, a giocolari. lippi, 7-30: e' sono una man di mozzorecchi. note
mozzorecchi, / voi fiorirete i ginnasi e' licei / d'ecceomi e barabbi e zebedei
. pucci, cent., 58-7: e' fiorentin mandar di gente mucchio / alla
i padroni / in casa e scoloriti che e' bisogna / che egli abbiano veduta qualche
regole e sul decoro, si dice ch'e' dà nel freddo, ch'e'non
ch'e'dà nel freddo, ch'e' non ha brio, eh'e'sa di
, ch'e'non ha brio, eh'e' sa di mucido. carducci, iii-18-393
lo spoglia / e dice: -amico, e' convien che tu mudi, / per
scarlatti, lxxxviii-n-561: i'ho gittato coltella e' vanni / e l'altre penne,
/ dove vanno le capre a pena e' mufi. pulci, 14-80: mufo,
e i mugini? gelli, 17-91: e' mi ricorda essermi trovato già in
di gesù cristo, xx- xiv-412: e' par balordo e dorme, il baloccone,
messosi il ciuco sopr'alle quattro zampe e' mugliava: « boh! ah! facciamola
195: statuto e ordinato è che e' rettori..., sieno tenuti e
cert'acque bituminose e lorde / ch'e' n'esce poi ch'io ne disgrado
spa- gnuola, a tale / che e' me ne dette quanti n'avea in
n'avea in cassa, / ed e' rimasto oggi d'andar al banco / per
cent., 72-88: menarne le bestie e' mulattieri. boccaccio, dee.,
, 1-vi-49: tutti i neri e' mulati sono insolentissimi. salvini,
muletto in un bosco. domandollo ki e' fosse. disse il muletto:
cicerone volgar., 2-65: e' si confò ramaricarsi della fortuna avversa
donna andò il donzello; / della corte e' passò il muro, / salse in
. landino [plinio], 186: e' più laudati [pesci litorali] hanno
filippo degli agazzari, 34: solamente e' cappucci degli uomini che io ho morti
fussi creato; / e tu credevi e' mandassi il tributo? / e carlo
loro sia di grandissimo notrimento e che e' sia ottimo. f. f. frugoni
. cicchi, 1-1-226: all'ultimo / e' conchiuse che, come e'vi ha
ultimo / e'conchiuse che, come e' vi ha pelato / e munto bene,
vi ha pelato / e munto bene, e' ne vuol dar ragguaglio / a non
modi [di dire e proverbiali] e' mi sanno un po'troppo di municipio.
stracca. guicciardini, vi-301: se e' perdessi, lo impera- dore sarebbe sì
dore sarebbe sì munto di danari che e' non mancherebbe via a posarlo con danari
, quasi lungo 'l verde / dov'e' le trasmutò a lume spento. idem,
. cellini, 507: conosciuto quanto e' sia dilettevole agli uomini il sentire qualche
del metauro e i sacri allori / e' l'aura che ragiona / con lor sì
sai armoniaco e con la borrace che e' muovono solamente la pelle dell'oro.
: facendo con quella diligenzia detta, e' si comincia a vedere lampeggiare e muovere
scogli / movien che ricidien li argini e' fossi / infino al pozzo che i
d'altra / come viii-1-307: e' si movea dalla porta una via / ritta
lo vescovo, io il farò; ma e' conviene che io sia coperto attorno attorno
ripetizione enfatica. tocci, 1-84: e' non v'è caso nessuno nessunissimo in
nessun uom la vita, / ed e' mi tien per suo, e sono e
vedranno frutto, non che io, e' nipoti miei. lenzoni, 48: senza
dicesti: / ma non so poi s'e' s'appiccorno i nesti. g.
. buonarroti il giovane, 9-52: e' c'è chi vuol che 'n su la
, che senza dubbio son moltissimi, e' sono gli atei non di seme, ma
n-75: del genio le faci, / e' non vani desiri, / e di
altri forbivano le celate, le golette, e' gorzerini; chi
nectare rimonire e governare e fare mantenere e' fossi della terra e castello di montecastello
. algarotti, 1-v-144: in fine e' [i nemici] sono spinti da ogni
troppa ornata. alberti, i-m: e' primi costumi in una donna lodatissimi
, ti lava le mani e la bocca e' denti e strai netto. palladio volgar
bella e netta in tutte guise ch'e' siano oneste e sanza veruno malizioso o
. p. fortini, i-440: vedrete e' miei libri netti e delicati,
del torrente e serbossele nel zaino che e' portava, e con la frombola
pucci, 4-287: pogna che di vertù e' [l'amico] fosse netto,
ciò era netto di passione; e dove e' vedeva il valore degli altrui meriti,
... a me piacerebbe assai che e' si comperassi, ma io conosco di
ha cosa incerta e scura: / e', che non sa come di vizi è
quelle riprese nette..., che e' pareva che ogni loro movimento fusse de
bella e netta / de l'aguglin ched e' cambiò l'altr'ieri. francesco da
che da filippo sia suto avvisato quanto e' fece de'suo'fatti e come lasciò
gli uomin come cani, / poiché e' malvagi son multiplicati: / chi vuole ir
4-358: ebbe a dire tra'compagni che e' non era sì piccol pomo che,
con una freccia, al primo colpo che e' vi tirava. varchi, 18-2-230:
aver trasporto per l'asino, ma e' fu anche il cucco di nettuno,
ei per lo nettunno / il voi e' rostri a maggior furia spinge.
,... rubare nella terra tutti e' neutrali. zilioli, i-273: pretendeva
li prìncipi mal resoluti, per fuggire e' presenti periculi, seguono el più delle volte
il verno i colli / son quando e' neva. alamanni, 6-9-65: non così
fulgide piume. becelli, 1-109: e' si vuol dare / la biancherìa in
l'apostrofo, in cambio dell " e' 'per 'egli ', che vi
ne'vero? cioè: non è e' vero che 'l tale è un galant'uomo
è un galant'uomo? non è e' vero ch'io gliele dissi a colui?
dio alcun no sparga, / sed e' non piace a lei in cui valor
sacchetti, 80: non guardate ch'e' vegna da stibbio, / ché non vedeste
o promesso gli fusse, si dice e' nicchia, e'pigola, e'miagola,
fusse, si dice e'nicchia, e' pigola, e'miagola, e'la iella
si dice e'nicchia, e'pigola, e' miagola, e'la iella, e'
nicchia, e'pigola, e'miagola, e' la iella, e'tentenna. b
e'miagola, e'la iella, e' tentenna. b. davanzali, i-31:
'ed altre siffatte divinità, che e' nicchiano ne'loro versi come in tempio
fanciulle: cioè nicchi e le tonde pietre e' piccoli uccelli e'fiori di mille colori
e le tonde pietre e'piccoli uccelli e' fiori di mille colori e'gigli e le
piccoli uccelli e'fiori di mille colori e' gigli e le dipinte
; accoccolarsi. pulci, 10-148: e' si sentiva alcuna volta un picchio, /
niccol o sardoni o duri iaspidi, / e' cori de'frigidi aspidi / accesi ed
per volersi jwinare più peso, che e' non può portare come sarà talvolta uno
ma io so che ha detti a costei e' segreti nostri. -che si manifesta
; / io te gli serbo: e' sono una brigata, / e mai vedesti
, 159-156: della farsata uscirono, com'e' la prese, una nidiata di topi
10-885: sento un gran piacer quand'e' mi guata, /... /
. / e pe '1 contradio, poich'e' m'ha lasciata, / par ch'
m'ha lasciata, / par ch'e' mi lascia un nidio senza l'uova.
si fa in questo modo... e' si piglia un'oncia di argento finissimo
ch'egli ha il neello che hanno e' reali di francia e quello di buovo è
g. cavalcanti, i- 149: e' mi duol che ti convien morire / per
[dio] gli affamati di bene, e' ricchi a neente mise. cavalca,
volesse la fanciulla lui, overo s'e' la volesse lasciare a quei che l'
alcuno degno di salute, il quale e' non provi prima volontario. = comp
melanzio, è una erbetta che fa e' sua festuchi sottili, lunghi dua palmi
dire adesso come disse colui: « e' non vi riparrebbe nimo ». lippi,
boccaccio, i-4: io farò li fauni e' satiri e le ninfe graziose ne'suoi
sì perché, / quand'ei volessi, e' non può, benché voi / lo
ma sotto un velo, senza il quale e' non avrebbe sofferto quelli occhi. a
ogni morte. caterina, xxxviii-n-635: e' ricchi stanno dalla state al verno /
dalla state al verno / in paradiso e' poveri in ninfèrno. 4.
: via, tra ninnoli e nannoli / e' si potea campare. 7
: nepote pute / al zio, quand'e' puote. quaderno dei capitali della compagnia
5-53: le nitide biade e l'erbe e' fiori / e gli alberi all'insù
naturali e de fattizi, e quello che e' chiamavono afroni tro, che
el nitro. el salnitro, ancora che e' sia di natura propin qua
ermagoras, che neuno che dicesse ch'e' non sappia rettorica no. lli con-
sì forti per quell'atto, / ched e' con la sua fede sì fermissima /
: vogl'io romperli / la ciarla che e' fa con quella vedova? / no
'1 vecchio: domando io s'e' l'ha visto? eh no; e'
e'l'ha visto? eh no; e' sarà il meglio ch'io vegga da me
cosa innanzi sé / sùbita vede ond'e' si maraviglia, / che crede e
: a volere essere vinto e deliberato, e' si conviene che sieno le due parti
abitare nel candido petto di quella, e' mi pareva cosa molto sopra li meriti miei
nuova, 35-10 (142): e' non puote essere che con quella pietosa
2: ciò testimoniano bene i re e' conti, e'prenzi e l'imperadori che
testimoniano bene i re e'conti, e' prenzi e l'imperadori che la gloria
di nobilitare la lingua loro, che e' non istimavano manco l'arrecare in quella
cicerone volgar., 2-69: tutti e' chiari e nobilitati dolori, sprezzandogli,
259: cercando di qualche cosa da mazzicarmi e' percosse un fascio di legne e trattone
che operano, a far loro il dovere e' vorrebbesi uscir fuora con un bastone ben
attribuito a cino, iii-15-1: e' non è legno di sì forti nocchi
di quanto vi leggevi buccia buccia. e' bisogna penetrare col succhiello al midollo in su
s'a tórre una radice, / ch'e' n'è tal copia, vai, /
piano sul nocciolo. idem, 1-2-489: e' si dice per proverbio / che,
volere che si salvi l'anima / e' ci bisogna dar piano sul nocciolo.
