redi, 16-i-2: in sì dolce e nobile lavacro, / mentre il polmone
, 30-75: stupendi boschi d'ulivi e di lecci scendevano con gravità omerica ad
, 1-99: della vostra bellezza ardente e vana / finalmente m'abbevero e mi
bellezza ardente e vana / finalmente m'abbevero e mi pasco. cinelli, 7-128:
s'abbevera. idem, 2-102: e tardi usciti / a unire la mia veglia
legno, perché si impregni di essa e in tal modo ne risulti garantita la
tal modo ne risulti garantita la tenuta e l'impermeabilità. -anche al figur.
; cfr. biber * bevanda 'e biberarius 'venditore di bibite 'attestato in
abbeverata. buoi, cavalli sostavano in fila e succhiavano l'acqua che riempiva fino all'
198: trova il cavallo abbeverato e colla sella, mette il piede nella
con quel muto ed espressivo linguaggio. e gli abbeverati chiamavano compagnia, e questa cresceva
. e gli abbeverati chiamavano compagnia, e questa cresceva si rinnovava e beveva sempre
compagnia, e questa cresceva si rinnovava e beveva sempre più. 2. figur
fioretti, xxi-995 (49): e d'allora innanzi della sua bocca,
petto del salvatore, uscivano parole maravigliose e celestiali. buonarroti il giovane, 9-127
: ma voi, o ben pasciuti, e meglio abbeverati compagni, ereditaste bensì col
[le ombre degli avi], agili e liete / all'aureo trono in giro
aureo trono in giro / ministrar guerra ingiusta e pace infida. viani, 14-498:
, 156: guardo la terra abbeverata e sento / ad ora ad ora un fremito
non è bene abbeverata di piombo, e tu lo conoscerai, che quando ne fia
. trattati antichi, 20: e s'ella beeva, ed egli beeva il
ed egli beeva il suo abbeverato; e molte altre cose più laide e vilipese facea
abbeverato; e molte altre cose più laide e vilipese facea. 2. deriv
abbeveratoi. idem, i-258: i beccatoi e gli abbeveratoi per gli uccelletti piccoli,
queste vie [militari romane] magnifiche insieme e comodissime. d'annunzio, iv-1-946:
d'annunzio, iv-1-946: giungeva dal lido e dagli scogli prossimi uno sciacquio fievole:
che sgorgava dalla muraglia verde di muschio e fluiva negli abbeveratoi riflettendo le pianticelle di caprifico
. idem, ii-7-9: bella fui io e sol donna del mondo / e
e sol donna del mondo / e or son men che ne l'abbi va
. ci sono abbiacchiti degli accattoni e tutti asseriscono di aver bisogno dei
gentato che accerchiava la città, tutta verde e rorida nella lontananza. idem,
guisa che si abbiadano i cavalli e l'altre bestie da soma. botta,
terra distesi i covoni, perché prosciughino; e ciò devesi bene avvertire prima di abbicarli
gli uomini cominciano a segare. / e in alcuna contrada hanno abbicato.
ma tronca, svena, fende, apre e dirada / ciò ch'ella incontra;
versi che abbico, / che accumulo e tramo, / ti dico / che t'
l'uomo un buon voler s'abbica / e mancagli il poder... /
= voce dialettale, di area tose, e ven., deriv. da bica
più chiaro, lucente, sano, perfetto e durevole. targioni tozzetti, 1-209:
tiro [il grano, le biade e i legumi], si previene la caduta
legumi], si previene la caduta, e si segano o si svelgono gli steli
si prosciugano meglio che sia possibile, e di poi si tengono a stagionare abbicati accanto
de'contadini. abbiccì [abbici e abicì; ant. anche separato:
dante, cono., iv-xv-16: e di questi cotali sono molti idioti,
l'a. b. c., e vorrebbero disputare in geometria, in astrologia
vorrebbero disputare in geometria, in astrologia e in fisica. g. villani,
siete stato a bologna...; e ancora vi dico più, che voi
a dover trattare degli orti... e di tutte l'erbe, che per
ci, gli aretini lo dicono abbeccè, e vale lo stesso che alfabeto. l'
dove i latini abecedarium, i toscani e gl'italiani abbeccè, i fiorentini soli
guerra tra le lettere dell'abbiccì, e le cifre arabiche, le quali finalmente
quel calibro, il quale gliela legge e gliela spiega. leopardi, i-46:
ecc. o bi, ecc. e però abbiccì o abbeccè...,
abbiccì, mediante il disuso del leggere e dello scrivere. gioberti, ii-43:
, 94: la maestra di àbaco e di abicì. negri, 2-890: non
, 35-223: ah forlì, dolce e triste città di collegi femminili, città
città delle future maestrine... e dell'abbiccì! 2. abbecedario
trattati scientifici, i testi di scuola e fin l'abbiccì. 3.
le prime nozioni (le più elementari e indispensabili) di qualsiasi dottrina o arte
filosofia. nievo, 873: un povero e coraggioso missionario arrischia la vita per insegnare
.). abbiènte, agg. e sm. che possiede; benestante;
luogo bello da tener bestie grosse; e per non essere abbiente di danari, non
... è assai abbiente, e viverebbe riccamente, se le prestanze nollo
. cavalcanti, 234: povero di fortuna e abbiente di sventura. varchi, 18-1-209
ed era abbiente, oltre a nobile e bello. targioni tozzetti, i-49: molte
a chi nulla ha, dicevansi abbienti, e taluni affettatamente lo dicono tuttavia. svevo
da quasi tutte le famiglie più ricche e i pochi abbienti vi risaltavano. pea,
regime anche le famiglie abbienti. e. cecchi, 5-35: c'erano contadini
bisognosi l'avevano [la pelle] logora e sdrucita come i nostri calzoni, mentre
appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. 2
abbiente xxi anno, poteva parere fanciullo e giovane. crescenzi volgar., 11-47:
habbio (aggio) 'ho ', e il congiunt. abbia. abbiettare1
(v.). abbiètto e deriv., v. abietto e deriv
abbiètto e deriv., v. abietto e deriv. abbigliaménto, sm.
sm. l'abbigliarsi; il vestire e adornare la persona; insieme delle vesti e
e adornare la persona; insieme delle vesti e degli ornamenti di una persona; foggia
il clero insieme con tutti i tuoi principi e baroni, con la reale pompa,
con la reale pompa, con splendidi e ricchi abbigliamenti conveniate. castiglione, 203
ad ordine di cavalli, d'arme e d'abbigliamenti, che nulla gli manchi.
, 225: volendo molte dar saggio e della bellezza e della grazia loro,
volendo molte dar saggio e della bellezza e della grazia loro, si traggono tutte le
loro, si traggono tutte le vesti, e rimuovono tutti i loro abbigliamenti. b
d'armi, doni, collane e abbigliamenti. d. bartoli, i-436:
le chiocciole] hanno abbigliamenti per arredarsi e ben parere. g. gozzi,
delle ricchezze nell'invenzione di nuove fogge e di abbigliamenti. bettinelli, i-89: i
: per quanti modi offerisse l'arte e l'industria egiziana al lusso dell'abbigliamento,
specchio, ove impiega da un'ora e mezzo a due ore per l'abbigliamento
vetrine scintillanti. panzini, iii-517: uomini e donne, già in freschi vivaci abbigliamenti
normale potesse a quel tempo portare, e non era poca cosa veramente. comisso
gli sarebbe bastato di sbottonare il mantello e di togliersi la sciarpa per togliere al
. dessi, 7-50: le balie e le serve avevano qualcosa di monacale,
qualcosa di monacale, tra la suora e l'infermiera, per la semplicità e
e l'infermiera, per la semplicità e la scrupolosa pulizia dell'abbigliamento.
, 289: né erano le masserizie, e gli abbigliamenti disconvenevoli alla maestà di tanto
con abbigliamenti di tocca d'oro gialla e turchina, con ricami ne'sai e ne'
gialla e turchina, con ricami ne'sai e ne'girelli. c. dati,
bellezza di quella [cioè della zazzera] e minor dispendio ci porta. magalotti,
munizioni, d'abbigliamenti, d'artiglierie e d'altre cose senza convogli sufficienti. foscolo
bellezza straordinaria per l'aria del viso e per l'acconciatura del capo e per
viso e per l'acconciatura del capo e per lo abbigliamento de'panni. abbigliare
lascerà il decoro, turberà il verisimile, e guasterà l'imitazione. verga, 1-213
terre, / la casa abbiglia, e fa porte e rimesse / da cocchio.
/ la casa abbiglia, e fa porte e rimesse / da cocchio. redi,
; ornarsi. castiglione, 230: e poiché... gl'italiani tanto son
donna molto sontuosamente si abbigli d'oro e di perle, e di ricchissime vesti si
abbigli d'oro e di perle, e di ricchissime vesti si ricuopra...
ordine non si avrà disposti i capegli, e con dolce maestria assettati, mai non
attillata. c. dati, 8-25: e perciò essere stato all'accademia della crusca
quanto gusto il raggentilirsi, allindarsi, e per così dire, abbigliarsi alla moda.
abbiglia / con cura forse troppo vana e sciocca. bacchetti, 9-146: criticare
la vostr'ira non se parte; / e, se n'aveste albire, / fare-
avverb. lat. nell'espressione settimana e domenica in albis: prima settimana e
e domenica in albis: prima settimana e prima domenica dopo la pasqua.
su quel deserto pianoro di roccia bianca e bigia correva sotto le nuvole basse un
: è un silicato doppio di alluminio e di sodio. = lat.
tr. (àlbitro). ant. e dial. arbitrare; congetturare.
antenato] chiarito a noi per nostri libri e scritture, e 'l nome d'
a noi per nostri libri e scritture, e 'l nome d'esso e dove
, e 'l nome d'esso e dove primamente abitò e in che tempo,
l nome d'esso e dove primamente abitò e in che tempo, albitrandolo sanza ingannarci
. albìtrio, sm. ant. e dial. arbitrio, volontà. lacopone
amori narrante. idem, v-131: e così discordanti, né sorte né altro li
nominarla. idem, v-166: il frutto e 'l bene della verace amistà non dimora
stava come un uomo di legno; e brevemente, se le parti aveano mal udire
, con eleganti foglie bipennate, leggere e di colore verde chiaro, con fiori
rosa pallido: si pianta nei viali e si taglia a forma di ombrello.
araba. leonardo, 1-150: e quanto li nuvoli sono più discosti dalla
. se bassi [sieno i fondi] e coperti d'arene bianche o di
albi massimamente. pascoli, 44: e dice la rosa alba: oh! chi
pieno diritto nell'albo del comune. e. cecchi, 6-92: circoli che non
albo di persone fomite di riconosciuta competenza e di speciali attitudini per ispezioni ed inchieste
di molo negli istituti medi, regi e pareggiati) abilitate all'esercizio professionale dell'
albo comunale. panzini, ii-278: e perché nessuno ricorresse contro questa deliberazione,
deliberazioni, delle ordinanze, dei manifesti e degli atti che devono essere portati a
, ma un vero albo d'intagli e di vignette. panzini, iii-430:
lat. album (cfr. anche album e la relativa indicazione etimologica).
gli altri pesci, detti di sopra bonitti e albucore, seguitano sempre la nave poi
nave poi di averla trovata una volta, e sono di quella spezie, che,
di quella spezie, che, morti e posti allo scuro, danno luce;
grandissimi (chiamangli i portoghesi albocore, e sono una spezie di tonno) con i
quasi simili a'tonni, di forma rotonda e senza scarne e senza lische,.
