se il vento lo ha di faccia e lo arresta, deve fare un'abbattuta
se or vedi le città abbattute, / e coperte di verdi spine e d'erba
, / e coperte di verdi spine e d'erba, / e le virtù negli
di verdi spine e d'erba, / e le virtù negli uomini perdute..
angel mi par del paradiso; / e ancor che con la lancia non mi tocchi
è già aperto, abbattuto, arso e distrutto / ciò che lor s'opponea rinchiuso
distrutto / ciò che lor s'opponea rinchiuso e forte. idem, 20-67: vedea
estinti / altri giacerne, altri abbattuti e vinti. idem, 20-82: scende egli
egli giù per le abbattute mura / e s'indirizza a la gran pugna in fretta
di entrare in una vita più vasta e più altera. soffici, 6-32: nella
[crusca]: si trovano fiacchi, e di forze abbattutissimi. boccaccio, v-181
forze abbattutissimi. boccaccio, v-181: e perciò reggete con virile forza l'animo
forza l'animo, dalla fortuna contraria sospinto e abbattuto. vasari, i-433: onde
ancorché... le forze abbattute e gli spiriti mancanti avvisino del trapasso vicino
le abbattute membra / all'aura salutar snoda e rinfranca. giordani, ii-179: questa
sì dolorosa mi ha trovato tutto abbattuto e sconvolto per la perdita fatta in questi
adorata. d'annunzio, iv-1-354: e le lacrime d'improvviso le empivano gli
era meno abbattuta del giorno avanti, e dimenava la coda; benché non rie-
: abbassando gli occhi con aria abbattuta e vergognosa. 3. ant.
: trovando le finestre della camera chiuse e le cortine del letto abbattute, a pie'
l'ellera la querce. -per abbatuffolarsi e sgrugnottarsi alla peggio. = deriv.
. scompigliato. cagna, iii-201: e anche allora vecchi a strupo colle cappe
anche allora vecchi a strupo colle cappe e col candelotto,... e filastrocche
cappe e col candelotto,... e filastrocche di prelati, di chierici,
prelati, di chierici, di donnicciuole e trecche abbatuffolate come matrone nella seta nera
o donne) governata da un abate e autonoma; il complesso degli edifìci che
l'antica abazia; è ricca di luci e di suoni. tombari, 1-224:
facendo 1 romani istanza che le abazie e priorati ed altri benefici ed uffici,
, si era inchinata a baciar la mano e l'anello abbaziale della badessa. de
tra l'infranta ossatura della chiesa abbaziale e una porta munita di torricelle eguali a quel-
... mi manca il più e il meglio. -cioè? -mi manca l'
: con l'abbecedario sotto il braccio e tutta sorridente se ne tornava dalla scuola.
l'abbecedario. ojetti, ii-346: e invece riesco soltanto a rievocare immagini d'
[abbellisco). rendere bello, e indispensabili (cfr. abbiccì).
come un abbecedario del partito clericale. e. cecchi, 6-107: è lo scibile
ognuno, in una specie d'abbecedario e sillabario illustrato, di milioni di pagine.
, rispetto a cui abbecedario risulta posteriore e letterario. abbellare, tr.
] le spoglie d'oro abbella e liscia. casti, 18-87: l'adulator
la feconda pioggia / che gli uomini e le fere e i fiori e l'erbe
/ che gli uomini e le fere e i fiori e l'erbe / ravviva,
gli uomini e le fere e i fiori e l'erbe / ravviva, riconforta,
erbe / ravviva, riconforta, allegra e abbella. arici, 70: delle man'
dive / opra è il corallo, e quanto l'universo / per ignota cagion pasce
: or tu vivi beata, e il mondo abbella, / elvira mia,
.. / che nella ferma e nella stanca etade, / così come solea
velo di poesia, che lo allontana e lo abbella. viani, 14-384: l'
linee della sua architettura; armoniosi archi e pilastri di arenaria lo abbellano sullo sfondo
alla lieta novella / dentro se allegra e nel viso se abella. forteguerri, 21-61
sei tu, dolce pensiero; / sogno e palese error. mazzini, ii-387:
la creazione s'abbella di nuova vita, e un popolo sorge dalla culla. saba
vecchie mura [della via], / e di qualche ippocà- stano si abbella.
non è affatto fuor d'uso; e forse può nella lingua scritta abbellire
! 4. intr. (e per lo più impers.). piacere
vegio né notte né dia, / e non m'abella, sì com far solìa
compagni, 4: nessun sia vile e negligente / a cui abbella buon pregio
veggio amor visibil che l'adora / e falle reverenza, sì li abella!
, certa cosa è che egli può e non può [innamorarsi], secondo che
, 1-26: questo è bello, e bene accomodato abbellimento del ponte e della
bello, e bene accomodato abbellimento del ponte e della città. d. battoli,
egli tutta la consacrò a dio nell'abbellimento e fabrica della chiesa. c. dati
simili in apparenza, così realmente simili e collegati a quei della nave maggiore,
città che possono dirsi rinnovate. e. cecchi, 5-222: in pochi luoghi
: io conosco benissimo i vari abbellimenti e diversi inganni di quel mostro [della fortuna
frequente pensiero a questa nuova donna commendare e abbellire. cino, iv-183 (49-35)
ch'a tutto 'l mondo siete santa e bona. albertano volgar., i-120
., i-120: abbellisca la vergogna e la peritanza i detti e i fatti
abbellisca la vergogna e la peritanza i detti e i fatti tuoi. galileo, 3-3-133
. galileo, 3-3-133: tutti gli ornamenti e vaghezze particolari che sì mirabilmente abbelliscono la
ingegno umano ad imbevere tutte le arti e tutte le scienze, e dal- l'
tutte le arti e tutte le scienze, e dal- l'arti cava tutto il sugo
dal- l'arti cava tutto il sugo e la tintura migliore per abbellirne ed arricchirne
il linguaggio è una creazione sempre viva e varia dello spirito, ed egli con
gianmatteo, fatte dire prima certe messe, e fatte sue cerimonie per abbellire la cosa
, s'accostò agli orecchi della fanciulla e disse: « roderigo, io sono venuto
dante, par., 22-24: e vidi cento sperule, che 'nsieme /
, 3-1-425: tolse alla moglie l'oro e le perle di cui s'abbelliva,
le perle di cui s'abbelliva, e volle che si mostrasse ornata di tutta
chiome abbassate, come afflitti animali, e sopragiungendo una pioggia o abbeverandole, subito
alzano le cime in su, si avvivano e abbelliscono e mostrano manifesto sentimento di allegrezza
in su, si avvivano e abbelliscono e mostrano manifesto sentimento di allegrezza e di
e mostrano manifesto sentimento di allegrezza e di ristoro. marino, 6-85: oltre
, 6-85: oltre che di bei drappi e vestimenti / si dilettava assai per sua
del ciel sereno il mar ridea, / e s'abbelian le stelle in quei cristalli
larga scelta. tommaseo-rigutini, 594: e dove c'è la bellezza della roba
, diciamo comunemente per prenderne a scelta e in abbondanza, o come meglio aggrada
, cfr. ant. fr. e provenz. abelir * piacereabbellito (part.
* suaso cioè abbellito, dolce, piacente e dilettoso. albertazzi, 52: come
: come se all'anima sua, accesa e penetrante, ogni cosa, in una
tempi nefandi del brigantaggio, naturalmente accresciute e abbellite dalla fantasia popolare. moravia,
ringiovanita. abbellitóre, agg. e sm. (femm. -trice).
per aver dato al dialogo tanto lustro e finimento, che non abbellitóre, ma
segrete cose delle donne [crusca]: e sono molto curiose nelle nuove abbelliture delle
dispiaccia. boiardo, ii-28-27: dardi e saette cadono a gran folta, /
commedia ottimamente condotta con caratteri diversi, e tutti comici, abbenché non tutti nuovi.
]. alfieri, iii-201: abbenché raro e più difficile, è dunque possibile il
facciola ti dichiararono non molto buona, e che il corticelli qualificò per barbara: la
persuasi di scrivere con eleganza maggiore; e si ingannano. abbenché usò l'
buoni autori; ma è molto goffissimo, e basta il dire benché. però se
se lo confetti a suo senno, e tutti pari. carducci, ii-8-170: questo
(131): abbendarono la ferita e addolciarono la piaga col medicamento degli unguenti.
/ al cor pensieri abenda, / e cresce con disio immantenente. =
fronte a fronte, / di rime e versi m'armo ed abbertesco.
mi ha abbertonato il mio asino, e io dimando giustizia. = deriv.
a una fontana, ove abbeverarono loro e i loro cavalli. boccaccio, dee
): vennero ad un fiume, e quivi abbeverando le lor bestie, la mula
la follia. monti, 24-446: e qui sostato alquanto, / alla chiara corrente
, / alla chiara corrente abbeverava / e le mule e i destrier. verga,
chiara corrente abbeverava / e le mule e i destrier. verga, ii-354:
atteggiata al riso, mentre preparava decotti e l'abbeverava di medicine. d'annunzio,
i barrocciai abbeverano le loro bestie. e. cecchi, 6-82: una mattina di
ii-1-171: lo male m'abevera lo dì e la notte d'amari beveraggi. idem
le chiome abbassate, come afflitti animali, e sopragiungendo una pioggia o abbeverandole, subito
alzano le cime in su, si avvivano e abbelliscono e mostrano manifesto sentimento di allegrezza
cime in su, si avvivano e abbelliscono e mostrano manifesto sentimento di allegrezza e di
abbelliscono e mostrano manifesto sentimento di allegrezza e di ristoro. marino, 287:
fogazzaro, 7-239: ella riceverà oltraggi e battiture, sarà incoronato di spine e
e battiture, sarà incoronato di spine e abbeverato di fiele. d'annunzio, iv-1-961
., aveva abbeverata d'ogni saggezza e d'ogni follia la sua anima.
