... / sì lancie e scudi e selle e cervelliere, / balestre grosse
. / sì lancie e scudi e selle e cervelliere, / balestre grosse e loro
selle e cervelliere, / balestre grosse e loro saettarne. d'annunzio, v-1-292:
fronte è di vetro, piena d'incrinature e di bolle, calda come una
quei mercenarii insaccati nei braconi alla lanzichenecca e camuffati con la cervelliera di cuoio, che
di capelli, sotto le bozze frontali e il dente della nuca, cerchiava la poderosa
vitigno d'uva nera grossa rotonda e di gran grappoli; va volentieri
sopra arbori, come tutte le uve bianche e fa volentieri in piano grasso.
costei, ancora che sia di buon parentado e ricco, o per sua cervellinàggine
cervellino, sm. piccolo cervello (e si rife risce in particolare
a una mente capric ciosa e bizzarra. aretino, 2-49:
prese la strada che menava alla scuola e, strada facendo, fantasticava nel suo
, fantasticava nel suo cervellino mille ragionamenti e mille castelli in aria. nievo,
. lorenzo de'medici, ii-29: e s'io avessi / meco michel di
, cervellino. aretino, 8-277: e così standosi la cervellina tanto si vedeva
si vedeva lieta, quanto il vagheggiava e aveva de suoi scartabelli. gelli,
suoi scartabelli. gelli, iv-57: e se tu riprendessi loro, tu aresti
subito rispose quel cervellino di maestro bernardino e disse: « se e'ne beeva
: andò a riconoscer le possessioni, e vi condusse seco quella cervellina di mogliama.
. velluti, 71: grande favellatore e gridatore, un poco cervellino e vantatore
favellatore e gridatore, un poco cervellino e vantatore. alberti, 362: per questo
all'uscio, ed altrove, con questa e con quella, dimandando e narrando quello
con questa e con quella, dimandando e narrando quello che le sanno e quel
dimandando e narrando quello che le sanno e quel che le non sanno;
; imperò che così saresti riputata legière e cervellina. aretino, 8-165: guai a
ubbriache, lorde, ignoranti, villane, e il diavolo, e peggio. bronzino
ignoranti, villane, e il diavolo, e peggio. bronzino, xxvi-2-261: noi
al bisogno, / rigoverna la sera e la mattina. redi, 16-vi-348: questo
d'aver le loro mogli più cervellute e manco cervelline. g. gozzi,
fra quelle non si trovino alcune cervelline e fantastiche; ma per ora abbiansi ragione,
, 1-29: eccoli ambidue, avventateli e cervellini del pari, scioprare colle loro chiacchere
, scioprare colle loro chiacchere il bifolco e il bracciante. serra, ii-332: lei
bracciante. serra, ii-332: lei civetta e cervellina e crudele, che si dà
, ii-332: lei civetta e cervellina e crudele, che si dà e lo tormenta
cervellina e crudele, che si dà e lo tormenta e gli sfugge.
crudele, che si dà e lo tormenta e gli sfugge. = dimin.
quando si tratta di quello dell'uomo e degli animali; plur. m.
.). la parte centrale (e più importante) del sistema nervoso,
, distinta dal cervelletto, dal bulbo e dal ponte di varolio: di forma
dalla corteccia cerebrale di sostanza grigia, e quella più interna dalla sostanza bianca o
dalla sostanza bianca o massa midollare) e in diencefalo, che costituisce la base
, che costituisce la base del cervello e poggia direttamente sulle ossa della base cranica
. il cervello, tanto più sviluppato e complesso quanto più si sale nella scala
si sale nella scala dei vertebrati (e raggiunge il massimo di sviluppo e di
(e raggiunge il massimo di sviluppo e di complessità nell'uomo, in cui è
) è l'organo della vita vegetativa e di relazione, e la sede delle
della vita vegetativa e di relazione, e la sede delle funzioni mentali (localizzate in
parti diverse di esso, ma collegate e raccordate fra di loro da innumerevoli fibre
natura degli animali volgar., xxviii-305: e si corno lo corbo, quando
, sì il becca l'occhi e la cervella, simigliante diviene dello dimonio.
/ a sti grumi di penne e teste matte, / che, se cervei
tant'è zascun di senno guerzo e zoppo. cantari cavallereschi, 108: beato
pò buttar da lato, / e tristo quel che soi gran colpi aspetta;
ché come fussen ove gli sfracella, / e tutto è pien di sangue e
e tutto è pien di sangue e di cervella. pulci, 7-49: tocca
di cervella. pulci, 7-49: tocca e ritocca e risuona e martella,
. pulci, 7-49: tocca e ritocca e risuona e martella, / e'
, 7-49: tocca e ritocca e risuona e martella, / e'saracini uccide
v'alzàr le cervella; / e sopra i corpi morti si cacciava
cacciava / addosso a'vivi, e la rosta menava. ariosto, 15-45:
la rosta menava. ariosto, 15-45: e mangiata la carne, e le
: e mangiata la carne, e le cervella / succhiate e 'l sangue,
la carne, e le cervella / succhiate e 'l sangue, dà tossa al
tossa al deserto. tasso, 11-iii-600: e trattando del sonno e de la
11-iii-600: e trattando del sonno e de la vigilia, è da'medici discorde
dentro un pugno io sto, e divoro / tanto, che quanti libri tiene
quanto ho man giato! e del digiun pur moro. lancellolti, xxiv-286
timaginatrice, l'altra l'intelletto e la terza la memoria. d
, l'estremità del cervello si prolunga e continua nella midolla ch'empie il cavo
delle vertebre della spina del dosso, e produce i nervi che si diramano fra
degli altri nella retina... e questi comunicandosi, in qualunque modo ciò
: fischian per l'aria i colpi e le percosse, / volan sparsi i cervelli
percosse, / volan sparsi i cervelli; e frondi e spine / fansi dintorno sanguinose
volan sparsi i cervelli; e frondi e spine / fansi dintorno sanguinose e rosse.
frondi e spine / fansi dintorno sanguinose e rosse. tommaseo, i-449: le
insomma il pensiero, è la sola bellezza e la sola virtù della vita, ma
righe del sangue già risecco tra gleba e gleba. bocchelli, 2-20: la scienza
come una qualsiasi secrezione di glandole, e perciò va riposato il cervello come i
[testa] patisce d'emicrania, e vi sono momenti, nei quali mi brucerei
ortis; leggete botta, ripeto, e troverete non sparpagliamenti di cervello, non
dubbio se il cielo guardi alla terra, e simili, ma descrizioni di battaglie,
simili, ma descrizioni di battaglie, e sparpagliamenti di eserciti, anzi di stati
una caldura da cuocere il cervello, e il poveruomo veniva innanzi tossendo e asciugandosi
cervello, e il poveruomo veniva innanzi tossendo e asciugandosi dell'una mano la fronte che
per un dolore di capo particolarmente violento e persistente, per un'agitazione nervosa incontrollabile
sanno, / non chi l'ha carco e voto di cervello. savonarola, iii-50
, per parere di avere grande cervello e grande intelletto. machiavelli, 671:
che neri di gino avessi più riputazione e forse più cervello che alcuno altro cittadino
in tutte le cose importanti della città drento e fuori. belo, xxv-1-136: vedi
non tengo troppo bene a mente! e sono così grande! bruno, 39:
imparare a rifare i cervelli degli uomini, e a rendergli atti a distinguere il vero
fine è quel per cui l'uom suda e s'ange, / l'uom ch'
petrarca, di dante, del tasso, e sino ai primi tre canti interi dell'
io vi scrivo colla mano ancora malferma e colla testa vuota come una zucca;
hanno, / han di rappresentar voglia e furore. foscolo, v-51: per una
presuntuosa fiducia nell'acume del proprio cervello e nella saga- cità del suo accorgimento,
sapere che io sono di grossa pasta e di cervello tondo; e non è maraviglia
grossa pasta e di cervello tondo; e non è maraviglia che gli uomini m'
.. là regnava 11 cervello, e il cervello straviveva. nessuno, vedendomi
straviveva. nessuno, vedendomi così vivace e acceso, avrebbe pensato ch'io fossi infermo
giudizio nelle mani,... e non fosse di quelle fraschette che pensano a
di quelle fraschette che pensano a lisciarsi e nient'altro, « coi capelli lunghi e
e nient'altro, « coi capelli lunghi e il cervello corto ». pascoli,
non respinge da sé riempiendo di fracasso e di mania orecchie e cervelli, ma attira
riempiendo di fracasso e di mania orecchie e cervelli, ma attira a sé con
ma attira a sé con un lontano e fievole tintinno. svevo,. 3-581:
svevo,. 3-581: per lusingarlo e dargli pace gli raccontai che non doveva
, 5-126: l'interno turbamento cresceva e le offuscava il cervello quasi inebriandola.
mi pareva d'esser fuor di mare, e pur mi va il cervello a guazzo
mi va il cervello a guazzo. e mi vergogno a dir che non ritrovo
mia padrona. fiacchi, 136: e non sai tu che nella effervescenza / dell'
che nella effervescenza / dell'età giovanile e vigorosa, / se il sangue bolle ed
anco che io non m'inganni, e la mia sia una falsa sospezione,
la mia sia una falsa sospezione, e che l'aver tutta questa notte vegliato,
, si sentiva arrugginire il cervello, e rimaneva estatico dinanzi alla carta bianca,
: le tribolazioni aguzzano il cervello: e renzo il quale, nel sentiero retto e
e renzo il quale, nel sentiero retto e piano di vita percorso da lui fin
compagnia troppo morta per un malato; e poi leggo e leggo, ed è come
per un malato; e poi leggo e leggo, ed è come se avessi
è un buon ragazzo, in fondo, e noi gli vogliam bene: peccato che
peccato che vada col cervello a spasso e in che modo e per che vie!
cervello a spasso e in che modo e per che vie! -avere il
hanno il cuore sovente nel ventre, e il cervello nella borsa. -avere
18-2-157: avendo il cervel nella lingua, e più che ricchissimo essendo, come andava
il cervello seco: essere molto prudente e assennato; stare sull'avviso, usare molta
men cervel ch'un'oca, / e col gridar difendi sempre il torto. tommaseo
oca ': l'ultimo dice stupidità e goffaggine, il terzo e secondo meschinità
ultimo dice stupidità e goffaggine, il terzo e secondo meschinità el eggerezza, il primo
meschinità el eggerezza, il primo angustia e minuziosità. -avviluppare, aggirare, imbrogliare
; ingannare. bisticci, 3-70: e fu mandata la risposta a basilea,
della fede hanno tenuto poco conto, e che hanno saputo con l'astuzia aggirare
che hanno saputo con l'astuzia aggirare e cervelli delli uomini. firenzuola, 654:
, o sian tuoni, acuto, grave e circonflesso. -cavare, levare,
: ordinò alle donne di prendere gli strumenti e di mettersi a cantare, ma con
che turbi o confonda profondamente le idee e il comportamento consueto, o susciti irritazione
col credersi un dio lui stesso, e allora il cervello gli diè di volta,
allora il cervello gli diè di volta, e si precipitò dentro il cratere dell'etna
casi propri. la guerra de'topi e de'ranocchi, 6-22: ogni topo
in mercato o in bordello, / e quivi dar le spese al suo cervello.
discernimento, aver giudizio; essere prudente e abile; agire con senno. machiavelli
in cervello. aretino, 8-299: e certamente bisogna stare in cervellissimo, perché
-per simil. aretino, 8-99: e le stelle che stanno e non stanno in
, 8-99: e le stelle che stanno e non stanno in cervello, con le
in cervello, con le triste, e con le buone compagne, indorate a
quattro, a cinquanta, a cento e a mille. -essere senza cervello
il gettò come opera d'uomo farneticante e totalmente fuor di cervello. forteguerri,
bene, io ne presi grandissimo conforto, e con loro ragionai in cervello un pezzo
nel piacere della bicicletta, della velocità e del giuoco. pratolini, 9-321: tutte
: tutte cose che tra una parola e l'altra, tra un ballo e una
parola e l'altra, tra un ballo e una discussione sul calcio, il ciclismo
una discussione sul calcio, il ciclismo e la boxe gli hanno fatto imparare ora libero
). ciclista) agg. e sm. e f. (plur.
ciclista) agg. e sm. e f. (plur. m. -i
sciami: ragazze con le gonne corte, e giovanotti scamiciati, col costume da bagno
fondo della strada, i ranghi serrati e luminosi delle ragazze cicliste. 2.
, i-19: i comandanti a cavallo, e dietro ciclisti e carabinieri, correvano addosso
comandanti a cavallo, e dietro ciclisti e carabinieri, correvano addosso ai mucchi di soldati
corpo d'armata, chiedendo sollecita assicurazione e pronta esecuzione. = dall'ingl
panzini, ii-51: tele candide e finissime, dal soave profumo,
, sostenute da calze ciclistiche di seta nera e scarpette lucidissime. c. e
e scarpette lucidissime. c. e. gadda, 402: seguitava ad
polpaccio destro (che aveva pieno e robusto, e ciclistico) con quel suo
che aveva pieno e robusto, e ciclistico) con quel suo bastoncello di ciliegio
si manifesta con indebolimento dell'acuità visiva e intorbidamento dell'umore acqueo.
= voce dotta, comp. da ciclo e dal sufi, -ite, che in
costituite da alcoli polivalenti aliciclici, e diffuse negli animali e nelle piante.
polivalenti aliciclici, e diffuse negli animali e nelle piante. = deriv.
numeri fino a un certo termine, e che ritornano poi gli stessi.
, dopo il quale le lune nuove e quelle piene si ripetono nello stesso giorno
ecc.]. garzoni, 1-109: e di qui ha origine il ciclo solare
che lo spacio di 28 anni solari, e cyclo in greco si dimanda latinamente orbis
dimanda latinamente orbis, overo circulus; e solare poi, non perché il sole
che posson nascere dalla lettera dominicale, e dal bissesto, fanno ritorno a i suoi
numero, ch'è detto lunare, e da'nostri ciclo, o circolo decem novenale
quello che si pone nel calendario, e in ciascun mese dimostra la prima luna
la prima luna, cioè il novilunio. e è detto ciclo decem novenale perché deputando
, s'estende fino a diecinove anni, e poi ritorna al suo principio. cavalieri
è la rivoluzione di 28 anni, e quello della luna di 19. manfredi,
ciclo delle stagioni, legato ai solstizi e agli equinozi, lo sento come carne
creativi, ed ai principii di creazione e di redenzione. guerrazzi, iv-177: peccava
tornava a peccare per ripentirsi poi, e così con perpetuo ciclo logorava ogni estremo
la germania, percorso il ciclo filosofico e ideale della sua coltura, si travagliava
serie di fatti strettamente legati fra loro e spesso gravitanti intorno a un fatto centrale
periodo storico (soprattutto nella letteratura epica e cavalleresca). -anche: serie di romanzi
gli stessi personaggi o i loro discendenti e si rappresenta una società, un'epoca
un'epoca, un costume di vita e di civiltà. salvini, 6-19:
accumulati nelle età grosse del medio evo e tramandati di secolo in secolo; i cicli
secolo in secolo; i cicli orientali e bizantini dei martiri, dei solitari e dei
orientali e bizantini dei martiri, dei solitari e dei contemplanti. pascoli, i-128:
caso deve narrare d'un personaggio nuovo e straniero ai soliti cicli è costretto a
compilatore medievale alita ancora una aura gentile e geniale, e come un riflesso delle
ancora una aura gentile e geniale, e come un riflesso delle belle fantasìe eroiche
: l'insieme dei processi di accrescimento e di riproduzione, che conducono da un
economico: oscillazione, ricorrente nel tempo e riscontrabile contemporaneamente e nello stesso senso,
ricorrente nel tempo e riscontrabile contemporaneamente e nello stesso senso, degli elementi economicamente
per poi diffondersi entro limiti di tempo e di spazio etnologicamente determinabili. 10
trasgressione dell'oceano sull'area continentale, e una di regressione successiva. -ciclo di
in elemento finito. c. e. gadda, 2-1 io: l'incremento
due, a tre, a quattro e così via, intorno allo stesso nodo dell'
sm. bicicletta. c. e. gadda, 300: quando, da
i giovanetti si diportano sui loro cicli e pervengono all'arco di quel canale,
= voce dotta, comp. da ciclo1 e butano (v.).
presenta come un liquido incolore, e viene impiegato in sintesi organiche.
= voce dotta, comp. da ciclo1 e butene (v.).
. = comp. da ciclo1 e campestre (v.).
= voce dotta, comp. da ciclo1 e cilindrico (v.).
= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. 8póp. o <;
solubile in alcole, insolubile in acqua (e viene impiegato in sintesi organiche)
= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. èirrd 4 sette '.
= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. 2pyov 'forza '
dal gr. 2pyov 'forza 'e (ilxpov * misura '.
(in particolare in quelli della galizia e del caucaso), dai quali si
, nell'estrazione di oli essenziali, e costituisce la materia prima per il nylon
materia prima per il nylon, per insetticidi e altro. = voce dotta
= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. ££ * sei '.
si presenta come un liquido incolore (e viene usato nell'industria come solvente per
grassi coloranti, nella preparazione di insetticidi e come intermedio in diverse sintesi).
si presenta come un liquido incolore (e viene preparato per disidratazione del cicloesanolo:
= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. cpcxog * amico
. = comp. da ciclo2 e furgone (v.).
biol. evoluzione dei gruppi animali e vegetali per modificazione del loro ciclo
dal gr. xóxxo? * cerchio * e yéveoic * generazione '.
gr. xuxào <; 1 cerchio 'e ypdcpco * scrivo '.
è costituito da un arco di ipocicloide e da un arco di epicicloide, che si
, che si sviluppano rispettivamente all'interno e all'esterno della circonferenza primitiva.
: al pari della catenaria la cicloide e la cassinoide sono curve adattate per quelle
cicloide si può impiegare nelle volte sceme e rialzate. mascheroni, 2-204: gli stromenti
<; * giro * e dal sufi, -oet&fc * simile attraverso il
dal gr. xòxxo? 4 cerchio 'e txipo? 'parte '.
dal gr. xóxxos * cerchio 'e [xétcìmov * fronte '. ciclometrìa
dal gr. xóxxo? 'cerchio 'e péxpov 'misura '.
dal gr. xóxxoc 'cerchio 'e p. 0? 4 muscolo '.
riscontrabile in alcune specie di crostacei cladoceri e di rotiferi. = voce dotta,
dal gr. xuxxo? 4 cerchio * e txopqri) * forma *.
ciclomotore. = comp. da ciclo2 e motore (v.). ciclomotorista
.). ciclomotorista, sm. e f. (plur. m. -i
cicloni extra-tropicali delle medie latitudini): e nel linguaggio comune equivale a uragano,
. deledda, iii-758: rivide nitide e ingrandite fino alla realtà certe fotografie di giornali
rovine di paesi lontani massacrati dai cicloni e dai maremoti di quella stagione infernale.
. 2. per simil. e al figur. grande disordine e confusione
simil. e al figur. grande disordine e confusione; catastrofe improvvisa, rapida e
e confusione; catastrofe improvvisa, rapida e violenta. -anche: persona eccessivamente dinamica
, perché fatto proprio dalla meteorologia. e s'è diffuso anche nel figurato con
: siamo noi nel centro di un ciclone e non lo sappiamo? palazzeschi, 4-217
donna intellettuale era divenuta sportiva. c. e. gadda, 5-43: il ciclone
solide che essa trasporta in sospensione (e utilizza per tale separazione la forza centrifuga
simile al ciclone. c. e. gadda, 7: sosteneva, fra
convergenti. 2. per simil. e al figur. rapidissimo e violento.
per simil. e al figur. rapidissimo e violento. ciclonòsi, sf. medie
= voce dotta, comp. da ciclo1 e olefina (v.). ciclopalla
= comp. da ciclo• * e palla (v.). cicloparaffìne
= voce dotta, comp. da ciclo1 e paraffina (v.).
adatta a scivolare per i pendii ripidi e nevosi. = comp. da
. = comp. da ciclo1 e pattino (v.).
mezzo della fronte, abitante nelle caverne e antropofago; gli veniva attribuita la capacità
la capacità di edificare opere gigantesche (e la sede dei ciclopi è indicata da omero
campi de'ciclopi. alamanni, 10-82: e con forza maggior, che mai battesse
empio ciclope, ecco l'offesa / grave e di vita il giovenetto casso. caro
cento in questo lito, / tutti ciclopi e tutti antropofàgi / che vanno il dì
risonaro le cave. / stupì vulcano e timidi i ciclopi, / l'incudi abbandonando
come occhio di ciclope nuotante nel sonno e nel vino / fra l'ondeggiare lento
! bar illi, 1-33: la preghiera e l'invettiva sembrano uscire dalla sua gola
inarticolata dalle fauci di un ciclope tetro e appassionato. borgese, 1-388: prima
. 2. per simil. e al figur. individuo che rammenta nell'
d'essere archi nelle cose proprie, e d'altri, ove non sono bene anco
idem, l386: [spagna francia e germania] presero questa bella musa che
cantava la libertà la natura la ragione, e la gittarono con le mani e i
, e la gittarono con le mani e i piedi legati e co 'l bavaglio
gittarono con le mani e i piedi legati e co 'l bavaglio alla bocca in balia
salvini, 7-13: per le sante onde e per li pesci tutti / giuro,
comp. da xuxxo? * cerchio 'e órcóc 'occhio '. ciclòpe2
un ratto, con coda prensile e mano provvista solo del se
provvista solo del se condo e terzo dito. = voce dotta
, comp. da cyclus 'cerchio 'e pes -edis * piede '.
, contenuto in alcuni petroli caucasici e americani; si pre senta
senta come un liquido incolore, trasparente e viene impiegato come solvente degli esteri
= voce dotta, comp. da ciclo1 e pentano (v.).
mobile incolore, di odore etereo (e serve da intermedio nella preparazione di
da intermedio nella preparazione di farmaceutici e di insetticidi).
: a questo tetto / inospitai sbarcati, e alla ciclopia / divoratrice d'uomini
operatori / i candidi tesori / del sonno e della mensa. tramater [s
immensa forza de'prischi selvaggi, e la favola del masso con cui polifemo
= voce dotta, lat. cyclopius e cyclopeus, dal gr. xo-
dal gr. xo- xadmeicx; e xuxxdmio?. ciclopia, sf
sovente ne gli altri vertebrati e in alcuni invertebrati), per
fatte di grossi massi appena squadrati e rozzamente collo cati, a
ciclopica s'è fatta l'arte; / e bronte e sterope su per le carte
fatta l'arte; / e bronte e sterope su per le carte / con vene
vene tumide, con occhi accesi / e con gli erculei muscoli tesi / a prova
tanti secoli aleggia per entro le caverne preistoriche e i sepolcreti etruschi, intorno alle mura
sepolcreti etruschi, intorno alle mura ciclopiche e ai templi greci, su gli archi
templi greci, su gli archi romani e le torri feudali. d'annunzio,
iv-2-566: le rocce disposte in cerchio e digradanti davano imagine d'un colosseo construtto
per opera ciclopica, corroso da secoli e da intemperie senza numero ma improntato ancóra
famigliari imperi ciclopici sopra i loro figliuoli e le loro mogli, propi di sì fiere
risalire il fiume amo fino alle falde ciclopiche e inospitali dell'ultima compiobbi. rigutini-cappuccini,
chi con pali di ferro ciclopici, e chi con un martellino. pascoli, i-319
i-319: il poeta celebra le grandi e belle città,... e le
grandi e belle città,... e le ciclopiche mura, e i sicuri
... e le ciclopiche mura, e i sicuri porti. panzini, iii-280
di onde, di monoliti, di case e di giardini. che ciclopica danza della
giardini. che ciclopica danza della terra e del mare; che furia di città assalita
sassi ciclopici squadrati con tanta perfezione, e incastrati nella buia massa liquida, davanti
= comp. da ciclo * e pista (v.).
te, sf. miner. varietà vitrea e trasparente di anortite, che si trova
= comp. da ciclo * e [aeroplano. cicloplegìa, sf
. y. óxxot; 'cerchio 'e nxtjyf) 'ferita '.
in alcole (miscelato con aria e con ossigeno, viene impie
. = comp. da ciclo1 e di propano (v.).
. dal gr. xùxaoc 'cerchio 'e ópafia 1 vista, spettacolo '
calotta (vi appartengono i sirfidi e tutti i muscidi). =
gr. xùxxoc 'cerchio 'e £a dal gr. xóxxo? 'cerchio 'e oxotréco * vedo '. posite matrici di carta incerata (e che viene chiamata anche duplicatore) riproduce parecchie volte uno scritto. c. e. gadda, 7-118: verso ciclo stile, carta grama e pelosetta, mi preammonì che nel due cronisti, una stanzetta nella roma vecchia e un ciclostile, per diffondere, dal gr. xóxxo$ * cerchio 'e dal lat. stylus 'stile '. gr. xùxxoi; 'cerchio 'e oxóp. a 'bocca '. sono animali acquatici, dal corpo lungo e cilin drico, dalla pelle drico, dalla pelle nuda e viscida, dotato di branchie, di branchie, privi di mascelle e di arti, con una pinna pinna codale intorno all'estremità posteriore (e sono i più primitivi fra i gr. xóxxoc; * cerchio 'e oxópia * bocca ', attraverso la forma per avere la bocca ritonda »), e la forma del singolare ciclòstoma (« interamente circondata da due piccioli orli, e chiusa da un coperchio rotondo e sottile » orli, e chiusa da un coperchio rotondo e sottile ») e ciclòstomo (« da un coperchio rotondo e sottile ») e ciclòstomo (« nome di una specie . medie. alternanza di stati melanconici e maniaci costituzionali, che si differenzierebbe dalla dal gr. xóxxo? 'ciclo 'e &upióc 'passione '. ciclotìmico dal gr. xóxxo ^ 'cerchio 'e tojjrì) * taglio '. xóxào <; * cerchio 'e [elettrone. ciclòttero, sm . pesce teleosteo dal corpo tozzo e rigonfio, lungo 60 cm, dalla pelle 60 cm, dalla pelle nuda e tubercolosa, di colore olivastro, con le . xuxxoi; * cerchio 'e ttxepóv * ala, pinna '. = comp. da ciclo * e turismo (v.). ). cicloturista, sm. e f. (plur. m. -i cicno, sm. ant. e poet. cigno. salvini, con le remiganti nere, il becco e i piedi rossi; è migratore è migratore, nidifica nell'europa centrale e sverna in africa (è predatore sverna in africa (è predatore, e si nutre di piccoli animali) 2-78: cicogna è uno grande uccello; e sono sanza lingua, e perciò ; e sono sanza lingua, e perciò fanno gran romore col becco, batten batten dolo molto insieme, e sono nimiche de le serpi. dante, nel bagno, sentì il pianto e 'l tremito che rinaldo faceva, il quale l'ibis] ha similitudine colla cicogna, e quando si sente am malato malato, empie il cozo d'acqua e col becco si fa un cristero. non stieno ne'pascoli senza pericolo, e hanno osservato che mentre tal vento tira, : le cicogne tornano allo stesso nido e nudriscono il padre e la madre, tornano allo stesso nido e nudriscono il padre e la madre, quando son vecchi. sieguo, almeno in questo, il senno e l'esempio delle cicogne e delle rondinelle il senno e l'esempio delle cicogne e delle rondinelle, che col mutarsi della stagione albergare ne'loro tetti qualche cicogna, e guai a chi ne uccidesse alcuna, tra le altre specie, della bianca e della nera. la bianca sceglie per domicilio sceglie per domicilio le nostre abitazioni, e si stabilisce sopra le torri, lungo le sopra le torri, lungo le strade e sulle cime degli alti edifìzii. la nera boschi, frequenta i luoghi appartati, e nidifica nel più folto delle foreste. barilli pace che chiama dall'oriente le amiche e professorali cicogne, a navigare elastiche come velivoli lenti sui tetti intorno ai campanili, e a passeggiar dignitose sulle grondaie. montale montale, 89: zàffiri celesti / e palmizi e cicogne su una zampa non chiudono 89: zàffiri celesti / e palmizi e cicogne su una zampa non chiudono / per simil. scherz. persona troppo alta e allampanata, col naso eccessivamente lungo. palazzeschi, 3-100: un coso secco e lungo, allampanato, coi piedi dolci , coi piedi dolci, tutto piedi e testa, e delle braccia lunghissime che piedi dolci, tutto piedi e testa, e delle braccia lunghissime che non sapeva dove lento, con un rumore regolare, grave e dolce, come se il motore avesse come se il motore avesse macinato acqua e non aria... in seguito spiegarono che questi aeroplani si chiamavano cicogne e andavano in perlustrazione e per questo volavano si chiamavano cicogne e andavano in perlustrazione e per questo volavano piano. a sostenere la gronda dei tetti (e viene sagomata secondo la forma di tale sagomata secondo la forma di tale gronda e abbellita con motivi ornamentali). 7 estremità di esso si potevano alternamente abbassare e alzare (cfr. cicognola, n.
strumento chiamato dai contadini la gruccia, e dagli agricoltori cicogna, e si piantino
gruccia, e dagli agricoltori cicogna, e si piantino i maglioli. 9.
un modello che ha la testa grossa e pesante, che più par uno delfino che
che più par uno delfino che uccello, e questa in forma di manico ha la
dante, purg., 25-10: e quale il cicognin che leva l'ala
ala / per voglia di volare, e non s'attenta / d'abbandonar lo
attenta / d'abbandonar lo nido, e giù la cala. bencivenni, 4-73:
delle cicognole di medesima larghezza di bocca e altezza della superficie dell'acqua al luogo
, son tutte d'una medesima natura e potenza. = deriv. da
, dalle lunghe zampe, becco lungo e di varia forma e collo parimenti lungo
, becco lungo e di varia forma e collo parimenti lungo; vivono presso fiumi
dal lat. ciconia 4 cicogna 'e -formis (da forma 4 forma ')
famiglia composte, diffusissima in tutta europa e coltivata largamente per le foglie e soprattutto
europa e coltivata largamente per le foglie e soprattutto per la radice; le foglie
le foglie costituiscono una buona insalata, e inoltre vengono usate in medicina come infuso
sapore amaro, viene consumata come ortaggio e costituisce un surrogato del caffè.
la sponsasolis, la cicoria intuba, e il solsequio, è tutta un'erba.
, la quale dall'effetto alcuni chiamano amara e altri cicorea. domenichi [plinio]
.. giova al fegato, alle reni e allo stomaco. soderini, ii-104:
, ch'era un misto di cicoria e fave torrefatte. borgese, 1-52: nel
: la cicoria è tutta in fiore e darà molta semenza per le prossime stagioni
pomeriggio, lui, nutrito di cicoria e di latte, al fine di avere
prati, ch'è un poco amara e purga il sangue. = dal
. redi, 16-ix-261: dopo molti e molti mesi, ricorse ad un decotto
un decotto di china, di sandali, e di salsapariglia con cicoràcei, fatto in
trenta a quaranta generi, di abito e di proprietà affini alla cicoria, da cui
canto degli alberti, nella loggia murata e profanata da una cicoràcea bottega di caffè
femm. -a). chi coglie e vende la cicoria. = voce
ce li ribadiscono... si vede e si nota, meglio, in quelle
nell'europa meri dionale, e si distingue per la grossa radice vuota
si distingue per la grossa radice vuota e concamerata; ha odore ripugnante ed è la
fòglie più scure, a lacinie più strette e di odore cattivo. -cicuta maggiore:
disseccando, perde le qualità nocive, e può essere mangiata dal bestiame; si
; si adopera in medicina per cataplasmi e come calmante nella pertosse e nell'asma
per cataplasmi e come calmante nella pertosse e nell'asma; i frutti contengono in
., 6-34: la cicuta è calda e secca nel quarto grado, ed ha
nel quarto grado, ed ha virtù attrattiva e consumativa, e dissolutiva, ma non
ed ha virtù attrattiva e consumativa, e dissolutiva, ma non s'usa nelle medicine
medicine dentro, pe- rocch'è venenosa e nella sustanzia e nelle sue qualitadi.
pe- rocch'è venenosa e nella sustanzia e nelle sue qualitadi. landino [plinio
più, appresso alle castella; con fusto e fiondi simili alla ferola, ma di
simili alla ferula, ma più strette e di mal odore. guarini, 134:
mal odore. guarini, 134: aconito e cicuta / nascer da salutifera radice /
era un'erba detta cicuta che avvelenava e faceva morire; io... mi
le rose, / ed accanto al frumento e al cinnamomo / l'ispido cardo e
e al cinnamomo / l'ispido cardo e la cicuta pose. tommaseo [s.
sono di un verde più cupo, e... sfregate fra le dita esalano
fasci di cicute / sorsero entrambi, e dissero: va sano!...
. / va sano!... e ritornavano cogliendo / ancor pei greppi i
tenero, intorno a merletti di cicuta e a fioriture di crocelline gialle. 2
si servava veneno temperato con cicuta e concedevasi il pigliarlo a chi approvava al senato
mariti crudelmente offesi / dall'adultera man cicuta e tosco / dal letto genital non ben
tanto la virtù visiva de gli occhi, e genera così spesse vertigini, che non
dopo questo, singhiozzi, anfanamenti, pazzia e frigidità grande nelle parti estreme del corpo
frigidità grande nelle parti estreme del corpo; e finalmente, stringendo il fiato nella canna
, se ne muoiono i pazienti strangolati e ispasimati. b. davanzali, i-399
de'grandi a la caduta; / e regnando talora anco si prende / in
i puppieni furono possenti in grecia, e come astrinsero il povero socrate a sorbirsi
: nei sacri canti / dei poeti e dei sofi, entro le tazze / di
le tazze / di cicuta spumanti, e nel perenne / rimordimento della conscia colpa /
/ che viene scalzo, all'uno e all'altro è giunto, / della cicuta
lo volete voi nutrire con la polvere perfida e riconfortare con la cicuta, fino a
egli non abbia più anima per conoscere e pensare? bartolini, 15-129: gli
. 3. figur. dolorosa e amara prova morale. fagiuoli, 3-1-116
fagiuoli, 3-1-116: io pensavo fossero ambrosia e manna, e son cicuta.
io pensavo fossero ambrosia e manna, e son cicuta. = lat. cicónia
= lat. cicónia (anche cicónea, e nella forma dial. del prenestino cónca
. marino, 4-179: sette forate e stridule cicute / con molle cera di
. tutte le parti di questa pianta e sopratutto i fusti contengono un sugo giallastro
un violento veleno per l'uomo e per gli altri animali. =
. chim. alcaloide isolato dalle foglie e dai frutti della cicuta maggiore. tramater
. = comp. da cicuta1 e tossina (v.).
zampogna. pulci, 27-55: e chi sonava tamburo, e chi nacchera,
, 27-55: e chi sonava tamburo, e chi nacchera, / baldosa e
e chi nacchera, / baldosa e cicutrénna e zufoletti. = etimo
nacchera, / baldosa e cicutrénna e zufoletti. = etimo incerto:
arnese, / co'stola d'oro e sovr'a capo un palio, / che
si distinguono per la grandezza del peristoma e del periprocto. = voce dotta,
pino da lungi odorante, / e al cìdolo ferve perarolo. =
di pere o mele cotogne con zucchero e miele; cotognato. o.
le sue viti, i suoi frutteti, e gli archi che vi si fabbricavano
/ sue tarde figlie di lasciva e molle / lanugine vestir le bionde
; ché membruto egli era / e gravato di giallo adipe il fianco. quasimodo
dei fiumi deriva nei canali / e lungo l'orto sacro delle vergini / ai
pompieri s'ammucchia rono attorno e puntarono le cieche. = femm
guidatore è cieco, conviene che esso e quello, anche cieco, ch'a lui
cieco, a brancolar sovra ciascuno, / e due dì li chiamai, poi che
. idem, par., 16-70: e cieco toro più avaccio cade / che
, per l'asprezza della penitenzia, e continuo piagnere, era diventato quasi cieco
piagnere, era diventato quasi cieco, e poco vedea. boiardo, 2-4-54:
cieco... primo, propriamente, e questo è quando ha perduto la potenzia
visiva; secondo, men propriamente, e questo è colui che ha le cateratte in
adoro, / che fai l'occhio cervero e senza oltraggio, / ove l'altro
oltraggio, / ove l'altro l'abbaglia e cieco il rende! boccalini, i-328
il tentare di far maliziosi i semplici e far veder lume a quelle talpe le
in stella / lasciato ha cieco il mondo e in tristi pianti / per aggiugnere al
tristi pianti / per aggiugnere al del lumi e concenti. alfieri, viii-26: tu
quel sommo / d'occhi cieco, e divin raggio di mente, / che
spesse fiate le guida nel fossato / e falle tralipare. dante, 59-75: dimmi
, / lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui. passavanti,
curate di loro: egli sono ciechi, e guida di ciechi. petrarca, 2
addormenta? certo tu se'cieco, e la tua mente è cieca.
pulci, 1-7: ma il mondo cieco e ignorante non prezza / le sue virtù
/ nacque l'alma beltade, / e le virtuti raquistaro albergo: / per
a tergo. machiavelli, 888: e per certo gran cosa a considerare quanto
ti tolle a un tempo l'uno e l'altro lampo, / di forza e
e l'altro lampo, / di forza e di saper, che vivea teco,
saper, che vivea teco, / e tu rimaso in tenebre sei cieco. castiglione
dire che questi tali non s'ingannino e che lo amante non divenga cieco circa la
3-14: questi catoni saranno molto ciechi e pazzi, se non sapran scuoprir quel
giorno, iv-797: umili cose / e di picciol valore al cieco vulgo /
il numero della folla de'ciechi credenti e paganti. pellico, conc., i-372
in te. carducci, 73: odio e furore i torvi animi avvampa / e
e furore i torvi animi avvampa / e ciechi mena con la sua rapina / ove
quelle errònee / forze tra la morte e la vita / penanti...
