recitare l'ufficio in coro, per cibarsi e una volta la settimana per la ricreazione
certosini fanno profes- sion di silenzio, e che, da uno in fuori, il
da lor stessi composta molto stretta, e l'autore di quella fu s. bruno
fu s. bruno di colonia, e ebbero origine in francia, l'anno 1084
non si trovarono che dei monaci stupefatti e spauriti da una tal vista. pea
figur. persona che fa vita di sacrificio e di mortificazione, in solitudine. -vita
solitudine. -vita da certosino: ritirata e piena di mortificazione e di astinenze.
certosino: ritirata e piena di mortificazione e di astinenze. -lavoro da certosino:
certosino: che richiede una grande attenzione e pazienza. -pazienza da. certosino (
uomini che vivano così tra il sicario e il certosino. nievo, 663: mangiava
sommetta. barilli, 2-237: scienza e pazienza ci vollero: cuciture, rammendi;
. baldini, 1-795: h silenzio e la pace certosina che all'occorrenza si difendono
: con la parte posteriore non infilata e piegata sotto il calcagno. 6.
belle col passar del tempo si logorano e diventano brutte (e si riferisce in
tempo si logorano e diventano brutte (e si riferisce in particolare al tramontare della
un ometto che pareva il suo discepolo e che si chiamava s'ciafulin, pantofolino
: infilava due ciabattine di paglia, e accesa ima sigaretta seguitava, percuotendosi e
e accesa ima sigaretta seguitava, percuotendosi e stropicciandosi, a girellare per la camera facendo
scarpe, senza tacchi, scalcagnate, e ridotte all'uso di ciabattelle.
« guardi un po'come sto », e mi fa vedere i piedi mollicci che
dalle ciabattacele sfatte. c. e. gadda, 5-283: coi pantaloni sbottonati
due ciabattuzze fruste infilate nei piedi nudi e verdastri. = di etimo incerto:
mediev. zapatones (sec. x-xi) e del volgare zapato (sec. xii
cfr. portogh. sapato, catal. e provenz. sabata, ir. savate
ciabattaio '... colui che ricuce e rattaccona le scarpe rotte, e racconcia
ricuce e rattaccona le scarpe rotte, e racconcia le ciabatte. ciabattare,
che mai. accorreva ciabattando la cuoca, e mi pestava le mani dicendomi: -adagio
la si raccoglie intorno lo scialle, e ciabatta verso la casa segnata; né
né va di certo a dir preci, e non a stènder la mano, e
e non a stènder la mano, e nemmanco a furare; va per nient'altro
[accademia]: si levano le ciabatte e giù ciabattate da orbi. ciabatteria
, sf. ammasso di oggetti vecchi e logori, ciarpame. - anche al figur
di sue camiscie, di sue calze e di ciò che vi è di suo,
da la notte et ogni ciabatteria, e se hai maniglie, o anello che ti
... a rattoppare d'ignoranza e presunzione, di bugie e di forinole robivecchie
d'ignoranza e presunzione, di bugie e di forinole robivecchie, la vii ciabatteria
gli doveva liberare...; e l'occhio ch'egli aveva meno perdé,
carnalità, onde si scandalizzò molto, e... con una lesina si
, / noi siam tutti ciabattieri, / e ciascun fa volentieri / l'arte sua
: 'ciabattino ',... e gli antichi dissero anche 4 ciabattiere ',
, dopo misuratevi a centimetri le mani e i piedi (tali atavismi guantai e
mani e i piedi (tali atavismi guantai e ciabattineschi, come anche la gran perizia
persone che voi credete ancora all'onestà e all'amicizia. ciabattino (ant
. chi fabbrica ciabatte; chi rappezza e ripara le scarpe. sacchetti, 90-44
. non dico da'fattori de'barbieri e de'calzolai, ma da'ciabattini e da'
e de'calzolai, ma da'ciabattini e da'ferravecchi. garzoni, 1-102:
gli pare, pigliandola a cavallo, e staffilandola con mille allegazioni inutili e insensate
, e staffilandola con mille allegazioni inutili e insensate. allegri, 232: né pur
ciabattino rattoppadore, che mette punti falsi e rattaccona alla peggio. salvini, v-493
; / gitta la scarpa vecchia / e armeggia il ciabattin. de sanctis,
all'occasione si perde in novellare col ciabattino e colla fruttivendola. saba, 167:
sono uno stivai da contadino; / e se paio tagliato coll'accetta, / chi
lippi, 6-78: voltando in qua e in là l'occhio porcino, /
occhio porcino, / si spurga, e butta fuori un ciabattino. note al malmantile
un ciabattino giù per la gola: e però dicendo sputa un ciabattino, intende
ufficiale scosse il grassone per un braccio e cominciò a parlargli. felice s'awicinò per
levatrice, la distinse fra il vocio e il ciabattio delle donne. e avrebbe
il vocio e il ciabattio delle donne. e avrebbe voluto correrle dietro, parlarle,
potè. ciabattóne, agg. e sm. (femm. -a).
palazzo vecchio suonino le sei giunge milena, e la vecchia domestica di casa nesi,
domestica di casa nesi, sorda, tarda e ciabattona, versa l'acqua bollente perché
bocchelli, ii-133: quei mari sono duri e bizzosi e i navigli da pesca a
: quei mari sono duri e bizzosi e i navigli da pesca a motore sono sì
motore sono sì solidi, ma ciabattoni e facili a rullare, tanto che c'era
le gambe a qualche innocente marinaio, e poi andar perduti in mare.
2. figur. persona sciatta e trasandata negli abiti e nel comportamento.
. persona sciatta e trasandata negli abiti e nel comportamento. tommaseo-rigutini, 2536:
tommaseo-rigutini, 2536: 4 ciarpone 'e 'ciabattone'denotano uomo trasandato in tutto,
. pea, 1-37: magro, tabaccone e collerico, ciabattone, liberale, disordinato
collerico, ciabattone, liberale, disordinato e beone. morante, 2-125: è
compie il proprio lavoro in modo trascurato e sciatto. cellini, 4-606: io
non capitino a le mani de'medesimi e simili ciabattoni. vasari, iii-115:
simili ciabattoni. vasari, iii-115: e così sta bene che awegna a chi,
da ciabatta. ciabóne, agg. e sm. (femm. -a).
cruda, tritata molto fine con aglio e pepe (ed è caratteristico delle marche
: poi, ciacche, batte insieme quello e questo, / sicché e'doventan più
con grugno ciacche ciacche, in mangiando e schiacciando la ghianda. palazzeschi, 3-276
palazzeschi, 3-276: si ritraevano ridendo e urlando col sopraggiungere della nuova [onda
onda] per non bagnarsi le scarpe e non essere investite dagli spruzzi di quel ciac
tira a sé i due grilletti, e -ciac, ciac, -i cani scattano
tavoletta di legno verniciata in nero (e fornita inferiormente da una piccola asta di
ciac viene posto davanti alla macchina cinematografica e ripreso mentre una persona appositamente incaricata
incaricata batte l'asticciola contro la tavoletta e pronuncia a voce alta il titolo del
pronuncia a voce alta il titolo del film e il numero della scena (e il
film e il numero della scena (e il ciac ha la funzione di permettere
iniziale di esatto sincronismo sulla colonna visiva e su quella sonora, che sono girate
su pellicole separate). e. cecchi, 6-375: « 'spaghetti'»
soprannominato * spaghetti * perché è pallido e ciondola come gli spaghetti a cacio e
e ciondola come gli spaghetti a cacio e burro, quando s'allungano, s'allungano
, s'allungano, scivolano sulla forchetta e non si riesce ad avvoltolarli e tirarli
forchetta e non si riesce ad avvoltolarli e tirarli su ». = voce onomatopeica
mecherin qui tolse la catrina; / e vuoila com'un fante per le spesi
cercar di riuscirmene / da galantuomo, e poi dirgli a posat'animo / che
magalotti [tommaseo]: radiche ed erbe e pali d'aquila e zidre e
ed erbe e pali d'aquila e zidre e ciacchierandà e calambucchi e aloè e
e pali d'aquila e zidre e ciacchierandà e calambucchi e aloè e nisi e
d'aquila e zidre e ciacchierandà e calambucchi e aloè e nisi e
e zidre e ciacchierandà e calambucchi e aloè e nisi e gomme e
e zidre e ciacchierandà e calambucchi e aloè e nisi e gomme e rage e
e ciacchierandà e calambucchi e aloè e nisi e gomme e rage e tracantidi e
e aloè e nisi e gomme e rage e tracantidi e balsami e animi e
e nisi e gomme e rage e tracantidi e balsami e animi e quinquine
e gomme e rage e tracantidi e balsami e animi e quinquine e
gomme e rage e tracantidi e balsami e animi e quinquine e boli e
e rage e tracantidi e balsami e animi e quinquine e boli e buccheri e
e balsami e animi e quinquine e boli e buccheri e quanti altri nomi da
e animi e quinquine e boli e buccheri e quanti altri nomi da far spiritare
e quinquine e boli e buccheri e quanti altri nomi da far spiritare i
inizio della ripresa di ogni scena e di dire ad alta voce il titolo del
film, il numero dell'inquadratura e quello della ripresa. = deriv
altri. pananti, i-375: e malamocco possa fare il ciaccia.
fatti degli altri; ciarlare senza senso e senza costrutto. note al
affini, che sono... acciacciare e ciacciare, che significano intraprendere a fare
a fare checchessia senza considerazione, capacità e sperienza. pananti, i-360: non
nieri, 99: noi ciacciamo e ciangottiamo tanto, e ci sbravaz- zoniamo
99: noi ciacciamo e ciangottiamo tanto, e ci sbravaz- zoniamo, e ci crediamo
tanto, e ci sbravaz- zoniamo, e ci crediamo di essere, di fare e
e ci crediamo di essere, di fare e di brigare, e invece il mondo
essere, di fare e di brigare, e invece il mondo è sempre lì o
onomatopeica. ciaccino, agg. e sm. (femm. -a).
si dà da fare in modo inabile e senza ottenere nulla; che ciarla a
. chi si affacenda in modo goffo e inabile, senza combinare nulla; chi
(plur. -chi). dial. e letter. maiale, porco.
