dicea gano, e il bicchier piglia / di scopulo che i
: fare allettanti promesse a persone avide e incaute. guerrazzi, iii-41: in
dolce chiostra ', cioè del chiostro e della clausura del monasteri © che era
ottimo [inf., 29-40]: e dice 4 chiostra * la quale è
chiostro, claustrale. somma de'vizi e delle virtù, 16: siccome i sergenti
, / tu, maestro, reggendo e 'nsegnando, / medico sanando -onn'infermo,
-el non fermo, / nel secul e in chiostro e in ermo, / per
fermo, / nel secul e in chiostro e in ermo, / per costumi vita
sassi, /... / e fanno un gibbo che si chiama catria
chiostro a questi cieli / fertilemente; e ora è fatto vano. pulci, 1-79
onorare, / di prediche, di laude e paternostri, / più tosto che da
dentro alle clausure delle vergini monacelle, e per li chiostri dei religiosi frati,
che tra una compagnia di bellissime donne e di giovani uomini, come è la nostra
nostra, venuta alla verdura per diportarsi e non per istare in contemplazione.
d. bartoli, 36-54: più sovente e più a lungo si trovava nelle chiese
più a lungo si trovava nelle chiese e ne'chiostri de'religiosi che nelle anticamere
: fin gli stessi re, duchi e conti, dato un calcio al secolo,
, / se gli azzurri del cielo, e la splendente / luna, e 'l
, e la splendente / luna, e 'l silenzio delle stelle adora, / sente
. giusti, iv-40: il terrore e la subitaneità del caso obbligò i frati
tre conventi a passar sopra alla clausura, e centinaia d'uomini e di donne si
alla clausura, e centinaia d'uomini e di donne si ripararono e pernottarono nei
centinaia d'uomini e di donne si ripararono e pernottarono nei chiostri, ove furono trattati
. settembrini, 1-66: viveva ritiratissima e... i suoi genitori,
. i suoi genitori, persone modeste e tutti di chiesa, volevano consacrarla in
si lessero vestite di rime volgari le sottigliezze e le astrazioni della scuola; quando si
quando si vide il secolare riuscir filosofo e anche piacevolmente filosofo senza peccato d'eresia,
scienza potea rivelarsi altrui anche fuor de'chiostri e con linguaggio meglio intelleggibile a'molti.
che chiamasi elegantemente principio di associazione, e avvezzo a gridar contro quello che con
tanto possiede più di ben ciascuno, / e più di caritate arde in quel chiostro
ama più il mondo che iddio, e piaceli più il secolo che il chiostro,
al chiostro tutti i cadetti dell'uno e dell'altro sesso, per lasciare intatta
sta il chiostro... venere ride e penetra. -rifugio solitario, ritiro.
isola, seppi tenermi tranquillo per quattro e più anni, facendo a me chiostro
più anni, facendo a me chiostro e società di me stesso. 3
pianta quadrangolare, tutto chiuso da muro e fiancheggiato parzialmente o, più spesso
la consuetudine lo prese per la mano, e rice- vello con grandissima carità; e
e rice- vello con grandissima carità; e andarono, secondo la consuetudine loro,
chiostri ', contornati di portici, e di logge, ornati di pitture e di
, e di logge, ornati di pitture e di sculture con qualche fontana in mezzo
antichi chiostri a colonnette di vari marmi, e di forme differenti, quali sono in
in roma, a s. sabina, e a s. paolo. manzoni,
, s'entrò in un altro, e lì si vide la porta del chiostro
la porta del chiostro interno, spalancata e tutta occupata da monache. d'annunzio,
per tempo molto cominciar sua distretta, e quasi nullo tempo a finestra o balcone
., 5-57: pigliala [moglie] e non far, come alcuni nostri /
, come alcuni nostri / gentiluomini fanno, e molti fero, / ch'or giaccion
, / ch'or giaccion per ie chiese e per li chiostri. campanella, 1075
1075: girano le colonne trecento passi e più, e fuor delle colonne della
le colonne trecento passi e più, e fuor delle colonne della cupola vi son per
, / tutto d'un muro adamantino e forte. / i gran chiostri, i
gran chiostri, i gran palchi invidia e scorno / fanno a le logge de l'
i semi floreali, specialmente delle scandenti e delle cu- curbitacee, purché abbiano qualche
abbiano qualche cosa di bizzarro nella forma e ne'colori, avendo disegnato di coprir con
fa nel chiostro / d'amore, e che si teme, e che si spera
d'amore, e che si teme, e che si spera. bindo di cione
: io mi rivolsi al grido; e vidi il mostro / che già gl'irsuti
irsuti spogli le avea tratti, / e fattola tornar nel cavo chiostro. caro,
eglino [i tempestosi venti] impetuosi e ribellanti / tal fra lor fanno e
e ribellanti / tal fra lor fanno e per quei chiostri un fremito / che ne
fremito / che ne trema la terra e n'urla il monte. tasso, 7-11
chiostro, / saltar veggendo i capri snelli e i cervi, / ed i pesci
i pesci guizzar di questo fiume, / e spiegar gli augel- letti al ciel le
donarle un dolce amaro, / intorbidolla, e poscia in freddi chiostri / gli spirti
265: volan per l'alto e de'cerulei chiostri / arano i molli
di femmineo merto / tesoreggia il circasso, e i chiostri adorna / ove la dea
polverosi chiostri / serbaro occulti i generosi e santi / detti degli avi. carducci,
pian d'insubria / apre l'aratro e frange. pascoli, 8: è la
, 90: noi pur vediamo il cielo e le sue stelle, / la luna
/ la luna, il sole, e ne'celesti chiostri / il vago lampegiar de
segni. lorenzo de medici, 96: e, stando ancor ne'fragil corpi nostri
che de la luce io sgombre, / e mi conduca al tenebroso chiostro. molza
fiera stella superba / a tempo nasce e 'l crin sanguigno tira / per gli
6-iv-1-37: signor, che questo reggi e l'altro polo, / talch'un tuo
al ciel profondo / è legge, e legge al mondo, / conferma le speranze
al mondo, / conferma le speranze e i detti nostri / dagli stellanti chiostri.
riposo. forteguerri, 8-16: uccideste, e mandaste a'neri chiostri. manzoni,
manzoni, 230: così le greche genti e le latine / voi signori cantavano /
le latine / voi signori cantavano / e degli olimpi e dei tartarei chiostri.
/ voi signori cantavano / e degli olimpi e dei tartarei chiostri. 6.
i chiostri della verginitade in medea, e così consumata tutta quella notte in giocondi
/ scendendo in terra a sentir caldo e gelo, / s'armò, per liberarne
: [ercole] segnò le mète, e 'n troppo brevi chiostri / l'ardir
, 3-33: al cospetto d'ogni senso e raggione, co'la chiave di solertissima
mortale: il corpo, come involucro e prigione dell'anima. matraini, ix-507
alma a parte a parte / scolpito e vivo, e 'n ciascheduna parte / insignorirsi
a parte / scolpito e vivo, e 'n ciascheduna parte / insignorirsi del mortai
chiostra. chiòtto, agg. zitto e quieto, attento a non farsi scorgere
. berni, 6-30 (i-163): e senza pur fiatar mi stava chiotto.
bardi, con molta prudenza chiotto chiotto e scantonando per taglio, fuori della porta
fagiuoli, 3-1-211: messer lo zelo sbalordito e chiotto /... / sbiettò
fosse qualche dotto, / affettava modestia e stava chiotto. foscolo, v-172: la
. sbucò furtiva del suo stanzino, e brancicando alla meglio per quell'oscurissimo buio
che mai, dicendo che camminassero zitti e chiotti, che se no il popolo gli
contenti, che ridevano, quantunque piano e chiotti chiotti, quasi per non farsi
quasi per non farsi scorgere dalla fortuna permalosa e girevole. -figur. linati
salire al castello... un saldo e chiotto edificio del xvi secolo circondato da
, / col viso brusco, sussiegato e fiero, / dicendo: « anche nel-
vecchio, commemorando a vicenda la mina e la strage, parevano...
anima respirò per qualche minuto ansiosamente. e. cecchi, 1-26: la notizia
parole abbastanza sommesse, ma era chiara e creava un soffio di presenze misteriose.
costituire, formare, comporre (unendo e combinando vari elementi). - anche
ii-423: elli [amore] è creato e da sensato nome, / d'alma
che il cielo ha illuminato; / e ciò che fu creato / primieramente, cede
che voglian fare miraculi,... e quelli che voliano arricchire 'n un dì
tempo in gran povertà, come interviene e interverrà in eterno alli archimisti, cercatori
alli archimisti, cercatori di creare oro e argento, e all'inge- gnieri che
, cercatori di creare oro e argento, e all'inge- gnieri che voglian che l'
toscano / osò slanciar nell'aria, e albergo degno, / se tal può dirsi
soffia nel ferro creando una colonna luminosa e leggera dal bolo di pasta incandescente. deledda
782: aveva comprato uova per il malato e un bel chilo di fagiuoli cremisi,
li qua * creata fosti, / e di'lor sanza dimoro. pindemonte, 227
del far non surse l'arte, / e del bello il gioir, come il
: medito, scrivo, creo, pubblico e stampo. foscolo, gr.,
., i-25: anch'io / pingo e spiro a'fantasmi anima eterna: /
eterna: / sdegno il verso che suona e che non crea. berchet, 62
: l'uomo, eziandio sazio, chiarito e disamorato delle cose umane per l'esperienza
, donde elle paiono molto più belle e più degne che da vicino, si
vicino, si dimentica della loro vanità e miseria; toma a formarsi e quasi
vanità e miseria; toma a formarsi e quasi crearsi il mondo a suo modo;
a suo modo; apprezzare, amare e desiderare la vita. de sanctis, lett
: non è un carattere eroico. e, come il petrarca, è natura subbiettiva
riuscito invece a crear scena di così fresca e vivace bellezza, di compiutezza estetica così
? alvaro, 7-145: pagine famose e articoli di giornale hanno suscitato grandi reazioni
scoprendone i princìpi, le leggi, e precisando il metodo. crusca [
, 3-1-341: interpreta cenni, occhiate, e, s'altro non può, crea
non può, crea una novella, e qual cosa udita la narra..
