che il piccoletto sotto corona davasi a diveder noiato e ristucco di quel borbottato codicillo.
staser'o domattina, / daroll'a diveder che me ne duole. fiore di virtù
ho staser'o domattina, / daroll'a diveder che me ne duole. francesco da
so donde, / per darmi a diveder ch'ai suo destino / mal chi contrasta
barbone di sotto, per dare a diveder ch'ebi era suto. compagni,
lo barbone di sotto, per dare a diveder ch'elli era suto. cavalca,
so donde, / per darmi a diveder ch'ai suo destino / mal chi contrasta
il personale che si presta e dà a diveder la razza signorile. c. e
ho staser'o domattina, / daroll'a diveder che me ne duole. cavalca,
. lalli, 1-142: egli diè a diveder bianco per nero, / accarezzato con
staser'o domattina, / daroll'a diveder che me ne duole. boccaccio, dee
so donde, / per darmi a diveder ch'ai suo destino, / mal chi
losco / chi d'esser argo a diveder voi darme. ariosto, sat.,
non so donde, / per darmi a diveder ch'ai suo destino, / mal
non so donde, / per darmi a diveder ch'ai suo destino, / mal
e. gadda, 493: davasi a diveder dama dal garbo un po'passo onde
quanti / ne offrirebbe aristeo sol desiando / diveder cieco il senza-mente figlio. = comp
quando mi parve di voltarmi addreto / e diveder venir di molta gente, f ond'io
ho staselo domattina, / daroll'a diveder che me ne duole. boccaccio, dee