salvini, 16-369: penseremo i consigli e vaglieremo, / se ci battiam sull'
ch'ei provasse, fu la solitudine e l'abbandonaménto in che tutto improvviso si
in abbandonaménto di divoti, di credito e di offerte, denunziavan terribili minacce degli
addirati, fame, pestilenza, tremuoti, e quant'altro la rabbia e il bisogno
tremuoti, e quant'altro la rabbia e il bisogno lor suggeriva alla lingua. segneri
che in gente di così poca cultura, e in quell'abbandonamento di tutti i mezzi umani
. rilassamento. vasari, i-559: e nel vero, uno che dorma non può
due meschini vizi, abbandonamelo di sé e sonnolenza. 5. il cedere
., 1-2-48: quegli iddii presenti e dimoranti, e non fuggenti e non abbandonanti
: quegli iddii presenti e dimoranti, e non fuggenti e non abbandonanti, vidono
presenti e dimoranti, e non fuggenti e non abbandonanti, vidono ed accompagnarono questo
tarquinio. abbandonare (disus. e letter. abandonare), tr.
campami un spirto vivo solamente, / e que'riman, perché di voi ragiona.
idem, purg., 25-12: e quale il cicognin che leva l'ala /
l'ala / per voglia di volare, e non s'attenta / d'abbandonar lo
s'attenta / d'abbandonar lo nido, e giù la cala; / tal era
abbandona. soffredi del grazia, i-167: e tanto di fallo [fa] chi
'ngiuria, come chi abandona lo padre e la madre e li amici. boccaccio,
chi abandona lo padre e la madre e li amici. boccaccio, dee.
, 68: onora ogni uomo virtudioso, e spregia, cioè abbandona, ogni uomo
il mondo. ariosto, 2-68: e la figlia del duca di dordona /
di dordona / gli è sempre dietro e mai non l'abbandona. berni,
la spada; / onde il fiato e la vita l'abbandona. caro, 3-18
, 3-18: piangendo abbandonai le rive e i porti / e i campi ove fu
abbandonai le rive e i porti / e i campi ove fu troia. tasso
d'abbandonar increbbe / il signor caro e la prigion diletta. idem, 14-58:
la prigion diletta. idem, 14-58: e perché mal capace era la barca,
abbandoni. idem, 348: stupì vulcano e timidi i ciclopi, / l'incudi
un salto abbandonar la sponda, / e le braccia inarcando agile e snella /
, / e le braccia inarcando agile e snella / con la mano e col piè
agile e snella / con la mano e col piè percuoter l'onda. pellico,
al cuculo, perché la sua femmina depone e abbandona le uova nel nido di altri
tronchi abbandonando infisse. idem, 681: e l'eroe pianse, e s'avviò
681: e l'eroe pianse, e s'avviò notturno / alla sua nave,
sopra cui moveva / le foglie secche e l'aurea cetra il vento. svevo,
da quasi tutte le famiglie più ricche e i pochi abbienti vi risaltavano. d'annunzio
/ che s'avanza in armi / tremenda e bella, / ond'ei teme e
e bella, / ond'ei teme e spera. idem, iv-1-77: l'inquietudine
perseguendo mie chimere vane / pur t'abbandoni e cerchi altro soggiorno. alvaro, 9-382
: tanto lo desiderio è maggiore, e l'anima, più passionata, più si
più si unisce a la parte concupiscibile e più abbandona la ragione. boccaccio,
... / m'han promessa e venduta a un mercadante. tasso,
6-1 io: se stessa [erminia] e 'l suo desir primo abbandona, /
'l suo desir primo abbandona, / e '1 veloce destrier timida sprona.
lo scosse / colla robusta mano, e lui tre volte / la forza abbandonò.
foscolo, gr., iii-240: e quando il biondo / crin t'abbandoni e
e quando il biondo / crin t'abbandoni e perderai 'l tuo nome, / vivran
, iv-1-70: l'invadeva un leggero torpore e a poco a poco lo abbandonava la
poco lo abbandonava la coscienza del luogo e del tempo. palazzeschi, 4-328: la
mi fu suggerito, di abbandonare il mondo e di farmi prete. -abbandonare la
del parlante cavaliere avere abbandonato il corpo e più non dire, mutato il naturai
, tornò palido. idem, i-89: e temendo forte che la misera anima non
misera anima non avesse abbandonato il corpo e mutato mondo, con timida mano cominciò a
del corpo abbandonò le sue parti, e l'anima si restrinse nelle ultime parti
restrinse nelle ultime parti del core, e quasi la volle abbandonare. ariosto,
, 5-90: non finì il tutto, e in mezzo la parola, / e
e in mezzo la parola, / e la voce e la vita l'abandona.
la parola, / e la voce e la vita l'abandona. imitazione di
mondo è riputato come fallace ed ingannatore e vano, e nientedimeno non è abbandonato
come fallace ed ingannatore e vano, e nientedimeno non è abbandonato leggermente!
; rinunciare. giamboni, 4-47: e taccio ancora li fatti delli crudeli lemniadi
ancora li fatti delli crudeli lemniadi; e abbandono la trista fuga di pandione, re
quelli d'atena. idem, 4-129: e così quelli di lacedemonia, di loro
. dante, par., 18-9: e qual io allor vidi / negli
cominciati a insospettire di questo indugio, e parendo oltre a ciò darsi a'pisani troppo
darsi a'pisani troppo tempo di ripararsi e provedersi, ebbono inclinazione di abbandonare la
si mise a imparare molte cose; e, cominciate, poi l'abbandonava. baretti
anni che ho abbandonata la poesia, e non voglio più saperne. c. gozzi
., 8-109: così sen va e quivi m'abbandona / lo dolce padre,
quivi m'abbandona / lo dolce padre, e io rimango in forse, / che
rimango in forse, / che no e sì nel capo mi tenciona. idem,
abbandoni / costei ch'è fatta indomita e selvaggia, / e dovresti inforcar li suoi
è fatta indomita e selvaggia, / e dovresti inforcar li suoi arcioni. petrarca
iddio che al tuo aiuto non sia prontissimo e volenteroso, e io mai non ti
aiuto non sia prontissimo e volenteroso, e io mai non ti abbandonerò. idem,
, intr. (20): e qui... noi non abbandoniam persona
che tu non la scacci da te, e non l'abandoni. bandello, 1-27
i-346): disse che anserebbe seco e che mai non lo abbandoneria. botta,
che tutta quella gente abbandonoe a'demoni e a'vizi, a farne tutta loro volontà
ii-324: ho caro ancora di sapere questo e quell'altro fatto di scienza o d'
, non mi garba più troppo, e abbandono il mestiero a voi altri giovanastri
che scostarsi fu mestier dall'uno / cadavere e dall'altro, ed agli achivi /
alla terra quel non so che di arcigno e nemico che essa acquista appena è abbandonata
gli sproni il destrier spinge, / e le redini inanzi gli abandona. aretino,
inanzi gli abandona. aretino, 5-54: e così, appoggiate le braccia in sul
sul piano della cornice della finestra, e sopra lui abbandonato il petto e quasi il
finestra, e sopra lui abbandonato il petto e quasi il resto di tutta la persona
ella [marfisa] piena d'orgoglio e rabbia ed ira / sopra ad uberto la
ad uberto la spada abbandona, / e d'un gran colpo il forte elmo gl'
: abbracciò anche lui il cardinale, e abbandonò sull'omero di lui il suo
omero di lui il suo volto tremante e mutato. settembrini, 1-104: le
capo un pezzetto di carta scura, e l'abbandonò fuori la finestra. carducci
, lo strinse, lo baciò a lungo e forte. il ragazzo le abbandonò la
avesse piegato il capo verso un bracciuolo e abbandonasse le braccia come per farle penzolare
il sanguigno corpo s'abbandona, / e di copiose lacrime 10 bagna. berni
, i6-55 (11-68): e sotto un pin dormendo s'abbandona.
ne gonfino. caro, 4-10x1: e qui sul letto abbandonossi, e 'l volto
: e qui sul letto abbandonossi, e 'l volto / vi tenne impresso;
t'abbandonavi sovra il mio seno, e i tuoi biondi capelli mi coprivano il
biondi capelli mi coprivano il volto, e il tuo pianto bagnava le mie guance.
tutta. d'annunzio, iv-1-34: e, come la vettura si mosse, ella
scorsoio, ci ficcò dentro il collo e si abbandonò penzoloni nel vuoto. ojetti
a pigrizia. segneri, i-202: e 'l mondo si abbandona dietro a quei
la mano girò sotto i capelli corti e batté sulla nuca due colpetti affabili. silone
paese del mondo la morte è domestica e affabile come laggiù fra vesuvio e mare.
domestica e affabile come laggiù fra vesuvio e mare. moravia, viii- 82
registro. li guidò personalmente, affabile e consolatore. li informò che non era
il giovane, i-465: l'affabilità sua e la sua umanità naturale e il costume
affabilità sua e la sua umanità naturale e il costume graziosamente arrendevole, all'altrui
... egli celasse la propria scommodità e s'infingesse d'avervi pienissima consolazione.
