anni, quando il mio malumore sarà diventato una cosa impossibile, finirò per trovare che
3-204: l'attaccamento alla velia era diventato più forte di tutto: tanto più forte
pass, di abbellire), agg. diventato più bello, più piacente; imbellito
, agg. raro. abbronzato; diventato bruno. forteguerri, 12-70: viso
controllo. moravia, vi-226: era diventato ben presto uno dei capi dell'antifascismo,
conforme a un'abitudine; che è diventato intrinseco per abito (v. abito
piede sul sicuro. 2. diventato abituale, che si ripete per abitudine.
moderati. peccato che quest'aggettivo sia diventato frusto per l'abuso fattone dai parlamenti
accorato pes simismo; era diventato aspro, nelle sue ultime lettere c'
con me, che per forza è diventato mio camerata. vico, 326:
né l'ufficio a cui adempivano è diventato del tutto superfluo. baldini, i-211
affarista greco. pea, 7-516: era diventato affarista di ogni genere di affari,
), agg. reso freddo, diventato freddo. -al figur.: diminuito
era lontano, presto il paese sarebbe diventato mèta di troppo modeste felicità estive. luzi
scena darsi ad urlare che il padrone è diventato matto, e gridare: « aita
egli, franto dal tempo, era diventato trasparente come l'alabastro: la fronte
e cereo. idem, 19-493: era diventato fior di pesco e si scolorava come
quest'uso... ora è diventato contagioso e non c'è villa, non
mercé di quest'album, milano era diventato un vivaio di raffaelli e di miche-
a cui era stato sottoposto, era diventato grassoccio. leggi agrarie, 240-7:
pass, di allargare), agg. diventato più largo, più ampio; ingrandito
, 386: per il molto bere diventato allegro, sendo il teschio di coni-
pass, di allenare2), agg. diventato più mite; che ha perduto intensità
pass, di allupare), agg. diventato simile a lupo. - anche sm
pane ammuffito, in tre giorni era diventato magro come un chiodo. cantoni,
. baretti, ii-80: ora sono diventato un pezzo di savio grosso come una
iii-347: da poco in qua siete diventato un diavolo ancora voi. manzoni,
faccio miracoli, e di maschio son diventato femina, ah, ah; il
il bel colore dei martiri, era diventato l'insegna dell'anticristo, e in suo
vita a modo suo, lui era diventato antifascista. bilenchi, 4-83: erano
asserendo che se io avessi studiato sarei diventato un secondo raffaello sanzio da urbino.
i capelli sono bianchi, egli è diventato semplicemente un erudito, un antiquario.
cammillo giusti. 3. ant. diventato esperto per gli anni; che ha
ragioni il prof. benito mussolini è diventato apostata? bocchelli, i-136: una
non mi mollava. in quei pomeriggi era diventato appiccicoso come le foglie marce. pratolini
le sue trasformazioni, e delle volte diventato invece appropriato, adatto alle circostanze,
che non ne diventò giudice; ma, diventato arbitro nella causa sua, lo condannò
lunatico. burchiello, 105: diventato sono arcilunatico, / e ho
bella visitatrice, esclamò: « eccolo diventato un uomo! ». paolieri, 2-53
v.]: quel repubblicano mignatta è diventato un aristocraticone de'più stomacosi.
congedare? e non sapevi che sarei diventato un cane arrabbiato, e avrei morso
essi. giordani, ii-208: ero diventato bigotto, a tal segno che m'ero
fu già in italia mestiero, è diventato arte, e così il fare de'
. nelli, 18-2-14: questo luciano, diventato asino, nel corso della sua vita
asino risalito: chi da povero è diventato ricco e potente, restando tuttavia rozzo
della penitenzia e continuo piangere, era diventato quasi cieco, e poco vedea lume
cominciavano a mancare le cose necessarie, diventato di assediante assediato. v. borghini
maria e la volli sposare. sarei diventato assistente del padre. avrei fatto dei
dio, che, quasi insensibile e mutolo diventato, e'rarissime volte parlava. segneri
pietà me lo attaccava al cuore; era diventato come un mio figlio.
mio acerbo esilio mi sia intervenuto, esser diventato... doppio attraversatóre di ogni
avida. emanuelli, 1-140: ero anzi diventato avido di ricordi, ed essi tornavano
rovinatosi al giuoco e alla crapula, diventato una specie di avventuriere alla caccia del
2-95: camillo di ferocissimo combattitore era diventato indugiatore e badatóre. 2.
né di bagni interni col vino. sono diventato temperante e moderato in tutto. de
ballava dentro i vestiti, tanto era diventato magro. bacchetti, 2-364: è
dunque in età di anni tredici scarsi diventato filosofo; del qual nome io mi
divenuto poliamolo, e di poliamolo era diventato medico. algarotti, 3-49: io lascio
e non vedete voi com'egli è diventato pratico nel giuoco, e fatto accorto
passò anche in questo tempo barbarossa, diventato bascià e capitano generale dell'armata di
pea, 5-212: il garzone è diventato un ragazzo insignificante, perfino brattino e
cederai fa un sogno, come è diventato ricco con gran tesoro; la mattina vegnente
pazzi, xxvi-3-354: il varchi è diventato battezziere, / ed ha ribattezzato due
accaduto due o tre anni prima era diventato l'awenimento più importante e beatificante della
per armando duval in persona, e diventato mito, le madri lo avevano successivamente
chi, uno degli attuali che sarà diventato un altr'uomo, uno che abbiamo ancora
, iii-67: che credi che io sia diventato un ani male? povero
aretino, iii-70: certo gli son diventato affezionato di cuore, e mi parrebbe
, 473: costui, sendo diventato ricchissimo, ed essendo di natura
1-60: agli insulti, medolago era diventato bianco d'ira, chiuso in una
.. idem, 3-243: sei diventato un politicante,... un agitatore
grazzini, 3-2-6: il mondo è diventato tanto strano, / che spesso il
xxv-1-181: o girifalco, tu sei diventato / un grande biastemmiatore. a.
pananti, i-96: ma quando è diventato bisognoso, / niun più lo vuol
fece subito il bocchino tondo e, diventato tutt'a un tratto più umano e più
, da correttore di bozze era diventato giornalista. = deriv. da
saremmo rimasti amici, non sarei mai diventato un borghese... -invece lo sei
bottega e, dopo chiusa questa, diventato maestro di casa. settembrini, 1-247
stato il braccio destro dell'abate, era diventato il braccio destro del capo della diocesi
rivoluzione. cassola, 2-244: mommi era diventato il braccio destro di baba. con
: è segno che il combustibile è diventato brace e che nulla di nuovo brucia;
brodosissime, e faccia conto di esser diventato frate. idem, 16-ix-84: dopo
pea, 5-212: il garzone è diventato un ragazzo insignificante, perfino bruttino e
bucature, e'mi pareva d'esse'diventato ima grattugia. 3. foratura
. bratteati, 4-258: egli era diventato l'oggetto di una caccia di cuori
la nona luna posso dire di essere diventato cadavero. c. dati,
, sprezzatore de ogni virtù sei diventato. ariosto, 46-25: ne
6-21: il mio abito nuovo era diventato di color caffè tostato e lasciava sulla
voce e s'inquietava gesticolando. era diventato rosso di fuoco. s'era alzato
redi, 16-iv-410: bisogna che io sia diventato caffeista perfetto, perché quando bevo
ritto -una caldana al viso che era diventato rosso fino alla radice dei capelli -e non
] nacque già uno antonio che, diventato religioso, fu calonaco di san michele di
senza riposo, che con gli anni era diventato in lui una specie di tic,
capitani d'industria, anch'egli sarebbe diventato un capitano d'industria. 7.
io non vorrei che a alcuno per essere diventato senatore... giudicassi non avere
, 501: in tre giorni era diventato magro come un chiodo, ma neppur
(i-512): voi sete oggimai diventato un di quelli de l'inferno. andate
ebbi un continuo capogiro, da professore diventato segretario. de sanctis, iii-261:
virulenza delle sue filippiche... era diventato quasi il caporione del subbuglio. faldella
: era un galletto bastardo che sarebbe diventato cappone senza cresta e senza coglioni.
a furia di star sul fuoco siete diventato di fumo, un fenomeno naturalissimo.
buca / me lo trovai davanti / diventato di colpo così enorme. 2
a tavola la rimpinzavano, ne era diventato anche più allegro. pascoli, 1392
me ne rallegro, che voi sete diventato, come dir carne, e ugna.
gramsci, 114: deve essere diventato terribilmente religioso nel senso positivo della parola
e, nel linguaggio comune, è diventato sinonimo di mente chiara, tendente a
/ vim presario in angustie diventato. giusti, v-27: s'ella nelle
risvegliarsi la mattina, / e ritrovarsi diventato due, / cioè questo bel cece e
voce e s'inquietava gesticolando. era diventato rosso di fuoco. s'era alzato dal
rebora, 243: far poesia è diventato per me, più che mai, modo
rinaldo faceva, il quale pareva diventato una cicogna. landino [plinio],
penitenzia, e continuo piagnere, era diventato quasi cieco, e poco vedea. boiardo
cecchi, 6-33: il guscio, diventato ora un solo pezzo, viene riafferrato
aretino, ii-156: io son pur diventato cursore, che cito le ruffiane dinanzi
è calato verso il mare, è diventato tutto celeste; nel monte forato è
montale, 4-242: oggi l'interprete è diventato un neces sario co-autore.
una specie di noce ricoperta dal calice diventato tenero e sugoso, ed i fiori che
fastidiosa incertezza. guicciardini, 162: diventato duca di milano e non avendo fatto
pravo cogitaménto procede e deriva che tu sei diventato discolo. = deriv.