ciacco in lingua fiorentina significa porco: e perché questo animale è nato solamente per
il ciacco. ariosto, 35-21: e son chiamati cortigian gentili, / perché sanno
, / perché sanno imitar l'asino e 'l ciacco. guarini, 162: poi
ma da sanguisughe, pacchioni, stumi e ciacchi. nomi, 3-34: si
: si trova fra noi l'asino e il ciacco. g. gozzi, 3-5-422
/ ch'a minor prezzo l'anima e il cervello / vendansi, che di bue
* gli disse « or siedi, / e scaccia dal palagio i cani e i
/ e scaccia dal palagio i cani e i ciacchi *. faldella, 2-3:
preziose a chi ne è del tutto indegno e non sa apprezzarle. pulci,
tu se'come tu hai nome, e volentieri / non gittiam qui le perle in
ciacca, rancida, la più cenciosa e la più orsa femminaccia che io vedessi
- ma, oh che ho di sporco e di poco proprio? = voce
regna sovrana la « ciacola * delle donne e fuma la polenta con gli uccelli.
le luci da palcoscenico delle antiche botteghe e ferve il passeggio obbligato lungo il liston
che fanno i piedi, strusciando, e il brusio delle ciacole. =
giorno, davanti alla casa della sposa e a quella dello sposo. deriv
di questa ciacolante cità veda romana e veneta e, aggiungo io, croata una
ciacolante cità veda romana e veneta e, aggiungo io, croata una
/ forse che perderesti il ciaccolare / e lo schermo. sbarbaro, 1-127: si
al treo a raccor aghi di pino e fame fastelli;... e di
pino e fame fastelli;... e di ritorno ciacolan sulle soglie,
tempo forte è marcato dal basso e la melodia entra nel secondo tempo
secondo tempo): diffusa nei secoli xvii e xviii. b. corsini,
. corsini, 15-69: ciaccone, zarabande e pavaniglie, / e quanti altri balletti
ciaccone, zarabande e pavaniglie, / e quanti altri balletti a noi n'insegna,
sua persona, / che ogni ninfa e pastor si maraviglia. = deriv.
, affine al portogh. chacota coro e danza dei contadini ': di formazione
vande, i passacagli, le ciaccotte portoghesi e tante altre arie straniere. =
. ant. il punto fra la testa e la collottola. crudeli [
collottola'loro era una cosa / candida e rilucente... / ella ombreggiava verso
cia- coppa / d'un grand'orrore e d'un ben fermo pelo.
; ma quando da quell'immagine spezzata e un po'comica balena la saetta diritta
afferrare, prendere. c. e. gadda, 2-94: ancora mi risuonano
, in lingua nostra, tra il batti e ciaffa demoniaco de'martelli e de'cianfrini
il batti e ciaffa demoniaco de'martelli e de'cianfrini pneumatici. — voce onomatopeica
. dàffero, sm. ant. e letter. sbirro. g. m
i ciafferi / co'cercator della dogana e tolgonsi / tutti i danai. d'
ciaffo, sm. tose. viso largo e paffuto. pulci, iv-26:
, 1606]: 'ciaffo'è viso pieno e paffuto, e dicesi specialmente di quello
: 'ciaffo'è viso pieno e paffuto, e dicesi specialmente di quello dei bambini.
chi fa le cose in modo goffo e sbadato. varchi, 8-2-95:
di fior di farina, zucchero e uova, leggermente aromatizzato, tagliato molto
, leggermente aromatizzato, tagliato molto sottile e cotto senza grassi in forme di metallo
con diverse effigie umane sopra espresse, e determinatamente, almeno in principio, di
in principio, di certi celebri gaio e lagone; e perciò tali cialde furono
, di certi celebri gaio e lagone; e perciò tali cialde furono addimandate gaioli e
e perciò tali cialde furono addimandate gaioli e lagunarli. mascheroni, 839: ah
devono essere prese per via orale (e rendere così più facile la deglutizione)
]: era in carrozza al corso, e aveva il cocchiere colla cialda al cappello
talora fo castelli in aria, / e vorrei e farei, e poi, s'
castelli in aria, / e vorrei e farei, e poi, s'io guardo
, / e vorrei e farei, e poi, s'io guardo, / i'
dubito che lo finirei di schiacciare, e che io non ne facessi una cialda.
facessi una cialda. -far cialde e gnocchi: infilare spropositi. c.
dritta, andava alla mancina, / e ragguazzava e usciva d'argomento. /
andava alla mancina, / e ragguazzava e usciva d'argomento. / perché non
mancasse la farina, / faceva cialde e ignocchi a suo talento. -inciampare nelle
dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli... riuscire,
aver a sentir una mano d'encomi e di maraviglie, ohimè, sento non
, ma con una tal censoria fastidiosaggine e con una certa volpina astuzia predicarla di
varchi, 8-2-95: a un tenero e debole [non si dice] cialdino
, sm. chi fa o vende cialde e cialdoni. lorenzo de'medici,
della misericordia con le botteghe de'cialdonai e la volta de'pecori. garzoni,
fomari, o panatieri, o confettinari, e zambel- lari, offelari e cialdonari.
confettinari, e zambel- lari, offelari e cialdonari. disc. cxxxm.
avvolta a cartoccio o a cannello (e si riempie, in genere, di
b. giambidiari, 1-2-609: gli elmi e gli scudi parevan cialdoni. cellini,
senti'fiaccare sotto il pugno quell'osso e tenerume del naso, come se fusse stato
come se fusse stato un cialdone: e così segniato da me ne resterà insin che
ricci, 150: iermattina vi scrissi, e mandai la lettera a firenze, e
e mandai la lettera a firenze, e la scatola de'cialdoni. lippi, 1257
, 1257: giunti i cialdoni, e fatto il ballo, / il duca diede
quali seduto, mi beccavo un gelato e due cialdoni, razione fissata a noi
avere... una cantina di rosoli e di alchermes e una libreria tutta piena
. una cantina di rosoli e di alchermes e una libreria tutta piena di canditi,
torte, di panettoni, di mandorlati e di cialdoni con la panna. panzini,
dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli riuscire,...
malvage. — anche: persona trasandata e trascurata in quel che fa (e dimostra
e trascurata in quel che fa (e dimostra scarsa voglia di lavorare),
un palmerston o d'altri consimili cialtroni e gabbapopoli? nievo, 220: il cialtrone
il cialtrone nobilitato che abborre lo spago e la lesina perché gli ricordano il padre
, 528: ne l'età che molte e lente / ci passàr su 'l groppone
fascisti. perché almeno questi sono dei cialtroni e le bestialità che hanno in testa le
fanno male, mentre quelli sono onesti e rigorosi e le bestialità le fanno bene.
, mentre quelli sono onesti e rigorosi e le bestialità le fanno bene.
con un raggio di luce nelle pupille, e carolina guardava la sorella, riavuta,
. carducci, iii-25-189: non credo e non spero più nulla; se non
somigliar molto da vicino un cialtroncèllo. e il parini resta nella brutta posizione di
v. una sufficiente dose di scapaccioni e calci per curarla della ingenita o acquisita
impacciarsi a seccare con le sue stupidaggini e insolenze. cialtronésco, agg.
fior di farina, uova, zucchero e burro, di forma circolare, con
mi sono levato troppo a buon'ora. e me sono scordato de fare collazione,
monachi per patria scoti, persone dotte e di santa vita, li quali..
allegri, 161: il qual di berricuocoli e ciambelle, / di melarance dolci e
e ciambelle, / di melarance dolci e confortini, / farò gremito. tesauro
coloro che, tralasciata la vera eloquenza e le ragioni intrinseche e sode, che
la vera eloquenza e le ragioni intrinseche e sode, che sono i nervi della
primiera un'altra frotta / i confortini giuoca e le ciambelle. goldoni, vii-1135:
, da mangiarsi fuori de'pasti, e fatta con fior di farina impastata con uova
con fior di farina impastata con uova, e alcune volte con zucchero e burro;
uova, e alcune volte con zucchero e burro; essendovene di più sorti;
le ragazze che saltavano la corda, e i ragazzi che si rincorrevano,.
lupini, di ciam belle e d'altre golerìe. calvino 1-103: i
i panettoni mezzo tagliati aprivano fauci gialle e occhiute contro di lui, strane ciambelle
soffici, 1-101: andò in bottega, e due minuti dopo ricomparve con un'insalatiera
con un'insalatiera piena di radicchio condito e una ciambella di pane croccante.
a lavorare una ciambella di cristallo ritonda e d'un braccio di diametro, e
ritonda e d'un braccio di diametro, e l'empierono d'acqua calda. magalotti
la ciambella di guttaperca a s. e. il ministro degli affari esteri. d'
copertoni, le gonfiò a dovere, e ne fece quattro ciambelle di salvataggio.
ciocchetta di capelli inanellata a mano, e rinvoltata in un pezzetto di foglio,
: le signorine margarone, in fronzoli e con la testa irta di ciambelle come
pettinature così dette « alla regina », e per farsele e per farle rimanere bene
alla regina », e per farsele e per farle rimanere bene alte sopra il capo
è assai manifesto; perché essendo la canna e il cilindro in eguali, ed egualmente
scuola, che consiste nel trotto misurato e cadenzato sul posto: il cavallo deve
deve avere il collo alto, inarcato e portato all'indietro; la testa incassata,
le carrube, il pane a ciambelle e la ricotta in cestini di vimini.
far berlingozzi, ciambellette, zuccherini, e altre così fatte cose. fagiuoli,
fatte cose. fagiuoli, 3-1-313: e v'è chi aspetta un guardo ed
róssola allineasse le ciambelline nel padellone e le spruzzasse di zucchero dopo aver passato
bocce piene. idem, 3-5-219: e gliel'ha [amore] così pesto e
e gliel'ha [amore] così pesto e maltrattato [il cuore] / per
ciambellaio non so quai berlingozzi, e... gli presentò alla sua
,... venuta rossa in viso e con gli occhi abbassati, gli prese
gli occhi abbassati, gli prese, e gli voltò una spalla per ringraziamento.
. ciambellanato, sm. titolo e ufficio di ciambellano. ciambellano
era affidata originariamente la cura degli appartamenti e del tesoro del sovrano; in seguito
di curare le udienze solenni, introdurre e presentare gli ambasciatori, sovrintendere a tutto
attinenza con lo splendore della corte (e ha come insegna le chiavi d'oro sospese
suo segreto ciamberlanó, promettendoli molti doni e signoria, con uno primaccio che a
in sulla bocca, sì l'affogò, e per lo detto modo morì il detto
alla camera del re, consigliarlo; e in fatto sono e primi del regno
re, consigliarlo; e in fatto sono e primi del regno per reputazione. monti
ciamberlanó, andò due volte a parigi e alla corte. cattaneo, iii-4-33: codesti
vita si dimostravano pur troppo non amanti e schivi, non potevano uscire dal cerchio
ciambellano / vi arriva da corte, / e dietro un tarpano / da fare il
più meravigliato di tutti? fu il re e la regina, furono tutti i ciamberlani
la regina, furono tutti i ciamberlani e i grandi della corte, quando videro
uscir fuori di sotto a quella pelle nera e bisunta, una manina delicata, bianca
bisunta, una manina delicata, bianca e color di rosa. pascoli, i-634
ufficiali di servizio, dietro i ciambellani e i gentiluomini, tra la siepe degl'
esser stati burlati a quella foggia, e vedersi similmente far dietro il ciambèllo da
i quali aspettavano i fichi secchi, e vedere loro appresentarsi delle suddette pallottole.
spago, si fa svolazzare, perché alletti e tragga gli altri uccelli a gittarsi nella
: a gli uomini tolto ogni adornamento e cintura d'argento, e giubbetti di zendado
ogni adornamento e cintura d'argento, e giubbetti di zendado, e di drappo
d'argento, e giubbetti di zendado, e di drappo, o di ciambellotto.
belli del mondo. burchiello, 69: e ciambellotti
verdi e funghi secchi, / con forche di pedanti
di fresco che pareva un mellone, e con la veste sua di ciambellotto e
e con la veste sua di ciambellotto e col rocchetto indosso entrò in camera del signor
come hanno i guatteri de conventi, e sotto della vesta una guaraaccia di ciambellotto
fatta da caia cecilia... e fu detta ondolata per questo, che
che tutta era sparsa d'onde; e fassi questa di peli di becchi e
e fassi questa di peli di becchi e di capre. questa sorte di panno si
de'ciam- bellotti, con seta sottilissima e bianca e cose lavorate. garzoni,
bellotti, con seta sottilissima e bianca e cose lavorate. garzoni, 1-177:
, portar la cappa foderata di raso e ermellino, nell'aver rimosso da sé il
da sé il capello di paglia, e aver assunto quel di cendalo, o la
modenesi è * cambel- loto ', e presso i toscani 'ciambelloto '.
cogliere la piega del ciambellotto: assumere e conservare in ogni circostanza un determinato modo
s. antonino, 2-119: nel tempo e età, che ha testé francesco tuo
i costumi piglierà ora, così seguiterà; e le compagnie sue quali saranno, tale
quelli che goderanno le felicità di firenze e la governeranno bene, perché non aranno
reggimento tirannico. 3. dimin. e spreg. ciambellottuzzo. pulci, iv-103
]: oh come e'dormiano dolcemente e morbidamente in pura terra al sereno, sanza
terra al sereno, sanza avere guardarobe e camere ciamberlate! = deriv.
, i trotti, i galoppi, e tutte le sorti di passi.
v.]: ciambolare: parlar molto e non molto importante. men vano di
nel chiacchierare può essere più sugo; e persone di garbo e di senno fanno
essere più sugo; e persone di garbo e di senno fanno quattro chiacchiere insieme di
; ma non sì che certi giornali e certe accademie non possano venir a gara
onomatopeica. ciambolatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
alla porcellana, poco solubile in acqua e negli altri solventi organici.
, comp. da cia [nogeno] e ammelide. ciamméngola, sf.
d'altre dieci / bazzècole, arzigogoli e ciammengole. = forse dal nome
, di acqua rosa, di voti e di cucuzze marine? son tutte ciampanelle
, per persuaderlo a disfarsi dell'azienda e del possesso. baldini, i-428:
guittone [tommaseo]: ciampò tosto, e cadde in terra. = deriv.
. da ciampa, forma lucchese, corsa e italiana meridionale di zampa, incrociatosi con
. tose. camminare in modo impacciato e incerto, vacillando, barcolloni, strascicando
al figur.: essere molto lento e impacciato nel proprio lavoro; avere gravi
è camminare a stento inciampando spesso; e questo secondo sentesi più nel verbo *
lavoro, chi è sempre pieno di impaccio e di difficoltà. = deriv
tommaseo. ciampicóne, agg. e sm. (femm. -a).
al figur. pananti, ii-50: e non ci si vuol gente ciampicona, /
che vada come vanno le lumache, / e che resti a tirarsi su le brache
]: vecchio ciampicone, che barcolla e par sempre che inciampichi. 2
: se tu se'male vissuto, e hai fatti i frutti tuoi acerbi nella vita
fa'i frutti a dio tutti dolci e suavi, come fa colui che inesta il
colui che inesta il pero salvatico, e inestavi su il pero ciampolino, che non
pedone, fa il frutto suo perfetto e buono solo per la ricisa dello inesto
inesto. citolini, 208: il pero e la pera, con le spezie loro
. = forse da un toponimo (e c'è in toscana la località *
località * villa ciampolini '); e 'ciampolo 'può derivare da
, pettegola. pananti, ii-22: e stava a chiacchierar con certe ciane /
certe ciane / che perdean il grembiule e le sottane. tommaseo, ii-49:
cicognani, 1-93: le ciane scapigliate e sciamannate con gli occhi cisposi; i beceri
passi uno scheletro coperto di toppe, e tanti, tanti bambini dalle teste-cespugli, i
, i colli tutti frinzelli gangole e spine ventose: non un tantin
. zannoni le mette in azione affettando e esagerando i loro idiotismi e difetti,
azione affettando e esagerando i loro idiotismi e difetti, non però senza brio *.
voce dotta, comp. da cianogeno] e acetico (v.).
. gruppo di ciane; vocio insistente e pettegolo di ciane. tommaseo [
, luogo di ciane; o frastuono e pettegolezzo di ciane, o di persone da
voce dotta, comp. da cianogeno] e amide (v.).
dell'antrachinone), rosso violacea (e, in bagno acido, tinge lana e
e, in bagno acido, tinge lana e seta in azzurro). =
voce dotta, comp. da cianogeno] e antrolo. cianare, intr.
cianare, intr. tose. far ciance e pettegolezzi da ciane. pratolini
la cosa è stata più sbrigativa, e il licenziamento già avvenuto. con le
letterario, l'altro nel mondo galante e così stando a cianche larghe non riescirò buono
è come la nostra politica: rassomigliano tutt'e due que'cagnetti piccini che vedendo un
che parevano incinte, le cianche corte e grosse, due facce nere e pelose
corte e grosse, due facce nere e pelose con la fronte bassa da scimmie e
e pelose con la fronte bassa da scimmie e la borsa in mano. =
'; cfr. spagn. zanca e zanco (anche portogh., catal.
zanco (anche portogh., catal. e pro- venz.) del sec.
uccelli (il fanco del falcón) e più specificamente le gambe dei trampolieri,
più specificamente le gambe dei trampolieri, e infine i * trampoli 'per camminare
(con la variante chianca; e chianchere 'macellaio ').
era proprio sul momento più bello e sbraitava più forte e si sguindolava su
momento più bello e sbraitava più forte e si sguindolava su per il pulpito come
soda, che la botte si sfonda, e brututùn! giù ogni cosa e il
, e brututùn! giù ogni cosa e il predicatore dietro! = deriv
che tuttora con poca fermezza ciancellavano insieme, e tali di loro e degli altri baroni
ciancellavano insieme, e tali di loro e degli altri baroni del regno s'intendeano
ciancerèllo, agg. e sm. che ciancia, fa discorsi
. che ciancia, fa discorsi vani e pettegoli; chiacchierone. berchet,
in italia, com'anche in inghilterra e da per tutto, questo vizio di volerla
il dictum de dicto, è neltossa e ne'midolli non solo de'zerbini ciancerelli
. ciancerulla, sf. ant. e letter. trastullo, gioco. vita
di collo alle balie, e andavasene per casa entro, facendo cota'
sempre un nonnulla, / una classica e sciocca ciancerulla. = dimin,
. salvini, 6-64: dalla tragicommedia e dalla phlyaco- graphia o ciancesca descrizione.
sulla vita, con le cianchette larghe e le braccia sbragate, ma pronto a
camminare buttando le gambe da una parte e dall'altra; sgambettare.
