della natura. zeno, vi-1121: dormon tacque stanche ed ebbre. / si
francesco da barberino, 263: que'che dormon faccio disveglianti. = comp.
casa / di messer pluto, se la dormon tutti. / poffar, che niun
si conservassino, e fusse messa in uno dormon e mandata in africa; e
e quel dì si partì il dormon che 'l portò. = da
corra ogni stella. zenaf vi-1121: dormon tacque stanche ed ebbre. / si traduce
paura: / ch'aviene a'grandi che dormon ri- vescio, / se sono usati
sul desco. zena, vi-1121: dormon tacque stanche ed ebbre. / si
, 523: fior di ginestra, / dormon le fronde e tacciono le stelle;
per uno dato alle delizie, quanti dormon male e mangian peggio, vestono cilicci e
basti, / nudi si stanno e dormon sulla paglia. / se sapesser che
francesco da barberino, i-19: como vedete dormon lassù elle, / per esser poi
, / ch'aviene a'grandi che dormon rivescio, / se sono usati di dormir
: ammonticchiate giacciono le schiere; / dormon i mille d'un sonno letale, /
sonno oppresse / con sì dolce pietà dormon sì belle / che il velato splendor
numi / non sanno occaso; ei dormon ne'materni / tronchi e ne'fiori,
i numi / non sanno occaso; ei dormon ne'materni / tronchi e ne'fiori
da barberino, i-19: como vedete, dormon lassù elle, / per esser poi
dì a svolazzare / vanno e la notte dormon come ghiri. / il men pensier
valorosi. bellincioni, ii-118: qui dormon le famose e sacre spoglie / di
burchiello, 63: quei nugoli che dormon coi piè mezzi / fanno al liuto
. i. neri, 8-54: dormon così tutti alla spietata / che non li
argo del vitello, / le lepri dormon con gli occhi a sportello. fagiuoli,
le. baiatri, i-35: tutti dormon come fosser statue. codemo, 39:
, / stesi laghetti, ch'or dormon sotterra. -ant. plasmato,
una funata. pananti, i-283: color dormon sempre come tassi. fucini, 300
ora tempestiva. guarini, 42: tutti dormon ancora / i custodi del tempio,
tomboloni, / musa dormi tu pur se dormon quei, / e s'altro fanno
sotto il languido tedio dell'aere / dormon le cose, / io della pallida