. baldini, i-166: folla critica e bonaria. non torbida, cieca, passionale
erano stati tutti ciechi, ciechi! e di tanta cecità doveva ora lui sopportare
foscolo, iv-437: dal loro orgoglio e dalla stupidità de'volghi si stimano saliti
saliti tant'alto per proprio valore; e sono cieche ruote dell'oriuolo.
ne l'acqua, tratto da giovami e mal pensato pensiero, e ceco dal soverchio
da giovami e mal pensato pensiero, e ceco dal soverchio ed irregolato appetito di
/ ebra di sangue cieca d'ira e stolta. monti, ii-207: se tardi
, vedendomi cieco d'amicizia per voi, e idolatra delle vostre qualità morali, non
. piovene, 1-196: vedervi cieca e renitente ai consigli non è motivo di abbandonarvi
faceva [la sala grande] nana e cieca di lumi, ed avendo il desiderio
, 4-241: occhio splendido di bellezza e cieco di anima. -cieco di qualcuno
, se non quella che ciascuno in sé e in altrui adopera. firenzuola, 97
altrui adopera. firenzuola, 97: e vedevala così cieca del fatto suo,
cieca speranza, ov'hai condutti / e dolcemente lusingando scòrti / di pensiero in
, i-101: già con cieco e poco saggio avviso / mossi le
che vi ha introdotti una cieca pratica, e così egli contribuirà al bene della
ben degno d'un filosofo, e senza di cui lo scrivere non è che
pratica materiale. manzoni, 119: cieca e materiale credenza davvero, l'aderire
davvero, l'aderire con un assenso risoluto e fermo a tutte le diverse verità
suoi naturali sostegni le toglieano riputazione e ne affrettavano la caduta, per
legno con un sentimento di cieca e disperata rassegnazione. de sanctis, i-71:
nievo, 89: la passione, potente e tiranna nel primo comando, aveva
di confessarsi cieca nel resto, e di fidarsi pei mezzi a quelle oculate
cieca è incon cepibile, e qualsiasi forma per rudimentale e povera che
cepibile, e qualsiasi forma per rudimentale e povera che sia di attività pratica
qualche cono scenza, povera e rudimentale che sia. gozzano, 108:
... / da quel salone buio e troppo vasto... /
». campana, 100: e tutta la mia vita tanto simile a quella
tornava alla mente in flutti amari e veementi. alvaro, 7-47: agli albori
, ministra di tutti i beni e di tutti i mali. 4
della cieca fortuna i volti dubbiosi; e quella che ancora agli altri si vela
] la cieca severità delle leggi, e de'rettori. catone volgar., 1-47
1-47: quando non se'savio, e non tratti li tuoi fatti con ragione,
in mano de la cieca fortuna, e quelli subitamente perdei. bruno, 3-65
virtù. marino, 206: cortese e non avara / e non cieca si mostra
206: cortese e non avara / e non cieca si mostra e non alata,
non avara / e non cieca si mostra e non alata, / se non quanto
non quanto va seco / amor alato e cieco. f. f. frugoni,
parini, xvii-15: me per l'urto e per l'impeto / de gli affetti
, s'intesero le ragioni dei soggetti e del principe, si sperò fine al comandar
si sperò fine al comandar cieco, e alla cieca obbedienza. leopardi, 19-
ciechi / destini investigar delle mortali / e dell'eteme cose; a che prodotta,
prodotta, / a che d'affanni e di miserie carca / l'umana stirpe.
, perché l'invidia ha gli occhi e la fortuna è cieca. 6.
, / piansi la bella giovanezza, e il fiore / de'miei poveri dì.
362: i padri soli dovettero favellare e dar gli ordini a'figliuoli ed a'famoli
ordini a'figliuoli ed a'famoli, e questi, sotto i terribili imperi famigliari,
: questi due fatti sono: la pronta e cieca credulità degli uomini in certi casi
degli uomini in certi casi; la diffidente e irosa indocilità di certi altri. leopardi
insegna il vero alla ragione nascoso, e gli fa parte di luce dove tutto
] debbano annoverarsi fra gli oggetti commendabili e salutari...
de roberto, 90: rassegnato e devoto, le prestò un'obbedienza scrupolosa
devoto, le prestò un'obbedienza scrupolosa e cieca anche nelle cose inutili e ridicole.
scrupolosa e cieca anche nelle cose inutili e ridicole. svevo, 3-619: di
lancia tutta di ferro a persea, e nella verità la punta della lancia non lo
per lo costato sinistro,... e maculogli la carne, e fecesi vermiglia
.. e maculogli la carne, e fecesi vermiglia: e questo fu un colpo
la carne, e fecesi vermiglia: e questo fu un colpo cieco. tasso
tasso, 8-18: molti d'essi piagati e molti spenti / son da cieche ferite
ha al fantolino / che muor per fame e caccia via la balia. petrarca,
? / ché rotto è il filo e rotta è quella fede / che era de
che era de lo errar mio conforto e duce. lorenzo de'medici, 487:
perché era mosso da uno ereditario odio e una cieca ambizione, la quale così gli
ariosto, 23-88: spinto di qua e di là dal timor cieco. della
altrui scorta / cercando la sua luce, e non la trova. bruno, 3-190
figlio degno / d'ignoranza, radice e fomento hanno. metastasia, ii-47:
della storia ci ha svelato le larghe e nascoste radici di quel delirio di libertà
! la mia è una passione ardente. e. cecchi, 6- 168:
501: cerber nel basso regno cieco e vano, / latrando, all'ombre
giunto che fu ne la più cieca e muta / selva, si volge al fonte
fe'già la notte al dì vergogna e scorno, / ecco la luce che
treman le spaziose atre caverne, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba.
viscere cave ignoto speco / rifiuta il sole e fugge i suoi splendori. / muti
i suoi splendori. / muti qui sempre e quasi in career cieco, / tacciono
career cieco, / tacciono i mesti e desolati orrori. fr. della valle,
, i-41: o cieca notte, e quanto meno oscura / se'di quest'occhi
; fuggi la luce / delle stelle e del sol! còlati, indegno, /
, indegno, / nelle più cupe e cieche / viscere della terra. algarotti,
per mezzo alle quali scorre la fangosa e trista riviera di acheronte. monti,
, 15-3: era il mattino, e tra le chiuse imposte / per lo balcone
/ strada rotta o notte cieca. e. cecchi, 1-66: si mangia
: si mangia un cappone con rimorso e compassione, sentendosi colpevoli d'un attentato
. bocchelli, ii-190: momenti ciechi e sinistri furono, quando la marea furibonda
furibonda menava ad azzuccarlo su punte taglienti e su inospitali ceppi di roccia.
? simintendi, ii-19: le tenebre e la notte scemano la vergogna: e
tenebre e la notte scemano la vergogna: e colla mano manca tiene la mano della
mano manca tiene la mano della balia, e l'altra mano col movimento cerca la
la cieca via. boccaccio, i-475: e tali sono stati, che, per
, / per luogo oscuro, tenebroso e cieco. ariosto, 1-52: e fuor
tenebroso e cieco. ariosto, 1-52: e fuor di quel cespuglio oscuro e cieco
: e fuor di quel cespuglio oscuro e cieco / fa di sé bella ed improvvisa
altri ne la fuga / da'sfrenati cavalli e da la cieca / lor furia trasportati
aperto i fuori se n'esce, e sua virtù dichiara. marino, 1-93:
, 1-93: queste con passi incogniti e secreti, / e per sentier caliginoso
queste con passi incogniti e secreti, / e per sentier caliginoso e cieco / van
secreti, / e per sentier caliginoso e cieco / van de l'arida terra irrigatrici
terra irrigatrici, / a nutrir piante e fiori, erbe e radici. d.
a nutrir piante e fiori, erbe e radici. d. battoli, 9-31-2-45:
la zolfara, all'incontro, cieca, e guai a scivolarci dentro. moravia,
si discorre / per le molte intricate e cieche strade / del labirinto che si dice
aggiraro, / si confusero insieme, e si spartirò / de'teucri i figli.
si trovan per tutto [il corpo] e nicchi, e canaletti, e docce
[il corpo] e nicchi, e canaletti, e docce, e condotti;
] e nicchi, e canaletti, e docce, e condotti; e altri ciechi
, e canaletti, e docce, e condotti; e altri ciechi, altri forati
canaletti, e docce, e condotti; e altri ciechi, altri forati, per
di figura quadra, con istrade, e mura addiritto, che le chiudono,
in ciechi labirinti / d'inferno, e so ch'esser non può lontano. bocchelli
che si perdeva fra certe sassaie sterili e disabitate. calvino, 1-81: era il
aperto sotto la terra: una lunghissima e stretta caverna, un budello sotterraneo.
testa; de'quali uno è cieco, e non ha riuscita. d'annunzio,
muraglie cieche, rinforzate da pilastri, contrafforti e arcate cieche. 15. ant
[torba] tutte cieche d'acqua e di fango, delle quali erano piene le
tra il cieco o il colon ascendente e l'ileo. 18. lanterna
, con un vetro nella parte anteriore e un'anima girevole, che serve a
diede loro aita ad aprir l'arca e ben puntellarla. panzini, ii-321:
sono state scritte. moneti, 6: e con lettere cieche soglion dare / lo
saccenti, 1-2-168: scrive lettere cieche e fa cartelli. foscolo, xiv-322:
mezzo della quale n'ha scoperti alcuni, e chiede istruzioni. 20.
3-42: così mentre con lei scherza e ragiona, / il tratto studia e le
scherza e ragiona, / il tratto studia e le si stringe appresso; / e
e le si stringe appresso; / e tuttavia dialogando seco / coglie il tempo
/ incauto nume perigliando gisse / misero e solo per oblique vie. 21
volo cieco: effettuato con visibilità nulla e con il solo aiuto degli strumenti di bordo
a sua guida / per non smarrirsi e per non dar di cozzo / in cosa
2-1 (126): menando quivi zoppi e attratti e ciechi. s. caterina
): menando quivi zoppi e attratti e ciechi. s. caterina da siena,
: capitò uno con uno popone; e lodandolo coloro, il cieco lo volle toccare
lodandolo coloro, il cieco lo volle toccare e fiutare e disse: « questo debbe
, il cieco lo volle toccare e fiutare e disse: « questo debbe essere uno
giudicar della differenza fra i beni temporali e gli eterni, come un cieco nato
altra musica che il fischio del vapore e l'organino, e il clarinetto d'un
fischio del vapore e l'organino, e il clarinetto d'un povero cieco,
quel legno, sotto la neve, e tremante le mani di freddo. pascoli,
, 1-95: la sua voce grave e profonda, come l'ultima canna d'un
che li tiravano per la mano, e gridavano per la campagna le loro nenie
fece un discorso a barzellette sui ciechi e sui sordi. 24. figur
., 6-93: guardommi un poco, e poi chinò la testa; / cadde
agute luci / dello 'ntelletto, e fleti manifesto / l'error dei ciechi che
vi domanda. monti, iii-283: e verrà tempo che la fama di codesto
/ ch'esser doveano insieme / corisca e la bellissima ama- rilli / per fare
muta: / tanta è la polve e '1 fumo in aria accolto. galileo,
effetti è quella che ci conduce all'investigazione e ritrovamento delle cause; e senza quella
all'investigazione e ritrovamento delle cause; e senza quella, il nostro sarebbe un
. è come una pietra dove inciampa e cade chi va avanti alla cieca; e
e cade chi va avanti alla cieca; e per chi sa alzare il piede,
. d. bartoli, 42-iii-17: e quegli e questi erano tanto alla cieca del
. bartoli, 42-iii-17: e quegli e questi erano tanto alla cieca del dove
tanto alla cieca del dove andrebbono, e dove fossero, che per appuntar che facessero
per appuntar che facessero gli occhi, e lo sguardo, non giugnevano a vedersi un
già secco, a levar la scure, e a dargli alla cieca tra capo e
e a dargli alla cieca tra capo e collo, tra tronco e rami.
cieca tra capo e collo, tra tronco e rami. redi, 16-iv-150: se
che son venuti dopo, alla cieca, e senza cercar altro, è stato creduto
aristarchi bastardi acquistarono timpunità di dar sentenze e bastonate alla cieca. colletta, i-42
, ci sarebbe quella scusa così corrente e ricevuta, ch'erano errori del suo
che... applicata così nuda e alla cieca, come si fa d'ordinario
cieca quegli errori che più saranno funesti e a loro e a chi li governa.
che più saranno funesti e a loro e a chi li governa. settembrini, 1-60
settembrini, 1-60: non bisogna scandalezzarsene e biasimarle così a la cieca, ma
cieca, ma considerare che in certi tempi e in certi popoli elle [le sette
di comunione che ti frusta, abbracci e stringi alla cieca, quasi cercassi una
là, era un fatto inesplicabile, e come una fortuna capitata alla cieca.
-cantare, musica da ciechi: discorso lungo e noioso. -fare un cantar da ciechi
cantar da ciechi: parlare a lungo e noiosamente. pulci, 18-167: poi
18-167: poi che noi siam per ragionare e bere, / e son le notte
siam per ragionare e bere, / e son le notte un gran cantar di cieco
, se e'le salse il moscherino, e se la ne fece un cantar di
questa eziandio al cieco è chiara, e poco dinanzi lo dimostrasti, quando d'
: calandrino incominciò a guardare la niccolosa e a fare i più nuovi atti del mondo
i più nuovi atti del mondo, tali e tanti che se ne sarebbe avveduto un
, v-480: di due che disputano e senza conclusione e senza intendersi, dichiamo:
di due che disputano e senza conclusione e senza intendersi, dichiamo: son due
fa molto pregare per fare una cosa e che, quando si è decisa, non
presto da banda la vergogna, / e fece come i ciechi da bologna.
loro un soldo perché comincino a cantare, e bisogna poi dargliene due perché si chetino
cosa, mostrando non voler farla, e bisogna poi pregarlo che resti di farla
ci vuole un soldo per farli cominciare e due per farli smettere. -giudicare
non prova i suoi dolzi savori; / e senza prova non sen può stimare,
. bellincioni, 1-16: certi savi e gagliardi con parole / che non sanno
altrettanto ignorante. pulci, 16-54: e guida a questa volta il cieco l'orbo
egli avrebbe buon manicar co'ciechi, e io sarei bene sciocca se io noi conoscessi
sarei bene sciocca se io noi conoscessi e se io il credessi! -mangiare
sbucare: / io porterò il battaglio e 'l fuoco meco; / vedrete poi
regola, né misura, procede furiosamente e dà mazzate da cechi. berni, 66-55
una gamba a gruccia... / e s'i'non posso far cantare un
un'orazione. pananti, i-402: e non ha un soldo da pagare un cieco
. b. corsini, 1-24: e tu che al punto sempre mai t'arrechi
il cieco guida il cieco, l'uno e valtro cadono nella fossa. bibbia
(scandalizzare); quelli sono ciechi e loro guidatori; ma se uno cieco conducerà
'l cieco mena il cieco, l'uno e l'altro cade nella fossa.
396): gridavo a certi asini zoppi e a uno cecolino che gli guidava.
anco 'ciecone'di chi vede poco e male; 4 ciecàccio un cieco che
ciecàccio un cieco che sia d'animo e di maniere cattive. -dal lat
. celico. ciellenista, sm. e f. (plur. m. -i
. in italia, nell'ultimo periodo e al termine della seconda guerra mondiale,
(c. l. n.) e sostenitore della linea politica che questi rappresentavano
orizzonte, che sembra avvolgere la terra e si presenta come una cupola, di colore
azzurro più o meno carico di giorno, e scuro, punteggiato di stelle, di
atmosfera che avvolge la terra. -cielo e terra: l'universo intero. -cielo
, mi signore, per sora luna e le stelle, / in celu l'ài
dì 'nfin al ciel stellato; / e 'l su'garrir paion mille chitarre. dante
la parte orientai tutta rosata, / e l'altro ciel di bel sereno adorno.
idem, par., 30-8: e come vien la chiarissima ancella / del sol
fuoco di dio cadde dal cielo, e toccò le pecore e'guardiani, e arse
, e toccò le pecore e'guardiani, e arse ogni cosa. petrarca, 22-4
2-7 (193): oscurissimo di nuvoli e di buia notte era il cido.
altri spiriti. machiavelli, 979: e come dalla sua morte ne dovesse nascere grandissime
ciel tuona / da un'altra parte, e tutto arde de lampi, / sì
ampio cielo di chiare stelle tanto splendido e nel mezzo la terra dai mari cinta,
. dir si po che una nobile e gran pittura sia. tasso, 7-11:
chiostro, / saltar veggendo i capri snelli e i cervi / e di pesci guizzar
i capri snelli e i cervi / e di pesci guizzar di questo fiume / e
e di pesci guizzar di questo fiume / e spiegar gli augelletti al ciel le piume
eterea regione per la quale il tutto discorre e si muove. galileo, 407:
[delle stelle] sia elementare, e che le possano sublimarsi quanto piace loro,
il quale io stimo1 più tenue più cedente e più sottile assai della nostra aria.
: la naturai legge ammira il cielo e le stelle come divine, ma un solo
, 905: plumbeo / il cielo e il mattino d'autunno / come un grande
sulla mula, verde dalla bile, e se ne andò mentre l'acqua veniva
spalle. pascoli, 291: cielo, e non altro, cielo alto e profondo
, e non altro, cielo alto e profondo, / cielo deserto. o patria
cieli estivi. gozzano, 42: e quel velario azzurro tutto a strisce,
, / si chiama « cielo *? e « monti * questo brullo?
« monti * questo brullo? e. cecchi, 1-9: quel cielo era
1-9: quel cielo era davvero troppo bianco e troppo deserto per non essere un cielo
, d'un calore caldo nel crepuscolo, e sopra ad esse la grande distesa del
primi lumi della sera, più fulgido e lontano, che le rondini tiravano in
dietro le stelle. -per simil. e al figur. de sanctis, lett
, i-226: vedi una chiesa animata e ambulante in processione: sette candelabri, che
distanza parevano sette alberi d'oro, e dietro gente vestita di bianco che canta
di bianco che canta « osanna *, e le fiammelle lasciano dietro di sé lunghe
dietro di sé lunghe liste lucenti, e sotto questo cielo di luce sfila
orlo d'una montagna. c. e. gadda, 7-101: s'hanno a
le deformità: quelle di cui giorni e tempi hanno attoscato e contorto uno stelo ignoto
di cui giorni e tempi hanno attoscato e contorto uno stelo ignoto ed inutile contro
tirato, il dì sereno, / e quando corre il piè sopra l'asciutto.
stella. -in particolare: il sole e la luna. dante, purg.
tutte le cose azzurre di colore, e, in particolare, gli occhi di
/ questo eiel di beltade, / e promette pietade. saracini, i-205:
d'aurei capelli intesta / nuviletta lucente e preziosa, / attorta in cerchi d'òr
bagna di nanfe i teneri alabastri / e serici al bel fianco arnesi appresta.
3. figur. letter. come simbolo e raffigurazione di tutto ciò che, come
la palandrana aperta: la barba nera e grigia, le occhiaie azzurre, e
e grigia, le occhiaie azzurre, e una voce dolce del cielo. 4
anche maestro imbratta nel ciel de'balordi e smemorati. soffici, 1-44: dai
, 1-44: dai cieli della fantasia e dell'intelligenza, il marcio pioveva sul
il marcio pioveva sul terreno dell'azione e della vita sociale e l'inquinava.
sul terreno dell'azione e della vita sociale e l'inquinava. barilli, x-40:
delle creature eteree, gazzose, satinate e leggere che salgono nell'atmosfera lietamente sino
quasi incollati al firmamento, rimangono muti e sospesi in quelle altitudini inaccessibili, deserte
sospesi in quelle altitudini inaccessibili, deserte e luminose, e attendono in conserva per mesi
altitudini inaccessibili, deserte e luminose, e attendono in conserva per mesi e anche
, e attendono in conserva per mesi e anche per anni fi giorno del loro giudizio
il più eccelso, sede di dio e dei beati. -cielo stellato: il
, de li quali lo estremo, e che contenesse tutto, fosse quello dove
fisse sono, cioè la spera ottava; e che di fuori da esso non fosse
ei [enea] fu dell'alma roma e di suo impero / nell'empireo ciel
questo ordine fatale il cielo muove, e le stelle e gli elementi tra loro insieme
il cielo muove, e le stelle e gli elementi tra loro insieme tempera,
gli elementi tra loro insieme tempera, e con vicendevole commutazione trasforma. passavanti,
: formato ch'ebbe iddio i cieli e 'l mondo, / alla sua propia imagine
e'cieli di sua natura immutabili, e lui ha ordinato che si muovino e
e lui ha ordinato che si muovino e girino, per dare e mandare l'influenzie
si muovino e girino, per dare e mandare l'influenzie quagiù a le cose
quagiù a le cose che si generano e producono in questo mondo. bembo,
con maraviglioso consiglio ritondo... e cinselo di molti cieli di purissima sustanza
di purissima sustanza sempre in giro moventesi e allo 'ncontro del maggiore tutti gli altri.
gli altri. ariosto, 32-55: e per aggradir lei, cose fatt'hanno,
filosofi il mondo esser composto di musica e i cieli nel moversi far armonia.
me ne vivo tuttavia peregrino in qua e in là... lasciando a guisa
ne parla; egli discende dalle caste e alte visioni del terzo cielo, a mostrarsi
detto è il cielo empireo, immobile e che tutto move, centro dell'universo.
ma, secondo i gradi de'loro meriti e della loro beatitudine, appariscono ne'nove
artificiosa, pronta, veemente, concitata e de così varie melodie, che i spirti
spirti di chi ode tutti si commoveno e s'infiammano e così sospesi par che
ode tutti si commoveno e s'infiammano e così sospesi par che si levino insino
i venti / da tutto il campo, e lo spargeano al cielo.
cielo. -lo spazio ove risuonano e riecheggiano canti, clamori, musiche,
le vive scene accadute fra quelle mura e i gemiti ridesta, onde per interi secoli
al gran giogo coperse / di nebbia; e * 1 ciel di sopra fece intento
, 16-2: buio d'inferno, e di notte privata / d'ogni pianeta,
atene perché ella aveva il celo puro e leggero,... ivi erano
... ivi erano uomini sottili e d'ingegni acuti; tebe aveva il
; tebe aveva il celo più grasso e men chiaro, però erano e tebani più
più grasso e men chiaro, però erano e tebani più tardi e meno astuti.
, però erano e tebani più tardi e meno astuti. caro, 12-ii-120: se
[muse] in tanta quiete, e sotto il nativo cielo vi detteranno al-
cinga orrida notte / i sette colli, e porti altrove il lume. chiabrera,
romano. preti, i-56: notturno e solo, a queste mura intorno /
a queste mura intorno / vòmmene errando e queste pietre adoro; / ch'a me
/ ch'a me sembra influir pace e ristoro / questo de la mia dea cielo
ristoro / questo de la mia dea cielo e soggiorno. goldoni, vii-1212: se
, altre nuvole ravvolte insieme, leggieri e soffici, per dir cori, s'an-
dissero sicuro. / fu golfo constellato / e pareva immutabile il suo cielo; /
, il cielo cordiale delle affabili alpi ticinesi e del lago maggiore. sinisgalli, 6-199
6-199: accade sempre il pomeriggio, e con una periodicità che mi dà pensiero,
dà pensiero, a distanza di mesi e talvolta di anni, in ambienti e cieli
mesi e talvolta di anni, in ambienti e cieli diversissimi. — aeron
ed è così che conquistammo il cielo, e perdemmo il cielo! (1930)
dante, purg., 28-113: e l'altra terra, secondo ch'è
ch'è degna, / per sé e per suo ciel, concepe e figlia /
per sé e per suo ciel, concepe e figlia / di diverse virtù diverse legna
, che intorno il paese è fertilissimo e pien di frutti. tolomei, 2-269
state l'aria maligna di pisa, e ridursi nel benigno e tranquillo ciel di
maligna di pisa, e ridursi nel benigno e tranquillo ciel di genova. tasso,
ch'ap- pena io celo, / e 'l possente desio, che in me s'
v'ha, che più s'ammiri e pregi. carletti, 13: li portughesi
, che d'una bianca di portugallo e pare, in un certo modo, che
certo modo, che quel cielo inclini e voglia che s'appetischino più quelle naturali
degni, / gl'itali prodi; e lor fea l'aere e il cielo /
itali prodi; e lor fea l'aere e il cielo / e gli nomini e
lor fea l'aere e il cielo / e gli nomini e le belve immensa guerra
aere e il cielo / e gli nomini e le belve immensa guerra. carducci,
peregrina, il dolce nido / lasci e de l'aèr nostro il novo gelo:
t'invita più benigno ardor di cielo / e primavera di straniero lido.
di zaffiri, di smeraldi, di rubini e d'altre pietre si veggono senza numero
senza numero, egli non ritorni gioioso e allegro. sacchetti, 92-65: e la
gioioso e allegro. sacchetti, 92-65: e la cappa di cielo tornò, che
, / che 'l ciel di sopra, e i lor pendenti intorno, / di
s'ascende, altèro siede; / e sotto l'ombra d'un gran ciel
, / co 'l suol di lievi ariste e 'l ciel di canna, / è
forno, il cielo dov'è il sole e la luna, il ciel del cortinaggio
letto. pascoli, 964: rise, e piantò nel cielo / della sua
diligenza tentennava sui colonnini di ferro, e mia madre temeva il crac da un momento
volgiando, a lui obedir tole / e consegue, al primero, / del giusto
, 43-4: i'fui del cielo, e tor- nerowi ancora / per dar de
idem, conv., iv-v-4: e però che ne la sua venuta nel
ella 'l se ne portò sotterra, e 'n cielo / ov'or trionfa. s
: maria ebbe tanto cognoscimento del cielo e di ciò che v'è dentro,
intendesse quanto lei. pulci, 1-2: e tu, vergine, figlia e madre
: e tu, vergine, figlia e madre e sposa / di quel signor che
tu, vergine, figlia e madre e sposa / di quel signor che ti détte
ti détte la chiave / del cielo e dell'abisso e d'ogni cosa, /
chiave / del cielo e dell'abisso e d'ogni cosa, /...
... / con dolce rime e stil grato e soave / aiuta i versi
/ con dolce rime e stil grato e soave / aiuta i versi miei benignamente.
qual sia mai suta favorita de papi, e ti veggo al cielo. vasari,
un'altra parete un cielo con cristo e la nostra donna, s. giovanni battista
s. giovanni battista, gli apostoli e gli evangelisti e martiri su le nugole.
battista, gli apostoli e gli evangelisti e martiri su le nugole. a chiliini
: ne attesto / il cielo, e roma; eltè mia figlia. foscolo,
ima fiamma / per proprio fato eterna; e n'è custode / la veneranda deità
che gli sta a'piedi la pecora cercata e portata sulle spalle del pastore, l'
la sua vita possa offrirti una vera contraddizione e battaglia fra il cielo e la natura
vera contraddizione e battaglia fra il cielo e la natura: ciò che rende così drammatica
rende così drammatica la vita di agostino e di paolo. carducci, 935:
cristo tornante dimane a'suoi cieli. e. cecchi, 1-10: pensiamo un
reale posato sulla cima d'un monte, e che vi si riunissero giove, marte
si riunissero giove, marte, venere e tutti gli altri dei. -figur
, il nostro sarà un paese politico e nel senso deteriore.
sacro / al quale ha posto mano e cielo e terra, /...
/ al quale ha posto mano e cielo e terra, /... / vinca
dante, par., 31-100: e la regina del deio, ond'io ardo
: tu, cristo, avendo superato e vinto lo tormento della morte, apristi
12. per estens. iddio e gli spiriti celesti; la provvidenza;
dante, inf., 15-59: e s'io non fossi sì per tempo morto
. idem, par., 6-26: e al mio bel- lisar commendai l'armi
, i-intr. (53): tanta e tal fu la crudeltà dd cido,
tal fu la crudeltà dd cido, e forse in parte quella degli uomini, che
vita tolti. pulci, 3-77: e la cagion ch'io vesto or panni bigi
io7: sono grazie [la dolcezza e la severità], che a pochi el
, che a pochi el deio largo destina e forse a nessuno. vasari, ii-125
nessuno. vasari, ii-125: quanto largo e benigno si dimostri talora il ddo ndl'
al deio / riporta de'mortali i preghi e 'l zelo. chiabrera, 183:
guerre, delle pestilenze, delle carestie e delle mutazioni di stato e di religione,
delle carestie e delle mutazioni di stato e di religione, perché vi saranno de'
religione, perché vi saranno de'vizi e delle colpe negli nomini che chiameranno
, che egli è la goccia cordiale e il dolce che viene dal deio mesciuto
colui cui diede il del pladdo senso / e puri affetti e semplice costume. manzoni
del pladdo senso / e puri affetti e semplice costume. manzoni, 297: l'
carducci, 77: di specchi fulgido ecco e di lampade / è il luogo,
di lampade / è il luogo, e gli ozii molce di un popolo / a
diè il cielo in sorte / noia pallida e morte. d'annunzio, ii-226:
. 13. le forze misteriose e soprannaturali (il caso, il destino
fare lo credessi. getti, iv-54: e non è dubbio alcuno che i deli
doleva a cielo di non avere i fogli e la penna, che 10 potessi notar
caro, 12-i-64: lodovico è tutto vostro e vi celebra a deio. b
. salvini, 39-iv-23: niccolò heinsio e egidio menagio... hanno celebrato a
, 7-72: ma per gli boschi, e sempre a deio aperto, / passare
, / passare il rimanente dell'etade. e. visconti, conc., i-401
molto tempo senza percorrere oggetti variati, e senza la dilettevole alacrità del convivere a
minuti augelli / suol repente fuggirsi, e paurosa / turbar con l'ali a dd
cerulea talvolta si confonde una corrente verde e nel primo lor fluire commisto balenano qua
nel primo lor fluire commisto balenano qua e là rotte ondate color di bosco,
ii-285: tutte quelle secchezze d'ermagora e d'apollodoro parevano il secento, e chi
e d'apollodoro parevano il secento, e chi avea fiato di filosofìa e metteale
, e chi avea fiato di filosofìa e metteale in qualche luogo accattato nella sua
minuti fissi / stansi a squadrare; e dopo la quiete, / apriti ciel,
, v-207: invece di star sulle sue e di non dar so- disfazione a nessuno
desiderio né pensiero d'una sì vergognosa e vile malvagità. metastasio, 1-5-21: ah
deio, io sarò a milano, e sarò a milano sicuramente prima di sera
! deli, aiutatemi. mi raccomando, e mi raccomando di cuore. alfieri,
fallace / mille volte la speme, e mille volte / delusa m'ebbe. foscolo
mi siepano, parlano di me, e ne fanno il quadro. cidi! qual
si consolò, tornò ad intenerirsi, e non distolse gli occhi mai dalla scena.
