enzo, 1-12: tenemi 'n dottanza / la lunga adimoranza / di ciò c'
: ché l'altre donne non avriano dottanza / e moveriano loro cori a più
se tu se'pover, non aver dottanza; / ed io sono una dama
contare, / a tuta giente dare dottanza, / e dirò oi me tapino!
se tu se'pover, non aver dottanza; / ed io sono una dama ricca
pensare / di bandire una donna, per dottanza. rustico, vi-1-163 (29-1)
m'ha messo in penserò e in dottanza / di ciò ched i'credea aver per
v-684: molto è forte castello la dottanza del nostro signore, e a lui.
m'ha messo in penserò e in dottanza / di ciò ched i'credea aver
contrade / lasciar li campi e fuggir per dottanza. seneca volgar. [crusca]
., v-668: la paura e la dottanza del nostro signore è disciplina di sapienza
in guisa che di dir mi ven dottanza. busone da gubbio, 95: non
giacomo da lentini, 11-24: eo per dottanza / non m'auso dimostrare. dante
chiaro davanzali, ii-356: per esse ho dottanza tuttavia / non vi dispiaccia; tanto
popolo era molto spaventato, e grandissima dottanza avevano i cittadini di non entrare in tanti
gervasio riccobaldo, xi-2-247: io ho dottanza che la donna mia / una volta
, deve essere tuttavia in paura e in dottanza; elli si deve tuttavia ricordare
se dovessero combattere o fuggire. dottanza, sf. ant. e letter.
incertezza, indugio; riserva. -senza dottanza: fuori di ogni dubbio, sicuramente
ogni dubbio, sicuramente. -stare in dottanza: esitare. galliziani, v-m-44
malispini, 1-64: l'imperatore per dottanza e sospetto d'uberto sì lo pregò
carte. / e per esse ho dottanza tuttavia / non vi dispiaccia; tanto
piace, in cortesia, / cht ho dottanza che la donna mia / non vi
la terza, cortesia fu, san dottanza; / la quarta, compagnia,
, che gli uomeni vivano a grande dottanza, e sono molto velenosi. boiardo,
castello, del quale non bisognava aver dottanza alcuna. a. f. doni,
dee fare niuna villana cosa per nulla dottanza ch'egli abbia di morte, né di
, / pur la madre del vero ebbe dottanza. bacchetti, 3-252: mi inchino
estetica della espressione, ma serbo la dottanza in argomento. = deriv.
fallanza ne facesse, / ma tenemi 'n dottanza / la lunga adimoranza / di ciò
/ di mal dire d'altrui avria dottanza, / per la pesanza del su'mancamento
/ se certo fossi di quel c'ho dottanza: / certo mi credo ch'io
fallanza ne facesse, / ma tenemi 'n dottanza / la lunga adimoranza / di ciò
mi vide, di me prese gran dottanza, / ed a fuggir si diè crudele
conscio, di tutti gli strepiti ha dottanza, né gli è a cura il comporre
era sì ardito che non fusse in gran dottanza e in gran paura di non perdare
però che quelle guarda la potenzia e la dottanza dei padri loro... ma
che spera: -in ciò non v'à dottanza. m. frescobaldi, 1-21
): di far questo non aver dottanza niuna, ché io ti prometto che io
ch'eo spero e bramo, per dottanza / mi manchi senza fallo certamente.
delle virtù, 26: elli non è dottanza che nella canzone che la sapienza di
, 271: ancor ci à più dottanza, / ca li stretti carnali, /
/ und'eo tormento -e vivo in gran dottanza. tommaso di sasso, 71:
. cavalcanti, 25: grandissima dottanza avevano... di non entrare in
che dica, / ni deggia aver dottanza, / che possa spietanza -alcuna stare /
diletto, ch'io lassai / perché avea dottanza / che la sua onoranza -no spresiasse
, / e parte dole e la greve dottanza. petrarca, 325-39: com'uom
or m'ha messo in penserò e in dottanza / di ciò ched i'credea aver
). inghilfredi, 388: agio dottanza di poter cambiare, / poi che
/ di mal dire d'altrui avria dottanza, / per la pesanza del su'mancamento
sì forte feruto, / c'agio dottanza di poter campare, / poi che le
diletto, ch'io lassai / perché avea dottanza / che la sua onoranza -ne spresiasse
l-27: l'altre donne n'avriano dottanza / e moverian lor cori a più
vita e sicuranza, / e mercié con dottanza / mi ristorna e fa muto,
preso e sì forte feruto / c'agio dottanza di poter campare. guinizelli, xxxv-ii-464
. inghilfredi, 388: agio dottanza di poter campare, / poi che le
/ in guisa che di dir mi ven dottanza. 22. se è riferito
, / que'ch'è laudato dè aver dottanza, / veg- gendo di se stesso
e sì forte feruto / c'agio dottanza di poter campare / poi che le piacque
metropolitania d'asia effeson convenire sanza niuna dottanza se asstino. -con uso awerb
io dico che 'dottare ', 'dottanza 'e 'dotta 'procedono da'
convertire. inghilfredi, 389: agio dottanza di poter campare, / poi che le
ciò che de lo mal far sia dottanza, / ché non periscan li bon'per
e seguranza; / ma merzede e dottanza / mi ristringe e fa muto.
diletto, ch'io lassai / perché avea dottanza / che la sua onoranza -no spresiasse
vita e sicuranza. / e mercié con dottanza / mi ristorna e fa muto.
vi mostro. inghilfredi, 388: agio dottanza di poter campare / poi che le
mi conface, / tal che n'aggio dottanza / pur di farle sembianza. lemmo
a ciò che de lo mal far sia dottanza, / ché non periscan li
potea soferire / che mi fallasse per nulla dottanza. guidotto da bologna, 1-107:
ghiberti, 271: amor ci à più dottanza, / ca li stretti carnali /
/ lasciar li campi e fuggir per dottanza. giov. cavalcanti, 14: in
/ ond'io vergogna ne porto e dottanza. cavalca, 20-332: si muove marta