsi ancora più dicendo che oggidì
annunzio, v-2-307: il concistoro s'allontanava e si scioglieva, senza voltarsi indietro,
maniaco, saccente, cotto dal sole e deplorevolmente sto discorso commemorativo;
genere di patetico, un misto di mirabile e compassionevole, che c'intenerisce e c'
mirabile e compassionevole, che c'intenerisce e c'incanta. 2. espressione
2. espressione (anche pubblica e solenne) di biasimo, di condanna
negativamente; rimprovero rivolto con particolare amarezza e con rincrescimento. lancellotti, 116:
, cioè deplorazioni del nostro tempo, e che oggidì abbondi e regni questo e
del nostro tempo, e che oggidì abbondi e regni questo e quel male nel mondo
e che oggidì abbondi e regni questo e quel male nel mondo. faldella, 3-199
lo stesso valore dei giuramenti politici, e i giurì d'onore contrappesano le deplorazioni
si volessero trovare le cause delle deplorazioni e delle calunnie di chi è scandalizzato dalla
bisogna cercarle, credo, nell'ipocrisia e nel filisteismo trionfanti dappertutto. bacchelli,
1-i-218: qualche reprimenda, molte prediche e deplorazioni dai pulpiti, folte referenze di
nemmeno quindici giorni che siete sposato, e già ve ne partite da casa!
deplorevole. dossi, 82: e, appresso, nuove deplorevoli scene. i
scene. i campi, di qua e di là della strada, cominciano ad essere
uomini evidentemente scettici che vanno in chiesa e si picchiano il petto e insegnano il
vanno in chiesa e si picchiano il petto e insegnano il catechismo. svevo, 6-558
un aureola simpatica nel periodo delle rivoluzioni e del risorgimento, allorché formò uno dei
uno dei tanti strumenti della propaganda liberale e patriottica. pure, lo strumento resta
scuole pubbliche dove s'imparano modi volgari e parole scorrette. 3. spiacevole
la vita di trieste fosse poco vivace e poco artistica. bacchelli, 3-186: la
gli parve di vederla in questa vesticciuola e capì che l'effetto, con quel
= comp. da de-con valore privativo e podestà (v.); cfr
per lo più in luogo coperto e chiuso, con altre tali circostanze che restrin
circostanze che restrin gono, e impiccoliscono, e circoscrivono, e depoetizzano
gono, e impiccoliscono, e circoscrivono, e depoetizzano le idee
gono, e impiccoliscono, e circoscrivono, e depoetizzano le idee.
= comp. da de-con valore privativo e poetizzare (v.); cfr
. di depolarizzare), agg. e sm. fis. che produce la depolarizzazione
fissando o trasformando le sostanze polarizzanti (e si adopera alcole metilico, alcole etilico
elettrolitica o in un elemento galvanico (e si ottiene rimescolando il liquido specialmente nelle
dell'elettrodo, oppure introducendo nelle celle e negli elementi galvanici sostanze capaci di fissare
dotta, comp. da de-con valore privativo e polarizzare (v.); cfr
). depolarizzatóre, agg. e sm. fis. depolarizzante. depolarizzazióne
della luce: perdita di polarizzazione (e un raggio polarizzato perde tale suo carattere
suo carattere per effetto di disordinate riflessioni e rifrazioni). = deriv. da
ma sempre di uguale formula empirica (e si ottiene mediante riscalda mento
dotta, composta da de-con valore privativo e polimerizzazione (v.).
= comp. da de-con valore privativo e politicizzare (v.).
. govoni, 1261: e su tutta la piana più non resta /
= comp. da de-con valore rafforzativo e polvere (v.).
pres. di deporre), agg. e sm. finanz. disus.
altrimenti converrebbe al deponente levar qualche sovvenzione e cangiare il deposito infruttifero ed oneroso in
dei deponenti di ritirare il capitale, e collocarlo altrove, se crederanno ricavarne profitto
2. tipogr. numero, lettera e segno di corpo piccolissimo che, specie
piccolissimo che, specie nelle espressioni algebriche e nelle formule chimiche, si aggiungono ai
chiamano anche 'disposizioni ', e il loro opposto sono gli * espo
). deponènte2, agg. e sm. gramm. nella lingua
matici antichi latini più note e meglio intese che quelle dei grammatici
grammatici moderni volgari) ora * sermonari 'e ora * sermocinari ', vuole
. { depòpolo). disus. e letter. spopolare, devastare, saccheggiare
, 19-261: le cittadi furono dipopolate, e le chiese arse e le castella disfatte
furono dipopolate, e le chiese arse e le castella disfatte, gli monasteri distrutti;
castella disfatte, gli monasteri distrutti; e universalmente tutta questa contrada distrutta degli suoi
di iacob corsero sopra gli uccisi; e depopularono tutta la città,..