iv-2-13: che rosseggiare lussurioso di peperoni e di pomodori, al sole di luglio,
gli occhi. de pisis, 145: e il mio cuore amaro / d'infinita
rubrica, cioè terra rossa liquida, e messa in picciol vasellino, anderemo alla
ferme coll'occhio le pecore di giacobbe e affissate coll'imaginazione nelle verghe del platano
imaginazione nelle verghe del platano mezzo ignude e mezzo vestite delle loro cortecce, poste
chiara corrente, gli asini, i buoi e i maiali s'abbeverano lungamente.
tante settimane che ne sorbivano di putrida e stagnante. silone, 5-55: con
cappelli neri di feltro a cupola bassa e ad ali spioventi. calvino, 1-220
appare per un momento ancora più slavata e triste, poi torna in ombra sotto
di una costruzione): ala destra e ala sinistra (non rispetto a chi guarda
: nell'ala adibita alla servitù. e. cecchi, 1-159: scavi recenti nel
signora sposa, ritiriamoci da parte, e voi altri fate far ala. f.
strada per dove aveva a passare, e a far fare ala alla gente con
fare ala alla gente con grandi smorfie e atteggiamenti. redi, 16-ii-155: ala,
107: parlò per tutti, e domandò l'assunto / di far ala
nello stesso tempo, ala alla carrozza e argine alle due onde prementi di popolo
: tutti la riconobbero, sùbito; e tutti quasi fecero ala al passaggio di lei
di lei. panzini, i-570: e se quei malandrini fossero stati banditi, diremo
del sentiero col cappellaccio in mano, e noi avremmo progredito alteramente sulle nostre cavalcature.
in due file. -per simil. e al figur. magalotti, 21-24:
che sopra vi caggia, dirompersi, e ritirandosi d'ogn'intomo fargli ala, per
in ordinatissimi cerchi. luzi, 67: e silenzio e clamore d'un popolo che
cerchi. luzi, 67: e silenzio e clamore d'un popolo che lotta ti
. aeron. parte laterale (a destra e a sinistra) di un aeroplano,
meccanica, guidata nello spazio dalla sapienza e dall'ardimento dell'uomo, non avrà mai
gira coll'andar del fiume reale, e la sua lenta cadenza diventa tutta alacre
tutta alacre nella macina soprana, alata (e non chiamano ala, i mugnai,
si smagarono né ruppono, ma costanti e forti ricevettono i nemici; e coll'ale
ma costanti e forti ricevettono i nemici; e coll'ale ordinate da ciascuna parte de'
ha [seco] i re persi e i re africani, / e i duo
re persi e i re africani, / e i duo che manda il più fervente
mezzo a loro, le quali tirando, e galoppando..., occisero molti
: sta mercurio al suo fianco, e l'ammaestra, / e fa vincere anch'
suo fianco, e l'ammaestra, / e fa vincere anch'egli all'ala destra
17. sport (calcio, hockey e pallanuoto). le ali: due
attacco, schierandosi alle due estremità destra e sinistra, fomiti di particolari doti di
, fomiti di particolari doti di velocità e di scatto. le mezze ali (
scatto. le mezze ali (destra e sinistra): due giocatori che all'
in una posizione intermedia fra le ali e il centravanti. 18. locuz.
. tasso, aminta, 1522-248: e cotant'ale / m'inpennò la paura
, / ch'ei non mi giunse, e salva uscii del bosco. idem,
: pure il cuore mi annunciava disgrazie, e avrei voluto aver l'ali ai piedi
al successo. pulci, 26-75: e se non fusse che il cavai misse ale
. cicognani, 12-25: l'aria e le piante, familiarmente spirando, quasi
., 11-38: deh, se giustizia e pietà vi disgrievi / tosto, sì
m'alzaron l'ali, / cose nove e leggiadre, ma mortali. idem,
alzar da terra l'ali, / e le cose mortali, / e queste dolci
, / e le cose mortali, / e queste dolci tue fallaci ciance / librar
se'sì grande, / che per mare e per terra batti l'ali, /
per terra batti l'ali, / e per lo 'nfemo tuo nome si spande!
9-10: vo', che le umane, e le divine cose / sappia [il
quanto saper può te un mortale, / e con le vaghe idee e luminose /
, / e con le vaghe idee e luminose / sopra l'aere più puro ei
in tre volte un corpo umano; / e quanto l'occhio mio potea trar d'
trar d'ale, / or dal sinistro e or dal destro fianco, 1 questa
uguale, limpida di virgilio... e quella pronta, pieghevole vivissima fantasia d'
di struzzo, che coll'ali grette e flosce ambiscono al tondo lunare.
awien che questa voglia dome, / e faccia cader l'ale al mio furore.
ogni giorno mortale. alamanni, 8-30: e secondo il furor che il legno assale
fermarlo nella sua opera incessante, progressiva e rivoluzionaria. -volar senz'ali:
, 33-15: donna, se'tanto grande e tanto vali, / che qual vuol
desiderio; essere in procinto; star pronto e vigilante per cogliere l'occasione favorevole.
ma state desto in su l'ale, e secondo che noi facciamo, secondateci maestrevolmente
si mosse subito. lippi, 12-42: e per partir di quivi sta in sull'
i legami d'una primissima conoscenza, e do ventino nodo dell'amicizia. per
33-120: l'alaccie grandi avean, deformi e brutte; / le man rapaci,
brutte; / le man rapaci, e l'ugne incurve e torte. g.
le man rapaci, e l'ugne incurve e torte. g. gozzi [tommaseo
, con una barba quasi da filosofo, e con un cappellaccio a uso di alaccie
): dietro c'era uno stecconato, e dietro quello, la porta, cioè
= lat. àia * ala '(e propriamente 'punto di articolazione dell'ala
di manganese, di color nero ferro e di lucentezza sub metallica; pietra preziosa
; pietra preziosa (fra il rubino e l'ametista). intelligenza,
foggia (a lancia, a punta e a taglio insieme, a mezzaluna)
ne sono che abbiano armate le stiene e le braccia, niuno il capo; e
e le braccia, niuno il capo; e quelli pochi portano in cambio di
come sapete, è lunga tre braccia e ha il ferro ritratto come una scure
picche sono utili contro a'cavagli, e, quando vengono contro a'fanti, fanno
(i-140): fece fermar la porta e volle che li dui stessero di sotto
a suo modo, fa le alabarde e le picche d'una misura ordinaria.
9-143: perché, lasciate noi picche e labarde, / da cavalier farem di
, / da cavalier farem di spada e ciarpa. forteguerri, 19-99: i lanzi
, / che attento il papa e i cardinali guarda. manzoni,
, buttandosi tutti insieme addosso ai primi, e respingendoli con l'aste dell'alabarde
i distretti a far fabbricare picche e alabarde e altre armi. carducci,
a far fabbricare picche e alabarde e altre armi. carducci, 710
710: fosco / tra la bormida e il tanaro s'agita e mugge un
tra la bormida e il tanaro s'agita e mugge un bosco, / un bosco
/ un bosco d'alabarde, d'uomini e di cavalli, / che fuggon d'
: si udivano gemiti dell'altro mondo, e scrosci di risa da far venire la
più ardito scampaforche che avesse tenuto alabarda e vestito arnese. ojetti, ii- 390
arnese. ojetti, ii- 390: e negli angoli tra una fila d'alabarde tre
padrone di non aprire il cancello. e di saltare i muri non c'era speranza
muri non c'era speranza perché altissimi e sopra vi marciava l'esercito di alabarde
l'ala- barde armate di lor corsaletti e morioni a tre per fila o
spese altrui. lippi, 9-48: e perché la labarda anch'egli appoggi, /
, comp. da barte 'ascia'e helm 'impugnatura': 'ascia con manico lungo'
); la voce è penetratacon i lanzichenecchi e con le milizie svizzere. alabardata
delle alabardate, / tra il ferro e il sangue, in quel garbuglio audace /
di alabarda. machiavelli, 291: e perché egli usano picche, alabarde,
usano picche, alabarde, archi e scoppietti, chiamano quelle, picchieri, alabardieri
quelle, picchieri, alabardieri, scoppiettieri e arcieri. guicciardini, v-179: fu posta
: fu posta loro guardia di arcieri e alabardieri. redi, 16-iv-24 scorse che
palazzo dal vecchio governatore con gli anziani e guardia d'alabardieri, vien condotto al
al capitano di giustizia » grida lui e gli alabardieri. idem, pr. sp
buttandosi tutti insieme addosso ai primi, e respingendoli con faste dell'alabarde. bontempelli
file di monaci col cero in diagonale e d'alabardieri col lutto in cima all'asta
gridò: « con questa spada (e la mostrò sanguinosa) ho ucciso otone
sanguinosa) ho ucciso otone ». e galba a lui: « compagno, chi
sono impiegati dai tornitori, dagli ebanisti e dagli alabastrai per lisciare i loro lavori
velava di celeste la carnagione d'avorio e gli occhi alabastrai. alabastreggiare,
tra il duplice azzurro ombrato del mare e del monte. alabastrerìa, sf.
del salottino, carico della più goffa alabastreria e ges- seria che mai lucchese portasse in
ariosto, 35-2: ne'bei vostri occhi e nel sereno viso, / nel
, / nel sen d'avorio e alabastrini poggi / se ne va errando
1 miei biondi capelli diventino d'ariento, e le carni morbide e alabastrine s'increspino
d'ariento, e le carni morbide e alabastrine s'increspino? chiabrera, 368:
né manto, / tenea bassa la fronte e gli occhi chini. idem, 16-107
iii-319: ignudo il petto alabastrino e bello / se non quanto il copriva
. rajberti, 2-180: era una bella e giovane signora dall'aria sentimentalissima, dal
impregnavano di luce mistica i marmi; e la serbavano nella lor pia sostanza bionda
idem, 14-469: gli occhi puri e contemplativi, sigillati per l'eternità,
malattia che fa morire in bellezza, e sugge il sangue tutti i giorni una stilla
carni si fanno diafane, alabastrine, e delle ombre dilagano intorno agli occhi sempre
dilagano intorno agli occhi sempre più grandi e profondi. landolfi, 1-105: immobile
foglie di palma / qualcuna sulla spalla, e nelle loro mani a coppa / alcunché
le loro dita / son fatte alabastrine e trasparenti. alabastrite, sf.
