. e quando queste opinioni fossero false, e' vi è il rimedio delle concioni,
orfo e congro e perce e tutti e' sassatili. citolini, 229: qui
organetti? / ove sono ora i balli e' gran conviti? aretino, 20-202:
la brigata che non intende dice: « e' suona bene ». vasari, i-832
l'un dopo l'altro, ch'e' non si può così facilmente discernere qual de'
il meo servire. guinizelli, xxxv-n-465: e' mi son miso a tale / che
l'orgoglio sì caduto, / ch'e' si lasciò cascar l'uncino a'piedi,
pastura, / la salamandra in onde e' pesci in foco, / prima ch'io
pisan gli tenieno in pastura / ed e' guastavan d'intorno alle mura. boccaccio
, lxxxviii-n-587: guardatevi dal lupo quando e' passa, / agnei mansueti senza cane;
orgia, 149: providero et ordenaro e' savi predetti che neuna persona possa pasturare
palmare. fagiuoli, 1-5-129: e' triciuoli c'enno patani. a. casotti
. testi fiorentini, 119: e' ghibellini s'apellarono parte d'inperio,
non più chiacchere e patasacchie. qui e' non vuol essere perder il tempo in smieci
, v-468-10: umelmente la vostra paternità e' preo che lo vostro animo compy e perfeto
degne di fer sì che costo onor e' posa re9ever. 2. nome
che razza di gente è questa? e' sono certi satraponi, certi paternostrissimi galantuomini
: se tu sei con uno vecchio, e' ficca el capo in quante chiese e'
e'ficca el capo in quante chiese e' truova e va a tutti gli altari
che in cinque o sei giorni e' diede a questa pittura, così fresca come
di vostra mano così ben disegnata che e' si vede ben che veramente la patisce.
, infin a ora vi dico ch'e' vi converrà al postutto patire, e non
di che egli ha mancamento. ma e' patisce ancora il danaio il medesimo,
è piuttosto d'ogni tempo e che e' cognosce che e'patiscono. arici, iii-83
ogni tempo e che e'cognosce che e' patiscono. arici, iii-83: il
lorenzo de'medici, ii-137: e' muor per darti vita, / e
desiderabile. firenzuola, 533: quando e' si parla d'una bella, e'si
quando e'si parla d'una bella, e' si parla d'una che piaccia a
fugge / la patria; dove, e' non lo sa per ora. e.
di questo sospetto, e più ancora se e' vorranno vedere quel che delle due patrie
odio o passione, come debono essere e' consigli de'buoni cittadini, che amano le
glio. gli ingannati, xxv-1-354: insumma e' non c'è la più dolce cosa
cristiana fé fu sempre idonio: / e' patriarchi e pietro ebbono sposa; /
nomi e tempi, usurpan armi, / e' lor buoi barattan co'lioni, /
, a cupi- dine, ancor che e' fusse assente. -appannaggio di una
, accomodarsela. firenzuola, 684: e' gli è una baia: la non si
guicciardini, vi-269: pochi di poi e' franzesi che erano in gaeta, privati d'
. sassetti, 155: dicesi che e' si vorrebbono patteggiare i migliori della isola
schiave. balducci pegolotti, i-313: e' provenzali bene lo sanno, che tutti i
/ tutto mi piace assai religione, / e' non te cambieria de vita in patto
e crede, / ed osservò, come e' promise, il patto. benivieni,
autore io non ne parlo, / perché e' n'ha oramai fatte tante [di
] / che, essendo invecchiato, e' vi confessa / che e'fare'patto star
invecchiato, e'vi confessa / che e' fare'patto star in capitale. manzoni
g. m. cecchi, 19-25: e' mi farebbe forse / qualche male,
menzione. guicciardini, vi-211: benché e' faventini sostenessino da principio ostinatamente lo impeto
della milizia italiana, i-260: quando e' sono in campo, non dimandate se la
co'tronbetti de'condottieri e fanno scrivere e' saccomanni de li uomini d'arme.
. pietro da bascapè, v-189-153: e' odi, meser, la toa voxe
18-25: io mi credetti che / e' fusse stato un sogno o si qualcuno
, che pel colpo ebbe paura / perché e' gli parve di molta possanza, /
ma parla e digli / quel ch'e' dimanda con cotanta cura ». mare
via per la quale noi pensiamo guidare e' nostri a buona fortuna. boiardo,
el popolo sacheggiate le gente del duca per e' mali portamenti loro, s'ebbe speranza
anco a modo di neutro. guarda com'e' pausa, dicono di chi se ne
e lentezza affettata, dicono: com'e' pausa a discorrere! giorgini-broglio [s
. beolco, 563: orsù, e' vogio andar de suso a vederla un
si no vago a trescar con essa, e' son im- pazao, e farò mal
e a're sono in pavento, e' l'hanno [l'abate giovanni] in
lo levassi di sotto il letto perché e' mugliava paventosamente. = comp.
li quali erano maliscalchi del duca, e' feciono ordinare di combattere il castello, e
per la perdonanza, e' giovani vanno sotto braccio fuore della chiesa
landino [plinio], 785: e' pavimenti hanno origine da'greci con industriosa
dantesca. benivieni, 44: per e' cerchi in questo inferno io intendo certi
che girano intorno per tutto, in e' quali pone l'auctore... diverse
, 2-1158: quando tempo fia gittare e' parti / fa la pavona fuor sia
macinghi strozzi, 1-231: avvisoti ch'e' dua panni diinti ch'i'ho,
'l malanno / appunto un tratto, e' non farò il paxteco / con lui
. tommaseo, 18-ii-424: de'quali difetti e' [rosmini] m'additava l'origine
de'giganti assai temea / che sa come e' combatton pazzamente. bembo, 1-36:
(per non mandarlo in galea com'e' merita) / vò ch'e'vadia.
galea com'e'merita) / vò ch'e' vadia. bresciani, 1-ii-570: ov'
: un sì fatto pazza- rone / e' ten sé savio, 'l garzone; /
da siena, 147: volere cognosciare e' fatti altrui e non i tuoi è una
1-vi-84: io vi ho ad dire ch'e' collegi fanno mille pazie del mio stanziamento
occhio. matteo correggiato, 23: e' non fu mai fanciul vago di lucciola
7-19: sciocchissimo e pazzissimo se': ch'e' tuoi desideri o gli altrui seguiti.
epiteto ingiurioso. monosini, 253: e' si strascica dietro la catena, e dice
g. m. cecchi, 1-i-162: e' sa meglio il pazzo i fatti suoi
: pazzacci! guarda quel che diavolo e' vogliono adesso far della moglie? g.
cristallo; / che, ben eh'e' sia infilato a pazzombroglio, / e'par
eh'e'sia infilato a pazzombroglio, / e' par tutto sputato di corallo. b
iò peàn, iò peàn! ma e' rivive / di morte oltre i confini
per apolline, perché molti credono che e' greci chiamassino peana gli imni fatti in onore
peccò con lui. passavanti, 63: e' fu una volta una giovane, la
) è fatto / così sparnazzatore che e' pecca in prodigo. f. badoer,
pur gli parla / come se e' l'avesse fatto. g. gozzi,
purgar le sue peccata, / sed e' n'avesse quanti n'ebbe giuda, /
che cum peccao t'afani de levar e' te lo dorò devotamenti e volun- tera
d'ambra, xxv-2-297: come tutti e' peccati sieno detestabili e brutti, quello
sarebbe egli per tutti noi il massimo e' peccati se fra tanti bei nomi non si
g. m. cecchi, 196: e' fu un peccato ch'i'non fussi
grave / offendea chi sedendo quanto buono e' creò sostien col ciglio. =
i-xm-2: ch'ella sia inpos- sibole e' si mostra però che. cciò sarebbe natura
voi che il duca si rimova? / e' c'è una ballerina, volpe vecchia
fia buona avvertenza / di lasciar sempre e' fai che son più interi / e pien
o ragni, o deve apiaio 'nveri / e' pecchion nuovi, per fare altra prole
. b. cavalcanti, 2-166: e' non si può toccare la pece senza
, 20-37: e 'l mar pur rugghia e' dalfin si ve- dieno, / eh'
te condotta. pulci, 11-106: e' maganzesi innanzi si cacciavano / come il
non so che 'stolte bandiere 'ch'e' voglion rialzare. -che persegue un'
dante, del quale certo è che e' fu grandissimo osservatore. malvezzi, 6-55
bliche se voi andrete, potrete sperare e' medesimi effetti che ebbono loro. ricordati
battaglia fa delle schiere equestri, nella quale e' cavalieri che erano dalla parte delli aretini
prurito. burchiello, 2-2: e' pedicelli, ch'ha nelle mani un
militari). pataffio, 6: e' vanno a saccomanno pedovando. 2
ti tri vitii, de li quai tu e' pegadha, / luxuria, avaritia,
], 158: cavagli alati e cornuti e' quali chiamano pegasi. pulci, 25-311
? -ogni dì peggio, / perché e' nostri più vivi assegnamenti / ci toggono oggi
più vivi assegnamenti / ci toggono oggi e' mariti e e'parenti. manzoni, pr
/ ci toggono oggi e'mariti e e' parenti. manzoni, pr. sp.
città] fé chiamar città papale: / e' co- lonnesi ebbero male e peggio /
à / di contrado ver'di quel ch'e' prosseggio; / ch'è sì mortale
. in. velluti, 221: s'e' pisani feciono cosa che fosse meno che
ducati io. michelangelo, 1-i-170: se e' non son pazi, e'son traditori
: se e'non son pazi, e' son traditori e tristi, come quel ribaldo
temporale e col spirituale, / s'e' bisognasse ancora di por pegno / la mitra
di siena, 297: sieno tenuti e' dicti rectori infra uno mese rendare e ristituire
che non sia devetato; ma siano tenuti e' signori d'andare a'consoli de la
lussuria l'animo d'uno vecchio, e' domandavanle lo gaggio ch'e'li avevano
uno vecchio, e'domandavanle lo gaggio ch'e' li avevano vinto, secondo lo patto
, ii-36: la pegola, chiamata da e' greci propoli, è quella che si
36: non ve ne fidate, che e' son pela matti: date qua la
firenzuola, 684: fattene beffe; e' son pur tutti d'un pelame.