movente di maligni ossami stuolo / scricchiolando e sgretolando si levò per l'aria a
orifiamma dispiegante i gigli gialli / sgambettando e cianchettando intessea carole e balli. beltramelli
gialli / sgambettando e cianchettando intessea carole e balli. beltramelli, i-28: cianchettando ed
senza senso, inconcludente; chiacchiera pettegola e sciocca, ciarla, diceria senza fondamento
giamboni, 123: tra'secolari le vanitadi e le ciance sono vane, ma nella
inframetta d'alcun salutare, ma cortese e soave, faccendo piccioli passi e radi
ma cortese e soave, faccendo piccioli passi e radi e pari,, vada davanti
soave, faccendo piccioli passi e radi e pari,, vada davanti a lei,
nelle ciance che vede; ma guardi e pensi come onesta vada, e lasci
guardi e pensi come onesta vada, e lasci stare ogni sollazzo e giuoco in questo
vada, e lasci stare ogni sollazzo e giuoco in questo caso. dante,
primo convento: / * andate, e predicate al mondo ciance; '/ ma
altri facendovi mance / di cipolle porrate e di marroni, / usando in questo gran
, / usando in questo gran gavazze e ciance. petrarca, 359-41: quanto era
alzar da terra l'ali, / e le cose mortali, / e queste dolci
, / e le cose mortali, / e queste dolci tue fallaci ciance, /
ciancia, / a gli altri discendenti e quel che fenno. piovano arlotto, 26
tu 'ciancie 'come i fiorentini, e non * zanze 'come i lombardi
pensando poi che ella è ancor fanciulletta e che per l'ordinario le fanciulle deveno
l'ordinario le fanciulle deveno esser modestissime e non così di leggero dar credenza a
le ciancie dei giovini, si confortava alquanto e sperava con fedel servitù acquistarla. aretino
generale gettar per ogni modo a terra e levarla via; ma il mattacelo dopo molte
in forma di bambine / vanno trescando, e se un muto v'entrasse, /
, 3-379: per venire alla conclusione e per non portarmi da sofista fissando il
fissando il piè su l'apparente difficoltadi, e spendere il tempo in ciancie, affermo
deh! lascia al volgo errante ciance e fole. marini, xxiv- 772
per me son di parere che sian ciance e fole d'uomini e di donne scioperate
che sian ciance e fole d'uomini e di donne scioperate, que'tormenti felici,
dottrine. brusoni, xxiv- 854: e pure con tutte le mie ciance nessuna potrà
de medicina mercuriali, essere manifeste ciance e mere imposture. monti, 16-885:
16-885: orsù; lingua in consiglio, e braccio in guerra; / tregua alle
guerra; / tregua alle ciance, e mano al ferro. colletta, i-181:
, i-181: l'accademia delle scienze e delle lettere mutò ordini e migliorò,
delle scienze e delle lettere mutò ordini e migliorò, perciocché, abbandonate le ciance o
o le pompe dei trascorsi tempi, e mirando alle utilità nazionali, fu prescritto
alla medicina, a trovare novelli veri; e le lettere chiarissero le oscurità della storia
, così da giovare alla sapienza comune e all'arte del governarsi. foscolo,
. era costui di ciance / acre e di motti a contradire a'regi /
a contradire a'regi / indegnamente, e a provocar maligno / con sue beffe
cògli ora il fior che hai coltivato, e taci. / inesausta di ciance è
la sventura; / ma del par sofferente e infaticato / non è d'offeso vincitor
nutrica, / vaga di ciance, e di virtù nemica; / stolta, che
, che l'util chiede, / e inutile la vita / quindi più sempre divenir
di quelli che mi vedono passare e si chiedono se sono venuto a comprar l'
li uomin li parean topolini, / e di ciascun si facea beffe ciancia.
, ch'e'son mastro divino, / e le cose sacrete m'indovino, /
le cose sacrete m'indovino, / e tutto 'l mondo peso a mia bilancia.
dee., 9-5 (370): e in questa guisa brano e buffalmacco.
): e in questa guisa brano e buffalmacco... tenevano de'fatti di
donna, quando un pettine d'avorio e quando ima borsa e quando un coltellino
pettine d'avorio e quando ima borsa e quando un coltellino e cotali ciancie,
quando ima borsa e quando un coltellino e cotali ciancie, allo 'ncontro recandogli cotali
, 23-24: or quivi i baci e il giunger mano a mano / di matre
il giunger mano a mano / di matre e di fratelli estimò ciancia, / verso
mio padre mi cacciò con spiedi e lande, / non che con sproni
che con sproni, a volger testi e chiose, / e me occupò cinque anni
, a volger testi e chiose, / e me occupò cinque anni in quelle dancie
domanda, fortemente se ne rise, e disse: -veramente che egli è de'primi
così parlare, -ditemi, vi priego, e chiunque egli è, e dov'egli
priego, e chiunque egli è, e dov'egli sta a casa. berni,
altro intento che strapazzarlo col darli la baia e, pigliandolo a gabbo con le ciance
, pigliandolo a gabbo con le ciance e con le beffe, farlo favola e
e con le beffe, farlo favola e fischio de'letterati. manzoni, 7:
fischio de'letterati. manzoni, 7: e con la destra [la giustizia]
destra [la giustizia] alto sospende e libra / l'intatta inesorabile bilancia,
intatta inesorabile bilancia, / ove merto e virtù si pesa e libra. / non
, / ove merto e virtù si pesa e libra. / non del sangue il
il valor, ch'è lieve ciancia / e tanto nocque alle cittadi, e nuoce
/ e tanto nocque alle cittadi, e nuoce. -per ciancia: per scherzo
porsi di cuore, non per giuoco e per ciancia, a celebrare l'ulivo pianta
. pucci, cent., 6-8: e papa ghirigor non l'ebbe a ciancia
se'pur per le dance, / e qua sa d'altro già che melarance.
a calvaneo far cose / col brando e similmente con la lancia, / e a
brando e similmente con la lancia, / e a te, padre, sì meravigliose
, a ciance: trattenere con parole e promesse varie. francesco da barberino,
cristian vivi / dai rege sanza possa e leggi vane, / dico lo 'mperador ch'
fuor le mane / della sua spada e della sua bilancia: / è tenuto
dalle rane / da tutte genti vicine e lontane. ariosto, 246: vogliono la
, 246: vogliono la baia, e ci tengono in ciancie, e ci fanno
baia, e ci tengono in ciancie, e ci fanno gran danno, che forse
forse altri sarebbon comparsi per liberarci, e manco parole averiano usate e più fatti
liberarci, e manco parole averiano usate e più fatti. idem, 41-49: e
e più fatti. idem, 41-49: e fece voto di core e di fede
41-49: e fece voto di core e di fede / d'esser cristian,.
d'esser cristian,... / e mai più non pigliar spada né lancia
a ciancia. aretino, 8-114: e un dì, tenendomi in ciancia,
la signoria vostra, padrona mia, e poi morire? d'annunzio, v-2-528:
di poter tenere a ciancia le tenebre e le larve. -tenere, stimare qualcosa
a ciancia: / siate fedeli, e a ciò far non bieci. a.
, 51-28 (iv-219): 'l mondo e 'l cielo e dio tiene una ciancia
iv-219): 'l mondo e 'l cielo e dio tiene una ciancia. alfieri,
raccontare fandonie, in genere con parole e promesse vane. tommaseo-rigutini, 973:
dà ciance per tenere a bada, e intanto fare il fatto suo; si vende
vende ciance per ingannare a dirittura; e il venderle denota meglio inganno consumato,
inganno consumato, la vendita quasi bell'e fatta. 4. dimin.
3-197: rallegrandosi andava a spasso, e talora cogliendo co tali fiorellini, e
e talora cogliendo co tali fiorellini, e facendone cotali ciancerelle. ariosto, i-31
potria dire con che filastroccola la lusingano, e quelle cianciar elle, che le balie
, ove adunate / ciancette in rima e in numero concorde? = deverb
da tali cianciafrascole vien mossa quella grande e possente bestia, il popolo. de sanctis
. = comp. da ciancia e fruscolo (v.). cianciaménto
nor- rueca, la semistante di berlinzone e la scalpedra di narsia. cianciante
: de le mie dttadi i vanti / e le solite canzoni / fuggirei: vecchie
il re aveva maravi- glioso piacere, e similmente egli prendendo di questi, alle
alle giovani cortesemente gli gittava indietro; e così per alquanto spazio cianciarono,
scudiere a piè sol colla lancia; / e così par che in sul campo n'
l'autor della istoria non ciancia, / e come giunse, un bel corno sonasse
7-ii-22: si comincia poi a cianciare e cicalare, e fassi la lingua sfrenata.
comincia poi a cianciare e cicalare, e fassi la lingua sfrenata. machiavelli, 776
sopra si disse di * cianciare 'e 'zanzare ', o eglino aggiungano le
ne bevano, come * poltrone 'e 'poltron '. bembo, 1-98:
poscia che alquanto le ebbe lasciate cianciare e ridere, in viso madonna berenice guardando
, le disse: molto dovete esser cruda e acerba voi, madonna, e poco
cruda e acerba voi, madonna, e poco compassionevole, poscia che voi il
libertà; tu, se sai, gracchia e ciancia; / né mi offerir di
più tuoi sono. firenzuola, 544: e quando io mi dolgo di lei,
parte / quei, che di donna severa e pudica / empie cianciando, e di
severa e pudica / empie cianciando, e di sogni, le carte. ricchi
carte. ricchi, xxv-1-201: e che tanto cianciare / e berlingar? dimmi
xxv-1-201: e che tanto cianciare / e berlingar? dimmi se vuoi covelle,
375: tanto se'tu allegra, e cianci fuor del tuo solito. marino,
sproposito... tradire gli uomini e far torto alla verità. g. gozzi
, 1-72: volentieri i vecchi cianciano e non lascerebbero mai di raccontare le cose
: ho detto di voler essere breve, e seguito a cianciare secondo il mio solito
[che * ciarlare '], e più allegra familiarità; gli amanti, quando
del salone a cianciar di politica, e a motteggiare sulle novelle più scandalose della
carducci, 514: or ride amore e ride primavera, / ciancian le donne ed
sol. verga, 3-136: la zuppidda e la mangiacarrubbe avevano dimenticato tutti gli improperi
gli improperi che si erano detti, e cianciavano davanti alla porta, colle mani sotto
pascoli, 50: cigola il lungo e tremulo cancello / e la via sbarra;
cigola il lungo e tremulo cancello / e la via sbarra; ritte allo steccato
concistoro / che ciancia baratta confisca / e l'altro che munge il tesoro / di
d'una gente che saliva allegra, cantando e cianciando. slataper, 1-118: tornan
a frotte, tutte vestite di turchino, e cianciano occhieggiando di straforo i giovanotti.
: gli altri uccelli accorrono cinguettando cianciando e schiamazzando. 2. ant.
3 -intr. (265): cianciando e motteggiando e ridendo colla sua brigata.
(265): cianciando e motteggiando e ridendo colla sua brigata. pulci, 4-62
« questa è la dama nostra, / e di vederla, rinaldo, mi grava
o uliver, qui giostra / venere e marte »; e di nuovo cianciava.
giostra / venere e marte »; e di nuovo cianciava. tasso, i-158:
d'adoperar la mano, ma motteggiando e cianciando par che con le ciancie si pigli
si pigli la pittura a gabbo, e tirando tuttavia con incredibile agevolezza or una
3. tr. dire ciarlando e senza costrutto. aretino, 1-39:
gran cose avea costui cianciate in prima / e concepute; e d'adempirle ancora /
cianciate in prima / e concepute; e d'adempirle ancora / s'era promesso.
