difetto abbella, / non inetto, ma docile t'appella. parini, giorno,
l'acqua dolce del lago offre il docile seno. palazzeschi, 4-362: facevano smorfie
assuefare; che si può educare; docile ad assumere un costume, un'usanza
che si può abituare, avvezzare; docile all'educazione. tommaseo [s.
l'acqua che ci voleva per noi: docile, muta, senza riflessi e senza
adeguarsi nell'inerzia dell'acrisia, del docile assenso e dell'indifferenza. = dal
; ammorbidire. = deriv. da docile (v.). addocilito (
12. tecn. ant. rendere più docile, più pieghevole, più facilmente lavorabile
addomestichévole, agg. addomesticabile; docile a familiarizzare. tommaseo [s.
mira. idem, 1003: e docile il cuore ne'tuoi grandi occhi di
2. obbediente al freno; docile, paziente. g. rosso,
agg. che si può aggiogare, docile al giogo. aggiogaménto, sm.
la mia amica è rimasta buona e docile: diventata mia moglie è diventata il
am maestrato, educato; docile. ottimo, iii-321: darai
: era un bel ragazzo, forte, docile. e non trova la serva che
. 3. rifl. divenire docile. - anche al figur. d
), agg. reso mansueto; docile, mite. 7. pitti
. idem, 4-42: invece di farsi docile per ammansirle,... prese
il quale [volgo] tanto è docile ad apprendere da'forti esempli quanto è
il vuoli [l'uditore] fare docile, conviene che tu insieme lo facci
in però che quelli è di grande guisa docile il quale è intentissimamente apparecchiato d'udire
e un'ansa nasceva dal fianco, docile s'incurvava appiccandosi al labbro.
il quale [volgo] tanto è docile ad apprendere da'forti esempli quanto è
arrampicandosi nere al declivio / verde e al docile colle. verga, i-355: il
. figur. che non oppone resistenza; docile; disposto a cedere, ad accettare
che l'uditore sia benivolo, intento e docile. del bene, 356:
ecco quello che succede a chi si mostra docile sofferente e appassionato. de sanctis,
ozi dell'aurea pace / e nella docile guerra d'amore / cangia i belligeri fieri
sorprenderli, e strascinarono agli altari la docile ignoranza. pananti, i-76: del benefizio
in poche parole fa l'uditore benivolo o docile o intento. guittone, i-118-36:
la parte che il piloto adopera carattere, docile, bonaccione. del saper suo nell'
tortuosa branca. cattaneo, i-1-260: il docile peregrino rimaneva attonito, quando nella madrepatria
ebbe dato uno strattone, la bestia, docile, si mise in ginocchio e in
suo burchièllo che si volge / al docile frangente - e là ci attende.
un agente imperfettissimo in quel prodigioso e docile strumento di locomozione che è destinato a cambiare
: la mazza, la fedele e docile mazza di canna d'india col pomo d'
facilmente alla volontà altrui; arrendevole, docile. d'annunzio, v-1-631: invano
vincere tostinatezza di ima persona, renderla docile; convincere. m. franco,
6. figur. ant. reso docile, domato. lippi, 6-7:
ecco quello che succede a chi si mostra docile
, 108: io l'ascoltavo docile, distratto /... / da
che può essere domato, essere reso docile. = voce dotta, deriv.
con la vespertina delle ragioni argute rende docile l'uditore. carducci, i-73: le
la fanciulla mi sembrò a que'giorni docile amorosa e fin'anco umile e paziente quale
, l'instruire agevole, l'insegnare docile, il dilettare gentile, il commovere affettuoso
: so quanto possano in una tempra docile e arrendevole quei due anni del noviziato
zanella, i-60: la mano che docile / consente all'idea, / seconda ne'
, iii-6-41: quell'altro se stesso, docile e consenziente all'opinione comune, lo
turchino, un po'consunta, secondava docile le forme precise del suo corpo.