di sant'alessio, xxi-1145: si stracciò e' suoi vestimenti e cominciossi a divellere e
vestimenti e cominciossi a divellere e cavare e' crini del capo suo e pellarsi la
assai, si dice senz'altro 'e' pela ', cioè leva via il pelo
un vento che pela 'e significa: e' tira un vento gagliardo, che porta
pela sé e ricuopre loro, acciocché e' non patischino nocumento alcuno dal freddo o
che mai non ispacciano, infino ch'e' danari durano, pelando i cattivelli.
fare a uno del danno senza ch'e' se n'accorga. -pelare la
calvo o chi per pelatina / ringiovanisce e' non si può far peggio / che
lisci, quando bagniuoli, quando pelatoio, e' ci perderebbe il cervello una bufola.
egli si affaticò, e nello affaticarsi e' venne a stirar la pelle di quella cosa
gocciola nel maturarsi, sì suave quando e' crepa così un poco la pelle del fico
, toscane o d'altra fatta, ch'e' non ne appreson per lor medesimi,
a. f. berlini, 1-17: e' pellegrinò di grecia fino a'caldei ed
sopra la gabella di orvieto, 71: e' pe- rogini... de la
uterina. pasta, 2-19: dice e' pure doversi corregger que'mestrui che sono
se un cavai fusse senza peli, e' sarebbe deforme. domenichi, 2-79: passava
in quello dì le capre e le pecore e' porci e'montoni variati e macchiosi;
dì le capre e le pecore e'porci e' montoni variati e macchiosi; e tutta
colore, cioè bianco e negro pelo, e' dielle nelle mani de'suoi figliuoli.
velluto e il pelo mi riluceva che e' pareva ch'io fussi stregliato ogni mattina.
né io permetteria che in uno pelo e' fussino offesi. bibbiena, 2-61: non
io stamani, intorno alli occhi? e' mi pare avere e'bagliori, che non
alli occhi? e'mi pare avere e' bagliori, che non mi la- sciono
altri percuotere: tantoché credette ognuno che e' se 'l volesse mangiare crudo e col
óra che lo sa il potestà, e' pigghierà pelo. -insospettirsi. forteguerri
si torcesse un pelo / a ridolfo e' suo'figli. g. morelli,
delle loro e delle altrui vestigie. e' dicono: tosco rosso, lombardo nero
], 13: e greci chiamano comete e' latini crinite le stelle le quali sono
, né 'ntenzion soda, / eh'e' colle spine crede cór le rose.
ira si dice venire da dio quando e' punisce uno di pena eterna, perché
al gran papasso, a comandar ch'e' vegna / a siragozza a pena della chioma
tua entrai / non desti da lavarmi e' piè niente: / costei poi che entrò
dell'arte dei vinattieri, 1-161: possano e' detti consoli consiglieri e arroti nelle predette
tutto lo meo penare, / per ch'e' non ho penar -lungia stagione. dante
troppo a venire. compagni, 2-15: e' viene verso la notte: non penate
battuto, gli fece legare le mani e' piedi in su la croce, acciò che
: dal cielo capofitti sono a pencolare e' vipistrelli. luzi, i-41: ora
? seneca volgar., 3-46: e' non è alcun uomo tanto pauroso ch'egli
mio cor perfettamente, / sì che e' si mondi del peccato rio.
età d'anni diciotto o di più, e' volle che 'suoi fratelli gli assegnassono
alberti, i-71: arei io caro che e' miei [figlioli] s'ausassero co'
al fine destinato, allora, lasciati e' modi ordinari, [dio] viene alli
. baldelli, 3-270: dove poscia e' fu giunto alla perfezione della sua grandezza
la grandezza accrebbe parimente la bellezza, e' mi disse che egli non si avea
e intenderli e tirargli a dio quanto e' possano. foscolo, gr., iii-276
vita di filippo brunelleschi, 306: dove e' potevano congetturare l'sdtezze, così da
di far alcun male, / s'e' se ne lascia, non è pergiurato.
però che se 'l dimonio ti cogliarà n'e' mica in piega! egli ti pericolarà
rinaldo aveva al bisogno riguardo / dove e' ponessi la lancia al cugino; / ma
giovane, 10-877: che diavol hai? e' par che tu t'aggrizzi: /
fra giordano, 1-171: secondamente ch'e' buoni maestri ne sono così mistieri ed
d'amore! pagliaresi, xliii-139: e' martiri son questi, c'a'perigli /
: la suite la si partirà secondo e' patti e gratterà lungo tutto il festino
. ceresa, 1-476: fronte che e' mei pensier rege e dispensa / limpida
, le operazioni d'ognuno e tutti e' periodi e movimenti delle sue creature.
s'ingannano mai. foscolo, v-47: e' fu, senza dubbio, da molti
retribuzione; e l'inconveniente è che e' perirebbono parti. musso, 211: dica
/ che 'l rivo abbraccia ch'e' suoi orti inonda, / il rivo,
tenesse dritta sua staterà / ciò ch'e' ne péra -. non v'averìa acordanza
vergognino i cupidi avari, ché vedranno e' poverelli perire di fame e non lo'
che molte volte ei mi faceva peritare: e' desiderava di intendere e io piacevolmente gh
leggere ammaestrare. alberti, i-114: e' matrimoni non possono tutti essere com'io
, 138: francesco ha ricordato bene, e' si vuole farlo a ogni modo,
medici, i-40: chi rompe un sacramento e' diventa periuro. a riosto, 9-52
batavi ch'erano con esse, mentreché e' contrastan con tacque e mostrano la perizia
, 1-28: poi che adam peccò, e' si confondeva, vergognavasi vedendosi ignudo,
; e l'acconciatura di sotto, e' sono duo trecce di perle, che
ne state come una perla, perché e' n'è tanto ghiotto quanto il cane della
né di sito, figura o quantità, e' ci bisogna trovar la causa vera della
del rosso, 58: con tutto che e' lo avesse giudicato suo nemico e
b. segni, 11-151: quando e' si fa la permuta, e'bisogna
: quando e'si fa la permuta, e' bisogna ridurla in figura di proporzione.
come... si debbino permutare e' conestabili di luogo ad luogo e pensando
essere ubriaco. zannoni, 4-50: e' mangia cant'un porco, e ugni sera
un porco, e ugni sera casi e' tom'a casa 'n pemecche.
domestiche e de'figli, / però ch'e' son la ruota e voi il perno
sono a mal partito: / ché e' greci sono il perno di questa arte
e cresca stato, / e fermi e' chiodi della ruota e 'l perno /
cruda, / udirai, e saprai s'e' m'ha offeso. seneca volgar.
necessaria, che chi non vive ad altrui e' viva però a se medesimo. filippo
si volse a un di costoro ch'e' conosceva, però ch'aveva combattuto in
facce. leonardo, 2-271: s'e' perpendiculari de'centri de'pesi saranno equidistanti
attribuito a cino, iii-15-3: e' non è legno di sì forti nocchi
. seneca volgar., 3-125: e' [l'animo] non può in neun
per la cagione di colui per lo quale e' non perisce, perocché neuna immortalità è
ancora che egli incorressino gran pericolo e che e' non era da ricusare la morte per
retto precedente; ma bene acquistato che e' si sia, si continuerà egli perpetuamente
guicciardini, vhi-222: morto piero, e' cittadini tutti concordi perpetuorono a lorenzo suo
cerco morendo lasciare di sé tal nome che e' vivono lungo tempo infra di quelli che
s'empieno di voglie vituperose, vanno perscrutando e' detti e fatti altrui, solleciti investigano
tu [siena] sia guardata da tutti e' pericoli e da tutte le persecuzioni e
. caterina da siena, iii-42: sempre e' servi di dio godono:..
è perseverante. giorgio dati, 1-2: e' non si trovava che augusto fosse mai
il tempestoso orion subitamente surgendo con tempesta e' ci condusse in ciechi guadi, e con
altra. bellincioni, i-188: quand'e' ti dà per persiche meliache / tu
de man riversa: / de feride tu e' fomido e la tua spada è persa
dimandar merzede? dante, lxvii-6: e' si va sbigottito, in un colore /
riverenza e adornllo; e domandato se e' voleva vedere anco tolomeo, rispose che
). faba, xxviii-7: qualora e' ve mandarò le mee littere, s'
s'ello serà meo caro amigo, e' ve farò cutale signo, e per
, a ridersi di coloro che credono che e' fusse trovato per iscrivere le 'calendi'.
personaggi, / e tanti suoni intorno che e' parea / che tutto il mondo rovinassi
spettacolo preparato, e qui cominciano intrare e' travestiti e personati. = voce
questa forma, persuadette loro quel che e' volse. sanudo, iii-623: non possando
. subord. alberti, i-223: e' persuadevano alle donne... non si
f b. segni, 11-229: e' non le comanda già di tal sorte che
le comanda già di tal sorte che e' si persuada a seguir senza freno i piaceri
atterrire. savonarola, 8-ii-429: e' custodi, ch'erano stati posti alla
braccia s'ateneva meglio che posseva tenendo e' piedi agavigliati a la stanga.
apre pertugio, / meglio è ch'e' venga a liberarti il boia. svevo,
. m. cecchi, 1-1-238: e' non sarebbe stato maraviglia, / quando
oratore che parli perturbatamente, se bene e' non dice il vero. = comp
: arà l'orazione il perturbato, se e' vi saranno usate dentro parole adirate.
. f. vettori, 1-289: e' si può bene, mentre si cena,
. cavalcanti, 146: ho compreso come e' vi pare che io rivegga massimamente la
perturbazione e incendimenti, domandane quegli ch'e' si dicono filosafi naturali. s. agostino
della ruota, in quale stanno fitti e' razzi e nel quale entro pertusato passa quello
e nel quale entro pertusato passa quello ch'e' latini chiamano 'axis', cavate una fossetta
: le botteghe stavano a sportello, e' cittadini a grandissima guardia e di dì e
franceschi e italiani, entrò in romagna, e' perugini vi mandarono al loro soldo cento
tanaglia, 1-849: vin di men conto e' parmi [il trebbiano] che alban
anzi sono le bocce, le quali e' nutricano a modo di peruzze di pruno rosse
contraria. marsilio ficino, xxxi-933: e' gravi e bassi elementi non pervengono alle
volgar., 4-20: i nespoli vogliono e' luoghi caldi ed irrigui d'acqua e
perversor della fé nostra, / ch'e' bisogna adoprar e ferro e fuoco. menzini
: tu sai che i forestieri, o e' pervertano il 'c'm 'z'..
boccaccio stesso suppose... che e' dicessero [i fiorentini] che meglio avrebb'
di radicandoli, 165: sieno tenuti e' detti rettori... di raunare el
pauli, è in uso di dire: e' vincerebbe il palio di santo ermo,
e di simili gracchioni si dice ancora: e' terrebbe l'invito del diciotto o egli
g. villani, 10-88: e' fiamminghi sagacemente, per sapere lo stato
poliziano, 1-661: nessun sa quel ch'e' si pesca. machiavelli, 1-vili-64:
pesca. adr. politi, 496: e' non sa quel che si peschi:
si legge, non si sa com'e' peschi. -non sapere dove pescare
g. m. cecchi, 171: e' non pesca sì al fondo, e
pesò la coda. pulci, 14-67: e' tonni vedien pigliare a schiere, /
. g. villani, 10-88: e' fiamminghi sagacemente, per sapere lo stato
subito e nuovo pesce, quanto ch'e' fosse bene savio e sentito.
cade in tra le 2 linee equindestante e' è cateto della figura, e l'altra
riva, / chi noi prende, e' toma via. idem, 388: carne
pesci si nudriscano. pulci, 14-67: e' tonni si vedien pigliare a schiere /
o chiusura o condotti, sì che e' foderi de'legnami, che vengono giù
g. villani, 10-88: e' fiamminghi sagacemente, per sapere lo stato
nella rete di cristo sta pacifico; e' mia pesciolini stanno in pace nella rete.
condusselo alla mazza a questo inganno; / e' pesciolini a monaca lo sanno. monosini
chi. ssono coloro colà? oh, e' deono essere i dolci pescioni,
ch'è sovra la chiana posto, / e' ghibellini, a cui era gran peso
f. dambra, xxv-2-342: e' ne mente, il tristo, per la
senta il bene e 'l male, ma e' pecca per negligenza. livio volgar.
, piglialo qua. - / dov'è e'? non lo trovo per la pesta
usciti della pesta e di quel che e' trovavano in quegli scritti senza aggiugnervi nulla
9-297: resti pur lui, s'e' vuole; andianne noi: / questi gettano
non solo mutò gli stati, ma e' modi ancora del governargli ed e'modi
, ma e'modi ancora del governargli ed e' modi delle guerre. gelli, 17-191
m. cecchi, 24-11: ancora che e' sia misero / come sapete e taccagno
tutt'oggi. -ti dirò: noi serbiamo e' fatti per te. -e il
-dàmme derrate dui de gamarielli: / e' so fieschi corno dice? - /
tal petizione davanti il detto magistrato, e' sia tenuto far dare il giuramento alla
non potendo ferirlo all'elmetto, / perché e' gli aggiugne allo scudo a fatica,
. pucci, cent., 88-68: e' sanza alcuna licenza / avea voluto lucca
quel poveretto ha la ragione, / e' si forma un processo a quel maggiore
che per bene e onore del comune e' voleano fare oste a siena per fornire montalcino
e quivi si lamentarono; di che e' rispuose. lo patriarca disse che dessino
, infra quali fue che gli confinati e e' ribelli tomassino e che la tasca degli
de'giovanetti, tengano lungo tempo a dietro e' peli che vi nascerebbon su. documenti
che l'imperadore non passerebbe e se pure e' si mettesse a passare, ch'e'
e'si mettesse a passare, ch'e' si sommergerebbe nel mare e che pieruccio
? / deh, fa'pur piano, e' par tu pettin stoppa. ramusio,
arte della lana di radicandoli, 175: e' pettinatori debbiano gittare la lana che pettinano
di siena, 306: siano tenuti e' consoli che per temporale saranno, per
per saramento, fare comandare a tutti e' tessitori e tessitrici che debiano avere e
arte della lana di radicandoli, 175: e' pettinatori debbiano gittare la lana che pettinano
ciò non gli importerebbe mente, purché e' potesse giocare su qualche luogo a suo
due mane, e la sua bocca e' l'ha nel petto. 5
nodo salamone, / bicci novello, e' petti de le stame, / ma peggio
co l'ago e col refe; e' gentili e grandi segnori co la seta
là i figliuoli o cittadini loro che e' siano poi necessitati a incrudelire così aspramente
: vedi ve'que'pettibianchi / com'e' par che bene aspettino, / né sospettino
segni, 4-53: non è bene che e' vi dien giudizi pettorali, ma giudizi
, sbufonchiante e tronfia, / ch'e' par un pollo d'india quand'e'gonfia
ch'e'par un pollo d'india quand'e' gonfia. c. gozzi, 4-142
padre sì compressionato, / che. ss'e' gollasse pur pezze bagnate, / sì
: sian maladette pezze che ascaldarono / e' primi panni che me furon fatti, /
s'è tolto dal panno, metaforicamente e' se piglia per tomo buono e virtuoso
che quel che può cuocere e perch'e' non si vede innanzi le pezze delle
g. m. cecchi, 83: e' non ci avea, cammillo, a
del colore, colle calze solate, che e' comincia a gonfiare, parendogli essere de'
quarto di ducato il pezzo de'piccoli: e' grandi poi uno, due, tre
con essa la gota; / o dove e' par che bruttura cognosca, / sempre
244: castelli e torri che levano e' 60 e 70 pezzi di bronzo grossi a
pur iersera / e stamani ha raffermo che e' non erano / per venirci di questo
può vivare che 'l detrattore non levi e' pezzi. varchi, 3-55: d'
. pezzàccio. caro, i-152: e' bisognerebbe che tu non fossi un pezzàccio
secondo che i miniatori adoperano, temperati e' colori con gomma o veramente con chiara o
ricco è morto, abbia fatto tutti e' mali che mai fumo, niuna differenzia
tuo cuore è puro e semplice, e' va direttamente innanzi per tutte queste vertudi
li volle; / l'aggio, ch'e' mi ritolle / li sguardi piagenteri.
stare. lorenzo de'medici, ii-227: e' non c'è ni un più bel
lo dio d'amor ti manda ch'e' ti piaccia / che. ttu non sie
uomo. b. giambullari, 7-79: e' lauldi e ringrazi a tucte tore /
, 162: 'se piace a te, e' piace anche a me'...:
davanzati, 56-11 var.]: e' [l'amore] ven de lo vedere
mai / si debbe far piacer quando e' non costa. d. barbarigo, lii13-
gli è 'n piacere, / ma'ched e' saggiamente si contegna ». passavanti,
e dazzi piacevoli pagando delle robe che e' conducono. -particolarmente fertile (
cortona, 8: chi v'ha dati e' mariti vostri così da bene ed acostumati
di margutte molto ragionato, / come e' morì ridendo, il poveretto, / e
, 3-112: se son trattati piacevolmente, e' sono insolenti e ingiuriosi e vogliono esser
/ per aiutargli, i'picchio, e' mi rispose / così piacevolmente che e'mi
, e'mi rispose / così piacevolmente che e' mi venne / voglia di tornar su
una razza medesima d'animali: ma ch'e' differiscon solamente per l'uso, poiché
mio piacemento ». guinizeui, ii-407: e' par che da verace piacimento / lo
adulare. giorgio dati, 1-23: e' considerava [cesare] che, domandandone
., 3-20: non solamente giudico ch'e' si debba dare a'romani questo piacolo
ognindì: e allora nell'andar ch'e' farà, si fregherà l'una coscia
f. d \ ambra, 4-50: e' sarebbe un trassinare e premere / le
i'fui percosso in guisa / ch'e' medesmi porian saldar la piaga, / e
sanar sue piaghe acerbe / perch'e' conosca la virtù dell'erbe. della casa
: se il suo piede sarà piagato, e' s'ingegnerà tenerlo supino ed in riposo
ch'ai sufol di mon'uga / e' non equisonasse piagentezza. = deriv.
discosti; e già, piaggianti, e' gli avrebbe aborriti vie più.
voleva appellare. serdonati, 9-235: e' capitani ancora, dicendo falsamente con somma
-sostant. bresciani, 6-iii-204: e' si conviene ch'io vi chiarisca d'
xxxiv-405: a dirti il vero, e' mi paion piagnoni: / ti so
piagnoni, che così si chiamavano allora e' frateschi. varchi, 18-2-439: costoro
casa: a piagnucolare e a fare e' conigli. pavese, 5-88: sentii
thouar è men vero del 'michelangiolo'. e' l'ha fatto un po'troppo piagnucolone
tra le mani pialletto, di che e' veniva racconciando el ferro, pigliandolo così
et adoperonlo i nostri contadini, quando e' vogliono ridurre le terre a seme, per
. palladio volgar., 1-9: e' palchi smaltati... o di marmo
è comprato. burchiello, io: e' nugoli tomavan da tredozio / in guame'bigi
legname a punto vi commetti / ch'e' sorci non vi possin fare entrata, /
pantofola. allegri, 144: e' se ne vanno a posta loro a casa
bella armilina / e 'l suo figliuolo e' paladin di franza, / dandosi per dolor
: l'altra causa di questi mali sono e' molti, anzi infiniti rispecti che lui
: « deh, fa'piano », e' non m'intende, / anzi fa
, ch'i'sconocchio: / s'e' fosser buon', tu li avresti più cari
cari, / va'col malanno, e' fuor'di capocchio. storia di stefano,
lei sì dizea: / « ora e' posso fare quelo che vo'fare ».
potendosi star pianetto in pace, / e' cerca brighe e pensieri, che n'abbia
, che n'abbia / tanti ch'e' dica: non più. = lat
. fiore dei liberi, xcii-ii-142: e' sono serpentino lo sovrano: / cum
intonico esser di più sorti: o e' sarà bianco stietto o e'sarà pieno di
sorti: o e'sarà bianco stietto o e' sarà pieno di statue e di stucchi
né cittadino, / e non sa s'e' sia in poggio o s'e'sia
sa s'e'sia in poggio o s'e' sia in piano. -per
e lasciolli di piano, / sì com'e' dice. conti di antichi cavalieri,
vi par strano, / perch'e' toco nel vero certamente: / prezzo lo
63-14): oimè, ché s'e' non fosseno diversi, / l'aquila che
parlai. f. scarlatti, lxxxviii-ii-527: e' mi par esser cavol diventato / che
. gioacchino da coniano, 119: e' francesi venivano con un essercito per piantare
. sassetti, 131: se bene e' suoi abitatori sono una mistura da non
non ritrovarne l'origine così tosto, e' non è che ella [lisbona]
radice / mi piantò nel primier ch'e' mal la vidi, / cioè la
asso e che piantaste prato, / e' par proprio ch'ogni uom ci sia
ella è chiamata monna povertade; / e' suo'parenti, dolze mio amico,
con questa piastra / d'argento, che e' ti dona, e con quest'agorà
alla corte dell'imperatore dua piemontesi, e' quali cercavano la investitura d'un castello
eglino stiracchino le leggi, ognuno come e' vuole, e tengono e'piati lunghi
, ognuno come e'vuole, e tengono e' piati lunghi. guicciardini, 13-iii-20:
e da'suoi parenti di mugello, e' gli fu recato alle mani molti buoni
amici, e una volta e più, e' mossono piato contro a pagolo con ogni
, el quale così piatosamente ricevecte qui e' peccatori, avere alora perduta ongni pietà
. / - oh! nastasia piatosa, e' si vorrebbe / che tu 10 raccertassi
-apponti ov'io gli ho piatti: / e' son qui intorno poco di lontano:
in uno a costor fu portata / ch'e' parve allotta ch'e'mutasser giulio dati,
fu portata / ch'e'parve allotta ch'e' mutasser giulio dati, 1-3: 'ordine de'
appresenta l'una e attorno, / ch'e' parevan usciti di prigione. bresciani, di
disfatte in una settimana / e le pecore e' becchi (esche lor frali) /
fa bene, al parer mio, quando e' s'abbatte. 9. che
flambor, rotta sua lancia, feriva e' cavalieri più di piatto che d'altro
cerchio sia fatto, / e come e' vede tondo il rigoletto, / baiardo fece
o poco più o poco manco, e' non vi contrappesa a peso nessuno che
su la piazza / e dice ch'e' gli tiene 'n aventura. francesco da barberino
lo vendono qui i contrattatori tanto quanto e' lo vendono costà. palescandolo, 115
in una città, forse dal luogo dove e' si ragunano, che suol essere per
erano sì feroci e tanto animosi che e' si facevano piazza per tutto. gonzaga
: chi fa la casa in piazza o e' la fa alta, o e'la
piazza o e'la fa alta, o e' la fa bassa. monosini, 277
temevo sempre duelli, fino baruffe. e' m'ondeggiava tra il boiardo e il
: picchiato ch'io ebbi un pezzo, e' comparì pure alla fine una giovinetta.
e cenerò co. ùui, ed e' meco ». fra giordano, 5-148:
vi dessero entro. alberti, 1-50: e' teschi de'persi con minima percossa si
quelli che vorrei mai né trassinare, e' picchini, né vederli troppo da'padri,
uonarroti il giovane, 10-926: e' suo'cugini jacopo e ghelardo, /
né martelo. pulci, 10-148: e' si sentiva alcuna volta un picchio, /
martello. tommaseo, 2-iv-104: quand'e' furono innanzi alle candide case / bussarono
che l'arme fé sosta, / e' gli levava del capo uno spicchio. tasso
. m. cecchi, 7-4-7: intanto e' giunse il vecchio, io detti un
andar tapini. alberti, i-348: e' nati piccinini raffrenano e perturbano a'grandi
basse, / ma sebben son piccini, e' vi son tutti. note al malmantile
. note al malmantile, 3-66: 'sebbene e' son piccin, e'vi son tutti'
, 3-66: 'sebbene e'son piccin, e' vi son tutti': benché piccoli hanno
. meo de'tolomei, 66: cert'e' non farebb'a un taupino / in
e lasciolli di piano, / sì com'e' dice; e ne li altri offici
2-306: si botò... che e' darebbe cento lire di piccioli per dota
f. d'ambra, 72: benché e' sia, sopr'ogn'altro uomo,
e se non mi credete, guardate, e' non hanno picciuolo, e ancora non
/ s'tu non la fai, e' moro de dolore. 6. caratterizzato
d'andare alle chiese et a tutti e' luoghi di divozione. lucrezia de'medici [
mente dàssi. savonarola, 8-i-229: e' grandi sono pieni d'iracundia e li
s. bernardino da siena, 62: e' medici i quali cognoscono i pianeti,
medici i quali cognoscono i pianeti, e' segni e le costellazioni, da'quali noi
papa vince, guasterà questo consiglio e rimecterà e' medici. poi che el papa fu
. poi che el papa fu rocto, e' diventomo piccoli. leti, 5-i-55:
la pece è quella che scola da e' legni che sono pieni di ragia,
per lo fratto possiamo fermanente vedere ch'e' crea, perché gli altri albori da sé
i-197: l'uomo vivo ha ingenerato e' pidocchi e'bachi; morto genera vermini
: l'uomo vivo ha ingenerato e'pidocchi e' bachi; morto genera vermini e mosche
italia nella quale si sono riparati meglio e' piccoli che e'grandi ha condotto e'
quale si sono riparati meglio e'piccoli che e' grandi ha condotto e'lucchesi signori di
e'piccoli che e'grandi ha condotto e' lucchesi signori di una terra di qualità che
: sono scarafaggi terragnoli simili a becchi e' quali chiamano tori per rispetto delle coma le
: un giorno, bisticciandosi / come e' facevon spesso, la gli disse, /
tua parola è mia lucerna e illuminami e' piei miei nelle mie vie.
stimando / me per il terzo piè ch'e' non avea. carducci, ii-4-140:
e molti peccati, e messolo sotto e' piei del disordinato affecto, col quale
giacqui, / e fera terra, ov'e' piè mossi poi. fazio, iii-2-34
. idem, inf., 21-86: e' si lasciò cascar l'uncino a'piedi
/... ma tra tanto / e' maestri hanno levatoli il conto / della
. pucci, cent., 20-14: e' promettevan ciò che si richiede; i
/ a roma e ei lo risappia, e' piglia collora / meco, e a
bestia ora scoteva 'l capo et ora e' si voggeva in qua et ora in là
buono né dando lor costumi civili, e' pigliano la piega che dà lor la
piegamento, acciò ch'egli potesse seguitare e' veri uccelli. 2. movimento
v-426-69: per le toe matege k'e' sia enganado? / eo non sun sì
che tanto gli piegasse quanto l'odio che e' portavano a'treviri. crudeli, 1-71
. pucci, cent., 14-167: e' fiorentin, che sempre avevan gli occhi
re la valle di malebolge, benché e' non ci sia scritto. ceredi,
pieghevole corpo. marchetti, 5-275: ch'e' si chiamino avemi, il nome è
merci. calmo, 2-168: moia e' von via in pielego, a treziola.
fariseo: a dirti il vero, e' mi paion piagnoni. guicciardini, 2-1-305:
, non fate più il cruscaio, perocch'e' si vede che della cresca non ve
e trangugiatosi ogni cosa..., e' rastia via. -con le mani
mano a mano segreti i bandi, e' n'è pieno tutto viterbo; e
13-iv-119: tranne alcuni modi francesi ch'e' [rosmini] poteva cansare, il pieno
quando per condurre / questa cosa, e' vel desse? sarebb'egli / sì
pièrcolo o bègolo quivi capitasse, sùbito e' lo pigliava di mira e facevagli far
benedisse el papa di roma e chiamoronsi e' dodici pieri di franza. la spagna,
dante, inf., 2-24: e' fu [enea] dell'alma roma e
pieroni, / nessun sa quel ch'e' si pesca: / van con gli occhi
: né posso esprimere con quale amore e' fussi ricevuto in tutte quelle provincie che
de così sancto pare, / quando mort'e' se veea. guinizelli, iv-13 (
di mecenate. ora dunque intendo perché e' proteggeva tanto gli uomini di lettere. il
. chiaro davanzati, 91-3: e' son servigi, ch'è ben degna
'qui nulli cuiuscunque generis cibo parceret': e' divorerebbe le pietre. -per indicare
ottusa. caro, i-152: e' bisognerebbe che tu non fossi un pezzaccio
materiale lapideo. petrarca, 75-4: e' medesmi [occhi] porian saldar la
volete temere, / di questo vino e' vi bisogna bere, / e questa
l'adoperare in essi [cavalieri] e' cannon pietrai, i quali non
ci si fusse rivolto una petrùzzola sotto e' piei, ce n'andavamo in profondo.
è il piovan dell'antella: / perch'e' ti paia straccurato in viso, /
. ser giovanni, 3-227: e' razzi del sole cominciarono a percuotere in
suo piacere, lo sobbillomo tanto che e' lo feciono de'lor compagni pifferi.
rimane come impacciato, suol dirgli ch'e' par pifferi in calzoni. -prendere
. b. davanzati, 3-15: ora e' può venire una forza che faccia quest'
il dito e pigiare un poco, e' tornavano nel colore della biacca. manzoni
sì che tu sudi e trafeli quantunque e' sia di gennaio come s'è fusse
lavorare a cardoni, prestare a lavorente e' cardoni senza pegione, senza pena
chi ha bisogno di pigliare fa come e' può; e piglierà, poniamo,
varco. matteo correggiaio, 23: e' non fu mai fanciul vago di lucciola /
, 26: per lo guardare disonesto e' figliuoli di dio vennero in dispiacere d'esso
: buon segno è nello 'nfermo quando e' piglia. -con riferimento ad animali
bene alla voce la virtù da far penetrare e' cori degli uomini. betussi, 3-219
e più suol essere altero il linguaggio ch'e' piglia per dissimulare il suo torto e
tratta la fisica. pigliaresi, xliii-23: e' donzelli e leon gran maraviglia / facien
poi ad arrivare a non sapere dov'e' s'è. g. gozzi, i-23-188
da per sé perché da per se stesso e' piglia un vento terribilissimo e in questo
pigliare largamente, cioè in qualunque modo e' lo indusse o con fatti a giucare.
per me, e 'n quello scambio e' la piglia per lui e dice villania a
e 'l gran centauro disse: « e' son tiranni / che dier nel sangue
punto nel suo cuor pensava: / -sed e' ci toma, io gli darò di
cuor l'artìlglio / gli mette sì ch'e' giamai non si move. fiore [
, i-9-12: sie certano, a cu'e' [amore] dà di piglio,
talora il tebro apena, / ch'e' per lubrica via mosse le piante, /
trattato delle mascalcie, 1-95: quando e' cagiano i pili del cavallo, tolli
pignata. piovano arlotto, 29: prese e' taglieri, le scodelle e le pignatte
. / in somma, quanto vuol s'e' non vendemmia, / se la pignatta
costui ancora di puglia ebbe quelli pini e' quali fruttano pignuoli collo scorzo tenerissimo da
arte dei vinattieri, 1-67: sieno tenuti e' consoli della detta arte, infra tre
delle gatte: egli uccella per grassezza, e' si rammarica di gamba sana. g
o promesso gli fusse, si dice e' nicchia, e'pigola, e'miagola
gli fusse, si dice e'nicchia, e' pigola, e'miagola, e'la
si dice e'nicchia, e'pigola, e' miagola, e'la iella, e'
, e'pigola, e'miagola, e' la iella, e'tentenna.
e'miagola, e'la iella, e' tentenna. 5. tr.
lettere che lasciò nella età più matura e' si palesi un pulcin bagnato e un pigolóne
la pigrizia, tralasciare e non spesso rivedere e' fatti suoi troppo, figliuoli miei,
lo spagnolo, / che forsi iscorto e' m'ha per un babione, / averme
195: statuto e ordinato è che e' rettori, e'quali per lo tempo avenire
e ordinato è che e'rettori, e' quali per lo tempo avenire saranno o
loro figliuoli e loro fanti o mugnari, e' quali per loro e le pile stessono
per loro e le pile stessono, e' conciatori, ciascuno mese una volta almeno
a far qui pilastro tutto dì? e' non ne sarà nulla? 10.
ire a parlar a pilato, / e' guarì e fé pace colla morte.
certo man rovescio sottomano, / mentre e' pigliava col destrier puleggio. f. d
g. m. cecchi, i-282: e' doveva mandargli alle qualchiere / e far
diaconi e gli altri, / perché e' son ricchi, quando e'son condotti
, / perché e'son ricchi, quando e' son condotti / per volere, sai
hanno in casa, / senza aspettare che e' fussin morti, / perché farebbe forse
poco. monte, 1-73-13: s'e' pur conven, carlo, piluchi il torso
per spicame qualche buon pasto: ma e' se ne leccherà i labbri, il
dato un piluccone, e sorta ch'e' non m'ha arrivato bene. idem,
dolci e de l'amare / ch'e' medici vi dàno a tór dolore, /
e molto sospese da terra e drento hanno e' pinocchi con un'altra scorza. marsilio
pino selvaggio di meravigliosa altezza e fa e' rami nel mezzo come il pino nella
. cacciaconti, 2-15: doh pinchellona, e' s'è fitta nun pozo: /
del bientina, 11: le passere e' pincioni e gli stornelli / solevon già valere
s'aggravò serezio a gara e schizzinoso / e' favella a ser poltro e fa del
, lxxxvtii-ii- 539: giuochi ciascun, sed e' sa ben giucare, / ché,
: morgante... / isveglie e' pini, e'faggi, e'cerri e
.. / isveglie e'pini, e' faggi, e'cerri e gli oppi,
isveglie e'pini, e'faggi, e' cerri e gli oppi, / e gettagli
sorti confetture. firenzuola, 950: e' vi farieno intorno manco ciance / e
/ che si stiaccion con man com'e' son tocchi! -per estens.
, per modo che accanto a lui e' debbano dirsi casipole. p. petrocchi [
. machiavelli, 14-i-581: furonli prestati e' buoi, e pure si adviò verso maremma
b. segni, u-54: com'e', verbigrazia, nell'arte del sonare
sacco. salvini, 39-iv-141: quantunque, e' dicono, sia pieno il tutto,
campami di pisa. savonarola, 7-i-158: e' vi dileggiano e perseguitano quanto possono,
vi dileggiano e perseguitano quanto possono, e' vi chiamano ipocriti e pinzoccheroni. sanudo
tanaglia, 1-953: secchi miglior sono e' fichi di marca, / e nominati
accorgessero come il consiglio d'un proscritto ch'e' riguardano come nemico è di tutti il
, i-107: apre gli acerbi fiori e' monti move / con l'angelica voce
f. scarlatti, lxxxvtii-ii-527: e' mi par essere cavol diventato / che
f. scarlatti, lxxxvtii-ii-527: e' mi par esser cavol diventato / che
, c'è da ridursi alla miseria, e' dice 'mi toccherà andare a'trentatré pioli'
a piuolo. grazzini, 4-372: e' mi avevano piantato come un zugo a
?? poliziano, 1-433: e' non è tanto il mormorio piacevole /
dio alcun no sparga! / sed e' nom piace a. llei, in cui
mica piomba! pulci, 10-148: e' si sentiva alcuna volta un picchio, /
e fi domanda / il caporal se e' voglion rinnegare / questa superstizion di questo
questa superstizion di questo cristo; / e' dicano di no; ed essi attorno
. chiaro davanzati, xxxi-55: a cui e' si convene / l'oro dè esser
. c. bartoli, 1-284-31: e' non si truova monte nessuno tanto alto
ha misurato u suo piombo dice che e' non passa 20 stadi. idem.,
mio marito, che gli aiuti a tirare e' piombi per le finestre di vetro.
, 3-97: rispose giannetto: « e' si levò un vento in on gomito di
aver le budella di piombo. -sì, e' l'hanno di stagno. -grigio
monosini, 289: 'de egregio natatore': e' nuota com'un pesce...
per ironiam efferretur, valeret quem dicimus'e' nuota com'una gatta di piombo; com'
6-206: insomma, una 'pionica4 (com'e' diceva), una disdetta continua,
: dava bere all'oche, quand'e' pioveva. -di qui piovere e
monosini, 336: macina, mentre ch'e' piove...: 'cave
occasio praeripiatur'. idem, 379: quand'e' canta il botto, / rasciuga più
/ rasciuga più in un dì, ch'e' non piove in otto. idem,
si deve. idem, 381: s'e' piove a san lorenzo, / ella
monosini, 123: tanto tonò ch'e' piovve. proverbi toscani, 191
buonarroti il giovane, 10-898: e' si fa poco in questo temporale,
coglie un tratto in contumace, / e' può sonar di berta e di pipino
de'topi. pigli, lxxxvtii-ii-272: e' pipistrelli, che volan di notte, /
. giambullari, i-591: che se e' non volan come pipistrelli, / non verrà
un cavaliere il farsene beffe, perché e' non vi è offesa, ancorché al tempo
[plinio), 220: nascono e' pippioni in venti dì. fanno l'ova
tremare li pippioni. pataffio, 2: e' mi comincia a tremare i pippioni:
dai pilastri, come vedete, che e' vanno piramidati in mezzo dentro del colmo
cose furono prima, dove furono prima e' principati e le ricchezze: e però
meo detto vi par strano / perch'e' toco nel vero certamente: / prezzo,
tanaglia, 1-954: secchi miglior sono e' fichi di marca, / e nominati là
a pisa. getti, 12-26: e' non si truova opera alcuna che dica
, ii-26: bisogna avere avvertenza che e' non si pigli in cambio dell'ipocistide un'
tua opera fussi ricoperta: di poi e' si netta con le setolette gentile di porco
'l conduca / a fiutar quel ch'e' piscia e quel ch'e'caca.
fiutar quel ch'e'piscia e quel ch'e' caca. -ant. bagnare,
ruppi l'orinale. cicognini, xxx-11-45: e' pare un dì che per mia moglie
bellincioni, ii-39: fugge la lepre mentre e' piscia el cane: / però lo
19: tutti vogliono pisciare ove pisciono e' can grossi, e quanto più stan fitti
a questa piscina in die di sabato, e' sanò questo infermo. gucci, 2-365
sesterzi dopo la morte sua si venderono e' pesci di quella pescina. g. brancati
e i ferraiuoli, / né guardan s'e' v'è pena il far bruttura.
l'orto e 'l pisellaio, / e' baccegli e'carciofani co'ceci. carena,
e 'l pisellaio, / e'baccegli e' carciofani co'ceci. carena, 1-59:
fate, se volete, / ched e' consenta senza più pispiglia / al diletto carnai
ch'aspetterà il batacchio! / ché e' leverà la mosca di leggieri, / e
vinta tutta persia, se non ch'e' ci mena morendo nelle terre salvatiche, ciò
e della vita, cessando le malinconie e' dolori e l'angosce, le quali per
ch'io vi mando qui dentro, come e' vien via difilato, trombando che la
per il poliziano morto, giuseppe scaligero e' fece un pitaffio: ov'è detto:
marritta, accennava quell'appariscente pitaffio che e' s'aveva appiccato con gli spilletti alla
academie. b. segni, n-149: e' pare a certi che il contrappasso assolutamente
agio, a una manigolda con chi e' faceva agli amori. tassoni, 2-33:
, era eccellente il medico, / ché e' non si può trovar la meglio pittima
con lui a veder un quadro ch'e' voleva comprare. capuana, i-ii
significandogli che quel difetto che ci rimprovera e' l'ha lui. pascoli, i-516:
581: egli se ne intendeva, perché e' messe in opera bramante architetto, il
la culla, ma molto più debbono e' capi d'una famiglia vegghiare e riguardare
corr'uomo; gridare a testa; quant'e' n'ha nella gola; a più
, 69: io credo certo / ch'e' non ci passa un anno ch'egli
cominciava a dare suoi scritti alla luce e' diceva: « gli è uno dei più
al meno quest'è il ragionamento ch'e' fece'... 'più o meno'ha
volavan tue saette come piume / strugendo e' scelerati a tondo a tondo. benivieni
mandorla e come un corno: quando e' s'apre pien di materia lanosa simile alla
, è copia, / s'e' vuol valere co non-vita -scempia. / omat'
poi, de li dibetti vaghi! / e', voglio creder ben ched è piuritropia
ne'piedi molto infermi e furono isbanditi e' loro beni piuvicati. 3.
