in atene lavoro de'profumieri, spesa e delizia de'giovani damerini. g
da tutti vedere, portano il cappuccio e lasciano agli effeminati damerini l'onore d'
damerini l'onore d'un bel tupé e la vivezza delle guance tinte in grana
galanti / che si piccan di vezzi e di maniere; / e sempre attenti
piccan di vezzi e di maniere; / e sempre attenti son le più eleganti /
xviii-135: ora passeggio fra le belle e le brutte dame sul corso, e
belle e le brutte dame sul corso, e cavalco fra i damerini, senza che
damerini, senza che nessuno si stupisca, e senza ch'io sia più nominato né
esempio. uomo in ogni cosa libertino e damerino e cortigiano, in somma tutto
uomo in ogni cosa libertino e damerino e cortigiano, in somma tutto l'opposto
navagero che non vuol per casa damerini e cascamorti di venezia ha ben dovuto sopportar in
, fatale, dagli occhi d'aquila e dalla barbicina nera e puntata e risplendente,
occhi d'aquila e dalla barbicina nera e puntata e risplendente, come semi d'
d'aquila e dalla barbicina nera e puntata e risplendente, come semi d'amaranto.
. d'annunzio, i-28: qua e là le facili modiste ridono / forte e
e là le facili modiste ridono / forte e saettano co'sguardi tremuli / gli smilzi
grande! ed elegante, poi! e che scarpette da damerino! quanto le hai
damerini mostravano caracollando l'abilità nel maneggio e il vigore dei destrieri, e con simulata
nel maneggio e il vigore dei destrieri, e con simulata indifferenza passano raffrenando accosto alle
paura, / perch'egli è sgherro, e poi è cittadino, / d'aveme
, i-263: donna clelia non rispose e il galantino si licenziò grazioso, sorridente
il galantino si licenziò grazioso, sorridente e gaio, in apparenza, come un damerino
cfr. il fr. ant. damereau e dameret * damerino '.
, che soverchia tutto il mondo, e che è il mal esempio e la vergogna
mondo, e che è il mal esempio e la vergogna del suo sesso tanto in
raffinato. baretti, 2-176: e sono questi i modelli di perfezione damesca
, pianta appartenente alla famiglia tumeracee (e se ne estrae la damianina, sostanza
= voce dotta, comp. da dama1 e dal sufi, -oidio (dal lat
anche la moglie dei gentiluomini non titolati e degli scudieri); giovinetta di classe
giella, ch'è stata intra noi nodrita e ne'suoi tradimenti non à pecca.
son io, che son sì chiara e bella / che nulla falta in me si
138: altri che giostrano a lancie, e bene armati in quella parte, ove
in quella parte, ove loro giostre, e loro tomiamenti si fanno, sì sono
intomeati da uno palco di legniame alto e a loro sopragiudicante, ove sta la persona
mischiato di tutte le più belle donne e damigelle del paese. boccaccio, dee.
): madama, a povera damigella e di casa sua cacciata, come io sono
sua cacciata, come io sono, e che all'altrui servigio dimori, come io
sonava dinanzi da loro un'arpa, e cantava una canzone d'amore della reina elena
ad una de ditte belle damizelle, e in manera che in sì brevissimo tempo
tempo meco in compagnia / giovani lieti e liete damigelle; / piaquerme un tempo
/ quattordici anni, et era bella e fresca, / come rosa che spunti
alora alora / fuor che la buccia e col sol nuovo cresca. gir aldi
. magalotti, 24-333: o felice e ben avventurata damosèlla s'ella fos- s'
data del matrimonio seguito fra vostro figlio e la damigella duchi, che suppongo figlia del
del conte duchi, circa mio coetaneo e persona molto di garbo. carducci,
il giro delle stalle a cavallo, e spesso li accompagnava una damigella. calvino,
passavano per la piazza d'ombrosa, e le damigelle in carrozza, e cosimo dall'
ombrosa, e le damigelle in carrozza, e cosimo dall'albero gettava occhiate sommarie.
): la reina, con contesse dame e damigelle di gran paraggio, furo alle
volgar., iv-631: le damigelle e gli eunuchi della regina entrorono ad ester
eunuchi della regina entrorono ad ester, e sì le dissono queste cose. romanzo di
. romanzo di tristano, 4: e piangendo disse la reina: « damigella,
conti,... con lor dame e damcelle, traggono al luogo. andrea
damigelle, la quale, perciò che bella e costumata e gentile era molto e perciò
la quale, perciò che bella e costumata e gentile era molto e perciò che da
bella e costumata e gentile era molto e perciò che da bambina cresciuta se l'
avea, assai teneramente era da lei amata e avuta cara. ariosto, 33-66:
avuta cara. ariosto, 33-66: e trovò che la donna messaggiera, / con
. castiglione, 448: molti cavalieri e damigelle della corte cominciarono a danzare.
cavato la sera, restarono tutte ammirate e stupefatte. fed. della valle,
/ in alto seggio ornato a gemme e oro, / cui faccian genti armate ampia
faccian genti armate ampia corona, / e da un lato, vaghissima, la schiera
vaghissima, la schiera / di damigelle e donne in varia mostra, / per abito
varia mostra, / per abito ricchissime e per forma. d. battoli, 9-23-229
si dié alle mani delle sue damigelle, e gridò: su qui prestamente a farmi
chiostri i mesti servi / asceser tutti; e da le somme stanze / le damigelle
le somme stanze / le damigelle pallide e tremanti / precipitàro. botta, 4-516
... guardie, svizzeri, paggi e servitori; e così toccò egualmente tutti
, svizzeri, paggi e servitori; e così toccò egualmente tutti i cavalli. deledda
mia cugina si sposò, ed a me e a un'altra cugina toccò di accompagnarla
che, generalmente dietro compenso, assiste e fa compagnia a una nobil- donna anziana
, amiche o sorelle, o dama e damigella di compagnia, zitelle quasi sempre
a la stasgione che 'l mondo foglia e fiora, / acrescie gioia a tutt'i
dimora, / a me n'abondano marimenti e pianti. novellino, ii-50: si
damigella sia disconsigliata. giotto, i-348: e d'onor donna e damigella spoglia
i-348: e d'onor donna e damigella spoglia. guido delle colonne volgar
l'occaso del sole da gio- veni e damiselle di quello luoco. pananti, i-42
. romanzo di tristano, 52: e lo marito dela damigella montoe suso in
marito dela damigella montoe suso in palagio e venne nela camera dela damigella e incontanente
palagio e venne nela camera dela damigella e incontanente furono recati li doppieri accesi.
fece al palagio ragunare tutti suoi baroni e cavalieri, e dame e ancor damigelle
ragunare tutti suoi baroni e cavalieri, e dame e ancor damigelle maritate. firenzuola
tutti suoi baroni e cavalieri, e dame e ancor damigelle maritate. firenzuola, 183
tutto nell'arbitrio delle serve ripongono; e massimamente di quelle che, per troppa
di quelle che, per troppa licenza e per troppo fasto, secretarie o cameriere o
cesare della cosa d'acme damigella, e del trattato contra salome ordinato. chiabrera
chiabrera, 64: lasso pur chiedo, e tutta notte indarno; / nulla pietà
? o lente / lente di damigella e mani, e piante; / su,
/ lente di damigella e mani, e piante; / su, mi si rechi
dalla sua donna per mancamento del drappo e della seta, se avesse lasciato d'
la porta, lo prende per mano e l'introduce in casa. =
di colore grigio, tranne il capo e parte del collo che sono neri; ha
del capo, abita l'europa meridionale e l'asia centrale, da cui emigra in
fr. demoiselle (per la forma alta e slanciata e perché, quando si muove
(per la forma alta e slanciata e perché, quando si muove, di profilo
a. pucci, 6-172: e poco istante che morì, avante /
onore il fece sopel- lire, / e po'si dipartì a poco istante. boccaccio
appressandosi alle mura, vidde molti damigelli e damigelle; a due a due s'aveveno
gentile damigello, dormendo, si rizzò, e, con grandissime strida, gridava:
diabolico grido, che umano rammaricamento; e inverso le accese fiamme si avventava.
ulivieri era un gentil damigello, / e tuttavia la fanciulla vagheggia. boiardo,
era tanto da morgana amato, / e vide il giovanetto bianco e bello,
amato, / e vide il giovanetto bianco e bello, / nel viso colorito e
e bello, / nel viso colorito e delicato, / ne gli atti e nel
colorito e delicato, / ne gli atti e nel parlar dolce e iocondo. poliziano
ne gli atti e nel parlar dolce e iocondo. poliziano, 183: ogni bella
mi vegno. arici, ii-398: e pria che la sonante arguta voce / dello
araldo alla canora / scena le dame e i damigelli inviti. nievo, 1-255
sotto al drappo delle tenere occhiatine, e pur troppo non ebbero il contento di vincere
aveva circa a quindici anni, tanto bello e tanto adorno che tutta la baronia si
tutta la baronia si volse a vederlo; e recava una tazza d'oro sopra mano
tovi uno pagone arostito con la corona e con la coda ispandoiante: e 'nchinossi
corona e con la coda ispandoiante: e 'nchinossi dinanzi a carlo, e alquanto
ispandoiante: e 'nchinossi dinanzi a carlo, e alquanto si tirò adrieto. straparola,
defecazioni di mosche listavano a lutto, e dodici bicchierini tozzi colmi di rosolio.
esaurito (un organismo). defèndere e deriv., v. difendere e deriv
defèndere e deriv., v. difendere e deriv. defenestrare, tr.
figur.: estromettere con modi bruschi e sbrigativi (da una carica, da un
-al figur.: estromissione brusca e sbrigativa (da cariche, comandi,
disperdere la trista fama del suo nome e a vivacchiare all'ombra, previa l'estromissione
di franceschino crevascoldi, trattato di truffaldino e di cavalier d'industria in piena assemblea.
