5-4-342: giungendosi legne al fuoco, diviene così ardente, che non solo abbrucia le
. lambruschini, 1-76: ah, diviene [l'uomo] pur piccolo, abbietto
il vivere in piena corrente della moda, diviene un abito che va ogni giorno prendendo
vinto da questo accendimento d'ira, diviene crudele. scala del paradiso, 49:
del tempo vince tutti gli ostacoli e diviene accreditata. cesarotti, i-140: alcuni
della natura offesa, un fremito che diviene un aculeo di voluttà, un risveglio
inconsapevole creatore di tutto un mondo, diviene visibile ed acquista prosaica chiarezza. viani
e de'fiati, allorché il discorso diviene più confidente. * que'due ambiziosi
e acetoso insieme, che col tempo diviene rancido per il formarsi di notevoli quantità
da'venti aiutate, così amore diviene tiepidissimo come gli sguardi cessano. crescenzi
imperfetto relativamente alla sua propria natura, diviene infelice. idem, i-715: il
spetta al debitore, l'obbligazione alternativa diviene semplice, se una delle due prestazioni
elevato ed arido della pianura, la quale diviene sempre meno declive quanto più discende.
'l suo sangue in terra vede, diviene più fiero, così ascalione, divenuto
tutti, e spesso con gente ignota, diviene sospettoso, e si avvezza al simulamento
, ma di spazio o di cose, diviene affine a pestilente. d'annunzio,
ancora per i bei suoi ornamenti la diviene cosa mirabile, e perché ancora essa
e insipide argutezze, oh quanto ne diviene egli ridicolo! idem, 39-v-196: il
in un libro di prosa ascetica - diviene l'asse della vita sublime.
immutabile, immortale;... diviene indipendente da ogni legame e da ogni
un'alterazione dell'umore dell'ammalato, che diviene cupo e irascibile).
avanzi, / né tua gloria maggior quinci diviene. idem, 11-33: la gloria
si gitta nelle speculazioni più arrischiate, diviene un milionario col piede sempre nella bancarotta
'l suo sangue in terra vede, diviene più fiero, così asca- lione,
, la qual si conferma e confermandosi diviene virtù. d. bartoli, 40-ii-481:
se non sovran, ben spesso / nobil diviene, e talor prence anch'esso.
siccome viene la porcellana. ed altresì diviene bianca come latte, che in cavandola
bisogni materiali. soddisfatti questi, la ricerca diviene avidità di ricchezze, e si incarnerà
quando non è sostenuto dal denaro, diviene oggetto di ridicolo da figurare nel retrobottega
343: ma dove il periodo boccaccevole diviene una poraneamente. creazione sui
a parigi, fiuta il bonapartismo, diviene suo agente segreto. bonapartista,
questi, la ricerca diviene avidità di ricchezze, e si incarnerà
crusca]: e per tanto l'inguine diviene bozzoluto e dolente. vallisneri, iii-378
quantità di stagno), che col tempo diviene bruno-verdastro. per la sua durezza e
una signora a parigi, e là diviene il modello di ciò che zola chiamò ventre
, è insolubile in acqua, e diviene fosforescente alla luce solare diretta e al
assai languida, ma aggiuntovi lo strofinare diviene più vigorosa. a. f.
. ora è perdente, ed ora diviene signor del campo il popolo che abita
., ii-101: quando un male diviene così sparso dappertutto e così ordinario che
: / d'un leonato scuro ella diviene; / ma grazia in quel colore anco
se bene l'è colorata, la diviene d'un colore, il quale non è
di cuore, in quello modo che diviene delle canne ne'canali, le quali
, o in condizioni particolari, diviene bianco). cielo d'alcamo,
ornamentali, nasce di colore scuro e diviene rosso-dorato fra il 6o° e l'8o°
si dice quando la sostanza del granello diviene nericcia, fetida e come carbone di legno
, fa parada di tutto, e diviene caricato. cesarotti, ii-289: il denominar
ha mai bene, se magra non diviene: l'uomo felice non è mai soddisfatto
, xv-370: anche a me il carnevale diviene noioso; né so che piacere ci
che pareva un miracolo da stupirne, diviene una baia da riderne: poco meno
siccome viene la porcellana, ed altresì diviene bianca come latte, che in cavandola pare
cui si fa uso allorché il vento diviene eccessivo. = dal venez. zecarola
di magnesio; indurisce molto rapidamente e diviene assai duro. -cemento siderurgico: è
nemici, / ciascun di ceppi qui diviene amante, / ché l'alme in vai
ella è più folta, tanto egli ne diviene più roco. leopardi, 3-119:
occhi e la cervella, simigliante diviene dello dimonio. francesco di vannozzo
si tratta di rispondere su questo argomento diviene labile, svanita, pavida, demente,
più alto, cioè nella chiave, diviene nullo nel pezzo dell'imposta. ojetti,
infistolisce in guisa, che malagevole ne diviene la cura. tommaseo, ii-405: né
fioritura di poemi, uno dei quali diviene, grazie ai propri meriti, come il
/ schiere felici, onde per lui diviene / l'amo meandro e la toscana atene
fa per ventiquattro ore di fuoco, e diviene finissimo di ventiquattro carati.
si disperde, la ciotola diviene fredda. -ciotola da guazzi
, 1-199: la credibilità di un testimonio diviene tanto sensibilmente minore quanto più cresce l'
si secca, s'indurisce, e diviene callosa. le piccole ghiandole sparse sulle
via, e il criterio di giudizio diviene diverso da quello dell'appartenenza a questo
quando parte di loro o il tutto diviene più denso. il sangue si coagula quando
boccaccio, 3-1-317: e questo primieramente diviene alla fantasia; e da questa è
, ii-144: ei [l'intelletto] diviene tutto quel che ei pensa, che
compitrice, la morte che per i vivi diviene incitazione e promissione. compiutaménte
, xv-370: anche a me il carnevale diviene noioso; né so che piacer ci
in te concetto. garzoni, 1-608: diviene [il ruffiano] medico, promettendo
bartoli, 35-214: nulla si rarefà e diviene maggiore di se stesso se non gli
solo la dottrina è efficace quando diviene coltura, quando non è sapere
, iii-285: questo principio... diviene il filo conduttore, e se posso
infistolisce in guisa, che malagevole ne diviene la cura. segneri, iv-676: gli
l'aria il vaporoso umore, / neve diviene, che, dispersa e lieve,
, più contumace e meno trattabile ne diviene. s. maffei, 5-5-51: vi
, che per troppo stare in corda diviene lento. 13. filo a
, o l'acquista, quando è o diviene della tenacità, pieghevolezza, durezza ed
, spiritualizzandosi negli altri due mondi, diviene povera e monotona. b. croce
improvvisato che ha le mani sui milioni diviene come un principotto del settecento con una
sé nemici, / ciascun di ceppi qui diviene amante, / ché l'alme in
sciocco e più bestiale, cotanto ne diviene la gloria mia minore. s. caterina
siccome viene la porcellana, ed altresì diviene bianca come latte, che in cavandola
stizza, un segreto odio, che diviene lievito di corruttela. leopardi, iii-58
, 1-198: la credibilità di un testimonio diviene tanto sensibilmente minore quanto più cresce l'
e la ricerca d'una leva morale diviene fin troppo acuta. = deriv
de la ruffiana. piazzi, i-2-173: diviene [venere]... simile
1-198: la credibilità di un testimonio diviene tanto sensibilmente minore quanto più cresce l'
poi giudicano, finalmente ragionano, ne diviene la gioventù arida e secca nello spiegarsi
: / d'un leonato scuro ella diviene; / ma grazia in quel colore anco
/... di signore amico ne diviene, / s'aprir vogliangli i nostri
aprono dalla parte di sopra, come diviene nella tunica, ovvero guscio della rosa
anima e corrompe il corpo, finché diviene un carcame che puzza. gozzano, 1068
il lor campo, debole e fiacca ne diviene l'eloquenza. boccalini, ii-92:
trampolino. 2. figur. che diviene meno potente, che si va indebolendo
contro questo debitore, se il delegato diviene insolvibile, purché l'atto non contenga
secondocché più diligata e perfetta la sensibilità diviene. b. croce, ii-5-275: critici
poi ch'à il suo disiato, / diviene aspro e feroce. desiccato
il dramma intero del reale, che diviene e cresce in perpetuo su se stesso
deteriorazioni di costumi, la commedia maggiormente diviene intrecciata. beccaria, i-634: un
di cuore, in quello modo che diviene delle canne ne'canali, le quali
da certaldo, 92: questo diviene di tutti usurai ed avari più che d'
i-2: in tanta solitudine la vita diviene un dialogo dell'uomo con la sua anima
quando il concetto è interiore, esso diviene spirito. il più basso suo grado è
figur. che si sviluppa, muta, diviene, per impulso di cause necessarie (
la fruttificazione è in tutto terminata, diviene nulla. bartolini, 209: al semplice
è accusato ha diritta- mente giurato, diviene lucidissima la imagine, e tosto l'
'ci s'illumina di viva luce e diviene il nostro libro, e ci
] una rendita da percepire, e diviene infingardo ed ingrato; il ricco un'
ricco un'imposta da pagare, e diviene disaffezionato e crudele. carducci, iii-7-170
non bello. salvini, 39-vi-18o: diviene un'altra cosa, e di disappariscente,
. -anche al figur.: che diviene languido, che svanisce (la memoria
maggiormente nel suo amore arde, infine che diviene a pensare le fazioni di quella e
richiere, se l'uzo l'aiuta, diviene sfrenata; e disfrenata lùxuria aducie voito
una malinconia che accompagnata dal disinganno, diviene dolore. carducci, ii-6-269: l'
, da sé scelerata ed ingiusta, diviene tanto più iniqua ed abominevole, quanto
portai sempre a dispetto, e che mi diviene di giorno in giorno più intollerabile.