città,... le pecore loro e l'armenta loro e li asini e
. le pecore loro e l'armenta loro e li asini e ogni cosa guastando.
e l'armenta loro e li asini e ogni cosa guastando. fatti di cesare,
258: inviò quattrocento giurati tra uomini e femmine oltre mare per impopolare le regioni
le regioni, unde le genti erano morte e menate in servigio, per ciò che
mare hanno tagliate le vostre forze, e arso e dipopolato il vostro reame in diverse
tagliate le vostre forze, e arso e dipopolato il vostro reame in diverse parti
tribuno determinò a questa oste gire personalmente e mostrare tutta sua potenza con cavalieri e
e mostrare tutta sua potenza con cavalieri e pedoni e depopulare le vigne di viterbo
tutta sua potenza con cavalieri e pedoni e depopulare le vigne di viterbo. achillini
. diodati [bibbia], 1-123: e manderò contr'a voi le fiere della
le quali v'orberanno de'figliuoli, e diserteranno il vostro bestiame, e vi dipopoleranno
figliuoli, e diserteranno il vostro bestiame, e vi dipopoleranno, e le vostre strade
vostro bestiame, e vi dipopoleranno, e le vostre strade saranno diserte. giordani,
saranno diserte. giordani, iv-29: e qui vorrei che mi stessero attenti, se
, se ci sono, alcuni rammaricati e tremanti che il nostro augusto tenendo sull'
anche depopulato, dipopulato). disus. e letter. spopolato, devastato, saccheggiato
dipopolate. masuccio, 80: per queste e assai altre accagione non necessarie a ricontare
depopolatóre (depopulatóre), agg. e sm. (femm. -trice)
-trice). ant. che spopola città e regioni, devastatore, saccheggiatore.
quello che non crede vive senza fede, e chi è depo- pulatore guasta. genovesi
reggevano, che, temendo il danno e la depopolazione della città, per la
si dovean più confidare, a giovanni colombini e a francesco vincenti, capi de'poveri
poveri per gesù cristo, detton bando e confinarongli fuori del lor territorio.
sarà d'innalzare il tabernacolo santo; e come per loro si lieva, così si
loro si lieva, così si deponga; e ciascheduno al suo luogo, e secondo
; e ciascheduno al suo luogo, e secondo che sarà ordinato, uscirà fuori
così fatti, tutto si spaurì, e deponendo lo scritto da ima banda,
, poi che gli è mezzo greco e mezzo latino? ». marino,
/ parte del tetto tuo più eccelsa e aprica / abbia a deporsi il grano.
quindi a terra depone la lanterna, / e in giù colla persona ripiegato / illumina
colla persona ripiegato / illumina le carte e la caverna. settembrini, 1-131:
sopra una figura, la sentinella la prendeva e la poneva nella fiscella pendente, che
s'assise dunque l'antico mugnaio, e la maggior delle nuore gli depose accanto la
mangiare, deponeva la forchetta dopo ogni boccone e scandeva le sillabe per far risaltare maggiormente
per far risaltare maggiormente la sua attività e la sua astuzia. saba, 4-68 non
dal nido quanto puoi col becco, e il furto / o lasci a caso cadere
sacco sulla spalla gli si era stancato e passò il sacco sull'altra spalla,
si accalcava intorno. -per simil. e al figur. boiardo, canz.
., 95: ahi, crudel sorte e ria, / come deposto m'hai
il secondo. delfino, 1-229: e l'insegna il gran giove, /
; / ma tosto 10 depone / e su i monti insensati, o ne'deserti
o ne'deserti / l'avventa, e noi col tuono / di spaventar gli basta
maggio, / quando la selva odora e argentea vela / nube il suo raggio.
bibbia volgar., iv-388: io e li miei fratelli e li miei servitori
, iv-388: io e li miei fratelli e li miei servitori, e li guardiani
miei fratelli e li miei servitori, e li guardiani che erano dopo me, non
corona di lauro era entrato all'oracolo e fatte le divine cose, così coronato
dicean dove orlando guadagnalo, / e come e quando, et a chi fé'
orlando guadagnalo, / e come e quando, et a chi fé'deporlo.
