: e d'una bianca mano anco mi doglio, / ch'è stata sempre accorta
, 30-1: lasso! io mi doglio e affligo invan di quanto / dissi
ariosto, 30-1: lasso! io mi doglio e affliggo invan di quanto / dissi
l'altro magistrato del campi doglio più economico e amministratorio, che forense,
amo con la lingua, e poi mi doglio, / c'amor non giunge al
: e d'una bianca mano anco mi doglio, / ch'è stata sempre accorta
rigonfia le vene, io non men doglio. segneri, iv-107: che se qualche
caddi. idem, 105-26: assai mi doglio / quando un soverchio orgoglio / molte
me non asperse / del soave licor del doglio avaro / giove, poi che perir
cose del mondo, hai venduto un doglio cinque gigliati, il quale io feminella
lungamente a soffrire, ond'io mi doglio; / però che 'l suo valor sì
tasso, n-iii-767: ora assai mi doglio che nel vivere e nel litigare ho la
tanto contra di me quant'io mi doglio; / e sono i preghi miei
. tasso, 6-i-9: se mi doglio talor ch'invan io tento / d'
mi dolsi, e ora mi ri- doglio / quando drizzo la mente a ciò ch'
fatto per il mio cor doglio. d'annunzio, iv-2-141: la donna
/ chi dà le braccia a rotolare un doglio, / una botte. segneri
ringonfia le vene, io non men doglio. -di pugnale o spada appena
dante da maiano, 1-4-6: non doglio eo già per- ch'eo, sovraggioiosa
: o grieve caso ond'io forte mi doglio: / colei, cui cerco di
da lentini, ii-57: a ciò mi doglio: / non posso dire cento parti
o grieve caso ond'io forte mi doglio: / colei, cui cerco di veder
, cinico novo, entro d'un doglio / ho, divorando i libri,
. / per tal termino mi compiango e doglio, perdo gioia e mi svoglio
99 b: concinomi 'n amare spunza / doglio quanto più miro / lo guadagno che
/ rispondi, che fai / però che doglio -così? *. / « non
. / per tal termino mi compiango e doglio, / perdo gioia e mi svoglio
, 22-65: compar, molto me doglio, pensanno el tuo cordoglio; / corno
del fumoso vino, cominciorono appresentarsi al doglio e ne tolsero una corpacciata, non
/ rispondi, che fai / però che doglio -così? ritmo cassinese, v-32-43:
e: del meo disio spietato / mi doglio e mi lamento / del suo
/ rispondi, che fai / però che doglio -così? sì, lo so. carducci
savonarola, 5-30: ma ben mi doglio che da principio non lo credevo. ariosto
, i-3-11: e io sì con voi doglio, bel dolcie amico, non già
46-44: de la tua difidènzia ben mi doglio; / che tu che puoi,
luna la mia vita guidi: / doglio, suspiro e piango, / e mai
, i-421: però de la dimura / doglio più fortemente / e non so ch'
292-11: io pur vivo; onde mi doglio e sdegno, / rimaso senza 'l
, i-28: e di voi non mi doglio, / quanto d'amor che questo
122-10: non è meraviglia s'eo mi doglio, / ché la ventura mia tuttor
giacomo da lentini, 12-5: s'io doglio no è maraviglia / e s'io
novo, entro d'un doglio / ho, divorando i libri, il
., 7-2 (160): il doglio mi par ben saldo, ma egli
[le melagrane] mettendole in un doglio ove sia orzo, o vi s'ordinino
9-1 (2130): essendo ivi un doglio da vino, che essi avevano già
fanciullo, con alcuni suoi ferri sfondò il doglio, e..., postovi
volesse, ne potrebbe trincare un intero doglio. parini, viii-4: quell'ospite
622: s'apriva / il fumeo doglio e si saggiava il vino. govoni,
me non asperse / del soave licor del doglio avaro / giove, poi che perir
: giove rinchiuse tutti i beni in un doglio, e lo affidò all'uomo.
quel che ci fosse dentro, scoperchiò il doglio e i beni salirono tra gli dei
quando, cinico novo, entro d'un doglio / ho, divorando i libri,
col brando in mano disse con gran doglio. = lat. tardo \ cor
giacomo da lentini, 12-4: s'io doglio no è maraviglia / e s'io
giacomo da lentini, 12-1: s'io doglio no è maraviglia / e s'io
hai tolta madonna, ond'io mi doglio? latini, i-229: or le ride
ti debbia! bonichi, 13: ma doglio, perché vien da vizio errore /
; / e m'adiro, e mi doglio, e temo, e tremo /
, 1-28: di voi non mi doglio, / quanto d'amor che questo
guittone, i-3-9: io sì con voi doglio, bel dolcie amico, non già
liólum, dimin. di doliutn * doglio '. dolire, intr.
ancidono a torto; e s'io mi doglio, / doppia 'l martir;
lungamente a soffrire, ond'io mi doglio; / però che 'l suo valor sì
più s'allegra, dov'io più mi doglio. bandello, 1-34 (i-408)
il suo tormente, -ond'eo mi doglio. lapo gianni, iv-98 (9-3)
/ la trovo, ond'io mi doglio e mi correggio / del mio mal preso
cinzio, 3-9 (1941): mi doglio io di ciò, veggendo che voi
giacomo da lentini, 33: sovente mi doglio e adiro; / fugire mi fa
passar con lor le mie giornate / mi doglio meco e mi pento sovente. redi
quello ond'io prendo cor doglio, / che a la voglia il poder
, tra i quali anche un cavi- doglio grande quanto un gran feluccóne.
4-4): messere, ed io doglio che da voi cento / fiate sono ingannata
vo'dolermi, e fin ora mi doglio, / di te, se più ti
segnato dal tuo viso, e non mi doglio. baldi, i-60: già stanca
/ laonde forte me ne cruccio e doglio. giovanni dalle celle, 2-24: il
giusto de'conti, ii-23: ben mi doglio, / che le parole mie non
200: del mio giudicio rio prima mi doglio, / che le speranze mie sparse
stupendo e raro! / cessò la doglio, io diventai più forte, / le
/ laonde forte me ne cruccio e doglio. sonetti e canzoni, 7-20:
421: però de la dimura / doglio più fortementi / e non so ch'io
il suo tormente, - ond'eo mi doglio. fra giordano, 1-304: la
scoglio; / e sol per voi mi doglio. tassoni, 8-5: gli abiti
: così m'appago prima, indi mi doglio / del mio frale intelletto e ancora
622: s'apriva / il fumeo doglio e si saggiava il vino.
;... se no, mi doglio di non esser tanto galantuomo, quanto
15: di questo sol meco mi doglio e pento / che bruttamente a tonorato
del lat. dolium * dolio, doglio, botte '). giandùia2
che tu vedi qui con meco il doglio,... e dammene cinque gigliati
, 135-13: dell'offese forte pento e doglio; / in ginocchion mi gitto a
amo con la lingua e poi mi doglio, / c'amor non giunge al cor
morra, ix-635: s'io mi doglio di te sì giustamente / per isfogar la
napoli senza sua licenza, me ne doglio oltre misura, e gliene chiedo perdono
, dimin. tsiov. doglio (g + z), sm.
e gravo. tasso, iv-80: mi doglio che... abbia donato più
: di non morirti in grazia sol mi doglio. serdonati, 10-186: il re
, beneficio. inghilfredi, 380: doglio quando più miro / lo guadagno che
. bembo, 10-vii-123: non mi doglio di questa vostra guadagnosa morte. siri
governano questa vita umana, assai me doglio certamente, non cognoscendo qual vendecta mai
, 69: sol mi struggo e mi doglio, quando penso / che da me
costui che tu vedi qui con meco il doglio, il quale tu sai che,
., 7-2 (160): il doglio mi par ben saldo, ma egli
sian cum beneficio, / di quai me doglio primo e me n'incaglio.
305: ne l'affanno / vostro mi doglio del comune incarco / ch'ha imposto
omero,... altresì rinchiuse nel doglio i mali. s. maffei,
poi pasqualigo, 288: ben mi doglio del nostro destino, che non è
/ e sazo bene / ch'io mi doglio al vento. tristani, lvi-190:
conti, ii-53: a cui mi doglio, o di cui mi lamento? /
amoroso viso, / per cui sospiro e doglio spessamente. 3. interrompere,
fiore, 146-10: or sì mi doglio, quand'i'mi rimiro / dentro
ottenere. anonimo, i-479: doglio corno perdente, / che si pena
, / di lasciar l'altra mi doglio, / e se questa elegger tento,
sì mi godea, / com'or mi doglio e mi dorrò molt'anni.