: era un galletto bastardo che sarebbe diventato cappone senza cresta e senza coglioni,
albergo dei poveri in napoli, dove diventato giovanetto diede una coltellata ad uno,
da primo de rivera in qua è diventato, per volontà della regina d'allora
, impiccati, massacrati, ma cosa è diventato questo mondo? = dal lat
il « corpo santo », e comitato diventato rurale. arila, 104:
là trasportatone l'uso in europa, è diventato [il cioccolatte] comunissimo. vico
fusse scoperto amico ai medici, sarebbe diventato sospetto ed odioso al popolo.
ai suoi bei dì, adesso era diventato, se si potesse dire, ladro di
poesia] se non quanto era in loro diventato sentimento, e non mai1 quello che
albergo dei poveri in napoli, dove diventato giovanetto diede una coltellata ad uno,
venezia. meglio: un bel giorno è diventato a venezia il console di spagna.
panzini, i-447: un signore era diventato principe- consorte. non che egli avesse
. redi, 16viii- 253: son diventato il più continente uomo del mondo;
un atto dopo che esso è già diventato esecutivo. -controllo ispettivo: esercitato dall'
visitava. menzini, iii-340: io son diventato talmente pigro, che mal soddisfaccio a
convertire se non quanto era in loro diventato sentimento, e non mai quello che
altro. gramsci, 114: deve essere diventato terribilmente religioso nel senso positivo della parola
poco, che d'un copistàccio sia diventato poeta. -dimin. copistàccio.
] coppa rosa o vetriuolo per vecchiezza diventato bianco. targioni tozzetti, 12-6-314:
, impiccati, massacrati, ma cosa è diventato questo mondo? vittorini, 1-9:
che il delitto confessato dal mora è diventato verosimile; tanto che ne lo costituiscono
a quel tempo credevo di essere ormai diventato un altro, provavo un certo disappunto.
che puzzava di criminale, pareva d'esser diventato un uomo come gli altri, crepava
. (superi. cresciutìssimó). diventato più grande per naturale sviluppo, sviluppato
a diventare capoluogo. 2. diventato adulto, che ha sviluppato con gli
greto del fiume. 4. diventato più intenso, più forte; fatto più
riformò l'esercito. 6. diventato più potente, più forte (uno
. gramsci, 114: deve essere diventato terribilmente religioso nel senso positivo della parola
. nievo, 236: lucilio era adunque diventato, come dice la gente bassa
aretino, 11-156: io son pur diventato cursore, che cito le ruffiane dinanzi
originariamente ante (nel 1505), diventato dante per agglutinazione della preposizione, come
. papini, 8-35: eccomi diventato un romanista accanito: lettore di
da bruno. bozzati, 5-61: era diventato uno di quegli uomini imponenti, decorativi
adesso che l'odio contro la francia è diventato così cieco e servile, come era
forme di cacio, nel quale era diventato alla fine una sorta di campione.
4-241: è vero che adesso era diventato giudizioso, tutto dedito agli affari; ma
autore mostrare che 'l mondo non è diventato reo e cattivo, perché la nostra irniani-
: vedersi quasi degradato nella società, diventato agli occhi del mondo quasi reo di qualche
, piagne. caporali, i-117: diventato perciò bizzarro e crudo, / fè a
vedete voi come il mio fratello è diventato un pessimo demonio? egli ha morto il
nave fradicia. moravia, xi-177: ero diventato straccione da far paura...
ma sì, caro mio; sei diventato così deplorevolmente umano, che non ti
in breve tempo da potentissimo e florido diventato orribile teatro di stragi, di morti
in grado di dimostrare? sarebbe per caso diventato determinista, un determinista a modo suo
tenca, 1-158: in italia è diventato quasi abituale un sovrano disprezzo per tutte
giocosa, 160: l'eco era diventato il suo interlocutore. una volta,
repubblicane di mazzini, ecco luigi napoleone diventato imperatore, ed il suo intervento a
3. che si sta dissolvendo; diventato meno denso, meno fìtto (la
bocchelli, ii-403: un timore poi, diventato morboso dopo la scappata materna, di
a quel tempo credevo di essere ormai diventato un altro, provavo un certo disappunto.
dopo un anno dal licenziamento, era diventato un'ombra. il corpo discamato del
, capei era, dio sa come, diventato taparel. d'annunzio, iii-1-362:
filosofo dell'ultima epoca dell'umanità. è diventato una prefica laida... coi
cogitamento procede e deriva che tu sei diventato discolo. -è egli qualche animale questo
a forza d'esser disgustato, era ormai diventato disgustoso. era sgarbato con tutti.
sé; ma nel linguaggio amministrativo è diventato necessario. panzini, iii-15: io
tenca, 1-158: in italia è diventato quasi abituale un sovrano disprezzo per tutte
, da pavonazzo e infiammato, era diventato fior di pesco e si scolorava come
sobrio, temperato, astinente; ora è diventato distemperatissimo bevitore. leone ebreo, iy
cfr. divenire1). diventato (part. pass, di diventare)
., 2-2 (136): pareva diventato una cicogna. s. bernardo volgar
. grazzini, 2-80: per la disperazione diventato ardito. leopardi, v-21: né
.. quasi degradato nella società, diventato agli occhi del mondo quasi reo di
quelle tristezze lagrimose con cui il cielo diventato grigio principia a piangere l'estate che
! tu studi adesso, poi, diventato dottore, comincerai a guadagnare.
designato dal compì, predicativo); diventato. francesco da barberino, ii-139
nascosto alla madre; tanto leggeva che era diventato del colore della cera.
gottinga. bocchelli, 6-408: poi era diventato... medico di vaglia,
dolman bianco degli ussari dell'imperatrice era diventato grigio durante la traversata da marsiglia a
e neppur matto / son per questo diventato. -mangiare il pane del dolore
messere '. nievo, 2-44: son diventato mezzo palermitano. mi piglio su del
, / che si cred'egli d'esser diventato? -acer. dottoróne, dottoróna:
del liceo, un capo scarico amenissimo, diventato primo amoroso in una compagnia drammatica di
e che fosse tutt'a un tratto diventato buono m'attraversò la mente, ma
? « tu devi dire che sono diventato indifferente ». nievo, 1-164: scoperto
ebbrezza favoriva e scopriva, come fosse diventato ingenuo, la duplicità d'ogni suo
e sanza macola avea fatto iddio, diventato reo, per la licenzia si macolasse
ebrea / el cristian popol oggi è diventato. ariosto, 14- 45:
porpore). altro che gli fosse diventato genero. mauro, xxvi-i-tramater [s.
, e poi. il gravame tributario diventato intollerabile; l'industria...
(ensolito), agg. ant. diventato molle, soffice. ristoro,
senza potermi sfogare a parole quasi fossi diventato muto. -ant. e letter
, agg. ant. che è diventato uguale di peso. 1.
i-7: aveva appreso che egli era diventato assai ricco, non aveva capito se
e'sono nuovi. guicciardini, i-301: diventato re di francia, niuno desiderio ebbe
pascoli, i-138: questo aggettivo è diventato ambiguo, come « sacro », che
un esecutor testamentario, come voi siete diventato, vesta da contadino...
altro: diventare (e anche essere diventato). pier della vigna, 3-43
: fra qualche anno, galasso machiavelli sarebbe diventato superuomo nietschiano estetizzante. levi, 1-125
del brigantaggio, come pare che sia diventato di moda, da qualche tempo, da
esuberare), agg. letter. diventato sovrabbondante, eccessivo. c.
perso ogni pretesa alla civetteria ed era diventato affatto meccanico. 9.
buti, 1-762: costui era così diventato enfiato, per ch'era idropico, e
... vezzeggiativo sia poi diventato anche un eufemismo, e che abbia servito
fin a tanto non senta tu sii diventato cicogna. ariosto, 5-32: venner
non ci dichiara, come l'uomo sia diventato uomo, se non con una parola
potrà aver mai dei credenti perché ormai diventato extrastorico. = voce dotta,
secolare tutto alle faccende; e sei diventato arido e secco. castiglione,
fachiriz ^ ato, agg. raro. diventato simile a un fachiro; oltremodo dimagrito
donne, mi trovai, quando albeggiò, diventato l'amico e il confidente di gabriella
? * fascio, involto ', diventato nel lat. volgare * phacus (senza
. (famigliarizzato). reso familiare, diventato familiare, intimo, intrinseco, di
il quale, intrato in fantasia d'essere diventato un taccone da scarpa, caminò fino
, 2-17: a sedici anni era diventato sognatore, fantastico, ipocondriaco, e
egli avendo grande dispiacere e dolore, era diventato sì strano e fastidioso, che né
effettivo. levi, 3-37: è diventato, questo viaggio, per gli isnel-
vedessi. questo dico, perché io son diventato sì superbo per il favore che
credè d'averlo perduto, tanto era diventato bianco e non distinguibile dal bianco lino.
nell'erba; gli pareva d'esser diventato egli stesso humus fecondatore; si sentiva rampollar
marito infedele per la mogliere fedele è diventato santo; e ancora la mogliere infedele
bocchelli, 1-i-23: il boldrini repubblicano era diventato cavaliere della corona ferrea.
che, per essere stracotto, è diventato durissimo e quasi vetrificato.
ferréto, sm. materiale laterizio diventato durissimo e quasi vetrificato per la forte
che, per essere stracotto, è diventato durissimo e quasi vetrificato. =
spaventano, e giove che m'è diventato nimico. petrarca, 217-2: già
l'autore mostrare che 'l mondo non è diventato reo e cattivo, perché la
, 4-111: lo stato napoletano sarebbe diventato un feudo russo, cioè la russia avrebbe
stuparich, 5-370: tutto il paesaggio era diventato livido, mentre il cielo si striava
piovene, 7-436: il sentimento non è diventato per questo più filoamericano.
quando fra due anni il tuo giosuè sarà diventato l'eccellentissimo signor dottor giosuè carducci dottore
dei filtri d'amore, ed era diventato il suo amante. 2.
lampedusa, 148: il principe era diventato paonazzo, financo le orecchie, financo
... l'illustre geologo, diventato il più coraggioso finanziere e il migliore
anni aveva fatto fior di quattrini ed era diventato milionario. giocosa, 52: a
fississimo). reso (o diventato) stabile, immobile, incrollabile;
[il costume regionale] non è diventato folclore, lo portano in piena sincerità,
a crescere come in fino allora, sarebbe diventato un forasiepi dei primi; ma invece
, lat. forndx-àcis (nell'uso era diventato sinonimo di furnus o fornus *
: mi pare che il sangue sia diventato lava, e sento la faccia fornello
chian rubesto ', cioè quel fiume, diventato per la pioggia corrente e fortunoso.
aveva perso le forze, ed era diventato scuro nel volto. -per forza
assorta nel suo volto nuovo, semplificato, diventato un liscio viso di gomma rosa,
: egli, franto dal tempo, era diventato trasparente come l'alabastro.
freddare), agg. che è diventato freddo, che ha perduto in parte o
: porta via il tè che è diventato freddo. pavese, 7-87: -facciamo baldoria
quella camera, e quanto n'era diventato ventoso. p. fortini, iii-571
, il quale già per vecchiezza è diventato cenere. -di botte da cui
fa sì lasso, / e son ormai diventato sì frollo, / e sì trito
rinaldo frustorno. caporali, i-117: diventato perciò bizzarro e crudo, / fè
assalti a mano armata, egli era diventato un po'brigante. fucile (ant
, di nome corradi, ora è diventato un funzionario. -funzionario di fatto
suona; / sei giovan de giovanni diventato. carrer, 3-239: lasciamo al doni
: parendoli a costui il plebeo esser diventato signore, si deliberò di farsi vedere
il qa-ira gli alberi di gabbia, e diventato inabile a far le mosse, correva
dopo dieci anni di esercizi amorosi, era diventato gallo professionista e perfezionato. sbarbaro,
, 2-12: io sognava ch'io era diventato una gallina... quel beccare
i-285: così il nostro soggiorno è diventato / uno spedale, ma le medicine
, gialato; superi, gelatìssimo). diventato ghiaccio, ghiacciato (l'acqua o
guglielmo brissonetto,... di mercante diventato prima generale di francia e poi vesscovo
fatti, di persone; reso o diventato comune. mazzini, i-547: la
in cuore. oh che gesuita son diventato in quei nove mesi. de roberto
che dico? un chiasso, è diventato. -zona vecchia di una città,
ant. e dial. giazzato). diventato ghiaccio; congelato (l'acqua,
ghiacciate e tremanti. -che è diventato freddo, che ha perso il calore
? pavese, i-238: il grano sarebbe diventato ancora più alto giallo e frusciante.
senza riposo e senza cibo, era diventato spaventevole. d'annunzio, v-2-62:
di dinamismo: il suo dialogo è diventato polemico, giornalistico e spoglio di candore
avrebbe infilato la via giusta e sarebbe diventato un bravo lavoratore. 27.
g. bassani, 1-76: era poi diventato una gloria di bologna e della nazione
: il cane, caso strano, era diventato perfino vivace e prese a corrermi avanti
si volse alle forze, e di golpe diventato lione. -qui ^ la golpe
vorrei che oggi fingeste meco di essere diventato un altro uomo. g-uadagnoli, 1-ii-119
secco. burchiello, ioo: son diventato in questa malattia, / come un
e neppur matto / son per questo diventato; / anzi, l'abito portato /
cassola, 2-290: il gravame tributario diventato intollerabile. 2. nel
mi credeva... che voi foste diventato uomo di consiglio e di gravità.
5-153: il mio casco africano è diventato una grondaia, sulle mie spalle piove
,... oh io forse sarei diventato un altro io. 36.
lat. bellum * guerra ', diventato omofono di bellus 'bello, grazioso
ciolla. cicognani, 3-197: sei diventato il cavallo del ciolla che aveva cento guidaleschi
tenca, 1-158: in italia è diventato quasi abituale un sovrano disprezzo per tutte
moravia, 15-26: l'atto sessuale è diventato nien- t'altro che produzione. l'
illibidinire), agg. reso o diventato libidinoso. bocchelli, 2-v-313:
, vedete anche voi altri, cos'è diventato, a quanti si dà: e
, di imbacchettonire), agg. diventato bacchettone, ipocrita. magalotti, 1-33
-corrotto da costumi, da usi stranieri; diventato barbaro. b. davanzati,
purezza della propria razza o stirpe; diventato bastardo. -in partic.:
suona; / sei giovan de giovanni diventato. 2. figur. organizzare
: anche il vecchio naretti riveggo, diventato sordo e ormai imbecillito. svevo, 6-497
, di imbiancare), agg. diventato bianco. -per simil.: coperto di
ed ammirava. 4. diventato pallido per l'emozione o la paura
, di imbianchire), agg. diventato bianco. -per simil.: coperto di
, di imbiondire), agg. diventato o reso biondo. ricciardo da
versi una congerie. 3. diventato improvvisamente focoso, irrequieto, indocile ai
passioni. 3. imbizzarrito, diventato focoso (un cavallo o un altro
imbricconire), agg. reso o diventato briccone. tommaseo [s. v
fango ed intonicato di neve, era diventato cavalier di malta. dottori, 1-311
pass, di imbruttire), agg. diventato brutto; involgarito; decaduto, intristito
baccante! a la pietà perletter. diventato magro, smagrito. dona, /
di corde disposte a reticolo; agg. diventato maligno (una malattia). —
agg. (raro immelanconito). diventato malinconico; oppresso da sfiducia, avvilimento
immalinconita di più. 2. diventato denso, spesso, poco scorrevole (
, di immalvagire), agg. diventato malvagio; depravato, corrotto.
costoro immaimmarmorito, agg. ant. diventato di marmo scherati i... i
mi stava nell'animo da tanto, è diventato palpabile certezza. bocchelli, i-236:
agg. (letter. immedesmato). diventato una sola cosa con un'altra;
nannini, 1-214: essendo l'amico diventato tristo, bisogna veder se il suo
, di immelensire), agg. diventato melenso; intontito, istupidito.
. immilanesito, agg. raro. diventato milanese; trasferitosi a milano.
. immisantropito, agg. raro. diventato misantropo. pavese, 11-ii-354: lui
reso immobile; immobilizzato. -anche: diventato duro e insensibile. imperiali,
, sceso di cielo in terra, diventato dio e uomo, morendo per darci
14-198: senza il principio religioso io sarei diventato scettico, avrei pervertito il cuore e
, di immorbidire), agg. diventato morbido, molle; ammorbidito.
immorellire), agg. letter. diventato scuro; colorato in modo particolarmente intenso
, agg. letter. reso o diventato immortale. salvini, xii-1-388: orazio
immucidire), agg. ant. diventato mucido, ammuffito. soderini, i-136
. 3. per estens. diventato più chiaro, sbiadito, evanescente.
. impallorito, agg. letter. diventato pallido, impallidito. - anche al
. impanzito, agg. ant. diventato grasso, panciuto. della porta,
impariginato, agg. letter. diventato parigino; perfettamente assuefatto all'ambiente e
agg. letter. salito sul parnaso; diventato poeta; dedito alla poesia.
, di impazientare), agg. diventato impaziente; impazientito. nievo, 58
di impazientire), agg. diventato impaziente; infastidito, innervosito, inquieto
, di impecorire), agg. diventato docile, mite come pecora; divenuto
, di impedantire), agg. diventato o reso pedante o pedantesco.
il suo fusto da cavallerizza ungherese è diventato imperatorio. d'annunzio, ii-297:
i cavalli imperversati. 2. diventato più cattivo, reso più malvagio;
impervertire), agg. ant. diventato perverso, corrotto, reso malvagio,
da impetrarcare. impetrarchito, agg. diventato simile al petrarca. baldini
), agg. fatto diventare o diventato piccolo. -anche: che appare piccolo
assunto una natura inferiore alla propria; diventato uomo (dio). pisani,
, di impiccolire), agg. diventato piccolo o più piccolo. — anche:
assunto una natura inferiore alla propria, diventato uomo (dio). segneri,
fra ceneri impietrite. -per estens. diventato duro, solido, compatto, come
tracce. 3. figur. diventato insensibile, incapace di commuoversi o di
, agg. ant. e letter. diventato plebeo, scaduto a un livello sociale
impoltronire1), agg. ant. diventato poltrone, ozioso e, anche,
impossessare), agg. ant. diventato padrone o signore (per lo più
di impostemire), agg. diventato purulento. -anche per simil.
martelli, 232: il mercante, diventato impresario degli ingegni,... ora
di un bene immobile da chi sarebbe diventato effettivamente proprietario solo al compiersi dell'usucapione
tose, impresciuttito). popol. diventato magro, asciutto; rinsecchito.
improvvido. improvincialito, agg. diventato provinciale. soffici, v-5-231:
. imprussianato, agg. raro. diventato prus siano, sottoposto al
5-214: appena impugnata la sciabola, era diventato più pallido di una carogna. g
: ora il « puro filosofo » è diventato alquanto impuro, perché mette bocca in
di imputridire), agg. diventato putrido, putrefatto (una sostanza organica)
, di impuzzolire), agg. diventato puzzolente, fetido; riempito di cattivo
comisso, v-198: gruppo di poche case diventato un villaggio nel passare degli anni.
vascello il qa-ira..., diventato inabile a far le mosse, correva
pass, di inacetire), agg. diventato aceto o aspro come l'aceto;
pass, di inacidire), agg. diventato acido; che ha assunto un sapore
inagrire), agg. letter. diventato agro, fermentato. zendrini, vii-1252
. (ant. inarridito). diventato secco e sterile; arido (una
vapori dà luogo. -fatto seccare o diventato secco. f. f. frugoni
ricchezza. 3. ant. diventato tempestoso, minaccioso (il mare)
suo parlar soriano. 6. diventato più doloroso, più tormentoso o crudele
inavidito, agg. letter. diventato avido, reso avido.
, di incadaverire), agg. diventato cadavere. tesauro, 2-1 * 31
incadaverite. 3. figur. diventato insensibile, inerte, incapace di commozione
coperto di caligine. -al fìgur.: diventato cieco (gli occhi).
che ha fatto il callo, diventato calloso; coperto di calli.
