, i-426: oimè, ch'io mi dolgo che tu per adietro m'abbi campata
è la prima volta che io mi dolgo di aver dato un addio alle muse,
in galera. pirandello, 7-220: mi dolgo di quel che ho fatto, ma
faldella, vii-499: mi pento, mi dolgo, m'arroto per non esser giunto
averti ti perdo, / e non mi dolgo: sei bella ancora, / ferma
, e me ne pento e me ne dolgo; ma operava a fin di bene
, i-426: oimè, ch'io mi dolgo che tu per adietro m'abbi campata
a lui, e ditegli che io mi dolgo solo che, avendo ricordato tanti poeti
, 544: e quando io mi dolgo di lei, io mi ciancio, perciocché
ceneri. bruno, 3-206: mi dolgo, teofilo, che voi nella nostra
m. cecchi, 18-1: io mi dolgo / molto forte di te, che.
lorenzo de'medici, i-200: sol mi dolgo quell'ora / che l'occhio è
, / ed or del mio destin mi dolgo, or gl'agi / de l'
, n'hai tu ancora. io mi dolgo per entrambi, mi dolgo di questo
io mi dolgo per entrambi, mi dolgo di questo disdecoro di casa nostra, di
. pulci, vi-101: io mi dolgo, caro mio lorenzo, della mia
, magnifici cittadini, se io mi dolgo con voi delle seguite cose, o
s. antonino, 2-202: mi dolgo e mi contristo meco medesimo, non aspettando
strida... del proprio male mi dolgo? parini, 299: or quella
-originale. mazzei, 395: mi dolgo che le lettere ho date al fondaco
nella selva. foscolo, xvi-438: mi dolgo che voi perdiate il tempo a portare
chi sia quello di chi io mi dolgo e vedrà ch'io non gabello bugie
. è scomparso e non me ne dolgo, perché una gioielleria ne ha preso
. g. gozzi, i-26-192: mi dolgo... che abbiate voluto costringervi
, 16-8: io con voi me ne dolgo [della mia donna] e ve
è basso, pur non me ne dolgo, che così volle madre natura;
insieme ». tasso, ii-403: mi dolgo che gli imenei, e 'l coro
distanze fisse. michelstaedter, 460: mi dolgo... che si sia perduto
infinita tristizia. ariosto, 114: mi dolgo ben che de'soavi ceppi / l'
incertezza, / io così me ne dolgo e mi lamento, / che non lo
volta mi pesa la bugia; / mi dolgo: è lievito del tempo antico ed
ariosto, sat., 6-100: mi dolgo e mi lamento / di sentir riputar
il dì delle feste. non me ne dolgo, perché gli stanno bene quelle lecche
martira. beccuti, i-iio: non mi dolgo io ch'a'miei desiri ardenti /
i-144: anch'io uomo selvaggio, mi dolgo del mio ciliegio fiorito però che altri
è basso, pur non me ne dolgo, che così volle madre natura.
mi sento acceso; / e mi dolgo, e mi pento del passato /
: io forte mi meraviglio e mi dolgo che giudici non affatto perduti possano ascoltare
ojetti, i-218: ecco, mi dolgo di non aver mai scritto finch'egli
. de sanctis. ii-319: mi dolgo soprattutto che presso noi sieno così scarse
, sempre peggio in essa parte mi dolgo. -sostant. cariteo,
è la prima volta che io mi dolgo di aver dato un addio alle muse
se della sua morte in van mi dolgo, / ad onor d'obelischi invoco
amanti, / con qualche oimè dolcissimo mi dolgo. -compassione, pietà.
. capponi, 1-ii-456: né io mi dolgo che abbia [cicerone] così fatto
delli prescritti li ornati labori, mi dolgo, veggendo me di fama non essere vivo
: di vederti straziar, bacco, mi dolgo, / e su la mensa mia
caterina da siena, i-168: io mi dolgo e rendomi in colpa a dio e
averti ti perdo, / e non mi dolgo: sei bella ancora, / ferma
debbo tollerare, e pur di questa mi dolgo. -penuria di argomenti,
. cecchi, 18-1: io mi dolgo / molto forte di te, che ricco
vuole udire; / e s'io mi dolgo, ed ella si trastulla. saba,
aretino, v-1-53: io non mi dolgo, signore, di esser nato a
che n'ho molte cagioni, me ne dolgo prima per conto mio, avendo perduto
). ojetti, i-218: mi dolgo di non aver mai scritto finch'egli
, / dentro la terra mia cui dolgo e piango / e troverai de'buon la
questo e in regola e non mi dolgo. -che si trova in una
pento, men vergogno e me ne dolgo. g. p. maffei, 307
ridoglio. bacchelli, 2-xxv-240: mi dolgo e ridolgo, non smetto né smetterò
: io non mi curo e non mi dolgo tanto di me, quanto della sconsolata
mente delli prescritti li ornati labori, mi dolgo, veggendo 5. imitazione (
. di quella maligna rinomanza non mi dolgo, che fui avvezzo in terra a
con ambascia, / per cui mi dolgo e con lagrime aspergo / il
ma questo è in regola e non mi dolgo. foscolo, xlv-263: non temere
'n pento, me 'n vergogno e mene dolgo. / seguoti, ma fra i lacci
, 4-iii-46: di messer francesco mi dolgo, che ha mostrato salvatichézza a non volermi
bello e 'l buono / come mi dolgo esserne stato schivo, / ch'io
sigillo chi sia quello di chi io mi dolgo. -tenendo qualcuno rinchiuso e impedito
mi sforzo di arroventarle, e mi dolgo che la parola non abbia assai più di
la credenza o l'affermazione. mi dolgo sopra quello che gli altri sperano.
tanta la toa briga, / bel dolgo fiiiol, -ke deo te maleìga, /
. rebora, 3-i-10: 10 mi dolgo... di avermi fatto udire lo
e tanta la toa briga, / bel dolgo fiiol, ke deo te maleìga,
anteriore destro e nel sinistro posteriore. mi dolgo, ed ella si trastulla. alfieri,
di negare. sassetti, 6: mi dolgo che voi tenghiate e'miei propositi men
con quindici paoli, et ora mi dolgo di questa mia insolita trat- tenutezza.
. lupis, 3-76: di questo mi dolgo, che è l'unico motivo delle
bandi, 415: adesso mi dolgo amaramente di non aver trascritto subito il
2-iii-143: io forte mi meraviglio e mi dolgo che i giudici non affatto perduti possano