compagna ima donna sì intelligente, sì docile. faldella, 2-234: u maestro scoppiando
domandava consiglio. contraditor benigno, e docile alle risposte, pareva che da altri ricevesse
carducci, 6: ma chi, mal docile talpa infingarda, / chi dal neofito
loro un vecchio decente, un bambino docile, una ragazza in mantiglia. tozzi
, memorando e tenero, / la chioma docile e sonora / e di freschezza dorerà
,... nessun figlio più docile e più tenero della chiesa non li
cuore. ungaretti, ii-48: nel suo docile manto e nell'aureola, / dal
., 73: il tuo re sia docile delle cose perfette, legga desideratamente,
dell'uomo, quasi destriero non men docile che ardente a usi e di pace
estate, lo intesi sfogare con quel docile dialogista certi suoi ardori patriottici d'italiano,
. 3. figur. rendere docile, gentile, cortese, sensibile alla
arrampicandosi nere al declivio / verde e al docile colle. di giacomo, i-646:
); ammansire, mitigare, rendere docile, arrendevole, conciliante (l'animo,
. ant. atto a ricevere insegnamento; docile. savonarola, 8-i-30: nell'uomo
. adatto a ricevere l'insegnamento, docile, aperto (l'ingegno).
ragazzo impertinente e sfacciato; bambino non docile, disobbediente. tommaseo [s.
. -anche: facile da persuadere, docile alla propaganda. manzini, 8-11:
istanti la voce di mio padre, già docile a seguire il canto, diventava calda
. ant. disposto a imparare, docile all'insegnamento. s. bernardo
1-325: quelli è di gran guisa docile, il quale è attentissimamente apparecchiato d'
ubidiente a chi gli mostrava e molto docile e timoroso di vergogna; e questo
/ danno il peso di far l'uditor docile / (per parlar da pedante anch'
il volgo... tanto è docile ad apprendere da'forti esempli quanto è
carducci, iii-12-99: aveva albertino mussato docile ingegno, certa piacevolezza nel dire e
iii-90: non ha un ingegno abbastanza docile e fluido da far gran figura agli
par conoscere in te venuta, ti dimostra docile e attento dovere essere a'futuri ammaestramenti
, iv-235: felice voi, che siete docile e virtuosa. milizia, iii-125:
scuse ai replicati falli / del mal docile figlio in me cercava! cuoco, 1-92
fatta la rivoluzione da sé, era però docile a riceverla da un'altra mano.
che figliuol d'oro?... docile, amoroso, ubbidiente...
buio tu con lui giacesti / rabbrividendo docile. b. croce, ii-9-190:
pea, 7-467: non era un ragazzo docile quello, aveva i capricci del ragazzo
, 1-139: divenuta a un tratto docile come un agnello, la giulia posò
più cauta..., renderla meno docile a quelli che chiamami antecedenti e alle
, in economia, in coltura, docile alla germania, ovvero, per addolcire
di lavori donneschi: la maestra era docile, compativa quelle del terzo corso,
, ii-17: grandissimo disegnatore e molto docile. -di animali: mansueto, obbediente
il cane d'ogni sorte è il più docile, obbediente e timoroso animale che sia
! -le disse alberto. -cota è docile -rispose lei accarezzandola sul collo. pea
in quelle campagne feconde, e il docile contegno dei popoli vinti. cantoni,
domandò una ragazza che aveva lingua men docile di tutte le altre. d'annunzio
, vengono / i cervi a lei con docile / bramire. alvaro, 2-26:
mezzo alla fronte le davano un aspetto docile, ma i suoi occhi focosi e inquieti
: ma con un accento incredibile, docile, fatuo, rapidissimo. -sensibile
la penna, e la sento assai docile ad eseguir quel capriccio, verificando anche troppo
lingua toscana è d'un'indole affatto docile, d'un genio sommamente versatile,
, vasta, potente, pieghevole, docile, duttilissima ch'ella sia, possa
considera il mondo... come una docile materia abbandonata alle combinazioni e a'trastulli
arte e d'artisti la materia tecnica porgevasi docile e duttile a esser plasmata d'ideale
.. s'era procacciato il servizio docile e immancabile della forza elettrica. comisso,
bicicletta invece era più sottomessa e più docile, quasi connaturabile col suo corpo senza dominarlo
si fermò, senza un sussulto, docile. -letter. che dà il
. pea, 7-127: è un'acqua docile, questa del canalone. par malata
. ungaretti, ii-48: nel suo docile manto e nell'aureola, / dal
, 100: il vento s'innesta / docile al mio sangue. bonsanti, 2-19
vedeva un cielo puro sopra una terra docile e grata. -morbido, cedevole,
in trecce sciolta, / molle catena al docile / tuo collo intorno avvolta, /
occhio la bella forma sotto il lenzuolo docile, di lei che appoggiando il capo sul
è la fronte: / inclina il capo docile ai fanciulli / sulla piazza, agli
: tutto è sereno. il flutto è docile. incurvasi il lido / come una
lat. docilitas -àtis, da docllis * docile '. docilitare, tr.
