atti arbitrari del parlamento mettere in esecuzione do- vessesi in tal caso resistere colla forza
, 16-101: questi dì abbiamo avute molte do- glienze di nostri cittadini e mercatanti
12-212: absorbere a tal duolo il mar do- vrebbesi / ischia, capre, ateneo
a baratto, ma in don dar si do- vrebbeno. idem, 20-33: ne
né alcuno di quei tanti ordigni che mi do- veano poi col tempo acquistare o celebrità
ordine de santo francisco, sibene de santo do- minico soncende assai, et de santo
. ma i successori della crusca o non do- veano pur notarla, o almeno doveano
davano a còmpito dell'oratore anche il « do- cere » e il « delectare »
: cantata da lucrezio, i cui versi do- veano soltanto temere il confronto di virgilio
alla sua religione. dolce, xxv-2-226: do- vereste fare una cappella e consacrarla al
. tasso, 11-ii-415: molte case si do- veano ragunare d'intorno: e in
d'una certa cervogia assaggerete, / che do- verrà piacervi veramente ». ariosto,
, 1-489: di'che ti basta le do- nora non rispondano peggio che quelle di
andamenti delle cose, a cento per uno do- veano credibilissimamente sconfonder ulisse, le sue
piagge. simintendi, 1-16: tutti si do- gliono del danno dell'umana generazione,
accettar l'invito. bocchelli, 1-i-451: do- solina aveva da sfogare il dispetto,
cioè le ceremonie e li sacrifici, che do- veano fare. galileo, 4-3-42:
leonardo, 2-81: il peso libero sempre do- scende, la cosa adunque, sendo
che alle terre, e al mondo / do- neran nuove terre, e nuovi mondi
, 243: intorno alla quale considerazione ci do- biamo ricordare, come brievemente discorrendo dicemmo
breve tempo che dura la vita umana, do- verebbe se saggio fosse, di quei
sol pagamento, è disfacimento di debito o do- nagione. fabbroni, xviii-3-1113: mostrò
se lei non mi vuol dar de'suoi do- bloni, / dica di no,
avvertimento, esempio, prova ': da do- cère 'insegnare'; cfr. fr.
, secondo ch'è detto, è ampio do- deci gradi, e la linea encliptica
fredde. giusti, iii-345: ho dei do- loretti alle spalle e al collo che
chirurgo c'entrano anche di mezzo quei tali do- loretti, quell'odorino di fenolo,
1335 a kalen luglio 1337, e col do- namento del tenpo insino al detto di
dei claustrali, 435: questi sono meravigliosi do- nuzzi e saporiti sollazzi, anima inebriata
da douze * dodici '(cfr. do- dicina). per il signif
abitanti di ciascuna terra o città, che do- vean torselo al disorbitante valor edittale e
di questo. bisticci, 3-269: gli do- norono nella sua patria uno stendardo coll'
bruno, 3-254: ben venga il 'do- minus magister '. quel magister non
in quell'anno furono edili curuli c. do- mizio, gn. f. calvino
fattori quando perdonanza gli chieggiono; bene lo do- biamo noi fare; ché questo farà
50-21: il papa si turbò con tal do- glienza, / che com'è detto
.. quel ricetto estremamente bea, / do- v'ella alberga, per destin felice
: per troppo pondo / ch'ho di do- glienza / ogni stagione, / posso
suo fare, le maniere come adoperar si do- veano con gl'infedeli per guadagnarli alla
, le faleme, le decumane, le do- lobelliane, le pompeiane, le liceriane
contro a quella insegna, ma sempre favoreggiarla do- vunche si ritrovasse. s. bernardino
'l cuor fecondo. muratori, 5-iii-119: do- vrebbonsi adoperare [per le favole ed
'dies dominicus ', ovvero 'dies do- minica ', e volgarmente domenica,
finezza di espressione e di disegno [il do- menichino] seppe riunire soavità di colore
pensare che il creator sovrano, istillatore e do- nator primo dell'estro poetico, obbligasse
, là dove essi fondamento e sostegno esser do- vrebber di quella. s. caterina
questi errori, volendo procedere ragionevolmente, do- vesseno seguire el foro del conte malatesta
non esaminava che il carmagnola ritraesse i nimici do- v'era più forza per la grossezza
: trenta lire di parisini, che ci do- vieno dare sopra guagi. g.
romano, primogenito di vespasiano e flavia do- mitilla, conquistatore della giudea e cognominato
le gentildonne della terra, / le qual do- vessin berta accompagnare. f. d'
'. la seconda, timorosa: 'do- minum'. la terza, desiderosa:
e tarme. delfino, 1-207: esser do- vean giudice tarmi / fra ciro e
fuor della guaina. bresciani, 1-i-39: do- veano [i calzoni] serrare così
., 25-20: ritorna a conchiudere che do- verno studiare in eloquenzia, e lodala
* hui ', che è * interiectio do- lentis'; cioè voce che significa dolore
lo shakespeare del 'macbeth ', e do- stoiewski, è un fatto, ma
toch! se non hanno le orecchie impeciate do- vriano rispondere. lalli, 4-104:
. goldoni, ix-656: entrar qui non do- veasi senza impetrar l'accesso. monti
la carica, / che, mentre ei do- vrebb'essere / l'indagatore e l'
perciò dice tullip che questo tal prologo indaurato do- vemo noi usare quando la nostra causa
. armannino, xliii-541: ciascuno di noi do- verebbe essere volonteroso e pronto di fare
la città a'loro seguaci... do- veano fare infocare case, per tenere
così istato. francesco malecarni, xxxix-1-197: do- leasi di circe, che ingombrando /
alla brava, ingòzzati del bue, / do- venta il papa-sei del tavolino, /
barbara per messer angelo; a cui non do- veano attalentare di molto le città tumultuose
lentini o guido delle colonne, 404: do- naomi una gioì per rimembranza / ch'
in un'enorme risata e il prof. do- browsky si fece rosso fino alle orecchie
per timor fatta esangue, / intanto a do- ralice s'appresenta, / e la
fecero una lor giustificazione mista tra lementanze e do- glienze. gemelli careri, 1-i-113:
, iii-17-m: se 'ricalcatura'ci fosse, do- vrebb'essere smisuratamente ingrossata, e visibile
riccio [rezasco], 2: « do- minus bartolomaeus de capua logotheta et
valenti artisti sono apparsi macchiati, da non do- verglisi rifiutare quell'indulgenza che si usa
si * è in due uccellari lunati che do- mandan * roccoli ', ove le
41-72: trovolli nelle letta, confortolli e do- mandolli di lor mala voglia. dante
e vi si mantengono lungo tempo doppi, do- vecché in firenze, se non vi
bastonate, ancora quando son vecchi, che do- verriano accarezzargli e fargli gli servizi ch'
managare da pichi per guastadori 500 e tutti do- veano mandarli alla volta di val de
tale officio. raineri, 4-4-32: dove do- min'è gito quel mariuolo che m'
martiri -per me sofferite, / ben vi do- vrite -infra lo cor doliri / de'
sue passeggiate infantili... i luoghi do- v'egli avrebbe potuto materializzare maria erano
, 8: che ciascheduno debbia pregare messer do- menedio per questa compagnia. vita di
terzo grado della scala naturale diatonica di do- , è designata nei paesi germanici e
ufficio ed anco per trascorso di tempo, do- vrieno mostrarsi più giusti. ferd.