: quelli avea creati quattro figliuoli e altre tante figliuole. ugurgieri, 341:
., 4-27: se alcun vuole e dilettasi di far creare i muli, scelga
fusse dalla natura di vile sangue creato, e di poi intra i termini d'uno
pervenne, apparse in lui tanta superbia e tanta ambizione che, non che il cardinalato
quale amore ne nasce un congiugnimento, e di quello tale congiugnimento si criano i
eran creati. tommaseo, i-129: e tu l'attesti, dell'inclito bellerofonte /
il seme che potesse resistere al freddo e rinnovare a primavera la loro specie.
mele... intorno ai capi e sotto i rami averai ben stropicciato. chiabrera
, che fosse finalmente italiana di fatto e di nome, nata qui, adatta per
forte, tenace, di gran colore e odorifera. 9. figur.
che l'arte ei non conosce / funesta e ria di fabbricar sventure, / l'
, 22-8: quante immagini un tempo, e quante fole / creommi nel pensier l'
/ creommi nel pensier l'aspetto vostro / e delle luci a voi compagne! de
che cuce insieme i romanzi di zola e fa di quelli un tutto solo, non
l'illusione di un mondo nuovo scoperto e appercetto da lui. carducci, 326
amore che 'l mio cor saluta / e intelligenza e vita entro vi cria / move
'l mio cor saluta / e intelligenza e vita entro vi cria / move dal riso
numerosa provoca un fatto a tutti noto e di cui nessuno osa parlar per primo
.. doveva creare papa uno spagnolo, e, non potendo, doveva consentire che
potendo, doveva consentire che fussi roano e non san pietro ad vincula. ariosto
157: e'ciompi, preso lo stato e creato e'magistrati a loro modo e
e creato e'magistrati a loro modo e non a arbitrio degli otto, volevano
volevano potere tumultuare ogni dì la città, e non arebbono gli otto potuto ritenergli.
quel tempo giulio ii, pontefice animoso, e di lasciar memorie desiderosissimo. bruno,
armassero solennemente, dando loro la spada e la croce;... ed in
cattanei il titolo di conte... e concessa facoltà di creare dottori e notari
. e concessa facoltà di creare dottori e notari. botta, 4-74: il pontefice-
che allora era intendente di catanzaro, e fu creato commessario delle tre calabrie con
11-66: i miei padri sul campo e alla corte / han creato assai conti e
e alla corte / han creato assai conti e marchesi; / ma quadriglia più bella
marchesi; / ma quadriglia più bella e più forte / nei lor stati giammai
e di sua autorità creò gli eletti ed i
ordine, una nuova organizzazione raggruppando insieme e conciliando persone di diverso genere; istituire
determinandone le regole, le caratteristiche, e conferendole compiti specifici). g.
. g. villani, 5-32: e per la detta signoria si resse la
firenze, come innanzi faremo menzione, e allora si criò l'officio degli anziani
delli amici,... essere severo e grato, magnanimo e liberale, spegnere
. essere severo e grato, magnanimo e liberale, spegnere la milizia infedele, creare
,... non può trovare e più freschi esempli che le azioni di
intelligenzia particulare in compagnie di notte, e qui disegnare chi avessi a essere fatto.
saggio, prova al mondo del valore e della virtù loro. vico, 241:
si criarono i tribuni della plebe, e gli si fecero giurare dalla nobiltà,
republica danari; accrebbe le gabelle vecchie, e creò delle nuove. c. bartoli
che creassero ed esponessero le leggi umane e divine. 13. contrarre (
bilancio secondo la detta nota delle faldelle e stame, che settimana per settimana averà
corte d'urbino fosse degna di laude e come di nobili cavalieri ornata; il che
1-9: io so ch'assai di ricchi e signorili / parenti vengon volontari e presti
ricchi e signorili / parenti vengon volontari e presti / a lei [alla corte]
[alla corte] per ben crearsi e farsi umili. 15. far
, vii-40: mortalmente mi offendi. e che? del regno / minor mi tieni
trovata; i... i e criasi di nobili metalli, / d'una
magalotti, 21-158: sarà ancor facile e curioso a sapersi quanto da noi siano lontane
da noi siano lontane le nuvole, e in che distanza da terra si creino i
cria / sempre 'l disio conduce, / e quel per li occhi innamorati viene.
malvagio diletta- mento,... e che questo è quel fuoco, per lo
non solo nello atto, ma nel pensiero e nelle parole bruttissimi, disonestissimi, abominevolissimi
/ apra in voi gli occhi, e i doni in mille sparsi / uniti in
sparsi / uniti in voi contempli: e 'n lui crearsi / sentirà nuove brame e
e 'n lui crearsi / sentirà nuove brame e nuovo amore. fed. della valle
miei soave de l'afflitta mente, / e 'l piacer desta, ove 'l dolor
andar fassi alla mente / incontro, e la percuote, indi si crea / la
. carducci, 315: talamo e cuna è l'ara tua: l'ascosa
de'petti domati in fondo aggiunge / e la famiglia a la città congiunge.
: s'amore crea solo di piacere, e piacere solo di buono, temo di
[pesci] l'uccello con umile e piatoso sembiante, disse: « l'amor
realtà, coerenza, vita artistica. e. cecchi, 1-171: il solo che
vicenda, d'impastarsi in quel pianto, e la nuova, cocente impressione di sentirsi
nuova, cocente impressione di sentirsi mutare e invecchiare già in un episodio passato.
di acido metilguanidinacetico nel corpo dei vertebrati e di alcuni invertebrati (particolarmente nei muscoli
di alcuni invertebrati (particolarmente nei muscoli e nel cervello). = voce
, che si decompone continuamente in creatina e acido fosforico, e presiede alle funzioni
continuamente in creatina e acido fosforico, e presiede alle funzioni contrattili dei muscoli,
(detto anche acido creatinfosforico, fosfageno e fosfocreatina). = voce
= voce dotta, comp. da creatina e fosfato (v.).
= voce dotta, comp. da creatina e fosforico (v.).
= voce dotta, comp. da creatinina e dal gr. alp. a
. percentuale di creatinina presente nell'urina e destinata all'eliminazione. =
= voce dotta, comp. da creatinina e dal gr. oùpov * urina
= voce dotta, comp. da creatina e dal gr. oùpov 'urina '
creatrice è sempre a doppia faccia, e porta seco un contrappeso di conservazione.
parchi nazionali scorgo un sintomo della salute e della creatività di un paese. =
, non solo colloca in esse i germi e le potenze di ogni esplicamento ulteriore,
di ogni esplicamento ulteriore, ma le feconda e dà loro il primo impulso vitale.
, di azione, di arricchimento spirituale e morale; fecondo, attivo, produttivo
antichissimi, artigiani eccelsi, inquisitori, predicatori e critici d'una compitezza sobria e severa
predicatori e critici d'una compitezza sobria e severa, l'astuzia nei fiorentini è
nei fiorentini è una virtù creativa; e la loro fede profonda raggiunge con la
restituì gran parte delle mie facoltà intellettuali e creative, meno le tramelogedie, cui non
con creativa compiacenza alle impressioni degli avvenimenti e al genio della società tra cui passava
, cioè non è espressione nel senso attivo e creativo, che è il solo giusto
quanto sappia la vanità ultima dell'opera, e degli applausi e della stessa pura gioia
ultima dell'opera, e degli applausi e della stessa pura gioia creativa, egli è
condannato a essere sempre, dopo tutto e sopra tutto, un artista. bocchelli,
i-277: la loro unione scientifica era necessaria e indispensabile ad ambedue,...
critico esigente, sicché si completavano correggendosi e fecondandosi a vicenda, potenziandosi reciprocamente ed
dunque in ogni regno i carnivori, e che sovente agli altri regni estendono la
altri regni estendono la loro ingordigia, e veggiamo in essi creati da dio gli
l'universo creato solo per noi, e noi soli degni e capaci di dar leggi
per noi, e noi soli degni e capaci di dar leggi al creato. nievo
: nulla... di più melanconico e riposato aspetto, che quel lago alpestre
creato apposta per quella penombra di meditazione e di mistero, faccia esso poi al
2. che ha avuto un principio e avrà una fine; condizionato, finito
7-135: gli angeli, frate, e il paese sincero / nel qual tu
ma gli elementi che tu hai nomati / e quelle cose che di lor si fanno
le sue difese. manzoni, 33: e tu degnasti assumere / questa creata argilla
tutto questo è contenuto nell'ordine primigenio e perpetuo delle cose create, il quale
creasti questa pura / scena di case e corsi d'acqua e prati, /
/ scena di case e corsi d'acqua e prati, / tu mi riveli in
nome natio / è un nome nostro e mio. ungaretti, i-49: volti al
rinvengono come una confusione di figure ignote e credute inutili possano servire all'intelligenza,
possano servire all'intelligenza, alla formazione e all'operazioni di tutte quante le cose
, x-3-297: fra il concento degli augelli e il plauso / delle create cose egli
mondano portare meco non voglio, / e onne creato ne toglio ch'eo en cose
dal cadere / de'proietti creata, e primo vide / il contener delle contente sfere
inghilterra grandi province nel prossimo continente; e gli eserciti creati per la conquista si terrebbero
ma della vittoria. -sorto e affermato. alvaro, 7-268: chi
creato, secondo iddio, in giustizia e santità di verità. rosmini, xxvii-45:
parla dell'uomo nuovo creato nella giustizia e nella santità della verità: e ripete
giustizia e nella santità della verità: e ripete frequentemente che siamo creature nuove.
in due suoi fratelli minori, rodrigo e arrigo, cardinali creati da paolo terzo.
un papa creato con unanimità sì subita e spontanea, e quasi portato, possiam dire
con unanimità sì subita e spontanea, e quasi portato, possiam dire, per
prima sedia, non esprima i sensi e le intenzioni di coloro che ve lo alzarono
aretino, i-m: a sì liberale e ben creato giovane, vinse messer lodovico
vi eran giovani... così generosi e così ben creati, che ben mostravano
che poi conobbi agli effetti, cioè nobili e pieni di virtù. bruno, 3-21
modesto, savio, polito, sobrio e discreto; nel vestir onorato, nel spendere
, con tutti quei della corte amorevole e cortese. girolamo leopardi, 1-42:
creata vedi / ballare i topi, e covi il focolare. anguillara, 2-319:
s'era millantato in roma de le grandezze e de le ricchezze sue di qua,
si deve gentilmente, ché lo trafiggevano e lo passavano fuor fuori, com'è
fuor fuori, com'è solito de'villani e de'mal creati. garzoni, 1-658
ecci una professione d'alcuni uomini incivili e mal creati, anzi di demonii infernali,
, che con pessima lingua lacerar questo e quell'altro. creato2, sm
universo, il mondo, la terra e quanto su di essa vive o si
, che per lui era uscir del mondo e allontanarsi da tutto il creato sensibile.
/ del tuo splendor vestita; / e le sorgenti apparvero, / onde il
frali / forme viventi, la contempla e medita. foscolo, gr., i-32
lungo il creato / a fecondarlo, e di natura avea / l'austero nome
di propagare i termini del creato, e di maggiormente adomarlo e distinguerlo. gioberti
del creato, e di maggiormente adomarlo e distinguerlo. gioberti, li-m: tra la
gioberti, li-m: tra la creazione e la redenzione s'interpone un fatto, cioè
disordine sottentrato all'ordine, la divisione e il caos succeduti au'armonia del cosmo
caos succeduti au'armonia del cosmo, e quindi la perdita dell'unità primitiva, impressa
sol girar d'occhio, con sì stretta e rapida concatenazione, che tutto il creato
gli esseri del creato erano suoi amici e la natura non ebbe mai figliuola più amorosa
natura non ebbe mai figliuola più amorosa e riconoscente. alvaro, 9-196: egli toma
, caldo dei giochi la sera, e racconta. non è soltanto il creato
6-169: ma non è questo significato teologico e liturgico della luce che ci preme:
nel creato sembrano mostrare più simpatia (e in realtà ostentano il più gran ribrezzo)
che non fussino venuti a lui; e s'egli n'aveva offesi alcuni, ve
chiamano loro. machiavelli, i-47: e l'arme proprie son quelle che sono composte
: messer tanegiù di castello, cavaliero ardito e prudente e creato del duca luigi d'
di castello, cavaliero ardito e prudente e creato del duca luigi d'orliens. berni
varchi, 18-2-133: con detto rinaldo e con antonio mini suo creato, se
a bertoldo suo creato ogni suo lavoro e massimamente i pergami di bronzo di s
della torre] è di già attempata e poco sana, desidererebbe di potervi entrare [
i-292: io sono la natura, / e sono una fattura / deio sovran fattore
10 fui da lui creata, / e fui incominciata; / ma la sua
cesare... apparve essere avvenuta, e non alla cittade di roma comandatrice,
., i-137: della mia fé e lealtà in amore, né io né altri
fare certa, imperciò solo iddio è creatore e testimonio vero delli cuori umani, e
e testimonio vero delli cuori umani, e a lui solo lo pensiero dell'uomo
che io dica cosa che sia laude e gloria ed onore del tuo dolce figliuolo,
del tuo dolce figliuolo, nostro creatore e redentore. marsilio ficino, 2-128: io
tu ami le creature con certo modo e termine: ma il creatore ama con
medici, 99: 11 creatore, e il tutto e l'uno, io canto
: 11 creatore, e il tutto e l'uno, io canto: / queste
: è amicizia sempre fra la creatura e la creatura, dove che amore è eziandio
che amore è eziandio fra la creatura e 'l creatore; e cominciando in dio e
fra la creatura e 'l creatore; e cominciando in dio e passando in noi
e 'l creatore; e cominciando in dio e passando in noi, e di nuovo
in dio e passando in noi, e di nuovo ritornando in dio, come per
: se l'amore è nel creatore e in tutte le creature, è necessariamente
, / primo ente, re degli enti e creatore. marino, vii-102: laonde
che fussero i persiani, i caldei e gli egizii adoratori del sole, poiché
1-235: il nostro globo è, e solo può essere, e solo dev'
globo è, e solo può essere, e solo dev'essere, l'unico tra
unico tra i globi da cui partono inni e cantici di vocal benedizione al creatore del
elevandosi alla contemplazione dell'ordine universale, e interpretando i fini della provvidenza a favore
storia della prosperità avvenire del globo, e indipendenti d'ogni passione, lo vanno considerando
sto per dire, con la mente pacata e benefica con che lo guarda il creatore
/ che il grande amor ti dette e il gran pensiero. oriani, x-21-141:
ogni mito la creazione involgeva egualmente creatura e creatore. bocchelli, i-18: la
scienzia? la quale sempre è testimonia e tromba del suo creatore, perché ella
ella è figliola di chi la genera, e no'figliastra, come la pecunia.
: egli era bene un poeta, e il poeta, sapete, è quasi un
, / dalla madre dei buoi / forti e dell'ampie querci e del frumento,
buoi / forti e dell'ampie querci e del frumento, / nel bronzo degli eroi
nella dolorosa sua condizione di creatore impotente e di « raté » o fallito. comisso
soffio della poesia. sono a migliaia e tutti operanti, e sarebbe assurdo sperare
. sono a migliaia e tutti operanti, e sarebbe assurdo sperare che tutti fossero dei
s. illustriss. produce sempre nuovi e nobilissimi parti. vico, 581: la
l'essere di sostanze animate di dèi, e gliele diede dalla sua idea. alfieri
come nel più tristo momento di schiavitù, e senza quasi probabilità, né speranza di
sollevò ad un tratto 10 spirito, e mi riaccese faville creatrici. pindcmonte,
faville creatrici. pindcmonte, ii-157: e roma... / vede i partenopei
... / vede i partenopei numi e la diva / prole, mercé tuo
: la fantasia è facoltà creatrice, intuitiva e spontanea: è la vera musa,
che possiede 11 segreto della vita, e te la coglie a volo anche nelle sue
anche nelle sue più fuggevoli apparizioni, e te ne dà l'impressione e il
apparizioni, e te ne dà l'impressione e il sentimento. fogazzaro, 5-41:
, l'estro del compositore passava in lui e nel calore della passione creatrice gli bastava
di suono per veder l'idea musicale e inebbriarsene. d'annunzio, iv-2-815:
saint- simon che con pochi tocchi luminosi e sicuri tratteggia figure e scene che non
pochi tocchi luminosi e sicuri tratteggia figure e scene che non si cancellano.
superava in novità d'ingegni tutti i maestri e compositori di strumenti bellici.
forma. 4. agg. e sm. iniziatore, primo ideatore, fondatore
lavoro in cui l'uomo sia creatore e facitore principale, stracca, per dir vero
principale, stracca, per dir vero, e non può per giorni e giorni indefessamente
vero, e non può per giorni e giorni indefessamente continuarsi. cesarotti, i-126
] sacrifica l'eleganza convenzionale all'espressione e alla forza, e lungi dall'adular
convenzionale all'espressione e alla forza, e lungi dall'adular un dialetto particolare, padroneggia
particolare, padroneggia la lingua stessa, e sembra talora strascinarla dispoticamente alla libertà.
i-20: sovra tutti però i numerosi e benemeriti coltivatori della elettricità, due uomini
della scienza elettrica, l'americano franklin e l'italiano volta. nievo, 227:
la filosofia] era stata sempre contemplativa e si voleva che divenisse creatrice e che pigliasse
contemplativa e si voleva che divenisse creatrice e che pigliasse la sua parte nell'opera
mondo. 5. agg. e sm. che suscita, genera, produce
della più pura tra le moderne rivoluzioni, e però premiata dalla compassione dell'intera umanità
, dove un paese non vede l'altro e non può copiare dall'altro, fu
vorre'andar preso al romore, / e lascerei quell'aquila a'troiani, / che
far parecchi brani / del poverino, e dicon che fu giove, / che 'l
un qualsiasi mancamento può condurlo al creatore e se noi non siamo qui si dirà che
creata dotata di una struttura, organismo e vita (umana, animale, vegetale)
com'egli è ri tondo, / e tutta terra e mare, / e 'l
è ri tondo, / e tutta terra e mare, / e 'l fuoco sopra tare
/ e tutta terra e mare, / e 'l fuoco sopra tare; / ciò
create, che te degano servire; / e come sonno ordenate elle fon loro devire
sua natura / ciascuno criatura / ri trai e indi gioie fino / a quella ch'
; ma l'uomo, che diventa malvagio e perverso, sarae tormentato crudelmente nel dì
creatura, se non due bestie vive e tutte l'altre morte. s. giovanni
, non essendo noi, ci creò e diede l'essere, e diede più eccellente
ci creò e diede l'essere, e diede più eccellente anima che a niuna
a niuna altra creatura, poi piantò e fece lo paradiso terrestre, e 'l
piantò e fece lo paradiso terrestre, e 'l cielo e la terra, tutto in
lo paradiso terrestre, e 'l cielo e la terra, tutto in nostro servigio ed
la terra copre di verdura, / e li arboscelli adoma di bel fiore, /
adoma di bel fiore, / giovani e dame ed ogni creatura / fanno allegrezza con
; / ma poi che 'l verno viene e il tempo passa, / fugge il
tempo passa, / fugge il diletto e quel piacer si lassa. savonarola, iii-3
uomo è nobilissimo, fatto alla imagine e similitudine di dio, in lui più si
809: se l'amore è nel creatore e in tutte le creature, è necessariamente
adorano di latria, altro che dio, e però a lui serveno solo sotto l'
l'insegna del sole, ch'è insegna e volto di dio, da cui viene
di dio, da cui viene la luce e 'l calore ed ogni altra cosa.
