: l'uncino dell'amo che taglia e divora 1'abboccante pesce.
colto, / tutto adegua quaggiù, tutto divora, / e fa confuso in breve
. alamanni, 9-55: quel che divora i figli era in disparte, /
a canto. forteguerri, 7-31: e divora così le altrui fatiche, / e
. -per estens.: che divora aria, che toglie aria. sinisgalli
per amore di sé, l'agnello divora: e l'uomo non ha in odio
/ mena le torbid'onde; apre e divora / l'argine opposto, e il
manzoni, 8: qual se fiamma divora arida scorza / avidamente, e d'improvviso
: altra fame, altra sete / mi divora e distrugge / di quella che tu
17-41: che mai femmina l'orco non divora, / esser di ciò argumento ti
, che assorbe il mare, / o divora il terren, che pianger puoi /
: per attutire alquanto questo fuoco che mi divora e mi rende incosciente e malato,
s'avviluppa loro in cerchio e sì li divora. della casa, 2-3-181: arei
, digiuna, / che poi divora, con la lingua sciolta, / qualunque
orrenda barbara malinconia che mi lima e mi divora. idem, iii-265: entrava con
ognora, / mentre il serpente li presi divora. giovanni posavi qui col becco aperto /
, se colui ne bee, questo divora; / litiginoso e'capei bianchi e
goldoni, ii-284: la rabbia mi divora. sento che la bile mi affoga
caro, 15-i-45: il moresco si divora le campagne co'rigni, e stracca
quivi fattala in brice, se la divora. dossi, 773: ella tiene
, / mentre il serpente 11 presi divora. idem, dee., 10-8 (
s'awiluppa loro in cerchio e sì li divora. ariosto, 10-67: gli mostra
, e poi da napoli a milano mi divora non piccola somma, ed io ho
, che rende più vivace, e ne divora il fumo, per l'aumentata rapidità
nembo mercé della fiamma stessa che si divora il proprio fumo, l'espediente della stampa
, della famiglia scara- beidi, che divora le foglie della vite (mentre le
cena / di questi mostri rei tutto divora / ciò che del viver lor sostegno fora
71: come fèra [amore] divora, e come ferro / pugne e trapassa
s'awiluppa loro in cerchio e sì li divora. poliziano, st., 2-30
s'avviluppa loro in cerchio e sì li divora. sannazaro, 5-90: dieci vaccari
mi arde, mi agita, mi divora. leopardi, 1-62: oh venturose
opposta riva. l'una attira e divora / le navi e le ributta, l'
e finito il lamento, crudelmente lo divora. rota, ix-672: ed è
/ né si coglie mai più: / divora agli anni edace / lo spirto e
fragorosa la terribil piena / le capanne divora e i pingui colti / e gli armenti
, e l'inferior di membrana. costui divora e tronca con danno irreparabile i rami
coste, / pei molti capidogli che divora / e vivi ingoia il mostro ad
avviluppa loro in cerchio e sì li divora. salvini, 19-iv-2- 252: persone
un paese e il paese stesso, secondo divora la via; / ogni villa si desta
vulcani, / i monti supera, / divora i piani. d'annunzio, ii-647
l'ora, / e molto ben divora. iacopone, 3-60: né a pranzo
monti, 5-51: di lascivo desir punto divora / tutta con gli occhi una sì
quivi fattala in brice, se la divora. gemelli careri, 2-i-44: dapoi che
, balzando spesso fuor d'acqua; divora molti pesci e riesce dannoso alla pesca,
demone mi arde, mi agita, mi divora. mamiani, 1-37: ahi!
/ ma colli propi denti / mangia e divora tutto. / ecco costume brutto!
ancor, digiuna, / che poi divora, con la lingua sciolta, / qualunque
spietato dolor, dolore ingordo, / divora il core e lascia / le lagrime per
parole. prati, 1-217: l'aure divora / pregne dell'orrida / disarmonia,
iniquità grandissima, e fuoco, che divora insino a perdizione, e disbarba tutte l'
che no 'l rode e no 'l divora / invidia, o 'l discolora / il
5-158: a lei l'ambascia il cor divora, a lui / disperanza, dispetto
sopra è dispregevole al fuoco, quando divora quello. 2. di poco
divorare), agg. che divora con avidità, vorace. s
caduto, / che l'ucide e divora. dante, inf., 6-30:
pur de'pesci ingordi / scambievolmente si divora e strugge, / e del maggior
al figur. simintendi, 3-129: divora e vomica [cariddi] l'arrap-
che assorbe il mare, / o divora il terren, che pianger puoi /
opposta riva. l'una attira e divora / le navi e le ributta, l'
de voratore », cioè il diavolo che divora l'anime e che ancora insegna agli
colto, / tutto adegua quaggiù, tutto divora, / e fa confuso in breve
manzoni, 8: qual se fiamma divora arida scorza / avidamente, e d'
cose che decadono, del tempo che divora, degli elementi nemici. -portare
van come nebbia, e 'l tempo li divora! alfieri, 97: mille sovra
già tra sue fauci il tempo ecco il divora. abba, 63: di là
, i-35: la superbia se stessa si divora. quasimodo, 54: io mi
/ in lode di costei che mi divora. bianco da siena, 51: o
vivanda dolcissima, / la fame mi divora: / o mensa abbondantissima, /
, che 'l cor m'ange e divora. bonarelli, xxx-5-138: spietato dolor,
spietato dolor, dolore ingordo, / divora il core, e lascia / le lagrime
. parini, 292: vedresti siccome mi divora / dolcemente del petto in ogni loco
mi arde, mi agita, mi divora. leopardi, iii-58: a tutto questo
barbara malinconia che mi lima e mi divora, e collo studio s'alimenta e senza
1050: bruci / la febbre ti divora / gli occhi. c. e.
, così il pren- cipe, che divora e tira a sé le facoltà de'sudditi
e poi da napoli a milano mi divora non piccola somma. verga, 2-235
/ al fin sua spada i peccator divora. -recipr. mazzini,
gli ornamenti assorbiscon tutto, l'accessorio divora il principale, la costruzione sparisce sotto
[tigre], el predator la via divora. berni, 9-82 (i-258)
(i-258): benché brigliador la via divora, / pur con baiardo non la
sopra un gran falco che l'aria divora. manzoni, 300: divorai / l'
, / i monti supera, / divora i piani. faldella, iv-157: il
/ vorria tutti predarli, e li divora / tutti con gli occhi ingorda e
/ di uscir di fuor ciaschedun si divora. beicari, 5-8: col figlio andando
/ tutto il mio cor di doglia si divora. b. giambullari, 1-1-478
/ che di tal gita ciascun si divora, / prima che questi a cavai
, che 'l cor m'ange e divora. marirtb, 1-10: però dal vel
tenace. parini, 292: mi divora / dolcemente del petto in ogni loco
/ lei se n'avvede e tutta si divora. lorenzo de'medici, ii-180:
dama. d'annunzio, iv-2-401: mi divora un desiderio inestinguibile di donarmi tutta quanta
carica lo scudo d'uno dragone che divora un fanciullo. alvaro, io-m: i
montagna ebrofestante: / altro foco la divora / nelle viscere fumante. passeroni,
/ ma colli propi denti / mangia e divora tutto. / ecco costume brutto
edacissimo). che mangia, che divora. -al figur.: che consuma,
. d'annunzio, iv-2-401: mi divora un desiderio inestinguibile di donarmi tutta quanta,
ancora, così il prencipe, che divora e tira a sé le facoltà de'sudditi
là dove nell'altre mentovate professioni si divora molto tedio con poco o niun diletto.
che giove minaccia; / e'ci divora, non ferisce o taglia, /
non mai sazio / il lor ventre divora è vostro sangue. aleardi, 1-158:
, che assorbe il mare, / o divora 11 terren, che pianger puoi /
dentro a un qualche fosso, / e divora così le altrui fatiche. genovesi,
sull'opposta riva. l'una attira e divora / le navi e le ributta,
non mai sazio / il lor ventre divora è vostro sangue. rovani, i-189:
che, di solima sfinge, ogn'un divora, / amò gran tempo, ed
riesce alquanto fiacchétto, il moresco si divora le campagne co i rigni, e stacca
quando arrabbia [un certo animale] divora i pratesi, / che 'l drago in
. manzoni, 8: se fiamma divora arida scorza / avidamente, e d'improvviso
libro scritto tre anni avanti, lo divora d'un fiato, non lascia correre tempo
mi arde, mi agita, mi divora. nievo, 67: il fosso era
s'avvia, / sferza, sprona, divora la via; / ogni villa si
tutti ed orbe / comunalmente tutti si divora. niccolò da correggio, 180: i
53: il tempo... tutto divora e tutto frange. baldi, 9-i-140
/ una invidia ha nell'ossa che il divora, / che si cognosce finalmente a'
e braccia e polsi / mangia, divora. vallisneri, iii-404: fucile a fòlaghe
vulcani, / i monti supera, / divora i piani. cattermole mancini, vi-1134
che, in caso di fame, divora persino i propri individui. tramater [
, per combattere la malaria, poiché divora un gran numero di larve di zanzare;
: morde [il fuoco greco] e divora / ogni genia di cose vive e
. manzoni, 8: qual se fiamma divora arida scorza / avidamente, e d'
cioè in questo inferno el quale inghiottisce e divora l'anime. o veramente disse gola
ché non l'uccide, anzi proprio divora. caro, 10-1311: di sua
ch'ora / grandine militar pesta e divora, / tutte ho trascorso. sempronio
cuore, che gli affligge e gli divora. tommaseo [s. v.]
l'avoltoio, si dice, divora e'corpi morti. = voce
egitto e di cui dicesi che ivi divora le serpi portatevi dal vento africo fuor
potentissima pompa meccanica, che quasi 4 divora 'l'acqua ed è usata nelle
. consuma ogni cosa ed ogni cosa divora. cellini, 589: cominciando a dar
il tempo del nume illimitato / che divora e rinsangua i suoi fedeli.
be- stemia, sputa nel viso, divora, imbriaca e rece? mattioli [
non toccò la falce / ma che divora il fuoco / degli astri sotto un cielo
53: il tempo, che tutto divora e tutto frange, va sempre sforzando
egli [g. verdi] divora, senza por tempo in mezzo, come
che bestemia, sputa nel viso, divora, imbriaca e rece? caro,
del pelago più vorace, anche peroché divora gli uomini vivi e vestiti, poi
prima: e una mortale malinconia mi divora il cuore. giusti, ii-13:
ospite suo; tutto logora, tutto divora, tutto consuma. f. f.
informe, è ingorda di forme e si divora tutte le forme. g. gozzi
quantunque / trova spietata, e ancor divora i figli. bocchelli, 15-48: mosè
chi si fa pecora, il lupo la divora. come soffrirai tanta ingiuria? machiavelli
ma colli propi denti / mangia e divora tutto. malpighi, 89: non
informe, è ingorda di forme e si divora tutte le forme. pirandello, 7-948
/ di morte ingorda ch'el mondo divora. serafino aquilano, 138: ah
tempo despietato e ingordo / rompe e divora ciò che fa natura, / al vostro
imbratta la faccia di sanguinacci, insacca, divora come cane. govoni, 981:
/ lei se n'avvede e tutta si divora. b. tasso, ii-li
, / mentre il serpente li presi divora. pagliaresi, xliii-101: giosafà si
tizio il cor ferisce, / quanto divora più, tanto ha più fame. /
, pria che 'l labro, ebro il divora. broggia, 342: la moneta
[il coccodrillo] ha pianto, divora e manduca / la carne umana, e
in un passaggio alternato che investe e divora.
: una invidia ha nell'ossa che il divora. -avere invidia a qualcosa:
,... egli [verdi] divora, senza por tempo in mezzo,
ritiro e nella inazione, e gli divora la noia, come divora la ruggine il
e gli divora la noia, come divora la ruggine il ferro. cattaneo,
pesce -influenzare. grosso il picciolo divora, / e non trova del pan chi
esercito, questo lazzarone colossale, vi divora in un ozio, che non gli concedete
/ giocando insin al fine e poi divora. = voce dotta, lat
, 31-144: lievemente al fondo che divora / lucifera con giuda, ci sposò;
., 31-142: lievemente al fondo che divora / lucifero con giuda, ci sposò
... mi lima e mi divora. cesareo, 1-144: io ti bacio
ancor, digiuna, / che poi divora, con la lingua sciolta, / qualunque
31-143: lievemente al fondo, che divora / lucifero con giuda, ci posò.
ancor, digiuna, / che poi divora, con la lingua sciolta, / qualunque
che si dà all'antimonio perché egli divora per dir così tutti i metalli coi
che non toccò la falce / ma che divora il fuoco / degli astri sotto un
di solitario dal fuoco insaziabile che lo divora: la gioventù sfumata aspettando, le
ma per materia velenosa che mangia e divora la matera de'capelli. biringuccio,
di napoli mangia e quel di milano divora. (proverbio nato sotto i governatori
insetti nocivi; la femmina uccide e divora il maschio dopo l'accoppiamento; si
d'avervi tradito / mi sbrana, mi divora e mi manuca. malatesti, 25
isolato o a gruppi; voracissimo, divora rifiuti, animaletti vari, carogne;
? come la mantide religiosa che si divora il maschio dopo l'amplesso?
, non mastica la iniquità, la divora. pananti, i-35: ma perché.
, seminate l'incendio così serpeggiante che divora le biade e incenerisce gli averi. fagiuoli
fronde / ben più d'una merenda si divora. pananti, 11-123: un giorno
: quanta messe amorosa! ei la divora / tutta con l'alma, che divisa
della mormorazione], quanto più si divora con ingordigia, tanto più cresce
al cor mi dura / e mi divora le medole e polpe, / tal che
/ menaccia al proprio corpo che 'l divora. firenzuola, 90: egli non si
dorso tigrato di bianco e bruno-nero; divora formiche, che cattura con la lunga e
s'avviluppa loro in cerchio e sì li divora. firenzuola, 554: [la
cuore il più schifoso rettile che ci divora le viscere, il 'monopolio-usura '?
cucini, 1-182: il ghiacciaio si divora e si rinserra, / occhio bianco
/ di morte ingorda che 'l mondo divora. -azione logorante del tempo.
30-87: si beve e si divora / saporito prosciutto e mortadella. spallan
: tutto dì [l'antico nimico] divora con la bocca della mortifera persuasione coloro
vulcani, / i monti supera, / divora i piani. 3.
si parte, vedendola immobile, lo divora. goldoni, x-1062: in segno
fascia, e cupo duol l'ange e divora. palazzeschi, 5-387: dall'invidia
, il tempo del nume illimitato / che divora o rinsangua i suoi fedeli.
di gravi infestazioni, durante le quali divora una gran quantità di legname, di derrate
men coste, / pei molti capidogli che divora / e vivi ingoia il mostro ad
consueti. d'annunzio, iv-2-401: mi divora un desiderio inestinguibile di donarmi tutta quanta
ardente e dopo lui una fiamma che divora: quasi orto di diletto era la
/ una invidia ha nell'ossa che il divora. -acquistato con atti o comportamenti
: del fuoco consummatore... divora paglioni vilissimi a niuno altr'uso giovevoli che
basti a pesare il sangue versato, poi divora i satelliti, il tiranno e i
dovea ben dire: « il gaglioffo divora con appetito il pane altrui, sbocconcellando a
scava le radici degli alberi e le divora. slataper, 1-28: una gatta
c'è la piccola daccò che se lo divora cogli occhi e mi sembra completamente *
vana, / le parturite fantasie divora.. causato, provocato.
, / veggendo sì com 'altri el lor divora. cariteo, 326: a notte
il tempo al lungo andar qua giù divora: / là su infiniti prieghi e voti
/ il nulla immaginoso / che si divora i morti. calvino, 11-16: vile
parea mezzo morto, / ché il divora e tu lo portavate, / si può
io. -il pesce grosso o grande divora, inghiottisce, ingoia, si pappa
/ che 'l pesce grosso il picciolo divora / e non trova del pan chi non
uomo la legge che il pesce grande divora il pesce piccolo. -il pesce grosso
ch'ora / grandine militar pesta e divora, / tutte ho trascorso.
vengono dopo i vizi, nuova pestilenza divora il campo della mente umana, quando la
colto, / tutto adegua quaggiù, tutto divora. 2. coperto di piaghe
: figurato e scherzoso, di chi divora, non che mangiare. 'l'avete
voraci tate':... il tempo divora le pietre. idem, 319: piccola
ad un fuoco spinto dai venti che divora il suolo e gli dei che al terzo
. giovanni dalle celle, xxi-209: divora [l'amore] tutte le cose
mez'al cor mi dura / e mi divora le medole e polpe, / tal
, / la voglia di esser papa mi divora; / se dio non viene,
: una posta sforzata non corre, ma divora, per così dire, il paese
... interpetra la serpe che si divora gli otto passarmi e la madre altresì
è quello d'un incendio continuato che divora un bosco, quello di ossian una
lione... va in preda e divora l'altre bestie. crescenzi volgar.
-pesce di preda: che assale e divora gli altri pesci. giamboni, 8-1-197
/ la sciocca, el predator la via divora. marino, 1-8- 100:
e colla sua rabbia tutte le ricchezze divora e di lui, siccome mostrato è,
/ mentre invidia lo strugge e lo divora, / e ti vorrebbe misero in
varia schiavitù che da tanti secoli ci divora le sostanze, ci prostra il coraggio
, come saturno, genera, poi divora. amari, 1-ii-492: la qual monomania
, coi cupid'occhi / già lo divora e già di pianti e baci / tutto
. col chiaro suo ardor purga e divora / ciò che di vile e rio ri
il fuoco, il sacro fuoco / che divora in un attimo, e le bianche
balbuzienao ancor, digiuna, / che poi divora, con la lingua sciolta, /
la bocca libera a potere parlare, divora co la bocca sciolta qualunque cibo,
mi arde, mi agita, mi divora. forse io mi reputo molto; ma
soccorso / con quanta rabbia il tempo ci divora. baldi, 429: eudosso
/ lei se n'awede e tutta si divora. 4. tr. incutere
tu sai, quan- t'altri più divora. sanudo, i-952: avia radopiato la
o ragnolocusta le altre locuste uccide e divora. idem, iii-447: 'ragno locusta
nel mare ed ogni cosa rapisce e divora che le si avvicina.
ch'ogni dì mi rasciuga e mi divora / né v'è un rinfrescativo chi mi
che stentando viv'ella: / che lei divora campaneo e crasso, / aglaur,
senza dubbio è quel verme che vi divora le viscere e che vi ha fatto in
, / come altri sempre distrugge e divora. aretino, v-1-770: il gran tempo
mi arde, mi agita, mi divora. forse io mi reputo molto; ma
, / veggendo sì com'altri el lor divora. guicciardini, 2-2-69: i ricchi
tempo despietato e ingordo / rompe e divora ciò che fa natura, / al vostro
/ spengi il fuoco crudel che mi divora. - / ella ricusa, ma da
riesce alquanto sacchetto, il moresco si divora le campagne co i rigni. m.
dottori, 3-102: già 'l foco divora / le navi di bi- zanzio,
se 'n viene ingorda! ahi che divora / ogni mio bene: ohimè,
, 2-ii-14: la filosofia genera e divora, come saturno, la sua prole
, mancandogli l'alimento, il proprio sito divora. algarotti, 1-ix-262: né alla
ch'ogni dì mi rasciuga e mi divora, / né v'è un rinfrescativo
rintoppo che 'l povero... divora se medesimo esausto. -per ripicca
non fosse più tosto un saturno che divora i propri figliuoli per poi riprodurne.
mia ragione? questo tarlo assiduo che la divora? questo pensiero indefinibile che ora si
di solitario dal fuoco insaziabile che lo divora: la gioventù sfumata aspettando, le
altretanto ne rinasce quanto tale ucciello ne divora. boiardo, 1-70: entrò grandissima
di napoli mangia e quel di milano divora. = lat. rodere.
/ la polve e 'l roditor tarlo divora. graf, 4-20: il tarlo roditor
tempo despietato e ingordo / rompe e divora ciò che fa natura. -disgregare
: 'ruga': verme di colore verde che divora i cavoli, onde dicesi d'uno
e il canto, ala d'incendio, divora i boschi e va. 4
bocca apre caverne orrende, / onde ei divora i vivi corpi e strugge. testi
m. -gì). ant. che divora, che consuma le cose sacre,
dappertutto, anòhe da altri organismi, che divora e muta in sangue suo.
, / che per due lupi poi divora carne, / tanto che quel legista
rota d'issione, / chi gli divora, come a tizio, il cuore,
satolla sino a tanto che non divori chiunque divora con essa. 7.
non fosse più tosto un saturno che divora i propri figliuoli per poi riprodurne.
per mangiare e pure esservi chi sbardellatamente divora e chi spilluzzica a sputa-spine. 3
dovea ben dire: « il gaglioffo divora con appetito il pane altrui, sbocconcellando a
. parini, 292: vedresti siccome mi divora / dolcemente del petto in ogni loco
/ ch'entro s'affanna, si divora e scempia. = denom. da
schernita gola col vano cibo e per mangiare divora indarno li sottili venti.
per il dolor che il sangue mi divora. foscolo, xiv-67: la curiosità e
peratore, / i cervieri scombuiansi, ei divora. -fuggire precipitosamente. giuliani
me come un veleno scottante che mi divora senza riuscire a distruggermi. 2
/ ché '1 poco foco gran selva divora: / chi troppo parla, credo,
servitù; sofferite, se alcuno vi divora, se alcuno vi prende, se
vulcani, / i monti supera, / divora i piani.
