. m. frescobaldi, 1-29: dunqu' esser de'combusto / il pregio di
a ricavarlo. fagiuoli, 3-7-136: dunqu' io son qui come al confessionale / un
qual più ama teme per usato / dunqu' è temenza de l'amor crescente. tasso
, completamento. lalini, i-660: dunqu' è più graziosa / la fine d'ogne
, mattacchione. anonimo, i-595: dunqu' è ragione ch'io degia penare,
. chiaro davanzali, xlix-19: or dunqu' è amanza - aver gioia la ferita
la vostra amistà. latini, i-659: dunqu' è più graziosa / la fine d'
, 47: or vi mostrate irata, dunqu' è raro / senza ch'io pecchi
veritate. chiaro davanzati, 112-9: dunqu' è segnor con tanta libertate / che ll'
, forma non si vede: / dunqu' elli meno, che da lei procede.
alcuna. idem, xlix-21: or dunqu' è amanza -aver gioia la ferita,
più levi: / chi sa? dunqu' esser puote? or chi tei dice?
, 47: or vi mostrate irata, dunqu' è raro / senza ch'io pecchi
ben aude, forma non si vede / dunqu' elli meno, che da lei procede
delle lingue. morone, 185: andiam dunqu' al pastor, che mi raccoglia /
, 47: or vi mostrate irata, dunqu' è raro / senza ch'io pecchi
. chiaro davanzati, xlix-22: or dunqu' è amanza -aver gioia la ferita,
, - forma non si vede: / dunqu' elli meno, che da lei procede
è grave soave e amaro dolce: dunqu' è soave e dolce, tradolce e trasoave