né anche pindaro né orazio, vi do subito la buona notte. settembrini, 1-19
parabola vulgata) e che tangente sia do, sarà come il quadrato ab al bc
, non altramente che se essere volessimo o do vessimo testimonie di quanti corpi
più direttamente necessarie, ma tuttavia le do quelle, quali che siano, che mi
con noi. carducci, ii-3-150: do ad intendere chi era il petrarca e perché
repubblicano. nievo, 788: mi do vanto di aver cooperato primo al qualunque
a gascaduna glesia de prevedi de venesia do dopleri per lo corpo de cristo da
di tenere i quartetti, e sempre li do, e sempre li pago.
, vii-389 (30-10): però vi do conseglio che facciate / di quelle del
madona senta maria formosa, fiiol quengeindre- do.. michel dito tataro...
-contestare. bellincioni, ii-85: 1'do sempre nel lecco alle murelle / e
di questo peccato, ma tanto ti do di penetensia che quello hai serbato ritegni
la città manca, / io sottoscritto do piena quietanza, / avendo ricevuto /
che modo? -quand'io / le do la biada, perché e'le par piccola
giusta, tale per cui partendo da do si giunge alla fine a si diesis,
equivalente, nel sistema temperato, a do. giacomino da verona, xxxv-i-633:
fece rabiar di doglia, che per do orre mai feze altro che cridar. p
delizie -ho quanto.. ». do do do do ribattuti come gong;
delizie -ho quanto.. ». do do do do ribattuti come gong; poi
-ho quanto.. ». do do do do ribattuti come gong; poi un
quanto.. ». do do do do ribattuti come gong; poi un ginepraio
sarò io. rovani, 4-i-32: do venti fiorini d'oro della zecca di firenze
: vecchia mia, e per giunta ti do / un fazzoletto a saltèro / e
de costui fono terminato / che de le do cosse zerto fosse l'una: /
individuate radicalmente perché talvolta il giovinetto aveva do vuto scen- dere a valle per passare
radioelementi in una sostanza che per natura do vrebbe esserne esente.
dioelettrico (particolare tipo di anemometro do tato di un ricevitore per
: venuto il bianciardi da me: gli do da raffazzonare l'articolo di montanari.
: io... mi raffi do alla negra, che faccia lei quel che
5-3): di aprile vi do vita senza lagna: / tavàni a schiera
, stanno 16 mesi, si fa per do man di ellezzione. giannotti, 2-2-86
darle ragione. sbarbaro, 1-93: do ragione in cuore all'amico. -darsi
. sanudo, lviii-42: gionsero qui do nave ragusee. crescenzio, 3-49:
mandato [il frate] a'luoghi do vera malagevole famiglia in conversazione, da
la chitarra, xxxv-ii-423: ancor vi do così fatto soggiorno: / con una vecchia
generazione. rustico, xxxv-ii-356: più rangola do vreste aver di mita.
usurpato. bianchi, prol.: do tregua a l'empia? allor che vissi
: il papa è suspeso, per do mexi, la scomunica fu fato a chioza
fatta a mucchi e a fasci, non do per compresi né ricordati que'non
li-543: rasi e damaschi, soldi do per brazo. ariosto, i-iv-561: ch'
conoscano alla prova, / non lo do per cosa nuova; / ma il racconto
estinguersi. giuglaris, 186: vi do... una nuova, che di
il secondo grado della scala naturale di do (ed è designata nei paesi germanici
guido abate. moneti, 116: col do, re, mi, fa,
mezzo, ma neanche le note, il do dal re aveva imparato mai a distinguere
per l'aria un coro va: / do, re, mi, fa. montale
il suo disegno / è là che insiste do re la sol sol. -re
michelangelo, 1-ii-373: se io vi do noia a vivere, voi avete trovato la
con devozione / questo pan ch'i'vi do, ch'è il corpo mio:
sostanze paterne. berchet, 191: tel do il carpio in signoria: / tienlo
/ tutto 'l mundo, ancor vi do a sapere / cne tanto siete di
loco, / vedi che in man ti do el mio cor per pegno, /
regolamento sanitario. tarchetti, 6-i-155: ti do con questa il mio ultimo addio.
perfettamente il suo disappunto, e le do assicurazione che anche per lei l'agitazione
il 'relativo 'del maggiore di 'do ', e reciprocamente.
/ torvo il remo fatai gitta sul do. cesari, ii-34: mi toma-il pensiero
. 6. -rendere da re e do: restituire (con riferimento a cose
.]: 'rendere da re e do ': dare indietro,
nostra ». carducci, ii-1-96: io do questi avvisi, a seconda delle edizioni
arreco sei zac- cherelle; io gli do buone parole; ella mi trova da bere
chiarezza; tuttavia riesco ad intenderlo e do istruzioni in proposito. 9
sanudo, viii-456: in questa terra è do oratori di la patria, residenti poi
il respirante mare di primavera sfiorato dal do roseo del sole tenorile all'alba
per le passioni, pei bisogni, pei do lori del momento.
dell'altro,... io mi do ad intendere che un simil racconto ci
altro vi riporto le chiavi e vi do il mio mese. carducci, ii-4-256:
batti pur su, / ch'io ti do poco retta. albertazzi, 527:
fanno per 4 man di eleziom, stanno do anni, sentano a rialto. g
, pace a voi, se a me do pace anch'io. / ne'lieti
gli esposero. muratori, 7-iv-381: do per testimonio delle ribalderie di que'ministri
francesco, qual poi rimase, perché tutti do erano venuti a tante balote. s
carro, troppo / in terra io do l'impallidite gote. moniglia, 1-iii-326:
sanudo, xi-398: sono canoni, do di 50, do di 40, do
: sono canoni, do di 50, do di 40, do di 30 et
do di 50, do di 40, do di 30 et una di 20;
. sbarbaro, 4-62: svegliandomi, do la corda all'orologio: impressione nel
a sentirmi: i cinque milioni io li do perché in realtà cedo ad un ricatto
un ricatto all'architetto. -io ti do u mio aiuto, ma tu mi darai
una doe. sanudo, lviii-90: do nave per costantinopoli molto riche.
echinus esculentus'del linneo, e ne do un transunto nella « società italiana ».
hai assaggiato il mio vino? » mi do tanto più aciensamente noi e
pass, anche richieduto e rechièsó). do mandare con insistenza e decisione
nuovo un oggetto precedentemente prestato, do nato, rubato o fortemente
pegnorandoli, stagiendo e predandoli ogni die. do cumenti dell'amiatino tre-quattrocentesco
à. mi comandò ier sera, le do riverentemente un ricordo de'negozi del signor
, / però la question te mando e do. bisticci, 3-56: i mercadanti
distrutti.!... / io do la morte, non ridò la vita.
veduta però questa risposta e te la do come una ridetta. 2. già
speso quattro lire, e ve ne do cinque: voi dovete rifarmene una di
chitarra, xxxv-ii-426: per danzatori vi do vecchi armini; / una campana,
quietanza. testi fiorentini, 241: do piena e libera podestà a'sopradetti fidecommissan
, va al signor turco, azonzer do capitali a la sua commission. una
sanudo, xv-524: ogni zomo per ore do fanno questo exercizio et alza il teren
scoprimento da fame gran caso, poiché mi do vanto con qualsivoglia occhiale che ecceda la
vuoi fare il componimento, io ti do due palle da giuocare; e me le
nazionale. temino agreste (la si re do). -reimportazione di una merce
mi venga il morbo se non te ne do una rimesticatura delle buone, s'io
cortesia. redi, 16-v-79: le do nuova che esso signor don ciccio è
arrivo e l'abbraccio di cuore e le do mille saporitissimi baci in quei bei gotoni
1-212: madama, se qualche volta io do fastidio a vostra serenità con le mie
così fu quella musica pagata / e do il rinfresco per la serenata.
che modo? -quand'io / le do la biada, perché e'le par piccola
e dolce 2° tempo della sinfonia in do minore il suo genio afferma che le
. -come chia var? do rinniégo de la vita mia!
pur rinovo ornai di voglia / e do lo core in signoria d'amare.
ti può far comodo, te la do, purché la riabbia per rinnovarla al 20
lode ben degno: / -oggi io stessa do fine a'miei giorni; / e
scherzo e minaccia, dicono: non ti do un pugno per non ti ripagare per
quel che avia indosso, che fo do camixe una sopra l'altra, con
l'altro vi riporto le chiavi e vi do il mio mese. carducci, ii-1-17
non ti faccio lodi e nemmeno ti do il mio riposato giudizio. bran
fagiuoli, xiv-37: sensal, vi do il riposo [dall'incarico],
vegnia data al vechio poverelo, / de do e de tre zomi rescaldata, /
loro proprietario. sanudo, lviii-721: do altre fuste maltese hanno presi do altri
: do altre fuste maltese hanno presi do altri navili de turchi al cao di santo
m'è parsa così affettata che mi do ad intendere che la fatica maggiore sia
di rischio, e però non me ne do superchia malanconia. pirandello, 1-1-246:
i visceri abdominali, a san maurizio do una buona risciacquata alla vescica.
meno da me. carducci, ii-1-179: do ordine a te di riscuotere da quel
, io plebeo vengo, e vi do sul muso la mia grossa scarpa fangosa:
un mezzo sospiro. saccenti, 1-2-59: do un risettino e me la piglio in
nella mente o con l'immaginazione sofferenze, do lori, sciagure patiti da
iv-99: è da saper che za è do mexi che in questa terra, per
gl'indigenti. nievo, 788: mi do vanto di aver cooperato primo al qualunque
non farti avanti / 'tuta roba do diàvò'queste parole e l'amore / cosa
in questo 'apparato'... do un breve ristretto della vita degli scrittori,
lo re priamo, auaendo quillo remore turbi do e paaroso e resbegliandosse, canosceo mantenente
aretino, 9-667: ecco io vi do lo spirito santo; apritegli il petto ricevendolo
tanto quelle signore sul terrazzino, mi do a credere che non sieno delle più
m'esce / dalla penna e il do per buono. spallanzani, ii-29: mi
radio su una musichetta sommessa, mi do, allo specchio, una ritoccata ai
). carducci, iii-3-350: non do colpa al mio figliuolo / né vo'
vo'a'mori colpa dar; / do la colpa al suo cavallo, / che
altra sorta di spirali maravigliose delle quali do la definizione per via del moto e in
. sanudo, 75: questo a do porte con soi revelini e ponte levador fabneade
bibbia volgar. [tommaseo]: do ad intendere che perché le parole scritte
ivi breno, re dei galli transalpini, do poi la expugnazione di roma, revertendo
(4-4): di marzo sì vi do una peschiera / dyanguille, trote,
veneno per tera a o a do, vestiti... assae ferialmente,
conforta a l'opre, / mentre io do spirto a la mia chiara tromba
pascoli, 202: « fratello, ti do noia ora, se parlo? »
agg. chim. aci do rodizonico: acido organico diidrossichinonico che
: pare e fio i me par do mati. mi no ghe ne vogio saver
liuto: a la lira / io li do di roma imperlante. grafi 5-586:
buona o trista / la nuova che ti do; ma sappi, amico, /
lo stanno a sentire / preludiare in do, / ti potrebbero dire / dove ha
avemo fatto ricever doi rossi di ovo e do cuslieri de pisto. documenti visconti-sforza,
fo favellare come si conviene, che non do alle vostre parole la rotondità e la
la rotta dii po fatta alla frasinella ha do grandissime rote, l'una a venanzo
rotture di c.., che ti do non discretamente). guerrini, 2-294
complessione. tarchetti, 6-i-155: ti do con questa il mio ultimo addio. mi
le corone, gli 'ad libitum', i do di petto, gli urli, i
che t'ha menà in camera i do pretendenti. c. arrighi, 3-180:
horwill mi disse anche lei « how do you do » e aggiunse poche altre
mi disse anche lei « how do you do » e aggiunse poche altre parole in
/ volta la leonessa generasse / gittan- do la matrice lacerata / dal primo genito;
automobilista che, modificanmulti. do e manomettendo il motore, ottiene di renderlo
c. gozzi, 1-527: io ti do trecento zecchini ruspidi in una borsa,
sendo vicino a morte, disse che si do leva non avere nelle sue
starmene / fuori? sùo resto fuor, do chiaro indizio / d'una creanza discortese
è la cura, ma più grande do! presso, / sdraiato lo fermo,
sanctus della messa { sanctus sanctus sanctus, do minus deus sabaoth 'capitano delle
ià consumato. / ed eo li do lo mio corpo awenante, / e 'l
. orsi, cxiv-32- 81: do questi lumi a vostra signoria eccellentissima affinché
-adesso posso dir che son servitor de do padroni. ho tirà el salano da tutti
padroni. ho tirà el salano da tutti do. -scrivere il salario sulle spalle
la lanzeta la feria, / e tute do le braze il ano a salasare;
saldo del credito vecchio col « fanfulla » do menicale. pavese, 14-129
la mia parte buffa / recito, né do retta / a chi la penna tuffa
, xxxv-ii-408: di marzo sì vi do una peschiera / di trote, anguille
di confeto, 6 torzi ianchi, do bazilli de pignocà confetada, molti altri bazilli
22-i 1986], iii: qu
via, / ch'io non ti do di vita salvamento / perché tu il merti
: ma vedi, io te gli do / in prestanza, e non altrimenti.
. iacopone, 43-334: eo li do lo mio corpo awenante, / e 'l
di sartiare), agg. marin. do tato di sartie, di
, e stete a constantinopoli im prexon con do turchi, quali erano per monede,
perché tu sai che poche volte ci do ragione. del resto vive ora ritiratissima e
). testi fiorentini, 242: do piena e libera podestà a le sopradette
cinque savi di primi della terra per do man di elezzion,... i
fo... apicato in mezo le do colonne quel hironimo tran...
. nelli, i-46: io ve gli do per conclusi, quando ci riesca di
bolognese era gente assai e fantarie e do bombardieri; feva far tre bastioni, sbassar
vincitori e ambidue vinti. io gli do licenza di sbattere le ali, se
). schiamazzare in mo do rozzo e volgare; esprimere chiassosamente e
territorio. guerrazzi, 4-1-47: io do il voto in favore della sbocconcellatura d'
bartolini, ii-24: se non gli do i denari egli se li piglia sbollando
, segale, scandella e le mela le do al porco sbollentate. -ustionato.
, dove dormirà e starà queste altre do feste, a prender un poco di sboro
fata, disine che a'n'he fate do. = comp. dal pref.
per ischerzo: « bada che ti do una 'manata'o uno 'scapaccione'», all'
tu non me lo vuoi fare, ti do due scappellotti; ed alzava in ciò
nel giuoco. diranno: 'ti do la scaramanzia perché tu non vinca'. e
dal presente ordine, ch'io ti do la mia fé, se questo tuo
. frugoni, i-6-278: più che ti do frugoni e ti punzecchio, / ti
sudo, soffio, sbuffo, / do pugni, batto i piè, straluno gli
monarca di dive e semidei, / do glorioso principio a cenni miei. palazzeschi,
erudizione. scaramuccia, 13: io ti do il buon prò ti faccia, o
-scempia. bibbiena, 2-22: gli do spesso ad intendere le più scempie cose del
nievo, 462: raimondo e la do retta non gli badavano punto; diventavano
, sì che l'uno segno stia do l'uno lato e. llo cerchio e
, perché fra poco tempo io vel do stiacciato a moglie. schiacciatóio,
in leto e dormiva e ha guastato do soi palafrenieri, non fati- vamente ma
zoè sier domenego contarmi solo, perché li do andono a lio che si traze il
, acadete cossa notanda, che trete do grandissimi schiopi di bombarda e polvere in
filinoro di guascogna. pananti, i-50: do un pugno sulla tavola, poi schizzo
topo preso con la trap do... è dell'uso aretino.
la viltade, che ischerzano con il do scandalizare quel benedetto priore, ché per altro
: un cielo orbo, scialbamente do la luce elettrica che scialbava appena per le
] vero! che te ne do? e sovvi dire che niuna ve n'
deriv. da sciampo. do] sciampierà più fortemente li dispregiati archi;
rimanevi senza cicalata stasera. do di vestire. = deriv.
a una forma scientifica di più in do e scientificando in confuso. più rigorosa,
cerca, la ragione truova; l'aspecto do che la scienza stabilisce tra i fenomeni,
nondimeno istudiava, crecosa. do, in legge, e secondo si potea
itinerari sciistici nel vallese. do qualche verso, e, se vi piace
non mi debbo più dolore di gismon- do, poscia che ancor voi non ne sete
ricercano, del sentirlo risponder loro balbussan- do e frastagliando le sillabe. -acquistare
.. ariosto, 19-74: vi do per securtade / ch'io vi sciorrò
religione non senza sollecitudine o almen pensieri del do i partiti. secolo. metastasio,
, lasciato in luogo umido, si converte do lo scioglimento dell'istoria dolente. leoni,
i nodi e gli iscioglimenti delle do il sofferto scioglimento, per cui ritengono appena
. supposto il seguente esempio re mi do, in cui re e do siano note
re mi do, in cui re e do siano note armoniche, e il mi
al fa eppur va con un salto al do. -sm. esecuzione di singole
pastinaca o bietola, / e do, non sufficientemente salato. per
, 1-2-12: applichi intanto il lettore do la pergamena era svolta, e facevan senso
arco e non iscocco / e non do dentro alla pietra focaia. mazza, i-104
, ambasciado- quieto; io vi do parola di essere all'uscio appunto allo
alfieri, 7-176: torno, mi do una pettinata ai pochi capelli che mi
337: prendesi della scilla, gittan- do via gli scogli di fuori, le piante
. frugoni, i-6-278: più che ti do frugoni e ti punzecchio, / ti
nel fonscrivere nén declarare. do, che riceva tutta l'acqua e la
io me ne rallegravo pensan do che... i mediatori che avevano
pescare da qualcheduno de'pochi e scompagnati do poli si chiama 'scompagno'.
. e così, rimbeccando e rimpolpettan- do il giovinastro, fece sì che il pizzicagnolo
onde assai pende e con gran incommo- do cammina. -alterare i connotati, l'
» e così, rimbeccando e rimpolpettan- do il giovinastro, fece sì, che il
hai chiesto consiglio, e io il ti do volontieri, e consiglioti per fede,
, ma voglio che segui do, che e come. fagiuoli, iv-146
i-io: finiscila, stolido, sconoscitore del do vere sociale.
antonio loredan... la abu- do in scortinio 146 balote e in gran consegio
comportamento o in un discorso. do il cavallo molto giovane si cavalca sconvenevolmente.
come la gramigna, e vi do gli uomini sono in gran faccende, nel
imbriani, 6-174: meglio faresti puttaneggian- do, prostituendoti,... lasciandoti liberamente
dir, mo / c'a scoverta vo do, / né scherm'alcun poteteci pigliare
giorno ugo arrivò alle tre, do che sempre gli fuste amico e compagno?
l'olio di pesce cane, ugnen- do sopra lo antrace, rompelo tosto e manda
, da quella scorbutica, vieni, ti do una bella cosina ». moretti
suono fragoroso, reboante. do da ottenere accordi di altezza diversa dalla solita
credo che io ve lo scrivessi, pure do una scorribàndola a questa cosa, per
m. bandini, 147: mi do l'onore di rimettere a vostra signoria illustrissima
le ultime sillabe e dicen do bontà, virtù e onestà, non mi
voi / tanto cortese, non sen- do infeniti / la cui scortesia puzza oggi fra
/ nonvogliono dar nulla, se lor non do denari. berchet, 384: chi caro
, sì lo vendo e lo prezzo do ai poveri... ». e
,... comparendo... do vunque lo scortichino abbia lasciato
3. sm. aggio. do, fra la gluma chiudente il seme e
/ mordennone valde, che non ne do posa; / passata està cosa ed
disse: « è da anni che non do una ripulita a questa pistola ».
del campo, a due soldati diede. do di comportarsi, una facoltà, ecc.
morto; e anche di questo volumetto che do a ristampare veggo e sento la livida
loro poetastri e scribacchianti, quell'inverecon- do palleggio di lodi, onde parla il giusti
resta alquanto spazio di carta vuoto, mi do l'ardire di trascriverle qui due sonettuzzi
11-481: anco d'italiano venivo scrivicchian- do qualcosa, ma senza garbo né grazia.
.]: con cotesti perpetui scrivimenti di do che salga la vite.
passione evoca monti che erut do, mormorava il mare / immobilmente. d'
22 e scurtiniono tra loro di mandar do legati al pontefice in spagna con portarli
e-l secondo vicaro. statuto dell'università do scrutinaste quella fetida scimmia. e arte detta
modo, e cussi si va fazan- do fino el primo che arrivi a ballotte 25
scultura. squarto e di scuoio. do, quanto elle salgono in verso il polo
da certaldo, 256: i'son certo do caggiono in dispregio della giente e vengono in
ad avanzarle sarebbe stato im do, / com'ell'era cattolica e verace
24: quando un fi do minore e non emancipato resterà senza padre e
dell'onesto amore sdegnangio. battista. do e dai legami degli sponsali fuggendo, in
come per ghiaccio fòre andannave). do, sdruce / nostro intelletto, contemplando fiso
di cucire (v.). do le schiere nemiche. - anche sostant.
quella città che, non si sen- do abbattuta a uno ordinatore prudente, è necessitata
il camino, comandò che tossono fatti pozzi do quindi la benzina c'era
la cavana, sarà a mezo de i do caxoni, sarai al gran seco
è di tre sorta: 'minore'(si do) 'maggiore'(do re) '
: 'minore'(si do) 'maggiore'(do re) 'eccedente'(fa sol
, cre ziale. do. parini, 509: talvolta giova /
gioco e delle posizioni degli atleti. do arbitro': nella pallavolo: quell'ufficiale di
sportivi, ii-925: 'secon do grado': nell'alpinismo: l'ascensione che
desideri altrui; nel mo do richiesto o indicato. faba, xxviii-18
, non serai mai ricco. la natura do i-946: se de la
venerando / sale ne 'l ciel, do fiocco': nello sport della vela: uno
lo officio de la biada vergene segon- do l'ordene de la giesia scrito, sì
lui vi andò e ne fo morti do italiani nostri. m. zane, lii-14-418
), agg. fatto cessare, do sedate, credo che vostra serenità starebbe in
g. del pafa, 6-i-134: mi do a credere certamente di aver potuto anco
lii-14-154: gli altri siedono così stretti che do, levando e sedendo: alzandosi per esprimere
: quivi trovò la sedia che ranal- do / avea portata già sino alla uscita.
ceremonia a roma, ad enrico. avvenne do invidia alla signoria di moisè, cominciarono certa
di tutti i suoi componimenti. do vi è stata congiunzione carnale.
e hano dito al zeneral li mandi do galie. citolini, 406: no,
sega, con cambio di genere. do l'assedio al continuo, e'convenia che
, allora il medico determini prudentemente il luogo do xviii. ibidem, 376
. carrà, 635: questa notizia do unicamente per motivi paletta, turare
terminata. ramusio [ovie do], cii-v-560: tosto che alcuno la
sinistra opinione di noi, io ti do quest'altro segno, che 'l tuo gambetto
93: ricordo come questo dì 30 di do, la stessa intensità. giugno io
, iv-331: da due mesi non ti do segno di vita, e tu ti
scese all'inferno il pio troiano: / do due 'shillings'per seguitar quell'uso
luogo per informarti, facen do seguito alla cartolina da vienna / ma con
.. ho espressamente istituito un buon dato do fino all'età nostra. balbo, ii-185
la terra, mettite largo quanto è do galie vèr levante... va tanto
denominato. questo metallo ha colore do derivato dall'acido selenico. grigio
chitarra, xxxv-ii-430: il giorno sì vi do, per medicina, / che cavalcate
[la vena] fa altri rami: do degli quali si storceno e uno de
trapananaltra vita che quella di gesù. do dentro un blocco di ghiaccio artificiale, intorno
. papini, ix-684: campava ruscan- do tutto l'anno, zappando e sementando in
volgar., no: adam amoni- do da l'angelo re cristo no voleva naso
volcan striden « rivista ». do, e semiacceso e bruno 7 dai bitumi
zarlino, 1-3-208: allora tale ottava [do diesis, do] saràdiminuita di un semituono
: allora tale ottava [do diesis, do] saràdiminuita di un semituono minore; là
zarlino, 1-3-208: similmente tal corda [do diesis] accompagnata con la g [
zarlino, 1-3-208: similmente tal corda [do diesis] accompagnata con la f ne
braccia gionto proximo a quelli, gittan- do loro le mercie e volendo adrieto tornarsi,
l'abbazia conventuale, la istituzione do non si puon compatire: un buon pensiero
/ ma, fé che do a san giusto, / seminati son chiari
l-iii-368: il da me rammemorato arcimbol- do... ha trovato i tuoni e
: per lungo vivere non si scema do, senza nessun impulso vitale. piternalmente
attento. boiardo, 1-17-34: ranal- do se turbò nel primo aspetto, / veggendosi
d'aranci, cannella, muschio, garofani do apparire le lacrime. muffa al
en rima greuf a far, do lavorava, orava e pensava, tenevasi un
, / su in casa, che ti do durre in un certo modo a
croce, ii-14-21: il compito che io do a me stesso facevano quei due gran prìncipi
in tauris composta da euripide, observan- do in quella non solo la disposizione in tutto
: di questo ordine, ch'io vi do, noncurate di parlar con persona, perciò
ugieri apugliese, xxxv-i-890: ad ogni cosa do senten cente per beatrice.
morte. sanudo, lviii-381: li altri do presi fo sentenziati a la morte.
innanzi agli occhi e perden do ogni sentimento, cadde a terra. miracoli
aristotile con dubbio, perché, soggiugnen- do, afferma egli l'anima poter separarsi dal
, iii-515: donne e zogo i è do brutti vizi. però le donne,
altre stelle si vadano disfacendo e ridintegran- do. gioberti, i-217: è..
gli infetti e i sospetti, do, di nulla che non sia il suo
di festa. carducci, iii-3- do a levar via sospezione / dal suo reame
testa, che non è serbata do fuora. all'onore del supplizio
... cominciò con il prete a do così scherzevolmente la proverbiasse,
taci, gaglioffo! iacomello, / ti do in custodia questo ciancivendolo. / mettigli
pure, favella, sermoneggia, ché ioti do plenaria indulgenza, volli dir libertà di confabular
certa tenaglia cannellata egualmente, seconlentissimo. do la sua lunghezza spartita, un poco più
un ospeal grandissimo bisognerìa formar. do il re, che era cacciato, essergli
padre di questa figliuola, a te la do ed a te la recomando tutto lo
, 8-1-179: la natura è che noi do verno guardare l'aria, che sia
non proverà l'intenzione sua, sen- do cavaliere milite, debba essere rigiriate al grado
item lo reverenmal fanno. do episcopo, preiti e chirici de dieta città
: tenete a mente un consiglio che vi do: volete farvi un nemico? fate
. che ti ha detto? che io do danaro con l'interesse?..
sì laso che mia muer sola ebia do occorra modificare le servitù già imposte o per
la produzione di nuovi beni, ma consistono do particolari regole, da reparti delle forze armate
con riferimento a soggetti collettivi. do una grande parola, il rappresentante di gesù
più alto del solito clarinetto in do. ed è anche piccolo clarinetto in la
, 25-15: la virtù con cui vi do [alle carte] il sesto,
chio... e duseva in man do gran tenaie con una gran maza de
(10-1): di settembre vi do gioielli alquanti: / agor'e fusa,
xxxv-ii- 414: di settembre vi do diletti tanti: / falconi, astori,
. massacrare, trucidare (con do. crudeli, 2-83: a quel canto
, di fiamma settemplice avvampan do / l'ira superna, alla tua fuga
segni o le chiavi di fa, di do e di sol possono occupare sul pentagramma
, che comprende sette note, dal do al si. si distinguono la settima maggiore
severitùdine me in quello loco essere connivan- do non vedesse latitante. = voce
... imperatore liggjasu. do saviamente da quanti accidenti... possa
adam lo quale era condanado e descaza- do, si è revocato, la maledictione si
. frugoni, i-6-278: più che ti do frugoni e ti punzec9. contraddire,
1 passeri spauriti sfarfallavano frullan do qua e là sui pennacchi alti delle conifere
sfarzoso mi ha abbagliato dardeggian do i suoi raggi da un viluppo di nuvole
e gli altri schiacciati e rotti dimostravano quanti do lori sotto quegli incomposti sfasciumi
tedesco di chimica non mi pare adatto e do parere sfavorevole. montale, 3-132:
gli ossi sfenoide e mascellare. do alla linea bianca della faringe.
e stato, sarebbero liberi ma do le mine la loro azione sfericamente, si
158: bruco / ch'io non vi do un fistuco / s'egli scherza;
sfiacchisco, sfiacchisci). letter. do la disposizione del monte e maravigliandosi delle fiaccare
steccato delle sue 'deche'vi farebbe do di bologna. g. bentivoglio, 4-109
), agg. (ani sfigura do). deturpato nell'aspetto fisico e,
una filza. na accennato. do finemente un alimento; piatto preparato con a
. 'sfilzò il nastro dall'abito'. do fastidioso e vano. -in partic.:
un impegno; annullarlo. do fissato tra due o più...
rame o di zinco dalla carena do mia madre mi sfoderò, sempre feci i
triviali, ne tagliava fuori i trop- do sfoggiati ornamenti. papi, 4-10: quanti
di cinquecento lancie, e, recusan- do loro non volere sfornirsi in lombardia di tanta
fatica e il tempo. in do che anderemo tutte in fracasso, tanta sfortunazione
come sforzato, imprigionò medici. do delle colonne volgar., 30-2 (483
ferro insì de lo manego e caìte do le oscurità del linguaggio e le tortuosità stili
] con valore, quan do si presentano all'occasione, ma la sfuggono
sfreddare), agg. (ant. do in quando qualche sfregacciolata di pennello.
e insieme di provvidenza be do la materia umana sfruttabile, eleva nel medesimo
: il tempo mi sfuma; però ne do quanto posso allo studio della lingua.
dico 10; dàmmeli. - te ne do la fede. - non si spende
- non si spende. - te gli do certo. - orsù, mi fido di
componenti di un razzo orbi do sente la storia dei vestiti, i furti
deve cominciare 'in interiore homine'. do sganciamento dalle forze di polizia e impongono ri
: sganciarci dall'alleanza coi tedeschi do singolare e che vi farà ridere sganasciatissimamente.
squadra. monti, i-5-41: do le decte x braccia... [
monte o chi sott'acqua si do io non isgomenta mai alcuno. accostatevi senza
iv-331: da due mesi non ti do segno di vita, e tu ti
, ii-2-363: questo ammasso di manifatture, do po aver compensato il fitto
: anche usa mettere fra la do di sgranchire un po'questo ragazzo?
d'etruria. ma cre do tuttavia che la cosa dovesse ragionevolmente stimarsi
.. dalla durissima servitù in do sgravare il paese, mandaron fuori una colonia
può fare qualche malestro cercan do di sgroppare afl'improvviso. -per
più che mai, origliando, sguaraguatan- do, intromettendosi ai discorsi per andare a riferire
conogni solecitudme, come se i nimici foseno do mia lontan, e questa nota va
, lii-15-282: è d'eta d'anni do sé l'immagine di dio
te. p. leo do lento che dissolve ogni coraggio ostile. silone
più ispirote, ecc.). do e scompigliato di prima, dopo aver fatto
chiamare. galileo, 3-2-38: né si do tic. con verbi intr
che vi si ode alcun « sette: do, re, mi, fa, sol
il settimo grado della scala naturale di do (ed è designata nei paesi germanici
risentirmi dentro tutto un rimescolio di desideri: do la sol la si do, la
desideri: do la sol la si do, la sol la si do, la
la si do, la sol la si do, la sol la si do, mi
la si do, la sol la si do, mi, re, do, si
la si do, mi, re, do, si. -si bemolle,
769: al quale rodrigo disse: « do! villan traditore, sicché tu hai
1-245: se tu voi intrar dentro tute do le ixole, va'seguramente per quel
fiorentino sarà per sicurare uliveto e certal- do. d. bartoli, 1-2-56: gli
, come vivono sicuri quan do di quelle hanno raunate, come s'appagano
un momento in riposo, e vi do parola io che se ne fecero delle scariche
medesimo viaggio. botta, 6-ii-258: do a ors'antone se sa leggere. sicuro
non sarà fatto oltraggio; e ve ne do sicurtà la mia fede. d'annunzio
paese echeggiò un rimbombo sordo, misterioso, do un grande strido, / ispaventata e ripiena
essi deve essere compreso il salto di do e il tuono dei cannoni,..
: li salineri di chioza mandano qui do sizili d'arzento, con l'arma
tutti gli altri della lingua si vede pregno do el tuo significato, / madonna al mio
4-i-946: in natura sono tre spezie e do: il tu serbatelo per il vostro levriere
a uno signoréto trovato con arme era stà do scassi de corda. p. f
grandezza d'animo tradizionalmente attri do troppo la moglie,... disconosce
): agnese quasi subito, lucia poco do di persona, / van
signor maestro, per uno, io do due consigli alla s. v primo:
bene di silotro, cal do quanto la bestia può patire. trattato del
in due irregolarmente un oggetto (per do più un anello, una moneta, un
come capita a parecchi di questi tempi. do, per ciò che il vede entro e
simpatici, indicata per ridurre o do, più a sé che al compagno.
alzava una specie di tabernacolo di legno do simulacrata nella mente mia che cum il funesto
, 488: nel 1980 la mozzicafred- do conveniva, avanti al tribunale di perugia,
ch'io veggo male quan do io ti stimai diritto ed equale ».
amministrativa. sanudo, 3-126: ogni do anni, 'ut plurimum', vanno fuora in
dii tuo sindacato e male provedimento ti do questo pagamento ». e puosele mano in
sinistra ferd. martini, i-45: le do la destra... avessi a
sano consiglio il mettermi a letto. ne do parte a vostra signoria illustrissima per debbito
. zilioli, i-189: andavano machinan- do dall'altra parte anco i moreschi altri consigli
do lo schema abab -cdcd. -sirventese ritornellato o
. colore azzurro ricavato raschian do l'efflorescenza di rocce silicee.
il numero venti. di vivere. non do fastidio a nessno, non mi curo di
campo, dietro le pro do il costume. prie mezze ali.
. boccaccio, i-9: questo viggen- do pluto, dolente che strana plebe fosse apparecchiata
al confin de'svizzeri. d. do una specifica disposizione. battoli, 1-1-66:
vento impetuoso e molto fred do. d'alberti [s.
lizieri sì stratioti come balestrieri, per do effecti: l'uno veder di darli qualche
svevo, 3-735: ripresi il do 'slavinato'nella discesa e precipitato in un crepaccio
[particolari osservazioni] aven do fatta una massa d'esperienze slegate e che
lo impiastro [di centaurea] valle alle do squisitezze d'animo ch'ella
ed ismagata d'ogn'altro, e'do sentenza! 6. pieno di
3-241: 'tutte le nazioni smaltiscono diversamente il do lore: il francese il
bello! mi riempì proprio l'occhio. do la buona sera, e tutta allegra
creder possibile, non cominciare da do a bocca aperta qualche fil d'erba.
cxxxvi-485: parecla una angheste- ra con do gotti / per missier e per pier vidotti
san gimignano, xxxv-ii-414: di settembre vi do diletti tanti: / falconi, astori
veloce mano el decurrente caliamo, adiungen- do e sminuendo tutto quello che con loro recto
un comportamento, un mo do di esprimersi, una passione, uno stato
ve digo, / perché po in do parole, se ve ustinè, me sbrigo
trova veritade leve mente in questo mun- do. iacotone, 103-11: « succurre,
3. -domicilio di soccorso: v. do (uno stato).
, perché fra poco tempo io vel do stacciato a mia moglie. -versare
sfogo al dolore con il pianto. do luogo, non satisfà pienamente all'orecchio.
angeli de'cattivi, massime per satisfare al do i nimici prigioni innanzi al carro e venduti
essenzialmente tre pregi: verità, novità ed do però prima satisfatto contra l'opinione d'ognuno
: non è peccato al monpeculato. do che più tenga l'anima che quello de
e l'ultime margherite che fra poco non do sento din « egli è spagnuolo » /
all'uscio e sfacciatamente chieden do l'ospite per malamente sodomiticamente abusarlo, né
baccanti, e cupide / d'abbominan- do aspetto, / sol dall'uman pericolo /
, aw. in mo do soggettivo; secondo un'interpretazione e una valu
domini se vede / tra le altre do quadri a l'altar grando / de sto
grado nella scala naturale di do (e, in unione con i
acciocché insieme col mio fratello mi do d'arezzo, trasse nel sec. xi
col ferro, / perché al barbier non do più d'un soldino. v.
[luciano], iii-3-320: io do un'occhiata intorno, fo solecchio della
1-iii-4175: 'acido solfofenico': si do tiocarbonico. -etere solfocarbonico: corrisponde all'etere
nell'imbiancamento della seta e della lana. do oleoso, incolore, inodore, di consistenza
, 228: quando si avesse la do », 19-ii-1949], 5: ci
la leggiadria, ma serban do sempre la solidità e il vigore, che
: gli antichi spremevano le ulive adopran- do cinque macchine, mola, trapeto, canali
xxvii-842: madonna agnesina di bologna istan- do un giorno in una corte da sollazzo.
gran biasimo..., veggen- do la gente che noi l'avessimo ricevuto prima
, arme » e saltar a cavalo per do volte, per li nostri fanti,
simile ingiuria, consiglierei pur sempre di farsi do adoperato più di sette misure per tutta la
saprai l'allungamento del gra do dell'uno delli due punti solstiziari.
al ciel drizzò le some. do più persone. sacchetti, 101-140
via quindici staia di gra do l'incenso a'grilli. idem, 1-359
sommergibili. comisso, v-174: i do un danno irreparabile, anche morale; non
, i-7: il mon do vi sarà obbligato che gli somministriate questa nuova
, 5-45: lo intuo do gli occhi sonnolenti sulle schiene e sulle gambe
io con moto dolce e grato / do ristoro a tutti e tre / sopra il
. idem, 3-131: prima eran do populari, chiamati gastaldi, che facea questo
nicolò trun dose, fono creati questi do patrizi chiamati sopragastaldi, zoè li sopragastaldi del
i-ni: essen do nel forte caldo della state, usavano.
straparola, ii-107: so do (e si avvicina o si accosta a
[contemplazione] sia guar do, ci vuole un lume sopraggiunto alla fede
talento e ride / della impotente ornai pubblica do glia. =
facendoli ardito un sopra lasso: / « do ve n'andate voi tanto
raffaello legnaiuolo, soprannominato il riccio do pericoli. g. caria.
registro più acuto, che si estende dal do sotto il rigo al do sopra il
estende dal do sotto il rigo al do sopra il rigo, giungendo talora fino al
5. chiave di soprano: chiave di do sulla prima linea del pentagramma.
lomazzi, 4-i-299: il seconpronunziati. do genere, detto inequalità, è quello per
1-1184: io fo il sordastro e gli do qualche occhiata, / e dico:
bronzo una specie di milor do inglese. 25. essere in
andarono propagan- levante, oriente. do, così le più generali denominazioni ne sorsero
spesso giostra..: / sopren- do giostra, - eo, di tale modo
incrociate sotto i seni, il do. viso sorraso dall'alba,
magnificamente e degli altri perversamente parlanto. do, e per parer dotti ai sutterfugi ed
dui ve le sortite, a cui le do e dono. giov. cavalcanti,
alvixe nani quondam sier constantin per anni do. 9. far cessare temporaneamente
con aria di gran sostegno ed do che non ciondoli. appena fece
bastiano cortonese,... sen- do ito ad cortona pochi dì sono per maritare
: sostene in la parte de drie- do tuti li ossi del cavo. e perciò
/ ma fa viso ruzenento / debian- do alcum amigo atender. oliva, 485:
perché tu sai che poche volte ci do ragione. d'azeglio, 7-iii-360: ebbe
de'baluardi, fanno scu do al nemico che sottentri la cortina, non
l'oranges, o cavillando o sutterfugen- do, continuò sempre ne'medesimi sensi. atti
sotterfugi mistificatori dei neotradizionalisti. do della terra il figlio / precipitò, nel
de questo batuto fai torta sutille entro do croste. varthema, 152:
: la parte del mento del cavallo do nasce nella parte contraria alla foglia come nella
ed i fratelli, con assai provi- do consiglio si era ritirato ad ostia che come
), agg. fotogr. do. e cinem. che è
d'aiga, era andao quasi noan- do. sacchetti, 161-27: in picciolo spazio
inglesi sottostavano a gran pericolo, sen- do in arbitrio del tribunale rovinare qual più gli
sovenza fiada credendo de vincere et intran- do in guerra, porìa ben perdere.
alcuna volta dentro al sole / imaginan- do di voler vedere / là dove ha più
la sete insoddisfatta. saba, i-356: do dante, vita nuova,
, 5-172: amalia ora la sopraccaricava di do mande, agitata, ripetendo
bel giorno, in quello di cleopol- do. -con riferimento al re e alla
ci si pompa dentro è accuratamente filtrata. do esame. sopraposta. lomazzi,
e stette. macinghi strozzi, 1-296: do ordine di fare el panno,
? » / poi comandò, sorastan- do un poco, / che 'l foco sia
che vogliono sovvertito l'edificio sociale. do la gente. comanini, l-iii-315: questo
francia è già spacciata, all'inghilterra do tre mesi di vita », con un
... tra l'animo che mi do da me e machiavelli, 14-ii-479: vi
spaghetto rinforzato, il quale per tutto il do le mani in tasca e tirando contro i
trebbiatura anche manuale. -anche: do un taxista magrissimo, baffuto: « ci
macchina che serve per rimuovere, do le macerie, sorvegliata da ufficiali e tecnici
aironi). savi, 1-33: do il nome di spallacci, 'humeralia'(le
spana per spana, visto inimici, e do dì che mai dormì, manzo su
vostro foglio con la cassetta e vi do grazie perché mi avete fatto sparagnare i soldi
), con suff. frequent. do i'mi metto intorno a una tavola,
di parlare con coloro che sono do / d'un'orazione. in
volgar., 36: io mi ti do come uno tuo ladrone in perpetuo al
raro, / quanno fa chillo frid- do io iennaro! ». falugi, 1-39
, / mordennone valde, che non ne do posa. 2. che esprime
. « più spaventevole dei serpenti? » do mandai. « per me
per vantarmi ma ho appetito. mi do una spazzata e vado a mangiare.
amano, o pure aman do sono prudenti ed evitano le occasioni di rivelare
traslazione sia tratta a compimento, io do special mandato a vostra eccellenza di vederla e
? galileo, 4-3-247: le do parola che, spedita che averemo la lettura
, / pregio del mon do e mio sommo e sovrano. bruno,
do se ne vanno sì lo spegnono. sacchetti
svagato e godente, balzano e do che senza conio. spendereccio.
vostre e nostre l'aiutino devaccio repennan- do esse, potendo brevemente volare al cielo.
il reparto dove lavoravo io invece era il do lo stagno e l'acqua furono ad un'
c. arrighi, 2-24: io do una buona speronata al mio barco e lo
giorno con l'amico s'andava sperzenden- do nella campagna quando ci capitò di assistere a
, 8 (28): io gli do fiorini due larghi per ispese da roma
78: se nui non avesemo abu- do le spensarie se no l'aqua de questo
covoni, 525: ve do nello spessore della gemma / titubante vagar le
, et inter cetera li forono questi do spectaculi: el primo che li vene incontra
ne so un spettacolo. m'arecor- do lugrezia romana che xe stada sforzata.,
o da tranquillo, da uno de sti do certo. <). giomal
han di terror il mon do i fier chialtroni / rivolto e di spavento
esseri panzini, ii-572: ti do un calcio che ti spiàccico nel muro.
orti, con frondi eguali al corian- do, con fiori di dentro gialli e di
. vignali, 1-5-12: se mi do in lui, mi costa un desinare,
scriverti lunghe lettere. verga, 4-112: do po vespro spicciò lesto lesto
e bisogna tra le spine racoglie- do non vi sono rose scompagnate da spine,
inducano a correre il rischio di creare una do manda eccessiva e quindi una
io mi domanfondo con il piombino. do... se lo spionaggio, la
canto gradevole, comune nell'italia settentrionale, do saggio sul tempo, 'e1
: quelli che in quello tempo verran- do ad recevere l'abito dell'ordine serrando menati
invasatura o letto, quan do si vuol vararlo. = deriv
suonano a distesa / quan do splende la festa del signore.
grande non s'ha a legare do isprendore del quarto lume. di questa
ciascuna foglia, / quan do l'autunno gli arbori ne spoglia. dottori
apresso la seraia di le piere 'cum'do ianduse, el qual fo da uno mariol
, è raduto a l'albara mia do di padoa, et ha visto gran spolverin
4-63: debole preludio dei successi incredibili che do vevano sposarlo a tersicore.
lo svizzero marito della sorella d'odoar- do andò in visibilio quando seppe da me che
, i quali sieno stagnati. d. do el mal la prima squadra spraza.
in schizzi (una massa d'ac- do; l'altre pratiche / chi l'ha
riflesso bagliore della coltura pro do obbedienti / con larghi sprazzi di vermiglio bacco
2-xxiii-307: le indicazioni itinerarie... do) 0 aver instradato verso un termine
ancor esso in questo momento. mi do una spruzzata di polvere sul capo, mi
moto, e massime quando, percoten- do sopra scogli o sassi, si veggono que'
che dai 16 gradi va agli do lo spugniabile monte di fiesole e già acumulativi
all'inizio e alla fine del do fuor dal corpo,... s'
da terra usciva, / ch'invigoran- do il cor ne'naviganti / faceva di lontan
d'annunzio, v-1-935: con una delle do svuotano il pitalino. d. fo 1-iv-131
intendono, gli ho sentiti sputare spropositi così do / e per la faza a cristo spuando
! -ma io posso passar sopra do, triste, patito, a causa della
squallenti per il caldo. panzacchi, do di tempo, in seguito a gravi scorrettezze
vita miagolando,... impancian- do e digerendo a vostro bell'agio talora un
parole; fa, quan do supplisce me, lezioni bellissime per iscienza e
andare da'giudici a squittinare, i'do la sentenza in vostra laide?
lviii-396: a sier bertuzi diedo capitanio dè do coche a sradicar corsari. grillo,
legno un pe'e mego e te do el segno. stabbiatura, sf.
cucina mi par di sentir gente; / do un altro colpo, e una voce
moniglia, 1-iii-467: il ciel vi dia do che qui in roma si misurano i danari
scovati. e prima di tutte le do parte e consolazione che alle bestie hanno
fortificazioni della collina, stamburando e drappellan- do. fenoglio, 5-iii-522: i digiunanti ci
5-125: anseimo cerca nella cartella lo stampiglio do ve si dice che il
/ al dir del sanchez 'de redden- do debito'. 2. indolenza,
ateneva meglio che posseva tenen do e'piedi agavignati a la stanga. t
in parvente / ch'io vado vanean- do, / venuta m'è a disia,
andò in renga e parlò sopra le altre do opposizion: videlicet aver voluto tuor la
dei sette savi, 28: veggen- do questo la sua famiglia, non si potenno
: papa alessandro... era do dello stato delle religioni. scala del paradiso
un determinato periodo (e nelle malattie do l'onorevole deputato che mi muove quest'appunto
disse seco: « vedi a cui io do mangiare il mio ». 4
i minimi cambiamenti di quota. do di registrare le variazioni di pressione a prescindere
hai posto in disio, / veggen- do il tuo languir si sterminato. m.
stesso anno 1779 la russia conchiuse la do che causa e questione sono materia di questa
infermi, mò li expedisse in uno e do zomi. l. capilupi, 23
che... segnan do di infinite stille lo spazio sul quale precorrevano
di scoprirsene. che fece? istimolan- do sopra questo suo peccato, rinchiudendosi nella sua
: recorno stipulato in cartapecora l'acord- do fato e retificato 'manu imperatoris'. magalotti,
udito la sua voce pronunziare distinsuddetto. do. tamente « addio giacomo ».
teresse che al mare ancor s'espone. do veniva a tracannarlo al nostro tavolo.
, mi uccido per salvarti, e ti do la stoffa per un magnifico discorso.
nello stoicismo quanto il mon do si crede. parini, 995: se
barca mi fa acqua. / -ti do io stoppa e pece. viani, 19-706
la furcula e fa altri rami: do degli quali si storceno e uno de essi
naufragio delle galere di spagna capitanate dal do ria: canto che corre stampato e venduto
, sudo, soffio, sbuffo, / do pugni, batto i piè, straluno
e stracca e odorosa come la terra subito do paesi poveri, da far
gli schiaffi], e io glieli do. montale, 3-64: non appena si
e po i se la bate senza i do soldi. giannini-nieri, 58: al
), agg. (stravesti- do, stravestìo). ant. mascherato;
mi credea che tu n'andassi a chiesa do come vento / alla noce n'andiam di
né abbia tanto dello strettivo che strignen- do la bocca dello stomaco lo corrobori.
sì stratioti come ballestrie- ri, per do effecti: l'uno veder di darli qualche
, 2-ii-82: strillate... ne do poche e sempre 'a solo'. c.
struttura; il che conoscen do quel sommo oratore isocrate, per maggior dolcezza
: selo est un bel tempo pasan- do strual strenui dentro ponente. idem, 336
me ne ricordavo quan do lo vedevo sparuto, strofinar la coda,
come sempre. lodi a casaccio non ne do e non ne desidero. stronchi,
, / e soave almiguerriero / picchigiocan- do scherza. = voce dotta, comp
d'alie, il secon do del volo sanza bater ali e per favol
, xv-206: sono di nostri stati zà do anni cussi pre3- ii-83: 1
stampa. muratori, cxiv-4-61: mi do tutto alla struttura del secondo tometto de'
iii-3-120: non so a quanti versi do la stura, / e vedrò dove arrivo
di tonalità. montale, 3-71: do do do do ribattuti come gong; poi
tonalità. montale, 3-71: do do do do ribattuti come gong; poi un
. montale, 3-71: do do do do ribattuti come gong; poi un ginepraio
montale, 3-71: do do do do ribattuti come gong; poi un ginepraio
monma di petere 'prendere come meta'. do morto, correre correre correre dietro la croce
indistinto. magalotti, 23-60: mi do ad intendere che ei gli considerasse [
porta erano ritti, sogguardando e subsannan- do, pietro ramelli, teseo alvisi e antonio
fra i comunisti e i socialisti. do a imposte esose e inique.
soave oriente. aretino, 20-135: ti do la fede mia che il zuccaraio
sudarèlla fredda o a fred do). cagliaritano, 166:
1-107: 'sezione': unita militare che do simigliantemente si suddivide in più modi. p
to il giorno / a un sudicio lacchè do qualche impaccio. gior quelli
profonde e la corteccia è grossa do la circonferenza esterna della scorza ha raggiunto
ne'pian copiosi, / d'erbe infinite do lor tante e tali / che gli
quarto d'argento vivo e altretanto sulima- do, e dette cose pestatele ben insieme sottile
fatto. bacchetti, 2-v-632: limi- do trascorse ad ingiuriarla: petulante, superbiosa,
pace che avevamo, ae subito avemo mandato do ambasadori nostri a lui.
fiorentini, 203: quan do il sole fue coricato, egli ebe fatto
? volponi, 2-395: « te lo do io il cartello », disse il
1-0-162: un fanciullo piccolino, giuocan- do nell'aia, sviandosi li buoi che tiravano
svogliatezza dell'odorato ha reso gustoso do arrivano. baldini, 15-64: la sua
.. si svolgono ne'serbatoi delle do poscia alle ragioni efficacissimi prieghi e lagrime,
un tacchino,... snodolan- do dalle fasce i bargilli rossi, non s'
tutto rassegnato a'divini voleri, mi do il glorioso vanto di appellarmi. -in
,... ordinoe uno spectan- do ioco,... cum dui custodi
tagliaborse, 'cortigiani'. a. f. do separandole in due parti e
oltre acciò sopporta il fuoco e ogni ta- do tali torre sanza piombatoi, il nemico non
quelli di un taglia-nastri, un gira-mon- do, un rubacuori. g. manganelli,
con cinque talenti, operando e negocian- do, se ne ponno far dieci. giuglaris
teresa. ferd. martini, 1-i-72: do un tallero per ciascuno a parecchi militari
gimignano, xxxv-ii-414: di settembre vi do diletti tanti: / falconi, astori,
quel che avia indosso, che fo do camixe una sopra l'altra, con
che che mi mi mi mi mi mi do do do do do do domanda.
che mi mi mi mi mi mi do do do do do do domanda. -è
mi mi mi mi mi mi do do do do do do domanda. -è uno
mi mi mi mi mi do do do do do do domanda. -è uno che
mi mi mi do do do do do do domanda. -è uno che tartaglia.
mi mi do do do do do do domanda. -è uno che tartaglia. -un
altro arrosto; / e s'io do un colpo al cerchio, uno alla botte
: in questa serra, a ore zerca do di note, se impiò fuogo in
associati si scoprissero trafficanti. do senza tassa et affaticando per passa tempo.
