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vol. I Pag.12 - Da ABBANCATO a ABBANDONARE (103 risultati)

salvini, 16-369: penseremo i consigli e vaglieremo, / se ci battiam sull'

ch'ei provasse, fu la solitudine e l'abbandonaménto in che tutto improvviso si

in abbandonaménto di divoti, di credito e di offerte, denunziavan terribili minacce degli

addirati, fame, pestilenza, tremuoti, e quant'altro la rabbia e il bisogno

tremuoti, e quant'altro la rabbia e il bisogno lor suggeriva alla lingua. segneri

che in gente di così poca cultura, e in quell'abbandonamento di tutti i mezzi umani

. rilassamento. vasari, i-559: e nel vero, uno che dorma non può

due meschini vizi, abbandonamelo di sé e sonnolenza. 5. il cedere

., 1-2-48: quegli iddii presenti e dimoranti, e non fuggenti e non abbandonanti

: quegli iddii presenti e dimoranti, e non fuggenti e non abbandonanti, vidono

presenti e dimoranti, e non fuggenti e non abbandonanti, vidono ed accompagnarono questo

tarquinio. abbandonare (disus. e letter. abandonare), tr.

campami un spirto vivo solamente, / e que'riman, perché di voi ragiona.

idem, purg., 25-12: e quale il cicognin che leva l'ala /

l'ala / per voglia di volare, e non s'attenta / d'abbandonar lo

s'attenta / d'abbandonar lo nido, e giù la cala; / tal era

abbandona. soffredi del grazia, i-167: e tanto di fallo [fa] chi

'ngiuria, come chi abandona lo padre e la madre e li amici. boccaccio,

chi abandona lo padre e la madre e li amici. boccaccio, dee.

, 68: onora ogni uomo virtudioso, e spregia, cioè abbandona, ogni uomo

il mondo. ariosto, 2-68: e la figlia del duca di dordona /

di dordona / gli è sempre dietro e mai non l'abbandona. berni,

la spada; / onde il fiato e la vita l'abbandona. caro, 3-18

, 3-18: piangendo abbandonai le rive e i porti / e i campi ove fu

abbandonai le rive e i porti / e i campi ove fu troia. tasso

d'abbandonar increbbe / il signor caro e la prigion diletta. idem, 14-58:

la prigion diletta. idem, 14-58: e perché mal capace era la barca,

abbandoni. idem, 348: stupì vulcano e timidi i ciclopi, / l'incudi

un salto abbandonar la sponda, / e le braccia inarcando agile e snella /

, / e le braccia inarcando agile e snella / con la mano e col piè

agile e snella / con la mano e col piè percuoter l'onda. pellico,

al cuculo, perché la sua femmina depone e abbandona le uova nel nido di altri

tronchi abbandonando infisse. idem, 681: e l'eroe pianse, e s'avviò

681: e l'eroe pianse, e s'avviò notturno / alla sua nave,

sopra cui moveva / le foglie secche e l'aurea cetra il vento. svevo,

da quasi tutte le famiglie più ricche e i pochi abbienti vi risaltavano. d'annunzio

/ che s'avanza in armi / tremenda e bella, / ond'ei teme e

e bella, / ond'ei teme e spera. idem, iv-1-77: l'inquietudine

perseguendo mie chimere vane / pur t'abbandoni e cerchi altro soggiorno. alvaro, 9-382

: tanto lo desiderio è maggiore, e l'anima, più passionata, più si

più si unisce a la parte concupiscibile e più abbandona la ragione. boccaccio,

... / m'han promessa e venduta a un mercadante. tasso,

6-1 io: se stessa [erminia] e 'l suo desir primo abbandona, /

'l suo desir primo abbandona, / e '1 veloce destrier timida sprona.

lo scosse / colla robusta mano, e lui tre volte / la forza abbandonò.

foscolo, gr., iii-240: e quando il biondo / crin t'abbandoni e

e quando il biondo / crin t'abbandoni e perderai 'l tuo nome, / vivran

, iv-1-70: l'invadeva un leggero torpore e a poco a poco lo abbandonava la

poco lo abbandonava la coscienza del luogo e del tempo. palazzeschi, 4-328: la

mi fu suggerito, di abbandonare il mondo e di farmi prete. -abbandonare la

del parlante cavaliere avere abbandonato il corpo e più non dire, mutato il naturai

, tornò palido. idem, i-89: e temendo forte che la misera anima non

misera anima non avesse abbandonato il corpo e mutato mondo, con timida mano cominciò a

del corpo abbandonò le sue parti, e l'anima si restrinse nelle ultime parti

restrinse nelle ultime parti del core, e quasi la volle abbandonare. ariosto,

, 5-90: non finì il tutto, e in mezzo la parola, / e

e in mezzo la parola, / e la voce e la vita l'abandona.

la parola, / e la voce e la vita l'abandona. imitazione di

mondo è riputato come fallace ed ingannatore e vano, e nientedimeno non è abbandonato

come fallace ed ingannatore e vano, e nientedimeno non è abbandonato leggermente!

; rinunciare. giamboni, 4-47: e taccio ancora li fatti delli crudeli lemniadi

ancora li fatti delli crudeli lemniadi; e abbandono la trista fuga di pandione, re

quelli d'atena. idem, 4-129: e così quelli di lacedemonia, di loro

. dante, par., 18-9: e qual io allor vidi / negli

cominciati a insospettire di questo indugio, e parendo oltre a ciò darsi a'pisani troppo

darsi a'pisani troppo tempo di ripararsi e provedersi, ebbono inclinazione di abbandonare la

si mise a imparare molte cose; e, cominciate, poi l'abbandonava. baretti

anni che ho abbandonata la poesia, e non voglio più saperne. c. gozzi

., 8-109: così sen va e quivi m'abbandona / lo dolce padre,

quivi m'abbandona / lo dolce padre, e io rimango in forse, / che

rimango in forse, / che no e sì nel capo mi tenciona. idem,

abbandoni / costei ch'è fatta indomita e selvaggia, / e dovresti inforcar li suoi

è fatta indomita e selvaggia, / e dovresti inforcar li suoi arcioni. petrarca

iddio che al tuo aiuto non sia prontissimo e volenteroso, e io mai non ti

aiuto non sia prontissimo e volenteroso, e io mai non ti abbandonerò. idem,

, intr. (20): e qui... noi non abbandoniam persona

che tu non la scacci da te, e non l'abandoni. bandello, 1-27

i-346): disse che anserebbe seco e che mai non lo abbandoneria. botta,

che tutta quella gente abbandonoe a'demoni e a'vizi, a farne tutta loro volontà

ii-324: ho caro ancora di sapere questo e quell'altro fatto di scienza o d'

, non mi garba più troppo, e abbandono il mestiero a voi altri giovanastri

che scostarsi fu mestier dall'uno / cadavere e dall'altro, ed agli achivi /

alla terra quel non so che di arcigno e nemico che essa acquista appena è abbandonata

gli sproni il destrier spinge, / e le redini inanzi gli abandona. aretino,

inanzi gli abandona. aretino, 5-54: e così, appoggiate le braccia in sul

sul piano della cornice della finestra, e sopra lui abbandonato il petto e quasi il

finestra, e sopra lui abbandonato il petto e quasi il resto di tutta la persona

ella [marfisa] piena d'orgoglio e rabbia ed ira / sopra ad uberto la

ad uberto la spada abbandona, / e d'un gran colpo il forte elmo gl'

: abbracciò anche lui il cardinale, e abbandonò sull'omero di lui il suo

omero di lui il suo volto tremante e mutato. settembrini, 1-104: le

capo un pezzetto di carta scura, e l'abbandonò fuori la finestra. carducci

, lo strinse, lo baciò a lungo e forte. il ragazzo le abbandonò la

avesse piegato il capo verso un bracciuolo e abbandonasse le braccia come per farle penzolare

il sanguigno corpo s'abbandona, / e di copiose lacrime 10 bagna. berni

, i6-55 (11-68): e sotto un pin dormendo s'abbandona.

ne gonfino. caro, 4-10x1: e qui sul letto abbandonossi, e 'l volto

: e qui sul letto abbandonossi, e 'l volto / vi tenne impresso;

t'abbandonavi sovra il mio seno, e i tuoi biondi capelli mi coprivano il

biondi capelli mi coprivano il volto, e il tuo pianto bagnava le mie guance.

tutta. d'annunzio, iv-1-34: e, come la vettura si mosse, ella

scorsoio, ci ficcò dentro il collo e si abbandonò penzoloni nel vuoto. ojetti

a pigrizia. segneri, i-202: e 'l mondo si abbandona dietro a quei

vol. I Pag.191 - Da AFACA a AFFACCENDAMENTO (17 risultati)

la mano girò sotto i capelli corti e batté sulla nuca due colpetti affabili. silone

paese del mondo la morte è domestica e affabile come laggiù fra vesuvio e mare.

domestica e affabile come laggiù fra vesuvio e mare. moravia, viii- 82

registro. li guidò personalmente, affabile e consolatore. li informò che non era

il giovane, i-465: l'affabilità sua e la sua umanità naturale e il costume

affabilità sua e la sua umanità naturale e il costume graziosamente arrendevole, all'altrui

... egli celasse la propria scommodità e s'infingesse d'avervi pienissima consolazione.