: l'altra [donna] rideva e cianciava sciocchezze. il giovanotto m'invitò a
pettirosso, breve per le siepi, e che invece di fuggire balzella intorno al
invece di fuggire balzella intorno al cacciatore e lo costringe a sparare. diresti il piccino
diresti il piccino abbia voglia di morire e mentre gli si tira, scuote le ali
gli si tira, scuote le ali e ciancia la più allegra delle canzoni.
: eh sandra, sandra, scolta (e piaccia al cielo / ch'i'cianci
da cianciare. cianciatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
-trice). chi ciancia con insistenza e volentieri; chiacchierone. patecchio, xxxv-1-563
chiacchierone. patecchio, xxxv-1-563: enoi e gran fastidio è l'om trop cianciador
gli dispiace, che essendo lecconi aodiano e ghiotti, essendo periuri sdegnano e cianciatori
aodiano e ghiotti, essendo periuri sdegnano e cianciatori. castiglione, 218: non usarà
vantatore né adulatore inetto, ma modesto e ritenuto, usando sempre, e massimamente in
modesto e ritenuto, usando sempre, e massimamente in publico, quella reverenzia e
e massimamente in publico, quella reverenzia e rispetto che si conviene al servitor verso
, / un migliaio di donne; e si farebbe / forse, ai lor
quale egli era stato sentenziato ingiustamente: e questi sono veri soggetti de'veri poeti
45: vane, lascive, cianciatici e ghiotte. algarotti, 2-377: tal
guerra essergli fomentata contro da quella cianciatrice e saccentuzza della ragione, che tante volte
della ragione, che tante volte vinta e sbeffeggiata da lui è per antico stile sua
; t'affretta / nella tenda, e una forte asta ti piglia. pirandello,
profferire il latino ciancicherei addirittura, e voi per intenderlo vi confondereste malis
più vecchi si misero ad ascoltarlo; e, per ascoltarlo, non lavoravano. qualcuno
non lavoravano. qualcuno cercò di sorridere e non ci riesci: smosse le labbra,
ne fece una pal lottola e fu quasi per scaraventarla nella valle. viani
guisa di un orecchio di porco e l'azzanna e la ciancica e la strappa
orecchio di porco e l'azzanna e la ciancica e la strappa.
di porco e l'azzanna e la ciancica e la strappa. tozzi, i-122
prenderei quelli che scrivono i libri e con una frusta li farei ballare
tirò fuori il pacchetto delle sigarette e, insieme, quattro o cinque biglietti da
, ciancèro), agg. e sm. (femm. -a).
(femm. -a). ant. e letter. che ciancia, ciarliero,
ariosto, 345: -vien qua, ciancierà e temeraria femina; onde ha potuto,
, anzi che una fanciulla perfettamente dabbene e meritevole d'esser dama. lambruschini,
: quell'amore che alla fine, dolente e dispettoso della propria opera si converte in
lagnanze inutili ed in ira meschina. e questo che non merita il nome d'
avesse uno bello vasello d'oro, e usasselo a cotali ciancioline, non a gemme
: si chiudeva l'uscio destro, e ponevasi da un lato, e faceva cotali
destro, e ponevasi da un lato, e faceva cotali ciancioline, e trastullavasi con
lato, e faceva cotali ciancioline, e trastullavasi con esso seco medesimo tutto cheto
spenderemo in vani discorsi il tempo, e per il giorno d'oggi non sarà possibile
dir male. dicono male gli oziosi, e io ho molto che fare; dicono
che fare; dicono male i ciancioni, e io per natura parlo poco. bar
versa in capo molti cestoni di sentenze e di testi. ojetti, ii-514: certo
morti, sopra tutto quella della madre e quella del figlio, dai distacchi,
. fortini, ii-543: tutta la bella e piacevol brigata sapeva come la bella adriana
sapeva come la bella adriana era burlevole e molto cianciosa. salvini, 6-26:
... lo scrivere cianciose cose e da nulla. 2. leggiadro,
non potendo cavarsi il sonno, e sognare con agio, per una rondinella
agio, per una rondinella garrula e cianciosella che gli rompeva nella testa l'alto
,... minaccia di prenderla, e di tarparla. cianciugliati te (
/ delle ondate alla spiaggia cianciuglianti, / e su da'palpitanti / vespri un
ale. cianciugliare, tr. e intr. (cianciuglio). pro
/ da parer nato a bientina e nudrito. = deriv. da
. perdere tempo in ciance inutili e sciocche. tommaseo [s.
di ciance, di discorsi vani e sciocchi. aretino, 8-290:
aretino, 8-290: parole vecchie e nuove, le quali hanno fra noi
ora a v. a. cianciumi e scempiezze d'alcun barbaro e sazievole raccoglitor
a. cianciumi e scempiezze d'alcun barbaro e sazievole raccoglitor di seccaggini, ma una
con meco dovrebbe il cianciumc, e non co i libracci e con le scar-
il cianciumc, e non co i libracci e con le scar- tabellarie.
vende ciance, chi fa discorsi sciocchi e vani. d'annunzio, iii-1-495:
bavaglio. = comp. da ciancia e vendere, sul modello di erbivendolo,
spelonca / sacra di pindo alle fanciulle e cara / più che l'antro cirrèo.
crisoliti, i topazii, i smeraldi, e la pietra cianèo. = voce
accusano nel furore dei pettegolezzi cianeschi e nella trivialità delle idee e del
pettegolezzi cianeschi e nella trivialità delle idee e del linguaggio la bassezza della educazione
le nuove cappelline, le nuove cuffie e le nuove cianfarde che recano, sanza le
e'nuovi gabbani, i nuovi tabarroni, e le antiche arme. =
(del 1345 a roma) e ciffarda (del 1327 a benevento) *
a loro modo di piombino, e volere entrare nella lega; e diranno che
piombino, e volere entrare nella lega; e diranno che ch'e cianfardoni de'fiorentini
nella lega; e diranno che ch'e cianfardoni de'fiorentini gli bracicheranno uno di,
. cantum 'canto, angolo ') e fraindre (dal lat. frangère '
'cianfrinatura': rincalzamelo degli orli delle lamiere e delle teste dei chiodi, fatto col *
usato per cianfrinare. c. e. gadda, 2-94: ancora mi risuonano
, in lingua nostra, tra il batti e ciaffa demoniaco de'martelli e de'cianfrini
il batti e ciaffa demoniaco de'martelli e de'cianfrini pneumatici, che veniva,
. ant. ciarla, discorso strano e sciocco. caro, 16-99: questi
'. cianfrugliare, tr. e intr. (cianfrùglio). fare
popolare, che si riconnette a termini e concetti compositi (cfr. ciancia, cianciafrusaglia
. ciancia, cianciafrusaglia, cianciafruscola, e perfino farfugliare); cfr. roman
, imbroglio, atto, discorso disordinato e senza senso. = deverb.
. - con valore collettivo (e al plur.): mucchio con
fuso di piccoli oggetti di ogni genere e di nessun valore.
xxvi-2-130: bronzi, vasi, fragmenti e cianfrusaglie. caro, 6-3: sono una
più cose... peste, e conce in modo, che non ne mangerebbeno
che capogirli, castelli in aria, arzigogoli e baruffe: le loro sposizioni mi riuscivano
. l. bellini, i-89: e con queste cianfruscaglie, / e con queste
i-89: e con queste cianfruscaglie, / e con queste trescherelle, / le smarrite
le smarrite sentinelle / sì le trastulla, e sì le balocca, /..
.. / che senza passaporto, e senza ostacolo, / già dentro è
a. f. berlini, 7-23: e dove mai ha egli scritto il signor
, le caiamite, i suggelli, e bandiere, e cannoni, e colubrine,
, i suggelli, e bandiere, e cannoni, e colubrine, e mille altre
, e bandiere, e cannoni, e colubrine, e mille altre cianfrusaglie,
bandiere, e cannoni, e colubrine, e mille altre cianfrusaglie, che gli pendeano
maniera d'oggetti preziosi... e le importunità che a tal uopo si
che a tal uopo si facevano, e l'assidua lista delle donate cianfrusaglie, che
governo... costituivano un sistema nuovo e strano nella istoria delle finanze della guerra
1-187: è la suora più anziana e ha portato in convento, quarantanni fa
cianghella, del quale fa menzione dante; e il boccaccio nel laberinto d'amore disse
sarìa cincinnato o corniglia *). e cfr. l'ottimo [par.,
, donna piena di tutto disonesto abito e portamento, e parlante senza alcuna fronte
piena di tutto disonesto abito e portamento, e parlante senza alcuna fronte ».
frugolo / non è in mercato, e che abbia più ciangola. 2.
; emettere suoni inarticolati, parole mozze e deformate (come i bambini e i
mozze e deformate (come i bambini e i balbuzienti). -per estens.:
-per estens.: far chiacchiere confuse e senza senso, cianciare. varchi
. nieri, 99: noi ciacciamo e ciangottiamo tanto, e ci sbravazzoniamo, e
: noi ciacciamo e ciangottiamo tanto, e ci sbravazzoniamo, e ci crediamo di
e ciangottiamo tanto, e ci sbravazzoniamo, e ci crediamo di essere, di fare
ci crediamo di essere, di fare e di brigare, e invece il mondo
essere, di fare e di brigare, e invece il mondo è sempre lì o
campidoglio era forse un banco di barattatori e di truf fardi? la
fardi? la gloria vi s'affacendava e ciangottava da riven- dugliola? non ossi
, ha fuor gli occhioni, / e pur apre il beccaccio, e pur cingotta
, / e pur apre il beccaccio, e pur cingotta. olina, 1
che ha, si reca in alto, e comincia a ciangottare. faldella, 2-202
..: la becca a vuoto e ciangotta quasi spiccicando i versi per chiamare
coorte. palazzeschi, 1-373: si dondolano e ciangottano i pappagalli. 3.
mandare il suono di uno sciacquio sommesso e interrotto; sciaguattare; sussurrare a tratti
ad ascoltar per tutto / gemer le doccie e ciangottar le grotte. linati, 30-147
di sotto la grondaia, i radi frulli e pispigli e ciangottìi, quasi impercettibili,
grondaia, i radi frulli e pispigli e ciangottìi, quasi impercettibili, che precedevano
per simil. mormorio d'acque, sommesso e interrotto sussurro di fiumi, delle onde
... / coi venti acuti e il ciangottìo dell'acque. negri, 1-732
1-732: si rincorron con grida alte e festose / le educande in giardino:
/ cicaleccio di passeri s'accorda / e ciangottio di limpidi zampilli / dalla fontana.
udire il diavolo, con occhi accesi e nari bramose e grinfia adunca, aggirarsi,
, con occhi accesi e nari bramose e grinfia adunca, aggirarsi, annusare,
, tentar le entrate del mulino, e ghignare fra il ciangottio della corrente.