2. figur. avvezzo, assuefatto, diventato insensibile per lunga abitudine (a un
mali degl'infermi. 3. diventato incapace di commozione, di rimorso (
, di incanagliare), agg. diventato canaglia; ingaglioffato. carducci, iii-7-76
, di incanaglire), agg. diventato canaglia, ingaglioffato. pratolini, 1-137
e dial. incancarito). disus. diventato cancheroso, incancrenito, imputridito, purulento
. (disus. incangrenito). diventato cancrenoso, andato in cancrena (una
di incanutir e), agg. diventato canuto; imbianchito (o anche divenuto
2. figur. e letter. diventato bianco, biancheggiante. caraccio, xiii-4
corrotto moralmente, depravato, infrollito; diventato inetto; decaduto. f
rire), agg. diventato secco e giallognolo come cartapecora,
l'abito di persia, e finalmente era diventato più simi- glievole a dario che ad
, di incattivire), agg. diventato cattivo; depravato, vizioso. ottimo
parricidio e all'incesto, edipo è diventato re. codice penale, 564: chiunque
, agg. disus. reso o diventato cittadino; trasferito dal contado in città
, di incodardire), agg. diventato codardo, vile; impaurito, timoroso.
arduo. nievo, 2-19: sono diventato un uomo d'importanza, il che
incorezzato, agg. ant. che è diventato duro, rigido per la sporcizia e
famiglia. bersezio, 3-327: era diventato taciturno, increscioso. de roberti,
, di incretinire), agg. diventato cretino, imbecillito, istupidito. garibaldi
ma tutto incrostato di fuori. è diventato il calco ambulante di quella statua.
indannunziato, agg. letter. reso o diventato simile al d'annunzio; seguace,
digiuno. 2. per estens. diventato meno solido, meno resistente (un
eschilo. 4. reso o diventato debole politicamente, economicamente o militarmente;
indiamantire), agg. ant. diventato duro e trasparente come diamante; adamantino
jahier, 150: l'amore è diventato indispensabile come il pane. piovene,
), agg. reso o diventato docile; ubbidiente, mite, mansueto.
. indulcito). reso dolce, diventato dolce. b. davanzali,
o indolcita, pesata. — diventato più mite, più temperato (il clima
lodi di quella gentile. -reso o diventato meno rigido o severo. landolfi,
si direbbe dettato da tacito, malignamente diventato consigliere di governo, per mostrare l'
pass, di indurire), agg. diventato duro, compatto, resistente; rassodato
leopardi, iii-253: ora propriamente son diventato inetto a checchessia. pirandello, 7-173
, ii-6-44: questo infame mio cuore è diventato un covo di viperette, che rizzano
, di infanatichire), agg. diventato fanatico, reso fanatico. -per estens
e indegna creatura. -disonorato, diventato o reso spregevole; offeso, infamato
questo vecchio mio padrone... par diventato mezzo pazzo, si è infantastichito.
infarfallato, agg. ant. diventato farfalla, trasformato in farfalla.
di tai detti aromatici, / si credea diventato un ippocrasso, / e con una
, idillica, elegiaca anche, diventato più cattivo, più malvagio, reso
pass, di infeltrire), agg. diventato sodo, compatto come feltro.
agg. (ant. infeminito). diventato o reso fiacco e debole fisicamente e
). comisso, vi-146: sono diventato infernale, dai capelli quando mi pettino
pass, di inferocire), agg. diventato feroce; sconvolto, agitato da ferocia
e scemo ». 2. diventato aggressivo; furioso, eccitato (un
infiacchire), agg. reso o diventato fiacco, debilitato, svigorito; privo
pass, di infiochire), agg. diventato fioco. landolfi, i-551
, agg. letter. reso o diventato fiorentino; domiciliato in firenze.
infiorentinire), agg. letter. diventato o reso fiorentino. -in partic.
2. figur. aggravato, incancrenito, diventato incurabile (un male morale, un
pass, di infittire), agg. diventato gradatamente più fitto, più folto,
, agg. letter. reso o diventato flaccido. vallisneri, iii-530:
infiaccidito da una straripante obesità, era diventato enorme. inflagióne, v.
finora supremo principe dei filosofi, sei diventato uno scolaretto informe. 5.
odorose. 2. che è diventato forte, acido; inacetito, infortito.
agg. letter. che è diventato fosco, scuro, cupo; annerito;
, agg. ant. reso o diventato franco, libero, sicuro, padrone
: l'altra riga la terra diventato frenetico, impazzito. - anche sostant.
, agg. ant. reso o diventato freddo, gelido. l.
, di ingelosire), agg. diventato geloso, che nutre sentimenti di gelosia;
, agg. letter. disus. diventato gesuita. -al figur.: che
letter. influenzato dall'ideologia ghibellina; diventato ghibellino o fautore dei ghibellini.
deledda, ii-568: il gobbo era diventato un po'bianco in viso: si frugava
, agg. tose. ant. diventato ghiotto. -al figur.: desideroso
attesa incosciente. 4. diventato più potente, più forte, più ricco
ingolosire), agg. letter. diventato o reso goloso, ghiotto, avido,
ampliato territorialmente (uno stato); diventato più alto, cresciuto di statura (
animale). -per estens.: diventato pingue, florido, obeso (una persona
ingravire), agg. ant. diventato o reso più pesante. galileo
ingrigire), agg. letter. diventato grigio; scurito, incupito. frateili
croce, ii-1-449: quel giudizio è diventato così comprensivo e assoluto, quale ancora lo
, di ingrossare), agg. diventato grosso o più grosso; aumentato di
ingrossato? 6. figur. diventato o reso più intenso, più forte
amava tuffarsi e smarrirsi. 7. diventato più aspro, più cruento per il
adeguatezza dell'arte. 10. diventato ottuso, tardo; rimbecillito; diventato
. diventato ottuso, tardo; rimbecillito; diventato rozzo, poco sensibile (una persona
ingrosso. moravia, ix-144: sarebbe diventato ricco vendendo al minuto le stoffe che aveva
ingnillire), agg. tose. diventato grullo; rincretinito, istupidito.
altro per la nuova vittoria novellamente avuta diventato superbo. da porto, 1-158:
ove prima gravità, prima ardente è diventato innamorante, prima forte è diventato dolce
è diventato innamorante, prima forte è diventato dolce benigno per virtù dello spirito santo.
), agg. ant. diventato scuro, nero o sporco.
innervosire), agg. reso o diventato nervoso; irritato; messo in ansia
inquietare), agg. reso o diventato inquieto; turbato, congestionato, afflitto
inrepubblicanito, agg. letter. che è diventato repubblicano (o simpatizzante, fautore dei
il contrasto fra governo e esercito sembra diventato insanabile. 4. incorreggibile
ensanito). letter. impazzito; diventato o reso folle; forsennato.
insaporire), agg. reso o diventato saporito, gustoso; condito.
2. figur. reso o diventato insensibile, indurito (una persona,
). insatirito, agg. diventato lascivo; eccitato dalla libidine come un
pagano, facchino del porto di genova diventato famoso nei film di avventura col nome
, agg. letter. reso o diventato selvaggio, inselvatichito. marinetti
2. figur. imbarbarito; diventato rozzo, zotico o insocievole, intrattabile
. 2. figur. reso o diventato rozzo, duro, intrattabile. -
, agg. letter. reso o diventato severo, austero. salvini,
di ferdinando,... amicissimo diventato. caro, 9-91: come rabbioso
insignorire), agg. raro. diventato o reso signore o sovrano di un
pass, di insipidire), agg. diventato o reso insipido. - anche:
gli 4 epodi 'di orazio. son diventato impaziente insofferente d'ogni altra poesia,
mi trattano sempre male e io sono diventato insofferente. d'annunzio, iii-2-1113:
, 3-i-227: s'insogna d'esser diventato il fabro della sua fortuna, diferendo
collenuccio, 30: fatto re, diventato superbo e insolente, venne in odio
pass, di insordire), agg. diventato sordo, menomato nell'udito. -al
agg. letter. ant. diventato o reso stolido; incretinito, istupidito
. (ant. insoperbito). diventato o reso superbo, montato in superbia
popolo] ad intendere che san gennaro era diventato democratico. pecchi, viii-104: evitarono
non c'è dubbio: il nonno è diventato matto. pratolini, 3-1 io:
nave. 2. per estens. diventato terreo; pallido, smorto.
, e poi. il gravame tributario diventato intollerabile. 5. che si distingue
fango e intonicato di neve, era diventato cavalier di malta. 6.
un lungo incantevole pettegolezzo. un pettegolezzo diventato grandepoesia. 3. tenere presso di
credere che [il grasso legniauolo] fussi diventato uno ch'aveva nome matteo, noto
del padrone originario -introiettato da millenni, diventato autonomo -: 'tu non ucciderai
, una parte del corpo umano); diventato o reso tumido. m
, agg. letter. ant. diventato turco o simile a un turco.
inturchinire), agg. letter. diventato turchino; tinto di azzurro; innazzurrato
, di inturgidire), agg. diventato o reso turgido; gonfiato, ingrossato,
3. che è o è diventato privo d'importanza 0 di significato,
il qual cavallo per la vecchiezza era diventato inutile e per questo il padrone l'avea
invaiare1), agg. tose. diventato di colore scuro, nereggiante per effetto
liberatrici. borgese, 1-68: sei diventato una persona seria, rubò. la guerra
invegghiato; superi, invecchiatissimo). diventato vecchio; che si avvicina o
prosciutto. deledda, ii-867: egli era diventato pallidissimo, con gli occhi infossati,
, 15-26: l'atto sessuale è diventato nient'altro che produzione. l'amore
era troppo inveterato. 7. diventato esperto e abile per diuturna e perseverante
estens. che, per congelamento, è diventato simile al vetro; indurito, cristallizzato
agg. ant. e letter. diventato stantio; ammuffito, irrancidito.
invigliacchire), agg. letter. diventato o reso vile, codardo, abietto
. spossato fisicamente, fiaccato moralmente; diventato o reso vile, codardo, pusillanime;
inviolire), agg. letter. diventato viola o violaceo. landolfi,
nere. 3. figur. diventato o reso più acuto, lancinante (
trasformato in vipera, in serpente; diventato simile a vipera. oliva, i-2-90
agg. ant. e letter. diventato viscido, molliccio, vischioso.
; sfiorito. -per estens.: diventato astioso, inasprito. dossi
ipertrofizzare), agg. medie. diventato ipertrofico; colpito da ipertrofia.