anonimo, i-518: io mi doglio forte / e laimentomi spesso. dante
giacomo da lentini, 32: s'io doglio no è maraviglia / e s'io
: compiangomi. laimento e di cor doglio. chiaro davanzati, xxviii-61: forte
cinzio, 3-9 (1941): mi doglio io di ciò, veggendo che
7-2 (160): egli [un doglio] è tutto impastricciato di non so
peronella, prestamente si gettò fuor del doglio. botta, 6-ii-32: ebbero tosto gl'
? alamanni, 4-1-67: ben mi doglio io per voi, che 'l tempo
/ ora le vene aprendo al chiuso doglio / col suo sangue addolcite amari i
dì così lasciato, [il doglio] si cuopre e lotisi, e sarà
orgoglio / un nudo abitator d'angusto doglio. = voce dotta, lat
. tasso, 13-i-223: se mi doglio talor ch'invan io tento / d'
per ora cavaliero (che molto me ne doglio), priego almeno la vostra excellenzia
di questo furbo, ma di voi mi doglio, che gli credete. —
, 127: eo non curo s'io doglio od ò martiro / membrando l'ora
: per tal termino mi compiango e doglio, / perdo gioia e mi sfoglio /
/ e del passato error forte mi doglio. machiavelli, 1-vii-547: se ancora che
lo tando, / ché sovente mi doglio. dante, xxxviii-6: però che 'l
: men'ho di gioia e più doglio affannando. francesco da barberino, ii-45
iacopone, 22-67: compar, molto me doglio, pensanno el tuo cordoglio; /
da lentini, 32: s'io doglio, no è maraviglia / e s'io
la quale io feci il mercato di questo doglio. statuto dell'arte dei vinattieri,
vostro pensier di quello ond'io sì doglio. guittone, 1-8: doglia onta
con la sua famiglia migragnosa delle ripe del doglio. 2. gretto, avaro
/ color di fiamma nel ben chiuso doglio, / che l'uno è sangue e
ciascun giorno vado / o penso o doglio od istò in trestizia, / miraeoi non
giacomo da lentini, 33: sovente mi doglio e adiro, / fugire mi fa
voglio, / di lasciar l'altra mi doglio, / e se questa elegger tento
cor d'achille invade / tenero soavissimo coi doglio / che lo scioglie a pietà.
di guido, lxxxviii-1-182: io mi doglio più che 'l moderno uso, /
misura d'un modio, si metta nel doglio. dominici, 1-13: fu detto
mi vien trovando, onde monto mi doglio. = deriv. dall'incrocio
m'ài tolta madonna, ond'io mi doglio? / lo fior de le belleze
, 71-50: già di voi non mi doglio, / occhi sopra 'l mortai corso
.. pasqualigo, 267: mi doglio della fortuna che toglie a noi la
a conchiglie come la buccina, il doglio, il pettine. cassola, 5-14:
del silenzio dell'uno non me ne doglio, perché ho riguardo alle sue occupazioni;
/ vostro pensier di quello ond'io sì doglio. anonimo, 16: dato fo
balìa, / ond'io forte mi doglio / e 'n ubrianza ò meve stesso
: de'qua'tutti mai tanto non mi doglio, / benché dolente, quanto d'
. simintendi, 2-127: io mi doglio che minos sia nimico a me che
mio marito il netterà tutto [il doglio]. g. visconti, ii-1-2:
signor, del mio fallir meco mi doglio, / che forse allunga il fil della
127: eo non curo s'io doglio od ò martiro. breve di montieri,
anonimo, i-501: io forte mi doglio / e 'n ubrianza ò meve stesso
71-50: già di voi non mi doglio, / occhi sopra 'l mortai corso
vita). anonimo, i-523: doglio fortemente / che sì amoros'oggetto /
/ di madonna e d'amore onde mi doglio. giusto de'conti, i-38:
anonimo, i-633: fra me spess'ora doglio ed ò pesanza / considerando vostra vita
giacomino pugliese, 192: io mi doglio, / madonna, per gelosia;
: quanto vivo sanza cor, più doglio, / e sfoglio / d'orgoglio /
boccaccio, vi-86: di che mi doglio a te [amore], signor
modesto imprenditore privato. s. doglio [« la stampa », 19-111-1982]
cieco amor mi tien che non mi doglio / di vedermi sepolto in fama oscura
giacomo da lentini, 33: sovente mi doglio e adiro, / fugire mi fa
chiuso parlare spargo, / ca chiusamente doglio sopra cima. giamboni, 8-ii-40: do-
riprende / amor. anonimo, i-563: doglio membrando lo partire / che fece da
getti preziosi di focione o l'angusto doglio di diogene. d. contarini, lxxx-4-290
io voglio a te non me ne doglio, / ma amoti secondo il paternostro,
meu placire. anonimo, i-479: doglio corno perdente, / che si pena
amore parlando, / ed io tutto mi doglio; / sollazo m'è tornato in
chiuso parlare spargo, / ca chiusamente doglio sopra cima; / nullo par di
anche sostant. anonimo, i-479: doglio corno perdente, / che si pena
più. anonimo, i-479: doglio corno perdente, / che si pena
, 2ii- 14: io forte mi doglio s'ò falluto, / cherendo perdonanza
punto ebbe perfezione e fu raso il doglio. zanobi da sfrata [s. gregorio
sterilità. tasso, 13-i-223: se mi doglio talor ch'in vano tento / d'
rispondi, che fai, / però che doglio -così? bonagiunta, lxiii-53: amburo
vi voglio; / a ciò mi doglio, / non posso dir di cento parti
iii-3-365: un uom cattivo è un doglio pertugiato: / versavi quel che vuoi,
grissopasso. pasqualigo, 2-60: mi doglio solo ch'ogni tormento che io potrò
giacomo da lentini, 32: s'io doglio no è maraviglia / e s'io
lungamente a soffrire, ond'io mi doglio. alberti, i-92: metrodoro..
del quatro e de roscialischi e del doglio; e tucte queste terre e posessione
chiaro davanzati, xlii-75: s'io doglio, solamente / la verità mi fa
parte precipita al fondo e a'lati del doglio in forma di tartaro, commisto con
giaccio a mezo 'l fuoco e non mi doglio. l. martelli, 3-32:
ii-46: o madonna cornelia, mi doglio del vostro affanno, ma più mi
gabriele, de due cose assai me doglio: runa che, essendo stato voi gran
amante sotto l'apparenza della vendita d'un doglio e l'adulterio di monna belcolore col
parlò il terzo, il proboviro del doglio, che cominciò proprio secondo il soffio con
anonimo, i-634: fra me spess'ora doglio ed ò pesanza / considerando vostra vita
. chiaro davanzati, xi- 9: doglio forte, senno provedete; / da poi
che genera l'inflazione. s. doglio [« la stampa », 19-
il groppo, / ché assai mi doglio, mi rimordo e pungo, / per
. purificare. inghilfredi, 380: doglio quando più miro / lo guadagno che
groto, 1-1: né però mi doglio (quantunque oltre all'esser cieco mi
una radimadia e fuwi entrato dentro al doglio e cominciò a radere. -levigare
radimadia e fuwi entrato dentro al doglio e cominciò a radere. citolini, 502
la radimadia, a guisa d'un doglio, le vada nettando la feccia d'intorno
cino, iii-135-11: piango, sospiro e doglio, in ciascun membro, / del
/ però, s'io me ne doglio, io so ben onde; / di
letteraria. tasso, v-22: mi doglio con esso lei e di lei e di
nel gran naufragio, onde mi doglio, / non vi perisse alcun fuor
dante], i-146-9: or sì mi doglio, quand'i'mi rimiro /
ristringo il groppo: / ché assai mi doglio, mi rimordo e pungo / per
vicendevole rota- tura altro trono che un doglio volatile non gli si deve. 2
chi dà le braccia a rotolare un doglio, / una botte. giuglaris, 290
anthesterie: s'apriva / il fumeo doglio e si saggiava il vino. alvaro
cose del mondo, hai venduto un doglio cinque gigliati, il quale io.