. -a). chi pronuncia male e confusamente le parole; chiacchierone. tommaseo
. v.]: tra deputati mutoli e ciangottoni non sai a chi dare il
0°; ha odore di acido acetico e a contatto con la pelle produce forti
pelle produce forti dolori ed eruzioni (e ha forte tendenza alla polimerizzazione in ciammelide
ha forte tendenza alla polimerizzazione in ciammelide e acido cianurico). tommaseo
vale a designare il composto di cianogeno e di ossigeno che si forma quando s'inducono
gruppo delle antocianidine, contenuto nei fiori e nei frutti (sotto forma di glucoside:
in chimica organica per svariate sintesi, e sotto forma di fumigazioni per disinfettare piante
sotto forma di fumigazioni per disinfettare piante e ambienti. è detto anche acido prussico.
da cianogeno], 0$cop 'acqua 'e dal suffisso -ico) voce registr.
voce dotta, comp. da cianidrico] e dal suff. -ina. cianina
è il pigmento colorante delle rose rosse e del fiordaliso. tommaseo [s.
'cianina', una delle materie coloranti, e quella che è di colore azzurro o rosa
: classe di coloranti azzurri, rossi e gialli, derivati dal dichinolide, usati
cianio, sm. tose. chiacchierio fastidioso e pettegolo, ciancia sciocca. tommaseo
qualche volta sul verde o nero (e si trova nel tirolo, nella
, da molti * battisuocere ', e da noi in toscana * fiore aliso '
noi in toscana * fiore aliso ', e 4 fiore campese ', nasce egli
egli tra le biade il mese di maggio e di giugno abbondantissimo nelle campagne, di
specie di centaurea assai frequente nelle messi e notevole per la tinta cilestre bellissima de'
. panzini, i-40: spuntava qua e là fra gli steli il fiore cilestro
xùavo? 'azzurro', d- privat. e 3 ^ é7tco * guardo '.
degli strati esterni della membrana cellulare (e si riproducono per divisione o per distacco
dal gr. xóavoc 4 azzurro 'e cpoxoi; 4 alga '. cianofìcina
. xóavo <; 4 azzurro 'e < poxov 4 pianta '. ciano
voce dotta, comp. da cianogeno] e -genetico (dal gr. ysv7)
respiratori), facile a liquefarsi e a solidificarsi (e brucia con
facile a liquefarsi e a solidificarsi (e brucia con una tipica fiamma purpurea
una sostanza gazosa, composta di carbonico e di azoto, la quale forma il radicale
infiammandosi, si converte in anidride carbonica e azoto libero. = » voce dotta
. dal gr. xóocvoc 4 azzurro 'e da -geno (dal gr. yévoq
queste macchine teatrali, punteggiati di numeri e di frecce. cianografìa, sf
voce dotta, comp. da cianogeni] e dal gr. yp<4
gr. xóotvo <; 4 azzurro 'e péxpov 4 misura '.
gr. xóocvoc 4 azzurro ') e -patia (dal gr. ndc&co 4 patisco
. dal gr. xuavoc 4 azzurro 'e oxonéco 4 osservo '. cianósi
. medie. colorazione azzurrastra della pelle e delle mucose, comune a tutte le
iii-1-1218: egli è là, che soffia e barcolla, con l'azzurro della cianósi
del naso, nelle unghie, orribile e fantastico. = voce dotta,
la sua faccia si faceva sempre più cianotica e l'agitazione aumentava col rantolo aspro.
i-55: alberi? arbusti? ciuffi e cespugli? son tentacolari meduse di vermini
cianotiche anatomie di flaccidi muscoli questi mucchi e queste capanne; sono ossame, son
toraciche casse questi serpeggiamenti aridi di redole e muri, su per le ripe. c
, su per le ripe. c. e. gadda, 6-77: il dolce
voce dotta, comp. da cianogeno] e dal gr. tùttoc 4 carattere '
: pianella. -anche: scarpa vecchia e sdrucita, che fa da ciabatta
. pananti, i-294: in dante e con le calze a bracaloni / cinque
pananti, i-93: in zucca, scollacciati e in camiciola, / scarpe a cianta
camiciola, / scarpe a cianta, e le calze a bracaiola. = forse
, le ragazze si staccavano dalla cantonata e se ne andavano a passeggio a gruppetti,
ciantelle. -figur. donna sciatta e volgare. puoti, 77: 'ciantella'
deriv. da ciantella. ciantèllo e deriv., v. centello e deriv
ciantèllo e deriv., v. centello e deriv. ciantósa, v.
sm. tose. gruppo di donne (e anche di uomini) grossolane,
che si esegue nell'estrazione dell'argento e dell'oro con soluzioni diluite di cianuro
processo di amalgama- zione; l'argento e l'oro passano in soluzione come cianuri
in soluzione come cianuri doppi di sodio e argento e di sodio e oro:
come cianuri doppi di sodio e argento e di sodio e oro: da queste
di sodio e argento e di sodio e oro: da queste soluzioni si ottengono i
in un bagno di sali contenenti cianuro (e serve a ottenere uno strato superficiale molto
a ottenere uno strato superficiale molto duro e resistente all'usura). = deriv
da soluzioni acquose in grossi prismi (e si ottiene per riscaldamento dell'urea).
voce dotta, comp. da cianogeno] e urea, col sufi, -ico;
, cianuro d'oro, ecc. (e sono tutti molto velenosi, mortali anche
di colore, inodorifera, di sapore stitico e spiacevole, ch'eccita la salivazione,
delle malattie veneree. c. e. gadda, 530: una volta abbiamo
cianza, sf. ant. e letter. caso, fortuna, sorte.
aver suoleva a l'ultima speranza, / e so che prestamente serò presa; /
so che prestamente serò presa; / e poco tempo de viver me avanza. /
poco tempo de viver me avanza. / e tanto questo danno più mi pesa,
ho recevuto come a cianza, / e più non sazo, trista, dolorosa,
, / che è la sua sedia antiqua e stabilita, / per far passaggio gran
per far passaggio gran gente raduna; / e, secondo che intendo per odita,
nell'incontrarsi, oltre che nel lasciarsi, e anche nelle lettere, dove ha un
4 sciao ') ed è pur nota e usata anche in altre regioni. deriva
.. era seduta su una cassa e non si alzò, mi disse: «
nudo. 2. locuz. e ciao: a indicare una conclusione definitiva
definitiva, che tutto è finito, e non c'è più niente da fare
chi si rassegna a cosa fatta e che pur dispiaccia. vale anche come:
! '. prendi cinque lire e ciao! borgese, 1-261: ora del
roulette (una buona mancia), e ciao. = piem. ciau
, ed adoperare per intagliare ciappe e burini, e così ancora lime e ciselli
per intagliare ciappe e burini, e così ancora lime e ciselli.
ciappe e burini, e così ancora lime e ciselli. = di etimo incerto
fatta alle cigne, ai cignoni e simili, che viene a formare come una
per passarvi e stabilirvi una fibbia, una cintura o
: c'era un calesse col mantice e una cesta a due ruote. e c'
e una cesta a due ruote. e c'erano i finimenti da tiro appesi
, fibbie ciappe anelli sempre lustri, e le lunghe fruste della mia bramosia.
(cfr. provenz. ant. clap e clapa * roccia, accidentalità del terreno
di 'finimento 'per l'addobbo e il freno dei cavalli '. cfr.
tutti di dietro, con ciappe a maschio e femmina, sicché non si potevano vestire
luogo, una cuffia, un ciapperóne, e simili arnesi usati dalle donne, intendiamo
. cappa1) 'sorta di cappuccio 'e 'mantello con cappuccio '.
buonarroti il giovane, 9-500: e là scaraventate e giubbe e brache,
il giovane, 9-500: e là scaraventate e giubbe e brache, / e ciapperotti
9-500: e là scaraventate e giubbe e brache, / e ciapperotti.
scaraventate e giubbe e brache, / e ciapperotti. = deriv. dal
nei prati come un ciapo di storni autunnali e saccheggiano le ficaie, stroncando i rami
bulino, usato per lavori di oreficeria e di cesello (soprattutto per incassare le
i colpi de'ferri, cioè de'ceselli e delle ciappole, e bulini et altre
, cioè de'ceselli e delle ciappole, e bulini et altre sorte di limuzze che
strozzi, ceselli, puntelli, scarpelli e lime, leva dove bisogna. garzoni,
, per rinettar figure di metallo, e per altri usi. milizia, ii-258
punta di smeriglio, unghia di bulino; e sempre è amore, e sempre è
bulino; e sempre è amore, e sempre è timore, e sempre è ardore
amore, e sempre è timore, e sempre è ardore. 2.
animale o storia di più figure, e poi si intaglia con il bulino, e
e poi si intaglia con il bulino, e con le ciappolette, con tutta quella
poi con i tua ceselletti, bulini e ciappoline, tu andrai... finendo
', nome collettivo di vestimenta logore e smesse, o di masseriziuole di poco
di moderazione, uno suol chiamare ciarabattole e ciarpe le robe sue, comunque né
bocca. in alcuni luoghi di toscana, e particolarmente tra gli aretini dicesi * ciaramella
mesi cannoni'. salvini, xxxiv-32: e perché non ancor con coridone / bastati
: sùbito fece dar nelle trombe nelle nacchere e nelle ciaramelle, e ordinò le genti
trombe nelle nacchere e nelle ciaramelle, e ordinò le genti con l'aiuto di certi
certi degli orsini di campo di fiore e di ponte sant'angelo, e di
di fiore e di ponte sant'angelo, e di giordano dal monte. panzini,
. cennamella. ciaramèlla2, sm. e f. persona che ciancia a vanvera
: tu sei uscito del sentimento: e però fa bene ognuno a scorgerti e darti
e però fa bene ognuno a scorgerti e darti ad intender le ciaramelle.
