(acetisco, acetisci). disus. diven tare aceto; inacidire.
giorno di tali scompigli mi parve il lago diven tato una squallida arena piena
al di sopra della coesione delle idee, diven tava dominante per la necessità
fuoco la sua scodella di brovada la era diven tata per tutti un'abitudine
guardar nessuno e vedendo tutti, l'angoscia diven tava acuta.
molto amaro frutto si matura / e diven dolce per lungo aspettato. ristoro,
-informare, conformare, disporre; far diven tare, rendere (ed è accompagnato
galanteria francese dei boucher e dei fragonard diven tare scontrosa e sanguigna alla
. impetrito; superi, impietrissimo). diven ant. che impietra;
pronom. [ispessisco, ispessisci). diven tare spesso o più spesso
rimena. dante, lv-5: alcun gioioso diven per amare, / e altri amando
amore, / che 'n bene amar diven l'om temoroso, / e ne
sólo; / e locato tra molti, diven muto. 3. nel linguaggio
mézzo). ant. e letter. diven tare fradicio, maturare eccessivamente
da fare alle pecore, per non lassarle diven tare scabbiose; e rimetton
/ di lei nascostamente, / ché mi diven com'orno che camina, / che
i partiti politici sono quasi sempre destinati a diven tare dei grandi cadaveri gloriosi
. dante, lv-7: alcuni gioioso diven per amare, / e altri amando
. maestro francesco, 307: quand'om diven solicito e pensuso / vegendo un bel
dicerò lo vero: / quand'om diven solicito e pensuso / vegendo uno bel
nel mio core, / isbigottisce e diven paurosa. roverbella, xxxvtii-171: viddi amor
quando mia vista bella donna mira, / diven assai più pregno. 7
, 24-92: adesso il dialogo pareva essere diven tato più intimo e,
attribuzione, xlvii-279: se 'l ricco diven povero / ciascun uomo 'l rampogna. f
resto non dico, / ch'ognun diven nimico - a chi l'afibbie.
man di latte / l'alma altrui diven ricotta. 5. locuz.
dicerò lo vero: / quand'om diven solicito e pensuso / vedendo uno ben
, 9-9: poi, quegli essermi roseocicciuti diven nero bimbe.
-macchiare le mani nel sangue umano: diven / misero, pellegrino in barbari contorni
man di latte / l'alma altrui diven ricotta. carducci, iii-13-273: quelli
di lei nascosamente, / ché mi diven com'orno che camina, / che
dicerò lo vero: / quand'om diven solicito e pensuso / vegendo uno bel viso
», 30-iii-1884], 214: se diven tano asmatici o tubercolosi è
è stato solo perché voleva che i cattolici diven tassero il partito ultradestro della
parole vane; e così mi inselvatichisco e diven poveri; ebbe vari esponenti
volare! fanfani, i-189: 'ventare'per diven tare è aferesi comunissima a