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vol. III Pag.7 - Da CERVATO a CERVELLO (80 risultati)

... / sì lancie e scudi e selle e cervelliere, / balestre grosse

. / sì lancie e scudi e selle e cervelliere, / balestre grosse e loro

selle e cervelliere, / balestre grosse e loro saettarne. d'annunzio, v-1-292:

fronte è di vetro, piena d'incrinature e di bolle, calda come una

quei mercenarii insaccati nei braconi alla lanzichenecca e camuffati con la cervelliera di cuoio, che

di capelli, sotto le bozze frontali e il dente della nuca, cerchiava la poderosa

vitigno d'uva nera grossa rotonda e di gran grappoli; va volentieri

sopra arbori, come tutte le uve bianche e fa volentieri in piano grasso.

costei, ancora che sia di buon parentado e ricco, o per sua cervellinàggine

cervellino, sm. piccolo cervello (e si rife risce in particolare

a una mente capric ciosa e bizzarra. aretino, 2-49:

prese la strada che menava alla scuola e, strada facendo, fantasticava nel suo

, fantasticava nel suo cervellino mille ragionamenti e mille castelli in aria. nievo,

. lorenzo de'medici, ii-29: e s'io avessi / meco michel di

, cervellino. aretino, 8-277: e così standosi la cervellina tanto si vedeva

si vedeva lieta, quanto il vagheggiava e aveva de suoi scartabelli. gelli,

suoi scartabelli. gelli, iv-57: e se tu riprendessi loro, tu aresti

subito rispose quel cervellino di maestro bernardino e disse: « se e'ne beeva

: andò a riconoscer le possessioni, e vi condusse seco quella cervellina di mogliama.

. velluti, 71: grande favellatore e gridatore, un poco cervellino e vantatore

favellatore e gridatore, un poco cervellino e vantatore. alberti, 362: per questo

all'uscio, ed altrove, con questa e con quella, dimandando e narrando quello

con questa e con quella, dimandando e narrando quello che le sanno e quel

dimandando e narrando quello che le sanno e quel che le non sanno;

; imperò che così saresti riputata legière e cervellina. aretino, 8-165: guai a

ubbriache, lorde, ignoranti, villane, e il diavolo, e peggio. bronzino

ignoranti, villane, e il diavolo, e peggio. bronzino, xxvi-2-261: noi

al bisogno, / rigoverna la sera e la mattina. redi, 16-vi-348: questo

d'aver le loro mogli più cervellute e manco cervelline. g. gozzi,

fra quelle non si trovino alcune cervelline e fantastiche; ma per ora abbiansi ragione,

, 1-29: eccoli ambidue, avventateli e cervellini del pari, scioprare colle loro chiacchere

, scioprare colle loro chiacchere il bifolco e il bracciante. serra, ii-332: lei

bracciante. serra, ii-332: lei civetta e cervellina e crudele, che si dà

, ii-332: lei civetta e cervellina e crudele, che si dà e lo tormenta

cervellina e crudele, che si dà e lo tormenta e gli sfugge.

crudele, che si dà e lo tormenta e gli sfugge. = dimin.

quando si tratta di quello dell'uomo e degli animali; plur. m.

.). la parte centrale (e più importante) del sistema nervoso,

, distinta dal cervelletto, dal bulbo e dal ponte di varolio: di forma

dalla corteccia cerebrale di sostanza grigia, e quella più interna dalla sostanza bianca o

dalla sostanza bianca o massa midollare) e in diencefalo, che costituisce la base

, che costituisce la base del cervello e poggia direttamente sulle ossa della base cranica

. il cervello, tanto più sviluppato e complesso quanto più si sale nella scala

si sale nella scala dei vertebrati (e raggiunge il massimo di sviluppo e di

(e raggiunge il massimo di sviluppo e di complessità nell'uomo, in cui è

) è l'organo della vita vegetativa e di relazione, e la sede delle

della vita vegetativa e di relazione, e la sede delle funzioni mentali (localizzate in

parti diverse di esso, ma collegate e raccordate fra di loro da innumerevoli fibre

natura degli animali volgar., xxviii-305: e si corno lo corbo, quando

, sì il becca l'occhi e la cervella, simigliante diviene dello dimonio.

/ a sti grumi di penne e teste matte, / che, se cervei

tant'è zascun di senno guerzo e zoppo. cantari cavallereschi, 108: beato

pò buttar da lato, / e tristo quel che soi gran colpi aspetta;

ché come fussen ove gli sfracella, / e tutto è pien di sangue e

e tutto è pien di sangue e di cervella. pulci, 7-49: tocca

di cervella. pulci, 7-49: tocca e ritocca e risuona e martella,

. pulci, 7-49: tocca e ritocca e risuona e martella, / e'

, 7-49: tocca e ritocca e risuona e martella, / e'saracini uccide

v'alzàr le cervella; / e sopra i corpi morti si cacciava

cacciava / addosso a'vivi, e la rosta menava. ariosto, 15-45:

la rosta menava. ariosto, 15-45: e mangiata la carne, e le

: e mangiata la carne, e le cervella / succhiate e 'l sangue,

la carne, e le cervella / succhiate e 'l sangue, dà tossa al

tossa al deserto. tasso, 11-iii-600: e trattando del sonno e de la

11-iii-600: e trattando del sonno e de la vigilia, è da'medici discorde

dentro un pugno io sto, e divoro / tanto, che quanti libri tiene

quanto ho man giato! e del digiun pur moro. lancellolti, xxiv-286

timaginatrice, l'altra l'intelletto e la terza la memoria. d

, l'estremità del cervello si prolunga e continua nella midolla ch'empie il cavo

delle vertebre della spina del dosso, e produce i nervi che si diramano fra

degli altri nella retina... e questi comunicandosi, in qualunque modo ciò

: fischian per l'aria i colpi e le percosse, / volan sparsi i cervelli

percosse, / volan sparsi i cervelli; e frondi e spine / fansi dintorno sanguinose

volan sparsi i cervelli; e frondi e spine / fansi dintorno sanguinose e rosse.

frondi e spine / fansi dintorno sanguinose e rosse. tommaseo, i-449: le

insomma il pensiero, è la sola bellezza e la sola virtù della vita, ma

righe del sangue già risecco tra gleba e gleba. bocchelli, 2-20: la scienza

come una qualsiasi secrezione di glandole, e perciò va riposato il cervello come i

[testa] patisce d'emicrania, e vi sono momenti, nei quali mi brucerei

ortis; leggete botta, ripeto, e troverete non sparpagliamenti di cervello, non

vol. III Pag.8 - Da CERVELLO a CERVELLO (67 risultati)

dubbio se il cielo guardi alla terra, e simili, ma descrizioni di battaglie,

simili, ma descrizioni di battaglie, e sparpagliamenti di eserciti, anzi di stati

una caldura da cuocere il cervello, e il poveruomo veniva innanzi tossendo e asciugandosi

cervello, e il poveruomo veniva innanzi tossendo e asciugandosi dell'una mano la fronte che

per un dolore di capo particolarmente violento e persistente, per un'agitazione nervosa incontrollabile

sanno, / non chi l'ha carco e voto di cervello. savonarola, iii-50

, per parere di avere grande cervello e grande intelletto. machiavelli, 671:

che neri di gino avessi più riputazione e forse più cervello che alcuno altro cittadino

in tutte le cose importanti della città drento e fuori. belo, xxv-1-136: vedi

non tengo troppo bene a mente! e sono così grande! bruno, 39:

imparare a rifare i cervelli degli uomini, e a rendergli atti a distinguere il vero

fine è quel per cui l'uom suda e s'ange, / l'uom ch'

petrarca, di dante, del tasso, e sino ai primi tre canti interi dell'

io vi scrivo colla mano ancora malferma e colla testa vuota come una zucca;

hanno, / han di rappresentar voglia e furore. foscolo, v-51: per una

presuntuosa fiducia nell'acume del proprio cervello e nella saga- cità del suo accorgimento,

sapere che io sono di grossa pasta e di cervello tondo; e non è maraviglia

grossa pasta e di cervello tondo; e non è maraviglia che gli uomini m'

.. là regnava 11 cervello, e il cervello straviveva. nessuno, vedendomi

straviveva. nessuno, vedendomi così vivace e acceso, avrebbe pensato ch'io fossi infermo

giudizio nelle mani,... e non fosse di quelle fraschette che pensano a

di quelle fraschette che pensano a lisciarsi e nient'altro, « coi capelli lunghi e

e nient'altro, « coi capelli lunghi e il cervello corto ». pascoli,

non respinge da sé riempiendo di fracasso e di mania orecchie e cervelli, ma attira

riempiendo di fracasso e di mania orecchie e cervelli, ma attira a sé con

ma attira a sé con un lontano e fievole tintinno. svevo,. 3-581:

svevo,. 3-581: per lusingarlo e dargli pace gli raccontai che non doveva

, 5-126: l'interno turbamento cresceva e le offuscava il cervello quasi inebriandola.

mi pareva d'esser fuor di mare, e pur mi va il cervello a guazzo

mi va il cervello a guazzo. e mi vergogno a dir che non ritrovo

mia padrona. fiacchi, 136: e non sai tu che nella effervescenza / dell'

che nella effervescenza / dell'età giovanile e vigorosa, / se il sangue bolle ed

anco che io non m'inganni, e la mia sia una falsa sospezione,

la mia sia una falsa sospezione, e che l'aver tutta questa notte vegliato,

, si sentiva arrugginire il cervello, e rimaneva estatico dinanzi alla carta bianca,

: le tribolazioni aguzzano il cervello: e renzo il quale, nel sentiero retto e

e renzo il quale, nel sentiero retto e piano di vita percorso da lui fin

compagnia troppo morta per un malato; e poi leggo e leggo, ed è come

per un malato; e poi leggo e leggo, ed è come se avessi

è un buon ragazzo, in fondo, e noi gli vogliam bene: peccato che

peccato che vada col cervello a spasso e in che modo e per che vie!

cervello a spasso e in che modo e per che vie! -avere il

hanno il cuore sovente nel ventre, e il cervello nella borsa. -avere

18-2-157: avendo il cervel nella lingua, e più che ricchissimo essendo, come andava

il cervello seco: essere molto prudente e assennato; stare sull'avviso, usare molta

men cervel ch'un'oca, / e col gridar difendi sempre il torto. tommaseo

oca ': l'ultimo dice stupidità e goffaggine, il terzo e secondo meschinità

ultimo dice stupidità e goffaggine, il terzo e secondo meschinità el eggerezza, il primo

meschinità el eggerezza, il primo angustia e minuziosità. -avviluppare, aggirare, imbrogliare

; ingannare. bisticci, 3-70: e fu mandata la risposta a basilea,

della fede hanno tenuto poco conto, e che hanno saputo con l'astuzia aggirare

che hanno saputo con l'astuzia aggirare e cervelli delli uomini. firenzuola, 654:

, o sian tuoni, acuto, grave e circonflesso. -cavare, levare,

: ordinò alle donne di prendere gli strumenti e di mettersi a cantare, ma con

che turbi o confonda profondamente le idee e il comportamento consueto, o susciti irritazione

col credersi un dio lui stesso, e allora il cervello gli diè di volta,

allora il cervello gli diè di volta, e si precipitò dentro il cratere dell'etna

casi propri. la guerra de'topi e de'ranocchi, 6-22: ogni topo

in mercato o in bordello, / e quivi dar le spese al suo cervello.

discernimento, aver giudizio; essere prudente e abile; agire con senno. machiavelli

in cervello. aretino, 8-299: e certamente bisogna stare in cervellissimo, perché

-per simil. aretino, 8-99: e le stelle che stanno e non stanno in

, 8-99: e le stelle che stanno e non stanno in cervello, con le

in cervello, con le triste, e con le buone compagne, indorate a

quattro, a cinquanta, a cento e a mille. -essere senza cervello

il gettò come opera d'uomo farneticante e totalmente fuor di cervello. forteguerri,

bene, io ne presi grandissimo conforto, e con loro ragionai in cervello un pezzo

vol. III Pag.124 - Da CICLISTA a CICLOEPTANO (62 risultati)

nel piacere della bicicletta, della velocità e del giuoco. pratolini, 9-321: tutte

: tutte cose che tra una parola e l'altra, tra un ballo e una

parola e l'altra, tra un ballo e una discussione sul calcio, il ciclismo

una discussione sul calcio, il ciclismo e la boxe gli hanno fatto imparare ora libero

). ciclista) agg. e sm. e f. (plur.

ciclista) agg. e sm. e f. (plur. m. -i

sciami: ragazze con le gonne corte, e giovanotti scamiciati, col costume da bagno

fondo della strada, i ranghi serrati e luminosi delle ragazze cicliste. 2.

, i-19: i comandanti a cavallo, e dietro ciclisti e carabinieri, correvano addosso

comandanti a cavallo, e dietro ciclisti e carabinieri, correvano addosso ai mucchi di soldati

corpo d'armata, chiedendo sollecita assicurazione e pronta esecuzione. = dall'ingl

panzini, ii-51: tele candide e finissime, dal soave profumo,

, sostenute da calze ciclistiche di seta nera e scarpette lucidissime. c. e

e scarpette lucidissime. c. e. gadda, 402: seguitava ad

polpaccio destro (che aveva pieno e robusto, e ciclistico) con quel suo

che aveva pieno e robusto, e ciclistico) con quel suo bastoncello di ciliegio

si manifesta con indebolimento dell'acuità visiva e intorbidamento dell'umore acqueo.

= voce dotta, comp. da ciclo e dal sufi, -ite, che in

costituite da alcoli polivalenti aliciclici, e diffuse negli animali e nelle piante.

polivalenti aliciclici, e diffuse negli animali e nelle piante. = deriv.

numeri fino a un certo termine, e che ritornano poi gli stessi.

, dopo il quale le lune nuove e quelle piene si ripetono nello stesso giorno

ecc.]. garzoni, 1-109: e di qui ha origine il ciclo solare

che lo spacio di 28 anni solari, e cyclo in greco si dimanda latinamente orbis

dimanda latinamente orbis, overo circulus; e solare poi, non perché il sole

che posson nascere dalla lettera dominicale, e dal bissesto, fanno ritorno a i suoi

numero, ch'è detto lunare, e da'nostri ciclo, o circolo decem novenale

quello che si pone nel calendario, e in ciascun mese dimostra la prima luna

la prima luna, cioè il novilunio. e è detto ciclo decem novenale perché deputando

, s'estende fino a diecinove anni, e poi ritorna al suo principio. cavalieri

è la rivoluzione di 28 anni, e quello della luna di 19. manfredi,

ciclo delle stagioni, legato ai solstizi e agli equinozi, lo sento come carne

creativi, ed ai principii di creazione e di redenzione. guerrazzi, iv-177: peccava

tornava a peccare per ripentirsi poi, e così con perpetuo ciclo logorava ogni estremo

la germania, percorso il ciclo filosofico e ideale della sua coltura, si travagliava

serie di fatti strettamente legati fra loro e spesso gravitanti intorno a un fatto centrale

periodo storico (soprattutto nella letteratura epica e cavalleresca). -anche: serie di romanzi

gli stessi personaggi o i loro discendenti e si rappresenta una società, un'epoca

un'epoca, un costume di vita e di civiltà. salvini, 6-19:

accumulati nelle età grosse del medio evo e tramandati di secolo in secolo; i cicli

secolo in secolo; i cicli orientali e bizantini dei martiri, dei solitari e dei

orientali e bizantini dei martiri, dei solitari e dei contemplanti. pascoli, i-128:

caso deve narrare d'un personaggio nuovo e straniero ai soliti cicli è costretto a

compilatore medievale alita ancora una aura gentile e geniale, e come un riflesso delle

ancora una aura gentile e geniale, e come un riflesso delle belle fantasìe eroiche

: l'insieme dei processi di accrescimento e di riproduzione, che conducono da un

economico: oscillazione, ricorrente nel tempo e riscontrabile contemporaneamente e nello stesso senso,

ricorrente nel tempo e riscontrabile contemporaneamente e nello stesso senso, degli elementi economicamente

per poi diffondersi entro limiti di tempo e di spazio etnologicamente determinabili. 10

trasgressione dell'oceano sull'area continentale, e una di regressione successiva. -ciclo di

in elemento finito. c. e. gadda, 2-1 io: l'incremento

due, a tre, a quattro e così via, intorno allo stesso nodo dell'

sm. bicicletta. c. e. gadda, 300: quando, da

i giovanetti si diportano sui loro cicli e pervengono all'arco di quel canale,

= voce dotta, comp. da ciclo1 e butano (v.).

presenta come un liquido incolore, e viene impiegato in sintesi organiche.

= voce dotta, comp. da ciclo1 e butene (v.).

. = comp. da ciclo1 e campestre (v.).

= voce dotta, comp. da ciclo1 e cilindrico (v.).

= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. 8póp. o <;

solubile in alcole, insolubile in acqua (e viene impiegato in sintesi organiche)

= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. èirrd 4 sette '.

vol. III Pag.125 - Da CICLOERGOMETRO a CICLOPENTENE (70 risultati)

= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. 2pyov 'forza '

dal gr. 2pyov 'forza 'e (ilxpov * misura '.

(in particolare in quelli della galizia e del caucaso), dai quali si

, nell'estrazione di oli essenziali, e costituisce la materia prima per il nylon

materia prima per il nylon, per insetticidi e altro. = voce dotta

= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. ££ * sei '.

si presenta come un liquido incolore (e viene usato nell'industria come solvente per

grassi coloranti, nella preparazione di insetticidi e come intermedio in diverse sintesi).

si presenta come un liquido incolore (e viene preparato per disidratazione del cicloesanolo:

= voce dotta, comp. da ciclo1 e dal gr. cpcxog * amico

. = comp. da ciclo2 e furgone (v.).

biol. evoluzione dei gruppi animali e vegetali per modificazione del loro ciclo

dal gr. xóxxo? * cerchio * e yéveoic * generazione '.

gr. xuxào <; 1 cerchio 'e ypdcpco * scrivo '.

è costituito da un arco di ipocicloide e da un arco di epicicloide, che si

, che si sviluppano rispettivamente all'interno e all'esterno della circonferenza primitiva.

: al pari della catenaria la cicloide e la cassinoide sono curve adattate per quelle

cicloide si può impiegare nelle volte sceme e rialzate. mascheroni, 2-204: gli stromenti

<; * giro * e dal sufi, -oet&fc * simile attraverso il

dal gr. xòxxo? 4 cerchio 'e txipo? 'parte '.

dal gr. xóxxos * cerchio 'e [xétcìmov * fronte '. ciclometrìa

dal gr. xóxxo? 'cerchio 'e péxpov 'misura '.

dal gr. xóxxoc 'cerchio 'e p. 0? 4 muscolo '.

riscontrabile in alcune specie di crostacei cladoceri e di rotiferi. = voce dotta,

dal gr. xuxxo? 4 cerchio * e txopqri) * forma *.

ciclomotore. = comp. da ciclo2 e motore (v.). ciclomotorista

.). ciclomotorista, sm. e f. (plur. m. -i

cicloni extra-tropicali delle medie latitudini): e nel linguaggio comune equivale a uragano,

. deledda, iii-758: rivide nitide e ingrandite fino alla realtà certe fotografie di giornali

rovine di paesi lontani massacrati dai cicloni e dai maremoti di quella stagione infernale.

. 2. per simil. e al figur. grande disordine e confusione

simil. e al figur. grande disordine e confusione; catastrofe improvvisa, rapida e

e confusione; catastrofe improvvisa, rapida e violenta. -anche: persona eccessivamente dinamica

, perché fatto proprio dalla meteorologia. e s'è diffuso anche nel figurato con

: siamo noi nel centro di un ciclone e non lo sappiamo? palazzeschi, 4-217

donna intellettuale era divenuta sportiva. c. e. gadda, 5-43: il ciclone

solide che essa trasporta in sospensione (e utilizza per tale separazione la forza centrifuga

simile al ciclone. c. e. gadda, 7: sosteneva, fra

convergenti. 2. per simil. e al figur. rapidissimo e violento.

per simil. e al figur. rapidissimo e violento. ciclonòsi, sf. medie

= voce dotta, comp. da ciclo1 e olefina (v.). ciclopalla

= comp. da ciclo• * e palla (v.). cicloparaffìne

= voce dotta, comp. da ciclo1 e paraffina (v.).

adatta a scivolare per i pendii ripidi e nevosi. = comp. da

. = comp. da ciclo1 e pattino (v.).

mezzo della fronte, abitante nelle caverne e antropofago; gli veniva attribuita la capacità

la capacità di edificare opere gigantesche (e la sede dei ciclopi è indicata da omero

campi de'ciclopi. alamanni, 10-82: e con forza maggior, che mai battesse

empio ciclope, ecco l'offesa / grave e di vita il giovenetto casso. caro

cento in questo lito, / tutti ciclopi e tutti antropofàgi / che vanno il dì

risonaro le cave. / stupì vulcano e timidi i ciclopi, / l'incudi abbandonando

come occhio di ciclope nuotante nel sonno e nel vino / fra l'ondeggiare lento

! bar illi, 1-33: la preghiera e l'invettiva sembrano uscire dalla sua gola

inarticolata dalle fauci di un ciclope tetro e appassionato. borgese, 1-388: prima

. 2. per simil. e al figur. individuo che rammenta nell'

d'essere archi nelle cose proprie, e d'altri, ove non sono bene anco

idem, l386: [spagna francia e germania] presero questa bella musa che

cantava la libertà la natura la ragione, e la gittarono con le mani e i

, e la gittarono con le mani e i piedi legati e co 'l bavaglio

gittarono con le mani e i piedi legati e co 'l bavaglio alla bocca in balia

salvini, 7-13: per le sante onde e per li pesci tutti / giuro,

comp. da xuxxo? * cerchio 'e órcóc 'occhio '. ciclòpe2

un ratto, con coda prensile e mano provvista solo del se

provvista solo del se condo e terzo dito. = voce dotta

, comp. da cyclus 'cerchio 'e pes -edis * piede '.

, contenuto in alcuni petroli caucasici e americani; si pre senta

senta come un liquido incolore, trasparente e viene impiegato come solvente degli esteri

= voce dotta, comp. da ciclo1 e pentano (v.).

mobile incolore, di odore etereo (e serve da intermedio nella preparazione di

da intermedio nella preparazione di farmaceutici e di insetticidi).

vol. III Pag.126 - Da CICLOPEO a CICOGNA (93 risultati)

: a questo tetto / inospitai sbarcati, e alla ciclopia / divoratrice d'uomini

operatori / i candidi tesori / del sonno e della mensa. tramater [s

immensa forza de'prischi selvaggi, e la favola del masso con cui polifemo

= voce dotta, lat. cyclopius e cyclopeus, dal gr. xo-

dal gr. xo- xadmeicx; e xuxxdmio?. ciclopia, sf

sovente ne gli altri vertebrati e in alcuni invertebrati), per

fatte di grossi massi appena squadrati e rozzamente collo cati, a

ciclopica s'è fatta l'arte; / e bronte e sterope su per le carte

fatta l'arte; / e bronte e sterope su per le carte / con vene

vene tumide, con occhi accesi / e con gli erculei muscoli tesi / a prova

tanti secoli aleggia per entro le caverne preistoriche e i sepolcreti etruschi, intorno alle mura

sepolcreti etruschi, intorno alle mura ciclopiche e ai templi greci, su gli archi

templi greci, su gli archi romani e le torri feudali. d'annunzio,

iv-2-566: le rocce disposte in cerchio e digradanti davano imagine d'un colosseo construtto

per opera ciclopica, corroso da secoli e da intemperie senza numero ma improntato ancóra

famigliari imperi ciclopici sopra i loro figliuoli e le loro mogli, propi di sì fiere

risalire il fiume amo fino alle falde ciclopiche e inospitali dell'ultima compiobbi. rigutini-cappuccini,

chi con pali di ferro ciclopici, e chi con un martellino. pascoli, i-319

i-319: il poeta celebra le grandi e belle città,... e le

grandi e belle città,... e le ciclopiche mura, e i sicuri

... e le ciclopiche mura, e i sicuri porti. panzini, iii-280

di onde, di monoliti, di case e di giardini. che ciclopica danza della

giardini. che ciclopica danza della terra e del mare; che furia di città assalita

sassi ciclopici squadrati con tanta perfezione, e incastrati nella buia massa liquida, davanti

= comp. da ciclo * e pista (v.).

te, sf. miner. varietà vitrea e trasparente di anortite, che si trova

= comp. da ciclo * e [aeroplano. cicloplegìa, sf

. y. óxxot; 'cerchio 'e nxtjyf) 'ferita '.

in alcole (miscelato con aria e con ossigeno, viene impie

. = comp. da ciclo1 e di propano (v.).

. dal gr. xùxaoc 'cerchio 'e ópafia 1 vista, spettacolo '

calotta (vi appartengono i sirfidi e tutti i muscidi). =

gr. xùxxoc 'cerchio 'e £a

dal gr. xóxxo? 'cerchio 'e oxotréco * vedo '.

posite matrici di carta incerata (e che viene chiamata anche duplicatore)

riproduce parecchie volte uno scritto. c. e. gadda, 7-118: verso

ciclo stile, carta grama e pelosetta, mi preammonì che nel

due cronisti, una stanzetta nella roma vecchia e un ciclostile, per diffondere,

dal gr. xóxxo$ * cerchio 'e dal lat. stylus 'stile '.

gr. xùxxoi; 'cerchio 'e oxóp. a 'bocca '.

sono animali acquatici, dal corpo lungo e cilin drico, dalla pelle

drico, dalla pelle nuda e viscida, dotato di branchie,

di branchie, privi di mascelle e di arti, con una pinna

pinna codale intorno all'estremità posteriore (e sono i più primitivi fra i

gr. xóxxoc; * cerchio 'e oxópia * bocca ', attraverso la forma

per avere la bocca ritonda »), e la forma del singolare ciclòstoma («

interamente circondata da due piccioli orli, e chiusa da un coperchio rotondo e sottile »

orli, e chiusa da un coperchio rotondo e sottile ») e ciclòstomo («

da un coperchio rotondo e sottile ») e ciclòstomo (« nome di una specie

. medie. alternanza di stati melanconici e maniaci costituzionali, che si differenzierebbe dalla

dal gr. xóxxo? 'ciclo 'e &upióc 'passione '. ciclotìmico

dal gr. xóxxo ^ 'cerchio 'e tojjrì) * taglio '.

xóxào <; * cerchio 'e [elettrone. ciclòttero, sm

. pesce teleosteo dal corpo tozzo e rigonfio, lungo 60 cm, dalla pelle

60 cm, dalla pelle nuda e tubercolosa, di colore olivastro, con le

. xuxxoi; * cerchio 'e ttxepóv * ala, pinna '.

= comp. da ciclo * e turismo (v.).

). cicloturista, sm. e f. (plur. m. -i

cicno, sm. ant. e poet. cigno. salvini,

con le remiganti nere, il becco e i piedi rossi; è migratore

è migratore, nidifica nell'europa centrale e sverna in africa (è predatore

sverna in africa (è predatore, e si nutre di piccoli animali)

2-78: cicogna è uno grande uccello; e sono sanza lingua, e perciò

; e sono sanza lingua, e perciò fanno gran romore col becco, batten

batten dolo molto insieme, e sono nimiche de le serpi. dante,

nel bagno, sentì il pianto e 'l tremito che rinaldo faceva, il quale

l'ibis] ha similitudine colla cicogna, e quando si sente am malato

malato, empie il cozo d'acqua e col becco si fa un cristero.

non stieno ne'pascoli senza pericolo, e hanno osservato che mentre tal vento tira,

: le cicogne tornano allo stesso nido e nudriscono il padre e la madre,

tornano allo stesso nido e nudriscono il padre e la madre, quando son vecchi.

sieguo, almeno in questo, il senno e l'esempio delle cicogne e delle rondinelle

il senno e l'esempio delle cicogne e delle rondinelle, che col mutarsi della stagione

albergare ne'loro tetti qualche cicogna, e guai a chi ne uccidesse alcuna,

tra le altre specie, della bianca e della nera. la bianca sceglie per domicilio

sceglie per domicilio le nostre abitazioni, e si stabilisce sopra le torri, lungo le

sopra le torri, lungo le strade e sulle cime degli alti edifìzii. la nera

boschi, frequenta i luoghi appartati, e nidifica nel più folto delle foreste. barilli

pace che chiama dall'oriente le amiche e professorali cicogne, a navigare elastiche come

velivoli lenti sui tetti intorno ai campanili, e a passeggiar dignitose sulle grondaie. montale

montale, 89: zàffiri celesti / e palmizi e cicogne su una zampa non chiudono

89: zàffiri celesti / e palmizi e cicogne su una zampa non chiudono /

per simil. scherz. persona troppo alta e allampanata, col naso eccessivamente lungo.

palazzeschi, 3-100: un coso secco e lungo, allampanato, coi piedi dolci

, coi piedi dolci, tutto piedi e testa, e delle braccia lunghissime che

piedi dolci, tutto piedi e testa, e delle braccia lunghissime che non sapeva dove

lento, con un rumore regolare, grave e dolce, come se il motore avesse

come se il motore avesse macinato acqua e non aria... in seguito

spiegarono che questi aeroplani si chiamavano cicogne e andavano in perlustrazione e per questo volavano

si chiamavano cicogne e andavano in perlustrazione e per questo volavano piano.

a sostenere la gronda dei tetti (e viene sagomata secondo la forma di tale

sagomata secondo la forma di tale gronda e abbellita con motivi ornamentali). 7

estremità di esso si potevano alternamente abbassare e alzare (cfr. cicognola, n.

vol. III Pag.127 - Da CICOGNARE a CIDONIATO (80 risultati)

strumento chiamato dai contadini la gruccia, e dagli agricoltori cicogna, e si piantino

gruccia, e dagli agricoltori cicogna, e si piantino i maglioli. 9.

un modello che ha la testa grossa e pesante, che più par uno delfino che

che più par uno delfino che uccello, e questa in forma di manico ha la

dante, purg., 25-10: e quale il cicognin che leva l'ala

ala / per voglia di volare, e non s'attenta / d'abbandonar lo

attenta / d'abbandonar lo nido, e giù la cala. bencivenni, 4-73:

delle cicognole di medesima larghezza di bocca e altezza della superficie dell'acqua al luogo

, son tutte d'una medesima natura e potenza. = deriv. da

, dalle lunghe zampe, becco lungo e di varia forma e collo parimenti lungo

, becco lungo e di varia forma e collo parimenti lungo; vivono presso fiumi

dal lat. ciconia 4 cicogna 'e -formis (da forma 4 forma ')

famiglia composte, diffusissima in tutta europa e coltivata largamente per le foglie e soprattutto

europa e coltivata largamente per le foglie e soprattutto per la radice; le foglie

le foglie costituiscono una buona insalata, e inoltre vengono usate in medicina come infuso

sapore amaro, viene consumata come ortaggio e costituisce un surrogato del caffè.

la sponsasolis, la cicoria intuba, e il solsequio, è tutta un'erba.

, la quale dall'effetto alcuni chiamano amara e altri cicorea. domenichi [plinio]

.. giova al fegato, alle reni e allo stomaco. soderini, ii-104:

, ch'era un misto di cicoria e fave torrefatte. borgese, 1-52: nel

: la cicoria è tutta in fiore e darà molta semenza per le prossime stagioni

pomeriggio, lui, nutrito di cicoria e di latte, al fine di avere

prati, ch'è un poco amara e purga il sangue. = dal

. redi, 16-ix-261: dopo molti e molti mesi, ricorse ad un decotto

un decotto di china, di sandali, e di salsapariglia con cicoràcei, fatto in

trenta a quaranta generi, di abito e di proprietà affini alla cicoria, da cui

canto degli alberti, nella loggia murata e profanata da una cicoràcea bottega di caffè

femm. -a). chi coglie e vende la cicoria. = voce

ce li ribadiscono... si vede e si nota, meglio, in quelle

nell'europa meri dionale, e si distingue per la grossa radice vuota

si distingue per la grossa radice vuota e concamerata; ha odore ripugnante ed è la

fòglie più scure, a lacinie più strette e di odore cattivo. -cicuta maggiore:

disseccando, perde le qualità nocive, e può essere mangiata dal bestiame; si

; si adopera in medicina per cataplasmi e come calmante nella pertosse e nell'asma

per cataplasmi e come calmante nella pertosse e nell'asma; i frutti contengono in

., 6-34: la cicuta è calda e secca nel quarto grado, ed ha

nel quarto grado, ed ha virtù attrattiva e consumativa, e dissolutiva, ma non

ed ha virtù attrattiva e consumativa, e dissolutiva, ma non s'usa nelle medicine

medicine dentro, pe- rocch'è venenosa e nella sustanzia e nelle sue qualitadi.

pe- rocch'è venenosa e nella sustanzia e nelle sue qualitadi. landino [plinio

più, appresso alle castella; con fusto e fiondi simili alla ferola, ma di

simili alla ferula, ma più strette e di mal odore. guarini, 134:

mal odore. guarini, 134: aconito e cicuta / nascer da salutifera radice /

era un'erba detta cicuta che avvelenava e faceva morire; io... mi

le rose, / ed accanto al frumento e al cinnamomo / l'ispido cardo e

e al cinnamomo / l'ispido cardo e la cicuta pose. tommaseo [s.

sono di un verde più cupo, e... sfregate fra le dita esalano

fasci di cicute / sorsero entrambi, e dissero: va sano!...

. / va sano!... e ritornavano cogliendo / ancor pei greppi i

tenero, intorno a merletti di cicuta e a fioriture di crocelline gialle. 2

si servava veneno temperato con cicuta e concedevasi il pigliarlo a chi approvava al senato

mariti crudelmente offesi / dall'adultera man cicuta e tosco / dal letto genital non ben

tanto la virtù visiva de gli occhi, e genera così spesse vertigini, che non

dopo questo, singhiozzi, anfanamenti, pazzia e frigidità grande nelle parti estreme del corpo

frigidità grande nelle parti estreme del corpo; e finalmente, stringendo il fiato nella canna

, se ne muoiono i pazienti strangolati e ispasimati. b. davanzali, i-399

de'grandi a la caduta; / e regnando talora anco si prende / in

i puppieni furono possenti in grecia, e come astrinsero il povero socrate a sorbirsi

: nei sacri canti / dei poeti e dei sofi, entro le tazze / di

le tazze / di cicuta spumanti, e nel perenne / rimordimento della conscia colpa /

/ che viene scalzo, all'uno e all'altro è giunto, / della cicuta

lo volete voi nutrire con la polvere perfida e riconfortare con la cicuta, fino a

egli non abbia più anima per conoscere e pensare? bartolini, 15-129: gli

. 3. figur. dolorosa e amara prova morale. fagiuoli, 3-1-116

fagiuoli, 3-1-116: io pensavo fossero ambrosia e manna, e son cicuta.

io pensavo fossero ambrosia e manna, e son cicuta. = lat. cicónia

= lat. cicónia (anche cicónea, e nella forma dial. del prenestino cónca

. marino, 4-179: sette forate e stridule cicute / con molle cera di

. tutte le parti di questa pianta e sopratutto i fusti contengono un sugo giallastro

un violento veleno per l'uomo e per gli altri animali. =

. chim. alcaloide isolato dalle foglie e dai frutti della cicuta maggiore. tramater

. = comp. da cicuta1 e tossina (v.).

zampogna. pulci, 27-55: e chi sonava tamburo, e chi nacchera,

, 27-55: e chi sonava tamburo, e chi nacchera, / baldosa e

e chi nacchera, / baldosa e cicutrénna e zufoletti. = etimo

nacchera, / baldosa e cicutrénna e zufoletti. = etimo incerto:

arnese, / co'stola d'oro e sovr'a capo un palio, / che

si distinguono per la grandezza del peristoma e del periprocto. = voce dotta,

pino da lungi odorante, / e al cìdolo ferve perarolo. =

di pere o mele cotogne con zucchero e miele; cotognato. o.

vol. III Pag.128 - Da CIDONINA a CIECO (86 risultati)

le sue viti, i suoi frutteti, e gli archi che vi si fabbricavano

/ sue tarde figlie di lasciva e molle / lanugine vestir le bionde

; ché membruto egli era / e gravato di giallo adipe il fianco. quasimodo

dei fiumi deriva nei canali / e lungo l'orto sacro delle vergini / ai

pompieri s'ammucchia rono attorno e puntarono le cieche. = femm

guidatore è cieco, conviene che esso e quello, anche cieco, ch'a lui

cieco, a brancolar sovra ciascuno, / e due dì li chiamai, poi che

. idem, par., 16-70: e cieco toro più avaccio cade / che

, per l'asprezza della penitenzia, e continuo piagnere, era diventato quasi cieco

piagnere, era diventato quasi cieco, e poco vedea. boiardo, 2-4-54:

cieco... primo, propriamente, e questo è quando ha perduto la potenzia

visiva; secondo, men propriamente, e questo è colui che ha le cateratte in

adoro, / che fai l'occhio cervero e senza oltraggio, / ove l'altro

oltraggio, / ove l'altro l'abbaglia e cieco il rende! boccalini, i-328

il tentare di far maliziosi i semplici e far veder lume a quelle talpe le

in stella / lasciato ha cieco il mondo e in tristi pianti / per aggiugnere al

tristi pianti / per aggiugnere al del lumi e concenti. alfieri, viii-26: tu

quel sommo / d'occhi cieco, e divin raggio di mente, / che

spesse fiate le guida nel fossato / e falle tralipare. dante, 59-75: dimmi

, / lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui. passavanti,

curate di loro: egli sono ciechi, e guida di ciechi. petrarca, 2

addormenta? certo tu se'cieco, e la tua mente è cieca.

pulci, 1-7: ma il mondo cieco e ignorante non prezza / le sue virtù

/ nacque l'alma beltade, / e le virtuti raquistaro albergo: / per

a tergo. machiavelli, 888: e per certo gran cosa a considerare quanto

ti tolle a un tempo l'uno e l'altro lampo, / di forza e

e l'altro lampo, / di forza e di saper, che vivea teco,

saper, che vivea teco, / e tu rimaso in tenebre sei cieco. castiglione

dire che questi tali non s'ingannino e che lo amante non divenga cieco circa la

3-14: questi catoni saranno molto ciechi e pazzi, se non sapran scuoprir quel

giorno, iv-797: umili cose / e di picciol valore al cieco vulgo /

il numero della folla de'ciechi credenti e paganti. pellico, conc., i-372

in te. carducci, 73: odio e furore i torvi animi avvampa / e

e furore i torvi animi avvampa / e ciechi mena con la sua rapina / ove

quelle errònee / forze tra la morte e la vita / penanti...