, 1-125: una donna di grato e gentil tratto, / tutt'affabilità, tutta
qual vedesi negli ostentatori di falsa popolarità, e che poi si spiega in orgoglio insolente
che poi si spiega in orgoglio insolente e respinge coloro che attrasse. nievo,
cosa derivassero que'suoi accessi affatto insoliti e un po'anche stizzosi di affabilità. d'
, ii-384: con uno sguardo attento e placido che avvolge l'interlocutore e quasi lo
attento e placido che avvolge l'interlocutore e quasi lo isola dentro l'ovatta dell'
, 18-5: poi che le dimostranze oneste e care / con que'soprani egli iterò
iterò più volte, / placido affabilmente e popolare / l'altre genti minori ebbe raccolte
intorno per varie faccende; occupazione continua e un po'concitata, che sembra affettare
po'concitata, che sembra affettare fatica e affanno.
vigna. nievo, 37: correva qua e là,... scannava anitre
.. scannava anitre, sbudellava capponi, e il suo affaccendamento non era superato che
quello del girarrosto, il quale strideva e sudava olio per tutte le carrucole.
croce, ii-6-162: ed essi [esteti e aristocratici] invece vogliono stare in una
idem, ii-13-155: il gran rumore e il grande affaccendamento che per molteplici interessi
nulla gli uomini di cancelleria nei governi uggiosi e pedanti. 3. rifl.
cose in una volta (affettando sollecitudine e soverchia operosità). o. rucellai
è passato il tempo che avrei voluto affaccendarmi e operare qualche cosa a mio prò,
si mise una mano al petto; e poi, tutto premuroso, e quasi ossequioso
petto; e poi, tutto premuroso, e quasi ossequioso,...
io voleva pur soffermarmi a ragionare, e la vecchia s'affaccendava a farmi dar
laggiù, fra la luce del cortile e la penombra della cucina, che s'
s'affaccenda a dar da bere al contadino e a indicargli dove scaricare il sacco delle
più cose (con impegno piuttosto esteriore e con qualche ostentazione); premuroso,
i-78: i pensieri dell'uomo affaccendato e bontadoso sempre sono in abbondanza. monti,
discorrere / la caccia affaccendata, / e sulle sciolte redini / chino il chiomato
: fu ricevuto con quella cordialità affaccendata e rispettosa, ch'è riserbata agli uomini
: affaccendata a raccogliere le migliori masserizie e a nasconderle sul solaio. tommaseo [
ozio. può l'uomo essere occupato e da pensieri e da studii, o anco
l'uomo essere occupato e da pensieri e da studii, o anco da esteriore
uno essere immerso in occupazioni gravi, e tranquillo negli atti, e non prendere
occupazioni gravi, e tranquillo negli atti, e non prendere l'aspetto dell'uomo affaccendato
affaccendato, ch'è proprio dei faccendoni e dei faccendieri. giusti, 2-222: che
, / a questa roba è morto e sotterrato. carducci, ii-9-129: questa
aria affaccendata di lei, dell'insolito va e vieni che c'era per casa.
: altre sale sono piene di uomini e donne che scrivono o vanno e vengono tutti
di uomini e donne che scrivono o vanno e vengono tutti affaccendati per il bene della
. moravia, viii-22: tutta affaccendata e giuliva, non pensava che a girare
galleria, è memorabile quello di affaccettare e brillantare i diamanti. 2.
i quali per invitarsi sui piani della chiavarda e stringere due o più pezzi insieme,
lavori duri, pesanti, fatica continua e stancante. giuliani, ii-169: nutricatevi
, 1-2-6: piglia almanco un garzone, e di lui serviti; / e non
, e di lui serviti; / e non ti affacchinar così tu. g.
mi avvidi ch'io dovea movere le braccia e le gambe di prima, affacciarmi a
prima, affacciarmi a que'primi orecchi, e finalmente affacchinarmi a condurre qua e colà
, e finalmente affacchinarmi a condurre qua e colà quel primo velluto. manzoni,
lo domandate. intridere, dimenare, infornare e sfornare senza posa...;
...; affacchinarsi, dico, e scalmanarsi più del solito, per scapitarci
dare a'suoi figliuoli un'educazione dispendiosa e leziosa, che disperi lui, e
dispendiosa e leziosa, che disperi lui, e perda loro. imbriani, 2-154:
sono de'vasi incrinati da'quali geme e trapela incessantemente quanto de sanctis s'affacchina
212): affacchinarsi, dico, e scalmanarsi più del solito. [ediz.
portarono san pasquale in processione a levante e a ponente, e l'affacciarono sul
in processione a levante e a ponente, e l'affacciarono sul poggio, a benedir
i-332: il suo aspetto si rattrista e gli occhi affacciano due lagrime del più
? l. bellini, ii-85 'e v'è de'buchi grandi, e de'
'e v'è de'buchi grandi, e de'piccini, / e de'grandacci
buchi grandi, e de'piccini, / e de'grandacci come una peschiera, /
de'grandacci come una peschiera, / e a quei s'affaccian bruchi, e luma-
/ e a quei s'affaccian bruchi, e luma- chini, / e granchi,
bruchi, e luma- chini, / e granchi, e gronghi a dar la buona
luma- chini, / e granchi, e gronghi a dar la buona sera. fagiuoli
all'uscio di strada, guardava a destra e a sinistra. idem, pr.
sp., 34 (594): e allora avreste veduto persone affacciarsi alle finestre
affacciava un ciliegio. idem, 884: e tutte il mare spinge le mugghianti /
verga, i-268: i cani abbaiavano, e l'ostessa si affacciava dal fienile tutta
, 98: m'affaccio alla finestra, e vedo il mare: / vanno le
... chiome stormenti di platani e d'elei s'affacciano. deledda, ii-101
nuorese, è lo stesso viso rotondo e melanconico che vedevo affacciarsi sopra le roccie
coi passi lievi dei suoi piedi scalzi, e andò ad affacciarsi al pozzo come per
: ad ogni tratto si schiudono usci paurosi e vi si affacciano le teste smarrite dei
vaticani, si affacciano boschetti di mortelle e allori. pea, 3-108: ebbe quasi
un'aria di malaugurio. c. e. gadda, 2-25: una piazza,
bel giorno s'affacciò il sole, e una piantina spuntò sulla terra. silone,
affacciò sulla soglia d'una casa una bambina e stette a guardare; poi si nascose
guardare; poi si nascose dietro una siepe e rimase a guardare tra i cespugli.
un cortile rinchiuso / tra muraglie, e la gente s'affaccia ai balconi.
affacciava sulla via, tra le camicie e le lenzuola che attaccava a un ferro,
vai di novo / affacciarsi alla vita, e indietro ancora / volgere il guardo ove
quella punizione minacciata in enimma? molte e varie e strane se ne affacciavano alla
punizione minacciata in enimma? molte e varie e strane se ne affacciavano alla fantasia.
la forza della loro immaginazione dà corpo e vita e azione ad ogni fantasia che
della loro immaginazione dà corpo e vita e azione ad ogni fantasia che si affacci
tra i sogni. idem, ii-156: e v'è un periodo nella vita de'
idea nera le si affacciò alla mente e le scolorò il viso: ma subito dopo
paiono veri. idem, 3-34: e possibilità d'amore e gloria / mi s'
idem, 3-34: e possibilità d'amore e gloria / mi s'affacciano al cuore
gloria / mi s'affacciano al cuore e me lo colmano. 5. recipr
affacciato. menzini, ii- 331: e invan s'affaccia l'agitato core, /
, 14-1-3: salgo in nave, e mi affaccio di prima giunta in una fanciullozza
in una fanciullozza, bianca, grassa e fresca. = deriv. da faccia
al vicino balcone / senza speranza, e però fatta ardita / dice [ecc.
. imbriani, 2-126: sguardi ardenti e sospirimene salivano e scendevano dal piazzaiuolo all'
2-126: sguardi ardenti e sospirimene salivano e scendevano dal piazzaiuolo all'affacciata, dall'
affacciata lietamente in collina tra il piano e il monte. tombari, 2-33: scorse
a faccia. leonardo, 1-271: e sopra tutto varia li panni nelle storie
alcuni le pieghe con rotture affacciate, e questo è ne'panni densi.
conviene composto andare, così si conviene composto e non affacciato parlare. 5
dagli occhi nostri quel glorioso lume, e dall'animo ancora quello spirituale contento,
valzer. 2. tr. e intr. disus. infagottare; vestire come
quando non istà per l'appunto, e gonfia dove non dovrebbe. è il contrario
affaitaménto, sm. ant. adornamento e cura eccessiva della persona (per
per farsi bello, nel volto e nell'abbigliamento). cavalca,
). cavalca, 9-112: e quinci è quello che si vede conti
cfr. affaitarb. affaitare { afaitar e, afatare), rifl. ant.
cui s'affaitan tutti ei minori vostri e de la forma vostra informan loro.
ant. adornato eccessivamente; che veste e si abbellisce con molta ricercatezza; abbigliato
, che sì affaldano / il viso e il petto. idem, sai.,
sai., 5-225: il sollimato e gli altri unti ribaldi, / di che
, minuta / si turbina la neve e rilucente / prima che voli in fiocchi
rilucente / prima che voli in fiocchi e che si affaldi. 2. ant
. tavola ritonda [crusca]: e se io confesso il maleficio, afalsifìco
cagione ancor non manifesta / di lor magrezza e di lor trista squama. palladio volgar
che non vuole il freno, affamisi; e dopo vespero, quando gli si dà
, pasce i figliuoli d'altri, e affama i suoi. dizionario militare [1847
sapere qui la cagione che fa dimagrare e affamare e assetare. 3.
la cagione che fa dimagrare e affamare e assetare. 3. figur.
poeta di cerbero, de'suoi gesti, e di quel che fece vir- giglio,
: dallo stanco si cerca briga, e così dall'affamato e dall'assetato e
si cerca briga, e così dall'affamato e dall'assetato e da ogni uomo,
e così dall'affamato e dall'assetato e da ogni uomo, il quale per alcuna
forte più maggior riporta laude; / e l'affamato ch'appetito claude, / più
, erano miseramente dilacerati da loro, e le loro carni pascevano gli affamati rostri
coltello, quella aprì nelle reni, e fuori trattone il cuore e ogni altra
reni, e fuori trattone il cuore e ogni altra cosa dattorno, a'due mastini
così è impossibile non ricordarsi della morte e del giudizio quegli che è sollecito della
. fioretti, xxi-917 (13): e pervenendo un dì a una villa assai
, iii-79: io ero affamato e non mi desti da mangiare, io avevo
mi desti da mangiare, io avevo sete e non mi desti da bere. idem
, iii-452: io condurrò in italia e in roma uomini bestiali, uomini crudeli che
uomini crudeli che saranno affamati come lioni e come orsi. machiavelli, 517: sperava
dove, essendo noi molli, istracchi e affamati, fummo piacevolissimamente ricevuti; et
affamatissimi. tasso, 10-55: e con le biade e con rapiti armenti /
10-55: e con le biade e con rapiti armenti / aita porse a
anche lui vive da pover'uomo, e si leva il pane di bocca per
un bambino affamato, lo prendeva, e lo portava vicino a una capra..
