16-90: rinaldo si levò, come e' fu giorno; / vide levato il capo
saracino / da un balcon, donde e' vedea dintorno. boiardo, 2-28-41: dentro
quasi tutti erano svizzeri; di poi e' cavalli... con ricchissime sopraveste di
pifferi l'ombrello. varchi, 24-20: e' non debbe sapere la via da sé
cuor di pietra, baldamente / s'e' non ritorna di lei 'nna- morato
novellino, 79 (133): e' fue un signore, ch'avea uno
[della monaca], considerò che e' le metteva più conto e più utile
il dì, che runcisvalle: / ch'e' saracin cadevon come pere, / e
. giov. cavalcanti, 301: e' diceva che il mangiare insegna bere, e
., e così a tempo, che e' pareva che ogni loro movimento fusse degli
ributtato da'sassi che erano gittati da e' ballatoi. vasari, ii-665: accanto
fanno balli al dì delle feste: e' si vorria che voi facessi provisione che e'
e'si vorria che voi facessi provisione che e' podestà e li rettori che sono in
: vo'fare in qualche mo'ch'e' se n'addìa. / s'io son
, 189: già non siàn, perch'e' ti paia, / dama mia,
canonizzarlo per un balordo con tutto ch'e' fusse il migliore della carriera. bruno,
che ha l'aria d'un balordo; e' vi farà del male o per nascosta
temorosa boce. pulci, 24-148: come e' si fa, quando e'casca giù
: come e'si fa, quando e' casca giù il tordo, / che il
fosse oro, e tutti i monti e' colli e'sassi fossono pietre preziose, e
, e tutti i monti e'colli e' sassi fossono pietre preziose, e tutti i
fossono pietre preziose, e tutti i mari e' fiumi e le fonti fossono balsamo.
[s. v.]: e' m'ha dato la balta la pentola.
guerra di fuora per poter dire: e' bisogna mettere un balzello. ariosto, sai
per allora le cose della città, e' dieci, fatte condotte e così posto un
le gente nostre in quello de'pisani, e' quali ostinatamente stavano rebelli. varchi,
: di questo balzo meglio 11 atti e' volti / conoscerete voi di tutti quanti,
egli ha portato questa soma, ch'e' porta così malvolentieri, di gittarlo a terra
farebbero, o piuttosto cose ch'e' non farebbero. dossi, 8: io
i bambini, ovvero le bambine, e' ci bisognerebbe il braccio o le seste
casa] certi pezzi di canne che e' chiamano bambù, addoppiati gli uni e
giurare per le budella di dio che e' gli conveniva conoscere e saper se egli
. firenzuola, 615: io contai loro e' danari com'un banco; e testé
abbondanza l'oro quanto vento, / e' cupidi d'onore in alta banda / di
al signor simplicio, e veggo che e' si sente muovere assai dalla forza di
a me. galileo, 722: quando e' non produca tra le ragioni naturali cose
s'intendea, per discrezion, che e' vuole / con le navi di folco far
predoni. luca pulci, 3-184: come e' fu rinfrescato il campo tutto, /
dirò ben, che per l'addietro e' non fu mai poeta, ed or.
mai poeta, ed or... e' compone a bandiera spiegata, non altrimenti
se carlo ritorna con vettoria, tutti e' cristiani ti bandiranno la croce adosso come
, / che vada a lui, cad e' n'è ben fornito. novellino,
qualche ordine; ma le loro leggi e' loro stabilimenti sono come già il bando
mano a mano segreti i bandi; e' n'è pieno tutto viterbo.
: questo avea a un'otta fuggito samo e' signori; e per sua voglia era
a co storo concorrono tutti e' tristi ed assassini del paese, e
questo baratro e 'l popol ch'e' possiede. landino, 87 [inf.
e come è chiaro e aperto vedi, e' baratta la volontà d'uno a quella
d'uno a quella di molti, e' baratta l'amore e carità del padre
il bagno gli ha scambiati: / o e' gli ha barattati in alberelli. tassoni
, che fu misser bonifacio da signa, e' quali faceano molte baratterie, vendendo le
il barattiere giuoca, per infino che e' non si leva dal tavoliere, non dice
e a ogni parola sua risposta. e' dice al diavolo: « è ben
da lor sì forte avviluppato, / ched e' non è nessun sì gran prelato /
a me, che non fia solo: e' saranno più di dua che raderanno e
scimuniti collitorti. sassetti, 70: e' volevano tutti entrare in casa aldobrandino al
pontefici, per vivere poco tempo, o e' non finiscono di piantare le piante loro
. 75): ancora mi si moriva e' denti in bocca; e di questo
la comedia non vadia in badia: e' vi sarà qualche svogliato e tu non saprai
; / statti tra '1 ranno caldo e' barbanicchi. = deriv. da
caldo: però che sotto le nevi e' ghiacci barbano le biade. b. davanzati
ad un di quegli li quali lui e' suoi compagni guardavano: -se io potessi
baiardo fe'del barberesco; / ma come e' par ch'alia dama s'appresse,
, ili-no: così non saranno ancora e' franciosi né gli altri barberi che hanno a
altri barberi che hanno a venire, e' quali non ti voglio nominare al presente,
ed altiero, e dove era pericolo che e' fatti bestiali non segui tassino le parole
non ammiri / le tue virtuti, e' tuoi martìr non piagna? marino, 7-1
, i-63: corto imperio vi tenne esso e' figliuoli, benché con loro sorelle di
verdiana! voi sete una mala barbiera; e' vi basterà ben dieci grossi. bruno
l'imbottitura interna] uscirono, com'e' la prese, una nidiata di topi.
. pulci, 17-45: e come e' vede la mazza caduta, / il me'
(226): avvenne che per e' cattivi passi quel cavallo isdrucciolò e andò tanto
avvertisci allo scantonila, / che se e' non mi tien quel corsaletto / e quelle
, domandato da un padre domenicano se e' sapeva il credo, rispose che ne sapeva
l'avessimo acquistata non so. vedesi che e' fiorentini erano bareggiati., a retino
si cominciano a serrare, e segno ch'e' si fa buio. cicognani, 1-287
. allegri, 161: che e' par né più, né manco un gallet-
, 3-65: i vaselli del vino, e' debili barili, e'piegati laveggi,
del vino, e'debili barili, e' piegati laveggi, gittati volano. burchiello,
biagio del milanese generale, e da e' padri dello ordine, di tutto lo
-e lo poltrone li le porse; e' tenneli lo convenente, e poi non li
bocca gli ha chiusa; / onde e' si volge dintorno, lo ignocco,
fare / con un cattivo -eh sì! e' mi par vedere / che questo fatto
con gli uomini, e 'l popolo e' baroni vanno a'non conosciuti sacrifici.
. pulci, 15-74: s'avviava ove e' sentia gran zuffa, / e riscontrossi
lieva la muffa. idem, 27-51: e' si sentiva in terra e in aria
e farferello ognun l'anime ciuffa: / e' n'avean sempre un mazzo per le
temevo sempre duelli, e fino baruffe. e' m'ondeggiava tra il boiardo e il
. firenzuola, 607: quel che e' si prometteva a quei crocifissi, egli
gne ne osservava come di pepe; ancorché e' girasse certi suoi danaiuoli, che fra
amorose. buonarroti il giovane, 9-391: e' piglian più quattrini / d'una o
, non in un piano; che e' stimano troppo gran licenza. parini,
certe ale così maestrevolmente condotte, che e' pareva che volesse ad ognor volare in
che hai parlato tu, il quale e' chiamano gherofanato, per quanto io mi
, umiliare. latini, i-2020: e' non mi piace grido: / pur con
, i-16: ammonisce gli uomini ch'e' vivano con rispetto dentro il mondo,
tanto superbi, sapendo quanto piccole bestiuole e' sono. marino, ii-22: mi
giov. cavalcanti, 263: ma e' vedevano che il muovere novità nella repubblica
e infimo stato ardisce discorrere e regolare e' governi de'principi; perché, così come
perché, così come coloro che disegnano e' paesi si pongono bassi nel piano a considerare
quella de'bassi si pongono alti sopra e' monti, similmente, a conoscere bene
bisogna essere populare. idem, 747: e' pare... cosa mara- vigliosa
bassa mano in una casa nobile, e' non è mai per roba che ella
, 23: e a tenere indrieto e' viniziani, bisognava la unione di tutti
ho veduto fare a milano, e fannole e' fanciulli, e più lavorìo fanno,
tempi e le cose si mutano, e' rovina, perché non muta modo di procedere
. compagni, 2-17: signori, e' sarà bene a fare rifermare più forte
tanto si scosta ciascuno da'beni spirituali quant'e' s'accosta a'beni temporali. s
frutto de'quali si sostentino, bisogna ch'e' pensino, uscendo fuori e andando in
va è morire e andarne in inferno; e' son morti tanti degli altri! e
al nostro luogo? pulci, 1-40: e' gli parea ch'un feroce serpente /
ma macometto non valea niente, / onde e' chiamava iesù benedetto, / e liberato
sono delli altri debitori attenenti alla ragione, e' sono sparsi per questo benedetto stato d'
caduco. / il mal caduco, è e' quel benedetto? salvini, vii-555:
rispetto o temergli, e loro e e' successori. b. segni, 102:
penitenza. machiavelli, 734: e' benefizi di francia, per virtù di certa
da'loro collegi; in modo ch'e' canonici, quando il loro arcivescovo o
, vi prego, ché sapete quanto e' sia benemerito vostro e mio e di
il vero appunto, per il quale vero e' mostrassi o la povertà sua o altra
lui in parigi, crescendo noi ch'e' le compiesse colà dov'era stato trasposto
viver catolicamente. firenzuola, 65: e' bisogna intenderlo [l'amore] per quella
pia. lorenzo de'medici, ii-137: e' muor per darti vita, /
perché per parte sua vi prometto ch'e' parleranno in modo, che da tutti agevolmente
questa gente che ci bazzica, / e' non gli giova punto. primi vengono /
baldinucci, 1-99: nel licenziarlo ch'e' fece, dopo un benigno sguardo,
miei, seguite la virtù, fuggite e' vizii, riverite e'maggiori, date opera
virtù, fuggite e'vizii, riverite e' maggiori, date opera d'essere ben
canta malamente si dice in ischerzo ch'e' bercia. col rire una
là verso una fonte, / dove e' solea ber sempre appiè del giabile eleganza
s. bernardino da siena, 827: e' denti loro erano come denti di leone
che si ricordassino della loro ambasciata, ma e' non sapeano dove si tossono, e
non si inebriava, disse: « e' fa cotesto medesimo uno bue ». ariosto
f. doni, 1-8: fratello, e' m'incresce che un par tuo stia
, così finattantoché il libro non si vede e' se la berranno. conciliatore, i-252
motteggiare. sacchetti, 67-78: e' m'ha sì bergolinato, che io non
pel naso la schiuma trabocca, / e' conficcava il capo in sul pimaccio / unto
giudizio. poliziano, 199: ch'e' son tanti civettoni / che l'han
ha il cervel sopra la berretta, e' vuole / pigliar i grilli tutti che si
volentieri / non solo i purgatori, e' berrettai, / ma c'è degli altri
mercé. idem, 9-940: sicch'e' ti sia di grazia il favellare, /
. / mena le man, che e' pare un berrettaio. parini, 331:
considari più oltre, expoliaverunt eum: « e' l'hanno spogliato; » cioè che
: vói venire un besso, / perché e' pensò ch'un pappagallo fosse. con
gran virtue. / sappi che al vino e' sono una bestemia: / e duolsi
quell'altra [donna] gli rispose: e' gli sta bene; / ch'un più
perché mi farete disperare e bestemmiare iddio e' santi e ciò che v'è?
. f. d'ambra, xxi-n-i9: e' par proprio che bestemmino, quando parlano
: pertanto gli uomini... quando e' si veggono deboli, se ne guardano
, i-16: ammonisce gli uomini ch'e' vivano con rispetto dentro il mondo, e
tanto superbi, sapendo quanto piccole bestiuole e' sono. d. bartoli, 35-125
vece nel mio ricinto, e che e' ti manucassono tutta affatto questa bestiuola, e
tutta affatto questa bestiuola, e che e' disertassono tutto quanto il tuo podere, senza
d'asino? allegri, 121: dove e' fece far gheppio... al minotauro
sia bestiale di natura, e se e' si trova un sì fatto, e'si
se e'si trova un sì fatto, e' si ritrova in fra'barbari. vasari
e scritto ne'libri loro: donde e' vengono a fare loro composizioni e beveraggi,
per eccellenza: / ma in vero e' bee molto pulitamente, / ché in corte
sì, che io ebbi paura che e' non avesse né a venire né a
[del re] e 'l collo e' biancheggianti / omeri ricoprien, cadendo stesi
sono in quelle particularmente. onde quando e' vede, verbigrazia, una cosa bianca
ne bee, questo divora; / litiginoso e' capei bianchi e rari. machiavelli,
nel quale furono con concorso grande approvati e' modi ordinati, che furono in effetto
più le gabelle di monete bianche; creassinsi e' dieci di balìa per potere attendere alla
143: andar a letto com'e' si fa sera, / non far da
nero. lippi, 4-40: e perché e' son bugiardi per la vita, /
maestro de'bianti e de'monelli, / e' veste la corazza da bastone.
e sol d'amor parlare, / e' vizii si biasmavano e li sdegni.
. f. doni, i-150: e' mi par di vedere che in tanto che
. proverbi toscani, 354: * e' faranno la bibbia insieme'. cioè il
un po'infinto, io credo ch'e' dovrà pigliarsi una cura intensissima di rilevare
dotto balzeggiar pur una palla, / com'e' vi giuoca l'ignorante e 'l vile
che raffreddino... sì come e' borraci, bietola, borrana, atrebici e
19-8: alcuni seminano le bietole quando e' melagrani fioriscono, e traspongonle quando hanno
mento in fuori, che pareva pur che e' si distruggesse, udendo così fatta risposta
, che sono quelli dell'incidenze, perocché e' vengono segnati dall'impronte de'simulacri ch'
non so: ben so che questo pensiero e' non lo ha estrinsecato in nessuna guisa
, bighellone, / darmela, ch'e' vedesse. c. gozzi, 4-222:
, diavolo. pulci, 28-65: e' fe'per arte malagigi / montalban fare
guicciardini, 210: sendo loro naturalmente ed e' maggiori loro amici della casa de'
gli altri dello stato vecchio, e' quali vulgarmente si chia mavano
panciatichi, 24: allegrezza, allegrezza! e' piove; e'verranno i bigioni
: allegrezza, allegrezza! e'piove; e' verranno i bigioni, si farà
in bigoncia, / e seppe come e' suol ceramellare; / e le sue
goderenci in pace un canzoncino: / e' basta un bigonciuol così tra noi, /
pulci, 13-34: disse colui: « e' paion proprio i buoi / ch'io
libra. pulci, 27-241: e quando e' sente gridar « francia, francia!
ne prese nel petto terrore: / perché e' cognobbe in su 'n una bilancia /
: e tanto più sarebbe questo, se e' fussi in lei constituzione o legge che
cosa bilanciata in questo modo, che e' sarebbe il vero vivere politico e la
: a messer giovanni nostro pareva che e' fusse bene avervi mandato qualcosa in ricompensa
perché mi sarebbe paruto un volere tenere e' conti per bilancio, che tra gli
. pulci, iv-11: e quando e' viene a galla, abbi il coltello,
... per altra figura ch'e' s'abbiano inchinevole al moto, la qual
divisione bimembre della parte ragionevole, qui e' faccia la divisione trimembre. rispondesi,
con questa gente che ci bazzica, / e' non gli giova punto. primi vengono
sono a riportare intenti / i detti, e' biofìsico, agg. (plur. m
loro discorrono, e di quel ch'e' dicono molte volte il bidello qualche bioccolo
intelligenza, 8: le blonde treccie e' begli occhi amorosi, / che stanno
.. / nessuna ha mai, ch'e' si sappia, figliato, / benché
che canaglia. gli è desso certo: e' non debbono però esser birri, ché
gelli, iii-71: -tu odi, e' tengono il chiavistello all'uscio il dì
uscio il dì: pensa quel che e' debbono fare la notte. -egli hanno
facessi uno consiglio nel quale intervenissino tutti e' cittadini netti di specchio e che fussino
simintendi, 2-98: la generazione, e' bisavoli, e quelle cose che noi
canti e a biscanti d'organi, tocando e' tasti di questa faccienda; e se
per avventura incavate. tommaseo, i-360: e' non aveva finito, che al sentir
rossi, 3-iii-2-18: dolendosi che una volta e' gli diede non so che sverza,
dee., 9-5 (369): e' mi par pur vederti morderle con cotesti
10-898: gli accorda '1 suono, e' dee voler cantare: / quelle corde mi
il cibo amaro. / tra l'erba e' fior venia la mala striscia, /
l'aria e la terra rimbomba: / e' si sentiva un suon fioco o interrotto
se tu mi vedi a scotto? / e' converrà che ci sia del biscotto »
. bencivenni [crusca]: quando e' vede le genti in grandi necessitadi,
bencivenni [crusca.]: quando e' vede le genti in grandi necessitadi e bisognanti
nave, bisogna il timone, bisogna e' remi e anco chi remichi. anco il
. boccaccio, iii-4-78: ma poi che e' vedeva chiara l'ora / e le
: il ver convien pur dir, quando e' bisogna: / sappi ch'ognuno,
sicuri, c'era egli bisogno ch'e' lo trascrivesse di nuovo? svevo, 5-34
, 15: l'altro diceva: e' mi annoverano i bocconi; e,
, / e a dormire i regi e' cavalieri / e qualunque altro, el tempo
28-10: con latte cavallino si vincono e' veleni... il simile crediamo de'
viso. tommaseo, i-326: aspettai ch'e' tornasse: e temevo il ritorno,
che saranno fatti in cerchio, se e' saranno... spuntati e bistondati
che pel naso la schiuma trabocca, / e' conficcava il capo in sul pimaccio /
carne giunta così a bitorzoli, e quando e' sono fracidi gli tagliano, e sì
le forze del bitume pigliano gl'incendi, e' solfi del loto ardono con piccoli fumi
volgar., 27: quando hai fatti e' granai, si vuole torre morchia,
sonò sì a martello, / quanto e' sonavan le percussioni: / guic- ciardo
, 1: cansati, bizzocon, ch'e' t'ha alloccato. = acer
amor blasma e disfama / e dice ch'e' diffama, / ma son del mi'
o acrimonia: onde appresso a menandro poeta e' mariti ne fanno convizio con le femine
iii-8-122: e se non fosse che e' fu atato / da'suoi avversi, il
.. mi pare necessario, avanti che e' si venga all'istoria, fare sotto
cellini, 2-104 (487): imperò e' mi venne mangiato dua bocconcini di quella
bocche, si dice, / donde e' si va, che di fuor getton
che tu pigliassi di molti pesci, e e' più minuti, e ponessegli l'un
, che un burchiello, per piccolissimo ch'e' sia, non potrebbe entrarvi né
: e quando questo si vede fatto, e' bisogna che un garzone pratico le dia
al diritto di quel punto, tantoché e' si segni in nella detta piastra.
tu hai la bocca piena di latte. e' ti pare a te una favola,
denti. machiavelli, 1020: - e' mi conoscerà. - non farà:
levo le parole di bocca, ma e' mi sovviene di dire [ecc.]
158: -dicevo ch'io trattavo meglio e' mia innamorati che non fa fiammetta voi.
bucherato il fegato e le budella, che e' non mi vien da mano a dir
ignudo, che per dispregio... e' mi faceva bocchi (uh! uh
anzi sono le bocce, le quali e' nutricano a modo di peruzze di pruno rosse
/ come questo, so dir ch'e' si farebbe / dietro alla casa il
. sassetti, 346: e perché per e' cammini sono molte volte maltrattati da'ladroni
cellini, 2-104 (487): e' mi venne mangiato dua bocconcini di quella
sano [le castagne]; / e' vecchi che bisogno han di ristoro, /
berni, 47-59 (iv-142): ma e' di lor facea certi bocconi, /
sofistico quando le parole mancano, acciocch'e' paia sapere, colla boce grida. boccaccio
vece nel mio ricinto, e che e' ti manucassono tutta affatto questa bestiuola,.
pustola. pataffio, 2: e' non ha una bogia, e sempre ghigna
pulci, 28-11: e come e' fu sopra il carro il ribaldo,
apparecchiato è caldo: / non domandar come e' lo concia il boia, / che
avvocato solamente per questo esemplo, che quando e' si manda a far giustizia, il
158: -dicevo ch'io trattavo meglio e' mia innamorati che non fa fiammetta voi.
cercar non vo'il malanno e ch'e' mi costi, / né vo'pagare
temevo sempre duelli, e fino baruffe. e' m'ondeggiava tra il boiardo e il
; / soggiunge un altro: / e' t'è tornato il sette, / ella
inconsideratamente si mangiano mi pare da porre e' boleti. è ottimo cibo; ma
il dì, che runcisvalle: / ch'e' saracin cadevon come pere, / e
: andate più di bel, ch'e' non è bene / d'una bolla acquaiuola
come certe conche marine... e' maravigliosi bollimenti del mare oceano. bembo
, e bolla insino a tanto, che e' torni alla consu- mazion del sugo.
pulci, 17-117: rispose orlando: « e' cinque, pel bollire, / sono
, 99: quel bucolino di legno onde e' [il pallone] si gonfia era
, i-128: la moglie, com'e' fu giunto, cominciò a gridare e a
io me ne voglio andar, s'e' non vi spiace; / ché, s'
, si diceva tra 'l popolo: e' la fanno bollire e mal cuocere.
di levargli quella pelle di sudiciume ch'e' potesse avere attorno. paoletti, 1-2-193
son tutti ceci di cucina, / perch'e' son cotti sempre ad un bollore;
. ritempestava di quinci e quindi e di e' mi pare e di codesta la screziata
in verso la granitura, perché sendo altrimenti e' si sverzerebbe la stampa. l.
idem, 27-39: ma non so come e' sarà vendicato, / ché poco
, ii-93: fate i graticci, e' ripari ordinate / per le bombarde:
ripari ordinate / per le bombarde: e' ponti sien ben forti; / i bombardier
medici, ii-93: fate i graticci, e' ripari ordinate / per le bombarde;
], 11-22: in sei mesi nascono e' bombici e'quali tessono tele come e'
: in sei mesi nascono e'bombici e' quali tessono tele come e'ragni per fare
e'bombici e'quali tessono tele come e' ragni per fare delicate vesti alle femine
, 11-23: né si sono vergognati ancora e' maschi portare queste vesti per essere più
dal portare dela corazza si sono dilungati e' costumi nostri che ancora le vesti pesano troppo
. e di questo in sei mesi nascono e' bombici. domenichi [plinio],
la natura tanto favorirlo, che dovunque e' rivolse il pensiero, il cervello,
li basteria l'animo a defendersi da tutti e' principi. b. segni,
che, se non si pente, / e' borbottò staman molto nel letto ».
che diavolo ha egli in capo? e' mi pare un di questi gufi de'canonici
spadaccino sotto: ah, ah! e' borbotta non so che; tirianci da
. cessole volgar., 1-18: e' senatori si maravigliaro di tale stemperamento e
d'anguille intorno quel bor- delletto ch'e' chiaman fattore. l. bellini, ii-84
; / pensate, amanti, buco ch'e' m'ha fatto! =
l'amor vanno sì schifando; / chéd e' non è più gioia che ben amare
lippi, 9-1: non ch'altro s'e' comincia quel bordello / di quell'artiglierie
non potessero, ben potrei dire: e' vogliono essere sei; perocché avranno più vertude
con fermi suoi patti, / e' semi, sparti a'raggi d'arturo,
fiore, 149-7: cento milia cotanti e' barattati / n'avrei, s'i'a
basti, sia per resto, / perché e' non paia vanitate o boria / a
donna e di tutti suoi santi? e' vuole il cuore e la mente nostra;
cioè vivande legieri... sì come e' borraci, bietola, borrana, atrebici
, le viottole. tommaseo, i-496: e' discerne lo sporgere e il rientrare de'
chi ha borsa a lato, là dov'e' s'appressa, / dicendo: «
serrassino, cioè che la signoria ed e' magistrati si traessino a sorte e non
, in un borsotto, dumila scudi e' quali porta sempre seco; ed ha
. firenzuola, 642: oh! e' ve la pareva aver poco fa nel
... « oh, guardate che e' non vi sian caduti; forse che
fuori un certo suo borsello, che e' teneva 'n un paio di calze a
, che stropicciandoli ad uno ad uno e' ne trasse sei soldi, e gne
. boscàccio. sassetti, 229: e' vostri mi ordinano che io faccia certa
forse che questo libro sia solo? e' son forse dodici libri; ma questo m'
lo rifiutavano. guicciardini, ii-223: se e' fusse conveniente in una medesima materia rendere
se egli otteneva quella dignità, che e' darebbe cento lire di piccioli per dota a
le ripe de'fossati... e' capadoci la chiamano ambrosia, e altri artemisia
parlaste, perché se parlaste buono, e' macinò a bottaccio nostro mulino. carena
lo speziale et il mereiaio, in somma e' tengono di ogni cosa un poco;
i-335: non parlo de'debiti ch'e' faceva di nascosto da me per trincare co'
g. m. cecchi, 24-31: e' s'hanno a bottinare e frecce e
non facea ritorno; / o che e' fussi quel dì l'ultimo botto, /
vide il sol sotto / come s'e' fussi tra 'l cielo e lui in mezzo
se non mi credete, guardate, e' non hanno picciuolo, e ancora non c'
sarebbe convenuta. cellini, 690: e' basterà che il modello grande sia condotto di
hanno la persona grossa e corta, e' piedi e 'l capo grossi, che si
a giurare per le budella di dio che e' gli conveniva cognoscere e saper se egli
boiardo, 2-9-55: con le spade impugnate e' scudi in braccio / ben se apprestarne
gli accade per sorte una disgrazia, e' non trova né can né gatta che
forte con quegli denti aguzzi, che e' lo scannò. chiabrera, 159: solo
noi facciamo i bambini ovvero le bambine e' ci bisognerebbe il braccio, o
: rizzano certi pezzi di canne che e' chiamano bambù, addoppiati gli uni e
telette d'oro. baldinucci, 2-11: e' braccio una sorta di misura altrimenti detta
in quella stagione usi a versarsi com'e' venivano e senza artificio. fagiuoli,
g. m. cecchi, 18-2: e' si cacciò a spendere e a spandere;
si destava ogni fera; / givan seguendo e' bracchi il lungo odore. ariosto,
brachieri / non si può dir quanto e' l'ebbon per male. brachierata,
in fatti ch'io vi dica come / e' si chiama brachiere: ora attendete,
solamente non può adornare costoro, ma e' li sozza in maggiore brago di fango
si moverebbe per il papa, perché e' dorme seco una certa poltroncella che lui
femine 'ch'è segno 'ch'e' dee piovere. pulci, 4-9: e
/... / e le spalle e' ginocchi e'piè e le branche.
.. / e le spalle e'ginocchi e' piè e le branche. d
aver dovuto l'imperadore, con l'agurato e' sacri ordini antichissimi addosso, brancicar morti
l'elsa è superba; industre studio / e' di candida mano; al mio signore
/ il ciel li pur coperse ov'e' non volle, / onde lucan ne
e colle / i corbi e le cornacchie e' lupi ancora. storie di rinaldo di
alberti, 352: e racontasi come e' persuadevano alle donne per questo non si
peggio, la gli voleva trattare come e' meritavano. berni, 2-65 (i-56)
dire: -e'bisogna far qua, e' bisogna spender là; io non intendo che
, 299: oggi sono stati qua e' messi del podestà, e ci bravarono
di villa; lei el ruffo, come e' viene per il resto de'danari.
era un milione di uomini bravissimi, e' quali tutti ci minacciavano. idem,
idem, i-iii (261): e' si volse vantare col governatore d'essere
g. villani, 9-241: e' lor cavalli sono piccoli e sanza ferri
. idem, iii-4- 37: e' si sentiva sì venuto meno, / ch'
né avuto simile breve. cerchino bene e' registri: non troveranno che io abbi
di così nimichevole uomo? per certo e' non può allegare ragione sì efficace che
sospetto in briga e stento; / e' non potrà però mai fare el cielo /
questa / foggia, come se proprio e' mi paia / non avere de'miei a
per mia fe': tanto meglio, e' mi hanno tolto briga; ti so dire
/ e dice fra se stesso: « e' sarà buono / non ricettar mai più
. 10 miser tanto su, che e' non aveva mai bene se non quando
danari, ogni dì la signoria sosteneva e' cittadini più ricchi in palagio e gli faceva
. cellini, 1-76 (180): e' quali subito giunti dimandavano il procaccia,
: / io te li serbo; e' sono una brigata. fiacchi, io:
grandissimi affanni. cellini, 4-502: e' m'ha impedito il non avere un quattrino
, chi ne tenea la briglia / assaggiò e' colpi de la lor tempesta. michelangelo
di fanteria, che potrete fare andare e' nimici molto bene con le briglie
el verno lo chiamiamo brina, perché e' latini la chiamano 'pruina a perurendo'
i-335: non parlo de'debiti ch'e' faceva di nascosto da me per trincare co'
pucci, cent., 19-50: ma e' n'andò con vergogna e con
le fanterie...; di poi e' cavalli... con ricchissime sopraveste
la broda; / io schiaccerò la carne e' nervi e l'osso, / quand'
che rafreddino... sì come e' borraci, bietola, borrana, atrebici e
l'albano. girolamo leopardi, 1-31: e' non c'è cosa di maggior diletto
libello per conservare la sanità, 1-3: e' cavoli verdi, non troppo cotti,
è da veruno in quella seguitato, diciamo e' si cuocerà nel suo brodo, cioè
tanaglia, 1-948: chi più loda e' fichi albi e chi e'gentili,
chi più loda e'fichi albi e chi e' gentili, / altri e'brogiotti freschi
e chi e'gentili, / altri e' brogiotti freschi assai commenda. bellincioni,
. buonarroti il giovane, 9-76: e' fan broglio tra lor gli scampaforche;
dico ch'a voler bene onorallo / e' si raguni tutto il concestoro, /
è già presso all'amenne. / e' si vedea cader tante cervella, / che
e sontuosità, ma con concorso di tutti e' cittadini della città, tutti con qualche
fiero leone. pulci, 15-36: perché e' si fa già bruna ogni campagna,
terra /... fa, quando e' vuol, l'aria chiara e bruna
tu recarai del to vin bruschetto, / e' recarò del meo plen un barile.
. parini, 328: digli ch'e' vada tra la gente sciocca / a fare
: il primo si è, che e' mantiene lo argento caldo; e l'altro
bruscoluzzo. pulci, 19-16: e' drappi d'oro e'vestimenti tutti / al
pulci, 19-16: e'drappi d'oro e' vestimenti tutti / al loto, al
sufficientissimo mezzo, per cui gli astri e' potentissimi superi ti guidaranno a termine tale
. cecchi, 9-3-8: ben sapete ch'e' ci è de'trafurelli / furfantini,
con essa la gota; / o dove e' par che bruttura cognosca, / sempre
i ferraiuoli, / né guardan s'e' v'è pena il far bruttura.
siano stupidi, per leggier cosa ch'e' facciano o dicano non bene. cicognani,
colla spada a'fianchi, / o e' si tornò in inferno a satanasso ».
il bucato. berni, 181: s'e' mi vedesse la segretaria, / o
: m'avranno fatto dugènto bucature, e' mi pareva d'esse'diventato ima grattugia.
il drago si cruccia / e, come e' vide rinaldo, si rizza. /
gattuccia, / o lo spuntone; e' va per parentado, / ché tutti siàn
a due. oh infine donne! e' le son pur tutte d'una buccia.
so boccicata. allegri, 103: quantunque e' non ne sappian boccicata. lippi,
sapea. burchiello, 34: ma e' vi tremeran l'uova, e'pippioni
: ma e'vi tremeran l'uova, e' pippioni / se mugnon fa consiglio di
ne ragiona copertamente, si dice: e' se ne bucina; e si dee scrivere
: nel nostro comun parlare diciamo: * e' si bucina di tal cosa ',
vedute fare a milano, e fannole e' fanciulli, e più lavorìo fanno, che
bucherato il fegato e le budella, che e' non mi vien da mano a dir
, 68: servio oppidio canusino, perché e' vedeva uno de'suoi figliuoli sempre avere
trovare al letto? giusti, ii-75: e' si faceva un quartetto che è un
paese non abbiam noi oramai rivoltato? e' non ci è buco, e'non ci
rivoltato? e'non ci è buco, e' non ci è forno, dove noi
98: quel bucolino di legno onde e' [il pallone] si gonfia era di
d'importanza: 'oh: pare ch'e' vada a buda! '. -'va'
è già presso all'amenne. / e' si vedea cader tante cervella,
le budella! sacchetti, 134-31: e' par che tu mi gabbi, e peggio
intagliato lì nel marmo stesso / lo carro e' buoi, traendo l'arca santa.
di matteo suo suocero, e quando e' lo vedde de'dieci era tutto del
... diventò il contrario. e' non è punto ambizioso ma avaro sì,
. buonarroti il giovane, 9-537: e' suoi compagni, / che gli tengon la
via, bufolaccio! varchi, 24-20: e' sa la casa da sé il bufo-
dì, che runcisvalle: / ch'e' saracin cadevon come pere, / e squarciatene
dinanzi: / che pensi tu ch'e' gli dessi un buffetto / da far cadérgli
spezia tutta insieme con poca virtù, e' quali sono arca d'invidia l'uno de
a. f. doni, ii-159: e' venne un buffone e si cominciò a
che io dico, e se pure e' mi vien detto qualche volta il vero,
tommaseo, i-552: e quel raccontare ch'e' fecero bugiardamente di lui morto, gli
a vela / e ghignerò le lepre e' leopardi; / ché in picciol tempo la
fama si cela / degli scrittor, quando e' son pur bugiardi, / e rimangonsi
, ignoranti e annicchilati nell'esser ch'e' hanno. marino, 318: udì triton
tu nulla. pulci, 15-43: e' debbe avere un poco il cervel bugio,
salutogli con tanti bugliuoli, / che e' fe'in un tratto in coverta una crosta
si chiama per nome quel ferrolino con che e' s'intaglia; di modo ch'egli
di napi in medicina. quelli che hanno e' gambi de le foglie canteruti e fioriscono
non dubitasse, imperciocché al debito tempo e' darebbe ricapito a tutto quello che bisognava.
a condolersi, ed inoltre a raccomandare e' figliuoli e confortare che per buono stato della
giov. cavalcanti, 118: e' si vuole questa pace col volere de'
, lamentandosi di lui i popoli che e' governava, il buono del capitano,
in poi, che con le buone e' mi lasciò / per la sorella, io
carpo in buona, i'so che e' non ha a far parola. borgese,
cecchi, 25-17: pannicei caldi, / e' bisogna far di sbarco.
di buono. sassetti, 166: quando e' venne qua l'altra volta il vostro
i padroni, e saremo i buoni e' belli. -esservi del buono [fra
udirai dirti,... ai quali e' bisognerà bene che tu ci metti del
buonuomo, vatti con dio. ed e' disse: datemi del vostro tesoro,
il burchièllo quando gettava la rete. e' gli venne preso con la rete un fanciullo
maniera che un burchièllo per piccolissimo ch'e' sia, non potrebbe entrarvi né uscire.
gli entrava 'n casa l'era buriana, e' principiava a leticare, e'volava ogni
buriana, e'principiava a leticare, e' volava ogni cosa. pratolini, 2-432
; suggeritore. pulci, iv-10: e' si conosce fra'tuoi zibaldoni / un certo
m. cecchi, 333: eh! e' si burla. -burlo? a che pro
/ vuo'tu ch'i'burli, quand'e' mi domandano / buristio. è certa
era una pietra da latte, poi che e' si tratta che egli abbia del re
, e calma il vento, come se e' non fusse mai stato, e fa
burrasche. lippi, 8-2: sapete ch'e' s'inciampa e ch'e'si casca
sapete ch'e's'inciampa e ch'e' si casca; / si può in cambio
, se tu non sarai savio, e' ti ghignerà e poi si farà beffe di
nulla. pataffio, 4: e' non ha buschia, ed è una gran
egli era ancora molto maittino, quando ciesare e' suoi entraro nela cittade chetamente e
insegnie dirizate e cominciaro a sonare i corni e' bu sini, e 'l
corni e busne. pulci, 26-45: e' si sentiva i più stran naccheroni
84: abbiano e figliuoli tuoi chi e' temano, el maestro da chi e'siano
chi e'temano, el maestro da chi e' siano gastigati più tosto con paura che
lo fugge come fera brava. / e' si vedea, dove combatte orlando, /
ne'loro calculi conto che a mezzanotte e' sia a tramontana, quasiché il sole
e l'alfabeto. idem, iii-383: e' ci vuol tutta per non perdere la
terra tanto grande, quanto quella che e' vogliono buttare di metallo, e la
proposito loro. caro, 12-i-140: e' debbono essere da sei o sette anni che
pataffio, 24: il cacastecchi e' lagrima e bisbiglia. michelangelo, 73-202
propria de'volgari cacatamente, si dice: e' ponza, quasi penino un anno a
la prossimità nonché il commercio delle genti e' son grandemente appetiti dai vanitosi e da
giovanni, 50: ora avvenne ch'e' si diliberò di fare un giuoco, overo
. villani, 7-27: pregava lo re e' capitani della schiera non si partissono né
come un li vuol favellare; in fine e' non si può più con lui.
: non è mai giorno, ch'e' [i birri] non gli dien la
deliziosa cacciagione. baretti, 3-347: e' s'hanno della cacciagione in copia:
esilio. giamboni, 4-74: e' romani quanti mali avieno patiti, stando
e donno, / cacciando 'l lupo e' lupicini al monte / per che i
: noi rimandamo el popolo a siena, e' cavaieri lo'trasero dietro, e andavali
e ripensa e va sottilizzando / dove e' potessi più metter la coda, / o
metter la coda, / o dove e' venga la rete cacciando; / d'ira
; / che se fame gli caccia, e' son poi fanti / da battersi ben
alla spada e disse: « madonna, e' vi convien morire ». pulci,
almeno perché venisse a vederti a brescia; e' s'è cacciato in testa di non
g. villani, 8-96: messer corso e' suoi seguaci parendo loro esser male trattati
parere più sensitivi e più fortunati ch'e' non volessero. rajbcrti, 2-147:
l'anima è separata dal corpo, e' non si chiama più uomo,
un determinato grado di velocità bisogna ch'e' si muova prima per linea retta [ecc
morto tra la pressa de'saraini, e' cadde inanzi, e 'l franco melone cadde
volgar., 66 (85): e' cavagli cadevano dal- l'una parte e
anno si fece alla merca- tanzia per e' sei e gli statutari uno squittino di tutti
sei e gli statutari uno squittino di tutti e' dottori di firenze per lo assessore,
, ii-xv-5: ove si dice: sed e' non teme angoscia di sospiri, qui
e come l'imperio cadde negli eredi, e' ritornò nella sua rovina. b.