allora perde la pace dell'animo, diviene preoccupato, dissipato, svogliato, si
nel suo amore arde, infine che diviene a pensare le fazioni di quella e distinguere
sempre a dispetto, e che mi diviene di giorno in giorno più intollerabile.
con quelle medesime si purga, e diviene l'anima sana. tommaseo [s.
/ s'appressa più, quello maggior diviene. leopardi, 31-34: diman, per
hegeliana: in essa tutto e sempre diviene, essendo l'idea, secondo l'hegel
il dramma intero del reale, che diviene e cresce in perpetuo su se stesso
e perciò dall'oggetto al soggetto, diviene e non ristagna. -per estens
roba e'tuoi danari: e questo diviene di tutti usurai ed avari più che
essere è, e quello che è non diviene, e il nulla non diventa,
perdere le sue forze naturali, e diviene molle in modo che il niello che
, e la freschezza del primo linguaggio diviene un dizionario di moda. dossi,
dietro. comprende molte specie, e taluna diviene grandissima; si trovano in tutt'i
il dramma intero del reale, che diviene e cresce in perpetuo su se stesso
eccetera. alvaro, 9-196: l'acqua diviene vapore, diviene nuvola, diviene pioggia
9-196: l'acqua diviene vapore, diviene nuvola, diviene pioggia, ridiviene vapore,
acqua diviene vapore, diviene nuvola, diviene pioggia, ridiviene vapore, diviene nuvola
, diviene pioggia, ridiviene vapore, diviene nuvola, eccetera, eccetera. cassola,
il cielo si rasserena; la morte diviene il principio della vita. carducci,
presente per opera d'alcun senso, ne diviene vivissimamente effigiata; e con tal effigie
. il circolo va cangiando forme e diviene ora ellissi, or quadrato, a misura
a. verri, i-242: certo diviene muta ogni favella quando alla parte di queste
marito, / e in pindo reo diviene d'inganno e fraude. a. verri
avvertire che l'allegoria che sia molto oscura diviene e si chiama enigma, quali sono
quale passa il sole, quando di settentrionale diviene australe, si dimanda l'equinozio dell'
danno un color porporino che cogli acidi diviene rosso e con gli alcali turchino. era
ma si esaurisce colla stessa cultura e diviene presto infruttuoso. de giuliani, xviii-3-663:
è perfetta, è anche esaurita, e diviene, per forza, infeconda. b
la dottrina destinata a servire al vero, diviene una comodità alla malizia, e per
e rigoroso gelo / già già fiamma diviene a poco a poco, / onde l'
, la scienza opera come religione, diviene un apostolato, si propaga ne'popoli,
se costei d'altrui che di me diviene sposa. bruno, 3-109: consideresi dunque
tutto il rimanente della fortezza inespugnabile, diviene espugnabile in questo poco. -ant
(tessere che è non essere: che diviene), ma è tessere, che
. cattaneo, ii-1-194: la proprietà diviene una delle necessità dell'essere sociale.
conservando intatta la sua forma esterna, diviene però intrinsecamente ed essenzialmente diversa nel valore
uno degli estremi infino che l'altro diviene al simigliante. boccaccio, vii-30: tra
e perciò dall'oggetto al soggetto, diviene e non ristagna. baldini, 6-58
piovene, 5-20: l'alpinismo contemplativo diviene sempre più faccenda di anziani.
, per un segreto della luce, diviene d'un verde che solo a venezia si
licenzioso e nello strano, la visione diviene un genere meramente letterario. carducci,
moderno, si vien propagando nella letteratura che diviene a poco a poco moderna, «
.], 4-29: la terra diviene feconda per lo aere. crescenzi volgar.
il contradio [che nelle infermità fisiche] diviene nelle 'nfermitadi che fèggiono e tormentano
è il sentimento che nella sua esagerazione diviene sentimentalismo. -dotato di straordinaria femminilità
ultima, vario anch'esso per conseguenza diviene. -fermarsi a ogni osso di
di lei vóto restando, necessariamente ne diviene stopposo, vano, frale e leggieri
lor campo, debole e fiacca ne diviene l'eloquenza. alfieri, i-187:
elli perde tutta la sua fierezza e diviene sì umano che 'l suo signore lo
ciò per la fievolezza degli animali, diviene smunta e spossata, e non può
altro, non ha niente d'organico e diviene un accozzamento meccanico mostruoso, il cui
verbo 'svellere'quando passa a'barattieri, diviene una frase figurativa, la quale ei
l'acqua medesima sommamente ignea ed infiammabile diviene. 2. per estens. dare
nella sua immaginazione, noi lascia più, diviene il suo mondo poetico. 7
cattura, abbandona la direzione originaria e diviene affluente di un altro fiume. -fiume
e nell'atlantico, ma che diviene sempre più rara. simintendi,
, a quando a quando cangiandosi, diviene fomite delle vicende. brignole sale, iv-216
leopardi, i-424: così la società diviene un male infinito, diviene formalmente l'
così la società diviene un male infinito, diviene formalmente l'infelicità degli uomini che la
le sue dolcezze amor il tempra, / diviene a l'opra generoso e forte.
i-4-196: poiché col cristianesimo la storia diviene storia della verità; esce insieme dal
per l'opera degli uomini, e diviene fracida e corrotta, e scaldasi del
il contenuto che prima era sostanza, diviene fraseggio convenzionale, maniera, colorito,
] la sua pelle vecchia, e diviene giovane e fresco, e di buono colore
la vecchia polizia dei « baroni » diviene un mezzo inconsapevole di azione rivoluzionaria e
forteguerri, 17-3: chi beve troppo vin diviene furia. goldoni, viii-524: costei
sue dolcezze amor il tempra, / diviene a l'opra generoso e forte. sagredo
, che ti piaccia; e allor diviene / il nostro cuor magnanimo e gagliardo.
. it., i-410: l'intrigo diviene la base delle novelle, de'romanzi
con quelli di un'altra, che diviene confidente e compagno inseparabile. verga,
, ii-516: ma il frutto anche egli diviene di gentile complessione e muor presto.
frutte: ma il frutto anche egli diviene di gentile complessione e muor presto.
