: io ho detto a guido, che e' tenga su le mani, che questo
che questo tordo non dia addietro; che e' non ne dà de'sì fatti ogni
chi ha pazienza... mangia e' tordi a un quattrin l'uno. monosini
. cicerchia, xliii-321: o pietro, e' par che tu ti dormi ancora:
villani, iii-6-49: tormentava le strade, e' camini, e tutto 'l paese
crudeli sostenne tra l'ingiurie e l'insidie e' pericoli molti de farisei evangelizzando e predicando
e lui uno giudeo: mai e' ci sarà del tomaquinci. =
arte della lana di siena, 195: e' consoli... sieno tenuti per
, o alcuno altro ingombriglio; escetti panni e' quali vi si metteno per andare alle
d'ottavio nascer ché non toma tal qual e' si move, / chi pesca per lo
su il dito e pigiare un poco, e' tornavano nel colore della biacca.
a riva, / chi noi prende, e' toma via. fagiuoli, xi-76: voi
martelli, 101: non vi crediate che e' degni le tomatelle per le oneste e
del mio valore / pe'fortunosi tempi e' grievi pesi, / reputandogli men che due
ma'agguagliarsi. cantari cavallereschi, 92: e' si voi gir avanti che sia giorno
di drento e di fuori, perché e' dieci mi tengono tanto asciutto quanto è
ciascuno anno: / cioè l'agnello e' 1 toro e giemini. domenico da
rimane. monte, 1-73-13: s'e' pur conven, carlo, piluchi il torso
durare con codesto tu per tu? e' mi par d'esser qui come la bietola
come eguale distanzia dagli extremi; et e' vizi torti perché torcon inverso alcuno extremo
, xxxiv-641: di poi sien fomiti e' tavolieri / d'assai vivande, or porgete
affettuoso. bersezio, 3-119: e' saranno due colombelle che benediranno la lor
, 183: non tanti monsignor hano e' franzesi, /... / né
la libidine delle cavalle si spegne tosandogli e' crini. mattioli [dioscoride], 241
romane, 183: non tanti monsignor hano e' franzesi, /.. / né
segnore revelò ad alcuno suo divoto siccome e' fu tosolato e diveltogli la barba. chiose
lassarebbe della sua parte, che vede e' miei cittoli che sono tutti ignudi e scalzi
uccider tostamente, ma con grave dolore, e' più 2. interrotto da frequenti colpi
. testi fiorentini, 75: e' fuoro due mercatanti, l'uno fu d'
, a un? altra tavola mangiavano e' sua uditori e capellani. -uditore
lana di radicandoli, 165: sieno tenuti e' detti rettori [dell'arte della lana
male, ma anco è posto perché e' facci fare del bene, potendolo far fare
insino all'ultimo punto con buono conoscimento e' disse, col prete che leggeva, tutto
di dio. ibidem, 153: e' si danno gli uffici, ma non la
cose gli appose: l'una, ch'e' troppo si domesticava con ognuno, l'
e digiunava il sabato... ancorché e' girasse certi suoi danaiuoli, che fra
, 5-287: chi sale a grossezza e' sarà più l'entrata che l'uscita insino
, 17-116: disse il gigante: « e' non son sempre equali, / come
né sarebbe gentile [un cavallo] se e' non fussi bello, né avessi piccola
to, cioè nati dell'anno, ch'e' si pigliano che sono pesciolini e agevoli
questo [elaterio] sana l'oscurità e e' vizi degli occhi e gli ulceri intorno
... faceva instanza grandissima che e' dichiarassino per ultimo la mente loro. cesari
). giamboni, 8-i-200: quando e' l'hanno preso [il coccodrillo],
/ bagnandomi in una chiara fontana: / e' si fermò come la tramontana / e
presta a volermi coprire, / ond'e' mi vide tutta quanta umana.
atto, ma bene di maniera, ché e' possa umettarsi, dovendo egli ricevere gustabile
fa quando l'uomo ha formato quel che e' vuole; ma subito formato che tu
del re superbo, xxxiv-477: dicono e' versi che dio leverà / della sua
a casa calda gli uomini, / e' non vi fu il miglior della pecunia.
gli mostrò uno uncino da tirare giù e' rami delle pome, acciò che non ve
tirannico. lamenti storici, i-31: e' fiorentini / gente non son da tener
buon per la pace, / perch'e' non m'abbia a metter l'ugna addosso
bocca e le mani e le reni e' piedi con unzione ch'ella avea recato seco
studi; ma riceverovvi io gli unguentieri, e' cuochi e coloro che danno gli 'ngegni
guicciardini, 13-iv-97: si intende che e' viniziani univano le gente a verona
caterina da siena, 192: questi sonno e' frutti unitivi che mangia l'anima in
tutti. ser giovanni, i-4: e' fu in siena un giovane,..