l'alabastrite nasce in alabastro d'egitto e in damasco di soria, con una bianchezza
distinta di più colori. questa pietra arsa e pesta con sale di cava scema il
di cava scema il cattivo alito della bocca e de'denti. =
v. cit. del domenichi) e 36-12: « hunc aliqui lapidem alabastriten
spesso variegato con fasce concentriche (ondulato e sfumato), sempre traslucido, e
e sfumato), sempre traslucido, e alabastro gessoso (solfato di calcio compatto
: alabastro è spezie di marmo bianchissimo e purissimo; e posto dentro in uno vasello
spezie di marmo bianchissimo e purissimo; e posto dentro in uno vasello d'alabastro
dal destro lato della croce; e dice che questa cara gemma, cioè
a similitudine di foco dietro all'alabastro. e alabastro è una pietra molto grassa,
pare che s'appicchi il fuoco, e che sopra essa arda quasi come sopra uno
si conservano in quegli. è perspicuo e diafano e trasparente. et io vidi
in quegli. è perspicuo e diafano e trasparente. et io vidi a roma
poeta] per similitudine la croce nastro, e l'anima che trascorse in quella,
un nastro o sia cordella, e da quello la gemma non si parte,
croce, ma trascorse per la radiai e corruscante lista di quella, che parve esser
dietro ad alabastro il qual è pietra lucida e trasparente. intelligenza, 62: ogni
intelligenza, 62: ogni finestra ha 'ntagli e vetriata; / e son di profferito
finestra ha 'ntagli e vetriata; / e son di profferito i colonnelli, / e
e son di profferito i colonnelli, / e d'alabasto molto ricchi e belli:
, / e d'alabasto molto ricchi e belli: / antica storia v'è dentro
, 325-16: muri eran d'alabastro, e 'l tetto d'oro. frezzi,
che la luna era composta di parte più e men transparente, come se una parte
una parte fussi a modo d'alabastro e alcuna altra a modo di cristallo o vetro
(i-55): due poppe ritonde e sode che parevano formate d'alabastro. c
che fussino gagliarde contro a le brinate e contro a'venti. domenichi [plinio
propriamente, una pietra di schiuma bianca e risplendente, non però trasparente, la
è di due sorti, cioè maschio e femmina: la femmina è più stimata
ruvido, più leggeri, manco chiaro e più arenoso; all'incontro la femmina
la femmina riluce, si stritola, e s'apre con fessure, e non a
stritola, e s'apre con fessure, e non a pezzetti. idem [plinio
figura nella corporal bellezza è vermiglio, bianco e biondo, nella divinità significa l'ostro
, come porfidi, alabastri, diaspri e mille e mill'altre sorte di marmi
come porfidi, alabastri, diaspri e mille e mill'altre sorte di marmi. buonanni
straordinaria, macchiate di qualche colore, e perciò di poco pregio, possono acquistarlo
polvere di alabastro con ispiriti di vitriolo e di tartaro, alcune tuniche esteriori. targioni
bianco, o bianco venato di nero e giallo, ma in tanta quantità, che
se ne servono per fabbricare le case e acciottolare le strade. nievo, 519:
nievo, 519: la trovai pallida e consunta da far pietà, colla trasparenza
una donna che ha il tuo ingegno e il tuo cuore, una donna come te
in un tempio di alabastro, illuminato e confortato dai colori e dai tepori della primavera
alabastro, illuminato e confortato dai colori e dai tepori della primavera. pascoli,
della primavera. pascoli, 207: e vennero le morte undicimila / vergini,
la donna disvilupparsi dall'accappatoio già asciutta e monda e tutta delicata come un alabastro
disvilupparsi dall'accappatoio già asciutta e monda e tutta delicata come un alabastro color d'
finezza. pareva che una soffusione d'oro e d'ambra impalpabili arricchisse il tessuto variandolo
un color di alabastro, come dei vecchi e dei morti. idem, iii-361:
azzurro le compagne di santa orsola, e formano un nastro bianco ondeggiante fra la
un nastro bianco ondeggiante fra la terra e le stelle. negri, 2-497: vivendo
trasse quattro grandi candelabri d'oro, e quattro ceri che piantò su di quelli,
su di quelli, grossi, lisci e pallidi come piccole colonne di alabastro. idem
una chiusa entro il vilucchio delle barbe e l'altra aperta come una cipriera d'
come l'alabastro: la fronte ampia e ormai tutta d'osso. stuparich, 2-288
2-288: aveva fatto il volto pallido e luminoso come una lampada d'alabastro.
tombari, ii-271: la luce penetrava fioca e giallognola come attraverso l'alabastro.
, al crin gli ori ti fura / e gli ostri al volto e gli alabastri
fura / e gli ostri al volto e gli alabastri al seno. canale, iii-423
iii-423: gli alabastri del fronte, e delle rose / del volto l'ostro vago
del crepuscolo tiepido. idem, ii-656: e uova, uova, uova bianche d'
dei convitati sono alabastri trasparenti a fiamma e a luci interiori; giovani e vecchi
fiamma e a luci interiori; giovani e vecchi sembrano accomunati in una sola,
, con rai che dal- l'una e l'altra corteccia vegetando concorrono in guisa
per la similitudine che ha col diaccio e con certi bicchieri e tazze che si usano
ha col diaccio e con certi bicchieri e tazze che si usano fare come se
color bianco, non ma- trosa, e trasparente alquanto; piglia gran lustro ed ama
roma vengono molte pietre in firenze, e in fra l'altre n'è stato portato
meno. questa pietra piglia buon lustro, e se ne trovan gran pezzi: il
conoscerla è ch'è piena d'occhi e nugolette che la rendono vaga.
alabastro, nel quale era unguento. e posesi dietro a iesù, a lato
, a lato alli piedi suoi: e colle sue lacrime cominciò a bagnare li
a bagnare li piedi di iesù, e con li capelli del capo suo asciugavali,
li capelli del capo suo asciugavali, e con la bocca basavali, e con l'
, e con la bocca basavali, e con l'unguento gli ungeva.
la cit. nella voce alabastrite); e anche isidoro, 20-7-2: « alabastrum
isidoro, 20-7-2: « alabastrum vas unguentarium e lapide sui generis cognominatum, quem alabastriten
giù il colore ed il sale, e restar sola l'acqua chiara.
. = cfr. spagn. alache e alacha * sardella 'e la * salsa
spagn. alache e alacha * sardella 'e la * salsa 'che se ne
ne fa (docum. rispettivamente nel 1505 e 1659) e il catal. alatxa
. rispettivamente nel 1505 e 1659) e il catal. alatxa (nel 1361)
alaqueque (docum. nel 1601) e alaquequa (nel 1620),
), comp. da ala e corto. il tonnarello è chiamato così per
; che lavora o agisce con trasporto e vivacità e sveltezza; infaticabile, instancabile
lavora o agisce con trasporto e vivacità e sveltezza; infaticabile, instancabile; pieno
oro / ascende vigile la prora, e anela / le infami insidie drizza e la
, e anela / le infami insidie drizza e la vela / al lido moro.
suoi le vene, / alacre affronta e lieto l'aure tue gelide e il
alacre affronta e lieto l'aure tue gelide e il viso. / -portami -dice -
fati. d'annunzio, iv-1-461: e tutta quella mobilità alacre ed ilare intorno
: ed uscì con quel suo passo alacre e franco. idem, iv-2-636: era
sembra, con quel pennacchio di fumo e quell'alacre moto dei suoi organi,
croce, iii23- 473: l'alacre e varia vita europea di quei tempi.
, 8-20: ecco già lo videro compiuto e fresco, l'augello fenice, alacre
fresco, l'augello fenice, alacre e giovane, scintillando in piedi sopra la
popolare: alacre è voce letter. e d'uso piuttosto recente. alacreménte
fa d'uomini con iscudi leggieri, e di balestrieri, e d'arcadori giovani,
con iscudi leggieri, e di balestrieri, e d'arcadori giovani, e d'uomini
balestrieri, e d'arcadori giovani, e d'uomini che alacremente combattono. tenca,
nuovo il passato. verga, i-32: e s'avviarono alacremente, mentre il cielo
mentre il cervello riposava: avevano restaurata e pulita la gran macchina umana. non
solerzia, prontezza, sveltezza; trasporto e impegno per il lavoro, per la fatica
de'soldati le nostre persone, il dì e la notte, a tutte le guardie
: si sforzi a prendersi dell'occupazione e del divertimento il più che può: e
e del divertimento il più che può: e tra poco si sentirà una salute,
): seguitando a andare avanti, e allungando il passo, con più impazienza
1827 (293): procedendo tuttavia, e affrettando, con più impazienza che alacrità
vedere... che la lena e l'alacrità veniva lor manco. idem
.., mi mancava il coraggio e l'alacrità necessaria a questa impresa.
i pensieri gli sprizzarono in capo risoluti e virili; la volontà piegata un momento
prese un badile ch'era lì; e dentro sabbia, dentro sabbia!..
quei lavoratori di sì insperati guadagni, e perciò lavoravano con alacrità. b.
che tutti dessimo prova della massima alacrità e diligenza nello studio. palazzeschi, i-323
baldini, 4-57: nuvole, vento e sole rimescolano forme e colori e mettono
nuvole, vento e sole rimescolano forme e colori e mettono nell'aria quasi un'
, vento e sole rimescolano forme e colori e mettono nell'aria quasi un'alacrità di
mescolata di clemenza; alla sua prudenzia e gravezza sia un poco d'alacrità e
e gravezza sia un poco d'alacrità e di lieto aspetto. cicerone volgar.,
2-118: la cupidità... e la vana alacrità, cioè letizia gestente,
non è di poco momento una certa alacrità e letizia di volto, con la quale
volto, con la quale si tengono allegri e di buon animo i soldati, che
d'una novella delle « mille e una notte », che, grazie a
speciali dispositivi, per procedere alla pulitura e al raddobbo [bacino di alaggio,
determinate zone alla costruzione, all'allestimento e all'alaggio delle navi e dei galleggianti
all'allestimento e all'alaggio delle navi e dei galleggianti. ibidem, 54-126: le
ed all'esercizio dei bacini di carenaggio e degli scali di alaggio. =
). alala, inter. e sm. letter. grido di combattimento,
irto di bronzo / era l'ètere e sordo / per lo stridor dei
/ per lo stridor dei carri e per lo scroscio / delle selci su'clìpei
per lo scroscio / delle selci su'clìpei e pel rauco / alalà degli astati /
vittoria, l'alalà, il sacrificio umile e sublime. idem, ii-255: più
cui dava strano risalto una capigliatura lucida e nera. a quegli alalà, degni
vittoria legavan con venchi per le zampe e trascinavano a casa. 2.
scherani, un golfo mistico acceso / e pavesato di croci a uncino l'ha preso
pavesato di croci a uncino l'ha preso e inghiottito. = dal gr.
