dischiero, / ma cun speranza più divegno audace. boccaccio, dee., 2-1
loro, / lei rimembrando tale allor divegno, / che pianger fo qual vede il
quel pensiero obblio, e pauroso / divegno. sacchetti, 30-41: e così
dischiero, / ma cun speranza più divegno audace. = comp. da dis-con
71-24: quando agli ardenti rai neve divegno, / vostro gentile sdegno / forse ch'
/ e del fallir più saggio ognor divegno. marini, i-206: quando anche ciò
71-26: quando agli ardenti rai neve divegno, / vostro gentile sdegno / forse ch'
a i colpi, esca a l'ardor divegno. s. maffei, 203:
71-24: quando agli ardenti rai neve divegno, / vostro gentile sdegno / forse ch'
infra la gente regno / e pur divegno -in ciò moltiplicando. monaldo da sofena
porto, / surge sì forte ch'i'divegno smorto. petrarca, 111-4: io
, / e quasi muta e stupida divegno. gemelli careri, 1-iv-275: il viaggio
: quanti son i pensieri, ond'io divegno / spesso in parte ch'è amirativa