di questa vita, alloraché tu credi ch'e' muoia, ed e'nasce. dante
alloraché tu credi ch'e'muoia, ed e' nasce. dante, inf.,
: fiorino diede la battaglia di dietro, e' fiesolani, vedendosi così in questo mezzo
fiorentini, 281: lamberto de l'artella e' compagni. passavanti, 19: consideriamo
la buona gente n'è ita; e' pericoli della via sono molti. sacchetti,
71-4: era la guerra tra genovesi e' viniziani. michelangelo, i-7-49: que'
dimo- stromo / la mia propinqua morte e' miei martiri. carducci, 516:
. carducci, 516: pe'laghi e' fiumi argentei lontano, / pe'boschi
fr. et. e3 [e'). art. plur. m.
cristo, che stiate fermo a stirpare e' vitii e a piantare le virtù
questo costituirono que'popoli, s'e' suoi minori sino a certa età peccavano,
suoi minori sino a certa età peccavano, e' magi strati punivano il padre
strati punivano il padre, gastigavano e' precettori che non li corressoro in
ne la paglia. machiavelli, 1-i-44: e' benefizii si debbono fare a poco
antiche, intorno alle quali tutti e' giorni che mi avanzavano del mio lavoro della
, andrà seco; e so che e' m'ha / a far sudar ancor più
3-1-59: pittagora gran tempo avanti che e' ritrovasse la dimostrazione, per la quale
0 mozzorecchi, / voi fiorite i ginnasi e' licei / d'ecceomi e barabbi e
sonava. savonarola, 7-i-101: quando e' dice « ogni cosa che è scritto
e ramuscelli per le vie, ch'e' viene. / cantano osanna! osanna
cavano e 10 stimano eccessivamente, come e' merita. d. bartoli, 22-65
erede, eccetto solamente che i figliuoli e' loro discendenti erano preferiti a'genitori.
moltitudine plebea raccolti, pòrti i prieghi e' sacrifici agli dii, festeggevoli esultano.
universali; è così ancora che rivela e' suoi secreti quando e a chi gli
/ comare... -eimè / ch'e' non si può. -eccoci sul
nell'abbaco, egli in pochi mesi ch'e' v'attese, fece tanto acquisto,
ch'è più splendente, / s'e' tua virtù ecclissa o falla meno / come
la terza insegna bene reggere le cittadi e' popoli e la repubblica, e appartiensi a
nel territorio a tenir discosto da'confini e' nemici, col far gli steccati, le
prestigio personale. botta, 4-63: e' pareva che a queste due mosse venute
... pareva ogni dì più ch'e' diventasse manco atto e disposto alla vita
città infiniti esempli di grandissima virtù, e' quali non sarebbono stati se la educazione non
gote il suo barbier gli rada. / e' non è, dice, al mio
alla corrozione. redi, 16-iii-34: e' può ben essere che le stesse razze
: né pertanto lo scultore non solo e' pictore non possono in tutte le cose
che degli dei / costretti sian di seguire e' precetti, effetto: effettuare.
. / né si debbe fraudare e' simidei / né tu da me ricercare
. tanaglia, 3-1002: e dopo e' nove dì gl'inferi effetti / dati
pucci, cent., 37-74: e' uscì del castello, e, con effetto
derisione e in contento della santa chiesa e' davano l'investitura de'beneficii ecclesiastici.
, 9-5: li patti furono, ch'e' potesse abitare ne'palagi che allora erano
uomo più efficace ad impetrare ciò che e' vuole. l. guicciardini,
v'è ammisto errore; ma quando e' vi si vede terrore espresso, ben sai
cellini, 2-75 (432): e' mi saltò una febbre efimera addosso,
: io son quello che ho sparso e' fiumi della grazia. io ho effuso lume
. boccaccio, vii-61: par ch'e' [zefiro] mi dica: « leva
, / che forse al mondo infra e' pastor non s'usa. -sovrabbondante
varianti: ei e il suo troncamento e', letter. e ant., anche
paese. lalini, i-155: ed e' cortesemente / mi disse immantenente, /
elli ebbe? alberti, i-2-212: e' litterati, vero, certo sono molto
vero, certo sono molto stimati quando e' sono eccellenti. pulci, 19-74: morgante
moglie. andrea da barberino, i-101: e' si volsono, e l'uno disse
di questi [pronomi] egli e e' hanno significato singulare e plurale; e,
, preposti a la consonante, diremo e', come qui: 'e'fa bene
, diremo e', come qui: 'e' fa bene 'e'corsono '.
come qui: 'e'fa bene 'e' corsono '. e, preposti alla
cicilia e di puglia, egli, e' suoi discendenti insino in quarta di sua
... io vi dico ch'e' fu egli. andrea da barberino, 152
a pigliarla. savonarola, 5-i-73: e' sono pochi anni, si può dire
si chiama per nome quel ferrolino con che e' s'intaglia. magalotti, 1-4:
ecco 'l vecchio: domando io s'e' l'ha visto? eh no: e'
e'l'ha visto? eh no: e' sarà il meglio ch'io vegga da
gelli, iii-89: ehimè, che e' si perderà l'acconciatura: e interverragli
masch. (plur. e, e': cfr. egli). ant.
superbia proviamo quanto non raro in chi e' ci dispiace, da noi sia mal
m. cecchi, 1-ii-6: se e' volessino pigliar il panno pel verso,
tener dietro a'capricci della moda, e' si spende un diluvio, un profluvio,
. idem, inf., 2-21: e' fu [enea] dell'alma roma
dell'arte dei vinattieri, 1-55: e' quali consoli e consiglieri sieno tenuti d'
ogni quartiere sì che in somma sieno e' detti elettori in tutto venti otto,
, et è che ogni volta che e' piove a questa luna di gennaio,
. guicciardini, vii-108: a roma e' dieci eletti per fare le leggi, ancora
statuto dell'arte dei vinattieri, 1-55: e' quali consoli e consiglieri sieno tenuti d'
d'ogni quartiere sì che in somma sieno e' detti elettori in tutto venti otto,
che furono tratti a elezionare e nominare e' cittadini da mandarsi a partito in detto
da essa. savonarola, 8-i-74: e' filosofi dicono che la volontà dell'uomo
colore d'oro alla reflessione del sole: e' quali non marciscono mai: il perché
colonna, 1-1368: qual opra d'ambo e' marmorarii d'ida / in cleo,
scrivemo iersera in campo che vi lasciassino e' centocinquanta uomini d'arme, e aggiugnemovi
degli elmi e li pomi de le spade e' ferri de'dardi difiammavano fortemente. ser
concetti appartiene: la qual parte se bene e' pare che sia compresa dall'invenzione,
confortare i suoi con fitte suasioni, ch'e' li fece vincitori. petrarca, 28-66
. mei, 244: forz'è ch'e' venga accordato essere [il cibo vegetabile
profumo). guerrazzi, 5-106: e' pare che i letterati e chi li bazzica
figliuolo, e non permettere, in quanto e' può, che facci male. nannini
, irreprensibile. bisticci, 3-244: e' traduceva, e nicolao scriveva di lettera
tenda, che si scorge per tutti e' soldati. galileo, 1-2-305: la corsica
, ed a firenze massime dove pagando e' cittadini per sostentazione della republica le gravezze
bibbia volgar., iv-247: atalia empiissima e' suoi figliuoli disfeceno la casa del tempio
. caro, 6-674: dido infelice, e' fu pur vera / quell'empia che
mentre che il duca lo vedeva, e' mi fu detto che e'se ne sattisfaceva
vedeva, e'mi fu detto che e' se ne sattisfaceva molto poco; e se
ché dice l'uomo dello stolto: e' non ha nulla nel cervello, ovvero
. dante, inf., 2-21: e' fu dell'alma roma e di suo
gli uomini degni d'esser emulati; e' son, dico, quegli che questi e
l'emulo s'ingegna d'essere tale che e' possa conseguire quei beni; l'invidioso
, 211: sono uccelli detti enanti: e' quali quando nasce la canicula s'ascondono
tacito, e pare che in tacito e' sapesse leggere con più alti spiriti che
simintendi, 1-25: e 'l fango e' molli pantani enfiaro per lo caldo. fatti
fusse un qualche male enfiato; perciocché e' mi dà alle volte tanto fastidio,
i raggi della luce, nel passar ch'e' fanno rasente l'estremità di un corpo
raffrena la enterocele item e rotti e e' malori che impigliano. d'alberti [s
di parole che si rigirano, d'onde e' prende il suo nome, ma l'
6-159: ed io so'stufo / quanto e' ce n'entra, ornai. carducci
è ragione nissuna, per la quale e' [l'universo] debba entrare in
sotto il letto, vietandogli espressamente che e' non uscisse mai fuor di quivi.
vivea, prima in edificare la chiesa e' conventi, e poscia in comprare entrada
delli cui frutti potessero vivere le monache e' frati. leti, 5-ii-139: si trova
nardi, 338: avevano i publicani e' conduttori dell'entrate promesso di provedere.
: fa'che la prima volta ch'e' ti dice più nulla, tu gli dia
sisì prenderemo i terreni, le mogli e' danari de'germani ». = dal
ogni dì nuovi vocaboli, parve che e' vi mancasse alcune lettere; e così vi
. leopardi, 341: senti ch'e' fischia e cigola e strombazza: /
non se gli abbruci il fegato, onde e' non assaggia l'estate mai vino,
più tosto per la materia della quale e' si fa, cioè materia probabile, che
, le sue forme e posizioni, e' suoi poli, e'suoi epicicli, e'
e posizioni, e'suoi poli, e' suoi epicicli, e'suoi centri ed eccentrici
e'suoi poli, e'suoi epicicli, e' suoi centri ed eccentrici...)
pianeti, aveano immaginato gli antichi ch'e' fossero portati in giro da certe sfere
. fra giordano, 186: e' fuoron più maniere di filosofi: alcuni dissero
niuno aveva resistenza a lui; / e' ferì eris e ferì sicceo / e alcion
pelliccila. magalotti, 20- 19: e' si sente il prurito e le punture di
marnilo ad infiammarsi di lei, sì che e' la prese per moglie, che non
de'cavalli. tanaglia, 1-1047: e' s'è già detto de'frutti e del
', in quattro e quattr'otto e' ti sterminava un uomo di qualunque statura
senso generico: sacerdozio. -ed e' li rispose e disse: -messere, perch'
in sempiterna seculorum secula, / egli e' compagni, di state e di verno
state e di verno: / privat'e' fuòr di quelle divine epula / e'qua'
privat'e'fuòr di quelle divine epula / e' qua'goder potevano in eterno.
animo arriva in quelle eccelse regioni ov'e' possa stare equiponderante con le altre sostanze
ch'ai sufol di mon'uga / e' non equisonasse piagentezza. = voce
uno pecca imprudentemente e quelle nelle quali e' pecca consideratamente e per malizia. b.