assemblea. = comp. da de e finestra, con riferimento alla defenestrazione di
reale di praga due dei governatori imperiali e diedero inizio così alla guerra dei trent'
per subire un danno ingiusto nella persona e negli averi, mercé l'invocazione solenne
24: se i tuoi parenti trovami, e che mi pozzono fare? / una
-6nis 'difesa '. defensare e deriv., v. difensare e deriv
defensare e deriv., v. difensare e deriv. defensionale, agg. dir
', il quale è una recente e non bella formazione dei nostri legali: '
: 'testimoni defensionali'; più schietto e più comune è il dire: 'testimoni
difesa '. deferènte1, agg. e sm. astron. cerchio deferente (
, lo quale è chiamato deferente, e ciascheduno de questi cerchi, se non
, 10 quale è chiamato epiciclo; e lo centro de questo epiciclo sede en
che, intersetti insieme, / equante e deferente dice altrui, / sono congiunti
era nell'auge del suo epiciclo, e nella sommità del deferente nel celestiale toro
del sole nelli loro circuii deferenti, e per la grandezza dello epiciclo di mercurio.
di mercurio. bruno, 3-430: e noi da questo, che abbiamo conosciuto
non hanno tale equidistanza da questo, e che non sono come in uno deferente
apollonio] tentò di spiegare le stazioni e retrogradazioni dei pianeti, e a tale
spiegare le stazioni e retrogradazioni dei pianeti, e a tale effetto inventò gli epicicli,
seminale, dove sbocca dopo essersi ingrandito e fatto bozzuto nella sua porzione terminale.
perchè poi il dutto deferente è stretto e porta poco e lento umore, non
il dutto deferente è stretto e porta poco e lento umore, non possono le vessicole
altrui, riputare quella definizione erronea, e a lui è impossibile di sottoporsi all'autorità
antonio labriola, a quel tempo conservatore e battagliero come sempre fu, con affetto
, arrogante, verso l'inferiore. e. cecchi, 2-156: dopo un saluto
segno ad attenzioni deferentissime. c. e. gadda, 351: al momento giusto
, deriv. dal sost. deferenza e ricalcato sul fr. déférent.
= voce dotta, comp. da deferente2 e dal gr. éxtojri) 'taglio
... se ne stavano zitti e quatti, lasciavano fare ai maggiori, stavano
stavano a udire, ad osservare deferentemente e pazientemente. = comp. di
salvini, vi-1-399: lo leggono con fede e con una certa giusta deferenza al giudizio
riguardi, le compiacenze, le deferenze e le galanti maniere, che si sogliono usar
mischiando sempre alle ostilità atti di riconoscimento e proteste di deferenza. nievo,
punti, su cui... esercitava e ribatteva la sua autorità maritale. de
consegnava al principe una busta aperta, e questi, per deferenza, la passava
: cecilia finiva col mostrargli più benignità e dolcezza del naturale, e un'insolita
mostrargli più benignità e dolcezza del naturale, e un'insolita deferenza. '=
pres. di dèferre (v. deferente3 e deferire). deferenziale, agg.
, deferisci). rimettere alla competenza e alla decisione di un altro soggetto (
: s'accalorava a dimostrare per filo e per segno che il capo del governo
. me dunque, / me primo e solo ornai giudice avrete. bocchelli, 10-19
lasciarla a lei, deferirgliela tutta quanta, e prender posizione, e agire e soffrire
tutta quanta, e prender posizione, e agire e soffrire, e penare.
, e prender posizione, e agire e soffrire, e penare. 114
posizione, e agire e soffrire, e penare. 114 —
ad achille deferisco, tua / reverenza e amistà sempre guardando. giannone, 1-ii-25
, 807: tu sei scrupolosa cristiana e deferisci agli uomini quel supremo ministero di
deferisce la reggenza a maria luigia, e alla testa di un esercito di coscritti
germania pigliando l'offensiva. c. e. gadda, 6-228: al pestalozzi venne
d'un elenco, dattiloscritto, di turchesi e di topazzi. 3. riferire
generale, applicabile a tutti li casi e paesi, mentre deve deferirsi alle leggi o
le mani del quale fanno giuramento, e deferiscono solamente per onore al g.
al tempo suo a corrompersi in alcuni, e ad invaghirsi del falso spirito, delle
invaghirsi del falso spirito, delle acutezze e del gonfio. lanzi, i-251:
con più diligenza gli effetti della luce e dell'ombra; si deferì meno alla pratica
dell'ombra; si deferì meno alla pratica e più alla natura. d'alberti,
aver esclusi dalla loro confidenza i servi e gli infami, ordinarono che il giudice
come ad uomini che, di proposito, e con un intento generale, hanno studiato
la cosa prima di loro. c. e. gadda, 7-105: dire per
dotta, comp. da de-con valore privativo e ferro (v.).
defèsso, agg. ant. e letter. spossato, stanco.
ch'io son per gli anni pur defesso e stanco. ariosto, 199: ahi
. b. corsini, 12-58: e dell'opre di lei pur anco dura /
in commerzio / con quelle di tibullo e di properzio. d'annunzio, ii-778:
annunzio, ii-778: discinta era, e l'incuria / della sua chioma la facea
venir meno. ottimo, ii-228: e dice * s'altra cagione '; intendi
déficere * mancare '. defètto e deriv., v. difetto e deriv
defètto e deriv., v. difetto e deriv. defezionare, intr.
da non invidiarla ai nostri vicini, e né meno * defezione 'nel significato medesimo
piccione innamorato qualche volta non guarisce, e, se può, defeziona e ritorna
, e, se può, defeziona e ritorna. 2. tr.
uso che noi facciamo di 'defezione 'e del verbo 'defezionare 'per dire
appartiene ', cioè per * diserzione 'e 'disertare ', ricorda la parola
di un'alleanza, di un capo (e anche di un gruppo a cui si
io la bisogna dell'una nostra defezione e dell'altra in altro tempo essere da serbare
carlo, che, per quel mancamento e defezione dalla corona, lui dovessi avere perso
la parola 'defezione'specialmente in senso politico e riserbiamo 'diserzione 'al senso militare.
loria, 1-171: la defezione di salvante e di olimpia li colpiva [i comici
fascista avrebbe cementato l'unità della formazione e reso impossibile eventuali defezioni. 2
le quali parole lo nemico quasi sdegnato e svergognato e come se cognosesse bene la
parole lo nemico quasi sdegnato e svergognato e come se cognosesse bene la colpa sua
come se cognosesse bene la colpa sua e la sua defezione, incontanente si partì da
, part. pass, di dèficit e 'mancare'. v. panzini, iv-184:
solo all'infinito). ant. e letter. mancare, venir meno; decadere
. agostino volgar., 1-5-26: defìcere e mancare da colui che sommamente è alla
(comp. da dè-con valore privativo e facète * fare, operare ')
albertano volgar., 95: e la sofferenza à grande uopo acciò che
al nostro specchio intellettuale gli basta ricevere e figurare l'immensa essenzia divina secondo la
innamori sì fattamente di quell'eteme bellezze, e s'invogli di quel néttare non mai
il mancato coordinamento della vita interiore, e la dificiente intelligenza logica della estensione e
e la dificiente intelligenza logica della estensione e del contenuto della massima. panzini,
vi sono, per altro, espressioni riuscite e altre restate a mezzo o sbagliate,
restate a mezzo o sbagliate, le perfette e le imperfette, le valide e le
perfette e le imperfette, le valide e le deficienti. moravia, iii-360: sono
per esempio, il fabbisogno delle sacche e degli accerchiamenti in cui, manco a
che 'l mondo non è diventato reo e cattivo, perché la nostra irniani- tade
scrittore debole teme vedersi sfuggire l'impressione e la getta sulla carta deficiente e imperfetta
impressione e la getta sulla carta deficiente e imperfetta riservandosi poi di determinarla. sbarbaro
efficiente, ma deficiente, cioè mancante e di difetto. bruno, 3-148:
pur non sarà necessario, ma soverchio; e se vuoi che sia necessario, accusi
efficiente per deficiente nel suo effetto, e che occupa gli nobilissimi motori a mobili
. mamiani, 38: il finito e l'infinito, l'efficiente e il deficiente
il finito e l'infinito, l'efficiente e il deficiente ripugna che coincidano in una
essenza medesima. 4. agg. e sm. individuo in cui, o per
per gli altri individui della stessa età e della stessa razza. -nel linguaggio comune
non sapesse esser altro che poeta, e fosse incapace di ragionare e operare,
poeta, e fosse incapace di ragionare e operare, sarebbe un deficiente. pirandello,
! alvaro, 13-70: i miti e gentili per natura, erano considerati quasi
per natura, erano considerati quasi deficienti e si temeva per il loro avvenire.
1-151: il capitano, suo fratello, e il loro amico boccia, un giovanotto
sola parola: « deficiente », e riattaccò il ricevitore. 5.
'deficiente'è pur voce del linguaggio scolastico e significa colui che non ha la preparazione
significa colui che non ha la preparazione e la maturità necessaria alla promozione.
note hanno la lor propria voce, e l'ignote nulla: talché la deficienza,
: talché la deficienza, l'equivocazione e sinonimità fan doglia a'savi, che veggono
termali] purgano soavemente le prime vie, e facilitano le separazioni intestinali, e,
, e facilitano le separazioni intestinali, e, portate colla corrente del sangue,
accrescono le separazioni del liquido nervoso, e perciò ancora il moto ed il vigore
ed il vigore uniforme del cuore, e la pienezza del sangue, ove era
della disputa tra i fautori dell'intervento e quelli della neutralità precipitarono la sua decisione
, 5-92: mio figlio, nervoso e cattivo, scopriva deficienze e disordine in
, nervoso e cattivo, scopriva deficienze e disordine in più di un registro.
talvolta l'opera di un capriccio improvviso e che potrebbe essere passeggero di un organo
è giusto quindi che io ora soffra e soffra in séguito le conseguenze del mio
forma precisa a codesti elementi fuggevoli, e dalla loro stessa instabilità e incongruenza traevano
fuggevoli, e dalla loro stessa instabilità e incongruenza traevano la dimostrazione d'una debolezza
ordine intellettuale, culturale, dottrinale, e per estens., in qualsiasi attività
dell'america] rilevavano le deficienze intellettuali e morali, e i lati ridicoli, con
rilevavano le deficienze intellettuali e morali, e i lati ridicoli, con una ironia
le sue deficienze ma non vi si rassegna e non si piega; e disadatto in
si rassegna e non si piega; e disadatto in parte a molte cose, alla
di un signorile distacco incuteva il rispetto e, anziché diminuirla, ne affermava il
diminuirla, ne affermava il dominio sulle compagne e sulle maestre. = voce
sulle entrate, dei bilanci pubblici (e corrisponde alla perdita di esercizio dei bilanci
, 119: 'deficit': parlandosi di conti e di amministrazioni, pare che alcuni non
fornire del denaro alla corte... e riparare all'enorme deficit dello stato;
che nel suo concetto potevano aumentarsi; e da questi trarre quel tanto che è
sotto la doppia pressione delle spese navali e delle nuove pensioni operaie. piovene, 5-644
2-50: ho fatto i calcoli, / e nel totale / non trovo « deficit
capitale: / le somme tornano, e per lo più / fra il danno e
e per lo più / fra il danno e l'utile / è un su per giù
per esprimermi con una parola meno frusta e meglio appropriata, perpetuo ammanco.
; scarsità. baiocchi, 3-31: e ognun pensa fra sé: quand'ella toma
bilancio deficitario, bilancio in pareggio, e bilancio in attivo. bartolini, 5-287
defisse li occhi nella rota del sole e vidde due soli;... così
lo sole fisamente intrò nella mia imaginazione e fece me disponere similmente a defìgere li miei
defigersi nella meditazione delle cose divine, e se vi si mette e duri un poco
cose divine, e se vi si mette e duri un poco vede favillare la sua
fisso '(da de-con valore rafforzativo e figère * volgere, dirigere ').
ad esser considerata come tale dall'artista e dallo scrittore, e non defigurata mediante
tale dall'artista e dallo scrittore, e non defigurata mediante forme arbitrarie, frutto
era fatto l'angiuolo che apparve; e come si levò la colpa de la gola
: comp. da de-con valore rafforzativo e figurare (v.).
, sm. milit. protezione al tiro e alla vista del nemico data da un
. proteggere dall'osserva zione e dal tiro del nemico (un reparto,
guerra. bocchelli, ii-358: il campanile e la sua chiesetta sorgevano sopra un'altura
il paese alla vista del nemico, e, in termine tecnico, lo defilava ai
'defilato', usato specialmente come termine militare e riferito a zona o luogo al riparo
discosto, appartato. c. e. gadda, 460: dal camminamento defilato
distinte coorti, i ghi- ringhelli maschi e femmine e i frigerio femmine e maschi,
, i ghi- ringhelli maschi e femmine e i frigerio femmine e maschi, con
ringhelli maschi e femmine e i frigerio femmine e maschi, con pattuglie d'avanguardia dei
: vi era un altro legame tra angela e me, e dipendeva dal mio orrore
un altro legame tra angela e me, e dipendeva dal mio orrore del sacro.
verri, 1-ii-198: bamabò era veridico e palesava i suoi sentimenti; galeazzo non
due popoli viventi nello stesso paese, e diversi di nome, di lingua,
lingua, di vestiario, d'interessi, e in parte di leggi, tale è
quasi tutta l'europa, dopo l'invasione e gli stabilimenti de'barbari. oriani,
uomo, nella quale soccombe ogni bellezza e virtù muliebre. b. croce, iii-10-90
dolce, di una dolcezza però mal definibile e sfuggente. 2. sm.
in questo è semplice gusto della coerenza e della defìnibilità dello scrittore -scalino alla critica
x-230: dio tutte le cose creò. e questo fece dio, perché sia manifesta
la grande saviezza di dio alli prìncipi e le potestà, intra le celestiali cose,
nostro signore, nel quale avemo fidanza e accesso per la sua fede.
de la 'ntelletuale nostra mente tuctor veghia e difina e ditermina e raporta l'un
'ntelletuale nostra mente tuctor veghia e difina e ditermina e raporta l'un l'autro
mente tuctor veghia e difina e ditermina e raporta l'un l'autro, le
segrete cose di nostre interiora partici- pando e 'nsieme comunicando. cavalca, i-44: la
. cavalca, i-44: la diversità e la proprietà de'quali non saprei bene diffinire
, onde lascio renderne ragione a'maggiori e più savi di me. zanobi da
3-250: oltre, questa forma è definita e determinata per la materia; perché,
più d'ogni altra cosa diventa secca, e più essendo più rara; tal si
questo studio è da suoi termini cinto e diffinito. romagnosi, 17-71: l'
ciascuna di queste idee sia ben definita e circoscritta nel suo significato filosofico e politico,
definita e circoscritta nel suo significato filosofico e politico, cioè a dire come verità
politico, cioè a dire come verità e come fatto. b. croce,
un problema è definirne i termini, e definire i termini importa insieme definire la relazione
definire la relazione dei termini tra loro e col tutto. pea, 7-245: [
interesse dei commissionari, ricevuti i campioni e i prezzi, andare subito dai clienti
andassero i concorrenti, coi nuovi prezzi e campioni, a definire gli impegni che
, dichiarando o descrivendo con termini brevi e appropriati gli attributi che la distinguono da
61-18: la significazione di quella parola e di quel nome si conviene diffinire, cioè
quel nome si conviene diffinire, cioè aprire e rispianare che viene a dire e che
aprire e rispianare che viene a dire e che significa. guittone, i-22-
loro ottima perfezione diffinire, conviensi quella e diffinire e conoscere per li loro effetti.
perfezione diffinire, conviensi quella e diffinire e conoscere per li loro effetti. frezzi
loro effetti. frezzi, iv-18-68: e, perché ben la speme in te riluca
che astinenzia era tenere nimistà al corpo e combattere contra il ventre. leone ebreo
verrebbe a definire una tragedia mista di melodia e di mirabile, qual è questa.
legislatrice] non è di necessità morale e, definendola in tutta la sua estensione,
aria, risplendono in tutte le direzioni e in ogni parte. -render chiaro il
vi sieno le origini greche, latine e provenzali del vocabolo. rosmini, xxii-186:
: le parole definiscono le cose, e molto spesso anche le determinano.
10 che il semplice nome, oscurato e trasfigurato da quei pregiudizi con cui nelle
aguzzate gli occhi / nell'umano animale, e che l'ornaste / di tanti vizi
che l'ornaste / di tanti vizi e di virtù costante / per definirlo. fogazzaro
se avesse in bocca un epiteto troppo grosso e non potesse sputarlo. de roberto,
poiché non v'è un pensiero unico e fisso, ma una serie infinita di pensieri
più che un mondo organico di figurazioni e di idee il suo è un clima
ix-215: quello che lei ha fatto e detto lo definisce come un uomo per
come un uomo per lo meno leggero e di coscienza molto elastica. -rifl.
sé carlo i suoi savi venire / e disse loro la detta visione; / e
e disse loro la detta visione; / e quel che meglio la sa diffinire /
careri, 2-i-3: sarei molto dappoco e temerario a volerla [questa città] diffinire
: aveva nel corpo quell'eleganza poderosa e accentata del discobulo greco; con una
di definire tutte le specie di dubbii. e. cecchi, 3-189: l'unico
i particolari dell'abbigliamento, i motivi e colori dei ricami sulle bandoliere, 11
-rifl. apparire, rivelarsi. e. cecchi, 2-140: un che di
che di ancestrale, nella sua attitudine e nella figura, a poco a poco finì
: lei continuava a discorrere... e intanto la stanza, non so con
venne messer mastino in persona a ferrara, e là si diffinì il detto accordo per
concilio] tutte le quistioni di domma e di fede, negando la competenza della ragione
fede, negando la competenza della ragione e della coscienza individuale. fogazzaro, 1-167:
] ha esaminato, specificato, giudicato e sentenziato, sedendo in cattedra su materia
in cattedra su materia di fede, e definendo il nome e il carattere di tutti
di fede, e definendo il nome e il carattere di tutti e d'ognuno
definendo il nome e il carattere di tutti e d'ognuno, fra cotesti errori ereticali
grado, la pravità, l'estensione e la pervicacia. 5. concludere
perché domane si èe l'ultimo dì, e però facciamo che sia una battaglia ch'
quindi si diffiniscano tutte l'altre battaglie, e lo pregio abbia chi la sera si
popolo romano. la spagna, 16-24: e da tre giorni poi i sì fatta
campo ne l'altra matina, / e diffinir la ultima battaglia, / chi più
battaglia, / chi più de ardire e di possanza vaglia. boterò, 6-83:
, che la debba col ferro troncare, e con un fatto d'arme definire.
. novellino, 5 (173): e quando alcuna questione nasceva intra giucatori,
giucatori, questi diffiniva le sentenze, e ciascuno tenea suo giudicio. passavanti, io7
non conoscesse la verità del fatto: e però la investiga e esamina; così dee
del fatto: e però la investiga e esamina; così dee fare il prete
voglino che i detti errori si cognoscano e diffiniscano di ragione per uno collegio a
altri padri venga in toscana a disputare e diffinire la cosa costà. ariosto, 165
le leggi longobarde erano le dominanti; e ciascun tribunale secondo quelle diffiniva le sue
truffato mio luigi sia finalmente definita, e condannati, secondo giustizia, i suoi
pensa un poco tu alle mie circostanze e poi risolvi che cosa s'abbia da fare
risolvi che cosa s'abbia da fare, e in che termini. comisso, 14-98
che non sarebbe più ritornato lassù, e per definire la vendita essi sarebbero scesi
se diffinisce la disputazion / dra rosa e dra viora, in le che fo grand
., 1-13: li labri istringere, e mordere si è soza cosa, e
e mordere si è soza cosa, e in diffinire le paraule de'essere lo loro
non solo la principale, ma necessaria e indispensabile sorgente della ricchezza copia e potenza
necessaria e indispensabile sorgente della ricchezza copia e potenza di qualunque lingua, e della
ricchezza copia e potenza di qualunque lingua, e della proprietà, definitezza, e chiarezza
, e della proprietà, definitezza, e chiarezza dell'espressione: dico quanto alle
potessero di pregare iddio che cessasse, e sospendesse quella sentenzia, la quale per
forestieri che ha il nome di rota, e che giudica definitivamente di tutte le cause
al palazzotto, il griso rese conto, e fissò definitivamente il disegno dell'impresa;
: il notaro si volse di qua e di là, come cercasse per terra,
calcò il cappello in capo definitivamente, e volse le spalle. pirandello, 5-51
tenda definitivamente alla conceria. vi mangiava e vi dormiva. pratolini, 1-95:
2. teol. operativamente, efficientemente (e si riferisce al modo in cui,
definitività delle filosofie dà loro un senso e un ufficio e fonda la loro storia.
dà loro un senso e un ufficio e fonda la loro storia. definitivo (
loro storia. definitivo (ant. e letter. difmitivo, diffinitivo),
è tradimento, conciosia che la natura e la sustanza delle cose con la diffinizion di
dichiari, consiste la quistione in diffinizione, e perciò diffinitiva e di stato diffinitivo si
quistione in diffinizione, e perciò diffinitiva e di stato diffinitivo si nomina. varchi,
sopra, cioè delli universali a'particolari e de'principiati a'principii, se ne ritruova
al suo diffinito, cioè il collegamento e parentela che ha alcuna parte d'alcuna
d'alcuna diffinizione alla cosa diffinita, e questo si chiama ordine diffinitivo. campanella
l'ufficio di dio in condannare altrui, e dare sentenza diffinitiva contra i prossimi.