. baldini, i-166: folla critica e bonaria. non torbida, cieca, passionale

erano stati tutti ciechi, ciechi! e di tanta cecità doveva ora lui sopportare

foscolo, iv-437: dal loro orgoglio e dalla stupidità de'volghi si stimano saliti

saliti tant'alto per proprio valore; e sono cieche ruote dell'oriuolo.

ne l'acqua, tratto da giovami e mal pensato pensiero, e ceco dal soverchio

da giovami e mal pensato pensiero, e ceco dal soverchio ed irregolato appetito di

/ ebra di sangue cieca d'ira e stolta. monti, ii-207: se tardi

, vedendomi cieco d'amicizia per voi, e idolatra delle vostre qualità morali, non

. piovene, 1-196: vedervi cieca e renitente ai consigli non è motivo di abbandonarvi

faceva [la sala grande] nana e cieca di lumi, ed avendo il desiderio

, 4-241: occhio splendido di bellezza e cieco di anima. -cieco di qualcuno

, se non quella che ciascuno in sé e in altrui adopera. firenzuola, 97

altrui adopera. firenzuola, 97: e vedevala così cieca del fatto suo,

cieca speranza, ov'hai condutti / e dolcemente lusingando scòrti / di pensiero in

, i-101: già con cieco e poco saggio avviso / mossi le

che vi ha introdotti una cieca pratica, e così egli contribuirà al bene della

ben degno d'un filosofo, e senza di cui lo scrivere non è che

pratica materiale. manzoni, 119: cieca e materiale credenza davvero, l'aderire

davvero, l'aderire con un assenso risoluto e fermo a tutte le diverse verità

suoi naturali sostegni le toglieano riputazione e ne affrettavano la caduta, per

legno con un sentimento di cieca e disperata rassegnazione. de sanctis, i-71:

nievo, 89: la passione, potente e tiranna nel primo comando, aveva

di confessarsi cieca nel resto, e di fidarsi pei mezzi a quelle oculate

cieca è incon cepibile, e qualsiasi forma per rudimentale e povera che

cepibile, e qualsiasi forma per rudimentale e povera che sia di attività pratica

qualche cono scenza, povera e rudimentale che sia. gozzano, 108:

... / da quel salone buio e troppo vasto... /

». campana, 100: e tutta la mia vita tanto simile a quella

tornava alla mente in flutti amari e veementi. alvaro, 7-47: agli albori

, ministra di tutti i beni e di tutti i mali. 4

della cieca fortuna i volti dubbiosi; e quella che ancora agli altri si vela

] la cieca severità delle leggi, e de'rettori. catone volgar., 1-47

1-47: quando non se'savio, e non tratti li tuoi fatti con ragione,

in mano de la cieca fortuna, e quelli subitamente perdei. bruno, 3-65

virtù. marino, 206: cortese e non avara / e non cieca si mostra

206: cortese e non avara / e non cieca si mostra e non alata,

non avara / e non cieca si mostra e non alata, / se non quanto

non quanto va seco / amor alato e cieco. f. f. frugoni,

parini, xvii-15: me per l'urto e per l'impeto / de gli affetti

, s'intesero le ragioni dei soggetti e del principe, si sperò fine al comandar

si sperò fine al comandar cieco, e alla cieca obbedienza. leopardi, 19-

ciechi / destini investigar delle mortali / e dell'eteme cose; a che prodotta,

prodotta, / a che d'affanni e di miserie carca / l'umana stirpe.

, perché l'invidia ha gli occhi e la fortuna è cieca. 6.

, / piansi la bella giovanezza, e il fiore / de'miei poveri dì.

362: i padri soli dovettero favellare e dar gli ordini a'figliuoli ed a'famoli

ordini a'figliuoli ed a'famoli, e questi, sotto i terribili imperi famigliari,

: questi due fatti sono: la pronta e cieca credulità degli uomini in certi casi

degli uomini in certi casi; la diffidente e irosa indocilità di certi altri. leopardi

insegna il vero alla ragione nascoso, e gli fa parte di luce dove tutto

] debbano annoverarsi fra gli oggetti commendabili e salutari...

vol. III Pag.129 - Da CIECO a CIECO (89 risultati)

de roberto, 90: rassegnato e devoto, le prestò un'obbedienza scrupolosa

devoto, le prestò un'obbedienza scrupolosa e cieca anche nelle cose inutili e ridicole.

scrupolosa e cieca anche nelle cose inutili e ridicole. svevo, 3-619: di

lancia tutta di ferro a persea, e nella verità la punta della lancia non lo

per lo costato sinistro,... e maculogli la carne, e fecesi vermiglia

.. e maculogli la carne, e fecesi vermiglia: e questo fu un colpo

la carne, e fecesi vermiglia: e questo fu un colpo cieco. tasso

tasso, 8-18: molti d'essi piagati e molti spenti / son da cieche ferite

ha al fantolino / che muor per fame e caccia via la balia. petrarca,

? / ché rotto è il filo e rotta è quella fede / che era de

che era de lo errar mio conforto e duce. lorenzo de'medici, 487:

perché era mosso da uno ereditario odio e una cieca ambizione, la quale così gli

ariosto, 23-88: spinto di qua e di là dal timor cieco. della

altrui scorta / cercando la sua luce, e non la trova. bruno, 3-190

figlio degno / d'ignoranza, radice e fomento hanno. metastasia, ii-47:

della storia ci ha svelato le larghe e nascoste radici di quel delirio di libertà

! la mia è una passione ardente. e. cecchi, 6- 168:

501: cerber nel basso regno cieco e vano, / latrando, all'ombre

giunto che fu ne la più cieca e muta / selva, si volge al fonte

fe'già la notte al dì vergogna e scorno, / ecco la luce che

treman le spaziose atre caverne, / e l'aer cieco a quel romor rimbomba.

viscere cave ignoto speco / rifiuta il sole e fugge i suoi splendori. / muti

i suoi splendori. / muti qui sempre e quasi in career cieco, / tacciono

career cieco, / tacciono i mesti e desolati orrori. fr. della valle,

, i-41: o cieca notte, e quanto meno oscura / se'di quest'occhi

; fuggi la luce / delle stelle e del sol! còlati, indegno, /

, indegno, / nelle più cupe e cieche / viscere della terra. algarotti,

per mezzo alle quali scorre la fangosa e trista riviera di acheronte. monti,

, 15-3: era il mattino, e tra le chiuse imposte / per lo balcone

/ strada rotta o notte cieca. e. cecchi, 1-66: si mangia

: si mangia un cappone con rimorso e compassione, sentendosi colpevoli d'un attentato

. bocchelli, ii-190: momenti ciechi e sinistri furono, quando la marea furibonda

furibonda menava ad azzuccarlo su punte taglienti e su inospitali ceppi di roccia.

? simintendi, ii-19: le tenebre e la notte scemano la vergogna: e

tenebre e la notte scemano la vergogna: e colla mano manca tiene la mano della

mano manca tiene la mano della balia, e l'altra mano col movimento cerca la

la cieca via. boccaccio, i-475: e tali sono stati, che, per

, / per luogo oscuro, tenebroso e cieco. ariosto, 1-52: e fuor

tenebroso e cieco. ariosto, 1-52: e fuor di quel cespuglio oscuro e cieco

: e fuor di quel cespuglio oscuro e cieco / fa di sé bella ed improvvisa

altri ne la fuga / da'sfrenati cavalli e da la cieca / lor furia trasportati

aperto i fuori se n'esce, e sua virtù dichiara. marino, 1-93:

, 1-93: queste con passi incogniti e secreti, / e per sentier caliginoso

queste con passi incogniti e secreti, / e per sentier caliginoso e cieco / van

secreti, / e per sentier caliginoso e cieco / van de l'arida terra irrigatrici

terra irrigatrici, / a nutrir piante e fiori, erbe e radici. d.

a nutrir piante e fiori, erbe e radici. d. battoli, 9-31-2-45:

la zolfara, all'incontro, cieca, e guai a scivolarci dentro. moravia,

si discorre / per le molte intricate e cieche strade / del labirinto che si dice

aggiraro, / si confusero insieme, e si spartirò / de'teucri i figli.

si trovan per tutto [il corpo] e nicchi, e canaletti, e docce

[il corpo] e nicchi, e canaletti, e docce, e condotti;

] e nicchi, e canaletti, e docce, e condotti; e altri ciechi

, e canaletti, e docce, e condotti; e altri ciechi, altri forati

canaletti, e docce, e condotti; e altri ciechi, altri forati, per

di figura quadra, con istrade, e mura addiritto, che le chiudono,

in ciechi labirinti / d'inferno, e so ch'esser non può lontano. bocchelli

che si perdeva fra certe sassaie sterili e disabitate. calvino, 1-81: era il

aperto sotto la terra: una lunghissima e stretta caverna, un budello sotterraneo.

testa; de'quali uno è cieco, e non ha riuscita. d'annunzio,

muraglie cieche, rinforzate da pilastri, contrafforti e arcate cieche. 15. ant

[torba] tutte cieche d'acqua e di fango, delle quali erano piene le

tra il cieco o il colon ascendente e l'ileo. 18. lanterna

, con un vetro nella parte anteriore e un'anima girevole, che serve a

diede loro aita ad aprir l'arca e ben puntellarla. panzini, ii-321:

sono state scritte. moneti, 6: e con lettere cieche soglion dare / lo

saccenti, 1-2-168: scrive lettere cieche e fa cartelli. foscolo, xiv-322:

mezzo della quale n'ha scoperti alcuni, e chiede istruzioni. 20.

3-42: così mentre con lei scherza e ragiona, / il tratto studia e le

scherza e ragiona, / il tratto studia e le si stringe appresso; / e

e le si stringe appresso; / e tuttavia dialogando seco / coglie il tempo

/ incauto nume perigliando gisse / misero e solo per oblique vie. 21

volo cieco: effettuato con visibilità nulla e con il solo aiuto degli strumenti di bordo

a sua guida / per non smarrirsi e per non dar di cozzo / in cosa

2-1 (126): menando quivi zoppi e attratti e ciechi. s. caterina

): menando quivi zoppi e attratti e ciechi. s. caterina da siena,

: capitò uno con uno popone; e lodandolo coloro, il cieco lo volle toccare

lodandolo coloro, il cieco lo volle toccare e fiutare e disse: « questo debbe

, il cieco lo volle toccare e fiutare e disse: « questo debbe essere uno

giudicar della differenza fra i beni temporali e gli eterni, come un cieco nato

altra musica che il fischio del vapore e l'organino, e il clarinetto d'un

fischio del vapore e l'organino, e il clarinetto d'un povero cieco,

quel legno, sotto la neve, e tremante le mani di freddo. pascoli,

, 1-95: la sua voce grave e profonda, come l'ultima canna d'un

che li tiravano per la mano, e gridavano per la campagna le loro nenie

fece un discorso a barzellette sui ciechi e sui sordi. 24. figur

., 6-93: guardommi un poco, e poi chinò la testa; / cadde

agute luci / dello 'ntelletto, e fleti manifesto / l'error dei ciechi che

vi domanda. monti, iii-283: e verrà tempo che la fama di codesto

vol. III Pag.130 - Da CIECOLINA a CIELO (98 risultati)