/ però la question te mando e do. donizetti, cxxxvii-276: -come te pare
che ti ha detto? che io do danaro con l'interesse?...
eretto? i topi certo / vi canteran do re mi fa sol la. foscolo
il concerto la signorina marcella bar- do. 'un bel solino tecco e lustrante,
taedialis, propr. 'che dà noia, do loroso', deriv. dal
savonarola, iii-29: l'aranea faccen- do la tela evacua il ventre. getti,
tesauro, 3-155: prorompen do il rubelle come il cinghiai dalle tele,
telescopio) e da coman do (v.). telecomicità
]: tutte le calco do, per mezzo di tubi concentrici che rientrano
un tema interessante,... mi do briga prima di tutto di avere da
un temino agreste (la si re do) che è la pregustazione di quello che
ogni lussuria fuggenfanno di lor dove. do. aretino, 1-90: il vino è
non vale troppo. a. f. do ni, 1-83: andrea
1 lacci e le catene; / e do le vele mie a miglior vento,
a questa tempesta di passioni, marcoval- do cercava d'insegnare ai figlioli la posizione dei
alla divina bontà e secon do i modi e i costumi de'paesi,
di vizi ricco e di virtù, do lode / alla ragion, ma corro ove
per 4 zomi a padoa e va per do egritudine l'ha per aver conseglio da
in firenze piero de'rossi. guai do priorato, 4-37: gli affari secreti erano
più acuto, che si estende dal do sotto il rigo al do sopra il rigo
estende dal do sotto il rigo al do sopra il rigo, fino a giungere
fascia di richiedenti, avranno la precedenza le do mande che perverranno dai comuni
ogni rimprovero degli spagnuoli pra do a pretesti e sotterfugi, evitando di esprimere
rar così santamente la sua. do, prolungando e dandomi parole. panigarola,
: est termen dessu saltu abe badu do, li regi tegna contenti ne li termini
di viaggiare o perché lo si do delle colonne volgar., i-98: oh
maiolica. magalotti, 1-10: mi do ad intendere... che [la
per el teragio; si trova mia do s. zulian, poi marocho dove è
una terza minore sopra il clarinetto in do. tommaseo [s. v.
terza minore più alto del solito clarinetto in do; piccolo clarinetto in mi bemolle.
e disfece la texuta tela, expectan- do el suo caro consorte, che fu il
. gherardi, cxiv-20-85: per altro io do da me delle risate a più non
, fé vista grattando di stare scommo- do. gigli, 90: offerire a detto
e cum lui sono quasi d'acor- do. giorgio dati, 1-139: essendo condennato
e per sicurtà di ciò ve ne do aviso con il testimonio di questa. state
mandarono a comprare una fe do d'argento veneziano che andavano secondo dell'acqua
somma che è un mozo e mezo, do scudi et uno teston. garzoni, sente
ciascuno dei sali dell'aci do tetrationico. = deriv. da
delle dame »... così vi do qui l'articolo nella sua integrità.
a l'ascelle / e, tintillan- do il loco onde si ride, / tacciar
li asinari... procedevano tintinnabulan- do in mezzo a noi aprendosi, come di
tiorba, una spinetta, un clavicor- do). 2. registro del
situazione. palazzeschi, 1-612: mi do a fare conti su conti al fine di
ne la morte. do, o deprimendo, o stringendo. buonarroti
. egli slegò i caval do una trazione energica e protratta; trascinare di
tiro e vi faccio tirare e non vi do niente di più del necessario. calvino
/ fu dopo ad quel 'bibèrio clau- do mero'. -denominazione di una famiglia,
aranno per iscusato e perdonerannomi, sen- do io istato tocco nell'onore. catzelu [
, perché i'non me ne 'nten- do; ed era cosa toccava a marco.
bilenchi, 14-19: se permetti ti do un consiglio. fossi te, toglierei dalla
quando la conviva se partirà, sian- do tolta via la tola, la compagna enstessa
ancora pensante e parlante; dietro il do maggiore c'era una concezione della vita
boine, cxxi-ii-210: le sue do, asciato o segato (antenne, pali
pali, puntelli, tondelli, travi, do 'buffonate'...
qualche pezo ne fu tolto ad impreste- do come tondi e piatelli, ma pochissimo numero
. pea, 7-139: io mi do a tentennare la sedia a dondolo, perché
a giusepo tornava tutta la pena. do di dire). 18.
38: ora questo castello è tomia- do di tosse late e protende e piene di
/... / ed a vettura do ronzini / e so torniare. bibbia
rumpendo li usghi et finestre, butan- do sassi. -essere tenuto aperto,
cotale. masuccio, 275: moian- do de continuo come un torro ferito, tutti
ozi turchi sono venuti a combater le do torete, una a molaz sopra el castel
e forte mesedate e ben zalle e toi do derate d'enulla e toi xx ova
questo re, né dormendo né vegghian- do, sogna altro che il torto li pare
i-65: lo draone spanden do la lengua piu volte spargeva tossicoso venino in
1-90: ho impara a mie spese. do pieleghi e un trabaccolo ho rotto da
di santa maria in pertega, et do pezi si sono trabaltati ne la strada a
. d'annunzio, 9-14: vi do una notizia. 'l'innocente'si traduce
celebrava ogni anno la sua festa vegghian- do tutta la notte; e non ostante che
tempi, e cinque affezioni di do di tempo. essi. il
scambievoli, il signor prospero e baiar- do, che erano i due padrini, s'
che, dando agli uomini certo cascio do di convertire la corrente da un sistema elettrico
avvenire. carducci, ii-19-112: mi do pensiero anche della traslocazione di bevilacqua a bo
trattar col sig. gian vincenzo averol- do ho conosciuto l'ottimo gusto di vostra signoria
do la varia condizione delle marcie e dell'ulcera
investire con violenza, trascinan do via, sconquassando, abbattendo (una tempesta
viso, coll'alito tremitoso e denteggian- do. = deriv. da tremito.
la chitarra, xxxv-ii-426: d'aprile vi do vita senza lagna: / tafani a
, 24-23: a chi me serve -sì do el mal tributo, / corno è
: ho riscosso il tuo trimestre e ne do avviso oggi a papà mazzini, 7-4
dentro tutto un rimescolio di desideri: do la sol la si do, la sol
di desideri: do la sol la si do, la sol la si do, la
la si do, la sol la si do, la sol la si do,
la si do, la sol la si do, mi, re, do,
si do, mi, re, do, si. -prassi esecutiva,
: pericolante qui è il secondo collegio, do
= comp. da triossi [do] e purina1 (v.).
agg. ant. che è composto di do dici, o anche,
, xii-149: 1 rinfreschi che io do, non son triviali: / son
: ogni trochite spezzandosi si trova do di canto greco caratterizzato da ritmo scattante,
con la china, non prima d'ora do riscontro a v. s. illustrissima
e frequentato, ch'io per avventura do nel troppo. d. bartoli, 4-1-
, xxxv-ii-408: di marzo sì vi do una peschiera / di trote, anguille,
chitarra, xxxv-ii-430: il giorno sì vi do, per
moglie ov'ella vuole e se non le do tanta libertà quanta in milano si costuma
. nievo, 1-vi-416: io non do un fico di tutti quegli impudenti e
nel suo pacifico possesso, e non gli do turbativa niu- na, ch'egli ha
. sanudo, iii-1296: item ricevete do letere di 16, con li sumari
pian copiosi, / d'erbe infinite do lor tante e tali / che gli uveri
ovvero ulcinoso, ma un poco rosci- do: né salso, ovvero amaro. crescenzi
galileo, 1-1-104: di tanto ne do certa e risoluta parola a v. s
confaceva, sarebbe forse l'italia do rigoroso e intransigente. - anche sostant.
rosmarino con un poco de piretro gargarizan- do. 2. con meton.
dài, a te io tutte do le mie strofe. 3.
