tr. (abboccóno). disus. divorare a bocconi. sassetti,
nel respirare a lor modo, nel divorare i pesci minori od altri minuti abitatori
contadino ', o col suffisso e8 * divorare, distruggere 'e dypó? '
incrudelisce, ed ampia la gola per divorare. s. girolamo volgar.,
, con gran diletto si vede divorare, crescere, vincere e volare in alto
che il cane si fermasse poco dopo a divorare la pagnotta. pavese, 9-106:
interiora fecunde di pene, cercalo per divorare. trattato dei cinque sensi, 1-4:
e dal gr. cpayetv 'divorare '. batteriolisi, sf.
denti di leone, -che sempre vorebbero divorare affamati, che mai non si saziano
dibatte nelle branche del vizio e si sente divorare e si vede perduto e non vuole
* ghiottone '(anche brifauder * divorare 'e brifferie 1 ghiottoneria ', nel
che si fa con la bocca nel divorare); cfr. anche briffaudure (
tutta la parte mia non dee costui divorare ». -mettere in cafarnao:
disdegna, / lor mezo ucciso a divorare insegna. carletti, 121: hanno
lat. carnivorus (cfr. vorare 'divorare '), usato da plinio per
fosse qualche serpente che lo venisse a divorare. masuccio, 124: avvenne per sua
cavallanti e condotti sotto una tettoia a divorare il fieno o a sgranare ingordamente la biada
mirar non manco in un momento / divorare i selvatici sentieri, / e lasciar palpitando
clìpei, col volto ardentemente riverso a divorare il cielo. viani, 13-128:
quelle bestiacce che rompono le reti per divorare i pesci catturati quando le « coccie
morte, percioche un lupo lo voleva divorare. sassetti, 222: io non veggo
cerbero, con cento gole agogna a divorare non un boccone che le si toglie
sanctis, iii-41: quel padre dovrà divorare in silenzio il suo dolore, comprimere
tr. mangiare e bere con avidità, divorare. -anche al figur. boccalini
sufi, -vorus (da voràre 4 divorare '). crudo, agg.
5. figur. di animali: divorare, sbranare (altri animali);
fosse qualche serpente che lo venisse a divorare e che fosse diputato a divorare chi fosse
a divorare e che fosse diputato a divorare chi fosse stato messo in quella torre
ammorzare per acquisto di signoria; per divorare tiene la gola aperta, e quanto
devorare e deriv., v. divorare e deriv. devotaménte (
diabolico arrivato, a divorare con straordinaria voracità le focac- cette avanzate
2. mangiare (con voracità); divorare. lippi, 5-63: vedendo quivi
perché tante migliaia di uomini che volevano divorare cielo e terra, dileguarono al primo
. dilupare, tr. raro. divorare con avidità. viani, 13-92:
. 5. trangugiare avidamente, divorare, tracannare. - anche assol.
sia! -distruggere le coltivazioni; divorare i raccolti; distruggere o diminuire la
tale si sente da quella lupa divorare che doppo il pasto ha più
m. villani, 9-56: per divorare tiene [l'avaro] la gola aperta
prezioso. = deriv. da divorare. divoràggine (divoràgine),
sapere. = deriv. da divorare. divoragióne, v. divorazione
. divoraménto, sm. il divorare; l'essere divo rato
= comp. dall'imp. di divorare e da monte (v.).
