boccaccio, i-4ig: _ egli si duole degli abbandonati compagni, nesci di tale infortunio
. giordani, ii-119: a me duole assai di quel bravo e buon giovane
. bar etti, ii-95: ben mi duole di vedere trasparire nelle vostre lettere qualche
simile a un livido del corpo, che duole solo il giorno dopo.
e paventoso affetto / con magrezza si duole e con affanno. gelli, i-1-109:
arrighetto, 219: di questo si duole la mia mente: che altri non
e niente di manco nessuno se ne duole, ma gode d'esser ben gravato.
me non spetta, e me ne duole, discorrere i maravigliosi fatti del popolo
quel d'alcuno o vero dove gli duole, significa quello che dante disse: «
romano. ojetti, ii-428: mi duole pei tanti romantici d'oggi ma l'
a frizionarla con l'alcool perché mi duole. idem, 1-255: aveva bevuto
l'affezione dell'animo quando si duole. vellutello [inf.,
esponi. idem, 15-i-219: si duole d'un dolore che le macera l'alma
che pur da qualche canto / li duole corpo e fianco. iacopone, 2-13:
ai cieli eterni! / nessuno oggi si duole. idem, iv-2-782: le odi
naturalmente è amico, e ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'elli ama
ne dorrà: e se e'ne gli duole, che ne gli dolga! io
è amico, e ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'elli ama,
/ si batte tanca, e si duole e sospira. monti, 164: e
7-3-9: che cimba sia ancorata, mi duole. la navicella verrebbe volentieri nel mio
l'altro, e ancor non te ne duole? cellini, 4-525: ora va
di perla. negri, 2-875: mi duole d'aver perduto degli altri sei l'
; e quando fosse, se ne duole all'anima. redi, viii-16:
11-ii-353: quando alcuna parte del corpo ci duole, l'animo non può esser lieto
ed annullarsi. baretti, ii-322: mi duole che il terzo testamento del marchese,
lo vengono a trovare, il ginocchio che duole, tutto può servire di appicco,
nella quiete dopo la tempesta nulla più duole. gli arcobaleni... spiegano
della casa, 2-3-181: flaminio si duole d'essere il terzo, ed io
: se alza la voce, e si duole che ognun senta, si dice scorrubbiarsi
: se alza la voce, e si duole che ognun senta, si dice scorrubbiarsi
vento ormai inasprisce le ferite, / duole negli arti anche recisi.
postutto. segneri, ii-31: quegli si duole, che la predica è asciutta di
ha divulgata una voce, in cui si duole d'essere stato da me offeso nell'
v. borghini, 1-2-495: si duole acerbamente che i suoi pagani non si
. baretti, ii-106: e'mi duole l'averti a dire che quanto più
poco. giusti, iii-207: e mi duole che le mie forze non valgano se
fare. giusti, i-367: mi duole assai dell'esame poco avventurato, ma
. bellini, 425: digli che mi duole che non si troverà in parigi per
lontan dalla sua moglie, sì si duole / presso la nave ch'ha di molte
15-6: ma di campai battaglia assai si duole / sanza giusta cagion lecita o buona
/ che darti morte me dispiace e duole. baldini, i-308: con quello spadini
mi batte, e l'orbita mi duole. barilli, 6-85: ed ecco anche
, xv-541: io ti secco; duole più a me di seccarti, che a
. giusti, iii-122: mi duole oltremodo questo battibecco che sorge tra giornale
è inganno; ed a ciascuno naturalmente duole di errare e di essere ingannato.
ch'egli è sì grande, che mi duole / ch'appena gli porrò l'aste
ulisse. monti, iv-362: solo mi duole che, divenuto da qualche mese bersaglio
però che... ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'elli ama
oh, veramente l'uomo stolto si duole d'esser cacciato delle possessioni che furon insino
e dire a bocca bene ove ti duole. machiavelli, i-iioi: vorrei che
il grifo a ogni cosa, si duole tra sé brontolando, o biasima altrui borbottando
/ sì lui faccia intendente che si duole / d'una sua gotta, che
chi potrà dire a pien come si duole, / poi che si vede pallido e
dietro un pensiero) la morte non duole. bocchelli, 1-iii-83: si cacciò coi
a napoli, mentre che quella gentildonna si duole che la chiesa è troppo lontana dalla
sua natura, pigola sempre, e si duole dello stato suo, o fa alcuna
: « del tuo caso assai mi duole. / ma che tu monti in sella
fatto. bembo, 7-1-142: quanto mi duole che egli sia prigione, essendo egli
algarotti, 1-528: il serlio si duole, egualmente che il buon vitruvio, come
che ha colore ordinariamente livido e assai duole, e va rodendo lentamente o prestamente;
che pur da qualche canto / li duole corpo e fianco, / e stanne lasso
la fa male, o almeno e'si duole del caso o di ogni altra cosa
e manierosa. giusti, i-317: mi duole di conturbarti codesto animo semplice, confidente
carnai manto. bruno, 3-705: si duole per quel che si delettò e non
m'avete tocco a punto dove mi duole, a ricordarmi la miseria de lo scrivere
: maraviglia mi fo, se non vi duole / di quelli che vivono d'imbofio
diritta via: ma chi della gastigatura si duole, erra. d. bartoli,
divulgata una voce, in cui si duole d'essere stato da me offeso nell'onore
tal ch'ulivieri e dodon se ne duole, / ché cavalcare a stracca è lor
: sono certissimo che quello che ti duole insino al cuore, quello che ti cava
72: sono certissimo che quello che ti duole insino al cuore, quello che ti
., i-1-8: ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'elli ama
tal ch'ulivieri e dodon se ne duole, / ché cavalcare a s racca è
). giusti, iii-12: mi duole oltremodo questo battibecco che sorge tra giornale
/ e tutto el mondo se ne duole. fioretti, xxi-971 (39):
, / che di sua inavvertenza poi si duole, a governare le bestie nel
ma niuno di voi non sa dove mi duole il piè. note al malmantile,
naturalmente è amico, e ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'elli ama
lui sono tali discendenti, che se ne duole ogni terra oltramontana e citramontana a loro
/ onorò tuo valore; ond'or si duole / d'essere scema, e più
clima più idoneo alla conversazione. -mi duole -gli dissi -di non poterla favorire in
divulgata una voce, in cui si duole d'essere stato da me offeso nell'onore
febiada. bruno, 3-705: si duole per quel che si delettò e non
condannabile, se alcuno di quella si duole, per la ragione stessa onde delle fazioni
/ e tutto el mondo se ne duole. capellano volgar., i-93: non
e giacevi. giusti, i-317: mi duole di conturbarti codesto animo semplice, confidente
girato in così fatti stremi / forte si duole per tal confusione; / grida mercé
figliuol lattante, / né di moglie ti duole, ahi! fra non molto /
non essere consequenziari. appena il cuore duole per amore o per paura, l'
a chi consiglia, il capo non gli duole: dare consigli non costa fatica.
chi consiglia, 11 capo non gli duole. pananti, i-35: ma voi non
/ a chi consiglia il capo non gli duole. 2. proporre, suggerire
per le quali magnifiche dipinture ci duole dell'incendio che nella giovinezza de'
. algarotti, 1-528: il serlio si duole, egualmente che il buon vitruvio,
d. bartoli, 35-97: ben mi duole di non trovar comprovata dall'esperienze,
zelo ». collodi, 63: -mi duole di contraddire il mio illustre amico e
saramento. caro, 15-iv-30: mi duole che la fortuna mi abbia dato questa
t'induce? giusti, i-317: mi duole di conturbarti codesto animo semplice, confidente
: colui, di cui la mente si duole, sempre cordialissimamente amando. s.
che pur da qualche canto / li duole corpo e fianco. giamboni, 7-6:
osso. giusti, iii-271: a me duole moltissimo lo scandalo della stampa, duole
duole moltissimo lo scandalo della stampa, duole il vedere straziare questo e quello;
la leanza. giusti, ii-23: mi duole di vedermi passare così inutilmente il vero
della gioventù; e non me ne duole per i comuni diletti della vita,
. forteguerri, 27-86: sol mi duole di dover far cruccio / a questa
8-41: adrasto vuol saper cosa le duole: / ella non parla.
maniera. giusti, iii-207: e mi duole che le mie forze non valgano se
/ maraviglia mi fo, se non vi duole / di quelli che vivono d'imbolio
/ daroll'a diveder che me ne duole. fiore di virtù, 38 (
è che un fanciullo / che si duole di essere cresciuto. montale, 1-63
/ che di sua inavvertenza poi si duole, / e invan gli grida, e
scritto trovato / che prima coce e duole / a colui che la vuole.