lauro, 7-16: metterai a basso nel doglio olla nova d'acqua piena, e
e con diligenza rinchiusa; e chiuso il doglio, lasciatovi tuttavia alquanto di spiraglio,
cose del mondo, hai venduto un doglio cinque gigliati. 5. capire
/ schifi una trave, urti in un doglio. -cercare di non incontrare o non
donna vaga far festa rimiro, mi doglio, / ché quivi scorgo torbidi i lumi
7-2 (1-iv-597): fu raso il doglio, e egliscostatosi e la peronella tratto il
egliscostatosi e la peronella tratto il capo del doglio e il ma sola,
, cxxx-633: fra me spess'ora doglio ed ò pesanza / considerando vostra vita
è possente. poesie bolognesi, xcv-23: doglio d'amor sovente / che m'ha
altro, se non che grandemente mi doglio della segnalata disgrazia della città nostra di
tormenti a gioco, / io non mi doglio, amor. lemene, xxx-5-252:
. boiardo, 2-11-18: essa doglio e 'l mal, dico, abbo:
che gioglio, / perché non tanto doglio / ché frutto e seme cosa una fi'
maestro rinuccino, 2-x-8: vie più doglio perché meo servire / è sentenziato da chi
sotto l'apparenza della vendita d'un doglio, e l'adulterio di monna belcolore
le tempeste, molto con esso voi mi doglio. monti, x-3-283: oh peregrin
vostro pensier di quello ond'io sì doglio. petrarca, 71-31: ch'i'non
: quanto vivo sanza cor, più doglio, / e sfoglio / d'orgoglio /
: per tal termino mi compiango e doglio, / perdo gioia e mi sfoglio,
ricco, 208: di ch'io mi doglio, avere la vorrìa, / c'
, xliv-4: amore, io non mi doglio / per mie testamento di lemmo
della casa, ii-166: io mi doglio bene della mia fortuna,...
, 22-66: compar, molto me doglio, -pensanno el tuo cordoglio: / corno
/ lungamente a soffrire, ond'io mi doglio. canova le perdite che aveva sofferto
tu 'l senti, ond'io teco mi doglio, / quant'è il danno aspro
si eccelle. guittone, 122-2: doglio e sospiro di ciò che m'avvenne /
ma solo d'una cosa i'sì mi doglio, / ch'i'non ne trova'
giacomo da lentini, 32: s'io doglio no è maraviglia / e s'io
, messo il capo per la bocca del doglio... e oltre a questo
chiuso parlare spargo, / ca chiusamente doglio sopra cima. dante, purg.,
amoroso viso, / per cui sospiro e doglio spessamente. capitoli delle monache ai pontetetto
, i-633: fra me spess'ora doglio ed ò pesanza / considerando vostra vita
ed orgoglio, / io non me 'n doglio. giuseppe di santa maria, ii-75
. della casa, ii-166: io mi doglio bene della mia fortuna,...
vostro pensier di quello ond'io sì doglio. monte, 1-97-11: sempre'vèr
pochi de'vostri pari, ond'io mi doglio, / par che la mente al
a depurar la fermentata massa, / del doglio al fondo il sai tartareo lassa.
una qualità. anonimo, i-479: doglio come perdente, / che si pena trovare
129: per tal termino mi compiango e doglio, / perdo gioia e mi sfoglio
fondo. boccaccio, viii-2-69: trovato un doglio di terra, abitò in quello;
, e più il cor doglio, aitarmi, / toccherò la testuggine canora
m'ài tolta madonna, ond'io mi doglio? onesto da ologna, i-30
del fumoso vino, cominciorono apprestarsi al doglio, e ne tolsero una corpacciata.
'l consento, a gran torto mi doglio. boccaccio, viii-1-148: boezio giaceva
mai visto arrivare furioso nessun fratello del doglio, né amato né disarmato, e
dal trono si- cano, ascese il doglio grammaticale, dove... ancor si
mi parto e tragone volere / e doglio de lo tempo trapassato / che m'è
in contrario, la curatrice maria luisa doglio aggiunge un suo repertorio cronologico della trattatistica
giacomo da lentini, 33: sovente mi doglio e adiro, / fugire mi fa
ni satiamo. anonimo, i-479: doglio corno perdente, / che si pena
giacomo da lentini, 33: sovente mi doglio e adiro, / fugire
doglie, / tal ch'io mi doglio più ch'èli modem'uso. ariosto,
e sazo bene / ch'io mi doglio al vento. bembo, 10-ix-332: il
ciò che fui distretto, / e doglio fortemente / che sì amoros'ogetto / feri
sua vicendevole rotatura altro trono che un doglio voltatile non gli si deve.
le antestherie: s'apriva / il fumeo doglio e si saggiava il vino. =