divorante (part. pres. di divorare), agg. che divora
animale divoràbile. = deriv. da divorare. òmeri sparsi di forfora,
3. arald. raffigurato nell'atto di divorare o con le fauci aperte (un
monaco. = deriv. da divorare. divorare { devorare),
= deriv. da divorare. divorare { devorare), tr. (divóro
con la propria gavetta, a ricevere e divorare il rancio. moravia, ix-358:
aver un corpo picciolo e non poter divorare? marino, 266: i cani,
sangue, / come pronte già furo a divorare / fusser atte a parlare. goldoni
gli gira, di carolare o di divorare. cicognani, 13-535: fece onore alla
il quesito di ogni figlio è di divorare il proprio padre, dico divorare psicologicamente
è di divorare il proprio padre, dico divorare psicologicamente, moralmente, quasi che il
quel piombo co mincia a divorare la tua opera, la quale sarà fatta
d'ira gonfie / correr pareano a divorare il lido, / giacer nel letto lor
per scampare di forza. non potendo divorare le ore, affrettò [la donna]
in cuor de'potenti, incitandoli a divorare i vicini. cattaneo, iii-4-220: era
lasciare al nemico quelle pingui provincie da divorare? perché tradire così venezia? barilli
viso bianco, gli occhi troppo intensi parevano divorare le guance smunte e la fronte pallida
di nuovo ragazzo prendere il vento, divorare il mare verso l'una o l'altra
de sanctis, iii-41: quel padre dovrà divorare in silenzio il suo dolore, comprimere
, i-690: un ardente bisogno di divorare la vita in tutti i modi, seguendo
desideri. 13. locuz. divorare le mense, i sassi, le forchette
= voce semidotta, lat. divorare * mangiare avidamente ', da 1mare
divorato (part. pass, di divorare), agg. ingoiato con voracità
, sf. ant. il divorare, il mangiare avidamente. scala
, onde sono rimase tante rimanenze a divorare? divóro, sm. ant
simigliarne divoro. = deverb. da divorare. divorziale, agg. che
, e teneva la bocca aperta per divorare costui. pulci, 4-7: si scuopre
dal gr. èxis- vocpayta 4 il divorare vipere * (da èxisva * vipera '
il quale dava gli infelici ospiti a divorare a gli efferati cavalli. 2
rassegnato nella sua grande noia a lasciarsi divorare da questi emitteri. = voce
alle entragne di foca buttate loro a divorare. leopardi, 341: sbarralo,
tema del lat. vordre 4 divorare 'sul modello di carnivoro; cfr.
edère (anche esse) 4 mangiare, divorare '(da cui esca).
2. figur. ingoiare, divorare, assorbire, accaparrarsi. b.
divoratore ', da qxxyetv 4 divorare ', e xuto <; 4 cellula
gli gira, di carolare o di divorare. faldella, iii-65: un bel giorno
lasciare al nemico quelle pingui provincie da divorare? perché tradire così venezia? de sanctis
ad accarezzare due uccelli, ed a divorare con gli sguardi le lettere che gli
abbandonato campanile, lasciavano la sacra torre divorare all'incendio, e a nuova zuffa
non rinnegherò, se tu mi facessi divorare a bestie, ovvero morire a ferro
la propria gavetta, a ricevere e divorare il rancio. moretti, 28:
impedì di buttarsi, appena arrivato, a divorare con straordinaria voracità le focaccette avanzate.
-voto, dal lat. voràre 'divorare '. fòrmico, agg. (
sanctis, iii-41: quel padre dovrà divorare in silenzio il suo dolore, comprimere la
frutto 'e dal tema di voràre 'divorare '; cfr. fr. frugivore
salvatore non rinnegherò, se tu mi facessi divorare a bestie, ovvero morire a ferro
in quella nuova sfera di cose si potesse divorare a quattro ganasce. zena, 213
[le locuste] sembrano fatte per divorare e distruggere. hanno quattro stomachi,
viticci / portano i corpi morti a divorare / del vicin fiume lora in su i
d'ira gonfie, / correr pareano a divorare il lido, / giacer nel letto
: i camerieri videro 11 compitissimo martini divorare una fetta di giambone, e una
che fosse strascinata ignuda, e giudicolla a divorare a'cani ed alli uccelli. seneca
lutto avessero a opprimere mute e divorare il dolore. = voce semidotta
ammorzare per acquisto di signoria; per divorare tiene la gola aperta. boccaccio,
e d'ira gonfie / correr pareano a divorare il lido. serra, i-377:
moravia, ii-191: avevano finito di divorare i grani arrostiti delle pannocchie.
di non avere a... divorare panini gravidi lo rasserenò. =
alberti, ii-231: pell'impeto del divorare gli gronda il naso e viso di
dal tema del lat. vordre 4 divorare, inghiottire '. idrozincite, sf
impappare, tr. ant. mangiare, divorare. m. leopardi, 1-15
papini, x-1-395: mi ridussi a divorare le carni dei compagni di sventura,
2. ingurgitare; tracannare, ingoiare; divorare. iacopone, 78-21: l'amor
vento lo spinge, e si trattiene a divorare dove trova materia combustibile. carducci,
per congiungerla al capo, affìn di divorare se stesso per potersi ripartorire ringiovanito.
incrudelisce ed ampia la gola, per divorare come fa lo draco. pulci, 25-329
permission del nostro iddio, / a divorare il popolo infedele. panigarola, 1-24
golosamente nella bocca cibi o bevande; divorare. angiolieri, 148-2: stando lo
.: trangugiare quasi senza masticare, divorare; ingoiare contro voglia; prendere (
ingurgitare, ingozzare, tracannare, divorare (con partic. ri
. ingoiare, ingurgitare, ingozzare; divorare (anche con riferimento ad animali)
l'ingordigia di chi troppo s'affolta nel divorare, perché non solo la bocca,
: 'scuffiare', mangiare con ingordigia, divorare, viene o da * scuffina ',
gallina] col lungo collo ingordo a divorare le povere mosche. -che mostra
animali fantastici o a esseri mostruosi: divorare in un sol boccone, ingoiare.
ingordigia di chi troppo s'affolta nel divorare..., il ventre largo a
per vederlo mangiare, anzi più tosto divorare, come ei faceva, essendo veramente
tema del lat. voràre 'divorare '. insètto, sm.
. f. doni, 246: nel divorare ch'egli [lucifero] facea de
intrippare, tr. ingozzare, divorare. -anche al figur.
innovare, ma non tendono che a divorare! c. e. gadda, 78
. -figur. fissare intensamente; divorare con gli occhi. f.
che ippocritizzando indossano, diventan pastori per divorare, non per pascere la gregge.
dal tema del lat. voràre * divorare '. italma, sm.
e dai crepacci per divorare i bambini e succhiarne il sangue.
, ch'ella va di notte a divorare i fanciulli piccoli. libro delle lamentazioni
larva e dal tema di voràre 4 divorare '. larvicida, agg.
dal tema del lat. voràre 4 divorare lasagna, sf. (ant
arte liberale e i poveri scrittori debbon lasciarsi divorare il frutto de'lor sudori e tacere
si lavora bene. 27. divorare. migliorini [s. v.
ippo- critizzando indossano, diventan pastori per divorare, non per pascere la gregge.
'e dal tema di voràre * divorare '; cfr. fr. lignivore.
(lurco, lurchi). ant. divorare con ingordigia, sbranare.
dial. mangiare. - anche: divorare. iacopone, 25-45: noi
ingordigia, con voracità; sbranare, divorare, ingurgitare (anche con riferimento a
. di valore appropriativo: ingurgitare, divorare; mangiare con avidità, con ingordigia
notari e cancellieri. -mangiare, divorare a due, a quattro mascelle:
a due, a quattro mascelle: divorare grandi quantità di cibo, avidamente,
vale de'suoi mascellari per isquartare e divorare. soffici, v-2-102: si mise subito
vento lo spinge, e si trattiene a divorare dove trova materia combustibile. gioberti,
miele 'e dal tema di voràre 'divorare '; cfr. fr.
femina fece al mastino le smembrate carni divorare. cellini, 2-86 (451):
(dal lat. varare 'divorare '), sul modello di carnivoro,
le colombe scendevano rapide dal cielo a divorare poveri minuzzoli guizzanti e vibranti sulle zolle
¦ dal tema di cpayeìv 'divorare ', col suff. med. -ismo
? 'divoratore ', da cpayeìv 'divorare '. miofascite, sf.
. - anche: mangiare voracemente, divorare; sbranare. dante, inf
morfisct). gerg. mangiare, divorare. ruscelli, xxvi-2-192: mercore stemmo
... soleano i condannati a morte divorare. tasso, 2-26: presa è
dal tema del lat. votare 'divorare ', sul modello di carnivoro, erbivoro
, così gli abbia a tranghiottire e divorare incontinente, e non prima.
'niam-niam'proviene dal moto delle mandibole nel divorare la saporita carne umana. c.
, comp. da notte e 'divorare ', calco del gr. vu ^
quella nuova sfera di cose si potesse divorare a quattro ganasce. -avere notizia di
di domenica quando vedo intorno a me divorare delle carni di pollame scelto.
. pacchiaménto, sm. il divorare con ingordi gia un pasto
mirar non manco in un momento / divorare i selvatici sentieri / e lasciar palpitando
dal tema del lat. voràre 'divorare ', sul modello di carnivoro, erbivoro
tr. (pàppolo). region. divorare avidamente; pappare. goldoni,
i-36: diamoci attorno a mangiare, a divorare: non perdiam tempo, finché abbiamo
che egli fieramente si vendicò con farli divorare dagli orsi che se ne valsero di
... cerca un asilo per divorare le 'lettere persiane'. 8. zool
lui e parea che 'l volesse divorare. castelvetro, 8-1-325: come..
. -figur. e scherz. divorare i cibi. giorgini-broglio [s.
moravia, 24-191: l'ho vista divorare due primi piatti (una zuppa di
. -mangiare come i piccioni: divorare con voracità, senza masticare eccessivamente.
. montale, 7-265: finita di divorare una 'paella'inverosimilmente colma di cotenne,
in animo di dare a mangiare e divorare gli uomini vivi a un certo egizio
per vederlo mangiare, anzi più tosto divorare, come ei faceva, essendo veramente
e non arà mai più possanza di divorare giesù cristo. i. neri, 3-27
della germania: l'impossibilità di poter divorare la ricca) reda dell'olanda la
colga e prema. 21. divorare, sbranare. leopardi, 6118:
prezura di quello da milano e mandato a divorare al serpe. storie pistoiesi, 2-24
le colombe scendevano rapide dal cielo a divorare poveri minuzzoli guizzanti e vibranti sulle zolle
e strafatti / ivano in folla a divorare i piatti. = voce dotta,
dal tema del lat. vordre 'divorare ', sul modello di carnivoro, onnivoro
bollire, crepare, scoppiare di rabbia, divorare, mangiare rabbia, con riferimento sia
drago che volasse per rabbia, per divorare chi innanzi a lui venisse. sacchetti,
nave molto rabbiosamente sì come si volesse divorare in parte era uccelli e in parte
nave molto rabbiosamente sì come si volesse divorare, in parte era uccelli e in parte
nievo, 825: si correva a divorare le recentissime di qualche giornale. l'
interiora fecunde di pene, cercalo per divorare e abita lì sopra all'alto petto;
la propria gavetta, a ricevere e divorare il rancio. -sostant.
ridivorare, tr. (ridivóro). divorare nuovamente; finire di divorare.
). divorare nuovamente; finire di divorare. tommaseo [s. v.
v.]: 'ridivorare': rimettersi a divorare, o a mangiare in copia
la sua anima e la soddisfaceva dandole a divorare un versicellaio mal ringhingherato, uno storico
per congiungerla al capo, affin di divorare se stesso per potersi ripartonre ringiovanito.
in cui questi ricompaiono per ricuperare e divorare una preda precedentemente uccisa. 21
ti si avventasse contro, ti lasceresti divorare senza nemmeno capire quello che ti sta
ghiante, va cercando come ci possa divorare. busone da gubbio, 1-217:
raghiante lione, va attorno cercando di divorare alcuno. 2. per estens
lione che ruggisce, cercando cui possa divorare. idem, 20-20: ruggiva lo
ne sa niente. -scherz. divorare, consumare in modo frenetico. c
e dal tema di voràre (v. divorare). sanguo, v. sangue
a fiutare a baciare a mordere a divorare / fino alla sazietà dei sensi.