è comune a tutti gli uomini, e insieme degno d'amore, cioè la
di annosi mattoni, scarlatte, / e scarse capellature / di tamerici pallide / più
stata messa accanto all'amore quasi sorella e con l'amore congiunta e fusa in
amore quasi sorella e con l'amore congiunta e fusa in un'unica creatura, che
un'unica creatura, che tiene dell'uno e dell'altra. -in senso collettivo:
perché disiderassero queste cose [le cose visibili e corporali],... per
. è semplice denotativo di stato, e non vuol dir altro, se non che
in pace con tutti: col creatore e colla creatura. 2. l'
essere creato; persona, individuo (e contiene, spesso, un'accentuata notazione
accentuata notazione affettiva, sia di ammirazione e di lode per la bellezza fisica,
commiserazione per il suo destino di fragilità e sofferenza). giacomo da leniini,
amorosa criatura, / soprana di valore e di biffate, / voi ch'avi te
alla centura, / adosso ha dardi e sassi e foco ardente. firenzuola, 66
, / adosso ha dardi e sassi e foco ardente. firenzuola, 66: è
: è amicizia sempre fra la creatura e la creatura, dove che amore è eziandio
che amore è eziandio fra la creatura e 'l creatore. d. bartoli, 36-35
questo gran volume ch'è il mondo, e intendere il vero significato degl'infiniti caratteri
per le sale, / criticando ricamo e acconciature, / e vomitando il lor
, / criticando ricamo e acconciature, / e vomitando il lor genio carnale / per
milioni di creature tutte mio prossimo, e tutte nate con l'unico patrimonio della schiavitù
dal crederlo: è giovine, e finalmente non è cappuccino. giusti, iv-21
, in atto di chi aspetta e sospira. imbriani, x-53: è spet
senz'esigenze? d'annunzio, ii-621: e le tue chiome / auliscono come
giovani delle creature eteree, gazzose, satinate e leg gere che salgono nell'
/ forse ho amato te sola! e ti richiamo! / se leggi questi
levi, 1-21: una splendida creatura nera e rosa, che nessuno vede mai
donne che amano nell'uomo l'audacia e la forza, gioiva della mia onesta canaglieria
donna chiese grazia di volere sua confessione e comunione, siccome fedele cristiana, e la
confessione e comunione, siccome fedele cristiana, e la creatura battezzare e fare cristiano.
fedele cristiana, e la creatura battezzare e fare cristiano. boccaccio, dee.,
cheta cheta a giovanni mio padre, e disse: « io vi porto un bel
natura, or vedendosi la moglie tolta, e schiava la sua creatura prima che nata
nata, correva per li cherusci qua e là forsennato. lancellotti, 305: ma
mò le nostre donne d'oggidì, e non quelle di già usino, partorito che
che possa accopiarsi con molte altre dette e non dette da noi di quel monsignore.
segneri, iii-1-79: povere vostre creature! e questo è quel bello esempio, che
, 5-26: donne gravide, madri lattanti e portanti al petto le creature loro.
1-8: un prefetto, prete ignorante e villano, educa e guida una ventina
, prete ignorante e villano, educa e guida una ventina di quelle creature, che
quelle creature, che imparano a temere e odiare quel loro tiranno. verga, 4-227
, 1341: lo carezzò con la mano e mandò queste voci e parole: /
con la mano e mandò queste voci e parole: / « mia creatura, che
/ « mia creatura, che piangi? e qual passione t'accora? ».
dice: * le creature ', e lo dice con tanta dolcezza malinconica,
via / della tua gioia tutta bianca e rosa. silone, 17: veniva a
fontamara quando gli uomini erano al lavoro e nelle case non trovava che donne e
e nelle case non trovava che donne e creature. pasolini, 134: una donnetta
questo basso mondo, fra noi? e sospetto d'essermi innamorato della creatura della
... il bello sia pura opera e creatura dell'assuefazione. de sanctis,
poeta il corso della natura è danza e armonia; il suo suono è canto e
e armonia; il suo suono è canto e parola; il rombo, il mormorio
mormorio, il sussurro è voce di sdegno e di amore: ella parla, ella
le dicesse soltanto a se medesimo; e poi tacque, forse per considerare entro
là, davanti a lei, in carne e ossa, questa creatura della sua fantasia
il quale era del paese del papa, e sua creatura. savonarola, iii-190:
: l'avversario loro va al tiranno e dice: -io sono vostro partigiano e sono
tiranno e dice: -io sono vostro partigiano e sono stato creatura sempre di casa vostra
, o per che altro si fosse, e la voleva maritare assolutamente; e aveva
, e la voleva maritare assolutamente; e aveva trovato il... l'uomo
borghesi. 6. dimin. e vezzegg. creaturina: bambino piccolo (
corpo. fu tenuta cosa strana, inaudita e degna di memoria. segneri, iii-1-125
: quella creaturina tendeva le braccia, e balbettando pregavami che per carità non cascassi
esauditela! tiratela a voi, lei e la sua creaturina: hanno patito abbastanza!
milioni delle miglia, non veggono, e non possono reggere al freddo, senza
ora dovete abbracciarvi fra di voi, e non tenere in corpo il malumore, con
serao, i-984: spesso i piccini e le piccine sono stati quieti tutta una giornata
diveniva più tranquilla anche per lui; e, rimesso sul lettuccio il bambino, si
sia grande l'alterezza degli uomini? e come dunque non si vergognavano d'inchinarsi
(ché più son l'altre nobili e tutte furono insieme create), ma
di dio nella creazione dell'uomo, e la dignità di dio per te venerazioni dell'
solo dio fosse in essere, senza mondo e senza caos, e che l'onnipotenzia
, senza mondo e senza caos, e che l'onnipotenzia di dio di nulla tutte
cose naturali, per quali s'acquista e conserva la vita, dalle sette virtù,
dalli sei giorni della creazione del mondo e settimo della requie. marino, vii-108:
: chi vuol notare la sovrana eccellenza e nobiltà di questo umano sembiante, osservi
umano serbò un certo sentimento delle proprie forze e la persuasione del suo diritto monarcale sugli
girar d'occhio, con sì stretta e rapida concatenazione, che tutto il creato ti
ogni mito la creazione involgeva egualmente creatura e creatore. papini, 27-57: giubilavo al
nell'immensità della creazione, nell'ordine e bellezza sua, o sia nella concatenazione
sia nella concatenazione, armonia, dipendenza e tendenza delle sue parti. carducci,
, i-92: la congiunzione dell'ideale e del reale, scòrta dalla teologia nell'unità
allargò quindi ai diversi ordini della creazione e a'fatti del mondo storico in cui
la morte... alzava sempre e dappertutto la sua oscena protesta contro la
oscena protesta contro la bellezza della creazione e la giustizia del creatore? svevo,
. ecco: si dà un forte respiro e si accetta e si ammira tutta la
dà un forte respiro e si accetta e si ammira tutta la natura com'è e
e si ammira tutta la natura com'è e come, immutabile, ci è offerta
che l'uomo scarabocchia di sé. e quante indecifrabili cancellature. 3.
pensiero, invenzione, il dar forma e l'eseguire materialmente un'opera (in
il vossler distingue, chiamandoli studio estetico e studio storico, ovvero studio della lingua come
, ovvero studio della lingua come creazione e studio di essa come svolgimento, ora che
miri, si dimostrano, l'uno e l'altro, studi storici. boriili,
entusiasta, l'invasato, esaltava l'ispirazione e la passione, l'ardore e l'
ispirazione e la passione, l'ardore e l'ardire delle creazioni matematiche...
. non altrimenti avrebbe parlato d'idee e immagini e discorsi poetici, di temi
non altrimenti avrebbe parlato d'idee e immagini e discorsi poetici, di temi e melodie
immagini e discorsi poetici, di temi e melodie e armonie e contrappunti musicali.
discorsi poetici, di temi e melodie e armonie e contrappunti musicali.
poetici, di temi e melodie e armonie e contrappunti musicali. -resa artistica
di un'atmosfera). c. e. gadda, 2-30: i funzionari della
a imitazione dei negri, annàspano sul tìmpano e sul sassòfono alla creazione del turbine;
aristodemo 'è una creazione originate, e, in mezzo a'difetti dall'autore stesso
i-1113: tutto che rimaneva di buono e di bello del programma di stradella divenne
trascenda i limiti angusti dei simboli figurati e assuma l'alta virtù rivelatrice di un'infinita
iii-23- 174: all'elemento sano e vero, che operava in questi concetti
in questi concetti di spontaneità, libertà e individualità artistica, si univa l'elemento
artistica, si univa l'elemento falso e malsano; donde l'equivoco, l'
che è di ogni vera creazione, e la ricerca del nuovo eccitamento a vellicare e
e la ricerca del nuovo eccitamento a vellicare e scuotere gli animi, stufi dei vecchi
scuotere gli animi, stufi dei vecchi e abitudinari piaceri. pirandello, 5-570:
entusiasta della parte di * spera ', e assicurava che ne avrebbe fatto ima «
hanno spesso origine dai motivi più frusti e popolari. egli può rivedere tutto un
. la lodarono nei loro componimenti; e te fecero omaggio delle loro creazioni.
si possino esercitare con quella maggior quiete e temporale e spirituale che da noi si possa
esercitare con quella maggior quiete e temporale e spirituale che da noi si possa;
stata in questa creazione, di piamente e santamente [ecc.]. machiavelli
: avendo essi ciò fatto sì amorevolmente e con tanta sodisfazione universale nell'es- sequie
una cosa essere creazione d'un'altra, e il termine e fine d'un male
d'un'altra, e il termine e fine d'un male esser grado e principio
termine e fine d'un male esser grado e principio d'un altro. magalotti,
intorno all'abolizione della lingua primigenia, e alla creazione delle nuove. 7
fu eletto ambasciadore la seconda volta, e sempre nella riputazione aveva cresciuto ogni dì
nella riputazione aveva cresciuto ogni dì più e se mai vi fu istimato, questa
dopo quel che vi s'è scritto avanti e dopo la creazione di questo pontefice.