, 1-125: una donna di grato e gentil tratto, / tutt'affabilità, tutta

qual vedesi negli ostentatori di falsa popolarità, e che poi si spiega in orgoglio insolente

che poi si spiega in orgoglio insolente e respinge coloro che attrasse. nievo,

cosa derivassero que'suoi accessi affatto insoliti e un po'anche stizzosi di affabilità. d'

, ii-384: con uno sguardo attento e placido che avvolge l'interlocutore e quasi lo

attento e placido che avvolge l'interlocutore e quasi lo isola dentro l'ovatta dell'

, 18-5: poi che le dimostranze oneste e care / con que'soprani egli iterò

iterò più volte, / placido affabilmente e popolare / l'altre genti minori ebbe raccolte

intorno per varie faccende; occupazione continua e un po'concitata, che sembra affettare

po'concitata, che sembra affettare fatica e affanno.

vol. I Pag.192 - Da AFFACCENDARE a AFFACCIARE (79 risultati)

vigna. nievo, 37: correva qua e là,... scannava anitre

.. scannava anitre, sbudellava capponi, e il suo affaccendamento non era superato che

quello del girarrosto, il quale strideva e sudava olio per tutte le carrucole.

croce, ii-6-162: ed essi [esteti e aristocratici] invece vogliono stare in una

idem, ii-13-155: il gran rumore e il grande affaccendamento che per molteplici interessi

nulla gli uomini di cancelleria nei governi uggiosi e pedanti. 3. rifl.

cose in una volta (affettando sollecitudine e soverchia operosità). o. rucellai

è passato il tempo che avrei voluto affaccendarmi e operare qualche cosa a mio prò,

si mise una mano al petto; e poi, tutto premuroso, e quasi ossequioso

petto; e poi, tutto premuroso, e quasi ossequioso,...

io voleva pur soffermarmi a ragionare, e la vecchia s'affaccendava a farmi dar

laggiù, fra la luce del cortile e la penombra della cucina, che s'

s'affaccenda a dar da bere al contadino e a indicargli dove scaricare il sacco delle

più cose (con impegno piuttosto esteriore e con qualche ostentazione); premuroso,

i-78: i pensieri dell'uomo affaccendato e bontadoso sempre sono in abbondanza. monti,

discorrere / la caccia affaccendata, / e sulle sciolte redini / chino il chiomato

: fu ricevuto con quella cordialità affaccendata e rispettosa, ch'è riserbata agli uomini

: affaccendata a raccogliere le migliori masserizie e a nasconderle sul solaio. tommaseo [

ozio. può l'uomo essere occupato e da pensieri e da studii, o anco

l'uomo essere occupato e da pensieri e da studii, o anco da esteriore

uno essere immerso in occupazioni gravi, e tranquillo negli atti, e non prendere

occupazioni gravi, e tranquillo negli atti, e non prendere l'aspetto dell'uomo affaccendato

affaccendato, ch'è proprio dei faccendoni e dei faccendieri. giusti, 2-222: che

, / a questa roba è morto e sotterrato. carducci, ii-9-129: questa

aria affaccendata di lei, dell'insolito va e vieni che c'era per casa.

: altre sale sono piene di uomini e donne che scrivono o vanno e vengono tutti

di uomini e donne che scrivono o vanno e vengono tutti affaccendati per il bene della

. moravia, viii-22: tutta affaccendata e giuliva, non pensava che a girare

galleria, è memorabile quello di affaccettare e brillantare i diamanti. 2.

i quali per invitarsi sui piani della chiavarda e stringere due o più pezzi insieme,

lavori duri, pesanti, fatica continua e stancante. giuliani, ii-169: nutricatevi

, 1-2-6: piglia almanco un garzone, e di lui serviti; / e non

, e di lui serviti; / e non ti affacchinar così tu. g.

mi avvidi ch'io dovea movere le braccia e le gambe di prima, affacciarmi a

prima, affacciarmi a que'primi orecchi, e finalmente affacchinarmi a condurre qua e colà

, e finalmente affacchinarmi a condurre qua e colà quel primo velluto. manzoni,

lo domandate. intridere, dimenare, infornare e sfornare senza posa...;

...; affacchinarsi, dico, e scalmanarsi più del solito, per scapitarci

dare a'suoi figliuoli un'educazione dispendiosa e leziosa, che disperi lui, e

dispendiosa e leziosa, che disperi lui, e perda loro. imbriani, 2-154:

sono de'vasi incrinati da'quali geme e trapela incessantemente quanto de sanctis s'affacchina

212): affacchinarsi, dico, e scalmanarsi più del solito. [ediz.

portarono san pasquale in processione a levante e a ponente, e l'affacciarono sul

in processione a levante e a ponente, e l'affacciarono sul poggio, a benedir

i-332: il suo aspetto si rattrista e gli occhi affacciano due lagrime del più

? l. bellini, ii-85 'e v'è de'buchi grandi, e de'

'e v'è de'buchi grandi, e de'piccini, / e de'grandacci

buchi grandi, e de'piccini, / e de'grandacci come una peschiera, /

de'grandacci come una peschiera, / e a quei s'affaccian bruchi, e luma-

/ e a quei s'affaccian bruchi, e luma- chini, / e granchi,

bruchi, e luma- chini, / e granchi, e gronghi a dar la buona

luma- chini, / e granchi, e gronghi a dar la buona sera. fagiuoli

all'uscio di strada, guardava a destra e a sinistra. idem, pr.

sp., 34 (594): e allora avreste veduto persone affacciarsi alle finestre

affacciava un ciliegio. idem, 884: e tutte il mare spinge le mugghianti /

verga, i-268: i cani abbaiavano, e l'ostessa si affacciava dal fienile tutta

, 98: m'affaccio alla finestra, e vedo il mare: / vanno le

... chiome stormenti di platani e d'elei s'affacciano. deledda, ii-101

nuorese, è lo stesso viso rotondo e melanconico che vedevo affacciarsi sopra le roccie

coi passi lievi dei suoi piedi scalzi, e andò ad affacciarsi al pozzo come per

: ad ogni tratto si schiudono usci paurosi e vi si affacciano le teste smarrite dei

vaticani, si affacciano boschetti di mortelle e allori. pea, 3-108: ebbe quasi

un'aria di malaugurio. c. e. gadda, 2-25: una piazza,

bel giorno s'affacciò il sole, e una piantina spuntò sulla terra. silone,

affacciò sulla soglia d'una casa una bambina e stette a guardare; poi si nascose

guardare; poi si nascose dietro una siepe e rimase a guardare tra i cespugli.

un cortile rinchiuso / tra muraglie, e la gente s'affaccia ai balconi.

affacciava sulla via, tra le camicie e le lenzuola che attaccava a un ferro,

vai di novo / affacciarsi alla vita, e indietro ancora / volgere il guardo ove

quella punizione minacciata in enimma? molte e varie e strane se ne affacciavano alla

punizione minacciata in enimma? molte e varie e strane se ne affacciavano alla fantasia.

la forza della loro immaginazione dà corpo e vita e azione ad ogni fantasia che

della loro immaginazione dà corpo e vita e azione ad ogni fantasia che si affacci

tra i sogni. idem, ii-156: e v'è un periodo nella vita de'

idea nera le si affacciò alla mente e le scolorò il viso: ma subito dopo

paiono veri. idem, 3-34: e possibilità d'amore e gloria / mi s'

idem, 3-34: e possibilità d'amore e gloria / mi s'affacciano al cuore

gloria / mi s'affacciano al cuore e me lo colmano. 5. recipr

affacciato. menzini, ii- 331: e invan s'affaccia l'agitato core, /

vol. I Pag.193 - Da AFFACCIATO a AFFANGARE (62 risultati)

, 14-1-3: salgo in nave, e mi affaccio di prima giunta in una fanciullozza

in una fanciullozza, bianca, grassa e fresca. = deriv. da faccia

al vicino balcone / senza speranza, e però fatta ardita / dice [ecc.

. imbriani, 2-126: sguardi ardenti e sospirimene salivano e scendevano dal piazzaiuolo all'

2-126: sguardi ardenti e sospirimene salivano e scendevano dal piazzaiuolo all'affacciata, dall'

affacciata lietamente in collina tra il piano e il monte. tombari, 2-33: scorse

a faccia. leonardo, 1-271: e sopra tutto varia li panni nelle storie

alcuni le pieghe con rotture affacciate, e questo è ne'panni densi.

conviene composto andare, così si conviene composto e non affacciato parlare. 5

dagli occhi nostri quel glorioso lume, e dall'animo ancora quello spirituale contento,

valzer. 2. tr. e intr. disus. infagottare; vestire come

quando non istà per l'appunto, e gonfia dove non dovrebbe. è il contrario

affaitaménto, sm. ant. adornamento e cura eccessiva della persona (per

per farsi bello, nel volto e nell'abbigliamento). cavalca,

). cavalca, 9-112: e quinci è quello che si vede conti

cfr. affaitarb. affaitare { afaitar e, afatare), rifl. ant.

cui s'affaitan tutti ei minori vostri e de la forma vostra informan loro.

ant. adornato eccessivamente; che veste e si abbellisce con molta ricercatezza; abbigliato

, che sì affaldano / il viso e il petto. idem, sai.,

sai., 5-225: il sollimato e gli altri unti ribaldi, / di che

, minuta / si turbina la neve e rilucente / prima che voli in fiocchi

rilucente / prima che voli in fiocchi e che si affaldi. 2. ant

. tavola ritonda [crusca]: e se io confesso il maleficio, afalsifìco

cagione ancor non manifesta / di lor magrezza e di lor trista squama. palladio volgar

che non vuole il freno, affamisi; e dopo vespero, quando gli si dà

, pasce i figliuoli d'altri, e affama i suoi. dizionario militare [1847

sapere qui la cagione che fa dimagrare e affamare e assetare. 3.

la cagione che fa dimagrare e affamare e assetare. 3. figur.

poeta di cerbero, de'suoi gesti, e di quel che fece vir- giglio,

: dallo stanco si cerca briga, e così dall'affamato e dall'assetato e

si cerca briga, e così dall'affamato e dall'assetato e da ogni uomo,

e così dall'affamato e dall'assetato e da ogni uomo, il quale per alcuna

forte più maggior riporta laude; / e l'affamato ch'appetito claude, / più

, erano miseramente dilacerati da loro, e le loro carni pascevano gli affamati rostri

coltello, quella aprì nelle reni, e fuori trattone il cuore e ogni altra

reni, e fuori trattone il cuore e ogni altra cosa dattorno, a'due mastini

così è impossibile non ricordarsi della morte e del giudizio quegli che è sollecito della

. fioretti, xxi-917 (13): e pervenendo un dì a una villa assai

, iii-79: io ero affamato e non mi desti da mangiare, io avevo

mi desti da mangiare, io avevo sete e non mi desti da bere. idem

, iii-452: io condurrò in italia e in roma uomini bestiali, uomini crudeli che

uomini crudeli che saranno affamati come lioni e come orsi. machiavelli, 517: sperava

dove, essendo noi molli, istracchi e affamati, fummo piacevolissimamente ricevuti; et

affamatissimi. tasso, 10-55: e con le biade e con rapiti armenti /

10-55: e con le biade e con rapiti armenti / aita porse a

anche lui vive da pover'uomo, e si leva il pane di bocca per

un bambino affamato, lo prendeva, e lo portava vicino a una capra..

