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vol. I Pag.15 - Da ABBARBAGLIATAMENTE a ABBARRATO (79 risultati)

, ii-17: mira del continuo a colpire e abbarbagliare i lettori col nuovo, coll'

meraviglioso. nievo, 317: io capiva e non capiva; ero abbarbagliato da quelle

capiva; ero abbarbagliato da quelle splendide e sonanti parole. d'annunzio, v-1-500

montagne di sale che paiono d'argento e abbarbagliano i poveri che han fame.

, se è un poco nebbiosa, abbarbaglia e luccica in tanti seni di tutte le

[par., 25-121]: e tanto li tenni [gli occhi] così

, allucinato. doridi, xii-3-425: e quanto volgo più la fantasia, /

non sono altro che piastre d'oro e d'argento, alle quali l'ingordigia

è di mestieri ch'e'ci sia vero e leale, mentre e'ci fa scorgere

non possono in alcun modo ricever colore e chiarezza per rilucere agli occhi mentali con

caro, 12-510: da la percossa abbarbagliato e fermo. buonarroti il giovane, 9-541

, v-455: cieca [la farfalla] e abbarbagliata dà nel lume svolazzando, e

e abbarbagliata dà nel lume svolazzando, e si brucia. verga, i-241: la

le faceva socchiudere gli occhi abbarbagliati, e il rumore che la stordiva gradevolmente,

che la stordiva gradevolmente, la lasciava intontita e sorridente. serao, i-1114: era

abbarbagliati dal sole cozzano contro l'ostacolo e tramortiscono. panzini, ii-33: gli occhi

gli occhi erano ancora abbarbagliati dal sole e non distinguevano bene né insegna né frasca

, affascinato. angiolieri, 4-13: e di lei non mi posso gittar fuore,

, / tant'ho la ment'abbarbagliat'e grossa, / c'ho men sentor,

more. boccaccio, v-141: stupefatto e quasi cieco per lo udito tuono, di

paura ripieno, si trasse addietro; e che ciò significare si volesse non conoscendo,

] avere le carni piene di spine e d'agora..., essere ismemorata

d'agora..., essere ismemorata e abbarbagliata e sciminita. buonarroti il giovane

.., essere ismemorata e abbarbagliata e sciminita. buonarroti il giovane, 9-611:

, egli fece orazione al signore, e disse: deh percuoti questa gente d'

. beltramelli, ii-477: disperata lotta e abbarbaglio di illusioni in eterno moto.

, ii-459: sirio era la tua compagna e tu sempre la ricercavi, alta e

e tu sempre la ricercavi, alta e lucente, sopra i cipressetti di una

che si abbarbino in questo stato, e che comincino a gustare la dolcezza del

di barbare, lat. tardo barbare (e barbire) 1 cominciare a mettere la

abbarbicamento delle liane, tra un palmizio e l'altro, s'appigliavano reti lucenti di

sue fa con più forza / abbarbicarsi e penetrar sotterra. soderini, i-376:

, che manten- ghino il terreno sollo e sospeso, da potervi meglio abbarbicare.

: chi può dir com'a gli olmi e com'ai salci / l'edra sempre

salci / l'edra sempre s'abbarbichi e la vite? carletti, 1-2:

, i quali abbarbicandosi la rendono stabile e la fermano. redi, 16-iii-377:

qualche anno diventano sì folte esse radici e così insieme ammassate, che, marcendosi

, allora barbifica, cioè distende qua e là, moltiplica le sue barbe. dossi

, 1-639: [il cactus] striscia e s'abbarbica, / con ansia muta

pampinose. viani, 10-36: le mortelle e federe abbarbicano sulla muraglia l'inverno.

ognora più in me questa mia sciocca e ridicola presunzione. mazzini, ii-39:

..., lo strinsero, e alla freschezza del suo corpo si abbarbicarono

tempo hanno, più sono abbarbicate, e difficili all'essere svelte. marino,

2-1-9-43: pur si dice esser ferma e stabile una bene abbarbicata quercia, quantunque

, quantunque si veggian tremolare i rami e le foglie. c. dati,

16-iii-376: cotali mentule si trovano ammucchiate e abbarbicate scambievolmente insieme l'una con l'

: la pianta può essere abbarbicata, e languire per non aver luogo da barbificare a

sbatte, della neve che la ricopre e l'ammanta. viani, 14-

423: fra i tronchi abbarbicati dalle liane e le ciuffaie degli oleandri apparve il vescovo

vedeva i castagneti, qualche podere, e le case abbarbicate su la pietraia a

potenti. tecchi, 2-159: qua e là... cespugli piatti, nerastri

et abbarbicato sta con radici troppe grandi e troppe tenaci. bandello, 2-25 (

i-132: sono di quell'ostreghe abbarbicate e pietrificate insieme, che gli scarpelli ci bisognano

opinione così nociva agli uomini... e tanto abbarbicata nella loro ipocondria. g

abbiamo in noi medesimi un amore fitto e abbarbicato della nostra persona, che sempre

piedi sulla roccia. sentono la terra e la guerra. viani, 14-356: tra

guerra. viani, 14-356: tra panchine e aiuole, palme e convolvoli, spicca

: tra panchine e aiuole, palme e convolvoli, spicca il monumento del grande ritto

. ammucchiare, accatastare; formare covoni e biche. bencivenni [crusca]

crusca]: i sudori patiti nel battere e nello abbarcare il grano. salvini,

abbarcare il grano. salvini, vii-557: e 'n sul tuo hai portato i cavalletti

trinci, 1-254: si cominciarono a rompere e lavorare le terre subito abbicato e

e lavorare le terre subito abbicato e abbarcato il grano, per seminarle a

come il moncello, ma parallelepipeda, e fatta con meno accuratezza. si abbarcano

una loggia tutta ingombra d'arnesi rurali e di paglia abbarcata. -anche per

abbarcata. -anche per estens. e al figur. soffici, 2-129:

pigiata ai cigli, abbarcata nei cortili e nelle aie di alcune case lì presso

, 3-78: vennero all'arme, e abbacarono la città, e combat- teronsi

all'arme, e abbacarono la città, e combat- teronsi alle barre tutto il mese

, iv-2- 596: la folla unanime e strepitosa che s'addensava nella piazzetta.

4-96: il re d'inghilteca avea affossato e steccato calese tutto intorno dal lato di

calese tutto intorno dal lato di teca, e simile abbacato per mare di fuori con

abbacato per mare di fuori con pali e con traverse di legname. m.

presono consiglio d'abbacare tra il castello e la città. 3. rifl.

compagni, 1-80: presono l'arme e abbacaronsi nel guasto di quelli dalla torre

[i cittadini] cominciarono il romore e battaglia nella città, e abbacarsi nella

cominciarono il romore e battaglia nella città, e abbacarsi nella teca. =

... vigorosamente combatterò con castruccio e sua gente, il quale era abbarrato

... munita con fortificazioni vecchie e nuove:... le case merlate

vol. I Pag.226 - Da AFFRETTATAMENTE a AFFRONTARE (74 risultati)

: una vena non molto grande di chiara e fresca acqua... mormorando s'

ferirci, quanto ci sente più deboli e più mancare. ariosto, 23-14:

vorria uscir, tanto s'affretta, / e ne l'angusta via tanto s'intrica

; che ciò conviene a palafreniere, e non a gentiluomo. baretti, ii-62:

la plebe i affrettando tenton s'urta e confonde? idem, giorno, iv-267

, iv-267: ecco le snelle / e le gravi per molto adipe dame;

occhi belli / d'amore a un tempo e di virtù raggianti, / or ci

vecchio gentiluomo veniva a bell'agio, e un damerino sveltissimo s'affrettava a gran

dio. leopardi, 23-30: varca torrenti e stagni, / cade, risorge,

stagni, / cade, risorge, e più e più s'affretta, / senza

/ cade, risorge, e più e più s'affretta, / senza posa o

sul piazzale. carducci, 312: pronta e leggera / per tempeste di mari /

la rondinella a i cari / liti e al suo nido affretta, / ché il

/ ché il ciel mite l'aspetta / e primavera. idem, 516: i

, ché il tempo sen viene / e già la notte è più lunga del giorno

si affrettavano a prepararsi sigarette con tabacco e cartine loro. -locuz. proverb

cantare. 5. intr. e rifl. ant. avere fretta; essere

. c., 2-6-3: ulisse desidera e affretta di tornare alla sua isola.

aspetta / tanto ch'i'tomi ». e quella: « segnor mio »,

]: incontanente mandò uno messo, e facelo assapere al suo compagno, e

e facelo assapere al suo compagno, e comandò che affrettatamente fossero messe fuori le

li fuggitivi, mosse il campo affrettatamente, e sotto le radici del monte s'

tutti gli altri uccelli di passo; e solamente variano qualche poco, o

): un calpestìo affrettato di sandali, e un rumore di tonaca sbattuta. mazzini

la sera in inverno, tremanti per freddo e digiuno, chiedenti... l'

udì un passo che risonò affrettato, e sùbito si disegnò in fondo al portico

: i colpi si rinnovarono più affrettati e più vigorosi. stuparich, 2-536: dal

nessun contorno di essa era più fermo e riconoscibile. lombari, 1-183: piangeva,

riconoscibile. lombari, 1-183: piangeva, e il passo affrettato gli rompeva il singhiozzo

: niuna cosa puote essere insieme affrettata e esaminata: niuna cosa è che possa

de'credenzieri. aflfrettatóre, agg. e sm. (femm. -tricé).

. affricato, agg. e sm. ling. suono composto,

v. africogno. affìggere e deriv., v. affliggere e deriv

affìggere e deriv., v. affliggere e deriv. aflfrigolito, agg.

iacopone, 29-45: so scalzo e male vestito, / el corpo mustro

499: aveva inoltre un cèlebre cuoco e lo pagava per boria collo stipendio di

fare? il campo corse, / e te gli affrittellò, che un non rimase

troppo tempo drento vi si mette, / e troppo rigno fan le affrittellate. viani

quasi tutte uguali, dai nasi cicciosi e la bocca molle come quei pesci che

dal vostro lato s'incomincierà il grido e l'affrontamento, se combattere ci conviene.