è già sviluppata nei semi immaturi ma diviene completa solo in quelli maturi e va
quanto cimurro gettavano! garzoni, 1-608: diviene [il ruffiano] medico, promettendo
gran segno. leopardi, i-976: egli diviene un eroe di freddezza, e tanto
651: giovane è tutto ciò che diviene. 8. giovani esploratori:
rettorica,... come per lei diviene l'uomo sicuro, cioè che sicuramente
qualora / s'appressa più, quello maggior diviene; / dimentica tal legge; in
ad ogni ciclo di 4 anni, e diviene allora di 366. massaia, i-95
scrive vite di santi..., diviene goffo e contorto al pari degli altri
dal garbo della schiena / la cerva che diviene / una leoparda ombrosa. comisso,
fondo del mare in cui l'acqua diviene improvvisamente più profonda e forma risucchi e
. piazzi, 1-239: opinione che diviene evidenza di fatto, quando si abbia
differenza delle altre specie dello stesso genere diviene più grande. 2. agg
: per essere così marcia, la terra diviene come uno unguento: ed a quelli
o senza, metterlo in disegno, diviene soprammodo graziatissimo. vasari, iii-328:
/ che tu faccia, mio danno diviene. -per antifrasi. dolcibene
la piaga si nasconde al medico, diviene ella putrida e guasta il corpo;
, che forse non visse mai, diviene un ideale, diviene un genere che
non visse mai, diviene un ideale, diviene un genere che abbraccia i fatti
né meno in questa e per questa diviene ignobile. -che rifugge dalla vita pubblica
il reno, di placido che era, diviene rumoroso e spumante, scorrendo più ristretto
s'impolpa della sua sostanza, e diviene il suo figlio, il suo ritratto.
. papini, x-2-744: la materia diviene energia, da ponderabile imponderabile.
dell'anima del poeta,... diviene 11 suo mondo poetico. albertazzi,
tanto più è risvegliato il senso e diviene più acuto e più perfetto. fr.
e la improbabilità diviene quasi necessaria a'poeti -sostant. che
, 5-273: un'età in cui impulitezza diviene il discorrer d'anni. a.
, e specialmente quando col nome incatenata diviene verbo non senza grande ornamento della tosca
quale ha mali costumi, per li quali diviene in infamia, et allora
umor d'innargentate vene, / suo sepolcro diviene. f. f. frugoni
alle membra il quotidiano ristoro, ne diviene il corpo oppilato, bolso ed esangue.
medesima da la servitù del fato e diviene quasi collega de l'anime celesti.
, e specialmente quando col nome incatenata diviene verbo non senza grande ornamento della tosca
s. c., 5: siccome diviene delle bestie, le quali la natura
. leopardi, i-435: [il governo diviene]... instabile, mal
leopardi, i-435: [il governo diviene] o in fatto, o certo nella
, e il giudicare e il vedere diviene una cosa. foscolo, xvii-412:
pianta, quali incorporandosi collo stesso fusto diviene poi così grosso ch'è una meraviglia
volgar.], 8-10: allora diviene la cotenna arida e contratta, quando i
, e che nella cima si curva e diviene pendente. idem, i-143: oncini
incurvatura, più contumace e meno trattabile ne diviene. taglini, 2-7: dovrebbesi aggiungere
piena di stizza e di dispetto, diviene in tanta disperazione che si delibera di far
di ciò che indebitamente prevale, e che diviene troppo speciale attributo, perciò mancamento.
a quell'anima, e la sua guida diviene sempre più mal sicura. palazzeschi,
a poco la passione... diviene continua, indispensabile come il respiro.
algente, / e 'l volto porporin buffo diviene. zucchetti, 104: quando sia
sanctis, ii-279: [la donna] diviene un tipo nel quale il poeta raccoglie
ha mali costumi, per li quali diviene in infamia, et allora perde la nobiltà
è perfetta, è anche esaurita, e diviene per forza, infeconda.
così amabile per tante parti, allora diviene più tormentosamente infernale il dover dubitare anche
, i-156: la resistenza a dio diviene legittima ed eroica, diviene la resistenza
a dio diviene legittima ed eroica, diviene la resistenza di edipo, la lotta dell'
., 3-10 (363): alibech diviene romita, a cui rustico monaco insegna
benché il luogo sia abbondevole, nondimeno diviene inutile per gli ladronecci e furti.
nel licenzioso e nello strano, la visione diviene un genere meramente letterario.
, le infistolisce in guisa che malagevole ne diviene la cura. 4. figur
nelle fosse in luogo riposto... diviene... molto più trattabile alle
copia dell'acqua, [il vino] diviene acquidio e perde ogni vigore e spirito
quella aere fredda e concelata, onde allora diviene ingelata, ciò è neve che non
, e specialmente quando col nome incatenata diviene verbo, non senza grande ornamento
ii-1-141: più all'insù la terra montuosa diviene scarsa alla produzione agraria; più all'
in questo modo cade, o diviene ingloriazione e gran vergogna. = lat
160: con l'altrui povertà ricco diviene, / e col far magro altrui
altri mari, di modo che non diviene ingrat'ad alcuni la sua bevanda.
uno lato che è ingrossato: e'diviene per disagio o di fatica o
, / corrotto allora il sangue suo diviene. tommaseo [s. v.]
forma si abbia questa insegna, ella diviene livrea. botta, 5-438: dispensò
f. frugoni, vi-163: il tempio diviene steccato della lascivia, quando gli uomini
è infelice, perché, insidiato giornalmente, diviene preda dell'odio commune. manzoni,
ii-1-141: più all'insù la terra montuosa diviene scarsa alla produzione agraria; più all'
: qui il fantastico è spiegato e diviene intelleggibile. carducci, iii-6-330: una
piaceri e da nessuno si sa astenere diviene intemperato. zoccolo, 228: chi attende
e a guisa di calcina s'intenerisce e diviene pastosa. della porta, 9-64:
giudizio (vedi ancora masaccio dove non diviene giudizio che attraverso gli interpretatori successivi)
. per la sua ridondantissima loquacità, diviene intollerabile. mascardi, 2-150: veggansi
, iii-i 1-294: qui l'argomento nostro diviene da vero amplissimo e intricatissimo: tanto
da un animo alto e puro, diviene per sé stessa idealità, io applaudo
l'uomo] con violenze così inumane che diviene distruttore di se medesimo. g.
e delle argane, allora il moto diviene circolare. castelli, 1-7: volendo
massaia, ii-8: il jod ebraico diviene facilmente g come jesus-gesù, joannes-giovanni.
caratterizzata da ispessimento della cute, che diviene scabra e depilata, mentre nella cavità
fresco, ma ben presto irrancidisce e diviene disgustoso. botta, 8-60: le
: la sensazione attiva, conoscitiva e irriflessa diviene nient'altro che sinonimo di rappresentazione o
: parte irritabile si dice quella che diviene subitamente più corta al tocco d'un
sublime delle virtù civili e sociali, diviene infelicemente un libro pericoloso e sospetto.
timida, si avvilisce s'istupidisce, diviene inetto per l'avvenire. de sanctis
si tratta di rispondere su questo argomento diviene labile, svanita, pavida, demente,
cioè sciogliendosi il dittongo, il verso diviene dodecasillabo, e pronunciandosi unito è laceratore
senza di questo fondamento l'ordine civile diviene una grande ladronaia, la quale non è
la quale era propria dello 'nventore, diviene per ladroneccio d'alcuno commune a lui
cinquanta lampade al magnesio. l'incidente diviene, attraverso la stampa, avvenimento nazionale
guazzo, 1-20: l'animo del solitario diviene o languido e pigro, non avendo
mille odori piena, mettendovi tal concie diviene gialla, crespa, languida e puzolente.
la terra non è cultivata, presto diviene salvatica e riempiesi di pruni e di
più, e poi ritorcendola si rilascia, diviene alquanto più forte che se si torcesse
v-1-246: ben povero e digiuno vaniloquio diviene allora quanto si volle mai ricavare dalle
, una parte del calore impiegato a scioglierlo diviene latente, cioè non si manifesta al
uno lato che è ingrossato: e'diviene per disagio o di fatica o di magiare
di trotto, / e di virtù diviene un finto sposo, / per essere poi
tessitura della pelle è totalmente cangiata, diviene ineguale, grossa, raggrinzata con iscaglie,
., 7-8 (195): un diviene geloso della moglie, ed ella,
e perché a guisa di una cera diviene lento e pieghevole, e perché è
vino di palme ed in croco, diviene lento come una cera e spira uno odore
scorza inciso. loredano, 2-i-69: diviene pigro e lento quell'amore che non
pelo, la pelle. cosa lisciata diviene pulita, morbida; cosa levigata diviene
lisciata diviene pulita, morbida; cosa levigata diviene piana e perde al tatto le asprezze
licenzioso e nello strano, la visione diviene un genere meramente letterario.
qualità catartica ed acquista la farinacea e diviene nutritivo. tramater [s. v.
l'aria il vaporoso umore, / neve diviene, che dispersa e lieve / in
mercantessa di baci,... diviene poi moglie esemplare, spirito emancipato e ribelle
impone dei limiti, in una parola diviene il finito. 10. matem.
impone dei limiti, in una parola diviene il finito. -condizione che delimita,
direzione opera qualsivoglia canapo di servigio: diviene spezzata, diretta, inversa, semplice,
sintassi della logica matematica, la quale diviene così la disciplina matematica per eccellenza.
