, com'esca / sotto focile, a doppiar 10 dolore. idem, par.
doppiare', e quel che dante dice: doppiar lo dolore, ora direbbesi addoppiarlo,
sol del suo oriente, / per doppiar forse luce al dì nascente, /
sol del suo oriente, / per doppiar forse luce al dì nascente, / da'
ma la corrente, mentr'io già volevo doppiar la malèa, / e l'aquilone
, com'esca / sotto focile, a doppiar lo dolore. petrarca, 255-3:
sol del suo oriente, / per doppiar forse luce al dì nascente, /
-sostant. raddoppiamento, moltiplicazione. -il doppiar degli scacchi: moltiplicazione per due ripetuta
che 'l numero loro / più che 'l doppiar de li scacchi s'inmilla.
menzini, 6-113: non starò a doppiar cordoglio a cordoglio. -assegnare una
com'esca / sotto focile, a doppiar lo dolore. boccaccio, viii-3-166:
'l numero loro / più che 'l doppiar de li scacchi s'inmilla. buti,
che 'l numero loro / più che 'l doppiar delli scacchi s'immilla.
che 'l numero loro / più che 'l doppiar de li scacchi s'inmilla. m
suon, da tutti i lati / doppiar muggiti e replicar baiati. -per simil
che 'l numer loro / più che 'l doppiar de li scacchi s'inmilla. cesari
cesari, iii-532: la cosa poi del doppiar degli scacchi (che dante trovò al
numero loro / più che 'l doppiar delli scacchi s'immilla. serdini, 1-125
s'interpola, « più che '1 doppiar de li scacchi s'immilla ».