, di forma rotonda e senza scarne e senza lische,... et li
gran macchia / a colonne di pino e d'albogatto. idem, 172: dagli
albi- gatti esse [le cinciallegre] e da'pini / fanno la guardia.
= comp. da albo 1 bianco 'e gatto 'il primo fiore del
= comp. da albo 1 bianco 'e opale (v.).
). àlbore, sm. e sf. ant. albero (cfr.
mare amoroso, v-374-308: venti ronpere e schavezzare et fendere, / divellere gli
et fendere, / divellere gli albori e l'erbe. g. villani, 1-23
la primavera quando gli albori cominciano a fiorire e ad avere foglie. arrighetto, 222
borea volgere le foglie delli àrbori, e così la fortuna li uomini].
uomini]. boccaccio, v-125: e questa albore, sotto le cui ombre
sono lodati per la bella disposizione de'rami e per lo menare de'frutti. anonimo
dell'alba, la sua luce leggera e diffusa. -anche al plur.: albori
isplen- diente / stella d'albore / e piagente / donna d'amore! saladino
aria serena quand'appar l'albore, / e bianca neve scender senza venti. dante
lo fummo raia, / già biancheggiare, e me convien partirmi. cantari, 12
poliziano, st., 1-25: e la ingegnosa pecchia al primo albore /
disiato albore. tasso, 736: e quasi augel che desto a'primi albori
primi albori / saluti il giorno, e 'l sol cantando adori. idem,
garrir gli augelli / non sentì lieti e salutar gli albori. idem, 8-20:
ai primi albori, / con note argute e sibili canori / gioia stfllan ch'ai
, iii- 221: ecco progne e filomena / l'ore mena / carolando
/ di tereo spiega l'inganno, / e l'affanno / che soffrio ne'ciechi
luglio 1820, due sottotenenti, morelli e silvati, e centoventisette fra sergenti e soldati
due sottotenenti, morelli e silvati, e centoventisette fra sergenti e soldati del reggimento
e silvati, e centoventisette fra sergenti e soldati del reggimento reale borbone cavalleria,
/ move la greggia oltre pel campo, e vede / greggi, fontane ed erbe
, misto di bianco, di rosa e di trasparenze azzurrine, che saliva dalla terra
trasparenze azzurrine, che saliva dalla terra e si diffondeva per l'aria. d'annunzio
, 232: tonate, o bronzi concavi e sonori, / e salutate da l'
, o bronzi concavi e sonori, / e salutate da l'eccelsa rocca / con
da l'eccelsa rocca / con lingua ardente e con ferrata bocca / del gran sol
altri due fecondi ingegni italiani del cavalieri e del torricelli: e coll'albore, benché
italiani del cavalieri e del torricelli: e coll'albore, benché offuscato, scortone
/ par che spunti la pace, e n'esca fuore, / qual fior da
fosse la chiesa. leonardo, 1-150: e quanto li nuvoli sono più discosti dalla
lume è più albo,... e quel ch'è sottile non ha negredine
ch'è sottile non ha negredine, e poco albore, perché in lui penetra
. dove era uno certo lume annacquato e gittava un poco d'albore, in
in viso. caro, 3-927: e chiaro albore avea l'umido velo / tolto
sera albore. chiabrera, 2-8-4: e dove il pie'riposa, era splendore /
era splendore / di vago opalio, e di gran perle albore. galileo, 449
: orba la notte resta, / e cantando, con mesta melodia, /
/ ridea l'alma ne gli occhi e trasparia. idem, 645: nel mattin
. idem, 645: nel mattin periato e freddo / de le stelle al muto
, senza chiuderle, le imposte, e tornò a letto. dopo qualche minuto
teschio trapelava dalle cartilagini del naso profilato e cereo. idem, 19-493: era diventato
19-493: era diventato fior di pesco e si scolorava come per dissanguamento lento,
albori stram, ricordo della patria sconfinata e triste. = lat. albor -oris
lungo circa 12 cm, olivastro sul dorso e argenteo nel ventre (vive nelle acque
nel ventre (vive nelle acque limpide e correnti dell'italia settentrionale e centrale)
acque limpide e correnti dell'italia settentrionale e centrale); dalle sue squame si
le colava di continuo un liquido giallognolo e con l'altro occhio cieco e bianco per
giallognolo e con l'altro occhio cieco e bianco per un'albùgine. 2
cocchi, 1-31: chiamasi albuginea una forte e grossa membrana, fatta al solito di
, fatta al solito di lamine feltrate, e stretta- mente insieme incollate, liscia e
e stretta- mente insieme incollate, liscia e lucente, che chiude come in un
bernardo, alla casa del petrarca in arquà e in mille altri luoghi si tiene aperto
... ora è diventato contagioso e non c'è villa, non c'è
tanto da prendere in tasca gli album e le collezioni d'autografi. tenca,
d'autografi. tenca, 1-62: e per verità il bulino fece prodigii,
per verità il bulino fece prodigii, e adomò l'album d'intagli che molte volte
milano era diventato un vivaio di raffaelli e di miche- langioli. carducci, i-859
usavano un tempo per i ritratti, e ora accanto a maria: -guarda: la
un gonnellino a strisce, i capelli sciolti e un fiore in mano. soffici,
6-167: ho sempre con me un album e dei colori. vi appunto le immagini
anche le minime cose, vi schizzo e colorisco tutto quello che vedo e mi
schizzo e colorisco tutto quello che vedo e mi colpisce in qualche maniera. idem,
madre prendeva il vecchio album di fotografie e si metteva a sfogliarlo, la sua
albo, perché i fogli son bianchi, e poi di mano in mano si riempiono
iv-16: « la crusca rigetta album e accetta albo come più italiano. accogliendo
natura à ordinato nell'uovo il bianco e 'l rosso, cioè 'l tuorlo e l'
e 'l rosso, cioè 'l tuorlo e l'albume, e dell'albume è generato
, cioè 'l tuorlo e l'albume, e dell'albume è generato l'uccello,
dell'albume è generato l'uccello, e del torlo è nodrito. palladio volgar.
di vino, dibattendole con acqua, e con sale, e schiumando. crescenzi volgar
con acqua, e con sale, e schiumando. crescenzi volgar., 5-17
alcuna parte. marino, 6-33: uva e corno e con più reti e nodi
marino, 6-33: uva e corno e con più reti e nodi / vetro insieme
uva e corno e con più reti e nodi / vetro insieme congiunge, acqua
albume, / che son tutti però servi e custodi / del cristallo, onde sol
trasparente, che involve il tuorlo, e che nel cuocersi diventa soda, opaca
che nel cuocersi diventa soda, opaca e bianchissima. d'annunzio, iv-2-79:
iv-2-79: per quella sana nutrizione di albume e di carne muscolare un sangue novello si
proteica, fondamentale costituente di ogni cellula e di molti tessuti vegetali (cfr.
. -preparati albumìnici: usati come depurativi e sedativi, anche come ricostituenti.
= voce dotta, comp. da albumina e dal gr. oùpov 4 urina
messo tutto nell'albuolo de'porci, e quelle grue sono calate all'odore di quello
grue sono calate all'odore di quello e l'hanno bevuto tutto. = lat
non del tutto compatto tra la corteccia e il legno più duro (è formazione
più duro (è formazione più giovane e imperfetta che ogni anno si viene ad
che ogni anno si viene ad aggiungere e poi a convertirsi nel vero e proprio
aggiungere e poi a convertirsi nel vero e proprio legno): si presenta di colore
della pianta ch'è fra il libro e la materia. d'annunzio, ii-366:
rausignuoli / dentro dalgli albuscielli, / e ffanno verssi novelli. fazio, ii-31-1:
uccelli a due a due volare / e l'un l'altro seguir per li albuscelli
montagnetta,... di vari albuscelli e piante tutte di verdi fronde ripiene piacevole
: un boschetto assai folto d'albuscelli e di pruni. = • variante
arbusto. leonardo, 1-161: e li piedi delle montagnie sieno in gran
delle montagnie sieno in gran parti rincalzati e vestiti delle mine delli albusti precipitati dell'
de'legnami che bruciano. li alberi e albusti deue gran selve si convertiranno in
di ali brevi (con penne) e appuntite, che gli consentono di volare
d'acqua (simile, perciò, e tuttavia differente dal pinguino, che ha
, che ha ali coperte di scaglie e prive delle remiganti); l'alca
artica (il pinguino nell'antartica) e si comporta al pari del pinguino:
: in acqua nuota con grande facilità e tollera tuffi profondi (fino a io
terreno sta ritta sulle zampe, cortissime e inserite nel dietro del corpo, con
dietro del corpo, con andatura maldestra e goffa, tanto che per correre striscia
goffa, tanto che per correre striscia e scivola sul corpo; nidifica in una
con un solo uovo voluminoso, bruniccio e a forma di pera. l'alca
) si trova nell'atlantico del nord e nell'oceano glaciale artico: ha la
oceano glaciale artico: ha la testa e la parte superiore del corpo di colore
di colore nero, bianchi il petto e l'addome, il becco duro e
e l'addome, il becco duro e molto arcuato, ed emette un gridìo
arcuato, ed emette un gridìo rauco e basso (carrr-carrr). una specie estinta
di là della grande orsa. / e falche prima videro il suo volto.
formato da un reiziano di cinque sillabe e da un docmio. -enneasillabo alcaico:
-enneasillabo alcaico: composto da un reiziano e da un ditrocheo. -decasillabo alcaico:
-decasillabo alcaico: formato da un coriambo e da un reiziano di sei sillabe.
che da'loro nomi, alcaici, saffici e anacreontici si dissero. parini, 493
, / tu gl'inspiri furore, / e tu sua musa sei, o dea cicala
orazio: dei costumi corrotti di roma, e della fermezza di regolo. carducci,
fermezza di regolo. carducci, 890: e a te volando la strofe alcaica,
batta l'alcaica strofe trepidando l'ali, e si scaldi / a i forti amori
147: tanto i metri antichi, greci e latini... ho fatto l'
l'alcaica pura con versi che non rimano e non tornano. = voce dotta,
manetti, 2-30: se uda viscida e tenace pituita spalma il ventricolo e le
viscida e tenace pituita spalma il ventricolo e le intestina, o vi sia il concorso
parte di sé dell'aceto più grosso e più untuosa,... conosciuta sotto
] possono reprimere o spegnere ogni alcalescenza e massime la più ordinaria degli indigesti sughi
: il principale buon effetto degli alimenti e condimenti acidi e subacidi vegetabili, si prova
buon effetto degli alimenti e condimenti acidi e subacidi vegetabili, si prova nel canale
disus. nome dato ai sali di potassio e sodio (in particolare al carbonato potassico
sodio (in particolare al carbonato potassico e a quello di sodio).
. d. bartoli, 34-72: e facciamo che l'alcali che ne rimane,
ricava la cenere per gli usi domestici e delle arti, sono state sempre distinte,
acidi, come sarebbe quello dell'aceto e del sugo di limoni; ne estinguono
limoni; ne estinguono l'acidità, e formano composti detti sali. = dall'
ancor egli sia lesto nell'affrontarsi sottile e sparuto di corpo, per penetrare e
e sparuto di corpo, per penetrare e spingersi da per tutto a cercar rinimico
alcune piene di sughi alcalici, fetentissimi, e d'indole caustica. = deriv
. = comp. da alcali e -geno (gr. yévo ^ 'nascita,
. = comp. da alcali e -metro (gr. pirpov 'misura '
con l'ossigeno presentano reazione alcalina, e risultano particolarmente stabili al calore (calcio
ed addolcire le particelle salsugginose, alcaline e acide de'fluidi. a. cocchi,
manico i bicchieri ancor pieni della tepida e greve acqua alcalina presa or ora alla fonte
si masticavano con disgusto i pezzi compatti e duri; aveva un sapore dolciastro,
sale che ne riman nelle ceneri alcalizzato e fisso, ritiene la facoltà di rappresentarne
ranuncolacee, solanacee, rubiacee, apocinacee e papiglionacee; sono solidi, a struttura
; hanno azioni fisiologiche varie: protoplasmatica e chemioterapica (chinina, cinconina);
foglie lanceolate, irsute, fiori azzurri e radici rosso scure, da cui si ricava
bencivenni [crusca]: ancora alcanna e galla, distemperate in olio d'uliva
d'alcanna conforta le membra nervose, e i capelli non lascia incanutire. serapione
morfina, se non che sono più late e maggiori. magalotti, 16-454:
dell'egitto, conosciuto da tempo antichissimo, e ancora al dì d'oggi coltivato
al dì d'oggi coltivato dagli arabi e dai mauri per tingersi i capelli
mauri per tingersi i capelli, e specialmente le ugne delle mani e de'piedi
capelli, e specialmente le ugne delle mani e de'piedi, e per tingere
delle mani e de'piedi, e per tingere ancora il dorso, la criniera
= comp. da al [cali] e dal lat. capt [are].
= voce dotta, comp. da alcaptóne e dal gr. oupov 'orina
cui si distingue per la grande e robusta corporatura (è simile a un
: vive nelle foreste settentrionali dell'europa e dell'america. fazio, iv-13-75
iv-13-75: io vidi, per que'boschi e per li monti [della germania]
[della germania], / diverse fiere e con nuovi costumi, / alce e
e con nuovi costumi, / alce e uri, dico, e gran bisonti.
/ alce e uri, dico, e gran bisonti. libro delle segrete cose
sono alci, / cavai silvestri, e traggon di gran calci. domenichi [plinio
un cavallo, se non avesse il collo e gli orecchi assai più lunghi. tasso
anco nutrire i buoi silvestri, / e sian fra noi famosi e gli uri e
, / e sian fra noi famosi e gli uri e l'alce. f.
e sian fra noi famosi e gli uri e l'alce. f. negri, 221
ha le coma, molto più larghe e pesanti, e gli scorrono verso ai lati
, molto più larghe e pesanti, e gli scorrono verso ai lati; ha la
: al galoppo su branchi di alci e di lupi, saltando fossati, sempre
deserti. = lat. alce e alcès (anche alx aids) di cui
aids) di cui la prima menzione e descrizione è dovuta a cesare (de bello
che da'medici è detta alcea, e dal popolo vien chiamata bismalva. mattioli
volte sei, lunghe un braccio, e torte. dioscoride italiano, 3-165: de
vino o in acqua vagliono alle rotture e alla disinteria. d'annunzio, iv-2-1340:
ne ho due per mallèolo, azzurre / e verdi, che per la salsèdine /
una bacca arancione, di sapore amarognolo e acidulo, chiusa in un elegante calice
alchemilla vulgaris), con foglie glabre e alquanto pubescenti, con fiori piccoli,
, senza corolla, in fitti corimbi, e frutto achenio: secca s'impiega per
molto adoperata ne'tempi addietro come astringente e vulneraria. = lat. scient
un infuso di cannella, garofano e noce moscata in soluzione alcoolica:
certe prepara zioni farmaceutiche, e certi speciali liquori spiritosi colorati di
palazzo, mille cavallini di legno e mille scuderie per po termi
termi baloccare, una cantina di rosoli e di alchermes e una libreria tutta
, una cantina di rosoli e di alchermes e una libreria tutta piena di canditi
ammalata sudasse le ordinò dell'alchermes e dell'acqua coobata di lauroceraso. pan
coi pinòli, con la cioccolata e con valchermes. idem, ii-200: il
cioccolata. idem, ii-280: e rimanda il messo col bicchiere colmo a metà
ojetti, i-116: il berretto di traverso e le g ^ mbe stanche nelle
dispensa a tirar fuori la bottiglia à. e] tal chermes e il
. e] tal chermes e il vassoio dei biscottini. barilli, 2-182
se metton le banane nel brodo e l'alchermes intorno al pesce. pea,
offriva... al bimbo e alla balia l'alchermes dei frati, giulebbato
l'alchermes dei frati, giulebbato e odoroso, fatto di garofano cornuto, rosso
arabo al-qirmiz 4 rosso scarlatto 'e anche 'cocciniglia ', dal persiano
dotta, introdotta da j. wislicenus, e formata su alcali col suffisso -ile
col suffisso -ile. alchìmia (e alchimia; ant. archìmia, archìma)
sf. stor. arte (pagana e medievale) che pretendeva di tramutare in
di tramutare in oro i metalli vili e qualsiasi altra sostanza, mediante la ricerca
gioventù); accompagnata da pratiche misteriose e magiche (fu avversata dalla chiesa che
: natura dà ciò ch'è primero / e poi l'arte lo segue e lo
/ e poi l'arte lo segue e lo dirima; / e sa più d'
arte lo segue e lo dirima; / e sa più d'arte chi è più ingegnerò
d'arte chi è più ingegnerò / e meno chi più sente de l'alchima:
che falsai li metalli con alchimia: / e te dee ricordar, se ben t'
in uno studio in filosofia naturale, e valsevi molto, intanto che poi si
non è peccato; alcuna illicita, e con peccato... l'autore intende
che sono stati frodolenti nella comune moneta e che hanno operato sofisticamente l'arte d'archimia
d'archimia circa le predette monete; e non intende perciò, siccome è mostrato
dell'archimia, ch'è diritta adoperata e che produce vera specie, sia illicita.
sono se non due perfetti, cioè oro e ariento: e questi sono prodotti secondo
perfetti, cioè oro e ariento: e questi sono prodotti secondo lo intelletto della
, / convien l'andare temperar più e poco *. paolo da certaldo, 140
orpimento: questo tal colore è artificiato e fatto d'archimia. leonardo, 2-497
e'vetri. ariosto, 6-59: e par che la sua altezza [della muraglia
] al ciel s'aggiunga, / e d'oro sia da l'alta cima a
dal mio parer qui si dilunga, / e dice ch'ell'è alchimia:
dice ch'ell'è alchimia: e forse ch'erra, / et anco forse
ancor che esso maggior travaglio di corpo e di mente e maggiore spesa sia che quella
maggior travaglio di corpo e di mente e maggiore spesa sia che quella. caro
; percioché il cadere in sul prato e l'andarsene in fumo, in suono ed
attende ad atto che a la gola, e si crede ereticamente se l'archimia s'
si crede ereticamente se l'archimia s'affatica e se i poeti cicalano. g.
la corte è un'alchimia, / e i cortigiani son tutti alchimisti, / e
e i cortigiani son tutti alchimisti, / e per far diventare oro ed argento /
che toccano, e'vanno mulinando / e stillando il cervello, chi in una /
, chi in una / cosa, e chi in un'altra. carletti, 158
/ ch'abbia l'alchimia letteraria, e fare / sempre confusion con gl'idiomi
.., come scienza vecchia, e quasi come l'alchimia. idem, 997
negromantica. b. croce, i-2-279: e sebbene quelle scoperte di scienza fisica e
e sebbene quelle scoperte di scienza fisica e naturale non giovino ad avvalorare l'indirizzo
ai libri intitolati della filosofia della natura, e fanno onore ai loro autori.
alchimie, / a grattarsi le timie / e voler digrignare. aretino, 5-94:
b. croce, ii7- 281: e neppure è da ammettere che il comico,
per la cooperazione di un fattore oggettivo e di un altro soggettivo, conforme alla
, sotterfugio. pulci, 16-89: e quando bene alla tua intenzione / non
gozzi, 1-43: son finite le alchimie e non si può più inorpellare le magagne
. sacchetti, 28-1: più nuova e più archimiata mostra fece colui che si
biringuccio, 1-68: certamente bella e gloriosa cosa e di massimo contento sarebbe
1-68: certamente bella e gloriosa cosa e di massimo contento sarebbe a coloro che tal
che avesse forza con strab- bocchevole abundanzia e con certa fluenzia continua generare over convertire
miglior partito sia voltarsi a l'oro e a l'argento naturale, tratto de
da lucia, fa intendere i belli allisciamenti e vezzi, che questa sofistica vittoria dovea
che parevano esperienze di gabinetto alchemico. e. cecchi, 1-21: lo versarono [
con quanti alchimisti / fur fatti tra vezzano e 'l campanile? leonardo, 1-47:
affi archimisti, cercatori di creare oro e argento. idem, 2-495: di
essa natura. idem, 2-614: e quelli che vogliano arricchire 'n un
tempo in gran povertà, come interviene e interverrà in eterno affi archimisti, cercatori
affi archimisti, cercatori di creare oro e argento. ariosto, 15-70: né,
gli alchimisti hanno mercurio detto, / e spargere e raccor tutti i suo'membri
hanno mercurio detto, / e spargere e raccor tutti i suo'membri, /
la sua composizione infra le cènnari, e chi per tesser stato ingannato dal troppo
le sustanzie de suoi materiali bruciate, e chi per essergli per inawertenzia esalati gli
salute sopra il capo di due vite, e le leggi ignoranti sopportano, che non
. faceva professione di medico cerusico, e pizzicava alquanto di archimista. caro,
che la corte è un'alchimia, / e i cortigiani son tutti alchimisti, /
i cortigiani son tutti alchimisti, / e per far diventare oro ed argento /
ciò che toccano, e'vanno mulinando / e stillando il cervello. bruno, 136
la decima parte, mi son maravigliato, e ti ho mandato ad dire, che
ver'gli alchimisti: / gente affumata e di carbon ritinta, / cui rubano il
, / cui rubano il cervel bocce e fornelli. galileo, 469: in questa
2-207: molti liquori d'acque forti e distillate veggono gli alchimisti contrastare, e
e distillate veggono gli alchimisti contrastare, e l'acquavita più di tutte, nemica a
di tutte, nemica a gli oli e cose untuose. marino, 12-18: ed
spia. / d'alchimista il color pallido e mesto. redi, 16-vili-127: similissimi
di parole avea tratto toro purissimo della felicità e dell'amore. alchimista vittorioso assaporava con
questo racconto è fatto] per i chimici e gli alchimisti che da 5000 anni passano
il punto preciso dove il sogno finisce e comincia la realtà. beltramelli, i-336
, di antichi volumi rilegati in pergamena e di altri oggetti, sacri già alla memoria
comando in uno studio bizzarro da alchimista e da chiromante. alchimistico, agg.
diverse epoche della nostra vita comune, e ne trassi alcuni elementi i quali mi
gli volle dire che ora studiava chimica e non musica, ma quel fastidioso disse che
falsarii che meno offende, alchimizzando metalli e falsando la materia. 2.
alchimizza! alchimiz$atóre, agg. e sm. (femm. -trice).
/ a tuta giente dare dottanza, / e dirò oi me tapino! / di
la virtuti ch'ill'avi / d'alcirim'e guarnì a lingua dir nu l'
le sue ali nelle salate onde, e vive. alamanni, 5-6-476: ne
parte, solo con alcune penne rosse e bianche mescolate, col collo sottile e
e bianche mescolate, col collo sottile e lungo. tasso, 8-4-1088: l'alcione
mare in sé produce... / e de l'alcione al desiato parto /
, / son quete tonde tempestose, e intorno sgombre le nubi, e serenato
tempestose, e intorno sgombre le nubi, e serenato il cielo. campanella, 2-186
acqueta molto avanti. marino, 294: e 'l porto scorge / solitario di navi
'l porto scorge / solitario di navi e muti intorno / de l'erma spiaggia i
appo la riva / gemer le folichette e gli alcioni. settembrini, ii-1-184:
che lontana ci viene dal mare, e da quello scoglio? come è dolce a
scoglio? come è dolce a udire! e qual è l'animale che ha questo
che ha questo canto?... e questo è l'alcione? 10 non
/ prosegue la dolce querela, / e sovra la candida vela / s'affligge di
sempre intontiti guardavo il mare più turchino e più bello, e vedevo stuoli di
il mare più turchino e più bello, e vedevo stuoli di alcioni alzarsi a volo
fossero stati scossi dalle onde sempre uguali e disuguali. fracchia, 981: la
. fracchia, 981: la varia e mescolata famiglia degli alcioni, degli smerghi
alcioni, degli smerghi, dei gabbiani e dei martinpescatori. quasimodo, 194:
. 2. anche femm. alcione e alciona. ariosto, 10-20: fin
le dorate ruote in terra sparse, / e s'udir le alcione alla marina /
fu poi di lui, né 'l dolce e vago amore / di ceice e d'al-
'l dolce e vago amore / di ceice e d'al- cione e la lor fè
/ di ceice e d'al- cione e la lor fè; / e non ti
cione e la lor fè; / e non ti conto con quanto dolore /
intorno al quale tutte le stelle e il nostro sole si muovono.
di corpo tozzo, becco lungo e forte, colori vivacissimi; vi appartiene
degli alcionidi, citata da plutarco e da aristotele, andava a nozze con una
[gli alcioni] il verno, e quei giorni si chiamano alcionii, perciocché allora
, perciocché allora il mare è placido e quieto, massimamente il siciliano. fanno
il nido sette giorni innanzi la bruma, e in altrettanti dopo figliano. settembrini,
dopo figliano. settembrini, ii-1-184: e quanto è grande questo uccello [l'
alcuni giorni, detti alcionii, placidi e sereni in mezzo del verno; ed
il cielo, ed il mare tranquillo e cheto, che pare uno specchio?
iv-2-1175: guardò il tirreno d'ulisse e d'enea, ch'era chiaro e dolce
ulisse e d'enea, ch'era chiaro e dolce come in un giorno alcionio.
giorno alcionio. -per simil. e al figur. d'annunzio, iv-2-1176
= lat. [h) alcyonèus, e l'espressione (h) alcyonet dies
giorni alcionii '(riferiti al mare e alla sua serenità, nel periodo invernale,
i quali si osservava che l'alcione nidificava e faceva la cova). cfr.
cit. corrispondente del domenichi); e isidoro, 12-7-25: « alcyon pelagi volucris
che sa d'odor di pesce, e trovase assai ne i lidi. vallisneri,
gli alcioni, si renda polvere, e se ne faccia impiastro con olio.
nidi degli uccelli alcioni o ceici, e, secondo altri, dal loto delle
). alcmànio, agg. e sm. di alcmane; verso
. di alcmane; verso greco e latino, formato da tre dattili e uno
greco e latino, formato da tre dattili e uno spondeo. = voce dotta
detto l'inventore. àlcool e àlcole (disus. alcoòle), sm
. l'alcool arde con fiamma rapidissima, e senza fumo. tommaseo [s.
organiche, le quali per la composizione e certe proprietà chimiche tengono analogia coll'alcoole
falso, che tutto è ridicolo; e vorrei cominciare dal buttare il mio io
il gin, c'è l'assenzio, e tutti gli alcool di questo mondo.
, 2-279: ma il sabato sera e la domenica è un disastro: l'alcool
questa brava gente cercar la propria casa, e sono già le nove del mattino.
aveva bevuto un buon numero di bicchierini, e le fiamme dell'alcool gli avvamparono ora
rogo che le avesse lungamente covate. e. cecchi, 6-255: con una notoria
palazzeschi, 6-178: dopo avere più e più volte bagnato le ferite con l'
. bocchelli, i-237: si sa e si è visto, come ho visto io
gli s'alleggeriva d'improvviso. c. e. gadda, 2-121: tinta d'
iodio, in realtà, dopo la depilazione e il lavaggio preventivo con alcole. alvaro
con alcole. alvaro, 3-327: e la stanchezza, gli aspri alcool e
e la stanchezza, gli aspri alcool e il tabacco, davano un senso di febbre
un batuffolo intriso di alcole sul collo e dietro gh orecchi. marotta, 6-58:
marotta, 6-58: lava la fronte e le guance imbrattate di sangue; poi disinfetta
raccoglieva il suo amico folgorato dall'alcool e spesso contuso per via delle convulsioni in
. le piccolissime quantità di alcool metilico e di altri alcool diversi dall'etilico,
sostanze sgradevoli al gusto. leggi industriali e commerciali, 772-8: le ditte che intendono
per truccarsi di nero gli occhi, ciglia e sopracciglia); più tardi, nel
, a opera di paracelso), e successivamente 4 estratto, spirito del vino '
; il fr. alcohol (anche alkohol e alcool) è del sec. xvi
, perché di pronuncia più spedita »; e panzini, iv-16: « si trova
: il fumo lievemente alcoolico della bevanda e quello narcotico delle sigarette s'intrecciavano,
ubriachezza, è punito. leggi industriali e commer niolo, linalolo,
, come combustibile, come alcoolici comunque preparati e non provenienti dall'uva, disinfettante;
deriv. da alcoolimetro. alcoolimètrico e alcoolomètrico { alcolomè trico)
che concerne l'alcoolimetro. leggi industriali e commerciali, 362-123: l'intervallo corrispondente
un millimetro. alcoolimetro (alcolìmetro e alcoolòmetro), sm. strumento per
di un liquido. leggi industriali e commerciali, 362-123: l'alcoolometro deve
l'indicazione del suo peso in centigrammi e se non lo porta ve la incide il
alla verificazione facoltativa gli alcoolometri a peso e quelli a volume, ma devono portare
volume, ma devono portare l'una e l'altra indicazione, e non contenere le
portare l'una e l'altra indicazione, e non contenere le due scale.