), dove fu trovato il minerale, e dal gr. xc-8-o? *
tonno bianco. vive nel mediterraneo meridionale e lungo le coste atlantiche. può raggiungere il
comp. da ala 4 pinna 'e longa 4 lunga '. la voce è
g. villani, 1-18: « e stettono [i galli] nel detto luogo
la germania, cioè alamagna »; e machiavelli, 22: « le città
alamagna sono liberissime, hanno poco contado, e obediscano allo imperadore quando le vogliono,
obediscano allo imperadore quando le vogliono, e non temono né quello né altro potente
cordoncino a cappio applicato su una parte e da un bottone (per lo più a
ghianda) sull'altro; i cordoncini ricamati e colorati costituivano un motivo ornamentale sull'abbottonatura
un motivo ornamentale sull'abbottonatura di uniformi e divise. 0. rucellai
cui uniformi erano così coperte di ricami e di alamari, che il panno non si
specie di giacca scura orlata di pelliccia e chiusa da alamari d'oro. civinini
1-230: i domatori in giubba rossa e alamari d'oro avevano qualche cosa degli eroi
all'entrata della tenda in calze di seta e una giacchetta azzurra attraversata da alamari d'
bandisti traevano monture da domatori di circhi e da portieri di grandi alberghi, con alamari
di grandi alberghi, con alamari sontuosi e bottoni metallici in doppia fila sul petto.
di lana di cammello, con gli alamari e il cappuccetto. 2. ornamento
) sui colletti delle divise dei carabinieri e dei granatieri. = spagn. alamar
violenza del vento). -anche imbardata e lambardata. = adattamento dal fr.
10 più figiurato), spagn. alambicar e lambicar (nel 1604).
per lo più un fornello), e l'altra superiore, il cappello che fa
, il cappello che fa da coperchio e raccoglie i vapori, a cui s'innesta
un vaso in cui circola l'acqua fredda e che produce la condensazione dei vapori.
suo canal dentro, che va intorno, e col suo becco che mandi l'acqua
: il suo studio era d'un artista e d'un mago: tele abbozzate.
velati di paraffina, barattoli d'acidi e di colori, storte, alambicchi e bacinelle
acidi e di colori, storte, alambicchi e bacinelle. beltramelli, i-336: un
di storte, di alambicchi... e di altri oggetti, sacri già alla
). dal tommaseo è registrato alambico e alembicco. alano1, agg.
alembicco. alano1, agg. e sm. cane forte e robusto (
, agg. e sm. cane forte e robusto (è alto circa 80 cm
, con testa grande, orecchie corte e tirate in su, coda lunga; ha
sua conformazione sta tra quella del mastino e del levriere (ed è chiamato impropriamente
il tiranno] contro al semplice: e mandato per li suoi cani alani, nella
, nella sua presenza 11 fece morire e dilacerare a quelli. fazio, iii-17-58:
, iii-17-58: segugi, gran mostri e fieri alani / v'erano molti. eneide
. [crusca] '. così vestito e armato, con due cani alani che
enea era albergato. pulci, 5-45: e nel cader questo animale strano / forte
gola gli abbia, / molto s'affanna e si dibatte invano. b. tasso
19-222: a dio, cari molossi e fidi alani, / voi mastini miei pronti
fidi alani, / voi mastini miei pronti e leggieri, / del mio pregiato ovil
tergo assalta, / od un lione, e al suo voltarsi attento / or le
sm. ragazzo di età fra i dieci e i vent'anni che, in certe
significa soltanto colui che lavora a pari e patta, da uguale: aequalanus,
dei dialetti meridionali dah'irpinia alla calabria e ha terminato col significare bifolco *.
. padula, 496: voci latine e bellissime sono ranula ed alapa rimaste
acqua che vi fa impeto sopra, e loro sta bene il nome di alapa,
della ruota idraulica '; fr. auve e poi aube * paletta '.
l'ala. -membrana alare: ampia e sottile ripiegatura cutanea che forma l'ala
pipistrelli, distesa fra gli arti anteriori e quelli posteriori (escluso il piede)
(il rapporto fra l'azione aerodinamica e la superficie). = voce dotta
) per reggere la legna del camino (e anche lo spiedo per l'arrosto)
d'ariento. lippi, 2-56: e in su due sassi posti per alari,
presa per fuoco. monti, 9-281: e, tolte alfine / dagli alari le
notabili poi sono gli alari, molto antichi e di ferro, che terminano in due
le fiamme sugli enormi alari / volubili e scherzose e suonan liete, / la stanza
sugli enormi alari / volubili e scherzose e suonan liete, / la stanza empiendo
, / la stanza empiendo di giocondi e vari / riflessi. d'annunzio, iv-1-
sollevata da terra, metteva di qua e di là dei sassi, come noi
vasari, i-139: finita la cera e ferma la figura, mette l'artefice
làr laris 1 genio tutelare della casa 'e per metonimia il 'focolare '.
. germanica. alàrio, agg. e sm. milit. disus. che appartiene
attaccano a colpi di becco, d'alate e d'ugnate. a làtere, locuz
pontificio a svolgere missioni di particolare gravità e delicatezza. -per estens.: di
alaternus), detto in toscana lintèrno e più comunemente legno puzzo, pittine.
pittine. ha foglie coriacee, lucide e sempreverdi; fiori senza petali, piccoli
sempreverdi; fiori senza petali, piccoli e verdastri, dall'odore melato; frutto
il quale ha la foglia fra il leccio e l'ulivo. targioni pozzetti,!
figur. ugurgieri, 117: e come prima toccoe co le piante alate
: quel suo figliuolo, quello alato e temerario. alamanni, 5-2-194: con carri
, 5-2-194: con carri alati, e di rastrelli in guisa, / van raccogliendo
sole / ad un parto medesmo, e colle stelle, / che distruggi le
, / che distruggi le cose, e rinnovelle / mentre per torte vie véle e
e rinnovelle / mentre per torte vie véle e rivóle. idem, 9-60: 'l
lira / di sue corde sguarnisce, / e alla canzone alata arresta il volo?
quei levati occhi una stella, / e da i labbri, che a pena
paroletta alata. idem, 643: e ognun chiamando tuttavia per nome / la
iii-159: mercurio, lieve sui piedi alati e con il rabdo fatale, pareva in
un tempo la semplicità dei fenomeni naturali e l'irrealità delle favole. viani,
di bronzo,... con cariatidi e putti alati da vecchio ridotto di teatro
traccia, / ritorna in cielo, e cerca nuova caccia. tasso, 17-35:
, 17-35: stupisce il mondo; e va dietro ed a i lati, /
il cigno. pascoli, 739: e qualche alato, ch'ebbe vita umana
/ stringe in mezzo i pedoni, e rende alati / con l'ale de'cavalli
. soldani, 1-158: il breve riso e l'ostinato affanno, / la gioia
affanno, / la gioia alata, e 'l costante dolore. salvini, 16-30:
, 25: fido, destriero mansueto e ardente, / che dell'alato piè giovato
: molte calcole sonare / udì san mauro e molte alate spole. d'annunzio,
.., piena di soavità accorata e di alata tristezza, su un accompagnamento
tu vi senti lo spirito del mattino fresco e giovine, il suo alato spirito di
, il suo alato spirito di promessa e d'attesa. bocchelli, 10- 313
carducci, 588: vaghe le nostre donne e i giovinetti / son fieri e adorni
donne e i giovinetti / son fieri e adorni: or via, diffondi, o
coro de le strofe alate, / e spargi anche tu fiori e intreccia affetti
alate, / e spargi anche tu fiori e intreccia affetti. d'annunzio, iv-2-156
, nemmeno. borgese, 6-151: e chi ti chiama oblio, chi speranza,
leoni, cervi, ecc.) e dei volatili e dei draghi quando le ali
, ecc.) e dei volatili e dei draghi quando le ali sono di
, 892: tra gli orzi e le segali bionde / spicca l'alauda il
l'aerea canzone. sappa, v-376: e un'alauda invisibil, che s'inciela
s'inciela, / in note diffondea squillanti e chiare / l'anima. =
): la notte, dopo molto e lunga dimoranza, s'avvicinò al dì e
e lunga dimoranza, s'avvicinò al dì e cominciò l'alba ad apparire. poliziano
d'amoroso nembo / gialle, sanguigne e candide viole. ariosto, 1-42:
ariosto, 1-42: l'aura soave e l'alba rugiadosa, / l'acqua,
: ecco già l'alba appare, / e si specchia nel mare, / e
e si specchia nel mare, / e rasserena il cielo: / e le campagne
, / e rasserena il cielo: / e le campagne imperla, e 'l dolce
: / e le campagne imperla, e 'l dolce gelo, / e gli alti
, e 'l dolce gelo, / e gli alti monti indora. idem, 8-1
alti monti indora. idem, 8-1: e l'alba uscìa da la magion celeste
celeste / con la fronte di rose e co'pié d'oro. idem, 17-95
sorgea, nunzia del sole, / e 'l ciel cangiava in oriente aspetto.
: non fu mai l'aria sì serena e bella / come a l'uscir del
giorno. / l'alba lieta rideva, e parea ch'ella / tutti i raggi
, il sol, gli augelli / lieti e snelli, / con dolcezza d'ogn'
lieto giorno. zazzaroni, iii-477: e questa l'alba appar, quella l'aurora
giorno fuori / dall'indico oriente, e all'alba in fronte / la stella
diss'io, tutto cangia quaggiù! e verrà giorno che dio ritirerà il suo sguardo
dio ritirerà il suo sguardo da te, e tu pure sarai trasformato; né più
manzoni, 36: era l'alba; e, molli il viso, / maddalena
, molli il viso, / maddalena e l'altre donne / fean lamento sull'
nella chiusa bottega alla lucerna, / e s'affretta, e s'adopra / di
alla lucerna, / e s'affretta, e s'adopra / di fornir l'opra
idem, 33-57: voi, collinette e piagge, / caduto lo splendor che all'
vedrete il cielo / imbiancar novamente, e sorger l'alba. nievo, 621
712: stanche languirono le stelle, e rosseggiaci / ne l'alba parean l'
. verga, i-145: un'alba modesta e pallida, che ho ancora dinanzi agli
, ed improvviso lo sorprese la luce, e l'alba rossa sorgeva. senza che
, 2-941: la nebbietta dell'alba fascia e confonde contorni degli alberi, sposta le
a ogni minuto si fa più vasto e lucente. bontempelli, 9-77: corsi ad
tra le forme ancora confuse delle case e dei tetti i piani delle terrazze si stendevano
i piani delle terrazze si stendevano qua e là dappertutto come pianure pallide. idem,
com'è tante volte tra l'alba e l'aurora. cardarelli, 1-98: o
4-119: il cielo ha il rossore tragico e innaturale d'un'alba di finimondo che
bellezza profusa, mentre le albe eran umili e ritrose su quella terra magra e stanca
umili e ritrose su quella terra magra e stanca. tombari, ii-258: ecco:
alba nasceva dalle schiume, rosee le vesti e scalza. pavese, 69: sulla
: sulla nera collina c'è l'alba e sui tetti / s'assopiscono i gatti
. rinuccini, 2-20: questi l'albe e le sere / perde, cacciando fere
l'alba. caro, 2-3-159: e mi piacerebbe che il tempo di questa
l'ombra composta d'una vena violetta e d'una vena verdiccia che si mescevano
i pericoli la vita nuova con l'utensile e con l'arme come nell'alba dei
della vita. manzini, 10-182: e, per gli occhi febbricitanti di una
, umide caverne all'alba del mondo e della vita. 6. canzone
. canzone medievale (che cantava l'alba e l'addio degli amanti).
questo medesimo c'è significato nell'alba e ne'paramenti, che li ministri di santa
altare. 2. la domenica e gli altri giorni della settimana dell'ottava
11-6: trassono del castello il legato e sua gente e arnesi, il lunedi
trassono del castello il legato e sua gente e arnesi, il lunedi d'alba,
albagia, sf. boria; superba e sprezzante ostentazione di sé e
e sprezzante ostentazione di sé e della propria autorità; vanità pomposa.
l. scdviati, 19-53: e perch'egli abbia il cibo / quotidiano
essere sempre pomposi lodatori di noi stessi e delle cose nostre, come siamo stati
, come siamo stati da un pezzo e come siamo tuttavia, fossimo un po'
nozze una donna così piena di albagia e d'arroganza, da non darsi l'
albàgio1 (anche albasio), agg. e sm. disus. tessuto grossolano di
. balducci pegolotti, i-209: panni albagi e taccolini, o mezzolani, o d'
scuopre una discordanza pur troppo strana, e difforme, non altrimenti che se di
altrimenti che se di panno albagio, e di scarlatto, screziato divisamente si componesse
9-256: da'via tu quegli albagi, e investi in seta. targioni tozzetti,
da albagio2. albàgio2, agg. e sm. bianchiccio; colore bianchiccio.
albana, sf. varietà d'uva (e di vite) bianca dorata dell'emilia
di vite) bianca dorata dell'emilia e della romagna: dà un vino pregiato
un poco lungo abbiente il granello, e fa assai grandi grappoli e spessi e
granello, e fa assai grandi grappoli e spessi e lunghi..., e
e fa assai grandi grappoli e spessi e lunghi..., e i suoi
e spessi e lunghi..., e i suoi sermenti per forza del peso
è la durezza del suo legno, e le sue granella molto son colorate dal sole
sue granella molto son colorate dal sole, e molto tosto la sua maturità si compie
. redi, 16-iii-291: il bozzagro e l'albanella, e tutti gli altri
16-iii-291: il bozzagro e l'albanella, e tutti gli altri simili uccelli di rapina
11 sole; mentre in alto le albanelle e i falconi volano a giuoco.
bianca assai dolce (coltivata a siracusa e in calabria), che dà un
'. albanése, agg. e sm. che si riferisce all'albania;
spasso infino all'uccellatolo,... e senza darsi a conoscere all'oste,
tra i licori / serba vanto superbo e pregio eterno. / nei suoi color le
chiarello, albano, asprin, greco e falerno. redi, 16-i-9: sarà
forse più frizzante, / più razzente e più piccante, / o coppier,
. balducci pegolotti, 274: e se la porti [la mercatanzia]
al-bard'a 4 la ricevuta di pagamento 'e perciò 4 esenzione '; cfr.
mediev. albaranus (nel 1216), e sicil. albarà e alberano 4 scrittura
nel 1216), e sicil. albarà e alberano 4 scrittura privata '.
o albardeole, ed in molti e molti altri uccelli. = lat
annunzio, ii-748: anche avremo di miele e di friscello / la focaccia che
focaccia che fu grata a priapo, / e ghirlanda di cùnzia e d'albarello /
priapo, / e ghirlanda di cùnzia e d'albarello / per ogni capo.
. albarèllo2, v. alberella2 e alberello2. albarése, v
argento con gelatina (ha proprietà antisettiche e astringenti). = voce dotta,
cesare volgar. [tommaseo]: e già voltate le vele, in quelle
/ il mare che lento s'imbianca / e per tutto è placida albàsia. idem
sufficientemente cotto (è di color chiaro e poco resistente). = dal
orto / rosso, cui cinge il bosso e l'alba spina. idem
schiera / tra le siepi di rovo e d'albaspina. linati, 8-90: tra
, 8-90: tra gore, palancole e siepi d'albaspina. 2.
con gambe assai esili, becco allungato e scuro, dorso grigio chiaro e in
allungato e scuro, dorso grigio chiaro e in basso bianco: è uccello di doppio
uccello di doppio passo (in primavera e in autunno), vive e nidifica
in primavera e in autunno), vive e nidifica nei terreni paludosi.
beltramelli, i-207: andavan gli albastrelli e le cane- paiole a lunghi sciami per
addio degli amanti. negri, 1-432: e canterà l'albata a mattutino, /
. aubade. albàtico, agg. e sm. (plur. m. -ci
spento, ed ha colore rosso corrotto e giallo, con vino albatico ovvero con
alle sacre selve eran fallite / albatre e ghiande, e 'l vitto diniegava / dodona
eran fallite / albatre e ghiande, e 'l vitto diniegava / dodona. castri,
di vino da essi detto albatrino, e di più ottima acquavite. 2
emmi qui presso / una fresca acqua e un letto rilevato / di belle pelli di
, / che sai di funghi e spiri la malia, / cui tutto io
già scampanellare udia / di cicale invisibili e d'uccelli. d'annunzio, ii-
dolce l'umido è ai seminati, / e l'albatro ai capretti divezzati. ceggi
: non si possino trarre del contado e dominio di firenze né foglie di mortine
annunzia la capinera / tra li àlbatri e li avornielli. idem, 988: e
e li avornielli. idem, 988: e luccicava l'àlbatro e l'alloro.
, 988: e luccicava l'àlbatro e l'alloro. idem, 1162: offerse
fiori, il rosso / delle sue bacche e le immortali fronde. d'annunzio,
: qui gli àlbatri facevano ombra di fiori e di frutti, più che di foglie
frutti, più che di foglie; e gli steli di corallo pel contrasto del
a volo continuato (con ali lunghe e strette, di color bianco e bruno)
lunghe e strette, di color bianco e bruno), con vista assai acuta
con un'ala schiantata. il vecchione e la ragazza gli fissarono l'ala con delle
gli fissarono l'ala con delle stecche e della chiara d'uovo. dopo due mesi
bianchi uccelli che si spiccano in volo e si rituffano agitando con goffaggine le ali
. albatross, deformazione di algatross, e questo dal portogh. alcatroz 1 pellicano '
nero, o bianco, di natura denso e resistente. idem, 1-26: un
grosso di falda più d'una canna e mezza. maggi, 88: l'albarese
non solo nell'albedine delle feccie intestinali, e nella cupa giallezza della urina. d'
un corpo illuminato di forma pressoché sferica e la quantità di luce incidente.
3. la parte più interna (biancastra e spugnosa) del frutto di alcuni agrumi
di diaccio composta si è, albeggiante e non cristallina ci si dimostra. soffici
ivi sogni, chimere / ridenti affacciarsi e albeggiante / un giubilo di primavere.
di primavere. albeggiare, intr. e impers. (albéggió). biancheggiare
che il giorno albeggiasse, lattanzio contentissimo e stracco si partì, dati sul partir più
1-252: vedi: già albeggia; / e s'anco eterne qui durasser l'ombre
, altre nuvole ravvolte insieme, leggieri e soffici, per dir così, s'andavan
, certo avrebbe guardato in su, e ammirato quell'albeg- giare così diverso da
/ dove che albeggi la tua notte e un'ombra / vagoli spersa de'vecchi
poeta. d'annunzio, ii-612: e un divino sopor ti persuade, / fresco
stuparich, 2-437: egli aveva guardata e baciata quella bocca sorridente nel placido chiarore
nel settentrione, di un chiaro indiretto e inerte, come se albeggiasse in un grande
appena. carducci, i-843: e invece albeggiava [il santo ideale d'
morti (sieno benedetti in eterno) e dai cuori dei grandi afflitti che ci
... è naturalmente artista; e non ha bisogno di cercare fuori di sé
tutta la vita, in ogni condizione e maniera di vivere, egli si trova
pareva albeggiare una disposizione d'animo mortificata e conciliativa. piovene, 2-168: il
pensiero cominciò ad albeggiarvi... e a portargli consolazione. 3
, iii-187: costei cui sol di tenebre e d'orrori / natura acherontea veste e
e d'orrori / natura acherontea veste e circonda, / osa intorno spiegar quanti
quanti ne l'onda / del gange e del pattol nascon fulgori. /.
im- perciò lattee appellate, se sempre e il sangue e il chilo insieme dimorassero
lattee appellate, se sempre e il sangue e il chilo insieme dimorassero, dove il
albere che segnavano quel filo d'acqua, e davanti la grossa collina di gaminella,
grossa collina di gaminella, tutta vigne e macchie di rive. idem, 5-43
della strada erano ancora gli stessi, e i fusti freschi delle albere avevano odore d'
paga in alcuni porti secondo la qualità e la quantità delle merci imbarcate o sbarcate
alberàglia, sf. intrico di alberi e arbusti secchi e poveri. barzini
. intrico di alberi e arbusti secchi e poveri. barzini [accademia]:
d'ascia: operaio specializzato nel lavorare e montare gli alberi e le varie parti in
specializzato nel lavorare e montare gli alberi e le varie parti in legno relative all'
lo cavallo di messenzio; perché si alberò e cadde su al padrone con grande fracasso
2. agric. sistema razionale di coltivare e potare gli alberi (come l'acero
arrampicano (si pratica nell'italia settentrionale e nella campania). 3.
alberi. sigoli, 1-88: e tutto il detto giardino è alberato, con
è alberato, con molte pergole, e di grandissimi ulivi e susini e fichi e
molte pergole, e di grandissimi ulivi e susini e fichi e molti altri frutti
pergole, e di grandissimi ulivi e susini e fichi e molti altri frutti. negri
e di grandissimi ulivi e susini e fichi e molti altri frutti. negri, 2-563
, a distanza dai canali, più scuro e molle. idem, 2-765: la
fra onde di colline verdi, alberate e quasi deserte. calvino, 1-189: passava
succedeva nell'alberatura. c. e. gadda, 2-21: [il borgo
, con le antenne, i pennoni e le manovre. -alberatura latina o a
19-399: dopo che fu scricchiolata l'alberatura e il sartiame pareva scaturito nella selva con
pasqua, con tutto il cotone serrato e l'alberatura sconfasciata, con le sartie
con le sartie che abbisciavano gli alberi e i bozzelli altalenanti da poppa a prua
contro una formidabile parete di pietrame. e. cecchi, 6-216: vascelli inglesi
6-216: vascelli inglesi con vertiginose alberature e vele saettanti come ali di rondine.
192-63: l'alberatura, la velatura e l'attrezzatura rela tiva,
. albercòcco, sm. disus. e dial. albicocco. soderini, iii-48
noci, i susini, gli albercocchi e sua generazione, e tutti quelli che
susini, gli albercocchi e sua generazione, e tutti quelli che han dentro la carne
pesco, di gentilezza, di sapore e di bellezza di più pregio. b.
. slataper, 1-133: ed eri fresca e odorosa come l'alba. eri un'
frascheggiano. carducci, 914: e voi, lunghe nel mezzo del tetro recinto
: le foglie... fresche e verdissime delle alberelle. = deriv.
, iv-1-686: un solo alberello, smilzo e torto, presso al binario
un platano, alcuni alberelli d'alloro e nane mortelle. idem, ii-407: ai
civinini, 1-191: un intrico grazioso e disordinato di alberelli di limoni, di
sfasciata, vicino a certi alberelli patiti e secchi. govoni, 2-125: l'unica
: una piazzetta solitaria con dieci alberelli e quattro lampioni. c. e. gadda
dieci alberelli e quattro lampioni. c. e. gadda, 2-90: qualche alberello
con potatura corta (praticata per la vite e gli alberi fruttiferi). panzini
dell'alberello, del susino selvatico, e del lentisco. trinci, 1-253: si
casa mia era piena di fornelli, e di lambicchi, e di pentolini, e
di fornelli, e di lambicchi, e di pentolini, e d'ampolle, e
e di lambicchi, e di pentolini, e d'ampolle, e d'alberelli.
e di pentolini, e d'ampolle, e d'alberelli. idem, dee.
le lor celle piene d'alberelli di lattovari e d'unguenti colmi, di scatole di
alberello vi rimanea, che vóto non fosse e rasciutto. caro, i-157: questo
volpaia: / questi pezzi d'ampolle e d'alberelli. diodati [bibbia],
, entro a'quali si conservano unguenti e cose simili; e son forse quei vasi
si conservano unguenti e cose simili; e son forse quei vasi che i latini
guardare dagl'inganni degl'invidi delatori, e da coloro che, com'è nel
il piovano passando ed entra in bottega e dice volere comperare uno alberelletto di sapone
di sapone moscadato: piglialo in mano e, odoratolo, lo domanda in compera.
cui cottura si ottiene la calce idraulica e il cemento a pronta presa (si
iv-2-1086: vacillavano su le pomici nere e rosse, su l'alberese calcinato. idem
antica, costruita di solido alberese chiantigiano e appoggiata a dei contrafforti naturali di macigno
, il peperino, l'alberese, e anche certe qualità di cotto, si giovino
di cotto, si giovino della luce e del sole. 2. agg
[crusca]: sia spento acciaio rovente e pietre alberesi nel detto latte caldissimo
: sotto le radici de'monti e ne'sassi alberesi, buone, sane,
, buone, sane, abbondevoli e fredde [le acque] sono.
, che s'andava scoprendo, ameno e delizioso, parte naturalmente ripieno di grandi
parte naturalmente ripieno di grandi alberete, e parte seminato. cicognani, 3-80: dà
a pioppi. viviani, 35: e questi tali chiusi non resterebbero
alberete, di ontaneti, di salciaie e vetriciaie, di filari di cipressi,
ad alberi (specialmente pioppi, gelsi e salici). lorenzo de'medici [
l'albereto; / là t'appiatta e statti cheto, / ch'i'verrò a
. crescenzi volgar, 7-5: e se 'l luogo sarà umido e basso
7-5: e se 'l luogo sarà umido e basso e soluto, riceverà più convenevolmente
se 'l luogo sarà umido e basso e soluto, riceverà più convenevolmente il salceto,
salceto, l'albereto, l'ontano e il pioppo. = deriv.
rive d'arno,... e sopra la verde minutissima erbetta sedermi sotto il
un sì alto mare l'amo afferri e svella certi alberetti, che ivi nascono.
averne un alberetto giovane,... e lo accomodi bene con la terra.
quando sono affatto dure o legnose, e che si alzano ad una altezza maggiore
ma vari fusti più o meno grossi e vestiti di gemme, come nella fusaggine.
. verga, 1-455: a destra e a sinistra si vedevano dei campi nudi
alberetti di oleandro sono fioriti di bianco e di vermiglio. pea, 5-134: è
di albergare), sm. e f. (plur. -i).
16-3: lo cielo sì m'ha bannito e lo 'nfemo m'ha albergata. idem
v'alberghi / ch'è pien d'amore e più ampio si spazia, / ditemi
voi. bibbia volgar., x-399: e non dimenticate l'albergare, ché per
verdi boschi, / o ninfe, e voi che 'l fresco erboso fondo / del
erboso fondo / del liquido cristallo alberga e pasce. boccaccio, dee., 9-6
non morte. ariosto, 20-104: e giunsero a un castello il dì seguente,
... / gli animai lassi, e quei che 'l mar ondoso, /
suo nome gli parve non abbastanza grazioso e carezzevole per albergar degnamente in labbra tanto
quelli che albergano le cicale della campania e le cornacchie dell'agro. panzini, ii-138
, perché il poverello mi pare brutto e misero e somiglia a quel povero crocefisso
perché il poverello mi pare brutto e misero e somiglia a quel povero crocefisso che è
dentro dal mio core [amore] alberga e sede. g. villani, 7-50
. g. villani, 7-50: e partitosi il detto papa di firenze, n'
, 28-31: chiunque alberga tra garona e 'l monte, / e 'ntra 'l rodano
tra garona e 'l monte, / e 'ntra 'l rodano e 'l reno e tonde
'l monte, / e 'ntra 'l rodano e 'l reno e tonde salse, /
/ e 'ntra 'l rodano e 'l reno e tonde salse, / le 'nsegne cristianissime
occhi l'assalto, / ne'quali amore e la mia morte alberga. idem,
begli occhi vostri aperto dono, / e de la voce angelica soave. marco
(115): un grandissimo palagio e bello, ove albergono i messaggi del gran
i messaggi del gran sire... e se uno re vi capitasse, sì
dee., 4-10 (464): e domandatolo dove la sera dinanzi albergato fosse
albergar possa giammai. sacchetti, 17-36: e picchiando [i mercanti] a uno
, 1-17: già la bella virtù e il giovevole intendere, che albergano ne'nostri
che son dal fondo usciti / caliginoso e tetro de la terra. idem, aminta
ingrato merto! marino, 1-159: e 'n quegli occhi, ov'alberga il
dice che san pellegrino mangiasse i lupini e san bianco si contentasse delle guscie e
e san bianco si contentasse delle guscie e albergassero in un castagno spolpato dalla saetta
in un castagno spolpato dalla saetta. e. cecchi, 5-439: le corporazioni
. disus. cavalca, 16-4-93: e vedendosi in su la sera, non sap-
(152): a grande agio e con molto piacere cenò e albergò con la
a grande agio e con molto piacere cenò e albergò con la donna.
la notte poi stato in buon luogo e bene albergato. 2. ant
era [firenze] dentro bene situata e albergata di molte belle case. m.
capitano per non conducersi al tardi, e perché 'l luogo era albergato e pieno
, e perché 'l luogo era albergato e pieno d'ogni bene, fermò il campo
a campi. albergatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
: abraam fue albergatore di pellegrini, e iddio era con lui. g. villani
-77: in siena ebbe una grande e ricca albergatrice chiamata madonna veglia. m
alla ventura, pervenne alla marina e quindi al suo albergo si rabbattè, dove
si rabbattè, dove gli suoi compagni e l'albergatore trovò tutta la notte stati in
uom forestiere. sacchetti, 17-34: e picchiando a uno albergo, l'albergatore,
primo, che'compagni suoi noi tradiscano e uccidano; lo secondo, che l'albergatore
, che l'albergatore non lo tradisca e uccida. capellano volgar., i-79:
capellano volgar., i-79: albergatore e ricevitore di tutti dee essere volentieri. tasso
. tasso, 14-50: l'opre e le frodi / note in parte a voi
/ com'ella al campo venne, e con quai modi / molti guerrier ne
modi / molti guerrier ne trasse, e lor fu guida. / sapete ancor che
restò « oste * per « albergatore * e per gli « alloggiamenti di guerra »
gli « alloggiamenti di guerra », e « ostello » dicesi per « albergo
dirsi di chi alberga non a prezzo, e può avere traslato. rajberti, 2-37
in sei mesi il diritto degli albergatori e degli osti per l'alloggio e il vitto
degli albergatori e degli osti per l'alloggio e il vitto che somministrano.
scacciarne fuore / gli antichi albergatori, e 'n quella vece / ricever nova gente.
volgar., 83 (116): e in questa maniera vanno gli messaggi del
gran sire per tutte le provincie, e hanno albergherie e cavalli apparecchiati...
tutte le provincie, e hanno albergherie e cavalli apparecchiati... a ogni
, a certe porte, grandissime albergherie, e fornivaie di biada e di fieno,
grandissime albergherie, e fornivaie di biada e di fieno, e di biscotto e di
fornivaie di biada e di fieno, e di biscotto e di vino.
biada e di fieno, e di biscotto e di vino. 2. stor
l'alloggio che si dava a'marchesi e alle podestà, e simili uffiziali,
si dava a'marchesi e alle podestà, e simili uffiziali, quando andavano riveggendo le
certi ufficiali pubblici, ovvero ai pellegrini e ai bisognosi, per istituto. =
. alberghétto, sm. piccolo e modesto albergo. boccaccio, dee
dee., 3-7 (321): e in firenze giunti, se n'andò
voi che differenza è da un picciolo e disonesto alberghetto a babilonia. foscolo,
v-168: la notte annuvolavasi burrascosa, e indusse il mio vetturale... a
avevamo sentito entrambi necessità di riposo; e non uscimmo dall'alberghetto che verso il tramonto
lungi vede crede che sia l'albergo, e non trovando ciò essere, dirizza la
, dirizza la credenza a l'altra, e così di casa in casa, tanto
. bibbia volgar., ix-362: e poselo a cavallo, e menollo ad albergo
ix-362: e poselo a cavallo, e menollo ad albergo. boccaccio, dee.
mercatanti italiani, qual per una bisogna e qual per un'altra, secondo
/... nel tuo regno / e nel tuo albergo umanamente accogli. diodati
ella partorì il suo figliuolo primogenito, e lo fasciò, e lo pose a
suo figliuolo primogenito, e lo fasciò, e lo pose a giacer nella mangiatoia,
battoli, 40-ii-30: per tutto alberghi e case e guamigion di soldati, che sicurano
40-ii-30: per tutto alberghi e case e guamigion di soldati, che sicurano de'
pananti, i-113: torno all'albergo, e postomi a sedere / sopra un sofà
covato in cento camere, riempiva l'aria e tagliava il fiato. 2
fiato. 2. disus. e letter. casa, abitazione, alloggio,
si dipartio di quel paese uno anno, e tornò poi com'uno cavaliere errante.
com'uno cavaliere errante. giunse all'albergo e dimandò la donna; trovòe due conti
appo voi m'accagioni / del lungo e del noioso tacer mio / se non il
idem, 37-112: ov'alberga onestate e cortesia, / e dov'io prego che
ov'alberga onestate e cortesia, / e dov'io prego che 'l mio albergo sia
l'una sorella è poco inanzi, / e l'altra sento in quel medesmo albergo
s'egli è pur mio destino, / e 'l cielo in ciò s'adopra,
meschino / corpo fra voi ricopra, / e tomi l'alma al proprio albergo ignuda
volta vi veniva la sera a cenare e ad albergo e la mattina se ne
veniva la sera a cenare e ad albergo e la mattina se ne tornava a bottega
. fioretti, xxi-894 (2): e sì lo invitò la sera a cena
sì lo invitò la sera a cena e albergo; e santo francesco accettò, e
la sera a cena e albergo; e santo francesco accettò, e cenò la
e albergo; e santo francesco accettò, e cenò la sera con lui e albergò
, e cenò la sera con lui e albergò. poliziano, st., 1-96
zaffiro / nell'ampio albergo el dì puro e tranquillo. sannazaro, 3-75: in
/ nacque l'alma beltade, / e le virtuti raquistaro albergo. idem, 11-
11- 174: la mia nobile e generosissima patria; la quale...
diede albergo / estima la vii turba e tarme tante / quel che...
, 44-1: spesso in poveri alberghi e in picciol tetti, /...
, 7-5: apre i languidi lumi, e guarda quelli / alberghi solitarii de'pastori
] da prima altrui, / tutto cortese e umile / ai sembianti ed a 'l
pover peregrin albergo chiede / per grazia e per mercede. idem, 865: canuto
per mercede. idem, 865: canuto e da gli affanni stanco, / tra
gli affanni stanco, / tra selve e fonti de le muse amiche, /
muse amiche, / alberghi bramo solitari e fidi. chidbrera, 3-4-13: come 'l
disleal, dal cor dispergo; / e caro men, ma più securo albergo
più fugace opache celle / tesse di rami e 'n guisa il prato adombra / che
mente. parini, giorno, i-418: e la vigile tua mano per vezzo /
i greci stanchi della inutilità delle stragi e delle fatiche dell'ambizione, si riparavan come
parassita i tralci implica / tenacemente, e i nudi tetti e
implica / tenacemente, e i nudi tetti e
sp., 33 (575): e in quella casa si proponeva di chiedere
non dovesse esser più abitazione che da topi e da faine. [ediz. 1827
dovesse esser più alloggio che da topi e da faine]. leopardi, 7-ay.
ninfe i rivi albergo, / placido albergo e specchio / furo i liquidi fonti.
a contemplarvi /... / e ragionar con voi dalle finestre / di questo
ove abitai fanciullo. carducci, 136: e gli alberghi del pianto e le contrade
136: e gli alberghi del pianto e le contrade / ove mortale è il lume
, 457: in lui l'ira e 'l dispetto / albergo e nido feo.
l'ira e 'l dispetto / albergo e nido feo. panzini, iii-261: il
': da harjis * esercito * e hairgan 1 guardare, custodire '.
. gli alberini, i sambuchini, e prugnoli nascono per la proprietà del terreno
delle piante legnose a fusto abbastanza alto e fornito di rami. -anche al
scorza, / non che de'fiori e delle foglie nove. idem, par.
dell'albero che vive de la cima / e frutta sempre e mai non perde foglia
de la cima / e frutta sempre e mai non perde foglia. cavalca, 17-ii-166
, 17-ii-166: l'uomo di parole e non di fatti è simile all'albero con
è simile all'albero con molte fronde e non frutti. come all'albero che ha
mandorli, di ciriegi, di fichi e d'altre maniere assai d'alberi fruttiferi piene
primavera, si comprende che non è secco e che farà frutto in quello anno.
pini, cipressi, lauri, bussi e simili; alcuni gialleggia, come sono e
e simili; alcuni gialleggia, come sono e noci, e peri, vite e
gialleggia, come sono e noci, e peri, vite e verdure giovani; alcuni
e noci, e peri, vite e verdure giovani; alcuni gialleggiano con oscurità
con oscurità, come castagni, roveri e simili; alcuni rosseggiano inver l'altunno
altunno, come sorbi, melagrani, viti e ciriegi; alcuni biancheggiano, come salci
biancheggiano, come salci, olivi, canne e simili. galileo, 4-3-129: non
battista, iii-399: cantò fra le fatiche e disse: -o fiori, /
(91): abbassò il capo, e rimase immobile, come, al cader
agitato ricompone naturalmente i suoi rami, e riceve la grandine come il ciel la
, che tremolava sul sentiero illuminato qua e là dalla lima; lo stesso scrosciar delle
d'odioso. carducci, 637: e gli alberi non restan di guardare. /
. / brulli, stupidi in vista e intirizziti, / guardano a lungo come sbigottiti
: / guardan, crollano il capo e fuggon via, / e toman sempre.
crollano il capo e fuggon via, / e toman sempre. idem, 672:
, 306: l'albero ha il fiore e la rondine il nido. d'annunzio
risveglia affluendo nelle gemme che si gonfiano e sembrano vicine ad aprirsi. negri,
di respiro: rendo loro in fiducia e in amore ciò ch'essi dànno in ombra
in amore ciò ch'essi dànno in ombra e in compagnia. idem, 2-908:
dalle foglie pallide come quelle degli ulivi, e ontani e pinastri coi tronchi ingobbiti,
come quelle degli ulivi, e ontani e pinastri coi tronchi ingobbiti, contorti fin quasi
gli alberi mi sorgevano ai lati taciti e sognanti come falangi di guerrieri impietriti.
tra i nudi compagni nel viale / e tutto già s'invelluta al fresco vento
sfacelo di polverone. govoni, 3-29: e gli alberi / il vento 11 torceva
m'aspetto di mettere più foglie / e dubito d'averle messe mai. ungaretti,
, incappucciati nelle loro chiome di selvaggi e nei loro cappucci di eremiti. quasimodo
/ dove più dolce suono migra / e nasce gusto alle piogge nuove. idem,
un colpo: ogni cosa vuol tempo e fatica. ser giovanni, 8 7
, 8 7: il maestro lo confortò e disse: « non temere, bucciolo
alberi: oltrepassare i limiti del comune e del consueto. varchi, v-60:
punta di forchetta, cioè troppo squisitamente e affettatamente, e, come si dice
, cioè troppo squisitamente e affettatamente, e, come si dice oggi, per quinci
, come si dice oggi, per quinci e quindi, si dice « andare su
: manifestazione intesa a promuovere l'amore e il rispetto per le piante (istituita
stati uniti, si diffuse in america e in europa: in italia fu introdotta
: in italia fu introdotta nel 1898-99 e viene celebrata il 21 novembre).