ho mai paventato il ragghio, molto meno do- vea temerne le morsicchiature, atteso che
ha gittato e rimesso lo ultimo morso de'do- ici dinanzi. d. bartoli
avea veduti tanti dei mosconi intorno alla sua do- retta che uno di più uno di
albero che averà danneggiato... do- verà ogni anno fare una visita generale
, eumolpo, tamiri,... do- vea piacere singolarmente a platone. carducci
che voi, in tutte scienze amaestrato, do- biate cognoscere e terminare alcuno dubio tra
passar la nave ed essere con tutto comodo do- mandassera a tavernelle almeno. -con
maniera d'opera, nella quale noi ci do- vemo esercitare, è opera di necessità
. grimaldi, xviii-5-452: lo stesso notamento do- vrebbesi dare da'rispettivi provinciali degli ordini
oppugnatore dii turco, [l'imperatore] do- verà smenticarsi qualche ingiurie in contrapreso assai
e ne fecero gli antichi i chiodi che do- roni volgarmente si chiamano, i quali
non essere rozzi. delminio, i-183: do- vea primieramente, come feci, veder
monte / tornò a collazia sol, là do- v'ella era; / e giunto
a'loro moti e alla loro vita servire do- vrebbono? a. cocchi, 5-1-101
per una parte e per un'altra il do- riese più grave. migliorini, 8
del dottore, mio ospitatore ed amico, do- vea farvi da un pezzo, perché
è veduto che, sul più bello, do- mene dio li abbandona anch'essi,
. s. xiij, i quali denari do- vea avere per latovario, e per
si cacciò in quelle cameracce di legno, do- v'era un via vai continuo di
presso i romani, il palmo maggiore o do- drante valeva 12 dita e 3 /
, ha sentito migliaia di simili, non do- stoievschiane, 'voci del sottosuolo '
doglio sopra cima. giamboni, 8-ii-40: do- vemo dire delle cose che advegnono nelle
, 8-1-74: li quali animali non si do- vrebbono introdurre a ragionare in palco rappresentativamente
che se scodivano per el duca, se do- veseno lassare di scodere al presente per
, le parti. tortora, ii-338: do- vea istantemente procurare che '1 duca
sì udirai come in contraria parte / mover do- vieti mia carne sepolta. r.
ii-381: vedeva il quadro da principio qual do- vea essere, né si tratteneva per
, 1-i-265: considerino gli avari e miseri do- v'egli si conducono poi e non
pronti dal duca, gli scrittori parziali al do- ria aggiungono che, mentre il popolo
mesi almeno della state..., do- vrebb'essere per mio avviso il miglior
mai ad avere altro da dio, tu do- verresti stare tacita e contenta, perché
e poste genti a'passi in aguato che do- vessono uccidere, se peraventura alcuno de'
cose che sono dimostrate sotto velame e si do- vrebbono vedere peggio. caro, 12-iii-157
cantari cavallereschi, 222: quivi da pezzenti do- mandorno / senza denar dormendo sullo strame
lii-11-360: i due cavalli, corsiero e do- blatura, si marchiano alla banca,
sopravvenuti impedita più volte l'osservazione che do- vea farsi con gran cannocchiale e con
il padre onnipossente dal celeste / penetrale, do- v'ei securo siede / e la
a sinistra... si annoveravano i do- deci penitenzieri con cotte e bachette in
a far parola del pensamento del sig. do- lomieu, che le pomici provengano dal
17: il pepe longo in bengala, do- v'egli è naturale, si
esso porto, e però diceano che non do- veano perdere le cose. statuto del
il monumento della divina comedia, nella selva do- v'ella nacque, non ci sarà
giunsero alla corrente bellissima del fiume, / do- v'erano conche perenni da cui l'
4-2-127: fu più volte bisogno spiantar di do- v'erano troppo negli occhi a'persecutori
acciocché come nascendo avea antevenuto cristo che do- vea nascere, così battezzando lo prevenisse
lei predare. / all'alito del dio do- venta fiamma / la chiòma della ninfa
aut sì corno dicemo predio vel possessione, do- vemo fare tanti edifici che siano apti
: reina candace / li presento sì ricco do- namento, / d'una ricca corona
la descrizione d'mr eclissi del sole che do- vea farsi il dì ventesimo di giugno
che venne a lui uno borghese, e do- mandolli diece marchi in prestanza. boccaccio
beffati, ma poi che videro che da do- vero parlava la donna, rispuosero lietamente
congiunte insieme per parentado... volle do- menedio che queste schiatte privilegiate si mischiassero
alta la proboscide e, ringalluzzandosi, andar do- gmateggiando fra la ignara turba. baruffaldi
nelle lontani bataglie, quella che. tti do- vrebe menare a prociesione coronato d'ulivo
cortese con tutti quelli che conversano in luogo do- v'ella sia, salvando però sempre
dell'arte senese, ii-46: noi li do- biamo dare le pelle e velluto che
lii-15-47: le entrate del regno, che do- vriano pervenire alle mani del re,
convittore. sermoni sacri [tommaseo]: do- naglisi la grazia, ma lassa la
frati del detto ospitale, nel quale sieno do- deci frati almeno, nel quale dica
del vizio e proseguisce con volontà delusa che do- vrebbesi sfuggire con l'avversione abbominante,
di protoconifere, in quel braccio di laguna do- v'erano nati tutti i nostri vecchi
di dante: « non v'ha maggior do- ore che ricordarsi del tempo felice
sentimento in croce, acciò el signate da do- vero. 2. intr
che nelle cose criminali sarà assoluto uno che do- verebbe essere punito, ma rarissime volte
lasciati provvisti di tutori e curatori speciali. do- veano essere di quarant'anni compiti,
. muratori, 7-v-305: l'istituto monastico do- vea servire per incamminar gli uomini alla
forse migliaia d'anni v'erano stati, do- v egli stato non v'era oltre
da stabilirsi il numero de'soldati che si do- veano mantenere pronti per difesa del
perdere o vero che per quello peccato si do- vessono perdere, e fussono così dannati
, con la quietazióne di tutto quello gli do- vessino per il tempo passato. botta
quindi levarsi e volare verso quelle parti onde do- veano quello giorno prendere il loro
petix arrivò presto a questo nulla, che do- vredde essere la quintessenza d'ogni filosofia
con marta e spesse volte piangevano con gran do- ore. fatti di cesare, 88
, 1-ii-302: qual delicatezza di spirito non do- vea esser quella m ossian per osservare
fuon è più eminente, tanto dentro la do- vemo più abbassare, acciocché l'altezza
lusingamenti di parole... servono e do- nono per li millanti a li millantatori
che si sian mai voluti muovere, / do- vean naturalmente venir quelli / che si
rattore, benché non per forza ma volontariamente do- poi condescendesse al matrimonio. c.
^ payng cash '; che ad antibes do- v'egli villeggia vari 're *
della sua familia, sicché in tutte guise do- veano i suoi figliuoli prendere in lei
io-vi-252: l'altra cosa mia più importante do- verà essere eziandio spedita e passata al
: signore e signori -tuonò il prof. do- browsky in pessimo italiano, nvolto al
passai la prima notte in quella memore cameretta do- v'avea vissuto giorni sì spensierati e
intendo di raccontarvi una beffa che fu da do- vero fatta da una bella donna a
quali beffeggiamenti, quai fischi, quali clamori do- vean rendere dalle mura.
.. li avvertiva ove mancavano e dove do- vean supplire. 3.
monta la diversità della vita, dipoiché tutti do- vemo considerare solamente quella vita nella quale
savonarola, ii-393: incredulo, e'ti do- verria bastare a te, che t'
compendiolo da dare a ogni affanato ingegno e do- ctrina e sublenamento e molto più quando
le quali dimostrava che 'l comune potea e do- vea servire santa chiesa. buti,
/ giunt'esser già vedendo in ch'ei do- vea / tender l'insidie al vecchio
tintelletto, di raffinar l'ingegno, di do- viziar la memoria; ma quella di
del glorificato giesù si riebbe da tutte le do- glienze, tal che il cor suo
: questa fata ribalda incantatrice / per nome do- liena si fa dire, / e
qua sa d'arsiccio. - / dicea do- done: -aspetta un tal pochino,
, fatte senza muscoli e non ricercate come do- verebbero. scannelli, 169: le
richiesta de'nostri sproni..., do- vemo essere a nostro signore ed a
re il cardinal salviati persuadendolo a riconciliarsi il do- ria, la cui disservitù li sarebbe
, non fu veduta mai in collera da do- vero, e perdona facilmente le offese
. simintendi, 3-177: la santa venus do- mandòe ricordevoli pene dell'antica fedita.
, come fussimo tanti guffi o barbagianni, do- ventiamo le loro ricreazioni.
veglia barile, ti prego: il giornale do- vrebb'essere già bell'è stampato.
orologio di s. marco, 178: do- verà... accordare la recupera
, che io vi preghi e costringa che do- viate uscire e abbandonare la durezza e
io, benché sprovveduto di tutto, non do- vea confidare se non in me stesso
rimossi / tanto ch'i'non avrei visto do- v'era / perch'io in dietro
dei tempi romani, a quella dei nostri do- riesi e alla bellezza delle chiese della
volgar. [crusca]: credevano che do- vessono per loro operazione rinfrancare la detta
; e voi, / romani altieri e do- mator del mondo, / schiantate questa
ch'essendo egli nuovo sposo, / non do- vea conturbar le proprie nozze. /
papa calisto ii, data nel 1121 a do- done vescovo di modena, che originale
: per via di sier antonio zustinian, do- tor, qual aspeta il salvo conduto
/ d'alcun piacer, ma greve ogni do- gliensa. pirandello, 8-1076: -ma
e la pala / a dimostrar che seguitar do- vieno / la 'nsegna e 'lor
sereno, cantando le lodi del signore; do- v'era promesso, preparato un rito
tant'è il piacere, / ch'ogni do- glienza in gioia ritornate.
non può essere però 'quod nemo potest duobus do- minis servire'. s. giovanni crisostomo
insieme certi segni, con i quali si do- veano ritrovare insieme, ed appresso ciascuno
compagnia di san gilio, 328: alto do- ctore, saraphyno approvato, / già
rifido a te. machiavelli, 852: do- vunche gli occhi tu rivolti, miri
. caro, 12-u-24: a quest'ora do- verà aver inteso di costà la rivoluzione
maestà. porzio, 3-190: intanto giannettino do- ria, desto dal gran rumore e
. perciò ci ridoliamo a voi come noi do- biamo, pregando la signioria vostra che
, 13: non si può meglio conoscere do- menedio che per lo rompimento del pane
carducci, ii-19-226: sarai mandato commissario a do- mosossola nel liceo pareggiato dei rosminiani.
fona, 4-19: così nella propria casa do- v'era vissuto siila andava, fatto
senz'avanzare punto con la presa che si do- vea fare degtinimici. alfieri, 4-105
ariosto, 1-iv-624: bastar, lena, do- vrebbeti / che de la tua persona
noi sentimo che a firenze molti cittadini guelfi do- = deriv. da rumore. veano
non ragionevolmente, / ch'a mio fallir do- vriano essere scudi, / e poi
: siano compiiti epsi loci de carboni, do- poi de sopra con sabulóne epse ambulatone
, o sacerdote iniquo! / poi, do- v'uom scarca 'l ventre, per
le fodre. pigafettu, 4-127: li do- nassemo uno presente, qual fo la
]: 'salicaria': genere di piante della do- decandria monoginia, famiglia delle litree,
toglier legne di qua e metterle di là do- v'era più leggiera, per agguagliare
2-464: secondo que'diritti, niun discepolo do- vea soggiacere ad altre leggi fuorché a
maria novella'. 'santa maria in campo', do- v'era l'antica cattedrale fiorentina.
lentini o guido delle colonne, 404: do- naomi una gioì per rimembranza / ch'
dovessono dare per iscritto il saraménto ch'egli do- veano portare a'loro cittadini.
questi signori medici mi cominciassino adoperare, se do- vessino cominciare a farmi voltolare un sasso
alla brava, ingozzati al bue, / do- venta il papa -sei del tavolino,
di quegli che e'non pensomo mai che do- vesseno veder luce. = comp
3-218: riprese dalla stanza degli sbrogli, do- v'era stato confinato tra gli straccali
: se cesare venerà e vorrà aboccarsi, do- verà venire a sestri e per borgo
118: quindi è che coloro che da do- vero entrano in se medesimi pongono tutto
d'erano sposi di fresco lui e do- solina * cogli annidimi le cose s'
(femm. -trice). letter. do- dato di notevole potenza sessuale (e
prive affatto di tutto quello che si li do- verà di ragione. d. bartoli
lavoro ai settefrati, in un campo che do- vea ridursi a prato, dandoci dentro
1-195: chi ha più scienzia ha più do- fore. monosini, 372: ricchezza e
un'aria di scimmiottaménto francese a quello che do- vrebb'essere manifestazione spontanea italiana. nievo
averà gran fondo o sarà scoglioso, si do- pelle dal corpo di un animale
20-110: avendo io stangheggiato un dieci o do- deci amici che non potevano più darmi
altamente gridai che ne'ginnasi / imbrigliar sì do- alquanto scombuiata, possa rischiararsi per
da ogni lato, cominciò a pensare se do- vea fame uno scuotitoio da insalata bagnata
.. bacchelli come di leopardi o di do- stoiewski. alvaro, n-10: che
servo, e non vi secco. madama do- ralice / del vostro borsellino sarà la
della lingua, pubblicato per cura di giuseppe do- nadelli. presso secondo brambilla libraio.
e dire contra le leggi e * 1 do- vero, sarebbono soggetto e segno nel
io non ci pensai e lasciai il fagotto do- v'era in capo alla seminata.
del sangue suo e della sua spada sostener do- vea onoratamente la vita; io,
non diserra, 7 certo non ti do- vrien punger li strali / d'ammirazione
egli vi mescolò, sì come uomo che do- vea sentir bene della legge nostra e
sole è fuor venuto: / il rigagnol do- v'è? con sua vergogna /
a lezzer dante mai caso m'accaggia / do- v'egli scrive ne'suoi bei sermoni
i-47: questo è un sentiero che lucio do- mizio fabbricò sopra larghe paludi e memme
. de sanctis, ii-15-16: luigi non do- vea piacer a cotal fatta di educatori
pagano per uno anno, li quali io do- vea pagare a quello che la condusse
giungere a quest'attimo in cui quella silfide do- vea passargli dinanzi. -ballerina
: quello color simula lo gafran: la do- menedia rosada fi coverta de vesta de
427: sapi che al traverso de le do- nes sono un lago che sono 37
voi non rispondete a tanto affetto, / do- man mi troverete morto a letto.
'sorbico': nome di un acido scoperto da do- navan in infinite piante crasse od erbacee
-con riferimento alla condizione delle anime do- buona riuscita; accoglienza favorevole.
questi. anonimo romano, 1-148: teneramente do- mannao dello sio figlio ianni. respuosto-li
ora che rise lo spirito mio, / do- neava il penserò entro lo core,
si salvi chi può! / le passere do- ventano sparvieri.
signori accademici. nievo, 1-231: oh do- v'erano iti tanti bei sogni e
, 3-i-81: non conviene alla magnificienza che do- verebbe avere il cominciamento di un'opera
, dalla ambizione, dalla paura, dal do- ore o da tempio amore. forteguerri
folto, ispido, lievemente arricciato, testa do- licocefala, orecchio di forma triangolare,
ora che rise lo spirito mio, / do- neava il penserò entro lo core,
6-12: la ricerca poetica rimase esemplare anche do- o che alla fine del rinascimento le
mi par considerabile, perché come parti umide do- sputa. verebbero fare effetto contrario,
. alfieri, 12-ij7: addietro starsi / do- vean ben elle, con gl'impacci
che lasciava ch'e'suoi figliuoli ed eredi do- vessino ogni anno il dì di san
. antonio da ferrara, 31: ben do- vrebb'esser toa sozzura stanca, /
: costui istando realmente a mensa, / do- v'eran molti d'una e d'
libro della natura degli animali, xxviii-305: do- vemo noi guardare di peccare e di
pascarella, 1-27: il miele, che do- vea stemperar coi colori per il terreno
alle leggi del fato..., do- vea essere... assai favorevole
rime... per essere tanto contigue do- vrebbono stomacare con troppa dolcezza. zannoni
con il materiale superfluo o scartato di altri do- uscire dagli stracci: uscire dalla povertà
senso non diserra, / certo non ti do- vrien punger li strali / d'ammirazione
cognosce zenoeisi, / e prende speio e do- trina / de pisa, chi sta
, 3-41: le due prompte porphyrice columne do- rice di septe diametri...
san brandano, 102: san brandan lo do- mandà chi studiava le candele. testi
non sopporrebbe il dorso / cillaro forse al do- mator ledeo. c. dati,
fare nella detta scaccia, solo dalla banda do- v'egli va duro, il profilo
g. f. pagnini, ii-102: do- veano... apporre queste stesse
xjlloa [guevara], i-156: guarda do- poi l'orina se è sanguinolenta e
, v-562-18: noi facciamo prego a messer do- menedio / che folla delli nostri quori
circa, largo due piedi, e alto do- doci once. i 'testa di moro'
che toglie ciò che ha precedentemente dato o do- togliersi gli occhi: affaticare grandemente la
singulto ed una febre continua, e furine do- ventano turbide. gemelli careri, 1-iii-5
vo continuando, e la raccolta delle rime do- vrebbono dopo la villeggiatura consegnarsi al torchio
tutte le case che sono lungo la sponda do- veano essere in pericolo. 2
già cantando / altra volta ti trasse là do- v'era: / se per cambiar
! spietata morte, / a'colpi tuoi do- vea soggiacer primo / un innocente giovinetto
a razone di trenta e tre soldi la do- zina, e se n'è pagati
al capitanio de farsi cristiano, ne la do- minica se fece ne la piaza,
possanza. b. davanzati, i-172: do- labella domandò le insegne trionfali. tasso
a chiunque attraversi la strada fra rosati e do- ney. = voce di
v-204-47: quelli li quali sono sopra la do- vana, e li turcimanni, e
carpazi, i bacini dei fiumi dnepr, do- nec, bug e dnestr e le
firenze... tomossi a siena, do- v'era la mortalità grande, e
s'avran quei villan brutti, / che do- mator de'prìncipi, e difesa /
: veggo bene che io usurpo momenti che do- vrebbono esser sacri a tutta la repubblica
mancava a firenze, per rinforzo, che do- ventare, e lo è da circa
qual città non espugnarà? quai popoli non do- marà? e qual mare non varcarà
senza sapere che avrà domani un vendicatore, do- vrebb'essere rimprovero amaro e rimorso a
essendo venuta con vestura d'oro, il do- xe, vista, ordinò si spiasse
: compensò [il comune] per quello do- vea dare al comune di condannagioni guido
/ con un urto rompestimi quel vaso / do- 5. corrompere, snaturare un'istituzione,
bagnocavallo comparisce in fisionomia caprigna, quando do- vea averla di galantuomo; vituperi i
quando te vegnissi cun mi a disnare una do- man, che ti magniassi sete pan