ed avveniva pubblicamente. -il divorare un cibo con avidità, in modo bestiale
a brani, smembrare, lacerare o divorare con ferocia una persona o un animale
quell'avidità che una donna grossa suol divorare cosa da lei fantasticamente desiderata.
albergo 'vier jahreszeiten'. 3. divorare, mangiare con voracità. della porta
buono a nulla, capace solo di divorare pagnotte; parassita. - anche come
rattore non usa altro che rubbare, divorare, scannare. manzoni, pr.
. mangiare con ingordigia, ingurgitare, divorare. g. f. loredano
2. tr. mangiare con ingordigia, divorare. ni, v-1-536: talvolta c'erano
sgolizzare, tr. ant. divorare con avidità. = intens.
cavallanti e condotti sotto una tettoia a divorare il fieno o a sgranare ingordamente la
2. sbranare, lacerare, divorare con ferocia persone o, anche,
fortezze] non servono ad altro che a divorare i tesori de'prìncipi che le sostentano
urla fa immaginare le gole spalancate a divorare. manzoni, fermo e lucia,
. 2. scherz. il divorare rapidamente tutti i cibi posti 5. prov
spegnesse ogni memoria, lo diede a divorare ad alcuni cani affamati. cesarotti, 1-i-66
109: la femina luxuriosa è detta divorare ogni cosa, ma alla fine si converte
si avventasse contro, ti lasce- resti divorare senza nemmeno capire quello che ti sta succedendo
e. cecchi, 7-82: farsi divorare dalle zanzare, che a squadroni manovravano
e strafatti / ivano in folla a divorare i piatti. p. petrocchi fs.
passi in ogni canto, / fa divorare a quella bestia fella. cieco, 2-16
8. mangiare con voracità, divorare (e ha valore iperb.)
riversa. 2. figur. divorare. t. valperga di caluso,
non usa altro che rub- bare, divorare, scannare: se fai così, ella
ti si avventasse contro, ti lasceresti divorare senza nemmeno capire quello che ti sta
, con quanta avidità ci pigliasse a divorare uno di quei tometti, che fu,
forma di biscione, che mostrava di voler divorare quelli nidi. -a tortiglione
a lui, fossero per tosolare e per divorare e per uccidere. matazone da caligano
(tranguisco, tranguiscì). ant. divorare avidamente, trangugiare in un boccone.
/ a morder l'alme, a divorare i cori. faldella, ii-2-94: si
di che egli fieramente si vendicò con farli divorare dagli orsi che se ne valsero di
. nel pugilato, gancio. calo per divorare. m. medici, 187:
desiderio segreto che sento... divorare il doti cècere, privarlo dell'utenza diin
scoppio), e visto che ci siamo divorare pure quella rompiscatole della fumagalli.
morte; la femmina ha l'abitudine di divorare il maschio dopo l'accoppiamento.
abitava dentro l'anima sua] dandole a divorare un versicellàio mal ringhingherato.
. moravia, 24-191: l'ho vista divorare due primi piatti (una zuppa di
). ant. e letter. divorare, sbranare. - anche in un
voratura, sf. ani ii divorare. iacopone, 48-30: alegome en
moderno si mette a squartare e a divorare qualcuno, esso, sì, è un
cose veggiamo solo il fuoco magnare e divorare e nutrirsi e crescere; dunque la virtù
c'è talmente tanto casino che puoi divorare preˆt-à-manger e defilare come niente fosse. u
vocabolario filosofico-democratico, ii-61: non conveniva divorare subito tutte le pecore e gli agnelli
= agg. verb. da divorare. divoratòrio, agg. letter.
. letter. proprio di chi tende a divorare, a mangiare con ingordigia.
. = agg. verb. da divorare. divortire, intr. (divortisco
essere stemperato in un gigantesco magnum da divorare in solitudine. g. fofi [«