, 8-ii-174: o firenze, tre sono e' gradi della gratitudine; cioè: conoscere
. guicciardini, vii-17: innanzi che e' vi si risponda a questo, vi
questo, vi dirò che io dubito che e' non si pigli una equivocazione, perché
vediamo nel sole, che scalda dove e' suoi razzi toccano, e tamen il
9-241: ciascuno tartaro va a cavallo, e' loro cavalli sono piccoli e sanza ferri
quel cavaliere, / ma so ch'e' sare'ben buono erbolàio, / che sa
buono erbolàio, / che sa cavare e' denti, al mio parere. calmeta,
dante, inf., 26-108: io e' compagni eravam vecchi e tardi, /
al marito, a volontà loro liberamente; e' figliuoli che nascono in casa non
, eccetto solamente che i figliuoli, e' loro discendenti erano preferiti a'genitori.
se'già degenerato, / è perché e' crede che il re bianciardino /
e governa. boccaccio, vi-137: e' c'è altro a veder che tu non
suo erede. guicciardini, vii-49: e' medici ed ogni stato stretto escludono di
di morte. machiavelli, 5: e' principati sono o ereditarii, de'quali
sia suto lungo tempo principe, o e' sono nuovi. guicciardini, i-301: diventato
ciascuno elegge quelli instituti di vita che e' debbe seguire. = voce dotta,
tra le spinose contro a serpenti e tutti e' veleni. mattioli [dioscoride],
giudizio in grammatica sia ermafrodito, ch'e' vuole accordare il masculino col feminino.
buono. pulci, 2-25: come e' fu l'alba ciascun si levava, /
, 1-83-194: così partitomi andai a tagliare e' panni azzurri con una bella vestetta di
spezierie... pare più verisimile che e' sia la radice del colchico, e
, e adoperonlo i nostri contadini quando e' vogliono ridurre le terre a seme,
alquanto il tenne; / e mentre e' rimirava, gli occhi erranti / or
, 80: poi la santa chiesa, e' concilii generali de'santi padri e pastori
. pulci, 25-278: ma perché e' gli era rinaldo piaciuto, / l'
due erri, / dicendo: « e' non si truova cotti e tordi, /
, 1-97: la gola, la lussuria e' gravi guai / del giuoco, che
di belo e di nino; / donde e' credevon certo che costei / fussi nata
, e 'l veleno del serpente echino, e' vaghi errori e gli dimenticamenti della cieca
immediate 'che la profezia viene si scoprono e' cattivi a contradire e li buoni si
ovver per tradimento / lasciàr manfredi ed e' fuggirò all'erta. pulci, 22-172
: pretendono di acutamente penetrare ciò ch'e' si fa sopra il cielo,..
cortegiani, volle dar a divedere ch'e' facea conto del poeta potente imitandolo nella
fare un esalatoio dove l'aere putrefatto e' corpuscoli fetenti abbiano esito, il quale
pa rere che i tuoni e' baleni non potevan generarsi che da esaltazioni
meise sarà e la sua exaltazione e e' la sua casa. g. villani,
accusargli, altri met- tino alla esamina e' captivi,... ciò è quelli
immaginazione né del sentimento,... e' non potrà mai dalle sue osservazioni e
purg., 3-56: e mentre ch'e' tenendo il viso basso / essaminava del
cittadini, persone degnissime di fede, e' quali udirete testificare che non una volta
era occolto a platone che la unità e' numeri necessariamente essaminano e donano raggione di
, checché male avessi da spendere, e' danari della privata essaminazione, ch'erano
, checché male avessi da spendere, e' danari della privata essaminazióne. strafiarola,
sul corpo esangue e nudo / quando e' reddia nel conservato scudo. d'annunzio,
fa che mi persegua / e cerchi quanto e' può tormi la vita, / sanza
257: cesare sofferiva bene ch'e' figliuoli di coloro che erano stati contra
, 21: che sarà a vedere e' peccatori, maladecti dal figliuolo de la
esca all'amoroso foco; / sovress'e' batton forte i lor fucili, / e
romani esce- glievano dodici buoni uomini e' quali erano signori e co vernavano
molti savi uomini, e ched e' v'abbia grande studio e che vi si
ch'io non esclami quando io veggo e' poveri morire di fame e che le
quella rivolto. carducci, iii-26-127: e' non ci volea manco di tutto quello
. costituirono que'popoli, quali s'e' suoi minori sino a certa età peccavano,
suoi minori sino a certa età peccavano, e' magistrati punivano il padre, gastigavano e'
e'magistrati punivano il padre, gastigavano e' precettori che non li corressoro in tempo
esso che avesse con lo imperatore, e' morì nella escomunicazione. savonarola, 7-i-28
maestri; non credere come sono qua e' frati, ma avevono potestà nella terra
a esso che avesse con lo imperatore, e' morì nella escomunicazione. ser giovanni,
di carne che ho addosso, / e' ho ben cento libre di tristizia, /
: non è studiando sulla vulgata, ch'e' si può diventar valente esegete. fogazzaro
fare quanto ordinate; acciò con più facilità e' possa essequire il suo buono animo verso
che essempio sarà al mondo, quanto e' dura: / sì ch'io non ho
esempli, sarà più pietoso che quelli e' quali, per troppa pietà, lasciono seguire
quali, per troppa pietà, lasciono seguire e' disordini, di che ne nasca occisioni
giunon l'essemplo tolto; / la bocca e' denti d'un celeste avoro, /
accorgiare tre o quattro mesi innanzi ch'e' segni apparirò. nardi, i-503: pare
egli, e quando avea a dire e' vizii e biasimare altrui, lo faceva
lancellotti, 63: credono forse che tutti e' vecchi siano stati sempre buoni, onesti
si è la troppa estimazione in che e' mostra di tener se medesimo; il
paura di sì superba stirpe, o perché e' sieno esenti dalle tue leggi? machiavelli
livorno fusse esente per li levantini, e' piglierebbe tanta riputazione, che tosto se
. b. cavalcanti, 2-44: ma e' pare che questo genere [dimostrativo]
penitenzia e d'altri exer- cizi, e' quali sonno corporali, siano posti per strumento
. tanaglia, 1-676: agli esercizi sieno e' tempi scelti: / comunemente par sia
giovani, io mi fo a creder ch'e' sian forse / stati a quella mandati
di giudici, e con danari, che e' gli campò la vita, commu- tandognele
scaccio [il cuore], et e' non trova in voi / ne l'essilio
di palestina. baldini, 3-248: e' così passa ponte: ma lo passa
bisticci, 3-34: di poi mi disse e' sarebbe bene fare rivocare ser filippo dallo
] è l'ordine delli esorcisti, e' quali hanno offizio di cacciare via gli
tempo erano alcuni che esorcizzavano e cacciavano e' demonii. forteguerri, ii- 198
che lo esorcizzi col vin santo, e' ci piglia gusto e ti ronzerà sempre dintorno
*, da nella poetica; perché e' si dà maiestà alla orazione, exornàre '
stessi. buonafede, 1-ii-212: e' vuol mostrare che i filosofi di tutti
città con espasso duo miglia / ed e', così andando, ebbe trovato / una
morte del lor pontefice, con dimandargli se e' reputava espediente che se gli creasse successore
dal cantare espediti. machiavelli, 99: e' giudicavano che fusse di tanta importanza,
meglio che nelle prosperità, perché quando e' ti sovviene e aiuta nell'avversità allora
molti, et è che ogni volta che e' piove a questa luna di gennaio,
, esperto. savonarola, 8-ii-56: e' fanciulli nell'altra vita, se non
, iii-6-44: le quali [armi] e' prese con sommo diletto, / e
bigordo: / poi mostri ben ch'e' sia di giostra esperto. dante, conv
così fino / che stimo ben saprai come e' si cuoca. manzoni, pr.
per merto: / ed en parte e' ne possedè esperto. boccaccio, 9-301:
o imprese. pulci, 26-118: e' sapeva anche simulare e fignere / castità
abbeverano, potremo in questo modo espiare e' loro sciami, se vi siano presso
portarono per amor di voi, / sed e' fosse più dur che cuo'di riccio
col coltello, / non sonerò perché e' m'aiuti carlo, / ché per viltà
esprimere i misteri secreti di dio, e' sarebbe suto piuttosto a sconsolazione che
non si potrebbe esplicare. in fra e' quali el venerabile pampinia, vescovo della
della repubblica di firenze, 46-134: e' consoli dell'arte di porta santa maria
, 131: quando porse l'annunziazione e' [l'angelo] disse: tu diventerai
g. m. cecchi, 21-5: e' mi scrisse espresso / ch'i non
buonarroti il giovane, 9-232: eccol ch'e' passa, e spira / bravura,
, / che lo 'mperio non ebbe, e' mperadore / luigi di lottieri fu chiaro
, che in quelle molto bene osserva e' pastorali costumi, et in queste è maraviglioso
esprimere i misteri secreti di dio, e' sarebbe suto piuttosto a sconsolazione che a
rodolfo] poi quasi sempre mentre che e' vissero, non poterono mai espugnarlo,
maggi, 6: non si mettono e' nemici ad espugnar coloro che sono ben
scelleraggini] seguono nei luoghi, dove e' si riconoscono, è lecito con tutto
hai tenuti congiunti, così ora i cuori e' corpi serva in un volere, in
e per pietà le luce imbambolare, / e' domandava perché questo fosse. ariosto,
fia di lui memoria più, ch'e' morti / sepolto han lo suo morto a'
batista / mutò il primo padrone; ond'e' per e lite, che da vostra
voi diceste non poter esser certo ch'e' sia, sarei con voi. redi,
detto oggi a fortunio, / quand'e' fu preso, tu ne sarai fuori /
... credi am noi ch'e' lo avessi / creduto? manzoni, pr
. paroline! se fossino in me, e' farebbono come fo io. -essere
borghini, 1-1-166: sommo magistrato, ch'e' dicevano arcondi, che sarebbe a noi
io: fece stimare tutte le rendite e' beni de'prelati e'cherici che erano
stimare tutte le rendite e'beni de'prelati e' cherici che erano sotto sua tirannia.