portava vicino a una capra... e glielo presentava alle poppe. nieri,

affamato. viani, 14-483: a destra e a sinistra, galleggiava un gran numero

vedere le cose affamate, cioè vacillanti e deboli come se fossero esse stesse,

[donne] che quella che parlare e vedere omo deletta, non deletta ella

dio né dio essa; unde affamata pascie e mendica sempre. boccaccio, i-166:

coloro che sono affamati della sua vita, e disiderano con inestinguibile sete di bere il

che io sto dinanzi a te povero e nudo... da'refezione a questo

[l'uomo] affamato di giustizia e di certezza, d'autorità e di speranza

di giustizia e di certezza, d'autorità e di speranza, ricorrerà alla chiesa,

di speranza, ricorrerà alla chiesa, e la chiesa non gli spezzerà quel pane

mani? papini, 8-20: povero e affamato di sapere. corazzini, 3-105:

bocca affamata, guastando la tua salute e la tua gioventù. verga, i-477:

ha empiuto di beni gli affamati, e ha lassato gli ricchi nelle cose vane.

bel poltrone. affamatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

aflfamóso, agg. ant. e dial. affamato; che patisce tindigenza

vol. I Pag.194 - Da AFFANGATO a AFFANNO (98 risultati)

: via... tutta agevole e lastricata, sì che, per quanto diluvii

non ha termini fissi: si affanga e si inciela in un campo infinito.

medicina purga con sovversione di stomaco, e con vomito, e con affannamenti grandi

di stomaco, e con vomito, e con affannamenti grandi, e con grande

vomito, e con affannamenti grandi, e con grande calore. = deriv.

le femmine male mestruate sono affannamentose; e sempre bramano rimedi grandi, violenti,

redi, 16-v-411: la nostra necessità pressante e così fieramente affannante. b. croce

villani, 8-78: tegnendoli a badalucco, e aggirandoli d'intorno a loro schiere ordinate

intorno a loro schiere ordinate, sonando trombe e nacchere al continuo, molto li affannavano

li [i greci] affannano, e così affannati, per forza gli costrinsero di

qui poco lontano, / dove il cavallo e sé molto affannando, / s'aiuta

congiunti animali il calor grave, / e il respir ne affatica. manzoni,

, 70-38: meco si sta chi dì e notte m'affanna. boccaccio, v-49

ho sì pieno il petto di pietate / e sì pieno d'orror che non rimiro

, / la qual non mi spaventi e non m'affanni. dotti, iii-248:

moti de l'età tiranna, / e per ludibrio de l'orgoglio umano, /

la reai gravità pur anche affanna, / e mentre passa, come re sovrano,

, 43: il dio che atterra e suscita, / che affanna e che

che atterra e suscita, / che affanna e che consola, / sulla deserta coltrice

. leopardi, 883: infinite sollecitudini e infiniti mali,... affannano

infiniti mali,... affannano e nocciono. prati, ii-221: ed invece

che vola; / m'affanna il cielo e il mondo. d'annunzio, ii-173

amanti. 3. intr. e rifl. provare affanno, frequenza angosciosa

guittone, 15-9: a dimandare affanna e falla il servo, / e lo

dimandare affanna e falla il servo, / e lo segnore ha noia e par forzato

, / e lo segnore ha noia e par forzato. boccaccio, i-201: e

e par forzato. boccaccio, i-201: e dopo lungo affannare in questa nave,

vedere uscire di mare uno spirito nero e terribile a riguardare. f. villani,

, 11-74: s'erano molto affannati e bisogno aveano di riposo. giovanni da

il debil fianco oltra non pòte, / e quanto più si sforza più s'affanna

affannava fino a non aver più respiro e non poteva muoversi per negare. tozzi,

dalla bocca mezzo aperta, respirava affannando e interrompendosi quando il rantolo gli chiudeva la

, 6-144: aveva il viso magro e gli occhi lucenti, mahziosi. non

non affannava, era calma, tranquilla e il suo viso si andava ricomponendo.

4. rifl. (disus. e letter. intr.). figur.

, darsi la pena, affaticarsi (e indica sempre un senso di ansiosa sollecitudine

/ a cui pare forte amare / e non vole penare, / e fa come

amare / e non vole penare, / e fa come lo nibio certamente; /

nibio certamente; / ch'egli è bello e possanti / e non vole pigliare,

/ ch'egli è bello e possanti / e non vole pigliare, / per non

adesso fui penzoso / oltra poder, e, infin ch'era affannato, no

, vedemo che qui male fanno affannando e tribulando in molte guise. idem, 3-65

mo s'affanna / di retro ad ostiense e a taddeo, / ma per amor

dottor si feo. fazio, i-1-23: e questo fu onde accese il disio /

fine d'avere alcuna volta riposo: e io, partendomi di qui, fuggirò il

mai uomo di tanta umiltà quanto lui, e sempre affannarsi a far della legna e

e sempre affannarsi a far della legna e spazzare la casa. s. bernardino

, fa questo, fa quello, e mai non si ristà? alberti, 239

altri meritare. tasso, 5-85: e la mente, indovina de'lor danni

: ei, che s'affretta, e di tirar s'affanna / de la piaga

gaudiosi, iii-459: su le carte latine e su l'argive, / s'affanna

): io m'affanno per voi, e non son creduta. leopardi, 40-6

stagione / nostro cieco pensier s'affanna e cura, / benché l'umana etate,

belle origini che ha spesso la celebrità! e come vale la pena di affannarsi per

suoi occhi... la tranquillità e la sicurezza di chi ha in sé,

gli uomini s'affannano a parlare, e con la « parola » s'illudono d'

essere piacevole esser serviti da una persona e non dalle proprie mani: star ferma,

proprie mani: star ferma, inerte e intanto quella si affanna intorno piena di premura

quella si affanna intorno piena di premura e di soggezione. = cfr.

afanar, fr. ant. ahanner (e il deverbale ahan, ant. aan

. (ant. anche afannato e afanato). pieno d'affanno;

dante, inf., 1-22: e come quei che con lena affannata /

... ugurgieri, 316: e la lena affannata fa lasse le membra.

impossibile, perciò che i loro cavalli freschi e possenti assai tosto sopraggiungerebbero i nostri affannati

del mortale dolore affannato, cadde, e quivi in presenza di tutti morì.

rosso ed affannato si fece alla finestra e pregògli che suso a lui dovessero andare

v'aveva casa ove albergare. / e senza cena, la notte, affannati,

): strepitava, era tutt'affannato, e voleva gridar più forte. palazzeschi,

una corsa affannata è la mia vita, e non m'è dato che una pausa

la mia persona / venendo qui, e affannata tanto! m. villani, 9-8

. idem, 9-55: gli affannati e tribolati cittadini di pavia e disperati d'

: gli affannati e tribolati cittadini di pavia e disperati d'ogni soccorso...

nella sua vita affannata da mortale infermità e già presso al suo passare...

satio di molto servire agli amici, sollevare e miseri, sovenire agli affannati. lorenzo

. lorenzo de'medici, i-165: e sol pascevo l'affannato core / della sua

41-35: sul letto / la lasciare affannata e tremebonda. bandéllo, 1-5 (i-80

ansietà dell'avvenire fecero l'effetto. affannato e balordo, si ripose sul suo seggiolone

, 10-22: 10 tristo ed affannato e stanco / gli occhi al sonno chiudea.

erano meno affannate nel procurarsi un cibo e girellavano oziose. affannatóre, agg.

girellavano oziose. affannatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

]: faccendo in loro presenzia rumori e stropicci orribili e spiacevoli e affannevoli. bembo

in loro presenzia rumori e stropicci orribili e spiacevoli e affannevoli. bembo, 7-4-166

presenzia rumori e stropicci orribili e spiacevoli e affannevoli. bembo, 7-4-166: fuggono

s. v.]: minute eleganze e armonie, ricercate affannevolmente, e

e armonie, ricercate affannevolmente, e che a chi legge e sente fanno afa

affannevolmente, e che a chi legge e sente fanno afa. = comp

(per fatica, malattia, emozioni forti e improvvise); fiato grosso, affrettato

, non gli fosse ancora 11 polso e 'l battimento del cuore per lo durato affanno

123: il caldo era grande, e l'affanno maraviglioso. poliziano, st

, st., 1-74: pallore smorto e paventoso affetto / con magrezza si duole

paventoso affetto / con magrezza si duole e con affanno. gelli, i-1-109:

. achillini, iii-173: entra per nera e sconosciuta bocca / fin sotto al muro

sotto al muro ostil duce tiranno, / e con in- dustre e vigilato affanno /

tiranno, / e con in- dustre e vigilato affanno / v'aggiusta un muto foco

vigilato affanno / v'aggiusta un muto foco e poi ne sbocca. manzoni, pr

fatica della fuga, per il batticuore e per la sospensione in cui erano stati.

annunzio, iv-1-725: ansava forte; e l'affanno reco di quel petto senile straziava

. ma, se scendeva nell'orto, e risaliva le scale, era subito oppressa

vol. I Pag.195 - Da AFFANNONE a AFFARACCIO (92 risultati)

esce di porto / con vento dolce e piano, / fra mar giunge in altura

lo tempo torto, / tempesta e grande affano / li adduce la ventura.

/ le donne e'cavalier, li affanni e li agi. idem, par.

7-26: per l'affanno dell'andare e tornare la notte dall'aquila, lo

aquila, lo re carlo si posava e dormiva. idem, 11-66: per lo

... attac- càrsi alla pertinacia e alla durezza, disponendo di tenersi alle

tenersi alle difese con grandissimo loro affanno e disagio. boccaccio, i-125: io

l'armi ad una picciola battaglia. e nella giovinezza si debbono i grandi affanni sostenere

loro, che dopo di molti affanni e molti travagli, sostennero naufragio. sannazaro,

vuo'già che la vecchiezza scusi. e. stampa, iii-243: nel biondeggiar de

indorarsi al mietitor l'affanno, / e a'voti ingordi del viìlan tiranno / struggersi

apriche. leopardi, 1-116: infusi e tinti / del barbarico sangue i greci eroi

donqua, s'aggio provato li afanni e li martire / ch'amor fece sentire a

dato, / d'amor prendo cumiato e vói partire. rinaldo d'aquino,

colonne, ii-160: la mia gran pena e lo gravoso affanno, / c'ò

este affanno dilittoso, amare, / e dolze pena ben si pò chiamare. guittone

3-84: non solo a chi in esso e tra esso [nel mondo] continuo

continuo è, ma a chi lungia e asconde esso e fugge, defenderse non

, ma a chi lungia e asconde esso e fugge, defenderse non parvo affanno è

, defenderse non parvo affanno è: e molti ha già de'chiostri e d'ermi

è: e molti ha già de'chiostri e d'ermi tratti. guinizelli, iv-19

gravoso riputato, / che sostenere affanno e gran tortura. dante, inf.

così mi voglio d'amoroso afanno / e di pensiero caricare tanto ch'i'mora.

i'mora. petrarca, 61-5: e benedetto il primo dolce affanno / ch'i'

amor congiunto. idem, 364-11: pentito e tristo de'miei sì spesi anni /

174: lo dolore de l'animo e l'affanno è maggiore che quello del

, cominciai, fra per il dolore e per lo affanno avuto, un poco a

): lasciatemi stare colli mia dispiaceri e colle mia tribulazione, e non mi date

mia dispiaceri e colle mia tribulazione, e non mi date più affanno di quello

grazzini, 2-2 (106): e itasene a trovare il suo amante, che

guerrier forte / nel cor profondo i gemiti e gli affanni. idem, aminta,

andò in guisa crescendo / il desire e l'affanno impaziente / che non potendo

! rovetti, iii-221: ecco progne e filomena / l'ore mena / carolando

/ di tereo spiega l'inganno, / e l'affanno / che soffrio ne'ciechi

che aggiunge sapere, aggiunge affanno, / e men si dolgon quelli che men sanno

sp., 21 (362): e fu vinta da un tale affanno,

., 31 (529): e morì, non già di ferite sul campo

, ma in letto, d'affanno e di struggimento. idem, 319: oh

8-98: di suo fato ignara / e degli affanni suoi, vota d'affanno /

carducci, 674: con le dolci memorie e i cari affanni, / maggio,

sua strada, / noi ci rodiamo, e in cuor doppio è l'affanno,

cuor doppio è l'affanno, / e perché vada, e perché lento vada.

l'affanno, / e perché vada, e perché lento vada. d'annunzio,

era parsa mai tanto piena di dolcezza e d'affanno. saba, 382: ogni

morte, si volse all'avolo suo, e chiamollo per nome. grazzini, 2-2

onde la vicinanza corse là tutta, e nel letto trovato falananna languire e rammaricarse

, e nel letto trovato falananna languire e rammaricarse come se egli avesse l'affanno della

comincia a venirmi l'affanno della morte e mi manca il fiato. 5

affannare. affannóne, agg. e sm. (femm. -a).

dà da fare disordinatamente, confusamente (e per ostentazione). baldinucci,

di salamistra] è di donna piuttosto saputa e dottoressa, che affannona e faccendiera.

piuttosto saputa e dottoressa, che affannona e faccendiera. bianchini [tommaseo]: un

incaricato, tutte le brighe, impacci e beghe. tommaseo [s. v.

importanza, figurando d'affannarvisi col travaglio e con lo zelo. carducci, iii-10-439

potere, somma gloria,... e quindi sazietà e noia di que'beni

,... e quindi sazietà e noia di que'beni medesimi a'quali aveva

affannosamente aspirato. leopardi, iii-272: buoni e tristi nuotano affannosamente in questo mare di

: io rassomiglio a chi si trova solo e senza stella in un mare infinito,

stella in un mare infinito, ma ostinatamente e affannosamente immobile. d'annunzio, iv-2-694

con la sua compagna, affannosamente, e l'affanno di lei troppo inumano incrudiva il

cercava affannosamente un'azione da compiere, e non trovava niente; risolveva di alzarsi in

; risolveva di alzarsi in piedi, e nell'attimo stesso sentiva che non lo avrebbe

all'orecchio, affannosamente, dolci parole e frasi persuasive, con la chiara intenzione

. adriani, ii-1-117: dal colore smorto e dall'affannosa respirazione accorgendosi della disposizione del

, 21-14: ne'dì più affannosi, e nelle maggiori vampe della nostra state,

spagna, dove i caldi sono eccessivi e dove la lunga pace e la tranquillità,

sono eccessivi e dove la lunga pace e la tranquillità, o sieno dono della

campo agli abitanti di raffinarsi negli agi e di lasciarsi andare alle delizie, vi

: onni grandezza terrana... affannosa e periculosa ad acquistare. idem, 3-6

3-6: ai ch'è mattessa desconosciuta e matta terrene chiedere grandesse, che tanto

con mortai sentenza non ci vuole dividere, e porgerci maggiore angoscia? marsilio ficino,

dalla quale i vulgari innamorati sono giorno e notte tormentati. m. adriani

: la superstizione è un'affannosa opinione e immaginazione, che impaurisce, atterra e consuma

opinione e immaginazione, che impaurisce, atterra e consuma l'uomo. manzoni, 773

.. come legata in un sogno perverso e affannoso, da cui non ha mezzo

, i-280: traeva sospiri talora impetuosi e rotti, qual suole ansare uno a cui

g. m. cecchi, 1-1-222: e torna / tutto affannoso, e dice

: e torna / tutto affannoso, e dice: e'non c'è ordine,

disastroso viaggio d'inverno un letto tepido e molle, dopo una sobria ed affannosa

destrier] l'occhio di morte; e l'affannoso / fianco, non vien che

petto le si gonfiava nel respiro precipitato e affannoso. 4. figur.

i-522: udito avete la virtuosa, laudevole e miracolosa vita di lui, l'affannosa

miracolosa vita di lui, l'affannosa e vituperosa fine, e la crudele morte

lui, l'affannosa e vituperosa fine, e la crudele morte ch'egli per noi

crudele morte ch'egli per noi sostenne, e similmente l'ampia redenzione. alamanni,

alamanni, 4-1-359: ciò ch'ascolta e vede / l'alma affannosa, più tacer

15-82: di baci la ricopro, e d'affannosa / dolcezza palpitando all'anelante

. idem, 19-1: questo affannoso e travagliato sonno / che noi vita no-

tr. (affantòccio). agric. e venat. rimondare e legare insieme

agric. e venat. rimondare e legare insieme i ramoscelli delle piante a

, ma di lasciarli andare dove e come vogliono. = deriv.

una cosa sono gli affaracci della strada e un'altra cosa è l'affezione di

vol. I Pag.196 - Da AFFARATO a AFFARE (66 risultati)

]: i buoni uomini affardellarono; e subito ch'ebbero affardellato, partirono dalla terra

certo è che ognuno pesca, / e che a questo pescare / si pone vario

accappare, affardellare, / alleggerire, alzare e sgraffignare. 2. milit

, 8-61: una marcia ripetuta mesi e mesi, con lo zaino affardellato pesante

: / ché 'n un'ora compiglia / e cielo e terra e mare,

ché 'n un'ora compiglia / e cielo e terra e mare, / compiendo

compiglia / e cielo e terra e mare, / compiendo suo affare. tesoro

affare fa essere senza difetto, e senza oltranza. idem, 7-39: per

nell'affare di cittade è mantenuta per senno e per consiglio di cuore. fra

del mondo è uno dormire, e come uno sognare. cino,

(20-13): dite che vi mandi e per che affare. g. vil

hanno mille traffichi, mille affari e mille lavori per le mani.

mani. soderini, iii-114: e volendo veder la prova e quanto

, iii-114: e volendo veder la prova e quanto vagli il lavoro ben fatto

il dì n'esce [dal giardino] e rivede / gli affari suoi,

affari d'acque a ravenna, e facendo quivi sue livellazioni, si accorse che

difficoltà alla prima si presentino altingrosso, e nell'eseguire poi, vengan fuori per minuto

, ove sogliono trattarsi affari d'amore e d'onore, ossia di vita e di

amore e d'onore, ossia di vita e di morte. rigutini- cappuccini, 8

prendono il posto di molte altre speciali e particolari. ma nel luogo suo, per

: un mucchio di affari, letterarii e finanziarii, mi ha gravato su la

, mi ha gravato su la testa e le spalle; e non ne sono ancora

su la testa e le spalle; e non ne sono ancora libero.

con una determinazione che specifica la natura e l'ambito degli affari: affari di casa

(che concernono le relazioni fra stato e chiesa); affari civili, militari

, i-102: da tali elezzioni capricciose e fatte di mala fede per spirito di partito

partito, ne addiverrà che la giustizia e tutti i publici affari, addossati a

a poco, ministro per la guerra; e, morto il caracciolo, ebbe carico

di tutto quel che s'ha a fare e si fa tra le mura domestiche e

e si fa tra le mura domestiche e fuori per il bene e il buon andamento

mura domestiche e fuori per il bene e il buon andamento della famiglia; quanto

; quanto gli affari pubblici, i politici e civili concernenti non solo le utilità,

quanto concerne le relazioni tra l'uno e l'altro stato. ministro degli affari

stesso ministero, con altra ellissi, e l'uffizio e il luogo d'esso ministero

con altra ellissi, e l'uffizio e il luogo d'esso ministero: * ricorrere

vera storia richiede pratica degli affari politici e militari. bontempelli, 9-112: mi

ora egli mi espone gli affari dello stato e mi domanda consiglio. comisso, 12-46

stato: cosa della massima importanza (e si dice in senso ironico).

di chi dà affettata importanza alle cose e le fa cascare da alto: '

a denotare che una cosa è grave e difficile, o che, per lieve che

, per lieve che sia, vien considerata e trattata come se fosse di gran momento

, ii-239: dopo un mondo di fatiche e d'imbrogli e d'affanni, finalmente

un mondo di fatiche e d'imbrogli e d'affanni, finalmente l'affare che v'

affare che v'accennai è terminato, e non con quel vantaggio pecuniario che avevo

l'animo più tranquillo nella continua folla e nell'affanno delle cure e delle faccende

nella continua folla e nell'affanno delle cure e delle faccende. tommaseo [s.

tali che mestano da per tutto, e tutto per loro è lecito, pur

ii-31: ho degli affari in corso; e, così subito, lì per lì,

sono da evitare nel mondo degli affari e nel mondo dell'azione. idem, ii-6-156

uomo pratico, l'uomo d'affari e di politica, considera frivolo il poeta

acquistato in america il culto degli affari e a questi si voleva dedicare. comisso

: feci un affare di rottami di ferro e guadagnai; poi un secondo affare di

; poi un secondo affare di laterizi e guadagnai di nuovo; poi un terzo

; poi un terzo affare di medicinali americani e guadagnai ancora. piovene, 2-159:

rendeva sempre più vispo, più loquace e più allegro. calvino, 1-344

, ma aveva avuto trascorsi poco chiari e da tempo stava all'estero.

