l'uso, tórre l'uso, divezzare ', è modo più che barbaro.
la mano. 2. slattare, divezzare. bencivenni [crusca]: quando
. divezzaménto, sm. il divezzare, tesser divezzato. 2
. gioberti, iii-291: non so affatto divezzare l'animo mio dalle dolcezze di tale
massime a quelle piante che si voglino divezzare dall'acqua o non dargliene.
iii-3-299: quella balia che, per divezzare il bambino, s'intride le mammelle
divezzato (part. pass, di divezzare *), agg. (anche
critico. = deriv. da divezzare. divézzo, v. divezzato.
quella balia,... per divezzare il bambino, s'intride le mammelle
stimano lo scettro civile più acconcio a divezzare gli uomini dalla vita libera che ad
caccia proibita ed è molto difficile a divezzare. alvaro, 20-68: era un mondo
scriveva il suo libro nel secolo xvii per divezzare i suoi monaci da due vizi contrari
2. slattare, spoppare, divezzare un bambino; distaccarlo dalpallattamento al seno