, e a quel modo / ch'e' ditta dentro vo significando. petrarca,
-impers. angiolieri, 13-2: e' m'è sì malamente rincresciuto / el
'nfinito che l'accompagna, e s'e' sarà di condizione assoluta, vorrà il
si possiedono. buommattei, i-m-2-107: e' si dice in proverbio: chi ha
. g. villani, 10-88: e' fiamminghi sagacemente, per sapere lo stato e
non trovo in essere / le cose ch'e' mi metton nella cedola, / i'
nella cedola, / i'dico: e' dice; cercate or voi. -in
suoni; perché sebbene tali, quando e' sono eccessivi, nuocono. galileo,
: popolo mio, tu hai inteso: e' ti bisogna essere unito, se tu
. buonafede, i-ii- 212: e' vuol mostrare, che i filosofi di tutti
trascorso. ottimo, i-269: e' prima l'autore rende attento l'auditore
samminiato [petrarca], ii-93: com'e' giunse all'uscio della casa del padre
: come essendo lui in estasi, e' parvegli l'anima di costui dinanzi alla sedia
è mancato, però si sono estesi e' tiepidi nelle cerimonie e nel difuori,
dunque bene coloro i quali affermano che e' non si truova difetto alcuno..
. giorgio dati, 1-136: acciocché e' potesse con più agevolezza difendere il nuovo
vedono il giorno, è certo ch'e' son tocchi, per lo meno esteriormente
altri, a'quali, esterminati prima e' cattivi, ché non avete voluto udire,
diedi anni innanzi profetò loro come, se e' non si correggessero, verrebbero in esterminio
partigiani e sette, che dappoi ch'e' detti due popoli furono congregati in uno,
.). savonarola, iii-297: e' fichi, che significano li religiosi,
de una dea. machiavelli, 166: e' si può per molte ragioni e per
lo dirò: io vado per estimare e' cristiani ». = voce dotta
punirà ed estirpe- ranne de cento, e' novanta. di costanzo, 1-390: la
mercenario. machiavelli, 1-iii-99: e' svizzeri erano accostumati fare così, e
ingiusto. maestro alberto, 34: e' costumi perversi son vincenti, / e'
e'costumi perversi son vincenti, / e' rei con la potenza loro estorta / calcan
d'amaro. marino, 16-220: e' [il granchio] mi parrebbe a le
vorrà mantenere el nome del liberale, gravare e' populi estraordinariamente ed essere fiscale, e
raggi della luce, nel passar ch'e' fanno rasente l'estremità di un corpo
il pianto. pulci, 27-3: benché e' sia sopraggiunto rinaldo / e ricciardetto,
confortare i suoi con fitte suasioni, ch'e' li fece vincitori. cieco, 2-21
non pertinente. machiavelli, 99: e' giudicavano che fusse di tanta importanza,
vertù possente. pananti, i-8i: e' ci ha domeneddio le gambe fatte /
ii-23: l'esula si chiama da e' greci titimalo... per l'esula
non sol fatt'esule, / ma mortimi e' figliuoli in quel garbuglio. zito,
tommaseo, i-496: fin da grande distanza e' disceme [tocchio]...
alfine il sana. / ma s'e' ti giugne in quella fredda etade, /
e vi è maggiore sollecitudine, quando e' crescono; e molta, infinita più diligenzia
e molta, infinita più diligenzia quando e' vengono grandicelli, e molto più ancora e
ancora e più cura e opera quando e' vengono di più età. -durata
62: rimase pupillo;... e' si stava assai bene; e poi
tutori a'pupilli, per fino che e' pervenissino in età di discrezione. diodati
: contuttoché santo piero si dipinga vecchio, e' non era vecchio quando cristo il chiamò
vive e regna. pulci, 20-1: e' conobbe [il signor] tra le
tutto ardente disse: non mi laverai e' piedi in eterno. tasso, 2-24:
la terza insegna bene reggere le cittadi e' popoli e la repubblica, e appartiensi a
un mento sotto al mento? / e' non mi par che sia della spezie
carducci, ii-4-100: la nomea ch'e' s'è fatta a furia di bi-
: interviene di questa, come dicono e' fisici dello etico, che, nel principio
di carne, come fanno gli ennici e' pubblicani. flaminio, 89: vituperiamo il
boccaccio, i-383: e il castellano e' suoi sergenti, e qualunque altro v'ha
53: discorrendo per lo mondo, egli e' suoi descendenti, come uomini evangelici e
tractane la carta per li evangelisti, e' quali stanno tucti come testimoni a confessare
sua evaporazione. firenzuola, 560: e' [i capelli] sono un grandissimo
altre parti del capo: imperciocché, ancorché e' sieno sottilissimi, e'son forati,
imperciocché, ancorché e'sieno sottilissimi, e' son forati, acciocché indi possano esalare
. m. cecchi, 22-24: e' vuol tor moglie: / io non vo'
ciriegio essere nel campo di quello omicciuolo, e' s'avrebbe in poco tempo preso a
per evidenti termini e segni i terreni e' confini di ciascuno. cellini, 1-35 (
indegnazione, e dimostri contro a te e' tuoi successori, e in evidenza de'
pianto evolve / che forse al mondo infra e' pastor non s'usa. svevo,
b. cavalcanti, 3-26: e' pare che quel regno sopra il quale
extempore ', non può fare ch'e' non si periti alquanto; e s'e'
e'non si periti alquanto; e s'e' n'esce a bene, quel- l'
vinto si conservava. beicari, 1-25: e' si vuol pensare alla vita celestiale,
, quando tu credi che t'oda, e' ti spicca un 'ut, re,
, 262: il villano sogna l'aratro e' bovi,... il fabbro
giov. cavalcanti, 104: e' mai si rassembra degli antichissimi fabbri che,
allora figliuolo di uno fabbro, vennono e' bolognesi per quello in firenze. campanella,
la famiglia. guicciardini, vii-7: e' medesimi che vi veggono ora volentieri discostato
volentieri discostato dalle faccende publiche, saranno e' primi che, cogno- scendo avere bisogno
prudenzia vostra, deposte le passioni ed e' sospetti vani, faranno di richiamarvi, e
faccendiere, che li dia per quel che e' ne trova. c. gozzi,
18-19: a quel che si sente, e' rompe mura, / spala; tramuta
timore delli dei? pulci, 10-55: e' non c'è uom con sì sicura
quello che venia. savonarola, 5-59: e' quattro evangelisti, significati ancora per questi
li ritenne, gridando d'ogni parte e' duchi perché stessero, ch'essi non distraessono
appena assai forte a dovere le femmine e' fanciulli ritenere. gioachino da coniano,
moro. savonarola, iv-469: onde e' [cristo] disse: 'ego sum
questo gigante che giove minaccia; / e' ci divora, non ferisce o taglia,
folengo, ii-194: vider la sua faccia e' panni, / questa qual sole sparger
che prostituiscono le figlie, le sorelle e' parenti alle dissolutezze che essi si fan
cellini, 2-16 (331): tutti e' prìncipi che dànno animo ai servitori loro
so io ben quanto sien facili / e' padri. cellini, 1-30 (81)
suoi rimaso. machiavelli, 34: e' locrensi, sendo stati da un legato
facili e dissoluti, perché gli uomini hanno e' rispetti detti di sopra.
di quello che acquista, o e' sono della medesima provincia e della medesima
lingua, o non sono. quando e' sieno, è facilità più grande a
, i-605: riscaldato nel dire, quando e' cercava facilitare il concetto suo, acciocché
. g. morelli, 191: e' tolse moglie, come fu piacere di
. giov. cavalcanti, 256: e' fu tanto il danno che ricevettero i
conveniva in tale pubblica iattura, diversamente e' si dolsono, chi in versi e chi
mantenere el nome del liberale, gravare e' populi estraordinariamente ed essere fiscale, e
la qual è de pesci diversi; e' sono il pesce spada...,
24-25: o costui è impazzato, o e' vuol fare impazzar me. che atti
sgusciati, ammazzolati ', / come s'e' fusser manna e quintessenza.
. fagnóne. sacchetti, 152: e' son fagnoni / e goccioloni, / che
, dove sono gli uccelli falacrocoraci, e' quali sono peculiarii delle isole ba- leari
/ di fuoco e sangue, onde e' parea che gange / mostrassi de'cristian le
qualche volta più,... fa e' fior bianchi simili al giglio, in
la scorta a cotesti uomini a segare e' falaschi. legge generale dell'abbondanza,
, sendo nella pressa entrato, / come e' soleva, la gente rincalcia, /
una falce, per tagliare le spine e' roghi che occorressero per cammino. testi,
]: ricievemo vii falci di boldroni e' quali acovene far tagliare le corde e portarle
essendo ne'campi seminati cresciute le biade e' grani d'aspetto d'ubertosa ricolta vicina alla
tornò il fiorentino / adoperando le scuri e' falcioni. sacchetti, 161-37: io
g. m. cecchi, 1-1-449: e' non si accende per nessuno un moccolo
domo, / e l'un par ch'e' colombi molto opprima, / e l'
ella mi chiama. / -oh! e' sarà il buon mogliardino se / già
non tanto cicalar, falimbelluzzo, / e' non ci tocca a dir teco galizia,
? / che accozzando duo frinfei, e' faccino / ogni dì bello il vicinato?
/ dagl'iddìi, che ciò che e' toccasse / ritornasse oro ver senza fallazia.
far cosa da forti, due all'incontro e' fanno cosa da uomini effeminati. galileo
: s'avea fatto l'oroscopo ch'e' dovea morire in settantasei anni: nel
l'anno, di ricolta: / ch'e' verso l'aia rizza tal dificio,
gione, o cavaliere! / ed e' rispuose: -e'ti falla il pensiere.
il pensiere. pulci, 11-52: e' fallerà il pensiero, / se tu mi
chiaro davanzali, xxix-24: com'e' si vendicò de la fallente. laude cor
necessarie all'uso della vita, ma e' non gli falla neuna cosa, perocché fallènza
costa / l'assali e rendi van quanto e' propose. / proposto avrà, se
e di chi gli ha attorno. e' mi par che facci come quel povero
. anonimo genovese, xxxv-1-744: quando e' penso in ano novo i quanto tempo
penso in ano novo i quanto tempo e' ò falio, / chi in falir son
/ chi in falir son invegio, / e' pu peccaor me trovo. bartolomeo da
g. m. cecchi, 197: e' mi bisogna / sollecitar, perché venendo
san lazzero, che viene, / e' mi fare'fallir gl'incanti. c.
t'ho fallito, donna, e' mi dispiace. / misericordia, amor!
morgante. / diceva la fanciulla: « e' dice il vero: / e'l'
« e'dice il vero: / e' l'ha mangiato dal capo alle piante,
se mi venne la mazza fallita, / e' me ne 'ncresce e però parlo umile
così profonda? luca pulci, 2-73: e' ti verrà fallito, / tu non
, dicendo: / « nota che e' fu del mio destrier il fallo ».
. andrea da barberino, 1-133: e' ànno morta la metà della gente nostra
nostra, per lo fallo che ànno commesso e' due re, che sanza rompere lancia
oggi in ragionamenti. / -c'ha e' detto fra'denti? oh! egli è
infingardo. bellincioni, i-27: e' non fu mai, né è, né
di far alcun male, / s'e' se ne lascia, non è pergiurato.
, per x cose falsare, e e' si conosce in se medesimo che egli
campanella, i-13: al che aspettato e' venne in tanti guai, / commosso
pòn servo seguitare, / e ciò ha e' sperare; / ché disse sancto di
. p. fortini, iii-144: e' da altro non venne la rovina nostra che
cognoscere, ed egli ebbe quanta diligenzia e' potè, e noi potè vedere, costui
ecco or l'imperio, ecco le pompe e' fasti, / ecco la fama e
riverenzia. machiavelli, 674: potrebbono e' cieli farle trovare e'sua parenti;
674: potrebbono e'cieli farle trovare e' sua parenti; e quando e'fussino nobili
trovare e'sua parenti; e quando e' fussino nobili, areb- bono un poco
fare. g. morelli, 358: e' signori che allora erano...
gli esperti di così fatta arte, e' dicono che sono di due ragioni lettere
: non ti maravigliare, se adesso e' [gli angeli] parlano a qualche
/ ch'i'spesso veggio, ch'e' ne fia schernito, / sì non sarà
voi farete la diligenzia vostra, che come e' nasce una fanciulla, nasce la ventura
., 1-73: lunghe le rive e' frati di cupido, / che solo uson
a lui lascia fare ciò, ch'e' vuole, e dàgli prosperità: e me
dir così), i desideri vani, e' piaceri falsi di questo fallace mondo v'
, voi avete quello che non hanno e' vechi: così dico a voi, giovani
spegner possa il fistolo / tanto sospetto! e' son dua fanciulluzzi / che penson,
18-16: io ho notato con che arti e' sono / andati meco, e conciaton'
ferrara, ix-128: maladetti i sospiri e' grandi stridi / ch'io trago in questo
, quante son le ma- cagne / e' difetti che copri! quanti i visi,
ma egli eran putte scodate, perch'e' pronunziavan sentenze molto sensate. = comp
xxi-840: non è simiglianza dei beati e' pellegrini viandanti, cioè di noi che siamo
loro si ha buono servizio, trattone ch'e' sono un poco superbi, che è
conseguita una certa fantasia di quello ch'e' si ricorda, e di quello ch'
e altre fantasie di mare, ch'e' conducono di là, non hanno numero,
/ quella mattina. castiglione, 315: e' non è possibile che tu non ci
sua. l. salviati, 19-39: e' mi s'aggira / or una fantasia
la testa, / che mi promette che e' ci abbia a ogni / modo a
24-27: come l'uomo piglia moglie, e' comincia punto punto a 'nvecchiare, e
falsa ch'ella sia, / ch'e' sian quasi, come dire / qualche schifezza
/ mi si è scordato... e' lo chiamono... in fatti
chiamono... in fatti / e' non mi torna in fantasia. sassetti,
ad un sol modo usare, / s'e' giacerà nell'altro, / parragli avere
stravaganza. allegri, 5-28: perché e' si dice che il mondo (cioè
, e delle temporali: come fanno e' matti e li stolti, e li presontuosi
ancora veduto loro, e vogliono investigare e' fatti d'altrui con speci di bene.
uomini immaginano fantasticando, e quello che e' sognano. s. bernardino da siena,
: s'io fussi preso, direbbono e' vostri nimici che voi fussi povero di gente
. pucci, cent., 72-48: e' risposer siccome arroganti: / non ci
v'ha messo la scritta / ch'e' par che venga ogni cosa da pisa.
g. m. cecchi, 1-i-70: e' l'hanno finta [la lettera] /
dubitando / che suo o d'altri e' non nasca un figliuolo / che gli
suo il bottino: / sì che e' fanti parean di gualterotto, / come per
. g. morelli, 347: e' fece uccidere messer giovanni lan- franchi,
g. m. cecchi, 11-2-1: e' ghigna un poco, / e pur balocca
somma, / e promessi degli altri s'e' vi giunta. / ma egli ch'
/ e intenderne il tutto, se e' sarà / da tanto, che ei faccia
truova al mondo di buon vino, / e' convien ch'i'me ne empia lo
casa ciò che truova mal riposto / e' rassettava con sue masserizie / in un
seco? quei mi paiono / proprio e' miei panni. carletti, 36:
i gravi fardelli di robe, ma e' li vanno franando per la via.
macchinazione. l. bellini, i-77: e' non m'è mai piaciuto / dar
risponde a tutti gli altri, come che e' vaglia in genere, quel che ciascheduno
lo speziale et il mereiaio, in somma e' tengono di ogni cosa un poco.
, xv-328: fra l'altre cose e' fece ne'frati minori un miracolo di santo
a bastanza et a tua satisfazione, e' mostri bene, e tacciti quel bel vedere
del volto di suo padre, quando e' morì. soderini, iii-389: l'ebeno
quel buon compagno / che, quand'e' fa alle commedie il vecchio, / par
cittadini sì. pulci, 21-164: e' si pensò poter far caldo e gelo
quello che tu dirai, se bene e' fia contra mia voglia. tasso,
i'spero, in qualche parte / e' facci de'mia falli penitenza, / sentirà
., ili-canzone, 75: canzone, e' par che tu parli contraro / al
ateniesi, nel quale si dispone ch'e' sieno liberi e cittadini. canti »,
tu facci iustizia, che tu proibisca e' giuochi. f. d'ambra, 4-8
mi fone, / pur sdegni; und'e' morrone / d'esta noi, si
festi mai! machiavelli, 20: e' benefizii si debbono fare a poco a
181: che stima tu credi ch'e' facciano di te? tolomei, 2-63:
tormento, /... / e' non potrà però mai fare el cielo /
batista / mutò il primo padrone; ond'e' per questo / sempre con l'arte
l'occhio in testa mi scintilla, / e' di tutti lor gradi son li sommi
, 10-877: che diavol hai? e' par che tu t'aggrizzi: /
tenuti a restituzione d'ogni guadagno ch'e' fanno. petrarca, 101-2: lasso,
, 400: vedete! in somma e' fece debito, / (perché e'fu
somma e'fece debito, / (perché e' fu fin quando gli avea da spendere
ancor se mi provassi, / donna, e' ti verre'disio / di far ch'
purgar le sue peccata, / sed e' n'avesse quanti n'ebbe giuda,
: simonide, addomandato da uno come e' potesse fare ch'e'non avesse invidiatori
da uno come e'potesse fare ch'e' non avesse invidiatori, rispuose: se niuna
occhi d'esta donna miri, / sed e' non teme angoscia di sospiri. idem
è rimedio. angiolieri, 70-5: e' non ha tante goccie nel mare, /
fare a bere quella sera con tutti e' tedeschi che vi erano. b. davanzati
e tutta la toscana che avessino mai e' nostri antichi. -fare per: accingersi
fanno, / né ancor le cedrancole e' limoni, / né e'cederni, ch'
le cedrancole e'limoni, / né e' cederni, ch'assai 'l freddo v'
gli fa più, vé, che se e' fusse / suo padre: uh che
volendo dire la causa di questo, e' saria troppo lungo discorso, il quale non
crescente. canti carnascialeschi, 1-49: e' non aveva ancor fatto la luna,
che or fan sedici anni, / che e' mi fu tolto? sassetti, 146:
là nel principio di luglio, facendo e' tempi nubilosi, caldi o fastidiosi, che
poco di vestaccia che io avevo, perché e' s'era cominciato a far fresco.
