onne vertute sì l'abandónao, / al dèmone fo dato en possessore. dante,
idem, v-1-377: m'abitava già il dèmone lirico che tutto m'esàlta e trasfigura
: il cappio scorrevole scagliato / dau'acerrimo dèmone stringeva / forte tra la cervice e
. ora aveva il suo viso di dèmone, la sua più perigliosa bellezza,
volta a volta nel bel viso di dèmone. tozzi, 2-4: una grande tristezza
! / ciascun morte gli assemeglia d'esto dèmone encamato. = lat
la carne di francesco, / affogata dal dèmone carnale, / sanguinar su le spine
/ ed un temor fervente che 'l dèmone ha fugato. chiaro davanzali, xxxv-1-409
d'arrembaggio, / con alle coste il dèmone del fuoco, / messo tra i
/ ed un temor fervente che 'l dèmone ha fugato. cavalca, 9-321:
, / ed un temor fervente che '1 dèmone ha fugato. dante, inf.
terribile dell'occhio è spenta. il dèmone del fuoco non abita più la coppa retinica
d'arrembaggio, / con alle coste il dèmone del fuoco, / messo tra i
/ ed un temor fervente che 'l dèmone ha fugato. = deriv.
= deriv. da demoltiplicare. dèmone, sm. (rar. femm.
viii-236: non c'è che il nostro dèmone interiore a dettar legge. -per
largo, per essere solo col mio dèmone e con le figure dell'avvenire. b
780: oltre gli uomini ossessi dal dèmone della cupidigia e della rivalità, vi
. d'annunzio, v-3-204: il dèmone del rischio mi aveva detto: « va
ma sagace delude / il fiero inevitabile dèmone. arici, i-268: qual fiero
, / e dàse en possessure del dèmone dannato. petrarca volgar., ii-37:
/ la fusa scintilla / d'un dèmone bigio / atterga affronta assilla / l'
47-15: tu diavol senza carne ed eo dèmone incarnato, / c'aio offeso 'l
. da satp. wv -ovo? 'dèmone '. demoniale, agg.
. -sm. genio ispiratore, dèmone. d'annunzio, iv-2-446: il
saificovixóg, da sacpcuv -ovo? * dèmone '. demònio (ant.
assoluta della casa era lei, lei il dèmone del lucro e della parsimonia. pratolini
. d'annunzio, iv-2-906: il dèmone della gara traeva il combattente sul margine
sembra che al genio dell'arte succeda il dèmone del gioco. e. cecchi,
annunzio, iii-2-1101: sento che il mio dèmone grandeggia là dove l'anima si scava
smilzo, cornuto, negro come un dèmone. c. e. gadda, 526
, ii-76: -qual fu il tuo buon dèmone? -il rischio, / il
/ smilzo, cornuto, negro come un dèmone. = voce dotta, lat
aria. cardarelli, 1129: o dèmone nero [perdizione], carica d'ambre
smilzo, cornuto, negro come un dèmone. comisso, i-117: meglio osservando,
nomenclatura. bontempelli, 19-93: il dèmone burocratico, che corre a nomenclare ogni
: oltre gli uomini ossessi dal dèmone della cupidigia e della riva
ciascheun morte la asimiglia / d'esto dèmone encarnato! = forma sostant. del
ode, / non ode il buio dèmone, / ma per lui solo tra gli
/ mi plasmavano un volto funesto di dèmone bello. 5. far sorgere
, / e dàse en possessure del dèmone dannato. idem, 87-16: 0
2-xxiv-1078: quel povero socrate aveva un dèmone proibitorio; il mio e un grande affermativo
grande affermativo, il mio è un dèmone agente. 3. ant.
e a stimolare in loro il piccolo dèmone isterico e a farlo correre per tutti i
v-1-455: se altri infine rinnegò il suo dèmone e si mascherò di maschere mutevoli per
avete. guarini, 241: qual dèmone t'abbaglia / sì che, s'egli
c. e. gadda, 6-192: dèmone fugitivo di legione con bande rosse,
/ smilzo, cornuto, negro come un dèmone. 2. che si prolunga
meriggio / la fusa scintilla / d'un dèmone bigio / atterga affronta assilla /
il cappio scorrevole scagliato / dah'acerrimo dèmone stringeva / forte tra la cervice e
come il goethe, ponderazione. dèmone. visualizzò omero e la grecità sul cànone