. leggi di toscana, 9-8: e così pigliare dalle parole loro, e

e così pigliare dalle parole loro, e dagli atti che vedranno farsi per essi,

crusca]: pativa in quel luogo molti e continui affrontamenti di scherno. =

a faccia; mettersi di fronte (e suole esprimere energia, decisione, volontà

16-8: quel meandro fra rive oblique e incerte / scherza, e con dubbio corso

rive oblique e incerte / scherza, e con dubbio corso, or cala or monta

, / queste acque a i fonti e quelle al mar converte, / e

fonti e quelle al mar converte, / e mentre ei vien, sé, che

ha una folle paura di te, e se tu vai ad affrontarla così improvvisamente,

1-73): ell'avea sete, e l'acqua è fresca e bella: /

sete, e l'acqua è fresca e bella: / smonta, e lega il

è fresca e bella: / smonta, e lega il cavallo a quel bel pino

cavallo a quel bel pino; / e subito affrontata una cannella, / bee quanto

: veduto impedito il mio disegno, e vedutomi in pericolo della vita, mi

, veduto l'animo mio diliberato, e che andavo alla volta sua con armata

di scansarmi. tasso, 5-29: e fra gli uomini e l'armi oltre s'

tasso, 5-29: e fra gli uomini e l'armi oltre s'avventa, /

l'armi oltre s'avventa, / e la fulminea spada in cerchio gira; /

/ sì che le vie si sgombra e solo, ad onta / di mille difensor

trovare, ad affrontare una moltitudine irritata e procellosa. carducci, 142: del mio

tedio atre angosciose / l'ore misura, e le future cose, / tanto ch'

cose, / tanto ch'a imaginar disdegno e tremo, / m'affrontan mute orribilmente

cesare, o affrontare / a lancia e spada il barbarossa in campo? b.

bene, che in perpetuo lo affronta e vince. 3. far fronte

... non hanno affrontato il disprezzo e 'l dispiacimento comune. magalotti, iii-59

tutto giorno aspettar di piè fermo, e bene spesso andare ad affrontar la morte

, si risolvette d'affrontarla subito, e di liberarsene. fil. ugolini, 15

non stai bene, non devi moverti: e già mi pesa, che tu in

proprio diritto affrontare le conseguenze dell'odio e della vendetta. d'annunzio, iv-2-390:

delle liti. soffici, 6-71: e non ho più coraggio di affrontare tanto

. viani, 13-395: tetragono, fermo e stabile, come corpo che posa su

canti, affrontava i colpi della fortuna e del mondo pacatamente; metodico e tenace nel

fortuna e del mondo pacatamente; metodico e tenace nel lavoro, tra subbugli e

e tenace nel lavoro, tra subbugli e tempeste che avrebbero piegato anche un querciolo

vol. I Pag.227 - Da AFFRONTARE a AFFUMICARE (80 risultati)

); discutere, trattare con serietà e impegno (un argomento, un caso

vobbiezione dell'avversario: andare incontro, e prevenirla, con sicurezza di trame vantaggio

pone. 7. rifl. e recipr. imbattersi; incontrarsi, trovarsi

. anguillara, 4-161: l'uno e l'altra improvviso al laccio è colto,

improvviso al laccio è colto, / e l'uno e l'altra sta congiunto e

è colto, / e l'uno e l'altra sta congiunto e stretto; /

e l'uno e l'altra sta congiunto e stretto; /... / tien

petto con petto, / s'affronta, e fermo sta, volto con volto.

voglia, potettero da'processi mamillari succhiarsi e trarsi in su gli odori.

odori. 8. rifl. e recipr. scontrarsi (in combattimento);

villani, 7-131: di concordia si schierarono e affrontarono le due osti, più ordinatamente

, più ordinatamente, per l'una parte e per l'altra, che mai s'

la domenica in su l'ora terza, e fu tra loro aspra battaglia. fatti

andò cesare con tutta sua gente, e affrontossi battaglia, sì che d'una parte

affrontossi battaglia, sì che d'una parte e d'altra ebbe mirabile gente. m

, 9-19: il re di spagna e quello d'araona s'affrontarono e non combatterono

spagna e quello d'araona s'affrontarono e non combatterono. boccaccio, dee.

dee., 2-7 (207): e col re... dopo alquanto tempo

. dopo alquanto tempo affrontatosi combattè, e fu nella battaglia morto. machiavelli,

disfida accettata hanno i cristiani; / e d'affrontarsi teco i men gagliardi / mostran

ancor egli sia lesto nell'affrontarsi sottile e sparuto di corpo per penetrare e spingersi

sottile e sparuto di corpo per penetrare e spingersi da per tutto a cercar rinimico.

cercar rinimico. 9. rifl. e recipr. combaciare. -al fìgur.:

voci usate da me non sono di corpo e d'accidenti forestiere, com'egli dice

l'uno all'altro, gli connette e gli lega sì facilmente, che par che

accorda ogni pezzo, si affronta benissimo e si stringe. = deriv. dal

io facesse, considerando il vostro danno e disonore, e che par ch'io vi

considerando il vostro danno e disonore, e che par ch'io vi abbia affrontato.

è affrontata, s'è fieramente sdegnata, e non ha più voluto nemmen vedermi.

mente offeso. 'gli diedero la croce: e se ne affrontò'. = cfr.

. = cfr. affrontare 1 (e vi è presente il senso di afronto)

di rompere alla prima affrontata i fiorentini e metterli in volta; e fu sì

i fiorentini e metterli in volta; e fu sì forte la percossa, che i

ma poi alla fuga ne furono morti e presi assai. m. villani, 7-47

si fece loro incontro,... e nella prima affrontata gli mise in rotta

bastoni senza speranza di nuovo punto e 'l signor giulio cesare trentacinque affrontate di

affrontate di danari o di coppe e potesse vincere con due carte.

armati, in assetto di guerra e pronti al combattimento, allo scontro

affrontate saranno co'non conosciuti nemici, e che quando tu vedrai quel crudele

battaglia affrontata co'cristiani; ma con aguati e ingegni venieno, e faceano loro molto

ma con aguati e ingegni venieno, e faceano loro molto molesto. 3.

tura'. d'annunzio, iii-2-177: e le travi affrontate in su e puntate

: e le travi affrontate in su e puntate a scarpa, i cànapi tesi fra

a scarpa, i cànapi tesi fra ganci e taglie. 4. prov.

dà. affrontatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

... / prelato astuto, e grande affrontatore. varchi, 24-10: né

2-80: le pompe dei vostri drappi e dei ricami che son veduti per le botteghe

le civette onde i beffoni, gli sfacciati e gli affrontatori, dimandato di chi è

, dimandato di chi è il bel saio e di chi è la ricca vesta,

ferro bracata, che le pigli tutte e due. tommaseo [s. v.

in altro senso, che di percotimento, e d'affronto [di vocali],

, tanto rimasi nel prino affronto confuso e timido. d'annunzio, iv-1-556:

plebei quasi aspirano a questi gran nomi, e si tengono anco per affronto se

in parte per averne ricevuto affronto e provato dispetto. deledda, ii-35: da

ricevuto più busse che carezze, e l'affronto dell'abban dono

: ella dimenticava presto gli affronti e questa era una prova di più della sua

si toglierà quella che si è affumata, e se ne sostituirà un'altra delle vuote

vellutello [par., 8-67]: e la bella trinacria...,

, che caliga, la qual annebbia e affuma tra pachino e peloro, tra

, la qual annebbia e affuma tra pachino e peloro, tra questi due promontori.

: sia affummata la magiore di canfora e di sandalo. = lat. mediev

è più dello sigillo sle- siano affumato e nero e più anco di sustanza sottile:

dello sigillo sle- siano affumato e nero e più anco di sustanza sottile: si

, intorbidato; che ha il colore e il volume del fumo. cavalca,

cavalca, 17-ii-176: era tutto tinto e affummato, perché serviva in cucina.

perché serviva in cucina... e perch'era così affummato, né la

73: l'armi erano allumate e vecchissime; per ciò che lungo tempo

: la loggia ripiena di imagini affumate e di statue rotte. c. e.

affumate e di statue rotte. c. e. gadda, 2-95: s'era formato

nelle officine meccaniche... dai camini e dai muri allumati. moravia, i-414

i-414: alzò gli occhi al cielo e vide che una nube scura dai bordi sfrangiati

vide che una nube scura dai bordi sfrangiati e affumati lo attraversava di sbieco.

pesce secco) sono esposti al fumo e ne rimangono leggermente impregnati. leggi

o comunque deteriorati, dovranno essere sequestrati e distrutti. affumicare (ant.

, pesci, formaggi, per conservarli e renderli più saporosi); snidare le api

, ed affumica collo filo aloe, e pitima con esso. crescenzi volgar.,

questo mese si posson comprar le pecchie, e deono essere affumicate più volte, e

e deono essere affumicate più volte, e da ogni lordura nette. s. bernardino

... elli affumica tutta la casa e falla oscura e nera. 2

elli affumica tutta la casa e falla oscura e nera. 2. assol.

vol. I Pag.228 - Da AFFUMICATA a AFONO (80 risultati)

più d'un'ora, impiccato ad affummare e deriv., v. affumare e deriv

affummare e deriv., v. affumare e deriv. affusto, sm. milit.

prosciutto che affumica nel sole, poi affummicare e deriv., v. affumicare e

e deriv., v. affumicare e giano (o si fissano) le bocche

col fumo; appannare, intorbidare. affuocare e deriv., v. affocare e deriv

affuocare e deriv., v. affocare e deriv. tommaseo [s. v.

affusolare. storia dei santi barlaam e giosafatte, 36: grave cosa 'dizionario

, agg. che cannone che più propriamente e con vera voce italiana spolverezzo, né

144): egli cominciano a cantare e a ballare e a sonare, e gittano

egli cominciano a cantare e a ballare e a sonare, e gittano del brodo per

e a ballare e a sonare, e gittano del brodo per la casa in

del brodo per la casa in qua e in là, e hanno incenso e mirra

casa in qua e in là, e hanno incenso e mirra, e affummicano e

qua e in là, e hanno incenso e mirra, e affummicano e alluminano tutta

là, e hanno incenso e mirra, e affummicano e alluminano tutta la strada.

e hanno incenso e mirra, e affummicano e alluminano tutta la strada.

), agg. (ant. e dial. affumigato). invaso dal fumo

scorze del morbido ciriegio,... e alcuni forse più nobili gli avevano,

): grassa [la fante] e grossa e piccola e mal fatta,.

grassa [la fante] e grossa e piccola e mal fatta,...

la fante] e grossa e piccola e mal fatta,... tutta sudata

,... tutta sudata, unta e affumicata. seneca volgar., 3-144-12

, che è piena d'imagini antiche e affumicate, non fa l'uomo gentile.

. ariosto, 34-8: sì poco e quasi nulla era di luce / in quella

era di luce / in quella affumicata e nera strada. caro, 6-449: con

palo / che gli fa remo, e con la vela regge / l'affumicato legno

il frutto / seno a seno congiunti e labro a labro, / tosto a vulcano

tutto / n'andò ne l'antro affumigato e scabro. redi, 16-viii- 127

nievo, 43: avevo pelle nera e affumicata come quella delle aringhe. verga

ora la stanza vuota sembrava più scura e affumicata del solito. de marchi,

sentiva gli occhi affumicati, la bocca amara e un senso di tristezza in tutto il

6-85: fra il rumore dei coltelli e delle forchette una gioia bestiale si propagava

la vasta cucina affumicata che le fiammate e i lumi riempivano di riflessi vermigli e

e i lumi riempivano di riflessi vermigli e di grandi ombre. e. cecchi,

riflessi vermigli e di grandi ombre. e. cecchi, 1-177: quando sarai

1-i-45: il tugurio era squallido, vetusto e affumicato. anche adesso veniva riempiendosi di

presepe, o un vecchio comune affumicato e turrito. calvino, 1-255: quelle loro

affumicate, con per pavimento terra battuta e i festoni di giornale neri di mosche

un'altra lingua soprammessa, un oscuramento e come un'affumicatura generale: come di

sugli altari nelle chiese dove ci piove e il vento fa tutto piegare dalla loro

avere un loro fascino anche il guasto e l'affumicatura di tanta parte della vecchia

è specie di carro generalmente di e. cecchi, 1-152: gli animali rampanti

due o mura hanno il corpo liscio e affusato come quello dei quattro ruote,

carri, al quale s'incamostri gelidi e senza pelo che scivolano fra le alghe.

, per poterli più facilmente maneggiare e sparare. pascoli, 882: scintillano a

: tutti quelli affuscamenti si partirono, e solo rimasi a pensare in quanta fortuna i'

affusione di più dell'olio di tartaro, e anco con esso solo, perderono [

in più o meno quantità fa di sé e del liquor bianco colori più o manco

colori più o manco lontani dalla bianchezza e negrezza. bicchierai, 31: separato il

bicchierai, 31: separato il precipitato, e affuso l'alcali tartareo aerato al fluido

le mani... si sono affusolate e ingentilite. gavoni, 1-173: sul

affusola i cipressi alla toscana. c. e. gadda, 532: si

baffi, nerissimi, affusolandoli tra pollice e indice. 2. scagliare, assestare

, affilato; snello, diritto (e indica eleganza, gentilezza, sveltezza)

boccaccio, ii-112: il ferro era quadrato e affusolato, / e la forza fu

ferro era quadrato e affusolato, / e la forza fu grande, onde si caccia

si caccia / entro la quercia, e tutt'oltre è passato. pulci, 27-55

oltre è passato. pulci, 27-55: e chi sonava tamburo, e chi nacchera

27-55: e chi sonava tamburo, e chi nacchera, / baldosa e cicutrenna e

, e chi nacchera, / baldosa e cicutrenna e zufoletti, / e tutti

e chi nacchera, / baldosa e cicutrenna e zufoletti, / e tutti affusolati gli

/ baldosa e cicutrenna e zufoletti, / e tutti affusolati gli scambietti. collodi,

cellini, 1-43 (117): e mi fece mostrare tutte le gioie; onde

cannoni, / tentennan gli affusti e le ruote. d'annunzio, ii-882

ruote. d'annunzio, ii-882: e le gole d'acciaio senza voce / passano

passare le milizie, squillando trombe e... scuotendo la casa col peso

. fin dal sec. xii; e, come termine di caccia * celarsi dietro

(secondo le diverse piante che attaccano e di cui assumono il colore): assai

ali), oppure con ali trasparenti e debolissime. tombari, 2-113:

di un ragazzetto, una faccia tonda e rossa con lentiggini che gli s'affollano

). afillo, agg. e sm. bot. pianta o parte di

: la filosofia era concepita come astorica e la storia come afilosofica. =

voce dotta, comp. da a-privat. e filosofico (v.).

molto simili a quelle dello zirconio, e serve alla preparazione dei fili per lampade

= comp. da a-privat. e focale (v.).

famiglia scarabeidi che si nutre di escrementi e vive nei letamai. = lat

, gr. deporta (à- privat. e cpoùvrj 'voce'). àfono,

cinoglossa, con l'erba detta camaleonte e colla portentosa suddetta lingua, faccia restare

faceva più bassa, quasi afona, e, a tratti, addirittura spenta. palazzeschi

pontefice] nel benedire i devoti, e la voce un po'afona, lontana,

vol. I Pag.229 - Da AFORISMA a AFRODISIACO (92 risultati)

259: e ad un tratto dal mezzo dell'acqua morta

: la voce perciò mi uscì afona e un po'balbettante. = voce dotta

, gr. ótcpcovo? [&-privat. e cpcovrj 'voce ').

vita, di osservazione, di analisi: e, in particolare, un precetto di

.. non è perfetto bene, e così non è pronto: come quando uno

cavaliere donasse ad uno medico uno scudo, e quando uno medico donasse a uno cavaliere

ali! / chi dietro a iura, e chi ad aforismi / sen giva,

chi ad aforismi / sen giva, e chi seguendo sacerdozio. buti [par.

sermone: questi aforismi fece ipocrate, e galieno scrisse sopra essi; e per

, e galieno scrisse sopra essi; e per questo intende che alcuno s'aoperava

: ad aforismi, cioè a medicina; e dice aforismi, perché uno libro in

per galieno. petrarca, iv-3-66: e quel di coo [cioè, ippocrate]

mostrando d'esser guariti sieno tornati a ricadere e mòr- tisi, sperimentando contro di loro

gaudenti mise nei discorsi una malizia corpacciuta e sensuale. d'annunzio, iv-1- 951

assai riveriti, sul carattere apratico, antipratico e meramente contemplativo della storiografia. beltramelli,

è il mondo. -aforisma perfetto. e voi che cosa siete? papini, 8-93

cosa siete? papini, 8-93: avido e schivo, scaricavo il mio sdegno in

in aforismi corrosivi, in sfoghi lirici e mordaci. bartolini, 15-381: 'un male

ma in modi più agili, sparsi e aforistici. = voce dotta, gr

un argomento a forziori per più ampliarla e magnificarla. = lat. mediev

8-221: dopo giornate di sole crudele e abbagliante, stagnava nell'aria di quel pomeriggio

capelli dinanzi ai campi « bruciati *, e le spighe chinano il capo proprio come

un liberatore che avrebbe dissolto l'ingiustizie e i dolori del mondo come il maestrale

/ mi riporta di colpo a te e all'estate. bacchetti, 9-32:

è un sito luteo di palude, funereo e afoso, che tenta la memoria viziosamente

, 1-37: città afosa, arsa e bianca di polvere. alvaro, 3-211:

il sole pareva frantumarsi nel cielo, e con gli ultimi raggi afosi sommoveva gli

dotta, dal gr. dt- privat. e cpp&ait; 1 maniera di parlare '

asprigno. bencivenni, 1-34: e perché [le porcellane] sono afrette

perché [le porcellane] sono afrette e forteruzze, confortano lo stomaco. libro delle

, il suo odore grandemente accrescono: e per l'odore e afrezza che hanno in

grandemente accrescono: e per l'odore e afrezza che hanno in loro, confortano

hanno in loro, confortano lo stomaco e 'l cerebro. idem, 5-20: hanno

con funghi, ne rimoveranno ogni nocimento e spezialmente se son salvatiche, per la

se son salvatiche, per la loro lazzitade e afrezza. pirandello, 8-712: si

spaventevole, sospesa nella sua tetraggine, e un senso d'afrezza cruda, atroce

sia cristiani, dei sec. ili e iv d. c.; o,

africanista [africanista), sm. e f. (plur. m. -i

, sf. studio specializzato delle razze e delle lingue dell'africa. africano1 (

delle saette mandate dagli affricani bracci, e le gittate lance avevano coperto la luce

/ sgombra amor temerario ogni paura, / e crederla fra l'ugne e fra 'l

, / e crederla fra l'ugne e fra 'l veneno / de l'africane belve

, terriccio di tutte le infamie e le magnificenze delle prime epoche, india

sola, ma galli, spagnuoli, e persino affricani e traci. viani, 14-12

galli, spagnuoli, e persino affricani e traci. viani, 14-12: l'

[alvafricana): secondo i modi e la natura dell'africa. baldini,

bologna, 6 ottobre 91 *; e ferd. martini, i-251: « questa

» (9 maggio 1891). e, più recentemente, baldini, i-99:

africante (affricante), sm. e agg. ant. africano, maomettano

, adirato contro a milon si volse, e milon contro a lui, e ferironsi

, e milon contro a lui, e ferironsi delle lance. idem, 1-37:

1-37: molte chiamavano la morte, e molto era loro meglio che essere venute

, 6-56: abbi del regno e di tua gente cura; / e'son

gente cura; / e'son cristiani, e tu se'affricante. idem, 13-6

nell'arme valoroso f... f e in piccol tempo diventò famoso, /

in piccol tempo diventò famoso, / e fece assai per la fede affricante.

ugurgieri, 4: intraro in mare, e tutto dalle profunde sedie insieme euro e

e tutto dalle profunde sedie insieme euro e noto ed affrico tempestoso commuovono, e

e noto ed affrico tempestoso commuovono, e grandissime onde vollono alle stelle. tasso,

. uva africógna (anche sf. africógna e fricógna): qualità d'uva (

fricógna): qualità d'uva (e di vitigno). crescenzi volgar.

che non è dilettevole a manicare, e mirabilmente abbonda in su gli arbori. tommaseo

: affricogna, una specie d'uva aspra e di sapore astringente. la vite è

astringente. la vite è molto fertile e si alza rapidamente. si marita ad

rapidamente. si marita ad alberi; e su quel di pistoia era molto in

di vitigno che fa i grappoli molto grossi e densi cogli acini di color bianco rossiccio

euro si pone / per lo levante, e noto incontanente / scilocco ha nome,

noto incontanente / scilocco ha nome, e seguita affricone, / ch'è mezzodì

. afro1, agg. ant. e letter. che ha sapore agro,

acerbo. testi fiorentini, 199: e s'elli avenisse ch'elli avesse sete

sì usi melle grane [= melegrane] e tutti frutti afri. bencivenni [crusca

afri. bencivenni [crusca]: e non mangi niuna cosa afra. trattato

15: il loro senno è tutto bistomato e corrotto altresì come il gusto del malato

grano. crescenzi volgar., 5-5: e delle ciriege certe son dolci e certe

: e delle ciriege certe son dolci e certe afre... le dolci ciriege

dolci ciriege tosto discendono dallo stomaco, e dannogli piccolo aiuto, e l'afre fanno

dallo stomaco, e dannogli piccolo aiuto, e l'afre fanno il contrario di queste

acetose diseccono più che l'afre, e con questo tagliano e fanno utilitade allo stomaco

l'afre, e con questo tagliano e fanno utilitade allo stomaco flemmatico pieno di

prugne] altre son nere perfettamente mature e dolci, altre crude e acerbe, e

perfettamente mature e dolci, altre crude e acerbe, e son dure e verdi,

e dolci, altre crude e acerbe, e son dure e verdi, e lazze

altre crude e acerbe, e son dure e verdi, e lazze ovvero afre.

, e son dure e verdi, e lazze ovvero afre... e le

e lazze ovvero afre... e le crude dure, verdi e afre,

.. e le crude dure, verdi e afre, son pessime in medicina e

e afre, son pessime in medicina e in cibo. redi, 16-ix-440: dattili

... non hanno quell'afro e ruvido sapore, che si sente in tutti

annunzio, ii-709: lascio la cera e il miele nel lor bugno. / ma

susina afra dal prugno / semiano, e mi piace l'orichico. = assai

afri. afrodisìaco, agg. e sm. (plur. m. -ci

attaccò alla scatola rilucente..., e succhiò il latte purissimo della sussistenza militare

vol. I Pag.230 - Da AFRODISIO a AGATA (71 risultati)

, oppio, alcuni tipi di ormoni e di vitamine). = voce dotta

, 72: arcana pianta / che vive e cresce d'un vitale occulto / di

gocciola nelle spelonche umide... e di poi si secca al sole. dizionario

afrore che il tiglio emanava. e. cecchi, 6-397: pareva che fossero

che provenissero dalle praterie lungo il fiume, e portassero seco l'afrore caloroso delle fienagioni

: le cantine... calde e afose di fervido bollore e di forte afrore

.. calde e afose di fervido bollore e di forte afrore. tombari, 1-32

asprigno del mosto. vittorini, 1-81: e nell'aria c'è un afrore di

afrore di aceto, di foglie pestate e messe a fermentare. = lat.

si sviluppa nelle mucose interne delle labbra e delle guance, sul margine della lingua

delle guance, sul margine della lingua e lungo il frenulo linguale), che si

s'era sviluppata nel bestiame... e già due vacche erano morte. c

due vacche erano morte. c. e. gadda, 3-24: si isolano e

e. gadda, 3-24: si isolano e si perseguono mediante cultura bacillare ed analisi

sinisgalli, 3-24: la gente va e viene con le bottiglie / nascoste negli

utilizzazione industriale del latte proveniente da stalle e da mandre colpite da afta epizootica.

da afta; il fr. aphteux (e aphteuse) è docum. nel 1803

che colpisce gli animali (specie le pecore e le capre) con infiammazione delle mammelle

le capre) con infiammazione delle mammelle e con artritismo. leggi sanitarie,

(comp. da de- privat. e ydxa yàxaxxo? 'latte ').

, è un legno che viene dell'indie e dell'arabia. baldi [tommaseo]

i-84: né l'agalloco sì celebre e pregiato per l'odore come incognito per

di colore nero dorato sul petto, e con una fascia rossiccia attraverso al dorso

con una fascia rossiccia attraverso al dorso e alle ali. vive a gruppi nel

addomesticabile. = voce dei caraibi e della guiana, che ci è pervenuta

: quando una parte delle piante (e si tratta di piante inferiori) si

* senza nozze '(à- privat. e yàp. o? 'nozze '

sul margine delle mascelle, lingua breve e grossa, zampe bene sviluppate, scaglie

, zampe bene sviluppate, scaglie cornee e spesso spinose. vivono in africa

. o? 'senza nozze 'e yovrj 'generazione '. agamospermìa

. tfyaiao? * senza nozze 'e otiépixa 'seme ^ agapanto,

, dal gr. àyàrutj 'amore 'e ótv&o? 'fiore '.

agape), sf. banchetto comune e fraterno degli antichi cristiani. -per estens.

il seguente, paiono fatti per uso e per i giorni natalizi de'martiri,

sacri conviti, detti dagli scrittori ecclesiastici e da'padri, agape. d'annunzio

di vino. panzini, ii-122: e così è improprio il nome di colazione:

[era] grande organizzatore di àgapi fraterne e mangiatore monumentale. civinini, 1-95:

civinini, 1-95: fanno eco le voci e le laudi del popolo e degli zelatori

le voci e le laudi del popolo e degli zelatori della fede, e il canto

del popolo e degli zelatori della fede, e il canto profano dell'àgape che tenta

profano dell'àgape che tenta di soverchiarli. e. cecchi, 6-73: ho assistito

di alghe del genere gelidium, ahnfeltia e gracilaria, appartenenti alla famiglia rodofite (

come lassativo, come chiarificatore di vini e liquori, ecc.).

funghi con ricettacolo macroscopico, imenio distinto e basidio semplice. = voce

grossi pezzi di forma irregolare, spugnosi e leggeri, di colore biancastro).

.. il maschio è più spesso e più amaro: questo fa anche dolere

capo; la femmina è più rara, e a gustarla da principio è dolce,

quale nasce in cima agli alberi, e riluce la notte. galileo,

602: bisognerà pensare anco a i lombrichi e a i topazi e all'agarico,

a i lombrichi e a i topazi e all'agarico, che non son men differenti

natura tra di loro che la gragnuola e la neve. redi [a. pasta

4]: agarico, escrescenza bianca e fungosa, che nasce in sul larice,

, che nasce in sul larice, e in alcuni altri alberi: purga le sierosità

purga le sierosità, muove i mestrui e le urine. tommaseo [s. v

d'un cappello distinto dal gambo, e sovente di un invoglio bianco membranoso,

principio acre che desta il vomito, e scioglie il ventre. si è questa

d'uso, perché grave allo stomaco e di un'azione troppo lenta e sospetta.

allo stomaco e di un'azione troppo lenta e sospetta. idem [s. v

sezione dei polipori più o meno spugnitosi e coriacei, possono essere adoperati a far

assai comune sui tronchi annosi delle quercie e dei faggi, di forma simile ad uno

rispondono ad altrettanti anni di vegetazione, e da cui si può conoscere l'età

pegolotti, 300: spezerie che si garbellano e quello che può te valere la loro

... agarigo si garbella, e sua garbellatura non vai niente. sassetti,

al mitridato, all'aloè, agarico e rabarbaro, gli effetti de'quali sono conosciuti

del corpo la collera al ventricolo, e l'agarico la flemma. =

. agasóne, sm. ant. e dial. garzone di stalla, stalliere

, scudiero '. agassa e agazza, sf. ornit. dial.

si verifica in casi molto rari, e impedisce di sopravvivere. = voce

, sf. miner. varietà amorfa e traslucida di quarzo, a strati concentrici

si forma con le bianche vene, / e l'altra con sanguigne variate. intelligenza

nera, a vene bianche vergolate, / e par ch'uom ne le più veggia

vol. I Pag.231 - Da AGATA a AGENTE (62 risultati)

, nella quale erano le nove muse e apolline con la cetera, non fatta per

quasi tutte hanno sempre una determinata figura e grandezza, come sono tanti cristalli, per

zanella, i-80: d'agate ti polivi e di cristalli, / che poi vaga

di cristalli, / che poi vaga e fantastica sultana / franti gettavi alle sopposte

sopposte valli. d'annunzio, iii-2-127: e beve a quando a quando un sorso

piccola erano verdebruni come l'agata, e i suoi dentini bianchi e intatti la

agata, e i suoi dentini bianchi e intatti la cosa più pura del mondo.

agata con le vene concentriche di giallo e di nero, in una lastra di sardonica

acqua che restò chiusa nel macigno migliaia e migliaia di anni fa. beltramelli,

palazzeschi, i-523: gli occhi grandissimi e rotondi, di un nero incandescente,

agate cerchiate di bianco. c. e. gadda, 2-32: ognuna nel disegno

nel disegno della sua nicchia a verdiscuri e giallini, come di àgata e crisoprasio,

a verdiscuri e giallini, come di àgata e crisoprasio, cui sormonta la valva raggiata

. dal gr. àya&óg 'buono 'e xóyo <; 'discorso'(

messico), con foglie carnose, lunghe e pesanti (da 70 cm fino a

da 70 cm fino a due metri, e da 400 gr fino a un chilo

a un chilo), colorate variamente e spesso variegate (verde chiaro e verde

variamente e spesso variegate (verde chiaro e verde biancastro), munite di aculei

, munite di aculei fortissimi ai margini e in punta: appartiene alla famiglia amarillidee

punta: appartiene alla famiglia amarillidee, e comprende parecchie varietà; è ornamentale,

dietro il cipresso, s'aggrappa all'àgavi e ai fichi d'india. ojetti,

ii-817: le rocce gialle irte d'agavi e adorne di capperi verdi. civinini,

linati, 30-140: ciuffi di ginestre e sprazzi d'agavi si affacciano dalle rupi.

contrastarono l'acredine del salmastro. e. cecchi, 3-126: la campagna diventa

sempre più tetra con le sue rade e monotone piantagioni di maguey, ch'è

cui gli antichi messicani facevano papiri, e i moderni distillano un alcool traditore. govoni

, 6-242: s'alzavano qua e là folte macchie di sterpi, pruni

, 4-62: un muretto liscio e bianco come quello di una casina araba.

terra cotta con due agavi indistruttibili e incapaci di crescere. c. tumiati,

è nuda, arsa, pietrosa, e solo qualche misera palma e il

, pietrosa, e solo qualche misera palma e il verde cilestrino dell'agave macchiano

stisce / o si disfà. c. e. gadda, 2-33: presso al cancello

al crepaccio / dello scoglio / e sfugge al mare da le braccia d'alghe

strada, di una pianta arida, puntata e desolata: l'agave. gadda

voce dotta, gr. de- privat. e yév / jois 'generazione '.

pres. di agire), agg. e sm. che agisce, che opera

perché el fine dallo agente è veementemente amato e dove è lo amore non bisogna altro

: furono ne l'atto venereo ora agenti e ora pazienti, seguendo l'appetito come

della valle, 1-33: agenti degl'inglesi e degli ollandesi, che sono mercatanti e

e degli ollandesi, che sono mercatanti e trattano delle merca- tanzie per le loro

a qualunque titolo sono agenti del governo e del paese; in economia politica gli agenti

, per procedere alla verificazione dei crediti e alla loro liquidazione. e. cecchi

dei crediti e alla loro liquidazione. e. cecchi, 6-320: era un vero

. cecchi, 6-320: era un vero e proprio agente di stranieri, che per

futura burocrazia identificherà se stessa col lavoro e il socialismo, e perseguiterà chiunque continuerà a

stessa col lavoro e il socialismo, e perseguiterà chiunque continuerà a pensare con la

testa come un agente prezzolato degli industriali e degli agrari. -chi esercita un'

il padrone non dee così in tutto e per tutto fidarsi all'agente o fattore,

noto danaro. manzoni, 814: e questo e quello e vari loro agenti

danaro. manzoni, 814: e questo e quello e vari loro agenti furono arrestati

manzoni, 814: e questo e quello e vari loro agenti furono arrestati. boccardo

fra il venditore ed il compratore; e, non direttamente interessati nel contratto,

conclusione, concentrando in sé l'offerta e la domanda. panzini, iii-171:

contemporaneamente di più agenti nella stessa zona e per lo stesso ramo di attività.

di enormi utili. -figur. e dial. panzini, iv-12: agente

nella stessa categoria gli agenti di cambio e i negozianti di seta all'ingrosso. boccardo

d'uopo che quest'ultimo sia meritevole e circondato, la negoziazione dei titoli di

, al par di quella dei notari e di alcuni altri, come richiedente l'intervento

internazionali fra lo stato di appartenenza e uno stato straniero, presso cui è accreditato

stato straniero, presso cui è accreditato e nel cui territorio deve risiedere (ambasciatore,

la famiglia, i membri della missione e il personale amministrativo, dell'immunità per

privato di tutte le mie ricchezze; e questo fu, avendo io assaltato

vol. I Pag.232 - Da AGENZARE a AGERE (73 risultati)

repubblicana erano tutti coloro che aveano educazione e morale. settembrini, 1-114: che

. viani, 19-146: fu un molla e tira, tra agenti e folla,

un molla e tira, tra agenti e folla, in cui venivo sbalzato e rimbalzato

e folla, in cui venivo sbalzato e rimbalzato come un fantoccio; di poi

, per difendersi, sfoderarono la sciabola e chiesero man forte alla caserma dei soldati

cambiare il suono lugubre dei propri passi, e cercavano di decifrare i nomi segnati sulle

esistono certo; ma anche si inventano! e. cecchi, 6-37: badava a

scioperante, non un agente provocatore, e non uno che campasse sugli scioperi.

dante, conv., ii-ix-7: e ben si dee credere che l'anima

ricevere l'atto di questa donna, e però ne temea; ché l'atto de

cose per modo di diritto raggio, e in cose per modo di splendore reverberato.

instrumento ha dua virtù: una propria e una dallo agente superiore, come el martello

el martello che ha virtù della durezza e l'altro dallo agente che lo conduce

ma quanto lo agente è più forte e ha più ingegno, fa l'opera migliore

più ingegno, fa l'opera migliore e più pulita. leone ebreo, 41:

atto insieme con una sola visione spirituale e chiarissima, per la quale si fa

fa beato. idem, 158: e de le quattro cause de le cose

che sono la materiale, la formale e la causa agente, che fa o muove

, che fa o muove la cosa, e la causa finale, che è il

formale è meglio che la materiale, e l'agente è migliore e più nobile di

la materiale, e l'agente è migliore e più nobile di tutte due, perché

due, perché è causa di quelle, e la causa finale è più nobile ed

più nobile ed eccellente di tutte quattro e più che la causa agente,

aristotile] chiama materiale, formale, agente e finale: materiale, quella che ci

cioè quello che fa sentir tutti, e per cui tutti son sensitivi in atto;

, cioè quello che fa intender tutti, e per cui tutti sono intellettivi in atto

atto; ed appresso son tanti sensi e tanti particolari intelletti passivi o possibili, quanti

mezzo della luce diffusa ne l'aere e la similitudine della cosa che in certa

intelletto agente mediante la specie intelligibile formata e come procedente da l'oggetto, viene

intelletto, il qual è agente naturale e mosso naturalmente dall'oggetto. tassoni,

del calore agente, quando egli circonda e supera la materia paziente. idem, i-101

, come concorra il calore alla composizione e generazione delle cose che non hanno né

che vi concorre come, agente, e non come forma. campanella, 2-41:

... che le forme essenziali e accidentali escano a luce dal seno della

a luce dal seno della materia, e vogliono che l'anima e il senso da

della materia, e vogliono che l'anima e il senso da lei nascano, e

e il senso da lei nascano, e non vengano dalle cause agenti. idem,

con la propria anima secondo aristotile, e che l'intelletto agente e passivo siano

secondo aristotile, e che l'intelletto agente e passivo siano due facoltà della medesima anima

del verbo], che è significar, e accennar non una cosa, come il

le cose in modo che quegli agenti e quelle forze animali o no..

la conoscenza o l'hanno assai imperfetta e fallace. gentile, 5-29: in effetti

interno della terra, con azioni improvvise e violente, provocando all'esterno modificazioni morfologiche

fisiche o chimiche: traumi, freddo e calore, caustici, ecc.)

con la preposizione da nei costrutti passivi (e indica la persona da parte di cui

al figur. intelligenza, 291: e vidi la sua bella compagnia, / che

di sua ricca bontate / ciascuna donna e donzella s'aggenza. 3.

poner vo'tra noi per fare meravigliare, e perché fuste ispecchio, e miradore ove

meravigliare, e perché fuste ispecchio, e miradore ove se provedesse, e agenzasse

ispecchio, e miradore ove se provedesse, e agenzasse ciascuna valente e piacente donna.

se provedesse, e agenzasse ciascuna valente e piacente donna. idem, xxiii-16

): ché me piace ed agenza / e morte e vita, qual che più

ché me piace ed agenza / e morte e vita, qual che più l'e

e vita, qual che più l'e 'ngrato. idem, ii-260: senza chieder

alto. l'ufficio dell'agenzia, e il luogo dove esso risiede. boccardo,

la madre era andata in dieci agenzie e presso venti portinaie, per riuscire ad

, privatissime, pettegolezzi d'ogni specie e colore, un'agenzia, che questa

intercomunicante raccoglieva inoltrandosi fino alle alcove, e propagava rapidissima. baldini, 6-100:

dello sgombero. le carra dell'agenzia e i carrettini del rigattiere sono in istrada

la gente non si occupava di noi e guardava ai cartelloni. pratolini, 2-43:

come appieno informato de'suoi effetti; e volendolo gratificare, lasciar che tale agenzia

erba amara, chiamata da alcuni canforata, e da altri erba giulia, detta volgarmente

due palmi, simile all'origano, e nel fiore ha certe bolle gialle. l'

quando ella arde, smuove l'orina, e purga la matrice, e maggiormente a

orina, e purga la matrice, e maggiormente a quelle donne che vi seggono

erba canforata, erba amara. nei ricettarii e ne'codici antichi di farmacia si trova

de'suoi fiori d'un colore turchino pallido e agglomerati alla sommità dei rami.

terza persona del pres. ind. e all'infinito. latin. ant. agire

. agire, operare; sviluppare attività e finalità. ottimo, ii-32 [

, che in una stessa voce significano azione e passione, ovvero agere e patire,

significano azione e passione, ovvero agere e patire, cioè fare e esser fatto.

, ovvero agere e patire, cioè fare e esser fatto. campanella, 2-97:

agente che rende immateriali le cose materiali e le dona a conoscere all'intelletto passivo

vol. I Pag.233 - Da AGEVILE a AGEVOLE (92 risultati)

e l'altro siano astratti e immortali e differiscano

e l'altro siano astratti e immortali e differiscano solo che l'uno

e l'altro siano astratti e immortali e differiscano solo che l'uno age e

e differiscano solo che l'uno age e l'altro paté, e sono un solo

l'uno age e l'altro paté, e sono un solo in tutti gli uomini.

attivo, nunqua d'agere scordato, agita e avviva qualche particella disposta. idem,

: agere è diffondere la propria natura e sembianza, così come lo scaldare è

autorità di poter piatire... e fare tutti gli atti iudiciari, che sotto

iudiciari, che sotto nome di agere e causare vengono compresi. = lat

due prime, il latino, cioè, e il toscano, oltre il produrre l'

al fin del voto / crescersi forza e agevolarsi il nuoto. caro, 3-830

caro, 3-830: spirate aure seconde, e vèr l'ausonia / de'nostri legni

cui si debbe agevolar la via / e i vóti luoghi empire e spianar gli erti

via / e i vóti luoghi empire e spianar gli erti, / e da cui

luoghi empire e spianar gli erti, / e da cui siano i chiusi passi aperti

adulazione] t'infondi dolcissima nel sangue, e per vie difficile e tortuose gli agevoli

nel sangue, e per vie difficile e tortuose gli agevoli il corso fino a'seni

sp., 13 (237): e nel tempo della fermata, molti di

, s'eran tanto ingegnati a preparare e a mantener come una corsìa nel mezzo

quella condizione che non è povertà, e che avvicinandoti quasi egualmente al povero ed

stati. cattaneo, ii-1-88: un grande e luminoso esempio diede l'inghilterra agevolando la

carcere sul punto che altri gli consigliava e agevolava la fuga. 2.