.. per la sua ridondantissima loquacità diviene intollerabile, essendo più tosto un repertorio
beneficio, cioè che per seguitare lei diviene ciascuno buono. boccaccio, dee
, ii-39: l'intelletto / anch'ei diviene e tenebroso e losco / da i
immenso numero di stelle: opinione che diviene evidenza di fatto, quando si abbia la
spazio di prima, né di nuova coerenza diviene nelle sue parti, né di nuova
il frutto è un poponide la cui corteccia diviene secca e cartacea, mentre finterno è
dell'acqua, perde l'amarezza e diviene un cibo di cui la plebe in molti
de sanctis, 9-172: ferraù diviene cristiano, si monaca; è lussurioso
usare questo vizio, più lussurioso si diviene. crescenzi volgar., 9-77: i
ha mali costumi, per li quali diviene in infamia, et allora perde la nobiltà
condizioni di spirito dell'ammalato, che diviene cupo, triste, irascibile; atrabile
malsana e si è data alle delizie, diviene argomento della lussuria pubblica il parlar lascivo
a che partorisce un solo, e dipoi diviene sterile. galileo, 3-4-232: per
: e 'l mandorlo d'amaro / dolce diviene, e l'amaror maligno / affatto
perché da questo sì fatto maneggiamento ne diviene cociva. boccone, 219: un
cioè la sensazione, essa degenera e diviene ciò che si chiama maniera (manierato)
improvvisato che ha le mani sui milioni diviene come un principotto del settecento con una
per essere così marcia, la terra diviene come uno unguento. della porta, 9-22
, e che coniata a martello non diviene mai una bella moneta. -violentemente
artifizio, ogni frode, ogni mascheramento diviene indecente ed immeritevole di scusa. carducci
i caratteri si abbassano e la verità diviene il fatto o la forza: materialismo in
impedire lo meato della voce, e diviene l'uomo alcuna volta fioco. benci,
. romagnosi, 3-i-14: il calcolo diviene così uno sterile meccanismo, il valor del
, non bene distinto da questi, diviene causa di errori; il termine medio
donna poi che passa a marito, diviene come una monaca, chiusa in clausura;
sercambi, i-i- 130: così diviene del membro dell'uomo, che, mettendolo
virtù sensitive interiori, e questo primieramente diviene alla fantasia, e da questa è mandato
impresa è già maturo; / men diviene opportun più che si resti. davila,
veggiendo in alcuna parte troppo maraviglioso ne diviene. sercambi, 1-ii-601: un giorno
che vince e supera, e tuttavia non diviene un altro » (come nell "
però appena attacca il vetro, che diviene elettrica col calore. = voce dotta
sua vita, quando a forza di precisione diviene massiccia e densa come il marmo.
avvertono che il lavoro di quelle famiglie diviene più intelligente e intenso e fruttuoso.
goccia di olio in quell'acqua che diviene lucida e trasparente come uno specchio, dicono
mezzo d'espiazione. leopardi, iii-38: diviene di necessità fisica il deporre il pensiero
de'particolari, come quella che nervo diviene e forza del principato, mostra però
di minuterie. idem, ii-13-16: diviene [il leopardi] arido come uno
minuti quarti. forteguerri, 22-102: diviene un picciol serpe, e picèol tanto
forze voglion condursi, un tale regolamento diviene a voi necessario per altre mire.
nel cielo, sì che la selva diviene fiumana. 3. figur.
'in atto 'perché il subbietto diviene lo stesso misto, il quale può tornare
è fuggito, / un pover uomo diviene / (se di più viver sostiene)
la cosa significata, che col tempo diviene nostra forma immaginativa assoluta. tale la
della maggiore sulla minore e la minore diviene uguale a zero. g. ferrari,
si riprende; l'ordine divino diviene come tipo e modello delle cose umane.
ad esse le qualità loro proprie, diviene manifestissima... confrontando gl'individui
fermata e tesa fra due punti fissi, diviene una molla allorché la si torce,
lasciati fermentare, danno un liquore che diviene vinoso e acetoso. = dall'
vivere in piena corrente della moda, diviene un abito che va ogni giorno prendendo forza
. de sanctis, 9-172: ferraù diviene cristiano, si monaca; è lussurioso
legge ti sforza, e in te diviene / inno il lamento. carducci, iii-
e perciò dall'oggetto al soggetto, diviene e non ristagna; non giace,
derivanti dall'ispessimento del perianzio, che diviene carnoso, come nel caso del gelso
questo e per la dolcezza delle sue impressioni diviene nelle società, dove i sentimenti ed
esercitata, l'industria... diviene una beneficenza... moralizzatrice, perché
/ amor lo stringe e per mio mal diviene / più feroce e crudel che tigre
le viste di piangerla. — che diviene operante dopo la morte di qualcuno.
vivacità e di bellezza, e l'altro diviene morto senza nessuno splendore. r.
spirituale della sua beatrice mosaica, sempre più diviene... ordinatamente estetico.
, anche lui prossimo alla morte, diviene ùn mito di parigi; una mostruosità
467: [l'animo] in tutto diviene obedientissimo alla ragione e pronto di volgere
gonfia: e dove mucida parea, diviene rilevata? giovan matteo di meglio,
giorni si cangia in sostanza filamentosa, e diviene infine veramente un'alga, convertibile in
dove, riprese le vesti muliebri, diviene, come nipote di clotaldo, dama di
infiacchiscono, ma il loro lavoro ancora diviene soggetto a'vermi ed alle tignuole,
masetto da lamporecchio si fa mutolo e diviene ortolano d'un monistero di donne. vangeli
. capuana, 1-iii-285: che cosa diviene nel nostro corpo la vescica natatoria del
si stabilisce tacitamente, divien giuridica, diviene patto sociale e si trova naturalizzata.
un uso linguistico o di una lingua che diviene così comune; appropriazione e uso corrente
di quello, e di povero egli diviene in niuna ricchezza, credemi che egli è
di poesia; la luna nel decrescere, diviene cornuta. = voce dotta
al pari del neo-socialista de amicis, diviene sospetto di intenzioni sovversive il giacosa,
ricchezza de'particolari... nervo diviene e forza del principato. lampredi,
petto se n'alleva e la loquela diviene più spedita. nappi, xxxviii-233:
, / nido di venti, ove diviene il cuoio / duro come armatura a
non s'accomoda..., diviene agro come aceto. le foglie di queste
guisa del sole nel sistema planetario, diviene un centro d'attrazione, in riguardo a
cose, sulle tracce istesse, tutto diviene ripetizione o noia, che è tutt'uno
sanctis, ii-8-487: l'obbiettivo della scienza diviene [nel cinquecento] la conoscenza dell'
: un uomo con due difetti notabili diviene ancora più comico, e molto più
, e specialmente quando col nome incatenata diviene verbo non senza grande ornamento della tosca
più notturnale, anzi supremamente diurno, diviene sotto il velario segreto, ineffabile,
novero de'tuoi divoti, che tuttavia diviene maggiore, crescerà in maniera che pochi
trasportata fuori della sacra cornice, e diviene un soggetto indipendente. -struttura ridotta alla
tanto tira dell'acque in alto che diviene nugolato e ingrossa e enfia e il vento
. bonichi, 72: qual uomo servo diviene / sua perduta ha salute, /
anzi più chiara splende or ch'ei diviene, / benché signor, del nostro
ingoia per forza o contro natura non diviene ordinariamente nudrimento giovevole a colui il quale
il sole] dall'acqua in alto che diviene nuvolato. rime anonime napoletane del quattrocento
. castiglione, 467: in tutto diviene [l'animo] obedientissirft© alla ragione
della mente, che, venendo effettuata, diviene un fatto esteriore, un obietto.