, amor, tutte l'altre armi, e prendi / la più chiara, soave
/ la più chiara, soave, e pura face / e rinfiammate nostre voglie accendi
, soave, e pura face / e rinfiammate nostre voglie accendi / di bella
voglie accendi / di bella gioia, e di perpetua pace. tasso, 8-16:
de la perfezion ebber deposte, / e de'lor corpi immortalmente belli / fur
lor lumi novelli / le caverne più chiuse e più riposte. g. bentivoglio
istanza, che deposto l'abito cardinalizio e preso quello di principe secolare, con
rosa, 51: quindi taluno insuperbisce e gracchia, / che s'avessi a
bruno ammanto, / i veli, e l'altre vedovili spoglie / deponi adunque,
l'altre vedovili spoglie / deponi adunque, e i lieti panni e i fregi /
deponi adunque, e i lieti panni e i fregi / ripiglia. fortis, xxiii-473
seguente la sposa, deposto il velo e la berretta verginale, col capo scoperto
costretta ad ascoltare gli equivoci più grossolani e le brutalità più ubbriachevoli dai convitati.
anima nell'addormentarsi deponga i suoi pensieri e immagini d'allora, come deponiamo i
vestimenti, in un luogo alla mano e vicinissimo, affine di ripigliarli, subito svegliata
deposte l'armi narri della guerra / e sciolga, salvo e di sé pago,
della guerra / e sciolga, salvo e di sé pago, i voti. svevo
gli davano un malessere continuo allo stomaco e quel tubino che gli calava sugli occhi
quel tubino che gli calava sugli occhi e gli fasciava il cervello. moravia,
giulivo, quasi agile, andò al sofà e deposte le grucce vi si distese.
è felice, / dove si lauda dio e benedice. p. f. giambullari,
greve / per salir a veder spedito e lieve / se fedel ne'ragguagli era parnaso
secoli decorsi, la primiera dignità riacquistarono, e le barbariche spoglie deposero. baruffaldi,
/ deponga ornai la rustica zampogna, / e la cetra ripigli, o pur la
/ riscaldar sente, muovesi superba / e del gelato suo terren soggiorno / esce non
antica scorza. aretino, 9-192: e mondati dentro e di fuora, la
. aretino, 9-192: e mondati dentro e di fuora, la scorza gli diventò
fruttifera, / che le coma deposte e il pel, l'amabile / forma
, iv-70: poiché questo fu fatto, e furono compiute quelle cose, le quali
, le quali di lui erano state profetate e scritte, diponendolo gli suoi amici della
il beato corpo deposto dalla croce da nicodemo e da giosef d'arimatia. meditazione sopra
fui trasferito da altri più avanti, e deposto sopra la destra ripa in luogo,
altro non seppe staccarsi da me, e volle depormi a selvaggiano ove passò meco
inviato s'imbarcherebbe con gli uomini, e si deporrebbe in terra toscana. comisso,
necessario insistere gridando di portarli subito a riva e vennero deposti pesanti d'acqua e di
riva e vennero deposti pesanti d'acqua e di tutto il loro corpo freddo sui
: alfonso il tronco corpo fece raccogliere e in castel de l'ovo deponere. michelangelo
sera in una cassa coperta di seta, e 'l dì seguente fu aggiunto una sepoltura
fu aggiunto una sepoltura di pietra, e d'ogn'intomo chiusa di cancelli di
ministri, il freddo corpo, / e lasciaten la cura / a chi ha
: quivi sarà deposto clemente come bastardo e simoniaco esoso all'universale. d'annunzio
una stanza estranea, incognita. e. cecchi, 5-352: fa pensare [
venissero deposte le spoglie dei maggiorenti; e sulle gradinate quelle dei minori, o
dei minori, o forse soltanto dei familiari e gregari. 5. collocare, accomodare
, ivi depose / le sue vittoriose e sacre foglie. folengo, ii-63: avea
sul fien un suo figliuolo, e 'n poco velo / ravviluppato il fondator
, / i cerbiatti suoi teneri e lattanti / deposti in tana di leon feroce
cerca, pascendo, i gioghi erti e l'erbose / valli profonde.
amico, deporlo nel suo ultimo letto, e accompagnarlo per le acque silenziose all'
sul letto dove aveva dormito sua madre, e le s'ingi nocchiò davanti
nocchiò davanti, cogli occhi asciutti e spalancati fuor di misura. idem
deporre dei fiori. pascoli, 804: e rami e ceree polle / tesseano
pascoli, 804: e rami e ceree polle / tesseano a fame un fresco
appesantito dal sonno, lo depone sul tappeto e, dopo essersi stiracchiato due volte
di ferrara. bonarelli, xxx-5-171: e sì non cura / un decreto reai,
se prima non si restituisse vercelli, e non si depone in mano neutrale.
re grazia di venire a'suoi piedi e diporvi quella supplica che mostrava. p
i fogli / depose, piegò il capo e il tergo volse. foscolo, xiv-203
promessa di conservare tutto il mio ingegno e la mia vita per l'onore della
per l'onore della nostra patria, e del nome italiano. nievo, i-15
i-15: appressatosi ancora alla povera, e messe le due dita al taschino depose
nel verzier claustrale tutto fiorente di rose e fruttificante di melarance, raccogliendo la messe
deporre le armi nelle mani del governo e parigi si è sollevata. jovine, 2-135
dome / tien le superbe teste, e fa sovente / folgorando sentire il quando e
e fa sovente / folgorando sentire il quando e 'l come / dal seggio suo depon
seggio suo depon l'altiera fronte, / e vuol che chi s'umilia vi sormonte
ordinarono che la vergine maria dalltmpruneta divotamente e colle solite processioni si facesse diporre a
af- flitto depose la fronte, / e un altissimo grido levando, / il
chi prima l'esercitò con un piccolo e mal composto legnetto, l'avesse deposto
deposto, disperato del poter mai contrastare e superare eolo e nettuno.
del poter mai contrastare e superare eolo e nettuno. 9. depositare,
estiva / arderà d'ogn'intomo il mare e il cielo / con gli affocati rai
, scioglier dal lido / il cavo legno e via solcar veloce, / fin che
nella laguna, deporrebbe la terra, e la riempirebbe. filicaia, 2-1-155: chi
produr sogliono un vino nero, pontico e spiacente, che per lungo spazio non
spodestare, esautorare, abbassare di autorità e di grado. - anche rifl.
per modo che fu come perduto, e per necessità da'suoi baroni fu deposto dell'
da'suoi baroni fu deposto dell'impero e del reame. cavalca, 9-273: e
e del reame. cavalca, 9-273: e però si converrebbe a molti prelati del
vi-460: cacciarotti dalla tua stazione, e deponerò te dell'ufficio tuo. fatti
al reame, ebbene grande ira, e mandò per lui, e promisegli molte
grande ira, e mandò per lui, e promisegli molte cose, e (fissegli
lui, e promisegli molte cose, e (fissegli che 'l voleva fare re,
(fissegli che 'l voleva fare re, e sé voleva disporre. livio volgar.
1-258: lucio si dispose del consolato, e dimorò legato nell'esercito. francesco di
la fortuna esalta l'uomo ardito / e così el vii de la sedia depone
-viva, viva / la fé di cristo e macon sia diposto. masuccio, 23
, ma in un fiero carcere posto, e mandato subito per lo ministro, per
considerò il figliuolo essere in età imperfetta e pupillaria, e il suocero guelfo e
figliuolo essere in età imperfetta e pupillaria, e il suocero guelfo e amicissimo del nostro
e pupillaria, e il suocero guelfo e amicissimo del nostro comune; adunque, per
ch'agli occhi ha proposto / amor (e cominciò ne'teneri anni), /
che era successor di chi ha deposto re e imperatori. davila, 352: non
dal trono antico una progenie codarda, e vi collocò una chiara stirpe, la quale
carducci, iii-19-50: della religione apparve e fu salvatore il sassone ottone, deponendo
reggevano il cilicio, la veste lugubre e i recipienti di cenere penitenziale, per rivestire
dell'arte dei vinattieri, 1-62: e abbiano divieto otto mesi, dal dì che
303: io depongo la dittatura, e do questa autorità a chi la vuole.
che si trovassi principe volessi deponere el principato e constituire una forma di republica, perché
1-109: i sassi sparti per piani e per colli / secondo la fatai prefìssa norma
prefìssa norma, / deposta la durezza e fatti molli, / cominciare a sortir
cagione sia proceduto che la commedia greca e latina,... deposta la loro
scurrilità,... più gravi e più costumate e più nobili diventassero.
... più gravi e più costumate e più nobili diventassero. serdonati, 10-84
deposto il nome di vescovo di beauvois e fattosi chiamar conte di beauvois, s'
chi si voglia, possa con essi motteggiare e contender senza rispetto. pallavicino, 7-430
, 7-430: se tu fossi dio, e iddio fosse te, e tu avessi
dio, e iddio fosse te, e tu avessi arbitrio di cambiar seco, daresti
così per tre fiate risorgendo, / e altrettante cadendo in sepoltura, / la malvagia
deporre / d'uom tutta dignitade; e andar confuso / col turbine che
/ col turbine che passa; e su le penne / correr del vento a
dell'ampio mare / gli addormentati nembi e le procelle! cuoco, 1-116:
i loro officii innanzi al tempo; e i nuovi eletti, lasciato compiere il
ed i grandi vassalli deponevano il potere e l'alterigia. 12. figur.
pungente pensiere [d'amore], e a poco a poco cominci a deporlo,
poco a poco cominci a deporlo, e per conseguente la fiamma si spenga. serdonati
a'prieghi di lei andai a parlargli, e lo domandai, perché non deponesse gli
perché non deponesse gli errori de'giapponesi e seguitasse la verità già più volte conosciuta
quella falsa opinione, che 'l sole e la luna presso all'orizzonte si mostrino
cura, / ogni pensiero depongo, e muore in pace. metastasio, i-162
: che tutti i sovrani del nort e caterina di mosco via lor graziosa compagna,
caterina di mosco via lor graziosa compagna, e i loro partigiani, sieno tenuti a
sieno tenuti a deporre il loro arbitrio e convocare gli stati generali. mazzini, i-182
idee che sono la nostra religione, e ch'io non voglio, né posso deporre
in dono, / qui l'arte deponendo e il van desio: / altri chieda
8-36: ho deposto amaramente l'idea e la delusione che avrei patito nella inutile
dell'arte, fabbricheremo di quelle storie dolci e idiote che fan lagrimare di commozione gli
vergogna diposta, s'affisse; / e lì, per trar l'amico suo di
quanto l'uomo più nel peccato persevera e dimora, tanto gli è più grave e
e dimora, tanto gli è più grave e difficile il ritornare, e deponere il
più grave e difficile il ritornare, e deponere il peso. ariosto, 45-35:
deposto / da la vera speranza, e messo al fondo. guicciardini, i-221
lione, attendeva a giostre a tomiamenti e a piaceri, deposti i pensieri delle guerre
delle guerre. firenzuola, 461: e con questa fantasia e con questi discorsi
firenzuola, 461: e con questa fantasia e con questi discorsi, in luogo di
il conceputo timore, lo aveva duplicato e triplicato. varchi, v-837 (37-6)
. varchi, v-837 (37-6): e delle verdi sponde, u''l grave
delle verdi sponde, u''l grave e rio / terrestre incarco deponea sovente,
mattin deporre / volle le gravi cure, e intorno a lui / le gemme in
: al vedere il soldato russo così meschino e miserabile e schiavo in corpo e in
il soldato russo così meschino e miserabile e schiavo in corpo e in anima, deposero
meschino e miserabile e schiavo in corpo e in anima, deposero la paura che
la paura che già ne avevano, e presero a dispregiarlo. pascoli, 1-700
carico dell'anima, anche più grave, e finalmente, dopo le dormiveglie, tutte
, dopo le dormiveglie, tutte sognacci e incubi, d'un anno e più,
tutte sognacci e incubi, d'un anno e più, gusta il vero sonno in
tenuto nel trattar d'amore; / e dirò del valore, / per 10
omo è gentile, / con rima aspr'e sottile. torini, 265: oh
arrogante presunzione, considera la tua viltade, e guarda bene s'hai cagione di tanto
: ora se altre pensiero in petto hai e desideri che io ritorni al giogo antico
che io ritorni al giogo antico, e che sarai eternamente mia e farai quanto
antico, e che sarai eternamente mia e farai quanto io vorrò, depon questo sensuale
farai quanto io vorrò, depon questo sensuale e disordinato appetito e persevera nel tuo casto
, depon questo sensuale e disordinato appetito e persevera nel tuo casto proponimento, come
b. cavalcanti, 2-304: vivi, e vivi non per diporre, ma per
ritorno. tasso, 10-13: dal volto e dall'animo feroce / tutto depone ornai
feroce / tutto depone ornai l'orgoglio e tira. v. franco, 244:
lagrimosi giri / fermàrsi i fiumi, e 'l mar depose l'ire / per la
o ruscello] a deporre il fasto e il vanto; / ché, se tu
erbe / le superbe / mie follie depongo e scarico. segneri, i-194: tutto