portava vicino a una capra... e glielo presentava alle poppe. nieri,
affamato. viani, 14-483: a destra e a sinistra, galleggiava un gran numero
vedere le cose affamate, cioè vacillanti e deboli come se fossero esse stesse,
[donne] che quella che parlare e vedere omo deletta, non deletta ella
dio né dio essa; unde affamata pascie e mendica sempre. boccaccio, i-166:
coloro che sono affamati della sua vita, e disiderano con inestinguibile sete di bere il
che io sto dinanzi a te povero e nudo... da'refezione a questo
[l'uomo] affamato di giustizia e di certezza, d'autorità e di speranza
di giustizia e di certezza, d'autorità e di speranza, ricorrerà alla chiesa,
di speranza, ricorrerà alla chiesa, e la chiesa non gli spezzerà quel pane
mani? papini, 8-20: povero e affamato di sapere. corazzini, 3-105:
bocca affamata, guastando la tua salute e la tua gioventù. verga, i-477:
ha empiuto di beni gli affamati, e ha lassato gli ricchi nelle cose vane.
bel poltrone. affamatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
aflfamóso, agg. ant. e dial. affamato; che patisce tindigenza
: via... tutta agevole e lastricata, sì che, per quanto diluvii
non ha termini fissi: si affanga e si inciela in un campo infinito.
medicina purga con sovversione di stomaco, e con vomito, e con affannamenti grandi
di stomaco, e con vomito, e con affannamenti grandi, e con grande
vomito, e con affannamenti grandi, e con grande calore. = deriv.
le femmine male mestruate sono affannamentose; e sempre bramano rimedi grandi, violenti,
redi, 16-v-411: la nostra necessità pressante e così fieramente affannante. b. croce
villani, 8-78: tegnendoli a badalucco, e aggirandoli d'intorno a loro schiere ordinate
intorno a loro schiere ordinate, sonando trombe e nacchere al continuo, molto li affannavano
li [i greci] affannano, e così affannati, per forza gli costrinsero di
qui poco lontano, / dove il cavallo e sé molto affannando, / s'aiuta
congiunti animali il calor grave, / e il respir ne affatica. manzoni,
, 70-38: meco si sta chi dì e notte m'affanna. boccaccio, v-49
ho sì pieno il petto di pietate / e sì pieno d'orror che non rimiro
, / la qual non mi spaventi e non m'affanni. dotti, iii-248:
moti de l'età tiranna, / e per ludibrio de l'orgoglio umano, /
la reai gravità pur anche affanna, / e mentre passa, come re sovrano,
, 43: il dio che atterra e suscita, / che affanna e che
che atterra e suscita, / che affanna e che consola, / sulla deserta coltrice
. leopardi, 883: infinite sollecitudini e infiniti mali,... affannano
infiniti mali,... affannano e nocciono. prati, ii-221: ed invece
che vola; / m'affanna il cielo e il mondo. d'annunzio, ii-173
amanti. 3. intr. e rifl. provare affanno, frequenza angosciosa
guittone, 15-9: a dimandare affanna e falla il servo, / e lo
dimandare affanna e falla il servo, / e lo segnore ha noia e par forzato
, / e lo segnore ha noia e par forzato. boccaccio, i-201: e
e par forzato. boccaccio, i-201: e dopo lungo affannare in questa nave,
vedere uscire di mare uno spirito nero e terribile a riguardare. f. villani,
, 11-74: s'erano molto affannati e bisogno aveano di riposo. giovanni da
il debil fianco oltra non pòte, / e quanto più si sforza più s'affanna
affannava fino a non aver più respiro e non poteva muoversi per negare. tozzi,
dalla bocca mezzo aperta, respirava affannando e interrompendosi quando il rantolo gli chiudeva la
, 6-144: aveva il viso magro e gli occhi lucenti, mahziosi. non
non affannava, era calma, tranquilla e il suo viso si andava ricomponendo.
4. rifl. (disus. e letter. intr.). figur.
, darsi la pena, affaticarsi (e indica sempre un senso di ansiosa sollecitudine
/ a cui pare forte amare / e non vole penare, / e fa come
amare / e non vole penare, / e fa come lo nibio certamente; /
nibio certamente; / ch'egli è bello e possanti / e non vole pigliare,
/ ch'egli è bello e possanti / e non vole pigliare, / per non
adesso fui penzoso / oltra poder, e, infin ch'era affannato, no
, vedemo che qui male fanno affannando e tribulando in molte guise. idem, 3-65
mo s'affanna / di retro ad ostiense e a taddeo, / ma per amor
dottor si feo. fazio, i-1-23: e questo fu onde accese il disio /
fine d'avere alcuna volta riposo: e io, partendomi di qui, fuggirò il
mai uomo di tanta umiltà quanto lui, e sempre affannarsi a far della legna e
e sempre affannarsi a far della legna e spazzare la casa. s. bernardino
, fa questo, fa quello, e mai non si ristà? alberti, 239
altri meritare. tasso, 5-85: e la mente, indovina de'lor danni
: ei, che s'affretta, e di tirar s'affanna / de la piaga
gaudiosi, iii-459: su le carte latine e su l'argive, / s'affanna
): io m'affanno per voi, e non son creduta. leopardi, 40-6
stagione / nostro cieco pensier s'affanna e cura, / benché l'umana etate,
belle origini che ha spesso la celebrità! e come vale la pena di affannarsi per
suoi occhi... la tranquillità e la sicurezza di chi ha in sé,
gli uomini s'affannano a parlare, e con la « parola » s'illudono d'
essere piacevole esser serviti da una persona e non dalle proprie mani: star ferma,
proprie mani: star ferma, inerte e intanto quella si affanna intorno piena di premura
quella si affanna intorno piena di premura e di soggezione. = cfr.
afanar, fr. ant. ahanner (e il deverbale ahan, ant. aan
. (ant. anche afannato e afanato). pieno d'affanno;
dante, inf., 1-22: e come quei che con lena affannata /
... ugurgieri, 316: e la lena affannata fa lasse le membra.
impossibile, perciò che i loro cavalli freschi e possenti assai tosto sopraggiungerebbero i nostri affannati
del mortale dolore affannato, cadde, e quivi in presenza di tutti morì.
rosso ed affannato si fece alla finestra e pregògli che suso a lui dovessero andare
v'aveva casa ove albergare. / e senza cena, la notte, affannati,
): strepitava, era tutt'affannato, e voleva gridar più forte. palazzeschi,
una corsa affannata è la mia vita, e non m'è dato che una pausa
la mia persona / venendo qui, e affannata tanto! m. villani, 9-8
. idem, 9-55: gli affannati e tribolati cittadini di pavia e disperati d'
: gli affannati e tribolati cittadini di pavia e disperati d'ogni soccorso...
nella sua vita affannata da mortale infermità e già presso al suo passare...
satio di molto servire agli amici, sollevare e miseri, sovenire agli affannati. lorenzo
. lorenzo de'medici, i-165: e sol pascevo l'affannato core / della sua
41-35: sul letto / la lasciare affannata e tremebonda. bandéllo, 1-5 (i-80
ansietà dell'avvenire fecero l'effetto. affannato e balordo, si ripose sul suo seggiolone
, 10-22: 10 tristo ed affannato e stanco / gli occhi al sonno chiudea.
erano meno affannate nel procurarsi un cibo e girellavano oziose. affannatóre, agg.
girellavano oziose. affannatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
]: faccendo in loro presenzia rumori e stropicci orribili e spiacevoli e affannevoli. bembo
in loro presenzia rumori e stropicci orribili e spiacevoli e affannevoli. bembo, 7-4-166
presenzia rumori e stropicci orribili e spiacevoli e affannevoli. bembo, 7-4-166: fuggono
s. v.]: minute eleganze e armonie, ricercate affannevolmente, e
e armonie, ricercate affannevolmente, e che a chi legge e sente fanno afa
affannevolmente, e che a chi legge e sente fanno afa. = comp
(per fatica, malattia, emozioni forti e improvvise); fiato grosso, affrettato
, non gli fosse ancora 11 polso e 'l battimento del cuore per lo durato affanno
123: il caldo era grande, e l'affanno maraviglioso. poliziano, st
, st., 1-74: pallore smorto e paventoso affetto / con magrezza si duole
paventoso affetto / con magrezza si duole e con affanno. gelli, i-1-109:
. achillini, iii-173: entra per nera e sconosciuta bocca / fin sotto al muro
sotto al muro ostil duce tiranno, / e con in- dustre e vigilato affanno /
tiranno, / e con in- dustre e vigilato affanno / v'aggiusta un muto foco
vigilato affanno / v'aggiusta un muto foco e poi ne sbocca. manzoni, pr
fatica della fuga, per il batticuore e per la sospensione in cui erano stati.
annunzio, iv-1-725: ansava forte; e l'affanno reco di quel petto senile straziava
. ma, se scendeva nell'orto, e risaliva le scale, era subito oppressa
esce di porto / con vento dolce e piano, / fra mar giunge in altura
lo tempo torto, / tempesta e grande affano / li adduce la ventura.
/ le donne e'cavalier, li affanni e li agi. idem, par.