: in questa marina, essendo morto zà do zomi qui domino aldo manuzio romano,
un determinato temperamento (sanguigno, do la fisiologia antica, il sangue, in
fluidalla mescolanza dei quattro umori fondamentali. do o insieme di fluidi superflui o corrotti che
toi uno lombolo de porco grande e do cepole grosse e meza libra de specie dolze
con una servitrice in sua compagnia e do altri con lei. inventario di alfonso ii
liberale. landolfi, i-606: « do., dove sono? » « nella
-sostant. citolini, 216: io do a ciascun membro le sue propie operazioni;
nella prima metà del seicento dalla sillaba do. burchiello, 6: e
per autorità de questo consiglio sia concesso do vacui alla quarantia civil nova per expedir la
con effetto io non peccai, / io do però materia ch'ognun dica / ch'
restò incinta di me, -raccontava torrismon- do, -e temendo le ire dei genitori.
sanudo, iii-500: questo aveano auto per do valachi erano stà spazà per el bass
mordennone valde, - che non ne do posa. 2. moltissimo,
del giovane, li pa do che grande speranza ricevea della sua giovanezza che
aura mettendo alle socchiuse / valve do di firenze a ciascun capo di beni e
spazio, / di va do ad uomini loro, detti quindi 'vassalli vassallorum'
letto. faccio questione con mio padre. do scandalo: ti abbraccio davanti a tutti
. ponzela gaia, io: con do piedriti in mezo lui menando /
: gli antichi spremevano le ulive adopran- do cinque macchine, mola, trapeto, canali
campi degli emici, che andavano vastan- do la contrada. f. degli atti,
omero] ma il lodano ancora ezian- do in coteste stesse sporcizie, dicendo, che
volatile. de pisis, 3-193: do un tocco di verde a un alberino,
qualcun per suo solazzo, / sen- do ingegnoso e alto di cervello, / talor
risuonò in quell'attimo il grisenso. do rauco di un venditore di giornali.
ricordevoli dell'acuto e profon do precetto del venosino, ci guarderemmo bene dal
gimignano, xxxv-ii-413: d'agosto sì vi do trenta castella / in una valle d'
essendo al bagno, usan do del gagnone per scedaria, li fu dato
do conoscono che gli sopr'abonda il sangue,
'verga, pertica'(cfr. vara do castello 'parte più alta del castello').
in quelle feste / in pieno del do re mi fa sol la, / cambiato
.. fece un editto che i ricevitori do proposizione al contrario di quella
le altre cosse di tar- senal, do verigole fate far novamente per ordine dii capitanio
li porse uno suo sudario di senda- do e cristo sei fregò al volto, et
vergy, nome di un castello situato nei do mini del duca di borgogna
238: un altro romito, veggen- do basilio andare in abito vescovile, sì lo
si poteva discemere il fon do; correnti di lave e strati di sostanze
vetera. scroffa, 12: io ti do la mia fede inviolabile, / benché
ugieri apugliese, xxxv-i-893: a vettura do ronzini / e so tomiare
» disse « lasci tu, gismon- do, i tuoi ragionamenti primieri ». tasso
vezzoso, anche in mo do eccessivo, stucchevole; grazia, leggiadria;
: io, dolce amica, ti do il buon viaggio; ma, ove tu
, a ciò che prenden do il salutifero viatico state in ordine per far
sanudo, 3-114: fanno tra loro do vice cai, tre sindici a san
sanudo, ii-472: erano zonti li do vicecolaterali di verona. = voce dotta
scozzone, salvo cacciarlo, lì do di sostituirlo in caso di necessità.
altro. domenichi, 5-326: baiar- do confidatosi nella vicinità del campo,..
: ampia lor prova / col ferro io do che traditor vie meno / son
o l'astinenza dalle carni. do, colonie, strutture ospedaliere per l'infanzia
de mendoza a dar paga a quele do bandiere de fanti che sono venute con le
boccaccio, 21-14- 26: io do loro ombre di bella verdura, / né
, disse: « io te la do per vinta ». berni, 37-51 (
/ ogni dì de accordate in do, chiave di basso, sotto le righe
mani raccolte sotto la testa, do amore e da viva speranza, / che
: poniamo, di grazia, una virgola do po 'desiate'...
maggiormente giovare per questa quella, veggen- do sì come ragionevolmente quella fervida e passionata,
, producendo fiori ed allegan do frutti. = voce dotta,
se non l'avessi, po- do che periva. tebbe essere che
6-3: l'aglio alla vista do che s'era in ginocchie levata. idem
vista. galileo, 4-3-307: io do da rimanere visibile (una struttura architettonica,
, iv-331: da due mesi non ti do segno di vita, e tu ti
a rubar vituperevolmente l'altrui, ma a do suoi, per questo non
da l'intero / mon do che respirava, sorse allora il mistero /
carierà, voi per el suo viver do balestrarie de galie sotil a l'anno in
: ritraen veri. do un soggetto reale (anche con valore aggett
da la chitarra, xxv-ii-423: ancor vi do così fatto soggiorno: / con una
: in sul batello di spagna è lì do fioli del re cristianissimo con 12 gentilomeni
l'orror profon do / che le cose ascondea nel rozzo seno
girolamo volgar., 1-28: noi do verno andare a bere alla santa chiesa
incremento per gli emissarii voratori distributi exhaurien- do, non superabondava, ma ad uno perhenne
di riserbare a poche centinaia di do i due coguari, pieni da scoppiare se
di latte coagulato per l'azione di do la leggenda, vivrebbe fra le nevi deìl'
sanudo, iv-126: et che li do sagristani debbano portar le zanfarde.
sec. xv nelle compagnie comiche padane, do ve era un poverissimo e
dorme sotto la zanzariera. / io do sfogo all'equivoco fervore mattutino, / per
si tieferd. martini, 1-i-52: do ordine al capitano amendumi di ne il danno
lasciata crescere posteriormente a ricadere sulle do azioni e accadimenti e pensieri, li considera
col ferro, / perché al barbier non do più d'un soldino; / ma
sono altrettante persone nel mon do, che cospirino tutte in un fine,
tal novello calandrino, di cui io do soltanto un'idea in abbozzo, non
, 39: questa forteza è zircondata da do argeri, e benché i non prenda
nome dato, in onore del barone di do. -dito esile, sottile.
di danimarca... averebbe servito di do, ma di più facile trasporto. bresciani
zucchero. aretino, 20-135: ti do la fede mia che il zuccaraio mi ci
di dure cose guardare di masticare, e do nili pane masticato; farre
item, fu preso non far più che do consieri vadino al zudegà di proprio a
u. simonetta, i-57: do dentro un paio di pesanti accelerate poi ricaccio
. = comp. da aci [do] e [ossidrile. acipenserifórmi
metodi di ju-jitsu, l'aiki- do è qualcosa di più di un semplice sistema
prodotto. alfieri, 9-72: io do volta, e le soavi / piagge andaluse
l'impiego di questo cru do anglicismo per la nozione così semplice che si
., comp. da bushi 'guerriero'e do 'via'. business [
region. nel gergo burocratico, cartella per do cumenti. migliorini,
'scrivo'. chemin de fer [semèn do fèr], sm. tipo di baccarà
, terminato in malo mo do. = comp. da cine
il paradiso di questi critici patriottardi e classicomani do = voce ingl., deriv.
locuz. ingl., comp. da do 'fa', it 'ciò'e yourself't \
locuz. lat., propr. 'io do affinché tu dia', doverismo, sm
: centri finanziari e favelas a caxia do soul (brasile). =
. paolo, come nel rio gran do sul, ci sono le maggior concentrazioni di
'gioco'. jeu de massacre [jo do masàkr], sm. invar. lotta
., comp. da ken 'spada'e do 'arte'. kennediano, agg.
. biochim. polipeptide secreto dall'ipofisi, do tato di attività lipolitica.
come saprai le news vengono stampate anche la do menica... allora
, mi offre le sue 'papirosi', gli do un mezzo toscano. = adattamento di
uso del linguaggio) vanno da 'how do you do'? a 'allons donc'.
cose da fare', comp. da to do 'fare'e list 'lista'.
che in ambiente macintosh richiedono la gestione di do cumenti a colori.
solo digusto, quindi vai, non ti do quelloche vuoisulcolle, zero rave, zero
19-xii-1998], 22: dizionario broccolino: do you capisci italian oppure no?
o una stecca di fumo, ci do dentro con l'alcool. 5
stesso, vennero chiamati a ripulire le stanze do di cretabisogna cretizzare, così
quelli dei trattori. dos-à-dos / doza'do * /, sm. invar. poltrona
tr. (dawnloado / dawn'l. do /). nel gergo dell'informatica
che dovrebbe contenere il tesoro di mario pacheco do nascimento, il mago brasiliano indagato insieme
deriv. da jeep. jeet kune do / je'et 'kune d. * /
'kune d. * / (jeet kun do), sm. invar. sport.
bruce lee inventò un metodo chiamato jeet kune do, o 'modo per intercettare il colpo'
di origine vietnamita) e il jeet kune do (la specialità inventata dal 'mito'bruce
a rio de janeiro la ong 'maes do rio'(madri di rio), che
che dovrebbe contenere il tesoro di mario pacheco do nascimento, il mago brasiliano indagato insieme
collettiva aiuta. soprattutto quan do la mole di lavoro è tanta e le
a rio de janeiro la ong 'maes do rio'(madri di rio)..
ossia eroici e morali principalmente, io do il primo luogo al chiabrera.
senso puramente metaforico quando dicono che il do diesis è 'rosso', o affermano che il
w. ondo /, correttamente / thekwon'do /, sm. invar. arte
italiano vuol dire far testamento) io do segni di disgusto e di sconforto. ma
]: pelè, icona del futebol do brasil, lo ha detto ieri alla vigilia