sta 'n sul noce, pulcin, ch'e' c'è rombazzo: / ecco il
). ricettario fiorentino, ii-30: e' mirabolani de gli arabi non sono el
/ quando ercole già disse: « e' non si vole / nelle calze nascondersi
gli avversari posson dire di voi - e' fanno di gran rumore, ma sono quattro
d'occhio. finiguerri, 24: e' non si spiccò mai mallo da nocie /
, 3-173: quella spargie lo nocente veleno e' sughi del veleno. guido delle colonne
alla lezione, altri che, mangiando e' cibi che può dare la povertà della
preso poi alquanto di fiato e rinnovati e' suoi santi propositi, giunse alla montagna
ferite col nodo d'èrcole. et e' cinti quottidiani in tal modo dicono avere
il nodo salamone, / bicci novello, e' petti de le starne, / ma
ch'ita n'è colei ch'aveva e' modi. f. alberti, lxxxviii-1-60:
a rametta, dove sopraccorso, com'e' pare, il grosso dell'esercito affricano
era in grado usavano, se non e' poeti? tasso, 7-9-5: maritai
ha figliuola e vuoile dar marito; / e' son vicini, e nulla vien fornito
. m. cecchi, 1-1-171: se e' si sapessino / tutte le mascalcie e
tutti i bruscoli / facessin nodo, oh e' s'in- ghiottirebbono / manco tanti boccon
... e vale questo proverbio h'e' bisogna far le cose co'debiti termini
grossa grana, si poteva 'mpiccare, ch'e' faceva spesso de'buoi di noferi.
. g. cavalcanti, i-194: e' fu amore, che, trovando nui,
quel fin che voi sperate / e ch'e' disponghin fazio a darla [una
a voi, / che noia dà ch'e' si scuopra la burla? moneti
guicciardini, vi-313: vinta questa legge, e' lucchesi, o perché in fatto la
egli non dà a voi noia, e' dà a lei e a me. cosimo
. cecchi, 186: gran cosa ch'e' non abbino a fatica / rasciutti gli
... i'so dir ch'e' dare'noia / all'ombra. crusca,
dolore. ceresa, 1-1702: quando e' sospir gonfiando al cuor fan noglia,
noia. macinghi strozzi, 1-505: e' la venderono [una schiava] perché
e non pigli ardire a noiarti quando e' ti vegga recusato e negletto da'tuoi
xv, 28: o lasso sventurato, e' non creda / che il lione col
recipr. vettori, 138: purché e' non fossero [gli ulivi] tanto
tanto accosto l'uno all'altro che e' si noiassero. 11. intr
fama. giamboni, 8-ii-156: e' sono alquanti che credono montare in grande
mio dottore udito / nomar le donne antiche e' cavalieri, / pietà mi giunse e
. f. doni, 2-28: e' furono non è molto tempo due cavalieri,
vinattieri] sieno dodici... e' nomi de'quali si truovino, e prenomi
il popolo voleva ottenere una legge, o e' faceva alcuna delle predette cose, o
faceva alcuna delle predette cose, o e' non voleva dare il nome per andare
/ -nominerò ben lui, sì come e' merita, / pel nome suo.
nome iulio secundo e che aveva spacciato e' cavallari. -prestare il nome:
buon nome e piscia a letto, e' diranno che hai sudato. -il
avere il nomentadore, il quale ci ricordi e' nomi loro. = dal lat.
cui dette la più lunga nominanza ch'e' potessero desiderare, nelle sue cantiche immortali
se medesimo; e seguente lui, e' figliuoli e fratelli; e gli ultimi e'
e'figliuoli e fratelli; e gli ultimi e' nipoti. della quale nominanza da alcuno
: sieno tenuti e debbano di tutti e' bene e cose per loro fatte..
consoli e proveditori, ovvero a coloro e' quali essi consoli e proveditori aranno nominati
aver mai veduto scritture antiche, se già e' non pigliassero equivoco nella nominazione dell'antiche
di bastardi o vero... che e' non fussi degli strozzi. testi,
torvi il vostro. sacchetti, 161-101: e' conviene che io sia coperto attorno attorno
invidioso,... quanto perché e' temeva che per memoria del padre e'
e'temeva che per memoria del padre e' non venisse appresso de'popoli a superarlo
cosa innanzi sé / sùbita vede ond'e' si maraviglia, / che crede e non
oggimai tu di non far ciò ch'e' vuole. g. morelli, 113:
: egli è mancato / poco ch'e' non l'ha fatto adirar. galileo,
meio ese aregordenti / de zo che e' dirò adesso, / correa mile duxenti
a poco tanto augumento che, non che e' siano tornati sotto il giogo d'austria
! roba che a spremerla ben bene, e' n'uscirebbe un noncovelle bellissimo.
non sieno opposti, par nondimanco ch'e' mostrino alcuna opposizione, per essere scritti
valore rafforzativo. sermini, 326: e' mi incresce ch'io tei promisi, solo
pide: pur non dimanco e' la dimostrano nella prefazione in qualche
altro e non di meno sempre e' farisei, scribi e sacerdoti tutti ognuno mormorava
i poveracci mai rimangon privi, / e' basta, ché de fatto andar gli
. m. villani, 9-6: e' promise di non fare accordo e di
al non plus ultra in tutto quello che e' volle fare nell'esercizio dell'arte della
concetti. poliziano, st„ 1-42: e' in lei discerne un non so che
cert'acque bituminose e lorde, / ch'e' mesce poi ch'io ne disgrado gli
solari che escono del telescopio perché quando e' fosse obliquo, la sezione viene ovata e
della nave, il quale è segno che e' si fa quando e'chiama e'sua
quale è segno che e'si fa quando e' chiama e'sua a consiglio. segneri
che e'si fa quando e'chiama e' sua a consiglio. segneri, iii-1-105:
alcuna annotazioni sul decameron, 44: e' bisogna anche satifiata / il nostro amore
machia velli, 11-3-416: e' cittadini sono quelli di che vi mandò
roba. pulci, 7-50: dove e' par che bruttura cognosca, / sempre
che oggi regni questa opinione, ch'e' basti solamente mettere insieme quattro note e
. gli propongano i loro mallevadori, e' nomi e cognomi de'quali piglieranno in
assai volte la mutazion del significato, acciocch'e' non si pigli talor qualch'errore,
consiglio e vi conforto: / lasciare e' vizi vostri iniqui e amari. boccaccio
falso trovato. sacchetti, 153-18: e' ci ha peggio, che li notai
noto, e a quel modo / ch'e' ditta dentro vo significando.
cose più leggieri. benivieni, 83: e' quali versi, se tu attentamente gli
dirlo così) che essi allora avevano sopra e' loro capi. machiavelli, 20:
fuorono eletti, / e poi ch'e' si chiamaro, attesi come. idem,
, stimare. machiavelli, 1-i-65: e' prìncipi, per essere posti più alti
/ penetenze fici magne / piu ch'e' non ne fu'notata. giorgio dati,
tica, e appresso udire la somma e' trattati e altri libri ch'a noteria
eredità in questa mia inculta operetta, quando e' non la rinunziano nelle massime e scritte
, 1-146: vegghiavano nelle milizie loro e' pessimi prìncipi e'farisei contra gesù e
vegghiavano nelle milizie loro e'pessimi prìncipi e' farisei contra gesù e sollicitamente trattavano e
per posteriori. panziera, 1-20: e' quali umilmente mi prie- gorono che io
arte della lana di siena, 340: e' quali [consoli e camerlenghi] mandino
quali [consoli e camerlenghi] mandino e' messi dell'arte per tucte le bottiglie
statuto dell'arte dei vinattieri, 1-146: e' quali consoli e rettori...
e sì gli disse: beatissimo padre, e' sono veri e'benefici che dice la
disse: beatissimo padre, e'sono veri e' benefici che dice la vostra santità avere
s. benedetto volgar., 80: e' vizi medesimi in alcun modo verranno in
prima quello uno uasi in tutti e' preti commune e notissimo: era cupi-
, ch'io ti / so dir ch'e' fa notomia di quel povero / vechio
guicciardini, iv-327: essendo notorio che e' non avevano inclinazione alla guerra, se
è di poi tanto continuo / che e' vince il suon delle campane grosse.
: spargie [circe] lo nocente veleno e' sughi del veleno; e chiama la
, annottare. compagni, 2-15: e' viene verso la notte. castiglione,
conto, in cambio di quella ch'e' si promette, una nottolata d'un'
notturne. savonarola, iv-374: dicono e' dottori che per la polluzione notturna che
sul decameron, 66: a giudizio nostro e' l'uomo giusto nel novantesimo salmo.
alle tradizioni sane dell'arte, ch'e' la riguarda in somma con un po'di
un che promettessi farlo papa, / ch'e' non volessi vederne la prova / il
della lana di siena, 238: e' consoli e camarlengo... siano tenuti
novecento solamente. fagiuoli, 1-5-479: e' non è già questo il palazzo incantato della
fanciullo: se voi siate desso voi, e' vi conviene venir testé insino a casa
e nessuno mai ne ha dedotto eh'e' fosse uno scettico. abba, 3-35:
di monna nese, / quando sonett'e' udì di lei novello. chiaro davanzati,
il nodo salamone, / bicci novello e' petti de le starne. idem, par
si spande / ch'egli era nato e' lor novel signore, / tutti armeggiar
pagare la valuta del frutto avanti ch'e' sia maturo. -di novello:
eran contenti / per veder novitadi ond'e' son vaghi, / volgendosi ver'lui non
le pietre] facevano, santo francesco e' compagni con grande ammirazione uscirono fuori del
, qual eo sonto usoo, / e' tra9o aqua e ceno del pani90, /
là o'-t è 'l marchoo / e' vo coi graendi qual e'fos novi9o.
'l marchoo / e'vo coi graendi qual e' fos novi9o. giuseppe flavio volgar.
flavio volgar., i-87: perirono tutti e' soldati romani, che non fu gran
novizia / e non intende il gracidar ch'e' fanno, / l'inter- petre fa
priapo. savonarola, iii-207: quando e' [il tiranno] fa nozze ognuno lo
: dove far qualche mischia credeva, / e' gli areva proprio andare a nozze.
ahi lasso, / è '1 ponte ov'e' passava i peregrini? / noi
difensori. machiavelli, 751: e' nimici dall'uno e l'altro corno si
. pietro da bascapè, v-189-154: e' odi, meser, la toa voxe
i-376: donne e fanciulli, poi che e' viddono la terra circondata
uomo si veste di questa carne passibile, e' non può fare che non senta le
nugazióne, sicché. ppiù legiermente e' possa trovare la. cciertanità di
rinaldo il seppellì [fuligatto] come e' potea, / e terminò pur di
la mattina son di rossor pregni / e' nugoli, davanti che 'l sol surga,
. diceva essere stato soldato e tagliava e' nugoli. firenzuola, 621: egli e
se le farà dar bando, / sed e' ci passa di qua nugolone / ch'
, / che par che cardi lana; e' fa tal pruova / che, se
alberti, 286: -sai in che modo e' perderanno tempo? -credo se faranno nulla
uno o più sarà data faccenda alla quale e' sia inutile o disadatto. imperò che
.. che niuno intendeva cosa che e' si dicesse. segneri, ii-395: quanto
: come no'facciam nulla nulla, e' non hanno altro in bocca: «
se egli fosse 'numerante ', e' si potrebbe numerar con lui l'altre
, ovvero diminuito; dove che se e' rilevasse più di otto, e'lo chiamerebbono
che se e'rilevasse più di otto, e' lo chiamerebbono imperfetto abbondante. altoni,
proprietà. ella seppe a numero quanti e' furono e quanti sono e quanti ne
che si chiama nummo, / ma s'e' ti fugge, distillan per fummo,
per tutta la tua città e scacciando e' giuochi e le mense de'numulari, cioè
scolpita. pulci, 18-134: e' crucifissi scuopro tutti quanti, / poi
fama sono castore e polluce frategli, e' quali non solamente furono detti essere nelle
si portò come da poco e sciocco, e' rispose al ditto nunzio del re che
palladio volgar., 12-1: dicono e' greci che, macerando prima le fave
/ che quando ha dato il tuffo e' non si tiene, / e tanto
detto... ci fu nuove eh'e' pisani avevano corso pisa. sanudo,
proposizione ellittica. lippi, 12-9: e' s'avvicina e dice: olà, che
pane. c. bartoli, 1-157: e' si debbe tenere il litanie in duoi
la nova primavera / gli arbori adorna e' poggi e le riviere. boccaccio, iii-8-79
levante. guicciardini, ix-240: avete udito e' peccati di messer francesco: paionvi cose
mezzi). machiavelli, 1-i-15: e' principati sono o ereditarii, de'quali
sia suto lungo tempo principe, o e' sono nuovi. 27. inventato
non me ne mandasse in granata, e' serà di bisogno, poi che '1
costoro mostrassono le immagini de'padri o e' domestichi nudricamenti nominas- sono, pensi tu
peccato è altrui in orrore inanzi ch'e' si facci, ma poi che l'uomo
del foco senta / ov'io tutto ardo e' miei pensier nutrico. -ispirare
core / d'una giovane donna ch'e' disia, / per cui si fé gentil
si sia, e cibi e vini, e' quali sono molto nutricativi e riscaldativi,
ch'io caddi morta alla foresta, / e' fuggì poi, che dir non è
loro sia di grandissimo notrimento e che e' sia ottimo. magalotti, 7-22:
sia il nutrimento, di che natura e' si faccia loro. g. michiel,
di gioia né di nodrimento, / ch'e' di speranza mi dovea nodrire / insin
speranza mi dovea nodrire / insin ched e' mi desse giuggiamento. petrarca, 331-17
e sostentarli. cellini, 784: ora e' si trova alle stinche, et è
sanza stato e in sulla industria, e' pochi fanti non davano loro reputazione,
b. segni, 7-61: posto che e' [il fuoco] si nutrisca e
qualche ragione a creder di lui ch'e' fosse principio negli animali e nelle piante
amando, d'amor senza speranza e' vi bisogna, figliuoli amore e carità
/ quei che lo serve umano: / e' senza gioia lo tene, / nodriscelo
ruta e fele, al modo detto e' vale alla oscurità del vedere ed è
. seneca volgar., 3-153: e' primi [beni] son secondo natura,
rimuove la tristizia dell'aere e eziandio e' nuvoli dell'animo umano rasserena. aretino,
nuvolo sopra e' capi degli animali [squali] simile a
chiaro davanzali, xxiv-35: perché il podere e' s'ha, / dicane ciò che
, 1-i-15: tutti li stati, tutti e' domini che hanno avuto et hanno imperio
stati e sono o republiche o principati. e' principati sono o ereditarii, de'quali
ne sia suto lungo tempo principe, o e' sono nuovi. e'nuovi, o
principe, o e'sono nuovi. e' nuovi, o sono nuovi tutti, come
per lo merito della santa obbedienza, e' gli darebbe volentieri la licenzia, vennegli
ti desti a reggere alla fortuna: e' si conviene ch'a'costumi della donna tu
, però, che per le occupazioni e' non possa attenermelo; ma io replicai così
opera a molto meritare da chi poi e' confessano sé essere servi. ariosto,
solo avete ad pagare 35 scudi, e' quali v. s. fieno contente pagare
e il colore per ragione, sebene e' sono il medesimo soggetto, perché il
alla promessa d'essi s'obbligarono i signori e' collegi e'richiesti e se ne fé
d'essi s'obbligarono i signori e'collegi e' richiesti e se ne fé scrittura obbligatoria
. giambullari, 214: sebbene come uomo e' poteva forse bramare un grado sì fatto
pegno in casa, e contentissima / e' aspettar quel tempo, e tiemmene obbligo
indiscreto figliuolo, accioché per miserazione paterna e' si disponga a trarlo del lutulento fango
mettono al sepolcro d'un morto quanti e' n'ha nella guerra ammazzati. battista
debbino per gli oblatori predetti far fare e' contratti, come di sopra, intra
perdere cosa impossibile da riavere, nondimeno e' si suol dire: 'chi bene ama
escono del telescopio, perché, quando e' fosse obliquo, la sezione viene ovata e
tempo siamo da dovere dare a oblivione e' suoi ottimi portamenti verso la republica nostra
. e, mancando, cominciono allargarsi e' sensi e ad obnubilarsi l'intelletto di
485: la dracma attica, la quale e' medici usano quasi sempre, pesa un
per obumbràre essa sposa, per nascondere e' sua eletti e per riscaldare e'sua
nascondere e'sua eletti e per riscaldare e' sua figliuolini. tommaseo, 20-501: rispondendo
ha recato a vender canovacci? / ch'e' va com'oca e càscali 1 mantello
vi potete metter a sedere, perché e' sarà com'un aspettar che nasca l'
scarso valore. pulci, 22-201: e' son più di mille oche in su 'n
in ormignacca. pulci, 21-68: e' ci sarà da far pur molto -,
disse colui che ferrava l'oche: e' ci sarà che fare, perciocché l'oche
io il credo tu il torresti: / e' ci è di molta via sassosa ancora
non se'oca e beccheresti. / e' ti convien con meco giostrare ora. g
sopra questa cagione si fondarono, ma e' dovea pure considerare che quella era stata
avergliene dato arte con occasione che e' li potesse disturbare. duodo,
stolti sanza discorso alcuno, o e' sono ostinati ed obce- 2.
quel fatto interpretato / giudica ben com'e' discerne male, / questo gli avien
sempre fino all'età di 68 anni ch'e' visse, senza mai portare altri occhiali
giusto. carducci, iii-1-283: or e' sbuffa or si libra ed or il petto
dicere. / mostra qua: oh! e' bisogna ch'i'adoperi / gli occhiali
lo possi fare. allegri, 36: e' par che l'appigionasi lievin qualche volta
volta il credito alle case vote, ma e' non è per tanto che le non
se non mi credete, guardate, e' non hanno picchilo, e ancora non c'
ch'ambo son cotti, / ma bisogna e' sia presso pel trist'occhio /
.. / mena le man che e' pare un berrettaio, / ed a chius'
e col core! machiavelli, 119: e' si può fare tosto aprire gli occhi
. cecchi, 1-2-134: gran cosa ch'e' non abbino a fatica / rasciutti gli
cecchi, 26-97: e che vino! e' cava proprio / altrui gli
stu 'l guardi nel bicchiere, / ch'e' dice: be'mi, be'mi
dire: in ergendo il capo, e' non m'ha dato nell'occhio.
che quel non veder altro fa che e' paia sempre meno di strano. 0
cesari, 11-512: ben osservato! e' m'era fuggito d'occhio.
signore. gelli, i-181: se e' non hanno cagione, e'lo fanno per
i-181: se e'non hanno cagione, e' lo fanno per levargli dinanzi agli occhi
a noi. firenzuola, 705: e' bisognerebbe ch'i'non avessi né occhi
li odi a sera ei vela. / e' dorme, et ella stesse la so'
16-22: sentendo che tu non hai e' fanti che tu dèi avere per la guardia
dio chiamarlo a sé, e facendosi e' sua exequi, el cardi
neutro. gelli, ii-165: quando e' ti occorresse ancora difender qualche opinione contra
portan dell'imbasciate... s'e' son uomini, non occorr'ail- tro
2-2-331: se tu fussi più savio, e' si potrebbe disporre. amari,
sì artificioso e astuto ingegno a occultare e' suoi appetiti, voglie e passioni d'
. cicerone volgar., 3-252: e' non si appartiene a uomo aperto né
le latebre ne'petti umani! quanto occulti e' consigli, con queste similazioni! cariteo
. giov. cavalcanti, 202: e' vidono dietro venire sì lunga riga.
cavalcanti, 2-558: nell'orazione per cluenzio e' dice di sassia che era madre di
continuamente più alti delle campagne per dove e' passano,... come ocularmente si
/ se tal mi vede ed ode / e' viene pietoso / deo, lassa me
, toccare. gelli, i-51: e' ci vincono [gli animali] in qualche
si destava ogni fera; / givan seguendo e' bracchi il lungo odore.
insino a ora non abbiamo odore che e' franzesi disegnino venire. siri, vii-395:
traduzioni del nostro alessandro niuno argomento ch'e' vivesse in cattivo odore, egli censore
manda colonie] coloro a chi e' toglie e'campi e le case
manda colonie] coloro a chi e'toglie e' campi e le case per darle
, / udirai, e saprai s'e' m'ha offeso. boccaccio, dee.
campo andò un bando, che tutti e' cavalieri fussero alla sem- braglia e che
pietre, che sbalzan fuori, offendono dattorno e' difensori dell'altre parti della rocca.
intelligenza, 138: offender al sanato e' non voleano. -con riferimento a
alla finestra colla donna sua, ed e' vide passare per piazza una brigata d'uomini
quello deo che là fosse, et e' medesimi l'adorrebbero. testi fiorentini,
r-i-339: domandava il re da tutti e' cristiani fiorini centomila l'anno, e
xliv-111: mi pare oggidì che prima ch'e' [la donna] giunga ai quindeci
danneggiati. a. pucci, ii-159: e' non mi pare che per un vecchio
ahi lasso, / è '1 ponte ov'e' passava i peregrini? marco polo volgar
questo modo soprascripto è bene considerato, e' si pagano ogni a ragione di più
di più che f. io per uno e' provigionati. -ogni altro: v
, onde ne cominciarono a fare mobile, e' ogni dì il s s
certe ale così maestrevolmente condotte, che e' pareva che volesse ad ognor volare in altra
ben vero, che si può, ma e' non si fa sempre, né se
. lippi, 11-23: che temi ch'e' mi porti via la brezza, /
): un sì fatto pazzarone / e' ten sé savio, '1 garzone; /
di cui, qual ora egli aviene che e' sia preso, si fa un olio
quante l'altre e eterna per loro e' suoi discendenti. tron, lii-6-184:
io potevo dire olio, se prima e' danari non venivano. -essere all'olio
carlo, io non posso tacere. / e' si par ben che non c'è
c'è più rinaldo: / ch'e' ti farebbe ancor l'olio tenere.
la bruca... ha mangiato e' vostri oliveti e ha guasto e'vostri
ha mangiato e'vostri oliveti e ha guasto e' vostri fichi. bandello, 1-41 (
del lume sopra naturale e di quello che e' fa; che le lascino le zachere
l'avvenimento ci toglie le cose, ma e' ci lascia l'uso e l'utile
: questi corifei delle 'oltramontanerie 'e' vi recitano a piena gola le parole
oltre a di questi..., e' se ne potrebbono arrecare, così de'
uno sacerdote per quella medesima via, e' vide costui [il ferito] e lassollo
dante, inf., 26-109: io e' compagni eravam vecchi e tardi / quando
cecchi, 7-5-11: sendo oggimai oltre, e' non è bene / che stiate solo
vinnir le cose, / per avern'e' placemento. detto del gatto lupesco, xxxv-n-
di croniche degli imperadori, 1-3: e' distrusse tutto lo reame d'egitto e
. giov. cavalcanti, 202: e' vidono... venire sì lunga
, lasciò il cacio e corse all'ombra e' non ebbe l'ombra e perdé il
). guicciardini, vi-59: avevano e' vinizianì tenute astutamente molte pratiche di pace
per ingegnarsi di mettere qualche ombra tra e' signori della lega, a fine che questa
stado. machiavelli, 20: vedendo e' grandi non potere resistere al populo,
e proporzionato agli occhi nostri, ond'e' posson di poi, così ombrato e
adoperare i colori con tanta unione che e' non si lasci uno scuro ed un
un chiaro sì spiacevolmente ombrato e lumeggiato che e' si faccia una discordanza ed una disunione
gente ad un colpo scapezza? / e' non è uom da mandargli l'ombrella,
non lo trovando, alcuno diceva: e' sarà con lionida a qualche ombrìa. soderini
tevero, il quale... e' capelli con ombrose canne copria. campofregoso
lo prese, / che lo schiacciò come e' fussi una canna. leonardo, 2-227
per questo fu chiamato omero, perché e' colofoni chiamano e'ciechi omeri. bruno
chiamato omero, perché e'colofoni chiamano e' ciechi omeri. bruno, 3-689:
in tanto vostro malanno?... e' se ne vanno a posta loro a
e, quel che è peggio, e' vi mandan a lor capriccio, purché e'
e'vi mandan a lor capriccio, purché e' ne venga lor la fisima, gli
guicciardini, 11-278: può essere che e' fondatori di quella cictà,..
, che là [in sicilia] e' chiamano oncia, come ella è a loro
, / che vada a lui, cad e' n'è ben fornito. / ed
andò 11 lì e sull'undici once ch'e' non ne fosse fatto uno sgabello.
sacchetti, 14: non spero orna'ched e' sian tanti / pensier che 'l core
ha danar da spese: / ond'e' si crede bene esser donzello. dante,
la perdonanza de'peccati per lo ammendamento e' vizi, onde è scritto: levate via
io ondeggiava nel mare di questi pensieri, e' mi parve veder... una
. - / -l'ordine volgi: e' non fur, madre mia, / senza
gli occhi leggiadri ornati e begli, / e' amor empie di rai e di quadregli
del suo padrone. machiavelli, 652: e' si dice che criside abitava in su
prevaleva, cercò la salute, la quale e' non poteva impetrare onestamente, d'impetrarla
le onestiamo di parole, dicendo: e' purga il ventre, ella è da marito
ventre, ella è da marito, e' fanno figliuoli. ariosto, 19-33: angelica
. cellini, 1-217 (65): e' mi pareva, veduto di aver sadisfatto
, 1-i-317: li buffoni (perch'e' naturalmente hanno alcuna ritentiva et astuzia)
ed umana, / e salutò marsilio e' suoi compagni / con atti onesti e
laude dei bianchi toscani, cxvi-70: quando e' fu nel luogo andato / dove i
di mandarlo ad effetto, occorse che e' fu morto pier agnolo micheli in lucca,
. malatesti, 74: dopo ch'e' sia svinato, com'è onesto, /
/ chi onis l'altrù muier, / e' son tegnù ae jostixiers ». guido
imbriani, 4-15: poco monta ch'e' [il concetto poetico] sia falso,
ne ha stampate il reina, ch'e' chiama un cervellino di fringuello, e il
udito messa in san pietro scheraggio, e' mi entrò innanzi bernardone, sensale,
; prezioso. bencivenni, 4-95: e' conviene che a questo fiore [di
, tornando alle volte alle parti dov'e' comincia. bruno, 3-1089: nel
baccelliere nella scienza della lingua toscana, ma e' mi riesce, dicolo? onorinsi le
che costui è innamorato di costei, e' vuol che la somigli la moglie.
venire a un suo attento, si dice e' fa fuoco nell'orcio o e'fa
dice e'fa fuoco nell'orcio o e' fa a'chetichegli. grazzini, 4-335:
331: questo partito fu cagione eh'e' si preparò innanzi alla forma della lanterna
]. fiori di flosafi, 139: e' sanatori... fecero per quella
arte dei vinattieri, 1-54: infrascritti sono e' nuovi statuti e ordinamenti, e ancora
darle... segni sotto chi e' militassino, armi con che si avessino
i-449: noi abbiamo commesso a tutti e' rettori dove sono le bandiere, che
1-55: statuto e ordinato è ch'e' consoli e rettori di questa arte sieno quattro
ordinando, / là dove il corno e' sonò tanto forte. machiavelli, 1-vii-370
tenuta. c. dati, 4-177: e' m'è venuto desiderio di riferire in
al fine destinato, allora, lasciati e' modi ordinari, [dio] viene alli
mandare subito uno ad posta, quando e' non si spacciassi in lione per l'
promesso. sassetti, 29: se bene e' promesse a francesco di mandarli questo ordinario
l'ordine di ragione, necessariamente in prima e' bisogna dissipare il vizio che si possa
debitamente ordinate. boccaccio, iii-12-59: e' denti suoi si potean somigliare / a
estesa. carducci, iii-26-50: diresti ch'e' fosse un maestro buontempone, a cui
calando a perpendicolo verso el centro, e' si doverebbe, secondo la regola de'pozzi
peso sia saldissimo ed uguale e quanto e' sarà più largo tanto manco consumerà il
palazzo e... vidde li servi e' sudditi suoi molto ordinati e costumati.
orsanmichele, 3-21: quando i capitani e' rettori di questa compagnia avessero a fare
. cecchi, 230: se e' non fussi ch'io tengo ch'e'sia
se e'non fussi ch'io tengo ch'e' sia / seguito per divina ordinazione,
per ordine privato. firenzuola, 449: e' bisogno che '1 suo padrone, non
ordine e di modo colui a cui e' sono obbligati. -con valore aggettivale
b. segni, 4-54: dove e' sono assuefatti di maniera che il legislatore
legislatore stesso non si fidi di loro che e' sien buoni e egli in tutto ordine
... hanno insegnate le medicine e' difetti de'corpi et hanno posto i rimedi
(444): in un tratto e' comparse un dei sua segretari il quale,
voi. monosini, 322: 'e' mi fischian gli orecchi ', significans de
intendeva. s. ferrari, 354: e' mi par che tu non ci oda
creduto l'ultima che la prima, quanto e' v'avean fatto gli orecchi. magalotti
che io fé venire qua; e perché e' s'è doluta qua de'casi mia
doluta qua de'casi mia, stimo che e' si dorrà ancora costà. fate orecchi
colli. giov. cavalcanti, 202: e' vidono... venire si lunga
montò in orgoglio, per ciò ch'e' si assicurò della signoria ch'egli ebbe sopra
dra terra, donde tu nasci, tu e' trop dexdeniosa. chiaro davanzati, 91-7
, e dir del mariscalco: / ch'e' par fiorin d'or, ed è
: cioè nicchi e le tonde pietre e' piccoli uccelli e'fiori di mille colori e'
e le tonde pietre e'piccoli uccelli e' fiori di mille colori e'gigli e
e'piccoli uccelli e'fiori di mille colori e' gigli e le dipinte palle e l'
france- schi orofiamma: mandata, come e' dicono, dal cielo a fiovo.
uomini del popolo de'giudei, de'quali e' trasse sua orriginale nasscienza secondo la carne
, 1-55: statuto e ordinato è che'e' consoli e rettori di questa arte [
larghezza a'più antichi e, come e' si chiamavano o si credevano, originali,
: / a biotto su la paglia e' balenoe / per non aver le conche
g. m. cecchi, 1-2-258: e' airebbon d'aver detto per burla,
andarmene / piano piano a origliar se e' sono a tavola. d'annunzio, v-i-
il tempestoso orion subbitamente surgendo con tempesta e' ci condusse in ciechi guadi, e
c. gozzi, 4-95: e' mi fu tolto senza fallo; / non
b. segni, 9-175: quando e' bisognasse recitar cento tragedie, elle si
un non ha per medicina: / e' luccianti ha quasi spenti, / tutti
firenzuola, 621: e' non è che fra l'ottone e '1
la legatura e l'orlatura e la merlatura e' non costasse [il gioiello] due
essere superficiale. allegri, 205: e' bisogna star oggi in su gli orlicci:
, per certa aria di libertà ch'e' dimostra nella schiavitù di porre il piede nel-
/ offerta, e vada poi, s'e' non vuol darvelo [il diamante]
una mente sana e vaga del nuovo; e' pensava a rifare tutto quanto il sì
intelligenza, 208: quiv'eran li semenzi e' gran pimenti, / li arnesi cari
gran pimenti, / li arnesi cari e' begli adornamenti, / in vasi d'
si aspro ludo / d'uccidermi e guastare e' membri ornati? bisticci, 3-555:
membri ornati? bisticci, 3-555: perché e' vedessino le ornatissime e pudicissime donne aveva
nome ornato: è da avvertire ch'e' diffinisce tutti gli altri, e di
qual cosa dal rubbertello è sciolta ch'e' la lasci perché il nome ornato non consista
; o vero è me'dire ch'e' non l'abbia qui diffinito per averlo chiarito
nel libro iii della rettorica, ove e' dice 'la bellezza del nome.
. certo è che 'l filosofo intende ch'e' si dia il nome ornato di per
per sé, mettendo più disotto, ove e' tratta della bontà della locuzione, il
chiaro davanzati, xxxi-54: a cui e' si convene / toro de'essere dato
tanti bossoli / eh'i'dissi: « e' ci ha che far prima che in
avea condotto in camera, / perché e' facesse la spianata al medico. lippi
oro. monosini, 62: a chiacchierare e' vai tant'oro, a parlar da
tant'oro, a parlar da senno e' non vale una man di noccioli,
di', via; / -e che? e' non c'è mal nessun che possa
, 22-66: s'io gli scrivessi, e' parre'tutto orpello. -porre orpello
grado. milizia, v-471: sia ch'e' [il temanza] si guardi come
vecchio. tasso, 5-44: marte, e' [rinaldo] rassembra te qualor dal
percossono che, tagliato il naso col labbro e' denti, appena con alquanta poca di
voglio dargnene / un'orsatella. - e' correranno e populi. = dimin.
neiente già non sangna. / - (e' parrà peggio che leone od orso /
1-ii-242: gli è come l'orso, e' par goffo e destro. faiuoli,
, ipsum interfecit:... 'e' l'ha mandato a parlare a caronte
vender la pelle. monosini, 255: e' vuol vender la pelle dell'orso avanti
vender la pelle dell'orso avanti ch'e' lo pigli. birago, 177:
, prurito. burchiello, 2-2: e' pedicelli, ch'ha nelle mani un frate
dica / la sua santa parola, e' uscirà fuori, / egli d'impaccio
, 345: chi sia l'autore, e' non accade dirvelo, / ch'egli
mettiamo doppia, el per il, e' per i, e queste note caratteristiche della
tornò alla badia e ragunati li monaci e' conversi, infino al cuoco e l'
ortolana e camporeccia. tanaglia, 1-651: e' susini me'pruovon ne'piani, /
le parti. pulci, 27-89: e' si vedeva ora a poggia, ora a
levata tutta a terra la immagine, e' non si riconoscerebbe. così i peccatori
pallido ed oscuro / e parve ch'e' nel petto me '1 gittasse. m
che non avere facultà di mostrare quello che e' sono, e che con danno di
prometto sopra mia fé pura / eh'e' tuoi sensi di vita saran cassi / e
, i catelani, i cittadini aconesi e' cavalieri ospitalarì, i quali perseverarono nella
amicizie de'forestieri d'altri paesi che e' non potevano di vista conoscere. g.
questa ossatura della gamba, innanzi che e' si venga alla testa, tutti quegli
'certe cosette, / che s'e' volesse biasimarci punto / come non osservanti
non osservanti del stil comico, / e' se li potre'dire: attendi ad
o il padre gli bastona. / se e' saltan la granata, addio creanza.
le sostanziali schifando si cercano, non e' santi principali e approvati. imitazione di
le lettre et avea in grandissima osservanza tutti e' etterati. n. franco, 3-45
di dante, del quale certo è che e' fu grandissimo osservatore. 8.
di aquila, la chiamano barbata et e' toscani la chiamano ossifraga. mattioli [
per esser utile a molti, in tutti e' modi debba obsistere alle iniustizie e darsi
terreno con fosse, in poco tempo e' non vi sarà se non tossa. d
nuovo le cose d'italia, dove e' vede che è materia da disfare ancora et
. salviati, 19-25: pensa che / e' mi s'è messo attorno col midollo
1-484: essi m'hanno forate le mani e' piedi. io posso contar tutte mie
la gente grossa / si crede ch'e' cercasse veramente / li sopraddetti luoghi in
tra i nemici si scaglia, e dov'e' trova / al suo furore ostacolo,
non avessino obstato in forma di nuvole e' fiori che d'intorno gli piovevono.
ai padroni. tanaglia, 1-1469: e' villan d'oggi sono a quel venuti /
domandato risponderà a favor suo, quantunque e' non sia per dir vero. ibidem,
in fino la mattina a terza, accioch'e' nimici non s'accorgessero che l'oste
assedio. gesta florentinorum, xxviii-931: e' ghibellini si puosono ad oste a castelnuovo
onore e per più vostra pace / e' per tirar la man vostra di pena,
dante, xxxv-n-699: per la vertù ch'e' parla, dritto ostelo / conoscer può
alberti, 399: sempre più sono e' viziosi, ostentatori, assentatori e maligni
e maligni in casa de'signori, ch'e' buoni. guicciardini, 2-2-171: ho
come dite voi quelle donne che levano e' fanciulli del parto: noi le chiamiamo
. bernardino da siena, 1035: quando e' si parla del corpo di cristo,
le sequenze in versi ritmici... e' li faceva cantare ai fedeli nella messa
ostica e non posso / ingozzarla ch'e' m'abbia così a essere / stata
o si consuma, per molto ch'e' si tormenti con questo fuoco. pindemonte,
ciascuno metteva scritto il nome di chi e' voleva mandare in esilio. e da
, sì forte lo occuppa, / ch'e' da dilecto quasi si ostuppa.
fatte di otri. patrizi, 1-5: e' mi pare di essere alla guisa di
angiolieri, vi-305 (11-4): e' m'è sì malamente rincresciuto / el
* fummo a otta! ché / e' sono andati via. soldani, 1-18:
quando egli è sole / e quando e' piove, et è già nevicato / a
giusto. monosini, 381: s'e' piove a san lorenzo, / ella viene
: e sordo a pazz'otte e quand'e' vuole. -a quell'otte
dell'esercito. capponi, 302: e' capitani... dovieno...
rinaldino da montalbano, 903: così ebbono e' maganzesi monte albano, dove disfeciono molti
: viene che ella possega ottimamente tutti e' tre generi della musica et i tre
solima. savonarola, iii-429: ottimati sono e' primi delle città; è derivato questo
una tirannide come uno solo; essendo e' più qualificati uomini della città, la
. savonarola, iii-429: ottimati sono e' primi delle città; è derivato questo
le viti? state a vedere ch'e' fu l'asino. signori sì, l'
nel contado a buono stallo / e' pregovi, figliuol', che voi
1-iv-528): monna simona imbotta imbotta, e' non è del mese d'ottobre
più alte e belle, / ched e' potè trovar nel suo ovile. tanaglia,
ovviare e contrastare al male se non quando e' perde ogni speranza dell'arte sua.
, che della farsata uscirono, com'e' la prese, una nidiata di topi.
dormiamo tutto: tanta cura pare ch'e' abbia che la mente che la notte non
amor non fece pà sembiante / ched e' fosse annoiato nell'udire. =
, 1-350: l'integro poter de tutti e' dei / unito scorse, co'pacati
sempre gracchia / come cornacchia; / e' pacchia / il canideo, / col
b. giambullari, i-53: ultimamente e' fecciono un bel gioco / che si
, / la pace mustra e 'nsegname ch'e' so'de mal enfetto; / pacificato
brillante. cellini, 564: quando e' gli occorre che la non sia in loro
alberti, ii-285: suole intervenire ch'e' padri fra loro sono in mala concordia
.. dici- mus etiam: 'e' non traligna '. idem, 235:
/ non mi toccara padreto per quanto avere e' a 'm mari. guido delle colonne
e comandando facesse valere sé apresso e' suoi, in qualunque modo avendosi per casa
difficili et in farsene padrona assoluta, e' superò messer giovanni maria barbieri maestro suo
savonarola, iii-197: usurpansi quanti padronaggi e' possono delle chiese e de'beneficii.
solito conio, / ché un po'tarpati e' non sono il demonio. periodici popolari
padrone. idem, 248: e' si rispetta 'l cane per amor del padrone
fossa è tirato a ravenna, ov'e' è chiamato padusa: dipoi la prossimana
benevolenza, per iscoprir paese il più che e' poteva, a ragionare alle volte con
gabella di siena, 31: salvo ch'e' foretani infra la massa di siena possano
o come non ebe egli rivelazione ch'e' cristiani dovevano perdere in pagania? pulci
s. bernardino da siena, 452: e' pagani non dormono colle donne loro e
vini. sacchetti, 52-89: e' ci ha una brigata di buon fanciulli che
, j denaio. boccaccio, 21-8-71: e' tuo'cape'più volte ho simigliati /
comadre cavra..., / e' ve voio fare cota parte, / che
paglia o d'altri strami, quanti sono e' balestrieri descripti nella bandiera di cotesto vicariato
già tutto forato come un vaglio, / e' si volgeva come un arcolaio / a'
vuoi fuggire? / cocchin pagliardo, e' ti convien morire. ariosto, cinque
202: statuto e ordinato è ch'e' panicelli uriciati e buoiati si facciano di
il pesce] pur sen va! e' lassò l'amo / per una voce ch'
tradimento di gano da pontieri furon rotti e' paladini da marsilio re di spagna.
, 10-943: di que'conti ch'e' chiaman paladini. salvini, vii-4-8:
non era cavai, ma nondimeno / e' non se gli poteva appor magagna, /
fiorentin di ciò ragiona, / ch'e' non va ben sicuro a pallafrèno.
le mure. guicciardini, 11-241: e' nostri fecciono forti con palancati e travate
, 412: c'è chi li tura e' poderi interi o con mura o con
4. ramusio, cii-in-39: tratti e' cavalli fuori degli uscieri (che ora
soccorri quel gentil bandino, / ch'e' sia per te di morte suscitato: /
fan della sciliva / da 'mmolar bene e' pennecchi: / sempre in bocca n'ha
oro... per ogni volta ch'e' ne mancheranno, da esserne appuntati per
g. villani, 7-141: e' genovesi sursono alla bocca e entrata del
sottil lavoro, /... / e' palchi erano azzurri, pien di stelle
in casa tanto grano ragunato, pieni e' granai, pieni i palchi, pieni e'
e'granai, pieni i palchi, pieni e' cassoni. dolce, 9-13: debb'
quel vecchio pazzo / è innamorato che e' muore ed ha dato / in questo porco
s. v.]: 'quando e' ti dice buono al paleo, non
se vi fussi accusatore palese, che e' vi potessi venire apertamente. botta,
la grazia di dio, sette, e' sono oggidì quasi spenti, e non se
entrò nella battaglia con tanta tempesta ch'e' saraini si tirarono indrieto, e subito fu
nell'una parte e nell'altra, e' saraini ripieni di paura, e'cristiani
, e'saraini ripieni di paura, e' cristiani d'ardire. 9.
d'antico, / l'amare ov'e' condussi i. ttuo penziero, / sì
o nascondersi. rustico, xxxv-n-359: e' forte si crucciò di monna nese,
preparazione insufficiente. allegri, 224: e' mi è paruto sempre meglio l'andar
60: subito / che io sentirò ch'e' sia entrato in camera / terrena,
sua [di firenze], sebbene e' non mi è nascosto che i romani solennemente
della vittoria di questa avarizia, come e' fosse immateriale, sì risale al cielo
garrulum verbosumque:... 'e' terrebbe la volta alle cicale. vincerebbe
sia detto male d'alcuno, sogliono dire e' s'è letto in sul suo libro
un caso iniquo e strano: / ch'e' ti torrà reputazione e stato, /
di quelli che vorrei mai né trassinare e' picchini, né vederli troppo da'padri,
stato e lo imperio che una violenzia sopra e' sudditi, palliata in alcuni con qualche
colore originario. simintendi, 2-164: e' lunghi rami menarono palidóre nel pedale.
lo zimbello. genovesi, 498: e' bisogna o vedere cogli occhi propri o
in rezasco, 745]: e' prefati signori e officiali di balia per
di guadagnarmi la palma, se bene e' ci fussi quel gran mi- chelagniolo buonaroti
io sono la vite e voi siate e' palmiti, e quel palmite che non starà
qualche buon palo / che la impalasse come e' fanno a gli uomini, / che
a gli uomini, / che forse forse e' le uscirebbe il ruzzo / de gli
di ferro. idem, 17-98: e' s'è servito insino dell'essere il
palo di ferro. monosini, 260: e' lancia un ago per avere un pai
con quatro cuofani pieni di fichi fiori, e' quali eglino chiamavano parombole. =
e secondo la sostanza di quel ch'e' sono. a. f. ber
mondo e com'è duro / far ch'e' non giunga a palpeggiarti 'l core
persona). lambertucci, 48: e' ti bisogna astener come 'n tonica /
del pancia- tichi, parmi che e' debba pigliarsi quel buon boccone f
: vin nato là 've gracidar loquace / e' caldi tempi suol palustre rana / generoso
vite. alberti, i-362: sdegnano e' pampani il rapano e aodiano el caule
gli altari in quello medesimo luogo dove e' sacrificava, non si mangiasseallora allora le viscere
posset, tunc quadrat haec paroemia: 'e' gli dà il pambollito smaltito '.
rustico, vi-1-147 (18-10): e' par figliuol di bonella impiombato, /
biasimi. l. salviati, 19-109: e' vi fa male, / le pancacce
, 20-23: -o basta, / che e' pizzicano, e ben, di rimbambiti
abbiam diletto. nardi, 6-52: e' mi parrà aver teco pan buffecto / se
., ix-84: tolti li cinque pani e' due pesci, sguardando in cielo,
, 572: questo si è ch'e' si piglia un poco di verderame del più
: fa poco romore, / ché se e' ci sente a sorte o scuopre il
deteriora eligit, dicere solemus: 'e' lascia il pan di grano per lo
, lxxxviii-11-587: guardatevi dal lupo quando e' passa, / agnei mansueti senza cane;
dice per dinotare il termine nel quale e' son più perfetti. pascoli, 232
s. v.]: 's'e' non veniva il pan muffava ':
io raguardo bene / alle veste unte, e' mi pare un panello. lippi,
. di costoro anche si dice eh''e' mangiano il pane a tradimento '.
, / tendendo, acciò che preso e' vi rimagna, / pania tenace o dilicata
è minore / del maggior monte ch'e' abbia veduto. cennini, 3-142:
. cellini, 519: farai che e' [il niello] sia grosso come granella
tutte le parti, sogliam dire: 'e' versa come un paniere '. proverbi
volte, qual eo sonto usoo, / e' tra? o aqua e ceno del pani90
maria, perché veniva qui a lavare e' panniccelli del suo dolce figliolino iesu.
arte della lana di radicandoli, 184: e' te- xetori possano tenere senza pena e
, appena si sforza al ginocchio, e' scappa subito fuori. de marchi, iii-i-
di stefano soderini, 95: deono avere e' compangni... le libbre x
. niccolò da uzzano, lxxxviii-11-663: e' c'insegnò di far la buona via
panno che vi è e secondo quello misurerà e' suoi disegni. -fare il panno
. fagiuoli, 1-1- 271: e' panni non fanno mutar le corporature. proverbi
8-i-255: dèi guardare che... e' crini [del cavallo] sieno bene
come il buon vecchio sentì questo, e' cominciò a tremare, che e'pareva una
, e'cominciò a tremare, che e' pareva una cannuccia di pantano.
men creperebbe di riso a vedere come e' piange questo rimbambito e si dispera. ecco
, 2-362: perché voi sappiate com'e' si fa il vero pan unto,
maritare » ecc., ed osservano dove e' vola e dicono doversi maritare colà dove
è in uso di dire: 'e' vincerebbe il palio di santo ermo, il
veniziano cardinale a un romano da farnese, e' quali l'uno e l'altro ha
. v. borghini, iv-318: e' t'esce da conto uno con due
al gran papasso, a comandar ch'e' vegna / a siragozza a pena della
velocità papiriana e occhio cervero in prevedere e' futuri casi. 2.
tium imperitum:... 'e' non sa un acca... non
pappi la rovella: / messere, e' m'arrandeila. emiliani-giudici, 1-66: una
gni cittadini e così belle donne e che e' venne uno re con lo exercito e
dì a rumore il paradiso, perché e' mi fu fatta una serenata?
viso, / ahi me lasso, e' non fo cura / de avere altro paradiso
vostro, / e spero in dio e' tornerà sì saggio / che di scienza non
2-79: dov'è mai nel vocabolario ch'e' vi si faccia un paragrafo apposta per
non che dolga loro il capo, ma e' diventeranno paralitichi ritruoplichi. mariano da siena
, xxxiv-772: suor lorenza, recate e' paramenti / ch'io son venuto per la
medicina, 36: socrate nogli comandoe ched e' facesse fare uno dificio alto con parata
parato. g. villani, 4-27: e' suoi cardinali parati l'attendeano in su
io ho qui dua falconetti parati con e' quali io farò polvere di voi. buonarroti
, lvii-651: il parato del manzar tutto e' sta in palazo. commedia di dieci
nostri avoli, / non vi pensate che e' ci fussia tante / coccole né catarri
la poca famigliola nel miglior modo ch'e' poteva, col vivere parco e con
esser amici conciosia che per tal verso e' si possino ir pareggiando. pallavicino,
e da'suoi parenti di mugello, e' gli fu recato alle mani molti buoni
paresse, / che de le pecore e' non divorasse? s. gregorio magno
piacere certo. dante, lxvii-5: e' si va sbigottito, in un colore /
. pulci, 26-126: rinaldo, quando e' fu nella battaglia, / gli parve
. lorenzo de'medici, ii-227: e' non c'è niun più bel giuoco
/ al paretaio o all'escato: e' piantano / là le fraschette e fan
costui a tanto edificio coacervati e accresciuti e' suoi parieti con squarci grandissimi di monti
. pucci, cent., 17-99: e' fur contenti / e msieme stretti stavano
lo pargolello: ma quello in che e' si fida l'aiuterà; dico della ragione
agli uomini la natura, con- ciosiacosaché e' li faccia tutti pari ed eguali mentre
colli fratelli suoi andò a iosef; e' non s'era ancora partito del luogo;
. parigino. savonarola, ii-381: e' parisiensi... attesono...
8-49: venne ad alagna lo re carlo e' suoi figliuoli a parlamentare con lui [
parli secolari cose. dante, xxx-50: e' parlan con vocaboli eccellenti
sig. colombo gli inserisce nel parlamento ch'e' fa per disobbligarsi dalla scritta da se
per lo palagio. li baroni e' cavalieri ne tennero grande parlamento.
comune stipite in quella particolare e, come e' dicono, parlante, consistente nella croce
. morelli, 439: che s'e' ne sentisse niuna parlanza eh'e'dimostrerebbe
che s'e'ne sentisse niuna parlanza eh'e' dimostrerebbe loro che gli dispiacesse.
di buone sentenzie. dante, xxx-45: e' parlan con vocaboli eccellenti, / vanno
opera dare insegnamento a colui per cui amore e' si mette a. ffare questo trattato
loro parlò al capezzale... e' disse...: voi che siete
portavoce. ser giovanni, 3-536: e' baroni, veggendo il piccolo potere del
ima, / o tu li conoscevi o e' son nuovi. / la prima e
/ ché mai non mirò ben finch'e' fu meco, / sempre parleticando o
: pur rimproverando a'poeti parmensi ch'e' non sapessero muover passo fuor della mitologia
grattugiato. burchiello, 87: e' fila come cacio parmigiano / e come lin
certo ch'è d'alèna paro / ch'e' fia neiente, contro a chi fa
liquidi cristalli e fiere snelle; / e' [michelangelo] dice cose, e voi
monsignore », rispose minuccio, « e' non sono ancora tre giorni che le
cura di rispondere, si dice: * e' non ha parole o non ha parole
. se si pagasse dazio di parole, e' se n'avrebbero meno e manco.
. passavanti, 246: e' medici peritissimi de'parocismi e de'dì
guicciardini, 13-iv-123: le provisione che e' fanno sono fredde: trattenere con le
di femina né di etade, acciò che e' non fosse più innocente de'suoi
prete sagrato dormisse con lui, ch'e' demoni non arebbono potenza di stare in
prudenza amare questi oziosi e inerti, e' quali per disagio di faccende fanno l'
d'esse dieci circuizioni la decima parte, e' vennono a essere ritornati sotto quella linea
c'à 'n te, partt 'e' cheo / a adir e's'agio,
partt 'e'cheo / a adir e' s'agio, conto com'apare. dante
suo pensamento. monte, 1-98-8: e' però miri, la cui sentenza parte,
giocare; e suo padre lo gridava: e' gli venne stizza e sì gli chiese
latini, rettor., 89-19: e' si conviene che. ll'azione si
tutti. chiaro davanzati, xxviii-20: e' così tenuto / serei in ogne parte
una persona. guicciardini, 2-1-186: e' padroni tengono poco conto de'servitori,
nullo onore. boccaccio, 1-ii-263: e' si tenevan l'altezze e gli onori /
. savonarola, 5-i-255: dicevano e' platonici che sono tre esseri: uno
intese che '1 signore voleva che e' patissi per darli poi in paradiso la participazione
participazione de'meriti e premi di tutti e' santi. muratori, 7-iv-462: tornate
quelle. savonarola, 5-i-255: dicevano e' platonici che sono tre esseri: uno
a te..., almeno ora e' si conviene che tu sia tale che
. pucci, cent., 38-81: e' lor signori, a cui partiene e
. dicesi che il maschio fa ingenerare e' maschi e la femina le femine.
a dì 15, si vinse per e' consigli che gli artefici avessino el quarto
togli i peli del mezzo della coda, e' più diritti e più sodi, e
filippo degli agazzari, 5: tutti e' dimoni che tu hai veduti, ciascuno
: dimenticar convien ogni particola, / e' be'costumi di che siete medico / lasciargli
ebrei] sì partigian: crediatemi / che e' son trattati meglio che e'non meritano
/ che e'son trattati meglio che e' non meritano. meliini, 1-69: fu
fello! idem, 1-79-4: s'e' venir volgliono, amico, a tal mesterò
rimanesse fune a tagliare, per la quale e' fossero fiore legati al mondo. scala
di quelli 2 che ti rimane ogniuno 2 e' sono pa- nora 4 e quello 9
disiderio da quella cosa da la quale e' non può trarre frutto. della casa,
à narrato e contato il fatto et e' si viene partiendo la sua ragione e
parte, / perché non torna tal qual e' si move, / chi pesca per
saria possuto dirsi / tosto così com'e' fuoro spariti; / per ch'ai maestro
licenziando tutti i prigioni, volle che e' giurassero di non partirsi mai da quel corpo
da quel corpo fino a tanto che e' lo avessero condotto a tolosa. tortora,
e 'gran pontefici / e ancor e' malvagi farisei / che 'l popol si partia
., io non ho voluto ch'e' si parta senza mie lettere.
questo io noi so; ma forse e' fia in quel punto / ch'io farò
1-i-361: se v'a- consentiva, e' viniciani avevano il partito vinto, perché
. guicciardini, 13-iii-10: intendo che e' parenti di questi che io avevo nelle
dio, questo modo; cioè, e' si mandò a partito tra 'signori e
. piero della francesca, 41: quando e' te fusse dicto: partirne 4 /
di babele] convenne di necessità ch'e' tribi e le schiatte de'viventi eh'
e sette, che, dappoi eh'e' detti due popoli furono congregati in uno
à narrato e contato il fatto et e' sì viene partiendo la sua ragione e
generose e nobili e che bene nutricano e' figliuoli non si vogliono ogni anno mettere
ne vada chi è innamorato, f ch'e' può dir che la madre il maladisse
ascanio, il quale ti partorì creusa quando e' fioriva troia? caporali, i-121:
espellere fisiologicamente. redi, 16-vi-221: e' non si fa tanta allegrezza né tanta
che nascevano. alberti, i-46: e' parvuli, quando e'ti veggono cosi
alberti, i-46: e'parvuli, quando e' ti veggono cosi grillare colle mani,
114: in questo limbo sono relegati e' parvoli innocenti morti senza battesimo. pascoli
portano qualche volta gli accieca alquanto, e' non veggono bene spesso di que'difetti
salvatico che, non che dagli uomini e' sia usato, ma da niuna bestia
avendo trovato l'aquila la testugine, e' desiderava di pascere d'essa. mattioli
- che d'altro amor, come oggi e' più, si pasce. -prestare
. fortini, ii-158: così volgono essere e' gioveni non come el prete, che
favori, per la buona pasciona, e' diventò sì grasso e sì fresco..
/ s'annaffia il prato, perché e' duri. -fare pasciona: appagare le
moglie per la casa acquista / ed e' se ne sta in ozio ben pasciuto
benché pascer tali uomini non lodo / e' quai, pasciuti, noi pascon di
di natale e di resurresci, che e' dicevan tener corte e pasquare. gigli,
qui la pasqua con noi, ed e' pare che voglia pur andare a pasquare in
qual non crede giungere a passaggio; / e' perde quanto s'impronta ed avaccia.
di mare, e le passamela ch'e' fa per la terra insieme col fiume tanais
attra versava tutti e' fossi passando co'suoi archi da argine a
la rotta e '1 fracasso, / e' fiorentin si recaro in disparte / e
tacita e contenta, perché pisa e tutti e' regni temporali passeranno, ma questo lume
. f. berlini, 1-193: s'e' si trattasse d'una cosa che passasse
1-i-157: venendo a questo luogo, e' falsi cristiani che si chiamano mercatanti passorono
del terzo colpo passo, / perch'e' non troverà lo 'giolglio 'passo.
: al meo piacer di vizo / e' passa 'n beltad'onne, / e 'n
remito barlaàm chiamato / e avea passati e' sessant'anni. machiavelli, 1-viii-205:
. b. davanzati, i-19: e' bisogna sgravarci con patti chiari, che
/ ottanta scudi d'oro in oro o e' passano. 55. superare una distanza
. pucci, cent., 17-100: e' fur contenti / e 'nsieme stretti stavano
fiore dei liberi, xcii-n-134: per alanzare e' son ben aparichiato, / de un
suo insegnamento. savonarola, 8-i-299: e' miei fratelli e li prossimi miei sono
che animo si fa, però che se e' si fa giocando per intenzione di piacere
capriccio accomodargli come ci sarebbe paruto ch'e' dovessino stare. -dare passata: non
due sindichi, i quagli debbiano sindicare e' rettori e tutti gli altri ufficiali prossimi
son perfecto laro, / de grimaldeli e' son maistro sazo. / to'via de
bombarde / (dio è con noi: e' non aran rimedio), / pas
di ciascuna d'esse dieci circuizioni ove e' sono per insino a quello luogo puniti
loro stessi non diano nutrimento, se e' non fossero fondati nella qualità passibili,
affezione. fra giordano, 5-442: e' sono due modi di opera e di
fare. diciamla come dicono i grammatici: e' dividonla in due, e chiamanle azione
: se tu vai per la via numerando e' passi, tu discorri e consideri el
1-7-7: dixi ad sybilla: « e' par tu miri in basso / come guidarmi
, 6-i-204: quanto alle misure generalmente e' si son ben mantenuti spesso i medesimi
, cioè per suo amore, rimettendovi e' vostri peccati. oliva, 352:
g. m. cecchi, 206: e' non ci mancava altro, ti so dire
che uscirèn di passo... e' cominciano a pigliare il panno pel verso:
, come ecco; et infine tagliare e' ragionamenti e correre al fuoco con certi passolini
e eufrate fanno stagno, il perché quando e' parti vo- lessino passare loro tagliono gli
ahi lasso, / è 'l ponte ov'e' passava i peregrini? petrarca, 81-n
te dole, / che de la morte e' son conzunta al passo? a.
. tanaglia, 1-1551: seminar lenti e' primi tempi usati / ch'amon terra
del terzo colpo passo, / perch'e' non troverà lo * giolglio 'passo.
lippi, 1-3: non so s'e' se la sanno questi sciocchi, /
del suo anche non abbi. / e' ci fia poi pien di babbi /
. l. salviati, 19-56: e' ci sono / di molti che fanno arte
. cecchi, 30-33: dice ch'e' n'era [del prosciutto] cotanto vago
quand'ella era di porco maschio, ch'e' sarebbe andato per una fetta infino in
, e come ladrone di strada assalisce e' pesci che passano. g.
rapido achille, / molti, ed e' loro imbandìa l'abbonde- vole funebre pasto
guicciardini, vii-105: ci si aggiugne che e' nostri cittadini principali sono pure usi a
del rosso, 297: dicono che e' fu di grandissimo pasto e che nel tempo
. b. giambullari, i-598: e' ti parrà forse esser nel travaglio / de'
g. m. cecchi, 1-2-430: e' non paia... che, morto
: quando vogliono fare una buccolina, e' parlano pastoralmente. gir aldi cinzio,
e 'l veronese / segnar poria, s'e' fosse quel cammino. idem, par
... che con tutto ch'e' suoi pastori per loro difetti non sieno
giunta pastor arcade della colonia alfea, e' chiacchierasse moltissimo per provare non molto.
iii-5-518: ricordate come... e' si mettessero innanzi un ideale buccolico e
prima si innesterà la vite al cerro / e' lepri viveran senza paura, / prima
fosse la lor gran potenza, / se e' si ardisse a'lor porti appressare.
418: non può esser arbitro: e' pende. -con riferimento alla fortuna
questa forma debbe essere tale che paia che e' penda nell'armonia del verso, avendosi
b. davanzati, ii-278: quando e' s'è recitato la più bella cosa
pucci, cent., 85-31: s'e' gli avesse avuti per amici, /
con la misera / e sgheronata tonaca / e' imparò il collo a torcere. soldati
vi-4-119: pendulo il mar quasi le nubi e' rade, / e su l'ale
primitive, guaina che serve a riparare e' a proteggere il pene e ha talora
per che egli temesse publica penitenzia, purché e' fusse persona a quella edificazione utile,
penitenza, / perch'ei vuol ch'e' la faccia col bastone. note al
che gli seguitano. pulci, 3-6: e' saracin di lui fanno un berzaglio /
lucca, vi-689 (1-6): e' non ha tanti peli addosso un bu,
v. borghini, 4-240: che e' non sia scorso di penna o postoci
, ma a bella posta e quasi che e' porti seco la cagione del nome,
bisticci, 1-ii-532: usava dire eh'e' vicari e rectori erano mandati fuora per
. l. salviati, 20-78: e' se ne va in casa a mettersi in
in chiusa. lasciatelo pure andare: e' vi potrebbe lasciar le penne maestre. muratori
, iii-io-172: ciò non toglie ch'e' sia dei più veri e naturali e
159: pareva a quello, mentre che e' lasciava il terren laberinto, un'arcibella
]. sacchetti, 300: le carte e' penaiuoli / e'pretignuoli / che sì
300: le carte e'penaiuoli / e' pretignuoli / che sì di leggero / secondo
fan della sciliva / da 'mmolar bene e' pennecchi. vasari, 4-iii-67: la
, non era poi possibile, fin eh'e' duravano, il fargli toccar pennelli per
a que'che seguor mi'pennone, / e' convien che sia morto o messo in
cosa tagliante penetrasse la cosa tagliata, e' si potrebbe tagliare col solo spignere qualunque
suoi nemici assai mi maraviglio, / sed e' non muoion sol di pensagióne.
l'alma mia quando ben penso / e' benefici tuoi, sì grandi e tanti.
: cioè se lui volessi pensare a tutti e' movimenti che fa delle dita non potria
/ che me mostrati de zò ch'e' solea, / quando ve squarcio, pensome
questo / non è gran fatto, perché e' non è stato / a pontremoli,
pensare non cessa, cola damigella malvagia e' disse: « tienti a cura di ciò
nicchiare (anche nella forma dial. e' la pensa). varchi, 3-55
o promesso gli fusse, si dice e' nicchia, e'pigola, e'miagola,
gli fusse, si dice e'nicchia, e' pigola, e'miagola,..
si dice e'nicchia, e'pigola, e' miagola,... e'la
, e'miagola,... e' la pensa. b. davanzati, ii-24
[s. v.]: 'e' la pensa! ': a chi sta
greca e latina, dove, s'e' si vorrà sopra fissarvi pensatamente l'occhio
tutti gli sforzi e gli esami e' pensatori. ascoli, 23: ciò non
. beicari, 7-89: dimmi wrazie e' doni, / che dio t'ha conceduti
e quine sposarono, dando pensieri che loro e' loro cavalli e famigli mangiassero e alquanto
un pensiero al mondo, sì che e' vi gli pareva una bella stanza.
quello regno uno re suo pensionàrio, e' ne lo trasse, per mettervi uno
ricorrervi, e in tal caso vorrebbe e' si dilatasse a pigliar le forme del pensionato
g. m. cecchi, i-332: e' parea mezzo morto, / ché il
m. cecchi, 1-i-173: e' ci debbe bollir qualcosa in pentola.
fannole di questa terra della maniera che e' pentolai fanno qualunque altro vaso. buonarroti
ero in siena l'asino del pentolaio: e' non vi capitava femmina di partito e
: quanto alla vegghiatrice dei morti, e' vi bisognavano delle protezioni per smuoverla dalla
o possibilità. manzi, lxxxviii-n-580: e' par che giove a'mortai faccia ingiuria
dolore / ben colmo et ir penuriosi e' prieghi / si veste il molochino ad
. firenzuola, 2-306: quel che e' si prometteva a quei crocifissi, egli
forti rimuovere quella mala consuetudine di trarre e' sassi el carnasciale. ariosto, 357
travale. faba, 47: qualora e' ve mandarò le mee littere, s'ello
, s'ello serà meo caro amigo e' ve farò cutale signo, e per lue
gli piacesse. luca pulci, i-6-96: e' ne seguì poi tante e tante risse
alfabeto. m. villani, 2-20: e' raccontarono per ordine la mala volontà che
avuto per ombra un minimo sentore ch'e' vi sia stato al mondo chi l'abbia
] tagliarla per traverso in modo che e' buchi dell'asse o de'poli restino interi
la brigata dattorno, salvo che bartolomeo e' sei giovani senesi, tutti dero fede
basta a savere rectorica sen? a pratica e' convene considrare che modo se dè tignire
da mostrare l'ingegno suo: oltra che e' ne trarrebbe sì fatto utile, che
non lo lasciat'en- trare, perché e' mi farebbe la pera. fanfani, uso
bocca all'orso. piccolomini, xxv-2-77: e' non ci è ordine: le pere
poena: 'quando la pera è matura, e' bisogna ch'ella caschi '. fagiuoli
... / «... e' ti convien rivivere; / questo è
tentare né possedere, e questi sono e' beati, de'quali lui non ha
/ mi vuol chieder la lena; e' la saluta, / la ga- veggia
muova lo stato di fiandra a sovvenirlo perché e' facci quella impresa. ciro di pers
vien poi giulian ginori: / perch'e' ti paia piccolo e sparuto, /
ti paia piccolo e sparuto, / e' bee e mangia poi quanto e maggiori.
infiniti tesori. machiavelli, 1-iii-79: e' pisani per essere levate le genti d'
poi ch'altro nom brano: / e' tutor m'ha 'n dispero -ed in obria
di maschio in femmina un fanciullo che e' si teneva, chiamato sporo; e perciò
e perché e per come, se e' vogliono che e'loro sia creduto. rebora
per come, se e'vogliono che e' loro sia creduto. rebora, 2-205:
il nemico. boccaccio, iii-8-8: e' si sostenner, né poter passare / oltre
: urto. alberti, i-50: e' teschi de'persi con minima percossa si
compra un bel popone; / bada ch'e' non sia macolo o percosso.
con la mano sua, gli dice che e' sia giusto giudice. g. bargagli
sito, figura o quantità, e' ci bisogna trovar la causa vera della sua
percuotono. ser giovanni, 3-227: e' razzi del sole cominciarono a percuotere in
capo quando fuori il trasse, / ond'e' parlò che più suso il tirasse.
le mie maraviglie. passavanti, 178: e' poeti scrivono di molti che per lo
salute non v'era se non che e' desse per quel giorno o a lui o
amorosa). dante, xlvi-35: e' m'ha percosso in terra, e stammi
d'ami, e quindi accada / ch'e' s'avvinchin l'un l'altro.
sono sì a martello, / quanto e' sonavan le percussioni. fasciculo di medicina volgare
credi riposarti in pasce, / ed e' ti vien qualche percussione. savonarola,
. pucci, cent., 43-24: e' ringrossò la battaglia e la gente /
, e. sul vostro tereno perdey io e' miei fedeli più di iiiir bestie grosse
punito in 11 soldi, e perda e' denari de te compra ch'elli ane fatto
perderanno un altro per vedere quello che e' sapranno fare alle mie mani, ché potrei
e li chierici dinanzi al beato giovanni e' rimproverassero il detto giovane e dicessero ch'
scarlatti, lxxxviii-ii-539: giuochi ciascun, sed e' sa ben giucare, / ché,
/ se non che da la parte ond'e' s'accende / nulla sen perde,
pesca a canna, / perde più ch'e' non guadagna. manzoni, fermo e
gran fragili- tade!) / vins'e' discepo'sì che mormoraro, / freddi di
dal veron tu lo guatavi, / ch'e' si struggeva propio come il lardo,
, lo mosse tanto a compassione che e' graziosamente gli perdonò le passate ingiurie.
perche amor mal volentier perdona / che e' non sia alfin sempre amato chi ama.
dei bianchi toscani, xcvi-76: ma e' [gesù] vuol che unitade / sia
, xx-8 (252): perdonaci e' peccati nostri, come noi perdoniamo a'
di scongiuro. lippi, 12-14: e' si vorrebbe (dio me lo perdoni)
cercar altro, / pur che inver me e' sia perdonatore. -con riferimento a
marito è sì buono / che del zerto e' so ch'el me faria perdono.
i vertuosi solamente son ricchi e soli e' posseggono cosa fruttuosa perdurabile. marsilio da
veduta emilia, nessuno / biasima lor se e' ne son perduti. b. davanzati
nave, dove la donna era, e' marinari, che più volte per perduti
sassetti, 246: trovammo tutte le stagioni e' venti mutati in modo che, oltre
, e, nella prima intrata, chi e' vi va in atto di peregrinazione confesso
ha plenaria indulgenzia e remissione di tutti e' peccati. buonafede, 2-vi-257: questa
secondi si gittò in acqua, sebbene e' non si spezzò, come bene spesso