. machiavelli, 1-1-79: non potendo e' principi mancare di non essere odiati da qualcuno
, com'è giusto, / dovevi, e' comun tutti universi / metter in pace
/ quando restituisce cosa tale, / e' cittadini pensino e'comuni, / che stan
restituisce cosa tale, / e'cittadini pensino e' comuni, / che stan divisi sempre
. d'annunzio, v-2-233: « e' deciso dunque, per l'ascensa »,
poi cominciarono a correre in maniera ch'e' parevan unti. 13. prov
munto ». machiavelli, i-viii-108: e' gli era piaciuto l'unto. pure e'
e'gli era piaciuto l'unto. pure e' si levò, io richiamai, e
e muta 1 sapori e i modi e' frutti. m. savonarola, 23:
convenienza. castellani, xxxiv-302: sempre e' polli per me, padron, mangiai
e gli faceva l'uomo addosso quand'e' si perdesse in lavori che non fruttavano
: dio fa gli uomini, e e' s'appaiano. nievo, 11: l'
periferia è l'uovo uman ravvolto; / e' il corion la veste esteriore, /
; questo è proprio de'lupi, comeché e' cani ancora urlino spesso. idem,
posta i guastatori del forcellini, che e' non s'ha a dare in mano a
vi-126: benché gli inimici del frate ed e' capi degli inimici tutti facessino capo a
e furioso impeto di chi sciolto urteggia e' buoni. = frequent di urtare
. boiardo, 1-12: che lingua usassero e' pelasgi antiquamente non puote io affirmare.
spazioso, ove usano i vascelli, e' navigli grandi. 25. avere
gli amici usono conferire l'un l'altro e' sua secreti. de luca, 1-14-1-149
cappone / in questo mal per che e' m'usi guarire, / ch'un ovo
: né tai piaceri intervengono, quando e' son generati, ma a quando e'sono
quando e'son generati, ma a quando e' sono usati: né in tutte le
di cesare, 18: lentulo sapea ch'e' franceschi erano battagliosi uomini per natura.
passeggieri. ramusio, ii-9: tratti e' cavalli fuori degli uscien, che ora si
/ di verno, tra le squille, e' i mattutino / van dieci, o
più gentile che rimanga loro addosso, sono e' rami che escono del tronco, dico
rami che escono del tronco, dico e' principali. muratori, 7-ii-273: di
. a. manetti, 2-78: e' lo sforzorono a pigliare una mancia di
. giov. cavalcanti, 402: e' ci mandarono quattrocento balestrieri, con balestra
entrata di danari, in modo che e' potessi vivere non solamente con abondanzia,
anno a'debiti tempi la metà di tutti e' frutti. b. segni, 9-173:
. g. morelli, 443: e' promisse darci l'uso di livorno, come
feroci. g. gozzi, i-12-234: e' poveretto perché è presso il lupo.
, xliii-238: 'nnanzi che s'aprino e' superni cieli, / che poi niente vi
a. pucci, 3-6-36: e' fur destri / ad uscir fuor coll'animo
. antonio di meglio, lxxxviii-ii-118. e' suoi santi pensier sendo seguiti, / non
usura? » e quelli rispuose: « e' nonn. è bisogno d'uccidere la
ciascuno che 'n te ha pensamento / e' studia sempre di volere usura. s.
biondo, xlv-143: e più dottò e' natura il sesso feminile d'una usura
... l'altra spezie sono e' cittadini e'quali non sono legittimamente signori,
. l'altra spezie sono e'cittadini e' quali non sono legittimamente signori, ma
decorazione o distintivimescolino, 4: trovate ora e' boccali, e le scudelle, / e
, quando tu credi che t'oda, e' ti spicca un ut re, mi
vento). boccaccio, 1-ii-201: e' fu fatto il suo comandamento / e
la lor liberiate, / mostrando quanto e' cieli han possa e arte. =
colta in interlunio dura non morsa da e' minuti animali. ventilla e riponi il grano
i-294: e la balìa, secondo che e' castellani vacavano non gli lasciavano fare al
il giardino. agazzari, 50-187: e' dì delle feste vacava a la chiesa o
va- che in sino dove sono oggi e' banchi de'mercatanti. tommaso di silvestro
maria maddalena de'pazzi, iii-121: ma e' miseri e miserabili di tanto bene si
/ chi ti istà aspettare, / perché e' conobbe colui vagillava, / e lascialo
! purtropo son purgata, / ch'e' medici mi han tolto quasi il fiato /
contrario democrito, dicendo ché, sè e' fosse vacuo, e'si vedrebbe di
dicendo ché, sè e'fosse vacuo, e' si vedrebbe di terra una formica,
, 44: la donna disse: « e' ser'meglio che tu n'andassi a
guardo e son sì gnocco, / ch'e' mi par d'esser quello scimonito,
già tutto forato come un vaglio, / e' si volgeva come un arcolaio / a'
mirare eran contenti / per veder novitadi ond'e' son vaghi, / volgendosi ver'lui
giov. cavalcanti, 86: e' si vide per gli uomini savii che,
valentemente contro a tutti pugnò e scomunicò, e' quali tutti l'uno dopo l'altro
cecchi, 5-57: quando io credevo ch'e' fusse in villa a far le faccende
, sì / che coronato fu; e' 'n compagnia / gente meno di somma valentia
da bene e che vaglia, ciò che e' fa per allargare l'animo e vivere
lui (amore) sì schermire, ch'e' non mi dess'un colpo a la
... domandato da un padredomenicano se e' sapeva il 'credo', rispose che ne sapeva
: di poi si consigliava meco che scusa e' si poteva trovare con lo imperadore,
. antonio da ferrara, 146: e' me recorda, cara mia valise, /
gliato colla valigia sempre dietro, nella quale e' portava quel, che bisogno gli iacea
. idem, 1-2-470: e s'e' non sarà fantino e lesto, / sarà
un contadinello, con poche interrogazioni alle quali e' non seppe rispondere, lo mise in
di valiménto, / ad ogni modo e' vi farà disnore. 2. bellezza
1-121: se tu arai il disegno, e' non sarà accompagnato dalla prospettiva; e
dalla prospettiva; e se sarà accompagnato, e' ti mancherà l'ordine delle dimostrazion geometriche
la vallea, / forse colà dov'e' vendemmia e ara: / di tante fiamme
in questa vita. pulci, 26-45: e' si sentiva i più stran naccheroni /
: che divien valoroso / sapete, s'e' non fosse poderoso / di tesauro?
, tremò e si aperse, come dicono e' vangelisti. -per anton.
e de grand beltae, / tu e' zopa entri vizii -e piena de vanitae.
. sassetti, 289: parmi ch'e' penserebbe d'esser obbligato al consolo d'
fatto pruova grande, cominciarono a aspettare e' colpi l'uno dell'altro e fenderonsi gli
e migliori vivande. tanaglia, 1-959. e' salvatichi [fichi] a molti par
) [rezasco], 296: che e' fiorini nuovi che al presente sono nelle
e vaglino... meglio che e' vecchi del suggello, fiorini cinque per centinaio
. soderini, i-506: per quando e' il vino va pigliando, piglia o
e vantaggio. machiavelli, i-m-1117: e' termini di questo pagamento vorremo che fussino
sapresti tu servire? » / ed e' rispuose: « molto di vantaggio / di
vantaggio. pulci, 19-129: finalmente e' provvedeva bene / la mensa di vivande
barberino, i-140: mandò comandando che tutti e' signori cristiani fussono infra tre mesi a
di novo afferra / il porto, e' venti lo servon leggieri: / varò le
, sì ch'io pigli / la lionessa e' lion- cini al varco ». de
assaggiato. cellini, 532: lavati che e' saranno con le dette diligenzie, e'
e'saranno con le dette diligenzie, e' si debbono tenere ciascuno in nel suo
di sogni / che per vane arti dicono e' segreti. b. pulci, lxxxviiiti-354
questi [miracoli], così come anche e' vaticinii, sono secreti della natura,
, tu sai lo gran dalmago / che e' ghibilini z'àm fatto / e 'l
sono queste, 'me, te, e'; dicendosi 'meve, teve, eve'.