. (docìlito). letter. rendere docile, capace di apprendere. -
combattevano. = deriv. da docile. docilménte, avv. (
sopportare. = comp. di docile. docimasìa, sf. stor
, lo sguardo, un gesto); docile, condiscendente, arrendevole. mostacci
, sincopato dòmo). rendere docile, mansueto (bestie feroci o
dell'uomo, quasi destriero non men docile che ardente a usi e di pace e
martello. -rendere più morbido, più docile all'uso. arici, ii-153:
sincope, dòmo o dòmo). reso docile, mansueto; addomesticato, ammaestrato
, rendersi amico o alleato; rendere docile al proprio volere (una persona)
: piegato all'altrui volere; reso docile, obbediente, sottomesso. p.
dall'uomo senza temerlo né aggredirlo; docile, mansueto, socievole (opposto a selvatico
bicicletta invece era più sottomessa e più docile, quasi connaturabile col suo corpo senza
figliuol d'oro?... docile, amoroso, ubbidiente... adesso
facile a manovrarsi, a governarsi; docile, duttile. alberti, 119:
mani. 3. figur. docile; pronto nell'apprendere; perspicace nell'
e d'artisti la materia tecnica porgevasi docile e duttile a esser plasmata d'ideale
libera, vasta, potente, pieghevole, docile duttilissima ch'ella sia, possa ricevere
iii-90: non ha un ingegno abbastanza docile e fluido da far gran figura agli
1-241: mariano è assai buono, docile e affettuoso. ciò che attendo ora
, 28-196: quelli che dispensano a una docile clientela i loro tepidi enteroclismi di tepida
e ne'mezzi, ma come una docile materia abbandonata alle combinazioni e a'trastulli
farà l'uditore benivolo, intento e docile. garzoni, 1-282: questa insegna nell'
insinuazione, dove si fa benevolo, docile e attento l'auditore. chiabrera,
suo burchiello che si volge / al docile frangente -e là ci attende. g
il suo sfogo sul corpo fin troppo docile e compiacente dell'amelia. pavese,
beccaria, ii-712: la nazione milanese è docile, ubbidiente, niente facinorosa, se
non conta che i fasti di sua docile servitù, nobiltà di secondo rango, perocché
: ma con un accento incredibile, docile, fatuo, rapidissimo. levi,
è mansueta di costumi e d'ingegno docile ed acuta, onde io sono entrato
e di un'indole sopra ogni credere docile ed applicata, era la delizia del padre
suono. foscolo, ii-425: il docile intelletto / contesi alle febee vergini sante.
le sue membra troppo snellite prendevano una docile agilità quasi felina. manzini, 12-92:
attaccamento all'uomo e alla casa, docile (un animale). -anche:
in partic. il cane); docile, mansueto. -anche: gagliardo,
temperare la fierezza: diventare mite, docile, mansueto. beccuti, 154:
maniera. 2. figur. docile, adattabile, arrendevole, pronto;
e [il crisantemo] il fiore più docile all'arte del floricultore, che lo
, iii-90: non ha un ingegno abbastanza docile e fluido da far gran figura agli
più bella ancora di erato, e docile come un frutto maturo. carducci, ii-6-232
il fosso adacquatore lungheggiasse, col suo docile filo, il consueto andare della polvere.
l'economia del sacro culto, sia più docile e savia in ordine alla disciplina,
conosciute, sicuro di provocare subito una eco docile nell'ironia del brambilla.
nere al declivio / verde e al docile colle. d'annunzio, iv-2-162: una
. ungaretti, ii-48: nel suo docile manto e nell'aureola, / dal
gatto. gattamelata, sf. gatta docile, mansueta. -al figur.:
iv-29: la fece [la vergine] docile quando le dichiarò il modo, sopra
-anche: bello, grazioso; docile, mansueto. fiore di virtù,
. ungaretti, ii-48: nel suo docile manto e nell'aureola, / dal
buio tu con lui giacesti / rabbrividendo docile. baldini, 6-17: vide..