7-26: per l'affanno dell'andare e tornare la notte dall'aquila, lo
aquila, lo re carlo si posava e dormiva. idem, 11-66: per lo
... attac- càrsi alla pertinacia e alla durezza, disponendo di tenersi alle
tenersi alle difese con grandissimo loro affanno e disagio. boccaccio, i-125: io
l'armi ad una picciola battaglia. e nella giovinezza si debbono i grandi affanni sostenere
loro, che dopo di molti affanni e molti travagli, sostennero naufragio. sannazaro,
vuo'già che la vecchiezza scusi. e. stampa, iii-243: nel biondeggiar de
indorarsi al mietitor l'affanno, / e a'voti ingordi del viìlan tiranno / struggersi
apriche. leopardi, 1-116: infusi e tinti / del barbarico sangue i greci eroi
donqua, s'aggio provato li afanni e li martire / ch'amor fece sentire a
dato, / d'amor prendo cumiato e vói partire. rinaldo d'aquino,
colonne, ii-160: la mia gran pena e lo gravoso affanno, / c'ò
este affanno dilittoso, amare, / e dolze pena ben si pò chiamare. guittone
3-84: non solo a chi in esso e tra esso [nel mondo] continuo
continuo è, ma a chi lungia e asconde esso e fugge, defenderse non
, ma a chi lungia e asconde esso e fugge, defenderse non parvo affanno è
, defenderse non parvo affanno è: e molti ha già de'chiostri e d'ermi
è: e molti ha già de'chiostri e d'ermi tratti. guinizelli, iv-19
gravoso riputato, / che sostenere affanno e gran tortura. dante, inf.
così mi voglio d'amoroso afanno / e di pensiero caricare tanto ch'i'mora.
i'mora. petrarca, 61-5: e benedetto il primo dolce affanno / ch'i'
amor congiunto. idem, 364-11: pentito e tristo de'miei sì spesi anni /
174: lo dolore de l'animo e l'affanno è maggiore che quello del
, cominciai, fra per il dolore e per lo affanno avuto, un poco a
): lasciatemi stare colli mia dispiaceri e colle mia tribulazione, e non mi date
mia dispiaceri e colle mia tribulazione, e non mi date più affanno di quello
grazzini, 2-2 (106): e itasene a trovare il suo amante, che
guerrier forte / nel cor profondo i gemiti e gli affanni. idem, aminta,
andò in guisa crescendo / il desire e l'affanno impaziente / che non potendo
! rovetti, iii-221: ecco progne e filomena / l'ore mena / carolando
/ di tereo spiega l'inganno, / e l'affanno / che soffrio ne'ciechi
che aggiunge sapere, aggiunge affanno, / e men si dolgon quelli che men sanno
sp., 21 (362): e fu vinta da un tale affanno,
., 31 (529): e morì, non già di ferite sul campo
, ma in letto, d'affanno e di struggimento. idem, 319: oh
8-98: di suo fato ignara / e degli affanni suoi, vota d'affanno /
carducci, 674: con le dolci memorie e i cari affanni, / maggio,
sua strada, / noi ci rodiamo, e in cuor doppio è l'affanno,
cuor doppio è l'affanno, / e perché vada, e perché lento vada.
l'affanno, / e perché vada, e perché lento vada. d'annunzio,
era parsa mai tanto piena di dolcezza e d'affanno. saba, 382: ogni
morte, si volse all'avolo suo, e chiamollo per nome. grazzini, 2-2
onde la vicinanza corse là tutta, e nel letto trovato falananna languire e rammaricarse
, e nel letto trovato falananna languire e rammaricarse come se egli avesse l'affanno della
comincia a venirmi l'affanno della morte e mi manca il fiato. 5
affannare. affannóne, agg. e sm. (femm. -a).
dà da fare disordinatamente, confusamente (e per ostentazione). baldinucci,
di salamistra] è di donna piuttosto saputa e dottoressa, che affannona e faccendiera.
piuttosto saputa e dottoressa, che affannona e faccendiera. bianchini [tommaseo]: un
incaricato, tutte le brighe, impacci e beghe. tommaseo [s. v.
importanza, figurando d'affannarvisi col travaglio e con lo zelo. carducci, iii-10-439
potere, somma gloria,... e quindi sazietà e noia di que'beni
,... e quindi sazietà e noia di que'beni medesimi a'quali aveva
affannosamente aspirato. leopardi, iii-272: buoni e tristi nuotano affannosamente in questo mare di
: io rassomiglio a chi si trova solo e senza stella in un mare infinito,
stella in un mare infinito, ma ostinatamente e affannosamente immobile. d'annunzio, iv-2-694
con la sua compagna, affannosamente, e l'affanno di lei troppo inumano incrudiva il
cercava affannosamente un'azione da compiere, e non trovava niente; risolveva di alzarsi in
; risolveva di alzarsi in piedi, e nell'attimo stesso sentiva che non lo avrebbe
all'orecchio, affannosamente, dolci parole e frasi persuasive, con la chiara intenzione
. adriani, ii-1-117: dal colore smorto e dall'affannosa respirazione accorgendosi della disposizione del
, 21-14: ne'dì più affannosi, e nelle maggiori vampe della nostra state,
spagna, dove i caldi sono eccessivi e dove la lunga pace e la tranquillità,
sono eccessivi e dove la lunga pace e la tranquillità, o sieno dono della
campo agli abitanti di raffinarsi negli agi e di lasciarsi andare alle delizie, vi
: onni grandezza terrana... affannosa e periculosa ad acquistare. idem, 3-6
3-6: ai ch'è mattessa desconosciuta e matta terrene chiedere grandesse, che tanto
con mortai sentenza non ci vuole dividere, e porgerci maggiore angoscia? marsilio ficino,
dalla quale i vulgari innamorati sono giorno e notte tormentati. m. adriani
: la superstizione è un'affannosa opinione e immaginazione, che impaurisce, atterra e consuma
opinione e immaginazione, che impaurisce, atterra e consuma l'uomo. manzoni, 773
.. come legata in un sogno perverso e affannoso, da cui non ha mezzo
, i-280: traeva sospiri talora impetuosi e rotti, qual suole ansare uno a cui
g. m. cecchi, 1-1-222: e torna / tutto affannoso, e dice
: e torna / tutto affannoso, e dice: e'non c'è ordine,
disastroso viaggio d'inverno un letto tepido e molle, dopo una sobria ed affannosa
destrier] l'occhio di morte; e l'affannoso / fianco, non vien che
petto le si gonfiava nel respiro precipitato e affannoso. 4. figur.
i-522: udito avete la virtuosa, laudevole e miracolosa vita di lui, l'affannosa
miracolosa vita di lui, l'affannosa e vituperosa fine, e la crudele morte
lui, l'affannosa e vituperosa fine, e la crudele morte ch'egli per noi
crudele morte ch'egli per noi sostenne, e similmente l'ampia redenzione. alamanni,
alamanni, 4-1-359: ciò ch'ascolta e vede / l'alma affannosa, più tacer
15-82: di baci la ricopro, e d'affannosa / dolcezza palpitando all'anelante
. idem, 19-1: questo affannoso e travagliato sonno / che noi vita no-
tr. (affantòccio). agric. e venat. rimondare e legare insieme
agric. e venat. rimondare e legare insieme i ramoscelli delle piante a
, ma di lasciarli andare dove e come vogliono. = deriv.
una cosa sono gli affaracci della strada e un'altra cosa è l'affezione di
]: i buoni uomini affardellarono; e subito ch'ebbero affardellato, partirono dalla terra
certo è che ognuno pesca, / e che a questo pescare / si pone vario
accappare, affardellare, / alleggerire, alzare e sgraffignare. 2. milit
, 8-61: una marcia ripetuta mesi e mesi, con lo zaino affardellato pesante
: / ché 'n un'ora compiglia / e cielo e terra e mare,
ché 'n un'ora compiglia / e cielo e terra e mare, / compiendo
compiglia / e cielo e terra e mare, / compiendo suo affare. tesoro
affare fa essere senza difetto, e senza oltranza. idem, 7-39: per
nell'affare di cittade è mantenuta per senno e per consiglio di cuore. fra
del mondo è uno dormire, e come uno sognare. cino,
(20-13): dite che vi mandi e per che affare. g. vil
hanno mille traffichi, mille affari e mille lavori per le mani.
mani. soderini, iii-114: e volendo veder la prova e quanto
, iii-114: e volendo veder la prova e quanto vagli il lavoro ben fatto
il dì n'esce [dal giardino] e rivede / gli affari suoi,
affari d'acque a ravenna, e facendo quivi sue livellazioni, si accorse che
difficoltà alla prima si presentino altingrosso, e nell'eseguire poi, vengan fuori per minuto
, ove sogliono trattarsi affari d'amore e d'onore, ossia di vita e di
amore e d'onore, ossia di vita e di morte. rigutini- cappuccini, 8
prendono il posto di molte altre speciali e particolari. ma nel luogo suo, per
: un mucchio di affari, letterarii e finanziarii, mi ha gravato su la
, mi ha gravato su la testa e le spalle; e non ne sono ancora
su la testa e le spalle; e non ne sono ancora libero.
con una determinazione che specifica la natura e l'ambito degli affari: affari di casa
(che concernono le relazioni fra stato e chiesa); affari civili, militari
, i-102: da tali elezzioni capricciose e fatte di mala fede per spirito di partito
partito, ne addiverrà che la giustizia e tutti i publici affari, addossati a
a poco, ministro per la guerra; e, morto il caracciolo, ebbe carico
di tutto quel che s'ha a fare e si fa tra le mura domestiche e
e si fa tra le mura domestiche e fuori per il bene e il buon andamento
mura domestiche e fuori per il bene e il buon andamento della famiglia; quanto
; quanto gli affari pubblici, i politici e civili concernenti non solo le utilità,
quanto concerne le relazioni tra l'uno e l'altro stato. ministro degli affari
stesso ministero, con altra ellissi, e l'uffizio e il luogo d'esso ministero
con altra ellissi, e l'uffizio e il luogo d'esso ministero: * ricorrere
vera storia richiede pratica degli affari politici e militari. bontempelli, 9-112: mi
ora egli mi espone gli affari dello stato e mi domanda consiglio. comisso, 12-46
stato: cosa della massima importanza (e si dice in senso ironico).
di chi dà affettata importanza alle cose e le fa cascare da alto: '
a denotare che una cosa è grave e difficile, o che, per lieve che
, per lieve che sia, vien considerata e trattata come se fosse di gran momento
, ii-239: dopo un mondo di fatiche e d'imbrogli e d'affanni, finalmente
un mondo di fatiche e d'imbrogli e d'affanni, finalmente l'affare che v'
affare che v'accennai è terminato, e non con quel vantaggio pecuniario che avevo
l'animo più tranquillo nella continua folla e nell'affanno delle cure e delle faccende
nella continua folla e nell'affanno delle cure e delle faccende. tommaseo [s.
tali che mestano da per tutto, e tutto per loro è lecito, pur
ii-31: ho degli affari in corso; e, così subito, lì per lì,
sono da evitare nel mondo degli affari e nel mondo dell'azione. idem, ii-6-156
uomo pratico, l'uomo d'affari e di politica, considera frivolo il poeta
acquistato in america il culto degli affari e a questi si voleva dedicare. comisso
: feci un affare di rottami di ferro e guadagnai; poi un secondo affare di
; poi un secondo affare di laterizi e guadagnai di nuovo; poi un terzo
; poi un terzo affare di medicinali americani e guadagnai ancora. piovene, 2-159:
rendeva sempre più vispo, più loquace e più allegro. calvino, 1-344
, ma aveva avuto trascorsi poco chiari e da tempo stava all'estero.