162: fare col suo, quando e' non si ha un corpo di cinquanta o
vorrai far del bene ad alessandro, / e' sarà d'altro che di duo bugie
tanto fuoco, fa di mestieri ch'e' vi s'abbia gran sete, e che
sua sposa. pascoli, 313: e' parlò d'altro, e disse in fine
/ sì a buon'otta fuori, che e' si fa tardi. deledda, 1-63
al ben fare, ché così hanno fatto e' santi. l. martelli, 1-53
spennacchiate l'ali. pulci, 14-90: e' traboccò giù l'arco e la faretra
chi guasta le vigne / che le farfalle e' calabroni / e'dragoni / e'mosconi
vigne / che le farfalle e'calabroni / e' dragoni / e'mosconi / e'leoni
farfalle e'calabroni / e'dragoni / e' mosconi / e'leoni / con tutte le
/ e'dragoni / e'mosconi / e' leoni / con tutte le formiche /
inconsistente. matteo correggiato, ix-65: e' non fu mai fanciul vago di lucciola
/ se non è colmo il sacco, e' basta pieno. tassoni, vii-384:
tristizia! e gli era me'ch'e' fussin buoni e pochi; / perch'
fussin buoni e pochi; / perch'e' son come te alidi e fiochi, /
chi sono li scribi e farisei? e' tiepidi. ochino, 122: e1 fariseo
de'farlingotti, / se non ch'e' si darebbon co'barlotti. / che gli
se sogna; / quand'io domando, e' guata come un matto / e non
: dio fa gli uomini, e e' s'appaiano. 2. figur
. d'ambra, xxi-11-26: se e' non fosse entrato in questo farnetico di
a punto la aurora apparsa / quando e' si scuopre de'pagan la farsa. gioberti
, che della farsata uscirono, com'e' la prese, una nidiata di topi.
che si veggono apparire que'fessolini, e' saranno maneggiati con certi fascetti di verghette
paresse, / che de le pecore e' non divorasse? fazio, v-21-61: questa
donna malefica col suo sguardo fascinare e guastare e' teneri fanciullini, massime se con fissa
uno consiglio di molti che supplisca dove e' pochi mancassino. folengo, ii-190:
fastellàccio. pulci, 21-36: come e' fu in terra questo fastellaccio, /
. né quel fastellaccio, poscia che e' fu in terra, si potè mai rizzare
un qualche male enfiato; perciocché e' mi dà alle volte tanto fastidio,
li quali si sogliono generare con la cotenna e' capegli. b. davanzali, ii-377
ecco or l'imperio, ecco le pompe e' fasti, / ecco la fama e
uomo è definito animai ragionevole; ma e' basta che tu lo veda operare..
sforzo. fra giordano, 1-302: e' sono due le fatiche: l'uno
faticarono la nave dove la donna era e' marinari, che più volte per perduti
: / sappi che tutt'a sei e' son cognati. f. d'ambra,
[petrarca], ii-93: com'e' giunse all'uscio della casa del padre
da uomo, perché potreste domandarmi s'e' mi paia d'esserlo adesso, ma certo
nomi e verbi fatti si dicono, perché e' nascon col suon della cosa che e'
e'nascon col suon della cosa che e' significano. 10. eletto,
modi, le condizioni, le parole e' suoi fatti ricordandoci, il dì,
e in ogni forma che noi istiamo e' ci tiene un coltello che ci passa il
cosa né grande. pulci, 1-55: e' monaci, che 'l fatto ancor
695: io vi son servitore; e' servi non debbono mai domandare e'padroni
; e'servi non debbono mai domandare e' padroni d'alcuna cosa, né cercare alcuno
mi gioverebbe a tacere le parole, poiché e' fatti gridano, e come ci nasconderemo
con noi, per potere ire a fare e' fatti tua. g. m. cecchi
[il tiranno] tutti quegli che fanno e' fatti del commune per potere valersene a
solea / mutare in tutto ciò ched e' volea, / non seppe unquanche il quarto
firenzuola, 743: o dio, e' non lo sa se non chi 'l
mai cosa alcuna, se non quando e' la commette, e commettela quando la
antico è che meglio sa el matto e' fatti suoi, che 'l savio gli altrui
2-364: ben dite che sa meglio / e' fatti suoi un matto che un savio
g. m. cecchi, 1-i-162: e' sa meglio il pazzo i fatti suoi
siena, vii-291 (1-4): ch'e' va com'oca e càscali 'l mantello
si fu infamato quasi siccome avesse distrutti e' suoi beni. piccolomini, 129:
bucce d'anguille intorno quel bordelletto eh'e' chiaman fattore. = cfr.
in circa. grazzini, 300: ma e' convien cacciar via / il maestro,
via / il maestro, i garzoni e' fattorini, / e che quella bottega
ché dice l'uomo dello stolto: e' non ha nulla nel cervello, ovvero
vide che le fave no gli riuscivano, e' cominciò a umiliarsi. bisticci, 3-287
da aver cara, si dice: e' si fa beffe della porrata; ancora che
più spesso si usi di dire: e' si fa beffe della fava. -fava
non abbia cicalato in modo, ch'e' si sappia per tutto firenze, che
con robusta favella, il dimandò perché e' non gli aveva ubbidito. grazzini,
/ e sento dirmi: -ve'quanto e' favella! bibbia volgar., v-639:
. m. cecchi, 1-i-394: e' vien molto favellando con le mani.
; egli erra il prete all'altare; e' cade un cavallo che ha quattro gambe
e stravolti (scambiati i titoli d'essi e' nomi de'favellatori e mutate l'introduzioni
. giamboni, 4-290: appo deio e' servi facendo nuovi movimenti, rintoppandoli quelli
, facili a ogni impeto a quale e' sieno incitati; minima favilla in loro incende
/ levando dalle fiondi, e stipa e' fai. sannazaro, 218: le misere
dipigne per dispetto degl'italiani in francia: e' dicono ch'e'lombardi hanno paura della
italiani in francia: e'dicono ch'e' lombardi hanno paura della lumaccia, cioè lumaca
può fare escomunicare chi gli piace. e' se ne dà a chi ne vuole,
credi. fiore, 65-10: chéd e' n'è ben alcuna sì viziata /
, 1-i-237: perché si direbbe, se e' non fusse? perché si dicono l'
machiavelli, 1-iii-622: per questa cagione e' [il papa] lo sollecita [
selvanetto, amicissimo ad amendue, che e' si fece amico riccardo. parabosco,
gentile e sì discreto, / ch'e' si terrà favor che voi vi siate /
pagnoe. ottimo, i-192: infino ch'e' visse, fu favoreggiatore delli avversari della
ebbero il vento così favorevole, che e' fur quasi prima arrivati in sicilia, che
arte; e il tutto sta, ch'e' non sia disforme dal vero de'luoghi
per cittadini e distrittuali, loro, e' loro fedeli e terre, e che in
grazzini, 84: chi dice: e' sembra il tebro, arno, o mugnone
quello ch'i'vi fo le camice, e' mi pare troppo grosso. quando m'
di samminiato, pescia e lari, e' quali per essere propinqui e consueti a sopportare
provigionati si portono, per cassare poi e' poltroni, e per sapere referire a'
1-598: al febraio peschi già mostrono e' fiori. giovio, ii-69: passò il
, et è che ogni volta che e' piove a questa luna di gennaio, che
non ài pax perfecta: / ancoi tu e' san, doman te dol la testa
da lapo di pagno: / chéd e' vezzeggia e tiensi genti- luzzo; /
[petrarca], ii-312: tavernai e' vinattieri... degnamente tullio chiama feccia
feccia, pensate che viso di spiritato e' mi faranno. 10. prov
di ristituire ai figliuoli del primo matrimonio e' frutti con mala fede consumati. statuto
statuto dell'arte dei vinattieri, 1-56: e' quali giurino alle sante guagnele di dio
via, tra ninnoli e nannoli, / e' si pofea campare. scrao, i-955
cecco sapesse ciarlar tanto, / ch'e' mi potesse costei sibillare, /..
ultimo / alla scommessa, e par ch'e' si giucassino / dugento scudi in su
, perché hai tu guasti li tuoi fatti e' miei? annotazioni sul decameron, 15
uno che sia in errore, quando e' non presumine molto di sé, e cerca
compassione, veggendo lo stento, il pericolo e' disagi maravigliosi costì sostenuti. getti,
itome. bar etti, 3-216: e' sono due personaggi, i quali, vuoi
tanto ch'io ne perdei li sonni e' polsi. -porre, riporre,
dinanzi... surse tra'cristiani e' saracini, della quale i saracini furono
sopra, ora accennando che, / ch'e' ci fussero su fidecommissi. buonarroti il
che conobbe questo stamfana, dice ch'e' non è fededegno. gir. priuli,
un suo fedele amante contentare, / gustare e' modi suoi la gentileza, / udirlo
e la fidele devozione, la quale e' abo in la vostra persona savia,
abbi speziale cura e sollicitudine d'atare e' difunti fedeli, acciocché tu sii poi
l'altra in gara insieme, eglino e' loro fedeli si diedono alla signoria del comune
fedeltà della terra nostra di colle verso e' nostri signori fiorentini, troppo cara,
2-113: preso desiderio e la moglie e' figliuoli, carlo magno gli fece fare
a pisa in casa carlo nelli / e' mi parien tutti i guanciali stecchi. /
lati spiedi. fra giordano, 2-60: e' mi pare che questi co- mandamenti sien
mandamenti sien troppo manchi, perocché qui e' non comanda ch'io non fedisca,
tu t'avvegge / ch'a lavorare e' non vuol metter mano; / ma
mia] / entro in un loco ch'e' sospir talvolta / la feggion sì ched
era sano! baretti, 3-55: e' mi suonò sur uno strumento e sull'altro
calze, e due fiorini, / s'e' conchiudeva. -e que- st'altra arà
straziati dallo amore, che, quando e' vola loro in grembo, lo vogliono o
, perché egli è fanciullo e instabile, e' cava gli occhi, le fegate e
la virtù de'suoi subbietti, / e' vizi e lor difetti, / e poi
tempi felici che fumo / quando e' regnoe quel buon signor saturno. leopardi
, e a trovarli nei beni ch'e' possiede e che può possedere. imbriani
... pareva ogni dì più ch'e' diventasse manco atto e disposto alla vita
potervi appiccar su un morso, ch'e' vi rimanesse il segno per insino a vendemmia
suo grandissimo piacere riguardava tanta felicità, e' le venne udito una voce di corpo ignuda
abbiam di questo mondo le ricchezze / e' falsi onori e le brevi grandezze.
: -fortuna fella, / tu me e' nemica contra a ogni ragione: /
ve'che'sospira; / forse ch'e' non è qui pulito e bello.
gli disfidò lo re a morte loro e' loro figliuoli. = comp. di
dalli affetti terreni. e vestirassi ancora e' feminali, cioè che i sacerdoti avevano le
, curioso. machiavelli, 733: e' francesi per natura sono più fieri che
impiastro. getti, iii-13: se e' fosse più giovane, io dubiterei, che
poliziano, orfeo, 353: conforto e' maritati a far divorzio, / e
vi-349: misegli i sandali a'piedi, e' femorali e'umerali; e cinseli dintorno
i sandali a'piedi, e'femorali e' umerali; e cinseli dintorno di molte campa-
magno volgar.], 1-15: e' cammelli veggiamo, che rugumano, ma non
riduce alla pubblica voce e fama ch'e' sieno in questo mondo. bontempelli, ii-756
può fallare. cantari cavallereschi, 92: e' si voi gir avanti che sia giorno
si deputino quattro cittadini,... e' quali... s'intendino essere
e di visaggi. boiardo, 1-2-3: e' si feriano insieme a gran furore,
. passavanti, 226: i vizii e' peccati, i quali col coltello della
alpestre cammino io ti seguia; / e' 1 tuo fucil di certi / colpi il
che lui manda uno flagello, massime e' grandi flagelli, manda prima a predire
arcata, come l'udire, anzi e' va sempre per la più diritta linea,
: la perdita di pisa ed e' medici forusciti, e'quali per gli amici
pisa ed e'medici forusciti, e' quali per gli amici che hanno in
gli avevan tutto squarciato il petto e' panni. marino, 1-152:
commissono battaglia: in questo mezzo tutti e' feriti erano tornati a guarigione. speroni
; ma poco ci valse, però ch'e' suoi eredi, che furono dietaiuti e
eredi, che furono dietaiuti e lapo e' loro figliuoli, e piero e matteo
alquanto il tenne; / e mentre e' rimirava, gli occhi erranti / or
fiore, 138-9: vedete qui fermagli ch'e' le manda, / e queste anella
., 95-15: questi fermissimi argomenti e' quali l'accusato mette davanti per confermare
, a non dire molte parole, e' converrà che tu dittatore stabilisca e fermi
. machiavelli, 1-iii-753: né fermare e' baglioni, né disobbligare noi da ogn'
riscontrato in un buon uomo, / che e' non è che i modi suoi non
. machiavelli, 754: fatto tentare e' fiorentini di triegua, facilmente gli trovò disposti
parole i da far pianger le fiere e' monti e'sassi, / e per pietà
i da far pianger le fiere e'monti e' sassi, / e per pietà fermar
innanzi che lui se ne avedessi, e' vi si era fermo molta quantità di populi
e non pensiamo ad altro; ma e' non basteranno. firenzuola, 56:
pò figurare. simintendi, 1-19: e' fiumi allargati minano per gli aperti campi
fede! giov. cavalcanti, 206: e' non si può avere di lui altra
livio volgar., 1-294: entrati ch'e' furono nel tribunato, icilio subito pregò
di maniera che è stato miracolo che e' se ne venga alla vera fermezza con
attende, / non è cortese, ch'e' l'ha da natura. cavalca,
garzon ma'non farei, / ched e' v'ha gran periglio, ed odi come
re di francia al conte di fiandra e' fiamminghi, il re di francia richiese al
, che veramente, se fosse tonato, e' non si sarebbe udito. =
, 8-i-241: questo cristo ha disperso e' giudei e quel popolo che malignò contra di
per la ferma abitazione e affezione che e' portò alla città d'arezzo, si
stagion si volta e gira, / e' da cotali pensier chi vive è giunto.
avi la vostra amistà, in la quale e' ho trovà per me e per li
.. sono inconvertibili. non che e' non possino convertirsi e tornare indrieto,
possino convertirsi e tornare indrieto, se e' volessino, ma non vogliono tornare,
. giov. cavalcanti, 54: e' mi pare che noi eleggiamo dodici cittadini,
messere otto: dicesi lo fece perché e' non si gli dava danari il signore
di padova avea promesso darli, il perché e' fece quello. e tennesi toccasse danari
che se messere otto tenea il fermo, e' si vedea chiaro che tutta lombardia voltava
e non è uomo tanto feroce che quando e' vede che la verità gli contradice con
in me a guisa di balestra, e' pareva dire: donna, sii felice,
guadagnare o perdere, e tanto erano validi e' fondamenti che in sì poco tempo si
per usanza. machiavelli, 733: e' francesi per natura sono più fieri che
. giov. cavalcanti, ni: e' mandò per quello maliscalco in errore,
, e volentieri ci lasciavamo ferrare pure ch'e' ci avesse consentito il porto. caro
fratelo meo, / ché tu sì e' lo ben meo, / va'drito per
, 38 (89): pare ch'e' sia una testa ferrata, e non
de'cavagli,... se e' fanno queste cose ne'dì delle feste
bene squadrati [gli avvocati], e' m'ò paruto che, a forza di
quando cominciano a fare il mestiero, e' non sono per avventura più ferrei che gli
. cellini, 607: in prima e' sono dua ferri, e quali stampano le
storto, che non ha giuntura addosso che e' non se ne la parte forbita del suo
ferri in gamba nella cappella dove erano e' neri e altri. piccolomini, xxi-1-364:
vanno a cavallo e non a piè, e' loro cavalli sono piccoli, e mai
osceno. burchiello, 2-11: certo e' mi guastava la persona / con quel
mettere insieme tante corbellerie senza stordirsi: e' convien dire ch'abbian la testa di
pisa in casa carlo nelli, / e' mi parien tutti i guanciali stecchi: /
partito da loro libanoro, fue messogli e' ferri, e fue messo ne'ceppi,
263: mi diede tante bastonate, che e' fu presso che per ammazzarmi, e
: imperocché, mostro i ferri all'aria e' gli diedi co'piedi di dietro parecchie
ha la inteligenzia sottile, cavi fuore e' suoi feruzi e stia attento. poliziano,
attento. poliziano, 1-523: ma e' convien, dama, che anco tu aguzzi
, / per venire ad effetto, e' tuo'ferruzzi. machiavelli, 672: lasciamo
672: lasciamo andare, ognuno aguzzi e' sua ferruzzi; vedreno a chi e'
e'sua ferruzzi; vedreno a chi e' dirà meglio. g. m. cecchi
i quali d'alberi copiosi conobbero, e' piani atti a'lavori e dimostranti segni
si spezzomo parimente / sopra gli scudi, e' destrier via passomo, / come
a dire a ognuno che ferventemente assalissino e' saraini. giov. cavalcanti, 224
arsura. bencivenni, 5-118: sieno e' cibi loro cose che aspengono 11 fervore
nuovo sbadigliare della bocca, pareva ch'e' gittasse fiamme d'amore. s.
, / e se passati i quindici e' folleggia / fa'col baston ché altro
giunon l'essemplo tolto; / la bocca e' denti d'un celeste avoro, /
: soggiunse: « senti, come e' suona a fesso »]. ojetti,
che si veggono apparire que'fessolini, e' saranno maneggiati con certi fascetti di vergette
via il lume, e quello ched e' fa al canto del secondo gallo, lo
voler render sicura / piuttosto roma, e' suoi abitatori, / che di se stesso
. si rimuova dalla feccia grossa, e' [il vino] farà nel verno un
le brigate oneste, / gli uccelli e' cani e l'andar sollazzando, /
fino vino e bianco pane, / ch'e' s'apparecchia di far festa e giuoco
moltitudine plebea raccolti, pòrti i prieghi e' sacrifici agli dii, festeggevoli esultano. bandello
lo credessi, ch'io cognobbi / che e' non era vero. -fare una cosa
madre gli sepereranno / come gli agnelli e' buon pastori. idem, 2-1172:
i malfattori, e recava i baroni e' comuni all'ubbidienza del re, e
o pigliar pratiche. / -che e' non ci son de'fiaccacolli all'ordine?
un collo / pel mondo, e ch'e' si venda a fiaccacollo. g
se più navicava. boccaccio, v-212: e' fu ben la mia disavventura ch'io
galileo, 1-2-219: potrebbe anco accadere che e' [un ponte] non potesse regger
, per condurre / questa cosa, e' vel desse? sarebb'egli / sì
preferiva con tre tempi fuor di composizione, e' si proferisse con dui, e dicessesi
fiamma accende / l'erbe, le piante e' fior febo a noi vólto. ariosto
sta bene, e in su la cappa e' vestiri fiamme di oro, e in
nuovo sbadigliare della bocca, pareva ch'e' gittasse fiamme d'amore. giusto de'
fattosi porgere un carbon di fuoco, e' lo pose appunto nel mezzo di quella stoppa
corso mi pareano stanchi / lo padre e' figli, e con l'agute scane /
, cent., 35-28: gli amici e' parenti erano a'fianchi / ad ogni
e con fiaschi di danari, sicché e' nutrisce la guerra per fare spesa al populo
la calca per questa baiata, ch'e' non c'era luogo pe'mezzi. laond'
, 1-1-475: su, là, ch'e' non ci è tempo da dir fiat
die e notte xii difici; poi finalmente e' l'ebero a patti. boccaccio,
leopardi, ii-714: tutto quello ch'e' possono fare si è di ricevere in
alquanto il tenne; / e mentre e' rimirava, gli occhi erranti / or qua
. landino [plinio], 163: e' pontici fibri, altrimenti beveri,
quando sono strecti da cacciatori... e' medici lo chiamano castoreo animale di
ogni gran fica. dotti, 14: e' ben ver che molti amanti / seco
furgli addosso con tante ficate / ch'e' disse: buon per me che pesche
1 coccodrillo una stretta gli diè, / e' denti vi ficcò, sì forte il
abracciate tengono le porte, e ficcanvi e' baci. meditazione sopra l'albero della
el iusto: come dio vede el iusto e' gli ficca l'occhio addosso, e
navi più ferme all'urtare, ch'e' marsiliesi facevano li becchi di loro navi
quel ferruzzo si scalda un poco tanto quanto e' si ficchi in un di quei granelli
l'hanno avvezzo poi / in modo ch'e' non piglia altro diletto / che ficcarsi
. f. doni, 429: e' di razza di zingani, per che va
ora. domenichi, 2-204: come e' fu giunto quivi, egli si ficcò in
di insistere. palazzeschi, ii-818: e' una cosa carina, deliziosa, ve
la spia e mi chiamò. « e' la volta, -pensai, -me le
tufo / cheta; e fa ch'e' non si paia. -ficcarsi nei
diavolo non può / ficcare il capo e' v'ha fitto la coda. -il
io devesse darmi a lo nemico, / e' si convien che io pur trovi via
fichi fiori? varchi, 24-28: e' bisogna, secondo me, che sia una
l. salviati, 19-21: oh e' mi venne ben voglia / de'fichi
ben guardasse nelle cose scritte, / s'e' non dicesse ch'egli è quel ch'
a. f. doni, 2-145: e' si suol dire che i proverbi son
tre fazzoletti costei è mia certo: e' si dice ancora: fico basso e fantesca
che sian dolci com'un miele, / e' gli teneva frutte da poltroni; /
leggi e bandi, 5-112-343: sieno tenuti e' padroni 0 altri che ven'avessino [
i perché diceva la gente famelica: / e' fu fidato, ed or prigione il
. m. cecchi, 1-ii-256: oh e' non parrà credibile / che la dogana
parenti, amici in ogni lato: / e' non ha carlo sì fidata terra,
sappi ordinar qualche trattato, / come e' vedranno appiccata la guerra. bembo,
cosa, e chi rompe un sacramento e' diventa periuro. sarpi, iii-274: consideravano
; e incontanente ch'egli è morto, e' gli cavano lo fiele di corpo,
piace /... / e sed e' fosse amaro più che fele, /
). giamboni, 8-i-200: quando e' l'hanno preso [il coccodrillo],
con tanta fierezza entrò nella battaglia che e' cavalieri cristiani lo cominciorono fortemente a temere
giacqui, / e fera terra, ov'e' piè mossi poi. giusto de'conti
e chiese un poco bere: / e' malvagi giudei fecer venire / aceto e
st., 1-1: le gloriose pompe e' fieri ludi / della città che 'l
fa maniero; / nel foco ardente e' con dolcezza abrusa / temprando sue saette
., vi-132: pensando di navicare, e' comincia di fare il suo viaggio per
fievolezza, che sarebbe caduto, se e' nipoti e altri baroni non lo avessino sostenuto
grido si fisse, / dicendo, e' chiama elia, quel popol rio,
vacche che avessino figliato; ma rinchiusone e' vitellini in casa. caro, i-267
/ le belle selve e le campagne e' colli / disabitate son, sterili e incolti
moglie / (com'ei pensa ch'e' voglia) in firenze, / che torrà
baciate il figlioccino, / che sin ch'e' poppa vi si può fidare.
, 4-10: arrigucci, e sizzi, e' figliuoli della tosa. strinati, 115
/ e gli dà quella moglie che e' desidera. -è ei vero? -sì
l. bellini, ii-123: quando e' si va da un babbo o da una
vedere ha la sua pace. / e' si distende in circular figura, / in
corpi insensibili. firenzuola, 21: e' fora mestiero trovare per ogni vocale dieci
nella cina mi pare a me che e' manchino d'alfabeto, e di caratteri o
è un grottescaccio sì sconciamente spaventoso, ch'e' par la valle di giosafatte..
par la valle di giosafatte... e' sarebbe la viva, e vera figura
della sua sancta trinitade, acciò ched e' fosse anunziatore all'altre genti che dopo lui
vi fidate / troppo di lui, ch'e' ve l'attaccherà / e doppia di
rato,... avanti ch'e' ne trovi un paio che s'affaccian al
un pezzo dice: -buon uomo, e' mi ti par pure conoscere.
caterina da siena, 339: tucti e' misteri e modi che tenne la mia verità
mondo, e co'discepoli e senza e' discepoli, erano figurativi dentro ne l'
/ il detto della bibbia, dove e' narra / come egli uccise que'mariti
canti figurati, e quel c'hanno ordinato e' santi passati si lascia da canto.
con l'odio e con l'amore, e' quali sonno due filaia di denti nella
della rocca. compagni, 3-38: e' danari, che si diemo loro, si
, 1-63: un raviggiuol caloscio quand'e' fila. -con la particella pronom
510: non di meno, tra che e' le portava un grande amore [alla
. cecchi, 25-12: compare, / e' non è 'l tempo che berta filava
, 41-416: un'altra lezione dice ch'e' non furon fichi, furon tortelli.
questa filastroccola. e così diceva: e' mi pare avere smorbato questo esercito. grazzini
una cappa di cotone filettata d'oro e' con una berretta di velluto co puntali d'
padre è del suo figliuolo subito che e' nasce, e non lo fa altro suo
è quello medesimo che 'l vostro, che e' mon- tepulcianesi sieno nella filiazione del comune
fino / che stimo ben saprai come e' si cuoca / che sei dottore,
di firenze, disse: in fatti e' vi sarà difficile avere a entrare per
si cominciano a serrare, è segno ch'e' si fa buio. -stare
sua piccola navicella. pulci, 26-118: e' sapeva anche simulare e fìgnere /
, / ma a forza, s'e' vuol vivere, si finge / saggio,
caverà comodissimamente da quelle cose per le quali e' si è conosciuto e veduto espressamente che
xxi-1-170: io ho le più belle veste e' più bei vezzi e le più belle
più bei vezzi e le più belle collane e' più bei finimenti da donne che uom
l'una paura e l'altra, e' mi pare essere mezza fuori di me:
si congiungono, venendovi da tutti e quattro e' punti cardinali, tutti e'finimondi.
e quattro e'punti cardinali, tutti e' finimondi. e1 re morì; perdessi
552: in su quella tanaglia, dove e' [i diamanti] vasse
egli è spezie d'amore, poi ch'e' non si vince se non fuggendo,
risolveron di metters'in chiusa, com'e' fringuelli. = adattamento del lat
... / che ragion vuol ch'e' sia per tutto visto / sol pinto
egli faceva, e la grazia con che e' finiva i suoi lavori. baldinucci,
fatta tenerezza gli abbondava, / che e' non potè le parole finire. grazzini,
, / ch'era tra l'erbe e' fior, nel piè fu punta: /
carducci, ii-1-18: tra li animi franchi e' bisogna finire il turpe mercato delle menzogne
dieci di balia, 6-100: tutti e' sopradetti beni... detti malespini o
. villani, 6-1: alla fine egli e' suoi figliuoli per gli loro peccati capitaro
e la fatica, ma in tutto e' son finitimi. vallisnerì, iii-186:
la parte del cielo apparente dall'occulta, e' si domanda orizzonte, cioè divisore.
quisquilia. poliziano, 125: perch'e' sa che onore e gloria brami i
653: finocchi, costui non è chi e' pareva! oh, par un donadello
non isfiniva la sua battaglia, se e' cristiani non lo venissino assalire. varchi
si solea / mutare in tutto ciò ched e' volea, / non seppe unquanche il
genti e forze di arnolfo, che e' non ebbe di che temersi. 2
mettevano in disgrazia del popolo e lui e' compagni. f. f.
. contro a'franzesi, acciò che e' fussino più pronti alla difesa.
-figur. pulci, 16-21: dovunque e' va, gli tenea drieto gli occhi
tinta nel latte; e conviene ch'e' giovanetti dopo 'l rasciugamento ridano. galileo
fin'amanti. pascoli, 1020: e' [l'imperatore] non sa più di
più di stormi e cavalcate, / e' non sa più di timpani e di trombe
si compartisca, gettandolo in terra, e' si sparge più conguagliato di febbraio e di
questo giardino. michelangelo, i-12: e' pensier della morte / [amor]
m. cecchi, 1-1-313: e se e' sapesse ancor di certi sciamiti. /
o da fiorentini. machiavelli, 561: e' parrà forse a quegli che il libro
oro. dante, infi, 30-89: e' m'indussero a batter li fiorini /
, 216: spinello e guido de'rabuffati e' loro conpagni di borgho pediglioso ci deono
tedaldi, 11-1 (43): e' piccoli fiorin d'argento e d'oro
. m. cecchi, 1-1-301: e' vi è pur la salvestra, che si
5-1-247: che cosa sono i muscoli? e' son quei be'tocchi di magro di
g. m. cecchi, 1-2-333: e' farà mettere / a vostra madre innanzi
foglie / di febo meritò, ma e' tolse moglie, / e in capo non
rimanere traccia. pulci, 12-35: e' maganzesi ognun nettò la soglia, /
fin'amanti. pascoli, 1020: e' non sa più di stormi e cavalcate,
sa più di stormi e cavalcate, / e' non sa più di timpani e di
, 16-1 (48): bindo, e' non par che per me truovi foglio
, parendo a'pisani istare male, e' mandarono raccomandandosi a'fiorentini col foglio bianco
confessarsi, / che benché il corpo e' membri ti sien arsi, / l'alma
la schiena del bel monte, e sovra e' crini / d'oro e di gemme
poter fulminare. pulci, 15-25: e' destrier via passomo, / come folgore va
ebbe detto quel che volle, / e' cominciò a minacciarlo aspramente. ariosto, 34-65
perdete. michelangelo, i-29: tutti e' ripari mie'son corti e folli. pallavicino
. / e se passati i quindici e' folleggia / fa'col baston ché altro
io che un gaio / sogno d'amore e' sia: / cadon le stille,
mia follia. tasso, 1-8-86: tosto e' si parrà, come difendi / l'
i suo'comandamenti. / ver è ched e' ve n'ha due dispiacenti: /
falcone, disidero, druon, astolfo e' compagni sempre nella folta battaglia, e'tre
astolfo e'compagni sempre nella folta battaglia, e' tre santi sempre si vedevano inanzi a
/ raf- fondar e mondar le fosse e' i rivi; / per far largo cammino
: e qua rimase / son le fecce e' fondacci. carducci, iii-23-245: [
i-i- 39: tanto erano validi e' fondamenti che in sì poco tempo si
remito barlaàm chiamato / e avea passati e' sessant'anni, / e stava nel
b. cavalcanti, 2-47: se e' non fusse nota la fondazione [della
preziosi). cellini, 621: e' si usa in firenze nell'arte dei battitori
solamente un poco che non volgesse, e' converebbe fondere e anicchilare tutte cose.
altre cose piacevoli; e questo fondo e' si commetteva con certe vite, le
scolpite. vasari, iii-509: se e' si pigliasse una figura di cera o
schizzare a traverso di minutissimi trafori, ch'e' si viene a dispergere per aria in
avviossi là verso una fonte, / dove e' solea ber sempre appiè del monte.
mie tanto / esser secco oramai le fonti e' fiumi, / s'i'non gli
. poliziano, st., 1-89: e' muti pesci in frotta van notando /
abeveratoio de'cavalli, e dove si lava e' panni. vasari, i-253: fu
ma quello iddio che regge il mondo e' cieli, / mostrò ch'egli è di
il sangue mio deriva, / s'e' non avesse pria domato amore. moneti
. / ah foramuzzo, stu non guardi e' buoi, / li stagni.
mani alle forbici... tutti e' suoi capelli si levò via. bandello
togli i peli del mezzo della coda, e' più diritti e più sodi..
molto prezioso,... ed unse e' piedi di gesù, e con li
« è marsilio ancor morto? / « e' ci farà stentar prima che muoia;
manente. buonarroti il giovane, 9-246: e' s'è rivolto,
2-26 (77): ragguardando costui, e' vide intorno alla fornace molti demoni colle
forca, dove si castigano e puniscono e' tristi e li male- fattori. machiavelli
brutta fine. machiavelli, 718: e' dicono el vero quelli che dicono che
cecchi, 1-2-435: egli è ver che e' si dice / che chi ruba per
sta fresco!... -madesì! e' si tiene tristo cattivo della cappellina,
a queste ribalde lo'vorrei fare quello che e' meritano. mariani, xx-xi-16: ecco
forfatti, cioè errori, per li quali e' saranno privati e cacciati della loro singnoria
e orlando e l'altra compagnia rompevano e' saraini. fed. della valle, 97
ferro; secondo ha la forma, cioè e' denti e l'altre parti, perché
pura forma de gli argomenti, così e' si può alterarla e variarla, senza mutare
dal fuoco del sole, e 'l fango e' molli enfiaro lo abondevou semi nel
dov'ell'era; cioè, ch'e' non eran guaste le forme da farne degli
forma del volto di suo padre, quando e' morì nelle fatiche della repubblica.