, alle imposizioni altrui; persona molto docile. guerrazzi, iii-150: espose al
betocchi, i-138: come la luna docile seguii / nel corso diurno l'abbaglio
, 1-88: quella personcina che subiva tutta docile ed attonita quella benevolenza grandinante.
e. cecchi, 9-155: docile a rendere la granosità, le lanosità,
vedeva un cielo puro sopra una terra docile e grata. 9. che si
trattarlo affabilmente o con generosità; mostrarglisi docile, arrendevole, condiscendente. laude
, 6: ma chi, mal docile talpa infingarda, / chi dal neofito
guidato, che si lascia guidare, docile, malleabile. giacomini, 3-5
p '». eleanor si corresse, docile. era docile sempre, in fatto
eleanor si corresse, docile. era docile sempre, in fatto di precisione idiomatica.
vi ha un valentuomo... docile e arrendevole, cercate d'im- barbarescarlo
imbelle. 4. mansueto, docile, timido, non feroce (un
avara. fantoni, i-155: tu meco docile nerina impara / come dèi vivere,
-piegare al proprio volere; rendere docile, malleabile. guerrazzi, i-100
autocostruzione il giovane di normale impasto è docile. 5. struttura, composizione
, impecorisci). diventare mite, docile come pecora; sottomettersi pecorescamente; diventare
di impecorire), agg. diventato docile, mite come pecora; divenuto timido
a cortese e condiscendente benevolenza; divenire docile, umile, arrendevole. bracciolini,
, 2-ii-11: la lana della spagna è docile all'impressione di qualunque colore. lambruschini
. pirandello, 7-233: ella ti seguì docile lungo la spiaggia, si perdette con
, devoto, benevolo, favorevole; docile, sottomesso, arrendevole. busone da
operosa, di rassegnazione virile, di docile perseveranza: le quali virtù..
l'ottimistico indifferentismo, che si piega docile alle seduzioni della vita comoda. 3
docilis 'che si può istruire, docile ', calco dal gr. 80otiafrfc
(indocilisco, indocilisci). rendere docile; ammansire, calmare; educare.
lingua. = denom. da docile (v.) col pref. in-con
, riti e cerimonie s'ingegnava renderlo più docile ed ubbidiente per ridurlo ad una vita
, agg. reso o diventato docile; ubbidiente, mite, mansueto.
o indole della gente è mite e docile, alieno dal far male ad altri.
la lingua toscana è di un'indole affatto docile, di un genio sommamente versatile,
di cocchiere, molle e nervosa, docile e infame. -primitivo, primordiale
come nel favellare potrà inferirsi un cuor docile. algarotti, 1-viii-201: omero, ennio
. infrenàbile2, agg. ant. docile, obbediente. scala del paradiso,
. ant. divenire mansueto, docile; placarsi. -anche al figur.
luca, 1-15-1-54: il giudice deve essere docile e flessibile, senza ostinarsi, né
9-373: vedova di cesare golliati, docile, ìnope e malinconico funzionario delle regie
che si lascia ammaestrare; pronto e docile nell'apprendere. giamboni, 8-ii-132
d'ogni altra potestà insofferente, cedeva docile alla maestà dell'eloquenza. mazzini,
, 131-12: quando tu il vuoli fare docile conviene che tu insieme lo facci attento
però che quelli è di grande guisa docile il quale è intentissimamente apparecchiato d'udire
sia inver noi benivolente et intento e docile a ciò che noi volemo dire. dante
credo, un servitore più intento e docile di me. -che nasce
. ungaretti, ii-48: nel suo docile manto e nell'aureola, / dal seno
il prologo è inventato per render attento e docile il popolo;... gli
annunzio, v-1-370: o el-nar, folgore docile della mia fantasia, portatore della mia
, agg. ant. e letter. docile, cedevole, arrendevole.
2-ii-11: la lana della spagna è docile all'impressione di qualunque colore. pascoli
. fantoni, i-159: te amante e docile sola desia / la mente, additami
] agile a tutte le andature, docile, ardente all'orza, equilibrato al lasco
per indurlo, ridurlo come si farebbe di docile -lavora non mangi):
e fedele, figlia pudica, nuora docile ed ossequiosa, figliuolo ubbidiente. g
m'ami, io t'amo; un docile / legame ambo ci annoda: /
-facile a governarsi (uno stato); docile, sottomesso. morando, 387:
con piena convinzione. -anche: con docile arrendevolezza alle affermazioni altrui. latini
cantante e metastasiana si offerse allora, docile strumento, agli effetti della rivoluzione,
-domandò una ragazza che aveva lingua men docile di tutte le altre. svevo,
= comp. da malie] 1 e docile (v.). maldómo [
malleabile, o a dir meglio più docile. machault, dapprima, si barcamenò
aveva pensato a me; mi credeva docile, umile, maneggiabile. 4.