gli occhiali dello stesso colore: ma diviene evidente appena mutati gli occhiali.
che lo rende più particolare, lo schema diviene una immagine; se a questa si
si aggiunge la sensazione, l'immagine diviene un oggetto... cosi, secondo
atto che non piaccia ai vari partiti diviene oggetto di maligna censura e di aspre
fiamma del fuoco, che ne cresce e diviene maggiore. boccaccio, v-224: ogni
onesto, coll'andar degli anni, facilmente diviene insensibile alla lode e all'onore,
delle quali il contenuto nascosto del sogno diviene manifesto. -stato onirico: stato oniroide
sia della lente dell'occhio per cui diviene abile a trasmettere e refranger la luce
di habersburg, che immersa nell'acqua diviene opalizzante. reai gabinetto fisico di firenze
, colui che l'ha presa non diviene altrimenti che se fusse morto. soderini,
,... spesso di protettore diviene oppressore. alfieri, iii-1-13: i
la bocca d'oro del poeta trentino diviene passionatamente oratorio. pascoli, i-47:
saluzzo roero, 1-ii-15: doloroso ben diviene il giorno / a chi riman d'ogni
e idropico. leopardi, iii-38: diviene di necessità fìsica il deporre il pensiero
fomentata anco con certi libelli famosi, diviene contagiosa e si va dilatando. alfieri,
, iii-n-294: qui l'argomento nostro diviene da vero amplissimo e intricatissimo: tanto
fra la scorza ed il legno, diviene sugo nutritivo organizzante. cattaneo, v-1-80
fuggir di paura chiunque sente quel suono, diviene l'organo dell'immaginazione in questo poema
de sanctis, ii-6-71: quell'immagine diviene la sua ori- fiamma, intorno alla
quella maestà grave con autorità conveniente diviene austero, orrido et intollerabile.
masetto da lamporecchio si fa mutolo e diviene ortolano d'un monistero di donne, le
: la scienza opera come religione, diviene un apostolato, si propaga ne'popoli
violetta che spandono: odore che talvolta diviene sì forte e sì disgustoso da rendersi
infermo. idem, ii-92: il ferito diviene fastidioso ed iracondo e sente dolore pungitivo
ed alla felicità, e con questa diviene un mezzo. d'annunzio, iv-1-429
a debita maturezza pervenuta, dura non diviene; e nel medesimo luogo sempre rinasce
semplice * incipiam 'è analizzato e diviene: « io pur lo conterò ».
: di libera e investigatrice de le ragioni diviene [la filosofia] ottusa e scema
altra. così per es. la b diviene facilmente p o f, e viceversa
atto che non piaccia ai vari partiti diviene oggetto di maligna censura e di aspre
). machiavelli, 1-i-29: chi diviene patrone di una città consueta a vivere
della storia, appare cosa diversa assai e diviene spirituale da meccanica ch'ella si era
rivoluzionario, che passava per inflessibile, diviene al primo invito un pagliaccetto vanitoso e
, iii-281: il giardiniere s'ingentilisce, diviene un negoziante. felicita è una donnetta
un giocatore della squadra avversaria (che diviene in tal modo prigioniero), quindi
, 4-181: il sole / pallido allor diviene: un fosco lume / si spande
cui si svolge la panificazione, la mollica diviene appiccicosa e assume odore sgradevole.
, bolso, malinconico e pannoso si diviene. battista, vi- 4-55: non
: la linea parabolica descritta da'proietti diviene in certo modo una parabola a mostrare
colore porporino, che con gli acidi diviene rosso e con gli alkali blu. tramater
dànno un color porporino che cogli acidi diviene rosso e con gli alcali turchino.
, senza la qual parsimonia ogni facondia diviene finalmente una ridondanza importuna. c.
esige una riparazione, la partita di onore diviene inevitabile. rigatini, 1-119: 'partita
quello in un certo modo l'uomo diviene come animale, per questo s'alza
gonfia; e dove mucida parea, diviene rivelata? sacchetti, v-80: è
roberti, viii-1-78: l'umana carne diviene innanzi tempo pastura dei sozzi insetti.
patente [di agente di cambio] diviene un capitale nelle mani dell'uomo inerte
essere ipocrita. cavalca, 9-84: diviene oggi di molti che tutto il dì
il vinto si demoralizza, s'umilia, diviene schiavo, perde la metà della sua
infiacchiscono, ma il loro lavoro ancora diviene soggetto a'vermi ed alle tignuole,
parti estreme del vino, e seccato diviene qual cotica, la quale ritiene il
, i-8-58: più cruda e penace ognor diviene / l'aspra sua piaga.
: la linea parabolica descritta da'proietti diviene in certo modo una parabola a mostrare
dalla speranza egli sale al colmo e diviene perfetto per la forza di un perpetuo
, che la mano destra percorre, diviene maggiore e proporzionata alla lunghezza del raggio
, 18-122: fatto è che l'urgenza diviene... perentoria. moravia,
, se diventano abituali, la modificazione diviene ancora permanente, e quasi con necessaria
il sostanziale delle cose, ogni scienza diviene all'uomo impossibile. -ant.
: si vien propagando nella letteratura che diviene a poco a poco moderna la persecuzione di
, 483: ogni incontro con la realtà diviene un fatto personale e occasione di controversia
. colletta, iii-195: un grande esempio diviene principio e genio del secolo, al
virtù; lo ammira il mondo, diviene persuasione delle menti comuni. manzoni, pr
modeste, ma più pesanti e sicure: diviene continua, indispensabile come il respiro.
. prov. non pestar acqua che non diviene calda: è inutile compiere lavori che
: dice che 'nde [dalla retorica] diviene la vita 'onesta', cioè laudato intra
per cimiero, la piaggeria lirica del pulci diviene spropositata. ferd. martini, 1-ii-363
la fede degli dèi negli auspici; e diviene pianta...: cioè,
pugna et a la fuga / spesso ei diviene. -strumento di ferro con sezione
le fave sviluppano alla loro sommità, diviene con gran facilità il richiamo ed il nido
in una scarpa elegante fino dall'infanzia diviene molto galante ed attrae l'attenzione dell'
, e perché a guisa di una cera diviene lento e pieghevole e perché è odorifero
baritina che, sottoposta a riscaldamento, diviene fosforescente. bossi, 68: 'pietra'
affronto. bertola, 228: l'apertura diviene indi più ampia e tuto il prospetto
paura accoglie. loredano, 2-i-69: diviene pigro e lento quell'amore che non è
un pispino esce dinanzi dalla fonte e diviene fiume. e. cecchi, 6-256:
l'impresa è già maturo; / men diviene opportun più che si resti. marino
sua naturale placidità, ribolle, rigonfia e diviene turgida. de amicis, ii-538:
reno, di placido che era, diviene rumoroso e spumante, scorrendo più ristretto
l'intero cammino dell'arte; il 'monochromaton'diviene la 'terraverde'; ladefinizionedella'plastica'come
; ladefinizionedella'plastica'come 'proplasma'della scultura diviene incentivo all'invenzione o all'uso sempre
voi toccare il polso a'neutoniani, diviene una conseguenza pianissima, una riprova del
cristallografia. papini, x-2-744: la materia diviene energia, da ponderabile imponderabile. la
è sopramodo leggiero; e condotto alla luce diviene ponderosissimo. guglielmini, 9: cominciando
ergastoli si sale alle reggie, il sacco diviene porpora, i digiuni si mutano in
fondo lasciano materia che, asciutta, diviene polvere bianchissima. manzoni, pr. sp
può più sostentarsi colle sue braccia, diviene indigenza. periodici popolari, ii-115:
19 anni, che sono anni 304, diviene quasi di un giorno, ed essa
preda ancora dei barbari. -stato che diviene appannaggio di un sovrano straniero.