162: dopo brevissimi giorni il pontefice infermò e morì, cioè il ventesimosesto dalla sua
. guicciardini, 276: la autorità e prerogative che io vorrei che avessi la
tutti e'consigli, cioè nel consiglio grande e ne'consigli di mezzo,..
. avere nella creazione delle prò visioni e leggi quello grado che si dirà nel luogo
le anime come create per intervento diretto e particolare di dio. 3.
create con i caratteri che posseggono attualmente e che conservarono invariati attraverso il tempo (
evoluzionismo). creazionista, agg. e sm. (plur. m. -i
: son l'arsure ognor più forti e crebre, / sì che a salute ogni
si tolte. monti, x-3-105: e s'ode per la cieca aria secreta /
la cieca aria secreta / con ira e con bestemmie acerbe e crebre / maledir la
/ con ira e con bestemmie acerbe e crebre / maledir la spelonca ed il
del virgiliano entello, sulle cuticagne del prevosto e di radescki. 2.
, viii-69: fra i rami intricati e i folti tronchi / a pena il
pena il sol vi raggia: / e l'aere inerte per te fronde crebre /
legan di bende forestiere / il crin prolisso e crebro, / e qual greca ti
il crin prolisso e crebro, / e qual greca ti sembra e qual circassa.
, / e qual greca ti sembra e qual circassa. 3. intenso
quanto la luce è più crebra i e più lucente agli occhi de'mortali, /
mortali, / par sia maggiore oscuro e più tenèbra. = voce dotta
più piccole, a cesti, dette crecchie e brentoli, e delle altre più grandi
cesti, dette crecchie e brentoli, e delle altre più grandi, dette scope.
con questa donna mi celai alquanti anni e mesi; e per più fare credente altrui
mi celai alquanti anni e mesi; e per più fare credente altrui, feci
è quell'arca pienissima di divini tesori, e quella per il cui mezzo son ripieni
per il cui mezzo son ripieni li cieli e la terra, e li intelletti e'
son ripieni li cieli e la terra, e li intelletti e'cuori umani credenti in
dolore, la maggior parte delle castella e de'villaggi abitarsi da gente per generazione
moresca... credenti parte nell'evangelio e parte nell'alcorano. salvini, 22-289
che costui sia per venire, / e l'alma sempre a te non è credente
può tenerlo in freno anche essendo credente e cattolico. de sanctis, lett.
., i-248: spirito dommatico, credente e poetico, predica dal paradiso la verità
contessina clara oltre all'esser credente era devota e fervorosa: perché all'anima sua non
perché all'anima sua non bastava la fede e le si voleva inoltre l'amore.
era credente, senza essere bigotta; e spontanea, non ipocrita, non calcolata,
ebreo ed il novello gentile: l'asina e il pullo. l. adimari,
il numero della folla de'ciechi credenti e paganti. de sanctis, lett.
agostino volgar., 1-2-180: poteronsi partire e dare luogo a cristo, e delle
partire e dare luogo a cristo, e delle sedie delle luogora e maggiormente del
a cristo, e delle sedie delle luogora e maggiormente del cuore delli credenti. marino
gli occhi, intenerisce gli spiriti, e ricercando le viscere infino al- l'intime
dominare prima nel cuore,... e poi lasciandosi dominar nella mente da quell'
s'egli era sulla torta via, e lo soccorressero di que'lumi che i credenti
che i credenti hanno per credere, e a lui mancavano tuttavia. de sanctis,
l'uomo colto, schivo delle forme semplici e volgari dell'umile credente, mira a
contenuto scientifico. nievo, 52: giovani e vecchi, grandi e piccini, credenti
52: giovani e vecchi, grandi e piccini, credenti o miscredenti, pochi vivono
miscredenti, pochi vivono adesso che attendano e vogliano combattere le proprie passioni. orioni
altrui. barilli, 1-128: qua e là un credente, un uomo erculeo,
già v'emprometto està nemistà mia / cortesemente e con omil parvenza. pietro de'faitinelli
): ben ho la credenza ferma e netta / che alquante, ma ben
maria soletta. fiore, 5-5: e solo a lui servir la mia credenza /
è vana, / sol per triumfi e per imperii nacque. boccaccio, dee
uomini mutono volentieri signore credendo megliorare, e questa credenza gli fa pigliare l'arme
che sia issabella in mar rotta e sommersa. castiglione, 435: fanno credere
che gl'ignoranti, gli uomini nuovi e di niun merito, da'prencipi nella collazione
più principali sieno preposti ai soggetti letterati e meritevoli. pallavicino, 3-114: e
e meritevoli. pallavicino, 3-114: e venne in credenza, che ove eziandio i
sarà meglio ravvisare l'espressione de'sentimenti e della credenza pubblica, piuttosto che sempre
leopardi, 1045: ricorrevano alla credenza e all'aspettativa d'un'altra vita. nievo
72: educato senza le credenze del passato e senza la fede nel futuro, io
per quella fede lo amava stelio, e perché in nessun altro egli sentiva più profonda
perché in nessun altro egli sentiva più profonda e più sincera la credenza nella realtà del
, sottomessa all'osservazione, all'esperimento e al calcolo,... è una
. dante, conv., iv-xn-15: e sì come peregrino che va per una
lungi vede crede che sia l'albergo, e non trovando ciò essere, dirizza la
, dirizza la credenza a l'altra, e così di casa in casa, tanto
ch'i'credeva (ai credenze vane e 'nfirme!) / perder parte, non
parola ma'da voi non cala i e di venir sanz'essa ho gran temenza;
potersi tenere. tasso, 5-54: e male addursi a mia credenza or potè
credenza altrui. sei prigioniero, / e comparisci reo. 3. motivo di
lo 'ngegno suo sta cavali ero; / e 'l chiocciolo gli deggia far credenza
il viso fero. chiaro davanzali, 220 e: ma ch'io ne sia dicente
dee., 3-7 (334): e per darle di ciò più intera credenza,
, i-79: si dice che promettitore allegro e ardito ha dello attenere poca credenza.
a'racontati casi porgi credenza alcuna, e sei uomo, come io credo,
mogli di fellon animo si ritrovavano, e l'un l'altro si guardavano in
/ ch'io divenni per voi stolto e villano. f. d'ambra, xxv-2-433
xxv-2-433: aprimo l'uscio; / e, fuor d'ogni credenzia, vi trovarono
/ alamanno. caro, 2-77: e di lontano / gridò laocconte. o ciechi
date credenza? tasso, 6-91: e in ischietto vestir leggiadra resta / e
: e in ischietto vestir leggiadra resta / e snella sì, ch'ogni credenza eccede
, 6-1-105: quanto di grave e faticoso il forte / teban sofferse, io
154: al fin siam giunti, / e giunti, fuor d'ogni credenza,
nella brigata una voce, che agnese e lucia s'eran messe in salvo in una
l'insieme delle nozioni che si hanno e delle dottrine che si professano in materia
è istato in ferma credenza lungamente, e poi cade in errore, però che vuole
sapere più che mestiere non gli è, e più che non conviene sapere ad umana
dal mondo la peste della credenza erronea e della barbarica infedeltà. pallavicino, iii-128
insegnata fra l'altre sì fatta eresia, e contaminate col suo veleno quelle provincie,
guerra, il rigiro degli affari, e l'interesse della mercatura, accozzano cervelli
prigione abbia indebolito i nostri animi, e che per imbecillità siamo divenuti più fermi
fermi nella credenza? nievo, 70: e le divote credenze e i miti costumi
, 70: e le divote credenze e i miti costumi di sua nonna, appurati
finita il penitente se n'andava tranquillo e il confessore rimaneva scosso nelle credenze proprie
cori vorrei che tu rispettassi le mie credenze e, se ti piace di chiamarle cori
ricordati, nazionalistici o variamente classicistici, e le altre condotte coi criteri di una
santa credenza il terzo [re] e qui [contro i cristiani] non venne
del 'credo in dio ', e chi l'orazione del * credo in dio
qual si fonda l'alta spene, / e però di sustanza prende intenza. /
però di sustanza prende intenza. / e da questa credenza ci convene / sillogizzar
. odo delle colonne, v-109-31: e perderanno credanza / del falso dire che
dire che fano. alamanni, 5-5-1134: e tagete e tarcon, quei di tessaglia
. alamanni, 5-5-1134: e tagete e tarcon, quei di tessaglia, / melampode
tarcon, quei di tessaglia, / melampode e chiron... avean credenza /
tempo. g. villani, 11-88: e del mancamento della credenza più altre minori
: ancor gastigo altressì usurai, / e que'che sopravendono a credenza, /
che sopravendono a credenza, / roffiane e forziere e bordellai. boccaccio, dee.
a credenza, / roffiane e forziere e bordellai. boccaccio, dee.,
esser pagati, furono subitamente presi; e non bastando al pagamento le lor possessioni
sacchetti, 198-105: luccio, udendo costui e immaginando di potere tirare l'aiuolo anco
, disse a cola assai parole, e di tenerli credenza, e che l'
assai parole, e di tenerli credenza, e che l'altra mattina tornasse a lui
che l'altra mattina tornasse a lui e risponderebbegli. statuti dei mercanti di calimala
dei mercanti di calimala, 1-i-1-26: e similemente chiunque riceverà di fuori di firenze
sua compagnia o bottega, sia tenuto e debbia infra 'l quarto di, poi che
o vero promessione di po'el comandamento e la vietagione a lui fatta del maggior
bisticci, 3-217: io sono signore e non porto danari; io so che voi
che voi non mi fareste credenza, e areste paura ch'io non vi pagassi.
bene, aiutami a far debiti nuovi, e non mi costringere a pagar i vecchi
prender spesse fiate cavalli a credenza, e, subito che pigliati li hanno,
pigliate spesso a credenza a 'nteresse / e lasciate ch'a gli altri il pensier tocchi
dare a credenza si perde la roba e l'amico. goldoni, iii-41: se
dante, purg., 27-29: e se tu forse credi ch'io t'inganni
inganni, / fatti ver lei, e fatti far credenza / con le tue mani
. 9. assaggio dei cibi e delle bevande (che scalchi e coppieri
cibi e delle bevande (che scalchi e coppieri facevano prima di servire il signore
-dare la credenza: fare assaggiare cibi e bevande. -fare la credenza: assaggiare
credenza. andrea da barberino, i-2: e data la credenza al famiglio che lo
sia stato davanzo. pulci, 19-129: e d'ogni cosa che in tavola viene
tavola viene, / sempre faceva la credenza e 'l saggio. strafiarola, 3-2
faceva la credenza, basciavasigli la mano, e tutto. cellini, 1-126 (288
uno de'suoi gli faceva de'cibi e del bere la credenza. 10.