., 9-57: venne una donna, e disse: 'i'son lucia:

dee., 8-7 (288): e questo [partito] presi non per

varietà degli animali, quali per nodrirci e quali per agevolarci nati. tasso, 8-36

per agevolarci nati. tasso, 8-36: e non temer che nel paese estrano /

materiale. b. croce, i-4-15: e un atto di vita, che serve

alla vita, è quel trascrivere storie vuote e raccogliere documenti morti. verrà il momento

novellino, 7 (22): e se in fare il tempio furo [i

prigione per la vita;... e così lo va agevolando, e cerca

.. e così lo va agevolando, e cerca avere i contrassegni da lui,

attuale, ma l'abituale agevolezza e benessere che ne consegue. piovene,

di firenze, 1-52: siano tenuti e debbano essi soprastanti della loro propria pecunia

a tutto il populo tu se'gravato e non puoi pagare, e con questo ne

se'gravato e non puoi pagare, e con questo ne se'altra volta di

, i-252: ricco del proprio, e agevolato alle ambizioni dal grado di principe.

principe. agevolatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

abito agevola le cose con soverchia condiscendenza e troppo larga: 'è un grande agevolatore

podestà della città di firenze, 1-52: e se per altra cagione fia carcerato,

quella quantità che toccasse secondo il modo e il tenore predetto. = deriv

se il cittadino infra otto dì, e 'l contadino o distrittuale o forestiere infra

uomo vuol fare. idem, 3-15: e 'l bene operare è loro agevolissimo;

malagevole nel principio, poi agevole, e alla per fine molto dilettevole. francesco

fosse malagevole a sentire... e la bellezza fosse agevole a vedere,

, / verso di quella, agevole e aperta. g. villani, 7-124:

quello tempo era molto sottile d'acqua, e agevole a passare a quegli da piè

comin- ciamento de'vizi, che rimanere e non poi ché l'ài cominciato..

iv-100: l'empio furore del guadagnare, e la strabocchevole ira,...

confortare all'operare ha grande distanza; e, dove l'uno è molto agevole,

161): le cose mal fatte e di gran tempo passate sono troppo più

che quello che guadagna con sua fatica e con suo sudore. sacchetti, 1-9

agevole, il mare suole essere piano e tranquillo all'entrata. idem, i-369:

, inquanto le vittorie con alcuna fatica e con alcun sudore acquistate fanno il trionfo

veruna da fare più agevole, che amare e tenere grandemente cari coloro, della cui

: gran faccenda è il favellare; e come è malagevole mandar fuori la voce,

più la loquela, così è agevolissimo corromperla e guastarla. vasari, i-166: gli

tuniche foderati ven nero, e umidi e molli, e per entro due

ven nero, e umidi e molli, e per entro due caverne ben

nero, e umidi e molli, e per entro due caverne ben dure ficcati

dure ficcati, imperò agevoli al moto e ben sicuri si ritrovarono sotto le palpebre

del monte ab- noba visita assai popoli e sbocca con sei foci nel mare pontico

pontico. arici, 83: ardui perigli e morte e disumano / strazio d'offese

arici, 83: ardui perigli e morte e disumano / strazio d'offese membra a

né chiederlo; ch'era cosa troppo agevole e troppo naturale a chiunque sia trovato in

naturale a chiunque sia trovato in colpa, e tema la punizione; che in somma

, 1-40: mezzi soprattutto non agevoli e non cari, perché ripugnano alle passioni

la qual parola è manifestamente corrotta, e deriva da un'altra a cui la

si oppone; agevole, se larga e comoda. verga, i-43: si sentì

ogni scrupolo tutto in una volta, e gli rendesse più agevole il momento di dirle

, iv-2-236: mise tra il bordo e la riva due tavole per rendere agevole

in tutto l'essere una energia facile e pronta. panzini, ii-57: obbiettai

tutti poco conosciuti o poco familiari, e di cui spesso non è neppur agevole

. ojetti, i-379: così pensavo e speravo salendo il monte della guardia per

: esse intrecciano i fili della stoppa e salgono e discendono gli agevoli pendii di

intrecciano i fili della stoppa e salgono e discendono gli agevoli pendii di preghiere uguali

discendono gli agevoli pendii di preghiere uguali e lentissime. dessi, 6-74: negli ultimi

.. erano stati sempre molto semplici e agevoli, anche perché non aveva mai

[nestore] discreto ed umile, e sempre donatore di buoni consigli, e fue

e sempre donatore di buoni consigli, e fue agevole ad adirarsi, e quando

, e fue agevole ad adirarsi, e quando era promosso ad ira per nulla temperanza

volgar., 8-1 (192): e sempre era adorno di care vestimenta,

di care vestimenta, piacevole nel volto, e fue agevole e di piccolo animo a

piacevole nel volto, e fue agevole e di piccolo animo a parlare. esopo volgar

quando la gente ha uno signore agevole e buono, e dimandano assai volte signore possente

ha uno signore agevole e buono, e dimandano assai volte signore possente, rigoglioso

dimandano assai volte signore possente, rigoglioso e crudele. firenzuola, 373: faceva [

, accortasi ch'egli era pazzo agevole e sollazzevole, lo lasciò andare per tutta

sentirsi lodare dalle sorelle si ammansì un poco e diventò più agevole. ojetti, ii-291

mio pensiero volerà a questa strada ventilata e a questa agevole folla con l'illusione

/ fra le cime de'pini, e quelle trombano. parini, giorno, iv-

agevol sonno / nelle tue chete stanze; e non ti morde / cura nessuna.

manifestarle [alcune cose] più breve e più agevole che

vol. I Pag.234 - Da AGEVOLEMENTE a AGGANCIO (90 risultati)

agevo move, / trascorra alquanto, e porti guerra altrove. 7.

è ageveleza, / scrulla la danza e fa portatura! fra giordano, 3-15:

. dante, purg., 31-28: e quali agevolezze o quali avanzi / ne

1-68: quando le piccole piaghe sono recenti e fresche, allora si sanano con più

le quali per acutezza di sentimenti, e per agevolezza e prestezza di movimento,.

acutezza di sentimenti, e per agevolezza e prestezza di movimento,... ci

99: i giovani sono più vani e più ambiziosi di pompe, per le quali

i-149: tutte queste cose essendo immobili e senza sentimento, fanno grande agevolezza stando

, 1-95: l'educazione nella famiglia e l'educazione nella comunità d'un collegio,

d'un collegio, hanno speciali difficoltà e speciali agevolezze. tommaseo- rigutini, 1648

lucidità di concetto, franchezza d'affetto e signoria dello strumento trattato: la facilità

trovarono tanta agevolezza che ebbero agio qua e là d'inframmettervi leggi e consigli. d'

agio qua e là d'inframmettervi leggi e consigli. d'annunzio, iv-2-256:

l'impresa erano molti ed agevoli; e su questa agevolezza si fondava la credenza

ii-9-39: gente che ama il comodo e le agevolezze e le illusioni, e preferisce

che ama il comodo e le agevolezze e le illusioni, e preferisce al navigare

comodo e le agevolezze e le illusioni, e preferisce al navigare tra venti e burrasche

, e preferisce al navigare tra venti e burrasche il dolce cullarsi su placide onde

. per questo essi hanno ogni agevolezza e conquistano il campo. 2.

se non grandi ed inusitate, almeno utili e dilettose, con quella brevità ed agevolezza

agevolezza, colla fecondità delle composizioni, e colla comprensiva espressione de'suoi termini si presta

termini si presta felicemente alle successive invenzioni e scoperte, e in luogo d'una

felicemente alle successive invenzioni e scoperte, e in luogo d'una circonlocuzione ci dà

i-778: a quella sua nutrizione romanzesca e alla polpa toscana [dante] aggiunse

polpa toscana [dante] aggiunse, e con mirabile prestezza, agevolezza e novità

, e con mirabile prestezza, agevolezza e novità assimilò, le favole e i colori

agevolezza e novità assimilò, le favole e i colori di virgilio, di ovidio

, 3-384: tanto ci nuoce l'agevolezza e la buon'aere dell'amata, quanto

buon'aere dell'amata, quanto l'asprezza e la schifiltà. l'agevolezza c'inganna

la schifiltà. l'agevolezza c'inganna e piglia; coll'asprezza combattiamo.

primieramente le pecore, per l'utilità e agevolezza, le quali massima- mente per

quali massima- mente per natura son quiete e acconcie molto alla vita dell'uomo.

mente] passa per la sua levitade e agevolezza alla scientia, ch'è sopra lo

compagni, 1-20: furono consigliati, e confortati di prendere la signorìa, che

qui son presso i gradi, / e agevolemente ornai si sale. maestro alberto,

, nel quale molto agevolmente s'offende e pecca, molto malagevolmente si corregge.

agevolmente porre. testi fiorentini, 190: e no conviene il fanciullo fare andare,

se prima non à un anno compiuto e passato, per la tenerezza de'membri

, agevolmente conoscere quanta sia la fragilità e degli uomini e delle donne. zanobi

quanta sia la fragilità e degli uomini e delle donne. zanobi da strata [s

, più tosto vedrai le tue cose, e più agevolmente allogherai l'opere del tuo

allogherai l'opere del tuo luogo, e più agevolmente conducerai i lavoratori. scala

voi a loro equali alle cose utili e necessarie! idem, i-403: agevolmente si

xxi-966 (36): il peso e giogo soave di cristo e della santa

: il peso e giogo soave di cristo e della santa obbedienza portano allegramente e volentieri

cristo e della santa obbedienza portano allegramente e volentieri: e però agevolmente della vita

santa obbedienza portano allegramente e volentieri: e però agevolmente della vita temporale passano a

la contagione dello amore agevolmente viene: e è sopra tutte le pestilenze gravissima. bembo

tutte le cose quanto hanno più nobili e più degni i loro fini, tanto sono

loro fini, tanto sono più degne e più nobili ancora esse, e che quanto

degne e più nobili ancora esse, e che quanto ciascuna cosa più conseguisce agevolmente

.. tanto anch'essa è migliore e più nobile. vasari, i-103: cavasi

della porta, i-9: ora accostando e ora rimovendoti dal luogo lo vedrai, e

e ora rimovendoti dal luogo lo vedrai, e se sarà malagevole, con la diopta

idem, 9-6: soliman venne, e trasse / agevolmente a sé gli arabi avari

suol farsi agevolmente in caccia / larga e diversa preda. manni, i-54: potrei

la lingua toscana] in forza, e in maestà, non che uguagliare, superi

agevolmente a marciare, a patir caldo e gelo, alle fatiche e agli ordini

a patir caldo e gelo, alle fatiche e agli ordini della milizia: non così

391): lo guardò in viso, e vi scoprì facilmente la paura di viaggiare

1827 (391):... e vi scorse agevolmente la paura...

eglino si propongono, ogni loro facoltà e forza. cavour, vii-140: vi hanno

quali rendono al loro titolare 15, 20 e sino a 30 mila lire..

già capitato altre volte di dover battezzare e registrare dei figliuoli e delle figliuole di

di dover battezzare e registrare dei figliuoli e delle figliuole di ventura; ed egli

d'imbroglio, imponendo loro il primo nome e il primo cognome che erano caduti in

a quel greppo. c. e. gadda, 2-132: la stanchezza ha

conoscere, lo ha bendato di desideri lontani e spersi, che aggàllano fatui nella contingenza

aggallato, sm. terreno malfermo e cedevole (perché acquitrinoso).

che una provincia si muova in qua e in là, come un aggallato in mezzo

o cuore, o aggallati, e pattumi, sono in gran copia nel lago

volte egli lo lasciava uscire dalla bottega e dieci volte con un mesto sguardo e con

bottega e dieci volte con un mesto sguardo e con una parola agganciante lo recuperava.

tutte infiorate, poi imbracavano la bestia e l'agganciavano al canapo. slataper,

, 1-112: s'arrampicava sull'albero, e agganciandosi con la gamba sulla scala a

riuscirono: le corna s'erano agganciate. e stettero fermi sui musi, rossi di

3-214: il ragazzo dovè cambiarsi la sottana e il collare; stentò ad agganciarlo,

. 2. per estens. e al figur. collegare, riunire.

anche di più per farvi correre automobili e camioni. pirandello, 5-19: ripeteva quasi

fosse stata agganciata all'arco del cielo e il mare la spingesse per far l'

far l'altalena. campana, 119: e l'orologio verde come un bottone in

all'etemità della piazza. c. e. gadda, 535: l'adalgisa avrebbe

avrebbe sparso la voce in quella occulta e rispettabile categoria che fa collezione di cose

questo mare terribile, passano di giorno e di notte battelli d'ogni bandiera, e

e di notte battelli d'ogni bandiera, e treni illuminati, con la locomotiva in

illuminati, con la locomotiva in testa e con tutti i vagoni agganciati. pea

sistema di ganci. c. e. gadda, 3-127: la catena,

). 2. per estens. e al figur. contatto, rapporto (

(di idee, di correnti artistiche e letterarie); appoggio, aderenza.

di una persona più importante di lui e, una volta fatto l'aggancio,

vol. I Pag.235 - Da AGGANGARE a AGGETTARE (64 risultati)

con gangherini. dicesi anche dei gangheri e dei cardini delle imposte. tommaseo [

aver di bisogno di chi glieli aggangheri e sgangheri con la piccola loro vanità comprovano

più pretende l'altrui servigio, e più si fa agli altri schiavo.

: lui là va in cerca di giubbilei e trova scomuniche. tre via otto fa

molto garbo. soderini, i-265: e di qui si vadi arguendo quanto sia

colline s'elegga la più sollevata, e che soprastia a tutte l'altre; e

e che soprastia a tutte l'altre; e delle uguali la più accomoda, più

uguali la più accomoda, più aggarbata e meglio fatta. fu. ugolini, 15

gomitolato come un gatto. e. cecchi, 1-197: m'immaginavo la

la festa di quegli uomini, vicini e invisibili, aggattati nelle poltrone, tutti

battute. aggattigliare, rifl. e recipr. (m'aggattiglio).

sorprendere (la selvaggina) avvicinandosi gattoni e di soppiatto; insidiare, inseguire (

]: aggattonare, accostarsi lentamente e di nascosto al selvaggiume come sogliono fare i

, rodendogli con la bocca il naso e gli orecchi, disformato il fece. firenzuola

caro, 11-1179: l'aggavigna, e fuor lo tragge / del suo cavallo

cotta, di lunghezza di due palmi e di grossezza quanto aggavigna una mano.

erba et a filo a filo s'intreccia e s'incavicchia fra gli acini nel grappolo

ch'ella s'aggavigni tra l'uno e l'altro granello. idem, ii-228:

l'altro granello. idem, ii-228: e nelle siepi sorge [la madreselva

madreselva] aggavignandosi sopra di loro, e s'attacca con i suoi sermenti.

. ser giovanni, i-43: e così lo prese aggavignato, e tras-

i-43: e così lo prese aggavignato, e tras- selo del bagno. firenzuola,

laonde tirate a me le gambe, e agavignate le ginocchia con le intrecciate mani,

pe'calzoni / me'dell'abbrucia aggavignato e stretto / il valor do'lucilli e

e stretto / il valor do'lucilli e de'catoni. salvini, 34-152: ei

... nelle sue mani / tenerine e gentil aver due bestie / tenacemente aggavignate

gentil aver due bestie / tenacemente aggavignate e strette. linati, 30-181: ecco

medianica che li priva d'ogiii respiro e d'ogni moto. aggecchiménto,

sottomissione. re enzo, 2-8: e ben fazo accordanza / infra la mente

, aggiustare, ornare (cose minute e di poco conto). -anche

disutile aggeggiò il morto per il viaggio e con uno spago gli legò ambo le

uno spago gli legò ambo le mani e i piedi. 2. intr

accomodato, ornato. c. e. gadda, 2-115: quell'aggeggione tutto

collo taurino, rossa o celeste, e poi eccolo baldanzoso e fiero.

rossa o celeste, e poi eccolo baldanzoso e fiero. 2. dimin.

. dimin. aggeggino. c. e. gadda, 2-115: quell'aggeggione tutto

adjectum). aggeggióne, agg. e sm. tose. che accudisce alla

lavoricchia oziosamente. c. e. gadda, 2-115: quell'aggeggióne tutto

, raggiunta, in virtù d'angoscia e di consapevolezza, un'ag- gelante tristissima

l'uomo bee di state, non aggeli e agghiacci dentro le 'nte- riora? d

viani, 19-379: la notte lo aggelò e lo ridusse un mostro di ghisa

all'aperto. la notte li aggelò e li ravvolse in un sonno profondo.

ariosto, 23-64: sente dentro aggelarsi, e trema alquanto. arici, 29:

troppa deviar potrai / nemica pioggia, e l'aggelar di questa / intorno al fusto

/ sovra i ghiacci la neve, e vi si aggela. mazzini, ii-125

ii-125: quindi le sorgenti della circolazione e della vita sociale interrotte, come la

! ma i lieti canti ne le trombe e ne le gole / arrochiscono ed aggelano

di sul viso. idem, 19-298: e non pianse nemmeno di rabbia quando gli

di rabbia quando gli colò il sangue bollente e sentì aggelare il corpo del fratello caduto

congegnar nel mezzo, mentre egli è fuso e si aggela, è una delle mille

nostri cuori, cuori duri come sasso, e che infiammate le menti nostre aggelate.

19-466: la pioggia aggelata, insidrisce e assidera dentro. aggelazióne, sf.

aggentilivano la sostanza del detto oro quinci e quindi tapposite unioni. c. dati,

l'occhio non è bastante ad ammorbidire e aggentilire tutta la rozzezza e ignobilità di quel-

ad ammorbidire e aggentilire tutta la rozzezza e ignobilità di quel- l'ùmore.

suo ceppo larghetto, si strigne però e aggentilisce straordinariamente. = deriv. da

. aggerata, per così dire, e formata da rigetti renosi e limacciosi del mare

così dire, e formata da rigetti renosi e limacciosi del mare. aggeratura, sf

colmata, argine. c. e. gadda, 2-12: la guardia sulle

alveo del padule col mezzo di alluvioni e agge- razioni. = voce

11 quale a similitudine di muro e luoghi da guardare, e bertesche da

di muro e luoghi da guardare, e bertesche da combattere si fanno. f.

2-253: sotto le figure del console e di roma si veggiono quattro piccole quadrighe

o tondi, intagli o altro; e di qualunque altra parte che nello sportare

vol. I Pag.236 - Da AGGETTATO a AGGHIACCIARE (69 risultati)

aggetta fuori la linea della facciata, e fa capo o in un verone o

minore, secondo la natura degli ordini e il gusto di chi opera. aggettivale

lo sberleffo che enunzia per sommi capi e quello che minuziosamente racconta; aveva sberleffi

che minuziosamente racconta; aveva sberleffi sostantivanti e sberleffi aggettivanti. aggettivare, tr

chi non abbia quella dell'uso vivente e il senso vivo del bello.

la malattia degli aggettivi d'ogni genere e d'ogni colore rovesciati a torrenti dai

il contrario. buti, 2-744: e però ben si conviene loro questo adiettivo

, disse lo inquisitore. alberto cominciò; e non accordando l'aggettivo col sostantivo,

quali [infiniti] dipende dall'altro, e ambi da un verbo, o

si è la copia di aumentativi, e di diminutivi, de'quali non meno nell'

a leggerequell'orazione nell'originale inglese, e vedrà che se parlando del discorso della

quale tener dietro. ojetti, ii-179: e quando trova due aggettivi di quei suoi

coloriti, profumati, magari s'alza e fa quattro passi. idem, ii-719:

; questi oggetti sono come le immagini e come gli aggettivi nella prosa di d'annunzio

di contado, di città; uomo fatto e di toga, di sangue, di

di mondo, di pena. c. e. gadda, 6-179: forse,

245: aggettivo è voce di per sé e sostantiva e aggettiva, e tanto dicesi

è voce di per sé e sostantiva e aggettiva, e tanto dicesi un aggettivo,

per sé e sostantiva e aggettiva, e tanto dicesi un aggettivo, quanto un

il fregio abbia il resto pien di mensole e la cornice quanto l'architrave, che

i capitelli dei quali posa architrave, fregio e cornice di largo aggetto. baldinucci,

tutte le buche, tutti gli aggetti, e tutte le riseghe, e tutti gli

aggetti, e tutte le riseghe, e tutti gli archi, che trovava nelle muraglie

viso ancora rivolto a lei. c. e. gadda, 2-17: e sui muri

c. e. gadda, 2-17: e sui muri delle case ruggini l'aggetto

per l'anima sua d'essere reputato e tenuto aggetto e vile in cospetto de

sua d'essere reputato e tenuto aggetto e vile in cospetto de la gente,

dice che questo vizio è sottomettere, e sottomettersi, più che non conviene.

