diceva dentro di sé: libera me domine e appoggiava la preghiera con un gran segno
parole del salmo 50: asperges me, domine, hyssopo, et mundabor.
prima parola dell'antifona ^ 4 me, domine, hyssopo et mundabor, dal
dal mio banco guardo e resto. / domine, non sum dignus / sed tantum
di star fermo e di risparmiare a domine dio l'uggia di sentirmi belare in
cadavere e allora requiem aeternam dona ei domine e buggerarli tutti. dossi, 804
, e tutti insieme gridando: 'domine, salva nos, perimus'. redi,
b. davanzali, i-139: domine fèllo tristo quel druso, che non
tantin di buscherio, / senza offender messer domine dio. paolicri, 255: a
f. frugoni, xxiv-1052: che domine di plutone, di acqua rosa,
f. frugoni, xxiv-1052: che domine di plutone, di acqua rosa, di
cimiterio tra la chiesa e la casa del domine. milizia, ii-200: *
leopardi, iii-118: non so come domine vi sia potuto cascare in testa di
pentuto de'suoi mali, disse: domine, miserere mei; signore iddio, abbi
. f. frugoni, xxiv-1052: che domine di plutone, di acqua rosa,
capponi cotti, l'altro dice: 'domine, labia mea aperies'. machiavelli,
bandello, 2-1 (1-666): domine, oimè, che io son quasi
menar de le labbra il miserere, il domine ne in furore, e lo exaudi
stornelli. guarirti, 359: che domine cinguetta egli? mi dice villania certo.
, 62: comandate altro, domine magisteri io vo oltre per compir un
mungià prende a cantare, il4 libera me domine ', e il 4 ne recorderis
cimiterio tra la chiesa e la casa del domine. aretino, iii-159: il tuo
bestia. b. davanzati, i-139: domine, fallo tristo quel druso, che
avuta quaggiù di proteggere il culto di domine dio. svevo, 2-399: era
io son non far disegno: / domine, che tu entri io non son degno
non ti tardare adunque a convertire a domine dio, e non te ne indugiare di
non ti tardare adunque a convertire a domine dio, e non te ne indugiare di
volgar., 63: per loro lasciamo domine dio creatore nostro, e insieme ne
piaccia, dio non voglia: domine; ove n'andate voi? manzoni,
dee., 7-8 (204): domine, fallo tristo: ubriaco doloroso che
dee., 2-1 (128): domine, fallo tristo! chi non avrebbe
sono? d. bartoli, 31-218: domine, che fan qui, e per
se gli riusciva di dire « liberaci domine » sentiva dentro rifarsi lentamente la luce
mai. machiavelli, 667: che domine ho io stamani intorno all'occhi?
torto? giannotti, 2-2-260: che domine sarà mai! per avere ricevuto quattro
. d'ambra, 4-23: perché domine / non è più tosto andato a casa
ecco mogliama che esce di casa. dove domine va costei sì a buon'ora,
: che diavolo, volsi dir, che domine fate voi così neghittoso? così addormentato
24-272: poffare il mondo; che domine ha egli a esser con queste nevi
? gemelli careri, 2-i-316: come domine può stare che il pesce non muoia fuor
2-32: io non so tu che domine ingarbugli. — per indicare il
avesse detto una parola! -che domine di cosa è?: che razza,
de'mori, x-947: bestie che domine di pensiero è il vostro? levatemivi d'
intorno. — che pur domine: che neppure dio (per indicare
ne fece un romor, che pur domine. -dotnin se: forse,
a cui il magnifico: e quale, domine, lingua cortigiana chiama costui? conciò
. -qui in casa? non, domine: / non sai come pistone è rincrescevole
! voi sputate tutte sentenze. - domine anche, se io ci sono stata più
persone accorte. guerrazzi, 6-67: domine! ho io le traveggole,
, / domenico degno nomato, / a domine dato -for patto! l. salviati
e poscia cel goderemo qui insieme col domine ». il prete disse che gli
caro. pulci, 3-36: e1 domine messer lo nostro abate / la prima
battergli insieme. il che veggendo il domine e fermamente credendo esser alcuno spirito,
dov'io son non far disegno: / domine, che tu entri io non son
e non lo chiamava se non per domine, epiteto imperatorio e regale. settembrini
come il merlo: non ti curo, domine. = voce dotta, dal lat
dominus 1 padrone 'attraverso la forma domine del vocativo (cfr. domine1).
domine1). domineddìo (domeneddìo, domine dio, domine iddìo, domineiddìo;
domineddìo (domeneddìo, domine dio, domine iddìo, domineiddìo; ant. domenedèo
non ti tardare adunque a convertire a domine dio, e non te ne indugiare di
: qui mi cascò l'asino, e domine iddio sa se avrei voluto seguitare fino
ben chiamare. = comp. da domine e dio. dominicale, agg.
l'embolismo 'libera nos, quaesumus domine, ab omnibus malis 'ec.
leggi 1 quam dilecta tabemacula tua, domine ', e vedi qualche esposizioncella sopra
/ domenico degno nomato, / a domine dato -for patto! malispini, 1-15
dice: non ti temo, « domine » che uscito son del verno. varchi
avuta quaggiù di proteggere il culto di domine dio. de marchi, i-27:
rubando non meritate la forca, quale domine sceleratezza è forcabile? = deriv
mungià prende a cantare il * libera me domine ', e il 'ne recorderis '
non mostrava accorgersi del fatto, il domine non ardiva scoprirle apertamente questo suo amoraccio
a dio: * benigne fac, domine, ut aedificem muros jerusalem ', ma
scomunicare, per non cantare più 4 domine labia '. -gotta salsa, rosacea
nuovi testi fiorentini, 405: in dei domine, amen, e di buona graza
. m. cecchi, 1-i-187: che domine fa egli tanto nella volta?.
cioè perdona. pasqualigo, 2-129: domine, ignoscetemi, che a questo fare mosso
le parti di lontano / che fe'domine dio di propria mano. -ant.
di casa fazio. /... domine, / come è impronto, noioso
bestia incantata. raineri, 2-1-15: domine, falla trista, quella vecchiaccia incantata
te nato. serdini, 1-21: * domine, ne in furore tuo arguas me
necessità de la castitade muliebre. - domine, ita. varchi, v-181: seguiterebbe
volete l'affetto d'ammirazione: 'domine, dominus noster, quam admirabile est'
cantare a qualcuno il « libera me domine » o il « libera »: considerarlo
: 'propitius esto, parce nobis, domine '. sercambi, 1-i-59: i
. della casa, ii-251: come domine usar la mia ospitalità per parecchie settimane?
dee., 3-8 (347): domine, fàlla trista, ché ella non
possessioni di qualsivoglia sorta e natura, domine se gli avversari si vorrebono comprendere il
, che tanto piatoso sei, / 'domine, memento mei '. loredano,
egli non racontasse la sua ventura al domine. caro, 12-i-75: la cosa
morte e dicendo il salmo 'in te domine speravi ', il qual finito e
', dal canto libera me, domine della liturgia dei defunti; cfr. sicil
dopo avere per tre volte detto: 4 domine non sum dignus ', si mastica
labbra il 'miserere *, il 1 domine ne in furore 'e 10 '
utero e della vescica usciti dall'ad- domine passando sotto l'arco crurale.
tantin di buscherio, / senza offender messer domine dio. carducci, iii-26-340: come
monumento espiatorio a questo viscere di messer domine dio. -nella formazione del vocativo
mortoro e cantar la « libera me domine ». filangieri, ii-372: le
di belle carezzocce, in modo che 'l domine saltava d'allegrezza. -di
segreto? giusti, 4-i-147: o come domine, / se giorni sono, /
nell'offertorio si diceva: 'suscipe, domine,... hunc pa-
». -ohibò! gonzaga, ii-55: domine ita che non bene olet, imo
/ di sùbito 'in te, domine, speravi '; / ma oltre '
fra pagani rimanga [la spada]. domine dio padre non lasci onnire la francia
, ormato da levrieri, da'quali domine ne scampi. pindemonte, 217: in
. della casa, ii-251: come domine usar la mia ospitalità per parecchie settimane
schioppettata in cielo dicendo che voleva accoppare domine dio. montale, 14-nx: signore
belle carezocce, in modo che 'l domine saltava d'allegreza. allegri, 118:
parabolico: « due anni fa, un domine... ». = voce
, iii-118: io non so veramente come domine vi sia potuto cascare in testa di
udìe / « 'labia mea, domine '» per modo / tal che diletto
/ di subito 'in te, domine, speravi'; / ma oltre 'pedes
: egli è così buona roba che domine unquanco. 2. sacco,
vista. machiavelli, 667: che domine ho io stamani, intorno alli occhi
situazione. guarini, 1-ii-2-220: onde domine avete pescata cotesta non curante filosofia?
un pistolio. idem, 6-51: domine magister salvete. il nostro pistolio m'ha
, schifo. gonzaga, ii-55: domine ita che non bene olet, imo egli
/ de'vostri inganni; or, domine, voi lodo! = femm
funebre latina a porta inferi libera nos, domine). aretino, 20-225: tosto
tavola indivisa, dintorno al trono di nostro domine, si disposero i santissimi, non
d'ambra, 31: -ma dove, domine, lo potrò io trovare? -a
da siena, 33: 'surge, domine, in requiem tuam, tu et
ancora tu colla donna samaritana: 'domine da mihi hanc aquam '. monti,
all'occhio, e quelli gridava: domine, ti lodo! -figur.
il principio l'antìfona 'po- suisti domine ';... in d ebbe
. serdini, 1-20: 4 domine, ne in furore tuo arguas me '
. malatesta malatesti, 1-163: 'domine, exaudi orationem meam ', /
dir salamalecche, / 'peccavi, domine, miserere mei ', / delle
glorioso cantico 'nunc dimittis servum tuum, domine '. ariosto, 33-48: questo
di farmi scomunicare per non cantare più 'domine labia '... e spretarmi
in numero, pondere et mensura disposuisti, domine '. dio ha dato l'essere
schioppettata in cielo dicendo che voleva accoppare domine dio. 2. allungato e
è accusata. bibbiena, 295: reverendissime domine mi colendissime, oh che dura provincia
notrica. firenzuola, 2-130: il domine saltava d'allegreza, che pareva un puledruccio
allora presi la soy armi quadre / domine quid et cum invocarem / et verba mea
sapeva che vi bisognassero punti. che domine devono esser, ciabattini o rappezzini da
da ravani, non trovandoci il magnifico domine nodìs carissime? -togliere un ravano per
-nelle espressioni fare un 'repulisti me domine 'e cantare 'domine repulisti.
repulisti me domine 'e cantare 'domine repulisti. aretino, vi-443: in
la famiglia ha fatto un repulisti me domine. b. corsini, 4-58:
con uncinate mani avean cantato / 'domine repulisti 'in ogni lato.
liturgia dei defunti requiem aeternam dona eis domine 'l'eterno riposo dona loro o
f. scarlatti, lxxxviii-ii-581: ergo, domine mi, tam eccellente, / con
ebbe il principio l'antifona 'posuisti domine '; in d ebbe il principio
b. fioretti, 2-4-342: come domine si può dar nome di ricoperta a
disse: -o bone, o bone, domine mee! guicciardini, vi-111: ebbono
: giunto là picchia la ruota: « domine, chi è? ». lorenzino
a dir salamelecche, / peccavi. domine, miserere mei, / delle mie colpe
dite questa bella salutazione: « ave domine jesu criste », ciò è:
simili significa per dì, domine deo! testi fiorentini, 39: che
sua natura. boccaccio, v-249: domine, dàgli il malanno; tomi a sarchiare
/ mi sono stati tolti. -come domine / tolti? e da chi? -qui
). gallani, 102: ove domine corri? ché ti scavezzi il collo.
di belle carezocce, in modo che 'l domine saltava d'allegreza. contile,
ab insidiis diaboli, libera nos, domine! a spiritu fomicationis! »
schiamazzo). goldoni, v-833: domine! quai smodate parolaccie ridicole! /
die sì vi dea 'l buon dì, domine deo! », / e sì
manco giovio, i-160: reverendissime domine,... bisogna certo
canta: « exsurge, quare obdormis, domine? » e finisce il mercoledì dopo
anni fa, spiegando la genesi, un domine della chiesa calvinista ufficiale dà un significato
dite, un sonettone. come, domine, sonettone, se ha da servire per
nel legger questa mia, / chi domine poss'esser questo matto. da ponte,
« brunetto » gli disse, « che domine t'è entrato in capo da qualche
correnti. amenta, 4-54: dove domine hai tu di botto trovato chi vuol la
-die sì vi dea 'l buon dì, domine deo! - / e sì si
dica questo verso: 'benedictus es, domine deus, qui adiuvisti me..
occhio, e quelli gridava: « domine, te lodo! » « dante,
però tu che tanto piatoso sei, / domine, memento mei. -mettere,
la turba che lo spigne, al domine che dà le candele, sdrucciola e frega
tensione. antico serventese, 181: domine probasti me sì. ll'ebe inteso /
dee., 2-1 (1-iv-96): domine fallo tristo! 21. prov
, 450: uh, che consiglio, domine, / mi dà costei! r
-in costrutto ellittico (nell'espressione che domine unquanche, unquanco, in relazione con
tante cose fare e dire, che domine pure unquanche. alaleona, 6: ho
è cosa così buona roba, che domine unquanco. 2. per caso
: rev. me et ill. me domine colen. me, rimando la romulea
la turba che lo spigne, al domine che dà le candele, sdrucciola e frega
las manos a usted... » domine, che aria trista'che occhiacci sparuti
! idem, 1-349: ma che domine diremo noi di questo versiscioltaio da verona,
, deum, laudamus, te, domine, confitèmur... ». segue
, la famiglia, i figli.. domine iddio! non è vero niente: