servir d'onna / ched all'assai divene. = denom. da camo1
da barberino, ii-130: così serva divene / quella che donna se tal non si
v-74: i'odo dir ch'el pulican divene / che sucita li suo figli di
assedio! ». questo motto, che divene il vizio mostri. delfico, ii-103
pensando divenuto / naturai come 'l cecero divene, / che termina cantando lo spiacere
in paura, / alora ingrassa e divene più forte. bibbia volgar., v-759
. hiaro davanzati, 4-3: così divene a me similmente / com'a l'
tenelo in paura, / alora ingrassa e divene più forte. compagni, 2-14:
e donn'à / che dall'assai divene! = comp. da per
. chiaro davanzati, 4-3: così divene a me similemente / com'a l'
nansi che l'uomo lui vegga, così divene al malvagio omo che non si guarda
. chiaro davanzati, 4-2: così divene a me similemente com'a l'acel che
v-76: i'odo dir ch'ai pulican divene / che sucita li suo figli di
, non pò comportare. / -così divene a lo vano amatore, / però 'n
aquilano, 65: troia per questo sol divene un speco / pe 'l sdegno che
. sydrac otrantino, v-590-192: che divene del meco quando è spinto? lo
pensando divenuto / naturai come 'l cecero divene, / che termina cantando lo spiacere.
are, quella trinità e tutte quelle emanazioni divene essere re f