nel popolo soggiogato, deposta la fierezza e rozzezza, impari da esso il vivere mansueto
rozzezza, impari da esso il vivere mansueto e civile. baretti, 2-398: se
ch'ella è stata anche barbara, e che dalla grecia ha ricevuto i primi rudimenti
note làtèbre del covo cercar; / e quivi, deposta l'usata minaccia, /
al divino. deledda, i-259: uomini e donne sfilavano davanti al cristo, s'
deposero de le parole ultimamente tra fridiano e la moglie fatte. b. tasso,
parte, tutto il tradimento, / e di ciò che sapea nulla nascose. tasso
nimici; i quali veramente son tali, e devono in molte cose aver malignamente deposto
sincera del fatto. segneri, iv-209: e tutti questi [testimoni] si poterono
deporre il falso? foscolo, xiv-125: e perché ho giurato sul mio onore confesso
al caffè venne la polizia, e n'ho testimoni pronti a deporlo in giudizio
, 18 (308): i parenti e gli amici di renzo vengono citati a
stracca, con escussione di molti testimoni, e di ro e delle guarda, che
escussione di molti testimoni, e di ro e delle guarda, che deponevano di non
che vedi, da parte a parte, e dipoi con un urto balzarlo in acqua
con l'abbate in su la faccia / e la rivocazion sarà sicura. galileo,
posso con verità deporre, nelle infinite e per meglio dire moltissime volte che ho
conosciuta diversità alcuna nel suo operare, e però credo che egli operi sempre nell'istessa
, 20: ed anaflio già disse, e il ver depose, / che al
è puro non cape in animo servile; e la povertà, che gli fu compagna
. imbriani, 2-170: sorga chiunque e deponga se può, contro me. chi
, / l'alma sua alleggia d'aspra e dura salma. giannone, 2-ii-152:
: ho il cuore gravido di cose, e non posso depome neppur una nel seno
. foscolo, xvi-98: mia madre e mia sorella che depongono tutte le loro
sorella che depongono tutte le loro querele e tutte le loro speranze sopra l'altare
le loro speranze sopra l'altare, e sotto l'occhio di dio, troveranno nella
la sua spregiata lacrima depone, / e a te beata, della sua immortale
co 'l labro / le accese guance, e... /... ne
bibbia volgar., viii-257: ritornerà, e avrà misericordia di noi; deponerà le
di noi; deponerà le nostre iniauitadi, e getterà nel profondo del mare tutti li
grande ingiuria che voi m'avete fatto, e benedirovvi le mane, come più degne
boine, i-160: ciascuno qui venga e deponga quel che ha sofferto: tutto
a capo, senza deporre in tutto e per tutto la nostra principal materia. delfino
il leon gli alti ruggiti / deposti, e l'innocente / agnel dal fiero dente
la corte sua nella città di brescia, e quanto per lui si potè fare,
quanto per lui si potè fare, anullò e cassò il detto papa, e dispuose
anullò e cassò il detto papa, e dispuose ogni suo ordinamento. 20
cloe mentre ch'ella amerà me; e se mai per altri mi diporrà, che
ammazzerò colui che mi sarà preposto, e non lei. davila, 112:
, che talvolta depongo delle risposte; e però e voi e lei e tutte
che talvolta depongo delle risposte; e però e voi e lei e tutte mi averete
depongo delle risposte; e però e voi e lei e tutte mi averete per iscusata
; e però e voi e lei e tutte mi averete per iscusata. 21
ii-307: ma ora convien deporre il viso e 10 spirito secondo la pedantesca dignità della
: chi è degli uomini di così ferma e salda voglia, che tu possa i
, 1-1-351: il letto si è ripieno e ristretto, e questo mediante le torbide
il letto si è ripieno e ristretto, e questo mediante le torbide che vanno deponendo
un vaso d'acqua, si disfà e s'incorpora con essa, onde con
cadere in fondo delle sostanze solide contenutevi e stemperate, e che, separandosi, in
delle sostanze solide contenutevi e stemperate, e che, separandosi, in forza del
, dico erano precipitati dopo il subbuglio e le reazioni del gioco, sul fondo delle
a fiume significa sboccare, metter foce e simili. 24. locuz.
, imperocché fioriscono in otto dì; e poi diposto il fiore, indi a quaranta
volte gli fa mestiere di molta opera e fatica per distorsene, a fine o di
il libro del cav. pesci è buono e bello, né abbisogna delle mie lodi
deporrà svogliato; tanta è nella semplicità e famigliarità calda e non affettata l'attrattiva della
tanta è nella semplicità e famigliarità calda e non affettata l'attrattiva della narrazione.
/ mai del sacro arbuscel gli odori e l'ombre / e i fior vedranno
sacro arbuscel gli odori e l'ombre / e i fior vedranno in verun tempo estinti
perocché il seme suo deposer quivi / e irrugiadar... angeli eterni. rovani
diporvi giù il naturai peso del ventre e guardando finalmente in un pariete per antichità
giorno, faceva lì i suoi pasti luculliani e lì intorno deponeva i suoi escrementi.
in carta i miei concetti, molte e molte volte mi bisogna far rileggere i
poter soggiungere gli altri seguenti, e schivar di non ripeter più volte le cose
4-81: io per me qui depongo elmo e lorica, /... e
e lorica, /... e più non fia / ch'adopri indegnamente arme
sventurati, / a depor tarmi, e vestirvi da frati! -deporre vabito
i diademi per riverenza sotto la sua statua e potè nominare re chi gli piacque e
e potè nominare re chi gli piacque e altri privar del regno. testi,
ivi il tiranno umil depone / gli scettri e le corone. f. negri
porpora. tommaseo, 3-i-31: austria e russia l'avrebbero da ultimo vinta: e
e russia l'avrebbero da ultimo vinta: e il meno male ch'e'potessero,
ed egli cominciava a guardarsi attorno, e a non raccappezzare gran che dell'andamento
, men de'corpi schive, / e più vaghe di vita, un'altra
uscito fuor de la prigion trilustre / e deposto de l'alma il grave incarco,
combatte / colla benda su gli occhi; e la pietade, / la medesma pietà
medesma pietà, rabbia diventa; / e, pria che il ferro, si
perché cerca nel « riposo » conforto e dal conforto spera la continuazione.
tempi una consimile mania di seder nell'elièa e deporre le sue pietruzze. de roberto
de roberto, 262: egli corse su e giù... - incitando la
appressò cupidamente / de la sopita, e vi depose il bacio, / onde l'
, rinnega il paganesimo dell'aquila, e si strugge di deporre un bacio su
di deporre un bacio su le bianche e acute zanne della lupa, a cui
zanne della lupa, a cui poeti e filosofi pettinano il pelo che ha ripreso il
arrivederci, mamà, » dissi; e chinandomi, deposi il rituale bacio secco
dèponère, comp. da dé-'giù 'e ponire * porre '. deportare1
: ciò che per me se dice ognora e s'ovra / de ben, l'
però che s'ovro / la bocca e i motti miei deporto, è sovro /
la nave passando l'alto mare col vento e coll'onde prospere e tranquille: è
mare col vento e coll'onde prospere e tranquille: è deportato all'antica città
non pare cosa sicura né degna che tanto e sì prezioso pegno stia sì discosto dalla
dalla città, levato con molte laude e inni e suono di trombe e solenne giubilazione
, levato con molte laude e inni e suono di trombe e solenne giubilazione, a
laude e inni e suono di trombe e solenne giubilazione, a san giorgio onorificamente
bei vostr'occhi, per cui vivo e moro, / l'anima ornai depositar
. non vanno più soggette a verun cambiamento e sono in certo modo divenute il linguaggio
in certo modo divenute il linguaggio dell'universo e della eternità. pisacane, i-35:
barberi occidentali vennero debellate... e la civiltà dopo aver depositato nell'eterna
occidente con le vittoriose insegne romane. e. cecchi, 6-252: un grande
cui reparti andassero a depositarsi i fatti e prodotti dell'esistenza quotidiana. bernari,
machiavelli, 11-2-160: deve il marchese e suo fratello depositare quarantamila ducati, i
, me ne andai dal banditore, e dissi: « olà, non chiamar più
mandare parte di libri... e se in roma hanno... da
farò trasportare i miei mobili che avevamo depositato e di qui a otto giorni spero di
faceva attraverso al centro d'europa, e si depositava a francoforte e nella svizzera
europa, e si depositava a francoforte e nella svizzera. casati, ii-1-872: si
miei effetti alla residenza del visir, e veggo successivamente depositarsi le armi, le casse
allo scalo della strada ferrata, letizia e veronica montarono sopra un convoglio, che
villaggio, dove le prese un omnibus, e le depositò a breccia. sbarbaro,
. soderini, iii-147: far vivi e risuscitare quelli [arbori] che dianzi
che dianzi morivano, col depositargli anzi e seppellirgli in una sepultura dante lor vita
espugnati per la strada meulant, gisort e chiaramonte vi pervenne il vigesimo quarto dì
nella chiesa maggiore con pochissima pompa, e quale la strettezza de'tempi comportava,
avea considerato la condizione di costui, e come elli avea aùto fiorini cinquanta dal
che de'tu avere? ». e quelli disse: « fiorini dugento che io
toscana mandi al diavolo il papa, e nuova voce che sarà deportato in sardegna.