convien che goda / la gola, e' dadi, il pivo e la puttana:
la puttana: / son le taverne e' bordelli e tuo'scanni. f. scarlatti
quistióni: / al dormi le salute? e' riman grieve. m. franco,
560: le cornacchie so'maliziose, e' vanno volando in qua e in là;
. b. giambullari, ii-421: e' ti debbon le carni pizzicare, /
fumo, quando s'abbrucia, che e' (il fico] manda fuori, fa
20-23: o basta, / ché e' pizzicano, e ben, di rimbambiti.
non volemo fare, sogliamo dire: e' canzona o e'dice canzone. -cotesto
fare, sogliamo dire: e'canzona o e' dice canzone. -cotesto mi pare linguaggio
di insetto. sennini, 179: e' petti loro sempre insino alla cintura sfibbiati
, / per cavarsi il pizzicore: / e' bisogna a tutte l'ore / contar
seconda, o pentito o placato ch'e' fosse, tacque tanto scorno. carducci
/ pecore e capre aveva entomo, e' cani. / sette anni, oimè
cioè ciliegeto, chi spande in questi mesi e' noccioli loro: li qua'nascon molto
di merci. pulci, 27-232: e' non si vide mai più spade a roma
pena / tra la calca maggior ch'e' fora e taglia / usberghi, elmi
ed in un subito si accordarono che e' fusse chiamato padre della patria; e
dito in bocca, disse: se e' fusse stato merdoso, tu avresti rotto il
interiora della poltronesca gente dei nostri nimici. e' sono tutta gente che, per la
non trovano altro che plebesco soldo: e' sono gente ragunata di più schiume di
/ dal mio signore iesù e tutti e' santi: / ogni vostra colpa vi sia
santa città e nella prima intrata chi e' vi va in atto di peregrinazione confesso
ha plenaria indulgenzia e remissione di tutti e' peccati. sanudo, 144: qui la
ne portàro ettore: / le strida e' guai e l'orribile pianto; / andromada
iacopone, 1-25-12: l'amor che e' ademanno sì è 'l primo, /
: a lei ugni fin di. mmese e' gli porteran no 'n tanti
quando il vedete irsen aliando, / e' sarie buon che gli dessi la baia,
che qualche sua bizzarria, di che anche e' sentiva ualche pochétto, non l'avea
dentro comincerà un pochettino a ondeggiare intra e' vizi. lorenzo de'medici, 5-18
quali.... poco più che e' furono scavalcati, essendo già in ordine
consolazione ». sacchetti, 101: se e' ci fosse monna pocofila / dir sene
halli sì conci che amendue son guasti, e' ci conviene confessare ch'ell'è gotta
, 1-147: io mi rammento quando e' ti pareva / averne buon s'io ti
vi si perde la ricolta, scorticarsi e' buoi e vi rovina la casa?
: namo si volse tutto furioso: / e' si credette inghiottir mattafolle; / giunse
: che divien valoroso / sapete, s'e' non fosse poderoso / di tesauro?
altro che quello che sono consueti pigliare e' potestati loro. ramusio, iii-303:
, 1012: il podestà coi giudici e' notari / scendono, in ricchi sciamiti velluti
pigliare de'termini suoi antiqui; e perché e' si truova diviso in capitaneati, vicariati
. idem, ii-626: insieme consultarono che e' [perin del vaga] dovesse fare
poetóne. bellincioni, i-25: talvolta e' gusta pur di poesia, / ascolta
! zannoni, 5-17: poffario! e' s'intende di lodare, ma poi quel
la vallea, / forse colà dov'e' vendemmia e ara. g. villani,
siena, 317: statuimo e ordiniamo ch'e' rectori e camarlengo siano tenuti e debbano
noi rimandamo el popolo a siena, e' cavaieri lo'trasero dietro, e andavali cariando
perciò sentii una volta poh! levare e' pezzi de'frati de'servi, che e'
e'pezzi de'frati de'servi, che e' non corressero a dar di gesso o
decameron, 66: a giudizio nostro e' temetter per avventura di non parere al
lucerna della scena / sopra il guamello, e' 1 mostrerò macchiato, / perché un
e 'tedeschi, che almanco / e' sanno medicare in que'paesi. navagero,
lunga quasi un braccio, bianca et e' fusti a ginocchietti, non dissimili a quelli
vustu che me scavaza el colo? e' voio portar puoche robe: una vesta a
intelletto ovvero a speculazione o a sensualità, e' sono una nube tenebrosa dell'anima.
portano soluzioni nuove, ma in pratica? e' son come gli uomini politici, che
statuimo et ordiniamo che per che'frati e' quali el detto rettore e 'l suo vicario
] negli eserciti certi ordini di aruspici ch'e' chiamavano pullari. ammirato, 1-51:
, e con se ne trovavano; e' pollastri per pasqua soldi dodici il paio
per pasqua soldi dodici il paio, e' pippioni soldi dieci. nuovi testi fiorentini,
par che sien tutti indozzati: / e' si son pien di pollini / e son
. carducci, iii-8-237: vogliono che e' facesse cuocere i polli arrosto a bracia di
libro, ch'io possa purgarlo: / e' sare'buon di dargli un po'di
volgar., 4-25: non si vogliono e' polli della cavalla toccar con mano quando
ne vanno a letto come i polli dà e' poca noia. moretti, iii-981:
trovar il bene i'ho provato / ch'e' bisogna proceder pel contrario. / cerca
o mediocre. monosini, 410: e' son come i polli di mercato: un
19-106: e questa pestilenza di cavalieri ch'e' ci portarono, che crescono per le
polo del mondo, sopra del quale volgano e' cieli. ramusio [oviedo],
da siena, 761: sai, quando e' lo'viene a le mani uno che
: dicono i fisici... come e' padri e le madri si trovono o
e polso, così sarà ragionevole siano e' figliuoli... lebrosi, epilentichi,
sentimento trovandogli, tutti per constante ebbero ch'e' fosse morto. catzelu [guevara]
si moverebbe per il papa, perché e' dorme seco una certa poltroncèlla che lui
. firenzuola, 761: su bene (e' son quattro, e hanno paura d'
gaglioffo e piacegli essere non altri che e' si sia omo. pulci, 10-35:
valent'omo. baldelli, 3-378: e' si giudicherà che voi abbiate avuto paura di
prete, che par lor dovere che e' s'abbia a scorticar, perché loro
il lume? / cacciatei via, e' debbe essere un pazzo. / donde è
dio, gli fé domando; / ed e' gli disse: - sozzo poltroniere!
, 4-25: agual si voglion domare e' poltrucci, passato 'l tempo d'etade
ho qui dua falconetti parati, con e' quali io farò polvere di voi.
, / di grazia pian, che e' non si lievi polvere. -mangiare la
i quali, per triti e pesti ch'e' sieno e ridotti, per così dire
; polveroso. landi, 80: e' mi par forestiero e che sia tutto polvere
polverio. tavola ritonda, 1-5: e' cavagli erano forte correnti, e'cavalieri
1-5: e'cavagli erano forte correnti, e' cavalieri vigorosi e potenti; e vernano
. bettinelli, xvi-169: somma eleganza e' pare nel lor vestito attillato alle membra
bada per quattro o sei cene che e' potesse pagare, aggiugnendo: buono è
aver buon pulzoni, / a tutte e' paragoni, / e la balestra da farli
che non che dio v'aitasse, ma e' vi farebbe awedere che rii assalti dell'
accrescimento del cerchio della città, che e' dicevano allargare il pomerio,..
g. m. cecchi, 20-3: e' mi manca la lena (oimè)
, lauro, busso e di tutti e' pomi che sono in grecia. ariosto,
e 'l pome. soldati, 1-193: e' pensa... / di sollevar la
. piovano arlotto, 80: se e' fussi uno di questi frati gonfiati e
vostro esser pomposo, / gli agi e' diletti e'regni e'servidori / e
esser pomposo, / gli agi e'diletti e' regni e'servidori / e de're
, / gli agi e'diletti e'regni e' servidori / e de're vostri il
sotto specie di pondo ascoso, e' se la faceva co'suoi badalucchi da
ben nate alme / che de la vista e' non sofferse il pondo.
mie membra! e vita? / ch'e' pu r'accresco 'pondo! iacopone
, e l'abate cominciò a salutare e' suoi frati e poi cominciò andare inverso
fiume / che 'ncontri 'l sol quando e' ne mena 'l giorno, / e 'n
dove son finiti i seniori, tutti e' disegni de le otto gerarchie. p
. g. cavalcanti, i-336: e' più trieman di te che d'un
composte le navi al fiume e posti e' ponti disotto ad iguagliare. marsilio ficino,
. f. giambullari, 24: come e' vedeva i nimici in posa, nuovamente
e 'gran pontefici / e ancor e' malvagi farisei / che 'l popol si
. landino [plinio], 163: e' pontici libri, altrimenti beve ri,
. idem [plinio], 166: e' topi pontici si ripongono il verno solamente
. giov. cavalcanti, 7: e' tennessi castello bolognese, e, per
, 1-i-152: venne el papa con tutti e' cardinali, vescovi, arcivescovi tutti parati
chiesa. guicciardini, 2-1-87: sono e' ministri uomini di diversi paesi, non
, dove si posavano l'artiglierie, e' [i genovesi] traevano con gran
pataffio, 2: che rileva ponzar quand'e' v'è dentro? / e non
de'volgari, cacatamente, si dice: e' ponza. g. m.
, di richiedere di battaglia i re e' baroni e tutta la gentilezza del mondo,
annotazioni sopra il decameron, 64: e' non nacque di padre contadino e..
. pucci, cent., 46-6: e' mangiadori co'lor masnadieri / percosser loro
popolani. guicciardini, 11-18: ritornati e' popolani et e'guelfi in stato per la
, 11-18: ritornati e'popolani et e' guelfi in stato per la victoria del
perduta l'abitudine del tenersi diritti ch'e' non possono misurarsi più ad un
. f. vettori, 1-228: ruborono e' sanesi popularmente tutto il campo e con
statuti. g. villani, 10-20: e' romani si levarono a romore e feciono
valuta tra tutt'a dua, secondo e' pregi che allora correvano, in tutto
, 1-i-78: uno principe debbe stimare e' grandi, ma non si fare odiare
/ questo baràtro e 'l popol ch'e' possiede. idem, purg., 3-67
guicciardini, 13-iii-51: se voi sapessi quanto e' toccò el naso di questo popolétto,
di voi non pochi giovani alberti, e' quali vi trovate senza eredi, senza avere
orto, /... non mangia e' poponi, e non consente / che
succhiare. matteo correggiato, 23: e' non fu mai fanriul vago di lucciola
, 71: 'de'porcellini di terra'. e' porcellini... stanno ne'luoghi
a. f. doni, 1-25: e' si mozzano i capelli l'un l'altro
il porco', s'intende di dire e' se n'è andato come fuggiascamente, senza
a nessuno. fagiuoli, ii-4: e' compra subito il porco. tommaseo [
lo mangia bevendo, / sì che e' vuol presso la madia e la botte.