/ ch'esser doveano insieme / corisca e la bellissima ama- rilli / per fare

muta: / tanta è la polve e '1 fumo in aria accolto. galileo,

effetti è quella che ci conduce all'investigazione e ritrovamento delle cause; e senza quella

all'investigazione e ritrovamento delle cause; e senza quella, il nostro sarebbe un

. è come una pietra dove inciampa e cade chi va avanti alla cieca; e

e cade chi va avanti alla cieca; e per chi sa alzare il piede,

. d. bartoli, 42-iii-17: e quegli e questi erano tanto alla cieca del

. bartoli, 42-iii-17: e quegli e questi erano tanto alla cieca del dove

tanto alla cieca del dove andrebbono, e dove fossero, che per appuntar che facessero

per appuntar che facessero gli occhi, e lo sguardo, non giugnevano a vedersi un

già secco, a levar la scure, e a dargli alla cieca tra capo e

e a dargli alla cieca tra capo e collo, tra tronco e rami.

cieca tra capo e collo, tra tronco e rami. redi, 16-iv-150: se

che son venuti dopo, alla cieca, e senza cercar altro, è stato creduto

aristarchi bastardi acquistarono timpunità di dar sentenze e bastonate alla cieca. colletta, i-42

, ci sarebbe quella scusa così corrente e ricevuta, ch'erano errori del suo

che... applicata così nuda e alla cieca, come si fa d'ordinario

cieca quegli errori che più saranno funesti e a loro e a chi li governa.

che più saranno funesti e a loro e a chi li governa. settembrini, 1-60

settembrini, 1-60: non bisogna scandalezzarsene e biasimarle così a la cieca, ma

cieca, ma considerare che in certi tempi e in certi popoli elle [le sette

di comunione che ti frusta, abbracci e stringi alla cieca, quasi cercassi una

là, era un fatto inesplicabile, e come una fortuna capitata alla cieca.

-cantare, musica da ciechi: discorso lungo e noioso. -fare un cantar da ciechi

cantar da ciechi: parlare a lungo e noiosamente. pulci, 18-167: poi

18-167: poi che noi siam per ragionare e bere, / e son le notte

siam per ragionare e bere, / e son le notte un gran cantar di cieco

, se e'le salse il moscherino, e se la ne fece un cantar di

questa eziandio al cieco è chiara, e poco dinanzi lo dimostrasti, quando d'

: calandrino incominciò a guardare la niccolosa e a fare i più nuovi atti del mondo

i più nuovi atti del mondo, tali e tanti che se ne sarebbe avveduto un

, v-480: di due che disputano e senza conclusione e senza intendersi, dichiamo:

di due che disputano e senza conclusione e senza intendersi, dichiamo: son due

fa molto pregare per fare una cosa e che, quando si è decisa, non

presto da banda la vergogna, / e fece come i ciechi da bologna.

loro un soldo perché comincino a cantare, e bisogna poi dargliene due perché si chetino

cosa, mostrando non voler farla, e bisogna poi pregarlo che resti di farla

ci vuole un soldo per farli cominciare e due per farli smettere. -giudicare

non prova i suoi dolzi savori; / e senza prova non sen può stimare,

. bellincioni, 1-16: certi savi e gagliardi con parole / che non sanno

altrettanto ignorante. pulci, 16-54: e guida a questa volta il cieco l'orbo

egli avrebbe buon manicar co'ciechi, e io sarei bene sciocca se io noi conoscessi

sarei bene sciocca se io noi conoscessi e se io il credessi! -mangiare

sbucare: / io porterò il battaglio e 'l fuoco meco; / vedrete poi

regola, né misura, procede furiosamente e dà mazzate da cechi. berni, 66-55

una gamba a gruccia... / e s'i'non posso far cantare un

un'orazione. pananti, i-402: e non ha un soldo da pagare un cieco

. b. corsini, 1-24: e tu che al punto sempre mai t'arrechi

il cieco guida il cieco, l'uno e valtro cadono nella fossa. bibbia

(scandalizzare); quelli sono ciechi e loro guidatori; ma se uno cieco conducerà

'l cieco mena il cieco, l'uno e l'altro cade nella fossa.

396): gridavo a certi asini zoppi e a uno cecolino che gli guidava.

anco 'ciecone'di chi vede poco e male; 4 ciecàccio un cieco che

ciecàccio un cieco che sia d'animo e di maniere cattive. -dal lat

. celico. ciellenista, sm. e f. (plur. m. -i

. in italia, nell'ultimo periodo e al termine della seconda guerra mondiale,

(c. l. n.) e sostenitore della linea politica che questi rappresentavano

orizzonte, che sembra avvolgere la terra e si presenta come una cupola, di colore

azzurro più o meno carico di giorno, e scuro, punteggiato di stelle, di

atmosfera che avvolge la terra. -cielo e terra: l'universo intero. -cielo

, mi signore, per sora luna e le stelle, / in celu l'ài

dì 'nfin al ciel stellato; / e 'l su'garrir paion mille chitarre. dante

la parte orientai tutta rosata, / e l'altro ciel di bel sereno adorno.

idem, par., 30-8: e come vien la chiarissima ancella / del sol

fuoco di dio cadde dal cielo, e toccò le pecore e'guardiani, e arse

, e toccò le pecore e'guardiani, e arse ogni cosa. petrarca, 22-4

2-7 (193): oscurissimo di nuvoli e di buia notte era il cido.

altri spiriti. machiavelli, 979: e come dalla sua morte ne dovesse nascere grandissime

ciel tuona / da un'altra parte, e tutto arde de lampi, / sì

ampio cielo di chiare stelle tanto splendido e nel mezzo la terra dai mari cinta,

. dir si po che una nobile e gran pittura sia. tasso, 7-11:

chiostro, / saltar veggendo i capri snelli e i cervi / e di pesci guizzar

i capri snelli e i cervi / e di pesci guizzar di questo fiume / e

e di pesci guizzar di questo fiume / e spiegar gli augelletti al ciel le piume

eterea regione per la quale il tutto discorre e si muove. galileo, 407:

[delle stelle] sia elementare, e che le possano sublimarsi quanto piace loro,

il quale io stimo1 più tenue più cedente e più sottile assai della nostra aria.

: la naturai legge ammira il cielo e le stelle come divine, ma un solo

, 905: plumbeo / il cielo e il mattino d'autunno / come un grande

sulla mula, verde dalla bile, e se ne andò mentre l'acqua veniva

spalle. pascoli, 291: cielo, e non altro, cielo alto e profondo

, e non altro, cielo alto e profondo, / cielo deserto. o patria

cieli estivi. gozzano, 42: e quel velario azzurro tutto a strisce,

, / si chiama « cielo *? e « monti * questo brullo?

« monti * questo brullo? e. cecchi, 1-9: quel cielo era

1-9: quel cielo era davvero troppo bianco e troppo deserto per non essere un cielo

, d'un calore caldo nel crepuscolo, e sopra ad esse la grande distesa del

primi lumi della sera, più fulgido e lontano, che le rondini tiravano in

dietro le stelle. -per simil. e al figur. de sanctis, lett

, i-226: vedi una chiesa animata e ambulante in processione: sette candelabri, che

distanza parevano sette alberi d'oro, e dietro gente vestita di bianco che canta

di bianco che canta « osanna *, e le fiammelle lasciano dietro di sé lunghe

dietro di sé lunghe liste lucenti, e sotto questo cielo di luce sfila

orlo d'una montagna. c. e. gadda, 7-101: s'hanno a

le deformità: quelle di cui giorni e tempi hanno attoscato e contorto uno stelo ignoto

di cui giorni e tempi hanno attoscato e contorto uno stelo ignoto ed inutile contro

tirato, il dì sereno, / e quando corre il piè sopra l'asciutto.

stella. -in particolare: il sole e la luna. dante, purg.

vol. III Pag.131 - Da CIELO a CIELO (113 risultati)

tutte le cose azzurre di colore, e, in particolare, gli occhi di

/ questo eiel di beltade, / e promette pietade. saracini, i-205:

d'aurei capelli intesta / nuviletta lucente e preziosa, / attorta in cerchi d'òr

bagna di nanfe i teneri alabastri / e serici al bel fianco arnesi appresta.

3. figur. letter. come simbolo e raffigurazione di tutto ciò che, come

la palandrana aperta: la barba nera e grigia, le occhiaie azzurre, e

e grigia, le occhiaie azzurre, e una voce dolce del cielo. 4

anche maestro imbratta nel ciel de'balordi e smemorati. soffici, 1-44: dai

, 1-44: dai cieli della fantasia e dell'intelligenza, il marcio pioveva sul

il marcio pioveva sul terreno dell'azione e della vita sociale e l'inquinava.

sul terreno dell'azione e della vita sociale e l'inquinava. barilli, x-40:

delle creature eteree, gazzose, satinate e leggere che salgono nell'atmosfera lietamente sino

quasi incollati al firmamento, rimangono muti e sospesi in quelle altitudini inaccessibili, deserte

sospesi in quelle altitudini inaccessibili, deserte e luminose, e attendono in conserva per mesi

altitudini inaccessibili, deserte e luminose, e attendono in conserva per mesi e anche

, e attendono in conserva per mesi e anche per anni fi giorno del loro giudizio

il più eccelso, sede di dio e dei beati. -cielo stellato: il

, de li quali lo estremo, e che contenesse tutto, fosse quello dove

fisse sono, cioè la spera ottava; e che di fuori da esso non fosse

ei [enea] fu dell'alma roma e di suo impero / nell'empireo ciel

questo ordine fatale il cielo muove, e le stelle e gli elementi tra loro insieme

il cielo muove, e le stelle e gli elementi tra loro insieme tempera,

gli elementi tra loro insieme tempera, e con vicendevole commutazione trasforma. passavanti,

: formato ch'ebbe iddio i cieli e 'l mondo, / alla sua propia imagine

e'cieli di sua natura immutabili, e lui ha ordinato che si muovino e

e lui ha ordinato che si muovino e girino, per dare e mandare l'influenzie

si muovino e girino, per dare e mandare l'influenzie quagiù a le cose

quagiù a le cose che si generano e producono in questo mondo. bembo,

con maraviglioso consiglio ritondo... e cinselo di molti cieli di purissima sustanza

di purissima sustanza sempre in giro moventesi e allo 'ncontro del maggiore tutti gli altri.

gli altri. ariosto, 32-55: e per aggradir lei, cose fatt'hanno,

filosofi il mondo esser composto di musica e i cieli nel moversi far armonia.

me ne vivo tuttavia peregrino in qua e in là... lasciando a guisa

ne parla; egli discende dalle caste e alte visioni del terzo cielo, a mostrarsi

detto è il cielo empireo, immobile e che tutto move, centro dell'universo.

ma, secondo i gradi de'loro meriti e della loro beatitudine, appariscono ne'nove

artificiosa, pronta, veemente, concitata e de così varie melodie, che i spirti

spirti di chi ode tutti si commoveno e s'infiammano e così sospesi par che

ode tutti si commoveno e s'infiammano e così sospesi par che si levino insino

i venti / da tutto il campo, e lo spargeano al cielo.

cielo. -lo spazio ove risuonano e riecheggiano canti, clamori, musiche,

le vive scene accadute fra quelle mura e i gemiti ridesta, onde per interi secoli

al gran giogo coperse / di nebbia; e * 1 ciel di sopra fece intento

, 16-2: buio d'inferno, e di notte privata / d'ogni pianeta,

atene perché ella aveva il celo puro e leggero,... ivi erano

... ivi erano uomini sottili e d'ingegni acuti; tebe aveva il

; tebe aveva il celo più grasso e men chiaro, però erano e tebani più

più grasso e men chiaro, però erano e tebani più tardi e meno astuti.

, però erano e tebani più tardi e meno astuti. caro, 12-ii-120: se

[muse] in tanta quiete, e sotto il nativo cielo vi detteranno al-

cinga orrida notte / i sette colli, e porti altrove il lume. chiabrera,

romano. preti, i-56: notturno e solo, a queste mura intorno /

a queste mura intorno / vòmmene errando e queste pietre adoro; / ch'a me

/ ch'a me sembra influir pace e ristoro / questo de la mia dea cielo

ristoro / questo de la mia dea cielo e soggiorno. goldoni, vii-1212: se

, altre nuvole ravvolte insieme, leggieri e soffici, per dir cori, s'an-

dissero sicuro. / fu golfo constellato / e pareva immutabile il suo cielo; /

, il cielo cordiale delle affabili alpi ticinesi e del lago maggiore. sinisgalli, 6-199

6-199: accade sempre il pomeriggio, e con una periodicità che mi dà pensiero,

dà pensiero, a distanza di mesi e talvolta di anni, in ambienti e cieli

mesi e talvolta di anni, in ambienti e cieli diversissimi. — aeron

ed è così che conquistammo il cielo, e perdemmo il cielo! (1930)

dante, purg., 28-113: e l'altra terra, secondo ch'è

ch'è degna, / per sé e per suo ciel, concepe e figlia /

per sé e per suo ciel, concepe e figlia / di diverse virtù diverse legna

, che intorno il paese è fertilissimo e pien di frutti. tolomei, 2-269

state l'aria maligna di pisa, e ridursi nel benigno e tranquillo ciel di

maligna di pisa, e ridursi nel benigno e tranquillo ciel di genova. tasso,

ch'ap- pena io celo, / e 'l possente desio, che in me s'

v'ha, che più s'ammiri e pregi. carletti, 13: li portughesi

, che d'una bianca di portugallo e pare, in un certo modo, che

certo modo, che quel cielo inclini e voglia che s'appetischino più quelle naturali

degni, / gl'itali prodi; e lor fea l'aere e il cielo /

itali prodi; e lor fea l'aere e il cielo / e gli nomini e

lor fea l'aere e il cielo / e gli nomini e le belve immensa guerra

aere e il cielo / e gli nomini e le belve immensa guerra. carducci,

peregrina, il dolce nido / lasci e de l'aèr nostro il novo gelo:

t'invita più benigno ardor di cielo / e primavera di straniero lido.

di zaffiri, di smeraldi, di rubini e d'altre pietre si veggono senza numero

senza numero, egli non ritorni gioioso e allegro. sacchetti, 92-65: e la

gioioso e allegro. sacchetti, 92-65: e la cappa di cielo tornò, che

, / che 'l ciel di sopra, e i lor pendenti intorno, / di

s'ascende, altèro siede; / e sotto l'ombra d'un gran ciel

, / co 'l suol di lievi ariste e 'l ciel di canna, / è

forno, il cielo dov'è il sole e la luna, il ciel del cortinaggio

letto. pascoli, 964: rise, e piantò nel cielo / della sua

diligenza tentennava sui colonnini di ferro, e mia madre temeva il crac da un momento

volgiando, a lui obedir tole / e consegue, al primero, / del giusto

, 43-4: i'fui del cielo, e tor- nerowi ancora / per dar de

idem, conv., iv-v-4: e però che ne la sua venuta nel

ella 'l se ne portò sotterra, e 'n cielo / ov'or trionfa. s

: maria ebbe tanto cognoscimento del cielo e di ciò che v'è dentro,

intendesse quanto lei. pulci, 1-2: e tu, vergine, figlia e madre

: e tu, vergine, figlia e madre e sposa / di quel signor che

tu, vergine, figlia e madre e sposa / di quel signor che ti détte

ti détte la chiave / del cielo e dell'abisso e d'ogni cosa, /

chiave / del cielo e dell'abisso e d'ogni cosa, /...

... / con dolce rime e stil grato e soave / aiuta i versi

/ con dolce rime e stil grato e soave / aiuta i versi miei benignamente.

qual sia mai suta favorita de papi, e ti veggo al cielo. vasari,

un'altra parete un cielo con cristo e la nostra donna, s. giovanni battista

s. giovanni battista, gli apostoli e gli evangelisti e martiri su le nugole.

battista, gli apostoli e gli evangelisti e martiri su le nugole. a chiliini

: ne attesto / il cielo, e roma; eltè mia figlia. foscolo,

ima fiamma / per proprio fato eterna; e n'è custode / la veneranda deità

che gli sta a'piedi la pecora cercata e portata sulle spalle del pastore, l'

la sua vita possa offrirti una vera contraddizione e battaglia fra il cielo e la natura

vera contraddizione e battaglia fra il cielo e la natura: ciò che rende così drammatica

rende così drammatica la vita di agostino e di paolo. carducci, 935:

cristo tornante dimane a'suoi cieli. e. cecchi, 1-10: pensiamo un

reale posato sulla cima d'un monte, e che vi si riunissero giove, marte

si riunissero giove, marte, venere e tutti gli altri dei. -figur

, il nostro sarà un paese politico e nel senso deteriore.

vol. III Pag.132 - Da CIELO a CIELO (71 risultati)

sacro / al quale ha posto mano e cielo e terra, /...

/ al quale ha posto mano e cielo e terra, /... / vinca

dante, par., 31-100: e la regina del deio, ond'io ardo

: tu, cristo, avendo superato e vinto lo tormento della morte, apristi

12. per estens. iddio e gli spiriti celesti; la provvidenza;

dante, inf., 15-59: e s'io non fossi sì per tempo morto

. idem, par., 6-26: e al mio bel- lisar commendai l'armi

, i-intr. (53): tanta e tal fu la crudeltà dd cido,

tal fu la crudeltà dd cido, e forse in parte quella degli uomini, che

vita tolti. pulci, 3-77: e la cagion ch'io vesto or panni bigi

io7: sono grazie [la dolcezza e la severità], che a pochi el

, che a pochi el deio largo destina e forse a nessuno. vasari, ii-125

nessuno. vasari, ii-125: quanto largo e benigno si dimostri talora il ddo ndl'

al deio / riporta de'mortali i preghi e 'l zelo. chiabrera, 183:

guerre, delle pestilenze, delle carestie e delle mutazioni di stato e di religione,

delle carestie e delle mutazioni di stato e di religione, perché vi saranno de'

religione, perché vi saranno de'vizi e delle colpe negli nomini che chiameranno

, che egli è la goccia cordiale e il dolce che viene dal deio mesciuto

colui cui diede il del pladdo senso / e puri affetti e semplice costume. manzoni

del pladdo senso / e puri affetti e semplice costume. manzoni, 297: l'

carducci, 77: di specchi fulgido ecco e di lampade / è il luogo,

di lampade / è il luogo, e gli ozii molce di un popolo / a

diè il cielo in sorte / noia pallida e morte. d'annunzio, ii-226:

. 13. le forze misteriose e soprannaturali (il caso, il destino

fare lo credessi. getti, iv-54: e non è dubbio alcuno che i deli

doleva a cielo di non avere i fogli e la penna, che 10 potessi notar

caro, 12-i-64: lodovico è tutto vostro e vi celebra a deio. b

. salvini, 39-iv-23: niccolò heinsio e egidio menagio... hanno celebrato a

, 7-72: ma per gli boschi, e sempre a deio aperto, / passare

, / passare il rimanente dell'etade. e. visconti, conc., i-401

molto tempo senza percorrere oggetti variati, e senza la dilettevole alacrità del convivere a

minuti augelli / suol repente fuggirsi, e paurosa / turbar con l'ali a dd

cerulea talvolta si confonde una corrente verde e nel primo lor fluire commisto balenano qua

nel primo lor fluire commisto balenano qua e là rotte ondate color di bosco,

ii-285: tutte quelle secchezze d'ermagora e d'apollodoro parevano il secento, e chi

e d'apollodoro parevano il secento, e chi avea fiato di filosofìa e metteale

, e chi avea fiato di filosofìa e metteale in qualche luogo accattato nella sua

minuti fissi / stansi a squadrare; e dopo la quiete, / apriti ciel,

, v-207: invece di star sulle sue e di non dar so- disfazione a nessuno

desiderio né pensiero d'una sì vergognosa e vile malvagità. metastasio, 1-5-21: ah

deio, io sarò a milano, e sarò a milano sicuramente prima di sera

! deli, aiutatemi. mi raccomando, e mi raccomando di cuore. alfieri,

fallace / mille volte la speme, e mille volte / delusa m'ebbe. foscolo

mi siepano, parlano di me, e ne fanno il quadro. cidi! qual

si consolò, tornò ad intenerirsi, e non distolse gli occhi mai dalla scena.

per farla parlar chiaro, questa creatura? e. cecchi, 6-257: mi sembra

: mi sembra di sentir chiedere: « e le ragazze? ». un po'

cido. una cosa alla volta, e verranno anche le ragazze. -come dare

costui che par che stia / col viso e gli occhi bassi, / piaccia al

i difetti; concederla dopo molti indugi e con grande difficoltà. c. dati

gente a rimirarle, perocché cortesissimo era, e senza alcuna mercede alle persone dvili e

e senza alcuna mercede alle persone dvili e di qualche intelligenza non facea carestia di

buon esito per un'impresa molto difficile e di esito incerto. manzoni,

.. » replicò don abbondio, e continuò pensando: -il deio me la mandi

buona -. -in cielo e in terra: ovunque. bibbia volgar

] ogni paternità è nominata in cielo e in terra. -innalzare, levare

: lodare, esaltare con entusiasmo, e a volte esagerata- mente. fra

con quella vostra maravigliosa eloquenza lodato, e sopra il deio portato. ariosto,

ii-21: quando si sente lodar troppo e mettere, / come si dice, in

la veggiamo [la fortuna] dominare e quasi pigliarsi a gioco d'alzar spesso fin

chi par a lei senza merito alcuno, e sepellir nell'abisso i più degni d'

onorate parole fin al terzo cido, e mai non si straccano d'es- saltarle

mai non si straccano d'es- saltarle e commendarle. caro, 4-59: tutto il

4-59: tutto il mondo discorre, e chi ci mette in cido, e chi

e chi ci mette in cido, e chi nell'abisso. b. davanzali,

le cose antiche mettere in ddo, e le presenti farle afa. buonarroti il

vezzo di scuola dispregiare i tempi moderni e portare al deio gli antichi; badiamo

non mi tenga così sulla corda, e mi dica chiaro e netto cosa c'

così sulla corda, e mi dica chiaro e netto cosa c'è. -inviato

si pose in orazione ginocchione, pregando e levando le mani giunte e gli occhi verso

, pregando e levando le mani giunte e gli occhi verso il cido. petrarca

vol. III Pag.133 - Da CIESA a CIFRA (74 risultati)

di vostra fede! -muovere cielo e terra: adoperarsi in tutti i modi

foscolo, xv-534: io ti scongiurava, e tomo a scongiurarti di movere cielo e

e tomo a scongiurarti di movere cielo e terra perché la cattedra d'eloquenza sia

nome, o dichiarandola di terzo e quart'anno. -né in cielo né

terra; ma l'amor di madre, e di una madre del carattere della mia

di un figlio. brancoli, 4-102: e che offesa c'è a dire una

'ntende un po'così per discrezione: / e qui finiscon le lezion di guerra,

bruttissima cosa tollerare un uomo maligno, e sopportare che ponga la bocca in cielo

di s. chiara, 75: dissoluto e spezzato il tempio della carne, passò

in cielo, al cielo: in gloria e potenza. rinaldo degli albizzi, ii-302

gli andirivieni di quella buia casaccia, e ad onta delle punizioni che ne poteano capitarle

che prodigò s'avventi / nuovo pesce invaghito e voglioloso / sgangheri la scarsella e piastre

invaghito e voglioloso / sgangheri la scarsella e piastre ruzzoli... / dove un

sultan ben scarso era soverchio, / e n'avrebbe toccato il ciel col dito

di toccare il cielo col dito, e ne fu lieta, come suol essere chi

« nessuno è contento del suo stato e vuol pigliare il cielo a pugni ».

scribit aelius quod est caelatum *; e isidoro, 3-31-1: « caelum philosophi

reverenza padre citarista, / venerabile al volto e a la gonnella, / desio d'

belgioin natio, / il cifo egizio e 'l mastice di chio. = voce

intr. (cìfolo). ant. e dial. zufolare, fischiare.

continuo costoro sequendo con gridi, cifolare e urlare. straparola, 13-11: sopraggiunse

qual aveva nella man destra la spada e nella man sinistra la rotella, e

e nella man sinistra la rotella, e cominciò pianamente cifolare. = dal

garzoni, 1-369: su le piazze e botteghe radunano il circolo, mentre parlano

stipetto, armadietto. c. e. gadda, 5-273: i cifoni e

e. gadda, 5-273: i cifoni e i credenzoni, custodi magari d'un

sf. medie. associazione di cifosi e scoliosi nel medesimo soggetto. =

= comp. da cifo [si] e scoliosi (v.).

), usati per rappresentare lo zero e i numeri dall'uno al nove. -per

, numeri, punti, linea, e tante altre imbratterie, e trappole, che

linea, e tante altre imbratterie, e trappole, che ci assassinano, e

e trappole, che ci assassinano, e ci impacciano il cervello tutto giorno. l

. bellini, i-133: tant'arti e magisteri, / che ridir non gli pon

x-2-7: colei che gl'intelletti apre e sublima, / e col valor di finte

gl'intelletti apre e sublima, / e col valor di finte cifre il vero /

guerra tra le lettere dell'abbiccì, e le cifre arabiche, le quali finalmente trionfarono

una mappa che esprimesse le cifre di popolazione e la loro attività industriale, i risultati

gli anni che al castello di fratta giungevano e passavano l'uno uguale all'altro,

l'uno uguale all'altro, modesti e senza rinomanza come umili campagnuoli, portavano

umili campagnuoli, portavano invece a venezia e nel resto del mondo nomi famosi e terribili

e nel resto del mondo nomi famosi e terribili. si chiamavano 1786, 1787

fanno numero al pari delle altre, e che pure nella cronologia dell'umanità resteranno

più calmo, riprese il suo denaro e il taccuino zeppo di cifre: « io

si libri / per la virtù di cifre e d'equilibri / oltre gli spazi inesplorati

stelle, o il nautilo rivibri / e s'inabissi in mari spaventosi: / maestro

supremo stava osservando l'elenco delle perdite e diceva al suo aiutante: « sembra

cifra tonda *. -per simil. e al figur. quasimodo, 4-40:

a eieusi / una torre di cemento e piombo / con l'orologio che batte

sono pel maggior numero che cifre cinesi e geroglifici egizi; essi tolgono alle classi

classi medie qualunque comunicazione colla scienza, e ritardano i progressi dello spirito e della

, e ritardano i progressi dello spirito e della cultura nazionale. monti, x-2-275:

? / te, di tutta bellissima e primiera, / che con rozze figure arditamente

figure arditamente / pingi la voce, e, color dando e corpo / all'umano

la voce, e, color dando e corpo / all'umano pensiero, agli

il rendi / visibile: ed in tale e tanta luce, / che men chiare

sol splende la fronte, / ei vola e parla a tutte genti; e chiuso

vola e parla a tutte genti; e chiuso / nelle tue cifre si conserva eterno

: incomincio a scriverti col dito storpio, e addolorato più che mai; ad ogni

la penna mi sfugge di mano; e chi sa se tu potrai capire queste

fra gli spasimi. idem, xv-478: e poi ella dirà ch'io stimerò perduti

di vocaboli sopraccennate, voglio dire i termini-figure e 1 termini-cifre. i primi dedotti da

. i primi dedotti da qualche principio, e per conseguenza soggetti ad esame e giudizio

, e per conseguenza soggetti ad esame e giudizio: i secondi affatto insignificanti e

e giudizio: i secondi affatto insignificanti e arbitrari, e perciò non suscettibili di

i secondi affatto insignificanti e arbitrari, e perciò non suscettibili di veruna qualificazione di

'cifra questa voce si condanna, e meritamente, solo nel senso di 'somma

delle spese è un po'alta '. e difatti è uso tutto francese; poiché

analfabeti, tempo fa, si contarono, e l'abbaco della statistica governativa fece vedere

, i-24: il popolo, cioè migliaia e migliaia d'uomini che han le stesse

più stupida, nella più corrotta ignoranza. e non son ciancie. consultate, nella

ed han segnato in cuore la cifra e appuntato il desiderio al pezzo di terra

abbreviatura; le lettere iniziali di un nome e cognome (spesso intrecciate); monogramma

motto non fa differenza tra l'imprese e rovesci de le medaglie, né la

la farebbe per aventura tra l'imprese e le lettere ieroglifiche, se fossero da

vol. III Pag.134 - Da CIFRAIA a CIGLIATO (17 risultati)

. buonarroti il giovane, i-418: e questo [edificio] per leggiadra maniera

faceva cifera dei due reali nomi maria e enrico, mescolando tra esse gigli con

per fraude sempre si sono falsificate in iscrizioni e cifre, vendendo opere moderne per antiche

cifre, vendendo opere moderne per antiche e d'eccellenti maestri. l. bellini

/ venere bella. a lei cifere e versi / scrivo dei faggi in sulla bianca

una mia lettera scritta sabbato scorso, e suggellata con ciffra straniera? hai potuto

.. di stoffa trapunta d'oro e ricamata di piccoli smeraldi, che formavano

piccoli smeraldi, che formavano degli arabeschi e delle cifre. d'annunzio, iv-1-74

: scelse un fazzoletto con le cifre bianche e ci versò due o tre gocce di

questo la marchi colle tue cifre, e con ima parola di grazie al signore.

cifra? manca qualcosa? » alma assentiva e negava col capo perché aveva il cuore

negava col capo perché aveva il cuore gonfio e gli occhi pieni di lacrime. tutto

. nulla mancava. c. e. gadda, 1-66: le mani del

d'oro giallo, con uno stupendo diaspro e nel diaspro la cifra: all'anulare

sigillare una lettera. -per simil. e al figur. l. casaburi,

. casaburi, i-494: rise clorinda, e su la guancia bella / dolcissima pozzetta

, congegnate come in cifra, forbite e lucenti. prati, ii-104: altre stelle