lesse la chiosa, / e, s'e' la lesse, sì seppe niente.
monete di piombo, con che e' giuocano. varchi, 24-33: questa è
cor de la persona vostra; / e' prende vita in far con lei soggiorno
che io sento di queste vostre dispute, e' mi parrebbe che le fussero molto più
). macinghi strozzi, 1-333: e' malori che hanno covato un pezzo,
se non ci fossero. -oh, e' conteranno come voi dite sicuro, perch'
conteranno come voi dite sicuro, perch'e' son costì che covano. -come? -come
che covano. -come? -come ch'e' non ci son più,...
, che dice cra cra. così e' perditori del tempo sempre dicono: domane farò
grazia / chiede il semestre, ch'e' non v'è una crazia. pananti
uomo, e tutto nella sua forma e' stabilì il mare, e formò le acque
a novara. guicciardini, 157: e' ciompi, preso lo stato e creato
ciompi, preso lo stato e creato e' magistrati a loro modo e non a arbitrio
sarebbe: intervenire come capo in tutti e' consigli, cioè nel consiglio grande e ne'
e la terra, e li intelletti e' cuori umani credenti in dio. d.
; / però che s'io venissi e' m'è credenza / ch'i'sarei messo
è una maraviglia a credere, ch'e' pare la maggiore città ch'egli abbia.
non mi potesse. dante, 47-31: e' miei pensieri, che pur d'amor
credesi far la croce, / ma e' si fa le fica. dante, inf
un che ne vede, / onde e' sei cinse, benché oprar noi crede.
si contentarono di tal pagamento, benché e' pigliassero quelle robe a più vii pregio
sacchetti, 77-44: e domandandolo, e' diede loro a credere che dicea a se
è credibile apo gli uomini, che e' volesse per qualunque rispetto da cristo essere
in quella città lavorando il meglio che e' poteva; non però cose di grande
fosse possibile. sassetti, 23: e' non ha tenuto conto alcuno con questo
, occulta la sua allegrezza: acciocché e' non paia ch'ei non l'abbia volute
andrà tutta in uno fascio, ch'e' fondamenti hanno cominciato a crepar delle risa
rappiastrare questi crepac- cioli, che ora e' non si pare per ch'i'so che
buommaltei. i-17: penso bene ch'e' la facesse [la città di milano
dato se non a uno prudente) e' mali che nascono in quello, si guariscono
fabbrica con ogni autorità, e che e' potesse fare e disfare quel che v'era
con robusta favella, il domandò perché e' non gli aveva ubbidito. quest'uomo
; e mandorono le colonie, intrattennono e' meno potenti sanza crescere loro potenzia,
potenti sanza crescere loro potenzia, abbassorono e' potenti e non vi lascio- rono prendere
potenti forestieri. guicciardini, 361: e' principe grande come erano loro, però ha
che ebbono loro e che hanno tutti e' principi grandi. nievo, 210
. m. cecchi, 295: quand'e' dirà che quella tossa, o il
la cresta fuore; che secondamente ch'e' fanciulli languiscono quando le gingie ingrossano per
: non vi so ben dire / se e' gli avvenisse toccar quelle cricchie; /
così se l'uomo volessi che tutti e' casi criminali potessino venire a questo giudicio
di sopra, abbino autorità di farlo e' magistrati medesimi che possono punire gli altri
mattelda] tutta spogliata di vestimenti, e' crini del capo diligentemente scrinati, questa
schiena del bel monte, e sovra e' crini / d'oro e di gemme un
. poliziano, st., 1-89: e' muti pesci in frotta van notando /
e liquidi cristalli e fiere snelle; / e' dice cose, e voi dite parole
ogni dì più facile, per avere e' viniziani uno ardentissimo desiderio che e'principi
avere e'viniziani uno ardentissimo desiderio che e' principi cristiani concorressino alla impresa contro al
350: [gli imperatori] perseguitavano e' pontefici e la setta cristiana come auctore
la excellenzia loro, le loro vittorie, e' loro trionfi consistevano ne'supplicii, nelle
nel tale e nel tal modo, e' si serve del. dire che in quel
proprio. pataffio, 1: e' non gli crocchia il ferro a vincolenza.
rifiutai per sempre le croccie del mare e' funghi, perocché queste cose non sono vivande
darò i dani, e le lievri, e' cavriuoli, e 'l paio di pippioni
st., 1-87: provon lor punga e' daini paurosi, / e per l'
. buonarroti il giovane, 10-877: e' mi par che co'dami non sii avvezzo
e reggendolo per le dande, e' camminò un bel pezzetto co'suoi pie-
grande e incomportabile spesa dell'arme, e' loro dangieri e pericoli,..
contare. latini, i-161: ed e' cortesemente / mi disse immantenente, /
pensier di trovar qualche porto, / perché e' cognobbe sua morte e dannaggio. boiardo
. giovanni crisostomo volgar., 7: e' dannerassi lo maldicente coll'avaro, coll'
e se lucifer l'avessi saputo, / e' non avea tanta presunzione; / e
aveva ogni cosa veduto, / onde e' seguì la nostra dannazione; / e perché
folleggia / e daneggia / pur ch'e' possa; / la ragione è percossa d'
vinci me, datti conforto, / ch'e' tuoi prigion ti renderò di fatto,
e oltre al dannificarsi nel reggimento, e' s'usava allora di nimicarsi più colla spada
giov. cavalcanti, 264: e' non era caso innanzi ad alcuno ufficio
! poliziano, 159: ché chi palesa e' sua segreti affanni / non sminuisce il
/ non sminuisce il duo ma creso'e' danni. michelangelo, i-117: caro
; egli è un danno / ch'e' sie così cimiero a ogni elmetto. di
, e non te ne vali quando e' t'è di bisogno. tasso, i-78
. bel gherardino, 1-27: et e' veggendo la sua innamoranza, / come
ch'io scrivo troppo lungo: e e' non è sì bella canzone, quand'ella
ma pensi / tu però, che e' m'abbia a mancar modo, / poi
, dappocarèllo. bibbiena, xxi-1-63: e' gli farà il dovere al dappo- chello
paura t'entra ora troppo presto. / e' si va adagio a far di questi
furono scesi una gran balza, / e' cominciomo dappresso a sentire, / però
: a me dappresso / poi ch'e' fu fatto, placido del letto / su
se alcun più di lor disiassi / o e' sentisse sospir martiri e doglie / per
insegna, / c'ancidon più ch'e' tuo più feri dardi. ariosto, 129
io volli che / in mia presenza e' le desse l'anello, / e la
per guadagnare; ma non guadagna acciò ch'e' dea. guittone, xix-73: e
vo'vincere. fagiuoli, 1-1-152: e' giuocava alle minchiate, e dette l'
/ dagli acque, dagli imbrogli, e' se n'andò / quasi nell'altro
sono un pipistrello dadovero; e perché e' m'è stato dato in guardia, lasciate
ch'è segnor, mi benedica, / e' darìa gli occhi per disamorare! dante
siamo / oggi in un mondo, ch'e' si daré sette / frate'carnai per
o dandogliene mallevadori, in modo che e' si contentasse. b. davanzali, i-320
alcuno, diede un rabbuffo, che e' non badavano alle faccende pubbliche. gli
, 26: leggi fino date ch'e' cittadini dannati andassero in esilio. tavola
, e datali la legge di quello ch'e' si dovesse guardare, cioè di non
fenditura che faceva certo conio, perché e' la tenesse aperta, e acciocché meglio ne
l'hai pur dato / e se consenti e' puolo aver turbato. dante, lnf
se egli volesse intendersi con lui ch'e' gli darebbe la via e il modo
12: ed essendo data l'accusa contro e' predetti comparì filippo mio avolo e lapo
alla maddalena: sorella mia carissima, e' ti conviene fare buono animo. s.
. af. cecchi, 168: e' non mi potea dar persona innanzi / ch'
, / i granchi fra le dita, e' porri in mano. buonarroti il giovane
angiolieri, 84-1: in una ch'e' danar mi danno meno, / anco
/ io gli darei di quel che e' va cercando. -dare due calci
mostrala, / e di', che e' s'è mutato di proposito, / da
landino [plinio], ix-62: e' dactili sono una generazione di conche o
i rami della pannocchia sono disposti / ch'e' par di mangiar giusto biada fritta.
di sotto, ragguarda gli popoli etiopi e' campi cefei. folgore da san gimignano
va allo 'nfemo, senza fede, se e' non ha grazia di riconoscimento. g
: si vantano di quelle cose, onde e' possin trarne frutto da quei che son
l suo debitore fusse girolamo, / e' non importa. -egli importa davanzo /
e dazzi piacevoli pagando delle robe che e' conducono, e di quelle che essi
., 1-1: le gloriose pompe e' fieri ludi / della città che 'l freno
suo vener dovrebbe antico / abitar, come e' dicon che solea, / né per
debilitano tanto la natura, che come e' passano la lor giovanezza, e'si
come e'passano la lor giovanezza, e' si scoprono in loro mille mali: o
che v'era piovuto su, perché e' restava sempre quei buchi pieni d'acqua
beatitudine eterna, ma etiam gli ha preparati e' debiti mezzi, per li quali hanno
lor teste adoperate, a'reggiani la città e' campi con ogni lor libertà e con
, che vede o pronostica, ch'e' non sarà più, cioè che gli converrà
di debito, partecipando e ricevendo sempre e' beneficii di dio e la bontà sua
se cicerone l'avesse voluto fare, e' parea cosa verisimile, perocché cesare, per
, che egli e la mogliera, e' figliuoli, e ogni sua cosa fusse venduta
, che non ha tanto credito, che e' levasse un figlio dalla colonna? tasso
pure in su quello alto legno tutti e' debiti nostri. s. caterina de'ricci
infra le mentite lagrime della falsa moglie e' pagò il comun debito della natura. michelangelo
quanto egli vuole,... purché e' vi dia tanti danari alla mano,
reo di morte. vasari, i-583: e' non volle pensar giammai in maniera alcuna
già pian piano. firenzuola, 264: e' mi pareva pur giusto oggimai, per
di qualunque vizio si sia. questi sono e' nemici nostri. è vero che,
deboli di fanterie,... e' cavalli, co'quali e'sono più potenti
... e'cavalli, co'quali e' sono più potenti, non si potranno
, 263: -scacchia mio, in fatti e' non si può più vivere. /
, che gli tramutano facendone quello che e' vogliono. pro verbi toscani
altro, diventa più debole qualunque volta e' de va sostenere il ferro alla presenza
: ma i vaselli del vino, e' debili barili, e'piegati laveggi, gittati
del vino, e'debili barili, e' piegati laveggi, gittati volano. boccaccio
esser debole. machiavelli, 1-iii-1033: e' si faceva bastioni e ferrati, e altri
color bianco. ser giovanni, i-41: e' mi s'è dato un male di
e decagono e simile d'ogni poligono, e' quali tutti in triangoli sono divisibili,
le parole di cristo, tutta la legge e' profeti si riducono, siccome santo agostino
tempo. cantari cavallereschi, 223: e' mi bisogna a carlo ritornare / che
conviensi... sì, ch'e' beni della fortuna sieno giunti alla virtù,
? alberti, i- 354: e' modi con che uno solo può rubarme al
legge, a voler viver tanto suntuosamente come e' fanno, ce le tengono ascose e
: ra- gionavasi di una decima sopra e' preti, la quale altra volta è
lo staio decimale con un altro ch'e' dicevano fittereccio. 2. matem.
vero nome di chi effettualmente ne piglia e' frutti. 2. pagare la
decimo. g. morelli, 412: e' si portò lealemente, ché di cosa
gemelli careri, 2-ii (229): e' mi viene voglia di ridere, quando
: bene conosco che a voi tutti e' baroni del mondo si doverebbono dichinare e
dal donare, e dal dichinarsi, che e' facevano alla plebe, restarono ben soddisfatti
uno. savonarola, 8-i-221: perché e' vede, questo uomo che fa qualche
vedrò nel viaggio la declinazione, che e' dicono, della calamita, come ora
lacrimare con tanta divozione e decoro ch'e' pareva una verginella. e messer iacopo
essere intese da quello decoro, el quale e' poeti seguitano. leonardo, 1-252:
cellini, 2-96 (468): e' volse che ogniuno fussi pagato delle sue
b. segni, 7-167: e' [gli animali] generano, et hanno
giudicar la causa / dei figliuoli! e' ci voglion del medesimo / animo in quest'
di far alcun male, / s'e' ne lascia, non è pergiurato.
: sai, uno grande teologo, se e' non è aprovato in decretale e vuole
di cicilia e di puglia, egli, e' suoi discendenti insino in quarta di sua
, tutti quanti / per manicar il bue e' ma- cheroni; / fate sì che
a voi davanti. frezzi, ii-17-143: e' disse a me: -perché da me
. boccaccio, iii-9-52: signori, e' non m'è nuova la credenza, /
. f. d'ambra, 4-53: e' non si può mancare a gentiluomini /
in dedizione. machiavelli, 216: e' conviene che, riducendoti con imo esercito
altra cosa: cioè che costoro, e' quali vogliano che noi intriamo nella congregazione
: se un cavai fusse senza peli, e' sarebbe deforme. anguillara, 8-99:
prencipi grandi, i generali degli eserciti e' re stessi valuti, darà a se medesima
: quando parve loro esser tanti che e' non avessero di che temere,..
perché non sei venuto a mattutino? / e' non ti basta aver disobbedito / l'
animosi masnadieri che affrontano il misfatto quantunque e' si vedano presso il patibolo. manzoni,
; / sì che i gran nomi e' fatti egregi e soli / fortuna o morte
. nel buon disegno di ciò ch'e' volevano in essi rappresentare, cioè a
città, della casa, delle calli, e' templi pubblici tutti eran custoditi per una
meravigliarsi. sannazaro, iv-124: e' ti parrà che 'l ciel voglia dei-
men cristiano del secolo passato, che e' non fosse un prete, lasciamo sfuggire
machiavelli, 1-ii-354: ogni uomo confesserà come e' fia minore errore torgli tutti [
: e 'l mar pur rughia; e' dalfin si vedieno / ch'alcun talvolta
insieme, dimostran vento da d'onde e' vengono, et intorbidando l'acqua promettono
pensava giucare dello dalfino, ed e' giucava assai volte della reina;
conniglio. -alessandro e' suoi baroni prosciolsero il cavaliere. trattato
in fortuna di mare buon porto; e' pregioni loro deliberanza; e 'l pellegrino suo
ne conducono [di schiavi] perché e' sono gente cattiva e ostinata, e come
gente cattiva e ostinata, e come e' si veggono schiavi, si deliberano di morirsi
-riservarsi. belo, xxv-1-98: e' non può essere che costui non ne
moglie e figliuoli, e con ciò che e' potè portarne, a la volta dell'
e così pervenuto fue il mali- scalco e' suoi intorno alla città di duren, ed
da sé. firenzuola, 473: e' bisogna guardarsi da animo deliberato, perché alla
cecchi, 5-84: i'so, che e' m'ha a esser fatica a mutar
suoi istratti, altieri e superbi, e' si fè in concistoro, con diliberazione del
e proveduto è... ch'e' consoli, consiglieri e camarlingo della detta
casa, la quale e 'l quale e' consoli, consiglieri, e camarlingo della detta
v. borghini, 1-2-497: e' pare in alcuni contratti, che tanno
? machiavelli, 29: si vede che e' principi, quando hanno pensato più alle
darò i dani, e le lievri, e' cavriuoli, e 'l paio di pippioni
delicato, e molto esquisito, che e' diceva di seneca, del cui stile
iii-59: voleva [il profeta] dire e' principi e li superbi molli e delicati
della madonna d'orsammichele, 4-37: e' governatori debbano ammonire quello cotale delinquente.
. cecchi, 21-24: e perché e' sono / benissimo creati, e di
disordinatamente, uno dio; ed e' gli conviene lassare. 5. giovanni crisostomo
. savonarola, iii-61: questi sono e' grandi che vivono deliziosamente e si abbasserà la
amici miei del ministero mi sacrificavano: e' conviene ch'io mi abbia là dentro
e in prima quello uno quasi in tutti e' preti commune e notissimo: era
e incontanente ch'egli è morto, e' gli cavano lo fiele [del colubro]
ha danar da s'pese: / ond'e' si crede bene esser donzello. verga
m'ha voluto dir per quel che e' parte / stasera; e porta 'l danaiaccio
nelle schiere come i botanti, o e' si faceva con arte alcuna resistenza gagliarda.
insino all'osso / il liofante, e' denti stuzzicava / collo schidon del pin
stuzzicava / collo schidon del pin dove e' si cosse. ariosto, 2-5: come
quasi che nelle altezze de'gradi siano e' fianchi, e le cannoniere. altoni,
57-34: castruccio guerreggiò fiorenza, / ed e' mostrare a'fiorentini i denti. machiavelli
e ogni altra cosa per potere mostrare e' denti ad ognuno. caro, 12-ii-189:
edificando la torre: prima lasciorono assodare e' fondamenti, ora soprastanno che questi fino
a qui levati muri piglino, come e' dicono, dente, poi sicuro sopra
giusti, 2-270: ma mi burla! e' si lascia / rifiatare anco un bufalo
/ la uniforme continuazione / de'tutti e' denticini et praecisori. poli
. profondamente. soderini, iii-26: e' desiderano terre che abbin sotto del terreno
drento, / -rispose il re - e' non potrà fallare. machiavelli, 162:
apre una bottega d'un'arte, che e' non vi sia dentro valente, rovina
noto, e a quel modo / ch'e' ditta dentro vo significando. passavanti,
. passavanti, 119: gli atti e' reggimenti di fuori mostrano quello, che
volgar., 29: poi ch'e' romani sprezzaro la povertade,..
confine, confortandolo allo ubbidire, quando e' non volesse che più aspramente contro a'
paese sia... popolato, e' pare chiaro che si abbiano a sbarbicare tutte
di sopra, abbino autorità di farlo e' magistrati medesimi che possono punire gli altri
la vuole. guicciardini, vii-141: e' governi buoni si introducono o con la
vinta: e il meno male ch'e' potessero, era deporre la corona.
cecchi, 22-15: e acciò che / e' sie sicuro, i gli vò [
scudi] di presente / dipositar, dove e' vuole. davila, 278: prontamente
sono i trecento ducati / di benuccio, e' quali ci se fatto dare / e
consolazione de'miei eletti e per deprimere e' superbi. ariosto, sai., 4-100
, 11-3-411: lui mi fece parlare con e' deputati da questi priori sopra la canova
mandatario. machiavelli, 11-3-245: tutti e' suoi gentiluomini, che debbono essere circa
di cittadini, secondo che parrà a e' sei deputati. bandello, 2-9 (
piene fusse da voltare altrove i fiumi e' laghi onde egli ingrossa. carletti,
, ov'era più di duemila cavalieri e' ciamberlani del re, conduceva il re di
. giov. cavalcanti, 13: e' si dice, la soria a noi essere
, e mi derise, dicendomi che e' mi stava bene tutto 'l male che io
in derisione e in contento della santa chiesa e' davano l'investitura de'beneficii ecclesiastici,
che sendosi raunati quivi molti giudei, e' per dirisióne batteano un crocifisso; del quale
derivò ogne salute, / po'ched e' fu del tutto al me'comando.
gioco] diriva ciascuna malizia; / e' fa dicer e fare ogni sozzura: /
il sangue mio deriva, / s'e' non avesse pria domato amore. tasso,
anche sostant. alberti, 3-47: e' [pronomi] derivativi, giunti a questi
. b. cavalcanti, 2-252: e' si può pigliare una parola della medesima
dell'arte dei vinattieri, 1-114: e' proveduti uomini... ogni e tutt'
pisani sentendo al continuo il trattato ch'e' fiorentini teneano con messer mastino d'avere
: sapi come la figura mia quant'e' più l'ò scoperta, ò trovato che
meglio è venuta, e vego che e' fia manco male che io non estimavo;
egli a far la mattinata; / che e' tien ne'dì solenni quello stile.
canovacci. pulci, 19-61: come e' fumo assettati insieme a desco, /
fare apparire. sacchetti, 152: e' son fagnoni / e goccioloni, / che
bocca sì diserta dal fuoco, ch'e' non poteva profferire niuna di queste consonanti
questo mondo è uno diserto, ch'e' buoni non ci hanno compagnia, anzi sono
fa cicerone nelle sue filippiche, quando e' dice: io vorrei, che gli dii
parlare] mostra voglia di quel che e' dice. b. croce, i-2-190:
venti e le marine onde e lui e' suoi con perfetta salute perducessero a'disiderati
1-18: le biade sono abbattute, e' disideri pianti da'lavoratori sono disfatti, e
s'attutassino mai, se non si domassono e', come si domano, con voi
modi, le condizioni, le parole e' suoi fatti ricordandoci, il dì, la
amato si vede sì come fanno communalmente tutti e' giovani. giraldi cinzio, intr.
. b. segni, 1-38: se e' non vi fien le mie parole a
sì 'l mette avante / di ciò ched e' disira, / e di tutto il
fu di augumentare talmente l'esercito che e' fusse potente a espugnare le terre del
. b. cavalcanti, 2-493: e' non possono seguitare le liti et aspettare
sè... e brievemente, e' la cosse sì che più di quindici dì
entr'a la porta - ov'e' for gie aportato. = comp
scala ne verrai. varchi, 24-9: e' mi pare d'aver sentito serrare il
/ i'son l'un desso, s'e' non me ne porti / 'n anim'
: e se, parlato li avete, e' non vi pare, per presenzia,
figur. landino, 364: hanno e' religiosi oriuoli e destatoi che chiamono la
sensi altri destina. pascoli, 1384: e' cantava il ritorno da troia / tristo
l'occhio e sta desto, / ch'e' non ti dessi qualche vino strano.
sia desto e diligente, ma pure e' mi pesava non assectar prima a noi
e metterà i buoni dalla sua destra, e' rei dalla sinestra. giannotti, 2-2-68
figliuolo della destra ». questi sono e' buoni figliuoli che cercano le virtù e la
posta dalla parte destra, e non e' i vizii che sono dalla sinistra.
, 1-92: io risposi, perché e' mi scrivea / che destramente la notte venisse
di questo altro liberamente quando e dove e' potette, e più copertamente dove gli fu
dardo non lo toccò, e tutti e' dardi schifò per destrezza di rondello:
cose adattar, molte destrezze, / come e' si possa elle mura accostare, /
occide, / quando tra l'erba e' fior venir me vide / a lo
veggendosi il destro, / prima ch'e' si partisse gli rispose; / ed accusò
redità de'suoi passati e ancora perché e' propio ne seppe guadagnare quante niuno de'suoi
donna. rinaldo degli albizzi, iii-582: e' cavallari che erano ordinati a poggibonizi,
uomo razionale in iob, e benché e' destruisca le ragioni dell'uomo sensuale e animale
machiavelli, 11-1-58: non ci scrive dove e' sia stato menato, se altri è
, 1-385: allo eufrate, acciò che e' non porti via le tetta della città
detersero quella parte di poesia popolana ch'e' tolsero a maneggiare. cicognani, 13-45:
le s. v., intesi e' discorsi se ne fanno qua, ne determineranno
passato macedonia. savonarola, 8-ii-56: e' fanciulli nell'altra vita, se non saranno
, 3-44: e nomi, quando e' dimostrano cosa non certa e diterminata, si
abominazione da detestare. savonarola, iii-450: e' tiepidi non dicono così, ma non
nome del tiranno, ora poi che e' vede non gli bisognar più, ha mutato
savonarola, 8-i-145: non voglio più cercare e' primi principii delle scienzie, donde surgano
savonarola, iii-451: tu di'che e' ci è comandamento che non si può predicare
28-144: ma io non so s'e' si son corv io cigni / i detrattori
; ed a quel modo / ch'e' ditta dentro, vo significando. cavalca,
fece serrare. macinghi strozzi, 1-86: e' m'ha iscritto molte lettere..
dettato antico che si riferisce, che e' fumicavano le sommità dei tetti. pallavicino
, 8-i-40: la vera amicizia intra e' veri amici, dilettissimi in cristo iesù,
, iii-170: ma voi avete sprezzato e' detti suoi [di cristo];
ammirazione. tasso, 7-86: tosto e' si parrà come difendi / l'alta follìa
de'religiosi. sacchetti, 41-2: e' mi conviene in questa novella, poi
bene con ogni sollecitudine di guidarti secondo e' detti degli astrologi, che sono tutte cose
detto vostro, son causa di tutti e' mali e solo allora fanno aventurate e
di nardin compassione, / sì ch'e' non s'abbi al tutto a disperarne.
dell'amore pieno e divoto di donna e' si sentiva appena degno: tant'alta
: ottone accennandogli con la mano che e' tacesse, dismontato già da cavallo e
di conforto; / l'infermi sana e' demon caccia via, / ed occhi orbati
iddio mio! pulci, 26-118: e' sapeva anche simulare e fignere / castità,
rivolsi presto la mia divozione; / e' mi soccorse, e fui libero e sano
le cose spirituali, da'quali mieteva e' doni corporali. fioretti, 1-102:
reverenzia e la fidelle devozione, la quale e' abo in la vostra persona savia,
16-37: arebbe voluto... che e' si fusse partito da la divozione de'
: « traditor di macometto, / e' fia rinaldo, per più mio dispetto,
passando; di modo che con furia e' mi raggiunsono, e subito, colle loro
, colle loro berrette in mano, e' mi feciono una la più cirimoniosa orazione.
la mazza mena tonda, / dovunque e' passa ogni cosa rimonda. boiardo,
scrivere al notaio, che lasciava ch'e' suoi figliuoli ed eredi doves- sino ogni
di firenze. macinghi strozzi, 1-506: e' s'ha a pagare per ensino a
boccaccio, iii-1-95: un dì avvenne che e' cavalcando / a la terra dintorno,
suo libito... può rimettere e' litiganti contumaci nel buon dì; può
contumaci nel buon dì; può conferire e' benefizii, de consensu regis. varchi,
fuoco, fa di mestieri, ch'e' vi s'abbia gran sete, e che
. m. cecchi, 22-13: ma e' ci ha ancora peggio. / questi
a'miei campi a lagorare; / e' mi salse intra tossa un fuoco e un
di modo tal dimesticato, / ch'e' diàce sempre al mé giordano allato.
: diacin, che me risponda! e' fa 'l musomo. cesari, 3-225:
ed egli verso lei, in modo che e' si cominciomo azzuffare. malatesti, 46
le fa cattiva diacitura, ogni settimana e' va a vettura da questa e da
dottore... -sì, che e' non debb'esser differenzia dalla diacitura del
diagranti in granegli / per crescere e' capegli / ch'era una cosa
fussi più che mezza spera, e' sarebbe minore la basa che dov'è la
deve il capitano] che la mattina tutti e' suoi uomini alla diana lodino n.
buonarroti il giovane, 10-914: cancherusse! e' mi fu per ingoiare. / non
di fuoco che noi avevamo veduto; e' quali dicevano: che domin vorrà significar
uomini / faccino far al diavol ciò che e' vogliono. f. negri, 102
, e giace morto, nel fossato / e' non ha guar che noi l'abbiamo
grado ch'egli ha appresso del re, e' m'entra il diavolo addosso, io
non può / ficcare il capo, e' v'ha fitto la coda. i.
idem, 308: canchero! / e' farà pur da vero! o ve'sa
29: lascia, lascia fare, / e' gli sarebbe il me'pigliare il diavolo
intorno / a un romito, perché e' mi rendesse / certi danar ch'avea
mostrò la pietra preziosa, la quale com'e' la vide, dibattè la testa in
credea, / mi dibattè, perché e' giucò di schiena; / io mi
: or chi avessi rinaldo veduto, / e' non capea nell'arme per la stizza
carducci, ii-4-100: la nomea ch'e' s'è fatta... non
, ch'i'ho in me, e' sarebbe diritto ch'io ti facessi morire
in meglio, in fino a tanto che e' divenne alla sovrana dibonarità, quanto al
casa, e li arnesi della magione, e' suoi figliuoli e la sua moglie,
non si potrebbe esplicare. in fra e' quali el venerabile pampinia, vescovo della
alberi. vettori, 1-158: quando e' non par loro che gli ulivi abbiano
sere, sere, andate, andate, e' non bisogna dileggiare. grazzini, 102
mente vostra a me sì aprite. / e' so che siete piena di bela dizeria
giuochi insieme, sì mandò le sue cameriere e' suoi cavalieri di cessati da lei
vile / ma breve e 'scura; e' la dichiara e stende. savonarola, 6-255
noioso, / li guai e li sospiri e' pianti amari / ne'quali stato sono
i messa di san giovanni, e e' son sonate / le diciasette, e
: di simili gracchioni si dice ancora: e' terrebbe l'invito del diciotto.
filomena a cantar vegno / materia ove e' non basta uman ingegno. boiardo, 2-27-1
c'or versi / con essa insieme tutti e' mie peccati. giannotti, 2-2-337:
data d'una donna a mille, e' mille a più di diecimila, come
per dieta, o per altri argomenti ch'e' medici facessono o sapessono trovare, non
ammalato, e non veggono l'ora ch'e' muoia, ed eccedono solo in fatto
questa villa bella e lieta, / e' che io non sento campane, o zanzare
112: pensate voi che io procuri e' fatti d'altri e e'vostri si
che io procuri e'fatti d'altri e e' vostri si gittin dret'alle spalle?
paura. machiavelli, 1-iii-1065: fanno e' dodici cantoni per difendere el paese,
vi consiglio e vi conforto: / lasciare e' vizi vostri iniqui e amari. albertano
gherardin vi pose assedio, / ed e' si difenderon bene appresso. cantari cavallereschi,
e offendevoli a'nimici; però ch'e' ci vengono a trovare. botta, 5-2
la proposta, incontanente tolgono a lui e' consoli incontanente soldi due. berni,
un'ora, e non considerando che e' poteva essere preparato co 'l defensivo contra la
dee il pittore trattare il soggetto che e' prende a rappresentare. 3.
compensando il minuto popolo e i mezzani e' maggiori, perché alquanto fu più menomato
franceschi, e gli altri il contradio e' voleano. 5. bernardino da siena,
noi non siàno per conservarci e che e' difetti che si scoprirranno alla giornata non
possa sanare in alcun caso, ma e' non ti può torre tutti i tuoi
chiaramente esprimere i misteri secreti di dio, e' sarebbe suto piuttosto a sconsolazione che a
lieto rispuose. pulci, 8-46: e' l'uccise come suo nimico, / a
qui tacque, vedi qui l'ombria / e' campi erbosi sanza alcun difetto, /
amore celestiale. torini, 386: e' non si dubia, maestà magnifica,
carducci, iii-13-98: pur ammettendo ch'e' [il boiardo] sia difettoso quanto
inliciti guadagni, la figliuola vede come e' consegli de la madre fuorono difectuosi eh'
pulci, 2-54: come io dissi e' fu signore antico / d'un regno,
vi potrei dire in una parola che e' vanno poco differentemente da quello che e'
e'vanno poco differentemente da quello che e' sogliono. f. negri, 79:
differenzia tra lui [il vescovo] e' sanesi per uno suo castello gli avean
adunano. savonarola, 8-ii-65: dicono e' filosofi che 'l bene deltuniverso è in due
che tutto il mondo sia paese e' concetti comuni, nondimeno le differenzuccie
, è meno difficile: in toscana e' son troppo svegliati e troppo svogliati. cicognani
che tu le sostegna; / e se e' non ti fia difficultate, / a
di toscana togliesse a quello, forse che e' verrebbe loro pensiero di difficultare il negozio
re comandò che fosse scritto a tutti e' baroni ch'ognuno s'apparecchiasse d'essere a
e fecie andare un bando, come e' maganzesi erano diffidati dalla corona. guicciardini,
nell'operar tanto è difforme, / ch'e' non par mia opera. vecchio,
/... / conterovi com'e' fu deficato. fazio, v-15-36: dopo
, tanno, di ricolta: / ch'e' verso l'aia rizza tal difìcio,
canto. andrea da barberino, 4-1144: e' maestri di legname feciono uno difìcio d'
/ di raccattarle [le pecchie] e' non c'è verso stato; / ma
difilati, / per far l'abate e' monaci sbucare. gelli, iii-42:
. l. salviati, 19-84: e' se ne va / a casa mia difilato
ogni dì nuovi vocaboli, parve che e' vi mancasse alcune lettere; e così vi
la sua sete è del digesto che'vivi e' sani possono, senza riaverlo, prestare
e comando che tu non digiuni, eccetto e' dì comandati dalla santa chiesa, quando
gioia né di nodrimento; / ch'e' di speranza mi dovea nodrire / insin
speranza mi dovea nodrire / insin ched e' mi desse giuggiamento: / digiunar me ne
. buonarroti il giovane, i-250: e' buoi digiugne, e i ferri netta e
. d'ambra, 4-57: messere, e' giovani / non posson star digiuni.
benivolenzia e de grazia speziale; ca e' so bene che i meriti ch'ènno in
malispini, 45: e recarono i fiorentini e' fiesolani. che si feciono cittadini in
alla digradazione d'un sacerdote, affinché e' s'intendesse con quanta maturità procede la
deserta e disfatta, e seguendo le storie e' fatti de'vandali, e de'goti
come suoli, / non vedi tu ch'e' digrignan li
dolenti ». sacchetti, 100: se e' ci fosse monna scoccalfuso, / vo'
la boccuzza. pulci, 14-69: e' mostri suoi digrignavano i grifi. machiavelli,
sostenta eccellenti maestri con onorati stipendi, e' fanciulli e giovanetti levati dalle minori scuole
come per il passato; e quando e' lo volessino avanzare, e'potevano digrossare
; e quando e'lo volessino avanzare, e' potevano digrossare, saltem, se non
mora, e fa'di diguazzare, ch'e' non ci regalasse qualche uovo boglio.
diguazzando si van pel mal cammino / perch'e' poneva i piè or alti or bassi
tuo tesor gradito, / che tanto tempo e' stata vedovella / del tuo degno marito
fama; ma il signore, o ch'e' non fosse in perfetta fede, o
terreno con fosse, in poco tempo e' non vi sarà se non tossa. c
del griglio? / -sì conosco, ch'e' possa dilefiare. baldovini, xxx-11-28
sere, sere, andate, andate, e' non bisogna dileggiare. straparolà, 2-4
via, disviato ', quasi che e' non sia * ligio 'o obbligato ad
tencione / lui, e la moglie, e' figliuoli a morire / in carcere con
che mi persegua / e cerchi quanto e' può tormi la vita, / sanza voler
diletichi tu? altro si convien fare. e' mi con- vien guerire per cura di
pensiero non ti venga alcuno dilettamento, certo e' conviene ch'almeno il solo pensamento dell'
agghiacciati. lorenzino, 78: e' par che la fortuna sempre si diletti di
nocive; e per le delettazioni ch'e' trovono in quelle che son buone, le
le prendono; e per il dispiacere ch'e' trovono in quelle che sono loro nocive
nello uomo fragile e mortale, quantunque e' sia utile e dilettevole, e non ne
vanno. febus el forte, 1-35: e' suo capelli / un gran diletto pareano
b. adriani, 1-i-539: i sanesi e' franzesi pensavano ad ogni altra cosa,
poliziano, st., 1-89: e' muti pesci, in frotta van notando
. cicerone volgar., 1-170: e' si puote bene discemere e conoscere il lusinghevole
constantemente curate,... s'e' sieno granivori, col minorare o col
. mei, 244: forz'è ch'e' venga accordato esser [il cibo vegetabile
, volendo dire le gran crudelità che e' m'hanno fatto. bugnole sale,
colle sopransegne imperiali e ghibelline, i fanciulli e' garzoni e popolo minuto a grido gli
. soderini, iii-434: se bene e' pare in principio che egli [il
tuo genero; / ecco quest'altro, e' pazzi ci diluviano. / lasciami ir
firenzuola, 333: mentre che e' diluviavano ogni cosa, e'cominciarono a
: mentre che e'diluviavano ogni cosa, e' cominciarono a ragionar della nostra pena e
tener dietro a'capricci della moda, e' si spende un diluvio, un profluvio,
venti la scoprivano parte del corpo, e' contrari soffiamenti dimenavano i contrari vestiri, e
e 'l veleno del serpente echino, e' vaghi errori e gli dimenticamenti della cieca
sicome è quella de'nomi, quando e' si scambia l'un dall'altro; perché
il gran cane è in questo palagio e e' gli viene un mal tempo, e
a filosofia. pulci, 18-109: e' ci convien tornare un poco a carlo,
fece salvi. sacchetti, 31-112: s'e' nostri di casentino sapessono come dimenticammo la
a voi... che voi siate e' ben trovati per mille volte: or
e della benevolenza tra la casa reale e' tuoi progenitori e 'l comune di firenze
da'quali si pare che poca dimestichezza e' dovesse aver co 'l petrarca. b.
'l signore prese odio capitale contro chi e' molto prima amava. rosa, i-m:
1 fare uno anellino come voi vorresti, e' gli sarebbe troppa gran fatica. anguillara
il diminuiménto delle vostre ricchezze, ma e' ne sono autori ed inventori, e
suon del ribechin diminuito in sul bordone e' si menava dietro... gli anima'
. b. cavalcanti, 2-212: e' sono alcuni affetti, i quali richieggono
dimostrativo il più delle volte; perché e' si fa per accrescere o diminuir le
signore, e come in uno punto e' si volgono e disfanno altrui. boiardo,
par., 6-37: tu sai ch'e' [l'aquila] fece in alba sua
suole / de gli altri lumi? e' fan giro e dimora / pur sopra terra
disciplina clericalis volgar., xxviii-260: e' disse che non volea dimorare co-llui da
demorai. tavola ritonda, 1-245: e' v'era una bella fontana e di molte
solamente un poco che non volgesse, e' converebbe fondere e anicchilare tutte cose.
ogne uomo fosse prencipe e segnore, e' romani di tutte le cose del mondo fossero
della sua sancta trinitade, acciò ched e' fosse anunziatore all'altre genti che dopo lui
. guido delle colonne, 78: e' allumo dentro e sforzo in far sembianza
volta loro, dimostra assai chiaramente che e' non vennero per conto suo. tasso
duca vi mostrerrà un diamante, il quale e' dimostra aver voglia di comperarlo; voi
. e gli fu bene cosa conosciuta ch'e' dimostrò la forma e la figura della
due dì o meno; e in ultimo e' si venne tanto a spargere questo veleno
risponde inanzi che l'uomo il domandi, e' si dimostra per folle e per pieno
perché certi pochi giorni in prima che e' si venissi all'accordo dell'albizi,
.). sacchetti, 145: e' denti fanno neri e gli occhi rossi;
oggi? lippi, 4-40: e perché e' son bugiardi per la vita, /
ganellone. b. segni, 9-102: e' non debbe il giudice dar sentenza solamente
città concorrere. poliziano, 2-50: e' fratelli del duca chiesero perdonanza a madonna
queste cose la divina provedenza dicendo, e' credenti ammonendo conferma, e coloro che
. p. del rosso, 1-1-54: e' poneva il pane, differenziato dal suo
tolto. tavola ritonda, 1-5: e' cavagli erano forte correnti, e cavalieri vigorosi
? e quant'è -è tanto, ch'e' potreb- bono / agiatamente aver..
/ dava al leon col baston, ch'e' dinoccola. 3. rifl. ant
. giov. cavalcanti, 355: e' dicevano che quell'armata era proceduta dagli
lor: a dio siate; / e' si partiron senza più dimoro.
mai quello che viene in qua, com'e' mi pare? egli è desso.
, che dio m'ha prestato animo, e' mi parrebbe esser uno uomo da bene
savonarola, iii-197: e se pure e' c'è qualche prete che cerchi d'avere
sono simili alle pulici e infestano stridendo e' forestieri se non sono greci...
.; nacque la favola che sieno e' compagni di diomede trasmutati in uccelli.
febus el forte, 2-19: ma perch'e' seria troppo lungo mio dire, /
.. mostra... ch'e' non fuggisse occasione alcuna di scoprir il
onorevole e magnifico pensiero el considerare circa e' governi pu- blichi, da'quali depende
, i-442: ho fatto fare tutti e' paramenti de la chiesa di nuovo, fatto
arrighetto, 249: non in ogni tempo e' fiori cuoprono il prato, né la
., 1-1: le gloriose pompe e' fieri ludi / della città che 'l freno
contuttoché santo piero si dipinga vecchio, e' non era vecchio quando cristo il chiamò,
dipigne per dispetto degl'italiani in francia: e' dicono ch'e'lombardi hanno paura della
italiani in francia: e'dicono ch'e' lombardi hanno paura della lumaccia, cioè lumaca
cioè lumaca. pulci, 26-118: e' sapeva anche simulare e fignere / castità,
la corruzione. pulci, 26-119: ch'e' sapeva anche simulare e fignere / castità
[rovina] sarebbe accaduta, s'e' non si fosse fortificato [il lavoro]
in alto frondeggiano, abeti ramosi / e' nelle forre de'monti diradica e getta
il tiranno disama / comunemente i buoni e' rei mantiene: / e 'l re sostiene
: / e 'l re sostiene i buoni e' rei dirama. dotti, iii-250:
insieme si giuraro e pigliaro arme, e' legati de'romani pigliaro, e dissero di
nozze si debbono / far poi, com'e' saran detti nel populo. manzoni,
. rosaio della vita, 31: e' famosi uomini sono stati tanti, che
non sa- rebbono forse degli ultimi, e' quali quando cercano la libertà, si
io. b. davanzali, 3-9: e' bisogna dire i concetti suoi nella lingua
liquidi cristalli e fiere snelle; / e' [michelangelo] dice cose, e
io mai letto tal foglio! / e' dice come quel ch'i'ebb'io,
, segno d'affogato e morto, ch'e' non l'avesse. -a dire
così ancor io, ch'è che non e' mi scappa detto, dove sia qualcuno
672: lasciamo andare, ognuno aguzzi e' sua ferruzzi; vedreno a chi e'dirà
e'sua ferruzzi; vedreno a chi e' dirà meglio. grazzini, 4-347:
di quello, ma di aspettare che e' gli ricercasse. segneri, ii-4: non
al peggiore. non è di dire, e' peccava per ignoranza. pavese, 5-21
contesa fra'giovani amanti della guerra, e' vecchi desiderosi di pace. piovene,
quale egli è un gran dire che e' ci si trovi ogni cosa. magalotti,
, e da e giove arrivato in e' apparirà nel zodiaco in s, mosso
(58): se pur dov'è e' vorrà esser signore, / per modo
modo tal lo veggo diripato, / ched e' n'arà gran danno e disonore.
.. mischiandovi tutt'ora le storie e' fatti de'fiorentini, come incorsone nella
i peli del mezzo della coda, e' più diritti e più sodi. giov.
ora con più dritti occhi, che e' non facevano in prima. 2
punto ad un altro, talmente che e' non vi se ne possa tirare altro minore
sa come pigliarlo, diciamo nell'uso: e' non ha né diritto né rovescio.
tuo palato. foscolo, iii-1-22: e' non è dritto / ch'unico resti non
per consiglio e per ricordo, che tutti e' partiti che avete a pigliare nella vita
patto, / che nel mio regno e' non faccia riparo, / né ci venga
, l'avea condotto in parte ch'e' tentava di volere accordarsi col cardinale per
penso noi ci ritorneremo a firenze, e' cominciò a ridere più dirottamente nel mondo.
sì afflitte e dirotte nel pianto, che e' non è appena possibile di guardarle senza
guittone, 102-n: dirà ch'alcuna volta e' voi mostrare / cosa che lei conosce
per meritare gli elogi del popolazzo, e' bisognava andar in piazza in giubba,
. f. giambullari, 268: e' [i mori] sono tutti abbondantemente fomiti
ettemi conviti. machiavelli, 134: e' non si può dare agli uomini disagio
bramoso di tirare, che non pare che e' senta il disagio. giunti, 1-35
, 8-i-295: coloro che dovrebbono essere e' primi ad aiutarci si sono partiti da
per me die'cento dobbloni. / e' mi trasse a casa sua: / e'
e'mi trasse a casa sua: / e' gittommi alla catena: / e'mi
/ e'gittommi alla catena: / e' mi die'la mala vita, / vita
travestiti, in galera, sì com'e' meritano. galileo, 1-2-30: mi sono
'l fare / il nodo al filo, e' si ritira in dietro, / perché
.. che uno principe nuovo disarmassi e' sua sudditi. ariosto, 41-94:
continuo turbamento de'venti, i volti e' petti de'nemici ora dagli scudi gravemente
nascondere la roba tua e 'l guadagno quante e' t'è possibile; e così iscuopri
di trovar qualche porto, / perché e' cognobbe sua morte e dannaggio. collenuccio
il quale disavvantaggio verrà a cessare se e' saranno condotti a livorno, e quivi venduti
se non sai dove, perché disavventuratamente e' non ti menasse a fare alcun male
ch'ella aveva ne le dita, / e' cominciava tutto a di- sbradarlo.
ma lasciamo andar queste / baie; e' bisogna, pecchia, io mi disbrighi
in ogni modo disbruscolarli, cioè quando e' gli hanno troppo folti i rami giovini e
marco manilio proconsolo d'africa, ch'e' gli mandasse scipione emiliano, che allora
raggravo e da un'altra parte mezzo e' m'era discaro, solo perché io
perché io avevo detto al duca, che e' non poteva venire. boccalini, iii-72
indegnazione, e dimostri contro a te e' tuoi successori, e in evidenza de'
g. villani, 11-91: acciocch'e' nostri discendenti possano comprendere lo stato ch'
volte la fa male, o almeno e' si duole del caso o di ogni
come furono gli antichi buoni troiani, e' valenti e nobili romani. boccaccio, ii-8-31
guinizelli, iv-19 (4-13): e' par che da verace piacimento / lo fino
famiglia..., appresso de'quali e' discettassero ciascuno la sua causa. genovesi
cotesta pratica, e quanto da quelli e' quali dal prefato re vi furono dati
pòn servo seguitare, / e ciò ha e' sperare. = deriv. da dischiarare
le venne questo peccato originale), e' bisogna rialzarla e vedere di tenerla più serrata
sarà ima pianura a giacere, o e' vi saranno coperte di terreno raro e
. savonarola, iv-11: dua sono e' sentimenti della disciplina, cioè udire e
dinanzi a gente triema loro la lingua, e' denti, e le labbra. di
stessi girano intorno e mentre che sonando e' vogliono rappresentare scilla e'si tirano dietro
mentre che sonando e'vogliono rappresentare scilla e' si tirano dietro il principe del coro.
maddalena, 48: sorella mia, e' mi pare ancora che io sia quella che
ersilia, la quale riconciliò poi i sabini e' romani. sarpi, i-1-81: il
: chi vuole considerare il vero, e' troverà che confortamento e disconfortaménto sono solamente
boiardo, 3-4-48: chi contarebbe e pianti e' disconforti, / che a parigi eran
gran servigi tutti son perduti, / e' mezzani e minuti / son postergati per
posato, che voltosi donde vuole, e' dimostra gravità. muratori, 5-i-357:
b. segni, 4-27: se e' si dà a'servi virtù morale, in
, 1-2: fare che la mattina tutti e' suoi uomini alla diana lodino nostro signore
sono etteme. pulci, 22-27: e' non s'accorda il contro col sovrano,
né con nulla si accorda, sebbene e' non si discorda. marino, 7-10
l'invidia sottentra negli uomini, onde e' giudicano sì discordemente d'una medesima cosa
. pulci, 8-17: e dove e' possa seminar discordia, / noi ritenea pietà
da bologna, 1-40: in ciò ch'e' dice, che 'l fece in sua
in sua difensione, o in ciò ch'e' dice, che lo uccise perché '
compagnie vi sono, e chi sono e' più creduti, e discorrendo, i
troppo lungo discorso a provarlo per tutti e' profeti,... ho proposto di
berni, 5-12 (i-127): e' saria, cavalier, discortesia, / disse
dolor crepasse. pulci, 10-49: come e' giunse, metteva alte grida, /
selva, si levò uno cervio. e' cani lo seguivano, e guido si
e tanto glie lo biasimarono, che e' cominciò a discostarsi da lui, e
.). guicciardini, vii-7: e' medesimi che vi veggono ora volentieri discostato
ora volentieri discostato dalle faccende publiche saranno e' primi che, cognoscendo avere bisogno della
prudenzia vostra, deposte le passioni ed e' sospetti vani, faranno di richiamarvi,
ottimo parere. savonarola, 5-ii-11: e' ti bisogna venire nella vita cristiana a tal
. l. salviati, 19-42: e' non ci è / perieoi, granchio;
assai discosto. pulci, 3-6: e' saracin di lui fanno un berzaglio / di
di penne. machiavelli, 7n: e' sono molte cose che, discosto, paiano
che avevano creduto, né a far credere e' discredenti. bonarelli, xxx-5-23: or
anche questo, sta a voi; e' non è né evangelio né articolo di fede
lo caccia in esilio, / quand'e' si discredea con una femmina, /
figura, e che e' faceva muovere gli occhi a quella testa,
dire, che discema i più gravi e' maggiori peccati da'minori. boccaccio,
gentile e sì discreto, / ch'e' si terrà a favor, che voi vi
cellini, 1-58 (144): se e' si dà gli ufizi, non si può
con essi. proverbi toscani, 153: e' si danno gli ufficii, ma non
me dotto qual sia utile arte a quanto e' vogliono ch'io discucia la amicizia e
a l'utile, saranno più biasimati e' medici, perché erra più chi si
-figur. simintendi, 3-27: e' crudeli venti muovono le battaglie da ogni
che se voi non l'a'tate e' se ne more! petrarca, 264-96:
i-422: ogni segno della benevolenza loro e' raccoglieva con sollecitudine lieta; e temeva
letto il processo che si scusasse, e' non disdisse alcuna cosa, ma tutto
di me acceso. pulci, 17-54: e' non posson disdire / che non sian
scuro con manco linee; tanto che e' si viene a lasciare la carta bianca per
delle mura ed i zoccoli, che e' chiamano fondamenti, debbon essere una determinata
il castel pigliar si possi intanto; / e' pastor tutto venien disegnando / come guardato
morelli, 124: mandò suo ambasciadore e' maestri col disegno a'suoi congiunti,
maitio franzesi, xxvi-2-107: se bene e' disembricia e smattona / li tetti e'
e'disembricia e smattona / li tetti e' muri e butta fuor bagaglie, /
tornare in quella polvere ove sono sotterrati e' nostri padri. speroni, 84:
amor blasma e disfama / e dice ch'e' diffama, / ma son del mi'
acqua che sostenessi la barca, e che e' v'è certe secche, per le
una settimana, / e le pecore e' becchi (esche lor frali) / con
forza o per patti: / prima elli e' suoi vi sarebber disfatti. valerio massimo
484): partissi adunque il saladino e' compagni, con grandissimo animo, se
il fuoco acceso di tanta importanza, che e' portava pericolo che le due famiglie si
volgar., 167 (238): e' pigliano lo leonfante, e portanlo suso
-spianare. pulci, 19-127: e' dice: 0 corpo mio, fatti capanna
lui fa intendere, se fra dua dì e' non hanno ubbidito alla santità del papa
alla santità del papa, e a tutti e' suoi comandamenti, che li arà per
g. morelli, 366: il perché e' s'arrenderono piuttosto al consiglio del duca
gli disfidò lo re a morte loro e' loro figliuoli, siccome traditori della chiesa
il dettatore mostra le sue buone ragioni, e' suoi forti argumenti, e che indebiliscono
, 2-471: promettendo di disgelosirsi s'e' ritornava in vita, aioppiato di nuovo
, a quelli... che rompono e' legami che uniscon teco, dico e'
e'legami che uniscon teco, dico e' tre'voti, con quel vincolo della
il regno e l'aristocrazia, la quale e' pone del pari parlando disgiuntivamente. varchi
acqua). petrarca, 38-2: e' non furon mai fiumi né stagni, /
del nostro ruspoli, e acciò che e' non paia che egli senza proposito andasse
vedrà la disgrazia dell'opera talmente ch'e' le dia giustamente proporzioni, grazia,
congregativo. celli, i-212: quando e' vede, verbigrazia, una cosa bianca,
febus el forte, 3-23: dicendo e' son d'arme disguemiti. disguido
i-316: si ap- pruovi, quanto e' dicono, non stracciarla, ma discucire
. pulci, 22-75: e come e' vide rinaldo partito, / un dì
badavi voi? dismemorati! / s'e' fusse stato di notte allo scuro, /
fare uno anellino, come voi vorresti, e' gli sarebbe troppa gran fatica. caro
inf., 16-74: la gente nova e' subiti guadagni / orgoglio e dismisura han
già ten piagni. buti, 1-435: e' subiti guadagni sono stati cagione della dismisura
. novellino, vi-184: i cavalieri e' baroni dismontàro de'palazzi. dante,
far difficultà di questo / se già e' non fusse obbligato a quel tale / per
come fanno i soldati, e dividere e' bottini, e qualche carrata di robba
): vedi svergognato! odi ciò ch'e' dice! egli parla né più né
che non debbono fare cosa di che e' s'abbiano a vergognare. e non si
dimonio. ser giovanni, i-67: e' venne oggi a me ceccolo, e richie-
dire / che voi, che fate e' legni e'sassi vivi, / abbiate poi
che voi, che fate e'legni e' sassi vivi, / abbiate poi come
dagli stipendi de'viniziani per sospetto che e' trattasse di condursi col re di francia.
stato più presto circa el volere che e' cittadini ricognoscessino più stietta- mente da lui
. giatnbullari, 374: essendo tra essi e' nemici alquanto di largo, gli investirono
tanto impeto e tanta furia, che e' cominciaron a disordinarli di mala sorte.
, degenerare. guicciardini, vii-57: e' casi scandalosi o di malo esemplo si
stravolti (scambiati i titoli d'essi e' nomi de'favellatori e mutate l'introduzioni
125: gli uomini, e e' popoli massime, per la ignoranza loro
a'poveri, ma voi avete caro che e' venga qualche disordine, acciò che voi
il principe] più pietoso che quelli e' quali, per troppa pietà, lasciono seguire
quali, per troppa pietà, lasciono seguire e' disordini, di che ne nasca occisioni
il pronosticare, che in poco tempo e' darebbono in un trent'uno, e
lordasse manto, / e 'l viso e' se pugnasse e i piedi ornare.
e sono illuminati. machiavelli, 42: e' vini- ziani... nutrivano le
sole dentro alla zona torrida, quando e' durasse quindici giorni continui a ferirla con i
volgar., 2-103: queste cose e' greci dispartiscono in speziali disputazioni e in
sua oste convenne vivesse di cavoli, e' loro cavalli di torsi, sanza altro pane
un poco d'albore, in modo ch'e' non mi poteva vedere in viso.
re manfredonio, / come colui ch'e' suoi pensier dispensa, / d'aver di
a dispensare l'oftalmia ', laddove e' sembra che invece si sia voluto dire
andò per lo palagio. li baroni e' cavalieri ne tennero grande parlamento, e tutta
nuovi disturbi fra il vescovo di macao e' vicari apostolici francesi. botta, 4-217:
con ogni diligenzia pensato di non desperare e' grandi, e di satisfare al populo e
i-98: certo se fiorio lo risapesse, e' sarebbe un dargli materia di disperarsi e
cospirazione di disperarsi per uccidere i franceschi e' grandi borghesi. 8. rifl
invan cercava, perché non sapea / che e' si fosse per lei disperato. la
orzo a macco, / sì che e' faceva colui disperare. aretino, iii-9:
non era l'elmo di mambrino, / e' lo mandava con gli angeli a cena
. ser giovanni, i-60: veramente e' morì disperato, poiché non mi potè conducer
e sapete, coll'uniforme addosso, e' potrebbe darsi che un cencio di disperata
disperata, sopra coteste linee, rigide e' sembra che tutto abbia a scivolare. bocchelli
sendo nella pressa entrato, / come e' soleva, la gente rincalcia, /
veneziani stavano attenti. machiavelli, 696: e' non è mai alcuna cosa sì desperata
contrade d'intorno. serdonati, 9-272: e' barbari, smontando a gara, non
al ciel s'alza un'ombrella, / e' in varie parti la disperge il vento
a traverso di minutissimi trafori, ch'e' si viene a dispergere per aria in
e dispersione. pezzati, 214: e' nostri le corsero per muodo li ruppero,
volgar., 90: dicevano e' giudei infra loro: dove andrebbe costui,
e per suo dispetto se ne pigliasse quanto e' voleva. cellini, 2-72 (426
tormento, /... / e' non potrà però mai fare el cielo /
magnanimità e il coraggio, la gentilezza e' costumi della cavalleria de'franceschi, a
suo'comandamenti. / ver è ched e' ve n'ha due dispiacenti: / chi
qualora abbandonavano i templi de'loro iddìi e' sepolcri de'padri. tasso, aminta
(466): o benvenuto, e' sarebbe pur bene il porre qualche sesto a
volgar., i-280: ma se e' soprassederanno di mettere a esecuzione le dette imprese
. villani, 1-65: messer iacopo e' cittadini di bologna, di grande concordia,
i-48: non intendeva a che fine e' desse tanto favore a'svizzeri, se
di mare, e le passamenta ch'e' fa per la terra. boccaccio, dee
suo, si esequisce; e quantunque e' torni in danno di questo o di quello
di questo o di quello privato, e' sono tanti quegli per chi detto bene fa
25-6: ti giuro, / che se e' non muta modi, io muterò /
della tua maiestade, o imperador vittorioso, e' sia apparecchiato dinanzi all'animo fortissimo ordinamento
campo; non perché di loro modo e' sia fatica nulla, ma è sì mal
le promissioni ch'io le feci, e' preghieri, e le lusinghe mie,
! ché, se ajolfo avesse conosciuti e' cugini, non era tanto male: ma
, se occhi avesse, / ched e' non mi ponesse / gran pregio,
gli occhi... la gentilezza e' costumi della cavalleria de'franceschi, a tanto
usano i tratti parlando in maniera che e' pare che e'piglino la cosa da
tratti parlando in maniera che e'pare che e' piglino la cosa da beffe: percioché
vedeansi poi i lor grevi sospiri / e' rotti sonni e l'amorosa vita, /
in disputa tra gli autori, cioè se e' [i bachi] nascano dalla
si dilettava di sapere / le condizioni e' modi de'paesi, / e però gli
. lorenzo de'medici, ii-180: e' mi ricorda già in disputazione / bartol
dir si può ben di lui che e' sia nelle tenebre dell'ignoranza e che
, già s'è provato; che e' non si potrebbon veder mutazioni, corruzioni
terra, / e dapoi gli elmi e' petti de'guerrieri / e tutto il busto
, si maravigliava che cagion così facesse e' greci, tutti nati sotto un cielo e
disuniscono o dissipano gli abitatori, e' non sdimenticano quel nome né quegli ordini
il caso e la fortuna pare ch'e' reggano dissolutamente le umane cose, e
dissoluti, negligenzia. guicciardini, vii-58: e' governi popolari... per l'
di perfezione. savonarola, 8-i-298: e' ti bisogna, firenze, fare una unione
possino dissolvere, e che in quella e' buoni possino far bene e che non siano
con nulla si accorda, se bene e' non si discorda; questo si è un
fue passato il duolo, / ch'e' la dissotterrò, per che putìa.
o privatamente 0 publicamente consultano, o e' consigliano o sconsigliano. serdonati, 6-552
[gli ungheri], ancora che e' paresse pur verisimile che, per la lunga
cui l'esempio è così giusto, che e' non abbisogna altro per dissuggellarci gli occhi
, a chi bastava lo intrattenere, come e' vedeva il tutto in assetto,
/ e ramuscelli per le vie, ch'e' viene. panzini, i-429: avevano
659: ora io dico che e' se le debbe dare alla detta figura
vedere ha la sua pace. / e' si distende in circular figura, / in
il telaio bene disteso e chiavare prima e' diritti delle cuciture. boiardo, 2-1-30
si genera la carne, a cagione che e' si distilla mediante il fuoco, esalando
dopo un combattimento / tra li greci e' troiani assai disteso / fatto,.
orazione negligente. pulci, 27-114: e' canta ogni uccel nel suo linguaggio,
sentire amendue le vocali in maniera ch'e' non appariscon quasi dittongi. 19
/ questo baratro e 'l popol ch'e' possiede. petrarca, iv-3-55: tucidide
io, che ben distingue / i tempi e' luoghi e l'opere leggiadre / e
gli orecchi impressione alcuna distinta di quanto e' cinguettano. manzoni, pr. sp.
che il pittore afferma nella macchia, e' ne succede un'altra distinta, minuta,
non trovai mai più vigoroso ingegno. e' non è mai possibile, che in quel
: veggiamo che chi sente gran dolor distorce e' piedi. castiglione, 267: a
savonarola, 7-i- 274: rispondono e' dottori che, se lei [èva]
avarizia diventano rapaci, e così circa e' benefici sono fatti ladroni, e colle
avere potè, le diede a'poveri, e' 'l corpo e l'anima fedelmente diede
si mise alla fortuna del combattere egli e' suoi con grande franchezza e ardire.
ch'è fra noi distretto / vuol e' far prezzo della mia persona.
accettogli per cittadini e distrittuali, loro, e' loro fedeli e terre, e che
accomandati e tutti gli amici del comune e' nostri vicini con ricche e onorevoli ambasciate
quella cosa vietòe con quello distringimento ched e' poteo, cioè che mai non
io7: mi s'appresentano i veneziani, e' genovesi che guerreggiano crudelmente fra di loro
compagni, 3-14: tanto feciono i fiorentini e' lucchesi, che molti loro contadini distrussono
, dissestato. sassetti, 367: e' sudditi suoi sono così stracchi e distrutti,
8-82: al quale comandamento i fiorentini e' lucchesi furono disubbidienti e non si partirono
farsi onore. cieco, 25-64: e' non ti basta aver disobbedito / l'abate
non si disuniscono o dissipano gli abitatori, e' non sdimenticano quel nome né quegli ordini
loro ed a gridare il più che e' potevano orribilmente. -raro. che manca
conviene che si guardi il poeta ch'e' non usi soperchio parole disusate. ugurgieri,
[la zona frigida] freddissima come e' dicevano, o per le continue tenebre
luogo: non vedi tu, che e' sono tutti schiacciati? questo è il valore
e beuto, vale contro a tutti e' morsi velenosi. guido da pisa,
tirannico. machiavelli, 102: e' sono stati dannati da alcuno scrittore quelli
co'nomi e i ritratti loro, ch'e' mandavano agli amici, com'oggi le
. andrea da barberino, 1-186: e' saraini divallarono da una piaggia, ed entrarono
per evidenti termini e segni i terreni e' confini di ciascuno: e se sono
iliache torri / diroccate in morendo: e' vasto tronco / in su la riva giacesi
era divelto. boccaccio, ii-222: e' cape'crespi e biondi, non com'oro
stanghe, in poco spazio di tempo e' divenne liquido. tasso, 20-61:
vista, anzi ama la tua roba e' tuoi danari: e questo diviene di tutti
ci dimostra per diverse strade / donde e' si vadi nella sua cittade. ariosto,
sì faticarono la nave dove la donna era e' marinari, che più volte per perduti
mangiare, / e col ber solo e' l'han tenuto un pezzo, / il
per pentecosta rimese le penne, / diviatamente e' fia da polli imbratto. donato degli
due squadrette; ed essendo tra essi e' nemici alquanto di largo, gli investirono
, 268: traìen le strida e' guai li naverati, / dividean teste
irato vide, / diceva: « e' non è buon che innanzi vada, /
siena, 1-68: oimè! scoppino e' cuori, dividasi la terra, rivolgansi
parti, e tanto disgiunte, che e' non poterono mai più ristringersi. del
e bon rettori, / per li quali e' maggiori / con parvi dividian onor comone
babello fu destrutta, le lingue confuse, e' linguaggi
per terra morte e strascinate, / e' par che 'l cuor pel mezzo si
voi? m. villani, 1-50: e' caporali dividitori furono currado lupo e il
savonarola, iv-7: vedi quando andorono e' soldati mandati da'farisei a pigliar cristo,
tornorono indietro dicendo:... e' non fu mai uomo che parlassi così
le fa scoppiettare a una foggia, ch'e' pare che dentro di esse all'arrivarvi
demmoci. dopo la quale divisa, e' si raffredò delle spese e diventò avarissimo
avisa / che ciascheduno arcivescovo avesse / e' vescovadi sotto lor divisa. 8
convito reale. firenzuola, 44: quando e' vi paresse, seguire in questa parte
veggendo che le spese soperchiavano l'entrate e' guadagni, per non disertarci a trafatto,
come è detto, li prìncipi ecclesiastici, e' quali, se le divisioni ereditarie non
per astio e per inveggia, / com'e' dicea, non per colpa commisa.
altra sua sposa gioconda. / ed e' v'entrò né fe'al dir diviso;
l'animale / pur colla pelle indosso come e' nacque, / e divorato sanza pane
suoi comandamenti, quelli saranno gli perduti e' dannati. bibbia volgar., vi-387
que'confini / venne ca- struccio, e' suo'sanza dimoro, / rubando, ardendo
. poliziano, orfeo, 352: conforto e' maritati a far divorzio, / e
lana di siena, 298: ch'e' sottoposti siano tenuti di farsi rendare li zeccoli
il reame. sacchetti, 110-45: e' porci, quando il sentivano, grufolavano verso
legname, per allargare i buchi, e' fori, girandogli per entro i medesimi allo
docciare, / con quella qual tritone e' si ricrea. menzini, 5-69: quando
ch'io gli fo, guarda ch'e' fiati. / non è punto capon,
goffrido / che fe'l'impresa santa e' passi giusti. ariosto, 38-59: se
. m. cecchi, 21-19: -oh e' non parrà credibile, / che la
d. acciainoli, 1-3-173: e' non fu dubbio il doge e il
che a questo punto abbino provisto meglio e' viniziani che facessi mai forse alcuna republica
/ e 'l marchese del boschetto, / e' conti di piazza-erbata; / maliscalco di
molta paura. dante, 26-2: e' m'incresce di me sì duramente, /
andrea da barberino, i-190: passati e' nove mesi si sentì l'un dì
cosa e angosciosa cosa è di portare e' suoi lamenti. forteguerri, i-254: chi
caterina da siena, v-186: doimè! e' non par che noi vediamo lume;
il ciel fa belle / le valli e' monti d'erbette e di fiori, /
2-4-2: amor primo trovò le rime e' versi, / i suoni, i canti
altre sorte di legnie, avenga che e' si adopera legnie di ontano o di pino
che è possibile. vasari, i-488: e' si vede... le statue
filo). firenzuola, 617: e' fa l'anno di molte tele per la
sassetti, in: le robe che e' ci conducessero, sarebbero cagione di profitto
suo fedele amante contentare, / gustare e' modi suoi la gentileza, / udirlo
altre violenzie, ma si tollerava che e' nostri cittadini o questi tirannelli di fuora
cittadini o questi tirannelli di fuora usurpavano e' beni de'vicini, degli spedali,
adovardo, che piacere e che dolcezza e' si sia. poliziano, 151: se
il piacere. savonarola, ii-252: e' fu uno monaco che, come sentiva
robbia, 1-293: e lui: se e' basta ch'io abbia un pronto desiderio
, e cheto / nel luogo usato e' si stette segreto. -benignità.
pecunia e queste cose del mondo, e' non se ne curano; perocché non ci
digrignar pur a lor senno, / ch'e' fanno ciò per li lessi dolenti.
piovano arlotto, 53: forse se e' fussi morto in catalogna, sarebbe doluto a
conveniva in tale pubblica iattura, diversamente e' si dolsono, chi in versi e
f. d'ambra, xxv-2-437: e' danar troppo dolgono, / massimamente a
pulci, 25-41: marsilio, come e' venne a questa parte, / mostrò
/ mostrò che l'avea tocco dove e' duole. varchi, v-54: dare
? oh non è finito, per me e' comincia ora: giusto costui m'ha
: giusto costui m'ha toccato dov'e' mi doleva. 11. prov
. g. villani, 12-16: e' si dice tra noi fiorentini uno antico
esso [uccello] ebbe, ed e' col becco si mordeva i piedi.
fra me stesso tutti i miei peccati / e' quali ò fatti, detti e immaginati
. della robbia, 1-293: se e' basta ch'io abbia un pronto desiderio di
un dolor di morte, veggendo come e' lo manda vestito grettamente, come egli
; / né perciò fa mestier ch'e' sian adunchi. = voce dotta,
un sonetto. idem, 26-4: e' m'incresce di me sì duramente, /
, iv-106 (13-38): donna, e' mi dòle ancor, quand'io rimembro
695: io vi son servitore; e' servi non debbono mai domandare e'padroni
; e'servi non debbono mai domandare e' padroni d'alcuna cosa, né cercare alcuno
troverò la casa; in ogni modo e' si va domandando infino a roma.
dato. buonarroti il giovane, 9-333: e' suol esser vantaggio dimando di più valente.
perché mostrava di questo dolore? / ed e' rispose. boccaccio, 8-27: la
. f. d'ambra, 4-63: e' si va a dimandita / insino a
lu'in questo mondo: / ched e' s'affogh'anz'oggi che domane, /
s. caterina da siena, ii-64: e' perditori del tempo sempre dicono: domane
. savonarola, iii-22: forse che e' [i figli] morranno inanzi a te
inanzi a te; che sai tu se e' morranno domani tutti? tasso, 8-3-990
ti dico, che non voglio che e' passi il giorno di domane.
attutassino mai, se non si domassono e', come si domano, con voi.
fonte il sangue mio deriva, / s'e' non avesse pria domato amore. tasso
di modo tal dimesticato, / ch'e' diàce sempre al mè giordano allato.
molti altri, pel mezzo delle quali e' [il brunelleschi] dimesticò 'l secolo de'
a questa ora, sanza dubbio, e' sarebbero signori di toscana. nardi, ii-173
forze umane. machiavelli, 711: e' sono molte cose che, discosto,
si tesse. tavola ritonda, 1-245: e' v'era una bella fontana e di
0 castello, sie potevano, sed e' piaceva loro, andare al palagio del
ho io stamani intorno all'occhi? e' mi pare avere e'bagliori che non mi
all'occhi? e'mi pare avere e' bagliori che non mi lasciono vedere lume
! per avere ricevuto quattro aranci, e' pare ch'io sia ita alla strada.
ora in casa? -messer sì, / e' v'entrò adesso adesso. b.
e quant'è? -è tanto, ch'e' potrebbono / agiatamente aver...
'l collo? domin fallo, / e' non sono esauditi i buoni. in somma
gli uomini? pananti, i-81: e' ci ha domeneddio le gambe fatte /
m. cecchi, 32: poi ch'e' venne siena / sotto il dominio qui
, 5: tutti gli stati, tutti e' domimi che hanno avuto e hanno imperio
via vedere / di questo autor, ch'e' gloriosi pomi / volse cercar e gustar
firenzuola, 653: costui non è chi e' pareva! oh, par un donadèllo
tributo). serdonati, 9-324: e' portoghesi, pacificato per alcuni anni il
machiavelli, 844: vedrai come e' mutator di stati / e donator di regni
non so donde cavato s'abbia che e' fiorentini sieno discesi da'greci. chiabrera,
/ e seco ha suo tesori donde e' vegna. genovesi, 1-56: le forze
leva in superbia e vanagloriasene; dond'e' doverebbe essere più umile e servire a
, iii-285: gran parte del dì e' pare che dondoli tra gli sbadigli e
di conclusione nessuna, si dice: * e' mena il can per l'aia';
in quel che più gli aggrada;] e' vien poi l'ora ch'ei n'
le frappe... le listre, e' vostri dondoli d'ariento, le cioppe
vostri innamorati tanti favori, che quando e' viene il carnovale, e'bril- lasser
, che quando e'viene il carnovale, e' bril- lasser per allegrezza, e'sognerebbono
, e'bril- lasser per allegrezza, e' sognerebbono il dì ogni dondolo per farvelo
a credere / a mano a mano ch'e' volassin gli asini. buonarroti il giovane
rimembro... / le donne e' cavalier, li affanni e li agi /
maestro e donno / cacciando il lupo e' lupicini al monte. folengo, ii-13:
sua bontate / più conformato e quel ch'e' più apprezza, / fu della volontà
non possono stare sicuri, almeno ch'e' potessero venire alla predica, tanto quanto
inganno. lorenzino, 135: dov'e' m'hanno a dare venticinque ducati,
umili reverenze, e così a tempo ch'e' pareva che ogni loro movimento fusse degli
da gubbio, 91: monsignore, e' sono cose le quali hanno loro sustanza contradia
, per certo vi dico. / ma e' v'era paura, la dottosa,
in vision mi venne tal timore: / e' mi parea che le ventiquattr'ore /
dormo securo. bibbiena, 201: e' si arà tutti li respecti necessarii alla
la sua bruna pece; il dorso e' fianchi / par che gemendo dichin rotti
purg., 8-101: tra l'erba e' fior venia la mala striscia, /
viene in cicilia a furore, / e' cicilian gli chineranno il dosso. -dar
bontate / più conformato e quel ch'e' più apprezza, / fu della volontà la
sopra, ora accennando che / ch'e' ci fussero su fidecommissi. giannone, 1-i-253
, / candia per dote, onde e' fu assai dolente. tasso, 17-76
in amore / e di vostra corona e' non fa dotta. = deriv
. firenzuola, 82: bianca, e' mi pare aver udito orfeo insieme sì
seneca volgar., 3-26: e' non è alcuna cosa sì certa delle
. lorenzo de'medici, ii-180: e' mi ricorda già in dispu- tazione /
certi dottoroni della tavola ritonda, quando e' son lontani. parini, 330: eh
turba magna / che gli appostoli vede e' vangelisti. / quivi l'abraccian quattro
attendati. fiore, 73-9: ma e' v'era paura, la dottosa, /
medesimo, e spezialmente in parmenide, dov'e' favella più dottrinalmente che in verun altro
era da questo castello a dove stavano e' frieri sopra detti due giornate. firenzuola,
noi / riceve e va dicendo: e' mel dovieno. dante, purg.,
che non dee, gl'interviene quello ch'e' non crede. grazzini, 4-433:
del dovere l'uomo non può sottrarsi; e' non può non sentire l'importanza di
una lezione. bibbiena, xxi-1-63: e' gli farà il dovere al dappo- chello
3-64: molti si dolevano dicendomi: e' mi dispiace che nostra, i
, ii-3-210: il brindisi. bada: e' fu scritto in poche ore, parte
ché non ne mangiano; e come e' sentono rimare 'zoccolo 'con *
del dozzinale, / dite liberamente ch'e' si muoia / o di fame,
landino [plinio], 24-16: e' greci ancora v'hanno posto gran differenzia
plinio], 24-16: quello il quale e' greci chiamano dracùnzio a me è stato
fioretti, 2-20 (58): e' vide dinanzi a sé passare quasi moltitudine
e lo savesse me barba bazante, / e' crò che ghe faria sbregar la dreza
e gli affitti ricevere, e tutti e' predetti frutti convertire nel dirizzaménto, perfezione
sicuramente potete tornare; / da ch'e' ci è dirizzata la ventura, /
dinanzi a saginfu. boccaccio, iii-1-93: e' fè drizzar trabocchi e manganelle / e
in quanto a questo poi, / e' non occorre dir: gli è tutto voi
, cioè in stile-droghiere, nel quale e' volea insegnare scienti ficamente virtù
purgar le sue peccata, / sed e' n'avesse quanti n'ebbe giuda, /
a dolci consonanze. baretti, 3-153: e' n'avrà alcune le quali, non
st., 1-87: provon lor punga e' daini paurosi, / e per l'
intelligenza, 268: traìen le strida e' guai li naverati, / dividean
alle leggi, ch'hanno libri. onde e' medesimi hanno sposto che le leggi ch'
dubbio, se occhi avesse, / ched e' non mi ponesse / gran pregio,
ruggeri; el quale avendo fatto medicare, e' medici lo missono in dubbio. bocchelli
; preoccupato. boccaccio, iii-2-6: e' dubbioso col passo si scosta / dal
romani pigliano arme per quelli di campagna e' sidicini contra i sanniti, gente molto
consente -affanno, / secondo voi ragione e' tempi danno. cassiano volgar.,
? guicciardini, vii-56: se adunche e' magistrari aranno minore stimulo e manco freno
e dimostri temenza, / però ch'e' quindi si lega da poi / a compassion
ii-xv-5: ove si dice: 'sed e' non teme angoscia di sospiri ',
apostolico collegio. machiavelli, 288: e' mi occorrono due dubitazioni; l'una,
e in grande dubitazione di quel ch'e' dovessi fare, o d'intendere solamente
tre decurie degli altri procuratori, ch'e' potessero usare gli ornamenti consolari. gioia
savonarola, 7-i-44: nota che alcuna volta e' primi principii si cognoscano per virtù del
en questo intra due, si prolungano e' fatti nostri. gelli, iv-47: o
: quand'i'voglio un asso, e' vien duino. p. f. giambullari
romori, in su'gridi, e' quali voi avete già ributtati, a'
oltre. poliziano, 159: chi palesa e' sua segreti affanni / non sminuisce il
affanni / non sminuisce il duol ma cresc'e' danni. ariosto, 1-41: -
., 21-132: non vedi tu ch'e' digrignan li denti, / e con
esso male. el giovane che passa e' trenta anni, e così la giovana,
; e per la dura della battaglia e' ti viene a straccare e a poco
poco a poco a corromperti, e 'nfine e' t'abbatte. bembo, 2-90:
un amico e tenerlo (quando massime / e' si conosce che e * sarè durabile
che abbiamo; falla chi si fida: e' non è durabile. s. caterina
: ci convenimo che quei mia dinari e' gli tenessi a quindici per cento a vita
abbiamo; falla chi si fida: e' non è durabile. ottimo, 11-86:
, e l'erbe de'monti, e' comiuoli, e le more tra'duri pruneti
i ghiacci... perciò che portavano e' lor fanciulli alle fiamme, e poi
vecchio). tanaglia, 2-974: e' pippion giovanetti proveranno / me'di gran
me'di gran lunga che non fanno e' duri, / però che manco se
angiolieri, vi-1-305 (11-3): e' m'è sì malamente rincresciuto / el
che pel colpo ebbe paura / perché e' gli parve di molta possanza, / era
'l profeta si va elevando su quanto e' può, e vorria elevarsi insino a
segni fur detti i bigati, i filippi e' sagittari, gli armati. montanari,
fiore / per me'pigliare truovo ch'e' gli adesca. s. giovanni crisostomo volgar
considerevole altezza. boccaccio, 21-26-63: e' piccioli aragni facenti più preziose fila,
un filo solo, ma... e' son dua, ad uno de'quali
'l fare / il nodo al filo, e' si ritira in dietro. -fare le
lotto del mazza, 1-38: -adunque e' sa come andò il fatto di lucrezia
tal quistione. io mi dubito bene che e' non sia stato fatto filosoficare doppo la
intera sapienzia. giamboni, xxviii-245: e' filosofi dicono che, secondo il corso
sua fattura. guittone, i-1-171: e' filosofi tutti, e'sapienti for de
guittone, i-1-171: e'filosofi tutti, e' sapienti for de devina fede ed e'
e'sapienti for de devina fede ed e' fedeli, el cui viso fu sottile e
troppa giovanezza. savonarola, 8-i-65: e' filosofi in questo mondo non hanno cercato
/ cinque giorni finiti poi spiccare / e' filugegli. s. caterina de'ricci,
e d'alga / fasci le sommitati, e' i picciol rami / che quinci sono
. ser giovanni, i-140: mentre ch'e' visse in questo mondo, tenne sì
che giudica e a lui non tiene, e' non si guarda già pure che gli
455: come piacque a dio, e' vivette infermo sedici dì, ché ne'
parti che sono scoperte, cioè ignude, e' si debbe fare con certe punte di
mantenere el nome del liberale, gravare e' populi estraordinariamente ed essere fiscale, e
. cecchi, 362: voi volete che e' dia o in qualche sucida / che
159: quando ebbero così parlato, e' cominciaro a corrare per le tende in
di conclusione nessuna, si dice: 'e' mena 'l can per l'aia '
aia ': e tal volta: 'e' dondola la mattea; e'non sa
: 'e'dondola la mattea; e' non sa tutta la storia intera, perché
morì da ivi a poco tempo, e' venia a fine che avrebbe vituperato sé
più fine. sassetti, 135: e' non vi parrebbe possibile che e'fusse
135: e'non vi parrebbe possibile che e' fusse sì cattivello come egli è.
e giusto. tavola ritonda, 1-245: e' v'era una bella fontana e di
sempre all'elmetto martella, / perché e' sapeva ch'egli è d'acciaio fino
vino e bianco pane, / ch'e' s'apparecchia di far festa e giuoco;