: questa [dottrina] toglieva via e' balli, le taverne e'giuochi..
toglieva via e'balli, le taverne e' giuochi... questa portava via le
di cucire e di fare le scarpe e' calzari, se mi bisognassi. citolini
eletto antiste. machiavelli, 1-iii-363: e' si vuol esser qui con il segretario
. passavanti, 206: i maestri e' dottori, parlando e scrivendo e della
formando la mano a lanciare diritto quelch'e' getta. bisticci, 3-553: il
di morchia impiastro / el solo, e' formicon fien discacciati. boiardo, 2-30-8:
alla nobilità e a tutta roma, e' ne sarebbe nato qualche inconveniente, dannoso
ultima necessità. guicciardini, vii-62: e' viniziani... sono sempre poi stati
onor di rinaldo..., s'e' non gli avesse fatto purgar la coscienza
cesare, 52: fece le brettesche e' fornimenti per difendere lo passo. marco polo
bacini e in fornimenti delle tavole, e' grandi e ricchi fornimenti della sala d'
comandamento, / fra suo cuor disse: e' mi convien pur fare, / ed
, 1-299: s'egli accade ch'e' sien troppo lesti [i pesci] a
per riguardo ai rischi e ai pericoli ch'e' sostengono. bocchelli, 6-32: -la
de'quali si dice ancora: 4 e' dicon cose che non le direbbe una
.. se gli altri somigliassin te, e' si potrebbe fare a'sassi pe'forni
? che sarà?... - e' non si è fatto nulla, 10
pagato. pulci, 18-150: come e' giunson, costui domandomo: / -aresti
. frezzi, ii-10-143: tu sai ch'e' [l'uomo] per la cima
propria giurisdizione. cellini, 4-3-224: e' quali sono per il resto di pigione
tomesi. luca pulci, 4-21: e' parevan già al buio in una forra
: contuttoché santo piero si dipinga vecchio e' non era vecchio quando cristo il chiamò,
cieco, e che io non conosca e' giuochi di queste tue bagattelle? rosa,
gli noiasse. rinaldeschi, 1-132: e' pensarono contra me, ma tu, iddio
, non m'abbandonare, né forse e' sieno esaltati, e faccino festa i
ricorse, / e chiese aiuto, ed e' ne fu contento. / l'anno
di cause, con ciò sia cosa ch'e' medesimo dice che le cause sono molte
: fecel rimetter nella pregion forte; / e' poi iscrisse alla sua donna ardita /
della tua maiestade, o imperador vittorioso, e' sia apparecchiato dinanzi all'animo fortissimo ordinamento
armacollo, che domandano linea, la quale e' ricevono dal loro prelato in età di
: questo fondo [del bottone] e' si commetteva con certe vite, le squali
fortissimo e non si vedeva, sì com'e' fussi stato saldo. serdonati, 9-271
, / tal che d'ucci- dermi e' crede esser certo. frezzi, ii-15-41:
lui, che mi raggiugnerebbe, poiché e' volerebbe di notte ancora lui certamente più
vi corse ad oste furiosamente; / e' genovesi forte difendendo. storie pistoiesi, 1-280
, 16-4 (48): bindo, e' non par che per me truovi foglio
cercato per loro dove per lo govemamento e' reggenti di francia si dovesse mandare trattatori
xxii-n-929: i'ho cenato ed ho governo e' buoi. c. dati, i-1-193
gru]. sacchetti, 214-32: e' due contadini abbruciarono e governarono il
g. m. cecchi, 1-ii-156: e' ci sono i castraporci, / da
. m. villani, 7-53: e' baroni e'popoli si governavano a loro
m. villani, 7-53: e'baroni e' popoli si governavano a loro senno.
resta ora a vedere quali debbano essere e' modi e governi di uno principe. g
ammunito... per avere amuniti e' collegi detti di sopra, di suo capo
il mal governo / sì strutto, ch'e' tien l'anima co'denti. nievo
g. morelli, 326: quando e' vide gli erano istati presi i dadi
altro, egli è l'uccello, ma e' dà volentieri in questa rete. -che
voglia dire. varchi, v-58: * e' vincerebbe il palio di santo ermo,
. machiavelli, 7-8-91: oh! e' non vogliono far sudditi, perché non
/ ma con essi vegg'io come e' si stime / favola vile e con
reggi di san pietro con li cardinali e' vescovi. novellino, 2 (12)
, che vuoi imparare. sai tu e' salmi gradi, che sono quindici salmi
così due fratelli sono in secondo grado; e' figliuoli di due fratelli sono nel quarto
fratelli per sé sono nel primo grado, e' loro figliuoli nel secondo, e così
della lue celtica. verga, i-419: e' par tisico in terzo grado il tuo
alcuna riputazione ne'dì suoi, conciossiaché e' fu gran senatore. -essere in
. detto d'amore, 2275: e' m'ebbe in grado / sed i''l
grado i ricchi perch'era benestante, e' poveri come uomo di gran bontà.
comandò a'giovani, pregò i vecchi e' graduati, che tosto da lui si partissero
fa il gatto delle sue ugne quando e' vuol graffiare. verga, ii-494: la
cardinale e un romano da farnese, e' quali l'imo e l'altro ha
: non avete voi inteso, che e' si fa / per non esser tenuti
256: vorrei, lontan da'gonzi e' graffiasanti, / votar fiaschi con te
distanzia del luogo, non li stracci e' graffi delle gambe. luca pulci,
. pucci, cent., 83-32: e' fiorentini fecer le promesse / per ciascheduno
: mal condotti un giorno siàno, / e' ci convien pigliare o 'l graffio o
qua l'altra seccaggine. / - e' sarà la gragnuòla in su la stoppia.
gnuola. giov. cavalcanti, 35: e' si accordavano gli uomini e le bestie
vuole esser puledro né ronzino: / ch'e' vela gli occhi, e sì graie
ii-106: s'aveva il granaio d'egitto e' tributi di provincie ricchissime. siri,
il padre gli bastona. / se e' saltan la granata, addio creanza.
santa ragione. fucini, 822: e' posteri nun eran vigliacconi, / quando
nella / scarsella da non far (quando e' sarà / vero) galanterie. i
cecchi, 1-1-71: odi mo', s'e' trovò la buca al granchio!
t'aiuterà ». boccaccio, ii-327: e' panni porta larghi quanto puoi, /
mettevano i soprawegnenti. pulci, 21-24: e' destrier son come lor vezzeggiati; /
quali sono famosi e celebrati, perché e' pare che non abbiano contradizione. d
avi la vostra amistà, in la quale e' ho trovà per me per li miei
che sia potente e che a sua posta e' possa fare li uomini grandi e bassi
, i maschi e le temine, e' piccoli e'grandi. pulci, 4-102
i maschi e le temine, e'piccoli e' grandi. pulci, 4-102: fece
da grandi. sacchetti, 67-63: e' non fu mai nessun fanciullo savio da piccolino
, par., 15-61: i minori e' grandi / di questa vita miran ne
che l'uomo parla di grande cosa, e' non si conviene parlar troppo grandissimamente.
potute maritare grandemente e orrevolmente, s'e' detti napoleone e niccolò non gli avessino
vendicato secondo la soddisfazione sua, se e' vive in una repu- blica, cerca
de lo udirgli favellare, parendoti che e' si fusse così ben conservata in loro
, sia quel che si vuole, e' non è cosa che abbia sentita la grandine
altro domanda al sole se non ch'e' non possa vedere cosa più grande di
n'avranno detto catuno un poco, e' loro detti sieno insieme ragunati; allora
al frutto del sicomoro], quando e' s'apre, quelle granelluzza, come
st., 2-26: grappon le lancie e' forti scudi imbracciono. aretino, 15-16
ha lasciata a bambillona, / perché e' non crede che vi sia più grascia.
che sorta? e voi? / -eh e' non ci è grascia. g. gozzi
giunse a tal segno, / eh'e' non era più lungo che traverso. a
: 4 egli uccella per grassezza; e' si rammarica di gamba sana'. crusca
/ e in ciascun altro tutti perdi e' passi: / cessa da'magri, ed
tanto che, ad farla grassa, e' non aggiugne a no cavalli. varchi,
ciò bisogna, / agevolmente fa grassi e' partiti, / ma ciascun fugge poi
e il profano e il romaiuolo, / e' si fecion la parte grassa.
(e non è baia): / e' pioverà, ché il tempo fa culaia
, che tu avresti creduto, che e' fussero stati cupidini dad- dovero. vasari
della baviera, volta per volta che e' vacheranno. marino, vii-420: le celestiali
, ii-93: fate i graticci, e' ripari ordinate / per le bombarde. machiavelli
paesi cristiani e fatto ricomperare i signori e' comuni, avendo in ognuno per di
. pucci, cent., 87-21: e' cavalcò sopra quel di perugia, /
grattugiar gli edifici, chi vuole ch'e' racquistino una certa apparenza.