, agg. letter. reso o diventato iridescente; venato d'iridescenze. -anche
magalotti, 23-235: di caso egli è diventato necessità; ed essendo necessità,.
. (ant. infrigidito). diventato rigido, duro, immobile; che
, ostinato nei propositi. -anche: diventato o reso indifferente, insensibile, apatico
(ant. inritrosito). disus. diventato ritroso, schivo, scontroso; chiuso
, 5-58: ti eri irrobustito, eri diventato più largo di spalle e di torace
, di irrobustire), agg. diventato forte, robusto, aitante, prestante.
irromantichito, agg. letter. diventato romantico; che ha assunto in sé
. inruginito, inrugginito, irruginito). diventato rugginoso; ricoperto di ruggine, arrugginito
economica? 2. figur. diventato o reso brusco, rude, scostante;
irrustichire), agg. ant. diventato o reso rustico, rozzo, scortese.
(ant. inruvidito). diventato ruvido e rugoso; screpolato; indurito
bianco sulla pelle, oh io forse sarei diventato un altro io. 4
{ in spessito). diventato spesso o più spesso, più massiccio
panzini, iv-349: * istantànea '. diventato sostantivo per indicare quella 4 fotografia '
cosa con lettere. -fatto, diventato esperto. siri, 38: dagli
. instupidito; dial. istupedito). diventato come stupido; attonito, stordito,
ita in disuso '. 4. diventato logoro, consunto, inservibile (un
più anziano e il più robusto era diventato il loro kapo... era il
, ed il seme ricoperto dal calice diventato osseo. lat. 'coix '.
quelle tristezze lagrimose con cui il cielo diventato grigio principia a piangere testate che se
, 5-329: il suo lamento è diventato lagna straziante e infine ululato feroce.
sonettino. tozzi, iv-253: son diventato un ragazzo che non sa quello che
. gozzi, i-27-130: ora sono diventato una lamentazione di geremia, anzi lo stesso
e con il romanico e ben presto diventato un elemento dominante nella composizione dell'intera
il greco aa ^ àvr) è diventato in latino làpsana, e nell'italia meridionale
lo cibo dell'uomo, il quale era diventato bue per lascivia e per lussuria e
3°3: mi dispiace che il diavolo è diventato tanto vigliacco da non portar via più
latria, così il vezzo di lucifero è diventato arma di tutti i culti.
lavorante. pratolini, 3-119: era diventato lavorante fornaio, e guadagnava più di tutti
, 40-4: tornando a camerino, essendo diventato valentrissimo legista, andò a vicitare messer
legnifìcato, agg. letter. diventato rigido come il legno; indurito.
6-ii- 428: si risolvette, poiché diventato era padrone di tutta la carolina settentrionale
, 15-47: il piccolo libro rosso è diventato da sei mesi il pernio di un
9-285: sceso di cielo in terra, diventato dio e uomo, morendo per darci
: il linguaggio dei democratici parigini è diventato insoffribile. de sanctis, 11-13:
liquefare), agg. reso o diventato liquido o pastoso sotto l'azione di
medesimo dispregio popoli e re, era già diventato piccolo e vile davanti all'arciduchessa nata
, dove il suo atteggiamento critico è diventato contenuto, forma d'arte e non
guicciardini, ii-271: nel terreno, diventato lubrico per grandissima pioggia. firenzuola,
: 'pare una lucciola, / è diventato una lucciola ', magro, estenuato.
lucciole. govoni, 463: diventato è il camposanto / un azzurro lucciolato
lumachévole, agg. scherz. che è diventato o può diventare simile (
, a forza di sfregarlo, è diventato tutto lumacoso. 3. figur
va tutt'oggi gracchiando costui? sarebbe mai diventato lunatico? melosio, 3-ii-56: mi
acato, agg. letter. che è diventato lupo, che si è trasformato in
« pollo in lutto »: un pollo diventato nero per i tartufi messi tra la
e dell'animalesco, contro il correre diventato per sé una passione, contro il
del brigantaggio, come pare che sia diventato di moda, da qualche tempo,
anni, ma il furbo ragazzo è diventato maldestro. non sa più tirar fuori
. povero mignolino!... era diventato una cosa stenta, gaglioffa.
dopo il concordato, il vaticano è diventato una delle maggiori, se non la
manco male che da poco in qua sei diventato uomo da bene. barufialdi, 24
ma che a cv. io sono diventato l'ultimo mascalzone d'italia! il tuo
di poliamoli o di soffrittaiuoli o di beccari diventato pareva. canteo, 345: non
machiavello. cassola, 2-316: -sei diventato un paladino anche della frusta, ora
d'avaro che n'eri, ne se'diventato prodigo e ne sborri tante.
m'avedo / che sei di lupo diventato agnelo; / ma certo io non te
scrisse: « non ridereste quando fossi diventato un tocco di marangone come atlante »
depintore, omo molto faceto, era diventato tutto pallido e giallo e marzo.
de'martiri gaudiosi. quel di martire è diventato una specie di mestiere; e di
dell'anno nell'antico calendario romano, diventato poi terzo mese nei calendari giuliano e
buoni massaiotti, quale io testé sono diventato. padula, 339: il massarotto della
vien detto... che voi sete diventato come dir carne e ugna, o
'l giovamento, / de gli dei diventato lo speziale, / verrai 'n grembiule e
, per scadenza dei termini, è diventato esigibile (una somma di denaro e
tele. palazzeschi, i-96: era diventato tanto meccanico nella sua attività e privo
. martelli, 232: il mercante, diventato impresario degli ingegni,...
donna mediocre; e tu ne sei diventato il succube, proprio il succube.
spirito maligno nel fausto del goethe, diventato malauguratamente nome proverbiale. 'un mefistofele
sua. allegri, 152: son diventato come una cipolla / che sia scappata
: nella professione istorica... siete diventato un memoriale, un annale, un
: er io un torso di pera diventato, / o un di questi bachi mezzi
di mercato / è mai pindo diventato? gramsci, 11-136: l'on.
di tai detti aromatici, / si credea diventato un a. cocchi, 8-160: dal
quegli anni studiando e in cui era diventato celebre. = voce dotta,
stanco di fare del giornalismo. è diventato un mestiere. -per estens.
l'amore o fosse la stanchezza, ero diventato irrequieto più del solito e non riuscivo
, messosene giù, si risolvette, poiché diventato era padrone di tutta la carolina settentrionale
che l'uomo vide ch'egli era diventato mezzo maschio..., levante le
lasciato il vecchio maestro ed era diventato michelan giolista fanatico.
17-271: il cittadino, mimetizzandosi, è diventato una macchina, sorte di sera dagli
. 4. figur. reso o diventato precario, debole, instabile nella potenza
il possesso dell'attica e che era diventato il simbolo di lei). n
, 2-32 (96): essendo diventato umilissimo, si riputava minimo di tutti
meno gente vedeva e meglio stava. era diventato misantropo. addirittura gli era di peso
» domandò lucia, « questo che è diventato buono... chi è?
che, avendo saputo che io ero diventato l'amico di èva, non voleva
, 15-146: non so rassegnarmi a veder diventato [il popolo siciliano] ciarliero pappagallescamente
e credule, adesso... è diventato un mito davvero. carducci, iii-13-157
di bagni interni col vino. sono diventato temperante e moderato in tutto. -equanime
modo da alterarne le caratteristiche. diventato diverso; conformato in modo differente.
voce fiorentina moine. botta, 64: diventato da soldato di guerra moiniere di corte
qualsiasi quattrocentista, il nesso disegnativo è diventato costi la stessa fibra della pennellata,
: sei tu [o varchi] furioso diventato o folle? / tu di'mollighe
mi mollava. in quei pomeriggi era diventato appiccicoso come le foglie marce. arbasino
), agg. reso o diventato molle, tenero, plasmabile. -
2. figur. reso o diventato benevolo, tollerante, ben disposto (
di ciò che in garibaldi è ormai diventato una specie di monomania. i preti non
e di gloria, sa di essere diventato un monumento nazionale e se ne dimostra
mordaci. pirandello, 8-986: era diventato mordacissimo, aggressivo finanche, e in
a costui, lo quale per cristo è diventato tuo servo? bibbia volgar.,
piangenti. magalotti, 10-304: son diventato mostruoso e ho quasi ridotto le cosce
la 'motta 'milanese del medioevo, diventato lo sgorbio nei bresciani. rezasco,
, o lo avevano espulso, ed era diventato anar catene e palificate e
quegli anni studiando e in cui era diventato celebre. = voce dotta,
libero sfogo. guerrazzi, 1-555: diventato papa,... levò la museròla
19-143: un... monaco era diventato molto mutabile e dissoluto, e non
; cambiato, modificato, reso o diventato diverso; trasformato in qualcosa di diverso
: dunque, che mi dice? è diventato mutolo? -in relazione con
ironia. 2. fonet. diventato nasale a causa delle particolari condizioni in
cecchi, 2-142: egli stesso è diventato lavoro, fin nelle deformità del corpo e
, una nebulosa nella scuola, è diventato una nebbia nel parlamento. =
brunastro a causa di malattie); diventato scuro per il deterioramento, la putredine
, sm. e f. chi è diventato di recente marito o moglie.
corrente letteraria o artistica e ne è diventato ardente e spesso fanatico sostenitore.
: che è o appare o è diventato per cause esterne di un colore scurissimo
trama nera), e poi sono diventato, coi braccianti, comunista. idem
4-68: il suo cervello era diventato ormai... al pari di
visita- trice, esclamò: « eccolo diventato un uomo! ». venduti,
principale di tale movimento dal 1972 è diventato inno ufficiale del consiglio d'europa,
o si è prodotto, o che è diventato oggetto di percezione, di conoscenza,
per tale esperienza dall'uso monastico e diventato in seguito prassi generale disciplinata normativamente (
che a mangiare ed a bere, è diventato di una tale obesità che fa pena
gioventù, ma poi nella virilità era diventato obeso straordinariamente. alfieri, i-27:
, 1-297: fuori il cielo era diventato di un azzurro intenso, all'occidente tuttavia
, 237: lucilio era... diventato, come dice la gente bassa,
leopardi, iii-253: ora propriamente son diventato inetto a checchessia, mi disprezzo,
il mio sangue sotto la pelle fosse diventato più nero. -reso cupo.
è consecrato a dio e è fatto e diventato suo olocausto. sanudo, iii-1256:
arriva troppo smorzato... è diventato un suono d'oltrevita. montale, 13-68
innamorato di lei e da qualche tempo era diventato la sua ombra obbediente. -seguace
collaborazione con d. giu-un omo; è diventato un omo. quelli eran omini; non
s'è fatto omo ', * è diventato omo ': di giovane cresciuto e
omologava 'gli italiani. ora esso è diventato concorrente di quel nuovo fenomeno culturale '
: ora il 'puro filosofo 'è diventato alquanto impuro, perché mette bocca in
faldella, i-4-66: quell'ex-mangiatroni superbo, diventato poi ministro e spasimante di titoli,
. stuparich, 5-82: egli è diventato il fornitore dei mazzi di carte che
succedere nel luogo di cosimo perché era diventato tanto grande che si sdegnava avere a
-reso poco perspicace da fattori esterni; diventato poco efficiente. settembrini, 1-213
, 6-ii-428: si risolvette, poiché diventato era padrone di tutta la carolina settentrionale,
, per scadenza dei termini, è diventato esigibile. -pagamento parziale: quello effettuato
della cucina per parecchi anni, è diventato rettore de'salmi nell'isola delle polpette
proibizione. cassola, 2-316: -sei diventato un paladino anche della frusta, ora
paolieri, 284: il desinare era diventato tutto un pancotto. 3. figur
ha perduto ogni sua perfezione ed è diventato duro, rancido o muffato.
anche wagner dopo la battaglia di sadowa era diventato un pangermanista sfrenato. 2.
pea, 7-625: sicuro che sarebbe diventato prete, secondo il suo volere, il
giovane, 10-880: tu mi par diventato un pappagallo. f. f. frugoni
del comitato centrale, di cui sarebbe diventato membro dieci anni dopo, con incarichi
. cassola, 2-419: il biliardo era diventato per lui un'altra fonte di guadagni
il socialismo, che da rivoltoso era diventato parlamentare, da parlamentare del *
e riprendendolo poi a gusto, è diventato uno stile. -in relazione con
a dire, una parte di stile, diventato lingua; e per scegliere quella parte
-agg. savonarola, 7-i-315: ognuno diventato partigiano di questa religione e di quella
] che il dì di carnasciale era diventato una pasqua, si eccitorno tanto che
per l'acqua a prendere il cammino / diventato il calesso un navicello, / s'
. gramsci, 6-87: marinetti è diventato accademico e lotta contro la tradizione della
è nelli occhi di tutti, ed è diventato uno pasto universale. -vittima
non si crede, / di fiorentin diventato francese, / fatto destro e gentil di
patita delle sue spalle sperdute dentro un pullover diventato ormai troppo ampio. -con uso
gadda, il nostro topografo e bersagliere, diventato patriarca in quella grossa e negra famiglia
sicuro nella città di fermo, ma era diventato pauroso a tutti li sua vicini.
132: me ne rallegro che voi sete diventato, come dir, carne e ugna
che cari pazzarelli! sono io forse diventato un mastrilli di ter- racina o un
anima stanca è tanto sbigottita / che diventato son peggio d'un sasso. -meno
mai che il chiaro di luna fosse diventato il peggior nemico del genere umano.
: fa pietà a vederlo; è diventato osso e pelle. pratolini, 6-213:
: durando in questa maniera, era diventato tutto magro e pallido, che pareva una
« che debb'io fare s'io sono diventato matteo? ». -essere di
accolti, 279: così, misero servo diventato, / dagli usati diletti ogni pensieri
14-74: me lo trovai ritto davanti. diventato magrissimo, da pingue che era una
contorni. redi, 16-v-209: io son diventato un solennissimo perdigiorno: me ne sto
'peregrino ', ma che esso era diventato di senso comune già prima di engels
15-47: il piccolo libro rosso è diventato da sei mesi il pernio di un sistema
. pazzi, xxvi-3-354: il varchi è diventato battezziere / ed ha ribattezzato due garzoni
de'pinconi, / ché di dottore è diventato sere. allegri, lvti-156: tu
princivalle, davvero senza saperlo, era diventato un personaggio. -chi,
che il suo rappresentante è, o è diventato, persona non grata). -anche
accorse del mio pervertimen to diventato natura, rese insensibilmente più radi, e
: senza il principio religioso io sarei diventato scettico, avrei pervertito il cuore e
: il mare (senza spuma) è diventato pesante, nero squamoso -si muove lento
in men d'un mese, pierino era diventato secco come un chiodo, fatte le
ridevamo insieme alla filanda. -essere diventato un pesce: per alludere scherzosamente all'
invitavano al pranzo.. diventato duro come pietra; indurito.
un lungo incantevole pettegolezzo. un pettegolezzo diventato grande poesia. moravia, xiii-306:
frenetico parassita', che io non sia diventato un signore, e che quel telegramma
stelle per via della carestia, sarebbe diventato ricco vendendo al minuto le stoffe che
, 484: il mondo è diventato tanto strano / che spesso il bianco
lxxxviii-ii-527: e'mi par esser cavol diventato / che col piuol si fa la piantagione
sono un imbecille. non son dunque diventato futurista per piatta scempiataggine, per debolezza
toro; ma... è diventato, per volontà della regina d'allora,
. machiavelli, 1-viii-29: io sono diventato pichino! che cosa terrà che io
era come fuso a quel fuoco; era diventato come un liquido vetro, a cui
. fogazzaro, 1-349: non credermi diventato pietista, caro amico.
e ringraziare il cielo di non essere diventato pigionale. carena, 2-314: 'pigionale'chiamasi
civiltà (borghese) occidentale, sia diventato uno degli idoli della borghesia francese.
pazzi, xxvt-3-354: il varchi è diventato battezziere / ed ha ribattezzato due garzoni:
pinconi, / che di dottore è diventato sere. r. bertini, xxvt-3-226:
sbucciati pinocchi. vittorini, 6-53: è diventato rosso, come un pinocchio, sopra
lxxxvtii-ii-527: e'mi par essere cavol diventato / che col piuol si fa la piantagione
lxxxvtii-ii-527: e'mi par esser cavol diventato / che col piuol si fa la piantagione
/ sentirai che di piombo / è diventato in fondo / al mio cuore lontano.
poliamoli o di soffrittaiuoli o di beccari diventato pareva. 3. ant.
per modo che mi pareva di essere diventato un mandolino anch'io. savinio, 10-108
in funzione predicativa). -anche: diventato più ragionevole, più equilibrato.
divenuto poliamolo, e di poliamolo era diventato medico. ranieri sardo, 146: il
la polverizzazione del linguaggio politico gauchista diventato 'chiacchiera', cioè una serie di frasi fatte
pope, il seminarista, il sagrestano, diventato ateo e rivoluzionario. =
, che innamorava a vederlo, è diventato proprio una porcheria. moravia, xi-270
la testa dei braccianti. e così è diventato un pezzo grosso. dicono che lo
. mazzini, 56-255: manin è diventato il portavoce della diplomazia. svevo,
6-512: tommaso, vi sono io diventato tale che la mia posponghiate alla vita
fase dell'internazionalizzazione di quello che sarebbe diventato il più lungo e sanguinoso conflitto dell'
sostantivo, isolato anzi in una parentesi e diventato così una specie di sostantivo assoluto,
. viani, 4-193: cesare era diventato un pozzo di sapienza: il temperamento
studio dell'arciprete don libero fiumana era diventato un vero e proprio ufficio a servizio del
ladrone, / santo e predicatore e diventato. /... / tu mi
filosofo dell'ultima epoca dell'umanità. è diventato una prefica laida. da quando veglia
del contini che l'ha descritto, e diventato, nell'interpretazione forse rigida di alcuni
ho preso un altro sistema; sono diventato pacifico. chiari, 1-ii-125: questi e
barilli, 7-55: il cinematografo è diventato ormai in giappone una passione universale:
. verri, 2-ii-115: longo e diventato un preticciuolo da coro nella società della
i-vi-319: per volere contentare li amici sono diventato quasi prigione di questa costanzia. perni
ultimo però, perche da allora lui era diventato come sfuggente. -che precede
delle ipotesi sul perché l'uomo non è diventato un proboscidato. 2. per estens
nostre signore il lusso della biancheria è diventato addirittura rovinoso. le più squisite eleganze
iii-27-248: il lamoncière, prode uomo, diventato clericale e guerriero papalino, gridava la
: l''individualismo 'che è diventato antistorico oggi è quello che si manifesta
un baleno. cicognani, 6-205: era diventato, lui, il medico curante.
amilcare cipriani. buzzati, 5-61: era diventato uno di quegli uomini imponenti, decorativi
e disinvolto, che, infine, era diventato uomo. di giacomo, ii-805:
. viani, 4-193: cesare era diventato un pozzo di sapienza, il temperamento
subire all'aspetto dei luoghi, una volta diventato re. -intr. con
ha generato un figlio, che è diventato padre. bacchetti, 18-ii-397: -se
, per esser sempre vero, è diventato troppo triviale: 'est modus in
leopardi, iii-253: ora propriamente son diventato inetto a checchessia, mi disprezzo,
allora fu così zeppo di vicende è diventato un vuoto, un solo attimo di vuoto
: « il corriere d'italia » è diventato laido: non si può immaginare nulla
pelle né scuro di capelli, perché era diventato quasi roseo e rossiccio di capelli per
(specialmente ora che il protezionismo è diventato generale, agrario e industriale).
questo salone oblungo... era diventato..., subito dopo l'amara
da così lungo tempo faceva quel tranvai diventato così appunto proverbiale in tutta la pianura
ai altri: mentre già sherlock holmes è diventato anacronistico per molta europa, in alcuni
così si spiega come poi da grande sia diventato perverso e fascista. f. basaglia
a gaeta pan di puccio / diventato non son però puccino. raineri, 2-5-20
mangi a gaeta pan di puccio, / diventato non son però puccino i..
: ludovico di pudibondo eccolo in breve diventato impudente ed impronto. verga, 2-167
la sua tresca con charlotte fosse ormai diventato un segreto di pulcinella. 2.
stato a san fedele quel ragazzo è diventato un pulcino bagnato. fenoglio, 1-220
all'affermazione che non gli risultava esser diventato il marconi un luminare delle lettere greche
all'affermazione che non gli risultava esser diventato il marconi un luminare delle lettere greche
dove, giù nel cortile, era diventato ormai d'uso comune effettuare l'adunata dei
, 2-213: il caffè dell'italiano era diventato il quartier generale delle squadre punitive.
due terzi vantaggio; ma quando è diventato aceto, non vi si può più
di criminale, pareva d'es- ser diventato un uomo come gli altri. amari,
e su'violinisti: o che son diventato il * cantarino 'di tutto e di
aveva fatto fior di quattrini ed era diventato milionario. carducci, ii-2-242: bisogna
scoperto che è contro di lui, è diventato subito uno sproposito. produce lui un
iv-2-21: non si riconosceva più. era diventato cupo, diffidente, rabbioso. tecchi
nannini [ammiano], 287: diventato per la potestà più rabbioso, era
calmo, sereno d'animo. -anche: diventato più ragionevole, più equilibrato.
pass, di rabbuiare), agg. diventato buio o oscuro per l'approssimarsi della
raccorciare), agg. fatto o diventato più corto o breve; accorciato.
raccorcio, agg. letter. fatto o diventato più corto; accorciato. -in partic
nostre signore il lusso della biancheria è diventato addirittura rovinoso. le più squisite eleganze
pass, di raffittire), agg. diventato più fitto (il buio).
armi del re. 3. diventato più stabile (la salute), reso
. raffredato, rafredató). reso o diventato freddo. anonimo, xvii-399-4
. rafréddo), agg. reso o diventato freddo. mazzei, ii-56
corporale ed anatomico. 3. diventato meno caloroso o vivace o sentito;
questa lettera. 4. diventato freddo nei confronti di un'azione o
in paese. 3. diventato o tornato fresco (il tempo, tana
... il numero dei morti-vivi era diventato ragguardevole ed era una discreta rendita per
rammollito, agg. reso o diventato molle (un materiale duro, anche
corti, 222: « crincio, sei diventato il luttuoso? ». « va'
, che aa disgustoso che era sia diventato addirittura impossibile. 5. branda
allora che alberto... sarebbe diventato uno scrittore rapido, felice.
mia affezione: onde di libero son diventato servo. ciro di pers, 3-74:
pass, di rasciugare), agg. diventato asciutto, per azione dell'aria o
al fatto di tua moglie, sei diventato un ubbriacone, hai persino perduto l'amore
rasserenare), agg. che è diventato o che è ritornato sereno; terso,
, agg. (rasodato). diventato o reso solido, compatto, duro,
! essa fa che l'uffiziale russo diventato strozzino non possa scambiarsi con * giovanni
antiquata e a forza di perfezionamenti è diventato complicatissimo, mentre il motore a reazione
, a forza di esercitarsi, fosse diventato di una bravura eccezionale in questo tipo di
e non senatore solo e consolo, ma diventato principe assoluto della sua repubblica, conoscendo
che pare che tutto il mare sia diventato uno fiume. reciprocanza, sf
di studiosi...) è diventato certamente meno 'purista 'e toscano
si era allenato alcune settimane. poi era diventato di colpo, alle prime regate,
tali racconti (dal ted. reginhart) diventato, per antonomasia, nome comune tanto
di assicurazione sociale al lavoratore che è diventato permanentemente inabile al lavoro a causa di
società. cicognani, 6-205: era diventato, lui, il medico curante. egli
, di nome corradi, ora è diventato un funzionario. luzi, 11-66: ecco
delfico, iv-63: l'uomo è diventato retrogrado o imbecille quando ha voluto formare
pazzi, xxvi-3-354: il varchi è diventato battezziere / ed ha ribattezzato due garzoni
pinconi, / che di dottore è diventato sere. 2. per estens
pagltaresi, xliii-122: vedie che nicor par diventato / cristiano e da suo fé sia
quando lui sarà bene diventato ricco, commoverà tutti contra al regno
venendo ad un certo castello... diventato il ricettacolo de'mori, battendolo con
i-107: il messaggio che io sono diventato ha un senso solo se 'y'non si
caso classico del lat. recludére poi diventato reclaudére sul modello di claudéré).
conti, 1-239: questo motto era diventato uno dei motivi più spesso ricorrenti nei discorsi
. ritornato a una condizione precedente; diventato nuovamente come prima. serao
. ritornato a una condizione precedente: diventato nuovamente come prima. carducci
, nella certezza che anche costui sarebbe diventato suo suddito temporaneo devotissimo; si sarebbero
bassezza del parapetto, il sottobosco è diventato un luogo di scarico per tutti coloro che
gente, il legno dei fiammiferi era diventato veramente troppo verde, c'era un
quale... cominciò a volare, diventato una civetta... non so
il socialismo, che da rivoltoso era diventato parlamentare, da parlamentare del 'tutto o
, refregiato, rifredato). ant. diventato freddo. g. manfredi
, rifrédó), agg. reso o diventato freddo; raffreddato (un alimento,
. idratato di nuovo (un frutto diventato secco). romoli, 316:
(con riferimento all'albero dell'eden diventato l'albero della croce). buti
funivie, seggiovie, ecc., è diventato un vero e proprio albergo frequentato anche
sì grande, che in questo punto è diventato matto ». -in riga
un paesetto ove il suo nome sarebbe diventato segno ad ogni abbominio, ad ogni
, 2-12: io sognava ch'io era diventato una gallina, e così svolazzava per
, 380: mi piaceva queu'esser diventato uomo di rilievo, e tutto sacrificai
. -non originale; vulgato; diventato banale. a. rossi [«
rimbarbogire), agg. rimbambito, diventato sciocco. redi, 16-i-188: sandro
che ha subito una regressione mentale; diventato imbecille (anche con uso enfatico)
pass, di rimbellire), agg. diventato più bello, migliorato nell'aspetto.
baretti, 6-201: questo iniquo abuso è diventato finalmente sì grande e sì universale che
, del male commesso, di uno scandalo diventato pubblico. egidio romano volgar.
. 2. l'essere diventato più piccolo, più minuto (una
quel terreno di salite e dirupi era diventato rampante come un capriolo, e viola
te / colma bottiglia. -che è diventato meno caldo grazie a un rovescio di
. cresciuto di potenza, di prestigio; diventato influente, importante (e anche,
... o uno ringrandito fosse diventato migliore e più benigno. vasari [
pass, di ringrettire), agg. diventato meschino. mazzini, 93-161:
... essendo egli rinvenuto e diventato così bello nell'aspetto che non parea
stesso repetìo e rimpianto di non esser diventato un grand'uomo. 3. ripetizione
. tenca, 1-158: in italia è diventato quasi abituale un sovrano disprezzo per tutte
più alto di temperatura; reso o diventato caldo. campofregoso, i-34:
ridere, e giubbino, che era diventato rosso, si rischiarò e sorrise anche lui
semantico preciso a un termine che è diventato generico. g. paduano [
, 19-189: in un 'numero'che è diventato quasi rituale, la settimana scorsa gli
dal momento in cui quest'ultimo è diventato inadempiente. cantini, 1-15-194: li
, 3-119: ora che arrigo era diventato lavorante fornaio, e guadagnava più di
di me e ritocchi ch'io devo essere diventato superbo. -intr. (
361: son io veramente o diventato / sono un altr'uomo? /
il socialismo, che da rivoltoso era diventato parlamentare, da parlamentare del 'tutto o
sono assai contento di me, perché son diventato molto ma molto valente al tiro della
. / e vedie che nicòr par diventato / cristiano e da suo fé sia
il qual cavallo per la vecchiezza era diventato inutile, e per questo il padrone
quel grazioso rompicapo culturale- filosofico che è diventato in mano degli accademici il problema degli
un birbone. verga, 8-356: era diventato un rompicollo, dopo la storia della
fanzini, i-31: era... diventato un buon scolaro di retorica e scriveva
« alba », giornale da acceso diventato in quei giorni rovente. ojetti, 1-34
risposto... ch'egli pure sia diventato uno dei dottrinari repubblicani ch'oggi rovinano
nostre signore il lusso della biancheria è diventato addirittura rovinoso. le più squisite eleganze
] ha mutato il colore ed è diventato rubicondo. tassoni, xvt-101: gli alchimisti
roffian. romei, 42: -io son diventato ambasciatore. -ruffiano volevi dire.
sulle biancane rugginose. 6. diventato scuro per l'età, grinzoso, rugoso
86]: io, qui, son diventato il 'buon don cesare'/ porto
della polonia. 2. diventato russo quanto a nazionalità. faldella,
, 8-221: il lavoro stesso è diventato un termine sacro, un concetto,
barilli, 7-55: il cinematografo è diventato ormai in giappone una passione universale:
la carne, finché il tutto sarà diventato rosso come pei fricandolini, bagnatela con
di tai detti aromatici, / si credea diventato un ip- pocrasse. dalla croce,
palazzeschi, 7-111: il principe era diventato di sale. -rispondere col sale
frutteto era stato abbandonato, ed era diventato una cosa diversa. io lo incontravo,
animo orgoglioso e sensibile, io sarei diventato, credo, un poeta brillante e
e figli, agio e civiltà, sarebbe diventato un eremita come tanti altri.
signor vispi, salvo che questi era diventato ricco padrone. 3. commerc
molto tempo a sua disposizione, è diventato presidente della principale federazione di coltivatori e
. viani, 19-525: nannetto era diventato un santino di cera.
cristo santo!... era diventato più pallido di una carogna. idem
: affé di bacco! tu mi sei diventato anco georgofilo (geografo) e sai
con occhi sbalorditi. -istupidito, diventato ottuso (una persona, l'espressione
d'avaro che n'eri ne se'diventato prodigo e ne sborri tante!
ed è solo dentro al suo mezzo veloce diventato ormai come uno sbrilluccicante mostriciattolo, schiacciato
, che era el grasso, sono diventato matteo, di lui che debbe essere?
rispuose: « è necessario ch'e'sia diventato el grasso; questo è caso scambievole
sei scampata la pelle e non sei diventato nemmeno milionario? sono sulla buona strada
muro. d annunzio, iv-2-21: era diventato cupo, diffidente, rabbioso. lo
l'enorme cono della montagna acuta è diventato nero ad un tratto, mentre per i
la memoria. allegri, 152: son diventato come una cipolla / che sia scappata
ha scarellato davvero: il caniccio è diventato un ammasso di legna da bruciare;
grazie all'opera di de dion era diventato possibile scaricare nelle fondazioni tutte le spinte
s. v.]: se è diventato una carogna, lo scarognirò io.
ho sentito a dire che tu sei diventato molto baldanzoso da pochi mesi in qua
tu scatti. cassola, 2-531: era diventato intrattabile, scattava per un nonnulla.
pur nato dalla penosa miseria, era diventato, colle rimesse degli umili e strenui
, trapiantare alberi di grosso fusto era diventato uno scherzo. -entità o cifra esigua
ipocrisia. buzzati, i-621: è diventato un pozzo senza fondo. l'8o
sciapidire), agg. che è diventato insipido, povero di sapore. tramater
: caro nicolò mio, voi mi siete diventato una sciarada dove non comprendo più nulla
disperato, diceva mio nonno. poi è diventato una scicchena e adesso sta pure scomparendo
saltellino scimmiottato da ni- netto che è diventato un campione. scimmiottatore (scimiottatóre
scintilla. comisso, vi-146: sono diventato infernale, dai capelli quando mi pettino
cibo. ma perché il sale è diventato sciocco, poiché abbiamo lasciato l'uso
cibo. ma perché il sale è diventato sciocco, poiché abbiamo lasciato l'uso
non è maraviglia se 'motto scitico', diventato modo proverbiale, valesse forte nella ruvidezza,
cantoni, 646: uhe mestiere è diventato il nostro - pensai - se una
impugnatori delle scurrilità arpino, 10-118: sei diventato il numero uno dei personaggi scomodi,
un tale. caproni, 7-163: è diventato anche lui / -morto -'uno scomparso'
scomparso. caproni, 7-163: è diventato anche lui / -morto -'uno scomparso'.
32: era rimasto a terralba e diventato il nostro medico, ma non si
bravo scopo- nista, da inserviente era diventato una specie di amministratore o sovrintendente del
azeglio, 7-i-351: sento che grossi è diventato de'nostri da molto tempo: se
scosso di nervi. 5. diventato precario e instabile (un organismo politico
il quale andato di poi a roma e diventato scrittore re volgar., 206
in cui la scrittura sui muri era diventato un genere letterario, utopico e feroce
trovato voi,... sono diventato il più povero scroccone del mondo.
, agg. letter. ant. diventato mite, ammansito. fr. gualterotti
diverto, ma sobriamente, e sono diventato un governatore di me stesso anche troppo
anni, era chiusa, il libretto diventato a me estraneo. -con uso
peccati e per lo digiunare, sì era diventato tutto magro e secco e scolorito.
quel che da principio era forsestato sedizione essere diventato ribellione, si accosterebbe a qualunque gli
la deplorazione pubblica del 'segnorinismo'è ormai diventato un luogo comune. = deriv
tanfo di quella carne grassa e segosa era diventato una condizione del suo essere.
; come il nominativo 'penetralia'sia diventato accusativo, 'aspetta la segrete camere',
, seguendo le sue inclinazioni, sarebbe diventato, che so io, un artista.
dopo un soggiorno sull'himalaya dove è diventato un santone voga, vive semistracciato in
pur bello rivangarle insieme, ora ch'è diventato, dicono, così saggio, cosi
596: tu, vecchio, sei diventato volgaruccio e sei ancora vergognosamente sensuale.
iù pio. fagiuoli, v-181: son diventato sì animale / che la acio e
cioè il capo dei 'dirottatori', era diventato padre di un fiorente pupo di quattro
oggi, grazie ai progressi tecnici, è diventato un grado intermedio). m
cecchi, 2-178: è... diventato un luogo comune interpretare venezia prevalentemente
fatto passare tutto il paese oggidì amore è diventato falso e sfacciato: non bastano a
con certe cosuccie, ch'io sono diventato mezzo che di figura sferica. f.
pass, di sfoltire), agg. diventato meno frondoso per la perdita delle
belletti di sergej djagilev, il balletto era diventato uno spettacolo serio: più serio dell'
vorrei che oggi fingeste meco di essere diventato un altro uomo e poiandaste fuori di casa
1987], 7: rubbia è diventato il fisico più 'potente'su scala planetaria
qualche mese servire meglio: ora è diventato sinistro. michelstaedter, 363: tu te
, 4-2-49: il sito del tumore già diventato ulceroso e dico. la
svengobuzzati i-678: « come mai sei diventato così bravo? lo sai no su canapè
pass, di smagrire), agg. diventato magro o più magro; dimagrito.
, agg. svezzato; cresciuto, diventato adulto. f. f.
sul bel mezzodì; e così è diventato un 'demonio meridiano'. m. leopardi,
dimenticato essere chi egli è e pargli essere diventato un altro. betussi, 36:
diverto, ma sobriamente, e sono diventato un governatore di me stesso anche troppo
, 1-36: l''individualismo'che è diventato antistorico oggi è quello che si manifesta
poliamoli o di soffrittaiuoli o di beccali diventato pareva. = deriv. da soffritto
tozzi, iv-10: quando taglio era diventato giallo ed abbrustolito, metteva il soffritto
sue e sotto il suo magistero era diventato l'elisire, la teriaca, la panacea
peggiorata, perché vedevo che crostarosa era diventato nervoso e quando lei gli parlava al
l. gualdo, iv-69: era diventato sordo, ed aveva preso l'abitudine
a credere che [il grasso] fussi diventato uno ch'aveva nome matteo.
e di gobi, non sia già diventato tale pel ritiro delle acque, bensì in
un cubito, / per l'allegrezza diventato estatico, / e di rendervi grazie
e senza la menoma attività; ora è diventato feroce. mazzini, 32-77: appartiene
queste due è sospetta a chi è diventato potente. ariosto, 7-75: come l'
di ferdinando,... amicissimo diventato. grillo, 127: quella artificiosa umiltà
. volponi, 2-382: il sonno era diventato sottile, insostenibile nella posizione rigida che
il nervoso, sottile cittadino, era diventato più paziente dei contadini. calvino,
arruolato nella polizia; e ne era diventato, cinque anni dopo, sottufficiale.
, 17: per tal superchie bote sirà diventato [il cavallo] vicioxo.
certo che un cassiere / è oggi diventato una staffetta: / va', torna,
esser sovrano senza aver avuto tempo d'essere diventato cittadino. -che ha il
d'un biglietto a tariffa intera, è diventato un gestotanto raro e spaccone che il meno
spallidito, dimagrato. 2. diventato più tenue, sbiadito (un colore)
tai detti aromatici, / si credea diventato un ippocrasso. g. del papa,
che il suo 'vestito per uccidere'è diventato il prototipo del film-spazzatura? -opera artistica
guardato nel fonte, che di necessità era diventato suo specchio. sarpi, vii-10:
ducati. pazzi, xxvi-3-338: papino è diventato il bambolino / e tornasi a credenza
borbonico, messo a riposo, era diventato rosso sino al bavero spelato del soprabito.
dallo sperdimento, da qualcosa che era diventato troppo livido e spietato. -ottundimento
isola timonata e speronata ciascuno di noi era diventato più vigile nei sensi, più caldo
agg. ant. e letter. diventato denso, consistente (un liquido).
quale, datosi a credere d'esser diventato un grano di senapria, si cacciò
. mazzini, 24-38: mi sei diventato più spiluccator di parole che tommaseo.
1-206: lo spinoziano che egli era è diventato d'un tratto un fervente cattolico,
n. ginzburg, i-485: era diventato sprezzante per i bei vestiti. -che
, sprezzato- re de ogni virtù sei diventato. musso, i-187: da questa dottrina
tutta la valle... remo è diventato zio o santo protettore per i valtellinesi
a dar continuo spruzzo / sopra del mento diventato auz- zo. -piccolo sputo
creatori. gobetti, 1-i-745: era diventato... l'incubo degli amministratori per
spuntellato. 2. figur. diventato debole (una fazione). d
girella girella, ma è divento (diventato) come un crocifisso. pavese,
». beltramelli, i-639: era diventato bianco. l'aver tirato in ballo
l'aveva contrapposto, con un verso diventato celebre, ai bàtraci petrarcheschi che gracidavano
di quella sorta di stampiglia che ormai è diventato il cosiddetto 'materialismo storico'. bacchetti,
eziamdio armato della virtù della discrezione è diventato uno sterminatore degli avvelenati serpenti avendo scalpitato
, xi-177: a forza di girare ero diventato straccione da far paura, con le
. capuana, 1-i-475: il marito, diventato più giallo per stravasi di bile,
dei filtri d'amore, ed era diventato il suo amante. piovene, 7-198:
carducci, ii-2-208: in poesia son diventato una spugna, che succhia, succhia,
introdotte sono d'un latino avviato e diventato volgare. pasolini, 9-46: l'
vedete anche voi altri, cos'è diventato, a quanti si dà: e come
donna mediocre; e tu ne sei diventato il succube, proprio il succube.
per uanto dice giovan battista, è diventato non manco gagliardo elli altri. b
papa mise il sussidio triennale che poi è diventato eternale. girolamo soranzo, lii-10-87:
, che il mio padron lazzaro sia diventato un tabalorio? fenoglio, 5-iii-
e gentile, il professore gilardoni, diventato un tantin più vecchio, un tantin
(pesa oltre tre quintali), è diventato talmente raro che si teme possa presto
e serene / un teatro d'affanni diventato. piovene, 13-122: probabilmente lo scrittore
, 29- (6o): è diventato quel castello come la tebaide. bacchetti,
un po'come uno yankee che sia diventato texano. robusto, deciso, canuto
timonata e speronata ciascuno di noi era diventato più vigile nei sensi, più caldo