= voce dotta, comp. da alcool e -metro (gr. pixpov 'misura
: contravvenzioni concernenti la prevenzione deu'alcoolismo e dei delitti commessi in stato di ubriachezza
, d'onde segue la ubriachezza, e quindi la lenta distruzione della persona,
esaltazione egoarchica mescolata con la vanità, e fatta esplodere dall'alcoolismo. questo è
sono i veri democratici... rispettabili e libertini, igienisti e alcoolizzati. comisso
.. rispettabili e libertini, igienisti e alcoolizzati. comisso, 12-149: doveva
un momento impetuoso giudica il padre alcoolizzato e si augura che muoia. pavese,
, il venturino. figli di alcoolizzati e di serve ignoranti, che li riducono a
riducono a vivere di torsi di cavolo e di croste. al cooli??
legge contraria a quella di dio, e tutta d'altre credenze, e chiamaronla alcoran
dio, e tutta d'altre credenze, e chiamaronla alcoran. fazio, v-10-55:
. / la legge alcoran, nascosa e priva, / aperse apresso loro e in
e priva, / aperse apresso loro e in questa guisa / fe'manifesta per
. idem, v-11-21: del vecchio e nuovo testamento / e di più sette macometto
: del vecchio e nuovo testamento / e di più sette macometto volse / avere
tolse, / come a lui piacque, e quello, appresso, lega / ne
per li quai si spone / l'alcorano e odi cosa cruda / ch'usan,
la vita perfetta / scritta di cristo; e l'altro è l'alcorano. carletti
91: avevano ricevuto il loro alcorano e ne facevano religiosa proffessione. salvetti, 80
anni fu solenne maestro dell'alcorano, e dell'arabiche lettere nella corte di hagì mustafà
svelatamente ad accorgersi delle manifeste contraddizioni, e delle ridicolose favole, che sono nell'alcorano
bar etti, i-14: porre il scipito e rancio lo- redano col grande inclito bembo
perso: / mostrateci la borsa, e l'universo / sarà cristiano. conciliatore
, sf. ant. pasta di zucchero e di sostanze profumate (e veniva bruciata
di zucchero e di sostanze profumate (e veniva bruciata per dar buon odore ad
pivetti o mantechiglie, / le profumiere / e le cunziere, / quelle per forza
le cunziere, / quelle per forza e queste per amore, / tutte spiran questo
in ferro battuto), spesso delimitata e come appartata per mezzo di tende,
letti non erano discosti dal fuoco, e lo sporto del camminetto da un lato,
lo sporto del camminetto da un lato, e dall'altro una trave massiccia che attraversava
sposa fu entrata in quella cameraccia scura e triste, in fondo all'alcova immensa
non potè vincere un senso di ripugnanza e quasi di paura. svevo, 2-197:
: lo punse il tormento dell'incertezza e lo turbò l'imagine della voluttà ch'
ii-593: questi angioletti parevano amorini; e con gli occhietti maliziosi parevano dire:
lepri, in nidi tra le spighe / e nelle alcove calde dei pagliai. idem
alcove buie. tombari, 2-172: e il martin pescatore e la martina scavano a
, 2-172: e il martin pescatore e la martina scavano a gran colpi di
braccio gli cinge la vita. delicata e viva cintura. e con questo contatto d'
vita. delicata e viva cintura. e con questo contatto d'amplesso egli cavalca
dall'arabo al-qùbba 1 volta, cupola 'e anche 'stanzino adiacente a una sala
: nell'alcova ci stanno molti, e ci dormono bene. perché turbar loro
diversamente formati dalla natura, sono differenti e varii; questo, per non essere
tutto indifferente, atteso che ogni differenza e diversità procede da la forma.
io ho già la mia scusa bella e pronta. panzini, ii-605: alcunché di
. panzini, ii-605: alcunché di feroce e di stravolto era nei volti degli uomini
di nuovo, che prima non esisteva e ora viene all'esistenza. idem, iii-23-192
non troppo simpatico, a dir vero, e non senza, anche lui, alcunché
i-589: non mancava d'alcunché d'ispirato e giovanile nel viso già un po'sfiorito
= comp. da alcun [o] e che * ciò, cosa '.
latini, rettor., 79-16: e certo la colpa e la cagione si
., 79-16: e certo la colpa e la cagione si mette sopr'altrui quando
d'alcuno il quale à sopra lui forza e signoria. idem, i-1629:
(19): lo padre adunò filosofi e maestri di grande scienzia: propuose il
animo, chi dicea... ima e chi dicea un'altra. francesco da
induca lui a temperar suo voglia / e a perdon, ch'a donna ciò convene
vita nuova, 2 (43): e però che soprastare a le passioni e
e però che soprastare a le passioni e atti di tanta gioventudine pare alcuno parlare fabuloso
fabuloso, mi partirò da esse; e trapassando molte cose le quali si potrebbero
chi con tanta fede / vive servendo miser'e 'nfelice. guicciardini, 123: la
ogni parte non vi sia qualche disordine e inconveniente. della casa, 553:
: s'alcun v'ha ch'onore e gloria brami, / porge preghi al
, / porge preghi al mio nume e voti appende. g. gozzi, 1-41
appende. g. gozzi, 1-41: e pure ci sarà alcuno ancora che,
prima alcun poco, domanderà poi: e bene, come riuscì? rajberti, 2-149
alcuno tossisse forte vicino a me: e poi, che alcuno altro facesse il fracasso
facesse il fracasso di pestare i piedi e battere le mani: ma io non me
. nievo, 136: ella sorrideva, e batteva le mani di quando in quando
fatto di toccar colla punta del piede e sollevar dall'acqua alcuno di quei pesciolini
, 261: esce dal tetto / alcuno e va per suo strano cammino. d'
cucinato in altri tempi alcuna delle trote e delle carpe che il conestabile...
alcuno che, per la comune simpatia e il giovanile trasporto mi sembrò l'uomo adatto
. qualche. latini, i-1923: e chi ti manofesta / alcuna sua credenza,
alcuna sua credenza, abbine retenenza / e la lingua sì lenta, / ch'un
, che vi l'ha dato, / e merzé d'altro lato / di me
dinanzi alla risposta, / supin ricadde e più non parve fora. m. villani
alcuna volta si levò dalla mensa, e andò a vicitare quella del re di
re di francia. petrarca, 12-14: e se 'l tempo è contrario a i
, ov'ella oblia / la noia e 'l mal de la passata via. idem
nel ciel eterna. idem, 82-7: e voglio anzi un sepolcro bello e bianco
: e voglio anzi un sepolcro bello e bianco, / che 'l vostro nome a
, / che 'l serpente tra'fiori e l'erba giace, / e s'alcuna
fiori e l'erba giace, / e s'alcuna sua vista a gli occhi piace
quale il conte alcuna volta, ed egli e 'l figliuolo, per aver da mangiare
: s'io fussi nel mezzo dello inferno e tu facessi per me orazione a dio
dodici braccia, donde parte de'ponti e molti edifici rovinorono. michelangelo, 39
conviene / ch'alcuna volta si riposi e dorma. della casa, 552: e
e dorma. della casa, 552: e certo, come che l'uomo sia
naturai genio richiegga... un particolare e pertinacissimo studio, la pittura è pur
poco cadente, un'espressione di alterezza e d'intelligenza. d'annunzio, ii-175:
/ che corrono..., / e quale è più grave e quale /
, / e quale è più grave e quale / più lieve se passi per limo
, consenti ch'io ti tocchi / e ti consoli. panzini, ii-13: attesi
: le speranze illudono alcun tempo, e preparano delusioni fierissime. beltramelli, i-53:
. 3. plur. agg. e pron. un numero limitato, circoscritto
la mente scritte / vo trapassando, e sol d'alcune parlo, / che meraviglia
altri, chi 'l prega, si delegua e fugge. boccaccio, i-260: era
con fiorio piangendo,... e con alcune parole lui confortare non poteva
pongono le felicità in luogo più erto e più dificile a giugnervi. savonarola,
uomini sono buoni, alcuni cattivi, e alcuni sono predestinati in vasi di gloria e
e alcuni sono predestinati in vasi di gloria e onore, e alcuni reprobati in vasi
predestinati in vasi di gloria e onore, e alcuni reprobati in vasi di contumelia e
e alcuni reprobati in vasi di contumelia e d'indegnazione. machiavelli, 793:
di chi in ogni cosa mostri riposo e considerazione. guicciardini, 120: sono
che gli uomini naturalmente appetiscono più cose e varie; perciò che alcuni vogliono sodisfare all'
564: alcuni altri sono sì bizzarri e ritrosi e strani, che niuna cosa
alcuni altri sono sì bizzarri e ritrosi e strani, che niuna cosa a lor
utile alle persone che fanno poco moto, e che coltivano le scienze. alcuni giunsero
è ben inteso da alcune nazioni, e scema quando è universalmente conosciuto. parini
: alcune digressioni felici nel patetico innocente e virtuoso; alcuni episodi eccellenti; alcune
eccellenti; alcune sentenze utilmente luminose, e mille altri pregi insomma renderanno questo poema
dopo alcune ore la visita fu resa e più lunga. manzoni, pr. sp
prodotti tra i più raffinati di tecnica antica e moderna. 4. al
, né forse angel alcono, / e tutti uomin per uno / basteren quanto
idem, inf., 4-12: oscura e profonda era e nebulosa / tanto che
, 4-12: oscura e profonda era e nebulosa / tanto che, per ficcar lo
. idem, inf., 9-106: e noi movemmo i piedi inver la terra
questa che mi spoglia / d'arbitrio, e dal camin de libertade / seco mi
: -di'sicuramente ciò che tu vuogli, e non avere di me alcuna paura.
poliziano, st., i-76: e quinci e quindi vola senza modo / licenzia
st., i-76: e quinci e quindi vola senza modo / licenzia non ristretta
si dà alcun pensiero, è zotico e scostumato. idem, 558: i nobili
alcun non fu di quella / adulatrice e lascivetta schiera [di fiori] /
] / che per esser da lei mirato e colto / non le fesse di sé
dispersi compagni. parini, 1-8: e già per me si piega / sul remo
sognato mai di amar così donna alcuna e non avrei concepito che si potesse. saba
. / dice: tu l'ami, e non ne hai gioia alcuna.
. aldace, agg. ant. e popol. audace. - anche superi
catuno, che n'esce, e mostrasi, poi la sua faccia di tanta
che fu sì grande al mondo e tanto aldace. cantari, 189: e
e tanto aldace. cantari, 189: e fe'venir quant'arme in corte
415: era molto aldace, e alle volte si lasciava trasportare alla volontà.
casti glione, 144: e, secondo che altre volte vi ho udito
jeronimo, girolamo; aldace per audace, e per padrone, padrone, ed
padrone, ed altre tai parole corrotte e guaste, perché così si trovan
da qualche antico toscano ignorante, e perché così dicono oggidì i contadini toscani.
superbo, aldace, animoso; e mi disse che voleva fare quanto gli piaceva
aldaceménte, avv. ant. e popol. audace mente.
trattato dei cinque sensi, 13: e per arte magica la conobbi,
, però che ella parlava così aldacemente, e sanza vergogna guardava gli uomini.
. cellini, 1-105 (246): e perché un di quelli servitori più aldacemente
. aldàcia, sf. ant. e popol. audacia. cellini, 2-83
zefiro levandosi fresco aiuterà il tuo cammino, e il mare, lasciato il suo orgoglio
aldeidi sono combinazioni intermedie fra l'alcool e l'acido (è la condizione del
del vino che sta per inacidire, e ha il gusto bruciante: il vino
; sono fortemente riducenti tendendo a ossidarsi e a trasformarsi in acidi. leggi
scopo alimentare aceto... guasto e contenente acidi liberi...,
, comp. da al [cool] e dehid [rogenatum], dovuta a
macerie dell'organismo distrutto... vede e giudica tutto attraverso le sue tenebre,
di là, in un'altra stanza. e quando se ne vanno, sempre hanno
comp. dalla prep. artic. al e dall'avv. di là. aldina
aldina, sf. edizione di aldo manuzio e dei suoi eredi (v. aldino
aldo manuzio il vecchio (1449-1515) e dei suoi eredi. -carattere aldino:
del settecento « con licenza de'superiori e privilegio ». esse stanno alle superbe edizioni
a venezia del cinquecento. aidio e aldióne, sm. (femm. àldia
aldióne, sm. (femm. àldia e aldiana). stor. servo semilibero
, 2-1-170: convien ora parlare degli aldi e aldiane de'quali sì sovente si truova
sovente si truova memoria nelle leggi longobardiche e nelle vecchie carte d'italia. furono dunque
ima sorta d'uomini fra i servi e liberti. non erano servi perché manomessi;
perché tuttavia obbligati a servire il padrone e i suoi eredi. idem, 2-1-172:
aldius: qui adhuc servit patrono »; e si vedano le cit. registrate in
aidire, tr. ant. e popol. udire. guittone, 3-12
. udire. guittone, 3-12: e 'l profeta davit: refugio de'poveri
refugio de'poveri dio è fatto. e appresso: lo disio de'poveri dio aidio
. alditóre, sm. ant. e popol. auditore, uditore,
sm. libro stampato da aldo manuzio e dai suoi successori (v. aldino)
chimico che presenta insieme la funzione aldeidica e quella alcoolica (ha quindi le proprietà
(ha quindi le proprietà delle aldeidi e degli alcooli). = voce
contengono contemporaneamente un gruppo alcoo- lico e un gruppo acido). =
droseracee, sommersa, priva di radici e annoverata tra le piante carnivore.
idem, 19-711: fello, respirando e risoffiando il vento a boccate, tagliandolo col
trafelato s'aggrappò al muricciolo delle darsene e quando vide l'ormeggio d'angiò vuoto disse
giù quello coi baffi neri, -attaccati e sali. idem, 1-291: e perché
-attaccati e sali. idem, 1-291: e perché non andiamo a fare il bagno
. -corremmo giù, prendemmo a valle e andammo al mare. = fr.
si stimano... i lotti e le scommesse, o pure l'esito della
necessità del colono d'essere alleviato dei pesi e delle alee inerenti al contratto di mezzadria
, anche, esserne posti in accusa e condannati dal senato e lasciare il capo sul
posti in accusa e condannati dal senato e lasciare il capo sul patibolo. abbiamo
al giuoco dell'alea, delle tessere e della palla,... furono tutte
: va per l'ombrose alèe / quinci e quindi vagando / a prova
vagando / a prova depredando il prato e 'l bosco / la sollecita truppa.
. idem, 6-123: trecce di canne e reti e gelosie / a le ben
6-123: trecce di canne e reti e gelosie / a le ben larghe alèe tesson
). varietà d'uva rossa (e la vite), che dà il vino
il vino omonimo assai pregiato: dolce e generoso. lastri, 1-5-114:
, come l'aleatico, il vermutte, e il vinsanto. carducci, ii-9-176:
ii-9-176: avevo ima gran sete, e comprai un fiaschetto di aleatico che vuotai
spiumacciava il terreno, toglieva i sassi e rinnovava i viziati: stirpava la fragolina
rinnovava i viziati: stirpava la fragolina e piantava colombana e aleatico. leggi industriali
viziati: stirpava la fragolina e piantava colombana e aleatico. leggi industriali e commerciali,
piantava colombana e aleatico. leggi industriali e commerciali, 790-50: per i vini
moscati, malvasie dolci, aleatici, mistelle e simili) l'aggiunta [è consentita
l'aggiunta [è consentita] di saccarosio e di alcool etilico rettificato. =
aleatóre, si arrischia al gioco facile e terribile. = voce dotta,
= lat. scient. dei secoli xvi e xvii: alephanginae, elephanginae, alophanginae
). alèggere (allèggere, alècere e alèssere), tr. (per
et perciò avemo facto sonare nostro consiglio e sciamo raunati in presenti per alecere podestà
guittone, 3-2: sapienzia è vera e falsa. vera è, conoscendo e allegendo
vera e falsa. vera è, conoscendo e allegendo bene a bene e male a
, conoscendo e allegendo bene a bene e male a male. idem, 3-12:
[la povertà], di cielo discese e alessela a sé. idem, 3-12
corporale. idem, 3-16: felicità e sanità volemo: alleggiam dunque quello che
pultura ventre de lupo en voratura, / e l'arliquie en cacatura en espineta e
e l'arliquie en cacatura en espineta e rogarla. testi fiorentini, 67: ordi-
fiano per lo temporale debbiano alleg- gere e chiamare, in luogo di quello cotale consigliere
andare nell'isola de'dei a fare sagrifici e doni,... alla quale
quale cosa fare allesserò accilles, diomedes e ulixes. ammaestramenti, 7: lo
qualcheduno a soccorrermi, le due vecchie, e non sarebbero che la morte aleggiante intorno
, 9-575: far sì che non passi e non alleggi / scricciol tra siepe e
e non alleggi / scricciol tra siepe e siepe. idem, 9-295: sì,
onda pacata / oggi siede per voi: e, quanto è d'uopo / a
soave. idem, giorno, iv-493: e ride e narra / e ride ancor
idem, giorno, iv-493: e ride e narra / e ride ancor, benché
, iv-493: e ride e narra / e ride ancor, benché a le dame
/ sovra l'arco de'labbri aleggi e penda / insolente sbadiglio. manzoni, 890
, restituire l'uomo nella sua serietà e nella sua attività: questo è lo
del machiavelli. padula, 420: e ti cade in mente la certezza che in
or sono i dì che zefiro / tepido e lieve aleggia. idem, 451
sento in cuor l'antica / patria e aleggiarmi su l'accesa fronte / gl'itali
itali iddii. idem, 1020: e spirito novel di porto in porto / aleggia
novel di porto in porto / aleggia e canta da le vostre vele / -o terra
/ su cui perenne aleggia il mito e cova / leggende e canta a i secoli
aleggia il mito e cova / leggende e canta a i secoli querele. panzini
: sentiva un mistero aleggiargli intorno, e la città gli sembrava una foresta di pietra
la donna è di una grandezza mirabile e aleggia intorno a lei un cordiale sentore
a lei un cordiale sentore di resina e d'abete, l'essenza della selva.
idem, 30-53: la quiete alta e meriggiante dell'alpe che mi pareva sentirmela
donne. stuparich, 2-411: giorno e notte, abbreviando le soste, traversarono
soste, traversarono boschi intricati, scesero e salirono per dirupi, rotolarono per frane
salirono per dirupi, rotolarono per frane e per ghiaioni. qualche cosa di selvaggio
per ghiaioni. qualche cosa di selvaggio e d'inumano aleggiava su quella colonna in
, addolcito da un odore di conserve e vino aromatico. emanuelli, 1-133: non
(ant. alamanno), agg. e sm. germanico, tedesco.
ch'è divenuto par v'adagia; / e poi gli alamanni in casa avete,
in casa avete, / servitei bene e fate vo mostrare / le spade lor
che v'han fesso i visi, / e padri e figli ancisi. g
han fesso i visi, / e padri e figli ancisi. g. villani
lo suo nome, si farebbe egli e sua gente cristiano. intelligenza, 295:
sua gente cristiano. intelligenza, 295: e trombe e cennamelle in concordanze, /
cristiano. intelligenza, 295: e trombe e cennamelle in concordanze, / e cembali
trombe e cennamelle in concordanze, / e cembali alamanni assai triati. m.
