: s'accostò ad un calzolaio e domandollo perché di nero fossero vestiti costoro.
all'obbedienza. ariosto, 19-66: domandollo / se si volean lasciar la vita
agolante lo menò in una camera e domandollo della condizione de'cristiani. lorenzo de'
dee., 5-6 (59): domandollo allora tammi- raglio che cosa a quello
lo quale il santo conoscendo, domandollo dove egli andasse e che portava
dee., 5-6 (50): domandollo allora l'ammiraglio che cosa a quello
currado maravigliandosene, fece chiamare chichibio e domandollo che fosse divenuta l'altra coscia della
: fe'chiamare il padrone, e domandollo / se si volean lasciar la vita
; e quegli facendolo più volte, domandollo se continua- mente potesse così fare;
amore. testi fiorentini, 75: domandollo che novelle avea. e que'disse
invaghì del... catellino e domandollo in dono. p. f. giambullari
duca mio li s'accostò allato; / domandollo ond'ei fosse, e quei rispuose
14: fece chiamare centurione e domandollo se la sua figliuola era viva o
un muletto in un bosco. domandollo ki e'fosse. disse il
. corona de'monaci, 132: domandollo donde egli era nativo. rispuose ch'
! dante, inf., 22-47: domandollo ond'ei fosse, e quei rispuose
; e quegli facendolo più volte, domandollo se continuamente potesse così fare; e
menò [il diavolo] al parlatorio e domandollo di che tentava quivi i frati.
venne riguardato il collo al cane, e domandollo perché intorno al collo avea così pelato
scherano lo volle ferire della scure e domandollo: « avesti paura? ».
19-66: fé chiamare il padrone, e domandollo / se si volean lasciar la vita
. e chiamò uno de'servi e domandollo e disse: « che cose sono
spatrasse da una parte tullio, e domandollo in secreto che volea zio (un