uomo la legge che il pesce grande divora il pesce piccolo. 3.
sfinge del pioppo (smerinthus populi): divora le foglie di pioppi e salici arrecando
e provoca grave danno, poiché ne divora i fiori e le foglie. -sfinge della
di solitario dal fuoco insaziabile che lo divora: la gioventù sfumata aspettando, le speranze
parini, 292: vedresti siccome mi divora / dolcemente del petto in ogni loco
mancandogli l'alimento, il proprio sito divora. 11. luogo d'origine
tradi- tor drago / che lombardia divora con sua rabbia / e di tutta
; / renato, il serpe subito il divora, / né par che un ponto
mi solleverai dalla noia, che mi divora fino alle ossa. albertazzi, 865:
1-xxxii-117: quanta messe amorosa! ei la divora / tutta con l'alma, che
avvenne. de sanctis, 11-332: dante divora in silenzio ciò che il suo dolore
il tempo del nume illimitato / che divora e rinsangua i suoi fedeli. / spendersi
avervi tradito / mi sbrana, mi divora e mi manuca, / come la speranzaccia
ratore, / i cervieri scombuiansi, ei divora. = nome d'agente da sperperare
per mangiare, e pure esservi chi sbardellatamente divora e chi spilluzzica a sputa-spine. collodi
portato una sporta di mele che matilde divora a morsi. -con uso enfatico
inf, 31-143: lievemente al fondo che divora / lucifero con giuda ci sposò.
per mangiare e pure esservi chi sbardellatamente divora e chi'spilluz- zica a sputa-spine.
gli spiriti, gbingolla, li tranghiotta, divora ed isqua- tra. rapisardi [in
/ urta, scompiglia ed i salon divora. pascarella, 1-192: annunciato dallo
[il coccodrillo] ha pianto, divora e manduca / la carne umana, e
volgar., vi-402: il fuoco divora la stipula e le legne il calor de
che tocca, insozza tutto quello che divora. -circolare non apertamente in un
: strangolator notorio di treonciali bocconi, divora, e non magna: strozza il cibo
: lo sdegno, / ah, mi divora e strugge. cesarotti, 1-iv-236:
cattivi. baiatri, 163: l'ozio divora e strugge quanti siamo. saccenti,
con un fanciullo in mano cn'egli divora, per denotare che 11 tempo strugge
del piede, che ti fa dolore, divora questo dolore. 16.
/ per il dolor che il sangue mi divora. manzoni, pr. sp.
aquilano, xxx10- 4: ogni cosa divora il tempo, e sugge / il bel
. / i monti supera, 7 divora i piani. -forzare uno sbarramento
, dovea ben dire: « il gaglioffo divora con appetito il pane altrui, sbocconcellando
. tarchetti, 6-ii-276: quella donna divora i libri, è un tarlo da libri
cella / la polve e 'l roditor tarlo divora. -per indicare una condizione di
ragione? questo tarlo assiduo che la divora? deledda, 1-114: un piccolo tarlo
vigorosamente. casa altrui, quando il fuoco divora la sua. d'azeglio, 7-iii-224:
sol chi sbrana i nessi, e chi divora / al triplicato gerion tre vite /
lo tocca, è cocente, / e divora presente / ciò che gli è dimostrato
sceglie i caduti in battaglia'oppure 'colei che divora i morti'. valchiusano (
gola col vano cibo, e per mangiare divora indarno li sottili venti. chiabrera,
come bisogna combattere la phytomyza flavicomis che divora le radici dei cavoli verzotti.
il canto, ala d'incendio, divora i boschi e va. pasolini, 9-317
ma colli propi denti / mangia e divora tutto. guittone, xvii-159-27: e spechio
anzi l'ora, / e molto ben divora. guittone, ii-xxi-34: dal principio
dottori, 3-102: già 'l foco divora / le navi di bisanzio e già
, doveva ben dire: « il gaglioffo divora con appetito il pane altrui, sbocconcellando
ecco sogna. 2. che divora voracemente, con ingordigia tutto ciò che
; cfr. anche gr. aavxoqjàyos 'che divora tutto'. pantografare, tr. (
versipelle, è lui l'evangelista giovanni che divora i libri profetici per meglio assimilarli,
. periodici popolari, i-736: pio divora l'ertissimo colle, / leopoldo gli