3. albero della scienza del bene e del male: destinato, nel paradiso
in grado infino alla cognizione di dio, e quanto più s'inalza tanto più sparge
quanto più s'inalza tanto più sparge e dilata e rami, perché quanto più
più s'inalza tanto più sparge e dilata e rami, perché quanto più intendiamo,
mangiar dell'albero della conoscenza del bene e del male: perciocché, nel giorno che
frutto dell'albero della scienza del bene e del male. baldini, 4-47: un
ai piedi dell'albero della scienza del bene e del male. -figur.
dio nel giardino dell'eden, come fonte e simbolo della vita (v. legno
legno). sacchetti, ii-189: e nota che se, come adamo peccò,
del sopraddetto albero chiamato legno di vita, e dell'altro chiamato legno di scienza di
dell'altro chiamato legno di scienza di bene e di male, dice che elli è
legno di vita, siccome dice beda e strabo, che prese questa virtù, che
corpo suo si fermasse stabile sani- tade e perpetua soliditade. diodati [bibbia],
. diodati [bibbia], 2: e il signore iddio fece germogliar.
i rami principali in forma di croce e con tondi in cui erano immagini e
e con tondi in cui erano immagini e storie di santi. vasari, i-284
) che a natale si adorna di luci e di doni. panzini, iii-715:
natale. barilli, 2-255: cascine e chiesette evangeliche. alberi di natale e macchioni
e chiesette evangeliche. alberi di natale e macchioni foltissimi. 6.
la parte del genio della libertà: e ho mio fratello nella legione repubblicana.
avevano alzato gli alberi della libertà e poi tutto si era risolto in un'enorme
alberi » le discendenze delle medesime, e i fondatori chiamano « ceppi » e «
, e i fondatori chiamano « ceppi » e « pedali », e le discendenze
ceppi » e « pedali », e le discendenze de'provenuti dicono « rami »
fronde, i fiori, i frutti, e in cima a ogni ramo un cartiglio
in cima a ogni ramo un cartiglio e un tondo, col nome e col volto
un cartiglio e un tondo, col nome e col volto. beltramelli, i-489:
rami del suo albero genealogico nella storia e nella leggenda di tutti i popoli;
nella leggenda di tutti i popoli; e già presso gli antichi la spiritosa bevanda
per lo più di abete o pino) e recentemente anche d'acciaio, innalzato sulla
vele, i pennoni, le antenne, e per inalberare bandiere o segnali; l'
è assicurato allo scafo mediante le sartie e gli stragli. i diversi alberi d'
particolare denominazione in rapporto al loro posto e impiego (cfr. bompresso, maestra
due galee levare alto gli alberi, e miservi l'antenne. boccaccio, i-201:
nave con l'albero già rotto, e con le vele le quali piene d'occhi
signori di quella), d'albero e di vela e di remi la trovò fornita
), d'albero e di vela e di remi la trovò fornita. carletti,
il batello, che le navi sogliono portare e tenere sopra dette coperte. guiducci,
lo congegnò dentro la mastra, / e con drizze di cuoio alzò la vela.
lentamente, tutte segnate di figure nere e di simboli cattolici, come vecchi gonfaloni
che vanno col motore a benzina, e aveva l'albero con la randa ben
, c'era la bandierina bianca rossa e verde, ma piccola, ed è per
all'albero di poppa; s'allarga e si restringe lo stormo, a pendolo
del mare, l'isola in fondo e i monti a cerchio, e una selva
fondo e i monti a cerchio, e una selva di alberi con le vele a
e ciminiere e ciminiere. viani, 14-18:
e ciminiere e ciminiere. viani, 14-18: i naviganti
lungo la quale cadevano dall'alto pulegge e gomene attorcigliate. tombari, 3-92: i
dalla vela rappezzata, spazzano per lungo e per largo tutto l'adriatico. moravia
, viii-106: ella aveva una gonna lunga e molto ampia, ricca di pieghe,
molto ampia, ricca di pieghe, e abbracciandola la sentii ridursi e comprimersi intorno
pieghe, e abbracciandola la sentii ridursi e comprimersi intorno alle belle gambe dritte,
intorno alle belle gambe dritte, muscolose e dure, come la velatura abbondante di una
antenna / sopra il suo piede, e funi tese e nervi / tengono fermo
sopra il suo piede, e funi tese e nervi / tengono fermo l'albero sul
lieve tocco dà la martinella, / e bianca e rossa ondeggia in alto al vento
dà la martinella, / e bianca e rossa ondeggia in alto al vento / l'
innalzato nelle feste di paese (liscio e insaponato, porta in cima un trofeo
, ii-383: un gran ninnerò di contadini e di artigiani assisteva alla scalata d'un
un altissimo fusto di pioppo, liscio e per di più levigato col sapone, oscillava
un cerchio, dal quale pendevano fazzoletti rossi e gialli, formaggelli freschi, una borsa
triangoli neri che nominavano giulio cambiaso, e il quadro bipartito bianco e rosso che
cambiaso, e il quadro bipartito bianco e rosso che indicava la gara del più alto
che nei motori riceve un moto di rotazione e 10 trasmette ad altre parti del congegno
, albero distributore, albero pesche e albecocche. redi, 16-iii-315: si mastichi
delle pesche. d'annunzio, e. cecchi, 6-8: gli alberi delle
aperta sul nòcciolo, stillante. vertiginosamente e leggermente, quali agorai sulla ruota panzini,
quantità di un tornio. di albicocche e non faceva altro che canticchiare...
non faceva altro che canticchiare... e gli 14. scient. v
certe albicocche mature. tozzi, 2-121: e colse, dalla pianta che gli era
2. colore giallino. grandezza, e abbattersi a donargli a chi si trovava per
a donargli a chi si trovava per e. cecchi, 1-170: un paio di
anzi stranissimo. albicòcco (disus. albercòcco e albricòcco), sm. 16
diventare drappelli di molte stelle lucide e bellissime. = voce dotta,
malinconica, appena albicante fra macchie rogge e nerastre su per i muri scalcinati.
che sono sopra gli altri di soavità e di gentilezza dotati, onde il bel nome
, onde il bel nome si feo, e per maggiore spicco ribattutamente detti dottati,
, il dolore, ecc.) e al pari dei singoli nomi delle piante.
arbór -óris ebbe il senso di 'trave'e albero della nave. àlbero2,
chiamato oppio (= pioppo), e da alcuni gattice. ricettario fiorentino,
quello de'popoli, chiamati volgarmente alberi e pioppi. soderini, iii-317: l'
intorno alle ripe del fiume le regge e mantiene mediante i gran cespugli delle barbe
che ha, che si dilatano lontane e rattengono fortemente il terreno dalle balze dei
, come si fa lungo l'amo, e degli ontani ed alberi, o populus
sorretta da bellissimi beccatelli d'albero intagliati e tinti a olio con macchie d'abete.
contenente circa l'86 % di carbonio e 9 % d'idrogeno (ed è usato
ovali o cuoriformi, acuminate all'apice e dentate ai margini; con fiori precoci
, 1-29: prima si annesta i mandorli e gli albicocchi, perché sono i primi
, perché sono i primi che movono, e dipoi i peschi. b. davanzali
abbia cominciato a muovere, giornata calda e quieta: comincia la luna di gennaio;
esser più caldi; mandorli, peschi e albicocchi, tutti in sul susino, che
tosca / son di dolcezza carchi, e i meli, / gli albricocchi, i
fiorì stamane il giovine albicocco / primo e solo, nell'orto ancora ignudo.
ieri, / di ciliegi di peschi e d'albicocchi. = dall'arabo al-barqùq
(lat. albus 'bianco ') e flos fióris 'fiore '.
'. albigése, agg. e sm. stor. per lo più al
che accettavano la dottrina dualistica del bene e del male (condannando il matrimonio,
creazione, rifiutando il magistero ecclesiastico, e vietando la costruzione delle chiese e la venerazione
, e vietando la costruzione delle chiese e la venerazione delle immagini).
nobil passione, / il vostro sangue bulica e fermenta / e i cuori inebria di
il vostro sangue bulica e fermenta / e i cuori inebria di perdizione.
) 'albi', città della francia meridionale e centro del movimento ereticale). albìglio
albìglio, sm. vitigno a grappoli piccoli e folti, coi chicchi bianchi di sapore
del 6 agosto del 1790, e dell'8 e 31 agosto 1791 abolirono completamente
del 1790, e dell'8 e 31 agosto 1791 abolirono completamente l'
fin dal 1237) 'forestiero, straniero', e droit d'aubaine 'diritto che
'altrove, fuori ', e ora si congettura una forma francone
lucente, ma di macchie piena, e maravigliosamente dolce: ed è ritonda,
maravigliosamente dolce: ed è ritonda, e 'l vin fa dolcissimo. =
della pigmentazione della pelle, dell'iride e della coroide: i suoi segni consistono
), nell'intolleranza della luce (e può manifestarsi, oltre che negli uomini e
e può manifestarsi, oltre che negli uomini e nelle donne, anche in tutti i
uccelli, nei rettili, negli anfibi e nei pesci). 2.
di macchie gialle o bianchiccie nelle foglie e nei petali). = deriv.
bianco '. albino2, agg. e sm. chi è affetto d'albinismo.
, iv-2-116: era una femmina alta e ossuta,... con due
strada che ci s'era attaccata. e. cecchi, 5-567: poco maggiore a
un grande girasole albino / s'alza e s'abbassa sulla folla / ostensorio di ghiaccio
s'abbassa sulla folla / ostensorio di ghiaccio e d'argento. moravia, ix-291:
quasi albino, con la pelle rosa e trasparente, gli occhi azzurri circondati di peli
i capelli d'un biondo chiarissimo, fini e lisci. = spagn. e
e lisci. = spagn. e portogli, albino 'biancastro ', dal
. miner. silicato idrato di calcio e potassio (cfr. apofillite).