-affare fatto: concluso, risolto (e indica il raggiungimento di un risultato,

fatto un buon affare! ', e non solo in opere di materiale utilità,

piccolo merciaiuolo quando abbia frequenza d'avventori e venda pur con poco guadagno. possonsi fare

con poco guadagno. possonsi fare affari e in grande e in piccolo. cavour,

. possonsi fare affari e in grande e in piccolo. cavour, vii-139: io

affari: pensare a se stesso, e non impicciarsi degli altri. tommaseo-rigutini,

affari altrui, pensano ai fatti loro; e questo talvolta anco nelle cariche le quali

de girardin, marguerite ou deux amours, e che fu rinnovato da alessandro dumas figlio

consiglio dee, maturo esame; / e il grand'affar, di cui fra

un affare di sangue ma di educazione e di posizione. carducci, 8: a

vol. I Pag.197 - Da AFFARE a AFFARUCCIO (75 risultati)

quale tutti diventano uguali ai re; e brévet d'affaire (così il dizionario dell'

ma è cosa che riguarda me, e ad altri non deve importare neanco d'aveme

nell'uso si adopera in significati simili, e bisogna porre mente quali comporta la natura

a mio danno, mi sembra infelice, e quindi da soccorrere. -qui

amor lo cor m'afina, / e magiormente intendo k'è llegno d'al-

v-34-35: vidisi donni là desfare / e ientili omeni de granni affari, /

v-91-23: però se 'n altra intendo e da ella parto, / no le

tom'al niente. guittone, ii-270: e sappeti che, s'eo dovesse amare

: stato so en obedenza, povertate e sofferenza; / castetate abi en piacenza

angiolieri, vi-1-432 (no-8): e non guardar per ch'i'sia tuo minore

, per ragione, / in sé umilitate e cortesia. g. villani,

federigo regnò trent'anni impera- dore, e fu uomo di grande affare e di gran

dore, e fu uomo di grande affare e di gran valore. idem, 12-32

era [corso donati] valente donzello, e per venire in grande affare, se

cera, / anz'è sì fresca e bella / che lo me'cor s'abbella

, i-511: parvegli nello aspetto nobile e di grande affare. idem, dee

che fusse piena di denari assai, / e s'io aprissi quella borsa ogn'ora

sovra un cavallo di molto grande affare e molto ben fatto. della casa, 585

ben fatto. della casa, 585: e forse quello che s'usa per li

è abbondevole di uomini di gran legnaggio e di baroni d'alto affare, non

, i quali per lo più sono mercatanti e semplici gentiluomini. tasso, n-ii-338:

gli teneva gli occhi fissi nel volto, e pare- vami di conoscere in lui un

in lui un non so che di gentile e di grazioso. onde, di non

che meco veniva, a piedi dismontai e gli dissi che su la ripa del

a parigi, a favorirmi spontaneamente; e mi fece conoscere ad alcuni signori d'alto

mi avrebbero promosso a lor conoscenti, e di mano in mano così. manzoni,

coppia d'alto affare; don ferrante e donna prassede: il casato, al solito

versavano le sue faccende... e per questo, e per la prenotata idea

faccende... e per questo, e per la prenotata idea d'importanza,

. settembrini, 1-314: a vederlo e a udirlo parlare è un uomo di

per lo più sopra cose d'interesse, e la stessa giustizia dai più trattandosi come

è vero che enea capitasse a cartagine e avesse affare di lei [di didone

preso andrea di messer piero de'pazzi e 'l brigliaino, cagnotto di casa, uomo

di male affare. cadetti, 37: e li spagnuoli non si dànno a questa

essere persone di male affare, false e bugiarde. manzoni, pr. sp

tesoro volgar., 7-33: tradimento e inganno non si affà, se non

affà, se non è a malvagio e a codardo. iacopone, 35-52: solo

ella è pure brutta quanto la può: e la mia comare, ch'era bellissima

sendo di venticinque anni, e io attempata. soderini, ii-331:

dando alimento alle radici come il sole e l'aere. manzoni,

, un naturale incontro, un affarsi e un comporsi tranquillamente di cose, nel

, talvolta, piuttosto la convenienza di sentimento e di opinione, che di giovamento:

che pensano ad ingrassare in cielo, e non si prendono cura di quaggiù. se

un cinghia'con sollecito piede; / e quanto ad esso sforzandosi ognuno / offende,

ogni beneficio fu mai afatto a lui e a'suoi da quella comunità e appresso

a lui e a'suoi da quella comunità e appresso ogni male che egli e'suoi

equivoco con * affanno 'nome, e l'altra del soggiuntivo affacciano col suono

convenga, né quella del passato perfetto e dell'imperativo nella seconda persona ancora meno

, ma ben riuscito; occupazione modesta e saltuaria. tommaseo [s. v

: affaretto si usa parlando familiarmente, e per lo più coll'aggiunto di '

neol. affaccendamento intenso (con agitazione e confusione). = deriv.

si appagarono le vanità co'nastri, e gli appetiti coi grassi affari...

. con gli appalti, le concessioni e i fondi segreti si sviluppò l'affarismo.

disonore, insomma, ogni più basso e vile mezzo adoperando, pur di riuscire a

tutte in ismo: / trasformismo, affarismo e parlamentarismo. rigutini-cappuccini, 8: quegli

d'affari, che fanno per sé e che hanno dato origine alle due parole

dato origine alle due parole nuove affarismo e affarista, si dovrebbero chiamare 'procaccianti

imbriani, 2-63: la moralità pubblica e privata, sempre, crescente: il

sempre, crescente: il primato pel numero e l'atrocità de'delitti attribuiti al popolo

, vii-91: questa combinazione di bellezza e di affarismo mi sconcertava. =

da affare1. affarista, agg. e sm. e f. (plur.

affarista, agg. e sm. e f. (plur. m. -i

da un lato si lega coi ministeri e con la reggia, e dall'altro scende

lega coi ministeri e con la reggia, e dall'altro scende sino a'più bassi

a'più bassi strati, dove trovi mezzani e prostitute. arila, 15: da

maggior voga da certi tempi, fatti e persone, di che non è qui il

di riserbo, di diffidenza, e talvolta di satira per i liberali chiacchieroni

talvolta di satira per i liberali chiacchieroni e pei « patrioti » affaristi. linati,

« affare » nel senso più largo e più losco della parola: affarista,

, quando basti. palazzeschi, i-761: e la zia fanni che per dieci anni

affaróne, sm. affare molto vantaggioso e lucroso. tommaseo [s.

: faceva un affarone d'oro, e lì, ite e venite, guadagnava il

d'oro, e lì, ite e venite, guadagnava il quarantacinque o cinquanta

.]: diciamo familiarmente: 'egli e un affarone', parlando d'alcuna cosa

pareva un gran signore, il cuoco e il guattero. = acer,

vol. I Pag.198 - Da AFFASCIARE a AFFATICAMENTO (53 risultati)

la buona donna di casa dire lietamente e quasi leggiadramente, ch'ella fa in

leggiadramente, ch'ella fa in tempo e per l'appunto tutte le faccendine.

, o per astuzia, diciamo: * e quell'affaruccio? '- * sbrigato

eufemia, per non dire * affare faticoso e molesto '. -'creda pure

affarucci condotti senza probità diventano affarucciacci; e alla colpa aggiungesi la vergogna della grettezza

[la canapa]... e s'affascia: in tanti fasci si lega

cose in pochi versi di scrittura affascia e stringe. vallisneri, 1-756: io

ed esattissima serie di tante diligenze fatte e rifatte da que'zelanti uomini e valenti

fatte e rifatte da que'zelanti uomini e valenti maestri. = deriv. da

/ van le formiche in lunghe e nere righe. viani, 14-285: delle

fumo guarisce le bestie dell'affascinamento, e cùrale e conservale sane. 3

le bestie dell'affascinamento, e cùrale e conservale sane. 3. figur

proprio cuore, che han dello spirito e de'talenti loro, siccome quelli che dal

quanto ella è dolce ed attrattiva, e per cosi dire, affascinante. carducci,

ii-9-29: ti ho veduta più affascinante e rapitrice ne'tuoi pallori altre volte,

altre volte, in quei pallori che penetrano e inebriano l'anima mia e i miei

che penetrano e inebriano l'anima mia e i miei sensi. d'annunzio, iv-1-203

dicendo con affascinanti ragionamenti che la virtù e la verità sono cose mutevoli. b

introdotta nella storia darebbe luogo a disarmonie e si cangerebbe in ripugnante menzogna. palazzeschi

riempiva il paese con le proprie gesta, e la cui persona aveva rappresentato lo spettacolo

, se no, è finita ». e lo disse con quella fermezza allucinata di

creature. tasso, aminta, 645: e con maligno / guardo mirando affascinommi;

affascinommi; ond'io / roco divenni e poi gran tempo tacqui. moravia, i-325

affascinato, storse con rabbia gli occhi e andò ad appoggiarsi presso la finestra,

assicurar del tutto sopra la somma prudenza e santità di quelli da chi ha da

va in volta sotto il manto di zelo e carità. segneri, i-606: l'

). fare una fascina, raccogliere e legare a fascio. sacchetti, 146-69

noi spariamo bene quel porco grande, e mettervi dentro quel piccolo, e poi l'

grande, e mettervi dentro quel piccolo, e poi l'affascineremo con questo alloro.