a quel alber ch'è presente; / e' v'à una fonte lucente / che
. strozzi, 1-54: e se e' le son, come le mostron, buone
alberti, 1-158: a noi vecchietti e' dì serotini nella età nostra ci caricano
ieconia e li vecchi di israel, e' quali tutti avevano el turribulo che davano
/ e 'l vecchio potesse, / e' non è cosa che non si facesse.
; ch'egli è sì avveduto ch'e' provede gl'incerti avvenimenti.
cent., 71-52: dicien eh'e' non valeva un cece / quell'antipapa e
, / di far le cose mirabil che e' fece. -nel modo appena detto
. d'ambra, 11. dove prima e' la teneva liberazioni del consiglio maggiore della
laborantem: 'ha una fame, ch'e' la vede'. idem, 326: quel
il 'latrar nel caldo borro', com'e' dice, d'una passione veementemente sentita e
che era dirimpetto ad un grandissimo palco, e' si diede ordine a una comedia.
marsilio è tanto cattivo ribaldo, / che e' farò forza di vela e di remo
veggendo il luogo, infino a tanto ch'e' fu ora di desinare. ulloa [
non puote / negli squarci, ch'e' scopre dogn'intomo / il perfetto contorno /
febbre... e in ultimo e' si venne tanto a spargere questo veleno,
[plinio], 163: dicono che e' ramarri in grecia sono velenosi e in
. n. lorenzi [fanfani]: e' fanciugli levarono di capo una veliera a
... e questo fu che e' fanciulli avevano avuto animo da frate girolamo,
grandissima quantità; e spesi molti, e' dipoi fu giunto da una veliera.
di cervello, / talor va ignudo, e' dicon ch'egli è pazzo: /
, 1012: il podestà coi giudici e' notali / scendono, in ricchi sciamiti
donde viene che ella possega ottimamente tutti e' tre generi della musica, et i tre
viene innanzi 'a poco a poco, e', poi fugge avanti il veltro.
l'amico suo di pena, / ch'e' sostenea ne la prigion de carlo,
dimestica. tanaglia, 1-1364: e deèsi e' semi suoi [del grano] tutti
, / e sai che d'ogni sorte e' ne vendemmia. 10.
volete udire un bel vendicamento / ched e' ne fa, sì è prò ed ardito
aspri vendicamenti degli iddìi, ma quasi disideravono e' detti deiferi vendicamenti. =
cocenti, / le travi e i lacci e' 'nfiniti veneni, / l'orribil
, / l'orribil rupi e massi, e' boschi pieni / di crude fere e
tutta la lor malizia e faran palesi e' pensier venenosi che gli rodan l'anima.
roma. giorgio dati, 1-125: e' voleva più tosto reo, e colpevole
... bene che venghino a loro e' tentatori, non si curano di nulla
piangere e di dolersi, più tosto che e' venisse da cuore. da ponte,
vene. francesco da barberino, i-85: e' se caso leg: ro / doppo
casa fosse. firenzuola, 259: e' mi venne veduto attaccato a una colonna
a once. idem, 246: e' non è mal che non venga dal capo
poli, e rochelli, e denti, e' nomi loro, ciò è la serpa,
fazio, i-24-101: dico ched e' potean passati avere / cinquecento anni e
cornuto. fagiuoli, 1-1-152: s'e' pigliava la vostra figlia, poteva venir
lucia, erano stati messi in campo e' ventilati disegni, de'quali ci conviene
molte consulte, fu finalmente determinato che e' si facesse uno consiglio di tutti i
: in questo anno si levaro in siena e' guelfi contra gli ventiquattro. 8
si fanno i tremuoti, che dicono che e' sono certi venti che si creano nel
: benché pascer tali uomini non lodo / e' quasi pasciuti, noi pascon di vento
. poliziano, orfeo, 87: e' non è tanto il mormorio piacevole /
in giù dalla colonna; chiamasi ventre perché e' pare che in quel luogo la colonna
giuseppe flavio volgar., i-179: e' piedi gli erano enfiati come sogliono
landino [plinio], 24 ^: e' ventricoli e gli intestini d'un
nel vino si mette calda negli orecchi e' quali abbiano fatto puzza. soderini, iv-350
: avvenendoli per sua mala ventura ch'e' passò per uno chiasserello istretto. proverbi pseudoiacoponici
è naturale a tutti i populi, quando e' non sono bene timoneggianti, di usare
finire di scoprirla,... e' s'arrivò al piede della gamba diritta che
là nel principio di luglio, facendo e' tempi nubilosi caldi e fastidiosi che durano
, adattato in sì fatta guisa; che e' serva a tutte senza fatica.
più che puoi; ché vemicando poi ch'e' colori con le loro tempere abbin fatto
loro tempere abbin fatto loro corso, e' divengono poi freschissimi e begli, restando
, non di meno molti pensono che e' si possi usare quello della magna.
. cellini, 601: veduto che e' [il gesso] sia rasciutto da per
fiorentini verdemezzo, qual vuol dire che e' non sia troppo rasciutto né poco rasciutto,
299: e decti rivenditori debbiano sentenziare e' panni mal tessuti di verghe e d'
di denari. eccetto... e' lavorenti ad uscia chiuse (salvo che non
ad arco né pectinare né vergheggiare), e' quali non sieno tenuti di guardare le
che chieggiando a dio la sapienza, e' stetto casto e puro, in quella
, 572: questo si è ch'e' si piglia un poco del verderame del più
o'. t è 'l marcho, / e' vo coi graendi qual e'fose novigo
, / e'vo coi graendi qual e' fose novigo; / e, i guagnieli
; / e, i guagnieli!, e' serave vitupero, / s'ig aoglase
inconfutabile. savonarola, i-228: e' sacri teologi e li dottori e santi uomini
la decta arte de'lanaiuoli di siena e' quali debiano imponere et impongano la decta gabella
disse bruno « tu te la griferai: e' mi par pur vederti morderle con cotesti
podrien tanto di spera scaldare, / ch'e' non prendesse d'india lo cammino.
dante, inf., 2-22: e' fu de l'alma roma e di suo
ch'io tanto bramo / e s'e' die buona avere o ria ventura. bembo
: 'i sogni non son veri, e' pensier non riescono', neque somnia succedunt
e 'l veronese / segnar porta, s'e' fesse quel cammino. petrarca volgar.
[dell'eliotropio] col sale leva e' porri e le verruche overo scrofe. il
e le verruche overo scrofe. il perché e' nostri la chiamano la verrucaria. mattioli
da barberino, 1-246: or chi vedesse e' cavalieri abattere e versare e traboccare!
egli ha costà, e 'l giovane, e' libri e scritture. = locuz
, ché messer alesso, / quand'e' non vi può star, vi tien me
, ii-127: in prima si voglion fuggire e' ra- portatori, e massime e'bugiardi
fuggire e'ra- portatori, e massime e' bugiardi, que'potissime che sono ver-
linea verticale. magalotti, 23-170: e' mi sovviene quel moto che si conferirebbe
questa acqua che renfresca l'aire, e' vi sarebbe tanto caldo che veruno vi potrebbe
mi acconciavo certi scarpelletti per lavorarlo, e' mi schizzò una verza d'acciaio sottilissima
fanno al fine di vita ettema: e' paiono fecondi e verzicanti nelle loro opere
quell'umor calido è dentro della vessica e' luoghi suoi vicini non sentono freddo. bontempi
passo (senza rispettar eziandio le chiese e' divini ufizi) gli tribolavano.
filippo degli agazzari, 14: detto vesparo e' suoi compagni vedendo che non compariva cogli
dieci o dodici vestiri, e vestine e' goffani e le pertiche, e 'l povaro
, 318: chi veste uno zoccarello, e' pare un fanterello... vesti
xxxiv-600: dove son or le pompe mia e' vezzi, / e'delicati cibi e'
le pompe mia e'vezzi, / e' delicati cibi e'be'vestiri / d'oro
e'vezzi, / e'delicati cibi e' be'vestiri / d'oro e d'argento
o in altro modo... e' piglia un valent'uomo terra o cera,
di queste cose belle bisogna lor fare e' disegni ». 8. rivestito
se questo anno ho fatto fare tutti e' paramenti de la chiesa di nuovo, fatto
infornar piano e forte / pur ch'e' non è sì vetriolo e mezzo,
buon fiore ha mal picciuolo, / ma e' non basta avere un segno solo,
nati. / con tutto questo e' non son vantaggiati, / ché tale è
ben segnato è vettaiuolo: / così e' comperator sono ingannati. 2.
siena, 321: sieno tenuti e' detti vetturagli, sempre e'detti panni
: sieno tenuti e'detti vetturagli, sempre e' detti panni quando e'portano et arrecano
vetturagli, sempre e'detti panni quando e' portano et arrecano... avere e
guicciardini, vi-205: mostravano che sendo e' panciatichi stati favoriti da'medicie vitelli nostri
nostri, e però essere da vezzeggiare e' cancellieri acciò che non lasciassino gli inimici nostri
: dove son or le pompe mia e' vezzi, / e'delicati cibi e'be'
le pompe mia e'vezzi, / e' delicati cibi e'be'vestiri / d'oro
mia e'vezzi, / e'delicati cibi e' be'vestiri / d'oro e d'
vezzolino di certe perle piccole, perché e' ve le mandi. -vezzegg.
g. faba, 47: unde qualora e' ve mandarò le mee littere, s'ello
, s'ello sera meco caro amigo e' ve farò cutale signo e per lue farie
né cortesia. guittone, vii-69: e' veggio spesse via / per orgoglio atutare /
nido toma. boccaccio, viii-2-208: e' il papa in terra vicario di gesù cristo
funzionario, ministro di un imperatore. eh'e' miei fratelli, a me solo hanno /
pestilenzia alcuno; e vegnendole meno tutti e' sentimenti, non dico al modo come
. b. segni, 9-72: e' danni, che appariscon'vicini son degni
cielo empireo,... che e' gli è vie di sopra?
e euphrate fanno stagno, il perché quando e' parthi volessino passare loro tagliono gli argini
vorate non dico; che pare ch'e' succhi i fiedoni: e così vorrebbe
savi del mondo, che la fortuna aiuta e' vigilanti. loredano, lx-3-5: d
landino, 165: resistevono da principio virilmente e' nostri mancar alcuni, le quali con
nelle provincie loro certamente, nelle quali e' facevano gran vignazzi,... essi
tempo ecco s'appressa, / ch'e' s'ha di nuovo a tornar alla scuola
naturale. alberti, i-48: dicono e' fisici,... l'essercizio conserva
quello aggiunto superlativo di 'funestissimo', ch'e' volle porvene altri due in quel cambio
stile; / segnor del mondo, e' tue morto sì vile. 5
bargello, a quella donna che vende e' viletti, che se bene ho in memoria
poleggio. periodici popolari, i-615: e' non pensano solamente ai medici e al
alcun n'ha canuto e bianco / e' sol per fame stracio e scherno ognora,
poter aspettar tanto. / - va e' giù la vinaccia? lippi, 1-62:
niuno artefice sta peggio nelle cittadi, ch'e' tavernai e'vinattieri, i quali degnamente
sta peggio nelle cittadi, ch'e'tavernai e' vinattieri, i quali degnamente tulio chiama
, che ne pare a me, / e' li meriterà più, ch'io non
erano molto più i danari, che e' vincea barando e giurando il falso, che
anno fosse più vincibile nel consiglio maggiore ch'e' si ponesse... una decima
le botte che hanno quelli cerchi grandi e' quali son ligati da quelli vinchi piccolini?
abbino li uomini, e però dissono e' filosofi che la morte è lo ultimo di
posto nel suo iumento, cioè sopra e' meriti della sua passione e della sua croce
fico lacerna. idem, 410: e' fa come l'asino: porta il vino
tommaseo [s. v.]: e' la vuol vinta sempre lui. -volerle
lunga quasi un braccio, bianca, et e' fusti a ginocchietti, non dissimili a
le quali tutte sogliono in ogni proibizione eccettuare e' casi della necessità. p.
filippo degli agazzari, 14: detto vespaio e' suoi compagni vedendo che non compariva cogli
allora li idumei sospettando nel principio che e' fussi anano, che volessi far loro qualche
vie vecchie sogliono condurre a sicuro porto; e' viottoli che vanno per lo bosco,
mane di quella vipera firenzuola, 852: e' fu sempre un aspide, una vipra
meno virago. moravia, 19-92: e', insomma, un autentico masochista, bonifazio
alla luxuria e fate alle vostre figliuole e' petti dinanzi di seta e tante pompe fate
i'fui percosso in guisa / ch'e' medesmi porian saldar la piaga, / e
meglio, in fino a tanto che e' divenne alla sovrana di bonarità, quanto al
piastre con tanta virtuosa diligenzia, certamente e' parve loro altrui fora del core
: diss'un de'suoi baroni: « e' non s'aguaglia / a gente riposata
: un certo ercole (conciosia cosa che e' non vogliano che sia stato quello che
veschio. machiavelli, 1-viii-251: per pigliar e' suoi nemici al vischio, / [
come cristallo. e co'questo macina e' tua colori. e ogni bruttura e vischiosità
campion vedere in volto, / ch'e' tenne sempre bassa la visiera, / ma
. giustiniani, 1-79: quenze cantando e' vegno a ti / sol per vo-
1-184: in mane usar di vicitare e' monti, / da dolzi estivi venti frequentati
i-206: saranno... congregati e' peccatori nello lago, e saranno serrati-
c'è piccol fanciullo, che, s'e' gli fusse fatto luce ettema, / tanto
: non è maraviglia che chi non sapeva e' particulari delle cose, muti sentenza quando
ha con tutto il core amato, / e' mi convien da te far dipartita,
. vitàccia. emiliani-giudici, ii-171: e' mestieri dunque si trovi un uomo,
tutti tagliare o lasciare i nuovi, ricisivi e' viticci, e ogni minuscolo inutile.
, 431: promise a paride, se e' gli dava la vittoria della beltade,
publico, voi non venite a profanare e' templi; voi ruffiani non venite a vituperare
. pucci, cent., 29-21: e' fiorentini al vecchio vescovado / d'arezzo
barberino, 1-127: apresso piglieranno tutti e' nostri... paesi, e le
vitoparare, vitope nostre donne e' nostri figliuoli vituperranno e vituperosamenrare, vitoprare
, raccontiamo i vitupèri e le vergogne e' danni di ciascheduno. tasso, n-ii-362:
e sarò tenuto pazzo e correrannomi dietro e' fanciulli e corròc- alcuni istorici nascoso, ebbe
barberino, 1-127: apresso piglieranno tutti e' nostri paesi, e le nostre donne
nostri paesi, e le nostre donne e' nostri figliuoli vituperranno e vituperosamente gli merranno
giorno a proposito di lettera da scrivere e' disse a me: « a voi rispondo
de la porta lo doppio di quello che e' sarrebbe tenuto di pagare se le decte
in profumeria. rustico, 165: e' sente tanto di vivarra fiato / e di
più uniforme del precedente; ma nondimeno e' pare che manchi di certe vivezze anch'egli
j guicciardini, in: vennono e' franzesi in italia e introdus- sono nelle
persa lena e il vivido vigore, / e' ìnsier rapti e spesi passi sparsi,
di stile / che ritraesse l'ombre e' tratti ch'ivi / mirar farieno uno ingegno
così appunto come fanno le accademie ch'e' fondano; ma gl'ingegni sovrani, non
me gli teniate vivi, e che e' mi guadagnino qualche cosa. g. venier
.. il padrone mie viziare l'onestà e' buoni costumi. trattò alla peggio:
però paiono loro doppie le cose ch'e' veggono, e iudicanle confusi dalla caligine della
di virtù si è avere in odio e' vizi, fuggire i viziosi. ariosto,
e scalterite e prodi e valentri; e' vizi sono rigogliosi e matta gente.
