; / ed è miracolosa / nel divorar biscrome a cento a cento. memorie per
su la pietra brulla / avea da divorar l'orca marina. monti, x-2-119:
tritello e di saggina, / e il divorar, benché orrido al palato; /
l'altro / folgore i piedi a divorar l'arena. pindemonte, 8-134:
. d. bartoli, 32-99: il divorar che fece lo spazio di quei forse
questa cruda fera e maladetta / che debbe divorar la giovinetta. lorenzo de'medici,
l'altro / folgore i piedi a divorar l'arena. pindemonte, 8-134:
cruda fera e maladetta / che debbe divorar la giovinetta. ariosto, 1-11:
qual par leone, / che vien da divorar nel campo un toro, / e
però diminuita esser vedea, / per tanto divorar, la fame interna. magalotti,
l'angue / guastarle il nido e divorar la prole, / e le viscere care
: gli erari e gli ori a divorar intese. cesarotti, i-401: un saggio
tra le mani, stette qualche tempo a divorar la sua rabbia. de sanctis,
fuggire per vergogna il commerzio e a divorar que'disagi attempato, de'quali la
, 7-169: costretto... a divorar que'disagi attempato, de'quali la
sorti, / di faci armati a divorar gli argenti; / resi d'alto
ebbrezza absorti, / di faci armati a divorar gli argenti; / resi d'alto
39-32: qual non dirà fallènza / divorar cibo ed a lussuria intendere? tavola
: gli erari e gli ori a divorar intese, / nei palaggi e ne'cor
l'aquila grifagna / che per più divorar due becchi porta. periodici popolari, ii-167
, un tenebroso speco, / a divorar sì scelerati amanti? erasmo da valvasone
e contraffà l'umana voce / per divorar l'umane creature. landino [plinio]
nel più fitto delle boscaglie per poterselo divorar sicuri. cantù, 1-163: imbracciato
nel mezzo del camino / un serpe divorar i vaghi fiori / ed infettar i più
, caparbietà inglese, insaziabilità mercantile che divorar volesse e ingoiare ogni cosa?
avara voglia, / e con più divorar via più s'invoglia. f. f
: gl'ingegni non sanno indursi a divorar fatiche e a logorare il tempo e
, xxx-33: qual non dirà fallenza / divorar cibo ed a lussuria intendere? idem
inviasse anch'ella migliaia di manigoldi a divorar questi paesi. conti, 135:
su la pietra brulla / avea da divorar l'orca marina. caro, 15-ii-232:
stragi e meditar ruine / e a divorar l'altrui fama ed onore / le maldicenti
367: quello che, vedendo dalle fiamme divorar le biade mature della sua possessione,
su la pietra brulla / avea da divorar l'orca marina. nardi,
esercito e rassembra / ondante incendio a divorar le terre. carducci, iii-3-22: al
, xxx-34: qual non dirà fallenza / divorar cibo ed a lussuria intendere? /
cruda fera e maladetta / che debbe divorar la giovinetta. -ridotto a mal
la sua figliuola detta forisena / a divorar vuol dare a questa fera: /
capo / con tuoni orrendi / a divorar le biondeggianti messi. -pietra
oro, o non potendo ciò fare lasciarsi divorar dall'augello tante once di carne viva
conseguente gl'ingegni non sanno indursi a divorar fatiche e a logorare il tempo e
le mani, stette qualche tempo a divorar la sua rabbia. leopardi, iii-916:
tuo capo / con tuoni orrendi / a divorar le biondeggianti messi. -orlare
mise a ridere, e ridendo a divorar la povera lepre. tasso, 7-4-55:
qual lione che va sempre rondando per divorar le anime, non cessa di star in
bone fremente raggia e s infuria, per divorar lacerato, a zanne bavanti, il
capo / con tuoni orrendi / a divorar le biondeggianti messi / e di cerere
quei rozzi bifolchi così sconciamente seduti a divorar con gli occhi l'ammantata, la
il credere che la scrofa sia portata a divorar la sua prole; convien però impedire
iena e contraffà l'umana voce / per divorar l'umane creature. / muta il
iato, un tenebroso speco, / a divorar sì scelerati amanti? tansillo, 7-4
morso per anno, giunger potesse a divorar tutti i boschi? forteguerri, 22-17: