avendo mai, non ch'altro potuto dominar lucca città tanto vicina. cellini,
volgare del popolo. l'uso deve dominar nella lingua parlata, non nella scritta
degli altri, possano meglio scoprire e dominar la campagna. per questo sono stati
fine che quivi l'italia continuasse a dominar sempre nella bilancia, non ostante il
,... e poi lasciandosi dominar nella mente da quell'errore, per cui
affamato di signore avaro, / anzi che dominar scettrata larva / su l'ombre vane
fine all'ambizione che insaziabilissima ebbe di dominar l'universo, per aver desolato numero
/ su 'l diamantino piede / del giusto dominar, fondato siede. d'annunzio
dibatteva. s. maffei, xxx-6-71: dominar conviene / i propri affetti; e
tinge, / e rien timor a dominar la reggia; / e quel che
voler, l'ingorde brame / del cieco dominar; che spoglie altrui / di virtù
cui ci fosser noti / i nati a dominar, gli abili al regno? cesarotti
e lasci a quello o a questi dominar sopra di sé senza esiger patti o condizioni
astuzie; e perverso, / per dominar, fa nuovi dèi. poi arriva /
idee, anzi pure del vanto di dominar coll'ingegno. gobetti, 1-50:
limosinier de la natura; / e dove dominar non può 'l suo raggio, /
seme / uman ch'è nato a dominar la terra. foscolo, viii-58:
si tinge, / e vien timor a dominar la reggia; / e quel che
degli altri, possano meglio scoprire e dominar la campagna. g. bentivoglio,
affetti. s. maffei, xxx-6-71: dominar conviene / i propri affetti; e
e al re la via / dell'assoluto dominar fia tolta. = forma sostantivata
questa offerta unire / tesor, né dominar populi e terre, /...
dalla sete / che gli rendea del dominar devoti, / occuparono in questo e
da procoi / regger gli scettri e dominar la terra. 3. per estens
al re la via / dell'assoluto dominar fia tolta. d'annunzio, iii-2-1140:
, / e vien timor a dominar la reggia; / e quel che la
, starsi / use ben spesso a dominar congiunte. nieri, 171: c'era
impetra / e scettro e leggi a dominar sur gli altri. onofri, 11-92:
seme / uman ch'è nato a dominar la terra. -figur. ammaestramento
in alto orrore / l'aspra di dominar voglia superba. foscolo, sep.,
ebbe gusti di lazzarone, si lasciò dominar dalla moglie. de sanctis, ii-7-33
rimaste al pontefice, ovvero egli proseguisse al dominar nella sola sua roma, o quando
coi cardi ispidi il crine / licenziose dominar le spine. 7. in
giova... /... dominar col guardo / la chiara valle di
ma quella di moderare la volontà, di dominar gli affetti, di domar le passioni
con la pratica sublimata al grado di saper dominar chi volea cogli artifizi di cortigiana.
per portar bene il corpo né per meglio dominar la spada, si può dire di
temprato e iusto / in cui del dominar pratica sorge, / al vano garrular
quei che sopravanzino gli altri di virtù per dominar civilmente. malvezzi, 8-303: è
più spaziosi, quanto è più necessario dominar colla forza e coll'occhio la folla
e lasci a quello o a questi dominar sopra di sé senza esiger patti o condizioni
fagiuoli, xii-136: tu, cne volevi dominar la stiria / e lasciarvi di te
e iusto, / in cui del dominar pratica sorge, / al vano garrular
e iusto, / in cui del dominar pratica sorge, / al vano garrular
e da procoi / regger gli scettri e dominar la terra? 2.
i-11: orrida peste io vidi / dominar negli ulivi. e qual raggrinza
quella di moderare la volontà, di dominar gli affetti, di domar le passioni,
, starsi / use ben spesso e dominar congiunte. = voce dotta,
..., subito desideroso di dominar sbattendo cicerone bruto e tutti gli altri
il seme / uman ch'è nato a dominar la terra. leopardi, 32-167:
loro [gli arabi] salito era a dominar nelle scienze aristotile, da lor medesimi
uom forte / sforzar le stelle e dominar la sorte. carducci, iii-2-140: a
queste insolenze francese e vedersi strussiar e dominar da signori oltramontani. sanudo, lviii-636
lasciami por al padre antico, / nel dominar quel de la forza taura, /