hanno colonie ove deportare i colpevoli incorreggibili e recidivi è forza che impieghino altri rimedi
all'insurrezione, fu fatto prigioniero, e condannato alla fucilazione. il nostro ambasciatore,
come le massaie ai polli sull'aia, e li arrestavano, li deportavano, li
gli uomini di lidice, le donne e i bambini superstiti li deportarono e raserò al
donne e i bambini superstiti li deportarono e raserò al suolo il paese.
. deportare, comp. da de-'da'e portare * portare '; cfr.
, chi il richiamo de'rappresentanti deportati e arrestati. oriani, i-65: mentre
i primi castellani deportati nella città l'odiavano e dovevano essere frenati dal podestà, i
incrociava con altri con i finestrini sprangati e dentro vi era gente deportata.
stà- vano i deportati -una quarantina -uomini e donne, sulla nuova spiaggia tra le
sulla nuova spiaggia tra le cataste di roba e le pacifiche forme degli agnelli e de'
roba e le pacifiche forme degli agnelli e de'buoi. oriani, x-16-127: i
facendo girare il cilindro col loro peso e restando sempre fermi allo stesso posto;
regime con la popolazione sgombrata di forza e deportata alla periferia di roma dal centro
del nano fioraio della via dei pennacchiari e la sua deportazione alla simonetta, suggerì
strani il ratto dei nani più noti e più velenosi che possedeva milano.
dopo d'averlo privato dei diritti civili e politici. -nel diritto penale romano comportava
della cittadinanza (non della libertà) e la confisca dei beni (differiva perciò
* relegazione ', che era temporanea e non causava tali conseguenze). — dopo
per liberare la madrepatria dai delinquenti pericolosi e dagli avversari politici (oggi sopravvive soltanto
s. maffei, 6-185: l'accusa e la condanna poteano costar la vita o
indegni, che sommovono il popolo, e fino quelli che non impediscono la sommossa.
.. furono tolti alle lor guardie e liberati da una grossa banda di popolo.
che nelle fosse / con fantasia ritorta / e mani spudorate / dalle fattezze umane l'
uomo lacera / l'immagine divina / e pietà in grido si contrae di pietra;
in realtà mi spingeva verso la deportazione e probabilmente la morte in un campo di concentramento
papi, 1-1-185: parvegli bello il trovato e tosto ripetè questi annegamenti ch'ei con
ch'ei con feroce baia chiamava bagni e deportazioni verticali. carducci, iii-23-80: l'
da cartella d'assicurazione su i negozi, e il domma dell'immortalità dell'anima da
anima da toppa rinforzata alle casse, e l'inferno da succursale all'ergastolo o alla
la differenza fra il prezzo a pronti e quello a termine. -deporto in cambio
la differenza tra il prezzo di compera e quello di vendita costituisce l'oggetto della speculazione
riporto quando vi ha eccesso di titoli e domande di denaro, e diporto quando i
di titoli e domande di denaro, e diporto quando i titoli sono ricercati ed
. di depositare), agg. e sm. e f. che deposita,
), agg. e sm. e f. che deposita, che dà in
credito affinché li custodisca, li amministri e gli corrisponda gli interessi pattuiti.
de'depositanti, la qualità del deposito e le condizioni colle quali è stato fatto.
, finché il pericolo non sia reale e presente: mentre al ribasso delle cedole
: mentre al ribasso delle cedole, e quindi al loro ritorno basterà che il
l'interesse del banco, cioè dei depositanti e dei clienti, non consentiva d'esser
clienti, non consentiva d'esser sacrificato e neanche arrischiato per favorire una sua passione
o alla persona indicata per riceverla, e non può esigere che il depositante provi
custodire i titoli, esigerne gli interessi e i dividendi, verificare i sorteggi per l'
, collocare; nascondere, occultare (e sempre con caratteri di provvisorietà). -anche
alle pietre mortuarie infisse semplicemente nella terra e, ripulitele, amorosamente, vi depositavano