fonda una città... e diviene capo d'un popolo che viene in
centro nel quale sono piantate. questa pietra diviene molto elettrica col calore. venne così
coagulo o vero presame, di raro diviene denso. targioni tozzetti, 7-160: queste
il periodo di prova, l'assunzione diviene definitiva e il servizio prestato si computa nell'
muove con somma prestezza e da orizzontale diviene verticale. oriani, x-14-72: le
comoldi caminer, 235: la figlia diviene inquieta: il primo che viene a
democratico; quindi il valore della malleveria diviene equivoco; e la malleveria deve difendere
giungono più [i libri], e diviene di necessità fisica il deporre il pensiero
re felice che era, [edipo] diviene misero, cioè privato del regno e
se alcuna volta (la qual cosa diviene di rado) a'probi uomini le dignitadi
: se alcuna volta (la qual cosa diviene di rado) a'probi uomini le
che manca in patria, il matrimonio diviene un privilegio delle famiglie più agiate.
essergli suggetto, poi che per lui si diviene virtuoso. paolo da certaldo, 265
: come mai il figliuolo di dio diviene oggi nelle piazze di cafarnao sì prodigo di
. castiglione, 407: in tutto diviene obedientissimo alla ragione e pronto di volgere ad
: ogni suasion particolare messa in universale diviene morale sentenza, come a dire:
. comoldi caminer, 235: la figlia diviene inquieta: il primo che viene a
: lo strumento che a un tratto diviene parte dell'uomo, ha una voce
la mente virtuosa non s'innalza né diviene altiera e superba per prosperità né si
come l'olio di linseme, e diviene limpido in breve tempo con pochissimo deposito
dall'ar- terie si perfeziona e sangue diviene. -che è di poco successivo
: ella [la mente buona] diviene tanto più prossimana a dio, quanto ella
impresa è già maturo; / men diviene opportun più che si resti. g.
, / nido di venti, ove diviene il cuoio / duro come armatura a tutte
. stampa periodica milanese, i-158: diviene presso gli sconsigliati giovani una gloria l'
allora, colla sentenza in petitorio, diviene confermato come irrevocabile. ma sarà sempre
la terra non è cultivata, presto diviene salvatica e riempiesi di pruni e di
sdegna la rima, la quale in essi diviene quasi che una puerilità. pascoli,
verità di questo principio, che il vizio diviene tanto più pernicioso quanto più partecipa della
un giorno era visto come difetto oggi diviene un pregio. -rispetto geloso del
santi. avanzi, 1-5-20: diviene fetida e putente / chi perde il fior
(e, nella letteratura mistica, diviene sensazione olfattiva percettibile). -anche:
anima e corrompe il corpo, finché diviene un carcame che puzza. bacchelli,
mille odori piena, mettendovi tal concie diviene gialla, crespa, languida e puzolente.
picciole macchie rosse. quando tal pesce diviene grande, prende il nome di '
s'ingoia per forza o contro natura non diviene ordinariamente nudrimento giovevole a colui il quale
trasformano; un mondo permanente nella quantità diviene successivamente mille mondi diversi nelle qualità.
trasformano, un mondo permanente nella quantità diviene successivamente mille mondi diversi nelle qualità.
percorso dal corpo nello stesso tempo, diviene la misura della forza motrice, e
luoghi e a misura che il terreno diviene più magro, gli anni destinati al
, 7 né tua gloria maggior quinci diviene. 4. attraverso questo strumento
alla cella, il numero della quale diviene l'unico suo contrassegno.
sangue umano o d'altro grave delitto, diviene per necessità scorridore di campagna (perifrasi
nella germinazione de'semi e che poi diviene la vera radice della pianta. 3
. c. carrà, 449: egli diviene fi critico di se stesso, come
, si avvilisce, s'istupidisce, diviene inetto per l'avvenire. leopardi, iii-
231: la zecca cessa di travagliare e diviene la fabbrica delle ragnatele, o se
m. palmieri, i-142: si diviene prodigo quando per vizio si consuma il
del morituro, il traduttore del poema divino diviene fratello degli apostoli quando s'inginocchia.
colomella, incattivisce... e diviene mentastro di spiacevole odore, e tu
lo calore del fuoco si rarifica e diviene aere. leonardo, 2-347: s'ella
decta coagulo o vero presame, di raro diviene denso. manzoni, vi-1-583: la
pesta e con l'acqua tiepida impastata, diviene tenera di sorte che se ne fa
alla corte, seguitandone la morte, diviene irregolare: ma non già s'incorre
una superficie. baldi, 67: diviene anch'egli [il muschio] amante.
che quanto essi dicono per mera caricatura diviene in fine realtà. stoppani, 1-121
un onesto uomo che vive alla vecchia diviene necessario per redimere dalla miseria gli enti
alle spese della misera umanità, che ne diviene la vittima infelice. colletta, ii-58
dell'arte. de sanctis, ii-13-16: diviene arido come uno scoliaste. diresti che
occhi sla cella, il numero della quale diviene l'unico suo contrasegno.
capitale ', il lavoro salariato spersonalizzante diviene un semplice attributo incorporato nella merce che
della radice del rubarbo, e che diviene di un rosso porpora cogli alcali.
ch'egli è ogni cosa, perché ei diviene tutto quel che ei pensa, che
sdegna la rima, la quale in essi diviene quasi che una puerilità, come quella
, 9-115: ogni sentimento, allora quando diviene profondo e solenne in supremo grado,
viene / che chi maladdo e crii cieco diviene. 21. sm. (
consanguinei. tesauro, 4-591: niuno diviene repentemente buono 0 cattivo. leopardi,
eccessivamente che per la sua ridondantissima loquacità diviene intollerabile, essendo più tosto un repertorio
quale ha mali costumi per li quali diviene in infamia et allora perde la nobiltà.
consistenza più ristrignendosi e rassodandosi, perla diviene. a. boni, 17: attenzione
verdastro; al cannello imbianca, diviene friabile ma non fonde. =
fargli prendere un movimento rettilineo alternativo che diviene il principio di tutti gli altri.
ferrari, i-156: la resistenza a dio diviene legittima ed eroica, diviene la resistenza
a dio diviene legittima ed eroica, diviene la resistenza di edipo, la lotta dell'
, una volta accettata dalle parti interessate, diviene vincolante. = comp. dal
: cambia il metodo di lavoro che diviene più controllato, e anche quando riecheggia i
ogni luna l'erpete mi rifiorisce, diviene come una carta arricciata. -coprirsi
sia della lente dell'occhio per cui diviene abile a trasmettere e refranger la luce
padre. machiavelli, 1-i-29: chi diviene patrone di una città consueta a vivere
chiabrera, i-ii- 100: tal diviene il dolce aspetto / rigidétto. sempronio,
l'aria il vaporoso umore, / neve diviene, che, dispersa e lieve,
che troppo più vaga e riguardevole ne diviene. firenzuola, 222: com'ella vede
fracasso, ma finisce rilassandosi: il ruggito diviene un lamento pieno di grazia e di
.. gonfia e dove mucida parea diviene rilevata? trinci, 1-240: grano veramente
là rientrante e tingerlo de'suoi colori diviene più facil cosa. stampa periodica milanese
che sia un errore in se stesso, diviene più leggiero, quando è solo e
gonfia, e dove mucida parea, diviene rilevata? cennini, 3-66: abbi
secondo aggio audito dire, / e giovane diviene. ruscelli, i-118: li farà
modo rintuzzate e corrette, che l'una diviene amica dell'altra.
medesime cose, sulle tracce istesse, tutto diviene ripetizione o noia, che è tutt'
giovani nasce poco rilevata, ma molto maggiore diviene a più attempati, onde per
nella formulazione severamente giansenistica del roussin, diviene ora, nel nostro bolognese, poco
voler mescolare l'uno con l'altro diviene ripugnante. labriola, ii-262: tutti i
la rendita del 5 per cento, che diviene disponibile, cesserebbe d'esser portata a
de sanctis, i-83: il racconto diviene una storia teologica del genere umano,
che troppo più vaga e riguardevole ne diviene. -spandersi, effondersi in una
i-164: a poco a poco l'italia diviene altresì un paese industriale, e cogli
reno, di placido che era, diviene rumoroso e spumante, scorrendo più ristretto fra
, senza la qual parsimonia ogni facondia diviene finalmente una ridondanza importuna. siri,
suo accumularsi o per la sua presenza diviene cagione di malattia (placenta, bile,
lavoro in se stesso ritira e ne diviene fuor di squadra. mattioli [dioscoride
quel colore rosso, che tanto più cupo diviene, quanto quelli sono più grossi,
propri doveri cessa d'essere rivoltoso e diviene ubbidiente alla sola autorità legittima dei prìncipi
la vedevano gli ospiti stranieri, parigi diviene un po'simile alla provincia francese.
dà una tinta rossa, che poi diviene gialla esposta alla luce. questa polverizzata
sue dolcezze amor il tempra, / diviene a l'opra generoso e forte. montale
grandissimi danni. segneri, ii-136: diviene isacio più animoso che mai e, rompendo
quattrocento, 8: la rusata nulla diviene quando lo sole la fere, e lu
madre aggiungeva ridendo, « e lo diviene sempre più, scappa non appena vede
2-131: il ferro arde di maniera che diviene rubicondo. arici, i-48: tal
, simili a un giovane che di robusto diviene macilente, intisichisce e muore. le
, simili a un giovane che di robusto diviene macilente, intisichisce e muore. le
fracasso, ma finisce rilassandosi: il ruggito diviene un lamento pieno di grazia e di
otrantino, 220: la rasata nulla diviene quando lo sole la fere e lu
mestura densa, cedevole, che rassodandosi diviene elastica, ed è fatta di colla
: il reno di placido che era diviene rumoroso e spumante, scorrendo più ristretto
: anche la lingua schiavonica o scitica diviene oggetto della nostra attenzione, e non sarà
istituzione religiosa secondo la quale una persona diviene sacerdote (o sacerdotessa) e assume
. bonichi, 72: qualuom servo diviene / sua perduta ha salute, /
mazzieri d'uno scisma che ogni giorno diviene più grottesco, i sanculotti di questa rivoluzione
per lo freddo di lui agghiacciato, ghiocciola diviene. lauro, 2-134: il padre
certo tratto di tempo la vita agricola diviene di rigoroso dovere naturale necessario. senza
odore e sapore dolcigno, che poi diviene amaro. masticata è solubile. si
. essa ancora di subito imbianca e diviene candidissima. = deriv. da sardonica1
occhio la mappa circolare del tempo che diviene spazio. -sassòttolo. giuliani
il caro in quella superfluità che sazievole diviene. alfieri, i-70: io ritrovava
di tacito o di seneca. ma diviene difetto, quando le idee non sbalzan fuori
, che è minima presso l'ombra e diviene massima dal lato opposto ove confina colla
, bolso, malinconico e pannoso si diviene. buti, 2-556: finge l'autore
: il cranio lucido di de blasiis diviene purpureo e la pallida figura trasuda scandelle
marina dicesi che il vento scarseggia allorché diviene contrario o più contrario relativamente alla direzione
salvi, e non per questo ella ne diviene migliore, né rinnovandosi è men empia
ritrae dalle sue meditazioni altro che dubbi; diviene scettico. mazzini, 49-258: quando
anche la lingua schiavonica o scitica diviene oggetto della nostra attenzione. =
. patisce, più debole ne diviene..., perché della gran copia
agghiacciato svanisce e che, strutto, diviene scipito e senza spirito. massaia, iii-86
un indumento. pea, 7-659: diviene naturale che lui la stringa tra le suebraccia
ed imbevute ciascuna di differenti sali, diviene scompositiva di tutte le cose.
amare: per carnale amore l'uno diviene nimico dell'altro, seguendone molti mali
scordevoli per avventura s'avviene, quanto diviene egli abbietto e malvagio? -ignaro
umano o d'altro grave delitto, diviene per necessità scorridore di campagna (perifrasi
chi tiene la com- agnia de'savi diviene savio. tasso, 12-514: se l'
si screpola e l'esercizio dell'egemonia diviene permanentemente difficile e aleatorio. 3
: / d'un leonato scuro ella diviene; / ma grazia in quel colore
principio della chiarezza, senza la quale diviene inutile e vana ros- servanza di tutti
la rima, la quale in essi diviene quasi che una puerilità. alfieri, iii-1-159
galileo, 4-3-109: tale consonanza ne diviene sdolcinata troppo e senza brio. magalotti
, divenuto al fine della montagna, diviene e pare un'altra montagna di neve
dinanzi, onde la voce di necessità ne diviene sdrucciolosa. barbaro, 1-46: ogni
, i-15-9: lascian tanta morale / che diviene grappoli, quali per mostra portoron seco
da quella a parte a parte cacciata, diviene vento. 4. rinsecchimento.
abbondante speranza delle cose celestiali. allora diviene la cotenna arida e contratta, quando
... nella tragedia e nell'epopea diviene tolerabile se si può compensare con molti
molto considerabile, si condensa subito e diviene cagione d'umidità dannosa pei fabbricati,
la terra non è cultivata, presto diviene salvatica e riempiesi di pruni e di lappole
come 'complessità'in realtà non dipanabile, diviene praticamente un lungo, sinuoso, suggestivo
l'anima sua con l'intelletto, diviene di uomo angelo, tutto di celeste
che non sente che una trista esistenza, diviene timido e tumultuoso ad ogni ombra di
. rosmini, xxiii-91: il comun sentire diviene veramente la tessera e il paragone del
determinato a man a mano che 'n'diviene sempre maggiore; è 'divergente'nel caso
la precisione nelle parti plastiche, e diviene... una linea curva guizzante come
appoggio, va serpendo per terra e diviene sterile. b. corsini, 5-30:
. e, dopo concluso raccordo, diviene così buono e fedel suddito e soldato del
dentro è fiacco, quando la passione diviene vizio ed il carattere sfacciatezza, quando
e si sfibra l'organismo, e si diviene inetti all'umana generazione. einaudi,
..., la calce 'sfiorisce'. diviene più bianca e quasi di quando in quando
, i-iii-249: per altro smoderamento il poema diviene mostro sformatissimo, tale appunto quale a
sfuggevoli alla vista, il tutto ancora diviene presso che nulla. tommaseo [s
siti] di monte... ne diviene la forma del recinto delle mura della
, vii-164: l'uomo... diviene più lieto e più allegro vive,
loro per natura, egli diviene più bello s'egli si adorna e si
,... come per lei diviene l'uomo sicuro, cioè che sicuramente
et al diviso, e come per lei diviene l'uomo sicuro, cioè che sicuramente
pupo, osservando quel sinedrio di donne, diviene sempre più accigliato e duro.
, una rimane sillabica mentre l'altra diviene asillabica; se la vocale sillabica viene
drappo del crivelli divien 'tema'pittorico, diviene motivo, battuta di forte accento e di
a far cose delle quali causa ella diviene. -per estens. inconveniente.
apparati di acquisizione dell'obiettivo (che diviene in tale modo un bersaglio),
per la troppa umiditade che riceve, sì diviene il pane dove dèe essere e d'
sua pasta dura e schietta, sì diviene umida e isfarinacciola. = comp.