, affascinate dal terrore di peggior male e dalla speranza di futuro compenso. verga

futuro compenso. verga, i-126: e teneva sempre gli occhi intenti e affascinati

i-126: e teneva sempre gli occhi intenti e affascinati nelle orbite incavate ed oscure di

agonia breve. affascinatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

. fra gidio, 1-32: maravigliosa e dolorosa affascinazione, ovvero inganno è il

perdiamo uno asinelio od uno cane, e cerchiamo non solamente per la città, ma

che siano, sono tanto difficili a profferirsi e spiacevoli ad udirsi per lo affastellamento delle

[essa] affastellava manipoli su manipoli, e covoni su covoni, senza stancarsi mai

quelli autoroni / che il leopardi affastellano e il manzoni / per entro i lor

riposo, scrivevo opere di ogni tema e di ogni stile, affastellavo citazioni e

e di ogni stile, affastellavo citazioni e immaginazioni. silone, 5-178: i baracconi

varchi, v-59: dire farfalloni, serpelloni e strafalcioni, si dice di coloro che

si dice di coloro che lanciano raccontando bugie e falsità manifeste;... e

e falsità manifeste;... e talvolta mentre favellano, per mostrare di

covone di paglia, da una banda grosso e dall'altra stretto, lungo sei o

stretto, lungo sei o sette braccia, e così affastellate insieme mettono questo fascio nell'

; fascicolato. affastellatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

, 2-97: mi chiamava vagabondo, epicureo e affastellatore di nuvole e sogni.

vagabondo, epicureo e affastellatore di nuvole e sogni. 2. sf.

109-43: e1 marito tornò di podesteria, e come che s'andasse la cosa,

sani uscissero della casa del malato, e diceano: egli è affatappiato, non gli

. ariosto, 41-29: era inviolabile e affatato. d'annunzio, v-2-160:

», gli sguardi sono più potenti e affatati di coloro che con le ciglia

qual memoria dei aitare con pensamento, e affaticamento dello 'ngegno. boccaccio, v-155

vol. I Pag.199 - Da AFFATICANATURE a AFFATICATO (95 risultati)

15: cose che hanno bisogno grande e lungo di molta speculazione et affaticamento di

fatica). affaticanature, agg. e sm. invar. scherz. detto

fatto quel giovamento che io desidero; e se possibile è, come io credo

= deriv. dall'imp. di affaticare e dal plur. di natura (v.

. [crusca]: e'benefici adunque e le difensioni largamente sono manifeste dell'uomo

difensioni largamente sono manifeste dell'uomo eloquente e affaticantesi facilmente, e difendente le cause di

dell'uomo eloquente e affaticantesi facilmente, e difendente le cause di molti, non

: il pane che temperatamente ha formento e sale... agli esercitanti e

e sale... agli esercitanti e affaticanti è inconvenevole. 3.

, 143: avea una buona testa, e molto affaticante, e bene esperto mercatante

buona testa, e molto affaticante, e bene esperto mercatante. machiavelli, 6-4-175:

mostravasi. affaticare (ant. e dial. affatigare e afaticare; anche

affaticare (ant. e dial. affatigare e afaticare; anche affadigare), tr

stancare. giamboni, 7-80: e però i pedoni cotidianamente, quando è

neve o piove, sotto i tetti, e gli altri dì nel campo, si

tuo vestire molte genti a te lontane e divise. boterò, i-305: l'affaticare

uno si è che gl'in- dura e li rinforza. arici, 70: le

dono ogni fortezza / ne'gravi affanni e, mentre altrui affatico, / gli fo

: non facciamo forza di affaticarvi e riaffaticarvi in questa cosa, perché, sapendo

foscolo, sep., 19: e involve tutte cose l'oblio nella sua

l'oblio nella sua notte; / e una forza operosa le affatica / di moto

leopardi, 10-20: tu inquieto, e felice e miserando, / m'affaticavi

, 10-20: tu inquieto, e felice e miserando, / m'affaticavi in su

una forza / ostil, distruggitrice, e dentro il fere / e di fuor da

distruggitrice, e dentro il fere / e di fuor da ogni lato, assidua,

intenta / dal dì che nasce; e l'affatica e stanca, / essa indefatigata

dal dì che nasce; e l'affatica e stanca, / essa indefatigata. carducci

147: tu affatichi il senile estro e il pensiero / dietro l'imago de la

le madri. simintendi, 2-2-4: e 'l lolio, e'triboli, e la

: e 'l lolio, e'triboli, e la gramigna che non si puote vincere

. idem, 1-188: i cittadini e artefici e mercatanti erano stati affaticati e

, 1-188: i cittadini e artefici e mercatanti erano stati affaticati e lassi dalle

cittadini e artefici e mercatanti erano stati affaticati e lassi dalle gravezze ordinarie e da'balzegli

stati affaticati e lassi dalle gravezze ordinarie e da'balzegli e accatti e accattini.

lassi dalle gravezze ordinarie e da'balzegli e accatti e accattini. 5

dalle gravezze ordinarie e da'balzegli e accatti e accattini. 5. rifl

naturalmente ama l'andare in giuso; e però quando in su muove lo suo corpo

uomo o la femina è ben satollo e pieno, non vorrebbe fare niuna cosa

fare niuna cosa dove s'affaticasse, e diventane poltrone; e non affaticandosi,

dove s'affaticasse, e diventane poltrone; e non affaticandosi, perde il guadagno.

che la natura umana s'esserci tasse e afaticasse, e secondo l'opere pagare

natura umana s'esserci tasse e afaticasse, e secondo l'opere pagare ciascuno. s

li uccelli, quando s'affaticano nel volare e quando vogliono mangiare, tornano per riposo

, i-18-2: il dì s'affaticavano, e la notte stavano in continue orazioni.

corpo nostro tutte le membra s'affaticano e adopransi ad arbitrio del core. bandello

: donque ben è fuori della mente e vano di senno quelli che dice che 'l

, nelle quali tutto tempo si consumano e affaticano i filosofi. maestro alberto,

. bibbia volgar., vi-19: e anche sì mi avvidi come gli uomini

avvidi come gli uomini s'affaticano, e ciascuno s'ingegna quanto sae, e vidi

, e ciascuno s'ingegna quanto sae, e vidi che l'uno ha invidia dell'

veggendo che egli era pure a questo disposto e che alla giovane aggradiva, disse:

. scala del paradiso, 38: e però noi giovani affatichiamci ferventemente, e corriamo

e però noi giovani affatichiamci ferventemente, e corriamo sollicitamente, però che la morte

ed era a piè del ponte, e non gli lasciava passare. fioretti,

tu ti se'fedelmente affaticato per me, e in molti modi hai afflitto il tuo

potresti aver buon tempo a servire a dio e tu t'affatichi per andar nell'inferno

li discepoli si affa rigavano nel remigare e appiccavansi alli remi. sannazaro, 10-153

, affaticatevi a mostrargli con più potente e efficace ragione che voi potete, che

, 150: però chi si affatica per e populi e università, non speri che

: però chi si affatica per e populi e università, non speri che loro si

. idem, 2-92 (461): e gli ringraziai delle gran lode che eglino

affaticava virtuosamente. della casa, 593: e lasciamo stare che a talora si affaticano

il loro medesimo è tutto pieno di pruni e di ortica. galileo, 989:

si forma di tutte le cose; e con ragioni sottili s'affaticò di provare

uomo è nato o ad affaticarsi dì e notte in cose utili per poter vivere

vivere inutile, per inquietar gli altri: e tutti aspiriamo sì ardentemente al riposo,

. b. croce, i-4-89: e illusione delle illusioni par che sia proprio

che l'individuo crede di affaticarsi per vivere e intensificare sempre più la sua vita,

a nascondere la loro buona educazione. e vi riescono. 7. intr

riescono. 7. intr. e rifl. figur. affannarsi, tormentarsi,

petrarca, iii-1-88: o ciechi, e 'l tanto affaticar che giova? cantari,

che giova? cantari, 183: e, non trovandosi al capo colei / per

avrà tutte queste cose, non curandone e non affaticandosene. berni, 160

credenza, / mangio 'l suo pane e non me l'affatico. 9.

e'si stampa meglio con essa, e i tuoi ferri si affaticano manco.

ordinari, si fussero venuti ad affaticare e indebolire i piloni. = comp

, agg. (ant. e dial. affadigato). che sente fatica

en el mio core già pensanno / e già molto dubitanno / de lo salire

le pianure agli affaticati cavalli del sole, e riceve gli affaticati carri. idem,

. bibbia volgar., vi-176: e non indugerai quello che devi dare allo

sacchetti, 192-36: tu getti il sale e guasti il cotto per forma, che

): imperò che tu se'affaticato e l'ora è tardi, io ti priego

el mondo, iesu che è la fortezza e la potenzia eterna, era affatigato.

219): cominciò giorgio a ragionare e domandare della sua carissima donna; la quale

donna; la quale, percioché stracco e affaticato era, non volle andare a

arme novelle / sudano i fabri affaticati e stanchi. segneri, ii-426: era

di quattordici ore. foscolo, iv-362: e mentre le madri e le mogli apparecchiano

, iv-362: e mentre le madri e le mogli apparecchiano la cena alla affaticata

ma può la stanchezza essere momentanea, e non impedire il riprendere della fatica.

/ sotto 11 peso ineguale affaticati / e del gel che si fende il suono

suono arguto. palazzeschi, 1-33: e l'oliveto è affaticato dai suoi frutti

: soleva essere il lor mestiere, e consumarsi la lor fatica in trattar paci,

fatica in trattar paci,... e con belli motti leggiadri ricreare gli animi

motti leggiadri ricreare gli animi degli affaticati e sollazzare le corti. cassiano volgar.

tuoi esempli d'avere compassione agli affaticati, e

vol. I Pag.200 - Da AFFATICATORE a AFFAZZONAMENTO (75 risultati)

, 133: ella dal lampo affaticati e lassi / coprendo gli occhi, e stretti

affaticati e lassi / coprendo gli occhi, e stretti i panni al seno, /

genti umane affaticate! / tutto trapassa e nulla può morir. baldini, 4-209:

una città che è ancora da farsi e dove di necessità la vita ha ancora

vita ha ancora un ritmo grandemente affaticato e contradittorio. montale, 2-27: le

: altri piagnenti, altri giacenti in terra e volgenti gli affaticati occhi nel sezzaio movimento

nella camera, disse alla moglie: -vieni e cuoprimi bene, ché io mi sento

16-vii-340: ho la testa affaticatissima, e col mio solito antico dolore. idem,

. cennini, 30: affaticati e dilettati di ritrar sempre le miglior cose

i-358: l'uno compagno nelle guerre, e l'altro affaticatissimo in roma, avevano

brievemente vi dia a divedere quanto vana e fallace sia nella medicina la sperienza?

/... / l'affaticate merci e 'l suo tesoro / saccheggiare e guastar

affaticate merci e 'l suo tesoro / saccheggiare e guastar vedeasi innanti. 7

di quelle pitture, che diremmo sfumate e affaticate. affaticatóre, agg.

affaticate. affaticatóre, agg. e sm. (femm. -trice),

guittone, 1-35: èe donna affaticatrice, e molto valente. velluti, 71:

fruosino è di comunale statura, magro e asciutto,... stato giucatore e

e asciutto,... stato giucatore e grande affatica tore. =

: il cavallo abbiente le gambe, e delle gambe le giunture ben pilose e i

e delle gambe le giunture ben pilose e i peli lunghi, e affatichevole.

giunture ben pilose e i peli lunghi, e affatichevole. 2. che

bencivenni, 5-20: l'affatichevole commozione e novità nel corpo, si lieva col

nel corpo, si lieva col sonno e col riposo. = deriv. da

albanzani [tommaseo]: giovane potentissimo e affaticosissimo. = deriv. da affaticare

completamente, del tutto, in tutto e per tutto; realmente, veramente.

commettere altrui. cantari, 211: e con la spada in mano, ardito

con la spada in mano, ardito e presto, / ferie 'l baron, si

volendosi levare a questo tratto, / e bruto smonta ed ucciselo affatto. sannazaro,

che lo traevano del cervello afatto: e quando questa cosa gli cominciava a venire

/ grave così ch'ei giacque un'ora e piue / stordito affatto e di se

un'ora e piue / stordito affatto e di se stesso fuori. sarpi, i-78

baretti, i-27: oggi sto bene, e, se non bene affatto, almeno

certa ripugnanza, provava ne'primi delitti, e vinta poi, e scomparsa quasi affatto

primi delitti, e vinta poi, e scomparsa quasi affatto, tornava ora a farsi

meschini erravano sbandati, come stupidi, e non pochi fuor di sé affatto. idem

come un'idea affatto indipendente da me. e. cecchi, 1-84: noi partivamo

, 2-18-86: così tacito passa, e poscia quando / ebbe il trepido piè dell'

a sé tirando / socchiuso il lascia e non lo serra affatto. baretti, 1-66

89: chiuso in se stesso, e non mai solo, il saggio / tacita

. nievo, 147: mite e tollerante colle donne anche quando si prendevano

affatto! lui il bagarino poteva firmare e mettersi al sicuro da ogni responsabilità. b

nel tino per altre ventiquattr'ore; e così segui per quindici dì alternativamente,

così segui per quindici dì alternativamente, e dipoi imbottalo per affatto, e beilo

, e dipoi imbottalo per affatto, e beilo. l. bellini, 5-2-152:

i-12: io sono affatto affatto innamorato e di lei e de'bellissimi suoi versi.

sono affatto affatto innamorato e di lei e de'bellissimi suoi versi. idem, ii-195

, che ignora affatto affatto le concordanze e l'arte del verso. leopardi,

, 1-304: se potessi averti vicino e parlarti ti farei vedere che non devi

ii-8-155: preferiresti altri amanti più ordinari e di tutti i giorni...

utili. = comp. da a e fatto (v.).

ha affattucchiato ': vive la voce e il pregiudizio, segnatamente di fattucchierie amorose;

fecero più, che fecero malie, e affatturamenti, e legamenti con erbe e con

che fecero malie, e affatturamenti, e legamenti con erbe e con immagini,

, e affatturamenti, e legamenti con erbe e con immagini, siccome facea medea di

secondo s'annida / ipocrisia, lusinghe e chi affattura / falsità, ladroneccio e

lusinghe e chi affattura / falsità, ladroneccio e simonia. castiglione, 430: gli

sono impazzato o veramente sono stato affatturato e guasto. segneri, iii-1-270: contano

fallo noi fatto il verbo ciurmare, e ciurmato e ciurmatore; che si dicono

noi fatto il verbo ciurmare, e ciurmato e ciurmatore; che si dicono però in

basso sentimento di affatturare, di fatare e di assiderare per via d'incantesimo e di

fatare e di assiderare per via d'incantesimo e di magia. tommaseo-rigatini, 2218:

con piacevole maraviglia, far rimanere sospeso e immoto. affatturare dice stregoneria più nocente,

dice stregoneria più nocente, più operosa e men semplice; senso che ora non ha

non lo si conosceva proprio più, e tutti stroncavano per sapere qual droga avesse

vino, per farlo crescere di quantità e di prezzo. tommaseo-rigutini, 1622:

arici, che scrisse: 'tignere e affatturare le lane'. = deriv

/ che sfollano teatri / lungamente inguantate e seminude. manzini, 7-27: esorcizza

invenzione della tavola;... e fattala segretamente intagliare in rame, l'impresse

musicale. affatturatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

;... li affatturatoli e indovini, e simile lordura nel vigesimo

. li affatturatoli e indovini, e simile lordura nel vigesimo capitolo.

a vedersi, che un giovane concio e fazionato dai famosi padri. tommaseo [

: certa scienza materiale è mestiere, e serve per affatturatrice e mezzana al commercio

è mestiere, e serve per affatturatrice e mezzana al commercio fraudolento.

comunemente per * alterazione di vini 'e simili. oggi 'fatturazione '.

vol. I Pag.201 - Da AFFAZZONARE a AFFERMARE (82 risultati)

principi? guardai d'intorno a me, e parvemi d'affermare che no. manzoni

affermare che ci fosse un male terribile e generale; ma neu'assegnarne la cagione.

correre il rischio di passare per arditello e spiritosetto, affermava che da giovine io

che la verità è nella contemplazione estetica e non già nel concetto. idem, i-2-62

.. ha in sé l'opposizione; e per questa ragione è insieme affermazione e

e per questa ragione è insieme affermazione e negazione; non afferma se non negando

negazione; non afferma se non negando e non nega se non affermando. deledda,

è un pregiudizio il credere che i malfattori e gli uomini di cattiva coscienza siano fortunati

gli uomini di cattiva coscienza siano fortunati e i buoni no. non è vero!

sapendo per istinto che la vita è dura e difficile, incominciava ad affermare il

, 3-15: anima razionale opera, afferma e nega, assente e dissente con discrezione

opera, afferma e nega, assente e dissente con discrezione e con consiglio. dante

nega, assente e dissente con discrezione e con consiglio. dante, par.

basso, / che sanza distinzione afferma e nega. passavanti, 135: quello

arridete sfolgorando da lungi: io nego e non affermo. d'annunzio, iv-2-414

annunzio, iv-2-414: io sentiva accrescersi e determinarsi il mio essere...

sforzo del meditare, dell'affer- mare e dell'escludere. 3. sostenere

afferma tulio la sentenza d'aristotile. e però che elli l'àe confermata, si

di colui cui è la statua, e ne li altri genera. detto d'amore

. testi fiorentini, 42: quelli siano e debbiano essere affermati dal frate per capitani

debbiano essere affermati dal frate per capitani e per rectori. idem, 62:

: fue affermato questo capitolo per ser arrigo e guido capitani. boccaccio, i-124:

mi affermò la credenza delle vedute cose e la speranza della futura vittoria. idem

futura vittoria. idem, iv-41: e varie cose nell'animo rivolgendo, né

notte mi tocca la prima guardia, e l'altra notte mi tocca la guardia

vi potrò io dare l'entrata »; e afermò il tradimento con ongni saramento.

con ongni saramento. ariosto, 2-47: e come mi fu tolta lor narrai,

'l pia- ciere è l'afennante / e ciò c'om ferma e 'n esso si

l'afennante / e ciò c'om ferma e 'n esso si riposa, / adesso

quando l'uomo s'aggiugne a dio, e afferma suo cuore in buono proposito,

dalle navi, legandole con ferme funi e legami, ed affermandole con poderose ancore

1-91: agolante disse che carlo minacciava e aveva paura, e afermossi dove si facesse

che carlo minacciava e aveva paura, e afermossi dove si facesse la battaglia,

afermossi dove si facesse la battaglia, e 'l duca fu licenziato. ariosto, 8-71

rassume / tutto in un loco, e non l'afferma mai. arici, i-19

accer- chiante / terra meglio l'unisca e ve lo affermi. 5.

5. rifl. prendere forza e sicurezza, rafforzarsi. -anche al figur

con crusca. cantari, 69: e 'l saracin, che si tenea de'fieri

sul buon destrier allora s'affermava, / e rivoltossi il nobil cavalieri: / l'

modularla con garbo ed era intonatissima; e sempre meglio si affermava nell'esercizio.

gode in confronto all'impotenza altrui, e dei modi, come questa potenza s'

di cesare, 91: colli occhi lagrimanti e piangenti, senza altro affazzonamelo rivenne al

., i-1-94: tutti [i detti e fatti] erano affazzonati ad ingegno ed

toscani, oltre i verbi acconciare, affazzonare e raffazzonare, avevano affaitare; che significano

abbellirei. = cfr. fazioni e fazzone, dal fr. ant. fafon

fazzone, dal fr. ant. fafon e faison (dal lat. factio -ónis

questo, affé che mi ghigne nuovo, e nuovo, come si dice, di

in generale. baretti, ii-107: e se le avessi, gli manderesti trenta ghinee

che questa è pazzia, è frenesia; e non è pietà, né tenerezza.

: prestami una patacca... / e prendi questo pegno. -affé, te

nel sec. xvii come termine giuridico e nel 1845 come termine d'anatomia;

certe sentenze che agli inesperti paiono assolutamente e universalmente affermabili, chi meglio conosce e

e universalmente affermabili, chi meglio conosce e chi ha più provato non le pronunzia

le pronunzia se non che con eccezioni e condizioni. affermaménto, sm.

, 52-23: trovare argomenti per provare e far credere il suo dire non vale neente

cioè mettere ciascuno argomento in quella parte e luogo che si conviene, per più affermamento

, che per lui fece, affermare e chiarificare ad affermamento di fede. andrea

fede. andrea da barberino, ii-69: e molti altri capitoli, che erano affermamento

, affé di bacco, affé affé (e simili). lippi, 3-60:

! -gridò scattando in piedi coll'ira e coll'impazienza che gli guadagnàvano la mano.

affediddio! = comp. da a e fé (da fede).

ogni condizione, insieme commisti dalle tristezze e dalle tribolazioni, vociavano verso il tempio

ristorano, se mai, soccorsi straordinari e puerili... in quella penombra affebbrata

.). affegatare, intr. e rifl. (affégato). ant.