. sacchetti, 119: questo noioso e faticante regno, / per far risposta a
con allegro viso [i doni], e poi nello amore non volle consentire,
6-4: il vicario, che era prudente e savio, cominciò con le donne maturamente
le prodezza di tutta tre le donne e vedendo che non se vi potea aggiungere
ch'io sono stato per riverirla, e per darle la risposta definitiva dell'affare
dalla quale voglio essere amato pure sempre e stimato, devi pigliarti la noia di
esaminare nell'annesso foglio, una piena e definitiva discolpa. manzoni, pr. sp
lo aveva canzonato troppo il patriarca; e il cavaliere, assai longanime e paziente
; e il cavaliere, assai longanime e paziente, all'ultimo, lo aveva mandato
iii-54: ho aggiunto... qua e là conclusioni originali e non senza importanza
.. qua e là conclusioni originali e non senza importanza per la critica del testo
a conoscere quelle pagine nell'abbozzo primitivo e ad accompagnarle fino alla stesura defintiva.
sofisti, uomini definitivi,... e ad insegnare il vero sapere e la
. e ad insegnare il vero sapere e la cognizione di noi stessi. betti,
in via amministrativa al superiore gerarchico, e che può invece essere impugnato davanti all'
la cattura del reo, l'esamine e la definitiva. — definizione.
pratolini, 1-72: le si confidava, e le giurava, ogni volta, di
), agg. (ant. e letter. definito, diffinito). determinato
descritto esattamente, con termini adeguati e appropriati. giacomini, 3-44:
un copioso catalogo di vocaboli ben definiti e appartenenti tutti alle scienze. pascoli,
il cristianesimo come una non mai definita e finita tavola d'articoli di fede,
finita tavola d'articoli di fede, e sentitelo, una buona volta, quale è
d'un progresso troppo definito nel passato e troppo indefinibile nel futuro, il suo
anarchico di solidarista assoluto, era un nulla e tutto, un assurdo.
ricorrer, per savere / le diffinite sentenze e le cose. dante, vita nuova
può, cioè in che modo la certa e diffinita conoscenza veggia quelle cose le quali
diffinita. cesarotti, i-172: le metafore e le frasi di questa specie non sono
latina ha una strada molto più segnata e definita, e rassomiglia in questo alla francese
strada molto più segnata e definita, e rassomiglia in questo alla francese. settembrini,
di quello che si voleva non era uno e definito. d'annunzio, iv-1-733:
iv-1-733: io sono perpetuamente ansioso; e neanche la mia ansietà è bene definita boine
bacchelli, i-24: nell'atto assunsero maschie e definite fattezze d'età adulta, giovani
fra'greci / bramo io pur diffinita, e fra'troiani / questa lite una volta
giannone, i-56: i più seri e gravi filosofi de'nostri tempi hanno ben
.. essere uno scampo molto miserabile e vano, per provare l'immortalità delle nostre
, il ricorrere a farle di natura diversa e sostanza veramente deffinita da quelle de'bruti
., prepuose con la sua prodenzia e gran ricchezza insiemi non vi lassare cosa
a fare, per avere il suo unico e caro figliuolo. 7. delineato
è presente in un luogo col pensiero e la volontà, indipendentemente da ogni limitazione
, indipendentemente da ogni limitazione corporale (e si riferisce agli angeli). f
luogo, ma ben sono diffi- niti e determinati, siché sono in uno e non
niti e determinati, siché sono in uno e non sono nell'altro. fiamma,
nell'altro. fiamma, 24: e li chiama celesti [gli angeli],
; definizione. tasso, n-ii-541: e chi difinisce dee risguardare ne l'essempio
essemplare, nel quale niuna cosa manchi e niuna soverchi di quelle che sono nel
da tornare al suo definito, ed 'e converso 'ogni definito ha da corrispondere
defìnitóre { diffinitóre), agg. e sm. (femm. -trice)
l'uno è dal lato manco, e l'altro è dal lato ritto, giacendo
dal lato ritto, giacendo fermi; e questo ha quello medesimo nome, cioè orizonte
ha quello medesimo nome, cioè orizonte e definitore del viso. cavalca, 19-267:
ma poi in fine, come diffinitóre e giudice di mezzo, tutto riduce a una
essere egli in tutte le cause eletto arbitro e defìni- tore non se n'accorgendo essi
l'alpi a disarmar la destra, / e de * diffinitor de'gran contratti /
a costituire il lor dio termine diffinitóre e arbitro de'confini fra l'un podere
arbitro de'confini fra l'un podere e l'altro, ne tolsero ogni interesse possibile
.. non dubitarono di costituirsi legislatori e definitori della universale favella. carducci,
san domenico rugghiano le fiamme dei roghi e sibila come fionda di piombo il sillogismo
rinnova presso tutti i definitori delle virtù e degli altri concetti empirici. bocchelli,
ii-379: era stato l'incanto indicibile e senza limiti d'un immagine poetica intrattenuta e
e senza limiti d'un immagine poetica intrattenuta e sospesa nell'inespresso fantasticato, e senza
intrattenuta e sospesa nell'inespresso fantasticato, e senza parole definitrici. 2. eccles
san tommaso delli diffinitori dell'ordine, e erano serrati e disputavano sopra el deporre
delli diffinitori dell'ordine, e erano serrati e disputavano sopra el deporre uno generale.
mia insino che non si fanno il generale e i difinitori. d. bartoli
co'padri definitori dell'ordine, fece e publicò la seguente dichiarazione. baretti,
padre marcantonio, che fu prima guardiano e poi definitore ed istoriografo de'zoccolanti
a rappresentarne il contenuto; spiegazione breve e precisa del significato di un vocabolo,
detto dottore messer bartolo la vera diffinizione, e quella esamina. passavanti, 57:
quella esamina. passavanti, 57: e comprende questa diffinizione sofficientemente che cosa è
diffinizione sofficientemente che cosa è contrizione, e in quanto è atto di virtude di
, ma secondo la determinazione de'teolaghi e secondo la verità manifesta, il finire della
manifesta, il finire della nostra vita e separarsi l'anima dal corpo non essere alcuna
del tempo, sì come il termine e diffinizione di filosofia. lorenzo de'medici,
berni, 218: dicono i filosofi, e i logici massima- mente, che ogni
ogni buona diffinizione debbe avere il genere e la differenzia, cioè in ciascuna cosa che
che si dice prima si debbe proporre e poi dividere. varchi, 7-149:
che passa tra quel concetto più esteso e l'oggetto così la definizione differisce da
: la difinizione segna il genere prossimo e la differenza specifica. è delle idee che
. nondimeno distinguesi la definizione del nome e della cosa. b. croce, ii-8-175
come un comando ma come un ricordo e un avvertimento. pavese, 8-114: con
autorità suprema della chiesa, sull'esistenza e sul senso preciso di una verità rivelata
faceva il concilio nelle definizioni dei dogmi e nella riforma. sagredo, 1-7: alle
privata dipendente da suoi pareri resta giustificata e permessa. botta, 4-214: eransi
. 2. per estens. e al figur. descrizione, rappresentazione,
leonardo, 2-61: definizione di forza e movimento nelli animali. monti, ii-391
fede alle maligne loro definizioni? e. cecchi, 1-21: ogni cosa e
e. cecchi, 1-21: ogni cosa e creatura sta come nella definizione incancellabile d'
; giudizio. cavalca, 19-269: e poi per diffinizione di ragione proferisce la
di ragione proferisce la sua sentenza, e dice: che ha più lo savio dallo
i-328: egli mi rispondeva il contrario: e così in lunga quistione dimorammo, partendoci
questa definizione anticamente pronunciata da santo antonio e dagli altri padri sia confermata per fresco
dica pur la mia diffinizione, / e domanda i teolagi tuoi poi. bandello,
dai regi persiani tal diffinizione stata essequita e registrata nei loro annali. monti,
tutta la gran lite non pare lontana, e io sono d'avviso che in nessuna
che mi faceva fiottare tra i pensieri e gli umori diversi. -stipulazione (
iv-159: aver la misura del suo talento e la vera diffinizione di ciò ch'egli
di compilazione, come capitano aggiunto, e ciò provvisoriamente sino alla definizione del mio
che con la destra tiene un pastorale e con la sinistra una spada, che diffinizione
, per definizione, sono il correggibile e in effetto le più vengono corrette nel corso
più vengono corrette nel corso del lavoro e nei ritorni del momento creativo. baldini,
. dimin. definizioncèlla. c. e. gadda, 7-78: insino agli ultimi
: insino agli ultimi fatterelli della nomenclatura e della terminologia, alle definizioncelle d'un
una formula esecratoria diretta a potenze infernali e malefiche (ed era scritta su una
scritta su una laminetta di piombo avvoltolata e tenuta ferma con un chiodo o con altra
un chiodo o con altra legatura, e introdotta in un buco del terreno, in
voleva danneggiare si indicavano nome, soprannome e maternità). = voce dotta
col naso arricciato, colli occhi levati e defissi; nel naso dimostrano lo despetto,
defissi; nel naso dimostrano lo despetto, e ne li occhi la ferocità. cicerone
in prima diparta la mente da ogni perturbazione e fluttuazione de'beni visibili...
uno spirito sopraccarico di sensibilità, di passione e di cultura. deflagrare,
, intr. bruciare con estrema rapidità e con fiamma accompagnata a fragore; esplodere
sentimenti, passioni). c. e. gadda, 2-92: si sposta egli
idem, 7-227: la tempesta si accumula e deflagra nel giro di un giorno.