: sono certissimo che quello che ti duole insino al cuore, quello che ti cava
. colletta, iv-162: poiché vi duole la guerra, tratteremo di pace, né
. berni, 45-3 (iv-76): duole ogn'ingiuria a l'uom: pur
/ daroll'a diveder che me ne duole. francesco da barberino, i-124: questo
cose: ma a me che ne duole nel midollo non posso riderne. manzoni,
questa; che assa'gente se ne duole: el male andrà pure sopra'più
, la lingua batte dove il dente duole, il discorso finiva sempre sopra l'amore
delatori. foscolo, xv-131: si duole che non gli abbiano ancora mandata la decorazione
: l'invidioso... si duole di tutte le cose godute da gli
parigi. carducci, ii-9-65: mi duole della macerazione di spirito che volontaria ti procuri
: / certo che a costui gli duole / qui d'intorno qualche dente. f
che in bocca / qualche dente ti duole? -essere un osso duro per i
ranocchie. -il dente che maggiormente duole: la cosa a cui più si
quest'è il dente che maggiormente mi duole, che quest'infami balordacci si guadagnano
lucianina. -toccare dove il dente duole: in un discorso, insistere sugli
? - gli ha tocco dove il dente duole. -togliersi il pane dai denti:
15. prov. -dente strappato non duole più; cavato il dente, cavato
de marchi, ii-204: dente strappato non duole più. bocchelli, 1-i-234: approvò
. -la lingua batte dove il dente duole: si parla volentieri (o si
, 5: la lingua va dove gli duole il dente. l. guicciardini
la lingua va sempre dove il dente duole. allegri, 32: là dove 'l
allegri, 32: là dove 'l dente duole / batte la lingua ardita, /
: / la lingua batte dove il dente duole. giusti, iii-376: avevo detto
. la lingua batte dove il dente duole. cicognani, 9-186: ma gira
sa, la lingua batte dove il dente duole, il discorso finiva sempre sopra l'
canino, posta in sul dente che duole, caccia la doglia. mattioli [
or perché qui la mia musa si duole / spesso da me chiamata, or derelitta
angoscie, chimere - / sforza e duole un impeto muto. vittorini, 1-11:
. mi tocca a punto dove mi duole: ma quando ella mi propone guadagno
: non ti maravigliar s'altri si duole, / ch'i'non son di diaspro
, ogn'uno a cald'occhi se ne duole, ognun se ne dibatte.
b. giambullari, 15: avai si duole ch'io son ito altrove / a
d'annunzio, v-3-815: molto mi duole che l. stia poco bene.
di saetta o di folgore triema e duole, e viene in un doloroso stupore
a dimenticarci... e non mi duole: tutto ha da finire, o
sa quanto lo desidero, e quanto mi duole il tardare che si fa. bottari
i fivizzanesi facendola da legittimi toscani (mi duole il dirlo) si son lasciati chiappare
amore, / dolore che non duole più / olezzo di spenta passione, /
grande, e 'l padre suo si duole / con dirgli che la casa egli disastra
: sempre in quest'arte alcun si duole, / o il discacciato, o quel
la fa male, o almeno e'si duole del caso o di ogni altra cosa
/ così 'l descender dell'alto più duole / a chi ben seder suole / e
forteguerri, 15-100: di ciò si duole il forte ricciardetto, / e con
diede assai ore tristissime: e mi duole ch'io ho il verno alle spalle:
causa dataci dalla persona, che si duole o ci discolpassimo sopra di qualcuno,
, perché mi tocca a punto dove mi duole: ma quando ella mi propone guadagno
maritare / lo mio core forte mi duole. / cosa non è da disfare;
-vi prego a dispensarmi, mi duole il capo. rotnagnosi, cono.,
di andare e morire altrove; e mi duole sino a l'anima che ci venni
amara. giordani, iii-90: si duole che non dispogliasti mai la ferocia e
dimorarvi un buono pezzo per le faccen- duole di casa mia, dissestate dal passato.
1-119: la moglie di giove si duole che semele è gravida del seme del grande
: chi potrà dire a pien come si duole, / poi che si vede pallido
. bar etti, 3-86: mi duole si vada porre ad un mestiero che
/ daroll'a diveder che me ne duole. cavalca, 19-419: dicendo quella parola
per dannazione; ma colui che si duole e affligge e se stesso corregge, egli
lo vuole, et ad ognor si duole, / perché nel letto è grossa,
fra giordano, 199: dove ti duole questa pena? nel calcagno, o
: quando alcuna parte del corpo ci duole, l'animo non può esser lieto.
a render lieto un convitato se gli duole un dente, un dito. baretti,
ascesa / di tenebre ed il loro profumo duole amaro. luzi, 1-23: il
vento ormai inasprisce le ferite, / duole negli arti anche recisi, scuote / i
lato. sarpi, i-i-ii: mi duole non essere in età più fresca, che
, 3-86: quel nostro micheluccio mi duole si vada porre ad un mestiero che quasi
/ contro aperto nemico. a me sol duole / che, se a fuggiasca gente
foggia dei birmani dai quali, mi duole dirlo, non si distinguono per alcuna
cardarelli, 1-139: è la vita che duole, il passato, / non te
/ di mamma! quel dolore, quanto duole! 3. per lo più
padre ha il sangue greve. / si duole della sua immobilità. pratolini, 1-130
/ che di sua inavvertenza poi si duole, / e invan gli grida e in
. tasso, ix-84: un fiumicel si duole / con soave mormorio. tasso,
, ii-142: molle il flauto si duole / d'innamorati giovani e di ninfe /
di dolcezza sul ramo curvo che si duole! alvaro, 9-219: la stanza era
da quella positura. quasimodo, 36: duole durevole antichissimo grido: / pietà per
affetto / paterno di lor mal seco si duole. compagnoni, i-18: tu ti
che ben giudica i colpi a chi non duole. fagiuoli, 1-5-302: -cotesto della
avete bel dire; a voi non duole il borsellino. -toccare il punto che
il borsellino. -toccare il punto che duole: l'argomento che sta più a
/ mostrò che l'avea tocco dove e'duole. varchi, v-54: dare in
quel d'alcuno, o vero dove gli duole, significa... dimandare appunto
voi m'avete tocco a punto dove mi duole, a ricordarmi la miseria de lo
chi consiglia o conforta il capo non duole: consigliare o dar conforto è facile.
croce, 64: al buon confortatore non duole il capo. giusti, i-557:
a chi consiglia il capo non gli duole: ed io... non avevo
far per mano altrui, spesso ci si duole: è sempre meglio fare da sé
far per mano altrui, spesso si duole. -chi acquista sapere, acquista dolere
dolere; chi men sa men si duole. ibidem, 292: chi acquista
-chi non dà di quello che duole, non riceve quello che vuole:
chi non dà di quello che i duole, non riceve quel che vuole.
non si muove, se tutto non si duole: a indicare la proverbiale lentezza dei
si muove, se tutta non si duole ', dice il proverbio antico; e
. -la lingua batte dove il dente duole: v. dente, n.
che dolga. -quando il capo duole, ogni membro patisce: quando chi
langue ogni membro, quando il capo duole. = lat. dolere.
annunzio, v-1-204: il capo mi duole. ho nella nuca e nell'occipite una
quasi ferita di saetta o folgore triema e duole, e viene in un doloroso stupore
/ le forze onde l'italia egra si duole. cesarotti, ii-202: alfin fuggiste
/ daroll'a diveder che me ne duole. boccaccio, dee., io -conci
mi muovo a questa impresa che mi duole. cesarotti, i-76: rale
dietro impennandosi. quasimodo, 36: duole durevole antichissimo grido: / pietà per
nuovo alceste il priega, e poi si duole / che seco effetto i prieghi suoi
ben piange, e così ben si duole, / e così bene et efficace parla
., i-1-8: ciascuno amico si duole del difetto di colui ch'elli ama.
, simile a chi ama e si duole e si sgomenta; ha più gravità del
. fiamma, 456: si duole, che la copia e '1 numero
largamente. bisticci, 3-31: mi duole bene che per non mi avere data
, ii-2-82: ciò che più mi duole si è di aver esausto lo spazio del
l'esecrabile e fiero / misfatto onde si duole / la mutilata prole! foscolo,
. da porto, 1-176: a me duole assai l'andarvi [nel friuli]
, iv-12-251: il parri entrò, mi duole dirlo, e commise un grave sbaglio
del caldo sole / l'agricoltor si duole / e lieto mira il sol di
memorie per le belle arti, 1-2-ni si duole... che le rimaste [
foscolo, xiv-382: mi duole assai assai la testa; e mi è
). sarpi, 1-1-102: mi duole molto dell'infirmità sua passata, ma
: la lingua batte dove il dente duole; e io ti parlerò del mio.
morando, 424: ahi non mi duole / che l'ore estreme / chiuda prigion
cieli eterni! / nessuno oggi si duole. boine, ii-123: sentì l'elementarità
: l'operaio della parabola evangelica si duole come d'ingiuria fatta a sé,
faccia. sarpi, i-i-ii: mi duole non essere in età più fresca, che
: l'alma che del passato ancor si duole, / del suo futuro mal trema
arte, 19: [ubaldo] si duole che suo figlio si giuoca tutte le
/ la polverosa estate a lui si duole. pascoli, 358: sembra l'oscurità
, 34: voi dite poi che vi duole una spalla, / e che
non è che un fanciullo / che si duole di essere cresciuto. sbarbaro, 3-66
il primo punto, e, se vi duole, / fate pur fantasia che v'
/ la polverosa estate a lui si duole, / e nel meriggio le campagne
quell'uomo che... si duole di non avere risposto a vie di fatto
: la gallinella che ancor qui si duole, / e raspa presso alla porta
il disputare. gode ella, si duole: ride, piange: odia, favoreggia
ingiuriati e battuti, e niuno se ne duole. g. villani, 10-156:
e cagiona, a sua volta, quando duole, mutamenti d'umore, scatti
mostri ben quanto il suo partir ti duole, / e di bei mirti e pallide
: il dito ferito dalle rocce gli duole. -sm. persona ferita.
/ sì lui faccia intendente che si duole / d'una sua gotta, che
fa'col baston ché altro non gli duole / e tante gliene dà che, dove
boccaccio, vii-84: ballata, assai mi duole / che a me non lice di
avvenimenti. alfieri, v-2-759: mi duole molto della gravidanza della teresina. sarà per
fistola nel principio si cura bene e duole; ma quando è invecchiata non si-cura di
la gente ch'in un s'allegra e duole, / fan che per l'aria
: da tutto ond'altri si rallegra o duole / il mio pensier, la vita
fa'col baston ché altro non gli duole / e tante gliene dà che, dove
aceto, e fomentando il dente che duole, tosto ne va la doglia del
. ariosto, 1-48: s'affligge e duole, / e fa degli occhi suoi
, 30: più che altra cosa mi duole che mi pare egli abbia andare alla
strana ambizione / di chi di me si duole, e mi va grosso / dicendo
.). alberti, i-329: duole vederti in leggiadri e splendidi ornamenti vestito
: ché sai quanto ti pesa, duole e incresce / quel tempo fastidioso,
bene a frizionarla con l'alcool perché mi duole. stuparich, i-214: fa bene
e froda il colpo, che gli duole. -frodarla a uno: nascondergli
, / che più d'un se ne duole, e si martira. foscolo,
fugge e teme e si contrista e duole; / se poi vien desto a
/ contro aperto nemico. a me sol duole / che, se a fuggiasca gente
, 410: giovanezza in me si duole / solo d'esser fuggitiva. ungaretti,
: la gallinella che ancor qui si duole, / e raspa presso alla porta
, 410: giovanezza in me si duole / solo d'esser fuggitiva. / altra
/ che di sua inavvertenza poi si duole, / e invan gli grida e invan
liuti, e molle il flauto si duole / d'innamorati giovani e di ninfe /
i-190: un garrulo dio si lagna e duole / con tonda chiara che non tiene
figur. giusti, iii-122: mi duole oltremodo questo battibecco che sorge tra giornale
esecrabile e fiero / misfatto onde si duole / la mutilata prole. alfieri,
: ama argigon l'argento e pur si duole / che la ricchezza a lui germogli
, 27-28: chi semina, non si duole per quel che perde, non sospira
gioia, / di me stesso mi duole, essendo privo, / e ciò ch'
canzon, di quell'onde molto mi duole / tu porterai novella / a quella
sa, la lingua batte dove il dente duole. -girare a qualcuno i coglioni
o stanchi piedi miei, già non mi duole / stancarvi più; ma che vi
n-iii-iooo: l'invidioso... si duole di tutte le cose godute da gli
/ sì lui faccia intendente che si duole / d'una sua gotta, che d'
ma d'una cosa mi rincresce e duole / che vii fia 'l cambio s'io
ha bisogno grandissimo di favellarvi, e si duole di non v'aver mai veduto in
del caldo sole / l'agricoltor si duole / e lieto mira il suol di grappi
. anonimo, ix-996: più mi duole di messer vittasso, / ch'è
. alberti, i-264: non mi duole essere com'io sono ignorante, se
antico freno? quasimodo, 36: duole durevole antichissimo grido: / pietà per
assai. -mal che non duole, guarire non puole: quando
proverbi toscani, 284: mal che non duole, guarire non puole. quando il
con esso teco. -che? ti duole forse ch'io t'abbi guasto il
lingue idioti. leopardi, iii-338: mi duole assai che nell'archeologia e nella numismatica
. goldoni, ix-945: morir mi duole prima di far vendetta. / ma verrò
b. cavalcanti, 93: ben mi duole non aver potuto e correggere e illustrare
cattaneo, iv-2-144: dei libri mi duole che invece di fare un servizio a repetti
petruccelli della gattina, 3-3-33: ci duole come vostro parente, che la vostra
maraviglia mi fo, se non vi duole / di quei che vivon d'imbolìo di
: se guardiani solamente queirimmediato che ci duole e ci punge, facciam come il cane
come il mal non pensato anco più duole. = comp. da in- (
! valeri, 3-128: la morte non duole. / e poi più nulla.
. segneri, ii-31: quegli si duole che la predica... è
/ che di sua inavvertenza poi si duole. cellini, 1-46 (122):
saba, 410: giovanezza in me si duole / solo d'esser fuggitiva. /
bembo [tommaseo]: il che più duole ed incende a m. agostino che
non dovete sapere che 'l buono si duole da un piede, e che il morello
allegri, 32: là dove 'l dente duole / batte la lingua ardita, /
b. cavalcanti, 98: mi duole che i suoi incomodi siano tali che
mal dire; / di ciò mi duole ed ho grave increscenza. -fare
allegra quando è negli angoli, e si duole quando declina, fra'quali è marte
oscuro, e, quel che più mi duole, / veder amor, che ne'
tasso, n-iii-iooo: lo sdegnoso si duole che altri indegnamente sia essaltato da la prosperità
. mazzini, iv-6-218: a me duole un'unica cosa; ed è che garibaldi
contra 'l suo voler, di me si duole. betussi, xliv-82: vedendosi dinanzi
ancora: e per questo appunto mi duole di vederla inesorabile contro di te!
ottimo, i- 180: si duole di messer farinata inestimabilmente del danno de'
così degli infortunati casi d'amore vi duole, vi converrà non meno di compassione
, 150: tirsi qui meco si duole, / e, ingiustamente, ingiusto anco
rabbia, / non pur si duole. r. martini, 42: non
leggi. machiavelli, 1-iii-211: si duole... essere proceduto l'ordinario
confessori. machiavelli, 1-iii-211: si duole... esser suto chiamato nella inibizione
si possa interrompere, con tuttociò mi duole ch'ella sia muta e inoperosa per
prego. mazzini, 14-72: mi duole di vedere che... eravate lievemente
. ferd. martini, 1-i-302: duole che dopo questa fuga del ras sia più
così insistente in mia vita; e mi duole d'esserlo con te. svevo,
/ rinaldo senza fin si lagna e duole; / né il core intenerir men
possa interrompere, con tut- tociò mi duole ch'ella sia muta e inoperosa per sì
della poesia. nieri, 2-56: mi duole di non potere intertenervi sopra temi scientifici
repubblica di firenze, 12-114: ci duole grandemente v'aggiamo al quanto
cavaliero / che s'intorbida e si duole. fogazzaro, 13-29: gli bastava di
. v. franco, 1-15: mi duole che dal mio canto vi sia nato
buonafede, 2-vi-277: il giusto bruckero si duole che l'invidia del clero bizantino e
hai l'arsura e 'l capo che ti duole, / e per leccar lo specchio
cima utilmente si porti adosso legata quando duole il capo. la barba e 'l sugo
ragione, assoluta. però wronski si duole a ragione che tal nome si dia
apparenza. mazzini, 9-318: mi duole estremamente che non riceviate mie lettere,
/ un solco sul labbro, che duole. borgese, 1-123: quale altro aspetto
della porta, 1-261: a me duole partirmi senza far molti consci della ingiuria
cattivo senza pazienzia e toleranzia alcuna si duole, si lagna, si rammarica. tasso
elegiaco ove il da ben frate si duole che per merito del lavoro i suoi
, 7-i-24: con debita lamentazione si duole la pittura, per essere lei scacciata dal
che mi giova seguir quel che mi duole. boccaccio, dee., 3-5 (
un prisma; il passato quando ancora duole o quando si può riderne o quando come
20. prov. quando il capo duole tutte le membra languono: in uno
. v.]: quando il capo duole tutte le membra languono. =
diversa. mazzini, 28-235: mi duole, non ho bisogno di dirtelo, della
, comare mia, m'incresce e duole che messer artilao sia da voi partito e
11-66: la lavata e forbita cotenna si duole per vento e per acqua. ariosto
macinghi strozzi, 1-476: troppo mi duole che per lentaggine ci sia uscita di
e il letteratello da pochi cuiussi si duole col terzo e col quarto delle ingiurie
. -la lingua batte dove il dente duole: v. dente, n.
moniglia, lvii-132: quando il capo duole / e la bile il palato rende
della moda. svevo, 6-196: mi duole di vederti in lizza col tuo migliore
stuparich, 1-319: la ferita mi duole, ma il dolore è localizzato alla
, 11-102: intemperato esser colui che si duole più ch'e'non debbe, quando
ma specialmente dal luogo nel quale si duole della musica effeminata degli attori del suo
quante afflizioni gli abbondano. ora gli duole il capo, ora gli duole lo
ora gli duole il capo, ora gli duole lo stomaco, ora non si sostiene
fissa in un pensiero profondissimo. si duole d'un dolore che le macera l'alma
struggente. carducci, ii-9-65: mi duole della macerazione di spirito che volontaria ti
ch'egli è madornale, e me ne duole non poco per quel dottissimo. c
vi sono stato, che me ne duole assai. = comp. da
i miei fogli; e chi si duole, / dimostrerà che la magagna è in
2-13: lasciami dormire, che mi duole il magone e la testa. g.
mi conviene maldire; / di ciò mi duole ed ho grave increscenza, / ma
;... sempre al corpo ora duole un ginoccio, ora un braccio e
male è incurabile; il cuore mi duole come se proprio me l'avessero stretto,
ma il padre all'incontra più si duole de'vizi e dell'ignoranza, che son
: come colui, di cui certo mi duole non poco, ma che pure truce
appetiti suoi. gheri, 13-ii-152: mi duole che in questi el perdere tempo può
incomprensione. mazzini, 35-27: mi duole assai della malintesa fra voi e carolina
da barberino, i-216: poi forte si duole, / s'io contra quel
. de roberto, 10-273: mi duole che la nostra corrispondenza abbia ora a
chi troppo mangia, la pancia gli duole, e chi non mangia, lavorar
è negli angoli, e si duole quando declina, fra'quali è marte e
: finché la postema non è matura, duole assai: ma com'è ben piena
com'è ben piena di marcia, non duole più. marchetti, 4-318: essi
clima più idoneo alla conversazione. -mi duole -gli dissi -di non poterla favorire in questo
fin che pone la man dove gli duole. ariosto, vi-783: dicemi /
maritare / lo mio cuor forte mi duole; / cosa non è da disfare,
né studio, ma solamente perché mi duole di leccale il marmo. -mettere
né più la donna si martira e duole. 2. per simil.
breme, corte., iii-334: ne duole ch'ei [monti], facendo
e di dolcezza sul ramo curvo che si duole. ungaretti, xi-203: una melagrana
medicarli. goldoni, vii-290: -non vi duole più il capo? -signor no.
v.]: c'è che gli duole il capo e si medica il calcagno
testa e sulle tempie quando il capo duole, e sul morso delle pecchie e
settembrini [luciano], iii-1-69: si duole [luciano] che questa dignità,
m'ha già fatto cerchio, / mi duole vie più de le perdute dotte.
1-42 (i-503): quanto mi duole che io di te non possa publicamente
fuora. aretino, v-1-652: più mi duole sì fatta perdita per il pane che
/ che son messaggie del cuor che si duole. 4. dimin. messaggétto
n-ii-353: quando alcuna parte del corpo ci duole, l'animo non può esser lieto
mesta, / nostra accademia s ilamenta e duole, / ripensando a'tuoi versi e
/ darai per meta all'anima che duole? / la patria? dio? l'
che diciamo che si adira, si duole, si pente e che favella.
g. ferrari, 134: ci duole... che il tribuno di firenze
s'allegra quando è negli angoli e si duole quando declina,... altri
i fanciulli. ariosto, 325: mi duole di quella misera fanciulla che piange e
pulci, 1-7-66: or qui falcone si duole e mina- gola / e mostra per
: ogni nume del ciel s'affligge e duole / ch'ella ancor non dipinga il
vostri dispiaceri sono mia, e mi duole assai del dispiacere vostro e affanno. foscolo
: fu tuo dolor la stretta onde si duole / nella viscida ragna il moscerino /
natura che sente, eziandio quando si duole, che la pietra che non si può
accidente / rinaldo senza fin si lagna e duole. tasso, 13-57: né pur
cultura. balbo, ii-80: mi duole il dirlo per que'misogalli che or
per certo venia (e me ne duole) soprafatta dalla vanità; e non
la partita di monsignor dell'isle mi duole, privandomi di quella comunicazione che aveva
il tempo è pessimo, e me ne duole. qui va piuttosto sul buono:
a sirtori; ma non me ne duole... a me, le accuse
fa a suo modo, non gli duole il capo ': proverbio che esprime che
pregi oscura, / prefica lagrimosa arte si duole; / sciolta dolente il crin,
, gr„ ii-142: molle il flauto si duole / d'innamorati giovani e di ninfe
apocrife. gozzano, i-1146: mi duole di non poter scegliere che pochi brani
. antonino, 4-259: però molto si duole l'amatore del mondàccio quando perde la
l'arsura e 'l capo che ti duole ». chiose sopra dante, 1-250:
no. mazzini, i-820: a me duole far la parte sempre di 'monitore
: / la lingua va dove gli duole il dente. -di là dai
: del tuo lungo morar si lagna e duole. = voce dotta, lat.
gente eh'in un s'allegra e duole, / fan che per l'aria un
. vederi, 3-128: la morte non duole. / e poi più nulla.
trar quel corpo mortai che sì mi duole! a. alberti, lxxxviii-1-51:
i'so che il danno mio ti duole a morte e del tuo istato molto ne
tante buone grazie mi confonde; mi duole moltissimo di averla offesa'. p. viani
ma specialmente dal luogo nel quale si duole della musica effeminata degli attori del suo
: / la lingua va dove gli duole il dente / che muggioli per uno
: di sua sciocchezza indarno ora si duole, / ch'avendo il ver dal peregrino
esecrabile e fiero / misfatto onde si duole / la mutilata prole! batacchi,
si possa interrompere, con tuttociò mi duole ch'ella sia muta e inoperosa per sì
hai l'arsura e 'l capo che ti duole, / e per leccar lo specchio
vivere. sarpi, i-1-70: mi duole vedendo in effetti che la trattazione nelli
b. tasso, iii-136: si duole [il girami] d'aver promesso
me, né dell'errante / vita mi duole, e non se mio destino /
/ darai per meta all'anima che duole? / la patria? dio? l'
canto. foscolo, xvi-17: solo mi duole di aver lasciate fuggire tre belle giornate
, perché chi na questo abito si duole di chi ha bene indegnamente. galileo,
da barberino, iii-120: a me mi duole molto che la fortuna t'abbia condotto
. boccaccio, i-419: egli si duole degli abbandonati compagni, nesci di tale
/ che di sua inavvertenza poi si duole, / e invan gli grida e invan
liuti, e molle il flauto si duole / d'innamorati giovani e di ninfe
icaro sa che dovrà atterrare, ma gli duole di dover atterrare. e cerca un
letto noioso, quanto che sommamente mi duole di non aver modi di poter mettere a
vii-86: molto vedova pianse e ancor si duole: / noma il suo poveretto e
vede un nudo che si vaglia e duole. de marchi, i-500: dopo
numismatica. leopardi, iii-338: mi duole assai che nell'archeologia e nella numismatica
ma ognuno se ne pente e se ne duole: / or vi parrà d'essere
, 2-1, 17: il servo si duole che non è libero; chi poi
fine del dolor; ma molto / duole obliarlo; ché gettare è grave / il
core, e 'l roder non mi duole. varchi, 8-1-277: quel segno si
: 'esce degli occhi ': gli duole di veder consumare quel vino, quanto gli
insieme. ibidem, 289: quando duole l'occhio, ugnilo col calcagno. gli
già occhio che non vede, cuor non duole, capite? pirandello, 7-744:
: ogni nume del ciel s'affligge e duole / ch'ella ancor non dipinga il
altro amico. mazzini, iv-6-75: mi duole darvi noie, ma vi siete offerta
disamato amore, / dolore che non duole più / olezzo di spenta passione,
disprezza per le speranze che ingannano; si duole della vita, e teme di perderla
ingegno altero / onde toscana nostra anco si duole / splendor non manca a l'onorate
è altrui possa venire, o quando si duole che non può venire egli all'onore
suoi. machiavelli, 1-iii-211: si duole di più cose: prima, che le
, iv-12-251: il parri errò, mi duole dirlo, e commise un grave sbaglio
quando è negli angoli e si duole quando declina, fra 'quali è
nell'oscurità, come merita: mi duole che vi siano complicati alcuni italiani.
la grecia per voi si turba e duole. dottori, 3-105: scema e mitiga
buono tempo. sarpi, i-1-90: mi duole sommamente che sì come io ricevo molto
pace e di ogni cosa mormora e si duole. beccuti, i-189: per fuggir
danno in romagna; e più mi duole la poca fede de'paesani. machiavelli
palato. moniglia, lvii-132: il capo duole / e la bile il palato rende
del tuo lungo morar si lagna e duole. -donna di palazzo', nella
. sansovino, 70: sommamente mi duole di non aver modo di poter metter
/ che nella notte palpita e si duole. pascoli, 93: il rombo
: chi troppo mangia, la pancia gli duole, / e chi non mangia,
le mamme diranno de'loro bambini * gli duole la pancina '. palazzeschi, 8-155
: l'operaio della parabola evangelica si duole, come d'ingiuria fatta a sé
più parole. / quanto più al senso duole / questa mia santa partita, /
se quella piace più, questa si duole, / dicendo che dell'altra son parziale
qui il medesimo punto che tanto gli duole. carducci, ii-io-16: feci diventar bianco
nella, 5-39: la carne nostra si duole sendo incisa o bat tuta
iii-15: e vostra signoria si duole de la mia lontananza, n'ha
mirabello. mazzini, 44-227: mi duole assai che un proclama nostro mandato da
. e. gadda, 15-19: mi duole (per modo di dire) non
conosciuto dagli uomini... mi duole d'esser così ignoto fra voi,
punisce in sé quello che si duole avere commesso. beicari, 6-104: la
rusticità de'costumi..., mi duole bensì di me medesimo. =
glielmo borsiere, il qual si duole / con noi per poco e va
io perii del mal ch'entro mi duole. g. gozzi, 1-451: il
d. martelli, 184: ci duole di un amico morto non poter dire
cattedrale di san martino in lucca si duole a invernate. -colto, sorpreso
tempo è pessimo, e me ne duole. -molto inospitale, inameno (
m'avete tocco a punto dove mi duole, a ricordarmi la miseria de lo scrivere
che mai dite? di questo vi duole? ecco levati i nastri dalla mia
alla frase proverbiale piaga antiveduta assai men duole) una sventura, un fatto increscioso
. 6. -piaga antiveduta assai men duole: minore è il danno o il
la morte, perché la piaga antiveduta duole assai meno. 20. dimin
fungosa. foscolo, xiv-382: mi duole assai assai la testa e mi è
i-347: per quel signore ciascun si duole e piagna. nigi di doccio, vi-84
d. martelli, 184: ci duole di un amico morto non poter dire
chi, senza giusta cagione, si duole di esser povero o bisognoso.
non lo poteva conoscere; e mi duole che sia esistita una pianta così egregia
ma il conti toccò dove il dente duole, toccò la questione della proprietà, che
suo punto di vista. e ci duole il dirlo, quel punto di vista è
. piccolomini, xlv-7: quel che mi duole è ch'io mi veggo piena di
per sua natura pigola sempre e si duole dello stato suo o fa alcuna cosa da
ciascheduno. mazzini, 47-84: mi duole oltremodo il silenzio vostro sulla vertenza che
: chi perde il cavallo ben si duole, chi perde una torre, più;
l'animo, e di menar forse gli duole / la vita all'ozio ed alle
/ usare, e la 'diritta'a nessun duole: / chi ha le carte in
. grazzini, 4-433: non mi duole altro, se non ch'a ogni
grosso della mano corrispondente al dente che duole. d'annunzio, iv-2-895: in uno
. alberti, i-34: ben mi duole di voi non pochi giovani alberti,
ornai non può tornare adietro e che ci duole. l. guicciardini, 13-ii-202
/ del cattolico ciel, roma, si duole, / ché può dar sepoltura /
questa roba in corso? e'mi duole soltanto che tu n'abbi parlato troppo
fama. carducci, iii-6-107: non duole che le scritture di tal uomo quale
'volgare eloquio'... e si duole di dovere per un certo ordine di
accorge al fin, e se ne duole e 1 angue, / come se tutto
persona. mazzini, 28-235: mi duole, non ho bisogno di dirtelo,
estro. betussi, xliv-52: mi duole che il picciolo mio potere non sia
salute. monti, i-367: mi duole di sentire che il fratello colla sua
/ vedi che troia e roma se ne duole; / e sanz'essa ogni regno
no va corta: / e cui ne duole va il core pungendo, / perché
/ supplice il priega e si lamenta e duole. p. f. giambullari,
carducci, ii-6-47: del guerrazzi mi duole: ma in lui l'avversione al poliziano
/ il mondo or impreca or si duole? -con metonimia: il nascituro
prematuro. mazzini, 47-44: mi duole che non abbiamo avuto in quest'anno
premeditare la morte, perché la antiveduta duole assai meno. groto, 1-27: non
, comare mia, m'incresce e duole che messer artilao sia da voi partito e
poetica non è più quella, e mi duole altamente la troppa prevenzione che se n'
ore prima. mazzini, 35-15: mi duole che l'msurre- zione di parigi non
siate per conto del primerano, mi duole assai avervi a rompere il capo con
... ie s'ange e duole / che gli uomini primieri agevolmente / fra
nell'iniquità; e tal è (mi duole il dirlo) la vostra, cioè
giuseppe? / -signori, ce ne duole: è notte di prodigio; / son
sua capacità. foscolo, vt-701: duole a noi di non poter ritessere il panegirico
col desiderio grida; ma ben si duole quasi di non esser veduta, quando
/ liuti, e molle il flauto si duole / d'innamorati giovani e di ninfe
! / e fila unito. e duole poi la vita / e ci si sente
/ la lingua batte dove il dente duole. pattavicino, 1-493: tutti i proverbi
/ liuti, e molle il flauto si duole / d'innamorati giovani e di ninfe
ammalato, lo credo, e mi duole, e ti conforto a curarti e provvederti
. guidiccioni, 5-281: a me duole che con questi suoi modi rustici e poco
grattato dove vi prore che stuzzicato dove vi duole. -prurire all'udito di qualcuno
malthus, alcuni (fra i quali duole annoverare il sommo romagnosi), rinunziando
annunzio, v-1-204: il capo mi duole. ho nella nuca e nell'occipite
10iii- 188: quel che più mi duole è che alcuni rappresentano i pretesi toro
a le tempie e massimamente nel muoversi duole con fastidio de la faccia e del capo
si vede un nudo che si vaglia e duole, / perocché molta gente egli ha
mazzini, 24- 191: mi duole assai d'avervi dato inquietudine col mio
il quale, essendo ingiuriato, si duole più deh'altrui malizia che dell'onta a
/ entrò da sé dove più entrar gli duole, / dove non c'è che
13: ad tutt'ore il cor si duole, / trafitto da mortali aspre quadrelle
la spagna, 6-9: forte si duole e piange lo cor meo / del forte
/ la moglie del nipote che si duole, / ché sa ch'ella è qualche
. letter. che si lamenta o si duole per un danno o per un torto
ant. che si lagna o si duole per aualcosa; che presenta una lamentela.
: mentre costui così s'affligge e duole / e fa degli occhi suoi tepida
è molto infelice... mi duole di questa sua tosse. pavese, 10-93
luogo è quando il parlatore non si duole di suo male, anzi compiange della
vostro bem- bino, il quale mi duole tener più qui, in modo è egli
, 1-48: costui così s'affligge e duole /... / e dice
, e non so che, si duole. -comporre da più elementi.
furate. dolce, 8-9: ben mi duole dovervi esser molesto in raddomandar la dote
a parigi: egli però se ne duole e dice che piuttosto lo aovrebbon chiamare rad-
radicale '. mazzini, 10-347: mi duole assai del tuo stato fisico. sacrato
1-48: mentre costui così s'affligge e duole / e fa degli occhi suoi tepida
padre entra in religiosa religione, sì si duole el padre secondo la sensualitade della perdita
guicciardini, 2-1 177: duole [l'ingiuria] a ognuno più che
letter. che si lagna o si duole per qualcosa; che esprime con lamentele il
contra a sua voglia, onde si duole e brontola; però si dice: i'
se alza la voce e se si duole ch'ognun senta, si dice 'scorrabbiarsi
vita così intenso che l'amputazione ci duole, come della carne raschiata via dall'osso
, con benigne parole esposta. mi duole però che l'officio mio mi costringa a
ritto o mi sento debole o mi duole, mi gira. in altro senso '
ferita nel cadere dalla carrozza. -vi duole molto? -ancora, ma passerà. -
in religiosa religione..., si duole il padre. m. ricci,
male. sarpi, i-1-102: mi duole molto dell'infirmità sua passata, ma
c. garzoni, lii-12-410: si duole della esecuzione che fece contro li resi
ferd. martini, 4-218: come si duole [enrico nencioni] che all'altezza
cose / darai per meta all'animo che duole? / la patria? dio?
, sia un prencipe o altro, si duole della corte di roma o de'governatori
debolezza che mi snerva: / mi duole il capo ed ho la bocca amara
soavi. ammirato, 1-1-12: ben mi duole una cosa, che con questa racordazione
sempre amata e l'ama e si duole infinitamente di doverle dispiacere. morante,
faccia, / un'ora cruccia e duole, / poi toma come sole. la
. d'annunzio, iii-1-1200: ti duole di ritornare, lassù a santu lussurgiu
spasso, né in fondo me ne duole, perché desidero davvero di riposarmi e
2-15: dove egli [ippocrate] si duole del sommo avvilimento in cui allora trovasi
me voglio, e nel partir mi duole / ch'io non possa con l'opra
parola. buzzati, 1-157: mi duole adesso dover fare un rimarco che riguarda
mano. mazzini, 12-50: mi duole assai del giornale: e che non
alfieri, iii-1-77: colui che si duole di esservi nato [nella tirannide],
già sento chi s'allegra e chi si duole, / chi rampogna 'l compagno
hai l'arsura e 'l capo che ti duole ». buti, 1-776: 's'
rinforzo il pianto allor: cosi mi duole / lontano andar dal mio vital ristoro.
lanzo vi bastona e me ne duole, / dreon rinnoca ed io che so
. imbriani, 2-258: rinsavisco e men duole. ahi, checché un tempo /
strali, 461: oimè, come mi duole e come mi fa rio. cantari
la casa cpaustria con una voce si duole che s. m. sia poco ricordevole
confessa il peccato commesso, se ne duole e, ripromettendosi di non cadervi più
involta. / ond'ella se ne duole / e riprar si vuole / forse col
flebile lamento, / e l'aspro duole ond'era il petto carco / dell'arpa
, 2-66: chi più conosce più si duole del tempo che si perde: imperò
feriti] che ciò che aggrava e duole, / era fermo e nsaldo in
7-100: ei si pente affligge e duole / di quanto ha fatto e risarcir lo
sarpi, i-1-58: al presente mi duole di esser privato del piacere ch'io
risente più al tocco, perché più non duole col vivo ammortito. d'annunzio,
la donna tua, per cui si duole e lagna / napoli mesta. tommaseo,
/ la donna tua, per cui si duole e lagna / napoli mesta, e
rinforzo il pianto allor: così mi duole / lontano andar dal mio vital ristoro.
d. bartoli, 43-1-175: ben mi duole che ad un ristretto d'istoria non
la porta gli dié, benché gli duole. 5. intr. con la
altro che lamentarsi: ora dicono che lor duole un ginocchio, ora c'hanno troppo
. l'altezza serenissima sua fortemente si duole di sì fatto ritardaménto. g. b
da altri. foscolo, vi-701: duole a noi di non poter ritessere il
d'acciaio: eccoti che gonfia, duole e scoppia. dopo tre giorni e mezzo
penetrar le riverite mura, / anelante si duole, / quasi mendico in su la
loro segnori, sì che ciascheduno si duole di quella caduta. 2.
goldoni, x-58: or la testa vi duole, / or lo stomaco avete rivoltato
perse. emiliani-giudici, ii-403: mi duole che il nome di alfieri sia stato.
più fai, per scansarti del capo si duole. -respirare affannosamente; ansimare.
. varchi, 3-55: se si duole ch'ognun senta, si dice: scor-
altra al capo si ripara e si duole, soprastandole dietro un soldato con la spada
elli allor, com'rabbioso can si duole. -severo, arcigno, burbero
s'infiamma, si fa rubicondo e duole e nella ferita si genera poca sanie
, ecco già sento / che ti duole la troppa solitudine: / il mio giardino
manifesto errore. caro, 12-i-124: mi duole ora che per mio conto messer paulo
commove? guidiccioni, 5-281: a me duole che con questi suoi modi mstici e
» bisticci, 1-i-52: e'mi duole bene che, per non mi avere data
dio. mazzini, 10-347: mi duole assai del tuo stato fisico. sacrato
. mascardi, 41: plutarco si duole che il giorno sacrosanto delle calende e
regia. carducci, iii-6-107: non duole che le scritture di tal uomo quale
, cii-ii-361: se ad alcun gli duole alcuna parte del corpo, non sanno far
niuno se ne cura, ciascuno se ne duole. antonio latini, lxvt-2-250: piglierai
per lo illustrissimo signore mio, si duole che similmente ti sono stati ti suoi
. magalotti, 9-1-211: boudet si duole d'aver ricevuto andissimi torti in questa
pasqualigo, 378: ben mi duole che la sanguigna, quantunque sia stata
sa lui se me n'incresce e duole. testi, i-45: ma, sallo
: ora spero averla sicura. mi duole non so dirti quanto del non aver voi
202: chi men sa, men si duole... chi fa quel che
dimostrare l'affezione dell'animo quando si duole; sicché in somma puoi dire che
). cavour, iii-206: mi duole che l'onorevole generale mi costringa di
che forse che di me bello e'si duole. / corpo di die! chi'
vede un nudo, che si vaglia e duole, / perocché molta gente egli ha
proverbi toscani, 246: quel che duole, sempre non è scabbia.
fai, per scansarti del capo si duole. -lasciar passare qualcuno facendosi da
lo cardi. giusti, i-251: mi duole che tu vada via perché avrei desiderato
de'suoi intrinsechi intendo che se ne duole a cielo. ricchi, xxv-1-217: -e'
1-42 (1-503): quanto mi duole che io di te non possa pubicamente negli
storici italiani. carducci, iii-6-107: non duole che le scritture di tal uomo quale
, sorella, che m'incresce e duole / che così sempiamente l'abbi perso.
, e di tale schiantaménto mi pesa e duole. oliva, 426: voglio
la cagione di ciò? in verità ci duole di doverla schiccherare qui sui due piedi
nascono. forteguerri, 11-1: ciascun si duole perché dèe morire; / e n'
loredano, 11-59: se mia madonna si duole con la schiuma su le labra per
., tal s'infinge che le duole il fianco e tale lo dente e tale
, / prefica lagri- mosa arte si duole, / sciolta dolente il crin piange natura
e piccole, guarda con amore e si duole di vederle sciupare. bettini, 1-91
. baretti, 1-335: mi duole assai il vedere tanti miei sconsigliati compatrioti
ni? emiliani-giudici, ii-403: mi duole che il nome di alfieri sia stato
giordani, ix-41: qui lo scinà si duole che plutarco, galeno e stobeo guastassero
si diletta o veramente non se ne duole è uomo forte: e chi ne piglia
; / la lingua va dove gli duole il dente. / che muggioli per uno
.. « male?., duole? » domandava calmo, olimpico santucci,
momento di silenzio, succeduto polso mi duole. le nocche dell'osso articolato mi scricallo
lettera oggi, 30, e me ne duole. scrivi, perdio! pascoli,
miglia. pascarella, 2-444: « ti duole? » gli ho dimandato indicandogli il
volgere il piede e si lamenta e duole; / vedesi trasportato [di amore
/ che son messaggie del cuor che si duole. -rappresentare, rendere,
mentriio ti miro d'altro non mi duole, / perché l'amor che si porta
: agnola bella che già mai non duole / per tempo che secondi o per
ragione è se di se stesso si duole ». sarpi, vi-3-265: al presente
a segno. guicciardini, 13-ii-152: mi duole che in questi casi el perdere tempo
russando, f la damigella molto se ne duole: /... / parve
altra al capo si ripara e si duole, soprastandole dietro un soldato con la
indegno. pascoli, 1-660: mi duole tanto di non poter lavorare a mio senno
più delicata e sensitiva, la quale più duole. 6. dotato di capacità
gravi, / di mia persona si duole ogne senso. ottimo, i-198:
. e. gadda, 21-153: mi duole di prendere atto che lo scrittore illustre
suoi stati. mazzini, 24-316: mi duole assai della specie di separazione esistente fra
cappuccini. mazzini, 35-224: mi duole che non siano giunte an
bisognapiù parole: / quanto più al sesso duole / questa mia santapartita, / tanto più
3-15: o macometto crudel, non ti duole / che spento sia il valor della
povera ragazza! » esclamò. « ti duole, è vero, di non poter
sgalluzzi, e 'l cuor mio se ne duole. / pare il tuo capo l'
sgombra d'ogni velo il cuor che si duole, / io canterò nel sole l'
di cristo. zaguri, lx-3-27: mi duole e mi sgomenta dover morire, perché
essa tavola. di che si duole? io l'ho amato sempre più che
g. ferrari, 134: ci duole... che il tribuno di firenze
più al tocco, perché più non duole col vivo ammortito. 2.
[5-iii-1990], 1723: si duole che erroneamente la corte del merito abbia rilevato
/ quel gran dolore che poi non duole; / sopra le nuove pene sue
il cuoco e il siniscalco se ne duole. frizzo, 3-129: fummo dal siniscalco
per traverso / in guisa tal che duole, frizza e cuoce. -intr
, / ma chi l'usa alfin non duole. n. degli albizzi, 14
/ fioriscon, e talor l'uno si duole / d'esser dall'altro superato e
agnola bella... già mai non duole / per tempo che secondi o per
.. niun si muove, niun si duole,... par che non
mori, niun si muove, niun si duole. 5. intr. con
/ soffrila, è tua, si duole in te la nascita / incessante del tutto
tristo di andreoccio: di te mi duole. pasqualigo, 2-143: egli è molto
ora avete. caro, 12-iii-5: mi duole che vostra signoria non sia per venir
/ darai per meta all'anima che duole? / la patria? dio? l'
che mi giova seguir quel che mi duole. boccaccio, vii-72: a nostra
andando in campagna, e oggi mi duole il capo'. comisso, vii-104: vero
io mi ensai: « si duole / il dio solingo [apollo] sul
la gente ch'in un s'allegra e duole, / fan che per l'aria un
. mazzini, 24- 316: mi duole assai della specie di separazione esistente fra voi
strozzi, 1-420: assa'gente se ne duole [della spesa per i festeggiamenti]:
istesso è fuga; ma colui che si duole è sopragiunto dal male e quasi preso
tuo sopralavoro che spero 'buono': mi duole soltanto che ti vieti di venire a milano
l'uomo, che essendo soprasazio, si duole non potere ancor più ingurgitarsi.
più sordidamente rapaci, e però vi duole ch'altri sian liberali. -con
: chi loda marzial, chi se ne duole, / ch'ei disse tra gli
/ colle sorde acque di teseo si duole, / e dell'aura e del sonno
: e (quel che più mi duole) / ho perduto la fama, ond'
. carducci, ii-19-257: il passerini si duole ed è veramente danneggiato per la sospensione
allegrezza, o si maraviglia, o si duole, non è quasi possibil credere con
la gente ch'in un s'allegra e duole, / fan che per l'aria
: la partita di monsignor dell'isle mi duole, privandomi di quella comunicazione che aveva
, condennato a torto, / si duole, e quelle piangon violate. loredano,
commedia di aristippia, 19: mi duole un servo m'abbia ingannato, e
l'altra al capo si ripara e si duole, soprastandole dietro un soldato con la
pensiero. salvini, 41-52: si duole l'autore della sparizione di questo medesimo
7-985: non è del danno che mi duole. è che l'olio sparso porta
zonzo. cattaneo, iv-2-52: mi duole di non poter venire a vedervi costì
hai l'arsura e 'l capo che ti duole, / e per leccar lo specchio
merito avere. mazzini, 23-361: mi duole di non avere la vostra lettera sott'
gama ed una a noi. mi duole che anch'esse sieno andate sperdute con i
reggimento. guidiccioni, 5-281: a me duole gianfranco, prima al biliardo e poi
: udite le parole con le quali si duole il profeta della infermità della sinagoga secondo
casa d'austria con una voce si duole che sua maestà sia poco ricordevole della sproporzionata
lucina: e mentre di ciò si duole, eccolo sprovedutamente giun dosi
squallide vesti, dovute a chi si duole, / da guardinga matrona previensi all'
hai l'arsura e 'l capo che ti duole ». r. caracciolo,
, / daroll'a diveder che me ne duole. boccaccio, dee., 8-4
e che l'un fianco / li duole, ond'ei percosse, e se ne
rigattieri. -a chi stima non duole il capo o il corpo: come
toscani, 78: a chi stima non duole il corpo. p. petrocchi [
v.]: a chi stima non duole il capo. = lai aestimàre (
g. ferrari, 3-265: ci duole che gli uomini competenti,...
cinzio, 3-10 (1946): mi duole che poco abbiamo ad andare, per
-io (1808): melina, mi duole sopramodo che vi piaccia di struggere così
essere lo struggimento delle nazioni e si duole e si rammarica e strilla, quando
27-i-1-112: miri ciascuno a cui chiavando duole / tesser sturbato da sì dolce impresa
sufficiente. leopardi, iii-223: mi duole che... creda l'inganno più
, 1-48: costui così s'affligge e duole, / e fa degli occhi suoi
le cose. sarpi, i-1-91: mi duole non po ter corrispondere salvo
b. segni, 11-120: non si duole [il magnanimo] ancora per cagione
, / col toccarti alcun dente che ti duole. biondi, i-iii- 2:
perduto. cattaneo, iv-2-340: mi duole assai che detta lettera si sia sviata
di grandi afflizioni e batmi, mi duole. manzoni, pr. sp.,
la gente ch'in un s'allegra e duole. g. ben-guerra d'amore, riparati
: capitano taglia bestialmente, e si duole che ulivetta strapazzi un par suo,
in lettura, se tedio, me ne duole. guicciardini, 2-2-113: il disputare
ecc. cavour, vii-302: mi duole di dover combattere distinti giureconsulti sul terreno
, / un testicolo sento che mi duole, / segno che fogli scrive o che
« qui regna giovinezza e chi si duole? ». montale, 9-127: il
donna. pellico, 3-385: ci duole che la cronaca da cui tiriamo la storia
. cattaneo, iv-2-77: mi duole assai che ti abbiano tirato in campo
/ col toccarti alcun dente che ti duole: / e dirà 'salmisìa'.
sente avvicinare alla tomba, e si duole perché io fo voti onde campi ancora.
vede un nudo, che si vaglia e duole, / perocché molta gente egli ha
/ guata dall'ombra l'upupa e sen duole. ghislanzoni, 16-211: eccoci adunque
tutte. bresciani, 2-viii-91: quanto mi duole del traboccamento del rio. tutte le
versa da membro piagato, / si duole il cor, ch'ei non faccia il
carducci, ii-19-257: il passerini si duole ed è veramente danneggiato per la sospensione
più ch'altro, ohimè, tanto mi duole. beccuti, i-197: due scorte
mio padre e l'amerò: e mi duole che voglia trattarmi come gli altri uomini
buon pasti. segneri, iii-1-173: mi duole quel che vediamo intervenir tutto dì,
di questa fatta, di cui ci duole che la crusca non abbia registrato i nomi
: chi troppo mangia, la pancia gli duole. monosini, 313: il troppo
più a proporzione, se un dente duole e se altro malore e peggio se grave
tutela della proprietà privata, e mi duole di non poterle offrire che un attestato
la gente ch'in un s'allegra e duole, / fan che per l'aria
più al tocco, perché più non duole col vivo ammortito. casati, 2-236:
non lunge, mostra chiaramente che non gli duole. e tale è la coscienza di
. pulci, 22-69: a me sol duole / ch'a ringraziar tua tanta umanitade
, iii-10-309: il da ben frate si duole che per merito del lavoro i suoi
più al tocco, perché più non duole col vivo ammortito. 3. che
lacrimar unqua riposa / anzi meco si duole. carducci, iii-1-179: quindi a 'l
si vede un nudo che si vaglia e duole, / perocché molta gente egli ha
ve'come l'arpa di costei sen duole! leoni, 347: veh un di
, iv-12-251: il pani errò, mi duole dirlo, e commise un grave sbaglio
anzi niente, perché se ad alcun gli duole alcuna parte del corpo, non sanno
sia acquosa o ventosa; mentre non le duole e non cresce, non mi pare
, se pur mai si dolse o duole, / s'appaga e sgombra i pensier
iii-10-309: il da ben frate si duole che per merito del lavoro i suoi superiori
e quando ai queste visitazioni si ramarica e duole, mostra che figliuolo di dio esser
foscolo, xvi-515: or a me duole; non già delle basse calunnie che
dio sa lui se me n'incresce e duole. salvini, 39-v-200: gran senno
/ di mamma! quel dolore, quanto duole! pavese, 10-62: gella toma
/ per cui la zottarìa tanto si duole / e, tanto di virtù nuda si
maliziosa. mazzini, 5-299: mi duole che il pensiero dell'unione zufolatomi da
nostri / giudizi, ond'ei si duole, se il più intimo / del cuor