, bisogna ritrovare i nummi, / e tutto al servitor ne viene il danno.
l'alemanno / confin le tigri tue frena e le arpie. idem, pr.
duolo di fianco, fiebolezza di nervi e spesse volte avvenire malvagia alena, cioè
: il fanciullo, sotto, attonito e fremente, guardava, senza resistere,
tenue fiamma sotto gli occhi, e anche aveva il respiro un poco alenante.
d'annunzio, iv-1-130: alenava però; e la sua estrema pallidezza..
respirare, un alenare di petti umani, e un effluvio agro di linfe si
bocca i denti allega, / e di gusto mordace arde la gola, /
di gusto mordace arde la gola, / e gli stomachi offende, ed alenosa
in pochi salti raggiungon le fere, / e tigri e cefi e bissonti gagliardi
salti raggiungon le fere, / e tigri e cefi e bissonti gagliardi.
le fere, / e tigri e cefi e bissonti gagliardi. =
65: alep in lingua ebrea e in latina a, e altri disseno alpha
in lingua ebrea e in latina a, e altri disseno alpha, però sì
appo gli ebrei adverbium dolentis; e questo significato dicono avere questa lettera
vita, la quale è piena di dolore e di miseria. buti, i-200
! questo è nome ebreo, e chiamasi così la prima lettera del loro
loro alfabeto, cioè a; e per questo vuole dimostrare che pluto
non sia senza qualche suo detrimento e danno... dice aleppe
, è accento di dolore. e mettendo ora tutto insieme, dirà: oh
guanti, mitere pastorali, stole, camisci e pianelle, acciò non ci trangugi
alèppo1, sm. stoffa di lana e seta. viani, 14-12:
intagliati nei nodi di pero, e pitturati con biacca pece e minio, e
pero, e pitturati con biacca pece e minio, e venivano meccanicati da
e pitturati con biacca pece e minio, e venivano meccanicati da tutta la famiglia
. cicognani, 2-184: tovaglie e tovaglioli... sempre odo- raron
.). aleràmico, agg. e sm. (plur. m. -ci
. -ci). che riguarda aleramo e i suoi discendenti, le loro terre
i suoi discendenti, le loro terre e casate. carducci, iii-22-316:
di oddone possedè più che altrove beni e diritti signorili. idem, iii-22-339:
il nome alterato in titolo di signoria e di casato, gli aleramici di oddone se
arald. rappresentazione dell'aquila senza becco e senza artigli. marino,
tre vaghi alironi orna il cimiero / e di croci vermiglie elmo e corazza. a
cimiero / e di croci vermiglie elmo e corazza. a. martini [tommaseo]
] tutte ornate di maestosi padiglioni, e parate di neri ammanti arricchiti con vari festoni
velo,... tramezzati di gigli e d'alerioni, divise delle due reali
divise delle due reali case d'orléans e di lorena. tommaseo [s
un aquilotto disarmato, cioè senza becco e senza piedi, con l'ali distese.
tutta la lunghezza lo scudo degli ateleta e un alerióne, alterni. = dal
, ii-29: i sensi miei, desti e alerti, av vertivano.
violento che si sprigionava dalle vesti e dalle carni. = dall'agg
dizione popolare in quell'alessandrinismo audace e fan tastico che fu il
ci parla anch'essa di periodi realistici e idealistici, ro mantici e
e idealistici, ro mantici e classicisti, di corruttela classica che è alessan
classica che è alessan drinismo e decadentismo, e di barbarie romantica che
alessan drinismo e decadentismo, e di barbarie romantica che da questo
questo risorge. ecco altrettanti casi di veri e propri ricorsi vichiani. idem,
ales sandrinismo viene a noia e si chiede di riaprire i poemi
; che è di fattura preziosa e studiata (stile, linguaggio,
quello stesso secolo le strofi di sei e otto versi tutti eptasillabi rimate alternamente di
versi tutti eptasillabi rimate alternamente di sdruccioli e piani, onde poi la accordanza alessandrina
bastoncello con briglie porporine. c. e. gadda, 7-45: sostiene che
a suggere non soltanto da un sano e romanamente acquisitivo appetito, ma anche da
quasi alessandrina, che tutto minia / e impuramente accende. 2. sm
artistica, ricerca una raffinatezza particolarmente preziosa e lambiccata. tommaseo [s.
tommaseo [s. v.]: e, di letteratura parlando, [alessandrina]
alessandrina] dice arte senza ispirazione, e di decadenza. onde fu detto che
« alessandrini », « decadenti », e come altro sono stati denominati gli artisti
materia che dia il punto d'appoggio e il soggetto ai loro lavori.
le quali insetate sui peschi ottimamente fruttificano e fan più grosse, simili al color d'
cesura dopo la sesta): medievale e moderno (da cui deriva il verso
martelliano dal martelli che l'usò, e che i greci moderni chiamano 'politico'.
.. lo fratturarono per renderlo moderno e sermonatore. baldini, 4-128: la
specie di libro mastro, grandissimo, e i versi riempiono tutta la riga: vero
voce dotta, gr. d- privat. e aé£i? 'parola '. alesslcaco
; i? * protezione, soccorso 'e xaxóv * male '): *
16-iv-172: erano morsicati da serpenti, e per guarire aveano bisogno degli alessifarmachi.
come dicono i medici, a molte e molte malattie. gazola, i-676: dobbiamo
ancor egli sia lesto nell'affrontarsi sottile e sparuto di corpo, per penetrare e
e sparuto di corpo, per penetrare e spingersi da per tutto a cercar rinimico quali
redi, 16-ix-63: le loro qualità occulte e alessifar- mache hanno potuto vincere e debellare
occulte e alessifar- mache hanno potuto vincere e debellare il veleno del contagio venereo.
. da 'protezione, soccorso 'e farmaco). alessine, sf
'vero, reale, naturale 'e da -scòpio * strumento per vedere '(
(aletris farinosa), con fiori profumati e foglie a lanugine, che la fanno
farete / a questa pasqua, e un'aletta di pollo / o un pezzetto
come alette di libellule, tra verdognole e biondicce. -figur. panciatichi
, 169: donna giovane in abito ricco e vario, con due alette al polso
mio collaretto bianco del reggimento di novara e alle due alette d'oro che luccicano
cannello, attraversato dall'asse del rocchetto, e girante con esso, ma con minore
che sporgono dai fianchi della nave, e hanno l'ufficio di diminuire nella nave
demoniache, infernali: aletto, tesifone e megera (alate, anguicrinite, con
, anguicrinite, con in mano torce e sferze, che rendono folli le loro
tinte, / che membra femminine avieno e atto, / e con idre verdissime eran
membra femminine avieno e atto, / e con idre verdissime eran cinte; /
idre verdissime eran cinte; / serpentelli e ceraste avean per crine, / onde le
le fiere tempie erano avvinte. / e quei, che ben conobbe le meschine
/ tesifone è nel mezzo »; e tacque a tanto. ugurgieri, 232:
tacque a tanto. ugurgieri, 232: e chiama aletto ordinatrice di pianti..
la quale sono le triste battaglie, e ire, e insidie. arrighetto, 226
le triste battaglie, e ire, e insidie. arrighetto, 226: la pietade
furie, aletto, è figliuola d'acheronte e della notte... secondo fulgenzio
, indi traesse / il furor pazzo e la discordia fèra; / e che,
furor pazzo e la discordia fèra; / e che, ne gli occhi orribili gli
ardesse / la gran face d'aletto e di megera. idem, 9-8: a
, 9-8: a costui viene aletto, e da lei tolto / è 'l sembiante
volto, / lascia barbuto il labro e 'l mento rade; / dimostra il capo
ritratto di tutt'i disordini della chiesa e de'papi, e aletto fulmina ugualmente
disordini della chiesa e de'papi, e aletto fulmina ugualmente guelfi e ghibellini.
papi, e aletto fulmina ugualmente guelfi e ghibellini. = lat. alecto
implacabile '; comp. da d- privativo e xf) y<0 'faccio cessare,
misfatti, se indugi loro in fine, e più grave sia riser vata
(per agevolare i mutamenti di direzione e l'equilibrio trasversale dell'aereo):
si formava, secondo la credenza pagana e medievale, nel ventriglio dei galli.
al capo del pollo si trova, / e da portarla in bocca ha meritorio,
locutorio, / conserva l'amistà vecchia e la nova; / la sete spegne e
e la nova; / la sete spegne e 'ncende la lussuria, / se femina
polli, fatte come il cristallo, e grandi quanto una fava, le quali dicono
sono dannosi alle piante con le punture e con le suzioni, e perché con
le punture e con le suzioni, e perché con le abbondanti secrezioni zuccherine determinano
, praticata gettando sul fuoco la farina e osservando l'aspetto della fiamma.
tardo dcxeopoplavreia (ixxeupov 'farina 'e (xavreca * divinazione ').
contenuta nelle farine (basato sull'elasticità e dilatabilità del glutine). =
. dal gr. ótxeupov * farina 'e fiérpov * misura '. àleuronato
di china una croce tra un'alfa e un'omega. 2. alfa
un'omega. 2. alfa e omega: il principio e la fine (
2. alfa e omega: il principio e la fine (l'omega è l'
arismetrica, tu hai perduto i numeri e l'abaco, però che tu hai perduto
alfa ed o, che è principio e fine. nomi, 6-25: ghiron dall'
il sempre il mai, / l'alfa e l'omega, ai nostri debili occhi
, ma ci sono già le aiuole e le panchine. 3. teol
, nella sua eternità, come principio e fine di tutte le cose. dante
: io sono alfa ed omega, principio e fine. bibbia volgar., x-490
volgar., x-490: io son alfa e co, principio e fine, disse il
: io son alfa e co, principio e fine, disse il signore iddio,
signore iddio, il quale fu ed era e venerà onnipotente. arrighetto, 214:
alfa ed omega: il mio taccio e nascondo. gioberti, iii-254: iddio è
adunque, come uno, il principio e il fine, l'alfa e l'omega
il principio e il fine, l'alfa e l'omega della enciclopedia, e come
alfa e l'omega della enciclopedia, e come immenso, nella sua unità le comprende
ha col suo sangue rifatti regno / e sacerdoti a dio, padre suo, /
a dio, padre suo, / alfa e omega, principio e fine, /
, / alfa e omega, principio e fine, / colui che è, che
/ colui che è, che era, e che è per venire. 4.
nostro annega, / tramonta un'alfa, e pullula dal fondo / cupo un'omega
centauro naviga. idem, 6-149: e vede sotto crepuscoli d'autunno un fanciullo,
finis » (i due segni di a e q usati nelle iscrizioni cristiane delle catacombe
metro, le cui fibre, dopo macerazione e maciullatura, vengono usate per far corde
aplologia). alfabèta, agg. e sm. (plur m. -i)
. -i). chi sa leggere e scrivere; chi ha fatto qualche studio.