, / a cui sovente dico / e mostro mie credenze, / e tegno sue
dico / e mostro mie credenze, / e tegno sue sentenze. novellino, 67
fui colpevole; missila ad indugio, e feci loro giurare credenza; e non
indugio, e feci loro giurare credenza; e non per malizia la indugiai. angiolieri
. pucci, cent., 43-87: e vo', che sappi, ch'io ho
più mi diletta / de'tre; e fegli giurar la credenza. boccaccio, dee
nel cor le metti una parola, / e pongliele in credenza / sì che'miei
sì fece caricare quatro muli d'oro e d'ariento, e diello a un suo
quatro muli d'oro e d'ariento, e diello a un suo donzello fidato,
diello a un suo donzello fidato, e feceli giurare credenza e promiseli grandi doni
donzello fidato, e feceli giurare credenza e promiseli grandi doni. bandello, 2-37
: deliberatosi adunque il re di parlargli e raccontargli i casi suoi e chiedergli aita,
di parlargli e raccontargli i casi suoi e chiedergli aita, gli mandò dicendo che
nella strozza. pallavicino, iii-643: e perché l'arcivescovo conoscesse quanto egli fosse
come stanislao nel pregò, di tacerlo; e serbogli credenza, fin che morto.
la credenza, tener credenza ', e altre simili frasi presso gli scrittori italiani
, o perché si credeva alla fede e onoratezza altrui. [sostituito da] manzoni
l'opera buona che aveva fatta, e il rimanente. [ediz. 1827 (
volger dalla man dritta: la mano e 'l calcagno ci vuole a un tempo
tempo, secondo l'arte del cozzone; e però toglietevi su questa fiancata.
buoni uomini di popolo,... e poiché per quello consiglio si vincesse,
consiglio delle capitudini dell'arti maggiori, e a quello della credenza, ch'erano
di quattordici cittadini nomato la credenza, e gli fu data ampissima balìa nelle cose
, formato di pochi, ma scelti e migliori membri dell'università, a cui
detto dì 22 mi diede la commessione e la lettera della credenza. lorenzo de'
una a messer cristofano di guido, e una a messer andrea piccolomini. machiavelli
achille, il quale avemo udito attentamente e con molto nostro piacere. tasso,
nostro piacere. tasso, 1-70: e poi che '1 messo / le lettre
messo / le lettre ha di credenza e di saluto, / toglie, affrettando
, ai ministri dell'elettore di salisburgo e dell'ordine di malta, i quali
. cantini, 1-20-49: i grani e biade raccolte... da dico-
da quelli che gli avessero raccolti condurre e far condurre verso firenze liberamente, purché
d'onde partano, delle qualità del grano e biade, e numero delle bestie sopra
, delle qualità del grano e biade, e numero delle bestie sopra le quali saranno
condotte, col nome del conduttore, e del luogo dove saranno destinate.
, 1-36: stavasi sodo, chiotto, e duro, mentre la insolenzia, proprio
, / eccoti fuora uno stecco bello e nuovo; / onde s'io risi,
aver ben fatto non v'approvo, / e vi confesso aver riso a credenza,
bravate a credenza? fagiuoli, 3-1-128: e non v'aggirerò su i tribunali /
aggirerò su i tribunali / con bubbole e con chiacchiere a credenza. manzoni,
, 907: s'accettano a credenza (e n'abbiam visto un saggio) tante
da sé, o come chi prende roba e non paga, giacché la fede è
giacché la fede è una ricchezza, e la parola un soddisfacimento. idem [
non giucare alla cappannelle a credenza, e non farà il simile de'gran
ciò che era su per le tavole e su per la credenza, bicchieri, guastade
bacco che ha a'piedi due tigri, e sta con un braccio appoggiato alla credenza
si vedeva nel mezzo la tavola apparecchiata e la credenza carica di candidissimi piatti di
1079: lo splendore dei vasi d'argento e d'oro,
che, adomando la mensa e le credenze, dilettano la vista.
. buonarroti il giovane, 9-594: e fatti noi veramente lioni, / sfornimmo
veramente lioni, / sfornimmo la credenza e la cucina. marino, 14-8:
de l'aurea noce apre la scorza / e credenza gli appar d'alto lavoro,
gli appar d'alto lavoro, / e la sete e la fame in un gli
d'alto lavoro, / e la sete e la fame in un gli ammorza /
un gli ammorza / vasellamento di cristallo e d'oro, / pien di quanto
, / pien di quanto la terra e '1 mar dispensa. lippi, 8-43
un armadio, entro al quale si ripongono e conservano gli arnesi ed avanzi della mensa
superbe credenze, cariche di vasellami dorati e di cristalli brillanti, né sui tappeti
. fiacchi, 137: ivi franco e sicuro e quella e questa / madia
fiacchi, 137: ivi franco e sicuro e quella e questa / madia o credenza
137: ivi franco e sicuro e quella e questa / madia o credenza a visitar
1-70: tutti gli utensili di ferro e di rame, staccati dai loro chiodi
spalancata mostrava come impaurite di quel rivolgimento e ritrattesi a consiglio ne'suoi fondi le
crescente scodellavano la minestra. c. e. gadda, 327: d'un po'
credenze scintillavano i piatti, i bicchieri e le oviere. pratolini, 2-472: afferra
ricchissima, fatta di nuovo con molto lavoro e con grande spesa. caro, 12-iii-147
malmantile, 2-651: quei bicchieri, vasi e bacili d'argento... che
, iii-425: due ufficiali di cucina e credenza insieme... mi hanno mandato
. annunziò il primo servizio di credenza e i servi si fecero avanti con 1
si collocano le ampolline per la messa e quanto altro occorre per le cerimonie sacre.
uso della credenza, ripostiglio di vasi e arredi di vario prezzo e lusso a seconda
di vasi e arredi di vario prezzo e lusso a seconda della mercede fornita a'
. credenzétta. soderini, i-263: e dove stanzette, scrittoi, e dove
i-263: e dove stanzette, scrittoi, e dove ripostigli e credenzette. ojetti,
stanzette, scrittoi, e dove ripostigli e credenzette. ojetti, 1-361: quel salone
, con le due credenzette di noce e il lungo divano da anticamera coperto di
pasolini, 3-28: tommasino s'inginocchiò e smucinò sotto una cassa, che,
che andava a pezzi, il fornello e due seggiole, era tutto quello che
dell'agente diplomatico, specificato il carattere e l'oggetto della sua missione; la consegna
credenziale conferisce all'agente la veste giuridica e tutti i privilegi a essa congiunti e
e tutti i privilegi a essa congiunti e riconosciuti internazionalmente. machiavelli, n-4-212:
appresso al quale essendo trovati i brevi e le lettere credenziali, con tutto che
credenziali, dissero. algarotti, 1-450: e non è insolita cosa che gli ambasciadori
le loro lettere credenziali nell'ima mano, e con mostre di panni lani nell'altra
lettera credenziale. -anche per simil. e al figur. -rimandare le credenziali:
nuove credenziali col carattere d'inviato straordinario e ministro plenipotenziario. botta, 5-137:
colpo sicuro, perché avevano per credenziali, e all'oc- correnza per ratifiche la sommossa
gridare? pratolini, 9-558: « lei e io ci conosciamo sufficientemente » c'era
tavola ed una credenziera, piena di piatti e di bicchieri, con alcune seggiole.
era l'uso comune delle tavole, e lo apparecchio delle credenziere, candellieri, e
e lo apparecchio delle credenziere, candellieri, e per dar l'acqua alle mani bacini
per dar l'acqua alle mani bacini e mescirobe, ogni cosa d'ottone.
. machiavelli, 11-2-460: il cuoco e un suo credenziere si sono fuggiti.
in mano al ditto si roppe; e parendoli di aver molto mal fatto,
/ con cioccolata della più squisita, / e biscottelli rossi, verdi e neri,
, / e biscottelli rossi, verdi e neri, / da ristorargli l'anima sfinita
pio ix dee far colezione di caffè e latte? e vien fuori la tavoletta e
far colezione di caffè e latte? e vien fuori la tavoletta e il credenziere.
e latte? e vien fuori la tavoletta e il credenziere. nievo, 60
le portate vicino al signor conte, e questi dal suo seggiolone... gli
3. stor. nell'italia meridionale e durante il secolo xv, funzionario di
quale si confidano i propri segreti, e che sa mantenerli; confidente discreto.
credenza1. credenzóne1, agg. e sm. (femm. -a).
carezze degli altri uomini per quanto maligne e interessate ci trovano le molte volte deboli
interessate ci trovano le molte volte deboli e credenzoni. = 3 deriv.
cibi o altro. c. e. gadda, 308: i più conservativi
credere semplicemente alle parole di cristo, e non dubitarne. macinghi strozzi, 1-189:
io son per farvi onore di tutto e per credervi più che al mio confessore.
che vi è entrato per un'orecchia e uscito per l'altra. segneri, iii-1-20
lor convenente / mi par più grazioso / e ala gente in uso; / cortesia
ala gente in uso; / cortesia e larghezza / e leanza e prodezza. dante
uso; / cortesia e larghezza / e leanza e prodezza. dante, conv
/ cortesia e larghezza / e leanza e prodezza. dante, conv.,
., iv-v-9: maladetti siate voi, e la vostra presunzione, e chi a
voi, e la vostra presunzione, e chi a voi crede! idem, purg
colà: tanto credette a l'ira e alli odi! m. villani, 1-70
de'fiorentini. petrarca, 47-14: e poi morrò, s'io non credo al
detti ed ammonimenti ci rende sofficiente ragione e cagione; e nientedimeno non ci vergognamo di
ci rende sofficiente ragione e cagione; e nientedimeno non ci vergognamo di non credergli
nientedimeno non ci vergognamo di non credergli e di non ubbidirgli. bisticci, 2-117:
che nella cavalleria militare si trovasse; e di molti eserciti ricordava, per la
e rotti. guicciardini, in: non crediate
obbediente, mite, remissivo. sonetti e canzoni, 9-21: torto seria tal omo
al cui pede / istà inclino, e sì perfetto crede, / dicendo sì pietoso
perfetto crede, / dicendo sì pietoso, e non contende. 3. tr
: ch'egli è tanto cortese fante e fino, / che creder non dei ciò
per ogni persona degna d'essere creduta e obedita. idem, par., 20-90
il che, se dagli occhi di molti e da'miei non fosse stato veduto,
che tanto fu piena maria di grazia e di virtù in questo mondo, che quasi
il marito, udita la subita resposta e sì bene ordenata, o il crese
45: non fia da altrui creduta e non fia intesa / la celeste beltà de
tu le vedrai, tu le saprai allora e non le crederrai, perché non si
credere quella cosa che l'uomo vede e sa. guicciardini, 116: credo adagio
tasso, 13-19: torna la turba, e misera e smarrita / varia e confonde
: torna la turba, e misera e smarrita / varia e confonde sì le cose
, e misera e smarrita / varia e confonde sì le cose e i detti /
smarrita / varia e confonde sì le cose e i detti / ch'ella nel riferir
. d. bartoli, 32-80: e v'ha quella [differenza] non da
[differenza] non da tutti creduta, e pur necessaria a credersi, almeno in
adesione al vero. algarotti, 1-141: e tanto meno dovrà ciò credersi in un'
in ripensar che più non vivi, e mai / non avverrà ch'io ti
gavoni, 223: ed io sono grande e non credo più nulla. palazzeschi,
in ogni padiglione mescolasse scaltriti balestrieri, e di tombolare bene ammaestrati. guittone,
bene ammaestrati. guittone, ii-224: e nante creo / languendo e megliorando /
, ii-224: e nante creo / languendo e megliorando / e 'n guerigion sperando,
nante creo / languendo e megliorando / e 'n guerigion sperando, / d'essa conso-
idem, purg., 4-5: e questo è contra quello error che crede /
/ come io credo che credi, e creder dei; / ch'altrimenti far
una morte crede / di bastar solo, e compagnia non chiede. bruno, 3-41
o paradossi, non credo che sì molti e sì saggi sien stati ignoranti, come
123: non credo che tal grazia e beneficio si fusse potuto ottenere dalle ragioni
l'intenzione del vostro cuore afflitto, e l'avrà offerta a dio per voi
. nievo, 144: moltissimi credono, e a buon diritto, che l'amore
a buon diritto, che l'amore eterno e fedele sia il migliore; e perciò
eterno e fedele sia il migliore; e perciò solo s'appigliano a quello. carducci
cred'io che al ciglio lacrimoso / e a l'occhio ardente ed a l'
246: facevano all'amore segreto, e credevano positivo che nessuno se ne fosse
27-68: io fui uom d'arme, e poi fui cordigliero, / credendomi,
1-67: il popolo credendosi racquistare libertà e pace sotto la protezione del comune di
la protezione del comune di firenze, e i tiranni avendone tratti i caporali del
.. di potere vendere la città e i suoi cittadini. petrarca, 35-9
sì ch'io mi credo ornai che monti e piagge / e fiumi e selve sappian
mi credo ornai che monti e piagge / e fiumi e selve sappian di che tempre
che monti e piagge / e fiumi e selve sappian di che tempre / sia la
. sacchetti, 197-94: il podestà e 'l collaterale suo dissono e allegarono tanto
: il podestà e 'l collaterale suo dissono e allegarono tanto in contrario del detto ser
debilezza, ma di quella che viene e procede dalla tristezza e dal dolore. ariosto
quella che viene e procede dalla tristezza e dal dolore. ariosto, 41-88:
41-88: sobrin raddoppia il colpo, e di riverso / gli mena, e
e di riverso / gli mena, e se gli crede il capo torre. a
tutti i giovanni mi fussero d'un cattivo e perverso augurio. guarini, 64:
già mille leon per preda, / e che se fossi stato a l'alta guerra
, 1-5: fece per la chiesa e per la fede / certo assai più che
gian bellino, /... / e gli altri di cui tal l'opra si
/ qual de la prisca età si legge e crede. guicciardini, 115: rare
. / a celebrar con pompe immonde e sozze / i profani conviti e l'
immonde e sozze / i profani conviti e l'empie nozze. / così credeasi;
del nostro tempo essere l'uomo assorbito e annullato dalla vita collettiva.
radici più ferme ne'petti vie più gentili e spande i più fioriti rami ne'più
fioriti rami ne'più bei volti; e credete voi, che siete sì gentile
credete voi, che siete sì gentile e bello, di andare sciolto? d.
. -nella forma negativa, sottolinea e accentua la negazione. dante,
dante, par., 6-1 io: e non si creda / che dio trasmuti
che questo mi fusse stato causa di disgusto e di querimonia. lanceuotti, xxiv-292:
come invecchiate voi, io m'invecchio e tutti s'invecchiano, così s'invecchi
, misura, / pregio, beltà e valore. dante, purg., 2-82
quella / non gli rendea la voce e la favella. alfieri, vii-47: della
; sperare, confidare, temere (e indica incerta attesa quanto al verificarsi o
, i-2345: assai mi volsi intorno / e la notte e lo giorno, /
assai mi volsi intorno / e la notte e lo giorno, / credendomi campire /
, / veder fo loro spesso li usci e i muri / de la contrada u'
mio ardente desire / qualche breve riposo e qualche triegua. boccaccio, vii-20:
ti prometto / di darti mezzo il reame e l'avere. machiavelli, 1-6:
passa il bu- glion vittorioso inanti / e già le mura d'occupar si crede.
come cavaliere assai tenero del nome suo e della perpetuità di sua stirpe: crederei
, ch'erano ben altrimenti sicure, e provava per esse dolorosamente l'invidia che,
provare. giusti, i-119: legga e faccia leggere agli amici queste due cosucce
che le accludo, l'una seria e l'altra mezza e mezza. se
, l'una seria e l'altra mezza e mezza. se passeranno alla censura loro
passeranno alla censura loro, quella dei reali e imperiali norcini non credo che ci possa
acuta. 6. tr. e intr. (anche con la particella pronom
così mi frango: / quando sospiro e piango -posar crio. latini, i-1718:
piango -posar crio. latini, i-1718: e chi gentil si tene / sanza fare
mi vedi, / tutto che nudo e dipelato vada, / fu di grado maggior
una camera sua aveva / molte armadure e certi archi appiccati; / morgante gliene
paesaggio del dietrick sentir mormorar tacque, e vederle tremolare e correre per mezzo ai dirupi
sentir mormorar tacque, e vederle tremolare e correre per mezzo ai dirupi e alle
tremolare e correre per mezzo ai dirupi e alle balze? monti, x-3-42: su
, x-3-42: su i piedi vacillando / e tremando e palpitando / di morire io
su i piedi vacillando / e tremando e palpitando / di morire io mi credetti /
negli occhi / pur mi restava, e nell'incerto raggio / del sol vederla io
aveva tenuti immersi una ventina di zolfanelli e all'alba credette di morire uccisa dal
! bembo, 2-4: ben vorrei e sarebbemi caro, che o voi aveste me
occhi. alfieri, xiii-86: e in te soltanto io credo, / non
dianzi / feroci a me giurasser fede, e a roma. leopardi, 1021:
credono in foscolo, amano foscolo. e. cecchi, 6-56: con molte
6-56: con molte persone, americane e non americane, che se ne intendono
di gesù cristo, dei santi (e anche di una divinità non cristiana)
3-132: credi a'nostri iddei, e viverai. pìtici, 4-50: credo in
pìtici, 4-50: credo in apollino e trevigante. tasso, 1-84: la debile
. tasso, 1-84: la debile parte e la minore in cristo, / la
minore in cristo, / la grande e forte, in macometto crede. campanella,
/ primo ente, re degli enti e creatore. diodati [bibbia], 2-122
o consol, ritrarti / fra il mare e dio cui tu credevi.
: come piacque a colui, cui credo e amo. storia di fra michele,
il dito nel segnai de'chiodi, e la mano nel suo costato, io non
prati, ii-144: quest'un lo sento e il credo, / ma ciò che
trento in poi la forte razza di sarpi e di bruno era scomparsa, e norma
sarpi e di bruno era scomparsa, e norma della vita era altro credere e altro
e norma della vita era altro credere e altro fare. 9. assol
religione cristiana, accettarne le credenze (e nel linguaggio teologico vale ritenere veri un
, / fuor presi d'ammiranza, credere e battizare, i issi quu signi fare
, 2-58: chi avrà creduto, e sarà stato battezzato, sarà salvato:
animale che dipende da sé nell'azione e nella vita, ha bisogno di credere,
l'estrinseche), che le possa determinare e definirne la scelta. nievo, 72
una idealità una forza un conforto; e chi non aveva il coraggio di soffrire
non aveva il coraggio di soffrire cercando e aspettando, avea la fortuna di sopportare
i con un sorriso / così dolce e così lontano. / sembra sussurrar piano
sembra sussurrar piano: / - venite e toccate, se non credete.