landino [plinio], 34-10: e' metalli del rame ci porgono medicina
caduco. / -il mal caduto, è e' quel benedetto? / -sì,
trovasse. d. frescobaldi, ii-503: e' mie'dolenti spiriti, che vanno /
qual sarà la più presta / a dargli e' fior del maggio? bembo, 2-16
rizzandosi sul letto ad ascoltare. « e' son quaglie a due piedi, di quelle
, e dir del mariscalco: / ch'e' par fiorin d'or, ed è
caffo. b. segni, 9-112: e' si commette manco errore con profetar le
pari o caffo, che dicendo quanti e' sieno. p. del rosso, 96
. 0. rucellai, 2-1-6-157: e' volle intendere dell'universo, ma senza
sia più amato. bembo, 1-92: e' adunque, donne, sì come voi
leggende di santi, 3-294: i laici e' cherici cominciarono a venire per cagione di
« pistrinorum circulus * per significar ch'e' si aggira continuo dintorno alla macina de'pistrini
avere avuto più ventura che senno: e' caglia molto alla prima. magalotti, i-133
consigliano, non in quel modo che e' conoscono essergli più utile, ma più
pur talora cercano persuadergli la verità, e' cagliono alla prima replica, e dicono che
di sangue un guazzo, 1 come e' sien cominciati e'primi assalti; / e
guazzo, 1 come e'sien cominciati e' primi assalti; / e con un viso
mostran per cento efialti, / perché e' lavora del vin qualche sprazzo. pulci,
molta attenzione. pulci, 7-39: e' gli feciono intorno un rigoletto, / che
, o di calambucco, come e' lo chiamano qui per distinguerlo dal legno aloè
in ozio. pataffio, i: e' calameggia, e sta 'n gota contegna.
vedrò nel viaggio la declinazione, che e' dicono, della calamita, come ora
altro, diventa più debile qualunque volta e' deva sostenere il ferro alla presenza del
del tesaurizzante. machiavelli, 887: e' si trova in questa nostra città,
e con le mani al canapo, tenendo e' piedi entro una corbelletta e con uno
; / però che s'io venissi e' m'è credenza / ch'i'sarei messo
scavalcare. pulci, 27-263: perché e' faceva le persone destre, / e
della preda. tommaseo, i-523: e' riguardava con terrore codesta nube di dottori novelli
da barberino, 1-29: adirati tutti e' saraini si mossono e corsono con grande grida
mossono e corsono con grande grida assalire e' cristiani, e cacciandogli di là dal fiume
rischiosa. baldinucci, 6-3: oggi e' pare che l'affaticarsi molto in questo
, il fuoco e l'amo. / e' si pensò recarne in man la spagna
recarne in man la spagna: / e' m'incresce che qua noi ne ridiamo,
18-23: ascolta ascolta, sì / e' m'ha pagato di calcagna, oh povero
umili. maestro alberto, 34: e' costumi perversi son vincenti, / e'
e'costumi perversi son vincenti, / e' rei con la potenza loro estorta / calcan
. pulci, 18-55: e dove e' vede la gente calcata, / subito
che bisogna; tanto l'hai caro quanto e' vale, e quanto è utile che
volgar., 137 (187): e' tolgono canape trita e calcina e uno
: sogliono in simili dì di carnesciale e' giovani tuoi pari andarsi a spasso veggendo le
imperadori era tanta, che quando bene e' pontefici avessino voluto, non potevano calcitrare
.. si è quello del raccogliere ch'e' fece insieme gran quantità di stampe d'
cioè per fare una fabbrica per digrossare e' rame, per fare tre larghi d'
giovani a quello calderone e in mentre che e' béono, uno uomo è in su
lo spazio di un quarto d'ora, e' si piglia la detta opera intagliata,
un cotale catino di legno, dove e' mangiano 1 'arroz, o volete dire il
landino [plinio], 10-42: e' calderugi overo carderini ubidiscono a quanto è
stuolo, / ed arder le trabacche e' padiglioni ». idem, 14-37: disse
il sole] tal caldo, ch'e' fa seccare molte cose. -sentire
, ruppono la pace ch'era tra loro e' fioren tini e'lucchesi.
tra loro e'fioren tini e' lucchesi. m. villani, 1-59:
non poterono ritenere i perugini, ch'e' non volessono per loro arroganza, sentendosi
, che, se giugnea rinaldo, / e' gli bastava solamente questa, / e
quelli che non hanno alcuna autorità: e' non ha tanto caldo che cuoca un uovo
guerra. luca pulci, 5-60: e' si potea con uno altro partito / a
213-57: « in fé di dio, e' mi pare strano che ciò possa
non erano mai per pagare, diceva: e' pagheranno alle calende greche. tassoni,
. seneca volgar., 3-37: e' non è da calere come da grande cagione
militar si converìa / ordinar sì ch'e' stipendari sui / fosson pagati ogni mese,
la via, / s'accorge ch'e' non v'è da far calia. redi
o non voglia, alfin convien ch'e' mande / l'amarissimo calice nel gozzo.
, / che v'insegnammo fare; / e' son de'vostri assai più belli e
di maggio gli alberi di foglie. e' mi si rassembra degli antichi fabbri che
de'nimici era in quello di pisa, e' medici e'sassetti di lione avevano certe
era in quello di pisa, e'medici e' sassetti di lione avevano certe calisse in
landino [plinio], 8-19: e' giuochi di pompeo magno furono e'primi
: e'giuochi di pompeo magno furono e' primi che mostrorono a roma un animale
vive altrove, che in etiopia, dove e' nasce. = voce dotta, dal
caldo ha fatto la natura, acciocché e' possa resistere al gran calore, che
alla ricisa, a stracca, / donde e' credien raccortare il camino.
.], 18-35: non la calpitorono e' figliuoli de'mercatanti, né trapassoe per
: -ella è una testuggine: / e' mi parea di lungi un monticello —;
fiore, 126-8: i'proverò ched e' son paterini, / e farò lor
fuori un certo suo borsello, che e' teneva 'n un paio di calze a vangaiuole
, che stropicciandoli ad uno ad uno e' ne trasse sei soldi. -calza
buonarroti il giovane, 9 673: e' son coloro, / che noi vedemmo dianzi
al ginocchio. sacchetti, 76-41: e' si botò alla nunziata, di non portare
hanno andare alle nozze e cavalcare, e' calzolai andorono a casa loro a calzare
. m. cecchi [tommaseo]: e' facevan di voi / calze e scuffioni
fa mai migliore opera, che quando e' tira le calze, e ancora che nella
maniera: abbiate i lombi cinti, e' vostri calzamenti ne'piedi, e 'l vostro
costoro hanno andare alle nozze e cavalcare, e' calzolai andorono a casa loro a calzare
misura, / e da'piedi ch'e' calza il calzolaio. note al malmantile,
terra santa. passavanti, 122: e' sono molti e molte, che vanno cercando
scarpe e le pianelle / intagliuzzate, e' cintol pe'calzini. a. f.
quand'io vedeva questi sudicioni, / che'e' non avesser cupida e superba / la
la mattina si trovarono tutte colle costole e' nerbolini tutti bianchi. a. pucci,
castrone in vergius con camangiare, sì come e' borraci, bietola, borana, atrebici
, 1-2-418: per applicarla, come e' fece, alla mensa de'suoi canonici,
canonici, che viveano, secondo che e' mostra, insieme a comune, e specialmente
valente uomo debbe cambiarlo; e quando e' sia, tenerlo con le leggi che
che veniva solo; e montato ch'e' fu, essendo lui canbiato più che
neapoli lione bruggia e altri luoghi; fate e' marchi per tre e quattro mesi,
tanta moneta qui a uno, perché e' te ne dia tanta altrove, o la
guicciardini, 187: diangli a cambio e' danari vuole, perché questi, benché
a. pucci, ix-893: quand'e' fu tempo, ed e'per ubbidire andò
: quand'e'fu tempo, ed e' per ubbidire andò a lui nella cambera
un che ne vede, / onde e' sei cinse, benché oprar noi crede.
condotto in sì fatta necessità, che e' lasciò in roma la moglie ed i figliuoli
officio della camera de'conti è rivedere e' conti a tutti quelli che ministrono danari
cameruzza. strinati, 125: e' miei fratelli ebbero in questo palagio una
54): trovagli a tavola, e' quel giovane gherardo che era stato capo
magalotti, 9-1-76: io penso ch'e' vedrebbe le case e i palazzi, e
e i famigli e * 1 turcimanno e' cammellieri, bocche diciotto tutti. p.
si van pel mal cammino, / perch'e' poneva i piè or alti or bassi
vaneggia. cino, ii-609: signor, e' non passò mai peregrino, /.
: dodici o quindici o venti cittadini e' più savi e più pratichi...
beffe facea; / e che quando e' partì dal re carlone, / esser dovea
fece fino a napoli, e dovunque e' sapeva che fossero cose antiche. tasso
frantumando l'esercito svizzero del duca quando e' moveva all'assalto per colonne compatte,
ti uccello. varchi, 24-25: e' mi pare che voi abbiate ingrossate le
che vide che poco valeva, / e' s'appiccava a una campanella, /
quelle gallozzole che fa l'acqua quando e' piove o quando ella bolle.
. m. franco, 1-8: e' va pe'cerchiolin levando il grido,
pericolo, / ch'egli spirita sempre e' non gli caschi / il campanil in
: e solamente offende coloro a chi e' toglie e campi e le case per darle
s. bernardino da siena, 60: e' quali angioli v'hanno condotti qui ad
tutto questo campo è pieno d'angioli, e' quali vi fanno stare attenti a udire
cellini, 2-90 (457): e' non è dubbio che da vederla [la
, i nostri cellini onoratissimi gentiluomini, e' quali hanno per arme un leone rampante
andasse a campo... il perché e' s'accampò presso a bologna a tre
con le mani al canapo, tenendo e' piedi entro una corbelletta e con uno lume
usanza..., qualunque ora e' passava dinanzi all'altare del convento nel
, uscite, spese di vivere, e' se n'è ito il dì.
i fratelli; / ma, canchero! e' pensavano alla vita. fagiuoli, 3-1-380
e sigilli, e preparava / le candarie e' pentaculi. ma quando / vennon gli
piano quanto la cantando, / che e' piglia il perdono. -accendere una candela
ragunava certo sego, che v'avanzava, e' pezzuoli di candele e con quelli sopperiva
gelli, ii-85: perché, facciano quanto e' sanno, non si vede mai ne'
ritocca e risuona e martella, / e' saracini uccide come cani. girolamo leopardi,
. l. frescobaldi, 2-30: quando e' fanno le loro orazioni, tutti e'
e'fanno le loro orazioni, tutti e' cristiani franchi sono serrati in una abitazione
meglio dire, pel mangiare, perché e' si astengono da ogni sorte di cosa
di conclusione nessuna, si dice: 'e' -a cane che abbaia, 0 pane 0
fa [il suo dovere], e' sarebbe meglio ch'egli avessono preso un
cecchi, 25-28: ma immaginatevi / che e' non mi morse mai cane, che
gli accade per sorte una disgrazia, e' non trova né can né gatta che abbai
pulci, 24-168: ma il can quando e' vuol morder non abbaia; / sicché
vuol morder non abbaia; / sicché e' non parla di questo il ribaldo.
: e come dice il proverbio: s'e' non fu un lupo, e'fu
s'e'non fu un lupo, e' fu almanco un can bigio. -una
cangiato, / che 'n una ched e' giungo 'n sua contrada, / sì mi
con animo crudele e canino comandò ch'e' fosse preso e spogliato ignudo. b
prese, / che lo schiacciò come e' fussi una canna, / tal che con
in mano; e datala allo inghilese e' disse: -guardate quale immagine voi volete
un orso, / piloso e fiero; e' denti come zanne, / da spiccar
, 'n pace; / e, sed e' fosse amaro più, che fòle
fece una celluzza di cannicci, nella quale e' si potesse meglio riposare. targioni tozzetti
/ star a sarchiar le fragole, e' cannoni / far per la sparagiaia.
se ci cresco, vo'far le fusa e' cannoni a più d'una [dama
. guicciardini, 44: compiaceronlo ancora e' papi di conferire e'vescovadi communemente a modo
: compiaceronlo ancora e'papi di conferire e' vescovadi communemente a modo suo; e
ma ancora de'canonicati e di tutti e' benefìci curati, rimettendo allo arbitrio suo
canonista. savonarola, 7-ii-31: dove e' si tratta delli sacramenti o altre cose
un balordo, con tutto ch'e' fusse il migliore della carriera. bruno
fuggire la morte,...: e' non poterono cansare, che gran parte
/... / furfantone, perché e' dicesse di / voler quell'altra.
il dolore. pulci, 7-39: e' gli feciono intorno un rigoletto, / che
ticchiare. pataffio, 4: e' canterella: non farà gonnella. c.
, 10-977: seguitiam lui, ch'e' non se gli può torre, / ch'
non se gli può torre, / ch'e' non sia certo un canterin perfetto.
feciono cento volte peggio a'sudditi nostri e' nostri soldati chiamati, per chi ogni mese
2-4-2: amor primo trovò le rime e' versi, / i suoni, 1
. savonarola, iii-389: lasciate andare e' canti figurati, e cantate e'canti
andare e'canti figurati, e cantate e' canti fermi ordinati dalla chiesa. aretino,
aspettano in rialto il chiamatore, / ma e' non s'accorda il canto col tenore
non fa l'altra gente, / e' talor mangia tanto, / che pur da
canzone del fi'aldobrandino, xxxv-11-438: e' suo'parenti, dolze mio amico,
rare volte la fa male, o almeno e' si duole del caso o di ogni
aveva paura grandissima delle saette, e quando e' tonava straordinariamente, s'inviluppava nel mantello
lettore, ovvero il cantore, o e' se ne rimangano, ovvero siano privati
quando tu credi che t'oda, e' ti spicca un ut, re, mi
silenzio / stavano assisi ad udire: e' cantava il ritorno da troia / tristo
9-378: accetta accetta, / ch'e' non è guasto nulla: / ci fia
simintendi, 2-84: la barba e' capelli, lasciata la canutezza, presero
.). machiavelli, 877: e' se le vedeva prima un ciuffo di
, / né da brigar con altri no e' tu piu. petrarca, 16-1:
voi vi volete usurpare autorità per avere e' capegli canuti; bisogna avere i sensi canuti
bisogna avere i sensi canuti e non e' capegli. -e nell'età verde
non volemo fare, sogliamo dire: e' canzona. allegri, 25: né
quale non volemo fare, sogliamo dire: e' canzona o c'dice canzone.
; e dicea che quando gli elementi e' moti del cielo erano in concordia,
ab eterno lo'diè che facessero, e' quali sempre hanno ubidito; ma poniamo
tesi in me a guisa di balestra, e' pareva dire: donna, sii felice
. pucci, cent., 43-17: e' fiamminghi veggendo tal caparra, / uscir
dea sempre vagheggia / di bianchi fiori e' verdi capelli orna. marino, 4-178
facezia e motto sopra de'guadagni ch'e' faceva disonorevoli, per mitigare il carico
che non debboro fare cosa di che e' s'abbiano a vergognare. s. caterina
i quali ripieni di dono della divina larghezza e' possono e capere ed annunciare l'alte
/ « salvum me facche », e' si toglieva tutto. cuoco, 1-120:
quelli che hanno patito manco, hanno per e' furti e rapine tue pagato tanto di
de'termini suoi antiqui; e perché e' si truova diviso in capitaneati, vicariati,
oltre a'centocinquanta e la signoria ed e' collegi, vi intervenissino e'capitani di
signoria ed e'collegi, vi intervenissino e' capitani di parte, e'conservadori delle
vi intervenissino e'capitani di parte, e' conservadori delle legge. varchi, 18-3-47:
quali sotto loro capitani conturbavano le contrade e' cammini s. agostino volgar.
singulari abbino uno degno capitano, il quale e' possino imitare, e perché lo spirituale
novella. guicciardini, 13: avendo e' capitani dello spedale del ceppo che sono in
iii-125: le ricchezze, gli onori, e' figliuoli fanno qualche volta male capitare,
compilatori del vocabolario, e per mostrare come e' possa quello essere stato errore dello stampatore
le persone vili e meccaniche, e che e' chiamavano capitecensi, come quelli che niun
, nel 1530, espressamente dichiarato ch'e' non potesse rimettere quella città sotto la
ritrovo a proda. baretti, 1-275: e' non v'è scampo nessuno, neppure
le cipolle coperte di molte veste, e' capituti porri, e li spicchiuti agli.
dio contrario. guicciardini, 2-3-273: e' non prestano fede a'cittadini savi ed
capo dell'altra diventa signore della città; e' fautori ed aderenti sua, di compagni
fabbrica con ogni autorità, e che e' potesse fare e disfare quel che v'
reale, / dove era la reina e' suoi figliuoli; / e come e'
e'suoi figliuoli; / e come e' giunse in capo delle scale, / disse
di ciliegio un nesto, / ch'e' le volea far grosse come pere;
capo importante e imo errore dal quale e' principi con diffi- cultà si difendano.
lo legno ha speranza; se tagliato e' sarà, da capo si fa verde,
da capo diletto. guarini, 80: e' sarà ben che tu da capo /
in capo. buommattei, iv-240: s'e' non veniva a firenze con tanta furia
e pure s'adirizzò assai cose; ma e' n'andò sempre col capo rotto.
. l. salviati, 20-88: e' non bisogna correrla, che non andassimo a
: e la cagion che quel tratto e' non prese, / fu, che non
dice: * egli arrabbia; e' vuol dar del capo, o batter il
che la giustizia di dio comporti che e' figliuoli di lodovico sforza abbino a godere
6-39: raunandosi insieme a romore, e' feciono loro capo alla chiesa di san
di questo anno. firenzuola, 679: e' non gne ne caverebbe del capo tutto
., chi terrebbe il suo impeto che e' non si levasse in capo tutti i
e se, parlato 11 avete, e' non vi pare per presenzia, per dottrina
inde- gniazione; in modo che tutti e' medici se ne erano quasi disperati e
g. m. cecchi, 25-15: e' l'ha a levarsene / sana, com'
ci è 'l riparo. -quando ancora / e' le facessin capo. buonarroti il giovane
, 1-99 (209): in questo e' sopraggiunse un certo baccio bettini, il
. capocchióne. baldinucci, 6-15: e' dicono, che anche tu fosti un
m. villani, 9-17: il papa e' cardinali aveano fatta l'imposta a tutti
dire che è buona, anche dopo che e' rifiutò questa ed altre poesie giovanili?
fossa e si sotterra, che e' torni come le propaggini dette di sopra.
non si sgara. lippi, 5-1: e' si trova talun, ch'è sì
e con loro teneano quelli di chiaramente, e' conti di vintimiglia, e i discendenti
. subito vi s'era ragunato tutti e' caporali di quello esercito. -capo delle
aspra come cuoi'di riccio; / e' le feci una mostra di moneta: /
generale, e poi debbono venire a voi e' caporioni, e certi altri buoni uomini
/ sotto a mantello o cappa, e' non ci è certo. belo,
finalmente ne li prega tanto, / ch'e' non si fanno poi stracciar la cappa
sta bene, e in su la cappa e' vestiri fiamme di oro, e in
46: volendo una parte ch'e' [cesare] s'ardesse nella cappella
. non seppe dell'arte ritorica, e' ne fa le maggior risa del mondo
che recano, sanza le nuove chiocciole e' nuovi gabbani, i nuovi tabar- roni
g. m. cecchi, 3-5-9: e' m'ha campato un gran cappello.
gli nacque in testa, tal ch'e' somigliava / un'allodola appunto cappelluta.
del serico trapunto, / col quale e' mi par d'essere il secento,
con questo garzo- naccio, e perché e' non andassi nulla in capperùccia, io
poco d'albore, in modo ch'e' non mi poteva vedere in viso.
/ e star sotto e sudar; che e' si ragiona, / che noi stiam
tenere e come li sta gente, / e' non è om di qui 'n
. salviati, 20-82: innanzi ch'e' sia un'ora e mezzo di notte,
sia un'ora e mezzo di notte, e' sarà in luogo, ch'e'non
, e'sarà in luogo, ch'e' non lo potranno cozzar le capre. fagiuoli
liberato fu della prigione, / perché e' potessi dir la sua ragione. poliziano,
a tener dietro a'capricci della moda, e' si spende un diluvio, un profluvio
d'animo. mutolo, / ch'e' ci è un altro che ci ha su
di paura, di orrore); e' s'accorse del prigione chi egli era,
la gente si mette a gridare: « e' casca! e'casca! »;
mette a gridare: « e'casca! e' casca! »; e comincia un
in siena, in su la piazza ch'e' chiamano il campo, un giocatore di
capriolette così minute e così preste che e' non pareva che egli avesse o nervi o
tanta lode / gli diede, ch'e' ne venne celebrato / per essa sol
dante, inf., 30-90: e' m'indussero a batter li fiorini /
sigilli, e preparava / le candarie e' pentaculi. ariosto, 4-38: di su
fattosi porgere un carbon di fuoco, e' lo pose a punto nel mezzo di quella
vestite. sassetti, 98: il viso e' manoni dell'uomo, che scoperto si
pulci, 21-5: tu credevi e' ti fussi creduto, / a chieder
o in galea. lippi, 12-14: e' si vorrebbe (dio me lo perdoni
che ancor fa fede della maniera ch'e' tenne. marino, i-60: il dipintore
cardan volentieri / non solo i purgatori e' berrettai; / ma c'è degli altri
danni, / la carne, tossa e' nervi, e non i panni. varchi
g. villani, 8-21: e' detti messer iacopo e messer piero della
congiungono, venendovi da tutti a quattro e' punti cardinali, tutti e'finimondi.
tutti a quattro e'punti cardinali, tutti e' finimondi. galileo, 3-1-423: li
ponessero il sangue sopra il cardinale, e' pilastri dell'uscio, come dicemmo dinanzi
a segno, usando con lui, com'e' si suol dire, il pettine e
cinesi] sempre gran carestia, perocché e' ne fanno tesoro, siccome i principi delle
, 96: vedesi per esperienza che e' prìncipi, ancora che grandi, hanno
, per mano il piglia: / e', vedendosi far tante carezze, / subito
metter parole. guicciardini, 66: e' nostri cittadini erano fatti prigioni, erano taglieggiati
, erano taglieggiati, erano tormentati, e' nostri cittadini che... quando andavano
che... quando andavano per e' nostri eserciti solevano essere alloggiati, essere
la prossimità nonché il commercio delle genti e' son grandemente appetiti dai vanitosi e da
, 6-61 (i-173): di rinaldo e' cristian conta l'oltraggio, / e
. tassare. sacchetti, 148-13: e' si chiameranno quelli delle settine, e
cellini, 541: di questa sorte foglie e' se ne usa fare di quelle accese
, sì ch'io pigli / la leonessa e' leoncini al varco *; / e
deboleza non vi si agiudicare, che benché e' giovi al superare la paura et l'
ma questo ha troppo del disonesto. e' doverebbe pure avere rispetto all'onore suo
del re, per torli quel carico ch'e' potessi avere co'grandi favorendo e populari
in prima amato iddio, ma però ch'e' in prima amò noi. passavanti,
nel lineamento e nel colorito mostra che e' si strugga di affezione, pigliando conforto
quinci andare. guazzalotri, ix-1007: e' son nel mondo di tanta bontade,
per carità lasciato tutte le legge e' capitoli che aveva imparato a bologna
a quello che lo vendeva, quanto e' ne voleva; e perciò ch'egli me
campanella, i-97: cosa stupenda! e' s'appicca e imprigiona / con le man
nigi *. piovano arlotto, 62: e' m'è avvenuto uno tristo caso che
vidi senza bulletta con un sozio / e' nugoli tomavan da tredozio / in guame'
che fanno a proposito suo e tutti e' mezzi che 'l conducono alla cosa amata,
è tanto carnale ed amorevole, / che e' fa così. 6. figur
dopo molte cose dette, invitò tutti e' suoi a comunicarsi el dì di carnasciale in
padre moia per me; perché se oggi e' non glie li dà, ha da
carni, ed era sì magro che e' non si gli vedeva se non tossa e
essa carne del dolcissimo corpo suo ha puniti e' difetti nostri. pulci, 5-1:
nodo salamone, / bicci novello, e' petti de le starne, / ma peggio
si vuole schiacciare [delle ulive] e' noccioli colla macina, ma sola e levemente
[i frati] alcuno inquinamento. e' sono uomini di carne e sangue come
non mordon ve', che credi? / e' son di carne, e han le
vuol far carne. firenzuola, 244: e' mi venne veduto quell'iniquitoso giovane colla
dio lo mantenga e diagli ciò ch'e' vuole, / cacio, gran, camesecca
esilio: ed un carnovalino, / s'e' non m'è sieno vostre o del
buoni antichi cari cittadini, / i lontani e' vicini / adoràrno el lione e'suoi
lontani e'vicini / adoràrno el lione e' suoi figliuoli. leopardi, 1-62:
ancora che si dicesse il caso come e' fu; pareva, che noi piantassimo carotte
-ah, ah, ah. e' ti piantò una carota, moschetta. garzoni
levate le mani d'addosso, sicché e' va per la mala via; e 'l
che mia donna del mondo passasse; / e' li direi: « misser, or
in pompa. sassetti, 131: e' colli sono più di dieci o dodici,
. cecchi, 1-1-99: padrone, e' serve la mula medesima. / -sì,
soma. baretti, 2-104: bisogna ch'e' venga a londra a sentire l'indemoniatissimo
. guicciardini, ni: chi chiamò e' carriaggi « impedimenti *, non poteva dire
e poi che furono andati a letto e' due famigli nel letto della carriuola, sul
un sonnarello. panciatichi, 84: perch'e' non s'allontani dal suo letto,
lì nel marmo stesso / lo carro e' buoi, traendo l'arca santa. g
morto, e di tali mal vivi: e' si sarieno ricolte le lance con le
a vela / e giugnerò le lepre e' leopardi. -per simil. e
un carniccio sotto la coda, perch'e' possano muoversi: tanto grande la tengono.
la carne della pelle, poi lievano e' peli, poi le coma. garzoni
1-135: ottenne, dal marito, ch'e' lascerebbe una carta di visita al capitano
si fa e 'l notaio che la fa e' testimoni, e 'l perché e con
lana di siena, 92: et e' contratti nel detto libro [del camar-
, dove son segnati / i venti e' porti e tutta la marina, / vanno
scambiava / tosto le carte tra mano, e' poteva / bello e scoprirci. galileo
di villanie all'agnoletta, poco mancò che e' non la discacciasse di casa. de
impiastrar le carte, lodando i bei fondamenti e' legnami dell'anfiteatro che cesare edificò in
. capponi, i-273: e ch'e' vi fusse il loro cancelliere a trame carta
, 24. -12: e se e' non era che in fatto i'gli ho
diavolo! / voi la campasti che e' non era giovane, / ché e'vi
che e'non era giovane, / ché e' vi are'cartellato. caporali, i-iii
settimo libro, al quarto capitolo, e' dica di questo fatto. varchi,
luoghi fuor del dominio fiorentino si danno e' cartoni alle rascie miglior mostra e piacer
cartuccia. piovano arlotto, 184: e' mi avvenne » una isciagura, che io
). guicciardini, 359: ebbono e' padri nostri, che aper- sono e
re fiore pregiato. pulci, 8-21: e' si vorrebbe dinanzi levare / tutti que'
, 115: non lasceranno di negoziare dove e' negoziano di presente, anzi seguiteranno con
fe'venirvi / le sue femine solite e' buffoni / e genti da sollazzo. -com'
:... /... e' mi sa male che voi / abbiate tocco
sta a casa? / -o, e' mi par d'aver veduto questo / viso
fa la casa in piazza, o e' la fa alta, o e'la fa
, o e'la fa alta, o e' la fa bassa. -la donna
casata inferiore. malispini, 14: e' baroncelli vennono poi, e furono antichi
basterebbe che v'andass'in corte; e' v'è conosciuto me'che chi che sia
propri e casalinghi de'nostri figliuoli, com'e' nascono e poi crescono con l'età
accasare. soderini, l364: e' si racconta che l. annio seneca
li minuzzoli che cascano dalla mensa sono e' beni spirituali, de'quali e'popoli
sono e'beni spirituali, de'quali e' popoli desiderano d'essere saziati, e nessuno
pericolo, / ch'egli spirita sempre e' non gli caschi / il campami in capo
e sanza rimedio. e, brieve, e' cascavano e grandi e piccioli da un
39: a cui costoro dissono: e' pare, matteo, che tu caschi
g. m. cecchi, 1-2-69: e' si voleva che tu, nebbia, e
. prati, ii-185: sindaco, e' s'alza a primo suon di squilla,
sì da poco, che io commetto e' casi mia in sì disutile servo!
, ma si sicurò in su tutti e' loro beni, talché ci è questo debito
dico: ama dio e saprai tutti e' casi di conscienzia, perché l'amare idio
piglia, autorità di assolvere da quasi tutti e' casi reservati ed in vita ed in
versi miei la sua potenza / quale e' la pose ne'cuor de'tebani / imprigionati
è intervenuto, che... e' non venisse una volta caso che la
è assai delle vecchie; e che e' sia il vero, or vedete questa e
machiavelli, 6-6-480: i quali quanto e' possano o debbano essere, voi lo
di terra, e osservate ciò che e' faranno: ché senz'altro voi li
cera, / pigliando questo mondo com'e' viene. varchi, 23-82: uno pagò
. lorenzo de'medici, ii-310: e' gli venne la malìa / di quel ma-
, 807: a l'altro fumo e' suo'disegni cassi. bandello, 1-19
avvenne, per male consiglio, ch'e' priori, acciocché 'l podestà non potesse
della milizia italiana, 263: se e' magnifici signori dieci cassassino tutti e'conestabili
se e'magnifici signori dieci cassassino tutti e' conestabili delle condotte piccole, e riducessingli
: ell'era tutta nel vero essere com'e' la compose [una novella]:
'l danaio, / sempre ch'e' dicesse un, fruttasse dieci. monti,
si dovessono partire. ma i cavalieri, e' loro capitani... non si
immediatamente... e' non meritava d'esserne dante produrre schiocchi premendo
grino a la cavra dire: / « e' son vignù per lo gran partire.
d'un castellano. sacchetti, 203-4: e' non sono molti anni passati che là
veggio lucca mia castel di pisa / e' signor fatti servi de'ragazzi. bibbia
nave stavano sempre sotto buon tratto, e' colpi tanto forti, che il costato
lippi, 9-1: non ch'altro s'e' comincia quel bordello / di quell'artiglierie
che son mal sane, / e ch'e' non v'è da mettere in castello
fatica e sollicitudine durò in allevare me e' miei fratelli; considerato che, si può
17-97: disse al re falcone: e' sarà buono / ch'io ti gastighi così
sempre d'ogni lana un peso, / e' si vorrebbe (dio me lo perdoni
cino, iv-281 (2-43): e' fu forma del ben che si ragiona,
tronca e gittagli nella via, acciò che e' cacciatori abbiano da lui quello che vogliono
dato quel cervello intero, / ch'e' mi poteva dar per ben servirvi.
padre sì complessionato, / che s'e' gollasse pur pezze bagnate, / sì l'
parlare. c. gozzi, 4-192: e' tiene un alfabeto regolato, / co'
nodo salamone, / bicci novello, e' petti de le starne, / ma peggio
in me a guisa di balestra, e' pareva dire: donna, sii felice,
. bencivenni [crusca.]: e' vorrebbono pure una volta liberarsi da questo
, e dice: « messere, e' ci è la più bella novella che voi
e i piedi ne'ceppi, acciocché e' non si fuggano. anguillara, 8-308
mulino, per sì fatta forma, ch'e' genovesi non ne perderono gocciola, che
d'acqua chiara; lascialo bere quant'acqua e' vuole. 3. ant.
, discacciatone il catilinario veneno, così e' pare che la periodo trionfi nelle labra dell'
catinella invetriata. cellini, 518: e' si piglia la detta opera intagliata, e
si van pel mal cammino, / perch'e' poneva i piè or alti or bassi
a gli uomini, perché qualunque vede e' suoi occhi, di subito muore. pulci
ma erano di men dignità questi ch'e' conti; se bene anche egli aveano castella
ignoranza nostra è stata tale, che e' sono stati eletti [giudici]..
ora foro gattivati? savonarola, iii-97: e' non è bastato a costoro che per
colui che sa'vivere. ma veramente e' si sapea amiserare cattiveggiando, ma non
, fusse entrato in qualche sospetto, e' supplicò un dì all'uccello, che
che mai non ispacciano, infino ch'e' danari durano, pelando i cattivelli. ser
tal cattivitade. savonarola, iii-97: e' non è bastato a costoro che per
morire quest'uomo. savonarola, iii-171: e' tristi hanno in odio e'buoni perché
iii-171: e'tristi hanno in odio e' buoni perché sono la luce, ché
cecchi, 186: gran cosa, ch'e' non abbino a fatica / rasciutti gli
... i'so dir ch'e' dare'noia / all'ombra. nievo,
non gli abbi comunicato questo inganno, e' se lo indovina, che egli è cattivo
e di memoria privo, / bench'e' ve ne sia sempre qualche paio / tra
161): ser benedetto il meglio che e' poteva si andava con loro difendendo,
noi rimandamo el popolo a siena, e' cavaieri lo'trasero dietro, e andavali
veder come al tempo mio si gastigano e' cattivi ». e mentre che gli
firenzuola, 609: il quale ancorché e' facesse il seme per tutto simile a
star poco a uscir di casa; e' sarà bene, a causa che io non
quando l'imperatore abbia questa autorità, e' non l'ha a fare senza giusta
o frigidità e molti altri effetti e' quali si truovano nelle seconde cause,
. cecchi, 95: infatto e' non si vede / in lei alcuno accidente
causata in gran parte dalle decime che pagono e' populi, (73): mi cominciai
a pigliare certi piaceri, come mi e' quali danno alla chiesa la decima parte di
cautamente fece venire a sé i padroni e' nocchieri dell'otto galee, e fece segretamente
questa cauterizzazione sì si ritrà le ciglia, e' peli sì si rimuovano dallo entrare nell'
condotta non andassi innanzi,... e' verrebbe pure ad essere detto gianpaulo pagato
arte dei medici, 102: sieno tenuti e' detti camarlinghi e ciascuno di loro nel
le cave sutterranee in due modi: o e' facevano una via sotterra segretamente che riusciva
hanno andare alle nozze e cavalcare, e' calzolai andarono a casa loro a calzare i
/ ch'era a'confin tra'cristiani e' pagani. monti, x-3-142: su i
morelli, 308: in ultimo, e' si cavalcò il pisano aspramente. giov.
idem, iii-1-95: un dì avvenne che e' cavalcando / a la terra dintorno,
, portavansene i loro soldi, l'arme e' cavalli; il perché il comune ai
lo mezzo della piazza, e tutti e' baroni correvano a vederlo dicendo: «
dottore udito / nomàr le donne antiche e' cavalieri, / pietà mi giunse,
rimembro... / le donne e' cavalier, li affanni e li agi,
la mia madre morì dal dispiacere / quand'e' partì per farsi cavaliere. / ecco
canzonette. passavanti, 16: e' fu uno cavaliere mondano, il quale vivendo
barberino, ii-17: per mia fé, e' non meritava quella morte, ma meritava
a tale che credo stasera resterà coperto e' tre primi cavalletti. milizia, ii-248
principio de'fatti d'arme mandano innanzi e' cavalli leggieri per spignere, di poi quando
in siena, in su la piazza che e' chiamano il campo, un giocatore di
., 58 (69): quando e' bisogna, egli andrà e starà tutta
b. giambullari, 1-2-316: dicendo, e' si vorre'torre una sferza, /
, ed ella cavandone cotai servigetti, e' non andavan più oltre. idem,
/ di cosa degna, / ed e' si cava l'occhio / e non è
, donde sanza la di lei armonia e' non sarebbono usciti mai. alfieri, i-43
;... ma se potesse, e' n'anderebbe insino in nabisso, tanto
boccaccio, iii-1-95: un dì avvenne che e' cavalcando / a la terra dintorno,
terra, acciò che mettendo la camicia e' non impedisca al volerla cavare. vasari
il bue,... parendoli che e' fusse sì male arrivato, che poca
plebe, donde nel 1381 era stata da e' loro padri cavata. guicciardini, 186
m. cecchi, 229: oh! e' doveranno / cavarlo di prigione? g
. v. borghini, 4-220: che e' cavasse [tacito] l'istoria sua
el diametro suo, e el numero e e' nomi delle porte, le torre e
lieto si cavi. baldovini, xxx-n-34: e' non iscorre dir, ch'isso bugiardo
non potere restare a firenze, se e' medici ne fussino cacciati. bandello, 1-3
han cavata da filare e tessere / e' pannilini, e messa così in ordine,
queste tragedie, che lasciate l'awocherie e' pensieri che importano, tu non attenda
parlare liberamente. machiavelli, 792: e' vorrebbono torre la riputazione a piero.
che tu abbi in questa guerra rubato e' danari publici. tommaseo [s
necessario. guicciardini, 66: e' nostri cittadini erano fatti prigioni, erano
, erano taglieggiati, erano tormentati, e' nostri cittadini che avevano impegnato el suo
gli accatti e l'altre gravezze perché e' soldati avessino e'denari. -cavarsi
l'altre gravezze perché e'soldati avessino e' denari. -cavarsi il sonno:
si fanno cavare i loro appetiti quando e' vengono loro. tasso, ii-272: io
indeficienti. g. villani, 5-1: e' corpi de'tre re, ovvero magi
369: allor prima sentir neptuno, e' i fiumi / gli arbor cavati,
del cerebro. cellini, 533: e' si piglia una piastra o d'oro
ovolo, due al modiglione, e tre e' tre quarti alla corona e gola.
e... /... e' s'ha di nuovo a tornar alla scuola
si somiglia; / bastivi, ch'e' saria trecento e piue / libbre, se
conte gagliardo da potere sperare che e' vincesse, conchiuderlo; quanto che no
sofisticata e della giurisprudenza cavillata, ma e' non d è verso per aprirlo: il
altre misture dai cavi, dove e' fece storie o figure. =
erano, con assai miglior bonaccia che e' non disideravano, arrivati presso al
lingua. aretino, xxvi-3-40: e' dice pane al pane, e cazzo al
ruspoli, 3-203: il petto, e' grossi labbri s'è già infranto /
uno o lodandolo o pregandolo; ch'e' si risponde: deh! non mi dare
o sono ammogliati. pascoli, i-102: e' l'orrore avanti la natura la quale
in di molte nevi, e ch'e' sa a quanti dì è san biagio.
tutti ceci di cucina, / perch'e' son cotti sempre ad un bollore; /
di là, mettila al sole, e' fannole [le ragazze] diventar più bianche
: ma, ritornando a'cedrati, e' mi nasce qualche dubbio che questi per
sì potente che in egitto spargendone in su e' corpi de'morti, li conserva.
gli dette un poco più forte che e' non soleva fare. = deriv
bruto. giov. cavalcanti, 85: e' fu uno che, per torsi la
ceffo a chi va notando gli andamenti e' costumi delle genti. g. gozzi,
facci lodo. guicciardini, i-9: e' non celò, che non per altra cagione
la celata, / e, sed e' piace a voi, sì 'l ci menate
egli ha composto a che grado dell'arte e' sia salito, eziandio se io lo
, 724: io voglio indicare che e' venga da una celeste disposizione che abbi
farsene beffe. salvini, viii-151: e' mi pare che tu te la mandi in
col cembalo in colombaia,... e' cominci ancora stasera a gustare un po'
di salvino, / quanto a mangiare e' non c'è assegnamento. note al
113: statti tra 'l ranno caldo e' barbanicchi; cioè, stat- tene,
atene e roma. foscolo, iv-301: e' vi furono de'popoli che per non
. pucci, cent., 28-36: e' fiorentini fin al vespro sonaro / le
andorno drento, / e con gran furia e' cristiani assaltorno. d. battoli,
/ « salvum me tacche », e' si toglieva tutto. colletta, i-159:
, 7-8-132: se insino a qui e' si hanno fatti compagni, per l'
non aliena dal verisimile, e perché e' pontefici hanno in qualche tempo sforzato gli