-affare fatto: concluso, risolto (e indica il raggiungimento di un risultato,
fatto un buon affare! ', e non solo in opere di materiale utilità,
piccolo merciaiuolo quando abbia frequenza d'avventori e venda pur con poco guadagno. possonsi fare
con poco guadagno. possonsi fare affari e in grande e in piccolo. cavour,
. possonsi fare affari e in grande e in piccolo. cavour, vii-139: io
affari: pensare a se stesso, e non impicciarsi degli altri. tommaseo-rigutini,
affari altrui, pensano ai fatti loro; e questo talvolta anco nelle cariche le quali
de girardin, marguerite ou deux amours, e che fu rinnovato da alessandro dumas figlio
consiglio dee, maturo esame; / e il grand'affar, di cui fra
un affare di sangue ma di educazione e di posizione. carducci, 8: a
quale tutti diventano uguali ai re; e brévet d'affaire (così il dizionario dell'
ma è cosa che riguarda me, e ad altri non deve importare neanco d'aveme
nell'uso si adopera in significati simili, e bisogna porre mente quali comporta la natura
a mio danno, mi sembra infelice, e quindi da soccorrere. -qui
amor lo cor m'afina, / e magiormente intendo k'è llegno d'al-
v-34-35: vidisi donni là desfare / e ientili omeni de granni affari, /
v-91-23: però se 'n altra intendo e da ella parto, / no le
tom'al niente. guittone, ii-270: e sappeti che, s'eo dovesse amare
: stato so en obedenza, povertate e sofferenza; / castetate abi en piacenza
angiolieri, vi-1-432 (no-8): e non guardar per ch'i'sia tuo minore
, per ragione, / in sé umilitate e cortesia. g. villani,
federigo regnò trent'anni impera- dore, e fu uomo di grande affare e di gran
dore, e fu uomo di grande affare e di gran valore. idem, 12-32
era [corso donati] valente donzello, e per venire in grande affare, se
cera, / anz'è sì fresca e bella / che lo me'cor s'abbella
, i-511: parvegli nello aspetto nobile e di grande affare. idem, dee
che fusse piena di denari assai, / e s'io aprissi quella borsa ogn'ora
sovra un cavallo di molto grande affare e molto ben fatto. della casa, 585
ben fatto. della casa, 585: e forse quello che s'usa per li
è abbondevole di uomini di gran legnaggio e di baroni d'alto affare, non
, i quali per lo più sono mercatanti e semplici gentiluomini. tasso, n-ii-338:
gli teneva gli occhi fissi nel volto, e pare- vami di conoscere in lui un
in lui un non so che di gentile e di grazioso. onde, di non
che meco veniva, a piedi dismontai e gli dissi che su la ripa del
a parigi, a favorirmi spontaneamente; e mi fece conoscere ad alcuni signori d'alto
mi avrebbero promosso a lor conoscenti, e di mano in mano così. manzoni,
coppia d'alto affare; don ferrante e donna prassede: il casato, al solito
versavano le sue faccende... e per questo, e per la prenotata idea
faccende... e per questo, e per la prenotata idea d'importanza,
. settembrini, 1-314: a vederlo e a udirlo parlare è un uomo di
per lo più sopra cose d'interesse, e la stessa giustizia dai più trattandosi come
è vero che enea capitasse a cartagine e avesse affare di lei [di didone
preso andrea di messer piero de'pazzi e 'l brigliaino, cagnotto di casa, uomo
di male affare. cadetti, 37: e li spagnuoli non si dànno a questa
essere persone di male affare, false e bugiarde. manzoni, pr. sp
tesoro volgar., 7-33: tradimento e inganno non si affà, se non
affà, se non è a malvagio e a codardo. iacopone, 35-52: solo
ella è pure brutta quanto la può: e la mia comare, ch'era bellissima
sendo di venticinque anni, e io attempata. soderini, ii-331:
dando alimento alle radici come il sole e l'aere. manzoni,
, un naturale incontro, un affarsi e un comporsi tranquillamente di cose, nel
, talvolta, piuttosto la convenienza di sentimento e di opinione, che di giovamento:
che pensano ad ingrassare in cielo, e non si prendono cura di quaggiù. se
un cinghia'con sollecito piede; / e quanto ad esso sforzandosi ognuno / offende,
ogni beneficio fu mai afatto a lui e a'suoi da quella comunità e appresso
a lui e a'suoi da quella comunità e appresso ogni male che egli e'suoi
equivoco con * affanno 'nome, e l'altra del soggiuntivo affacciano col suono
convenga, né quella del passato perfetto e dell'imperativo nella seconda persona ancora meno
, ma ben riuscito; occupazione modesta e saltuaria. tommaseo [s. v
: affaretto si usa parlando familiarmente, e per lo più coll'aggiunto di '
neol. affaccendamento intenso (con agitazione e confusione). = deriv.
si appagarono le vanità co'nastri, e gli appetiti coi grassi affari...
. con gli appalti, le concessioni e i fondi segreti si sviluppò l'affarismo.
disonore, insomma, ogni più basso e vile mezzo adoperando, pur di riuscire a
tutte in ismo: / trasformismo, affarismo e parlamentarismo. rigutini-cappuccini, 8: quegli
d'affari, che fanno per sé e che hanno dato origine alle due parole
dato origine alle due parole nuove affarismo e affarista, si dovrebbero chiamare 'procaccianti
imbriani, 2-63: la moralità pubblica e privata, sempre, crescente: il
sempre, crescente: il primato pel numero e l'atrocità de'delitti attribuiti al popolo
, vii-91: questa combinazione di bellezza e di affarismo mi sconcertava. =
da affare1. affarista, agg. e sm. e f. (plur.
affarista, agg. e sm. e f. (plur. m. -i
da un lato si lega coi ministeri e con la reggia, e dall'altro scende
lega coi ministeri e con la reggia, e dall'altro scende sino a'più bassi
a'più bassi strati, dove trovi mezzani e prostitute. arila, 15: da
maggior voga da certi tempi, fatti e persone, di che non è qui il
di riserbo, di diffidenza, e talvolta di satira per i liberali chiacchieroni
talvolta di satira per i liberali chiacchieroni e pei « patrioti » affaristi. linati,
« affare » nel senso più largo e più losco della parola: affarista,
, quando basti. palazzeschi, i-761: e la zia fanni che per dieci anni
affaróne, sm. affare molto vantaggioso e lucroso. tommaseo [s.
: faceva un affarone d'oro, e lì, ite e venite, guadagnava il
d'oro, e lì, ite e venite, guadagnava il quarantacinque o cinquanta
.]: diciamo familiarmente: 'egli e un affarone', parlando d'alcuna cosa
pareva un gran signore, il cuoco e il guattero. = acer,
la buona donna di casa dire lietamente e quasi leggiadramente, ch'ella fa in
leggiadramente, ch'ella fa in tempo e per l'appunto tutte le faccendine.
, o per astuzia, diciamo: * e quell'affaruccio? '- * sbrigato
eufemia, per non dire * affare faticoso e molesto '. -'creda pure
affarucci condotti senza probità diventano affarucciacci; e alla colpa aggiungesi la vergogna della grettezza
[la canapa]... e s'affascia: in tanti fasci si lega
cose in pochi versi di scrittura affascia e stringe. vallisneri, 1-756: io
ed esattissima serie di tante diligenze fatte e rifatte da que'zelanti uomini e valenti
fatte e rifatte da que'zelanti uomini e valenti maestri. = deriv. da
/ van le formiche in lunghe e nere righe. viani, 14-285: delle
fumo guarisce le bestie dell'affascinamento, e cùrale e conservale sane. 3
le bestie dell'affascinamento, e cùrale e conservale sane. 3. figur
proprio cuore, che han dello spirito e de'talenti loro, siccome quelli che dal
quanto ella è dolce ed attrattiva, e per cosi dire, affascinante. carducci,
ii-9-29: ti ho veduta più affascinante e rapitrice ne'tuoi pallori altre volte,
altre volte, in quei pallori che penetrano e inebriano l'anima mia e i miei
che penetrano e inebriano l'anima mia e i miei sensi. d'annunzio, iv-1-203
dicendo con affascinanti ragionamenti che la virtù e la verità sono cose mutevoli. b
introdotta nella storia darebbe luogo a disarmonie e si cangerebbe in ripugnante menzogna. palazzeschi
riempiva il paese con le proprie gesta, e la cui persona aveva rappresentato lo spettacolo
, se no, è finita ». e lo disse con quella fermezza allucinata di
creature. tasso, aminta, 645: e con maligno / guardo mirando affascinommi;
affascinommi; ond'io / roco divenni e poi gran tempo tacqui. moravia, i-325
affascinato, storse con rabbia gli occhi e andò ad appoggiarsi presso la finestra,
assicurar del tutto sopra la somma prudenza e santità di quelli da chi ha da
va in volta sotto il manto di zelo e carità. segneri, i-606: l'
). fare una fascina, raccogliere e legare a fascio. sacchetti, 146-69
noi spariamo bene quel porco grande, e mettervi dentro quel piccolo, e poi l'
grande, e mettervi dentro quel piccolo, e poi l'affascineremo con questo alloro.