... ma in un solo, e da questo sia passata la cognizione e
e da questo sia passata la cognizione e l'uso della detta scrittura di mano in
le malattie. manzoni, 956: e ci sono forse idee che non possano essere
inciviliti per effetto di libera convenzione. e. cecchi, 5-189: molte cose
indirizzo, l'importo della somma, e per alcuni la motivazione della morosità.
), ordinate secondo una successione tradizionale e grammaticale (come quello latino: a
quello latino: a b c d e /, ecc.).
seicento migliaia di fiorini d'oro; e non avendo d'onder enderli,.
questo terzo libro dirò singolarmente del coltivamento e utilità di ciascun seme e frutto..
del coltivamento e utilità di ciascun seme e frutto..., e principalmente
seme e frutto..., e principalmente per ordine d'alfabeto. celimi,
me che e'manchino d'alfabeto, e di caratteri o elementi semplici; e si
e di caratteri o elementi semplici; e si servono di cotai figure che significano
un libretto assai più breve di aristotile e d'ovidio, nel quale si contengono
tutte le scienze...: e questo è l'alfabeto. carletti,
143: per scrivere communemente le loro lettere e affari hanno tre o quattro sorte d'
viene a dire il forno delle grucce, e in milanese è composto di parole così
i suoni vocali fossero così pochi, e tanto minori in numero che le consonanti.
fanciulli. nelle tabelle quadrate l'alfabeto cubitale e i gruppi dei dittonghi...
, poi le foglie sarebbero state riunite e ne venne fuori la combinazione della parola
alfabeto morse: a base di punti e linee; alfabeto navale: mediante segnali
, 2-226: un'altalena di lumi rossi e bianchi, sparsi qua e là,
lumi rossi e bianchi, sparsi qua e là, segnali di un alfabeto nautico.
elementi; nozioni rudimentali; princìpi indispensabili e fondamentali (cfr. abbiccì).
cioè giacere in terra, lagrime, confessione e silenzio, umiltà. savonarola, iii-433
rispose che aveva imparato molto bene greco e latino, ma che non sapeva ancora
/ tu sciogli ormai la lingua, e messi hai denti, / e sei già
lingua, e messi hai denti, / e sei già grandicello: / conviene che
conviene che tu apprenda gli elementi, / e l'alfabeto impari / di qualche bello
avea per alfabeto / ogni trattato palese e segreto. idem, 22-26: io ti
0 un coppo che fosse, e gli parve di capire come stava l'
l'umor faceto, / perdé la bussola e l'alfabeto. = lat.
lat. cristiano alphabètum, composto da alpha e beta: 1 nomi delle due prime
due prime lettere dell'alfabeto greco (tfacpa e 37jta: a eb); cfr
alfana, sf. cavallo forte e generoso (per combattimento e nelle giostre
cavallo forte e generoso (per combattimento e nelle giostre); cavalcatura robusta.
subitamente una sua alfana assetta, / e presto uscì de'pagan regni fora.
smisurata, / di pel morello, e stella aveva in fronte. boiardo, 1-7-56
avea una alfana, la più bella / e la miglior che mai portasse sella.
alfana, / ch'era una gran cavalla e valorosa, / morella tutta, e
e valorosa, / morella tutta, e da tre piè balzana. garzoni, 1-511
schiffo, / cavalca pur l'altana e le giraffe. carducci, 464: l'
l'orlo de la via / sotto gualdrappe e cingoli la lunga anatomia / d'un
, / ripensando gli scalpiti de'corteggi e le stalle / de'tepid'ozi e l'
corteggi e le stalle / de'tepid'ozi e l'adipe de la pasciuta valle,
26: qui pontò i piedi e s'alzò sulle penne / quell'ippogrifo,
lì presso, diventò un'altana candida e su di essa sedeva una maga.
grifalco, l'alfaniche, gli sparvieri e i levrieri, che v. e.
sparvieri e i levrieri, che v. e. mi manda: reliquie veramente preziose
= dallo spagn. al faneque (e più comunemente: halcón alfaneque),
faina '(infatti, caccia anche lepri e conigli, oltre che uccelli):
, 8-6-1214: ma debbo io far noiosa e fiera istoria / di vipere crudeli e
e fiera istoria / di vipere crudeli e di cereste? /... /
/ o di faree, di ceneri e di chelidri? / d'alfasibene, o
insegna era affidata al cavaliere più valente e ardito, che sapesse difenderla dall'assalto
di campo, un generale tutto riccamato e impuntalato e un alferes tutto impenacchiato a
, un generale tutto riccamato e impuntalato e un alferes tutto impenacchiato a la collonese
i-108: avea cominciato a sollevare, e tal commosso che un alfiere della legion
: siila, smontato subito da cavallo, e presa per forza di mano un'insegna
boterò, i-302: era di gran vergogna e vituperio il bandir dal campo, il
centurioni insolenti nella guerra d'africa, e 'l privare gli alfieri ed i capitani
gli alfieri ed i capitani dell'officio e del grado loro. idem, i-328
tra l'altre prodezze ch'egli fece e di capitano e di soldato, passò
prodezze ch'egli fece e di capitano e di soldato, passò con l'asta
con l'asta un alfiere che fuggiva e, presa l'insegna, si voltò
al fido alfier l'insegna; / e passa primo il ponte. galileo, 621
: il principe si affacciò alla finestra e riconobbe..., le sue bandiere
riconobbe..., le sue bandiere e i suoi alfieri. nievo, 569:
: nella gerarchia dell'esercito tedesco (e austriaco), alfiere è l'ufficiale di
spirale del fumo / che gli alfieri e i cavalli degli scacchi / guardano stupefatti
persiano mediev. pii 4 elefante 'e il 4 combattente che monta sull'elefante
ital. ant. alfi. no (e al fido), che si assimilò alla
alfierésco, agg. che tiene dell'indole e dello stile di vittorio alfieri: della
stile di vittorio alfieri: della sua durezza e fierezza, della sua concisione.
o s'ispira ai suoi modi umani e stilistici. d'azeglio, 1-87
fu di aver trovato metastasiana l'italia e d'averla lasciata alfieriana. carducci,
del foscolo], fra ripetizioni e ripercussioni dantesche e versi di taglio alfieriano
foscolo], fra ripetizioni e ripercussioni dantesche e versi di taglio alfieriano, c'è
dante, par. 13-138: e legno vidi già dritto e veloce /
. 13-138: e legno vidi già dritto e veloce / correr lo mar per tutto
seguir voi. pulci, 2-58: e da costui alfin s'accomiatava / sanz'altro
ado- perrà tutta sua possa; / e credo pure alfin noi vinceremo. idem
caro, 2-632: li circondammo, e gli ancidemmo alfine. tasso, 6-50
tasso, 6-50: quinci un araldo, e quindi un altro accorse / per dipartirli
un altro accorse / per dipartirli, e li partirò al fine. idem, 7-24
esce al fin de la selva; e per ignote / strade il conduce de la
marino, 263: la fama, / e del bene e del mal publicatrice,
: la fama, / e del bene e del mal publicatrice, /..
iii-211: livida, pesta, scapigliata e scinta / al fin stancò tutte le forze
/ al fin stancò tutte le forze; e cadde / insopportabil pondo sopra il letto
suoi pensamenti con un colorito più vivace e più fresco. idem, i-192: io
; alfine, più che mai stanca e abbattuta, stese le membra intormentite,
alfine è men di alla fine, e più raro; perché ora finalmente fa
ora finalmente fa le sue veci, e ora alla fine calza meglio. quand'io
li oscuri / del mio pensier tumulti e il van desio. idem, 634:
aspetta, / l'inno alla mia vigilia e al mio coraggio. idem, iv-2-349
libero alfine! panzini, ii-288: e ritornò su con due occhiacci, e guardò
: e ritornò su con due occhiacci, e guardò, ed esaminò, e interrogò
, e guardò, ed esaminò, e interrogò, e fu terribile. si placò
, ed esaminò, e interrogò, e fu terribile. si placò alfine con
... alfine, dopo tanti giri e rigiri... arrivai là dov'
non ho fatto che pensare a noi e al nostro avvenire. borgese, 6-146:
distendersi ogni pena, / spenti gemiti e strilli in culle e nidi / quando
, / spenti gemiti e strilli in culle e nidi / quando suona l'avemaria /
nidi / quando suona l'avemaria / e s'accende il vento nell'unica via
. che tutto l'immenso tuo potere / e di mari e di monti, di
immenso tuo potere / e di mari e di monti, di nevi e di primavere
di mari e di monti, di nevi e di primavere / sappia alfine calmare i
. malaparte, 10-104: la pietà e l'affetto poteron pascersi alfine di lacrime
l'affetto poteron pascersi alfine di lacrime e di funebri riti intorno ai dilaniati cadaveri
. = comp. da al e fine (v.). alfino
sta dalla parte ritta del re, e quello che è bianco sta dalla parte
egli è nero sempre va in nero, e s'egli è bianco sempre va in
è bianco sempre va in bianco, e questo fa andando sempre per canto.
sedia con l'uno de'suoi rocchi e col cavaliere, avendo il re alla sinistra
quello di filocolo con molti scacchi, e solamente un punto per sua salute gli