, i-iii-24p: per altro smoderamento il poema diviene mostro sformatissimo, tale appunto quale a
imperfezione, per la quale il ferro diviene scaglioso per troppo fuoco. 2
viene conferito da ambo le parti e diviene proprietà comune; la soccida con conferimento
soccorso non è lodevole se non quando diviene stimolo alle nostre forze. -con
. lo soggetta con violenze così inumane che diviene distruttore di se medesimo. segneri,
più prezioso or che l'acido solforico diviene sempre maggior mente necessario alle
a cui un corpo fluido o liquido diviene solido (e corrisponde, nel procedimento
una passione. loreaano, 2-i-69: diviene pigro e lento quell'amore che non
anonimo fiorentino, iii-601: secondo questo lume diviene l'uomo deiforme, cioè simiglievole di
avanzi, / né tua gloria maggior quinci diviene. t. contarmi, lii-5-430:
. tommaseo, 11-132: il passo poetico diviene un po'più sonante, perché più
sonno el suo adversario, vinci- tor diviene. machiavelli, 1-viii-8: egli ha voluto
nell'avve nire, mi diviene più sopportabile il presente. fenoglio, 5-iii-
di bricherasio, 1-13: il sopravanzo non diviene ricchezza, finché non si destini ad
quella a parte a parte cacciata, diviene vento. magalotti, 21-144: accostandosi
con la percossa non ha voce, ma diviene sì fatta in compagnia de l'altre
fetura. fra giordano, 5-39: non diviene così di noi, perocché siamo terreni
mira come / pallida esangue per pietà diviene; / e come sparsa per dolor le
cornoldi caminer, 235: la figlia diviene inquieta: il primo che viene a fare
che, durante il periodo riproduttivo, diviene rossa; si ciba di uova e
che si riduce in polvere, che diviene polvere. a. cocchi,
marzo-aprile 1965], 320: il problema diviene... ancora una volta:
'trionfi', in questa profonda trasformazione letteraria diviene il linguaggio della commedia, il metro
164: a poco a poco l'italia diviene altresì un paese industriale e cogli stabilimenti
... riposo a poco a poco diviene stagnazione. 4. mancanza
agli stilemi stereotipi del cantastorie. -che diviene luogo comune (un'espressione).
eccessivamente che per la sua ridondantissima loquacità diviene intollerabile. leopardi, iii-7: è
il viver in piena corrente della moda diviene un abito che va ogni giorno prendendo
negli agi e nelle dolcezze ingrassato, diviene stomacoso. goldoni, xi-586: che
dire che la stranezza e la improbabilità diviene quasi necessaria a'poeti che il fondamento
licenzioso e nello strano, la visione diviene un genere meramente letterario. idem,
con caratteri sublimi, in manzoni, diviene vuoto fantastico; e quell'affetto così
tenero e pieno d'unzione in lui, diviene sentimentalismo. le situazioni son spinte allo
rettor., 37-3: dice che 'nde diviene la vita 'onesta', cioè laudato intra
, la forza diventa potenza e la potenza diviene strapotenza non v'ha luogo a discolpe
gli animali, e stratificata col fieno diviene un alimento prezioso. 2.
4, 126]: lo stratigrafo diviene accessibile anche in piccoli ospedali ed agli
lor campo, debole e fiacca ne diviene l'eloquenza. ecci anche rotto il filo
sopelito nel molto vino, però che diviene stupido. s. carlo borromeo,
, replicata un certo numero di volte, diviene esattamente eguale a questa. p.
. pancrazi, 1-187: la vegetazione diviene selvaggia, poche sughere storte, lentischi
fra la scorza e il legno, diviene sugo nutritivo organizzante. -succhio (
. de sanctis, 9-186: la sintassi diviene più regolare, l'uso delle particelle
, svanisce e con essa meschian- dosi diviene terra. aleardi, 1-151: svanirà l'
spiritoso, che ben si conserva e diviene sempre migliore col tempo. soldati, 6-123
sciocco e più bestiale, cotanto ne diviene la gloria mia minore. 3
fomento alle guerre, un popolo neutrale diviene in realtà un occulto nemico e quasi
con buona sabbia, si tartarizza e diviene dura e resistente come il mattone.
colle sue cinque lire nel taschétto sdrucito diviene più bello, più loquace, più ilare
, se diventano abituali, la modificazione diviene ancora permanente, e quasi con necessaria
muta: / pereternarsi in bocca, aria diviene. / da voce tanto dolce e tanto
ardito e manero: / da che cominci diviene argoglioso / e della caccia mena gran
si conta dal momento in cui la sentenza diviene eseguibile. 8. momento
aggio audito dire, / e giovane diviene. dante, conv., iv-xx-8:
, ii-39: l'intelletto / anch'ei diviene e tenebroso e losco / dai pregiudizi
improvvisato che ha le mani sui milioni diviene come un prin- cipotto del settecento con
cammino dell'arte; il monochromaton diviene la terraverde. -agg. invar
. fra giordano, 5-39: non diviene così di noi, perocché siamo terreni;
rosmini, xxiii-91: il comun sentire diviene veramente la tessera e il paragone del sentire
essendo da'venti aiutate, così amore diviene tiepidissimo come gli sguardi cessano. s
. e tingerlo de'suoi colori, diviene più facil cosa. e. cocchi,
liquida, la quale, invecchiando, diviene del colore e della consistenza della colla di
gramma'. la denominazione dello 'stratigrafo'o 'planigrafo'diviene quindi 'tomografo'. d. diena [«
vino allo stomaco che questo potabil oro diviene: siché il suo libero troppo a lui
struttura di un tessuto (e quale diviene visibile nei tessuti particolarmente consunti e in
venezia valeva qualche volta per 'maschera, diviene nel traversi il 'sembiante'più trasmutevole che
acqua... né di nuova coerenza diviene nelle sue parti, né di nuova
231: la zecca cessa di travagliare e diviene la fabbrica delle ragnatele, o se
9-13: il tempo,... diviene poi tutto il contrario una volta passato
nemici de'suoi compagni nella milizia, diviene improvisamente centurione, sospira subito il tribunato
prolissità elocutoria; la quale tanto più diviene aborrevole, se con la trivialità della
loro figliuoli impubéri, morti essi, diviene in altri autorità di tutori. chiari
8-1-317: ercole, di vittorioso, diviene forsennato e ucciditore della moglie e de'
7-213: gide, oramai chiamato x, diviene 'una na tura ultranervosa che
elli perde tutta la sua fierezza e diviene sì umano che 'l suo signore lo
che è unico fin dah'origine o diviene tale per la distruzione o la perdita
e un certo determinismo nell'oggetto che diviene immagine cinematografica: ed è naturale che
cellini, 529: imperò la detta opera diviene a essere alquanto unticcia e lorda.
l'usare questo vizio, più lussurioso si diviene. bibbia volgar., vi-38:
e meno del qualcosa; che poi qualcosa diviene con l'aggregamento de'corpuscoli e de'
1-387: leggiera come l'aria di cui diviene libera cittadina, ecco librarsi la vaga
, coperto di velame di nebbie, diviene tenebroso e molto oscuro. carducci,
rivoluzionario, che passava per inflessibile, diviene al primo invito un pagliaccetto vanitoso e
serpenti; la cui venenosità, siccome diviene delpaltre fiere, è più dura per
dell'aria, vivo e vago e risplendente diviene. -figur. membro virile (
virtù sensitive interiori, e questo primieramente diviene alla fantasia, e da questa è mandato
aperta e non ombrosa campagna, onde ne diviene molto visitata dal sole, e però
e di bellezza, e l'altro diviene morto senza nessuno splendore. savi, 2-i-51
malattia degenerativa della congiuntiva la cui superficie diviene secca e biancastra, per la trasformazione
e perché à guisa di una cera, diviene lento e pieghevole e perché è odorifero
talor la fortuna. mamiani 3-452: diviene [carlo alberto], per carità d'
la stampa [n-vi-1995]: imperativa diviene insomma la 'necessità di autoregolarsi', la
», 3-124]: la classe operaia diviene la classe di coloro che hanno la
, con la sua mutilazione alienante, diviene il simbolo del diluiménto espressivo a cui andava
, 1-214: occidente, che cosa diviene in tutto l'oriente col non saper leggere
nubian (dove lo scricchiolare del vinile usurato diviene parte integrante del loop ritmico).
[17-xi-1991], 195: il restyling diviene così un lavoro di coppia di chirurghi
nel caso di kasdan il lavoro di sceneggiatura diviene, per usare un termine sempre presente
alto profilo è il segretario politico che diviene presidente del consiglio. l'unità [
in stupende fioriture sui fili d'erba e diviene brosema. = voce ven.
il suo parlare, lo frantuma, sicché diviene difficile seguirlo, anche quando la lingua
linguistico. leopardi, i-1471: o diviene [la lingua] una stalla d'augia
la sensibilità e la percezione dell'individuo, diviene una sua pelle sensibilissima che reagisce,
della perdita di calore per l'irraggiamento diviene matematicamente arduo e può ricondursi allo studio