è uscito del carnieri... e hatti così agghermigliata. = deriv

primi conti portarono tarme ag- gheronata gialla e nera. buonarroti il giovane, 9-419:

nera. buonarroti il giovane, 9-419: e tutte queste 'nsegne... /

al progresso degli arti- fiziali agghiacciamenti, e de'loro mirabili accidenti. = deriv

sogni agghiaccianti. govoni, 3-160: e la muta campagna ode e rimbomba /

, 3-160: e la muta campagna ode e rimbomba / a quei sinistri ed agghiaccianti

lunghezza del viaggio che giudicavano cervelloticamente, e del quale conoscevano un particolare agghiacciante:

in dosso così molli al vento, e al freddo, e al sereno, e

al vento, e al freddo, e al sereno, e facevagli agghiacciare alle

e al freddo, e al sereno, e facevagli agghiacciare alle carni. petrarca,

bianche piume / allor che folmi- nato e morto giacque / il mio sperar che tropp'

s'avien che 'l verno i fiumi agghiacci e indure, / correr su 'l ren

villanelle a stuolo / con lunghi strisci e sdrucciolar secure. idem, 20-104: lo

20-104: lo stupor, di spavento e d'orror misto, / il sangue e

e d'orror misto, / il sangue e i cori a i circostanti agghiaccia.

/ ha sue latebre, ove s'agghiaccia e torpe. idem, 8-6-1141: un'

l'isola holmon, ed altre isolette disabitate e scogli, che in tal sito tramezzano

cadendo / dal carro, un tomo, e l'agghiacciò la morte. foscolo,

, iv-377: soffia il vento della notte e mi scompiglia le chiome ed agghiaccia il

leopardi, 16-83: col suon dell'armi e con la rauca voce / e col

armi e con la rauca voce / e col funereo ceffo il core agghiaccia / al

... fecero abortir le donne e agghiacciare i fanciulli. carducci, 58

i fanciulli. carducci, 58: e péra il grave secolo / che vita mi

il cuore. d'annunzio, iv-1-391: e il pensiero della mia infamia prossima,

che mi agghiacciò nel buio della stanza, e umiliò la mia timidezza e la mia

stanza, e umiliò la mia timidezza e la mia goffaggine. beltramelli, ii-460:

il sangue nelle vene saba, 143: e se lontano un suono d'ore intendi

figur.: avere una sensazione di gelo e d'inibizione (per spavento, sconforto

veduto il povaretto mezzo innudo aghiacciare, e elleno hanno vestimenti tanto grandi. lorenzo

meco ripenso / la dura vita perigliosa e ria. poliziano, 1-32: quanto è

, 1-56: sta come un forsennato, e 'l cor gli assidera, / e

e 'l cor gli assidera, / e gli s'agghiaccia il sangue entro le vene

dì si leva di in su amo, e suole essere quasi sempre pestifero, agghiacciò

sento / che mi s'agghiaccia il core e mi si chiude / lo spirto.

, / frondosa pianta, l'erbe e le viole / in verdi piagge, e

e le viole / in verdi piagge, e 'n selve ombrose e sole, /

verdi piagge, e 'n selve ombrose e sole, / quando l'aria si scalda

, / quando l'aria si scalda, e quando agghiaccia. idem, 6-ii-174:

gli occhi lor tremanti ingombra: / e si sentian, mancando i rotti accenti

ardir cresce, mancan le parole; / e s'avampa il desio, la lingua

male eternamente agghiacci, / alma indurata, e di fiorite voghe / primavera per te

vol. I Pag.237 - Da AGGHIACCIATO a AGGIARDINARE (68 risultati)

. perduta in un subito la trasparenza, e istantaneamente rimossa dal suo discorrimento, agghiacciò

, voglia, pensiero io cangio, e stato; / e a seconda ch'io

pensiero io cangio, e stato; / e a seconda ch'io 'l veggo,

, / ch'io n'agghiacciava; e ancor non m'assicuro. idem, ii-695

la sua inquietezza in sostenere la monotonia e l'uniformità della vita. idem,

annunzio, iv-1-66: elena gli parve fredda e grave. tutti i suoi sogni s'

grave. tutti i suoi sogni s'agghiacciarono e precipitarono, in un attimo; i

alle voluttà della passione non mai provate e s'agghiacciava agli sbigottimenti della colpa.

cavalletti. è ancora coperta dalla coltre e dai miei fiori... mi raccolgo

miei fiori... mi raccolgo e m'agghiaccio e dico anche una volta addio

.. mi raccolgo e m'agghiaccio e dico anche una volta addio al mio

un mormorio simile a quello del mare, e che si agghiacciava soltanto all'apparizione dell'

una sostanza liquida (cfr. ghiaccia e ghiacciare). = deriv.

le calde onde dell'orientale gange, e alle boglienti arene di libia fu manifesta

boglienti arene di libia fu manifesta, e dagli abitanti nelle agghiacciate nevi d'aquilone

angeli, così bagnati per la piova e agghiacciati per lo freddo e infangati di

per la piova e agghiacciati per lo freddo e infangati di loto. soderini, iii-46

spezie d'ingemmamento duro, di chiarezza e trasparenza perfetta, simile nell'effigie ad

umor petrigno, non altrimente che gli zuccheri e sali. marino, 354: da

marino, 354: da sì pietose e flebili querele / (quantunque fier)

l'innamorato auriga / mover si sente, e de'suoi primi amori / comincia ornai

insieme / ricche spoglie a le membra e lacci ai cori. magalotti, 20-24

smorta, macchiata di ombre vaghe, e nella notte la strada si vedeva appena.

sempre, agghiacciato, sulla sabbia, e adesso i cani tacevano. vittorini, 1-14

donato liberamente ad uno de'più onesti e più abili veneti stampatori. 2.

aghiacciati. guido da pisa, 1-315: e come la novella pervenne alli orecchi della

di eurialo, subitamente doventata tutta fredda e agghiacciata le cadde lo lavoro ch'ell'

ii-142): o agghiacciati dentro, e di fuor caldi. tasso, 3-8:

, ché non derivi / per gli occhi e stilli in lagrime converso? / duro

duro mio cor, ché non ti spetri e frangi? leopardi, ii-870: la

il fantasma colla spada in pugno, e saltare dalla finestra sul ballatoio. fogazzaro

braccia. agghiacciatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

rinfocolare l'amore di patria colle calunnie e l'empietà; e fanno l'uffizio di

patria colle calunnie e l'empietà; e fanno l'uffizio di agghiacciatrici. agghiàccio1

s. v.]: agghiaccio, e ant. aggiaccio, luogo dove i

per lo grande stupore agghiadò... e cadde morta in terra. pulci,

d'aprile il ciel s'allegra, e il sole / più sempre acquista, libero

gli atomi caloriferi, del tutto lo raffreddi e lo agghiadi. = voce toscana

maddalena, agghiadata di troppo dolore, e tutta posta quasi fuori di sé, non

veruna consolazione. ser giovanni, 67: e veramente egli era sì forte agghiadato,

, con le mani in seno, e il viso livido..., e

e il viso livido..., e del nevischio tutto coperto. grazzini,

cicognani, 12-125: fiori marmorei le croci e l'agghin- damento dei colombari festoso.

civile, si era tolto il cappello e lo portava in mano. =

. luca pulci, 2-112: e per far forza a montar certo corno /

certo corno / agghindò in alto, e i gran remi distese. idem, ii-91

ii-91: coll'artimone il mar tranquillo e saldo, / fino al calcese agghinda.

marotta, 1-154: lo pettinano e lo agghindano come per la prima comunione.

quell'agghindatezza che sa d'arcadia purista e di esemplari di bello scrivere per l'accademie

collodi, 194: una bella camerina ammobiliata e agghindata con semplicità quasi elegante. oriani

agghindata si snodò come quella di manzoni e di mazzini al contatto del francese.

bianco intorno al collo... e un neo nei dintorni del naso. barilli

: ogni tanto precipita, qua e là, anche qualche castagna agghindata nel

anche qualche castagna agghindata nel suo verde e rotondo corpetto irto di punte guerriere.

: le donne giovani, molto dipinte e vestite male, gli uomini dissipati, smunti

vestite male, gli uomini dissipati, smunti e agghindati con dubbia eleganza.

: straccavizzi si sentì agghiozzato dal pianto e gettandosi per la terra singhiozzò a dirotto

santa alleanza. nieri, 392: e sì che ci si metteva con tutto il

briaco aggiaccati! bocchelli, 1-ii-510: e dov'anche non fossero state rotte le

: quella freddolosa corpulenza aggiaccata su pelli e tappeti in un letto di avorio e

e tappeti in un letto di avorio e d'oro. aggiàcchio, sm

/ poscia all'imperador bramato dono, / e quel mostrando ai persiani aggiaccia / i

... con ogni ragione, e aggiacènza, e pertinenza sua. =

con ogni ragione, e aggiacènza, e pertinenza sua. = deriv. da

da aggiacere. aggiacére (ant. e dial. aiacére), intr. anche

si aggiacciono in terra come il cocomero e la zucca e il popone.

terra come il cocomero e la zucca e il popone. 2. figur

/ 'n estante mitri screzio entra frate e fratello. = lat. tardo

vol. I Pag.238 - Da AGGIGLIATO a AGGIOTATORE (6 risultati)

ridurre una parte di terreno a uso e coltura di giardino non comune, ma

giardino non comune, ma chiaro, e sulla forma di ingiardinare: ne differisce

. papini, 21-82: come placide e zitte sagginavano / le pecore e

e zitte sagginavano / le pecore e le capre. = deriv.

(vantaggio) tra il valore nominale e il valore reale della moneta; interesse

contrattazioni, nei prestiti. lettere e istruzioni dei dieci di balia, 2-59: