fuori. leopardi, 4-101: nella doma / terra il marte latino arduo s'
adnata non è vinta e non è doma. targioni tozzetti, 5-98: lo trovai
: adona, cioè fa stare giù e doma. boccaccio, viii-2-169: noi passavam
teti, / ch'alcun mostro del mar doma ed affiena? -per simil.
. carducci, 457: con la mente doma / da torve fantasie, / solitario
umana vita dissipa le nostre illusioni, doma la nostra alterigia, ammansisce la nostra
ben va, che resti la superbia doma / e che ne gema in duri ceppi
a <; -avròc, 'che doma l'uomo '. cfr. isidoro,
oppone a l'empio augusto e 'l doma, / e sotto l'ombra de gli
brutta. - città arcibrutta, poiché doma. -abbuono: ottimo.
balia una d'armento / ancor non doma e pavida giumenta. tasso, 6-112:
/ e in atto militar se stessa doma. / gode amor, ch'è presente
strano / usò pipin, poich'ebbe italia doma. beltramelli, iii-129: si
sua volontà pei cieli / l'energia doma bramisce immane nel motore / tremano sulle
natura / novelli mondi e la barbarie doma. pallavicino, 3-2-258: trovisi una sola
prati, ii-89: e mal si doma la presente noia, / né la speme
. chiabrera, 455: or mi doma vecchiezza, e tra le vene i
, 261 (200): chi doma 'l ciuco col basto primizio, /
guide, / che lunga età non doma. giusti, i-5: son bionde e
/ si piega, e all'utile / doma il blasone. verga, 2-259: alle
soma, / e lo bocchidur si doma. redi, 16-viii-23: il signor
la sua volontà pei cieli / l'energia doma bramisce immane nel motore / tremano sulle
avevano la sottile briglia che ora li doma. einaudi, 1-567: importa ricostruire
(i-95): ferraù con la doma di buon passo / attende verso spagna
arnese del ventre, e allor lui doma / soffogamento del rappreso umore.
grossa cervice: ed il sonno / che doma tutto, lo prese. erompevano fiotti
crescenzi volgar., 9-4: quando si doma [il cavallo], si leghi
canizie, / e l'anima già doma / da i casi, e fatto rigido
grossa cervice: ed il sonno / che doma tutto, lo prese. cicognani,
è fasto e mollezza, ivi alfin doma / muor libertade; e dolorosa fede /
sasso / che la cervice mia superba doma, / onde portar convienmi il viso
cervice: ed il sonno / che doma tutto, lo prese. d'annunzio,
cui da un cerchio di rose a pena doma / va pe'bei fianchi la cesarie
, lo tien fermo, 10 doma. e un giovinetto chiomoso e fuligginoso.
.. / senza rispetto di colui che doma / con l'alta chiova ogni animai
, e prende gioco, / chi doma 'l ciuco col basto primizio. lippi
più non combatte questa / mia giovinezza doma. 11. figur. compiere ogni
lo bocchiduro [= cavallo recalcitrante] si doma. ser giovanni, 119: subito
forza di perseveranza rammolla, incava, doma, spezza e ispiana un certo, denso
della libertà, il quale forza alcuna non doma, tempo alcuno non consuma e merito
allora l'amore frange la contumacia, doma tira, e l'annichila, e lo
idem, \ -1-777: la sedizione fu doma con le bocche delle armi corazzate.
di matrimoni. 3. chi doma e allena cavalli. canti carnascialeschi,
; e dal sonno, / che tutti doma, vinto, e dalla molta /
il cielo delle sue folgori, e doma il fluido più possente della natura,
era demoralizzato, la sicilia vinta non doma, re ferdinando odiato ed inetto. boriili
menzini, i-48: ma già depressa e doma / l'altrui superbia, al
diplomatizza, negozia, è tollerante e doma con le armi. 2.
fisico] il cielo delle sue folgori e doma il fluido più possente della natura.
riccio, o guscio, / tutto doma, profuma, e colorisce.
/ la lana dalle dita attorta e doma. = comp. da dis-con valore
sono avvezzi tanto male / nemmen gli doma il giogo maritale. settembrini, 1-283
vii mosca, come parla agostino, doma però l'alterigia umana, e viene
2-1-185: ove ella non fosse dissipata e doma, la cina avrebbe a star continuo
più non combatte questa / mia giovinezza doma; e dolcemente, / più che sperato
ov'è fasto e mollezza, ivi alfin doma / muor libertade; e dolorosa fede
lavoro); il luogo dove si doma il cavallo. 2. veicolo
porco, e prende gioco, / chi doma 'l ciuco col basto primizio. castiglione
della porta, 2-127: amor, che doma i leoni, le tigre
fera. magalotti, 1-409: l'uomo doma ed ha effettivamente domato ogni sorta di
di disciplina. foscolo, 1-172: doma il destriero a galoppar per tonde. pascoli
'l gallo più forte di te, che doma e gastiga x mogli, e tu
tira, e l'umiltà della mente doma i duri animi. petrarca, i-3-30:
: / come in atto servii se stessa doma! leone ebreo, 52: io
: che fa la santa anima? si doma che esce del limbo, quando ella
, /... onde le intere doma / falangi degli eroi, con cui
condanne del precedente regno, non avevano doma e distrutta la carboneria. pascoli,
i primi / tu giunta per ultima. doma, / costringi, e rialza e
ogni uscito, che di fuor si doma, / potè tornar con gli altri a
e colla vita / e col tempo gli doma, e non con morte. baruffaldi
giamboni, 67: la fiamma della lussuria doma i duri e fortissimi petti, cioè
posse. chiabrera, 455: or mi doma vecchiezza, e tra le vene /
cui le membra / fera tabe non doma. cattaneo, ii-2-237: il perpetuo bisogno
. cattaneo, ii-2-237: il perpetuo bisogno doma tanimo, snerva l'onore e consiglia
sasso i che la cervice mia superba doma, / onde portar con- vienmi il
. giamboni, 67: il fuoco doma il fortissimo ferro e fallo liquido divenire
ecco i metalli, il ferro gli doma, e de'ferri l'uno doma l'
gli doma, e de'ferri l'uno doma l'altro. pindemonte, 3-552:
ai truogoli, ai cilindri; e doma e foggia / gli scomposti del lino ultimi
/ tanto: la tua stornella è appena doma ». qua simodo,
no, spento il valor, né doma / la sua fierezza in lui. manzoni
più non combatte questa / mia giovinezza doma. leopardi, ii-1074: quando tanimo è
volìa / veggendo la sua gente istanca e doma. ariosto, 46-6: a quella
, / quando superbo de la gallia doma / cesar fu in dubbio, s'oltre
: a ciò non era ancor la gente doma. b. davanzali, ii-248
della cannella, ma d'una cannella doma. pindemonte, iii-481: il curioso
(femm. -trice). chi doma. -in partic.: chi, negli
2-1-203: o delle genti domatrice, e doma / sol da te stessa: o
/ che collo scrigno, mansueta e doma, / lasciava ginocchion porsi la soma.
la temperanza che de'turpi affetti / doma il poter. pananti, ii-173: le
, / prurito allor l'enfie gengive doma. dossi, 18: una specie di
/ sì l'avaro desio mi caccia e doma. d. bartoli, 9-29-1-171:
esplodenti d'ira e di voluttà mal doma. 2. bot. che
, / quando superbo de la gallia doma / cesar fu in dubbio, s'oltre
ov'è fasto e mollezza, ivi alfin doma / muor libertade; e dolorosa fede
16-54: poscia l'invidia incatenata e doma / s'assise in cima, e
già roma; / e lì venezia è doma; / gienova in cener tutta si
9-29-1-14: non così dalle zanzare restò doma la forza e umiliata la superbia di faraone
, 25-7-4: le ferrate menti lussuria doma. macinghi strozzi, 38 (89)
'l ferro, che tutti i metalli doma. poliziano, 143: l'amor mi
, / e in atto militar se stessa doma. 0. rinuccini, 77:
delle sue viscere; e pure intrepida doma con la divina legge la fierezza del
guide, / che lunga età non doma; / e il concetto fervore e i
, e la tedesca / rabbia fu doma, e le fiaccò le coma / la
giamboni, 67: secondo che il fuoco doma il fortissimo ferro e fallo liquido divenire
divenire, così la fiamma della lussuria doma i duri e fortissimi petti, cioè i
no, spento il valor, né doma / la sua fierezza in lui. bocchelli
cui le membra / fera tabe non doma. carducci, ii-5-127: mi aveva
forzarlo a figliar, lo snerva e doma. -per simil. tasso
/ d'antiche colpe che l'han doma e guasta. tommaseo, 3-iii-101: è
. / senza rispetto di colui che doma / con l'alta chiova ogni animai feroce
altera / svelta da'nembi, e doma / sul fior di primavera; / forte
'l gallo più forte di te, che doma e ga- stiga x mogli, e
. giamboni, 67: il fuoco doma il fortissimo ferro, e fallo liquido
va con la tua forza che doma la forza del mare, con tutte bandiere
/ col forzarlo a figliar lo snerva e doma. g. capponi, 2-368:
. ant. che guida, che doma i cavalli. serdonati, n-15:
domo, si domerà, siccome si doma dal tempo la carne dura e tigliosa.
di canizie, / e l'anima già doma / da i casi...
tenaglia, lo tien fermo, lo doma. è un giovinetto chiomoso e fuligginoso.
2-9-19: quando costei par più quieta e doma, / alor del suo fuggire abbi
verso). carducci, iii-28-329: doma il verso che non corra abbandonato,
che ne i pugnati campi su la doma / austria risorgi in tua ragion civile.
. / che collo scrigno mansueta e doma / lasciava ginocchion porsi la soma. faldella
quando sono avvezzi tanto male / nemmen gli doma il giogo maritale. bartolini, ii-24
più non combatte questa / mia giovinezza doma. leopardi, 21-52: agli anni miei
/ usò pipin, poich'ebbe italia doma. 2. dimin. gorgerino
guide, / che lunga età non doma. nievo, 1-6: addio, bella
imbracatura di corda lo serra tutto e doma. dizionario di marina, 342: per
vi so dir io che questo inferno doma tutte le passioni. borsi, 100:
e pudica col freno della ragione non la doma, si turba, e simile lievemente
sasso / che la cervice mia superba doma, / onde portar convienmi il viso basso
... tutto vince e tutto doma. abriani, 1-54: ove mi trasportar©
occhi esplodenti d'ira e di voluttà mal doma. 11. fissare, scrutare (
: l'encantador è savio che lo dracone doma. guido da pisa, 1-35:
per forza di perseveranza rammolla, incava, doma, spezza e ispiana un certo,
offre, atterrita dal suo cenno e doma / la pontificia roma. 2.
, / come allor che da'goti restò doma. -modo di vivere miserabile e
questa tua fronte, avria piegata e doma / quell'indocile sua magnanim'ira / che
a. cattaneo, 1-86: si doma la fiera dall'uomo, e la
/ le barbariche genti che ti han doma / nomavan tutte; e questo a
accordo con la materia, ma la doma come parte maledetta, inferiore a sé.
: tu con la man, che morte doma e lega, / stretti dal fallo
sm. letter. chi guida, chi doma 1 cavalli. aleardi, 1-39
a cui le membra / fera tabe non doma; e vitto il bosco, /
di canizie, / e l'anima già doma / da i casi,...
cui le membra / fera tabe non doma; e vitto il bosco, / nidi
ii-29: sì lo ristringi e lo doma, che egli non si faccia reo
876: muta un'angoscia ci doma, / ché ci raspa sopra il
se poi vede il maestro onde fu doma / la natia ferita del core altero,
accordo con la materia, ma la doma come parte maledetta, inferiore a sé.
peggiore da farvi conoscere, mansa, doma e imbrigliata. alfieri, 9-96:
ancora acerba ragione, perché poi, doma e mansuefatta, secondo i buoni instituti
/ che collo scrigno, mansueta e doma, / lasciava ginocchion porsi la soma
di marte? leopardi, 4-101: nella doma / terra il marte latino arduo s'
accordo con la materia, ma la doma come parte maledetta, inferiore a sé
nespole. bracciolini, 1-4-2: si doma ogni follia / con la tribolazione,
dominici, 4-76: tal carne non si doma per digiuni,... ma
, 9-9: l'acciaio e ferro doma ogni altro metallo. s. bernardino da
., 9-4: il cavallo che si doma compiuti i tre anni diventa migliore.
/ se poi vede il maestro onde fu doma / la natia ferità del core altero
/ oscura e fievol razza, o doma sempre / da rabbiosa mania, ammaliata,
della carne... non si doma per digiuni, non si mortifica per orazione
: ella già presa, ma non doma ancora / dal febeo nume...
a lotto, quando voleva nabissare sod- doma. iacopo da cessole volgar., 1-12
ai truogoli, ai cilindri; e doma e foggia / gli scomposti del lino ultimi
il leone] il maestro onde fu doma / la natia ferità del core altero,
/ risplender lieto in su la belva doma / scotendo l'ór de la nettarea chioma
concia soma / e lo bocchiduro si doma / per continuar li modi / c'hanno
/ le barbariche genti che ti han doma / nomavan tutte. nievo, 716:
contro ad sua voglia non si vince o doma. tansillo, 1-345: se non
aventino: / non saria stata l'alterezza doma / di rei tiranni e di quel
, / le barbariche genti che ti han doma / nomavan tutte. poerio, 3-511
come... con l'acqua si doma la fumosità nociva del vino, così
senza fiele venga fuori da un'anima doma per un costante esercizio di mansuetudine,
vider lui che, l'invidia oppressa e doma, / tutta ornai del saper sostener
più non combatte questa / mia giovinezza doma. leopardi, i-128: l'ora
: l'austria ferita, ma non doma, poteva come orsa infuriar e pigliar forza
. salvini, 13-206: questo doma / sotto all'oscuri-nuvolo saturnio / ma
che 'l diliberarono del periglio di sod- doma. zanobi da strafa [s. gregorio
dea / le barbariche genti che ti han doma / nomavan tutte. -elargitore
sudore e col sangue, e talor, doma / l'oste, intrec- ciossi al
balia una d'armento / ancor non doma e pavida giumenta. g. chiarini
di tanto oltraggio; ed avvilita e doma / sarà la tua superbia. foscolo,
[i colpi sui pali] continuamente doma e vince ogni durezza e perfidia di
rio, / senza rispetto di colui che doma / con l'alta chiova ogni animai
forza di perseveranza rammolla, incava, doma, spie zza e ispiana un certo
questa tua fronte, avria piegata e doma / queirindocile sua magnanim'ira / che
dal sasso / che la cervice mia superba doma, /... / cotesti
rio, / senza rispetto di colui che doma / con l'alta chiova ogni animai
/ ai truogoli, ai cilindri e doma e foggia / gli scomposti del lino ultimi
ella, già presa, ma non doma ancora / dal febeo nume, per di
/ presente te mia vita serà doma. refrigerio, xxxviii-135: decoraran le
, / senza rispetto di colui che doma / con l'alta chiova ogni animai feroce
. amari, i-i- 174: doma la capitale, habib volgeasi a soggiogare il
, / e in atto militar se stessa doma. / gode amor ch'è presente
[sibilla] già presa, ma non doma ancora / dal febeo nume..
/ che ne i pugnati campi su la doma / austria risorgi in tua ragion civile
città, castell'e ville e quanto doma; / faceva scriver in quaderni accesi
erge il grande obelisco invitto, e doma / la barbarica rabbia in lui conversa.
i-20: chi con ragion se stesso doma / ed al cieco desio raccorcia i vanni
fondo in fondo / aveva ancor non doma una sottile / radichetta e suggeva un
di soglio / e dal tuo spirto doma / ti feo donna alle genti, emula
ché mai si può frenar bestia non doma: / ma grilla, non avendo scusa
/ che recava 'l signor che 'l mondo doma. / or la vedessi rapta nei
e col ferro d'astrea recide e doma / il vizio a'danni suoi già sì
.. il casto fianco tuo ricinge e doma. pratesi, 1-370: quella catenella
primi / tu giunta per ultima. doma, / costringi, e rialza e redimi
crescenzi volgar., 9-4: quando si doma [il cavallo ^ si leghi alla
intemperanza frenata dall'avarizia, la incontinenza doma dall'ambizione o dalla vanità, la
terza sotto. gavoni, 165: doma era la viril forza aei tori /
dryden, quel sublime verseggiatore, ria- doma ancora più gentilmente e perfeziona alla fine quella
i primi / tu giunta per ultima. doma, / costringi, e rialza e
: credimi che lo raccordarsi della morte doma e castiga la carne lussuriosa e ogni vizio
pascoli, ii-1305: il sasso che doma le superbe cervici, il 'paternoster'detto
nel furor de'suoi figli estinta e doma, / sott'un gran figlio in pace
32: questa è colei che sì suave doma / ogni fier'alma e di virtù
si somiglia. gherardi, lxxvin-iii-320: doma la gente che sì ti dispetta /
/ ecco che per la ria superbia doma / rasserenar la fronte italia e roma.
rio, / senza rispetto di colui che doma / con l'alta chiova ogni animai
crescenzi volger., 9-4: quando si doma [il cavallo], si leghi
la rozzezza dei sentimenti non fu mai doma da misure disciplinari né da precetti freddamente
xliii-295: ne la vigilia frequente si doma / la ramosa e fragile natura.
e il sonno lo prese, / che doma ogni cosa: e riversava dalla gola
che il casto fianco tuo ricinge e doma. manzoni, pr. sp.,
/ ma più col regio petto / doma il vizio rubello, e rende servo /
, 1-161: la mia furia italica doma la bellicosità dell'orientale che, chionzo e
, 346: saliva d'uomo ogni serpe doma. = voce dotta, lat.
sasso / che la cervice mia superba doma,!... f cotesti,
-con sineddoche. alberti, ii-150: doma questo tuo animo sbardellato, quando gli
sbardellatóre, sm. ant. chi doma e ammaestra puledri montandoli con la bardella
: se costei è dama, ella mi doma, e non nutrisce, ma scanna
o sgradita. gherardi, lxxvtii-iii-320: doma la gente che sì ti dispetta /
aurea chioma / si schioma / e si doma / con portar trista d.
ma questo bi- sognin me sconcia e doma. -curare malamente, in modo inefficace
scozzare1. scozzonaménto, sm. doma e ammaestramento di un cavallo.
8-63: il giovine campagnuolo... doma e scozzona alla meglio quella sua bestia
camelia, / checollo scrigno, mansueta e doma, / lasciava ginocchionporsi la soma. firenzuola
ei l'anglia al suo piè depressa e doma, / e l'istro e il
/ veggendo la sua gente istanca e doma, / non sembl'a. mme che
cui le membra / fera tabe non doma. pascoli, 120: cercavo. ero
/ veggendo la sua gente istanca e doma, / non sembl'a. m-
scorrere il fresco alito della gioventù non doma, non so che virile nel pianto
/ tutte san già quant'ogni orgoglio doma / alfin colui che a sé vendetta serba
. e da questa inferiore area doma [il senno e la volontà e la
da l'età, ch'ogni bellezza doma, / sparsa nel volto del bel sol
/ come in atto servii se stessa doma! -con riferimento all'umiltà di cristo
/ che quando vuole, onni sfrenato doma. -dirotto, disperato (il
lei come facella, / ben sen doma sovente. 9. introduce una
che tutte le altre vince, il doma a un certo modo e 'l frena,
immenso, / signoreggia le voglie e doma il senso. r. sacchetti, 1-696
. cammelli, 323: perché amor doma ogni cor silvestre, / con teco puote
: tu con la man, che morte doma e lega, / stretti dal fallo
rozzi ingrossa, / empie gli smilzi e doma gli sforzati. -raggrinzito, rinsecchito
l'ira, che mi sobolle sacrificata e doma, / ai rimproveri tuoi per me
di terra ferma sono idolatri, doma, dall'ebr. sldòm attraverso il gr
lucenti e belli, / velar mia faccia doma / da quel che non soggiorna,
accendono la carne, e questa si doma o con gli esercizi vittoriosi o con altre
/ questa di foter mai non era doma, / sempre più fresca con magior sdazio
/ le barbariche genti che ti han doma / nomavan tutte; e questo a
/ quando costei par più quieta e doma, / allor del suo fuggire abbi paura
indica la popolazione stessa). doma. idem, 367: le piccole some
concia soma / e lo bocchiduro si doma / per continuar li modi / ch'ànno
certe spatelle di ferro, e si doma bene cacciatone le ciotole, le pie-
certe spatelle di ferro, e si doma bene cacciatone le ciotole. = dimin
/ spezza l'orgoglio e la perfidia doma, / e 'l tuo carlo trionfi e
e dolce sole, / ch'ad- doma e 'nfiora la tua riva manca: /
d'accordo con la materia, ma la doma come parte maledetta, inferiore a sé
un'ottagono, il quale essendo vestito doma tela incerata, serve per cuoprire la
vi-69: quest'è colei che tanti vizi doma / per la virtù dell'amorosa squadra
tanto: la tua stornella è appena doma ». d'annunzio, v-2-452: pare
iii-6-94: come gente ch'era stracca e doma / si puoser provato da un
1-559: tu con la man che morte doma e lega / stretti dal fallo a
xliii-295: ne la vigilia frequente si doma / la ruinosa e fragile natura; /
in fondo in fondo / aveva ancor non doma una sottile / radichetta e suggeva un
2-281: la madre... intrepida doma con la divina legge la fierezza del
cui le membra / fera tabe non doma. carducci, iii-4-77: non io gl'
ingegno / del buon tancredi la cilicia doma. muratori, 7-v-378: per tacere
proverbi toscani, 72: il tempo doma ogni cosa. ibidem, 88: il
produce e nudre, questa il tutto doma, / e toglie e il tutto a
morte: / tuonasti il vero; e doma / a tuo parlar tremonne / la
cielo collocò la forma di un toro doma di 33 stelle, tra le quali son
che atterra ogni protervia, quella grazia che doma ogni ostinazione. varano, 1-221:
vi so dir io che questo inferno doma tutte le passioni. -senza vizio