dopoguerra, più severi coi borghesi, e finora procrastinata dalle lente burocrazie per deflagrare
si propagano nella massa dell'esplosivo gradualmente e a velocità elevata. - anche per
deflagrazione ', doppio fenomeno di calore e di fiamma che accompagna la rapida combustione
, 287: bruciati dalle deflagrazioni ininterrotte e silenziose, gli aghi [del pino]
pino] cadono a terra via via e formano intorno al pedale un tappeto di scorie
hanno forti escursioni termiche fra il giorno e la notte: a causa del diverso
a causa del diverso grado di riscaldamento e di dilatazione delle singole parti).
da deflazione1. deflazionare, tr. e assol. (deflazióno). econ.
aumento del potere d'acquisto della moneta e ribasso dei prezzi (ed è il contrario
con l'imposizione di maggiori tributi, e la deflazione creditizia che si compie con
quali passano, un'azione di smerigliatura e corrasione). = voce dotta
comp. da de-con valore di separazione e flegma o flemma * umore acqueo '.
abbiate da esser nelle operazion vostre avertente e primamente appresso le vostre acque forti perfettamente
appresso le vostre acque forti perfettamente fatte e deflemmate. deflegmatóre, sm. chim
scopo di condensare una parte del distillato e farla rifluire nella caldaia stessa.
alla banda, piegano l'albero a destra e a sinistra; altre posson girare alquanto
altre posson girare alquanto la nave, e farla defletter, diremo, con l'
cancro- regina aveva deflettuto dalla sua rotta e aveva preso a girare, quasi minuscolo
lune; erano cinque, comparvero rincorrendosi e la loro smorta luce non faceva ombra
faceva ombra, volti d'argedto opaco e bruciato. giunte in alto defletterono dal
giunte in alto defletterono dal loro cammino e percorsero vie capricciose turbinando folleggiando inseguendosi.
momento, sull'atteggiamento da tenere con me e non avrebbe più deflesso da questa decisione
dal tema di deflettere 'piegare 'e dal gr. jxéxpov 'misura '.
di un motore a combustione interna (e ha lo scopo di permettere che il
di un'ala per deviare la corrente e aumentare la potenza. 7. plur
dei condotti d'aria delle gallerie aerodinamiche e degli impianti di condizionamento dell'aria,
certe distanze fra loro deflogisticano l'aria e la rendono innocente. = voce
comp. da de-con valore di allontanamento e flogisto (v.); cfr.
chimici pneumatici. linati, 19-73: e dove il giovane volta, d'accordo
sacchetti, 356: con micidi, rapine e adulteri, / vergini deflorando in vituperi
, di deflorar con violenza le vergini e nel tempo medesimo, acciò consentino a
moneti, 78: un mercante di pepe e di cannella, / confessando sua colpa
verri, ii-216: vide roma, e lo sofferse, tratte al supplizio le vergini
tratte al supplizio le vergini innocenti, e dal carnefice deflorarsi prima di percuoterle,
: la donna si agita, mugola e vaticina, dice che nello stesso luogo dove
empedocle *. -per simil. e al figur. govoni, 782:
con la più ardente paziente paglia, / e la notte di livida sozzura / almeno
principessa di tanto splendore da'suoi ingrati e ambiziosi cittadini non meno che da'barbari
volte nei prostibuli delle proscrizioni di siila e di augusto e ne'sacchi generali di
delle proscrizioni di siila e di augusto e ne'sacchi generali di totila, di
sacchi generali di totila, di attila e di altri re delle nazioni straniere vergognosamente
delle nazioni straniere vergognosamente sia stata deflorata e manomessa nell'onore, con la fama
repubblica romana] ricopre le passate vergogne e le presenti miserie. papini, 28-169
papini, 28-169: gli amori casti e legittimi non sopportano d'esser deflorati dalle
l'albero, per devozione sfogliando quello e deflorandolo con grandissimo strepito calca e romore
quello e deflorandolo con grandissimo strepito calca e romore, volendone ciascheduno qualche parte.
, avendo trovata la moglie deflorata, e ripudiandola, non si dubitò che l'
defloratóre, agg. e sm. ant. stupratore.
. lacerazione dell'imene nella donna e perdita della verginità anatomica in conseguenza del
provincie [dalmate] fa gli uomini e le femmine libidinosissimi, e i legislatori
fa gli uomini e le femmine libidinosissimi, e i legislatori che conobbero essere impossibile in
medesimo seme vi concorrono la parte animale e la corporea con intensione grandissima, percioché
percioché il corpo sumministra la più purgata e perfetta materia ch'egli abbia, che è
egli abbia, che è una deflorazione e una quinta essenza di carne, sangue e
e una quinta essenza di carne, sangue e nervi sublimata nell'estrema parte del cervello
, in guisa ch'è fatta pura e bianca come le materie, che si sublimano
deflóràtió -ónis * florilegio, scelta 'e 'l'atto di togliere il fiore della
riempirla con l'inchiostro fluido delle stilografiche e non con quello comune che fa deposito
non con quello comune che fa deposito e intasa i canalicoli di defluenza).
secondo la linea di massima pendenza; e, per estens., anche altri
braccia vincendo / taluna il corso, e tal altra porgendo il petto / inerte
petto / inerte a 'l defluire, e tal altra sorgendo / a mezzo il
polmoni in cui l'acqua respira affluendovi e defluendone. -figur. fogazzaro
che la sofferenza defluisse. c. e. gadda, 173: nell'attesa immortale
larghe stringhe, al defluire di tante parole e di tanto fiato, rientrarono nei loro
fiato, rientrarono nei loro bottoni, e tutti meravigliavano e gridavano al miracolo.
nei loro bottoni, e tutti meravigliavano e gridavano al miracolo. serra, ii-306:
tagliò col torace il primo flutto, / e il secondo varcò d'un salto,
il secondo varcò d'un salto, e con tra / il terzo ch'era enorme
era enorme si rizzò / sopra tanche e restò levato in aria, / fumido su
su la sommità del mare, / e grondeggiò del suo sudor ceruleo / e
/ e grondeggiò del suo sudor ceruleo / e della schiuma, come il rivai dèfluo
scorrere verso il basso di acque (e di altri liquidi). d'alberti
copia d'aque, fornita dalle alpi e regolata nel suo deflusso dai laghi.
a trattenere l'acqua impedendone la dispersione e regolandone il deflusso. -figur
tritone c'era uno sbarramento di reticolati e di sacchi a terra, con varco
eventi, della vita. c. e. gadda, 7-232: quel deflusso di
a voler risalire il deflusso delle significazioni e delle cause. 5. ant.
sullo sfondo buio crocefissi aurei, candelabri e stendardi variopinti. 2.
= comp. da de-con valore privativo e foglia (v.).
ecc.). c. e. gadda, 2-77: cade, il
addosso la compattezza del massello rovente, e quel prisma deformabile azzancato così alla lontana
alla lontana dai fucinatori neri, -pesta e ripesta, -quella cotta, gnucca pasta a
termiche, ecc. c. e. gadda, 6-194: nel vello del
al quale [bel sesso] i deformamenti e le brutture della cute riescono più afflittive
le brutture della cute riescono più afflittive e mortificanti. 2. figur. alterazione
, 1-i-5: tutto vestì sembianze barbariche, e i linguaggi si alterarono, i libri
, xi-142: forse avrei veduto tutto storto e grande e largo e lungo come in
forse avrei veduto tutto storto e grande e largo e lungo come in quegli specchi deformanti
veduto tutto storto e grande e largo e lungo come in quegli specchi deformanti che
bambina con tutti gli stenti che deformano e induriscono il corpo, l'anima e l'
deformano e induriscono il corpo, l'anima e l'intelligenza. landolfi, 2-195:
che fra ogni smorto riflesso degli occhi e ogni sua fibra più minuta corresse un'
nervo l'invisibile prolungamento, farlo danzare e tremare. 2. sciupare,
anche assol. paleotti, l-n-340: e poiché si chiamano ritratti dal naturale,
faccia da se stesso con ferite, e impiagolla talmente che perse la natia bellezza
convulsione a lui deformi il volto, / e lo affoghi aspra tosse. foscolo,
, iii-67: la supplico quanto so e posso che se ella fa eseguire l'
presiede l'autore. cattaneo, iii-1-106: e perché gli abitanti deformavano i cadaveri in
, le fistole, gli ascessi che qua e là deformavano quelle membra inerti, parevano
ch'era simele a deo, / e fasse omo sì reo, che femo ha
ii-23: protestava la partita da trento e la translazione del concilio a bologna esser
translazione del concilio a bologna esser nulle e illegittime,... di presente
. di presente danno scandolo alla chiesa e deformano il suo stato. pallavicino,
natura in cui domini la ragione, e quale iddio formolla con le sue mani
ma in cui regni la sensualità, e qual deformolla il peccato, rendendola simile ai
del tutto deformandone collo apporvi puerili concetti e non suoi. p. verri, i-334
: la religione innalza l'uomo, e lo accosta all'essere supremo; la
bontà 1 vizi di un tiranno atroce e bisbetico. alfieri, 8-247: io
torti, xix-4-883: il suo gusto arido e bizzarro del genio gotico avea infettato i
i principii di tutte le arti, e deformava tutti i prodotti dell'ingegno e della
e deformava tutti i prodotti dell'ingegno e della mano dell'uomo. pirandello,
, copiare o deformare le fatte, e crearne a fantasia dei pochi ragionatori,
, troncati dal frenetico ardore della gioventù e resi immuni di tutte le miserie,
che forse nel tempo li avrebbero deformati e avviliti. pea, 7-191: i
bottega. la notte ingrandisce i rumori e li deforma. e. cecchi
i rumori e li deforma. e. cecchi, 6-294: noi [europei
miti: di pasifae, d'europa e del toro, abbiamo bisogno di deformarli
porgendo insieme l'attenuante dei tempi orridi e della preistoria. boine, ii-158:
carattere e lo gettò in una disgregata anormalità. cotnisso
fino a deformarne il gusto della vita e il pensiero. moravia, iv-93: un
suo fine, il redattore del quattrocento e l'amplificatore d'* erasto '
deledda, iii-252: bellia era allegro e riferiva deformandole alquanto le chiacchiere e le
allegro e riferiva deformandole alquanto le chiacchiere e le superstizioni dei servi. ojetti, ii-807
servi. ojetti, ii-807: perfetta e piana, soave e sonora, umanissima e
ii-807: perfetta e piana, soave e sonora, umanissima e musicalissima lingua [
e piana, soave e sonora, umanissima e musicalissima lingua [quella latina] che
] che nessun'altra ha più uguagliata e che ogni popolo volendo torcerla alla propria
popolo volendo torcerla alla propria pronuncia storpia e deforma perché nel suo vero accento,
il nostro, sembri alla fine più bella e materna. savinio, io: talvolta
della stazione nella maniera più chiara, e invece lo deformano in una specie di
la mattina nelle città. c. e. gadda, 7-28: se dall'esempio
per mostrare come stessimo lassù senza notizie e come quei contadini, che erano quasi tutti
supplisti con la dedizione appassionata alla singolarità e alla poesia; troppo tardi le hai
essa, che ne risulta come sconvolta e trasfigurata (ed è un procedimento tipico
un oggetto secondo la sua particolare illuminazione e l'influenza che su esso possono avere
armonia vuole artisti che lo sappiano comprendere e non deformare come fanno i moderni.
xxx-1-62: la misera canape ancor molle / e morbidetta, da quel nuovo peso /
piega il tenero suo collo, / e tutta si rattrappa e si deforma. pascoli
collo, / e tutta si rattrappa e si deforma. pascoli, 391: e
e si deforma. pascoli, 391: e c'è chi vola senza lasciar l'
nuvola che batte / nella luna, e si ragna e si deforma. panzini,
batte / nella luna, e si ragna e si deforma. panzini, ii-134:
: metteva un cannello fra la pelle lanuta e la carne e fortemente soffiava, onde
fra la pelle lanuta e la carne e fortemente soffiava, onde tutto il misero agnellino
zinco s'era tutta così enormemente gonfiata e deformata, che da un momento all'altro
, che le si deformasse la bocca e le comparissero sulle gote le macchie rosso-begonia
figure di quegli specchi che si guardano e si moltiplicano deformandosi all'infinito. tozzi
che s'inchinano per il grano. e tu devi essere dritta, serena,
,... tutto urge dinamicamente e si deforma, e si può diventar eroi
tutto urge dinamicamente e si deforma, e si può diventar eroi anche senza saperlo
sovviene di certe laudi sacre del trecento e del quattrocento italiano, dove il poeta
contrapporre a cristo qualunque altra potenza; e il nemico di cristo gli si deforma
sferza del vento, il paesaggio esteriore e gli oggetti interni si deformavano alla luce
comp. da de-con valore privativo e formare 1 formare '(da fórma 1
: egli aveva la barba sì lunga, e i capelli duramente sì allungati,
era lo conosceva la gente, e dicevano alquanti ch'egli era stato
alquanti ch'egli era stato capitano e forte e ardito. castiglione, 83:
egli era stato capitano e forte e ardito. castiglione, 83: s'in
in piedi né moversi potea; e così restò un dei più belli e disposti
e così restò un dei più belli e disposti corpi del mondo deformato e
e disposti corpi del mondo deformato e guasto nella sua verde età. abati,
c. bentivoglio, 5-872: il viso e 'l petto deformati, tossa /
tossa / di carni ignude, le compagi e i nervi / sudan di nuovo
/ sudan di nuovo inusitato sangue, / e fatto è il corpo suo tutta
gl'inglesi; se cadono si rialzano, e non ho mai sentito dire che
o rimasto grave mente offeso e deformato. di giacomo, ii-695: quat
pi randello, 7-566: e verso di essa allungava i piedi de
dalla cavità attraverso cui passava, e lo faceva ridere. jovine, 2-55:
le serve avevano acceso i candelieri e le fiammelle danzavano ancora incerte,
davila, 66: eccitavano tumulti così gravi e così sanguinose sedizioni, che oltre l'
, prostrate timmagini, rovinati gli altari e bruttamente deformate le chiese. manni,
: le quali impressioni sono così deformate e di forestiere voci ripiene che gabbriello fiamma
non dubitò di chiamare fazio uberti trivigiano e non fiorentino. algarotti, 2-359: il
è stato il più sovente tradotto, e per conseguente in più maniere deformato. lanzi
ii-82: non vide finalmente dagl'incendi e dalle armi deformata quella città, ch'
tanto più degna che si vedesse; e di cui per cotanti anni era stato
credete che io mi contristi mirando deformata e quasi perduta una tanto lodata opera, e
e quasi perduta una tanto lodata opera, e degna de'più illustri discepoli di francesco
dalle acque stagnanti vivevano miriadi di porci e di cignali. soffici, ii-146:
, ciondolante, con le tasche strappate e priva di tutti i bottoni.
figur. profondamente mutato dalla sua struttura e dai suoi caratteri originari, trasformato a
di toscana, dicano che sono deformati e vogliansi riformare. noi non lo diciamo
, ma loro pubblicamente 10 confessano, e tutti li santi dicono che non si può
grande, nobile, maestoso, bello, e fa conoscere il talento sublime del bonarotti
dagli errori dell'ignoranza dei nostri tempi e dalla inriflessione degli ingannatori molto maligni.
11 mondo è allagato ormai da tanta giustizia e io sono tanto deformato dalla mia professione
lunga consuetudine della vita del convento, e la solitudine di quella domestica le avevano
concetto deformato dei rapporti tra le cose e i suoi sentimenti. moravia, xii-349
i motivi stessi per i quali agiva e in cui s'era andata a poco a
la sua vita, che deformati, raggelati e resi ridicoli da un linguaggio insieme ingenuo
resi ridicoli da un linguaggio insieme ingenuo e convenzionale, sofia veniva enunciandogli ad uno
in una intersezione d'angoli, di rettangoli e di zone, d'ombra, di
che le alte vetrate si rimandano franti e deformati. gozzano, 929: i
tempo, tutto è coperto dalla neve e deformato da un'altra fantastica architettura.
: messer nugno, vedendolo così nero e deformato, nollo conosceva. statuti de'cavalieri
di galera. deformatóte, agg. e sm. (femm. -trice).
che corrompe l'animo; che turba e trasforma l'ordine naturale, la norma.
giovinetto pizzicagnolo che ogni mattina sbagliava strada e banco, ma non si cambiava minimamente
tetragona alle insidie deformatrici della grammatica latina e agli allettamenti di un'effìmera sapienza.
dell'a universalità del pensiero », e dell'« inganno della novità », deplorando
armonia prestabilita in compenso delle ineffabili consolazioni e trionfi che troverà nei suoi sogni.
4-1-7: con piccola alterazione della figura e della mole, o, se così dir
, vi-3-90: la destruzione di molte chiese e la deformazione di altre per causa de'
di seguire i contorni esterni deve affatto fallire e condurre alla deformazione, laddove la ricerca
deformazione, laddove la ricerca della proporzione e simmetria risplende anche nella inesperienza della mano
simmetria risplende anche nella inesperienza della mano e degli strumenti. -storpiatura (di un
. -creazione della fantasia che trasforma e altera i dati della realtà (o
: in queste ottave paionmi anche curiose e importanti ad avvertire le deformazioni dell'inferno
medio evo. bontempelli, 7-191: e mescolava immagini reali, quali i discorsi
tosto deformazione che riformazione, spirando alterigia e non umiltà ecclesiastica. botta, 4-140
dalla deformazione dei costumi dell'ordine ecclesiastico e dagli abusi della corte romana. d'
una lapide, questi miei trascorsi; e dio ha altro cui badare che a
ottica, forse un aggiustamento delle lenti e della focalità con cui era stata eseguita
che fa uso di un linguaggio esasperato e violento, capace di alterare i rapporti e
e violento, capace di alterare i rapporti e le proporzioni tradizionali nella rappresentazione dell'oggetto
in astratto; soprattutto con la deformazione e lo sconquasso prospettico delle loro strutture, iniziavano
detta... cubismo. e. cecchi, 3-140: specie nella numerosa
goes, il solo fiammingo che abbia gusti e tormenti spirituali di primitivo e che sogni
abbia gusti e tormenti spirituali di primitivo e che sogni il cielo, artista dalle
, connessi con i riti della pubertà e dell'iniziazione alla vita sessuale, come
come prova di resistenza al dolore: e possono consistere nel tatuaggio, in cicatrici
perforazione del lobo dell'orecchio, del naso e delle labbra, per introdurvi oggetti ornamentali
di un corpo sollecitato da forze esterne e dalle reazioni dei suoi vincoli (ed è
o appare contrario o lontano dalla forma e dalla proporzione naturale; brutto a vedersi
dalla proporzione naturale; brutto a vedersi (e implica una reazione di ripulsione, di
]: fosse piccola della persona, e con volto deformissimo. boccaccio, iii-4-56:
fu riconosciuto. frezzi, iii-10-21: e vidi dietro a lor, quando mirai,
, / tre gran diavoli sì orrendi e brutti, / che sì deformi non fùr
essere altro che appetito di bellezza. e se questo è, tutte le cose
questo è, tutte le cose deforme e brutte necessariamente dispiacciono a chi ama.
grave, / un parlar sì benigno e sì modesto, / che parea gabriel che
dicesse: ave; / era brutta e deforme in tutto il resto; / ma
nascondea queste fattezze prave / con lungo abito e largo; e sotto quello, /
/ con lungo abito e largo; e sotto quello, / attosicato avea sempre il
della vita molti uomini di ciascuno sesso e età, molti diventati d'aspetto deformissimi
molti diventati d'aspetto deformissimi restorono inutili e sottoposti a cruciati quasi perpetui. varchi
chioma / deforme di canizie, / e l'anima già doma / da i casi
seno, a nudo / braccio, e all'altre terribili / arme della beltà.
, / uom, che di bronzo e d'oro era possente, / figlio d'
volto, ma veloce il piede, / e fra cinque sirocchie unico e solo.
, / e fra cinque sirocchie unico e solo. [sostituito da] manzoni,
la signora, con un atto altero e iracondo, che la fece quasi parer brutta
la bellezza come una vera disgrazia, e vedendo i suoi figli brutti e deformi
, e vedendo i suoi figli brutti e deformi, ne ringraziava dio, non
dita, / su uno strame di citiso e d'isapo. pirandello, 7-
uno stupore inerte / quei deformi, e premeva le grosse teste rase / la tristizia
, 4-55: urla mette il cocchiere e la scuriada / sempre ha sul dosso alle
/ dall'onde uscirò in frotta, e a mano a mano / tutte si stendevano
che si chiama gabbia si sono insudiciate e bruttate: le quaglie son divenute deformi
divenute deformi. pascoli, 703: e in terra e in aria rettili deformi
. pascoli, 703: e in terra e in aria rettili deformi, / nottole
rettili deformi, / nottole enormi; e qualche viso irsuto / di scimmia intento
-di piante. spolverini, xxx-1-112: e al suol [il germe del riso]
[il germe del riso] disteso e fiacco, / o mal fermo sul piè
/ o mal fermo sul piè, deforme e giallo / e a vinto più che
sul piè, deforme e giallo / e a vinto più che a vincitor sembiante,
vincitor sembiante, / dal digiun lungo e da l'immenso ardore / refrigerio e pietà
lungo e da l'immenso ardore / refrigerio e pietà languendo chiede. 2
desideriamo che la verità, le notizie e le ragioni delle cose si lascino vedere in
. a. verri, ii-331: e però accomodandosi ad umano discorso, m'interrogava
tugurio deforme. leopardi, 34-282: e nell'orror della secreta notte / per li
teatri, / per li templi deformi e per le rotte / case, ove
città, che anzi queste riduce a informi e deformi accantonamenti, e che si chiama
riduce a informi e deformi accantonamenti, e che si chiama urbanesimo. moravia, iv-218
sotto le falde usate dei cappelli scoloriti e deformi. -orribilmente deturpato o
, iv-448: l'amico tuo cadrà deforme e abbandonato cadavere senza risorgere più. prati
senza risorgere più. prati, ii-40: e d'amilcare il teschio deforme / sulle
a tutta sicilia il delitto / dell'ingiuria e del nome stranier. de amicis,
, l'immagine di quei cadaveri deformi, e avran risentito il contatto di quelle membra
risentito il contatto di quelle membra agghiacciate e floscie, il rumore di quelle teste
forma piena. pascoli, i-489: e tra poco all'oscurità s'aggireranno le
all'oscurità s'aggireranno le torce, e di quando in quando dalle navi un fascio
(9): con la voce grossa e deforme e con modi più convenienti a
: con la voce grossa e deforme e con modi più convenienti a bestia che ad
, deforme, sgorgante barbugliosa da bocca e narici rose e consumate, gridava: -maledizione
sgorgante barbugliosa da bocca e narici rose e consumate, gridava: -maledizione su questa
giurar alcuno i per ogni cosa picciola e leggera, / onde avien che la
avesse ogni cosa con intollerabile libidine sozza e deforme. della casa, 2-3-150:
può ingannare più agevolmente gli uomini, e spezialmente i giovani, che non possono
deformi. rosa, 38: da tante e tante iniquità deformi / provo acceso e
e tante iniquità deformi / provo acceso e confuso e sprone e freno: /
iniquità deformi / provo acceso e confuso e sprone e freno: / sofferenza irritata
deformi / provo acceso e confuso e sprone e freno: / sofferenza irritata a che
. filicaia, 2-2-161: oh perfido e deforme / genio del- l'uom!
poco ci vuole a discemere che sregolata e deforme creatura sia un uomo che si lascia
da bestiali appetiti, da malnate passioni e si dà in preda a i vizi
le congiunzioni le più deformi a scorno e a tradimento delle più oneste e delle
scorno e a tradimento delle più oneste e delle più innocenti fanciulle. tommaseo, 3-i-372
guerra civile che noi agitiamo con la parola e con l'anima, non lascia mucchi
dentro nelle anime monumenti d'orrore, e avanzi deformi che nulla conservano dell'umano
annunzio, iii-2-227: o nutrice, e il mio cor teme che un male /
5-122: lenta oscura guerra / prèdicano, e le deformi / gibbosità del cuore,
, opposto, contrario a ogni norma e regola (o all'uso, alle consuetudini
modo nel quale iddio voleva essere adorato e onorato. zinano, 8-m: tosto conosce
ognun l'atto deiforme / del tremisene e in suo dispregio ride. galileo,
, 3-1-57: io certo stimava altramente, e credeva che il sig. simplicio dissimulasse
testo, per non gravare il maestro e i suoi condiscepoli di una nota assai
deforme tra gli anni giovanili del duca e quelli della regina ormai degeneranti nella vecchiaia
vecchiaia. d. bartoli, 9-28-2-85: e certo è deformissima cosa a vedere tal
cosa deforme. muratori, 5-i-118: debito e uso della poesia si è il soccorrere
, stanno sovente le delizie degli uni e i tripudi presso alle angosce e ai
uni e i tripudi presso alle angosce e ai gemiti degli altri. michelstaedter, 116
uomo comune vi troverebbe una ben strana e deforme imagine del mondo e degli uomini
ben strana e deforme imagine del mondo e degli uomini e di se stesso. alvaro
deforme imagine del mondo e degli uomini e di se stesso. alvaro, 5-25:
con veemente moto sepolcri, cose negre e deformi. pallavicino, 7-355: ma
riempie di cordoglio, rappresentandoci come deforme e schifoso quel che ci ammaliò l'appetito,
che cleopatra sia / della plebe latina e riso e scherno, / è sì deforme
sia / della plebe latina e riso e scherno, / è sì deforme e
e scherno, / è sì deforme e abominevol cosa / che al paragon la morte
/ che al paragon la morte è dolce e bella. parini, ii-107: spenti
di tante baldanzose prosperità de'tristi, e di tante indegnissime sventure de'buoni.
avidamente con occhi inebriati il marito: e quell'imagine, che pur mi parve deforme
deforme, ritornava frequente al pensiero, e l'intorbidava. aleardi, vi-568:
deforme servaggio. carducci, ii-7-304: e come hai avuto il coraggio di abbandonarmi
l'uno più orribile dell'altro, e riproducentisi l'uno dall'altro sempre più
deforme, con un misto di ribrezzo e d'ambascia. quasimodo,
non sono che una stemperata dell'edipo e deforme repetizione. muratori, 5-i-86: consiste
dunque il buon gusto nel conoscere, distinguere e assaporare il bello poetico, cioè nel
, cioè nel saper giudicare in teorica e in pratica ciò ch'è bello, ciò
volgare, perché lasciata al volgo, e restava deforme e rozza. cesarotti,
perché lasciata al volgo, e restava deforme e rozza. cesarotti, i-361: una
è il mostro dipinto da orazio; e per quanta fosse la bellezza delle sue parti
delle sue parti, riuscirà sempre deforme e ributtante, mancando nel complesso e nell'
deforme e ributtante, mancando nel complesso e nell'ordine. pindemonte, iii-488: ma
industri frasi, onde schivar cariddi / e in scilla non urtar, fuggendo a un'
fuggendo a un'ora / di adulatore e d'inurban la taccia? leopardi, i-851
: ed osserviamo ancora come l'assuefazione e l'uso ci renda naturale, bella
bruttissima deforme, sconveniente in se stessa e riguardo alla lingua, mostruosa, durissima
lingua, mostruosa, durissima, asprissima e barbara. e. cecchi, 2-28:
, durissima, asprissima e barbara. e. cecchi, 2-28: documenti e
e. cecchi, 2-28: documenti e biografie non ne dicon nulla; e restano
e biografie non ne dicon nulla; e restano travolti in una farragine d'opere
in una farragine d'opere deformi, polverose e maledette. 7. gravemente insufficiente
sorde di corruzione, deforme di ignominia e di vituperio, piena di derisione di
filosofi; nondimeno è giunto a noi deforme e quasi assurdo. 8. sm
che si fa del nostro intelletto, e il conoscere il buono dal cattivo,
deforme, suol chiamarsi buon gusto, e massimamente in quelle arti che sono in
ciò che si trova combinabile colla temperanza e semplicità; il vizioso, il deforme,
dell'arte si trova solo l'informe e il deforme. bartolini, 1-106: è
nozione della lotta contro il tempo, e quindi della lotta contro la corruzione e la
, e quindi della lotta contro la corruzione e la fine. e quindi contro il
contro la corruzione e la fine. e quindi contro il brutto, il deforme,
, comp. da dè-con valore privativo e fórma * forma, aspetto, bellezza '
il capo, come a tanti schiavi, e come a tanti buffoni deformissimamente troncar la
altro ranocchio gonfiò anch'egli deformemente; e dopo ch'egli ebbe gettata roba per bocca
ch'egli ebbe gettata roba per bocca e fatta grandissima bava, ritornato a vedere a
la faccia avea deformemente strana, / e questa sì, che non serbava alcuna
. d. bartoli, 9-28-1-20: e quanti, anzi che comparire come alberi
persona (ché era piccolissimo iudice, e avea una foggetta in capo foderata d'
: la deformità è il proprio del corpo e la bellezza è adventizia in lui dal
, farebbe parere le spalle grosse, e lo 'mbusto della veste rileverebbe troppo. sassetti
malattia è enfiare le gengìe mostruosamente, e poco appresso tutto il viso e il capo
, e poco appresso tutto il viso e il capo con tanta deformità, che
una donna l'essere sdentata, calva e senza naso, non però bellissima si chiamerà
si chiamerà qualunque averà denti, capelli e naso. baretti, 1-238: il
della cornea... è pericolosissimo, e per lo più cagione di cecità e
e per lo più cagione di cecità e di deformità d'occhio più assai che
vera, perché le arti debbono persuadere e far credere che il finto sia reale
credere che il finto sia reale, e l'incredibile non si può far credere.
di paglia si contorce vano e strepitavano accennando la loro deformità. saba
l'altre parti della sua qualità dominante e fa quasi perder loro la sua natura.
quello del naso, perché nella sommità, e parte curva del medesimo, tenevano passato
ufficio dunque delle arti letterarie dev'essere e di rianimare il sentimento e l'uso delle
dev'essere e di rianimare il sentimento e l'uso delle passioni, e di abbellire
il sentimento e l'uso delle passioni, e di abbellire le opinioni giovevoli alla civile
le opinioni giovevoli alla civile concordia, e di snudare con generoso coraggio l'abuso
di snudare con generoso coraggio l'abuso e la deformità di tante altre che,
della moltitudine, roderebbero i nodi sociali e abbandonerebbero gli stati al terror del carnefice
arditi, alle gare cruente degli ambiziosi e alla invasione degli stranieri. manzoni,
... nessun figlio più docile e più tenero della chiesa non li deplorerà
sospetto di deformità morale. c. e. gadda, 7-101: s'hanno a
le deformità: quelle di cui giorni e tempi hanno attoscato e contorto uno stelo
di cui giorni e tempi hanno attoscato e contorto uno stelo ignoto ed inutile contro
tutta la deformità viziata della propria persona e delle cose che faceva. -fatto
di napoli ne fosse insieme duca, e quello di capua essere insieme vescovo e
e quello di capua essere insieme vescovo e conte di quella città: ciò che fece
vile ogni altro esercizio delle cose sacre e spirituali. -vergognosa umiliazione.
quegli che ora dinanti gli avevano maledetti e mormorato contra loro li videro spogliare,
spogliare, egli n'ebbero sì grave dolore e sì grande pietade per quella deformità di
voltò gli occhi in altra parte, e non sofferse loro il cuore di vedersi quella
, che se voi vedeste le catene e la bruttezza, squallore e deformità de'
vedeste le catene e la bruttezza, squallore e deformità de'vostri cittadini, non meno
muoverebbe a compassione di loro quella tristezza e qualitade inetta, che se dall'altra
ciò che si discosta da ogni regola e consuetudine; stranezza, bizzarria straordinaria di
, 37-55: quel più che mai turbato e inquieto / mugghiava a guisa di un
tauro silvano / ed oltre i mugghi e la sua gran fierezza / giungon deformità,
gran fierezza / giungon deformità, forza e grandezza. castiglione, 261: il loco
. castiglione, 261: il loco adunque e quasi il fonte onde nascono i ridiculi
quelle cose che hanno in sé disconvenienzia e par che stian senza però star male
un mostro marino... egli fece e donò al magnifico giuliano de'medici,
la deformità sua è tanto stravagante bizzarro e fantastico, che pare impossibile che la
che pare impossibile che la natura usasse e tanta deformità e tanta stranezza nelle cose
impossibile che la natura usasse e tanta deformità e tanta stranezza nelle cose sue. muratori
nel rappresentare sì la leggiadria, bellezza e maggior perfezion delle cose, e sì la
bellezza e maggior perfezion delle cose, e sì la deformità più terribile, più
più rilevante delle medesime secondo il grado e la qualità loro. colletta, iv-82
, camminando spesso su le zampe anteriori e la coda lunga e ravvolta. foscolo
le zampe anteriori e la coda lunga e ravvolta. foscolo, xvii-215: e questi
e ravvolta. foscolo, xvii-215: e questi caratteri l'autore deve desumerli dalla
deve desumerli dalla esperienza quotidiana del mondo e dalle storie; e alla realtà aggiungervi
quotidiana del mondo e dalle storie; e alla realtà aggiungervi la bellezza, grandezza,
deformità ideale, come fanno i sommi pittori e scultori. manzoni, 980: il
, a un tempo, più manifesta e la deformità del linguaggio discorde, e la
e la deformità del linguaggio discorde, e la possibilità di concorrere, ognuno per
: vista singolare, piena di deformità e di misterioso malumore che ispira a silvio
malumore che ispira a silvio insieme apprensione e ribrezzo. -contrasto. b
questi così fatti motti apparisce una pazienza e una freddezza troppo fuor della nostra natura
freddezza troppo fuor della nostra natura, e si vede anche una grossa ignoranza simulata
cagionerebbe in cielo, togliendo la luna e il sole; nell'aria, togliendone
venti; nella terra, togliendone l'erbe e frondi, ec.; la stessa
creature morte. nievo, 1-159: umili e cadenti le case, disadorne vi appaiono
disadorne vi appaiono le chiese, meschini e quasi accozzaglie del caso i villaggi; ma
di continentia, 1: considerato la vechieza e deformità de uno saporito compendiolo da dare
compendiolo da dare a ogni affanato ingegno e doctrina e sublenamento e molto più quando
dare a ogni affanato ingegno e doctrina e sublenamento e molto più quando da tale
ogni affanato ingegno e doctrina e sublenamento e molto più quando da tale deformità e
e molto più quando da tale deformità e vechiezza fussi depurato e restaurato; innamoratomi
da tale deformità e vechiezza fussi depurato e restaurato; innamoratomi di quello, ho preso
innamoratomi di quello, ho preso tempo e comodità di lavarlo, repulirlo e più vistoso
tempo e comodità di lavarlo, repulirlo e più vistoso, al mio iudizio,
] voglio scrivervi più a lungo, e in una lettera dimostrarvi la stima che
stima che ho delle gran doti dell'uomo e del poeta, malgrado le deformità del
poeta, malgrado le deformità del poema e dello stile. de cristoforis, cono
, quella sciocca mistura cioè di antico e di recente,... che gli
i dialetti popolari sono pieni di scorrezioni e deformità. -racconto assurdo, ridicolo
vanno in cocchio con la cuffia, e simili altre deformità sono il primo cibo
facendo il principio della parabola meno inclinato e curvo del fine. d. bartoli,
esclusivamente i lavori con plausibile economia, e si videro costretti a togliere le deformità
in tanta povertà, debolezza, deformità e discordia ridotta. muratori, 9-202: un'
si mette il governo perché i poveri ragazzi e ragazze s'allevino in qualche arte:
che s'avvezzano essi poscia all'ozio e alla mendicità. giannone, 2-1- 531
persona, ch'essi avessero riputata meritevole e degna di sostener la carica in tempi
roma turbulentissimi, caduta nell'estrema deformità e disordine. borsieri, conc.,
di una parte del corpo umano (e può essere congenita, cioè riferirsi a
traumatica, o derivare da malattie generali e costituzionali o da processi atrofici o infiammatori
, soprattutto a carico del sistema nervoso e del sistema locomotore, ecc.)
7. etnol. deformazione. e. cecchi, 5-61: nelle vetrine d'
con le testimonianze dei vecchi abusi di catene e di ceppi, erano cimeli di tale
ceppi, erano cimeli di tale continente; e rammentavano le deformità etnografiche dei selvaggi.
, comp. da de-con valore privat. e fosforo; cfr. fr. déphosphoration
fosforico si liberano per idrolisi acido fosforico e alcool. = voce dotta,
, comp. da de-con valore privat. e fosforilazione (v.).
l'oggetto della persona; ant. e letter. anche con l'oggetto della
non defrauderai la limosina del povero, e gli occhi tuoi non stravolgerai dal povero
occhi tuoi non stravolgerai dal povero. e non dispregerai l'anima affamata, e non
. e non dispregerai l'anima affamata, e non crucciarai il povero nella necessitade sua
dài [o sommo eterno bene], e così non ne defraudi o inganni.
vostro atto / ho sempre con ragion laudato e laudo; / ben che col rozzo
/ ben che col rozzo stil duro e mal atto / gran parte de la
che son le « burle »; e di ciò non è bono che questa compagnia
ore / del mio figlio sovvienimi, e de l'ingiuria / che riceve da me
che li son padre, quando il fato e giove / nèl privilegia. l.
defraudare a essi le loro antiche origini e di falsificar loro le patrie e i luoghi
antiche origini e di falsificar loro le patrie e i luoghi natii. sarpi, ii-431
una di quelle cose da non tacervisi, e un pollastrello da non defraudarne la vostra
mi defrauda. -è un contraffacente pubblico e abituato. d'alberti, 286:
. d'alberti, 286: 'defraudare'e 'frodare'valgono ambedue * togliere, rubar
; si * froda 'mostrando di rendere e non rendendo. d'azeglio, 1-161
vedermi presentare l'arme dalle sentinelle, e di girare fino all'ora di pranzo
fino all'ora di pranzo in su e in giù per i portici di via po
toccare tutta a lui. c. e. gadda, 365: la mapeppa,
, del resto, oltre a sorelle e mamma,... benigna stella non
capi di corredo: una nonna, e una contro-nonna: otto zie, fra
: otto zie, fra i tredici e i quarantasette anni: nove fra cugine e
e i quarantasette anni: nove fra cugine e cu- ginette. 2.
sarà preso dalle ini- quitadi sue, e con le funi degli suoi peccati sarà ligato
, per che non è stato prudente; e sarà defraudato nella moltitudine della sua stoltizia
la quale tanto t'ha amata, e per la quale tu tanto ami lui,
tu faccia noi secondo la tua mansuetudine e la tua misericordia. s. caterina
dottori, 117: quaggiù tutto disordina e confonde / il caso cieco, e con
e confonde / il caso cieco, e con occulto inganno / la prudenza delude
, / defrauda le speranze, / e con diverso fine dal prevenuto / termina gli
dal prevenuto / termina gli atti nostri e l'opre chiude. menzini, iii-285:
non defraudi dunque tante buone speranze, e onori spesso de'suoi comandi il suo umilissimo
de'suoi comandi il suo umilissimo servitore e ammiratore vero. borsieri, conc.,
accennerò nondimeno il fondo principale dell'azione e de'caratteri, sì per non defraudare la
i-266: giusto appunto perché gli amici e i conoscenti hanno qualche fede in me,
leggi non fussero defraudate, fu statuito e ordinato che ciascuno desinasse e cenasse con
fu statuito e ordinato che ciascuno desinasse e cenasse con le porte aperte. cantini
avessero di che temere,... e levato il romore come defraudati de le
, si rivolsero contro a'britanni, e con uccisione e strage infinita...
contro a'britanni, e con uccisione e strage infinita... gli cacciarono
, 1-1-344: sua maestà già molte e molte volte defraudata, si è trovata infine
vittime convenevoli a placare te spento, e me vivo vendicatore. dossi, 712:
bionda, un po'scarsa di gambe, e tutto farina la testa (pani defraudati
bocchelli, 6-451: n'era geloso e n'era umiliato, come defraudato,
trovar maniera di più sottile ed amara offesa e sfiducia verso di lui. moravia,
poco, non riuscivo a sentirmi defraudata e non protestavo. 2. scemato,
bibbia volgar., v-155: cadano e rimangano defraudati dalli loro pensieri; secondo
cosa dovendo per ogni modo fare, vole e deliberò che la nova sposa fusse giovena
deliberò che la nova sposa fusse giovena e molto bella, e non defraudato del
nova sposa fusse giovena e molto bella, e non defraudato del suo pensiere condusse in
suo pensiere condusse in matrimonio una elegante e legiadra forma di statura grande, ma de
al piano che mi sono proposto, e d'impedire che il lettore rimanga defraudato
opera. defraudatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
, comp. da de-con valore intensivo e friggere (v.).