. letter. ant. ubbidiente, docile al comando (un cavallo).
facilmente alla volontà altrui; arrendevole, docile, accondiscendente, compiacente. giusti
del padrone; ammaestrato, addomesticato, docile (un uccello rapace).
, era nondimeno più maniero, più docile al freno. 2. che
compiuta manifestazione dello spirito e il più docile strumento della fantasia. b. spaventa,
astuzia, con abilità (per renderselo docile). pavese, 1-25: quel
guadagnoli, 1-i-210: vorrei dunque una docile donzella / che... mi
tutto ». -reso mansueto, docile (un animale). arici,
delle statue. 2. figur. docile, arrendevole, sottomesso. buonarroti il
con facilità alla volontà altrui; dimostrarsi docile e arrendevole. palazzeschi,
. manzo), agg. letter. docile, mansueto, non aggressivo, obbediente
letter. addomesticare, ammansire, rendere docile (un animale). -anche:
e l'insensibilità d'animo, rendere docile, mite, mansueto, meno rigido
la particella pronom. diventare mite, docile, mansueto, deporre l'aggressività e
), agg. reso o divenuto docile, calmo, mansueto (un animale
nei confronti dell'uomo e ne segue docile e inoffensivo gli ordini; privato della
due vastissimi regni. -ant. docile (nell'apprendere, nell'imparare).
linguaggio biblico, a indicare chi è docile ai comandamenti di dio; in quello
nel mondo e alla cui scuola il troppo docile casigliano imparò a falsare e comprimere tutta
partenza di anna gli aveva tolto un docile soggetto e sempre lì sotto mano da punzecchiare
. -domare, umiliare; rendere docile. dante, inf., 14-48
. 12. ant. rendere docile, accattivarsi; accaparrare, piegare alla
meglio / mi sono riconosciuto / una docile fibra / dell'universo. 3.
piegarlo facilmente alla propria volontà; trovarlo docile, comprensivo, arrendevole; servirsene per
/ bianca del sogno -, la docile ancella / t'offre la messe dell'anima
passioni. 3. mansueto, docile (un animale). -anche:
, iii-90: non ha ingegno abbastanza docile e fluido da far gran figura agli
. parini, giorno, ii-658: docile trastullo / fien de la moda le
greca. de libero, 1-110: docile arriva la luna mia / modulata sull'
di cocchiere, molle e nervosa, docile e infame. 36. sciolto
suoi nuovi colleghi. 8. docile e molto sensibile ai comandi, alle
reprimere 'per influsso di morigèrus * docile, addomesticato '; cfr. fr
in terra che non apre il seno / docile a'rai del sole onnipotenti / passa
ubidiente a chi li mostrava e molto docile. cellini, 2-86 (451)
detto v'è. -che è docile, mansueto e si piega facilmente ai
voce lo giudico. saba, 520: docile ti lasci / ed escono in
si capiva il perché, la mula era docile e rassegnata. -superi.
se ne lascia influenzare e guidare; docile. simintendi, 1-59: piglia i
o indole della gente è mite e docile, alieno dal far male ad altri.
altro anno. / ma chi, mal docile talpa infingarda, / chi dal neofito
: piegarlo al proprio volere, renderlo docile, obbediente, sottomesso, senza offrire
terra che non apre il seno / docile a'rai del sole onnipotenti / passa la
che ti debbo una sommissione cieca e docile, pienamente consapevole e ragionata, a
torna serena e lieta; / fu docile il poeta, / fu blando e cortigian
ricevuti; che ha carattere umile, docile, sottomesso, devoto.
). con obbedienza; in modo docile, umile, sottomesso. fra
-essere figliuolo d'obbedienza', essere docile, obbediente. redi, 19-248
terra che non apre il seno / docile a'rai del sole onnipotenti / passa la
41-228: volendo qui il poeta far docile e attento l'ascoltante e insinuargli una
che mi facciate la mansueta e la docile, dopo che in tant'altre occasioni
un'eco ti allaga il cuore, / docile arriva la luna mia / modulata sull'
una rappresentazione ideale noi possiamo prestare docile orecchio ai periodi ondulanti, spiegantisi con
l'orso in mano del montanaro: docile, mansueto, arrendevole. m.
le andature [il navicello], docile, ardente all'orza, equilibrato al lasco
eseguire la volontà altrui; obbediente, docile, condiscendente. s. cavalli,
. carducci, iii- 1-32: altri docile guerrier d'amore / in fra le pafie
sfacciataggine di lacchè astuto e ridacchione, docile ai pugni e alle legnate e pronto a
famigliarità o per addomesticarlo e renderlo più docile ai comandi; stringerne le parti carnose
pietra più dura: non è così docile a lavorare come palabastro. d'annunzio
ant. papa di scarsa autorità, docile ai voleri del potere politico.
3-292: stabilì in cuor suo di mostrarsi docile, di firmare l'infame pappié,
prologo è inventato per render attento e docile il popolo;... la parabase
privo di scru poli, docile agli scherni e alle umiliazioni,
scelse ella forse quell'angolo attratta dal docile asinelio trasportante il pargolo gesù e la
tecchi, 12-88: egli corrispondeva, docile sì, appassionato, ma sempre con la
-pasta dolce, di miele: persona docile, arrendevole, disponibile. g
pasta): persona buona, amabile, docile o, anche, ingenua, credulona
aggett.): buono, amabile, docile o, anche, ingenuo, credulone
son tenera di pasta, / son docile di cor. de sanctis, n-241:
la lingua toscana è d'un'indole affatto docile, d'un genio sommamente versatile,
. figur. persona mite, mansueta e docile. f. f. frugoni,
don gasparo, e te la auguro più docile di me! tronconi, 2-171:
-meno adatto e addestrato, meno docile ai comandi del padrone (un animale
eco ti allaga il cuore, / docile arriva la luna mia / modulata sull'onda
/ danno il peso di far l'uditor docile / (per parlar da pedante anch'
, 1-193: armi vaneggio, e il docile intelletto / contendo alle febee vergini sante
de marchi, i-941: nella sua docile obbedienza..., per non
elefante fu veduto di... docile e piacevol natura. -reso innocuo
. 8. obbediente agli ordini; docile. fed. della valle, 187
, si dirà come noi il potemo fare docile. giamboni, 4-363: questa storia
e d'artisti la materia tecnica porgevasi docile e duttile a esser plasmata d'ideale
nostra terra è così umanamente e plasticamente docile che certe volte si penserebbe che arieggi
poetico stile, ond'ella divenga attenta, docile e benevole alla retorica delle mie persuasioni
il plasma di sassonia è molto più docile della corniola. imbriani, 4-30: foglietta
nel maggio dell'86 si sarebbe mostrato docile alla voce imperiosa dell'astronomia. foscolo,
, chi antipatica, chi di contegno docile, chi d'aspetto recalcitrante. io mi
la egregia indole in aspetto e il docile ingegno del giovane, non senza coniet-
: che vuole? è una bestia assai docile, ma guai s'egli vede qualcuno
maggio dell'86, si sarebbe mostrato docile dia voce imperiosa dell'astronomia.
giusti, 4-i-276: il sacro libro, docile al palato, / cita dove esaù
in poche parole fa auditore benivolo o docile o intento... quella maniera de
alla sua causa, o talora il fa docile o intento. dante, conv.,
prologo è inventato per render attento e docile il popolo. bontempi, 1-1-22: il
. 4. umilmente sottomesso, docile, passivo; che accetta per viltà
pronto ingegno dei latini del mezzogiorno più docile il talento alle leccornie che propina ai
10-309: la vacca indiana è per solito docile, qualche volta inselvatichisce e sparisce nelle
quella ch'elegge, / quanto è docile più, più di sé dona.
pubblicità, con iscapito dell'onore della docile contadina. carducci, iii-9-67: le infedeltà
di te [o manzoni] men docile / nel dolor mio, / di dente
gozzano, i-128: io l'ascoltavo docile, distratto / da quell'odor d'inchiostro
, 8-30: là... un docile / silenzio era, una putrida /
che dire della topolino?... docile e leggero il minimo dei veicoli quadriròte
vèr ciascun quatto. -domato, docile, accondiscendente. m. cavalli,
luogo di esser soffiata sulla diffidente e docile ignoranza. papini, iv-746: agli
prologo è inventato per render attento e docile il popolo; il coro, la musica
una bimba quieta. -mansueto, docile (un animale, la sua natura)
partic.: che si sbanda, non docile (un cavallo). grisone,
abbracciare dalila. -divenire più docile e mite. s. gregorio magno
. roberti, ix-285: l'africano docile augelletto, / cui sfuma il croco della
8-367: era ridotta uno scheletro, docile e rassegnata al suo destino. serao,
3. che ha un'indole mite, docile, pacifica. f. pona,
altra da se medesima, cioè tutta docile e raumiliata, parendole (come appunto disse
e la fanciulla gli veniva del paro docile e mansueta come l'a- gnella al
o alle pretese altrui; arrendevole, docile, mite; non severo, non
era stato la vittima della sorella. docile di natura e remissivo, la pia
corsaro è un vecchio mulo scorticato, docile e remissivo. 2. che
rendermi da uno giorno all'altro di docile scapestrata, di amorosa crudele, di figlia
mi rendo. -mostrarsi arrendevole, docile (un animale). anonimo,
qui meglio / mi sono riconosciuto / una docile fibra / delruniverso. -dichiararsi
sfacciataggine di lacchè astuto e ridacchióne, docile ai pu i e alle
operosa, di rassegnazione virile, di docile perseveranza: le quali virtù preparano alle nazioni
bemari, 3-56: la sentii farsi docile al mio fianco, quasi a rifugiarsi
dànno il peso di far l'uditor docile /... e d'impnmerli /
: hostia fu fra le mie braccia, docile e giocosamente riluttante, serrata ancora nella
-sostant. ungaretti, xii-323: docile svanisce il mortale, / divenendo,
[merizzi] lo dipinse come un docile stromento in mano d'una fanciulla bizzosa e
garibaldi, 3-275: marzia, più docile di lina, dava pochi motivi a rimostranze
9. piegare al proprio volere; rendere docile, malleabile. 1. nelli
, cxiv-20-208: arrendevole alla ragione, docile alle insinuazioni, aperto di cuore, obbligante
nel momento stesso che si sottomette, docile come un cane, alla ragione umana
conosceva di non aver meritato. -mostrarsi docile ai comandi (un animale).
dell'uditore sì che sia benevolo o docile o intento, sì come disse sino parlando
fa la ritrosa, / ma trema docile ed amorosa. -con litote. non
3-85: il signor bortolo poi, trovandomi docile e svegliato, mi menò al suo
con riferimento a bambini: buono, docile, ubbidiente. p. petrocchi [
i milanesi per buono, ubbidiente, docile, quieto (dei bambini).
. perdere l'originaria riottosità, divenendo docile, mansueto (un animale).
la buccia del melone si sollevava, docile, abilmente scalzata dalla lama.
: esterina... si lascia prendere docile per le trecce e sbattere la testa
, fa la ritrosa, / ma trema docile ed amorosa. -figur. sottrarsi,
che mi facciate la mansueta e la docile, dopo che in tant'altre occasioni foste
regolari sarà disonorata? 3. atteggiamento docile e sottomesso imposto dalle circostanze.
scaponire. 2. rendere docile un animale, vincendone la riottosità.
4. tr. rendere qualcuno docile reprimendone lo spirito bellicoso. gattini
acqua che ci voleva per noi: docile, muta, senza riflessi e senza
che 'l tuo cervello, sendo così docile, non solo avanzasse il volgo in
spalla rotonda, spinte in un percorso docile e vertiginoso. = agg.
scorticare, è vecchio mulo scorticato, docile e remissivo. inutile infliggere danni
. leoni, 469: intimò al docile podestà carrer di proporre improvvisamente appena aperto
. leoni, 469: intimò al docile podestà carrer di proporreimprovvisamente appena aperto il consiglio
e chetati ». cicognani, 9-209: docile, adelmo inzuppò il suo solito semel
tanti martìri. -per estens. docile, mansueto. dante, purg.
vedete... come la umile e docile semplicità moroso. attira nell'anima le
grazia entra in me. voglio essere docile, quel che si dice 'un sennino d'
noi sì dire che. ll'uditore sia docile, cioè ctvelli intenda e ch'elli
il giovine ascoltava calmo, serio, docile, ma rispondeva invariabilmente: « è
resa cattolica? come va che è più docile, più riverente, più operosa,
sonettin leggiadramente. - mite, docile (un carattere). l.
mi aiutò a riprendere la strada ancora docile. 5. rifl. spogliarsi
: 7-ii-353: per fortuna ha un carattere docile e non passioni vive né inclinazione a
nasconalfieri, 8-179: vorrei tornasse a docile ben liscia / la sguittire2,
di quelle mani, ela grossa vettura ubbidiva docile, si lanciava per i rettifili,
cane, sicario secolare, col suo sguardo docile e fedele. -ant. mandante
del cavaliere (il cavallo); docile. n. e l. santa
, 5-16: non contento di averla così docile al suo servizio la eccita, la
le sfere. 2. rendere docile e mansueto un animale feroce o selvatico
autorità familiare; pronto all'ubbidienza, docile nell'ese- guire gli ordini; condiscendente
del soprannaturale religioso, sembra accettare con docile feticismo il 'soprannaturale letterario'. divinità
, 3-33: dovere del popolo è farsi docile alle istruzioni ed ammonizioni di coloro che
, misto a borsto ragazzo insieme affettuosamente docile e somionamente bottìi e raschi.
dell'uditore sì che sia benevolo o docile o intento. metastasio, 1-ii-1281: pilade
i suoi figli maschi, il più docile e il più sottomesso. -sostant
le iniziali. 9. rendere docile, sottomesso; mettere in una condizione
: se da un altro segretario di stato docile, incauto e intraprendente quanto il cardinale
e inevitabile giustizia colui che fosse poco docile al debito di una cieca ed assoluta
speciosamente autoritaria e sicura di sé corresse docile a procurarmi il mio cibo esclusivo, quando
ottimo, iii-320: non chiese cuore docile per sapere il corso delle stelle,
sempre [il fulmine] è di tanto docile natura da infilarsi in quello spiedo e
nel favellare, potrà inserirsi un cuor docile; di rintoppo dalla garrulità di lei
). moravia, 25-204: stranamente docile, si alza, fa il solito spogliarello
spregierò l'ormai certa, l'ormai troppo docile preda. -in relazione con una
la prosa di sempre perfettamente strumentale e docile alle cose da esprimere. pasolini, 9-270
più compiuta manifestazione dello spirito e il più docile strumento della fantasia, sola essa che
hai le gentili / forme e l'ingegno docile / vólto a studi virili? /
. di una stupenaa memoria, di animo docile... morì di anni 22
un'autorità o ai superiori, comportamento docile e sottomesso (anche inteso come virtù
1-234: la credo buona e docile in superficie; proprio per questo mi
-improntato a passiva acquiescenza, a docile sottomissione, a indolente inerzia.
e si fermò, senza un sussulto, docile. 3. onda sismica sussultoria
carducci, iii-2-6: ma chi, mal docile talpa infingarda, / chi dal neofito
meridionale. questa specie di scimmia è docile quanto basta per imparar a danzare e lasciassi
e d'artisti la materia tecnica porgevasi docile e duttile a esser plasmata d'ideale nell'
x-36: quanto cogli altri è grata e docile, / alle preghiere altrui tenera e
indicare un comportamento scoraggiato, umile, docile, timido, remissivo, debole.
quanto più si fosse approfittato di una docile testa di turco per esprimere desideri propri
a tirare questa lana, che non vien docile al fuso, è un mestiere tedioso
scelse ella forse quell'angolo attratta dal docile asinelio trasportante il pargolo gesù e la
(anche in ambito politico); docile. giannotti, 2-1-134: è adunque
vedevano 1 vari fiori inchinare il capo al docile suono del leggier zeffiro padre loro.
alle esortazioni ricevute; che ha carattere docile, umile, sottomesso, devoto.
avv. con ubbidienza; in modo docile e sottomesso. porcacchi, i-367:
che immantenente che. ll'uditore è docile sicché voglia intendere e connoscere la natura del
e privato. -per estens. docile, mansueto (un animale).
meglio / mi sono riconosciuto / una docile fibra / dell'universo. calvino, 8-41
il latino m'era tuttavia strumento più docile, e però con tocchi più franchi i'
1-193: armi vaneggio, e il docile intelletto / contendo alle febee vergini sante
all'ingresso dell'hotel hilton accosta una docile bmw guidata da una bellissima e gentilissima assistente
a. savinio, 31-154: non la docile, smutandata donna pronta a tutto,
indovinata la sua buona indole dallo stil docile e dolce della lettera che egli scrisse al
t'inconiglisci). letter. diventare docile, arrendevole. lomonaco, 145:
a che fare con un bambino ipoattivo e docile oppure con un bambino iperattivo dalla nascita
immagina, furono lungamente usi a prestar docile esecuzione a qualunque strapotere.