, affascinate dal terrore di peggior male e dalla speranza di futuro compenso. verga
futuro compenso. verga, i-126: e teneva sempre gli occhi intenti e affascinati
i-126: e teneva sempre gli occhi intenti e affascinati nelle orbite incavate ed oscure di
agonia breve. affascinatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
. fra gidio, 1-32: maravigliosa e dolorosa affascinazione, ovvero inganno è il
perdiamo uno asinelio od uno cane, e cerchiamo non solamente per la città, ma
che siano, sono tanto difficili a profferirsi e spiacevoli ad udirsi per lo affastellamento delle
[essa] affastellava manipoli su manipoli, e covoni su covoni, senza stancarsi mai
quelli autoroni / che il leopardi affastellano e il manzoni / per entro i lor
riposo, scrivevo opere di ogni tema e di ogni stile, affastellavo citazioni e
e di ogni stile, affastellavo citazioni e immaginazioni. silone, 5-178: i baracconi
varchi, v-59: dire farfalloni, serpelloni e strafalcioni, si dice di coloro che
si dice di coloro che lanciano raccontando bugie e falsità manifeste;... e
e falsità manifeste;... e talvolta mentre favellano, per mostrare di
covone di paglia, da una banda grosso e dall'altra stretto, lungo sei o
stretto, lungo sei o sette braccia, e così affastellate insieme mettono questo fascio nell'
; fascicolato. affastellatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
, 2-97: mi chiamava vagabondo, epicureo e affastellatore di nuvole e sogni.
vagabondo, epicureo e affastellatore di nuvole e sogni. 2. sf.
109-43: e1 marito tornò di podesteria, e come che s'andasse la cosa,
sani uscissero della casa del malato, e diceano: egli è affatappiato, non gli
. ariosto, 41-29: era inviolabile e affatato. d'annunzio, v-2-160:
», gli sguardi sono più potenti e affatati di coloro che con le ciglia
qual memoria dei aitare con pensamento, e affaticamento dello 'ngegno. boccaccio, v-155
15: cose che hanno bisogno grande e lungo di molta speculazione et affaticamento di
fatica). affaticanature, agg. e sm. invar. scherz. detto
fatto quel giovamento che io desidero; e se possibile è, come io credo
= deriv. dall'imp. di affaticare e dal plur. di natura (v.
. [crusca]: e'benefici adunque e le difensioni largamente sono manifeste dell'uomo
difensioni largamente sono manifeste dell'uomo eloquente e affaticantesi facilmente, e difendente le cause di
dell'uomo eloquente e affaticantesi facilmente, e difendente le cause di molti, non
: il pane che temperatamente ha formento e sale... agli esercitanti e
e sale... agli esercitanti e affaticanti è inconvenevole. 3.
, 143: avea una buona testa, e molto affaticante, e bene esperto mercatante
buona testa, e molto affaticante, e bene esperto mercatante. machiavelli, 6-4-175:
mostravasi. affaticare (ant. e dial. affatigare e afaticare; anche
affaticare (ant. e dial. affatigare e afaticare; anche affadigare), tr
stancare. giamboni, 7-80: e però i pedoni cotidianamente, quando è
neve o piove, sotto i tetti, e gli altri dì nel campo, si
tuo vestire molte genti a te lontane e divise. boterò, i-305: l'affaticare
uno si è che gl'in- dura e li rinforza. arici, 70: le
dono ogni fortezza / ne'gravi affanni e, mentre altrui affatico, / gli fo
: non facciamo forza di affaticarvi e riaffaticarvi in questa cosa, perché, sapendo
foscolo, sep., 19: e involve tutte cose l'oblio nella sua
l'oblio nella sua notte; / e una forza operosa le affatica / di moto
leopardi, 10-20: tu inquieto, e felice e miserando, / m'affaticavi
, 10-20: tu inquieto, e felice e miserando, / m'affaticavi in su
una forza / ostil, distruggitrice, e dentro il fere / e di fuor da
distruggitrice, e dentro il fere / e di fuor da ogni lato, assidua,
intenta / dal dì che nasce; e l'affatica e stanca, / essa indefatigata
dal dì che nasce; e l'affatica e stanca, / essa indefatigata. carducci
147: tu affatichi il senile estro e il pensiero / dietro l'imago de la
le madri. simintendi, 2-2-4: e 'l lolio, e'triboli, e la
: e 'l lolio, e'triboli, e la gramigna che non si puote vincere
. idem, 1-188: i cittadini e artefici e mercatanti erano stati affaticati e
, 1-188: i cittadini e artefici e mercatanti erano stati affaticati e lassi dalle
cittadini e artefici e mercatanti erano stati affaticati e lassi dalle gravezze ordinarie e da'balzegli
stati affaticati e lassi dalle gravezze ordinarie e da'balzegli e accatti e accattini.
lassi dalle gravezze ordinarie e da'balzegli e accatti e accattini. 5
dalle gravezze ordinarie e da'balzegli e accatti e accattini. 5. rifl
naturalmente ama l'andare in giuso; e però quando in su muove lo suo corpo
uomo o la femina è ben satollo e pieno, non vorrebbe fare niuna cosa
fare niuna cosa dove s'affaticasse, e diventane poltrone; e non affaticandosi,
dove s'affaticasse, e diventane poltrone; e non affaticandosi, perde il guadagno.
che la natura umana s'esserci tasse e afaticasse, e secondo l'opere pagare
natura umana s'esserci tasse e afaticasse, e secondo l'opere pagare ciascuno. s
li uccelli, quando s'affaticano nel volare e quando vogliono mangiare, tornano per riposo
, i-18-2: il dì s'affaticavano, e la notte stavano in continue orazioni.
corpo nostro tutte le membra s'affaticano e adopransi ad arbitrio del core. bandello
: donque ben è fuori della mente e vano di senno quelli che dice che 'l
, nelle quali tutto tempo si consumano e affaticano i filosofi. maestro alberto,
. bibbia volgar., vi-19: e anche sì mi avvidi come gli uomini
avvidi come gli uomini s'affaticano, e ciascuno s'ingegna quanto sae, e vidi
, e ciascuno s'ingegna quanto sae, e vidi che l'uno ha invidia dell'
veggendo che egli era pure a questo disposto e che alla giovane aggradiva, disse:
. scala del paradiso, 38: e però noi giovani affatichiamci ferventemente, e corriamo
e però noi giovani affatichiamci ferventemente, e corriamo sollicitamente, però che la morte
ed era a piè del ponte, e non gli lasciava passare. fioretti,
tu ti se'fedelmente affaticato per me, e in molti modi hai afflitto il tuo
potresti aver buon tempo a servire a dio e tu t'affatichi per andar nell'inferno
li discepoli si affa rigavano nel remigare e appiccavansi alli remi. sannazaro, 10-153
, affaticatevi a mostrargli con più potente e efficace ragione che voi potete, che
, 150: però chi si affatica per e populi e università, non speri che
: però chi si affatica per e populi e università, non speri che loro si
. idem, 2-92 (461): e gli ringraziai delle gran lode che eglino
affaticava virtuosamente. della casa, 593: e lasciamo stare che a talora si affaticano
il loro medesimo è tutto pieno di pruni e di ortica. galileo, 989:
si forma di tutte le cose; e con ragioni sottili s'affaticò di provare
uomo è nato o ad affaticarsi dì e notte in cose utili per poter vivere
vivere inutile, per inquietar gli altri: e tutti aspiriamo sì ardentemente al riposo,
. b. croce, i-4-89: e illusione delle illusioni par che sia proprio
che l'individuo crede di affaticarsi per vivere e intensificare sempre più la sua vita,
a nascondere la loro buona educazione. e vi riescono. 7. intr
riescono. 7. intr. e rifl. figur. affannarsi, tormentarsi,
petrarca, iii-1-88: o ciechi, e 'l tanto affaticar che giova? cantari,
che giova? cantari, 183: e, non trovandosi al capo colei / per
avrà tutte queste cose, non curandone e non affaticandosene. berni, 160
credenza, / mangio 'l suo pane e non me l'affatico. 9.
e'si stampa meglio con essa, e i tuoi ferri si affaticano manco.
ordinari, si fussero venuti ad affaticare e indebolire i piloni. = comp
, agg. (ant. e dial. affadigato). che sente fatica
en el mio core già pensanno / e già molto dubitanno / de lo salire
le pianure agli affaticati cavalli del sole, e riceve gli affaticati carri. idem,
. bibbia volgar., vi-176: e non indugerai quello che devi dare allo
sacchetti, 192-36: tu getti il sale e guasti il cotto per forma, che
): imperò che tu se'affaticato e l'ora è tardi, io ti priego
el mondo, iesu che è la fortezza e la potenzia eterna, era affatigato.
219): cominciò giorgio a ragionare e domandare della sua carissima donna; la quale
donna; la quale, percioché stracco e affaticato era, non volle andare a
arme novelle / sudano i fabri affaticati e stanchi. segneri, ii-426: era
di quattordici ore. foscolo, iv-362: e mentre le madri e le mogli apparecchiano
, iv-362: e mentre le madri e le mogli apparecchiano la cena alla affaticata
ma può la stanchezza essere momentanea, e non impedire il riprendere della fatica.
/ sotto 11 peso ineguale affaticati / e del gel che si fende il suono
suono arguto. palazzeschi, 1-33: e l'oliveto è affaticato dai suoi frutti
: soleva essere il lor mestiere, e consumarsi la lor fatica in trattar paci,
fatica in trattar paci,... e con belli motti leggiadri ricreare gli animi
motti leggiadri ricreare gli animi degli affaticati e sollazzare le corti. cassiano volgar.
tuoi esempli d'avere compassione agli affaticati, e
, 133: ella dal lampo affaticati e lassi / coprendo gli occhi, e stretti
affaticati e lassi / coprendo gli occhi, e stretti i panni al seno, /
genti umane affaticate! / tutto trapassa e nulla può morir. baldini, 4-209:
una città che è ancora da farsi e dove di necessità la vita ha ancora
vita ha ancora un ritmo grandemente affaticato e contradittorio. montale, 2-27: le
: altri piagnenti, altri giacenti in terra e volgenti gli affaticati occhi nel sezzaio movimento
nella camera, disse alla moglie: -vieni e cuoprimi bene, ché io mi sento
16-vii-340: ho la testa affaticatissima, e col mio solito antico dolore. idem,
. cennini, 30: affaticati e dilettati di ritrar sempre le miglior cose
i-358: l'uno compagno nelle guerre, e l'altro affaticatissimo in roma, avevano
brievemente vi dia a divedere quanto vana e fallace sia nella medicina la sperienza?
/... / l'affaticate merci e 'l suo tesoro / saccheggiare e guastar
affaticate merci e 'l suo tesoro / saccheggiare e guastar vedeasi innanti. 7
di quelle pitture, che diremmo sfumate e affaticate. affaticatóre, agg.
affaticate. affaticatóre, agg. e sm. (femm. -trice),
guittone, 1-35: èe donna affaticatrice, e molto valente. velluti, 71:
fruosino è di comunale statura, magro e asciutto,... stato giucatore e
e asciutto,... stato giucatore e grande affatica tore. =
: il cavallo abbiente le gambe, e delle gambe le giunture ben pilose e i
e delle gambe le giunture ben pilose e i peli lunghi, e affatichevole.
giunture ben pilose e i peli lunghi, e affatichevole. 2. che
bencivenni, 5-20: l'affatichevole commozione e novità nel corpo, si lieva col
nel corpo, si lieva col sonno e col riposo. = deriv. da
albanzani [tommaseo]: giovane potentissimo e affaticosissimo. = deriv. da affaticare
completamente, del tutto, in tutto e per tutto; realmente, veramente.
commettere altrui. cantari, 211: e con la spada in mano, ardito
con la spada in mano, ardito e presto, / ferie 'l baron, si
volendosi levare a questo tratto, / e bruto smonta ed ucciselo affatto. sannazaro,
che lo traevano del cervello afatto: e quando questa cosa gli cominciava a venire
/ grave così ch'ei giacque un'ora e piue / stordito affatto e di se
un'ora e piue / stordito affatto e di se stesso fuori. sarpi, i-78
baretti, i-27: oggi sto bene, e, se non bene affatto, almeno
certa ripugnanza, provava ne'primi delitti, e vinta poi, e scomparsa quasi affatto
primi delitti, e vinta poi, e scomparsa quasi affatto, tornava ora a farsi
meschini erravano sbandati, come stupidi, e non pochi fuor di sé affatto. idem
come un'idea affatto indipendente da me. e. cecchi, 1-84: noi partivamo
, 2-18-86: così tacito passa, e poscia quando / ebbe il trepido piè dell'
a sé tirando / socchiuso il lascia e non lo serra affatto. baretti, 1-66
89: chiuso in se stesso, e non mai solo, il saggio / tacita
. nievo, 147: mite e tollerante colle donne anche quando si prendevano
affatto! lui il bagarino poteva firmare e mettersi al sicuro da ogni responsabilità. b
nel tino per altre ventiquattr'ore; e così segui per quindici dì alternativamente,
così segui per quindici dì alternativamente, e dipoi imbottalo per affatto, e beilo
, e dipoi imbottalo per affatto, e beilo. l. bellini, 5-2-152:
i-12: io sono affatto affatto innamorato e di lei e de'bellissimi suoi versi.
sono affatto affatto innamorato e di lei e de'bellissimi suoi versi. idem, ii-195
, che ignora affatto affatto le concordanze e l'arte del verso. leopardi,
, 1-304: se potessi averti vicino e parlarti ti farei vedere che non devi
ii-8-155: preferiresti altri amanti più ordinari e di tutti i giorni...
utili. = comp. da a e fatto (v.).
ha affattucchiato ': vive la voce e il pregiudizio, segnatamente di fattucchierie amorose;
fecero più, che fecero malie, e affatturamenti, e legamenti con erbe e con
che fecero malie, e affatturamenti, e legamenti con erbe e con immagini,
, e affatturamenti, e legamenti con erbe e con immagini, siccome facea medea di
secondo s'annida / ipocrisia, lusinghe e chi affattura / falsità, ladroneccio e
lusinghe e chi affattura / falsità, ladroneccio e simonia. castiglione, 430: gli
sono impazzato o veramente sono stato affatturato e guasto. segneri, iii-1-270: contano
fallo noi fatto il verbo ciurmare, e ciurmato e ciurmatore; che si dicono
noi fatto il verbo ciurmare, e ciurmato e ciurmatore; che si dicono però in
basso sentimento di affatturare, di fatare e di assiderare per via d'incantesimo e di
fatare e di assiderare per via d'incantesimo e di magia. tommaseo-rigatini, 2218:
con piacevole maraviglia, far rimanere sospeso e immoto. affatturare dice stregoneria più nocente,
dice stregoneria più nocente, più operosa e men semplice; senso che ora non ha
non lo si conosceva proprio più, e tutti stroncavano per sapere qual droga avesse
vino, per farlo crescere di quantità e di prezzo. tommaseo-rigutini, 1622:
arici, che scrisse: 'tignere e affatturare le lane'. = deriv
/ che sfollano teatri / lungamente inguantate e seminude. manzini, 7-27: esorcizza
invenzione della tavola;... e fattala segretamente intagliare in rame, l'impresse
musicale. affatturatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
;... li affatturatoli e indovini, e simile lordura nel vigesimo
. li affatturatoli e indovini, e simile lordura nel vigesimo capitolo.
a vedersi, che un giovane concio e fazionato dai famosi padri. tommaseo [
: certa scienza materiale è mestiere, e serve per affatturatrice e mezzana al commercio
è mestiere, e serve per affatturatrice e mezzana al commercio fraudolento.
comunemente per * alterazione di vini 'e simili. oggi 'fatturazione '.
principi? guardai d'intorno a me, e parvemi d'affermare che no. manzoni
affermare che ci fosse un male terribile e generale; ma neu'assegnarne la cagione.
correre il rischio di passare per arditello e spiritosetto, affermava che da giovine io
che la verità è nella contemplazione estetica e non già nel concetto. idem, i-2-62
.. ha in sé l'opposizione; e per questa ragione è insieme affermazione e
e per questa ragione è insieme affermazione e negazione; non afferma se non negando
negazione; non afferma se non negando e non nega se non affermando. deledda,
è un pregiudizio il credere che i malfattori e gli uomini di cattiva coscienza siano fortunati
gli uomini di cattiva coscienza siano fortunati e i buoni no. non è vero!
sapendo per istinto che la vita è dura e difficile, incominciava ad affermare il
, 3-15: anima razionale opera, afferma e nega, assente e dissente con discrezione
opera, afferma e nega, assente e dissente con discrezione e con consiglio. dante
nega, assente e dissente con discrezione e con consiglio. dante, par.
basso, / che sanza distinzione afferma e nega. passavanti, 135: quello
arridete sfolgorando da lungi: io nego e non affermo. d'annunzio, iv-2-414
annunzio, iv-2-414: io sentiva accrescersi e determinarsi il mio essere...
sforzo del meditare, dell'affer- mare e dell'escludere. 3. sostenere
afferma tulio la sentenza d'aristotile. e però che elli l'àe confermata, si
di colui cui è la statua, e ne li altri genera. detto d'amore
. testi fiorentini, 42: quelli siano e debbiano essere affermati dal frate per capitani
debbiano essere affermati dal frate per capitani e per rectori. idem, 62:
: fue affermato questo capitolo per ser arrigo e guido capitani. boccaccio, i-124:
mi affermò la credenza delle vedute cose e la speranza della futura vittoria. idem
futura vittoria. idem, iv-41: e varie cose nell'animo rivolgendo, né
notte mi tocca la prima guardia, e l'altra notte mi tocca la guardia
vi potrò io dare l'entrata »; e afermò il tradimento con ongni saramento.
con ongni saramento. ariosto, 2-47: e come mi fu tolta lor narrai,
'l pia- ciere è l'afennante / e ciò c'om ferma e 'n esso si
l'afennante / e ciò c'om ferma e 'n esso si riposa, / adesso
quando l'uomo s'aggiugne a dio, e afferma suo cuore in buono proposito,
dalle navi, legandole con ferme funi e legami, ed affermandole con poderose ancore
1-91: agolante disse che carlo minacciava e aveva paura, e afermossi dove si facesse
che carlo minacciava e aveva paura, e afermossi dove si facesse la battaglia,
afermossi dove si facesse la battaglia, e 'l duca fu licenziato. ariosto, 8-71
rassume / tutto in un loco, e non l'afferma mai. arici, i-19
accer- chiante / terra meglio l'unisca e ve lo affermi. 5.
5. rifl. prendere forza e sicurezza, rafforzarsi. -anche al figur
con crusca. cantari, 69: e 'l saracin, che si tenea de'fieri
sul buon destrier allora s'affermava, / e rivoltossi il nobil cavalieri: / l'
modularla con garbo ed era intonatissima; e sempre meglio si affermava nell'esercizio.
gode in confronto all'impotenza altrui, e dei modi, come questa potenza s'
di cesare, 91: colli occhi lagrimanti e piangenti, senza altro affazzonamelo rivenne al
., i-1-94: tutti [i detti e fatti] erano affazzonati ad ingegno ed
toscani, oltre i verbi acconciare, affazzonare e raffazzonare, avevano affaitare; che significano
abbellirei. = cfr. fazioni e fazzone, dal fr. ant. fafon
fazzone, dal fr. ant. fafon e faison (dal lat. factio -ónis
questo, affé che mi ghigne nuovo, e nuovo, come si dice, di
in generale. baretti, ii-107: e se le avessi, gli manderesti trenta ghinee
che questa è pazzia, è frenesia; e non è pietà, né tenerezza.
: prestami una patacca... / e prendi questo pegno. -affé, te
nel sec. xvii come termine giuridico e nel 1845 come termine d'anatomia;
certe sentenze che agli inesperti paiono assolutamente e universalmente affermabili, chi meglio conosce e
e universalmente affermabili, chi meglio conosce e chi ha più provato non le pronunzia
le pronunzia se non che con eccezioni e condizioni. affermaménto, sm.
, 52-23: trovare argomenti per provare e far credere il suo dire non vale neente
cioè mettere ciascuno argomento in quella parte e luogo che si conviene, per più affermamento
, che per lui fece, affermare e chiarificare ad affermamento di fede. andrea
fede. andrea da barberino, ii-69: e molti altri capitoli, che erano affermamento
, affé di bacco, affé affé (e simili). lippi, 3-60:
! -gridò scattando in piedi coll'ira e coll'impazienza che gli guadagnàvano la mano.
affediddio! = comp. da a e fé (da fede).
ogni condizione, insieme commisti dalle tristezze e dalle tribolazioni, vociavano verso il tempio
ristorano, se mai, soccorsi straordinari e puerili... in quella penombra affebbrata
.). affegatare, intr. e rifl. (affégato). ant.
, 424: allora ci accordammo con lui e lasciammo quel traditore del signore di lucca
affèndere è deriv., v. offendere e deriv. afferato, agg. ant
. questo è uno animo troppo afferato e troppo sicuro. = variante di
dunque la stia al suo paese, e tutti pari. einaudi, 1-259: la
giordano [crusca]: lo dicono, e lo replicano affer- mantemente. libro delle
esplicitamente, asserire (come cosa vera e certa); sostenere con parole (ed
ordini di creature spirituali la chiesa tiene e afferma. idem, conv.,
idem, conv., ii-vm-16: e io così credo, così affermo e così
: e io così credo, così affermo e così certo sono ad altra vita migliore
dee., 2-7 (204): e sedendo... con lei, la
essere. filippo degli agazzari, 7: e così la madre e l'altre donne
, 7: e così la madre e l'altre donne che v'erano affermavano al
ceccarello era ne la vigna che azzappava: e 'l fanciullo affermava a loro pur ch'
.. affermava l'uomo essere modo e misura di tucte le cose. ariosto
ancora che in contrario siano molti riscontri e quasi certezza, lo affermare o negare
intervento degli arbori. tasso, 17-88: e, se cosa, qual certo 10
luogo più opportuno, essendo materia curiosa e piena di bizzarri, e talvolta non
materia curiosa e piena di bizzarri, e talvolta non aspettati avvenimenti. algarotti, 3-34
6. rifì. acquistare notorietà e credito; emergere, distinguersi, conseguire
ristabilirsi ', l'usano i francesi, e coloro che gli scimmiottano, ma gli
lat. affirm&re (comp. da ad e firmare * render fermo, assicurare '
* rinforzare, confermare, asserire '(e la voce si è diffusa con il
si è diffusa con il linguaggio della logica e della filosofia scolastica).
: comandamenti sono quelli della legge affermativi e negativi. ottimo, ii-534 [purg.
di rado avviene che le parole affermative e sicure d'una persona autorevole, in
? » domandò il primo al secondo; e, a un cenno affermativo, andò
» per l'accidentale forma grammaticale, e non già perché si riesca veramente a
che è un unico atto di affermazione e negazione. soffici, 6-147: e
e negazione. soffici, 6-147: e poiché io gli facevo un cenno affermativo,
sguardo si fece a un tratto così imbarazzato e a un tempo così rispettoso.
[miracoli] sono molto efficaci, e affermativi alla nostra fede. 3.
nieghi, o che s'affermi; e dal negato e dall'affermato depende,
o che s'affermi; e dal negato e dall'affermato depende, e non dalla
dal negato e dall'affermato depende, e non dalla negazione o dau'affermazione. manzoni
dante, conv., iv-11-14: e soggiungo: riprovando il giudicio falso e
e soggiungo: riprovando il giudicio falso e vile... falso, cioè rimosso
. falso, cioè rimosso dalla verità; e vile, cioè da viltà d'animo
vile, cioè da viltà d'animo affermato e fortificato. 3. che ha
arici, i-148: fra la commessa rastrelliera e il muro, / verso terra inclinate
spranghe. affermatóre, agg. e sm. (femm. -trice).
vescovo, affermatóre della resia ariana, e battezzato e ammaestrato, in malvagia eresia
affermatóre della resia ariana, e battezzato e ammaestrato, in malvagia eresia s'arreddeo
da s. c., 38-5-14: e così gige, quando disi- derava d'
opinione, approvò dove fosse la salda e pura beatitudine. = lat.
differenza infra la tua semplice affermazione, e lo saramento. boccaccio, v-117:
industrioso intelletto riconobbe il vostro viso; e con affermazione dissi. ottimo, iii-68
2-91: considerando qui solo l'affermazione e la negazione,... verrò ai
, i-2-11: la teoria del silenzio e della tacita azione ed esperienza interiore è
affermazione con la quale si rifiuta, e si crede di confutare, altre affermazioni.
altre affermazioni. ma affermazione, negazione e confutazione vuol dire universalità di esigenza e
e confutazione vuol dire universalità di esigenza e di contenuto; e perciò quella dottrina
universalità di esigenza e di contenuto; e perciò quella dottrina importa un concetto.
una posizione sicura, l'acquistare notorietà e fama; consolidamento, buona riuscita,
regimi: gli ultimi sussulti della repubblica e le prime affermazioni imperiali con augusto. idem
numero di quelli che si sono affermati, e si teme che poco tempo resteranno in
a questo povero straccio di corpo, e quando l'avrò affermito un poco,
croce, i-2-51: un'opera d'arte e un'opera di filo- sofia, un
filo- sofia, un atto di pensiero e un atto di volontà, non sono
1-3 * 53: l'opera del pittore e del poeta non è materialmente afferrabile nel
materialmente afferrabile nel quadro o nel libro e richiede una rievocazione spesso assai difficile.
: riudiva in quel linguaggio un accento e una cadenza ch'egli aveva dimenticato.
, debita pena è l'afferra- mento e stracciamento delle gambe a chi ha avuto la
afferrante { aferrante), agg. e sm. ant. cavallo da combattimento
in sur uno afferrante destriere arabo, e così fendeva le schiere. girone il cortese
l'aferrante. pulci, 22-49: e poi ch'armato si vide a suo
[affèrro). prendere con rapidità e forza; abbrancare, uncinare, ghermire,
cogliere; sorprendere (v. acchiappare e acciuffare). fra giordano [
. dante, inf., 20-36: e non restò di minare a valle /
la pecunia, così sieno di là afferrati e tirati dai demonii con li uncini.
della battaglia, / volta il cavallo; e nel voltare afferra / la spada sua
la spada sua, che sì ben punge e taglia. idem, 46-124: gli
cinge il collo col braccio possente; / e con tal nodo e tanta forza afferra
possente; / e con tal nodo e tanta forza afferra, / che dell'arcion
/ che dell'arcion lo svelle, e caccia in terra. caro, 12-511:
nella sponda del trasimeno, afferrò una golpe e la tenne. tasso, 7-41:
astuto schermidor con man tenace, / e dalla terra madre alto lo spicca.
di due campanette che c'erano, e suona a martello. idem, pr.
afferrai la mia magnifica penna d'intendente e scrissi un tal letterone che avrebbe fatto
. carducci, 1024: afferran l'armi e a festa i giovani tizianeschi / scendon
con gesto risoluto, con occhi ardenti e foschi, e gli stampò sulla bocca un
, con occhi ardenti e foschi, e gli stampò sulla bocca un bacio di
/ robusta come tronco di serpente, / e strinsi e strinsi. idem, iv-2-393
tronco di serpente, / e strinsi e strinsi. idem, iv-2-393: gli occhi
lungo coltello che luccicava su la madia; e, nel tempo medesimo, la destra
gettare gli occhi sui fatti della giornata e l'afferrai senza voltarmi. accorgendomi che
senza voltarmi. accorgendomi che resisteva guardai e vidi che lo sconosciuto l'aveva afferrato
murata come un serpe; egli l'afferrò e quelli di sopra lo tirarono. govoni
afferrare per la spalla, al vestito, e tirar su. la manica, al
dolor l'afferra. alfieri, 72: e qui il mio spirto pur, che
madre! questa idea lo afferrò tutto e non lo lasciò più. ojetti, 60
vendetta ti passa a portata di mano e puoi senza sforzo afferrarla, afferrala:
cenno di aspettare; chiuse gli occhi e li strinse per afferrare un ricordo.
afferrato fin dal primo istante dallo scenario e dall'azione, non battevo ciglio, non
dalle futilità, un dettaglio mi afferra e mi tiene per una giornata intera.
londra m'offrì inaspettatamente la prima, e m'affrettai ad afferrarla. 4
con vigor di mente da poter ritenerla e farne uso. in buon senso dice agile
farne uso. in buon senso dice agile e forte intelligenza; in mal senso,
mal senso, animo pronto ad approfittare e abusare di quel che sente. mazzini,
: afferrano l'apparenza delle cose, e insistono sulle prime credenze. de
vi si costringeva [alla lettura] e cessava quando la mente più non afferrava
tempo, si rapì in una visione dolce e confusa di cui non avrebbe saputo afferrare
; ma già le voci crescevano di forza e prendevan colore di battibecco. govoni,
si vedono i sogni senz'occhi, / e afferrare le forme diverse dei venti.
che offrivano l'imbarazzo di una spiegazione e la difficoltà di farla tacere, e
e la difficoltà di farla tacere, e proprio come i bambini, una volta afferratele
una volta afferratele, le ripetesse insistentemente e ad altissima voce. baldini, 4-34
, restavo sempre massiccia come una statua e, quando ballavo, non riuscivo ad afferrare
non riuscivo ad afferrare i ritmi saltellanti e rapidi delle musiche moderne. pratolini,
... ma chiusero subito le finestre e non si riuscì ad afferrare l'argomento
: la croce fier ponere en terra / e su sì 'l ce fiero colcare;
chiovo sì spontaro. cantari, 205: e di molt'arme gli tagliava addosso,
elmo il buon ruggier l'afferra, / e de l'arcion con tal furor la
, o colle bocche, come la tanaglia e la pinzetta, stringe e imprigiona un
la tanaglia e la pinzetta, stringe e imprigiona un pezzo in modo da renderlo obbligato
2-49: trovandole [le galee] serrate e bene in concio, non le investirono
in concio, non le investirono, e non si afferrarono con loro. idem
s'erano afferrate con quella rimasono sbarattate e prese. andrea da barberino, 38:
figur. mare amoroso, v-10: e siccome si truova diceduto / 10 pesce
più s'agira per voler campare / e più s'aferra contra 'l suo volere.
, 9-195: ma intanto un greco spaventoso e tetro / ingrossa il mare e muove
spaventoso e tetro / ingrossa il mare e muove al legno guerra / e dubbio