e accasarsi. viani, 14-248: divenni il calzolaio di sua fiducia; di lì
lavora. d'annunzio, ii-800: otre divenni e principe degli otri / obeso appresso
mirando affascinommi; ond'io / roco divenni e poi gran tempo tacqui. moravia,
/ mi piacque sì ch'io ne divenni amante, / ed ancor fia ch'io
nuova, 4 (46): io divenni in picciolo tempo poi di sì fraile
seguitai l'appetito, e subitamente atta divenni a potere essere presa; per che,
e rivoluzionaria. nievo, 335: divenni un volteriano battagliero e fanatico. b.
al luogo, / urtai, bietta divenni, e passato oltre, / la cagion
. io, sotto el governo suo, divenni valoroso e atto a essere capace di
per opera dei due vecchi matti io divenni saldo sulle gambe, e capace anche di
poco / tempo non arsi e cener non divenni. tasso, 13-1: cadde.
. boccaccio, i-7g: così adunque divenni sua, e de'cercati doni il
tasso, aminta, 406: intrinseco divenni / de la più vaga e cara verginella
. piovene, 1-150: anch'io divenni rossa, e mentre anna continuava il suo
cisterna. d'annunzio, ii-800: otre divenni e principe degli otri / obeso
o il vento. alvaro, 9-384: divenni il complice di quegli incontri. la
, per opera dei due vecchi matti io divenni saldo sulle gambe, e capace anche
nuova, 4 (46): io divenni in picciolo tempo poi di sì fraile
congiungimenti, ma con incantesmi, gravida divenni. firenzuola, 55: regnando negli uomini
attaccai al terzo. insomma io divenni di tutti quelli che venivano col
/ per far contégna in basso ne divenni. francesco da barberino, iii-73:
nunzio, ii-800: otre divenni e principe degli otri / obeso appresso
sospir sì folta, / ch'invisibil divenni agli occhi altrui. s. maffei,
potrete poi credenza darme, / ch'io divenni per voi stolto e villano. f
nuova, 4 (46): io divenni in picciolo tempo poi di sì fraile
altra volta fui signore, / servo divenni per lo gran dichino / della fortuna
, languore. negri, 2-129: divenni madre. urlai di strazio, per
, inf., 34-23: com'io divenni allor gelato e fioco, / noi
sera che in lei germinava uno scontento; divenni cauto per non destare i pensieri che
sangue; / ond'io per tema ne divenni esangue. varchi, v-855 (154-14
le richieste mi titillarono l'amor proprio, divenni un fabbricante di * chiuse ':
focaccia. nievo, 335: divenni un volteriano battagliero e fanatico. r.
/ d'amor, lettore, pensa qual divenni / ché la mia mano qui notar
nuova, 4 (46): io divenni in picciolo tempo poi di sì fràile
matraini, 38: quel ch'io divenni allor, sasselo amore, / e
). de amicis, i-914: divenni un fabbricante di 'chiuse ':
il mio cuore. sbarbaro, 1-27: divenni nella stanza il paralitico che vede il
/ mi rifeci galano, / ne divenni gioiato. = dallo spagn. galdn
il ganascino. bonsanti, 113: « divenni sempre più soda, rosina » disse
.. che di uomo non ti divenni sasso, sì gelai dello stupore.
, inf., 34-22: com'io divenni allor gelato e fioco, / noi
io di tanta novità m'accorsi, / divenni un giel. tasso, 20-61:
che in lei germinava uno scontento; divenni cauto per non destare i pensieri che
mi rifeci galano, / ne divenni gioiato, / e benedissi amor, ringrazia'
inf., 34-92: s'io divenni allora travagliato, / la gente grossa
. tasso, aminta, 404: intrinseco divenni / de la più vaga e cara
che seguace, ahi lassa! gli divenni: / fe'd'ogni cavallier, d'
. luca pulci, 1-85: io divenni all'arrossir più bello / con certe
'assoluta'. tarchetti, 6-i-428: divenni osservatore accurato e profondo:..
questo guata. benivieni, xxx-10-81: io divenni d'uom libero e sciolto /
. ancora mi liberai, e ne divenni sanissimo, come sempre da quel tempo insino
. bandello, ii-964: n'academico divenni, / né di liceo 'l passeggiar
, ii-956: così soggietto e ligio le divenni / che d'arbitrio rimasi nudo e
volse al di lui compagno. divenni in pochi giorni pallido, afflitto e macilente
. m. cecchi, 1-2-80: io divenni di lei di sorta ch'essere /
del paese. alfieri, i-52: divenni... io non so come in
un cavallo: arte, nella quale divenni poi veramente maestro molti anni dopo. faldella
scossa / ch'io vicina temea, muto divenni. niccolini, ii-14: pallido in
sentii legato a quel miserabile, io gli divenni amico. perché? per quale affinità
altre pulzelle felice, / lassa! divenni misera e mendice. ariosto, sat.
, inf., 34-25: com'io divenni allor gelato e fioco, / noi
conferenze, il motteggiatore dei conferenzieri, divenni conferenziere a mia volta. moretti, ii-415
. d'annunzio, ii-800: otre divenni e principe degli otri / obeso appresso
. vinto adunque dalla necessità, io divenni obediente, e tirata a me la coltre
. ancora mi liberai, e ne divenni sanissimo, come sempre da quel tempo
. tasso, aminta, 406: intrinseco divenni / de la più vaga e cara
. chiari, 2-ii-25: d'allora io divenni più intrepida e dirò ancora più ostinata
d'accia da femmina saputa. / otre divenni e principe degli otri / obeso appresso
, inf., 34-93: s'io divenni allora travagliato, / la gente grossa
. bandello, ii-964: n'academico divenni, / né di liceo 'l
tristi carmi al cor, si ch'io divenni / smarrito e in umiltà pavida bianco
, 4-1 (17): io divenni in picciolo tempo poi di sì fraile e
, inf., 34-24: com'io divenni allor gelato e fioco, / noi
hai fior d'ingegno, / qual io divenni, d'uno e d'altro privo
di metro mio. tarchetti, 6-i-426: divenni pittore. a venti anni prometteva di
si profuma. d'azeglio, 6-050: divenni segretario d iin prowisioniere di truppe.
fior d'ingegno, / qual io divenni, d'uno e d'altro privo.
commissione giudicatrice prescelto e dichiarato vincitore; divenni in questa guisa socio della famiglia artistica
grande intanto che per via risanai e divenni gagliardo. ora sono qui nella mia
della famiglia. piovene, 14-150: divenni quasi un altro essere, un ragazzaccio
e movevano le vostre genti, ne divenni tutto animoso e tutto tenero.
fuori luogo. sbarbaro, 5-21: divenni deliberatamente sordo e riluttante. non vidi
, infi, 34-25: com'io divenni allor gelato e fioco, / noi dimandar
mi avete divertito. sbarbaro, 5-21: divenni deliberata- mente sordo e riluttante. non
1-241: tanto allor leve in un balen divenni / e sì rapidamente al ciel poggiai
e l'arme, / tal ch'i'divenni pur gelato e roco; / e
della medicina. vittorini, 5-173: divenni collaboratore di una piccola rivista fiorentina,
, 1-47: contro al padre mio cruda divenni / tigre, e con mani in
purg, 14-139: io sono aglauro che divenni sasso. boccaccio, viii-3-38: delle
. p. venier, li-5-571: divenni tanto più sbilanciato, poiché dovei supplire
da sé che, scoppiata l'epidemia, divenni l'ombra stessa del tiriaca.
fuggita. de sanctis, ii-1-26: divenni un formidabile e seccantissimo disputatore. carducci
segua: / « io sono aglauro che divenni sas so ». boccaccio
; e pria / di pur pensarlo ne divenni amante. foscolo, ix-1-254: dante
non se'. seriman, i-143: divenni versatissimo di tutte le ricerche e scoperte
, dato bando agli studi delle muse, divenni in poche settimane discepolo di bellona.
illusioni. palazzeschi, 1-630: divenni cauto, guardingo d'ogni miaespressione che sentivo
slogarsi le mascelle. papini, 27-917: divenni, non so come, un acrobata
soltanto lambito. vittorini, 5-174: divenni collaboratore di una piccola rivista fiorentina,
rendeano, e in un momento / divenni schifa polve, ossa spolpate. lubrano,
/ ch'io vicina temea, muto divenni. spallanzani, 4-iii-156: cadono le pietre
, / un gaio di soldato / divenni immantinente. carducci, ii-19-175: iosuè
amore io campi, / che 10 divenni innanzi al splendiente / aspetto di costei
20: 'tal mi feci io', cioè divenni di timido ch'io era e stanco
, ecc. aretino, v-1-190: divenni come un di quegli che trafugano la
su tenere; / e s'io divenni allora travagliato, / la gente grossa il
segua: / « io sono aglauro che divenni sasso ». landino, 251:
avendo a triturar con la ganascia, divenni tritello con la frilloneria dei miei manipolamenti
cura m'accettò tata e tutrice, / divenni amica ai grandi, e con lor
piuttosto difficili. vittorini, 5-174: divenni collaboratore di una piccola rivista fiorentina,
e pria / di pur pensarlo ne divenni amante. serao, i-577: egli era
. chiari, 2-ii-25: d'allora io divenni più intrepida, e dirò ancora più
fior d'ingegno, / qual io divenni, d'uno e d'altro privo.
le sue operazioni, e vivissima, io divenni prestamente una stolida, tanto ponno sul