, ii-v-5: per che la sua sposa e secretarla santa ecclesia... dice
santa ecclesia... dice, crede e predica quelle nobilissime creature quasi innumerabili.
cagione / per che già la credetti rara e densa. francesco di vannozzo, ix-193
: or dico ben ch'io sento e chiaro vegio / senza di te ch'io
che 'n tanti non végo un'aita / e quel più crudo che più mite cregio
ben è pietà che, la pietade e 'l zelo / uman cedendo, autor sen
. segneri, iii-i- 200: e una temerità così enorme sarà poi creduta un
3-4-162: fa tal romor quando cammina e trotta, / che chi non lo vedesse
! monti, ii-151: queste leggi e cent'altre disposizioni fanno credere a tutti imminente
duca di savoia un trattato d'invasione e di divisione del monferrato; e n'
invasione e di divisione del monferrato; e n'aveva poi ottenuta facilmente la ratificazione
269: ella giungeva a creder verace e greve un moto dell'anima fittizio e
e greve un moto dell'anima fittizio e fuggevole. -col complemento predicativo sottinteso.
abito vulgare / cavalier di gran guisa e d'alto affare. d'annunzio, iv-i-
, i-54: debbe essere grave al credere e al muoversi, né si fare paura
né si fare paura da se stesso, e procedere in modo temperato con prudenzia e
e procedere in modo temperato con prudenzia e umanità. guicciardini, 130:
azione). storia dei santi barlaam e giosafatte, 49: grande tempo è
14. tr. ant. e letter. affidare, commettere una cosa
al figur. ugurgieri, 239: e 'l padre loro tirro, appo il quale
quale era l'armento del re, e al quale era creduta la guardia de'
ch'avea in lui zerbino avuta, / e ch'io ne le sue man m'
canti, 5-51: i corridori, e l'arme più leggiere, / e quel
, e l'arme più leggiere, / e quel che i colpi lor credono al
, 53: nei tempi avversi e difficili d'uno stato, non si dee
uomo, ma a pochi, fedeli e schietti amatori di lui. anguillara, 5-161
che sterile diventi / il fertil campo, e frutto non apporte / a ch'il
vedendo tu ora in quanta fragilità lo ponesti e a quanto mal forte capitano credesti la
del grande usbergo... / e l'arme tutte, ove è l'augel
sole / prova i suoi figli, e mal crede a le piume. idem,
10 non sarò mai pentito d'onoraria e di celebrarla, e di raccomandare e
mai pentito d'onoraria e di celebrarla, e di raccomandare e quasi credere a la
e di celebrarla, e di raccomandare e quasi credere a la sua autorità la mia
a la sua autorità la mia fama e la riputazione. monti, x-2-111: a
arbitrio credi / delle dubbie tue sorti, e la donata / regai corona al donator
: fue fatto cecine, nuovo uccello: e non si credette al cielo. ugurgieri
fede. 15. tr. e intr. disus. dare in prestito,
erano sommamente creduti da ogni mercatante, e d'ogni gran quantità di danari. idem
240: altri s'ingegnano di riscuotere e di racquistare quello o che hanno creduto
quantità che parrà loro secondo saranno sufficienti e buone persone. lettere e istruzioni agli oratori
saranno sufficienti e buone persone. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze
quello tempo, sendo nuovo nello stato e povero, non arebbe trovato chi gli avesse
faccende tue, per la sua fatica; e quando oltre alla fatica tu gli aggiugni
di chi non lo udì presto parlatore e ornato. giov. cavalcanti, 20:
f. d'ambra, 4-74: e per questo io son di credere, /
, che fu papa leone x, liberale e magnanimo. galileo, 100: si
una dottrina, a suo credere nuova e vera, gli è come avere il
. idem, par., 24-133: e a tal creder non ho io pur
creder non ho io pur prove / fisice e metafisice, ma dalmi / anche la
locuz. -crederci: avere fede assoluta (e a volte un poco ingenua) in
monti, x-3-201: invan m'affanno, e disperato grido: / -quant'era meglio
era meglio non uscir dal porto, / e non creder cotanto al mare infido!
cotanto al mare infido! -credere e non credere: conservare dei dubbi,
ond'ei si maraviglia, / che crede e non, dicendo: « ella è
32 (556): si disse (e tra la leggerezza degli uni e la
(e tra la leggerezza degli uni e la malvagità degli altri, è ugualmente malsicuro
altri, è ugualmente malsicuro il credere e il non credere), si disse.
, si disse... che monatti e appaltatori lasciassero cadere apposta dai carri robe
dai carri robe infette, per propagare e mantenere la pestilenza. -credere qualche
sancto, voi diceti molto bene, e sarebbe ben facto se facessi quello che dice
sanctità, quando altri però vel credesse, e non lo abiate a male. bandello
mio, crederti tutto quello che tu ora e tante altre volte del tuo amore che
vi dico che saranno ben dati; e questo crediatemelo. marino, vii- 266
tanta forza ha in sé la parola creata e naturale, quanta pensate sarà quella della
dante, inf., 7-117: e anche vo'che tu per certo credi
monti, iii-144: amatemi, comandatemi e credetemi sinceramente vostro servitore ed amico.
v-209: saluti tutti, stia sana e tranquilla, e mi creda glorioso e
saluti tutti, stia sana e tranquilla, e mi creda glorioso e trionfante suo affezionatissimo
e tranquilla, e mi creda glorioso e trionfante suo affezionatissimo giuseppe giusti. carducci,
: rispondimi, ti prego, presto, e credi all'invariabile amicizia del tuo g
animo proceda il non sapere tra le donne e co'valenti uomini favellare, e alla
donne e co'valenti uomini favellare, e alla loro milensaggine hanno posto nome onestà
posto nome onestà. sacchetti, 77-44: e domandandolo, e'diede loro a credere
se medesimo. bembo, 5-81: e per fargli maggiormente a credere che egli di
che a quella guerra in soccorso suo e genti et artiglierie grosse da muro gli
: non è mercante che con belle e melliflue paroline non cerchi d'attaccartela,
melliflue paroline non cerchi d'attaccartela, e con mille giuramenti e simulati scongiuri farti
d'attaccartela, e con mille giuramenti e simulati scongiuri farti credere quel che non
credere quel che non è della sua robba e mercanzia. d. bartoli, 32-112
umori non sieno grossi, tenaci, e viscosi, ma bensì sierosi. carducci,
allora egli posi sur un albero magico e non dica più il vero. idem,
a interrompere le visite alla casa. e seppi come le avessero dato a credere
... ogn'altro mercatante fu sospetto e mal creduto. lettere e istruzioni agli
fu sospetto e mal creduto. lettere e istruzioni agli oratori della repubblica di firenze,
, faceva una bottega di pellicceria, e fu creduto in mercatanzia di pelli dal
): ma carlo che l'ha visto e che lo vede, / vedendo,
l'amico, sentendosi cascar dalle nuvole e appuntandosi l'indice d'una mano sul
, 1 -intr. (48): e (che maggior cosa è e quasi
: e (che maggior cosa è e quasi non credibile) li padri e le
e quasi non credibile) li padri e le madri i figliuoli, quasi loro
quasi loro non fossero, di visitare e di servire schifavano. s.
, 34: quantunque con tanta protestazione e testimonio di sua coscienza questa santa eccellente
. davanzali, ii-438: in filo e foglie si distendono [l'oro e l'
filo e foglie si distendono [l'oro e l'ariento] a non credibile sottigliezza
nunzio son io / di non credute e non credibil cose. marino, 11-200
quanto gl'ingegni sieno iti sempre accrescendo e abbellendo questo non mai a bastanza lodato artifizio
,... seppe così bene, e con finissimi colori adombrare, che l'
credibile la verità che s'insegna? e come si può essa render credibile, se
: son cose credibili? pure accadono e accadono a me, che mi trovo in
grande] andando la elezione già vagliata e ristretta a tre, potrà errare di
f. d'ambra, xxv-2-318: e credibile / questo parrà a lei, perché
come questa terra è un animale mobile e convertibile da principio intrinseco, sieno quelli
intrinseco, sieno quelli altri tutti medesimamente, e non mobili secondo il moto e delazione
, e non mobili secondo il moto e delazione d'un corpo. galileo,
del lazzeretto fosse alterato con sostanze pesanti e non nutrienti: ed è pur troppo credibile
il448: per questa ragione, il verisimile e 'l credibile sarebbe l'istesso. sbarbaro
in governo è accaduto esserne stati cassi e rimossi... per essere stati
urbano, 14: urbano ciò udendo, e dalla madre confortato a far quello che
talentoni, 1-ii-4-33: porta seco più verisimiglianza e credibilità. salvini, 39-iv-42: è
. eccede quasi quel grado di singolarità e rarità che è compatibile colla credibilità,
al suo poema un aspetto di credibilità e di realtà. 2. teol
segneri, iv-4: quantunque al credere fermamente e non solo probabilmente, che la nostra
con lui i motivi della credibilità, e condusse le cose a quel punto in
che determina la mente all'esame, e la disposizione del core, che influisce
nel rigettare i motivi di credibilità, e quindi nel credere. rosmini, xxiii-124:
del tago allo spirar di favonio concepiscono e partoriscono. b. fioretti, 1-2-40:
credibilissimamente sconfonder ulisse, le sue genti e le sue cose. redi, 16-v-107:
'l propio purgare / vincere e conculcare / di ciascun visii che
stia. creditante, agg. e sm. chi concede un credito.
, se le persone ereditanti non avessero certa e sicura aspettativa di poter essere rimborsate
esistere. ereditato, agg. e sm. persona alla quale è stato
ad aprire un credito al ereditato, e, dall'altra, lo scrivente a rispondere
riposa sul credito. c. e. gadda, 319: la quale [
quale [banca] tra via mercato e il pont veder, si occupava di operazioni
pont veder, si occupava di operazioni creditizie e di sovvenzioni a corta scadenza. piovene
potrebbe radere, / così ben taglia, e il padron gli dà credito. berni
dio apprenderà la poetica conforme a dio e non ad omero. s. maffei
pirandello, 7-166: poi quel ratto, e poi la ricchezza che glien'era derivata
un sacrifizio eroico. sbarbaro, 1-183: e le ritarda il suo paradiso: il
, le tornerebbe il credito nelle proprie grazie e gli uomini la appetirebbero ancora. buzzati
, 1-244: invito sottufficiali, graduati e soldati a non dar credito, ripetere
, che non crescessi el ben vivere, e che non perdessino el credito. machiavelli