, ca ppò / fare, ch'e' segue c'à ppo- / rto menzongne tali
credendo che la cosa fosse così come e' la porgevano, mandò tutta la corte
mi si porse agli occhi. io vidi e' serafini d'amore immenso ardenti. poerio
, i-177: le semente, le piante e' nesti, fiori, frutti e ogni
vetro sia così tutto vetro, ch'e' non abbia per entro di quelle vacuità
era uno vestimento reale che altro ch'e' re non la vestivano o a cui
più vive sette anni: nascondonsi come e' murici circa il tempo che la canicula
sarebbe da aver cara, si dice: e' si fa beffe della porrata.
. cecchi, ii-64: venendo dentro, e' guasterebbe / la porrata. caporali,
per tribunal s'asiede, / du'e' poi a iesù sentenza diede. leggenda
awiossi là verso una fonte, / dove e' solea ber sempre appiè del monte.
di maschio in femmina un fanciullo che e' si teneva, chiamato spora; e
degno di baciare la terra dove iona poneva e' piedi. chiabrera, 1-iv-306: o
peccati si curano. mazzei, xxi-277: e' si pone che enea, cacciato di
venti quatrini, / ché per mia fé e' non ne merta piùe. guicciardini,
lavorio; e noi li doviamo dare e' ferri e ponti fatti a le ditte finestre
di santo niccolaio un figliuolo, al quale e' puose nome d'adiodato. mannelli,
spezie, ma in altro modo, perché e' pone i primi nativi d'italia,
quand'egli vi si pone; / e' non s'intende già troppo de'vini,
sieno tenuti e deb bano e' detti consoli, infra termine d'uno mese
e nella prima richiesta non sieno tenuti e' consoli di fare pagare diritto. cesariano
e la pernice, / la vitella e' capponi lessi e arrosto / hanno per cambio
con tutta questa roba in corso? e' mi duole soltanto che tu n'abbi
ancora gagliardo nei servigi delle donne, ch'e' si dice: egli è come il
ffare; e per questo modo par ch'e' debiano sempre esser le fronde del porro
si lascere'cascare i denti / (se e' n'ha però), prima che
xxxiv-292: che fai tu, dormi? e' par proprio un uom cotto; /
cotto; / deh, non piantar e' porri, per tua fé! g.
/ io non fo arte a che e' si adopri meno / il capo che all'
le porti della porpora dal risprendevole nascimento e' palagi pieni di rose. baldi,
dannose. monte, 1-44-11: perch'e', 'nver'ciò, fatt'ò serralgli e
io portai su l'anello: e perché e' non mi era tenuto porta, alzato
considerare li mancamenti de'governatori, imperocché e' si conviene onorare e'suoi maggiori con
governatori, imperocché e'si conviene onorare e' suoi maggiori con debiti portamenti e non
sì dolce da disgradarne brigliadoro, ma e' fu il trotto dell'asino.
dicuntur': portare i polli... e' va di portante.
la moneta]... tale che e' si potesse facilmente portare attorno. d'
nave a tutto suo diporto, / ov'e' giungner disia d'essere porto / la
l'l'ho nel ventre portato, / e' fu 'n croce conficato; / per
mette in alto grado / di ciò ched e' disia. cavalca, vii-81: in
dogliosa cosa e angosciosa cosa è di portare e' suoi lamenti ». fra cherubino,
più sicurtà, attenda prima a battere e' viniziani, cosa che porta tempo.
lodando un medico, suol dire: e' si porta come un paladino. sanudo,
portò come da poco e sciocco, e' rispose al ditto nunzio del re che sua
se tu bene ti porterai d'altrui, e' conviene ch'altri si porti bene di
sacchetti, 4: i'porto openion che e' non nacque / cotal figlia di leda
che canaglia. gli è desso certo: e' non debbon però esser birri, ché
cantini, 40-1-34: non vuole che e' mugnai vadino a'camarlinghi per le polizze
per altri, ma sì bene che e' possino fare la portareca secondo il solito,
quel buon luogo..., ma e' ci fé quell'onore gli fu possibile
: viene il tasso...: e' mi sollecita per il dizionario portatile.
donna andò il donzello: / della corte e' passò il muro, / salse in
dì chi ave nome servolo de lo qua e' non dubio che tu te recordi.
..: ora vedete d'accordare e' portieri e le guardie. cantini, 1-12-185
allora e anco el comandamento ch'aveva'e' portonari, cioè di non uprir la porta
e non mettar dentro persona mentre ch'e' frati mangiavano, el portonàio aperse la
io ti menassi colà dov'è il papa e' cardinali e tanti valenti signori?.
a quello deo che là fosse, et e' medesimi l'adorrebbero. alla fine arrivaro
avanza. parlamenti ed epistole, v-468-8: e' sum arivà a tal porto che e'
e'sum arivà a tal porto che e' poso rezever grandeza e onor de magisteri
dolce porto, / qui l'erba e' fior, qui il fresco aier m'alletta
che io avevo a firenze, che e' volessi vedere a che porto era la sepultura
. ci dimostra per diverse strade / donde e' si vadi nella sua cittade: /
portto, c'à 'n te, partt'e' cheo / a adir e's'agio
, partt'e'cheo / a adir e' s'agio, conto com'apare; /
-e'partte ch'eo, / a dir e' s'agio, conto co'm'apare
lo scongiurare, / ché più vertude e' non poteva fare. obbizzi [in etruria
possa adosso; / mandote saluto quanto e' posso: / deo te faca a bon
auctore e dell'una in ella altra calando e' mostra di avere una volta circundato tutto
parte, volendo procedere ordinatamente, come e' fa in tutte le sue cose.
, a voler viver tanto suntuosamente come e' fanno, ce le tengono ascose.
sì fera fortuna è aportato! / e', per forza d'amor è sormontato
né notte. mazzei, ii-65: e' vuole abitare altrove, dove ara più
. f. giambullari, 24: come e' vedeva i nimici in posa, nuovamente
xxxvi-259: qui, qui fèrmati tu ch'e' passi muovi, / ché qui posasi
davanzati, xxiv-35: perché il podere e' s'ha, / dicane ciò che
a. p-ucci, 5-38: poi ch'e' fu co'lei drento serrato / ed
posso posare. iacopone, 1-41-9: s'e' esco per la porta per posarm'enn
; / satisfan'me està volta, ch'e' me pozza pusare ». dante,
cosa venuto benissimo insino a tanto che e' s'arrivò al piede della gamba diritta
ora scoteva 'l capo et ora e' vi voggeva in qua et ora in là
da s. c., 14-1-11: e' veloci hanno in odio il posato,
veloci hanno in odio il posato, e' pigri l'accorto. bocchelli, 16-122:
, che, voltosi donde vuole, e' dimostra gravità. lomazzi, 4-ii-
, 234: è statuto et ordinato ch'e' rectori vecchi sieno tenuti e debbano rendere
: dixe... che tucti e' franzesi una volta dovevono partire e tornarsi indreto
posdomani. machiavelli, 14-ii-129: e' quali franzesi, come iarsera vi si
ch'ei volesse pigliarsi il mondo come e' viene. dissimulazione, prudenza, accortezza,
nello aprirlo ci battemmo a quello luogo dove e' tratta del sito e della posizione de
: ridicoloso eziandio si è il posponimento che e' fa de'verbi, in quel luogo
perché, posposto in vostro figliuolo, e' non ci era persona... a
e' mi fu detto.. /..
/ ed offerisce a te, quando e' bisogna, / la francia e la
cione, 1-97-5: or si parrà s'e' potrà contastare / a que'che,
che pel colpo ebbe paura / perché e' gli parve di molta possanza, / era
divien ché 'l concedette dio! / e' dienne tutte cose in temporale, / e
/ questo baratro e 'l popol ch'e' possiede. sacchetti, 103: quanti uncini
la latina. getti, 17-63: e' non s'impara mai una lingua esterna in
ii-295: né mi si risponda: « e' basta informarsi di quel caso quando bisogna
/ di contrado ver'di quel ch'e' prosseggio; / ch'è sì mortale
altro pato. faba, xxviii-11: e' nostri vicini... erano povere e
. trissino, 2-1-130: signori, e' sarà buon che voi torniate / dentr'a
imbriani, 1-42: ottenne più agevolmente ch'e' non si mantenesse in piossesso della conquista
fin di quel moscaio, / se e' fosse mai possibile una volta, /
volta, / mena le man che e' pare un berrettaio. fagiuoli, 1-2-250:
poi che tutto mio posso, / dov'e' valer poria, in tuto è spento
fia cerchio di braccia, / s'e' trova posta: -po'sta -che lo sbraccia
tirilo in basso. machiavelli, 14-i-19: e' vi si ordinomo le poste non ad
parenti suoi, gli tondorono a posta e' capegli per isminuirgli de la vaghezza del volto
dicendo: « a me basta che e' ne sia fuore; e non penso mai
grossi che egli arebbe / speso, e' vi coglie qualche imbeccarella. g. f
corte se non a posta d'altri, e' non possono vostre signorie fondarsi in sulle
di un cittadino ricco, solo perché e' si serviva di quel pecoraio. catzelu
g. m. cecchi, 17-122: e' mi pareva che il vecchio avesse tanto
in fatto in queste cose della coda e' non ci si può córre posta ferma:
bestia intanto salta. malagotti, 23-387: e' non occorreva né anche che di tutti
gran servigi tutti son perduti, / e' mezzani e minuti / son postergati;
vilipendere. alberti, ii-205: vedi e' vecchi sdegnati, se furon reietti,
a. f. doni, 2-135: e' son forse sei mesi che io mi
/ non hanno più virtù, ch'e' son posticci. lubrano, 1-236: non
vicino, domandò al padre posticcio se e' si contentava di ritrattare quanto aveva detto
mondo debbono essere volte le vigne et e' posticci degli alberi. vettori, 86
niccolò da uzzano, lxxxvtii-ii-663: e' c'insegnò di far la buona via
, i nostri cellini onoratissimi gentiluomini, e' quali hanno per arme un leone rampante,
che gli fussi lecito rispondere, ma e' non potette salire in sulle mura:
acquazzone che venne l'altro giorno. com'e' non si rimettono (s'aggiustano)
leggere una linea di cotesto fastidioso 'ubaldo'e' si lascerebbon mordere ai cani..
: / a quale il braccio tagliava e' faldoni, / a chi tagliava sbergo,
, e quale nella seconda. certo ch'e' non è ancora potato e sbrucato pur
'non solum'quelli che si chiamano e' potentati, ma ogni barone e signore
del re superbo, xxxiv-477: dicono e' versi che dio leverà / della sua sedia
spalle. tavola ritonda, 1-4: e' cavagli erano forte correnti, e'cavalieri
1-4: e'cavagli erano forte correnti, e' cavalieri vigorosi e potenti; e vernano
terra stracca ^ né nutrire accesa / e' méigliuo'nuovi, e crescon debolmente.
dio. poesie bolognesi, xcv63: e' non despero, po'ch'amor falise,
intelligenzia e volontà. savonarola, 8-i-74: e' filosofi dicono che la volontà dell'uomo
lui e tommaseo, e vedrai ch'e' si ritirano poveri senza un quattrino, dopo
causa altri che il cardinal salviati, perché e' mandò per me subito che vostra santità
alla fine licenzia; / ed accordarsi e' si traessi avante / il tradimento con
faba, 47: unde qualora e' ve mandarò le mee littere, s'
, s'ello serà meo caro amigo e' ve farò cutale signo, e per lue
saria possuto dirsi / tosto così com'e' fuoro spariti. idem, inf.,
a fare male debbe essere fondata che e' non possa, non che e'non voglia
che e'non possa, non che e' non voglia. straparola, i-142:
come un li vuol favellare; in fine e' non si può più con lui.
gli parve troppo giovane e da non potere e' disagi di mare: oh vedremo ora
di mare: oh vedremo ora come e' potrà quelli di terra. sassetti,
sassetti, 407: mi meraviglio che e' possa il travaglio che egli ha preso
poesia / gli ha un vigor ch'e' non si può con elio. allegri,
334: chi non può far com'e' vuole, faccia com'e'può. manzoni
può far com'e'vuole, faccia com'e' può. manzoni, pr. sp
/ che l'altre cose, cui e' dà podere, / amor, che.
[il re d'aragona] com'e' potesse pace avere / con santa chiesa e
, ii-129: dove è il tempo ch'e' pagan possenti / me venian per destrurre
posta di un cittadino ricco, solo perché e' si serviva di quel pecoraio. varchi
già molto tempo a don bartolomeo sabolini e' mini come li promissi, ma quando
grande discordia. buonaccorsi, 1-vi-207: e' sarà uno de'potìssimi rimedi ad riparare
: elgla, quantunque impampinulata / de tutti e' gariophilli e cyclamino, / di saliunca
questi lombardotti guardano me che mangio, mentre e' devono scrivere i loro poveretti pensieri nel
.., poverino ma da bene: e' non darebbe male a una pulce.
stati pieni di questa pace, tutti e' servi di cristo hanno in sé questa vera
il più povero benefizio cardinalizio, essendo e' più ricchi occupati da più antichi. l
fiore [dante], i-90-1: e' sì vanno lodando la povertà, / e
lor travagli, / tutto si cuoprar e' d'altra coverta. dante, conv.
est mendicitas'. idem, 365: e' non è disonestà confessar la povertà.
contrada dove essa faceva molto danno, e' le fu fatto uno lacciuolo cor una
la valle di malebolge, el pozzo, e' giganti, le sperette, la tomba
cuoiai e calzolai di siena, 292: e' rectori e 'l camarlengo sieno tenuti una
savonarola, ii-235: il predicatore quando e' vedessi scan- dolo debbe lasciare la sua
fu salito nel celico trono, / dov'e' contenta que'che là s'afferra,
non sono di tale portata / che e' bisogni parlar con prefazioni. nomi, 1-81
casa, e'prefetti della città, e' maggiori per nazione, e'nutrici a leu
città, e'maggiori per nazione, e' nutrici a leu, dicendo: noi
: dipoi, consultando in che dì e' dovesse prendere la corona, ebbe lettere
possono punire ogni cittadino. e perché e' non basterebbono a punire i potenti, ancora
., i-245: lo pregorono che e' castigassi quel soldato che aveva fatto tanta
, pur minacciando, / astolfo, come e' sono diliberati / di render questa terra
: perché questo isquittmo portava assai, e' si fece per morello e per me quelle
che diffenda e guardi / re carlo mano e' suoi baron gagliardi. castelvetro, 8-1-92
guerrieri, / e combattè con buovo, e' mio preghieri / fecion quella battaglia cosa
ogni punto, / dov'io, s'e' mi scappa ora, dio sa quando /
è dismisura / di bellezze! » ond'e', ciascun, morire, / in
ai cappon grassi ovvero a un stidione dove e' fussero cotti a punto allora. zilioli
ingiuria o villania, dicendogli il modo come e' possa e debba o farla o dirla
la partenza. belcan, 5-11: e' servi fanno quanto abram dice e mettono
non v'andrà egli, che, come e' rabbuia punto, io starò in luogo
iii-56: sono tanto continui e frequenti e' fatti di questa benedetta anima da un
186: voleva che a coloro che e' faceva ammazzare fussero solamente date certe punture
a tradimento / e, se da prima e' non dànno spavento, / riesce la
ha cosa incerta e scura: / e', che non sa come di vizi è
si veste ai questa carne passibile, e' non può fare che non senta le punture
amore accoglie / sua forza e par ch'e' stesso lo pavente, / niun crederia
-incalzare. pulci, 17-45: come e' vede la mazza caduta, / il me'
, odi tu quel ch'io? e' pare che l'uscio nostro sia tocco »
. e. gadda, 15-98: così e' se la passeggia a braccio co'la
la fede cristiana e discacciare e falsi e' malvagi e'viziosi. g. rucellai
fede cristiana e discacciare e falsi e'malvagi e' viziosi. g. rucellai il vecchio
iscritto, ma semplice e puramente come e' nacque allora infra noi. vignola,
o più, di che ne nascerebbe che e' fora mestiero trovare per ogni vocale dieci
il ver convien pur dir, quando e' bisogna. berni, 1-51 (i-18)
-almeno. angiolieri, xxxv-ii-392: e' m'è (ancor) rimasa una
la gloria di attilio soffersoro gli dii ch'e' cartaginesi usas- soro in lui li loro
terra a piè del letto; e che e' che tentò con molti sacrifizi e purgamenti
purgar le sue peccata, / sed e' n'avesse quanti n'ebbe giuda, /
, avendomi citato a roma a purgare e' mia errori, io non sono voluto comparire
purgatissimo argento. cellini, 517: e' si piglia un'oncia di argento finissimo
presenzia della trinità, in modo che e' vede la unione della divinità e distinzione
gli uomini e le lor degne signore, e' parlino e faccino per parolette ammodo e
infamato, e i purgatori giureranno che e' credono ch'egli ha giurato il vero.
essendo il poeta nostro cristiano, ch'e' sapeva molto bene che le virtù civili non
loro, sarebbe men male; ma e' toma danno a noi, che aspettiàno
sia da dubitarne,... perché e' pare ragionevole ch'e'sia: perché
.. perché e'pare ragionevole ch'e' sia: perché la natura, come ne'
natura, come ne'corpi semplici quando e' vi e ragunato assai materia superflua,
peraonanza e purificato dalla sozzura di tutti e' peccati. savonarola, 7-i-291: el primo
è bastevole certamente a un savio che e' sia puro nell'usare i cibi e che
suo intenza. gherardi, 2-ii-128: e' non è dubio circe essere istata e
: sì son di vestimenta privi / ch'e' mo- stran quel ch'è a rammentar
ti prometto sopra mia fé pura / ch'e' tuoi sensi di vita saran cassi /
. sanano gli ulceri dell'intestina et e' purulenti delle pre- cordie, mangiandogli col
oppone alcune infermità contro a quegli ch'e' vuole tentare, acciocché per esse i monaci
cose necessarie del corpo sì sufficientemente ch'e' forti possano desiderare di fare più che non
et io già cognosceva di quelle recevute e' li soi dinari spexi e non doveriamo intrar
ricevere mercede e premio de'suoi meriti, e' quali furon grandi per farsi lui pusillo
.. putenti non sono alle reliquie d'e' santi, come sono dunque sì schive
dee., 7-8 (i-iv-642): e' se ne gli darebbe sì fatta gastigatoia
busto d'uomo in italia) ora e' par che puta di vecchiezza agli uomini
corrotte dentro in me, perché di fuora e' mi pareva esser santo, e ora
alberti, ii-166: tu così vedi e' cordogliosi deformati, languidi e fedissimi contorcersi
: o stella che dal cielo oidi e' mei stridi, /... /
egli era ubriaco e ben cotto, / e' cicalava per dodici putte. nardi,
putana selerata, / fa porta mai e' non te aprirone. p. nelli,
casa? egli ha 'l torto, ch'e' non gli fa bisogno. aretino,
questi che puttaneggiono infra el popolo ed e' medici, hanno bene per nimico riero.
que'disser che no... e' dissono: di queste immondizie corporali non sentiamo
[il diavolo] gittava per tutti e' sentimenti che pareva fuoco era una puzza
] la faccia de lamine loro e corrompono e' sudditi e succhiano il sangue a la
costretta dal timore, si spogliò; e', trovato costui esser maschio il quale
l'aveste voluto levar dal mondo perch'e' vi puzzasse? carducci, ii19- 199
è comunissimo il sentir dire: 'e' puzza d'inchiostro 'di un abito o
veniva puzzo. sacchetti, 101: se e' ci fosse monna zuccalvento, / a
. f. alberti, lxxxviii-i-102: e' c'è pasto da gufi e barbagianni,
assai mi stia da stecco, / ché e' m'ucidon con puzzosa forza / portando
ti venga alcuno dilettamen- to, certo e' conviene ch'almeno il solo pensamento dell'antica