/ vuolo tu? parla: or oltre dàlia fuore: / di'mai più '
nericcia, /... dàlia al tuo funaio, / che la bifolcheria
? che ti duol egli? / dàlia una volta fuora. -dire fuori:
lo smalto, il marmo e la dàlia. vailini, 114: tutta cinta da
, e poi si scignie la guaina e dàlia al marito. andrea da barberino,
poi la lega o chiudi, e dàlia a p. paponi. intercicalare,
poi la lega o chiudi, e dàlia a p. paponi. -accludere
la matrice e bullila qui dentro e dàlia a mangiare allo ucello. soderini, iv-74
volante e dura / saetta si discioglie e dàlia a morte. papini, 20-378:
interiora: togli polvere d'origamo e dàlia a bere col vino tiepido e fia
, ingegno e spirito che abbia sortito dàlia natura, esser divenuto culto gentile amabile,
che tu ne possi fare polvere e dàlia in nove volte allo amalato con vino.
. trascinato via con violenza irresistibile (dàlia tempesta). bacchelli, 2-xxiv-377:
e con l'acqua e cola bene e dàlia a bere. ricettario fiorentino, 1-e-v
mettili del succo della riquelizia, e dàlia a bere al cavallo. libro della cura
: la festa principale del parco è data dàlia sua immensa fioritura di azalee e di
con l'acqua, e cola bene e dàlia a bere. traitati
coperti usciano. / e c'era dàlia ne 'l velo roseo, / c'era
, lo si era tratto rispettosamente fuori dàlia cavità e, collocatolo nel bel mezzo
venne sbrigliato, la pelle, trasformata dàlia cicatrice in un freddo coagulo come di
correva, sanza lasciare mai l'orinale, dàlia giuso da casa i tomaquinci. burchiello
pietra chiamata agata e polverizala sottilmente e dàlia ad bere. a. briganti,
spogliatosi, si sfibbia la gorgiera e dàlia a piero. gherardi, lxxxviii-i-619: tancia
li toglie la signoria nell'uomo e dàlia al nimico. zanobi da strata [s
colla velocità che avrebbe acquistata cadendo dalla quiete dàlia detta altezza. v. riccati,
« figlio, ad alta voce, / dàlia a me, che la porti io /
.. togli polvere d'origamo e dàlia a bere col vino tiepido. boccaccio