che tu l'usate forze ripigli e divenghi animoso, io intendo di dimostrarti.
dal bere e dal mangiare, sì che divenghi rappreso (altri domandano questo male infustigazione
boccaccio, v-84: ma pognamo che tu divenghi vecchia: che diverrai? pensi tu
guarda / che nel disumanarti / non divenghi una fèra, anzi che un dio.
dal bere e dal mangiare, sì che divenghi rappreso (altri domandono questo male infustigazione
ogni traslazion violenta è necessario che finalmente divenghi languida. caimo, intr.:
che tu l'usate forze ii e divenghi animoso. cellini, 2-1 (301)
cose per le quali l'arte mia divenghi degna dipingere le vittorie che nostro signor
cannella e noce moscata, in maniera che divenghi una pasta, quale freddata e tirata