per farla parlar chiaro, questa creatura? e. cecchi, 6-257: mi sembra
: mi sembra di sentir chiedere: « e le ragazze? ». un po'
cido. una cosa alla volta, e verranno anche le ragazze. -come dare
costui che par che stia / col viso e gli occhi bassi, / piaccia al
i difetti; concederla dopo molti indugi e con grande difficoltà. c. dati
gente a rimirarle, perocché cortesissimo era, e senza alcuna mercede alle persone dvili e
e senza alcuna mercede alle persone dvili e di qualche intelligenza non facea carestia di
buon esito per un'impresa molto difficile e di esito incerto. manzoni,
.. » replicò don abbondio, e continuò pensando: -il deio me la mandi
buona -. -in cielo e in terra: ovunque. bibbia volgar
] ogni paternità è nominata in cielo e in terra. -innalzare, levare
: lodare, esaltare con entusiasmo, e a volte esagerata- mente. fra
con quella vostra maravigliosa eloquenza lodato, e sopra il deio portato. ariosto,
ii-21: quando si sente lodar troppo e mettere, / come si dice, in
la veggiamo [la fortuna] dominare e quasi pigliarsi a gioco d'alzar spesso fin
chi par a lei senza merito alcuno, e sepellir nell'abisso i più degni d'
onorate parole fin al terzo cido, e mai non si straccano d'es- saltarle
mai non si straccano d'es- saltarle e commendarle. caro, 4-59: tutto il
4-59: tutto il mondo discorre, e chi ci mette in cido, e chi
e chi ci mette in cido, e chi nell'abisso. b. davanzali,
le cose antiche mettere in ddo, e le presenti farle afa. buonarroti il
vezzo di scuola dispregiare i tempi moderni e portare al deio gli antichi; badiamo
non mi tenga così sulla corda, e mi dica chiaro e netto cosa c'
così sulla corda, e mi dica chiaro e netto cosa c'è. -inviato
si pose in orazione ginocchione, pregando e levando le mani giunte e gli occhi verso
, pregando e levando le mani giunte e gli occhi verso il cido. petrarca
di vostra fede! -muovere cielo e terra: adoperarsi in tutti i modi
foscolo, xv-534: io ti scongiurava, e tomo a scongiurarti di movere cielo e
e tomo a scongiurarti di movere cielo e terra perché la cattedra d'eloquenza sia
nome, o dichiarandola di terzo e quart'anno. -né in cielo né
terra; ma l'amor di madre, e di una madre del carattere della mia
di un figlio. brancoli, 4-102: e che offesa c'è a dire una
'ntende un po'così per discrezione: / e qui finiscon le lezion di guerra,
bruttissima cosa tollerare un uomo maligno, e sopportare che ponga la bocca in cielo
di s. chiara, 75: dissoluto e spezzato il tempio della carne, passò
in cielo, al cielo: in gloria e potenza. rinaldo degli albizzi, ii-302
gli andirivieni di quella buia casaccia, e ad onta delle punizioni che ne poteano capitarle
che prodigò s'avventi / nuovo pesce invaghito e voglioloso / sgangheri la scarsella e piastre
invaghito e voglioloso / sgangheri la scarsella e piastre ruzzoli... / dove un
sultan ben scarso era soverchio, / e n'avrebbe toccato il ciel col dito
di toccare il cielo col dito, e ne fu lieta, come suol essere chi
« nessuno è contento del suo stato e vuol pigliare il cielo a pugni ».
scribit aelius quod est caelatum *; e isidoro, 3-31-1: « caelum philosophi
reverenza padre citarista, / venerabile al volto e a la gonnella, / desio d'
belgioin natio, / il cifo egizio e 'l mastice di chio. = voce
intr. (cìfolo). ant. e dial. zufolare, fischiare.
continuo costoro sequendo con gridi, cifolare e urlare. straparola, 13-11: sopraggiunse
qual aveva nella man destra la spada e nella man sinistra la rotella, e
e nella man sinistra la rotella, e cominciò pianamente cifolare. = dal
garzoni, 1-369: su le piazze e botteghe radunano il circolo, mentre parlano
stipetto, armadietto. c. e. gadda, 5-273: i cifoni e
e. gadda, 5-273: i cifoni e i credenzoni, custodi magari d'un
sf. medie. associazione di cifosi e scoliosi nel medesimo soggetto. =
= comp. da cifo [si] e scoliosi (v.).
), usati per rappresentare lo zero e i numeri dall'uno al nove. -per
, numeri, punti, linea, e tante altre imbratterie, e trappole, che
linea, e tante altre imbratterie, e trappole, che ci assassinano, e
e trappole, che ci assassinano, e ci impacciano il cervello tutto giorno. l
. bellini, i-133: tant'arti e magisteri, / che ridir non gli pon
x-2-7: colei che gl'intelletti apre e sublima, / e col valor di finte
gl'intelletti apre e sublima, / e col valor di finte cifre il vero /
guerra tra le lettere dell'abbiccì, e le cifre arabiche, le quali finalmente trionfarono
una mappa che esprimesse le cifre di popolazione e la loro attività industriale, i risultati
gli anni che al castello di fratta giungevano e passavano l'uno uguale all'altro,
l'uno uguale all'altro, modesti e senza rinomanza come umili campagnuoli, portavano
umili campagnuoli, portavano invece a venezia e nel resto del mondo nomi famosi e terribili
e nel resto del mondo nomi famosi e terribili. si chiamavano 1786, 1787
fanno numero al pari delle altre, e che pure nella cronologia dell'umanità resteranno
più calmo, riprese il suo denaro e il taccuino zeppo di cifre: « io
si libri / per la virtù di cifre e d'equilibri / oltre gli spazi inesplorati
stelle, o il nautilo rivibri / e s'inabissi in mari spaventosi: / maestro
supremo stava osservando l'elenco delle perdite e diceva al suo aiutante: « sembra
cifra tonda *. -per simil. e al figur. quasimodo, 4-40:
a eieusi / una torre di cemento e piombo / con l'orologio che batte
sono pel maggior numero che cifre cinesi e geroglifici egizi; essi tolgono alle classi
classi medie qualunque comunicazione colla scienza, e ritardano i progressi dello spirito e della
, e ritardano i progressi dello spirito e della cultura nazionale. monti, x-2-275:
? / te, di tutta bellissima e primiera, / che con rozze figure arditamente
figure arditamente / pingi la voce, e, color dando e corpo / all'umano
la voce, e, color dando e corpo / all'umano pensiero, agli
il rendi / visibile: ed in tale e tanta luce, / che men chiare
sol splende la fronte, / ei vola e parla a tutte genti; e chiuso
vola e parla a tutte genti; e chiuso / nelle tue cifre si conserva eterno
: incomincio a scriverti col dito storpio, e addolorato più che mai; ad ogni
la penna mi sfugge di mano; e chi sa se tu potrai capire queste
fra gli spasimi. idem, xv-478: e poi ella dirà ch'io stimerò perduti
di vocaboli sopraccennate, voglio dire i termini-figure e 1 termini-cifre. i primi dedotti da
. i primi dedotti da qualche principio, e per conseguenza soggetti ad esame e giudizio
, e per conseguenza soggetti ad esame e giudizio: i secondi affatto insignificanti e
e giudizio: i secondi affatto insignificanti e arbitrari, e perciò non suscettibili di
i secondi affatto insignificanti e arbitrari, e perciò non suscettibili di veruna qualificazione di
'cifra questa voce si condanna, e meritamente, solo nel senso di 'somma
delle spese è un po'alta '. e difatti è uso tutto francese; poiché
analfabeti, tempo fa, si contarono, e l'abbaco della statistica governativa fece vedere
, i-24: il popolo, cioè migliaia e migliaia d'uomini che han le stesse
più stupida, nella più corrotta ignoranza. e non son ciancie. consultate, nella
ed han segnato in cuore la cifra e appuntato il desiderio al pezzo di terra
abbreviatura; le lettere iniziali di un nome e cognome (spesso intrecciate); monogramma
motto non fa differenza tra l'imprese e rovesci de le medaglie, né la
la farebbe per aventura tra l'imprese e le lettere ieroglifiche, se fossero da
. buonarroti il giovane, i-418: e questo [edificio] per leggiadra maniera
faceva cifera dei due reali nomi maria e enrico, mescolando tra esse gigli con
per fraude sempre si sono falsificate in iscrizioni e cifre, vendendo opere moderne per antiche
cifre, vendendo opere moderne per antiche e d'eccellenti maestri. l. bellini
/ venere bella. a lei cifere e versi / scrivo dei faggi in sulla bianca
una mia lettera scritta sabbato scorso, e suggellata con ciffra straniera? hai potuto
.. di stoffa trapunta d'oro e ricamata di piccoli smeraldi, che formavano
piccoli smeraldi, che formavano degli arabeschi e delle cifre. d'annunzio, iv-1-74
: scelse un fazzoletto con le cifre bianche e ci versò due o tre gocce di
questo la marchi colle tue cifre, e con ima parola di grazie al signore.
cifra? manca qualcosa? » alma assentiva e negava col capo perché aveva il cuore
negava col capo perché aveva il cuore gonfio e gli occhi pieni di lacrime. tutto
. nulla mancava. c. e. gadda, 1-66: le mani del
d'oro giallo, con uno stupendo diaspro e nel diaspro la cifra: all'anulare
sigillare una lettera. -per simil. e al figur. l. casaburi,
. casaburi, i-494: rise clorinda, e su la guancia bella / dolcissima pozzetta
, congegnate come in cifra, forbite e lucenti. prati, ii-104: altre stelle