, 424: allora ci accordammo con lui e lasciammo quel traditore del signore di lucca

affèndere è deriv., v. offendere e deriv. afferato, agg. ant

. questo è uno animo troppo afferato e troppo sicuro. = variante di

dunque la stia al suo paese, e tutti pari. einaudi, 1-259: la

giordano [crusca]: lo dicono, e lo replicano affer- mantemente. libro delle

esplicitamente, asserire (come cosa vera e certa); sostenere con parole (ed

ordini di creature spirituali la chiesa tiene e afferma. idem, conv.,

idem, conv., ii-vm-16: e io così credo, così affermo e così

: e io così credo, così affermo e così certo sono ad altra vita migliore

dee., 2-7 (204): e sedendo... con lei, la

essere. filippo degli agazzari, 7: e così la madre e l'altre donne

, 7: e così la madre e l'altre donne che v'erano affermavano al

ceccarello era ne la vigna che azzappava: e 'l fanciullo affermava a loro pur ch'

.. affermava l'uomo essere modo e misura di tucte le cose. ariosto

ancora che in contrario siano molti riscontri e quasi certezza, lo affermare o negare

intervento degli arbori. tasso, 17-88: e, se cosa, qual certo 10

luogo più opportuno, essendo materia curiosa e piena di bizzarri, e talvolta non

materia curiosa e piena di bizzarri, e talvolta non aspettati avvenimenti. algarotti, 3-34

vol. I Pag.202 - Da AFFERMATAMENTE a AFFERRARE (76 risultati)

6. rifì. acquistare notorietà e credito; emergere, distinguersi, conseguire

ristabilirsi ', l'usano i francesi, e coloro che gli scimmiottano, ma gli

lat. affirm&re (comp. da ad e firmare * render fermo, assicurare '

* rinforzare, confermare, asserire '(e la voce si è diffusa con il

si è diffusa con il linguaggio della logica e della filosofia scolastica).

: comandamenti sono quelli della legge affermativi e negativi. ottimo, ii-534 [purg.

di rado avviene che le parole affermative e sicure d'una persona autorevole, in

? » domandò il primo al secondo; e, a un cenno affermativo, andò

» per l'accidentale forma grammaticale, e non già perché si riesca veramente a

che è un unico atto di affermazione e negazione. soffici, 6-147: e

e negazione. soffici, 6-147: e poiché io gli facevo un cenno affermativo,

sguardo si fece a un tratto così imbarazzato e a un tempo così rispettoso.

[miracoli] sono molto efficaci, e affermativi alla nostra fede. 3.

nieghi, o che s'affermi; e dal negato e dall'affermato depende,

o che s'affermi; e dal negato e dall'affermato depende, e non dalla

dal negato e dall'affermato depende, e non dalla negazione o dau'affermazione. manzoni

dante, conv., iv-11-14: e soggiungo: riprovando il giudicio falso e

e soggiungo: riprovando il giudicio falso e vile... falso, cioè rimosso

. falso, cioè rimosso dalla verità; e vile, cioè da viltà d'animo

vile, cioè da viltà d'animo affermato e fortificato. 3. che ha

arici, i-148: fra la commessa rastrelliera e il muro, / verso terra inclinate

spranghe. affermatóre, agg. e sm. (femm. -trice).

vescovo, affermatóre della resia ariana, e battezzato e ammaestrato, in malvagia eresia

affermatóre della resia ariana, e battezzato e ammaestrato, in malvagia eresia s'arreddeo

da s. c., 38-5-14: e così gige, quando disi- derava d'

opinione, approvò dove fosse la salda e pura beatitudine. = lat.

differenza infra la tua semplice affermazione, e lo saramento. boccaccio, v-117:

industrioso intelletto riconobbe il vostro viso; e con affermazione dissi. ottimo, iii-68

2-91: considerando qui solo l'affermazione e la negazione,... verrò ai

, i-2-11: la teoria del silenzio e della tacita azione ed esperienza interiore è

affermazione con la quale si rifiuta, e si crede di confutare, altre affermazioni.

altre affermazioni. ma affermazione, negazione e confutazione vuol dire universalità di esigenza e

e confutazione vuol dire universalità di esigenza e di contenuto; e perciò quella dottrina

universalità di esigenza e di contenuto; e perciò quella dottrina importa un concetto.

una posizione sicura, l'acquistare notorietà e fama; consolidamento, buona riuscita,

regimi: gli ultimi sussulti della repubblica e le prime affermazioni imperiali con augusto. idem

numero di quelli che si sono affermati, e si teme che poco tempo resteranno in

a questo povero straccio di corpo, e quando l'avrò affermito un poco,

croce, i-2-51: un'opera d'arte e un'opera di filo- sofia, un

filo- sofia, un atto di pensiero e un atto di volontà, non sono

1-3 * 53: l'opera del pittore e del poeta non è materialmente afferrabile nel

materialmente afferrabile nel quadro o nel libro e richiede una rievocazione spesso assai difficile.

: riudiva in quel linguaggio un accento e una cadenza ch'egli aveva dimenticato.

, debita pena è l'afferra- mento e stracciamento delle gambe a chi ha avuto la

afferrante { aferrante), agg. e sm. ant. cavallo da combattimento

in sur uno afferrante destriere arabo, e così fendeva le schiere. girone il cortese

l'aferrante. pulci, 22-49: e poi ch'armato si vide a suo

[affèrro). prendere con rapidità e forza; abbrancare, uncinare, ghermire,

cogliere; sorprendere (v. acchiappare e acciuffare). fra giordano [

. dante, inf., 20-36: e non restò di minare a valle /

la pecunia, così sieno di là afferrati e tirati dai demonii con li uncini.

della battaglia, / volta il cavallo; e nel voltare afferra / la spada sua

la spada sua, che sì ben punge e taglia. idem, 46-124: gli

cinge il collo col braccio possente; / e con tal nodo e tanta forza afferra

possente; / e con tal nodo e tanta forza afferra, / che dell'arcion

/ che dell'arcion lo svelle, e caccia in terra. caro, 12-511:

nella sponda del trasimeno, afferrò una golpe e la tenne. tasso, 7-41:

astuto schermidor con man tenace, / e dalla terra madre alto lo spicca.

di due campanette che c'erano, e suona a martello. idem, pr.

afferrai la mia magnifica penna d'intendente e scrissi un tal letterone che avrebbe fatto

. carducci, 1024: afferran l'armi e a festa i giovani tizianeschi / scendon

con gesto risoluto, con occhi ardenti e foschi, e gli stampò sulla bocca un

, con occhi ardenti e foschi, e gli stampò sulla bocca un bacio di

/ robusta come tronco di serpente, / e strinsi e strinsi. idem, iv-2-393

tronco di serpente, / e strinsi e strinsi. idem, iv-2-393: gli occhi

lungo coltello che luccicava su la madia; e, nel tempo medesimo, la destra

gettare gli occhi sui fatti della giornata e l'afferrai senza voltarmi. accorgendomi che

senza voltarmi. accorgendomi che resisteva guardai e vidi che lo sconosciuto l'aveva afferrato

murata come un serpe; egli l'afferrò e quelli di sopra lo tirarono. govoni

afferrare per la spalla, al vestito, e tirar su. la manica, al

dolor l'afferra. alfieri, 72: e qui il mio spirto pur, che

madre! questa idea lo afferrò tutto e non lo lasciò più. ojetti, 60

vendetta ti passa a portata di mano e puoi senza sforzo afferrarla, afferrala:

cenno di aspettare; chiuse gli occhi e li strinse per afferrare un ricordo.

afferrato fin dal primo istante dallo scenario e dall'azione, non battevo ciglio, non

dalle futilità, un dettaglio mi afferra e mi tiene per una giornata intera.

vol. I Pag.203 - Da AFFERRATO a AFFETTARE (27 risultati)

londra m'offrì inaspettatamente la prima, e m'affrettai ad afferrarla. 4

con vigor di mente da poter ritenerla e farne uso. in buon senso dice agile

farne uso. in buon senso dice agile e forte intelligenza; in mal senso,

mal senso, animo pronto ad approfittare e abusare di quel che sente. mazzini,

: afferrano l'apparenza delle cose, e insistono sulle prime credenze. de

vi si costringeva [alla lettura] e cessava quando la mente più non afferrava

tempo, si rapì in una visione dolce e confusa di cui non avrebbe saputo afferrare

; ma già le voci crescevano di forza e prendevan colore di battibecco. govoni,

si vedono i sogni senz'occhi, / e afferrare le forme diverse dei venti.

che offrivano l'imbarazzo di una spiegazione e la difficoltà di farla tacere, e

e la difficoltà di farla tacere, e proprio come i bambini, una volta afferratele

una volta afferratele, le ripetesse insistentemente e ad altissima voce. baldini, 4-34

, restavo sempre massiccia come una statua e, quando ballavo, non riuscivo ad afferrare

non riuscivo ad afferrare i ritmi saltellanti e rapidi delle musiche moderne. pratolini,

... ma chiusero subito le finestre e non si riuscì ad afferrare l'argomento

: la croce fier ponere en terra / e su sì 'l ce fiero colcare;

chiovo sì spontaro. cantari, 205: e di molt'arme gli tagliava addosso,

elmo il buon ruggier l'afferra, / e de l'arcion con tal furor la

, o colle bocche, come la tanaglia e la pinzetta, stringe e imprigiona un

la tanaglia e la pinzetta, stringe e imprigiona un pezzo in modo da renderlo obbligato

2-49: trovandole [le galee] serrate e bene in concio, non le investirono

in concio, non le investirono, e non si afferrarono con loro. idem

s'erano afferrate con quella rimasono sbarattate e prese. andrea da barberino, 38:

figur. mare amoroso, v-10: e siccome si truova diceduto / 10 pesce

più s'agira per voler campare / e più s'aferra contra 'l suo volere.

, 9-195: ma intanto un greco spaventoso e tetro / ingrossa il mare e muove

spaventoso e tetro / ingrossa il mare e muove al legno guerra / e dubbio