cavalli discendendo, da un grandissimo serpente foro divorati. g. villani, 12-102:
. il crudelissimo ed abbominabilissimo saturno avere divorati gli figliuoli. bandello, 2-37 (
grandi scialacqui e grandi spese; rostbif divorati, bottiglie di sciampagna asciugate.
, con il buzzo gonfio di pesci divorati. tozzi, 2-129: la donna
mereiai allibiti affatto e per di più divorati da una rabbia impotente lo guardavano anche
con il buzzo gonfio di pesci divorati, e tutti ci pigliavano sopra il perdono
tuo ventre sepolto: / gli hai divorati: non aver paura. marignolle,
ed il coltello de'nemici gli averebbe divorati. libro di sydrac, 523:
, con il buzzo gonfio di pesci divorati. -figur. p.
facili e spensierate, per pochi piaceri divorati furtivamente, hanno sofferti mali gravissimi.
: li campi vostri sono arsi e divorati, e la città sta in assedio,
barilli, 2-286: lassù nei fianchi divorati della kirunavaara le centrali elettriche per mezzo
scura, con quegli occhi infossati e divorati da un fuoco interiore, è dante
la sua grandissima bocca [il serpente] divorati avea, e molti fracassati con lo
, iv-399: voi divoratori, noi i divorati; noi le api produttrici del miele
e si muoiono di freddo e sono divorati dalle immondizie. = voce dotta,
, 3-34: per non esser la notte divorati / da qualche fiera, e'fecer
diversi organi del corpo umano, corrotti, divorati o trasformati da malattie infami.
guasti, gelati, / dal verme divorati, / deboli, traballanti, / nelle
dente / fin gli alimenti altrui son divorati. carducci, iii-6-406: per altro i
misero a correre con maggior lena, divorati come da un fuoco nelle reni, gli
le cose loro, od eliino sarebbero divorati da'morsi di bestie. leonardo,
canoniero, 60: gl'invidiosi sono divorati dalla propria malizia. giuglaris, 1-2io
sp., 14 (247): divorati tre o quattro bocconi di quel pane
, 15-74: in mezzo a quei cuori divorati da strane passioni, a quei nervi
superbi alzati a'cesari trionfanti sono stati divorati dal tempo ed il poco che resta
sp., 14 (247): divorati tre o quattro bocconi di quel pane
penuriate, e perché far getto dei milioni divorati dal contrabbando? guerrazzi, 1-591:
, vi-62: da quello i pulcini divorati / invano schiamazzavan: pio, pio.
mandare ogni anno sette uomini a essere divorati dal minotauro, e però li ateniesi
suoi figlioli non li siano tolti e divorati, sì li si ritorna in quel luogo
1-113: ora, dopo venticinque anni divorati quasi d'un fiato, senza quetare
: 1 cuori degl'infelici gelosi vengono sempre divorati da famelici cani, cioè da rabbiosi
alberi, quasi consci di dover essere divorati dal fiume, per fuggire il pericolo
essendo dal mare gittati a terra, furono divorati da fiere e uccelli rapaci. crescenzi
grandissimo serpente [molti cavalli] fuoro divorati. e regolo... senza fratto
, che ridono sempre anche quando sono divorati nel profondo dell'anima da'più tristi
... senza ritegno alcuno erano divorati da quelle genti affamate. stigliani,
di passione nelle descrizioni dei romanzi da lei divorati. brancati, ii-52: quei sensi
ed il petto che rosi paiono e divorati da'tarli. parini, 352: queste
nell'anfiteatro sbranati dalle unghie gagliarde e divorati dalle zanne terribili d'un leone o d'
, iv-165: galerio e massi- minoì divorati vivi da'vermi che, scaturendo loro dalle
grandissimo serpente [i cavalli] fuoro divorati. e regolo..., sanza
, 15-74: in mezzo a quei cuori divorati da strane passioni, a quei nervi
calgagna / i cadaveri dei chilometri / divorati dal cannibale motore. = comp
oltra quelli che sono sorbiti dal mare o divorati dalle fiamme. botta, 4-623:
agg. tose. di divorati. sus. che scorre liberamente
. falco di palude vestfalia, divorati già alquanti milioni, lasciava ora altrui
sua spirante amica li aveva già tutti divorati. -languido, trasognato (l'
e di stanza in stanza squarciati, divorati. -con allusione oscena al sesso femminile
così scarsa verso coloro, che sono divorati dagli usurai? forteguerri, ii-179:
laceri, seminudi, infermi o famelici, divorati dalla sete, tormentati dagli insetti,
, vengono lasciati i cadaveri perché siano divorati dai rapaci. 8. gioc.
e incessantemente sti molati e divorati, come carogne, da mosconi e da
tieste] per inganno dell'empio fratello divorati i figliuoli, tremò, e sentì l'
laceri, seminudi, infermi o famelici, divorati dalla se una sbrigata,
che clienti, erano quasi dei maniaci, divorati dall'hobbystica. casaviva [novembre 1991