stonato. si chiamano perciò dal latino blaterones e dall'italo « cianciatori », che
italo « cianciatori », che cinguettano e ciaramellano, ciar- mando ed imbrogliando parole
filinor diede mano all'eloquenza, / e seppe in modo tal ciaramellare, / e
e seppe in modo tal ciaramellare, / e lo rimise tanto in coscienza, /
lo rimise tanto in coscienza, / e il fece così bene intabaccare, / che
1000 franchi: c'è da compiacersene e da ciaramellarne per tutta la vita. nievo
sciolto dal suo ministero di ombra, e non si perdeva a ciaramellare di donnicciuole
. oriani, x-19-22: sul sussurro e sul ciaramellio non passò potente alcuna voce
ora, come il tempo era bello e su la loggia le rose cominciavano a
la loggia le rose cominciavano a fiorire e due lucherini in gabbia cantavano, le
feminili apparivano tra i vasi di basilico e il ciaramellio pareva dilettare i gatti in
sf. tose. ciambella di uova e farina, aromatizzata con alchermes e decorata
uova e farina, aromatizzata con alchermes e decorata da confetti di vari colori.
veduti nella fenditura del ciarciàf, misteriosi e lampeggianti. ciarda [czarda)
compone di una introduzione dal ritmo lento e di intonazione patetica, a cui fa
seguito un vivace allegro di carattere rude e violento. = adattamento dell'
discorso alla buona); loquacità sconclusionata e senza senso; diceria, pettegolezzo messo
, pettegolezzo messo in giro per malignità e anche soltanto per il gusto di chiacchierare
, / di sue ciarle mostrando fiori e spina, / di bene e mal ci
mostrando fiori e spina, / di bene e mal ci fa tutto una lista,
muratori, 7-ii-394: onde ciarla sia venuto e ciarlare, non l'ho potuto finora
monarca. imperocché una volta le canzoni e i romanzi, che si cantavano nelle
romanzi, che si cantavano nelle piazze e alle tavole de'signori da'ciarlatani, consistevano
nelle favolose azioni di esso carlo magno e de'suoi paladini. i. nelli
giorno stanno a spacciar delle ciarle, e dir male di questo e di quello
ciarle, e dir male di questo e di quello nelle lor visite. goldoni,
casa vostra. -io andrò a casa, e voi resterete al divertimento. -voi andate
è stata padrona del tuo cuore; e le ciarle di una donnicciuola ti hanno
aver la bisaccia piena:... e, con le ciarle che avrebbe fatte
, con le ciarle che avrebbe fatte e sentite, dio sa se gli sarebbe
divide il suo tempo fra il teatro e le ciarle scipite e le fiacche imprese d'
fra il teatro e le ciarle scipite e le fiacche imprese d'amore. nievo
carducci, i-983: i fastidievoli smorfiosi e i mariuoli procaccianti, i quali credono al
credono al peso specifico delle loro personcine e delle loro ciarle su 'l globo e che
personcine e delle loro ciarle su 'l globo e che i galantuomini non abbiano altra faccenda
se non di badare alle loro civetterie e d'aiutare le loro birberie. de
medici, che andavano a trovarla / e le dicevan: « non avete nulla,
capireste al polso una maciulla, / e forse anche sapreste medicarla *. -avere
). 2. opera letteraria sconclusionata e confusa, piena di chiacchiere prolisse e
e confusa, piena di chiacchiere prolisse e inutili. -anche per antifrasi: di
, / ch'io fo ciarla volgare e non latina. alfieri, i-282: né
, 7-22: o dormite mai più, e finitela, e non ci state
o dormite mai più, e finitela, e non ci state a romper più
. pres. di ciarlarey, agg. e sm. che ciarla, chiacchierone.
volgar.], 3-22: e così noi possiamo dire, che gli eretici
che gli eretici vengano di teman e di sui, cioè dal caldo, e
e di sui, cioè dal caldo, e dal luogo de'ciarlanti. panzini
ciarlanti. panzini, i-486: e che è questa filosofia che rende gli
, intr. chiacchierare in modo fastidioso e vano, far discorsi inutili e prolissi;
fastidioso e vano, far discorsi inutili e prolissi; cianciare; far pettegolezzi;
a mio ben placito, / ciarlare e berteggiare. ricchi, xxv-1-173: ma
pazzo a creder ch'ora / tante cicale e tanti cicaloni / s'acquetin per mio
anzi tutte le carotte corrono in barbaria, e beato colui che le dice più sfondrate
rapina cortesia. forteguerri, 4-16: e ciarlava e rideva tanto forte, /
cortesia. forteguerri, 4-16: e ciarlava e rideva tanto forte, / che lo
, 4-266: colui che i bussoletti e l'elisire / alza ciurmando e ciarla
bussoletti e l'elisire / alza ciurmando e ciarla all'adunanza, / alla taglia,
ed il cattivo umore si dissiperà. e s'ella non vuol ciarlare, ciarlerò io
/ di fresco intavolato alla sordina, / e ciarlando arrivò la chiacchierona / fino a
chiacchierona / fino a dirle la casa e la persona. nievo, 141: ciarlare
la persona. nievo, 141: ciarlare e scherzare sapeva assai oltre al bisogno;
che con un grandissimo sforzo d'attenzione e di gravità. verga, 3-125: tua
le vacche tornavano alle stalle; / e la gente, ciarlando per la via,
c'era la sponda d'un lavatoio e di là con le braccia rimboccate, le
di me le facce rosse delle lavandaie e ridevano e ciarlavano. -per siimi
le facce rosse delle lavandaie e ridevano e ciarlavano. -per siimi.
avendo veduto far loro / cotante invenie e ciarlate. c. gozzi, 4-83:
scrittura fatta / tra la pudica marfisa e terigi / fu gran cagion d'una ciarlata
d'una ciarlata matta / nelle case e botteghe di parigi. tommaseo-rigutini, 975
fatto da uno o da più, e alquanto prolungato. = deriv. da
potere sciogliere gli nomini da que'iacci e da quella cecità, nella quale sono
poetiche come l'arti rettoriche sono puerilità e ciarlatanerie, appunto come lo è la scolastica
molti grandi uomini. carducci, i-622: e la impostura e la ciarlataneria, e
carducci, i-622: e la impostura e la ciarlataneria, e le ruberie e le
e la impostura e la ciarlataneria, e le ruberie e le mariolerie, non saranno
e la ciarlataneria, e le ruberie e le mariolerie, non saranno più impostura
le mariolerie, non saranno più impostura e ciarlataneria, ruberie e mariolerie, perché
saranno più impostura e ciarlataneria, ruberie e mariolerie, perché esercitate, perpetrate e
e mariolerie, perché esercitate, perpetrate e commesse nel territorio della letteratura? svevo
tra diplomatiche / giubbe a rabeschi / e croci e dondoli / ciarlataneschi: / veggo
/ giubbe a rabeschi / e croci e dondoli / ciarlataneschi: / veggo l'antitesi
: personaggi caricaturali apparivano altrettanto i pensierosi e gravi, e tuttavia ingenui, interpreti
apparivano altrettanto i pensierosi e gravi, e tuttavia ingenui, interpreti della poesia come
quanto i letizianti, ma meno ingenui e alquanto ciarlataneschi, sostitutori della loro propria
fondate su l'immaginazione vivono d'illusioni e di prestigi, e perciò sono più
vivono d'illusioni e di prestigi, e perciò sono più suscettibili di ciarlatanismo.
.. il ciarlatanismo è più frequente, e più destro, e più nocivo dov'
più frequente, e più destro, e più nocivo dov'è più lusso e più
, e più nocivo dov'è più lusso e più ricchezza. v. bellini
loro perseguitata norma? vienna, berlino e mille teatri alemanni ancora, ancora adesso
la lodano. roma, napoli, torino e tanti altri d'italia l'applaudiscono.
mondo!!! ci vuole realtà e non ciarlatanismo; questo può per un
; questo può per un momento illudere e dopo arriva la dispiacevole verità e si
illudere e dopo arriva la dispiacevole verità e si resta con tanto di naso. tommaseo-rigutini
indossar tutti, gli eruditi di mestiere e i dilettanti,... senza mutare
la gente spacciando rimedi vantati come miracolosi e universali; cavadenti che girava di paese
omero... è stato cantambanco, e per tirare la plebe goffa, come
goffa, come fanno i nostri ciarlatani e il cieco da forlì, cantava sulle piazze
pur del ciarlatano amante... e tutti accorsero a folla, incuriositi di vederlo
la virtù della quale s'awi- liscono e perdono la malizia del veleno. crudeli,
è quasi per cavar la spada, / e pur il collo allunga da lontano /
arte di sua natura molto circoscritta, e che merita il nome di conghietturale che
quel bene che se ne promette il volgo e che ne vanno proclamando i ciarlatani addottorati
, pure in mano d'un illuminato e onesto uomo,... ella è
la fiera, via di rincorsa; e che fa egli, il povero ciarlatano?
vetro, all'oscuro, / folletti e diavoli / passar sul muro, / maravigliandosi
innumerevoli baracche piene di colori, di fanfare e urli di saltimbanchi e di ciarlatani che
, di fanfare e urli di saltimbanchi e di ciarlatani che imbonivan la folla pigiata
che imbonivan la folla pigiata tutt'intomo e allagante il resto della piazza tra un
piazza tra un altro fragore di grida e di trombette, mi avevan lasciato un'
è, chi cerca di ottenere vantaggi e guadagni ingannando la credulità della gente con
. bisticci, 3-356: molti ignoranti e ciarlatani e temerari... hanno
bisticci, 3-356: molti ignoranti e ciarlatani e temerari... hanno posto il
hanno posto il sommo bene nella voluttà e ne'diletti e massime del mangiare e
il sommo bene nella voluttà e ne'diletti e massime del mangiare e del bere.
e ne'diletti e massime del mangiare e del bere. ricchi, xxv-1-264:
dio ti dia 'l mal anno / e la pasqua peggior, ladroncel- laccio!
, buono per servir per passatempo in case e per spaventacchio d'ucelli a la campagna
medicamenti che con encomi di miracoli, e con nomi di segreti reconditi sogliono essere
di segreti reconditi sogliono essere proposti giornalmente e celebrati da'ciarlatani e dal volgo ignorante
essere proposti giornalmente e celebrati da'ciarlatani e dal volgo ignorante. baretti, 2-39:
, anzi che una fanciulla perfettamente dabbene e meritevole d'esser dama. cesarotti,
sempre odioso, come un ciarlatano turbolento e temerario. monti, i-103: io
che mi dicono potersi acquistare sui giornali e nelle enciclopedie: ma è merce da
: ma è merce da ciarlatani: e oh quanti costoro! e ne conosciamo anco
ciarlatani: e oh quanti costoro! e ne conosciamo anco noi. carducci,
carducci, 163: voi sbancate i copisti e gli scrivani, / voi vendete il
dato a tutti quelli che morirono, e inveiva furibondo contro i ciarlatani. b.
han da essere in una impresa così giusta e pacifica? ». « se bastasse
mandata al lazzaretto per fare lo spurgo e la contumacia. leopardi, iii-1066:
verso di voi, che la presuntuosissima, e superficialissima, e ciarlatanissima francia. carducci
che la presuntuosissima, e superficialissima, e ciarlatanissima francia. carducci, i-254:
qualcosa di non volgare al tutto; e voi, distraendolo a forza dalla sua
giusti, iii-262: alle accuse stampate e ciarlate contro di me, non ho
opposto discolpa. ciarlatóre » agg. e sm. (femm. -trice).
. -trice). chi ciarla spesso e volentieri; chiacchierone. compagni, 1-18
1-18: grande era del corpo, ardito e sfacciato e gran ciarlatore, e dicea
era del corpo, ardito e sfacciato e gran ciarlatore, e dicea palesemente chi erano
ardito e sfacciato e gran ciarlatore, e dicea palesemente chi erano i congiurati contro
uomini bestiali i quali vivono a caso e senza alcuna ragione, come era uno ciarlatore
ragionamento dove erano certe persone da bene e intelligente e il piovano arlotto. burchiello
erano certe persone da bene e intelligente e il piovano arlotto. burchiello, 143
el signore te a me have donato. e perché tu si'uno sboccazzato ciarlatore,
o belle sentenze o descrizione vaghe invitato e guasto, si sdegna col ciarladore.
pietra ignobile, tra il fondiglio dei liquori e la cenere dei sigari!
vero dadetti di ferro di vergelle sottili e grosse tagliato. pirandello, 8-11: ogni
- è una casa con le sue finestre e la sua veranda. cicognani, 1-83
pantaloni a dadini, il soprabito a vita e la tuba come usava allora, sembrava
1-181 io ho visto nelle gran pietre, e massimo nelle colonne, ancora che elle
rumore del diavolo. -spreg. e vezzeg. dadùccio, dadicciuòlo. algarotti
prima indicò 'il getto del dado e l'insieme dei punti ', in seguito
trarre la pietruzza da giocare ', e quindi [calculum] datum).
le figure di due giovani (caute e cautopate) portanti ciascuno una fiaccola,
ciascuno una fiaccola, l'uno alzata e l'altro abbassata, rappresentati ai fianchi
; 8qt8ó <; 'fiaccola 'e « pépeo 'porto '. daduco
nelle cerimonie la sacra fiaccola di demetra e purificava gli adepti prima di iniziarli mettendo
; indossava una lunga veste di porpora e portava sui capelli disciolti il diadema al
; 8 8ós * fiaccola 'e dal tema di l: x fare gli avesse dato la raccolta de'libri e de'manoscritti; certo più difficili a ... veniva gente... e angela che annotava i numeri, il , non ne ho dato... e nemmeno delle palanche. saba, 105 folla il suo daffare / lascia, e par solo quel periglio veda. cardarelli, pavese, 4-187: le colonne dei portici e i muri erano coperti di proclami. la gente sostava. nelle strade incruente e festose si camminava stupefatti. c'era un camminava stupefatti. c'era un formicolìo e un daffare come dopo una grossa incursione. carducci, 502: spongon or birri e frati il suo quaderno [di dante suo quaderno [di dante] / e quel povero veltro ha un bel da fare fare / a cacciar per la chiesa e pe 'l governo. pea, n-197: a rattenere un insulto di angosciosa tristezza e di vergogna rabbiosa. cassola, 1-222: quella mattina, per sistemare gli esplosivi e preparare le micce. -darsi daffare, darsi un gran daffare: impegnarsi attivamente e con diligenza per il raggiungimento di un socci, ii-1-606: un nuvolo di delegati e d'applicati di pubblica sicurezza che si un moto, un daffare indicibile, e si pavoneggiavano, esponendo al rispettabile pubblico per l'inutile sforzo del giovane, e pensava: perché gli uomini si danno . = comp. da da e fare (v.). otto stami, ovario a stilo breve e stimma capitato, frutto a drupa; , frutto a drupa; sono velenose e la corteccia di alcune specie fornisce fibre , 15-90: nell'altro canto altissima, e con eterne fiondi era la non pieghevole amante del freddo. manzoni, fermo e lucia, 18: fra questi alberi ... varie specie di sorbi, e di dafni, il ca- mcraso, rassomigliano in piccolo al lauro pel fogliame e per le bacche che producono. : 'dafnefagi ', epiteto degli indovini e delle sacerdotesse d'apollo in delfo, , comp. da 8d laghi, servendo quale cibo a pesci e ad altri animali; ha corpo ovale, stagione la riproduzione ha luogo per partenogenesi e tutti gli individui sono di sesso femminile branchiopodi; hanno il corpo compresso lateralmente e racchiuso in un guscio trasparente e le e racchiuso in un guscio trasparente e le antenne lunghe, biramose e piumose; trasparente e le antenne lunghe, biramose e piumose; vivono nelle acque dolci e e piumose; vivono nelle acque dolci e costituiscono la parte principale del cibo dei è dotato di azione rubefacente, vescicatoria e purgativa. tramater [s ma a poco a poco esso si sviluppa e addiviene molto acre. dafnismo rosso corallo, per la sua forma stretta e allungata e per il suo aroma simile per la sua forma stretta e allungata e per il suo aroma simile a quello del hanno i sarmenti di grossa corteccia, e foglie di pepe. quella è da cannel- losa, al gusto mordente, e con alquanto di calore costretti va, di calore costretti va, aromatica, e che abbia odore di vino, come è che da gli abitatori si chiama achi, e da mercanti d'ales- sandria dafnite. ma più sottili, più tenere, e malagevoli da rompere, le quali quando si si gustano, incendono la bocca, e parimente le fauci. domenichi [plinio dà il nome alla famiglia cui appartiene, e che rassomiglia per le sue foglie al . predizione ottenuta per mezzo dei rami e delle foglie d'alloro (vedi gr. 8<4 inverso il tedesco che era nascoso, e con una daga, dandoli nel petto, armadura quasi di tutti erano panzeroni, e davanti al petto un'anima d'acciaio, acciaio, bracciali di ferro, cosciati e gamberooli, daghe e spade sode, tutti ferro, cosciati e gamberooli, daghe e spade sode, tutti con lance da detta daga al petto del morto corpo e l'agutissima ponta al dritto del suo rispetto, / anzi gli dice incarco e disonore, / di una daga gli dette , gli gettò al collo il braccio sinestro e con la destra cacciato mano ad una ad una daga, gliela ficcò nel petto e se lo fece cader morto ai piedi . berni, 3-69 (i-81): e tanto fa, che sopra lui si la daga in mano ha tolta; / e per un luogo, dove sta legato un pezzo d'arme a l'altro, e sì risponde, / tutto il ferro , 20-247: hanno ricche guaine, e le lor daghe / con bei manichi / con bei manichi d'or pompose e vaghe. b. corsini, 8-21: ha seco addotto / uomini scelti in questa e in quella parte, / armati tutti armati tutti di stran cuoio cotto, / e di daghe da dar terrore a marte piglia vivo / nella calca impacciato; e, via sul collo / l'enorme daga che mi fa pensare a pisanello; e non le manca se non una bella daga bella daga dietro le reni falcate, e l'arte di ferire. viani, 19-407
fronte che mostrava esser sede di fortezza e di senno non ordinari. d'annunzio
che aveva una coperta di stoffa antica e tra le pagine una daghetta.
. = di etimo incerto: e sembra improbabile la congettura dal lat.
dall'acqua. bocchelli, 9-130: e quando un campo o un pezzetto di
o un pezzetto di campo resta risparmiato e circondato, dove a volte si vede
lastra argentata, in modo da sensibilizzarla e permettere la formazione di uno strato di
veniva poi sviluppata ai vapori di mercurio e fissata in una soluzione di iposolfito o
inventato dal francese daguerre nel 1839. e. czechi, 6-190: finché la
ambulanti » ebbero il loro da fare, e furono tra i personaggi più caratteristici della
le dame da le fisonomie / vizze e da le gonnelle col fiorame. =
), inventore del processo fotografico, e dal gr. tù; to <;
la voce daguerrotipo (nel 1854) e daguerrotipia (cfr. a. prati,
da una camera ottica, impressione fatta e lasciata direttamente dalla stessa luce, resa
dalla stessa luce, resa visibile, e fissata con opportuni processi fisici e chimici
, e fissata con opportuni processi fisici e chimici. de sanctis, 7-204:
franchi cadauno, riproducendo una immagine sbiadita e molto spesso enigmatica. negri, ii-296
pittore o scultore le facesse il ritratto, e nemmeno il dagherrotipo, l'invenzione straordinaria
le ispirava l'iconografia. c. e. gadda, 10-105: dalla parete di
la dagherrotipia. linati, 13-163: e chi ghe presenti el sciur, -disse
. corsini, 8-73: di daghinazzi, e d'alabarde armati, / a guardia
ha di soldati / della fedeltà figli e dell'ardire. dagueri§mo, sm.
perché lo scopritore fa un tal daguer) e il modo di coniar medaglie per mezzo