di virtù si è avere in odio e' vizi, fuggire i viziosi. buonaccorso da
libumio, 2-50: gran cosa e' disse, o amici la dirittezza e
, argomentazione. dante, xxx-45: e' parlan con vocaboli eccellenti; / vanno
sé la persona o la cosa che e' voleva, come: o amici, o
caricato di genti in mare, ed e' v'ha uno governatore e vento e
. cellini, 1-24 (65): e' mi pareva, veduto di aver sodisfatto
animali e terrestri et acquatici e volatili e' si vede lo amore che essi portano a'
tra 'l notante e 'l volatore alato / e' quasi parentado. ciro di pers,
: ragunati, presenti, voglienti e consenzienti e' segnori priori dell'arti e gonfaloniere di
dante], i-159-10: fa pur ch'e' ti paghi inanzi mano: / ché
inanzi mano: / ché, quand'e' sarà ben volonteroso, /...
ben volonteroso, /... / e' non potrà tener nulla nascoso, /
a fare male, debbe essere fondata che e' non possa, non che e'non
che e'non possa, non che e' non voglia tasso, 7-11-92: signor,
dico ch'a voler bene onorallo, / e' si raguni ne, signora? massaia
come sono i tuoni, gl'incendi e' diluvi dell'acque, le ruvine degli
interi / i bianchi di firenze, e' reggimenti, / onde potien seguire i lor
, 334: chi non può far com'e' vuole, faccia com'e'può.
far com'e'vuole, faccia com'e' può. a. serra, 1-i-168:
parlava egli, e quando avea a dire e' vizi e biasimare altrui, lo iacea
. scarlatti, lxxxviii- i-531: volgarezzata e' vuol questa orazione, / perch'ha grossa
volgere di carte, disse: « e' c'è per tanto, a petizione del
d'accordo feciono gli albani ed e' romani. = dal lat.
di un sistema di filosofia, com'e' diceva bisticciosa, ne avea sempre in punta
èteveioypàcpos, comp. da è /. e' / fiov 'elegia'e il tema di
suoi discorsi. alfieri, xi-12: e' sarà stato un degli ipocritacci / eschineschi.
risposta del governo alle vostre addimandazioni, e' conviene che, almeno per due o tre
tomisti, scotisti e averroisti, intra e' moderni. avoriàceo, agg. letter
stanno sotto tende e trabache, che e' fanno di pelle di camegli e d'altre
algarotti, 7-379: una canzonetta, ch'e' vanno cantazzando contro a un capitanooaun ministro
di mano al popolo di firenze, e' può attaccarne il voto. = comp
. bernardinodasiena, 138: tennisìfattomodoch'iosalvailacapra e' cavoli. capràggine2, sf. sciocchezza
, viii-3: molte nazione, come furono e' galli, e'cimbri e simili,
molte nazione, come furono e'galli, e' cimbri e simili, mandorono..
dicestù cose tali? aprono occhiacci, che e' vi si vede l'amore contra-platonico fino
gadda, 15-11: il cupo nostro, e' volle da prima alla su'gloria,
alla maniera di un altro, ch'e' si faccia a imitarla; perché in tal
esplicita menzione e divisione più dearticulata, dividendo e' corpi in diverse nature e similmente le
al decimiero, el quale ne piglia e' peli e'segni; e bisogna promettere o
, el quale ne piglia e'peli e' segni; e bisogna promettere o con giuramento
, 24-38: se, pur tacendo, e' si mostrassero alieni dalla viltà ducheggiante o
fabulare velamento, dicendo che saturno tagliò e' testicoli a celio suo padre e gittoli nel
delminio, 2-133: et aristotele, quando e' diventa fisionomista, dice che quando con
mandeville volgar, i -121: e quando e' s'appressono e che [il gran
persona del verbo activo, in tutti e' modi e tempi, giuntovi 'si', come
chi volesse difenderquestavoce, potrebbe dire che e' non è nuova cosa comporre di due lingue
e 'cotanto', si pronuntiano simili a e' propri nomi. r interrorire,
vi si faccia, / qual oggi e' greci fingon l'ipsilon. irachiz
, da certe tinte lacchine con le quali e' s'immagina di raffigurarci 'il mattutino e
ogni dì el vitto quotidiano per loro ed e' cavalli, che si chiama mandare razione
della mirandola, i-550: accordansi a ciò e' secreti misterii de'cabbalisti, e'quali
ciò e'secreti misterii de'cabbalisti, e' quali alla seconda 'sefiroth', cioè numerazione,